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TEST DRIVE RENAULT TRUCKS D Z.E.

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PORTO FRANCO

PORTO FRANCO

RENAULT TRUCKS Doppia ricarica

TEST

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drive

★ ★★★ provato da TOE ★ ★ L’elettrificazione avanza e Renault Trucks è in prima linea con i veicoli Z.E. Abbiamo provato in strada il D Z.E. per verificarne autonomia e capacità di ricarica

La transizione ecologica nel campo dei veicoli per il trasporto professionale è già realtà: del resto sono proprio questi mezzi da lavoro, che operano in periodi della giornata ben circoscritti e viaggiano su percorsi per lo più prestabiliti a tavolino, che meno risentono dei tradizionali limiti insiti nei veicoli elettrici, come la limitata autonomia e i tempi di ricarica estesi. Tra i Costruttori più attenti in questo ambito c’è Renault Trucks, che nella propria gamma annovera il Master Z.E. (furgone e autotelaio), accreditato di circa 120 km di autonomia, e il D Z.E., nelle versioni standard e Wide, che può coprire fino a 400 km con un “pieno alla spina”. Si tratta di veicoli caratterizzati dalla grande capacità di carico e da portate ai vertici delle rispettive categorie, concepiti rispettivamente per le consegne dell’ultimo miglio e per la distribuzione urbana ed extraurbana. Del resto, in un contesto sociopolitico nel quale le amministrazioni pubbliche, in special modo quelle delle grandi città, tendono a penalizzare, se non a bandire del tutto, la circolazione dei veicoli da trasporto

merci nei centri urbani, la scelta di affidarsi a un mezzo a trazione elettrica per le attività di consegna diventa, specie in una prospettiva di medio termine, sempre meno un’opzione e sempre più un obbligo. Il D Z.E. risponde proprio alle necessità delle aziende di trasporto che operano anche e soprattutto nelle città e sorprende per le percorrenze promesse, capaci di sfatare il tabù che associa un veicolo elettrico a un’autonomia necessariamente contenuta. Quattrocento chilometri rappresentano la percorrenza massima dichiarata dalla Casa, un valore riscontrabile soprattutto nell’impiego urbano sui veicoli dotati del pacco-batterie più completo, ma proprio per verificare la bontà del camion elettrico Renault Trucks in tema di autonomia e di tempi di ricarica delle batterie abbiamo deciso di metterlo alla prova sfidandolo in un’intera giornata di lavoro.

COMINCIA LA SFIDA

L’appuntamento è presso la nuova sede di Renault Trucks Italia a Pero, dove ci attendono il D Z.E. e un trattore Renault Trucks T con semirimorchio a piattaforma ribassata che riporterà in Francia il camion elettrico del Costruttore francese a test ultimato. Il D Z.E. si presenta con una bella livrea bianco-azzurro-viola con una parte della cabina nera e con una vistosa placca rettangolare dietro la battuta delle porte che riporta la scritta Z.E. Electric sotto il nome della marca Renault Trucks che orgogliosamente produce questo city-camion a Blainville-sur-Orne. Spiccano inoltre i pannelli laterali inferiori, dietro la cabina, con le scritte ZE e i simboli +/– a sottolineare la trazione 100% elettrica del veicolo e a indicare la collocazione del pacco-batterie, all’interno

Tutto Renault Trucks

Il veicolo in prova arriva direttamente dalla sede di Lione su un trattore Renault T con semirimorchio ribassato. Un tour presso le filiali europee della Losanga per far testare il “medio” elettrico RT.

Sul quadro appaiono tutte le informazioni relative all’autonomia e alla ricarica della batteria.

dell’interasse per migliorare il comportamento dinamico. Nello specifico dell’esemplare in prova, si tratta di 4 pack di batterie da 66 kWh l’uno, con celle al Nickel-Manganese-Cobalto, raffreddate a liquido. Il motore è sincrono a corrente alternata con tecnologia a magneti permanenti a forte densità di potenza: il Costruttore dichiara 130 kW di potenza continua e 185 kW di picco, con una coppia motrice di 425 Nm, sempre disponibile. Prima di partire per il test, in una periferia milanese ancora addormentata in un contesto surreale di nebbia e

visibilità prossima allo zero, c’è tempo per dare un’occhiata alla scheda tecnica: nel suo piccolo questo D Z.E., lungo 8365 mm e dotato di una furgonatura della francese Regnault arricchita da una sponda caricatrice Dhollandia, vanta una portata utile di 8743 kg, che si riduce a 7270 kg per effetto dell’allestimento, per una massa totale a terra di 16 tonnellate. L’allestimento è lungo 6400 mm (di cui 6250 mm utile per il carico) per 2550 mm di larghezza e un’altezza di 2150 mm, da cui 2000 mm esatti di altezza interna utile. Con questa stazza, ce ne renderemo conto subito, bisognerà prestare particolare attenzione alla segnaletica, in quanto non poche strade secondarie sono precluse a veicoli di tale formato. Ovest verso Abbiategrasso, la destinazione di questa prima tappa. Pochi semafori per constatare che accelerazione e ripresa sono all’altezza delle attese. Il camion elettrico di Renault Trucks si muove seguendo l’onda del traffico con il vantaggio di una fluidità quasi sorprendente. Diciamo “quasi” perché è una caratteristica specifica si stabilizza in quella bianca che segnala un’andatura poco energivora. La sensazione della velocità è fornita solo dallo scorrimento delle immagini davanti ai nostri occhi perché il silenzio è totale, quasi surreale, e si percepisce solo qualche fruscio aerodinamico attorno ai retrovisori e un minimo di rumore di rotolamento degli pneumatici 285/70 R19,5. Ci piace godere di questo silenzio al punto da rinunciare all’ascolto della radio (DAB e DAB+ con telefono Bluetooth e porta USB nei dintorni). Ci guardiamo intorno: la cabina è ospitale, la larghezza di 1870 mm è generosa e permette a tre adulti di robusta corporatura di restare a bordo anche per periodi prolungati senza darsi fastidio. Per l’autista c’è una poltrona Comfort con sospensione pneumatica, regolazione del supporto lombare, riscaldamento di seduta e schienale e profondità della seduta registrabili, oltre al doppio bracciolo regolabile. I comandi sulla consolle sono facilmente raggiungibili anche se davvero molto numerosi. Sul D Z.E. ci si avvicina alla guida autonoma, in realtà: regolatore di velocità adattivo, sistema di frenata automatica d’emergenza e avviso di superamento della corsia di marcia permettono di evitare guai, sia nel caso di distrazioni sia per non oltrepassare i limiti di velocità. C’è anche il limitatore di velocità, regolabile con un comando al volante.

PRIMA CARICA

Il nostro D Z.E., dotato di una presa di ricarica di compatibile con caricatori tipo 2 e CCS Combo 2, ma fino a 150 kW, ha appena ultimato la carica di energia elettrica dalla colonnina di Renault Trucks Italia, in grado di erogare corrente in modalità standard o rapida, e perciò non ci resta che salire a bordo con Emmanuel Aubret, il driver di Renault Trucks che ci accompagnerà nel corso della giornata, e avviarci verso il nostro primo percorso di prova. Giusto il tempo di sistemare il volante (il piantone dello sterzo è regolabile in altezza e profondità, n.d.r.) e avviamo il motore con una chiave ripiegabile senza generare alcun suono o sussulto. L’indicatore digitale dell’autonomia segnala 270 km, quanto basta per lasciarci in una sorta di “peace of mind” viste le distanze che intendiamo percorrere. Nel più totale silenzio il D Z.E. si muove da Pero in direzione della Tangenziale dell’elettrico quella di prendere velocità con una progressione regolare. Sul D Z.E. tutto ciò avviene in modo quanto mai dolce, con il cambio (un riduttore a due velocità anteriore e a una posteriore) che non genera sussulti come invece capita sui veicoli dotati di motore termico e con il motore elettrico che, nelle fasi di rallentamento e frenata, attiva la funzione di recupero di energia. Entriamo in tangenziale con uno spunto piuttosto brillante, lasciando che i 425 Nm di coppia facciano il loro lavoro e stabilizziamo l’andatura sui 90 km/h, che per inciso è la velocità massima autolimitata del Renault Trucks. Coincide con il limite vigente, per cui a superarci sono solo automobili e furgoni “fuorilegge”. In ogni caso, teniamo rigorosamente la destra: il risultato è una decina di chilometri percorsi senza effettuare alcun sorpasso. L’indicatore analogico di efficienza, dopo qualche escursione nella zona rossa in accelerazione,

Si avvicina l’uscita per la Statale Vigevanese; rallentiamo l’andatura e ci immettiamo nel traffico caotico dello svincolo: i doppi retrovisori laterali, riscaldabili e regolabili elettricamente con visione grandangolare e l’antevisore regolabile sopra la cabina permettono di tenerci a breve distanza dagli altri veicoli in sicurezza. Sulla strada sconnessa le sospensioni anteriore e posteriore pneumatiche con ammortizzatori telescopici permettono di mantenere una perfetta aderenza al manto d’asfalto che corre sotto le ruote del Renault Trucks. La nebbia non si dissolve neppure dopo aver superato Abbiategrasso e, mentre siamo alla ricerca della location per le prime fotografie, iniziamo a imbatterci in cartelli di divieto per veicoli di peso superiore alle 10 tonnellate. È il momento di invertire la marcia e puntiamo a nord, sperando che la nebbia si dissolva. Dopo una settantina di chilometri, 76,9 per la precisione, facciamo tappa di nuovo alla sede di Renault Trucks Italia per il rifornimento.

Scopriamo così di aver consumato circa il 30% del “pieno” di partenza, con un consumo medio di

20 kWh/100 km. Rifornendoci dalla presa di corrente per la ricarica ra-

pida CCS Combo 2 basteranno 65

minuti per tornare al “pieno”: un buon pretesto per andare a pranzo. Poco più di un’ora dopo, ben rifocillati, siamo pronti a ripartire con un’autonomia promessa di 271 km: destinazione Fiera Milano e poi il centro città del capoluogo lombardo, per mettere alla prova sia la maneggevolezza del D Z.E. sia la brillantezza nello spunto da fermo. La nebbia si è dissolta e le sequenze fotografiche si susseguono rapidamente. Quando ci si trova alla guida di un camion che procede nel traffico si cerca sempre di evitare la situazione di “chicane mobile” che tra l’altro irrita gli altri utenti della strada: a bordo del camion elettrico francese non succede nulla di tutto questo e in

più l’ampia vetratura della cabina permette di dominare la situazione per valutare accuratamente le distanze dagli altri mezzi. Dopo 25,4 chilometri tra il quartiere fieristico a nord di Milano e il centro (Piazza Cairoli) è il momento di tornare alla base per una

RENAULT TRUCKS D Z.E. MED P4X2 16T

MOTORE elettrico, sincrono, a magneti permanenti. Corrente alternata.

POTENZA CONTINUA 130 kW POTENZA DI PICCO 185 kW COPPIA MASSIMA 425 Nm AUTONOMIA 271 Km CAMBIO riduttore a 2 velocità anteriore e a 1 velocità posteriore TRAZIONE posteriore

RAPPORTO AL PONTE 4,50:1

BATTERIE DI TRAZIONE

agli ioni di litio, 4 pacchi da 66 kWh l’uno, totale 265 kWh, 600 V CELLE al Nickel Manganese Cobalto PNEUMATICI 285/70 R19,5 FRENI a disco sui due assali SOSPENSIONI pneumatiche sui due assali

LUNGHEZZA 8365 mm PASSO 4400 mm LARGHEZZA 2443 mm ALTEZZA 702 mm (senza allestimento)

LUNGHEZZA CARROZZABILE

6500 mm

TARA

7257 kg (autotelaio cabinato)

PORTATA UTILE 8743 kg

MASSA TOTALE A TERRA

16.000 kg

nuova verifica del consumo e, stavolta, mettiamo a confronto i tempi di ricarica in modalità standard e rapida. Anche in questo caso abbiamo consumato 20 kWh/100 km, segno che la marcia stop-and-go nel traffico urbano richiede un fabbisogno di corrente equivalente o quasi a quello richiesto dall’incidere su strade extraurbane tra i 70 e i 90 km/h. L’autonomia residua è di 240 km: è scesa di 31 km per una percorrenza reale di 25,4 km, ma in condizioni probanti. Un dato valido che permette di fidarsi sempre delle indicazioni della strumentazione. Serviranno 21

minuti per ritrovare l’autonomia al 100% con una ricarica rapida CCS Combo 2, ma ben 2 ore e 57 minuti se volessimo utilizzare la modalità standard.

Stanchi? Niente affatto: alla comodità intrinseca del Renault Trucks D, già apprezzata nelle versioni termiche, il modello elettrico aggiunge una silenziosità assoluta e una dolcezza di funzionamento ineguagliabili. Per le mission da 200 km al giorno, il camion elettrico francese sembra proprio la soluzione ideale. E soprattutto attuale. œ

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