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GUIDA AUTONOMA

GUIDA AUTONOMA Se l’autistanon si trova…

Mentre IVECO stringe un accordo con la californiana Plus per la sperimentazione sull’S-Way della guida autonoma, in Arizona la startup TuSimple, realizza il primo viaggio commerciale senza un uomo a bordo

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di Marco Perri

Dopo l’elettrico, dopo l’idrogeno, il grande passo avanti, il prossimo step del trasporto pesante continua a essere rappresentato dalla guida autonoma. Le sperimentazioni, gli accordi tra aziende, gli sviluppi di varie tecnologie vanno avanti senza sosta e, in pochi anni, si sono fatti davvero passi da gigante. Ecco allora che si susseguono notizie che fanno pensare che questa tecnologia, meglio, che l’uso pratico di questa tecnologia (che è un’altra cosa) sia sempre più vicino. Così, sul finire dell’anno, IVECO ha dato notizia di essersi unita all’americana Plus, fornitore globale di tecnologia di guida autonoma per il trasporto pesante, come partner europeo per un progetto che sarà lanciato in Europa e Cina, e che vedrà come protagonista l’S-Way. Si tratta di una prima sperimentazione congiunta che testerà e documenterà le prestazioni del sistema integrato di Plus sull’S-Way in una vasta gamma di ambienti e condizioni di guida.

PLUSDRIVE O DRIVER-IN

La sperimentazione verrà effettuata utilizzando sia la soluzione PlusDrive con autista a bordo, la cosiddetta “driver-in”, sia la tecnologia di guida autonoma di livello 4. I dati raccolti saranno la base per la produzione di un S-WAY a guida autonoma. Plus, infatti, ha sviluppato una strategia per lanciare dapprima una soluzione con autista a bordo e poi un veicolo completamente autonomo di livello 4 e questo, secondo Marco Liccardo, Chief Technology & Digital Officer designato di IVECO “è in linea con la nostra visione di un mezzo più automatizzato e sicuro che migliori la produttività e riduca i costi operativi”. Nel frattempo, però, un’altra azienda americana, la TuSimple, startup che si occupa proprio di innovazione nei trasporti, ha effettuato la prima “mission” con camion a guida autonoma, su strade pubbliche. Naturalmente vista così questa non è una grande notizia, perché non è certo la prima volta che viene effettuata la sperimentazione di guida autonoma; ma è la prima volta, che un trattore, con tanto di rimorchio, viaggia su strade aperte al pubblico e naturalmente al traffico normale, senza un uomo a bordo, ovvero in completa autonomia.

LUNGO LA INTERSTATE 10

Il TuSimple’s Autonomous Driving System (ADS), ha “guidato” il camion per il 100% del tragitto di poco meno di 130 km lungo strade e autostrade, tra lo scalo ferroviario di Tuscon, in Arizona, dove ha caricato il semirimorchio,

L’attuale flotta di TuSimple, composta da trattori Navistar che presto saranno sostituiti da veicoli progettati proprio da TuSimple. Sul muso si notano i sensori principali della guida autonoma.

e un centro di distribuzione a Phoenix, sempre in Arizona, dove ha scaricato. Tutte le operazioni, naturalmente, si sono svolte con l’approvazione e la supervisione del Dipartimento dei trasporti dell’Arizona e delle forze dell’ordine. Si tratta di una pietra miliare per la TuSimple, che punta a installare la sua tecnologia su camion appositamente costruiti, entro la fine del 2024. Il viaggio a guida autonoma è durato un’ora e 20 minuti e si è svolto, in gran parte, lungo la Interastate10, importantissima arteria commerciale che va da Los Angeles, in California, fino a Jacksonville, in Florida. È stata scelta la I-10, proprio perché sarà proprio la grande autostrada uno dei principali scenari delle rotte commerciali dei veicoli muniti di ADS. Sulla stessa tratta, nell’ultimo anno e mezzo, la TuSimple ha effettuato 1.800 corse, per un totale di 240mila chilometri e prevede di continuare per tutto il 2022, senza la presenza dell’uomo a bordo. Il camion, un Navistar Classe 8, per registrare eventuali anomalie e, a poche centinaia di metri un veicolo di sorveglianza, per mettere il camion in una condizione di “rischio minimo”.

SODDISFAZIONE, MA MOLTO ANCORA DA FARE

“Siamo molto soddisfatti – ha detto il presidente di TuSimple, Cheng Lu – ma prima che la nostra tecnologia diventi davvero un’opzione commerciale, sono ancora necessari chilometri e chilometri di test. E abbiamo deciso di insistere sulla I-10 perché dobbiamo essere padroni di tutte le funzionalità che si possono utilizzare sulla strada su un percorso e su un tipo di veicolo precisi, avendo, naturalmente il livello di affidabilità massimo, quello necessario per eliminare l’autista. Secondo noi – ha detto ancora Cheng Lu – questa fase è fondamentale, perché quando dimostri che puoi rimuovere in sicurezza l’autista, non solo in un piazzale chiuso o in un circuito, IVECO e l’americana Plus, fornitore di tecnologia per la guida autonoma, hanno annunciato di essere ma sul percorso di ogni operadiventati partner in un progetto che sarà lanciato tore commerciale, dove tutti i in Europa e in Cina. Prima e dopo il viaggio, il veicolo è stato oggetto di controlli minuziosi.

scorso anno e rivendica la “primogenitura” della guida autonoma “commerciale”.

IL FATTORE SICUREZZA PRIORITARIO IN UN CAMION

Il presidente Lu, però, ritiene che si tratti di problematiche ed esperienze ben diverse, visto che secondo lui la guida in autostrada è molto più impegnativa di quella in città, dove i tempi di reazione sono più dilatati, i limiti di velocità più bassi e le dimensioni dei veicoli decisamente più ridotte rispetto a quelle dei trucks.

ha viaggiato in condizioni meteorologiche favorevoli, tra le 21.00 e mezzanotte, una fascia oraria piuttosto “frequentata” dal trasporto commerciale. L’ADS ha guidato ottimamente il camion sull’autostrada rispettando segnali stradali, usando rampe di accesso e rampe di uscita, cambiando corsie, incontrando veicoli fermi al lato della strada. Come precauzione, alcune auto della polizia, senza contrassegni, hanno seguito il camion a poco più di un chilometro nel caso in cui il veicolo si fosse fermato per un’emergenza. A seguire il camion c’era anche, a meno di una decina di chilometri, un veicolo di rilevamento giorni transitano migliaia di camion, vuol dire che sei passato dalla fase ‘scientifica’ a quella di ‘ingegneria’. È stato e sarà un lavoro duro, ma siamo molto fiduciosi sul fatto che saremo i primi ad avere un vero sviluppo commerciale sui veicoli pesanti autonomi”. Va detto, comunque, che TuSimple, non è la prima azienda a realizzare operazioni di guida autonoma in Arizona che, va sottolineato, è uno stato che incoraggia e partecipa allo sviluppo di questa tecnologia. Waymo, società del Gruppo Alphabet, holding di Google, gestisce operazioni di “robotaxi” senza autista nell’area metropolitana di Phoenix, dall’ottobre dello “I taxi di Tucson – ha detto – non pesano certo quasi quaranta tonnellate e non vanno a cento all’ora, come un “classe 8” in autostrada. Per un camion il fattore sicurezza è molto più complicato rispetto a un’automobile o a un veicolo commerciale leggero. In ogni caso – ha detto ancora Cheng Lu – TuSimple ha dimostrato di essere padrona della tecnologia di livello 4, che definirei come un sistema in grado di guidare se stesso. Credo comunque, che per andare avanti in questo campo sia necessario per le aziende guadagnare il favore e la fiducia dell’opinione pubblica, ma anche questo comporta tempo e molto lavoro”. TuSimple sta attualmente utilizzando camion Navistar, una delle aziende partner nel progetto Autonomous Driving System ma il progetto è quello di progettare direttamente trattori appositamente concepiti per la guida autonoma, e venderli a terzi. œ

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