Presentazione
Un frizzante allegato, con cui l’alunno potrà verificare le proprie com petenze. Nel fascicolo sono proposti alcuni brani o testi di vario gene re, inerenti alle educazioni e ad altri contenuti “disciplinari”, accompa gnati da divertenti esercizi e compiti di realtà guidati, da svolgere da soli o con gli amici. In fondo all’eserciziario, il bambino potrà mettere alla prova la propria preparazione con un test di ingresso, su modello INVALSI, per l’anno scolastico successivo.
Indice
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Stop al bullismo! Compito di realtà n. 1 Autovalutazione
Alza gli occhi al cielo! Compito di realtà n. 2 Autovalutazione Senza ostacoli! Compito di realtà n. 3 Autovalutazione Riciclare per far rivivere Compito di realtà n. 4 Autovalutazione 21
test di ingresso alla scuola secondaria di primo grado
Editrice Tresei Scuola P.zza Mazzini, 17 60033 Chiaravalle (AN) c.p. 92 Tel. 071/946210 - 071/946378 Fax 071/946367 www.tresei.com
test di ingresso alla scuola secondaria di primo grado
Autrici: Silvia Piangerelli e Federica Goffi Redazione: Federica Goffi, Silvia Civerchia, Silvia Amaolo e Silvia Piangerelli Impaginazione: Silvia Piangerelli, Deborah Consolani e Eleonora Bianco Progetto grafico: Eleonora Bianco Illustrazioni: Archivio Tresei
Tutti i diritti sono riservati C
STOP AL BULLISMO!
1 Leggi il testo.
Ma che cos’è il bullismo? È prendere di mira un coetaneo minaccian dolo, facendogli i dispetti, prendendo i suoi giochi, le sue cose... Il bullo vorrebbe diventare capo, ma in realtà non riesce a farsi am mirare per caratteristiche positive. Così mostra la sua prepotenza prendendo in giro il compagno più timido o costringendolo a conse gnare la merenda. Ma perché lo fa? Per farsi notare, perché si sente solo, per sfogare la rabbia... Alla maggioranza dei bambini, in ogni caso, i bulli non piacciono, ma alcuni li ammirano. Anche se all’inizio i bulli possono sembrare simpatici, non si tratta di persone da invidiare né da imitare: spesso vanno male a scuola e hanno problemi in famiglia.
Il bullo agisce sempre davanti a un pubblico e spesso non da solo. Dietro di lui ci sono “i bulli passivi”, complici che stanno ai suoi ordini ma possono diventare “regi sti” dei pasticci da compiere. A volte, sono loro a inci tarlo. Gli spettatori hanno un ruolo importantissimo per ché possono incoraggiare i bulli, ma anche sgonfiarne la prepotenza. Perciò, se ti capita di vedere che a un tuo compagno viene fatto del male, devi trovare un modo per intervenire. Prova a stringere un patto anti-bullo con un gruppo di amici. Se invece sei tu la vittima, la miglior cosa da fare è parlare con gli altri dei tuoi problemi e non isolarti. Ricorda: il miglior alleato del bullo è il silenzio.
• comunicazione nella madrelingua • imparare a imparare • competenze sociali e civiche • spirito di iniziativa e imprenditorialità
Se non vuoi parlare con gli insegnan ti, ci sono molte altre persone della scuola che possono aiutarti come la segretaria, il direttore, qualcuno della mensa, la bidella.
Se non ti senti di parlare con qualcuno direttamente, scrivi una lettera spie gando bene la situazione e spediscila alla scuola, oppure manda una copia del tuo diario in cui hai scritto tutto.
Spiega cosa ti sta capitando e chi ti fa stare male. Se hai bisogno dell’aiuto di qualcuno, porta con te un amico, specie se ha visto che ti facevano male o ti prendevano in giro: può esserti molto utile. Racconta bene quanto ti fa soffrire tutto quello che stai subendo, a volte le persone non si rendono conto di come le offese o le botte possono far star male.
La scuola e tutti quelli che ci lavorano dovrebbero essere in grado di garantire tranquillità e protezione a tutti gli alunni. Se ti sembra che non facciano abbastanza, prova a suggerire che qualche esperto venga a parlare di bullismo o che ci sia qualcuno nella scuola che si occupi del problema.
(adatt. da “Focus Junior”)
2 Rispondi
Ti è mai capitato di subire in prima persona atti di bullismo oppure di assistervi? Racconta.
• comunicazione nella madrelingua • imparare a imparare • competenze sociali e civiche • spirito di iniziativa e imprenditorialità
Stringi, insieme ai tuoi amici, un patto anti-bullo e scrivi con loro una proposta da consegnare ai vostri insegnanti per fermare il bullismo nella scuola.
Parlate del bullismo: che cos’è? Avete assistito a dei fenomeni di bullismo nella vostra scuola? Come avete reagito voi e i vostri compagni?
Riflettete sulla frase del brano che avete letto nelle pagine precedenti e provate a spiegare che cosa significa: IL MIGLIOR ALLEATO DEL BULLO È IL SILENZIO!
Ora provate a scrivere una proposta per fermare il bullismo, descrivendo i comportamenti da mettere in pratica in presenza dei bulli e ciò che la scuola dovrebbe fare per far fronte a questo fenomeno.
• comunicazione nella madrelingua • imparare a imparare • competenze sociali e civiche • spirito di iniziativa e imprenditorialità
Autovalutazione
Rifletti sia da solo sia con i tuoi amici sull’attività che avete svolto insieme, poi completa.
1. Qual è stato il tuo contributo in questo lavoro?
2. Livello di difficoltà:
3. La tua più grande difficoltà è stata:
4. La cosa che hai saputo fare meglio è stata:
5. Livello di collaborazione con i tuoi amici:
ALTO MEDIO BASSO
6. Come giudicate il vostro lavoro:
OTTIMO BUONO SUFFICIENTE SCARSO
• comunicazione nella madrelingua • imparare a imparare • competenze sociali e civiche • spirito di iniziativa e imprenditorialità
ITALIANO - PARTE PRIMA
Leggi questo racconto.
VERONICA DIVENTA DETECTIVE
Quello era un osso. E non di quelli che nonna mette nel bollito, ma un osso lungo e fine della gamba. Quello che Fulmine aveva trovato, chissà dove, era un perone. Mi si presentava l’occasione di dimo strare che potevo essere una buona detective come Sherlock Hol mes. Coraggio ne avevo. Calma, anche, più o meno. Ho preso l’osso con due dita e l’ho avvicinato al muso di Fulmine dicendo: – Cerca, Fulmine, cerca! Fulmine ha preso ad abbaiare ed è uscito di corsa in strada. Io l’ho rincorso. Fulmine ha girato l’angolo e si è ritrovato di fronte a una casetta col giardino. Ha fatto “snif, snif” con forza e, molto deciso, ha spinto la porta, che era socchiusa. Sono entrata dopo di lui. Il cuore, o forse lo stomaco, saliva e scendeva come un ascensore sconquassato. Il criminale doveva essere vicino. L’olfatto di un cane non sbaglia mai. Sicuramente il corpo del reato era sotterrato nel giardino... Invece no. Il mio cane senza esitare si è diretto verso la casa dalla quale provenivano delle voci.
– Signora Pina, le sto dicendo che l’avevo messo qui, sul tavolo!
– Ma io non ho toccato niente! – E poi d’un tratto un urlo. – Ahi! Se ancora non era stato commesso un omicidio, si stava commet tendo in quel momento: ho raccolto quel poco coraggio che mi rima neva e sono entrata in casa. Nell’ingresso ho visto un ragazzo e la signora Pina spaventata che gridava: – Fuori, cagnaccio!
Fulmine si è infilato a razzo in una delle camere e il giovanotto l’ha seguito. – Ah! Allora sei tu il ladro! Se ti prendo ti...!
Sono entrata nella camera e ho visto Fulmine con il muso immerso in una cassa piena di ossi di tutti i tipi. Un brivido gelido mi ha percorso la schiena. Dovevano essere resti della vittima...
Il ragazzo continuava a urlare.
– L’altro giorno mi ha rubato un perone! È stato lui!
Cercando di fingermi calma, ho detto: – Mi piacerebbe proprio sapere perché tieni dei resti umani nella tua camera da letto. E immagino che an che alla polizia piacerebbe saperlo. Lui è scoppiato in una risata nervosa.
– Perché sono uno studente in medicina. Non mi do da fare a trovare queste ossa perché poi se le mangi il tuo cane!
– Fulmine è innocente! – ho affermato, benché le prove fossero tutte contro di lui.
– Ah sì? Guardalo! Proprio adesso ha in bocca un etmoide. Va’ a sa pere come faccio a toglierglielo.
– Io... glielo tolgo io... – ho risposto. E Fulmine, obbedendo al mio ordine, ha lasciato l’osso. Siamo usciti insieme dalla stanza, mentre la signora Pina diceva qualcosa riguardo ai bambini maleducati che entrano dove non devono. Ero già sulla porta, quando mi sono girata e ho chiesto incuriosita: – Che cos’è un etmoide?
Il ragazzo mi ha risposto, di malumore: – Un osso che si trova dietro la fronte e il naso. E mi piacerebbe sapere se posso riavere il mio perone!
– Certo, ma potrebbe essere un po’ rosicchiato.
Be’, il mio primo lavoro come detective non si è concluso molto bene, lo ammetto. Ma almeno una cosa l’ho imparata: adesso so che cos’è un etmoide.
(C. Vázquez-Vigo, Il diario di Veronica, Feltrinelli)
I quesiti che seguono si riferiscono al racconto che hai appena letto. Prova a risolverli.
A 1
Perché la protagonista disse che aveva “l’occasione di dimo strare che poteva essere una buona detective...” (righe 3-4)?
A. B. C. D.
Perché assomigliava a Sherlock Holmes.
Perché anche Sherlock Holmes aveva un cane.
Perché avrebbe potuto scoprire di chi era l’osso.
Perché i detective lavorano con gli ossi.
Verifico: COMPRENSIONE DEL TESTO
test di ingresso alla scuola secondaria di primo grado ITALIANO - PARTE PRIMA
Perché la protagonista del racconto contava sull’aiuto di Fulmine? A 2
Dalla frase “Il cuore, o forse lo stomaco, saliva e scendeva come un ascensore sconquassato” (righe 12-13), puoi capire che: A 3
alla protagonista l’ascensore faceva male allo stomaco. la protagonista era tranquilla. la protagonista stava andando in ascensore. la protagonista aveva paura. INVALSI
Secondo la protagonista, il perone apparteneva al corpo... A 4
di una persona uccisa. della signora Pina. del proprietario della casa. di un animale ucciso.
Da dove aveva preso l’osso Fulmine? A 5
A. B. C. D. A. B. C. D. A. B. C. D.
Da un giardino. Da un armadio. Da una cassa piena d’ossi. Da un animale ucciso.
Perché la protagonista alla fine ha ammesso: “Be’, il mio primo lavoro come detective non si è concluso molto bene, lo ammetto” (righe 47-48)?
Verifico: COMPRENSIONE DEL TESTO
Osserva le seguenti figure. D 5
Solo in una di esse può essere tracciato l’asse di simmetria. Disegnalo. Sulla retta dei numeri inserisci al posto giusto i seguenti numeri. D 6
8 4 1 2 1,5 0,4 2,9
test di ingresso alla scuola secondaria di primo grado 0 1 2 3
D 7
Marco, Gianni e Sabrina vanno a correre nel parco della città. Marco va a correre tutti i giorni, Gianni ogni 2 giorni e Sabrina ogni 3 giorni. Se oggi si sono allenati tutti e tre, tra quanti giorni accadrà che si alleneranno di nuovo tutti lo stesso giorno?
D 8
A. B. C. D. A. B. C. D.
3 5 6 10 1,5 2,512 1 236,4 2,824
Verifico: SPAZIO E FIGURE; NUMERI; MISURE, DATI E PREVISIONI