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Postura e impugnatura
Una volta proposte al bambino le attività psicomotorie, l’insegnante potrà osservare ed eventualmente correggere la postura corporea da seduto e l’impugnatura dello strumento grafico. Tali interventi sono essenziali, oltre che per evitare disgrafie varie (gesti rallentati, pressione irregolare e/o incerta, tratto leggero o all’opposto troppo marcato), per scongiurare problematiche fisiche quali crampi, tensione muscolare con conseguenti dolori al braccio e affaticamento, che condurrebbero inevitabilmente a uno scarso o mancato interesse verso le attività grafiche proposte.
Per quanto riguarda la postura, l’insegnante dovrà pertanto assicurarsi che i bambini siano seduti “composti”, non coricati sopra il foglio con il busto, e con la pianta dei piedi completamente appoggiata a terra, entrambe le mani sul tavolo (una scrive e l’altra tiene il foglio) con avambraccio e polso (della mano scrivente) bene appoggiati al tavolo.
Riguardo l’impugnatura, l’insegnante deve controllare che lo strumento grafico sia impugnato con tre dita (pollice, indice e medio) a 2/3 cm dalla punta; qualora il bambino faccia difficoltà può essere aiutato con l’applicazione di gommini correttivi alla matita o con l’utilizzo di matite triangolari. Nel caso che l’insegnante sia sprovvista di tali strumenti, può ovviare con tecniche più “casalinghe” ma altrettanto efficaci, come chiedere al bambino di tenere un fazzolettino tra palmo, anulare e mignolo, impugnando la matita con pollice, indice e medio, cercando di scrivere senza farlo cadere.