RINGRAZIAMENTI
Un ringraziamento particolare va ai bambini, agli insegnanti e alle scuole che hanno collaborato alla realizzazione di questa guida, in particolare:
Scuola dell’infanzia “Collina” di Santa Maria Nuova (AN)
Scuola dell’infanzia “Italo Calvino” di Corigliano Calabro (CS)
Scuola dell’infanzia “Milleluci” di Candelara (PU) e le insegnanti Francesca Ancoroni, Fabiola Bellucci, Federica Casoli
Coro voci bianche della scuola di musica “Ass. culturale NEOSKRONOS” Colleferro (RM);
M o Francesco Panebianco (autore di testi e musiche);
M o Nicoletta Evangelista e Pamela Roberta Placitelli (docenti preparatori delle voci); M o Gianluigi Farina (fonico e co-arrangiatore)
Carmela Russo
Antonella d’Alessandro
Erika Ramazzotti
Opera collettiva: Editrice Tresei Scuola
Ideatrice dei testi: Giovanna Bedetti
Contributo editoriale: Federica Goffi
Contributo progetto grafico: Federica Goffi e Deborah Consolani
Contributo copertina: Deborah Consolani
Contributo impaginazione: Federica Goffi e Deborah Consolani
Contributo illustrazioni: Michele Bizzi, Francesca Pesci, Marco Troiani, Veronica Trillò,Daniela Duca, Archivio Tresei
Testi e musiche delle canzoni: Mo Francesco Panebianco
Editrice Tresei Scuola
P.zza Mazzini, 17 60033 Chiaravalle (AN) c.p. 92 Tel. 071/946210 - 071/946378 Fax 071/9470951
© Tutti i diritti sono riservati
ISBN 978-888414786-8 www.tresei.com
PRESENTAZIONE
Le stagioni e le feste saranno gli argomenti centrali del volume 3 della Guida Didattica “Tanti giorni per imparare”, offrendo all’insegnante e ai bambini tanti originali spunti per svolgere un percorso organico che li accompagnerà durante tutto l’anno. Questo lavoro sarà agevolato dallo spontaneo trascorrere del tempo, poiché gli alunni si accorgeranno, ad esempio, dell’arrivo dell’autunno o del passaggio dall’inverno alla primavera. Le stagioni, infatti, costituiscono un ricco “contenitore” per sti molare i bambini ad osservare, a formulare ipotesi, a stabilire relazioni ma anche a ricercare l’aspetto più fantastico del mondo che li circonda. In questo volume, racconti, poesie, filastrocche, indovinelli e canzoncine inedite (contenute nel CD allegato) renderanno il percorso didattico piacevole e coin volgente, stimolando i bambini, a loro volta, a raccontare e a sviluppare la propria creatività realizzan do i lavoretti proposti. Non mancheranno le schede grafico-operative e altre attività che mirano ad attivare il pensiero logico, con l’obiettivo di facilitare l’acquisizione delle competenze. Quest’ultime potranno essere verificate con i compiti di realtà ( ), comprensivi di suggerimenti per l’insegnante, attraverso i quali gli alunni si metteranno veramente alla prova.
Questo volume della Guida è diviso in quattro sezioni, una per ogni stagione; alla fine di ognuna è presente un inserto sulle principali feste con attività originali da svolgere insieme, comprese le drammatizzazioni e lo spettacolo di fine anno, che si propone di far divertire i bambini richiamando i personaggi delle storie conosciute durante l’anno scolastico. Infine, in appendice, il volume presenta il Progetto Biblioteca.
L’insegnante potrà consultare la programmazione didattica, contenuta nel volume 1 di questa Guida, quello dedicato all’agenda, dove le attività legate alle stagioni sono suddivise nelle varie settima ne e vengono presentate parallelamente a quelle relative ai campi d’esperienza del volume 2.
INDICE GENERALE
L’AUTUNNO
AUTUNNO Indice
L’AUTUNNO COLORATO
I bambini e il tempo Osserviamo l’ambiente Lavoretto
Il giardino della scuola Itinerario operativo Elezioni nel bosco (racconto) Itinerario operativo Votiamo la pianta e l’albero più utili (com pito di realtà) Schede grafico-operative Con i materiali trovati... L’ambiente salvato dai bambini
Itinerario operativo Schede grafico-operative Itinerario operativo Schede grafico-operative Itinerario operativo Osserviamo ancora... Un albero per amico L’albero generoso (racconto) Itinerario operativo Lavoretto
Itinerario operativo Filastrocche e poesie Itinerario operativo Nell’orto didattico! Filastrocche e poesie Itinerario operativo Scopriamo le stagioni Filastrocche e poesie Lavoretto
Il tempo che passa... Schede grafico-operative Filastrocche e poesie
65 66 68 70 72 74 75 77 79 80 81 82 88 89 91 94 95 96 98 100 102 103 107 108 110 111 112 114 117 120 121 125 126 130 132 133 139 143 144
Itinerario operativo Schede grafico-operative Palla di fuoco sta male (racconto) Itinerario operativo Schede grafico-operative Filastrocche e poesie Storia della rondine Cesira (racconto) Itinerario operativo Giochi Scheda grafico-operativa La foglia Bandiera (racconto) Itinerario operativo In autunno cadono le foglie Schede grafico-operative Giochi Scheda grafico-operativa Itinerario operativo Schede grafico-operativa Tecniche creative Prova a saltellar (canzone) Avvio alla logica Giochi Scheda grafico-operativa Lavoretto Filastrocche e poesie Autunno e animali Storia d’autunno (racconto) Itinerario operativo Giochi Itinerario operativo Schede grafico-operative Gioco Lavoretti Filastrocche e poesie Frutta party! Itinerario operativo Schede grafico-operative Tecniche creative Lavoretti
155 156 157 158 160 161 162 163 165 167 168
Tecniche creative Lavoretti Filastrocche e poesie Lavoretto Scheda grafico-operativa
LE FESTE DELL’AUTUNNO
La festa dei nonni Itinerario operativo Lavoretti La storia di nonna Rana (racconto) Itinerario operativo Scheda grafico-operativa Halloween e... le paure Itinerario operativo Filastrocche e poesie Lavoretti
199 200 202 206 207 209 210 211 212 215 216 217 220 223 224 227 228 229 230 231 232 233
Scheda grafico-operativa Itinerario operativo Scheda grafico-operativa Giochi Giochiamo a trasformare! Scheda grafico-operativa Filastrocche e poesie Il pupazzo di neve (racconto) Itinerario operativo Scheda grafico-operativa Itinerario operativo Schede grafico-operative Lavoretti Scheda grafico-operativa Giochi Scheda grafico-operativa Gioco Scheda grafico-operativa L’omino di neve e la nave (racconto) Filastrocche e poesie La storia del pettirosso (racconto) Il pettirosso e il Natale (racconto)
INVERNO Indice
IL FREDDO INVERNO Benvenuto inverno! Itinerario operativo Storia d’inverno (racconto) Il ballo d’inverno Filastrocche e poesie Itinerario operativo Scheda grafico-operativa Il ballo della tremarella (canzone) Come cambiamo... in inverno? Scheda grafico-operativa Lavoretto
Il calendario meteo A casa, in inverno (racconto) Itinerario operativo Scheda grafico-operativa Daniele e il ghiaccio (racconto) “I burattini” del ghiaccio (compito di realtà)
234 235 236 239 240 241 243 244 245 246 248 249 250 251 252 254 255 258
LE FESTE DELL’INVERNO
Le feste a scuola Itinerario operativo Filastrocche e poesie Il Natale come pace e... amicizia Itinerario operativo Filastrocche e poesie Itinerario operativo Scheda grafico-operativa Itinerario operativo Una storia di solidarietà (racconto) Natale come luce Scheda grafico-operativa Filastrocche e poesie Lavoretto
La tradizione del presepe Tecniche creative Lavoretto
260 263 264 266 268 271 272 273 274 276 278 280 281 283 284 285 286 287 290 292 294 295 296 297 299 302 303 304 306 307 308 310 312 313 314 316 319 321 322 323
Il calendario dell’Avvento
I simboli del Natale: Babbo Natale
L’avventura Babbo Natale (racconto) Itinerario operativo Lo spettacolo di Natale (drammatizzazione) Scheda grafico-operativa La notte di Babbo Natale (racconto)
Itinerario operativo Schede grafico-operative Itinerario operativo Schede grafico-operative Itinerario operativo Schede grafico-operative Lavoretto
Scheda grafico-operativa Lavoretto Alberi natalizi Tecniche creative Buon Natale a voi (canzone) Storia dell’albero di Natale (racconto) L’albero di Natale Filastrocche e poesie Itinerario operativo Schede grafico-operative Itinerario operativo Scheda grafico-operativa La festa della Befana Lo scherzo della Befana (racconto) Itinerario operativo Filastrocche e poesie Giochi Lavoretto Festeggiamo il Carnevale Itinerario operativo Il vestito dai vivaci colori (racconto) Schede grafico-operative Lavoretti Filastrocche e poesie Scherzi di Carnevale La scuola di circo e di pagliacci
325 328 330 332 334 335 337 338 340 341 345 346 348 350 351 352 353 354 356 357 360
Filastrocche e poesie Schede grafico-operative Itinerario operativo Schede grafico-operative Itinerario operativo Schede grafico-operative Itinerario operativo Gioco Lavoretto Tecniche creative Lavoretto Giochi
Lo scherzo di Arlecchino (drammatizzazione) Dopo la festa di Carnevale... Scheda grafico-operativa La festa della donna Tecniche creative Lavoretti La festa del papà Lavoretti Filastrocche e poesie
LA PRIMAVERA
361 362 363 364 366 368 369 370 371 372 374 376 377 378 379 380 382 383 385
PRIMAVERA
Indice
LA PRIMAVERA PROFUMATA È arrivata la primavera! Lavoretto
La festa di primavera Filastrocche e poesie Giochi Itinerario operativo Storia di primavera (racconto) Itinerario operativo Filastrocche e poesie Itinerario operativo Scheda grafico-operativa Itinerario operativo Lavoretto
Le primule (racconto) Che meraviglia, la semina! Scheda grafico-operativa
387 388 389 390 391 393 394 395 397 400 404 406 407 408 411 412 413 414 415 416 418 420 421 423 425 426 427 429 430 432 433 434 436 437 438 440 441 443 444 445 447 448
Scheda grafico-operativa Itinerario operativo Esperienze di semina (compito di realtà) Scheda grafico-operativa Filastrocche e poesie Una farfalla (racconto) Lavoretto Gioco Schede grafico-operative Osserviamo il fiore Il valzer dei fiorellini (canzone) Il fiore egoista (racconto) Itinerario operativo Schede grafico-operative Lavoretto Gioco
Filastrocche e poesie Le api e il miele Lavoretto Itinerario operativo Schede grafico-operative Gioco Filastrocche e poesie La frutta della primavera Scheda grafico-operativa Itinerario operativo Schede grafico-operative Filastrocche e poesie Lavoretto Giochi Filastrocche e poesie La vera storia di una rondine (racconto) Itinerario operativo Lavoretto Un’uscita per la strada I segnali stradali Schede grafico-operative Filastrocche e poesie La storia del vigile (racconto) Itinerario operativo Scheda grafico-operativa Lavoretto
450 451 452 454 457 462 463 464 465 466 467 470
LE FESTE DELLA PRIMAVERA
La festa della Pasqua Itinerario operativo Schede grafico-operative Lavoretti Filastrocche e poesie La festa della mamma Scheda grafico-operativa Filastrocche e poesie Tecniche creative Lavoretti Filastrocche e poesie
L’ESTATE
471 472 473 474 475 477 479 480 481 482 483 486 487 488 489 490 491 492 494 495 496 498 500 502 504 505
ESTATE Indice
LA CALDA ESTATE Benvenuta estate! Storia d’estate (racconto) Itinerario operativo Filastrocche e poesie L’estate è... il mare! Tecniche creative Lavoretto Giochi L’importanza dell’ecologia Gioco
Filastrocche e poesie Storia di una gabbianella (racconto) Itinerario operativo Scheda grafico-operativa La stella e il calamaro (racconto) Itinerario operativo Gioco Lavoretto La danza del granchio (canzone) Storia di una gocciolina (racconto) L’elemento acqua Giochi Filastrocche e poesie
506 507 508 510 512 513 514 515 516 517 518 519
La campagna in estate Filastrocche e poesie Itinerario operativo Lavoretti Scheda grafico-operativa Il gioco dell’oca per l’estate (compito di realtà) Scheda grafico-operativa Filastrocche e poesie Le lucciole
La gentilezza (racconto) Itinerario operativo Filastrocche e poesie
471 521 533 534 535 536 540 542 543 544 547 548 549 550 551 552
LE FESTE
DELL’ESTATE
Lo spettacolo delle stagioni (drammatizzazione)
IL PROGETTO BIBLIOTECA Indice
“LEGGERE” PRIMA DI LEGGERE Descrizione del progetto Le fasi operative Come strutturare lo spazio Che il progetto abbia inizio!
Nat e il segreto di Eleonora (racconto) Itinerario operativo Presentazione dei libri e la loro classificazione Regole e modalità di prestito Questionario per i genitori Scheda grafico-operativa Dalla fantasia alla realtà
AUTUNNO
L’autunno è la prima stagione che i bambini “incontrano” durante il percorso scolastico, e anche una delle più affascinanti e “complete”, poiché per mette di introdurre la tematica dei colori (con le foglie che cadono), degli animaletti (che vanno in letargo), del tempo meteorologico, della frutta, così da rendere pertinente e necessario iniziare le attività didattiche su questo periodo dell’anno proprio partendo dall’osservazione dell’ambien te. Ciò consentirà di insistere sull’educazione ambientale, già trattata nel volume 2 di questa Guida, ma anche di “sfruttare” gli argomenti legati all’autunno per lavorare su tutti i campi d’esperienza e sulla logica, che verrà affrontata con attività di raccolta e classificazione. Non dimentichiamo che questa stagione porta con sé delle festività, come la festa dei nonni e Halloween, che sicuramente attireranno l’interesse dei bambini.
INDICE
AUTUNNO
Indice
L’AUTUNNO
COLORATO
I bambini e il tempo Osserviamo l’ambiente Lavoretto
Il giardino della scuola Itinerario operativo Elezioni nel bosco (racconto) Itinerario operativo Votiamo la pianta e l’albero più utili (compito di realtà) Schede grafico-operative Con i materiali trovati...
L’ambiente salvato dai bambini Itinerario operativo Schede grafico-operative Itinerario operativo Schede grafico-operative Itinerario operativo Osserviamo ancora... Un albero per amico L’albero generoso (racconto) Itinerario operativo Lavoretto
Itinerario operativo Filastrocche e poesie Itinerario operativo Nell’orto didattico! Filastrocche e poesie Itinerario operativo Scopriamo le stagioni Filastrocche e poesie Lavoretto
Il tempo che passa... Schede grafico-operative Filastrocche e poesie Itinerario operativo Schede grafico-operative Palla di fuoco sta male (racconto) Itinerario operativo Schede grafico-operative Filastrocche e poesie Storia della rondine Cesira (racconto) Itinerario operativo Giochi Scheda grafico-operativa
81 82 88 89 91 94 95 96 98 100 102 103 107 108 110 111 112 114 117 120 121 125 126 130 132 133 139 143 144 146 148 152 153 154
La foglia Bandiera (racconto) Itinerario operativo In autunno cadono le foglie Schede grafico-operative Giochi
Scheda grafico-operativa Itinerario operativo Schede grafico-operativa Tecniche creative Prova a saltellar (canzone) Avvio alla logica Giochi Scheda grafico-operativa Lavoretto Filastrocche e poesie Autunno e animali Storia d’autunno (racconto) Itinerario operativo Giochi Itinerario operativo Schede grafico-operative Gioco Lavoretti Filastrocche e poesie Frutta party! Itinerario operativo Schede grafico-operative Tecniche creative Lavoretti Tecniche creative Lavoretti Filastrocche e poesie Lavoretto Scheda grafico-operativa
155 156 157 158 160 161 162 163 165 167 168
LE FESTE DELL’AUTUNNO
La festa dei nonni Itinerario operativo Lavoretti
La storia di nonna Rana (racconto) Itinerario operativo Scheda grafico-operativa Halloween e... le paure Itinerario operativo Filastrocche e poesie Lavoretti
L AUTUNNO COLORATO
AUTUNNO
“Per questo preferisco di gran lunga l’autunno alla primavera, perché in autunno si guarda il cielo. In primavera la terra”.
(S. Kierkegaard)
OBIETTIVI ATTIVITÀ
• Esplorare l’ambiente utilizzando diversi canali sensoriali
• Scoprire e rispettare l’ambiente naturale circostante
• Ricercare i materiali e gli strumenti necessari per realizzare un progetto
• Percepire e collocare eventi nel tempo
• Riconoscere gli eventi legati a un periodo stagionale
• Mettere in relazione, ordinare, eseguire corrispondenze
• Intuire le cause dei cambiamenti naturali
• Usare linguaggi logici
• Ampliare il patrimonio lessicale
• Prevedere situazioni e interpretare dati
• Giochi per la raccolta differenziata
• Costruzione di mangiatoie per gli uccellini
• Storie, poesie, filastrocche
• Osservazione diretta della natura
• L’orto a scuola (esperienze di semina)
• Costruzione dell’orologio delle stagioni
• Giochi logici con elementi stagionali (foglie, frutta ecc.)
• Classificazioni e seriazioni
• Tombole e giochi con le carte (memory della stagione)
COMPETENZE
• Consapevolezza ed espressione culturale
• Competenze sociali e civiche (possiede un atteggiamento di curiosità nei confronti dell’ambiente naturale: usa i cinque sensi per ricava re informazioni dall’ambiente)
• Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia (riconosce e mette in sequenza le fasi significative di un’esperienza e di un progetto)
• Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
• Imparare a imparare
• Competenze sociali e civiche (assume atteggiamenti di rispetto nei confronti dell’ambiente naturale; si orienta in un percorso assegnato)
• Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia (descrive le proprietà di un oggetto o di un elemento naturale)
• Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
• Comunicazione nella madrelingua (comprende la scansione temporale: prima/dopo; raggruppa e riordina in base a caratteristiche definite)
I BAMBINI E IL TEMPO
Il tempo, come già è stato ampiamente trattato nella Guida Didattica, nel volume 2 relativo ai campi d’esperienza, alle pagg. 573-583, non è una nozione che si può tra smettere, perciò, specialmente nella Scuola dell’Infanzia, si può parlare di tempo solo facendolo sperimentare e vivere al bambino in molte e diverse situazioni. La forma zione alla temporalità si realizza anche in modo spontaneo e intuitivo, al di fuori della scuola, attraverso la percezione e l’osservazione degli avvenimenti. L’intervento didattico è essenziale e deve essere costante, esplicito e sistematico per favorire la costruzione e l’uso corretto dei concetti di tempo e per aiutare il bambino a intuire che esiste un tempo differenziato: un tempo meteorolo gico, uno cronologico e uno relativo alla ciclicità, alla successione. Attività adeguate favoriscono la capacità di collocare nel tempo fatti e avvenimenti. L’osservazione dei cambiamenti circostanti è si curamente il metodo più semplice per far intuire al bambino il pas sare e lo scorrere del tempo. È fondamentale, quindi, osservare la natura e i suoi mutamenti, e in primo luogo le stagioni, che sono un libro nel quale l’alunno può conoscere il mondo con l’esperien za diretta, e nel quale può trovare gli strumenti per costruire il suo pensiero temporale, pensando al passato con i suoi ricordi, al pre sente con la scuola e i suoi amici, al futuro con la classica domanda: “Come sarà?”.
La Scuola dell’Infanzia offre la possibilità di esplorare l’am biente: soprattutto il giardi no, qualora la scuola ne sia fornita, può essere oggetto di continue osservazioni, che favoriscono nei bambini la consapevolezza che la natura non ha sempre le stesse carat teristiche, contribuendo allo sviluppo di corretti atteggia menti ecologici.
OSSERVIAMO L’AMBIENTE
Prima di scoprire i cambiamenti che la natura subisce durante l’anno in seguito all’al ternarsi stagioni, pensiamo sia indispensabile, per i bambini della Scuola dell’Infanzia, osser vare l’ambiente che sta vicino a loro, conoscer lo e imparare ad assumere comportamenti re sponsabili verso di esso. L’esplorazione del giardino della scuola è sen za dubbio l’esperienza più semplice e più im mediata per iniziare questo percorso.
Nota dell’insegnante
L’insegnante dovrebbe sforzarsi, per quan to è possibile, di fare da spettatore, la sciando ai bambini il tempo di esplorare autonomamente il loro giardino, in modo che inizino ad accorgersi delle forme, dei colori, degli odori presenti. Ogni giardino può diventare un “giardino dei segreti” che i bambini vogliono scoprire. Vedere un fiore che sboccia, una mamma uccello che nutre i suoi piccoli nel nido, guardare una lucertola nel muro, le foglie di un albero che cambiano colore, sono eventi che hanno una valenza cognitiva e affettiva che nessuna ”lezione teorica” può dare.
I momenti salienti dell’educazione ambientale possono essere quelli in cui i bambini si abituano alla raccolta differenziata dei rifiuti e al loro riutilizzo. Nel giardino ci sono tante foglie morte, l’insegnante può proporre di raccoglierle e lasciarle in giardino in un angolo appartato, coperte con un telo di plastica, per farne del concime. Se la raccolta è eseguita in autunno, si può ricontrollare il mucchio di foglie in primavera. I bambini, muniti di guanti (usa e getta) e di secchielli, potranno poi distribuire il concime e dare da “mangiare” ai fiorellini, ai cespugli, agli alberelli. I più fortunati potranno concimare le piantine dell’orto.
• In autunno, inoltre, si possono costruire mangiatoie per cibare gli uccellini nel pe riodo invernale. L’insegnante dà l’incarico ai bambini che, a tur no, devono ricordarsi di rifornire le mangiatoie di semi e briciole. Ci sono diversi modi di fare le mangiatoie, ad esempio con piccole casette di le gno che qualche genitore può facilmente realiz zare, oppure nel modo più semplice: praticando in una bottiglia di plastica un bel buco vicino al fondo, per far entrare gli uccellini, e appenden dola all’albero (vedi il lavoretto alle pagg. 16-17). Possibilmente, scegliamo un albero vicino alle fi nestre dell’aula, così i bambini possono osservare se gli uccellini gradiscono il loro “ristorante”.
Nota dell’insegnante
Tutte queste esperienze hanno come obiettivo: la CONOSCENZA DEL MONDO; occupano uno spazio molto importante nelle attività didattiche, coinvolgendo tutti i campi di esperienza: quello scientifico, quello creativo, linguistico, motorio. Inte ressano tutti i bambini delle tre fasce di età, diversificando, logicamente, le diffi coltà.
I bambini di 3 anni devono essere aiutati a sviluppare un atteggiamento di curiosità nei confronti dell’ambiente naturale. Queste sono le competenze da raggiungere:
• iniziare a intuire i cambiamenti che si verificano nella propria persona, nella natura, e il perché avvengono.
• riuscire a comprendere la scansione temporale “prima-adesso”, “prima-dopo”;
• acquisire la capacità di raccontare le proprie osservazioni relative all’ambiente;
• assumere atteggiamenti di rispetto nei confronti dell’ambiente naturale.
I bambini di 4 anni hanno una maggiore esperienza e capacità di osservazione per ap prezzare i cambiamenti naturali. Queste sono le competenze da raggiungere:
• riconoscere le caratteristiche più importanti di una stagione;
• usare diverse forme espressive per rielaborare le proprie osservazioni;
• organizzare le proprie esperienze in sequenze temporali ordinate;
• comprendere e usare la terminologia adatta per specificare il “prima-adesso-dopo”;
• assumere atteggiamenti di rispetto nei confronti dell’ambiente naturale.
I bambini di 5-6 anni hanno del mondo naturale ormai una buona conoscenza, posso no passare dall’osservazione all’astrazione. Queste sono le competenze da raggiun gere:
• rielaborare dati raccolti per prevedere situazioni;
• percepire e collocare eventi nel tempo;
• riconoscere i rapporti temporali;
• usare consapevolmente termini temporali specifici;
• assumere atteggiamenti di rispetto nei confronti della natura;
• iniziare a percepire che una pianta è un essere vivente.
LA MANGIATOIA PER GLI UCCELLINI
Ecco un modo molto semplice per realizzare una mangiatoia per gli uccellini con mate riale di riciclo.
Occorrente
• bottiglia di plastica
colla
forbici • nastrini • semini e briciole per gli uccellini
Tagliamo una bottiglia a metà e, nel centro, pratichiamo una fessura, come mostra to nell’immagine.
Assembliamo le due parti con la colla e un nastrino.
Mettiamo all’interno dei semini e delle bricio le per gli uccellini e appendiamola a un ramo del giardino della scuola.
Realizzato da: Linda Tesler
Fissiamo un altro nastrino vicino al tappo in modo da poter appendere la man giatoia.
IL GIARDINO DELLA SCUOLA
Il primo momento di esplo razione del giardino può es sere abbastanza spontaneo e informale, i bambini iniziano con il muoversi liberamente nello spazio per scoprirne gli elementi presenti: gli alberi, le piante, gli animali, gli uccel li, gli insetti, ecc. Questa fase esplorativa richiede un tempo abbastanza lungo, perché gli alunni avranno bisogno di fare proprio l’ambiente, per arrivare al traguardo dell’educazione ambientale: la formazione di una coscienza ecologica. Il rispetto della natura si svilupperà nel bambino solo se troverà un riscontro in fami glia e nell’ambiente sociale in cui vive.
OSSERVARE PER IMPARARE
L’insegnante proporrà una visita al giardino della scuola o a un giardino vicino, spie gando ai bambini che dovranno osservare molto bene per scoprire sia le caratteristi che percettive (colori, forme, aspetti tattili, odori) sia le possibilità di movimento (spazi per giocare, correre, saltare, rotolare, o per stare seduti a parlare). Ritornati a scuola, i bambini disegneranno il giardino secondo le loro capacità. L’inse gnante chiederà di utilizzare i colori che hanno osservato e di disegnare i giochi che hanno fatto, le cose che hanno visto e osservato.
• Per agevolare i bambini, l’insegnante preparerà i colori a dita, il verde per l’erba e altri colori che verranno consegnati agli alunni uno alla volta.
• I bambini di 4 e 5 anni dovranno disegnare gli alberi, i cespugli, ecc., ma anche i giochi che hanno fatto, realizzando un disegno ricco di particolari.
I bambini, visitando il giardino, raccoglieranno foglie, erba, fiori, legnetti, pigne, piume, che poi porteranno a scuola: questo materiale costituirà la documentazione dell’esperienza, diventando anche materiale per attività didattiche.
Quando i bambini ritorneranno in sezione, l’insegnante instaurerà con loro una conversazione su ciò che hanno osservato: ognuno condividerà le sue scoperte, descrivendo gli elementi che ha trovato. Verranno poste delle domande per arricchire la conversazione: “Quali odori avete sentito? Avete scoperto e osservato un animale, un in setto o un uccellino? Sapete descriverlo? Cosa faceva nel giardino? Quali suoni o rumori ave te sentito? Quali colori avete visto? Quale tipo di alberi? Questa attività è stata interessante? Perché?”.
In momenti successivi, con la me diazione dell’insegnante, gli alunni possono procedere a molteplici clas sificazioni di specie: alberi a foglie ca duche, sempreverdi, da frutto; animali del giardino, come uccelli, ragni, coc cinelle, formiche.
• Nell’ambito di una stessa specie si possono osservare delle differenze, per esempio rose di diverso colore, margherite di diverse dimensioni, ecc.
• Gli insegnanti proporranno il gioco dell’intruso, presentando degli animali e chie dendo: l’elefante o il coccodrillo dove lo metto?
Può vivere nel nostro giardino?
Nota dell’insegnante
L’identificazione delle differenze tra specie diverse di piantine, di alberi e di fio ri dovrebbe avvenire attraverso osservazioni guidate dall’insegnante e dovreb be sempre evidenziare gli aspetti positivi della natura, cioè i benefici che questi elementi offrono agli uomini e agli animali: bellezza, colori, frescura, rifugio, cibo. Non sempre sarà possibi le osservare direttamente questi benefici; in tal caso l’insegnante si avvarrà di illustrazioni.
Per rendere meno aride le attività non dovrebbe ro mancare trasposizioni nel mondo fantastico, con storie a sfondo ecologico, caratterizzate dall’umaniz zazione degli elementi na turali, che possono diven tare personaggi di racconti e di giochi drammatici.
Una storia per...
...osservare l’ambiente
nsegnante racconta..
Forse nessuno lo sa ma nel bosco scuro, in autun no, ci sono state le elezioni. Tutti gli animali han no votato due volte con due schede: una per la piantina più benefica e un’altra per l’albero più utile. Nella prima scheda c’erano dei disegni di piantine: gli animali dovevano indicare con una crocetta la pianta più utile per la loro vita e per quella degli uomini. Nella seconda erano presenti piccole figure di alberi e gli animali dovevano indicare il prescelto. Gli scoiattoli, i ghiri e anche l’orso aspettarono ad andare in letargo, perché prima dovevano votare. Tutti parlavano di questo avvenimento. Gli animali elogiavano le piante e gli alberi che tante cose buone fanno per loro e per gli uomini, discutevano su chi fosse il più generoso, il più utile e il più buono. Gli alberi e le piante dicevano che tutti loro erano utili e buoni. Il giorno delle elezioni il risultato fu sorprendente. La pianta che aveva avuto più voti venne eletta: l’ortica. È vero che questa pianta brucia se viene toccata, ma è anche veramente generosa, offre tutta se stessa: con i suoi steli si possono fare dei fili per realiz zare tessuti, le foglie possono servire per preparare delle medicine o anche dei sughi per la pasta. Al secondo posto è arrivata la camomilla: ci fa riposare quando non riusciamo a dormire e lo sa bene il ghiro che la beve per il lungo letargo. Nella seconda votazione è stato eletto al primo posto l’albero del sambuco: con i suoi rami vuoti si possono fare cerbottane, per giocare. Dai suoi fiori bianchi e profumati nascono piccole bacche nero-viola, con le quali si prepara un’ottima marmellata. Al secondo posto è stato scelto l’albero di noce. Il perché non ve lo spiego, cercate di trovare il motivo da soli.
(Adatt. da D. Gatti)
Dopo la lettura della storia, l’insegnante aprirà una conversazione con i bambini sul perché gli animali hanno fatto le votazioni, e perché l’albero di noce ha meritato il secondo posto.
Verrà proposto ai bambini di fare una votazione, come nella storia, ricordando le piante e i fiori osservati in modo diretto o indiretto e la loro utilità. Le piante erbacee che si presenteranno alle elezioni possono essere: la camomilla, il grano, i fiori, l’in salata, i pomodori, ecc. Gli alberi e gli arbusti da scegliere possono essere: quelli da frutta, l’ulivo, la vite, la quercia, il pino, l’abete (l’albero di Natale).
L’insegnante proporrà di realizzare dei mani festi da appendere nell’atrio della scuola, in cui verranno disegnati sia gli alberi da eleg gere, accompagnati da didascalie come, ad esempio: “Vota me, perché ho tanti rami e faccio tanta ombra in estate!”, sia le pianti ne in fiore, come quella di camomilla, con la scritta: “Vota me, perché con i miei fiori puoi preparare la camomilla che è tanto buona da bere!”. Inoltre, si potrà realizzare un ma nifesto in cui riportare la data delle elezioni, quando i bambini dovranno votare la pianta e l’albero che secondo loro sono più utili per l’uomo e per gli animali. L’insegnante potrebbe favorire la formazio ne di due gruppi: uno che rappresenta gli alberi e arbusti, mentre l’altro le piante, che spiegheranno la loro importanza, come in una vera e propria “campagna elettorale”.
VOTIAMO
Compito di realtà
LA PIANTA E L’ALBERO PI Ù UTILI!
Prodotti finali: il disegno dell’esperienza (i bambini dovranno esprimere il proprio voto in merito alla pianta e all’albero che secondo loro sono più utili per la vita dell’uo mo e degli animali).
Finalità: conoscere l’utilità delle piante per la vita delle persone e degli animali.
Materiale: modelli fotocopiabili delle schede elettorali da completare; pennarelli, “cabine elettorali” di cartone.
Consegna: esprimete il vostro voto, compilando la “sche da elettorale” che vi verrà consegnata, per scegliere la pianta erbacea e l’albero che ritenete più utili per la vita di animali e piante.
Suggerimenti per l’insegnante: l’insegnante consegnerà delle schede, una con disegnati alcune piante erbacee e alcuni fiori osservati, l’altra con gli alberi e gli arbusti che i bambini conoscono (vedi modelli fotocopiabili alle pagi ne successive). Si accerterà che tutti abbiano capito cosa è raffigurato. Formerà con un paravento una “cabina eletto rale”, in cui i bambini voteranno, uno alla volta, disegnan do una croce vicino all’immagine della pianta e dell’albero secondo loro più utili per l’uomo e per gli animali. L’inse gnante infine procederà a stilare la graduatoria delle pre ferenze e chiederà ai bambini le motivazioni delle loro scelte (sarebbe interessante far votare anche i genitori all’uscita della scuola). Le preferenze si possono registra re in un grafico a barre. Come attività grafica l’insegnante proporrà di disegnare l’esperienza.
L’osservazione del giardino della scuola e le attività col legate diventeranno le prime pagine del grande libro “Il mio amico albero” (vedi pag. 41) che i bambini compor ranno durante tutto l’anno scolastico.
Competenze chiave: competenze sociali e civiche; competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; consapevolezza ed espressione culturale.
PIANTE ERBACEE E FIORI
ATTIVITÀ:
OBIETTIVO:
colora, nomina le piantine raffigurate e disegna una X accanto a quella che credi sia più utile all’uomo e agli animali. conoscere alcune piante e la loro utilità per la vita dell’uomo e degli animali.
ATTIVITÀ:
OBIETTIVO:
ALBERI E ARBUSTI Alunno: Data:
colora, nomina gli alberi e gli arbusti raffigurati, poi disegna una X accanto a quello che credi sia più utile all’uomo e agli animali. conoscere alcuni alberi e arbusti e la loro utilità per la vita dell’uomo e degli animali.
CON I MATERIALI TROVATI...
SCATOLA DEI MATERIALIL’insegnante, durante le uscite all’aperto, propo ne di raccogliere foglie, frutta, ecc. Questi materiali verran no custoditi in scatole e diventeranno “ma teriali didattici” per varie esperienze.
L’insegnante sceglierà alcuni elementi naturali di diverso materiale tra quelli raccolti, li farà toccare e osserva re: è di legno? È mor bido, ruvido o liscio? Diventeranno, quindi, oggetti sensoriali per il gioco e verranno inse riti dentro un sacchet tino. I bambini, senza guardare, dovranno trovare il materiale richie sto dall’insegnante.
UNA COSTRUZIONE FANTASTICA
Ogni bambino sceglie alcuni oggetti e li as sembla in modo fantasioso sul pavimento o sopra un tavolo, spiegando ai compagni quello che ha costruito. L’insegnante propor rà, poi, di fare una costruzione unica (case, alberi, strade o cose fantastiche); disporrà i primi elementi e inizierà così una forma di fantasia sul pavimento, quindi chiederà ai bambini di continuare, aggiungendo, attac cando, a turno, i loro materiali. Si realizzerà così una costruzione grande che verrà osser vata, apprezzata e anche migliorata, se qual cuno desidererà apportare dei cambiamen ti. Infine ognuno risponderà alla domanda: “Cosa ti sembra?”.
Nota dell’insegnante
Questa esperienza condivisa è gratificante, creativa, socializzante, perché tutti con tribuiscono al risultato finale; favorisce nel bambino la percezione dello spazio: prima la costruzione è piccola con po chi elementi, poi, aumentando gli og getti, diventa più grande, riempiendo una porzione più ampia di pavimento. L’insegnante, inoltre, può far notare il tempo trascorso: “Bambini abbiamo lavorato tanto tempo!” “C’è voluto tan to tempo per fare questo gioco!” “Ab biamo avuto poco tempo per giocare”, ecc. Sarà un primo approccio alla tem poralità.
ATTIVITÀ GRAFICA
L’insegnante chiederà di disegnare la costruzione, per ricordarsi com’era dopo che l’avranno tolta dal pavimento, e verificherà come i bambini usano lo spazio nel foglio.
CLASSIFICHIAMO I MATERIALI
Ai bambini del gruppo dei 5-6 anni, l’insegnante proporrà un’attività più com plessa. Chiederà di disegnare due momenti: com’era “prima” la costruzione, all’inizio del lavoro, e “dopo”, quando è stata ultimata.
Per raccogliere e sistemare gli oggetti, l’insegnante darà ad alcuni bambini dei cesti ni o bustine, dicendo che devono riempire ognuno di essi con un solo tipo di mate riale, perché le cose non possono essere mescolate; infine controllerà che nei cestini non ci siano “intrusi”. Farà osservare se “qualcuno” ha collocato gli elementi in modo sbagliato (animerà un po’ l’attività dicendo: “Chi sarà stato? Uffa, ora dobbiamo siste mare di nuovo i materiali!”).
Nei giorni successivi l’insegnante riprenderà questi cestini e gio cherà a mescolare gli elementi. Inviterà, poi, i bambini a raggrup parli per qualità e per quantità. Ad esempio, chiederà a ogni alunno di formare dei gruppi di elementi, specificando il nume ro e la qualità: “Matteo, forma un gruppo di quattro bastoncini e due piume”.
I bambini, con l’aiuto dell’inse gnante, osserveranno quale ma teriale forma l’insieme più nume roso. Si può fare un cestino con le cose uguali più numerose e un altro con quelle meno numerose.
Dopo aver giocato ampiamente con gli elementi naturali raccolti, questi possono essere attaccati in un cartellone come un collage di materiale vero, vicino al quale l’insegnante scriverà la descrizione fatta dal bambino. Altri materiali saranno espo sti, per un po’, con un cartellino che ne indicherà il nome e il luogo di ritrovamento. Con essi si formerà, cioè, un piccolo “museo naturale”, che sarà gradualmente am pliato con gli oggetti che verranno portati in sezione, dopo nuove uscite, o anche con gli elementi che i bambini possono portare da casa, dopo un’uscita con i geni tori, ad esempio al mare o nel bosco: sassi o piccole pietre, rametti, frutta o foglie.
Naturale o artificiale?
L’AMBIENTE SALVATO DAI BAMBINI
Un mattino, i bambini troveranno nell’aula un palloncino con ap peso un biglietto. L’insegnante si mostrerà molto sorpreso e con i bambini chiederà ai collaboratori se hanno visto chi lo ha portato. Gli alunni saranno curiosi di sapere cosa dice il biglietto. L’inse gnante animerà un po’ l’attesa, chiedendo loro cosa pensano ci sia scritto, ascolterà le ipotesi, poi aprirà la lettera, dove troverà il testo di Madre Natura.
Cari bambini, mi presento, sono Madre Natura.
Il mio compito è render la vita delle piante e degli animali sempre sicura. Rimetto dentro il nido gli uccellini che saltan fuori, che birichini! Faccio crescere i fili d’erba, insegno agli insetti a volare sui fiorellini, aiuto d’inverno gli animali affamati, poi a primavera risveglio quelli addormentati e li curo se sono ammalati. Il mio lavoro è importante e anche divertente.
Ma ora ho un problema grande: i miei mondi naturali si stanno coprendo con cose strane e artificiali. Si possono ammalare di malattie che non so curare. Ora vi chiedo: “Mi volete aiutare? Affinché la natura sia ripulita e da ogni male sia curata. Ve lo chiedo con le lacrime agli occhi! Vi prego non fate i marmocchi”.
Se la vostra risposta è sì, andate nei giardini, nei prati e nei boschi a raccoglier le cose che non sono naturali.
Madre Natura
Naturale o artificiale?
L’insegnante leggerà la lettera, si dimostrerà molto dispiaciuta per quello che Madre Natura ha raccontato, chiederà ai bambini se sanno dire il nome di una cosa “artificia le” e se conoscono il significato di questa parola. Domanderà poi se vogliono aiutare Madre Natura.
Proporrà di uscire per cercare le cose artificiali che fanno male alla natura. Darà ad alcuni bambini un guanto (usa e getta) e ad altri dei sacchetti per mettere l’immondizia. Nel giardino gli alunni troveranno diverse cose (messe in precedenza dall’insegnante), come bicchieri, piatti e bottiglie di plastica, carta, che raccoglieranno in base a ciò che credono sia artificiale.
Ritornati in classe, tutti insieme controlleranno il “bottino”; l’insegnante dividerà le cose artificiali, che saranno gettate via nel contenitore del riciclaggio, dagli elementi naturali, che verranno riportati in giardino. Spiegherà, poi, per ché questi oggetti lasciati sopra i prati fanno male alla natu ra. I bambini avranno in parte intuito cosa sono le cose artificiali. Questa attività, come le future, serve a met tere le basi per una coscienza ecologica.
Nota dell’insegnante
Per inquinamento dalla plastica s’intende la dispersione e l’accumulo di prodotti plastici che causano problemi ambientali alla fauna e alla flora selvatica e anche all’uomo. La loro dispersione, infatti, produce metano che si spande nell’aria. La causa di questo inquinamento è data dal fatto che la plastica, pur essendo eco nomica, persiste nel tempo. Gli animali la mangiano e questo ne causa la morte. Questo materiale sta soffocando la terra.
Per far capire perché la plastica è il prodotto più pericoloso per la natura si può svolgere un esperimento: l’insegnante, con l’aiuto di un genitore, scaverà una buca nel giardino. Con i bambini vi metterà dentro diversi materiali: carta, bucce di frutta, pane, verdura, alluminio e plastica. Ricoprirà la buca, spiegando che sarà riaperta in estate, per vedere come questi oggetti si saranno trasformati: “Cosa rimarrà, e cosa la terrà avrà gra dito e mangiato?”. È utile mettere un segno dove è situata la buca per ritrovarla. L’insegnante con i bambini realizzerà un cartellone murale usando i materiali trovati in giardino. Lo dividerà in due parti, una rappresenterà il prato sporco d’immondizia (attaccandoci qualche oggetto di plastica), l’altra raffigurerà il prato bello, ripulito dai bambini. Il titolo dell’opera sarà: “Tutti insieme salviamo la natura”. In seguito gli alunni faranno la stessa attività in un disegno individuale.
Naturale o artificiale?
Per realizzare il cartel lone si può utilizzare la carta di giornale, rita gliando le pagine dove predominano i colori verde, azzurro, giallo, marrone, rosso che serviranno per il prato, il cielo, gli alberi, i fiori. I bambini ritaglieranno o strapperanno i fogli e li useranno come col lage per il cartellone.
Con i bambini di 4 e 5 anni l’insegnante aprirà una conversazione su cosa è naturale e cosa non lo è. Il gioco del vero e del falso (de scritto ampiamente in altri capitoli di questa Guida Didattica), con gli enunciati di verità e di falsità, può servire per verificare il grado di conoscenza dei bambini e iniziare a far loro intuire le differenze e le appartenenze. L’insegnan te dirà: “È vero o falso che la macchina che guida la mamma o il babbo cresce nel prato come gli alberi? L’albero è stato costruito dal falegname: è vero o falso? La bambola di plastica cresce sugli alberi: è vero o falso? Gli uccelli vivono nei nidi sugli alberi: è vero o falso?”. L’intento è di far capire che le cose artificiali sono co struite dall’uomo. È forse un argomento di difficile comprensione, che dovrà essere ripreso anche in altre occasioni.
Si può proporre il gioco del vero e del falso con i bambini di 3 anni, in modo più semplice con l’uso di simboli. L’insegnante spiegherà che, quan do dirà una frase falsa e sbagliata, indosserà la maschera di Pinocchio, se invece pronuncerà una frase vera e giusta i bambini le daranno un fiore.
ATTIVITÀ GRAFICA
Per l’attività grafica, i bambini riceveranno la scheda della pagina accanto. Osserveranno le scene e l’insegnante formulerà delle frasi relative ad esse: “È vero o falso che i bicchieri di plastica crescono sugli alberi?”. Se la frase è vera, i bambini coloreranno il fio re, se è falsa coloreranno la maschera di Pi nocchio.
L’insegnante (se nota che i bambi ni hanno appreso le differenze tra naturale e artificiale) presenterà la scheda di pag. 35 con disegnati elementi della natura: un albero, un fiore, ecc. e alcune cose costru ite dall’uomo: una macchina, una casa, una pentola. Vicino ad ogni disegno ci sarà un cerchio. I bam bini dovranno, dopo aver colora to le immagini, completare il cer chietto di verde se secondo loro è un elemento naturale, di rosso se è stato costruito dall’uomo.
Alunno: Data:
VERO O FALSO?
ATTIVITÀ:
OBIETTIVO:
cosa nasce dagli alberi: i bicchieri o la frutta? L’automobile nasce nell’orto o viene costruita dall’uomo? Colora il fiore per il vero e la maschera di Pinocchio quando è falso. distinguere situazioni vere o false.
NATURALE O ARTIFICIALE?
ATTIVITÀ:
OBIETTIVO:
colora e nomina gli elementi; sono naturali o artificiali? Indicalo colorando il pallino di verde quando si tratta di un elemento naturale, di rosso quando invece è artificiale. distinguere elementi naturali da quelli artificiali.
Per far comprendere che la natura è di visa in varie “case” e in ognuna vi sono particolari esseri viventi e non viventi, l’insegnante propone il gioco: “Qual è la casa dei giochi?”. Disporrà giochi vari so pra i tavoli; i bambini dovranno metterli a posto. Questo gioco aiuta gli alunni di 3 anni a conoscere lo spazio della loro aula, dove essi svolgono tante attività.
Variante: l’insegnante disegnerà una casa, un nido, il mare, e presenterà i disegni ai bambini, chiedendo chi ci abita, poi li attaccherà su dei tavoli. I bambini, divisi in gruppi, interpre teranno uccellini, pesci e bambini (avranno dei simboli in mano o at taccati sul davanti). Al via dovranno trovare la loro casa, andando sotto il tavolo giusto. Il gioco può essere am pliato aggiungendo un intruso nelle case. L’insegnante dirà: “I pescioli ni stanno dentro la casa di bambini, l’uccellino vive nel mare, è vero o è sbagliato?”.
ATTIVITÀ GRAFICA
L’insegnante consegna un foglio con disegnati un nido, una casa e un pesce (vedi modello fotocopiabile a pagina seguente), i bambini dovranno disegnare chi abita in quegli ambienti e una “casa” per il pesce.
A CIASCUNO LA SUA CASA
ATTIVITÀ:
OBIETTIVO:
disegna chi abita nel nido e chi nella casa. Disegna accanto al pesce il posto dove vive, poi colora. conoscere alcuni spazi e chi vi abita.
Naturale o artificiale?
L’insegnante rileggerà la lettera di Madre Natura per riprendere la conver sazione sul personaggio, chiederà ai bambini se sanno chi è, se l’hanno mai veduta, e di spiegare qual è il suo lavoro. Proporrà ai bimbi di disegnarla come la immaginano, ad esempio: giovane e bella come una fata, o una signora grande e grossa, vestita con fiori, fili d’erba e uccellini tra i capelli.
Per i bambini di 4 e 5 anni, l’insegnante preparerà un foglio suddiviso in tre riquadri, nei quali i bambini disegneranno il lavoro di Madre Natura come lei lo racconta nella lettera.
Nei giorni successivi, gli insegnanti posso no organizzare un’altra sorpresa. Al matti no in classe faranno trovare il palloncino e uno strano sacchetto fatto di foglie di vite, attaccate con la cucitrice e legate con dei fili d’erba, con dentro altre foglie, noci, mele e frutta di stagione varia. Il biglietto porterà i ringraziamenti di Madre Natura sempre in filastrocca:
Un dono per voi
C ari bambini sono Madre Natura, grazie infinite.
La vostra bravura ha salvato la natura.
Avete dimostrato di non essere dei marmocchi ma bambini coraggiosi e laboriosi, degli aiutanti proprio coi fiocchi! Continuate ad essere bravi così, io vi ricorderò ogni dì! Quando siete in giardino e sentite un lieve profumino o un venticello che accarezza il vostro visino sarò io... Madre Natura che vi sta vicino.
Gli insegnanti daranno ad ogni bambino un piccolo fiocco verde perché tutti sono diventati “aiutanti coi fiocchi”, come ha detto Madre Natura.
Osserviamo la natura
OSSERVIAMO ANCORA...
È importante che ogni scuola abbia almeno un piccolo giar dino, perché parlare della na tura con solo le immagini o i ricordi è un po’ limitante. È fondamentale iniziare, sin dal la tenera età, ad osservare in ma niera separata alcuni elementi, come un particolare albero o un animale. I bambini osserva no tutto globalmente, la Scuola dell’Infanzia, invece, deve inse gnare a notare le differenze e apprezzare la diversità.
L’approccio analitico dell’osser vazione consente d’introdur re gradatamente il concetto di ecosistema, cioè l’insieme di animali e di piante che convivono in un dato ambiente, come ad esempio nel giardino. È interessante avviare i bambini alla comprensione di come es seri tanto diversi, viventi e non, stiano vicini, interagendo fra di loro, rendendosi utili gli uni agli altri, e come la pioggia, il sole, il freddo, il caldo influenzino la loro vita.
Analizzare un solo elemento, inoltre, permette di far riflettere i bambini sul tipo di cure e di attenzione di cui ha bisogno.
UN ALBERO PER AMICO
L’insegnante spiegherà ai bambini che, du rante questa nuova uscita in giar dino, dovranno scegliere un albe ro o un cespuglio, spiegando che questo sarà il loro amico: lo adot teranno per tutto l’anno, si preoc cuperanno di lui, ne osserveranno le foglie e i colori, la corteccia, i cambiamenti.
Ogni bambino scriverà il proprio nome su un foglio che, plastificato, sarà appeso all’albero. L’insegnante può scattare una foto al bambi no vicino al “suo” albero: diventerà un bel ricordo nel libro personale. Durante l’anno scolastico verrà ricordato a ognuno l’impegno preso e, nei momenti utili, i bambini potranno uscire a osservare i loro alberi.
Ritornati in classe, disegneranno il loro albero (anche animato); sarà il primo disegno del libro “Il mio amico albero” (che verrà aggiornato du rante tutto l’anno scolastico), dove saranno spe cificati: il nome, le caratteristiche, la posizione nel giardino, se è un albero a foglie caduche o sem preverdi, l’altezza (tramite paragoni: è più alto di me e dell’insegnante, è più basso del tetto della scuola, arriva alle finestre, ecc.), di cosa ha biso gno: di acqua, di concime biologico. I bambini osserveranno anche se fra i suoi rami ci sono nidi e nel libro registreranno i mutamenti nelle varie stagioni, ma anche nei momenti più importanti dell’anno scolastico. Ad esempio a Natale l’albero si vestirà con addobbi natalizi, a Carnevale con mascherine, ecc.
insegnante racconta..
Una storia per... ...valorizzare gli alberi
L’ albero generoso
C’era una volta un albero che amava un bambino. Il bambino veniva a visitarlo tutti i giorni, raccoglieva le sue foglie con le quali intrecciava delle corone per giocare al re della foresta. Si arrampicava sul suo tronco e si dondolava tra i suoi rami. Mangiava i suoi frutti e quando era stanco si addormentava alla sua ombra. Il bambino amava il suo albero e insieme erano felici. Il tempo passò e il bambino crebbe... ma i due amici vissero insieme ogni stagione dell’anno e della vita, inseparabili e fedeli l’uno all’altro.
(Adatt. da S. Silverstein)L’insegnante può applicare il concetto di ecosistema all’albero: esso è una “casa” per tanti esseri viventi, la più grande che esista in natura. Una grande quantità di nidi trova collocazione tra i suoi rami. Sotto la corteccia si rintanano cocciniglie, coleot teri, scarabei, coccinelle. I bruchi si nutro no con le sue foglie, filano bozzoli, in cui si rinchiuderanno per il lungo sonno in vernale, abbarbicati ai suoi rami, per poi uscirne a primavera come variopinte far falle. Altri insetti trovano rifugio nelle pic cole o grandi cavità del tronco. Nel bo sco l’albero ospita anche scoiattoli, gufi, civette...
L’insegnante costruirà un grande albero (vedi pagg. 44-45). I bambini coloreranno il tronco e i rami usando le spugnette imbevute di tempere e disegneranno, o incol leranno, le foglie per formare la chioma. Come se fosse una casa, nel suo tronco si apriranno piccole finestrelle e ognuna sarà l’abitazione di un insetto, ad esempio coc cinelle e altri coleotteri. Per realizzare gli insetti i bambini coloreranno gusci di noci o di noccioline, e incolleranno “ali” di cartoncino per fare le loro abitazioni. Sulle foglie ci saranno i bruchi, fatti con palline di carta crespa o velina dai bambini di 3 e 4 anni. I bozzoli, dove dormiranno i bruchini in inverno, possono essere realizzati con striscio line di carta crespa arrotolate.
L’ALBERO DELL’AUTUNNO
Ecco come realizzare l’albero dell’autunno utilizzando dei semplici materiali.
Occorrente
• cartoncino celeste e marrone • carta crespa • gusci di noci • tempere • spugnetta • pennello • colla a caldo e stick • forbici
Realizzazione:
Su un cartoncino celeste abboz ziamo con la matita la sagoma di un tronco e i rami, poi, con una spugnetta impregnata di tempera marrone, picchiettiamo per riem pirla di colore. Lasciamo asciugare.
Ritagliamo dalla carta crespa le foglioline autunnali rosse, aran cioni e gialle. Con un pennarel lo nero possiamo definire i det tagli, a piacere.
Realizzato da: Linda Tesler
Adottiamo un albero
Prendiamo qualche guscio di noce e pitturiamolo di rosso per fare le coccinelle, di ver de e giallo per altri coleotteri.
Dal cartoncino marrone ritagliamo dei rettangoli per fare le finestrelle sotto cui saranno fissati gli insetti. Incolliamo le finestrelle e i cole otteri sul tronco e completiamo il la voro attaccando le foglioline e i bruchi sui rami. I bozzoli possono essere re alizzati con striscio line di carta crespa arrotolate.
Adottiamo un albero
Questo grande disegno da attaccare alla parete sarà “l’albero delle stagioni”: in au tunno gli insetti si chiuderanno nelle loro casette e i bruchini nei loro bozzoli, poi in inverno tutto si addormenterà; in primavera, invece, tutto si risveglierà.
Oltre che per gli animali, l’albero è importante anche per le persone, bambini e adulti, perché? Parliamone con gli alunni e ascoltiamo quello che pensano su questo argomento.
l’albero è importante, perché?
• Ci offre la sua frutta;
• Ci offre i suoi rami, per il legno;
• Ci offre le foglie per il concime biologico;
• Ci offre il suo tronco per la cellulosa, per la carta;
• Ci offre l’aria pulita;
• Ci offre ombra e frescura in estate. L’albero merita tutto iI nostro rispetto. Invitiamo i bambini a produrre dei disegni che andranno ad arricchire il libro “Il mio amico albero”.
L’osservazione analitica della natura e in particolare dell’al bero permette di far riflettere i bambini sui loro comportamenti: spie gare che rametti e foglie svolgono deter minate funzioni vitali per l’intera pianta è un modo per invitare gli alunni a smettere spontaneamente di strapparli per fare coroncine, o insalate di foglie per il gioco della cucina.
È interessante leggere ai bambini la storia divertente di “Albero Alberto” scritta da R. Piumini e già riportata nel volume 2 di questa Guida Didattica alle pagg. 96 e 100. Gli alunni potrebbero anche ideare e rappresentare con il linguaggio grafico-pittori co alberi fantastici con frutta particolarmente gradita ai bambini e ai grandi, traendo spunto dalla poesia di Rodari “L’albero delle matite” proposta a pagina successiva.
Albero amico mio
Albero amico mio mi fai star vicino a te il tuo tronco ruvidino mi fa da seggiolino. Albero amico mio che silenzio rilassante! Guardo in su e tra il fruscio delle tue foglie il sole danza allegramente, albero amico mio.
L’amico albero
Il giorno in cui son nato il mio papà sembrava pazzo di felicità con tutto l’entusiasmo di un bambino piantò un bell’albero in mezzo al giardino. Passano gli anni e all’improvviso un dì l’amico albero parlò così: “Sono l’aria che respiri sono nave in mezzo al mare sono trave nel tuo tetto sono legno nel tuo letto. Sono bosco che protegge dalla grande nevicata la valanga è mia nemica, tante volte l’ho fermata. Ricordatevi, bambini, rispettate gli alberelli li dovete sempre amare come fossero fratelli”. (M. Maretti Soldi, N. Aprile, Zecchino d’Oro)
Adottiamo un albero
L’albero delle matite
C’è l’albero del pane, l’albero delle banane, c’è la pianta del caffè e quella della gomma, c’è quasi tutto, insomma, ma non c’è - udite, udite!l’albero delle matite. Sarebbe stato bello vederlo mettere i fiori, su ogni rametto un pastello di differenti colori. (Rid. da G. Rodari)
Quanti alberi si potranno inventare e far nascere nel regno della fantasia? L’albero dei giocattoli, delle cara melle, per rendere felici i bambini; quello dei cappotti, delle sciarpe e dei maglioni, dei pantaloni, o dei gioielli o dei motorini per far felici il babbo, la mamma, i nonni e i fratelli.
MA UN ALBERO COME NASCE?
L’insegnante pone questa domanda a tutti i bambini, ascolterà le loro risposte, poi proporrà di cercare in giardino, vicino agli alberi, pi noli, ghiande, ma anche altri tipi di semi. Verranno svolti semplici esperimenti, preparando delle culture in classe. Verrà chiesto ai bambini: “Cosa accadrà al seme?”. Ogni alunno può avere il suo seme da controllare e veder spuntare radici e germogli avrà il sapore di magia.
Nota dell’insegnante
Quest’attività aiuta specialmente i bambini dell’ultimo anno a percepire la crescita nel tempo. Le colture e anche i piccoli allevamenti (pulcini o coniglietti) sono attivi tà un po’ complesse che offrono numerosi spunti, per riflettere e mettere in eviden za sia conoscenze sul mondo naturale, sia nozioni parziali del concetto di tempo.
Esperienze di semina
NELL’ORTO DIDATTICO!
Molte scuole dell’infanzia hanno la fortuna di avere nel loro giardino un orticello (i nonni in questo “campo” sono degli esperti). Gli insegnanti che vogliono far conoscere ai bambini la vita delle piante, aiutandoli a sperimentare il tempo biologico, possono progettare un lavoro am bientale con la coltivazione di piante annuali (insalata, ravanelli, fagioli, ma anche fiori), che crescono con ritmi differenti, rilevabili dai bambini.
L’organizzazione dell’esperienza prevede l’articolazione di alcune tappe:
1. scelta delle piante da seminare
2. scelta del luogo (all’esterno, all’inter no, in vaso)
3. preparazione del terreno
4. predisposizione di strumenti di regi strazione
5. semina (o collocazione in terra o in acqua come per alcuni bulbi)
6. registrazione periodica e program mata della crescita delle diverse piante
7. confronto in itinere delle rilevazioni
8. analisi e rielaborazione finale dell’e sperienza
9. risultati dell’esperienza svolta.
• Per registrare l’esperienza di coltura si possono realizzare dei calendari, come quelli indicati alle pagg. 582-583 del volume 2 di questa Guida Didattica, oppure utilizzare la scheda a pag. 390 di questo volume, nella sezione riferita alla primavera. Si potrà riportare nella parte orizzontale il nome dei giorni (scritti con gli stessi colori utilizzati sul calendario settimanale o mensile, per rendere più facile la lettura) e, eventualmen te, le date, mentre nella parte verticale il disegno o l’immagine e il nome della pianta e del bambino che ha piantato il seme.
Esperienze di semina
• Si può effettuare la semina in vaschet te poste sul davanzale della finestra dell’aula così da far crescere le piante più velocemente: in questo modo l’e sperienza non si dilata troppo nel tem po e può essere meglio utilizzata e riela borata. Volendo, si possono aumentare le variabili: una semina contemporanea all’esterno e all’interno, alla luce e non, innaffiata e non. Si creano così altre pos sibilità di confronto, anche se in un pri mo tempo sono più utili esperienze più semplici.
• Una volta effettuata la semina, quotidianamente e all’incirca alla stessa ora, i bambi ni osserveranno i cambiamenti delle pianti ne, quindi a turno registreranno la crescita sul calendario. A intervalli fissi si scatteranno anche delle foto; grazie all’osservazione quotidiana e alla documentazione fotografica, i bambini si renderanno conto che alcune piante cre scono più in fretta. Inoltre, intuiranno con queste attività e con la mediazione dell’in segnante che anche la pianta nasce, cresce, e muore; ha bisogno di cure, di acqua per crescere e della luce del sole per essere bella e verde.
Nota dell’insegnante
Lungo tutto il corso dell’esperienza i bambini osservano, rilevano e sperimentano molte e diverse nozioni sia sulla natura, sia sulla matematica, sia per quanto riguar da la simultaneità, la successione e la durata. È fondamentale, come sempre del resto, il ruolo degli insegnanti per l’impostazione generale delle attività, ma anche per la rilevazione, attraverso opportuni interventi e domande-stimolo, delle tra sformazioni e quindi per l’acquisizione delle conoscenze.
Esperienze di semina
• Anche i piccoli animali (lombrichi, lumache, chiocciole, formiche) possono diven tare oggetto di studio; è sufficiente catturarli e metterli in un contenitore trasparente in cui sono stati praticati dei fori, in modo che possano respirare. I bambini possono osservarli, studiarli, e poi… restituirli al prato, il loro habitat o la loro casa. I lombrichi sono animaletti facilmente osservabili; gli insegnanti aiuteranno gli alunni a compren dere il loro importante lavoro per l’aerazione del terreno. Questo approccio consente ai bambini di soddisfare la loro legittima curiosità e con temporaneamente di rafforzare il concetto di “essere vivente”, perciò diventerà sem pre più raro veder schiacciare insetti e lombrichi.
Nota dell’insegnante
Nell’educazione al rispetto della natura, spesso le eccessive spiegazioni o il con tinuo additare cose da osservare possono avere l’effetto contrario e spegnere la curiosità dei bambini. È molto meglio aspettare che siano loro stessi ad attirare l’attenzione dell’adulto per mostrare le proprie scoperte ed esporre le proprie teo rie. È in questa fase che l’insegnante può lasciar cadere “semi” per future ricerche e riflessioni, nonché per lo sviluppo di sentimenti positivi.
dell’autunno lefeste
La festa della zucca
LA FESTA DEI NONNI
• Lavoretti creativi per i nonni.
• Un racconto per valorizzare i nonni e attività di comprensione.
• La festa della zucca.
• Lavoretti creativi ispirati ad Halloween e ai suoi simboli.
La festa dei nonni
LA FESTA DEI NONNI
Una ricorrenza di inizio autunno è la festa dei nonni, che da qualche anno viene cele brata anche in alcune scuole. Come per la mamma e il papà, esiste un giorno speciale dedicato ai nonni ed è il 2 ottobre, ma solitamente si festeggia la prima domenica di questo mese. Gli alunni, a scuola, sono ancora nel periodo dell’accoglienza, ma ricordarsi di festeg giare i nonni è doveroso! Queste figure sono molto importanti per i bambini, perché a volte trascorrono con essi più tempo di quanto non facciano con i propri genitori.
I nonni
C’è un nonno in disparte che gioca alle carte, le gioca da solo: nessuno lo vuole. C’è un nonno in giardino che beve del vino, lo beve da solo: nessuno lo vuole. C’è un nonno per strada non so dove vada cammina da solo: nessuno lo vuole. C’è un nonno che dorme speriamo che in sogno qualcuno ci sia in sua compagnia. (R. Piumini)
Favorita e accertata la comprensione della poesia della pagina precedente, l’insegnante invita i bambini, in momenti successivi, a:
disegnare le situazioni descritte. Per raffi gurare i sogni del nonno, disegneranno una grande “nuvoletta”;
far esprimere agli alunni della terza fascia d’età, attraverso una discussione collettiva o per gruppi, i loro pensieri sul fatto che a volte i nonni, o altre persone anziane, non vengono curate dai propri parenti, ma la sciate sole e abbandonate;
raccontare come si comportano con i propri nonni. Quanti capricci fanno quando sono con loro? Quali giochi svolgono in loro compagnia? Infine si può chiedere se ricordano una favola o una canzone insegnata dai nonni;
disegnare i momenti che trascorrono con i nonni, verbalizzando la scena;
costruire un libricino in cui inserire i disegni dei bam bini per i propri nonni e una medaglia d’oro come pre mio per i migliori nonni (vedi i lavoretti proposti alle pagine successive).
UN LIBRICINO PER I NONNI
Realizziamo, usando dei semplici materiali, un libricino in cui inserire i disegni dei bam bini sui nonni.
disegni
cartoncini
pennarelli
colla vinilica
forbici
bottoni
filo colorato
Realizziamo la copertina del nostro libricino, ritagliando un rettangolo di cartoncino rosso (o di altro colore), sul quale incolleremo una foto in cui i bambini sono insieme ai nonni, dopo averla ritagliata a forma di cuore. Decoriamo la co pertina con materiale vario, ad esempio incollando dei bot toni e ripassando il cuore con del filo colorato, lo stesso con cui rilegheremo il libricino.
Pieghiamo a metà dei fogli di formato A4, che saranno le pagine del libro, e rileghia moli insieme alla copertina con un filo.
Quindi prendiamo i disegni che abbiamo realizzato per i nonni, ritagliamoli della stessa dimensione della copertina, e incol liamoli sulle pagine interne.
La festa dei nonni
MEDAGLIA D’ORO PER I NONNI
Ecco una medaglia d’oro da donare ai propri nonni, per valorizzarli come importanti figure di riferimento. Occorrente • spray oro
colla vinilica
forbici • cartone e cartoncini • nastrino colorato • pennarelli • glitter oro
Realizzazione:
Ritagliamo un picco lo cerchio di cartone, che sarà la nostra me daglia, e coloriamolo usando lo spray oro (oppure le tempere).
Si può decorare incol lando dei cuoricini ricoperti di glitter dorati. Ci sarà scrit to: “Nonni, valete oro!”.
Gli insegnanti possono appendere la medaglia a un nastrino colorato (o anche tricolore) e attaccare tutto su un cartoncino, dove avranno scritto la “motivazio ne” del premio, ad esempio: “Nonni valete oro per ché siete sempre premurosi, amorevoli, comprensi vi. Siete i nonni più cari del mondo!”.