N°68 - BIMESTRALE - ANNO 2015 - € 5,00
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SO.GA 2K15 TUNING WORLD BODENSEE WÖRTHERSEE 2015 TIME ATTACK ITALIA CRAZY RUN
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E N I H C A M 5 5 0 CV
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Ve lo avevo detto che ne avreste viste delle belle, davvero! E non parlo di donne, che potete tranquillamente trovare su qualsiasi altro giornale, ma di auto profondamente elaborate. Come di consueto la prima parte della rivista è dedicata al design e all’estetica, la seconda è riservata agli smanettoni e a chi ama portare la propria auto tra i cordoli un week-end sì… e l’altro pure! TG nella prima parte… GT nella seconda, dove trova sempre più spazio la sezione SPEED, che sul prossimo numero, in edicola a settembre, vi farà una piacevole sorpresa. Tanto belle quanto mostruose sopra e sotto al cofano le auto di TG, la rivista cartacea più social d’Italia con oltre 560.000 Mi Piace e 15 milioni di visualizzazioni al mese della Facebook Fan page. Numeri che la pongono
al primo posto assoluto nel nostro Paese! Una leadership indiscussa che dura da molti mesi, frutto dell’intenso lavoro del nostro Team e della nostra scelta ben precisa di crescere, anche all’estero, e di stare al passo con tutte le nuove tecnologie disponibili per fare un’informazione sempre più veloce, precisa ed esaustiva. Da questo numero tornano inoltre in modo continuativo, tra le nostre pagine, le auto di serie, solo però nelle configurazioni più sportive, e anche i nostri test drive, in pista e su strada, ora ancora più divertenti e utili grazie ai video, che potete trovare sul canale Youtube di TG (www.youtube.com/TuningGeneration). Buona estate,
r.corona@tuninggeneration.com
S
50
SOMMARIO - TUNING GENERATION #68
SERVIZI 12 /
STILE GIAPPONESE PER UNA TEDESCA D'ALTRI TEMPI
/ 22
HYPERCAR
AUDI TT CLUBSPORT TURBO CONCEPT
STYLING
GERMAN KATANA
22
600 CV CON IL TURBO ELETTRICO
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COLORE VINTAGE E FITTING CURATO PER UN LOOK CLASSICO
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EVENTI
SO.GA VI PORTIAMO A PESCHIERA DEL GARDA PER L'EVENTO CULT ITALIANO DEDICATO ALLE VAG
EVENTI
IT'S PRE-WORTH TIME UN SALTO IN AUSTRIA PRIMA DEL GTI TREFFEN
COVER STORY
WAR MACHINE UNA EVO VII PRONTA PER IL TIME ATTACK
POWER CAR
THE ULTIMATE WEAPON 1.000 CV PER L'RS6 DI JON OLSSON
72 / /78
96/
/104 112/
/118
58/
STYLING
HIGH-TECH MONSTER
ARROGANTE E TECNOLOGICA. ECCO L'H1 DELLA 4FK MOTORSPORT
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STYLING
FAST BUNNY
LA PRIMA MAZDA RX-7 CON KIT ROCKET BUNNY
44 /
DEDICATA A VALERY
UNA GOLF V DALLA PERSONALITÀ FORTE E DECISA
/ 38
STYLING
CLEAN TO IMPRESS
STYLING
26
STYLING
MITO SENZA ETÀ
DOPO 15 ANNI C'È ANCORA CHI SA COME VALORIZZARE UNA 206
EVENTI
TUNING WORLD BODENSEE LA SFIDA TRA I MIGLIORI
EVENTI
CRAZY RUN LA GUMBALL TOSCANA
RACE CAR
TRACK EATER 500 CV E LEGGEREZZA ESTREMA PER UNA 911 PENSATA PER LA PISTA
104
R
RUBRICHE
12
LAMBORGHINI AVENTADOR
TUNED CARS
NISSAN GTR PRIOR DESIGN, MERCEDES S63 AMG COUPE’ MANSORY, FORD MUSTANG GT GEIGER CAR,
SENZA COMPROMESSI
YAMAHA XV950 “PLAYA DEL REY” ISPIRAZIONE RETRÒ PER UNA MOTO CHE NON ACCETTA VIE DI MEZZO
90 /
/ 94
TRACK DAY
DATE DELLE GIORNATE IN PISTA E INFORMAZIONI SUI CIRCUITI ITALIANI
USATO
BUDGET CAR I NOSTRI CONSIGLI PER ACQUISTARE UNA 350Z USATA
92 /
/ 116
122/
32 /
PORTFOLIO
ANDREA MOMBELLI
BMW M3
PIT STOP
ACCESSORI
PERSONALIZZA IL TUO MEZZO
/ 48
DUE RUOTE
CALENDARIO
08 /
/ 10
NEWS
38
/ 06
PORTFOLIO
DAVIDE SAPORITI
ACCESSORI PISTA
SPEED PARTS
PARTI E RICAMBI DA MONTARE SULLA TUA AUTO DA TRACK DAY
ELABORAZIONI
KIT PREPARAZIONI AUDI Q3 ABT, BENTLEY CONTINENTAL GT MANSORY, BMW M6 E63 G-POWER, SMART TURBO ROMEO FERRARIS
TECNICA
TEORIA: DISTRIBUZIONE COME SCEGLIEREIL MIGLIOR ALBERO A CAMME PER IL NOSTRO MOTORE
58 44 112 118
PORTFOLIO
AL D AO VK I DPE A S LE AR P IO R I T I
7
DATI AUTO MARCA: Lamborghini MODELLO: Aventador LP 700-4 MOTORE: V12 aspirato di 6498 cc, 700 CV e 690 Nm di coppia
IL FOTOGRAFO
NOME: Davide Saporiti PAESE: Italia ANNI: 35 SITO: www.davidesaporiti.com
Non so se questa sia la mia fotografia più bella, ma è forse quella a cui sono più legato: c’è una supercar stupenda, della mia marca preferita, di un colore sgargiante, che corre lungo le curve di un paesaggio spettacolare; sono con me due colleghi che sono soprattutto amici e stiamo facendo il lavoro più bello del mondo. È stato il mio primo servizio retribuito a una supercar. Adoro gli scatti dinamici: le auto sportive non sono fatte per restare parcheggiate e in movimento prendono vita come animali feroci in cerca della preda. Io scatto con Canon 7D e 5D Mark III, ma in questi casi prediligo la prima per la sua velocità; cerco di stare sempre molto basso con i tempi per ottenere più movimento possibile, per il resto lascio che le cose facciano il loro corso. Ritocco molto poco, diciamo 80% scatto e 20% Photoshop e Lightroom; per me, il massimo è ritrarre la realtà eliminando i limiti del digitale e aggiungendo un pizzico di fantasia.
PORTFOLIO
AN LO D KR EPAA LMEORMIB E L L I
9
DATI AUTO MARCA: BMW MODELLO: M3 MOTORE: swap 2JZ TEAM: Cartu Drifting PILOTA: Adam Frank
IL FOTOGRAFO
NOME: Andrea Mombelli PAESE: Italia ANNI: 28 FACEBOOK: andreamombelliphotography
Sin da piccolo andavo a vedere le gare all'Autodromo di Monza, volerle fotografare è stata una diretta conseguenza. Da quel momento la passione è cresciuta sempre di più fino ad oggi. Questa foto è stata scattata durante il round italiano del King of Europe a Castelletto di Branduzzo. Ho usato la mia Canon 5D MK III e un 70-200. In questo specifico caso per ottenere l'effetto panning, cioè il soggetto a fuoco e sfondo in movimento, ho scattato a F13, 100 mm e 1/50 sec. Oltre al corpo macchina la mia attrezzatura è composta da ottiche 24 mm 1.4, 24-70 mm 2.8, 70-200 mm 2.8 e 300 mm f4.
S R A C TUNED
RI I PREPARATO E D I N O I Z A ELLE EL ABOR IL MEGLIO D RNAZIONALI E T N I E I N A ITALI ES SA ND RO TE ST I di AL
CO LO MB O
IL LATO OSCURO DELLA FORZA (BRUTA) Nissan GT-R by Prior Design Muscoli da culturista e motore da hypercar da oltre 300.000 euro. Questi i segni particolari della Nissan GT-R by Prior Design, elaborazione estrema di una delle più apprezzate sportive nipponiche di tutti i tempi che per andare a colpire dritto al cuore punta su un’estetica sfrontata e su una sportività che non lascia spazio a compromessi, oltre che su un accostamento cromatico
forte: l’omogeneità del corpo vettura nero opaco viene infatti spezzata solamente dai bordini rossi dei cerchi da 21”. Aerodinamica estrema e un ¾ posteriore da urlo completano un pacchetto stilistico abbinato con un motore incredibilmente più performante. Il V6 bi-turbo da 3.8 litri si è infatti sottoposto ad un trattamento anabolizzante allo scopo di esasperarne le potenzialità: si parla di 720 CV e
820 Nm. Roba da far impallidire una Lamborghini. Ma se quanto elencato non basta Prior Design aggiunge alla GT-R fibra di carbonio a profusione, rivetti a vista in stile “Mad Max”, pinze freno arancioni griffate Brembo, passaruota esagerati, un estrattore dalle forme ricercate, minigonne dedicate e assetto ribassato. Dite la verità: state già facendo spazio in garage…
DR. JEKYLL E MR. HYDE Mercedes S63 AMG Coupé by Mansory Cercate le prestazioni di una Pagani ma non siete disposti a rinunciare alla praticità di una quattro posti tedesca? Il preparatore elvetico Mansory ha qualcosa che fa al caso vostro: un bel kit sia estetico sia funzionale pensato per incrementare in maniera spaventosa tanto l’appeal quanto le performance della Mercedes S63 AMG Coupé. Forte di un look che non lascia scanso ad equivoci, la Mercedes S63 AMG Coupé firmata da Mansory permette anche ad un non appassionato di comprendere sin dal primo sguardo di che pasta è fatta questa vettura: prese d’aria mastodontiche, cerchi da 22” gommati 255/30 davanti e 295/25 dietro, insieme a griglie di estrazione presenti pressoché ovunque e a un interno ampiamente rivisitato dichiarano a gran voce la duplice vocazione di questo modello. Due le declinazioni disponibili per il V8 biturbo da 5.5 litri: oltre 900 CV di potenza
e 1.300 Nm di coppia per la prima e 720 CV e 1.100 Nm per la seconda, ma se volete provare il brivido dello 0-100 in 3.3 secondi e i 300 km/h di velocità massima vi consigliamo di gran lunga la prima opzione.
TUNED CARS
11.
KILL BILL Ford Mustang GT by GeigerCar Come esaltare la massa muscolare di una vettura che nasce già sfrontata? Semplice: basta affidare la stessa nelle mani di un preparatore come GeigerCars, che ha provveduto ad ipervitaminizzare la Ford Mustang GT incrementandone in maniera sensibile le performance. Il V8 da 5.0 litri diviene infatti capace di ben 709 CV e 706 Nm di cop-
pia, valori questi ottenuti dando l’addio all’aspirazione naturale in virtù del turbo e grazie all’installazione di un impianto di scarico sportivo in acciaio, oltre che di un sistema di raffreddamento potenziato. Così preparata la Ford Mustang GT firmata da GeigerCar brucia lo 0-100 in 3.9 secondi e ferma la corsa dell’ago del tachimetro a 305 km/h. Numeri
impressionanti che fanno coppia con un impianto frenante Brembo e con un assetto dedicato, che sfrutta inedite molle anteriori ed un differenziale Torsen a slittamento limitato, oltre che cerchi da 20” gommati 255/35 davanti e 295/30 dietro. Se gli aggiungete anche il “vestito” da Uma Thurman in Kill Bill è impossibile non innamorarsene.
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.STYLNING
TESTO di FRANCESCO PICCOLI
ST YLING
BMW 2002 TII
Il Giappone ha una grande tradizione di elaborazioni su auto classiche, e sono innumerevoli gli esempi di Datsun, Toyota, Nissan d’epoca completamente restaurate e personalizzate, in modo più o meno estremo. Non è raro trovare shop specializzati nell’elaborazione di auto d’antan, ma Ultra Box ha un tratto distintivo: il proprietario Hirotaka Fujiwara si occupa da oltre dieci anni di preparazione e ricostruzione di automobili sì classiche, ma di origine europea. Alcuni anni fa Fujiwara-san decise di costruire una nuova demo car per dimostrare di cosa fosse capace il suo shop, e l’intenzione era quella di preparare una vettura europea d’epoca: dopo molte ricerche, ecco apparire questa BMW 2002 Tii. “Questa povera auto era davvero messa male quando è arrivata. È stata portata a telaio, quindi ripulita e ricostruita completamente” .
REBUILD
Nella mente del preparatore questa 2002 doveva essere un’auto da esposizione, pur mantenendo il classico tocco racing delle altre creazioni dello shop. Le linee pulite e squadrate del corpo vettura sono state lasciate quasi completamente intatte per preservare l’identità e la personalità dell’auto, aggiungendo solo alcuni tocchi estetici per esaltarne l’aggressività. I dettagli aerodinamici sono stati tutti creati e installati all’interno dello shop: molte parti originali, come il paraurti anteriore e i passaruota sono stati modificati, e solo ove necessario il tuner ha provveduto ad aggiungere componenti custom. Lo splitter anteriore sorretto con tiran-
TUTTO È STATO ESEGUITO NELLO SHOP, ECCETTO VERNICIATURA E MOTORE
.15. SCHEDA PROPRIETARIO NOME: Hirotaka COGNOME: Fujiwara SHOP: Ultra Box Hiroshima SPECIALITÀ: auto europee DEMO CAR: Bmw 2002 Tii – VW Golf SITO WEB: http://ultra-box.net PERCHÉ HAI SCELTO PROPRIO QUESTA VETTURA? All’inizio era una semplice idea, volevo lavorare su un’auto d’epoca di origine europea: mi sono quindi messo in cerca di un’auto disponibile in Giappone fino a che, nel gennaio 2013, ho trovato questa 2002 Tii. QUAL È STATA LA LINEA GUIDA DEL LAVORO? Volevo costruire la mia dream car: ho lavorato su ogni singolo dettaglio personalmente, in modo che si adattasse perfettamente ai miei gusti e a quello che avevo in mente. LA SFIDA PIÙ DIFFICILE DA AFFRONTARE DURANTE LA RICOSTRUZIONE? La parte più difficile è stata sicuramente cercare di mantenere lo spirito originario della vettura senza per questo scendere a compromessi, ma elaborandola in profondità.
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COME E QUANTO USI L’AUTO? L’auto è omologata e targata, quindi è possibile utilizzarla come auto "daily". Tuttavia non ho molto tempo per guidarla, ma ho in programma di partecipare ad alcuni eventi importanti dopo quello di debutto, l’Osaka Auto Messe 2015 che si è tenuto in febbraio.
ST YLING
BMW 2002 TII
ONIMO LA SIGLA TII È L’ACR DI TOURING CTED INTERNATIONAL INJE
ti, di chiara ispirazione racing, è stato creato appositamente, allo stesso modo della grande ala posteriore e dei massicci allargamenti sui passaruota, che provvedono ad aumentare le carreggiate in modo davvero consistente, donando muscoli e stabilità alla vettura. L’assetto è stato abbas-
SCHEDA TECNICA DESIGN Paraurti anteriore e splitter Ultra Box, over-fender Ultra Box, spoiler posteriore Ultra Box, verniciatura Porsche Oak Green MOTORE E TRASMISSIONE Preparazione 2080 cc 185cv, doppio carburatore Weber doppio corpo 45mm, frizione rinforzata, volano alleggerito -40%, silenziatore custom, terminale 80mm, tubazioni Samco INTERNI Volante a calice, sedili Cobra Classic, cinture Ultra Box, rollcage posteriore Wiechers, indicatori analogici Auto Gage (voltmetro, termometro acqua e manometro olio), orologio Smiths ASSETTO E FRENI Coilover kit Ultra Box, molle 20kg/ mm ant. 15kg/mm post., cerchi Work Seeker EX 16x9”J ET -17, pneumatici Pirelli Pzero Nero 195/40-R16, barra duomi Wiechers, distanziali 45mm ant. 70mm post., pinze anteriori 4 pompanti
sato ed irrigidito grazie ad un coilover kit messo a punto dallo shop, a cui sono state affiancate ruote decisamente più grandi di quelle originali, ma non esagerate: i Work Seeker EX 16x9J si abbinano perfettamente alle linee semplici della tedesca, aggiungendovi un pizzico di modernità,
mentre il lip abbondante e la campanatura aggressiva, combinati con distanziali da 45 mm all’anteriore e da ben 70 mm al posteriore, forniscono la giusta ‘stance’ alla vettura, che risulta accovacciata sui gruppi ruota: cattiva! La tinta Oak Green è stata presa direttamente dal catalogo
.17.
ST YLING
BMW 2002 TII
50 KG: “185 CV, 10 TII VOLA" 2 0 0 2 A L O C QUESTA PIC
.19.
DI SERIE
ROLLCAGE SPECIALIST: WIECHERS SPORT È UN’AZIENDA TEDESCA SPECIALIZZATA DA OLTRE 40 ANNI NELLA REALIZZAZIONE DI ROLLCAGES, BARRE DUOMI, SEDILI E CINTURE DA CORSA RISPONDENTI ALLE PIÙ IMPORTANTI CERTIFICAZIONI DI QUALITÀ INTERNAZIONALI. INFO: WWW.WIECHERS-SPORT.DE
MODELLO: BMW 2002 Tii ANNO: 1976 CILINDRATA: 1990 cc MASSA: 1048 kg TRAZIONE: posteriore ALIMENTAZIONE: benzina POTENZA: 130 CV @ 5800 rpm COPPIA: 172 Nm VMAX: 190 km/h 0-100KM/H: 9.9s
Porsche, e rappresenta un colore che ben rimanda agli anni ’70 da cui proviene la vettura: classico e discreto, ma tutt’altro che banale! Molto particolare la soluzione del silenziatore lucidato e posizionato a vista in senso trasversale, tocco che rende davvero inconfondibile la vettura e le regala una personalità unica, senza risultare assolutamente volgare o scontato.
COBRA
"All’interno abbiamo agito come all’esterno, ovvero sostituendo quasi tutti i componenti ma mantenendo le linee originali” prosegue il tuner giapponese: il cruscotto è stato completamente rivestito in pelle nera così come i pannelli porta, impreziositi da cuciture bianche a contrasto. L’ambiente viene riscaldato dall’acceso colore rosso della selleria in pelle, CALICE: IL VOLANTE A CALICE NON È SOLO UN MUST NELLE DEMO CAR, È ANCHE MOLTO UTILE PER ARRETRARE IL VOLANTE NELLE AUTO IN CUI IL PIANTONE DELLO STERZO NON SIA REGOLABILE. OMP CORSICA, DIAMETRO 330MM: OMPRACING.IT
in cui il motivo intrecciato dei magnifici sedili anteriori a guscio Cobra Classic viene ripreso dal rivestimento della panchetta posteriore originale, modificata per poter permettere l’aggancio della gabbia posteriore della Wiechers. Il rollcage, pur non essendo integrale, aumenta la rigidità del telaio e soprattutto la sicurezza degli occupanti, mentre la salute del motore è monitorata dagli strumenti aggiuntivi Auto Gage, alloggiati sulla consolle centrale assieme ad un orologio dell’inglese Smiths. Nessun dettaglio è stato lasciato al caso, a partire dalle cinture di sicurezza rosse con ricamo BMW per arrivare alla moquette color amaranto, che viene protetta da tappetini con un divertente motivo a scacchi verde e nero in palese contrasto con il resto della gamma cromatica usata nell’abitacolo. Il controllo della vettura avviene attraverso un volante a calice in pelle OMP, anche questo impreziosito da cuciture a contrasto: la cura del dettaglio è assolutamente maniacale!
ST YLING
BMW 2002 TII
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I CARBURATORI DOPPIO CORPO WEBER DONANO ALL’AUTO UN SOUND CUPO E ASPRO DOPPIO CORPO
“Il motore è stato ricostruito completamente da una officina specializzata” prosegue Fujiwara-san: la BMW 2002 Tii è stata dotata di due carburatori Weber doppio corpo con cornetti di aspirazione realizzati su misura, la
cilindrata è stata aumentata leggermente ed il risultato è quantomeno impressionante: il motore eroga ora 185 CV a fronte dei 130 originali, e appena viene scatenato a gas spalancato produce un suono cupo e aspro, letteralmente da pelle d’oca! Il vola-
no alleggerito permette al propulsore uno slancio invidiabile, rendendolo affamato di giri come mai prima d’ora, mentre una frizione rinforzata si occupa dell’onere di gestire la potenza. I freni possono contare su pinze a 4 pompanti all’anteriore, non ancora sufficienti per il tuner di Hiroshima: con il prossimo upgrade di potenza arriveranno anche freni maggiorati e una trasmissione migliore. Siamo solo all’inizio!
WEBER: FONDATA NEL 1923 A BOLOGNA, WEBER È IL PIÙ IMPORTANTE PRODUTTORE DI CARBURATORI AL MONDO, E ANCORA OGGI LI PRODUCE PER QUASI QUALSIASI VEICOLO. WEBER 45 DCOE 68: 515 EURO, WEBERCARBURATORI.COM
.21. CLASSIC: I SEDILI COBRA CLASSIC SONO UGUALI A SÉ STESSI DA OLTRE 50 ANNI. PUR AMMODERNATI NEI MATERIALI E NELLE TECNICHE COSTRUTTIVE, HANNO ANCORA LE STESSE LINEE DEL SEDILE DISEGNATO DA COBRA SEATS NEI PRIMI ANNI 60. UN VERO MUST HAVE: COBRASEATS.COM
Supercar in abito da coupé PROPULSORE AUDI DA 600 CV DI POTENZA E 3.6 SECONDI PER SCATTARE DA 0 A 100 KM/H. NON È UNA R8 MA UN’AUDI TT. STREGONERIA? NO, MAGIA DEL TURBO ELETTRICO!
L'
abbiamo amata, apprezzata ed imparata a conoscere sin dal 1998. L’abbiamo perfino vista protagonista sul grande schermo in svariate pellicole, come ad esempio Mission Impossible II. Stiamo parlando dell’Audi TT, una vettura che mutua il significato della sua sigla dal Tourist Trophy, la mitica corsa motociclistica cittadina che ha luogo ogni anno sull’isola di Man e che un tempo faceva parte del calendario del Motomondiale. E dopo essersi rinnovata per due volte (quella attualmente in commercio è infatti la terza serie) la coupé di Casa Audi (proposta anche in versione Road-
ster), che ha reso accessibile al grande pubblico, prima di ogni altra, quell’immagine sportiva precedentemente appannaggio solo di vetture di categoria superiore, punta ora, dopo edizioni speciali e varianti racing, definitivamente a stupire, scrivendo una pietra miliare nella storia dell’automobile nel corso dell’edizione 2015 del Wörthersee (il tradizionale raduno annuale del Gruppo Volkswagen che ha luogo lungo le incantevoli sponde dell'omonimo lago austriaco). Preparate le medicine per il cuore quindi, perché la vettura che stiamo per andarvi ad illustrare potrebbe seriamente mettere a dura prova il vostro sistema cardiaco; si chiama Audi TT
Clubsport Turbo Concept e i suoi scopi sono due: far sognare gli amanti delle vetture sportive e dichiarare a gran voce quanto elevate siano le potenzialità del Gruppo tedesco nello sviluppo di nuove tecnologie.
NUMERI DA INFARTO!
L’esercizio stilistico dei Quattro Anelli mette infatti in campo numeri da paura: 600 CV di potenza e 650 Nm di coppia, ma quello che stupisce è che ad erogarli non è un mastodontico V8 da 6.000 cc, bensì un “minuto” cinque cilindri TFSI da 2.5 litri affiancato nel funzionamento da due turbine elettriche che, grazie anche ad un peso contenuto in soli 1.396 kg, permette
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AUDI TT CLUBSPORT TURBO
CONCEPT CAR
CONCEPT CAR
AUDI TT CLUBSPORT TURBO
SPORTIVO: LO SCARICO È UNO SOLO E COLLOCATO ALL’INTERNO DEL PASSARUOTA POSTERIORE SINISTRO: IN QUESTO MODO L’ARIA CALDA NON DISTURBA I FLUSSI IN USCITA
DOWNFORCE: ELEVATISSIMA L’ATTENZIONE RISERVATA ALL’AERODINAMICA: PER TENERE INCOLLATA A TERRA UNA COUPÉ DA 600 CV SERVE UN’ALA DERIVATA DALLE CORSE, REALIZZATA IN FIBRA DI CARBONIO E CON INCIDENZA REGOLABILE MANUALMENTE
alla coupé di Ingolstadt di bruciare lo 0-100 in 3,6 secondi e di far superare all’ago del tachimetro (virtuale, in quanto la strumentazione rimane di tipo digitale con schermo TFT) la soglia dei 310 km/h. Roba da far impallidire qualsiasi supercar insomma e, già che ci troviamo a parlare di vetture di un certo tipo, sempre da supersportiva pura è anche l’impianto frenante: di tipo carbo-ceramico e con dischi il cui diametro permetterebbero di fermare un bus: si parla di 370 mm all’anteriore. Ma se l’acquolina sta iniziando a riempir-
SPORTIVO MA ANCHE ADATTO ALL’UTILIZZO STRADALE. L’ABITACOLO DELL’AUDI TT CLUBSPORT TURBO CONCEPT RAPPRESENTA UN CROSSOVER TRA DUE MONDI
.25.
vi il palato dovrete iniziare a deglutire, perché per i puristi c’è una bella sorpresa: niente paddles al volante, trasmissioni robotizzate o altra roba da Millennium Falcon; il cambio è un bel manuale a sei marce, con leva in vecchio stile lì, pronta ad attendere la mano destra. Roba da perderci la testa.
AERODINAMICA DA LMP1
Ma non basta. La trazione è integrale permanente quattro, la larghezza è maggiorata di 14 cm e i cerchi sono da
20” a sette razze gommati 275/30 davanti e dietro. E se siete dei patiti della ricerca in galleria del vento qua c’è roba che fa per voi: un’aerodinamica estrema ed un profilo posteriore fisso grande quanto l’ala di un 747, mutuato direttamente dalle corse (è lo stesso impiegato dalle TT della Sport Cup) e con incidenza modificabile a mano. Il tutto ovviamente realizzato in fibra di carbonio (materiale che ritroviamo anche all’interno dell’abitacolo insieme ai rivestimenti in pelle ed Alcantara,
KM/H GRAZIE 0 1 3 E V C 0 0 6 UN MOSTRO DA C O, C H E B R U C I A I R T T LE E O B R U T AL DOPPIO S E C O N DI ! ,6 3 N I H / M K 0 LO 0-10
al roll-bar in titanio e ai sedili sportivi con cinture a quattro punti). Uno solo lo scarico; situato su un lato ed alloggiato all’interno del passaruota posteriore sinistro, in modo da tenere l’aria calda ben lontana dai flussi convogliati sul fondo ed estratti posteriormente. Se state già preparando il libretto degli assegni dovrete però frenare gli entusiasmi: questa vettura altro non è che un’auto-laboratorio, un modo per vedere sino a dove è possibile spingersi. Ma non temete, qualcosa di simile arriverà presto, parola di Ulrich Hackenberg, membro del consiglio di Audi AG con delega allo sviluppo tecnico, che definisce la tecnologia impiegata in questo esercizio di stile come “vicina ad essere pronta per la produzione in grandi numeri”.
Valery
A, I A L ISC I AT R E Z Z O R R A A, C I Z URR O P E RL HI A NNEGAT Z C A R E A C R I U T D A N I A GR V E RN IC UN A GGIOR AT I E A M I N E DI MIRKO È R I F T , G W K F L O O T G T A S SE RDO T I: L A O DI R IG U A I HI A LL A RGA H G C N C A O F A N R U A P NE I S TO E I NUNC I A RE ATA CON GU R Z Z A I Z L N A E E S R , A A I DI A N V E T T UR A! IL I TÀ QUOT B A T T T E E D EC I S U R R O F F S À T I L A LL A A ON D UN A P E R S TUT TAV I A A CC OL I AN CE SC O PI TE ST O di FR AR I RR FE CO LÒ FO TO di N IC
VW GOLF V GTI - MIRKO
Modello: VW Golf V GTI Cilindrata: 1984 cc Massa: 1336 kg Trazione: anteriore Alimentazione: benzina Potenza: 200 CV @ 5100 rpm Coppia: 280 Nm @1800 rpm Vmax: 233 km/h 0-100 km/h: 7.2s
.STYLING.
DI SERIE
ST YLING
L
VW GOLF V GTI
a Golf V è un’auto molto comune sulle riviste di tuning, personalizzata in modo più o meno estremo: la GTI V di Mirko si presenta come una tranquilla daily car elaborata abbastanza da far girare le teste, senza però essere appesantita da inutili orpelli. Quello che è davvero importante, di quest’auto, è la sua storia. Valeria (la moglie di Mirko), ha acquistato questa vettura pur non amandone il frontale, decidendo fin da subito che il pacioso muso della V avrebbe lasciato il posto a quello della VI, appena i tempi fossero stati maturi. Nel luglio del 2013 l’auto è entrata in officina per subire l’intervento di lifting programmato, quando Valeria è venuta a mancare. Mirko, insieme a Manuel di Car Terzi, ha deciso di portare a termine il lavoro programmato rispettando l’idea originaria che Valeria aveva per la vettura.
PERLATA
La carrozzeria dell’auto ha ricevuto un trattamento estetico piuttosto esteso, ma non per questo invadente o eccessivo. Innanzitutto, il frontale della Golf V è stato rimosso e sostituito con quello ben più aggressivo e moderno della GTI VI, che è stato privato delle targhette distintive del modello e adattato alle forme della carrozzeria delle vettura originaria. Proprio l’allineamento tra i pannelli delle due differenti vetture è stata una delle parti più complicate da realizzare, in quanto le due auto presentano forme molto differenti, che risultano tuttavia perfettamente integrate: gli allargamenti realizzati in lamiera (+20mm all’anteriore, +15mm al posteriore) sono stati raccordati al paraurti con maestria, emulando alla perfezione le linee morbide dell’auto. Per dare più aggressività alla linea della vettura sono state aggiunte delle minigonne provenienti dalla Golf R, la so-
rella maggiore della GTI, che riducono la luce laterale e fanno apparire la macchina ancora più schiacciata a terra di quanto sia in realtà. L’assetto completo KW consente un' importante riduzione dell’altezza da terra del corpo vettura, e soprattutto fa apparire i grossi cerchi AXE Design EX18 come perle incastonate con precisione nei passaruota pesantemente bombati: le grandi ruote da 19 pollici di diametro presentano un canale da 9.5” all’anteriore e da ben 10.5” al posteriore, e sono inserite perfettamente a filo con la carrozzeria, senza lasciare alcuno sgradevole spazio vuoto. Questi cerchi, con finitura Satin Black, risultano estremamente leggeri alla vista grazie alle razze molto sottili, ‘sfinate’ ulteriormente dal canale di colore scuro. La carrozzeria dell’auto risulta estremamente pulita dopo la rimozione dei loghi, dei profili laterali e del tergilunotto, che avrebbe di sicuro stonato su di un
BACK IN TIME
Abbiamo terminato il lavoro come Valeria lo avrebbe voluto
ABBIAMO TERMINATO EBBE VOLUTO R AV LO IA R LE VA E M O IL LAVORO C BIG WHEELS: I CERCHI AXE WHEELS EX18 SONO DISPONIBILI IN MISURE DA 18 A 22 POLLICI, CON CANALI CHE VARIANO TRA GLI 8.0 E I 10.5 POLLICI, IN MOLTE DIFFERENTI FINITURE SUPERFICIALI. A PARTIRE DA 185 €, AXEWHEELS.COM
TAROX: LE PINZE FRENO TAROX B360-10 SONO PINZE A DIECI POMPANTI REALIZZATE IN ALLUMINIO PER LAVORAZIONE DAL PIENO, ADATTE PER DISCHI DA 350 A 365MM. DISPONIBILI IN DIFFERENTI COLORI E CON DIVERSI DIAMETRI DEI POMPANTI
Ecco Valeria, sorridente al volante della sua R5 durante il nostro servizio fotografico nel 2010, tre anni prima della sua scomparsa. Era una grandissima appassionata di tuning, che non perdeva occasione per essere presente a tutti i raduni con il suo spettacolare mezzo (fate sul salto sul nostro sito se non ve lo ricordate http:// goo.gl/LHyagP). L'idea di Mirko di completare i lavori sulla sua Golf è stata un vero gesto d'amore!
.29.
Nulla di estremo, questa auto è realizzata per essere una ‘daily driven’
SCHEDA TECNICA DESIGN Frontale completo Golf VI GTI, minigonne Golf R, specchietti Golf VI, lisciatura completa carrozzeria (eliminazione loghi, tergilunotto, denominazioni, luci portellone, profili fiancate), verniciatura Azzurro Perlato, allargamento passaruota in lamiera (20mm ant., 15mm post.).
MECCANICA RImappatura centralina, pompa benzina, turbo. Potenza rullata 294,7 CV. ASSETTO E FRENI Impianto frenante completo Tarox, pinze a 10 pompanti ant. e post., assetto completo a ghiera KW, cerchi Axe Wheels 19x9.5” ant. 20x10.5 post.
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VW GOLF V GTI
PROPRIETARIO
portellone perfettamente liscio. La parte centrale delle luci posteriori della Golf V è stata rimossa, gli alloggiamenti sono stati rilavorati in lamiera, ed il risultato è sotto gli occhi di tutti: il portellone, privato di qualsiasi elemento di disturbo, compreso il grosso logo-maniglia VW, appare privo di qualsiasi asperità e fa sembrare la macchina ancora più muscolosa di quanto non sia, permettendo all’osservatore di indugiare sulle forme decisamente morbide della carrozzeria, appena contrastate dall’angolo netto delle luci posteriori ‘tagliate’ dalla linea del portellone. La carrozzeria è stata verniciata in color Azzurro Perla, secondo un’idea di
Manuel, il carrozziere: “Avendo già lavorato con Valeria, e conoscendone i gusti, ha optato per questo colore al posto del nero perché era la tinta che secondo noi avrebbe scelto lei” ci racconta Mirko.
10 POMPANTI
Mentre gli interni sono completamente stock, in quanto quest’auto è stata concepita come daily car, così non si può dire della meccanica. Il motore è stato decisamente vitaminizzato, grazie a una rimappatura della centralina elettronica e ad un upgrade del sistema di alimentazione, che ha visto l’ingresso di una nuova pompa benzina capace di tenere a bada la rinnovata ed accresciuta sete
Nome: Mirko Nick: Mirkino Età: 33 Lavoro: Soccorso Stradale Tuner da che anno: 2000 Hobby: Camion e auto Prima auto posseduta: Fiat Uno Turbo Come è iniziata la storia di questa GTI? Valeria non amava il muso della Golf V ma nemmeno il posteriore della VI, quindi ha deciso di acquistare questa GTI V e di installare il muso completo della VI, lasciando il posteriore originale. Quando era già cominciato il progetto, nel luglio 2013, Valeria è mancata e io ho voluto continuare il lavoro con Car Terzi, portandola a termine come lei la voleva. Qual è l’aspetto che ti colpisce di più? Sicuramente il colore, assieme al gruppo ruota. A livello di prestazioni cosa è stato modificato? L’auto ha ricevuto una rimappatura della centralina, assieme ad un upgrade del turbo e del sistema di alimentazione con una nuova pompa benzina. Quali sinterventi sono stati effettuati e quali le difficoltà incontrate? È stato montato il frontale completo della GTI VI ovviamente, e a detta del carrozziere la parte più difficile è stata trovare l’allineamento tra i parafanghi della V al frontale VI, in quanto sono abbastanza differenti. Il portellone è stato completamente lisciato ed è stata rimossa un parte delle luci posteriori.
, ASSETTO A GHIERA KW GGIORATI A M I N E R F , ” 9 1 A D CERCHI ! E 300 CV DI POTENZA
Come si è arrivati alla scelta di questo colore? È stato Manuel, il carrozziere, a decidere di farla così. Avendo già lavorato con Valeria, e conoscendone i gusti, ha optato per questo colore al posto del nero perché era la tinta che secondo noi avrebbe scelto lei. Allo stesso modo i cerchi e il sistema frenante sono stati realizzati sulla base delle scelte che Valeria aveva fatto nel preparare la sua vecchia Renault 5. C’è qualcosa che vuoi aggiungere? L’auto è ancora intestata a Valeria, e ho deciso che resterà così. È stata finita come lei la voleva e mi sembra giusto che resti intestata a lei.
A FILO: I GRANDI CERCHI AXE EX18 RIEMPIONO ALLA PERFEZIONE I PASSARUOTA ALLARGATI, GRAZIE AL PROFONDO CANALE DA 9.5” ALL’ANTERIORE E 10.5” AL POSTERIORE. BEN PIANTATA A TERRA, L’AUTO È GRINTOSA SENZA ESSERE VOLGARE
.31. del motore, mentre il turbo è stato rivisto per aumentare lievemente la pressione e raggiungere così quasi 300 CV di potenza. Decisamente ‘hardcore’ la scelta dei freni, con un sistema completo TarOx con dischi baffati della serie F2000 e pinze a 10 pompanti sia davanti che dietro, seppur di modello diverso: mentre all’anteriore abbiamo pinze B360, al posteriore sono state installate pinze B34 GT10, adatte a dischi più piccoli. “Abbiamo scelto i freni, con questo colore delle pinze, in base alle scelte che aveva fatto Valeria quando aveva preparato la sua vecchia R5: credo che lei la avrebbe fatta così. E io, voglio tenere quest’auto per sempre”.
PIT STOP:
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A C C E S S O R I .33. 33. SIMONI RACING: NUOVI COPRIVOLANTE Simoni Racing porta in listino 13 nuovi coprivolante in grado di adattarsi a diversi modelli di auto e un nuovo prodotto pensato specificatamente per la Fiat 500. I primi, universali (a 8.42 euro), presentano un carattere elegante ma sportivo e sono lo Stretch, il Boss, il Soft Sil, lo Spotted, il Flowers, il Lux, il Cotton Touch, lo Speed; il Glare, il Black & White, il Trace e il Tidy, a cui si aggiungono il Facile Carbon e il Facile Universal (a 34,16 euro), mentre il secondo (a 120,78 euro) è rappresentato dal Facile, specifico per la city-car italiana. Simoni Racing Corso Italia, 500 44043 Mirabello (FE) Tel. 0532.849850 simoni@simoniracing.it www.simoniracing.com
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Il kit Pulse-Jet di Lampa, pensato per le coperture tubless permette riparazione e gonfiaggio in un’unica azione grazie ad un compressore da 12 V che va a iniettare all’interno della gomma un sigillante, il quale ripara il danno mentre la copertura viene gonfiata. Il composto agisce distribuendosi all’interno dello pneumatico che ovviamente dovrà essere sostituito entro 500 km (da percorrere a non più di 80 km/h). Le ricariche sono disponibili separatamente e sono proposte in formati da 450 e 600 ml.
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RAGAZZON: SCARICO PER MINI ROADSTER COOPER S Per esaltare sonorità e performance della Mini Cooper S R58, Ragazzon introduce un nuovo impianto di scarico in acciaio inox con terminali tondi in carbonio (dimensioni: 2x90 mm) dotato di valvola a depressione con controllo remoto. Quest’ultima viene azionata dall’interno della vettura grazie ad un comando dedicato. Aprendo e chiudendo la stessa si va ad agire quindi in maniera sensibile sulla sonorità dell’impianto (codice di prodotto: 50.0508.55), che presenta una duplice uscita ed un look accattivante grazie a un disegno a “canne mozze” e a un finale in CFRP. Prezzo su richiesta.
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BBS: CERCHI CI-R Presentati allo scorso Salone dell’Automobile di Ginevra i cerchi CI-R sono connotati da un disegno a cinque razze ad Y e sono stati realizzati facendo ricorso alla tecnologia flow-forming. Vengono proposti nelle misure 8,5 x 20 9 x 20, 9.5 x 20, 10 x 20 e 10,5 x 20 pollici e strizzano l’occhio a vetture premium come Audi (anche S ed RS), BMW (M comprese), Mercedes (anche in variante AMG) e Tesla. A breve arriveranno anche nella misura da 19”. Prezzo: su richiesta
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A C C E S S O R I .35. 35. JE DESIGN: SEAT LEON SC CUPRA WIDE BODY KIT Un kit estetico, ispirato al mondo delle competizioni, che dona un look decisamente aggressivo con l'installazione di passaruota allargati e paraurti dalle linee tese davvero cattive. Più che una vettura stradale sembra una Leon Cup! Al posteriore troviamo un estrattore, che può ospitare un impianto di scarico a doppia uscita, e una luce a Led in puro stile Formula 1 per farsi notare (solo in pista) durante le sessioni sotto la pioggia. La Leon può essere ulteriormente incattivita anche nelle prestazioni con l'installazione di un modulo aggiuntivo, sempre sviluppato da JE Design che aumenta la potenza fino a 258 CV contro i 206 di serie.
Componenti del kit - Paraurti anteriore e posteriore - Passaruota allargati - Minigonne carbon look - Estrattore posteriore - Spoiler posteriore - Led posteriore da F1 (solo pista) Prezzo (Iva inclusa): 6.188 euro JE DESIGN Benzstrasse 18-20 74211 Leingarten Tel.: +49 (0)7131 / 20384-0 info@je-design.de www.je-design.de
La Lanzoni Auto interni vi offre una vasta gamma di servizi, tutti frutto di anni di esperienza e lavoro in questo campo. L’azienda offre ai suoi clienti disponibilità, serietà e competenza per poter soddisfare tutte le esigenze:
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ACCESSORI
PRODOTTI PER LA MANUTENZIONE MY CAR: TUTTO PER PULIRE L'AUTO La linea My Car, dedicata alla cura dell’auto, si rinnova e lo fa in grande stile. La nuova gamma ci mette infatti a disposizione oltre 30 prodotti per soddisfare ogni esigenza, dal lavaggio con lo shampoo allo sgrassatore per rimuovere lo sporco più ostinato, dal rinnova gomme al pulitore rapido per vetri, per finire con tutto il necessario per rimettere a nuovo gli interni con tanto di molecola attiva (Neutrodor) per eliminare agenti allergenici e cattivi odori. Non mancano anche soluzioni specifiche per la protezione della carrozzeria, come la cera in pasta o in versione spray. L'introduzione di particolari tensioattivi nella formulazione crea inoltre un effetto barriera sulle superifici interne ed esterne contro tutti gli agenti contaminanti come acqua, sporco e sale, preservando la brillantezza originale nel tempo.
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ANCORA INSIEME: CONTINUA ANCHE NEL 2015 LA COLLABORAZIONE TRA KEN BLOCK E ST SUSPENSION PER LO SVILUPPO DI NUOVI PRODOTTI
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A C C E S S O R I .37. 37. TAROX: DISCHI FRENO RACING PER LA MERCEDES A45 AMG La Mercedes A45 AMG rappresenta indubbiamente una delle due volumi piĂš performanti grazie al suo motore da 2.0 litri in grado di sviluppare fino a 360 CV scaricati al suolo da tutte e quattro le ruote motrici. E ad un propulsore cosĂŹ prestante si propongono di fare il paio i dischi freno racing appositamente realizzati per questa vettura dal marchio Tarox. Caratterizzati da un diametro identico a quello delle componenti originali, differiscono da esse per la loro struttura, composta da un rotore in ghisa e da un mozzo in alluminio allo scopo di contenere le masse (il peso scende di circa 1 kg per ogni componente) e di consentire la sostituzione del singolo disco esterno una volta consumato. Due le lavorazioni proposte per la pista frenante: F2000 a 9 righe ellittiche o Sport Japan rigati e forati.
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i Renault Clio se ne sono viste, di qualunque serie, in tutte le salse. Ma se i modelli di qualche anno fa, erano inclini alle modifiche di carattere più sportivo, a causa della loro impegnata carriera rallystica, nelle versioni più recenti si nota un cambiamento di stile, con inclinazione decisamente più clean. Tra queste, sicuramente la Clio di Leo, è un bell’esempio di declinazione elegante di una delle auto compatte preferite in Europa.
CLASSIC COLOR
Sicuramente tra le modifiche effettuate all’esterno dell’auto, spicca il colore decisamente fuori dall’ordinario. Un verde salvia che sembra appartenere a un catalogo colori del passato e che, insieme ad altre tinte di carattere classico, sta tornando sempre più di moda. Questo colore rende decisamente elegante la linea dell’auto, che è stata personalizzata
senza stravolgimenti tramite l’adozione di un paraurti anteriore di serie completamente lisciato e che vede integrato perfettamente quello di una BMW Serie 1 e87, dotato poi di una lip sottoparaurti. Le modifiche proseguono al posteriore dove si è deciso di installare un elemento del modello restyling, anch’esso lisciato e raccordato ai parafanghi posteriori lievemente allargati. Questi ospitano dei cerchi MAM a canale rovesciato, con una brillante finitura diamantata e dalle generose dimensioni: il classico disegno a 5 razze avvitate rende l’idea di dinamismo dell’automobile e crea un piacevole effetto in movimento. Il perfetto fitting tra cerchione e gomma è dato da pneumatici Pirelli Pzero Nero da 17”, stirati sui ca-
nali da 9 pollici. Il resto della carrozzeria prevede poi l’eliminazione di tutto il superfluo, come tergilunotto, modanature e loghi, una lisciatura completa del cofano, con spostamento dei lavavetri anteriori. Infine si può notare una peculiarità che caratterizza diverse macchine realizzate dalla Carrozzeria Laini Design: il tetto è completamente rivestito in pelle abbinata al colore della carrozzeria.
RED AND GREEN
Per quanto riguarda le modifiche apportate all’interno della vettura, lo stile e la ricercatezza dei particolari continuano il lavoro effettuato alla carrozzeria. In primo piano le sedute anteriori sono state rimpiazzate con una coppia di sedili spor-
Il tetto è rivestito in pelle in tinta con il colore della carrozzeria: sono dettagli come questi che fanno la differenza
.41.
PROPRIETARIO
WHIRL EFFECT: QUESTI PARTICOLARI CERCHI SONO I MAM MT1, DISPONIBILI IN UNA GRANDE VARIETÀ DI DIMENSIONI E RIFINITURE, IL DISEGNO CENTRALE È RICAVATO DAL PIENO. INFO: WWW.MAMFELGEN.EU
Nome: Leo Cognome: Mastrapasqua Soprannome: Il Panta Età: 30 Tuner da che anno: dal 2005, tra alti e bassi. Ringraziamenti: I Laini per la pazienza e la cura nella realizzazione
ST YLING
I S E DI LI ANT ERIORI SONO Q UELLI DI U N A TOYOTA CELICA T23
R E N A U LT C L I O
SCHEDA TECNICA
tivi presi da una Toyota Celica T23. Più avvolgenti e con poggiatesta integrato, sono stati magistralmente rivestiti in similpelle rosso scuro con cuciture a contrasto di colore verde, in abbinamento agli altri elementi degli interni. Infatti il rosso profondo va a ricoprire anche le sedute posteriori, il tunnel centrale e il volante, e viene ripreso dalle plastiche originali riverniciate in tinta. Persino il baule e gli elementi dell’impianto Hi-Fi che ospita, l’amplificatore e il subwoofer, sono rivestiti in pelle e moquette del medesimo colore dei sedili. L’impianto audio in questione è completato dalle vie anteriori e dalla sorgente Alpine, e perfettamente integrato con gli alloggiamenti previsti dalla Casa produttrice.
In questo insieme l’unico accenno alla sportività è dato dalla leva del cambio e del freno a mano di impostazione racing, abbinati al pomello ricavato dal pieno in alluminio, scelti forse per non dimenticare l’indole corsaiola che accomuna più e meno tutte le Reanult Clio.
1.2 TURBO
In linea con la moda decisamente più clean che caratterizza il tuning europeo di questi ultimi anni, votato alla realizzazione di auto più semplici e curate, da utilizzare tutti i giorni, Leo, ha optato per modifiche poco invasive al brioso 1.2 Turbobenzina della sua Clio. Queste prevedono uno scarico “scatalizzato” e dotato di un centrale diretto, abbinati ad
DESIGN Paraurti ant. originale lisciato, integrazione con paraurti BMW Serie 1 e87 con lip, rimozione spruzzini e lisciatura cofano, rimozione modanature e fregi, paraurti post.restyling modificato, specchietti con frecce led, parafanghi posteriori leggermente allargati, rimozione tergilunotto, tetto rivestito in pelle, verniciatura completa verde salvia. INTERNI E AUDIO Rivestimento selleria e baule in similpelle rossa con cuciture verdi a contrasto, sedili anteriori Celica T23, impianto audio completo con sorgente Alpine, subwoofer e amplificatore, pomello e leva cambio racing, plastiche verniciate in tinta con la pelle. MOTORE E TRASMISSIONE Valvola pop-off HKS, scarico sportivo rimozione catalizzatore e centrale diretto. ASSETTIO E FRENI Assetto a ghiera regolabile Ap Racing, Cerchi MAM 17x9 IL PREPARATORE Carrozzeria Laini G.Pietro Via G. Puccini, 26 - 25050 Pian Camuno (BS) Tel/Fax: 0364.591835 www.carrozzerialaini.it
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una valvola pop-off HKS per migliorare il sound della vettura, la quale, avvicinata a terra da un assetto regolabile marchiato Ap-Racing, guadagna notevolmente in cattiveria. Nell’insieme di tutte queste modifiche possiamo ammirare su queste pagine un’automobile elegante e allo stesso tempo sportiva al punto giusto, impostata e realizzata per essere un’auto sobria ma estremamente personale IMPIANTO AUDIO: SAPIENTE MIX DI COMPONENTI AUDIO PER GARANTIRE PRESTAZIONI DA ASCOLTO, E LA MOQUETTE ROSSA RIDÀ UNA NUOVA IMMAGINE AL SUBWOOFER “BAZOOKA”
DI SERIE Modello: Renault Clio Anno: 2008 Cilindrata: 1.149 cc Trazione: anteriore Alimentazione: benzina Potenza: 102 CV @ 5.500 rpm Coppia: 145 Nm Vmax: 183 km/h 0-100 km/h: 11,2 s
HIGH-TECH
MONSTER ESTETICA SFRONTATA E TECNOLOGIA DA NASA. QUESTI I TRATTI DISTINTIVI DELL’ HUMMER H1 REALIZZATO DA 4FK MOTORSPORT PER UN FORTUNATO CLIENTE CHE HA VOLUTO UN VEICOLO TANTO ESTREMO QUANTO LUSSUOSO AL SUO INTERNO TESTO di ALESSANDRO COLOMBO
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mmaginate di possedere un Hummer H1 militare e di avere un estro sconfinato. Cosa fareste? Vi “accontentereste” di un veicolo divenuto iconico o cerchereste di realizzare qualcosa in grado di riflettere la vostra personalità? È la domanda che deve essersi fatto anche il fortunato possessore del “fuoristrada da combattimento” per eccellenza che vi andiamo a presentare, che evidentemente non soddisfatto del già elevato livello di appariscenza della propria quattro ruote
ha deciso di andare a bussare alla porta del preparatore 4FK Motorsport per avere qualcosa di molto, molto, speciale. E i ragazzi del centro italiano non si sono fatti certo pregare, dando alla luce una realizzazione che per gli appassionati del genere entrerà negli annali. Per poter rinascere come una fenice è stata necessaria come prima cosa smontare completamente l’H1 originale che, ridotto al telaio, è stato poi integralmente sabbiato allo scopo di poterlo verniciare nel color grigio graphite opaco scelto per la carrozzeria.
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IL MIO NOME È BOND, JAMES BOND: VETRI PRIVACY PER NON LASCIARE SPAZIO A SGUARDI INDISCRETI. IL PROPRIETARIO DI QUESTO HUMMER H1 È UN VOLTO NOTO!
SCHEDA TECNICA DESIGN Verniciatura integrale in color graphite opaco, lift kit 10”, cerchi da 22” HD modello Rockfeller, vetri privacy, illuminazione sottoscocca a LED rossi, illuminazione completa a LED, barre a LED da 280 W cad. davanti e dietro, bull bar anteriore nero, web cam HD anteriore e posteriore. INTERNI Cielo e pannelli porte rivestiti in Alcantara nera con cuciture rosse, plancia tunnel e consolle rivestiti in pelle nera con cuciture rosse, volante rivestito in pelle nera con cuciture rosse, sedili in pelle e Alcantara con motivo a rombi e cuciture rosse, componenti in carbonio al posto di quelle in plastica, illuminazione interna a LED rossi, illuminazione impianto audio a LED RGB controllata da iPad in consolle. MOTORE Centralina EProm rimappata per ottenere 400 CV e 1.000 Nm, scarico Magnaflow 8 in 1 con uscita laterale sottoporta e terminale da 75 mm. AUDIO E VIDEO Impianto audio Sony, amplificatore Hertz da 1.500 W, subwoofer Hertz da 1.800 W, dolby surround 5.1, iPad Retina da 9.7” integrato in plancia, due tablet da 8” integrati nel tunnel centrale delle file posteriori, modem router wi-fi, ethernet LAN 10/100 con modulo Team Viewer per controllo in remoto, impianto DVD collegato con i due tablet da 8”, gestione completa illuminazione e media auto con applicazione per IOS e Android. ALL EYES ON ME: STRISCE A LED SUL TETTO E UNA TELECAMERA AGLI INFRAROSSI AL CENTRO SIA DAVANTI SIA DIETRO. AGLI OCCHI DEL PROPRIETARIO DELL’HUMMER H1 REALIZZATO DA 4FK MOTORSPORT NON SFUGGE NULLA
HUMMER H1 - 4FK MOTORSPORT
Una volta smontato e verniciato il passo successivo è stato controllare tutta la meccanica (un vero e proprio tagliando: il veicolo è infatti un buon usato con pochissimi km: circa 25.000), in quanto fermo da tempo. Una volta smantellato tutto l’interno, con legno e vetroresina sono stati rifatti tutto il cockpit, il tunnel centrale che divide i sedili posteriori ed il baule (all’interno del quale trova posto l’impianto Hi-Fi). Perché? Semplicemente per poter inserire all’interno di queste componenti una centrale operativa degna della NASA: iPad da 9,7 e tablet da 8 pollici connessi ad Internet sono infatti presenti pressoché ovunque all’interno dell’abitacolo. Quest’ultimo (cielo e pannelli porte compresi) è stato poi integralmente rivestito in Alcantara, un materiale che è stato ulteriormente impreziosito con delle cuciture rosse. Una volta terminati gli interni sono stati poi realizzati i sedili, anch’essi rivestiti in Alcantara, oltre che in pelle pienofiore (sempre impreziositi da impunture a vista rosse come il volante), e dotati di una nuova imbottitura, nonché
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SI DISTRUGGE PER RICOSTRUIRE
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COME AL CINEMA: SIETE SEDUTI DIETRO E NON SAPETE COSA FARE? SULL’HUMMER H1 “FIRMATO” 4FK MOTORSPORT TRA IPAD, CONNESSIONE INTERNET E LETTORI DVD AVETE SOLO L’IMBARAZZO DELLA SCELTA
HUMMER H1
di un motivo centrale romboidale. Delle componenti originali delle sellerie è rimasta praticamente solo l’intelaiatura. Quindi si è passati a lavorare sull’impianto multimediale: collegamento Wi-Fi all’interno dell’abitacolo, che sfrutta una sim-card dedicata e un router apposito (permettendo così la connessione a Internet di tutti i di-
spositivi mobili). Anche i due iPad posteriori sfruttano naturalmente la connettività di bordo e sono collegati a due lettori DVD (al cui fianco lavora nientemeno che un impianto audio sorround griffato Sony con aplificatore Hertz da 1.500 Watt di potenza – con subwoofer, sempre Hertz, da 1.800 Watt - dotato di illuminazione a LED RGB comandabile
IL PREPARATORE 4FK Motorsport nasce a Milano, Fondata da Sulley Muntari insieme a 3 soci accomunati dalla passione per le quattro ruote, come azienda specializzata nel settore del tuning auto e nel car wrapping, ma attiva anche nei campi di riparazione, noleggio e compravendita auto. L’esperienza nel settore, ha consolidato il progetto di creare una formula “Luxury Garage” che potesse soddisfare qualsiasi richiesta: dall’assistenza e consulenza alla personalizzazione del veicolo; focalizzandosi sul mercato automobilistico di nicchia. NOME: 4FK Motorsport INDIRIZZO: Via Dante Alighieri 235 Rovello Porro (CO) CONTATTI: www.4fkmotorsport.com - Cell. 3477340358
dagli iPad) per permettere l’intrattenimento di chi sta dietro.
VISORI NOTTURNI E CONTROLLO REMOTO
Passando invece all’esterno troviamo una telecamera anteriore dotata di visore notturno che proietta le immagini da essa riprese direttamente sugli iPad, i quali permettono di orientare la videocamera stessa per vedere bene anche quel che succede di notte come su un F-117 Nighthawk. Ma il proprietario di un simile mezzo ne è giustamente geloso e ha paura che qualche malintenzionato possa decidere di appropriarsene in una maniera “diversamente legale”. Motivo per il quale quando l’Hummer H1 by 4FK Motorsport è fermo può essere tenuto sotto controllo in remoto dallo
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smarphone: grazie ad una app commerciale le telecamere poste all’esterno del veicolo consentono di monitorare costantemente cosa succede intorno ad esso. Se incrociate questa “belva rara” in giro ed indossate un passamontagna pensateci quindi due volte prima di prendere la decisione sbagliata! Una striscia di LED posta sul tetto, i cerchi da 22” HD Rockfeller, griglie e bull-bar dedicati, vetri privacy, illuminazione sottoscocca rossa e gruppi ottici a LED completano la personalizzazione esterna, insieme agli
scarichi con uscita sottoporta da 75 mm di diametro, ad uno snorkel modificato e ad un lift kit da 10”, mentre all’interno la nobile fibra di carbonio ha preso il posto della più “volgare” plastica.
PERFORMANCE MAGGIORATE
Ad un’estetica così personale corrisponde anche un motore più performante: grazie ad una centralina rimappata e a uno scarico Magnaflow, è stato infatti ottenuto un plus di 40 CV e di 100 Nm di coppia, permettendo così a questo Hum-
mer H1 di derivazione militare di poter beneficiare di un totale di 400 CV di potenza e di ben 1.000 Nm di coppia. Se ci state facendo un pensierino sappiate che per realizzare questa vettura sono stati richiesti circa 4 mesi di lavoro, mentre il proprietario (un calciatore della nazionale senegalese, che l’ha voluta così per distinguersi) ha dovuto staccare un assegno di circa 100.000 euro per ottenere una simile personalizzazione. Insomma: iniziate a mettere i soldi da parte…
I S S E M O R P M O C SENZA D TRACK” IN R A O B “ I E D LI OVALI 950 ISPIRATA AG A YAMAHA XV L , O S R O C S COLO CK VOGA NEL SE DA MATT BL A A T A Z Z I L A E REY” R ICA “PL AYA DEL TA UN’ESTET N E S E R P S N IG ENTI CUSTOM DES OSE COMPON R E M U N E MOTO A T SFRONTA ULTATO? UNA S I R L I . O N A MA REALIZZATE ESSI TA COMPROM T E C C A N O N CHE
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DA DOVE VIENE L'ISPIRAZIONE
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rendi una Yamaha XV950. Affidala nelle sapienti mani dei ragazzi di Matt Black Custom Designs (preparatore che ha sede a San Pedro) e preparati a vederne delle belle. Gli elaboratori spagnoli hanno infatti dato un nuovo volto alla due ruote della Casa dei Tre Diapason partendo
dal prodotto di serie per trasformarlo completamente in qualcosa di molto più personale ed originale. È nata così la Yamaha XV950 “Playa del Rey” by Matt Black Custom Designs, una special che si propone di rendere omaggio alle moto che gareggiavano nei “Board Track” (ovvero degli ovali
dotati di curve sopraelevate con fondo in legno) agli inizi del secolo scorso. E proprio ai tracciati dell’epoca strizza l’occhio la colorazione marrone e dorata impiegata sulle componenti della carrozzeria e sulle sospensioni, queste ultime completamente rivisitate, come molte altre componenti
DUE RUOTE
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SCHEDA TECNICA SOSPENSIONI: forcella Springer Rebuffini e ammortizzatori Ohlins CERCHI: di tipo bolt-on in billet da 21” GRUPPI OTTICI E MANOPOLE: Vitys FRECCE: Bullet PEDANE: Rizoma TACHIMETRO: Motogadget PINZE FRENO: PM SERBATOIO: realizzato a mano IMPIANTO DI SCARICO: collettori di serie con terminale MIVV Ghibli
L'AZIENDA
della moto, rispetto al modello di serie. Cerchi da 21” di tipo bolt-on in billet, coperchio in plexiglass per le punterie, puleggia posteriore con sistema cush drive, carter motore a sinistra e copribatteria a destra ricavati dal pieno e un inedito filtro dell’aria
La Matt Black Custom Designs ha sede a San Pedro e si pone come obiettivo quello di restituire ai suoi clienti “il senso ed il gusto” delle strade della Costa del Sol, alcune delle più belle d’Europa da
percorrere in moto. Nel corso della sua storia ha realizzato special basate su svariati marchi, tra cui Yamaha, HarleyDavidson e Ducati.
griffato Crime Scene Choppers. Si fa praticamente prima a dire cosa è rimasto di originale in questa moto, ovvero il motore: un bicilindrico a V raffreddato ad aria da 942 cc capace (in configurazione di serie) di 52 CV e 79,5 Nm. Serbatoio realizzato
a mano, silenziatore MIVV Ghibli, forcella springer firmata Rebuffini e ammortizzatori Ohlins completano l’opera insieme a tante, tante, altre componenti speciali realizzate allo scopo di dare alla luce una moto veramente unica.
LOCATION: San Pedro De Alcantara, Malaga (Spagna) – Parcela 28, Nave 1 Calle Eslovaquia Poligono Industrial WEBSITE: www.mattblack.eu CONTACT: mattblack@mattblack.eu
B T S A F
È UNA DELLE POCHISSIME AL MONDO A PORTARE IL CELEBRE KIT ROCKET BUNNY AL DEBUTTO. GRAZIE AI PARTICOLARI CUSTOM DEDICATI, AGLI INEDITI CERCHI WORK EMOTION CR2P E A UNA MECCANICA COMPLETAMENTE RIVISTA E ANABOLIZZATA, QUESTA FD3S È PIÙ UNICA CHE RARA! TESTO di FRANCESCO PICCOLI
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Y N N U B
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ei giorni del SEMA 2014, lo scorso novembre, tutta la car community mondiale è stata messa in subbuglio dalla presentazione di quella che era una delle novità più attese, ovvero il kit widebody Rocket Bunny per la Mazda RX-7 FD3S. Prendete un designer con una vaga aurea di mito come Kei Miura, aggiungete un’auto ancora sensualissima nelle linee a oltre vent’anni dalla messa in commercio come la RX-7 e mixate il tutto con un bel widebody kit: ecco una stupenda RX-7 Rocket Bunny.
DUE MESI
La storia di questa build è molto breve, ma decisamente intensa: “abbiamo acquistato la vettura circa due mesi prima del SEMA, ed abbiamo
impiegato circa tre settimane a raccogliere i pezzi necessari. Tutto il lavoro che vedi è stato completato in meno di cinque settimane” . Già bastano queste parole del proprietario e preparatore Mark Chin per capire che siamo di fronte a qualcosa di molto speciale, perché nonostante il poco tempo nulla e davvero nulla è stato lasciato al caso. La star di tutta l’elaborazione è ovviamente il kit wide body completo disegnato da un Miura-san in evidente stato di grazia, che ha realizzato una delle sue migliori creazioni di sempre. Le linee sinuose della RX-7 si sposano alla perfezione con gli allargamenti, che aggiungono tanta possenza alla figura snella della coupè giapponese, senza tuttavia appesantirla. L’insieme è molto armonico, e le linee morbide e affusolate del nuovo paraurti anteriore,
delle minigonne e dei passaruota sono la naturale continuazione stilistica di quelle originali. Al posteriore lo spoiler quasi verticale spezza l’armonia, dando un piacevole tocco
DI SERIE Modello: Mazda RX-7 FD3S Anno: 1994 Cilindrata: 1308cc Massa: 1290kg Trazione: posteriore Alimentazione: benzina Potenza: 255cv @ 6500rpm Coppia: 294Nm @ 5000rpm Vmax: 250 km/h 0-100km/h: --
GA 525 CV O R E " B 3 1 " LO O C IC IL P A 9000RPM O IN F A IV R R A I IR G TA ON E LA LANCETTA DEL C
IN CARBONIO O FRP: RE AMENIYA È UN FAMOSO SPECIALISTA GIAPPONESE DELLE MAZDA. IL COFANO AD9 DELLA RX7 DI RAV SPEC È DISPONIBILE SIA IN FRP (CIRCA 730€) SIA IN FIBRA DI CARBONIO (CIRCA 1030€). INFO: NENGUN.COM
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SCHEDA TECNICA DESIGN Cofano RE Ameniya, luci ant. Demon-i EVO R, luci post. LED EVO R, specchietti retrovisori EVO R, verniciatura Vintage Red, Rocket Bunny kit: paraurti ant., lip ant., passaruota ant., minigonne, passaruota post., diffusore post., spoiler post., MOTORE E TRASMISSIONE Motore 13B 525hp@8000rpm, alimentazione E85, large street port, collettore d’aspirazione Xcessive, 4 iniettori 1000cc Injector Dynamics, 2 pompe carburante Bosch Motorsport 044, turbcompressore Garrett GT3582@28psi, ECU A’Pexi Power FC, boost controller Turbosmart Eboost 2, iniezione HKS Twin Power, scarico cat-back inox custom SpeedTek, 2 wastegate Turbosmart, 2 BOV Turbosmart Race Port, intercooler GReddy LS, radiatore Koyo, doppio radiatore olio custom, frizione ACT Heavy Duty 6 Puck INTERNI Sedile guida Bride Stradia II Low Max, sedile passeggero Bride Vios III Low Max, volante a sgancio rapido Sabelt, cinture a sei punti Sabelt, strumentazione STACK Pro Control, strumentazione aggiuntiva STACK (termometro e manometro olio, manometro boost, indicatore rapporto stechiometrico), pomello cambio in titanio ASSETTO E FRENI Kit sospensioni ad aria AirREX, cerchi Work Emotion CR2P 19x9.5” ET-11 ant. 19x11” ET-44 post., pneumatici Nitto INVO 255/35-19 ant. 305/30-19 post., dischi freno Brembo ant., dischi freno Power Slot Disk post., kit pinze freno Brembo GT ant., tubi e pastiglie Brembo
NEW: I CERCHI EMOTION CR2P SONO GLI ULTIMI NATI IN CASA WORK WHEELS, E SONO TOTALMENTE PERSONALIZZABILI NELL’OFFSET E NEL COLORE. NELLE MISURE DI 19 E 20 POLLICI, CON DIFFERENTI POSSIBILITÀ DI CONCAVITÀ E FINITURE. INFO: WORKWHEELSUSA.COM
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spigoloso all’insieme, aiutato dalle linee decise del diffusore. Il corpo vettura risulta ben schiacciato a terra e il fitting delle ruote è assolutamente perfetto: il segreto è l’assetto ad aria AirREX, che ha permesso di annegare alla perfezione i grossi cerchi nei muscolosi passaruota. Proprio questo aspetto è stato il più difficile da mettere a punto, e ha richiesto molto lavoro congiunto tra Mark e Work Wheels per ottenere la perfezione nel fitment delle ruote, totalmente inedite: i nuovi Work Emotion CR2P hanno debuttato al SEMA proprio su quest’auto, e aggiungono una notevole aggressività grazie alle grandi dimensioni e all’offset decisamente spinto. Caratteristica distintiva di BLOW: IL TURBOCOMPRESSORE GARRETT GT3582R È UN TURBO SU CUSCINETTI CAPACE DI SVILUPPARE FINO A CIRCA 600CV. HOUSING IN FUSIONE DI LEGA ALTORESISTENZIALE, GIRANTE IN INCONEL. INFO: TURBOBYGARRETT.COM
BUNNY: KEI MIURA, DESIGNER DEI KIT ROCKET BUNNY, È DIVENTATO FAMOSO GRAZIE ALLE SUE CREAZIONI DI WIDE BODY KIT DALLO STILE INCONFONDIBILE. IL BODYKIT COMPLETO PER LA FD3S COSTA CIRCA 3500$. INFO: GREDDY.COM OPPURE 6666CUSTOMS.COM
questa RX7 sono anche le luci custom anteriori e posteriori certamente, ma soprattutto gli specchietti retrovisori EVO R montati sui passaruota, omaggio alle vetture classiche.
LOW MAX
L’interno della RX7 è dominato dai sedili Bride di color rosso accoppiati a cinture di sicurezza a sei punti Sabelt: pur essendo di modelli differenti (per permettere una maggiore regolabilità al guidatore), i sedili sono stati scelti per avere la seduta più bassa possibile, a tutto vantaggio della comunicatività del telaio. In contrasto al rosso della selleria arriva il nero del carbonio, utilizzato a profusione nell’abitacolo: il volante a
sgancio rapido Sabelt domina un portastrumenti custom realizzato da EVO R in fibra di carbonio al pari dei pannelli porta custom e della consolle centrale, che ospita anche numerosi strumenti aggiuntivi per tenere sotto controllo i parametri vitali del motore, tra cui spicca il boost controller Turbosmart Eboost2. Una menzione a parte va al bellissimo pomello del cambio in titanio, che con le sue striature blu appare come una piccola perla luccicante nel piccolo abitacolo della coupè giapponese.
ROTARY
La parte probabilmente più strabiliante dell’auto è la meccanica, che è stata profondamente rivista da
STALLANO SULLA FD3S TUTTI IN , CERCHI DA 17 O 18” POLLICI IO PREFERISCO I 19
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PROPRIETARIO Nome: Mark Chin Coproprietario: Jay Shier Shop: Rav Spec – EVO R Sito web: http://www.ravspec.com/ http://www.evo-r.net/ Perché hai scelto proprio questa vettura? Abbiamo acquistato quest’auto due mesi prima del SEMA 2014, in quanto ci era stata data la possibilità di realizzare una delle poche FD3S con kit Rocket Bunny, che avrebbe debuttato proprio in quell’occasione. Cosa rende speciale quest’auto? Abbiamo deciso di elaborare l’auto utilizzando molte parti custom: partendo dallo scarico, al doppio raffreddamento dell’olio, all’intercooler, ai pannelli porta in carbonio, tutti questi componenti sono stati realizzati appositamente, mentre ogni componente originale è stato revisionato. Quali erano i tuoi piani originari per la vettura? Volevamo principalmente costruire l’auto per il debutto al SEMA e successivamente partecipare a numerosi eventi nel 2015, dimostrando che non è solo un’auto da esposizione. Inoltre su quest’auto avrebbe debuttato la nuova linea di prodotti di EVO R (come i pannelli porta in carbonio) e i nuovi cerchi Work Emotion CR2P, che secondo noi saranno una delle scelte più popolari del 2015. Quali sono state le difficoltà principali? A causa del pochissimo tempo a disposizione, non siamo riusciti a finire tutto quello che ci eravamo prefissati di fare prima del debutto al SEMA. In particolare, essendo un bodykit totalmente nuovo, non c’era nessun riferimento per il fitting dei gruppi ruota: abbiamo dovuto impiegare molto tempo insieme a Work Wheels per capire quale fosse la migliore opzione.
SpeedTek. Il motore birotore 13B è stato ricostruito completamente, sottoposto a porting per migliorarne la fluidodinamica ed ora viene sovralimentato tramite una turbina Garrett GT3582R tarata a 28 psi, capace di far erogare al piccolo 1308 cc ben 525 CV all’impressionante velocità di rotazione di 8000 rpm! L’aria raffreddata dall’intercooler GReddy viene convogliata in un collettore Xcessive, che provvede a fornirla ai velocissimi rotori. Per tenere a bada la sete del motore, alimentato a E85, Mark ha optato per l’utilizzo di ben quattro iniettori da 1000 cc della Injector Dynamics, riforniti a loro volta da un coppia di pompe Bosch 044. Mentre la pressione di sovralimentazione è tenuta sotto controllo dalle due wastegate, dalle due
BOV e dal boost controller della Turbosmart. Tutti i parametri di gestione del motore sono elaborati dalla elettronica Power FC della A’Pexi, uno dei modelli più conosciuti e famosi di elettroniche in ambito import. La potenza viene inviata alle enormi ruote posteriori da 305 di sezione attraverso una frizione ACT 6 Puck, espressamente progettata per motori ad alta potenza. La FD3S è un’auto leggera, ma Mark ha adeguato anche l’impianto frenante alle nuove prestazioni, usando dischi e pinze Brembo all’anteriore, accoppiati a nuove tubazioni. Tutto questo è stato realizzato in sole cinque settimane, ma “ora voglio installare un turbo più grande, una nuova strumentazione digitale rivedere il vano motore”: e allora buon lavoro Mark!
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"PER FINIRE L’AUTO ABBIAMO LAVORATO 48 ORE DI SEGUITO PRIMA D E L S E M A"
JAPAN: I SEDILI BRIDE SONO LEGGERI E REALIZZATI IN MATERIALI COMPOSITI. IL SEDILE A GUSCIO VIOS III (DA 800$) ED IL RECLINABILE STRADIA II (DA 1600$) SONO ENTRAMBI DISPONIBILI IN VERSIONE “LOW CUSHION” PER UNA SEDUTA PIÙ BASSA. INFO: BRIDE-JP.NET
TITOLI
BurnerCommunication.com
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NUOVA VITA PER UN CLASSICO DEL TUNING CHE A 15 ANNI DAL DEBUTTO CONTINUA AD AFFASCINARE. SI TRATTA DI UNA PEUGEOT 206 MOLTO SPECIALE CHE TROVA NEL LOOK RETRÒ E NELL’EQUILIBRIO STILISTICO I PROPRI PUNTI DI FORZA TESTO E FOTO DI ETIENNE CREBESSEGUES
PEUGEOT 206 - STÉPHANE BESNARD
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PEUGEOT 206
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a 206 ha mostrato tutto quello che doveva. Per più di 15 anni si è affermata come la regina del tuning in Europa. Tanto che oggi sembra difficile stare senza una macchina del genere nel mondo delle modifiche estreme. Almeno, questo è quello che abbiamo pensato fino ad ora. Stéphane Besnard vuole infatti dimostrare che questo modello rappresenta ancora un’ottima base di partenza grazie a un look “pulito” che la rende sempre irresistibile. Specialmente se con un pizzico di estro teutonico.
LONG LIVE 206
Nei primi anni 2000, si poteva rimanere stupiti dalla straordinaria longevità e della messa a punto delle 205 R5: avevano infatti monopolizzato i raduni nel corso degli anni '90 e per 10 anni
queste furono replicate in tutte le salse ed evolute in base alle tendenze più in voga. Quando questo modello diede il suo addio al mondo dei raduni si pensò che non avrebbe mai potuto essere sostituito. Un grande errore: la 206 ha infatti preso il suo posto nel cuore degli appassionati e lo ha fatto con una carriera lunga 15 anni. Anzi, lo ha fatto meglio, in quanto le sue linee sono ancora oggi moderne e capaci di affascinare. "Se qualcuno mi avesse detto che nel 2015 - esordisce Stéphane - avrebbe ancora avuto il privilegio di occupare alcune pagine su una rivista, personalmente, mi sarei messo a ridere". Ma dobbiamo affrontare la realtà. Lei è andata ben oltre la propria generazione ed è ancora in grado di dire la sua nel mondo delle auto elaborate. Oltretutto ormai bastano 3.000 euro per metterla nel box! Esatto, con il prezzo di uno scooter! Il che ci per-
LOOK RETRÒ: I CERCHI BBS SONO DA 15” CON CANALE DA 9 ALL'ANTERIORE E DA 10 AL POSTERIORE E I PIÙ "ANZIANI" LI RICORDERANNO SULLE VW GTI E GTI 16 DEGLI ANNI '80. IN ITALIA BBS È DISTRIBUITA DA NTP INFO: WWW.NTP.IT
DI SERIE Modello: Peugeot 206 1.9 D Anno: 2001 Cilindrata: 1.868 cc Massa: 1.010 kg Trazione: Anteriore Alimentazione: Gasolio Potenza: 70 CV Coppia: 128 Nm Vmax: 161 km/h
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PER LA VERN ICIATURA È STATO SCEL TO IL BROWN DEL CATALOGO AUDI EXCLUSIVE
APPENA ACCENNATA: LO SPOILER POSTERIORE DI QUESTA PEUGEOT 206 RISULTA APPENA ACCENNATO, ENFATIZZANDO COSÌ LO STILE "FILANTE" DELLA VETTURA CHE SI PROPONE DI AFFASCINARE SENZA ECCESSIVE OSTENTAZIONI
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PEUGEOT 206
SCOMPONIBILI I H C R E C O N O S M R S B I B FLANGIA E LIP E IR N U A I. ZZ E P E U IN D E LE VITI DORATE TE N LA IL IG S IL O N CI PENSA mette di mettere da parte un bel po’ di soldi da spendere in accessori. Ma rimane un problema da risolvere. Dal 1998 (anno del suo debutto sul mercato), l’abbiamo vista in quasi tutte le salse, il che rende difficile, se non addirittura impossibile, sfruttare tale modello per dare vita a qualcosa di originale. Ma la 206 di Stéphane vuole mettere le cose in chiaro. Il suo aspetto non è estremo, le sue linee non sono “violente”, eppure ha fatto innamorare tanta gente che l’ha vista. Il segreto? Difficile dirlo... è un
vero e proprio marchio di fabbrica il suo. È un po' come con certe ragazze. Non necessariamente necessitano di un 90-60-90 (o di un buon passaggio attraverso Photoshop) per colpire al cuore. Si chiama fascino. E quest’ultimo alla 206 di Stéphane di certo non manca. "Amo tutti i progetti caratterizzati da un look pulito: le vetture sobrie, “lisce”, con dei bei cerchi e ben rifinite. Mi piacciono anche altri stili, finché il progetto finito rimane coerente con la filosofia della vettura”, dichiara Stéphane.
DI CLASSE: DEGLI INTERNI ORIGINALI NON RIMANE PRATICAMENTE NULLA. I SEDILI ANTERIORI PROVENGONO DALLA VERSIONE RC, MENTRE I POSTI DEI PASSEGGERI SONO STATI COMPLETAMENTE RIMOSSI. AL LORO POSTO TROVIAMO UN ROLLBAR E I SERBATOI DELLE SOSPENSIONI PNEUMATICHE
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PEUGEOT 206
PROPRIETARIO Nome: Stephane Cognome: Besnard Città: Gueret NON HAI AVUTO PAURA DI "SCADERE NEL BANALE" REALIZZANDO UNA SPECIAL SU BASE 206? Francamente no. Era da un po' che avevo quest'auto e volevo esaltarne il carattere facendo qualcosa di semplice. CHI È STATO COINVOLTO NELLA REALIZZAZIONE DI QUESTO PROGETTO? Io ed un gruppo di amici locali. Ogni modifica è stata pensata e realizzata da noi tutti insieme. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno partecipato nella realizzazione di questo progetto.
PREGIATA: PELLAMI E IMPUNTURE A VISTA PRENDONO IL POSTO DI PLASTICHE "FREDDE" E POCO PERSONALI. IL RISULTATO È UNA GIOIA PER GLI OCCHI
AVETE ALTRE MODIFICHE IN PROGRAMMA? Per ora no. Al momento la trovo perfetta così com'è. COSA APPREZZI IN PARTICOLAR MODO DI QUESTA VETTURA? Sicuramente mi piace molto la sua semplicità stilistica. È ricercata in alcuni particolari, come l'interno, quanto "pulita" in al tri all'esterno.
TRA VINTAGE E MODERNO
Personale, ma non eccessiva, la 206 “curata” da Stéphan, presenta uno spoiler appena accennato, mentre i fari fendinebbia anteriori sono stati pellicolati in giallo, tutto a vantaggio del carattere vintage. Nessuna componente risulta così “eccessiva ed ostentata”, ma ogni singolo elemento è ben amalgamato in un equilibrio stilistico composto anche da cerchi BBS RM da 15” e dal paraurti anteriore della GT modificato artigianalmente. Il tutto verniciato con un colore del catalogo Audi Exclusive. Infine, una volta entrati nell'abitacolo, ci si rende subito conto che gli interni della 206 di serie sono un vago ricordo. Ora è un tripudio di pelle beige, con i sedili della RC e un bel rollbar al posto della panchetta posteriore.
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SCHEDA TECNICA DESIGN Colore Brown Audi Exclusive, profili alari anteriori e posteriori, paraurti anteriore e posteriore 206 GT modificati, spoiler derivato dalla 206 RC, fendinebbia di colore giallo MOTORE E TRASMISSIONE Di serie: quattro cilindri in linea con iniezione diretta da 1.868 cc da 70 CV di potenza a 4.600 giri/min INTERNI Rivestimenti in pelle beige, sedili di derivazione 206 RC, consolle centrale in pelle, volante Momo, impianto audio Pioneer, rollbar OMP ASSETTO E FRENI Cerchi BBS RM 15 con pneumatici185/45 davanti e 195/45 dietro, sospensioni pneumatiche, dischi anteriori ventilati e freni posteriori a tamburo
ESSENZIALE: PRIVO DI FRONZOLI IL VOLANTE MOMO, CARATTERIZZATO DA UN SEMPLICE DISEGNO A TRE RAZZE E DA ELEMENTI METALLICI A VISTA
SO.GA 2K15
UN BUON NUMERO DI MEZZI DI ALTO LIVELLO, DUE LOCATION DECISAMENTE COREOGRAFICHE E UN’ORGANIZZAZIONE CURATA IN OGNI DETTAGLIO: ECCO LE CARTE VINCENTI DELLA TERZA EDIZIONE DEL SO.GA.
EVENTI
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zzardare il paragone con il Wörthersee è decisamente troppo prematuro, ma per tre giorni a Peschiera del Garda, dal 29 al 31 Maggio, si è respirata un’aria decisamente “VAG”. Sono stati infatti più di 250 i partecipanti alla terza edizione del So.Ga (Southern Gardasee), un evento ormai diventato un must per tutti gli appassionati e che anche
quest’anno non ha deluso le aspettative. L’accoglienza è iniziata il venerdì sera, con un aperitivo nella piazza del centro storico, utilizzata nei due giorni successivi come area espositiva “dinamica”. Nel corso delle giornate di sabato e domenica infatti i partecipanti si sono alternati tra le due location dell’evento, Forte Papa e Piazza Betteloni, creando un via vai di mezzi di livello che hanno incuriosito i pas-
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santi e compiaciuto i visitatori che, in questo modo, hanno potuto ammirarli in movimento. Questa terza edizione segna inoltre un momento importante nella storia del So.Ga perché a partire da quest’anno è stata fondata un’associazione (il presidente è Claudio Cunial, il vice Elios Ascoli e il tesoriere è Raimondo d’Agostino), che si dedicherà alla promozione e all’organizzazione dell’evento.
EVENTI
SO.GA
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TUNING WORLD BODENSEE
S I S I S I TH RLD O W HEE TTH G N I N U T F F O O
LA PRIMA VOLTA A UN EVENTO INTERNAZIONALE COME IL TUNING WORLD BODENSEE È SEMPRE UNO SHOCK. VOGLIAMO FARVI RIVIVERE QUESTA EMOZIONE CON IL RACCONTO DI ALBERTO FERRARI, UN APPASSIONATO COME VOI CHE SI È FATTO 1.400 KM PER RAGGIUNGERE LA FIERA TESTO E FOTO DI ALBERTO FERRARI
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escrivere l’emozione che ho provato nel partecipare al Tuning World Bodensee 2K15 è quasi impossibile, per chi ama il mondo del Tuning, ma anche per chi lo guarda da lontano, è un’esperienza che lascia un segno indelebile nell’anima. Sono partito dalla Calabria insieme a un gruppo di amici e non sapevo a cosa stavo per andare incontro. Dopo aver percorso 1400 km sono bastati pochi istanti per capire che eravamo
in un altro mondo, altro che Italia! Con solo 30 euro abbiamo avuto la possibilità di esporre le auto in un’area riservata VIP, di usare a nostro piacimento il lavaggio con tutto l’occorrente e l’organizzazione ci ha pure consegnato due pass per l’ingresso in fiera per tutti 5 i giorni! A parole è difficile spiegare quello che i nostri occhi hanno avuto l’opportunità di ammirare in questi giorni (ci pensano le foto di queste pagine). Persino la fila che si creava per raggiungere il lavaggio ero uno spettacolo fuori dal mondo! La fiera
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si sviluppava su 7 padiglioni, con circa 140 auto in ognuno di essi, per un totale di oltre 1.000 auto curate alla perfezione! Ma lo shock più grande per chi visita per la prima volta il Tuning World Bodensee è senza dubbio l’European Tuning Showdown: le 64 auto più belle d’Europa rigorosamente selezionate dall’organizzazione che si sfidano a suon di verniciature, dettagli e cura nelle rifiniture. In ogni “incontro” a eliminazione diretta una schiera di giudici controllava ogni minimo particolare, quasi in
modo ossessivo, dichiarando il vincitore davanti a una folla di spettatori. Anche quest’anno gli italiani hanno saputo portare alto il nome del nostro paese, conquistando il secondo posto con la 500 con motore Lamborghini di Gianfranco Dini (Oemmedi) e una serie di piazzamenti nella Top 16 con la BMW di Riccardo Bruzzi preparata dalla Carrozzeria Laini, la Volkswagen Golf portata in Germania da Golden Garage. Tra gli italiani erano presenti anche Fabio Roi con una Twingo in stile racing, Luca Pedroncelli con Punto MK2 e Diego Duke con la sua Alfa Romeo GT
EVENTI
TUNING WORLD BODENSEE
75.
YOKOHAMA AWARDS: I VINCITORI ITALIANI Auto americane - Carrozzeria 1° posto Adriano Rigotto (Chrysler Pt Cruiser) Auto americane - Show & Shine 2° posto Adriano Rigotto Auto italiane – Carrozzeria 1° posto Marco Maccarini (Fiat Grande Punto) 2° posto Bruno Giordano (Fiat Punto Mk2) Auto italiane – Show & Shine 1° posto Bruno Giordano (Fiat Punto Mk2) 2° posto Marco Maccarini (Fiat Grande Punto) Auto asiatiche - Carrozzeria 1° posto Gaetano Aversa (Nissan 350Z) Ford - Carrozzeria 2° posto Francesco Carrieri (Focus) VW - Carrozzeria 2° posto Sebastiano Biemosi (Golf IV) Altri marchi - Carrozzeria 2° posto Alessandro Francolini (Seat Ibiza) Altri marchi - Carrozzeria 2° posto Leonardo de Toni (Mini Clubman JCW) Show & Shine 2° posto Angelo Aprà (Mini Cooper S)
EVENTI
TUNING WORLD BODENSEE
EUROPEAN SHOWDOWN WINNERS 1째 CLASSIFICATO:
FORD IAIN BOWLES - 1973ER
ROADSTER
2째 CLASSIFICATO:
T 500 "V12" GIANFRANCO DINI - FIA
3째 CLASSIFICATO:
- POLO 3 "GT" THOMAS OWCZARSKI
STEILHECK
77.
EVENTI
WÖRTHERSEE
IT'S TH R O W E PR I M E ! T
VI PORTIAMO SUL LAGO DI WÖRTHERSEE IN AUSTRIA, PER AMMIRARE I MEZZI CHE CIRCOLANO ALL'ESTERO E CHE OGNI ANNO SI RITROVANO QUALCHE SETTIMANA PRIMA DEL GTI TREFFEN A CURA DELLA REDAZIONE - FOTO DI VALENTINO NODARI
79.
EVENTI
WÖRTHERSEE
L
o scorso maggio, per la 34esima volta, Reifnitz e le aree limitrofe del lago Wörthersee in Austria, da Arneitz a Velden, hanno fatto da cornice all’evento più importante a livello mondiale dedicato alle VAG: il Wörthersee Treffen. L’evento “ufficiale” si è svolto dal 13 al 16 maggio, ed è stata l’occasione per il gruppo VAG per presentare in anteprima i concept della Volkswagen Golf GTE Sport (una supersportiva con carrozzeria in carbonio e 400 cavalli) e dell’Audi TT Clubsport Turbo (che vi abbiamo mostrato a pagina 22). In realtà dalla fine di aprile le strade erano già frequentate da appas-
sionati provenienti da tutta Europa che non hanno perso occasione per ritrovarsi nei luoghi “cult” dell’evento come il benzinaio dell’Eni a Velden e il parcheggio del Faakersee ad Arneitz. Negli anni le settimane che precedono la manifestazione hanno infatti dato vita a un evento nell’evento, il Pre-Worth. Se prima era quasi una pratica “segreta”, ora sono in molti quelli che scelgono di recarsi sul lago Wörthersee prima della confusione, per godersi con maggiore calma e senza ressa la concentrazione di mezzi spettacolari, anche se purtroppo ultimamente sono in continuo aumento gli “infiltrati” con vetture di altri marchi (e il numero degli italiani che non hanno capito la filosofia di questo evento). E ora rifatevi gli occhi...
81.
EVENTI
WÖRTHERSEE
83.
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DIMENSIONI Lunghezza: 3948 mm Larghezza: 1715 mm Altezza: 1458 mm Massa: 1215 kg Volume bagagliaio: 285 dm³ Capacità serbatoio: 50 litri Numero posti: 5
CV DS3 DA 165 A V O U N A L , L OL A N T E DE I NEL 2009 V H G L A A L O I S E S D E R A LLY A BBI A MO M I TOR E DE L ICO: C N I V , I T T A DR E N A L I N SO E N T E N P E O M A P S P I I L C E FI NA! T T R ACK” D LL A VA LGA N S U UN “T E S E D E L A I C E P L A PROVA S ZA BO ND AN DA N IE LE AB - FO TO di E ON ZI DA a RE A CU RA dell
CITROËN DS3 DS3 SPORT CHIC
PRESTAZIONI Velocità massima: 218 km/h Accelerazione 0-100 km/h: 8,1 s
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E L I T S
MOTORE Cilindrata 1598 cc Numero di cilindri: 4, in linea Potenza: 165 CV @ 6.000 rpm Coppia: 240 Nm @ 1.400 rpm
TEST DRI VE
CITROËN DS3
F
in dal suo debutto la DS3 ha saputo conquistare i cuori degli appassionati proponendosi come una valida alternativa alla Mini e alla Fiat 500, grazie al suo design fuori dagli schemi, quasi irriverente e decisamente originale. È senza dubbio una delle due volumi più intriganti attualmente disponibili sul mercato e il propulsore 1.6 THP da 165 CV che equipaggiava la versione Sport Chic oggetto della nostra prova spinge che è un piacere, riuscendo a emozionare durante la guida. Sotto i 2.500 giri permette di muoversi agilmente in città usando il cambio quando necessario per ridurre i consumi (in media siamo sui 15 al litro con una guida tranquilla), ma se si preme a fondo l’acceleratore i giri salgono rapidamente e la piccola francese si proietta rapidamente verso la velocità massima di 220 orari. Dal punto di vista estetico poco è cambiato rispetto alla versione precedente, le linee personali sono rimaste immutate, così come il design aggressivo del frontale con le luci diurne verticali. Ma se guardiamo con attenzione è impossibile non notare i nuovi gruppi ottici che sfruttano la combinazione della tecnologia a led con quella xeno (DS LED Vision) per garantire un’illuminazione al top aggiungendo un tocco di stile spettacolare.
COMODA PER QUATTRO
L’abitacolo della DS3 Sport Chic si fa notare per l’ottima qualità dei materiali e per alcuni dettagli che ne sot-
LED VISION: I NUOVI GRUPPI OTTICI ABBINANO LA TECNOLOGIA LED A QUELLA XENO. LA FRECCIA SI ILLUMINA A SCORRIMENTO, DAL BASSO VERSO L'ALTO, CON UN EFFETTO DECISAMENTE COREOGRAFICO. I FARI ILLUMINANO PRATICAMENTE A GIORNO.
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fari posteriori 3D a led, fari fendinebbia. SICUREZZA ESC (electronic stability control), ABS con ripartitore elettronico di frenata e aiuto alla frenata d'emergenza, ruotino di scorta, rilevatore bassa pressione pneumatici, airbag conducente + passeggero disattivabile, airbag laterali anteriori, airbag a tendina, chiusura centralizzata con telecomando ad alta frequenza. CONFORT Sedili sportivi in tessuto AKINEN Mistral e Alcantara®, indicatore cambio di rapporto (irc), regolatore/limitatore di velocità, retrovisori regolabili elettricamente, appoggiatesta posteriori, computer di bordo, climatizzatore automatico, sistema stop&start, alzacristalli anteriori elettrici, leva freno a
mano in pelle con inserti cromati, sedile conducente regolabile in altezza, sedile passeggero regolabile in altezza, sedile posteriore frazionabile 2/3-1/3, vetri posteriori oscurati, volante regolabile in altezza e profondità, volante sportivo in pelle con inserti cromati, illuminazione interna soft feeling, diffusore integrato di fragranze, pedaliera in alluminio. MULTIMEDIA Bluetooth®, presa USB, radio CD MP3 con comandi al volante e presa Aux OPTIONAL Verniciatura Nero perla con tetto Moondust € 800 Bracciolo anteriore centrale 100 Active City Brake € 450 Pack camera € 1.000 DS connect box € 300 Moondust grey style € 105
.87.
TEST DRI VE
CITROËN DS3
IL PARERE DI PENSOTTI Filippo Pensotti, classe 1977, ha iniziato la sua carriera sportiva a 16 anni correndo sui kart, per poi passare subito ai rally qualche anno dopo. Ha guidato praticamente tutte le vetture di ogni categoria, dalla Fiat 600 alla Mitsubishi Evo 6, passando per la 206 WRC e la 207 S2000. Dal 2000 al 2006 è stato il miglior Under 23 / 25 nei trofei disputati e nel 2009 ha conquistato la vittoria nel Rally dei Laghi.
"Non fatevi ingannare dal Marchio DS su muso e portellone. Questa non è un'auto bella senza anima, anzi. Il motore, seppur non potentissimo, risulta molto pronto e generoso anche nei tratti in salita. Pieno e senza vuoti, aiuta a prendere subito confidenza con un assetto tutt'altro che turistico. Inserimento preciso, frenata potente e tenuta di strada eccellente mi hanno permesso di spremere come si deve questa DS3 su un tratto di strada, chiaramente chiuso al traffico, a me molto caro. In tutta sincerità tutto questo dinamismo era quasi inaspettato a questi livelli, specialmente considerando l'ottimo comfort di bordo utilizzando l'auto in modalità... tranquilla. Volendo, premendo un pulsante, si possono mettere KO i controlli elettronici. Scelta che mi fa tornare in mente le vecchie super sportive dei primi anni '90. Occhio però, questa è una soluzione che consigliamo solo in circuito. Bella, comoda, veloce, sicura e molto divertente. Approved!" La Redazione ringrazia: Simone Eligio Castoldi Sindaco di Rancio Valcuvia (Va) Giuseppe Cattoretti Comandante Polizia Locale Rancio Valcuvia/Valganna Mesenzana (Va) Sergio Bevilacqua Assistente Scelto Polizia Locale Mesenzana (Va) Marino Gafforini Agente Istruttore Polizia Locale Valganna (Va)
DA GARA: ECCO LA DS3 RRC DI FILIPPO PENSOTTI, GUIDATA DAL PILOTA VARESINO ALL'ULTIMO RALLY DEI LAGHI.
tolineano il carattere sportivo, come la pedaliera in alluminio, il volante con la corona “schiacciata” nella parte inferiore e la plancia con inserti a contrasto. Stona un po’ la radio, posizionata davanti al cambio, con un look un po’ datato e inizialmente poco intuitiva nella gestione delle varie funzioni. Pienamente promosso invece il navigatore, con interfaccia chiara e indicazioni sempre precise. Dobbiamo invece bocciare il vivavoce bluetooth: audio di bassa qualità e comunicazione non sempre perfetta. Migliorabile infine il vano di carico, che risulta sì adatto alle esigenze quotidiane, ma poco pratico (per via di una soglia di-
stante da terra) seppur abbastanza capiente. La consiglieremmo? La risposta è sì, senza riserve. La DS3 è una vettura che colpisce per il design, si fa apprezzare per la qualità degli interni e diverte, tanto, con i suoi 165 CV. Forse non è una bomba da pista, anzi, con la sua sesta marcia lunga è quasi più votata all'autostrada, ma quando ci si trova ad affrontare un percorso tortuoso ha le sue carte vincenti da giocare. Bastano pochi km per innamorarsi della piccola francese, soprattutto se consideriamo che il prezzo, per la dotazione che offre, non è nemmeno eccessivo.
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SPORTIVI: I SEDILI SONO RIVESTITI IN TESSUTO AKINEN CON INSERTI IN ALCANTARA. I FIANCHETTI SONO ABBASTANZA PRONUNCIATI E CONTENGONO PERFETTAMENTE IL GUIDATORE QUANDO SI PREME SULL'ACCELERATORE, INOLTRE SONO MOLTO COMODI
A T S I P A L PER ACCESSORI: E I B M A C I R RE PARTI, TI DA MONTA T O D O R P I R I MIGLIO DAY O DA TRACK T U A A U T A L SUL E a REDA ZION a CURA dell
SEDILE NICO SIMONI RACING Simoni Racing pensa agli animi più sportivi portando in gamma una novità dedicata a chi usa l'auto solamente in circuito. Si tratta del sedile Nico, caratterizzato da una struttura in vetroresina al di sopra della quale si staglia un’imbottitura in tessuto ignifugo nero con inserti in pelle antiusura. Non reclinabile, questo accessorio si propone anche di abbattere le masse della vettura e può essere abbinato alle cinture a 6 punti omologate FIA, appositamente pensate per tale componente (oltre che per affiancarsi al collare Hans), dotate di golfari e moschettoni in acciaio e di regolatori in alluminio. Prezzo: Sedile Nico, 319 euro Cinture a 6 punti omologate FIA, 242 euro Per informazioni: Simoni Racing Corso Italia, 500 44043 Mirabello (FE) Tel. 0532.849850 simoni@simoniracing.it www.simoniracing.com
A COROCNONE I L I S IN
VOLANTE SPARCO DRIFTING Il marchio Sparco amplia il suo listino di componenti aftermarket dedicate al solo impiego in pista con uno sterzo dedicato agli amanti della guida di traverso, ovvero il volante Drifting, caratterizzato da un disegno semplice a tre razze (anodizzate e di colore nero, come la corona in silicone inodore) e dotato di sei fori al centro per il fissaggio, oltre che al logo del marchio italiano realizzato tramite incisione laser. Predisposto per l’inserimento del pulsante del clacson presenta dei lievi incavi in corrispondenza dei punti di impugnatura. Prezzo (Iva inclusa): 215 euro Per informazioni: Via Leinì 524 10088 Volpiano (TO) Tel. 011 22 40 911 info@sparco.it www.sparco.it
S PD EED TA PA I L IRN TG S SOSPENSIONI ÖHLINS TTX PER NISSAN GT-R R (R35) Avete una Nissan GT-R (R35) e sognate un assetto più sportivo per poterla impiegare tra i cordoli? Se sì in Öhlins potrebbero avere ciò che fa per voi: si tratta delle sospensioni TTX derivate da quelle impiegate in gara
dalle analoghe vetture impegnate nella categoria GT3 e si propongono di incrementare stabilità e precisione di guida della sportiva nipponica tanto in strada quanto in circuito. Quattro le regolazioni disponibili per questa componente che per contenere le masse fa ampio ricorso ad elementi in alluminio estremamente leggero e che dispone di due anni di garanzia.
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E a RE DA ZI ON A CU R A dell
BMW M6 (E63) BY G-POWER Estetica sfrontata ed un motore senza fine: queste le caratteristiche della BMW M6 E63 realizzata dal tuner G-Power, che grazie ad un inedito turbocompressore e a un impianto di scarico in titanio è riuscito a “spremere” dal V10 da 5.0 litri ben 1.001 CV di potenza a 8.000 giri/min e 900 Nm di coppia a 6.000 giri/min, che si traducono in uno sprint da 0 a 200 km/h in 9 secondi
ed in uno scatto verso i 300 km/h in 21.5 secondi, mentre la lancetta del tachimetro va ad oltrepassare i 370 km/h di velocità massima. Tanta esuberanza motoristica è corrisposta da un’estetica sfrontata, connotata da un body kit e da dei profili alari integralmente realizzati in fibra di carbonio a cui fanno il paio i cerchi forgiati da 21” Hurricane RR posti dinnanzi a degli impianti
SMART TURBO BY ROMEO FERRARIS Romeo Ferraris ha messo le mani sulla nuova smart, realizzando un modulo aggiuntivo specifico per aumentare le performance della city-car tedesca. Sviluppato dagli specialisti della Factory di Opera, il modulo PowerOne aumenta di 22 CV di potenza e di 30 Nm di coppia le prestazioni del propulsore sovralimentato da 90 CV e 898 cc di cilindrata. Oltre ad essere più reattiva e piacevole da guidare, la piccola tedesca scatta ora da 0-100 km/h in 9,8 secondi (contro i 10,4 di serie). Il modulo può essere acquistato on-line sul sito http://store. romeoferraris.com oppure ordinato inviando una mail a info@romeoferraris.com.
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frenanti carbo-ceramici con dischi da 400 mm di diametro. Sospensioni sportive sviluppate al ‘Ring e un abitacolo completamente stravolto ricco di CFRP, pellami ed Alcantara (nonché di sellerie sportive e volante a tre razze con comandi integrati) completano il pacchetto della BMW M6 (E63) by G-Power.
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.93. AUDI Q3 BY ABT Il carattere di un’ Audi RS Q3 senza tutta la sua esuberanza. Questo l’obiettivo perseguito da ABT nel realizzare un kit dedicato al crossover compatto della Casa dei Quattro Anelli, che in seguito all’elaborazione operata dal tuner tedesco ha guadagnato 26 CV e 29 Nm: il quattro cilindri TDI da 2.0 litri è stato infatti portato a quota 210 CV di potenza e 420 Nm di coppia grazie all’impiego di una centralina elettronica riprogrammata
e all’installazione di un impianto di scarico sportivo. Al fianco di cotanta rinnovata esuberanza motoristica troviamo sull’Audi Q3 griffata ABT un assetto ribassato proposto in triplice versione: 25 mm davanti e 35 mm dietro; 30 mm all’anteriore e 40 mm al posteriore o 60 mm all’avantreno e 70 mm al retrotreno, oltre naturalmente ad un’estetica dedicata connotata da prese d’aria maggiorate (come i passaruota) e da inedite soluzioni
aerodinamiche, nonché da dei cerchi in lega bicromatici a cinque razze sdoppiate, da inedite minigonne e da un estrattore con griglia integrata. Duplice la finitura proposta per la cornice della calandra, disponibile sia cromata che in tinta con la carrozzeria.
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BENTLEY CONTINENTAL GT BY MANSORY Look che non lascia spazio a compromessi e motore ultra-performante sono le credenziali della Bentley Continental GT elaborata da Mansory, che sacrifica sull’altare della sportività gran parte dell’eleganza che contraddistingue la versione di serie di questo modello. Il propulsore britannico è stato infatti “ipervitaminizzato” allo scopo di ottenere 725 CV di potenza a 6.000 giri/min e 1.200 Nm di coppia a 2.100 giri/min: valori che permettono alla vettura di Crewe così preparata di “bruciare” lo sprint da 0 a 100 km/h in 3.9 secondi e di fermare l’ascesa della lancetta del tachimetro a 330 km/h. Performance sensazionali, ottenute grazie all’impiego di un rinnovato turbocompressore, di un nuovo sistema di gestione del motore, di un inedito intercooler, di nuove bielle, di un albero a camme riprogettato, di inediti pistoni, di un filtro dell’aria a portata maggiorata e di un impianto di scarico sportivo. Al fianco di prestazioni così esuberanti troviamo un’estetica dedicata caratterizzata da un corpo vettura bianco e verde con fibra di carbonio a vista ed una lunga serie di inediti profili aerodinamici per la cui realizzazione si è fatto ricorso al CFRP, nonché dei cerchi da 22” (gommati 295/30) collocati all’interno di passaruota maggiorati dotati di feritoie di estrazione alle loro spalle.
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A N A C S O T L L A B M U G LA CRAZYRUN 2015
SI È CONCLUSA CON LA VITTORIA DEL TEAM ENGLISH GENTLEMAN LA CRAZYRUN 2015, ANCHE QUEST’ANNO RICCA DI EMOZIONI E DI AUTO DA SOGNO A CURA DELLA REDAZIONE
U
n pericolo di pioggia scampato, tanto colore e molta passione. Questi gli ingredienti dell’edizione 2015 della Crazyrun, che ha preso il via dalla concessionaria Peragnoli di Monteriggioni (Siena) il 9 maggio per poi concludersi a Montecarlo il 10. Una gara di regolarità che ha visto impegnati 50 equipaggi, costretti a dimenticare il GPS e ha decifrare una serie di indizi per raggiungere di volta in volta i vari checkpoint delle differenti tappe.
LE TAPPE
Dalla starting grid la corsa ha proseguito lungo la Toscana passando per Firenze e per il passo della Futa. Da lì giù per le dighe del lago di Suviana e per il penultimo checkpoint di giornata al ristorante 44° Parallelo situato sulla Porrettana, mentre la tappa di Lido di
Camaiore ha segnato la conclusione del 1° giorno di corsa. Relax alla Spa dell’albergo, cena e una notte di riposo dopo una festa a La Capannina di Forte dei Marmi. Da Lido di Camaiore si riparte per tirare tutto d’un fiato per 5 tappe: le vetture hanno sfilato sul lungomare della Versilia per affrontare le prove dei tre pontili (Lido di Camaiore, Marina di Pietrasanta e Forte dei Marmi), “picchiare” verso le Alpi Apuane e giungere a Isola Santa, per concludere poi la loro avventura a Montecarlo (in provincia di Lucca), presso la carrozzeria Autostile di Cerreto Guidi. Vincitore della corsa è stato il team English Gentleman (con il numero 20), 2° il team Taxi Driver (numero 81) e 3° il team #mokambo (numero 10), vincitore dell’edizione 2014. Tra i partecipanti anche Alan Simoni, titolare della Simoni Racing, al volante di una R8.
TAPPE: > PERAGNOLI DI MONTERIGGIONI (SIENA) > CASTELLINA IN CHIANTI > PIAZZALE MICHELANGELO, FIRENZE > PASSO DELLA FUTA > LAGO DI SUVIANA > LIDO DI CAMAIORE > LUNGOMARE DELLA VERSILIA > LIDO DI CAMAIORE, MARINA DI PIETRASANTA E FORTE DEI MARMI > ALPI APUANE > SERAVEZZA > PONTE NUOVO > ISOLA SANTA > PONTE DELLA MADDALENA > MONTECARLO (LU)
EVENTI
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EVENTI
TIME ATTACK ITALIA
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CIRCUITO DEL L U S A I L TA I K EL TIME ATTAC 0 PRIMA TAPPA D TÀ E PIÙ DI 10 I C LO E V , A IN L NA IUSTO! MUGELLO: ADRE ON IL PIEDE G C A AT I IZ IN È LA STAGIONE PARTECIPANTI! RE DA ZI ON E A CU RA DE LL A
99
I PIÙ VELOCI DI CLASSE Pilota
Auto
Categoria
Tempo
Scaravelli
Mitsubishi
Classe S 4WD Club
2’11.188
Raimondi
Mitsubishi Lancer Evo 6
Classe S 4WD Club Pro
2’08.644
Branco
Nissan GTR
Classe R 4WD Extreme
1’59.235
Rotondo
Subaru Impreza Classe R 4WD Pro
2’18.217
Galbiati
Renault Megane Classe S FWD Club Pro1
2’13.476
Rattini
Clio RS
Classe S FWD Club Pro2
2’15.776
Bellelli
Honda Integra
Classe S FWD Club
2’17.910
Anzelini
Ford Focus
Classe R FWD Extreme
2’14.226
Canali
Mini GP Garage
Classe R FWD Pro
2’14.736
Barge
Radical SR3
Classe R GT/Proto R
1’56.416
Quaglia
Opel Speedster
Classe S RWD Club Pro1
2’08.746
Cicala
BMW M3
Classe S RWD Club Pro2
2’13.967
Lodi
Lotus Elise
Classe S RWD Club
2’14.130
Romani
BMW M3
Classe R RWD Extreme
2’08.965
Martini
BMW M3
Classe R RWD Pro
2’08.068
Degiovanni
Porsche 997
Classe S Supercar
2’04.881
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opo il meritato successo della precedente edizione, il Time Attack Italia si candida nuovamente come un appuntamento assolutamente da non perdere. Lo dimostrano gli iscritti che aumentano di gara in gara e il livello delle preparazioni che è possibile ammirare passeggiando liberamente tra i box. Il bello del TAI è che si passa dalle vetture "quasi" stock a prototipi da competizione sviluppati appositamente. Tutti possono correre, tutti possono divertirsi, in totale sicurezza, sotto l'attenta sorveglianza dell'organizzatore Andrea Scorrano e soprattutto a un prezzo ragionevole. Inoltre la suddivisione in due categorie (stradale e racing) e in ulteriori sottoclassi a seconda della trazione e della cilindrata consente un buon bilanciamento della sfida e permette di scontrarsi quasi alla pari con i propri avversari. Il primo round del Mugello dello scorso
EVENTI
TIME ATTACK ITALIA
101 24 marzo è stata l'occasione per incontrare nuovamente i protagonisti della scorsa stagione e per salutare i nuovi arrivati, pronti a darsi battaglia a suon di decimi. Tra le vecchie conoscenze in pista si è subito fatto notare Raimondi con la sua EVO, ma in realtà vogliamo complimentarci con Dino Cicala che con la sua M3 ha staccato un bel 2'13.967 conquistando il primo posto nella categoria RWD Club Pro2 seguito a ruota dalle 350Z di Marco Nese (distaccato di soli 115 millesimi), di Matteo Spera e di Daniel Metta. Ottima anche la prestazione di Matteo Quaglia con la sua Opel Speedster (se ancora si può definire tale considerando le numerose modifiche apportate) e del team GP Garage, che ha portato a casa un primo posto con Canali nella FWD Pro e un secondo posto nella FWD Extreme con Matteo Gualandi.
IL CALENDAR IO 13 SETTEMBR E - RIJEKA 25 OTTOBRE - IMOLA
EVENTI
TIME ATTACK ITALIA
3 CLASSI Lo staff tecnico dei TAI ha deciso di suddividere le vetture in tre classi con le relative sotto categorie. Classe S Vetture stradali, che devono essere obbligatoriamente targate, revisionate e targate FWD Club: trazione anteriore, fino a 1.6 di cilindrata, semislick fino a 225 FWD Club Pro2: trazione anteriore, aspirate oltre 1.6 di cilindrata, semislick fino a 255 FWD Club Pro1: trazione anteriore, turbo oltre 1.6 di cilindrata, semislick fino a 255 RWD Club: trazione posteriore, fino a 2.0 di cilindrata se turbo, fino a 3.0 di cilindrata se aspirate, semislick fino a 225 RWD Club Pro2: trazione posteriore, aspirate oltre 3.0 di cilindrata RWD Club Pro1: trazione posteriore, turbo oltre 2.0 di cilindrata 4WD Club: trazione integrale, semislick fino a 265 4WD Club Pro: trazione integrale, semislick fino a 285 Supercar: auto originali con piĂš di 400 CV e kit car omologate Entry level: categorie non competitive, aspirate e turbo Classe R e Proto Vetture racing derivate da produzione di serie. In questa classe possono correre tutte le vetture che abbiano al loro interno: roll bar, sedile monoscocca, cinture 4 punti ed estintore brandeggiabile. FWD Pro: trazione anteriore, fino a 1.6 di cilindrata se turbo, fino a 2.0 di cilindrata se aspirate, no cambio sequenziale, pneumatici fino a 245, semislick misura libera FWD Extreme: trazione anteriore, preparazione libera RWD Pro: trazione posteriore, fino a 3.5 di cilindrata, pneumatici fino a 265, semislick misura libera RWD Extreme: trazione posteriore, preparazione libera 4WD Pro: trazione integrale, fino a 2.5 di cilindrata, pneumatici fino a 245, semislick misura libera 4WD Extreme: trazione integrale, preparazione libera Proto R: aperta a tutti i prototipi a ruote coperte Proto S: legend car GT: vetture destinate giĂ in origine per essere utilizzate unicamente nelle competizioni.
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QUANTO COSTA A campionato ormai iniziato è possibile partecipare ai prossimi eventi ai seguenti prezzi: Rijeka: 160 euro (Classe S), 190 euro (Classi R e Proto) Imola: 260 euro (Classe S), 290 euro (Classi R e Proto)
PER MOLTI, LA MITSUBISHI LANCER EVO HA UN SOLO UN PARCO GIOCHI: IL RALLY. È VERO, QUESTA VETTURA È STATA SVILUPPATA CON QUESTO SCOPO. MA PUÒ ANCHE ESSERE CONVERTITA AD UN’”ARMA” PER IL TIME ATTACK... TESTO E FOTO DI ETIENNE CREBESSEGUES
MITSUBISHI LANCER EVO VII - MURCIA ARNAUD
. C O V E R S T O R Y.
COVER STORY
MITSUBISHI LANCER EVO
DI POTENZA V C 0 5 5 I O U S I N O C PESO E SOLO 1.250 KG DI URA DEI CORDOLI PA A H N O N VO E A ST E QU SDOPPIATA: MOLTO GENEROSA L’ALA POSTERIORE, CHE PRESENTA UN DISEGNO ARTICOLATO ED UN PROFILO SDOPPIATO
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oloro che hanno poca dimestichezza con il mondo delle preparazioni automobilistiche probabilmente avranno accennato un sorriso dopo aver letto questa introduzione. "Solo 550 CV? Conosco molte vetture da cui di CV se ne spremono di più". Questo è il problema. In molti parlano senza sapere che non è importante solo la potenza assoluta, ma anche come questa viene erogata. Se infatti nell’arco della curva di erogazione ci sono dei grandi vuoti il divertimento potrebbe non essere così elevato.
Importante quindi cercare un motore “corposo”. E questo è esattamente ciò che è stato fatto qui. E per chiudere il cerchio in una preparazione come questa Arnaud, il proprietario, ha dovuto investire ben 200.000 €. La storia iniziò nel 2003, quando Arnaud scoprì la EVO VII. Fu amore a prima vista. La vettura guadagnò subito una nuova mappatura, passando da 280 a 350 CV. Rimase così per 5 anni. Poi Arnaud scoprirì il Time Attack inglese. Nonostante il motore di piccola cubatura, le gesta compiute da Norris Designs&co hanno fatto sognare. E così venne l’idea di tra-
sformare la Lancer Evo in una vera e propria regina del cronometro. Per fortuna, il fratello del proprietario è uno dei più grandi specialisti nell’ambito delle preparazione non convenzionali. Ma Arnaud non si buttò a capofitto nel progetto. Comprò poco a poco tutti i pezzi necessari da diversi distributori europei, mettendo così tutto da parte per poi realizzare la preparazione in un unico passaggio. Una prima versione del 4 cilindri 4G63 si ottenne dopo un anno di lavoro e dopo vari lavori di affinamento si arrivò ai fatidici 550 CV di potenza. Ma poi accade un imprevisto. Un’uscita di
.107.
COVER STORY
MITSUBISHI LANCER EVO
SCHEDA TECNICA DESIGN Body kit Voltex, porte in fibra di carbonio e superfici trasparenti in policarbonato MOTORE E TRASMISSIONE: Motore 4G63 turbo da 2.3 litri capace di 552.4 CV e 645.4 Nm alimentato a metanolo, cambio sequenziale a cinque marce sviluppato da Momentum Motorsport, scarico HKS, bulloni ARP, cuscinetti ACL, nuova pompa dell’acqua, pompa dell’olio ad alta portata, iniettori da 1.000 cc, nuova cinghia di distribuzione Piper, guarnizione testa Cometic TELAIO, SOSPENSIONI E FRENI: Cerchi Enkei da 18” con pneumatici Michelin slick 250/64, Telaio tubolare realizzato da Momentum Motorsport, sospensioni Moton, freni Alcon da 360 mm ant. e 340 mm post.
pista causò la rottura del motore, che però non scoraggiò la squadra. In due settimane il propulsore venne riparato. Ma la sorte fu nuovamente avversa al nostro eroe due anni dopo: a Le Castellet una nuova rottura portò la squadra a riprogettare tutto il propulsore a fine 2014. Arnaud decise quindi di acquistare quanto a lui necessario direttamente da Momentum Motorsport Ireland. "In loro ho davvero trovato degli interlocutori di primo livello. Gli altri di solito promettevano performance con troppo ottimismo. Andrew Mercer mi ha consigliato su tutto. Ho chiamato la sera, nei fine settimana, è stato contattato per tutto il tempo. Mi ha consegnato un 4G63 completamente nuovo e ben preparato". E rispetto all'originale, la differenza fu sensibile. La vettura ha
IPERVITAMINIZZATO: IL MOTORE È UN’UNITÀ 4G63 TURBO DA 2.3 LITRI CAPACE DI 552.4 CV E 645.4 NM E ALIMENTATO A METANOLO. È IL RISULTATO FINALE DI UN LAVORO MOLTO COMPLESSO E ARTICOLATO
HKS: LO SCARICO HKS, TROVA SPAZIO ALL’INTERNO DI UN VANO IN FIBRA DI CARBONIO. QUESTO MATERIALE È STATO IMPIEGATO PRESSOCHÉ OVUNQUE SULLA VETTURA PER CONTENERE IN MANIERA SENSIBILE LE MASSE
ricevuto tutto il necessario: pistoni JE, albero motore 4G64, bulloni ARP, bielle e cuscinetti ACL, pompa olio ad alta velocità, distribuzione Piper, testa del cilindro Buschur Racing Stage 3, sigillo guarnizione testa Cometic rinforzato, valvole Inconel, alberi a camme JUN 272°, pulegge GReddy, cuscinetti turbo Garrett GT3076r (kit AMS), iniettori da 1.000 cc e bobine Okada. Dopo tutti questi interventi il motore è arrivato a sviluppare 552,4 CV di potenza a 7.594 giri/min e 645,4 Nm di coppia a 5.148 giri/min. Non male per un’unità alimentata ad etanolo. Tali valori vengono trasmessi alle ruote motrici da un cambio sequenziale Momentum Motorsport a 5 rapporti, mentre l'albero è in fibra di carbonio. Lo scarico è firmato HKS; radiatore e pompa elettrica sono rispettivamente di derivazio-
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MITSUBISHI LANCER EVO
PROPRIETARIO Nome: Arnaud Coproprietario: Murcia Età: 48 Nazionalità: svizzera COME USI L'AUTO? Amo particolarmente il Time Attack come specialità, la trovo molto affascinante. Questa vettura è stata acquistata allo scopo di partecipare a questo interessante Campionato, pertanto viene impiegata tra i cordoli. HAI RISCONTRATO DELLE DIFFICOLTÀ NELLA REALIZZAZIONE? Sì. E’ stato difficile trovare i giusti fornitori e oltretutto ho dovuto effettuare l’intero assemblaggio delle componenti meccaniche insieme a mio fratello, il cui contributo è stato fondamentale per la realizzazione di questa vettura. QUANTO TEMPO CI È VOLUTO? Il lavoro è stato molto intenso. La realizzazione di quest’auto ha richiesto tre anni di lavoro. AVEVI REALIZZATO ALTRE AUTO ELABORATE IN PRECEDENZA? No, non avevo mai realizzato altre elaborazioni prima di questa Lancer Evo. Al momento non ho in programma altre elaborazioni anche se nel corso della realizzazione ho provato grandi soddisfazioni.
ne Mishimoto e Oreca. Le sospensioni sono state sviluppate da Moton, i freni sono invece della Alcon. Il paraurti anteriore è firmato Voltex ed è stato costruito, come i profili alari AV/AR, in fibra di carbonio. Nel caso delle superfici trasparenti il vetro ha lasciato posto al policarbonato, mentre portiere e bagagliaio sono a loro volta stati realizzati in CFRP: il risultato è una vettura più leggera di 225 kg; un traguardo questo permesso anche dall’eliminazione di
tutto ciò che di superfluo vi era all’interno dell’abitacolo, come tappezzerie ed impianto di condizionamento. Al posto di questi troviamo un roll-cage della Wiechers, i sedili della Corbeau e le cinture della Sparco, oltre a numerosi altri particolari. Così equipaggiata la Lancer Evo è particolarmente efficace a Le Castellet, a Magny-Cours e Ledenon, ma Arnaud ha in programma di effettuare dei test anche a Barcellona, Spa e Le Mans.
.111.
IL PREPARATORE MOMENTUM MOTORSPORT Unit 6, Lissue Walk, Lissue Industrial Estate East, Lisburn, N.Ireland, BT28 2LU www.momentummotorsport.co.uk
Track eater
OMB O TES TO di ALE SSA NDR O COL
PORSCHE 911 GT3 R
.POWER CAR. DOTATA DI UN’AERODINA MICA E E NT TE PO RA ST , MA SI IS LEGGER RT ICOL AR I DELL A PORSCHE ESTREM A. QUESTI I SEGNI PA R DELL A CASA DI WE ISSACH PE 911 GT3 R, LA NUOVA “A RM A” SPORTI VI COMPETERE NE I CA MPIONATI
POWER CAR
PORSCHE 911 GT3 R
AERODINAMICA: UN MASTODONTICO PROFILO ALARE DI 2 METRI DI LUNGHEZZA PROVVEDE, INSIEME A FERITOIE SOFFIANTI, A SVILUPPARE DOWNFORCE
RIDURRE R E P O I N O B R A C A L L U M I N IO E ORARE V I D R E P A Z N E T C V DI P O IL PESO E 500 11 GT3 R 9 A L : I L O D R O C I .000 EURO 9 2 4 A D A M R ’A È UN
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elocità. Io sono velocità, diceva Saetta McQueen, ad occhi chiusi, all’inizio del primo episodio di Cars. E questo deve essere proprio ciò che si deve arrivare a pensare prendendo posto all’interno del minimalistico abitacolo della Porsche 911 GT3 R, la rinnovata variante da corsa della 991 (che trova la sua base nella GT3 RS presentata a Ginevra) che si pone come obiettivo quello di portare nuovamente in alto i colori della Casa di Weissach sui tracciati dei vari Campionati sportivi mondiali a partire dal prossimo anno. Cuore e anima della nuova sportiva tedesca rimane il confermatissimo sei cilindri boxer collocato in posizione posteriore centrale a sbalzo da 4.0 litri di cubatura, la cui potenza nominale promessa dovrebbe aggirarsi intorno ai 500 CV, un valore questo ottenuto grazie alla magia dell’iniezione diretta del carburante (con pressioni che arrivano sino a 200 bar) e della fasatura variabile. Al fianco della celeberrima unità teutonica troviamo un cambio sequenziale a sei
velocità, che trasmette il moto alle ruote posteriori (con pneumatici da 310 mm di larghezza), connotate, come quelle anteriori, da cerchi con disegno a sette razze ad Y, al cui interno fanno capolino i dischi in acciaio forati dell’impianto frenante, che
presentano un diametro di 380 mm all’anteriore e di 370 mm al posteriore. A lavorare su questi ultimi le immancabili pinze monoblocco realizzate in alluminio (a sei pistoncini davanti e a quattro pistoncini dietro), mentre un passo maggiorato di 8,3
.115.
cm (rispetto alla 911 attualmente impegnata nelle corse) va a concorrere, insieme ad altre soluzioni, nell’ottimizzazione della distribuzione delle masse. Spostando infatti l’impianto di raffreddamento dai lati al fronte della vettura (soluzione questa mutuata dalla 911 RSR) e adottando una serie di inedite primizie tecniche, il baricentro è stato riposizionato al fine di garantire una maggior stabilità in curva. Un obiettivo questo raggiunto grazie anche un’aerodinamica migliorata: tanto il lavoro fatto in galleria del vento allo scopo di generare carico verticale. Le griglie di estra-
MINIMAL: COME SU OGNI VETTURA DA CORSA CHE SI RISPETTI, L’ABITACOLO È DOMINATO DA ROLL-BAR, FIBRA DI CARBONIO E STRUMENTAZIONE DIGITALE
zione che troviamo collocate sul cofano e sulla sommità dei passaruota anteriori vanno infatti, come la mastodontica ala posteriore di 2 metri di lunghezza, a sviluppare downforce, mentre elementi realizzati in leghe di acciaio e alluminio, oltre che in fibra di carbonio, si propongono (in maniera analoga al policarbonato impiegato per le superfici trasparenti) di sorridere al valore indicato dall’ago della bilancia.
SEMPLICEMENTE SPARTANA
All’interno, come sempre su una vettura da corsa, troviamo solamente
quanto essenziale: roll-bar alle spalle e ai lati del pilota (per assicurare l’incolumità dello stesso in caso di malaugurato incidente), che viene letteralmente avvolto da un sedile con guscio in CFRP, un volante a tre razze a fondo piatto con comandi integrati (dotato di corona rivestita in Alcantara) e una strumentazione integralmente digitale dal cui schermo è possibile mantenere sotto controllo tutti i parametri della vettura. Il costo? 429.000 euro, ma d’altronde chi ha mai detto che correre costa poco?
RO U E 0 0 .0 5 1 ONE A DISPOSIZI
R A C T BUDGE
I APPONESE, G E T N E M A C TIPI ”, A MANDORL A A UNA LINEA I D H C A C T A O Z “ Z E I R I E RGAT CARATT ISTI VELOCI FANGHI ALL A M A R I A E P N N E O T C N E , T IVER GRINTOSA ANA A VETTURA D N U È A QUALCHE S Z N 0 G 5 E 3 D S N I A D S S N I O LA N A E N SUA IN PIST A L E R I D A POSTERIORE E N CHE S O I Z A R T A A Z IE A LL DERAPATA GR E a RE DA ZI ON A CU R A dell
PREZZO: DA € 9.000 (2003) A € 28.000 (2007)
L
a Nissan 350Z è stata lanciata sul mercato nel 2003, con un motore 3.5 litri di cilindrata e 280 cavalli di potenza, per poi essere portata a quota 300 con la versione 2005 e in ultimo a 313 cavalli nel 2007 (con un nuovo telaio). L’ultimo propulsore tuttavia non è un semplice aggiornamento, ma è stato ridisegnato quasi completamente e dotato di una doppia aspirazione. Punto di forza della coupè nipponica è proprio l’affidabilità del propulsore, sono infatti quasi inesistenti i casi di manutenzione straor-
dinaria, eccezion fatta per alcuni modelli da 300 cavalli, nei quali è stato riscontrato un consumo anomalo di olio motore e una minore affidabilità: per questo motivo consigliamo di scegliere tra una 280 o una 313 per evitare di rischiare noie dopo l’acquisto. Anche perchè la 350Z ha una manutenzione onerosa per il costo dei ricambi originali Nissan. Dovete infatti sapere che la sostituzione della frizione (di norma dopo i 60.000 km iniziano i primi cedimenti per un’eccessiva usura del disco) costa circa 600 euro manodopera esclusa! Mentre la spesa per sostituire
dei leveraggi al posteriore (identificabili da rumori metallici) può arrivare fino a 800 euro. Parlando di consumi invece dimenticatevi quelli da utilitaria, perchè il motore della 350Z vi farà innamorare, ma farà felice anche il vostro benzinaio! In media si riescono a fare nel ciclo combinato non più di 8 km al litro (se non si ha il piede pesante si riescono a fare i 10-11): consumi tuttavia onesti per un 3.5 litri di cilindrata da 1600 kg. Oltre ai motori ogni versione era caratterizzata da due differenti allestimenti, Lev1 e Lev2, con sedili in tessuto e im-
117. .117. FRIZIONE E CAMBIO La frizione ha una durata media di 60.000 km, ovviamente tutto dipende da come l’ha trattata il precedente proprietario. Non spaventiamoci invece se il cambio vibra in modo eccessivo, è un piccolo difetto riscontrato su alcuni esemplari che non implica nessun problema grave.
RESTYLING Nel corso degli anni sono stati modificati principalmente i materiali degli interni, con superfici più morbide e gradevoli al tatto nella versione 2006/2007. Rinnovati i fari anteriori e quelli posteriori, quest’ultimi a led nella my2007.
QUALE MOTORE
Tra le tre differenti motorizzazioni consigliamo di scegliere tra la 280 e la 313 cavalli. La 280 è rude e spinge di più in basso con una coppia superiore (ma limitatore a 6700 giri), mentre la 313 può raggiungere i 7200 rpm e proprio in alto si sentono i cavalli in più.
DUE ALLESTIMENTI Tutte le versioni sono disponibili in due allestimenti, Lev1 e Lev2 che non presentano differenze prestazionali ma solo nei materiali e accessori degli interni. Solo sulla Lev2 infatti troviamo sedili in pelle regolabili e riscaldabili elettricamente e impianto audio Bose. QUANTO COSTANO I RICAMBI?
pianto “standard” per la Lev1 e sedili in pelle regolabili e riscaldabili elettricamente con impianto audio Bose per la Lev2. Entrambe sono equipaggiate con cerchi in lega da 18 pollici (i cerchi forgiati Rays più leggeri erano optional). Tra i difetti noti segnaliamo il motorino alzavetro destro che primo o poi deve essere sostituito (se siete fortunati l’ex proprietario potrebbe averlo cambiato in garanzia). A fianco della versione coupè troviamo anche la Roadster che mantiene inalterare le doti telaistiche e prestazionali, ma con 75 kg in più.
Assetto a ghiera ST Supensions
€ 894,00
Kit Bilstein PSS B14
€ 1.522,00
Pastiglie Brakeart
ant. € 211,00 post. € 140,00
Tagliando manutenzione (olio, candele, filtri)
€ 215,00
Frizione (manodopera esclusa)
€ 600,00
Sostituzione leveraggi (manodopera esclusa)
€ 800,00
Toyo Proxes T-1 SPORT 225/45/R18
€ 580,00
Toyo Proxes T-1 SPORT 245/45/R18
€ 635,00
PROPRIETARIO Nome: Jon Olsson Nazionalità: svedese Età: 32 Professione: Sciatore Carriera sportiva: 11 podi agli X Games, ha partecipato a 8 Coppe Mondiali dello Sci Alpino Quando ti sei innamorato delle automobili? Nel 2000. Quando ho provato l’emozione della pista. Una volta fatto un giro ero non volevo più fermarmi e desideravo sempre di più! Qual è stata la tua prima auto preparata? Una Camaro del 1971. Che è “esplosa” nel giorno in cui la comprai sulla via del ritorno dal concessionario a casa mia. Non è stato un ottimo inizio! Perché hai scelto la RS6? È veloce come una sportiva e ha abbastanza spazio a bordo per permettermi di andare a sciare insieme ai miei amici! Perché hai deciso di modificarla? Ho sempre un milione di idee. Ho voluto unire il mio amore per le auto da corsa al comfort della RS6. Era difficile fare di meglio, ma penso che siamo riusciti a conferire a questa vettura un tocco davvero speciale! Quali risultati vi aspettavate? Sei soddisfatto? Mi aspettavo qualcosa di estremo ed è uscita esattamente come la volevo! Che cosa provi quando guidi la tua RS6? Potenza e il sound percepiti quando si preme il pedale del gas sono semplicemente incredibili! Ho guidato molte auto veloci, ma questa è di gran lunga la più divertente con la quale abbia mai “giocato”! È veloce come una sportiva e fa il rumore di un razzo!
IL PREPARATORE Design: Caresto Rodervägen 14 26294 Ängelholm (Svezia) www.caresto.se Meccanica: Stertman Motorsport AB Arkitektvägen 8 14945 Nynäshamn (Svezia) www.stertman.se
TE ST O di
BE TS AF E.CO KA R BA KK E FO TO di OS O MB LO CO AL ES SA ND RO
AUDI RS6 - JON OLSSON
.POWER CAR. LO C H I E S TO A L I R A H N O S OL S . A L P I NO J ON A RT IC OL A RE E P R O O T T L A O I M C S 6 LO O A RS A A L L E AU T C A RE S TO UN T A A R T I S P I S L I A I A C SP E E T T UR A LL A ATO UN A V T S È O RTEC IPA RE T A A P T L R U E S T I O R P L I I N CU C V! NE L DT M C O E T A N OLTRE 950 G E ? I P R M I E M U N I 00. GUMBA LL 30 M
POWER CAR
AUDI RS6
S
e ancora identificate le station wagon come delle vetture “paciose”, adatte solo alle vacanze e ai lunghi weekend con la famiglia ci penserà l’Audi RS6 DTM di Jon Olsson a farvi definitivamente ricredere. Il “mostro” di Ingolstadt voluto dallo sciatore professionista svedese per partecipare alla Gumball 3000 (un raid non competitivo di tremila miglia di lunghezza – circa 5.000 km – che quest’anno ha avuto luogo dal 26 al 28 di maggio) è infatti una vera e propria hypercar a tutti gli effetti. Perché? Perché la RS6 DTM (realizzata da Design Caresto, un marchio specializzato nelle preparazioni estreme e fondato da Leif Tufvesson, noto tecnico svedese il cui nome è legato anche al marchio Koenigsegg) è in grado di sviluppare ben 950 CV di potenza, che divengono 1.000 in configurazione da gara. Numeri da capogiro, permessi da una elaborazione molto significativa del V8 biturbo da 4.2 litri (che in configurazione standard sviluppa 560 CV) e che vengono trasmessi su tutte e quattro le ruote motrici da una trasmissione S-Tronic appositamente rivisitata da STM. Risultati incredibili questi, consentiti dall’adozione di un software di controllo motore di tipo STM stage 3++, dal ricorso a dei turbo TTE9XX realizzati in oro anodizzato a 18 carati, dall’impiego di un impianto di scarico Miltek privo di silenziatore e catalizzatore (un' edizione speciale realizzata per Jon Olsonn), da delle tubature realizzate artigianalmente da STM, da un inedito corpo farfallato (in grado di garantire un afflusso superiore del 70% rispetto all’analoga componente origina-
le) e da un impianto di raffreddamento customizzato. Al fianco di un propulsore così performante troviamo assetto e impianto frenante dedicati: le sospensioni sono state realizzate artiginalmente per questa vettura e sono state denominate Intrax 1k2 Black Titan, mentre i freni - griffati Movit – presentano un mastodontico diametro di 402 mm (oltre ad uno spessore di 36 mm) sui quali fanno presa pinze a sei pistoncini (di colore rosso) che si servono del liquido RH665 e di tubature realizzate dalla STM. Inoltre, , per i freni posteriori sono state scelte delle pastiglie firmate dalla Stoptech.
ESAGERATA
Tutto nuovo ovviamente anche il corpo vettura, esagerato e realizzato in maniera completamente artigianale: pas-
saruota allargati, paraurti e profili alari dedicati, insieme a spoiler, estrattore e porta-oggetti sul tetto i tratti distintivi estetici di questa vettura, che trova nei bolidi partecipanti al Campionato DTM la propria fonte d’ispirazione. Per quale motivo? Ce lo spiega direttamente Jon Olsson: “Ho sempre amato i body-kit delle auto del DTM, ed è stato un sogno poter dare alla luce una vettura caratterizzata da un’estetica simile ma utilizzabile sulle strade di tutti giorni. Io ho bisogno di molto spazio per poter trasportare la mia attrezzatura sulle piste da sci. Abbiamo provato quindi a vedere cosa si riusciva a fare con un’Audi RS6”. E a giudicare dal risultato, diremmo che se l’obiettivo era stupire, questo è stato sicuramente centrato…
IL MOTORE V8 BITURBO EROGA ORA 1.000 CV!
SCHEDA TECNICA DESIGN Body-kit completamente artigianale in stile DTM MOTORE Software di controllo motore di tipo STM stage 3++, turbo TTE9XX realizzati in oro anodizzato a 18 carati,
impianto di scarico Miltek privo di silenziatore e catalizzatore (in edizione Jon Olsonn), tubature realizzate artigianalmente da STM, inedito corpo farfallato (in grado di garantire un afflusso superiore del 70% rispetto all’analoga componente originale), impianto di raffreddamento custom.
TRASMISSIONE STM custom S-tronic software ASSETTO E FRENI Sospensioni modificate Intrax 1k2 Black Titan, freni Movit da 402 mm di diametro e 36 mm di spessore, pinze a sei pistoncini, liquido frenante RH665, tubature modificate, pastiglie Stoptech al retrotreno.
.121.
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TEORI A
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a fasatura di distribuzione e il profilo degli eccentrici sono di importanza assolutamente essenziale ai fini non solo delle prestazioni del motore, ma anche del “carattere” della sua erogazione. I costruttori fanno le loro scelte in materia in base al tipo di impiego al quale il mezzo è prevalentemente destinato. Adotteranno quindi fasature spinte e profili aggressivi per i loro motori di prestazioni più elevate e fasature tranquille e profili “morbidi” per i modelli di impostazione più utilitaria o turistica. Hanno a disposizione sofisticati strumenti quali programmi di calcolo estremamente evoluti, raffinati sistemi di simulazione, etc... E inoltre hanno a disposizione un considerevole tempo di sviluppo, tanto al banco quanto su strada, durante il quale possono provare tante soluzioni differenti a livello di alberi a camme, grazie alle quali possono effettuare una accuratissima messa a punto “fine”, lavorando a livello di dettaglio. QUESTA SEZIONE DI UNA TESTA DI MOTORE BIALBERO DI ALTISSIME PRESTAZIONI MOSTRA CHIARAMENTE COME IL MOVIMENTO DELLE VALVOLE VENGA DETERMINATO DALLE CAMME, CHE QUI AGISCONO SULLE PUNTERIE
123.
Come noto la fasatura è costituita dai punti di inizio apertura e di fine chiusura delle valvole, ovvero degli “anticipi” e dei “ritardi”, che vengono espressi in gradi di rotazione dell’albero a gomiti e che possono essere indicati anche graficamente (è per questo che la fasatura stessa viene sovente chiamata “diagramma” di distribuzione). L’operazione mediante la quale si dispone l’albero a camme in modo da ottenere il suo corretto posizionamento angolare rispetto alle manovelle dell’albero a gomiti, ossia si ottengono gli anticipi di apertura e i ritardi di chiusura delle valvole previsti dal costruttore viene detta “messa in fase” della distribuzione e costituisce uno degli interventi più delicati in fase di elaborazione o allorché si effettua il montaggio di un motore di prestazioni molto elevate. La fasatura però non è tutto, come vedremo...
PROFILI E ALZATE
In linea ideale la valvola dovrebbe aprirsi, ovvero passare dalla posizione di chiusura alla alzata massima, in maniera istantanea, una volta giunto il momento opportuno, e lo stesso dovrebbe avvenire per la chiusura. Il grafico indicante il suo movimento in funzione della rotazione dell’albero sarebbe costituito da due segmenti verticali (punti di aper-
TEORI A
DISTRIBUZIONE
tura e di chiusura) unite da un segmento orizzontale. Come ovvio questo non è possibile, per più di una ragione. Tanto per cominciare, ci sono dei motivi meccanici. Il sollevamento non può avvenire in un tempo pari a zero. In tal caso infatti le accelerazioni della valvola e della punteria o del bilanciere sarebbero infinite e quindi le forze d’inerzia risulterebbero assolutamente inaccettabili. Deve invece aver luogo gradualmente, anche se in un tempo molto ridotto. Questo significa che l’apertura deve iniziare con un certo anticipo rispetto al punto morto in corrispondenza del quale in linea “ideale” dovrebbe avvenire. In questo modo la valvola è già notevolmente sollevata quando più occorre. Ossia, per quanto riguarda la valvola di ammissione, quando il pistone inizia ad esercitare vigorosamente la propria azione aspirante.
VELOCITÀ E PRESSIONI
Il movimento dei gas che vengono aspirati è dunque di tipo pulsante. La loro velocità varia di continuo e raggiunge valori massimi dell’ordine di 75 - 100 metri al secondo, in corrispondenza della parte interna della sede valvola, ovvero della sezione ristretta del condotto, il che equivale a qualcosa come 270 - 360 km/h! Le colonne gassose subiscono accelerazioni elevatissime. Basta pensare che a 8000 giri/minuto ogni valvola si apre e si chiude 66 volte al secondo, ovvero che ciascuna fase di aspirazione deve compiersi in un tempo dell’ordine di 4,7 - 5,4 millisecondi! Quando il pistone inizia a scendere dal PMS verso il PMI, esercita la sua azione di richiamo nei confronti dei gas in maniera via via più vigorosa (mentre contemporaneamente la valvola di aspirazione si solleva sempre più dalla sede, raggiungendo la massima alzata circa 108° - 115° dopo
il PMS). Il movimento del pistone crea una depressione e i gas vengono letteralmente spinti all’interno del cilindro dalla pressione esterna. Non esiste però una perfetta sincronia tra le due azioni. I gas “seguono” il pistone con un certo ritardo. Però, una volta che hanno raggiunto una elevata velocità sono riluttanti a fermarsi rapidamente e continuano per inerzia ad entrare nel cilindro anche dopo che il pistone, suparato il PMI, ha già iniziato da tempo la risalita verso il PMS, ovvero la corsa di compressione. È in questo modo che, facendo chiudere la valvola di aspirazione con un notevole ritardo rispetto al PMI (il che consente ai gas di continuare ad entrare), si sfrutta la loro inerzia in modo da migliorare il rendimento volumetrico (e quindi la potenza) del motore.
GAS IN MOVIMENITO Gli anticipi di apertura e i ritardi di chiusura sono di grande importanza ai fini della respirazione del motore anche sotto un altro aspetto, addirittura fondamentale per i modelli da competizione o comunque di elevatissime prestazioni. Qui entrano in gioco l’inerzia dei gas (che hanno anche loro una massa!) e i fenomeni pulsatori. L’aspirazione non avviene in maniera continua; la fase ha una durata dell’ordine di 230° - 260°, nei motori automobilistici aspirati di alte prestazioni. Infatti i due punti morti sono separati da 180° di rotazione dell’albero (valore ovviamente fisso per tutti i motori), l’anticipo di apertura è dell’ordine
di una trentina di gradi e il ritardo di chiusura di una cinquantina (questi due ultimi valori possono invece cambiare anche notevolmente; quelli qui indicati sono assolutamente indicativi). A questo si aggiunge il fatto che l’”effetto aspirante” del pistone varia durante la fase, in quanto legato al suo spostamento, che è nullo in corrispondenza dei punti morti e assai modesto nelle loro vicinanze. Addirittura, prima del PMS e dopo il PMI lo spostamento del pistone agisce in senso inverso, ovvero tende a spingere i gas fuori dal cilindro, anziché richiamarli! Qui entra in gioco l’inerzia della colonna gassosa presente nel condotto.
TEORI A “LAVARE” LA CAMERA
L’apertura della valvola d’aspirazione deve iniziare con un certo anticipo rispetto al punto morto superiore (PMS) di fine corsa di scarico e l’altra valvola, dalla quale escono i gas combusti, deve terminare la sua chiusura con un certo ritardo rispetto ad esso. Il periodo durante il quale entrambe sono sollevate dalle sedi, sia pure parzialmente, viene detto incrocio ed è di grande importanza per due ragioni. Innanzitutto, serve a sfruttare l’effetto estrattore dei gas combusti, ovvero la loro inerzia abbinata all’onda di pressione negativa che, proveniendo dallo scarico, se arriva al momento giusto in corrispondenza della camera, fa iniziare il movimento dei gas freschi, e quindi il loro ingresso nel cilindro ancor prima che il pistone abbia cominciato a scendere dal PMS al PMI. A ciò si aggiunge il fatto che in questo modo la camera viene “spazzata”, in quanto la carica fresca che entra completa l’espulsione dei gas combusti. In altre parole, l’incrocio è essenziale ai fini del lavaggio. La cosa è molto importante in quanto i gas combusti residui non solo diminuiscono lo spazio a disposizione della
miscela aria-benzina, ma ne innalzano anche la temperatura.. Il pistone “sposta” un volume pari alla cilindrata unitaria ma resta la camera di combustione dalla quale espellere i gas esausti e nella quale immettere la carica fresca, e a questo provvede proprio la fase di incrocio!
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DURANTE LA FASE DI INCROCIO LE VALVOLE NON POSSONO ESSERE SOLLEVATE MOLTO DALLE SEDI TANTO PER MOTIVI MECCANICI (ECCESSIVE ACCELERAZIONI DELLE PARTI IN MOTO ALTERNO) QUANTO PER EVITARE CONTATTI CON IL PISTONE, SUL CUI CIELO VENGONO PERTANTO PRATICATI DEGLI INCAVI
TEORI A
DISTRIBUZIONE
CHE NUMERI!
Gli alberi a camme dei motori di serie hanno delle rampe di raccordo piuttosto estese. Si tratta delle porzioni dell’eccentrico che collegano il cerchio di base ai fianchi di apertura e di chiusura e servono a riprendere il gioco con gradualità e a consentire un ritorno in sede del fungo dolce e privo di rimbalzi. Sono importanti ai fini della silenziosità di funzionamento, ma, dato che sono molto progressive (si estendono per qualcosa come 40° - 45° di rotazione dell’albero a gomiti), ostacolano un accurato rilevamento della fasatura. È per questa ragione che per gli alberi a camme speciali (e anche per la maggior parte di quelli di serie) i costruttori indicano la fasatura ottenibile con un certo gioco, molto superiore rispetto a quello di regolazione, o in corrispondenza di una certa alzata (in genere, un millimetro). Ciò consente di bypassare le rampe e quindi di rilevare agevolmente e con ottima precisione i punti di inizio apertura e di fine chiusura delle valvole. È a questo punto chiaro che per poter fare dei confronti tra le fasature fornite da diversi alberi a camme occorre che tutte siano ottenute con un eguale gioco (o con una eguale alzata). Per avere un’idea dell’importanza di questo basta pensare che un albero che fornisce una durata della fase di aspirazione di 230° bypassando le rampe, ne può fornire una di 325° col gioco ridotto a zero. Nei moderni motori automobilistici di serie di prestazioni elevate vengono generalmente adottate fasature tipo quella che segue, effettuando la rilevazione con un millimetro di alzata. Aspirazione apre 15° prima del PMS,
chiude 55° dopo il PMI; scarico apre 55° prima del PMI, chiude 15° dopo il PMS. In questo caso, come si può notare si tratta di una fasatura simmetrica; l’incrocio ha una durata di 30°. In effetti comunque, dato che questi valori sono stati ottenuti con la valvola sollevata di 1 mm, la situazione reale è leggermente diversa...
QUALE ALZATA?
Nei moderni motori automobilistici di serie l’alzata massima delle valvole di
aspirazione è dell’ordine di 0,24-0,29 volte il diametro del fungo. Nelle realizzazioni di potenza specifica più elevata si sale anche in misura notevole. Per quanto riguarda le moto sportive odierne, il valore in questione è generalmente compreso tra 0,29 e 0,32, mentre nei motori di Formula Uno è attorno a 0,32 - 0,38. Si deve qui riucordare che una volta che l’alzata della valvola risulta superiore a 0,25 0,29 volte il diametro del fungo, la sezione limitante, per quanto riguarda il passaggio dei gas, non è più quella tra la valvola stessa e la sede, ma la zona ristretta del condotto (che in genere si ha in corrispondenza della parte più interna della sede stessa). Si potrebbe quindi pensare che sollevare ulteriormente la valvola non porti ad alcun vantaggio, in termini di respirazione, ma in effetti non è così; la cosa è positiva in quanto la massima sezione disponibile viene raggiunta più rapidamente e rimane “disponibile” più a lungo. In altre parole, aumenta il time-area (fermo restando il regime di rotazione).
LO STRUMENTO GENERALMENTE IMPIEGATO PER RILEVARE IL DIAGRAMMA DELLE ALZATE (DAL QUALE SI POSSONO OTTENERE LE VELOCITÀ E LE ACCELERAZIONI DELLE VALVOLE) È COSTITUITO DA UN SENSORE CHE RILEVA IL MOVIMENTO LINEARE DELLA PUNTERIA E DA DUE SUPPORTI, CON DISPOSITIVO DI RILEVAMENTO DEL MOVIMENTO ANGOLARE DELL’ALBERO A CAMME.
TEORI A
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ALCUNI MOTORI DI SERIE SONO OGGI DOTATI DI ALBERI A CAMME TUBOLARI, CON CAMME RIPORTATE. QUESTA TECNOLOGIA NON VIENE PERÒ IMPIEGATA PER GLI ALBERI DESTINATI AI MOTORI DA CORSA UNA VITA DIFFICILE
Le cose accadono con grande rapidità, agli alti regimi. I tempi disponibili per lo svolgimento delle varie fasi sono brevissimi e le parti in moto alterno sono soggette ad accelerazioni elevatissime. Le forze d’inerzia, oltre a crescere con il quadrato della velocità, sono direttamente legate alla massa dei componenti. Logico quindi che, per contenere le forze stesse, i tecnici lavorino nel senso di ridurre al minimo possibile il peso degli organi mobili della distribuzione. È proprio per questo motivo che nei motori da competizione si impiegano valvole in titanio, notevolmente più leggere di quelle realizzate con i materiali convenzionali (acciai speciali o superleghe). Le punterie a bicchiere pesano molto meno di quelle idrauliche e per questa ragione le hanno soppiantate in molti casi (que-
sta sostituzione è stata agevolata anche dai miglioramenti compiuti negli ultimi anni in fatto di materiali per le sedi delle valvole). Molti motori di serie impiegano bilancieri a dito muniti di rullo per ridurre gli attriti, mentre in quelli di Formula Uno si adottano di norma bilancieri a dito ultraleggeri, con pattino fortemente arcuato. Una punteria a bicchiere del diametro di 35 mm ha un peso di poco superiore a 40 grammi (se fosse idraulica quest’ultimo risulterebbe dell’ordine di 65 g!).
PRESSIONI IMPONENTI La velocità di rotazione dell’albero a camme è costante ma non si può certo dire lo stesso per quanto riguarda quella di strisciamento. Inoltre occorre tenere presente che la linea di contatto (in effetti, grazie alle deformazioni elastiche delle superfici nelle zone in questione, non si tratta di linee, ma di sottili rettangoli) si sposta di continuo durante il movimento della camma. Tra l’altro questo come ovvio complica notevolmente le cose a livello di lubrificazione, in quanto non si può instaurare un regime idrodinamico.
Se a ciò si aggiungono le elevatissime pressioni in gioco, è chiaro che la vita non è proprio semplice per gli eccentrici e per le punterie o i bilancieri sui quali essi agiscono. Fino a non molti anni fa non sono stati rari i casi di problemi in questo “reparto” del motore, coe usura precoce o addirittura danneggiamento delle superfici di lavoro. Sempre con riferimento ai motori di serie, le pressioni di contatto sono indicativamente dell’ordine di 7000 - 9000 bar. Nel caso di alberi a camme speciali o destinati a moto-
ri da competizione, possono essere considerevolmente superiori (il che tra l’altro spiega per quale ragione sia necessario impiegare particolari lubrificanti di montaggio e non solo olio motore). Proprio la pressione elevatissima determina al tempo stesso un enorme incremento localizzato della viscosità dell’olio e una deformazione elastica delle superfici metalliche nelle zone interessate (con conseguente aumento delle aree che supportano il carico) e permette pertanto l’instaurarsi di una lubrificazione elastoidrodinamica.
TEORI A
DISTRIBUZIONE
DAL PIENO O RIPROFILATI ?
Le aziende specializzate che producono alberi a camme speciali spesso chiedono di ricevere l’originale, dal quale, mediante accurata riprofilatura degli eccentrici, verrà ricavato l’albero a camme più spinto. Questa pratica consente un contenimento dei costi ma non sempre può essere adottata. Occorre infatti vedere qual è lo spessore dello strato indurito, che varia a seconda della tecnologia di produzione impiegata dal costruttore. Negli altri casi occorre ricavare i nuovi alberi a camme dal pieno, ovvero partendo dalla barra. Gli alberi a camme di serie sono spesso in ghisa grigia, indurita superficialmente mediante opportuno trattamento termico o termochimico. Talvolta questi componenti vengono prodotti in modo che nella loro parte più esterna si formi della ghisa bianca, durissima (ma fragile) e lavorabile solo mediante rettifica. Una discreta diffusione la hanno anche gli alberi a camme in ghisa sferoidale. Gli alberi a camme dei motori da corsa e quelli ottenuti dal pieno sono invariabilmente in acciaio. Come trattamento per ottenere una adeguata durezza superficiale degli eccentrici in questi casi si fa in genere ricorso alla nitrurazione. Una tecnologia che si è affermata negli ultimi anni in campo automobilistico prevede la realizzazione di alberi a camme tubolari sui quali vengono inseriti (e opportunamente posizionati) degli eccentrici riportati (in genere ottenuti per sinterizzazione).
COSA OFFRE IL MERCATO
Le aziende specializzate che fabbricano e commercializzano alberi a camme destinati alla elaborazione dei motori, dispongono in genere di un know-how specifico considerevole e compiono numerose prove, tanto al banco quanto su strada, prima di mettere in vendita i loro prodotti. Molti di loro dispongono di cataloghi nei quali vengono indicate le sigle dei vari alberi a camme, realizzati per i motori più diffusi. Già, perché ogni modello costituisce un caso a sé stante, nel senso che la fasatura e la legge delle alzate che vanno meglio, sotto certi aspetti, per un motore, possono essere tutt’altro che ideali per un altro. Se così non fosse, gli eccentrici avrebbero tutti lo stesso profilo e i diagrammi di distribuzione sarebbero gli stessi per tutti i motori di una determinata tipologia... Inoltre, le esigenze sono diverse. C’è chi vuole elaborare il motore per avere più birra nell’impiego su strada della vettura, che vuole potenziarlo al massimo per utilizare l’auto in pista, e via dicendo. Per questa ragione, relativamente a diversi motori di notevole diffusione, i cataloghi possono riportare svariati tipi di alberi a camme, ognuno dei quali fornisce risultati differenti. Talvolta vengono fornite anche sintetiche informazioni in merito al tipo di impiego della vettura per il quale ciascun albero a camme è più indicato.
TEORI A CONFRONTI IMPOSSIBILI
visivamente e facendo un paio di misure con un calibro, come talvolta capita, purtroppo, di veder fare ad alcuni meccanici. C’è anche da tenere presente che il profilo degli eccentrici deve sempre essere preso in considerazione unitamente ai cedenti sui quali essi lavorano. Nei motori automobilistici si impiegano tanto le punterie a bicchiere quanto i bilancieri a dito (delle punterie idrauliche non è il caso di parlare, in una rivista di tuning!), e questi ultimi sono dotati
UNA SCELTA DIFFICILE?
dagli specialisti hanno semplicemente una alzata un poco maggiore di quella originale, il che comporta accelerazioni superiori per le valvole e gli altri organi in moto alterno (punteria o bilanciere, scodellino, pastiglia calibrata, semiconi e parte della molla). Altre volte l’alzata varia solo di poco rispetto a quella fornita dall’albero a camme di serie ma gli anticipi di apertura e i ritardi di chiusura sono sensibilmente maggiori. La fasatura, in altre parole, è più spinta. In altri casi ancora, vengono variate tanto la fasatura quanto l’alzata massima (talvolta anche in misura davvero considerevole); si tratta come ovvio degli alberi a camme più spinti.
Valutare un albero a camme non è facile. Certo, il diagramma di che esso fornisce e l’alzata massima che impartisce alle valvole (dati in genere forniti da produttore), possono dire molto, ma certamente non tutto. D’altro canto, è praticamente impossibile dire qualcosa in merito alle prestazioni che un albero a camme consentirà di ottenere e al carattere che impartirà alla erogazione semplicemente esaminandone il profilo
Il diagramma delle alzate si rileva puntando un comparatore sullo scodellino della molla (o sulla punteria a bicchiere), avendo cura di disporre l’astina tastatrice parallelamente allo stelo della valvola. Ogni due o tre gradi di rotazione dell’albero a gomiti (al quale è ovviamente fissato un disco goniometrico) si rileva il sollevamento della valvola. I risultati ottenuti è bene vengano poi riportati su di una carta millimetrata, adottando una scala opportuna. Se la carta è trasparente, si possono sovrapporre i diagrammi relativi a diversi alberi a camme ed effettuare un interessante e significativo confronto. Come ovvio, tutto questo può anche essere fatto al computer. Alcuni degli alberi a camme proposti
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di un pattino avente una determinata curvatura e una data disposizione... Insomma, l’unico sistema per avere informazioni affidabili è ricavare il diagramma delle alzate che gli eccentrici ruotando impartiscono alle valvole. Per rilevarlo occorre montare tanto le punterie (o i bilancieri) di un solo cilindro, quanto gli alberi a camme sulla testa. Certi specialisti dispongono di apposite “maschere” ma per i privati in genere non è neanche il caso di parlarne.
QUESTI DUE ALBERI A CAMME FANNO PARTE DI UN KIT DI POTENZIAMENTO PER UN MOTORE DI ALTISSIME PRESTAZIONI. COME SI PUÒ NOTARE, NÉ SU DI ESSI NÉ SULLE RUOTE DENTATE SONO PRATICATI SEGNI DI RIFERIMENTO.
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