Dal pluripremiato autore di Rughe, dopo Memorie di un uomo in pigiama, ecco‌
Traduzione di Ilaria Fiorella
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Avventure di un uomo in pigiama Collana «Prospero's Books Extra» n. 16 I edizione: aprile 2015 Edizione originale: Andanzas de un hombre en pijama Copyright text and illustrations © 2014 by Paco Roca All rights reserved Published by agreement with Astiberri Ediciones Sceneggiatura, disegni e colori: Paco Roca Traduzione: Ilaria Fiorella Revisione della traduzione: Gianni Ressi Lettering e impaginazione: Alessandro Aureli (tunue.com) Illustrazioni di copertina: Paco Roca Per l'edizione italiana Copyright © 2015 Tunué S.r.l. Direzione editoriale: Massimiliano Clemente Tunué Via degli Ernici 30 – 04100 Latina – Italy tel. 0773 661760 | fax 0773 1875156 info@tunue.com | www.tunue.com ISBN 978-88-6790-131-9 Finito di stampare nel mese di aprile 2015 presso: Stega-tisak Heinzelova 60/1 10000 Zagreb – Croatia Carta: Maxi Gloss 300 g/m2 (copertina) Maestro 140 g/m2 (interni) Avventure di un uomo in pigiama q VWDPSDWR VX FDUWD ©DPLFD GHOOH IRUHVWHª FHUWL¿FDWD FSC Di Paco Roca presso Tunué: Memorie di un uomo in pigiama (collana «Prospero's Books Extra» n. 8) Rughe (collana «Le Ali» n. 1) I solchi del destino (collana «Prospero's Books» n. 53) L'inverno del disegnatore (collana «Prospero's Books» n. 55) Il faro (collana «Prospero's Books Extra» n. 41) Le strade di sabbia (collana «Le Ali» n. 8) Il gioco lugubre (collana «Prospero's Books» n. 47) Emotional World Tour (con Miguel Gallardo, collana «Prospero's Books Extra» n. 5)
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Abbandonare la nave … ma ho una settimana piena, mamma. se ne vanno tutti in vacanza e io devo finire dei lavori in sospeso…
nelle settimane che precedono le vacanze, mi sembra di stare in pieno naufragio del titanic.
sì, mamma. passerò a riportarti i tupperware vuoti prima di andare in vacanza.
ti sei ricordato di stampare i biglietti dell’aereo?
abbandonare la nave!
ahiahiahia… dove sarà quella maledetta mail dell’acquisto dei biglietti?
… non dimenticarti di raccogliere le posate.
e ricordati i tupperware!
e spegni la luce prima di andartene.
immagino che tu ti sia ricordato di rinnovare la carta d’identità.
ovvio!
ovvio!
ha fissato un appuntamento, signore?
fuggono tutti e io ho la sensazione di essere l’ultimo ad abbandonare la nave.
sei pronto? ho già chiamato il taxi.
mi porto anche il pigiama elegante nel caso in cui ricevessimo visite nella camera d’albergo?
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dove vai con questi valigioni? abbiamo detto solo l’indispensabile.
… dimmi che siamo tornati indietro perché hai lasciato il gas aperto o il fornello acceso. o entrambe le cose.
ma signore, sto per fermarmi per il cambio turno. aspetti che chiedo a un collega.
è che perdo l’aereo. glielo chieda, la prego.
senza questa penna non posso disegnare.
correre più veloce?
arrivati per un pelo.
mi dia la sua carta d’identità.
dovevi sposarti con uno sherpa.
l’ho lasciato nel taxi.
torno subito.
il-il portafoglio! di sicuro il taxi sta ancora…
ogni anno mi domando se vale la pena sopportare tutto questo per farsi un po’ di vacanza. … alla fermata.
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Ti si blocca la digestione! ogni volta che l’aereo sul quale viaggio sorvola tranquillamente l’immenso mare…
… non posso evitare che un timore infantile mi percorra tutto il corpo.
mmm… che fame. con la fretta di prendere l’aereo non abbiamo mangiato niente.
… e l’hostess serve il pasto…
mi tornano in mente quelle torride giornate, quando l’acqua fresca della piscina mi attraeva come un canto delle sirene.
vieni, entra in acqua e fatti un tuffo.
ma ogni volta che ero sul punto di gettarmi in acqua, un grido di mia madre mi ancorava a terra.
ti si blocca la digestione!
per tutta la mia vita ho seguito questa regola come fosse un comandamento.
c’era qualcosa di misterioso e letale che si chiamava «blocco della digestione» che ti impediva di bagnarti dopo mangiato. 5.512, 5.513, 5.514, 5.515…
… onora il padre e la madre. non bagnarti prima di due ore dall’ultimo pasto.
buona parte della mia infanzia l’ho trascorsa aspettando annoiato di potermi bagnare.
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anche se non ho mai capito molto bene in che cosa consista il blocco della digestione, ancora oggi è un timore che mi sopraggiunge ogni volta che si uniscono acqua e cibo.
una delle mie più grandi paure quando mangio a bordo di un aereo che sorvola il mare…
… è che l’aereo precipiti in acqua…
abbiamo un problema in uno dei due motori…
… che miracolosamente io sopravviva all’incidente…
non ha mangiato niente, non le è piaciuto, signore?
arg!
n-non ho fame. ma era buonissimo.
complimenti al cuoco.
… ma che muoia per un blocco della digestione per essermi bagnato prima delle due ore canoniche.
non posso credere che questa paura ti impedisca di mangiare in aereo.
da piccola non aspettavi due ore prima di bagnarti?
io mangiavo dentro l’acqua per non dover aspettare che iniziasse la digestione.
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sul serio terrai l’ultimo pezzo in bocca per tutto il tempo che sorvoleremo il mare?
Mettere alla prova le nostre abilità quando mi trovo in un hotel, ho l’impressione che gli ospiti siano costantemente studiati, come se stessero mettendo alla prova le nostre abilità.
da dove comincio?
di solito non riesco a mangiare abbondantemente la mattina. eppure, nelle colazioni degli hotel sono in grado di divorare per intero la piramide alimentare. fagioli
uova strapazzate
antipasti
siamo qui da una settimana. quando smetterai di mangiare con questa ansia?
formaggi vari uova e salsiccia
pane succo
dolci
acqua
yogurt
latte e cereali
spumante macedonia
… non c’è problema, signore. glielo ripeto per la decima volta in sette giorni. questo è il suo numero di stanza e questa è la password del wifi.
è qui! ancora non hai imparato?
ora capisco perché non funzionava la password del wifi.
un’altra delle prove a cui ci sottopongono gli hotel è quella della memoria. ricordare numeri di diverse cifre…
un’ulteriore prova alla quale ci sottopongono gli hotel è quella dell’orientamento e dei riflessi.
quanto tempo serve a un essere umano per autoregolarsi di fronte a un buffet gratis prima che il suo colesterolo salga in maniera più allarmante dell’inflazione?
ma cosa…? c’è stata la festa di un gruppo rock nella stanza nel cuore della notte?
ma senza ombra di dubbio, la prova definitiva per valutare il nostro intelletto sono gli interruttori elettrici!
se leggi, accendi la luce dal lato tuo.
come arrivare al bagno nel cuore della notte evitando gli ostacoli posti abilmente nella stanza?
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si puó sapere che stai facendo?
sono sicuro che gli hotel siano una copertura per torbidi studi sociologici.
niente… e adesso perché ti sei fissato davanti allo specchio?
mi era sembrato di sentire una risata.
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n-non capisco perché nelle stanze degli hotel è così difficile spegnere o accendere la luce che desideri.
gli mandiamo un buono sconto per farlo tornare qui?
L'equatore del viaggio se sono cambiato in qualcosa negli anni… … certo che mi va di uscire stasera, è da tanto che non ci vediamo. ma domani ho la giornata piena e so che se esco staró malissimo. facciamo un altro giorno, ok?
chi si preoccupa del domani? «no future», amico.
che cosa? non ha un’assicurazione sulla vita né un piano pensionistico? beh, signore, che sta aspettando?
ha già passato i quaranta, vero?
… è che adesso penso di più al futuro che al presente. senza dubbio questo significa crescere.
senza rendermene conto probabilmente ho superato
l’equatore del viaggio.
non ci posso credere, non ho fatto niente di quello che desideravo: viaggiare nello spazio, passare l’estate nella dimora di hugh hefner, fare la conga più lunga della storia…
decidi allora di spremere al massimo il tempo e in uno scatto di impeto ti iscrivi a tutto quello che una volta avresti voluto fare, con l’ingenua illusione che avrai la costanza di farlo.
lezioni di chitarra
ho la sensazione di aver sprecato metà della mia vita. di aver continuato a lasciare le cose importanti per il domani.
corso di paracadutismo
buono per la palestra
lezioni di inglese corso di pittura
le vacanze hanno un momento simile. (sospiro)
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lezioni di equitazione
si sta così bene qui senza fare niente.
18 agosto. che giorno è oggi?
ce ne rimane meno di quello trascorso e non abbiamo fatto ancora niente, niente!
che ne dici se prendiamo qualche stuzzichino e un piatto di pesce?
cosa? abbiamo già superato la metà delle vacanze?
non abbiamo approfittato dei servizi dell’hotel. lo sai che se andiamo in palestra alle sei di mattina abbiamo uno sconto sul prezzo della sauna? e dobbiamo iscriverci a questa passeggiata in barca. e… e…
se non smettiamo di mangiare, dovremo aspettare di aver digerito per poter fare tutte le attività acquatiche.
è incredibile quanto passa veloce il tempo!
al corso da sub. andiamo subito a iscriverci.
cameriere, veloce, il conto.
ricordami di non prendere ferie per l’anno prossimo. che stress!
schifo d’estate.
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Lo sviluppo postvacanza mi è sempre risultata traumatica la fine dell’estate. con lei finivano le lunghe giornate, piene di libertà e di divertimenti senza limiti.
il rientro presupponeva il ritorno a casa, alla routine e a scuola.
i cambiamenti fisici sembravano più evidenti dopo i mesi estivi. peluria baffuta
petto incipiente
la parte positiva era rincontrarsi con i compagni e vedere quanto fossero cambiati dopo il periodo di vacanza.
sembrava che i raggi del sole estivo stimolassero la crescita.
ogni anno tornavo a scuola con l’illusione di avere avuto uno
sviluppo postvacanza.
questo non impediva che la mia ottimista madre continuasse a lasciarmi l’orlo sotto il pantalone.
alla mia età non confido più nell’essere cresciuto di statura dopo l’estate, ma aspiro a una crescita interiore postvacanza.
maggior altezza
ma nel mio caso un simile sviluppo non fu mai troppo evidente.
spero di aver eliminato lo stress, risolto mentalmente i miei dubbi, trovato energie rinnovate…
vedrai come sarai cresciuto alla fine di questa estate.
compio trent’anni, mamma.
come posso verificare se ho avuto questo sviluppo interiore?
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sottoponendomi alla prova della pellicola trasparente.
per usare questa diavoleria bisogna raggiungere un equilibrio totale con l’universo.
la pellicola trasparente fiuta il nostro stress.
dopo un mese di vacanza, sono come un giunco sereno che si dondola pacificamente al vento.
la vera utilità di questa invenzione infernale è mettere alla prova il nostro karma.
tranquillo, tranquillo. anche se non trovi lo stramaledetto inizio del rotolo non succede nulla.
hai già caricato la lavatrice? non avrai messo il tuo maglione rosso con il resto del bucato?
puoi venire a cambiare la bambina? arriverà tardi al suo primo giorno di asilo.
… non mi è arrivato il file. mandacelo urgentemente che bisogna stamparlo.
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c’è tua madre al telefono. dice che le manca un tupperware, quello con il coperchio verde.
mi sembra che tu abbia bisogno di un paio di giorni di vacanza in più.
dopo Memorie di un uomo in pigiama, paco roca torna a proporre una nuova raccolta di storie brevi e fulminanti, attraverso le quali ci racconta il mondo contemporaneo e la vita quotidiana con il suo sguardo ironico ma acuminato di quarantenne che ha infine raggiunto il suo sogno di bambino: starsene a casa in pigiama tutto il giorno!
tunuĂŠ
ISBN 978-88-6790-131-9
9 788867 901319
Euro 14,90