La vita con Mr. Dangerous - (P.Hornschemeier)

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1 Telefonate a lunga distanza




mi scusi...

ah... scendi qui?

giĂ . grazie... scusi.


scusa, è solo che l'autobus... era uno schifo, al ritorno. grazie!

buona giornata.

sentivo la pelle appiccicosa e sudata anche se fuori si era messo a fare un freddo cane (e quindi, giacca scordata a casa, ovvio).

era come se tutti quelli seduti vicino a me dovessero rompermi il cazzo, in qualche modo. cioè, nessuno mi ha fatto nulla, ovviamente... be', questo tipo accanto a me quando mi alzo che mi fa ah, scendi qui? un po' da pervertito e mi guardava le tette e avrei voluto ficcargli una penna in un occhio... ma, ecco, in pratica, dopo che ho lasciato casa di eric mi sembravano tutti orrendi...

sì... no... lo so... facile che sia un tipo a posto, con figli e un cane e tutto.

non so se sono davvero attacchi di panico, ma mi sentivo il cuore lì lì per esplodere e più mi sforzavo di calmarmi, peggio era...

mia madre è sempre lì che mi cazzia... sei troppo prevenuta. ma, ecco, cosa sono? tutti dei santi? voglio dire, dai, siamo seri.


ah ah ah!

già... eppure mia madre continua con i suoi non essere troppo dura con gli altri, amy. ed è così... cosa? aspetta, resta in linea... cosa? scusa, ti ho perso per qualche secondo...

sì. quasi tutto. era una replica.

le vedo le cose, sai? non è che i giornalisti si inventano tutto quanto... molto sì, ma non tutto... e una dovrebbe mantenere un approccio positivo sapendo che la gente non fa che farsi cose orribili a vicenda?

oh... come sempre... detesta il suo lavoro... sai...

contadino greg che crea il clone di antimateria.


no... è una delle prime stagioni... il clone di antimateria... contadino greg si convince che in questo modo mr. dangerous verrà distrutto.

ah sĂŹ?

le hai chiesto di uscire?

e che ha detto?

oh, mi spiace.


e dai! sono solo dieci minuti che siamo al telefono!

e quindi, tu... cosa?

va bene, venti! che importa! ho avuto una giornata del cavolo!

pensi ancora che dovrei lasciare eric?

okay. no. non c'è problema.

sì, anch'io.

sì... certo... no. lo so da me che è pessimo. è solo che ho bisogno di sentirmelo dire da qualcun altro, capisci?


vabbè, ci sentiamo domani? be', allora chiamami quando torni, ok? facile che stia sclerando, soprattutto se avrò già mollato eric. ah.

be', stammi bene... ciao.

mi manchi.


dio santo!

no... scusa, mamma. pensavo che michael avesse richiamato. hey, pensavo che volessi...

ah... ciao...

no... no, avevamo appena riattaccato.

ma non lo so perché avrebbe dovuto richiamarmi subito dopo, ho solo pensato che poteva essere lui.

sì, lo so che martedì è il mio compleanno.


no, non ho avuto tempo di pensarci.

be', dove vuoi andare tu a mangiare?

mamma, non sto facendo la difficile , è solo che ho avuto una giornata di merda per colpa di eric.

ok... ma, in quanto festeggiata, non posso scegliere di non scegliere?

di cacca, va meglio? ho avuto una giornata di cacca.

sempre di escrementi si tratta. diciamo così, mamma.

mamma, non è che potremmo parlarne domani, di questa faccenda del compleanno?


ok... ti voglio bene anch'io... ciao...

cazzo.

cos'ha poi san francisco di cosĂŹ bello?

ah, eccoti qui...

allora, mr. moritz... vomitato su niente di prezioso, oggi?


ma dai, moritz. fa cagare anche a me, questa roba.

ascolta, ormai è tanto che le cose non vanno, tra di noi...

ascolta, credo che noi...

merda...


hey, ciao...

non molto, no... ma ecco, dobbiamo parlare...

okay...

be', è solo che... ormai è tanto che...

non ce la faccio piĂš.

cosa cazzo mi significa?! ok... uh... allora, ciao, direi.

e quindi, io... cosa?


ecco fatto! finalmente! per dirla alla francese: tutto a posto.

e adesso vado a immergerci un mirtillo impreparato.

perchĂŠ sono sorpresa, poi?


non ho mai incontrato nessuno che... non ero così felice da tanto... amy breis rivive le proprie passate relazioni sentimentali alla luce degli episodi che l'hanno colpita maggiormente - e dunque quelli tesi o drammatici - anziché basarsi sui momenti più prosaici e quotidiani.

ok, ok! mi spiace di aver involontariamente rotto la tua tazza di mr. dangerous! dio santo!

davvero non l'avevi capito?

moll... cosa?!

potresti evitare di mettermi in imbarazzo? per una volta?

è il secondo nome di mia nonna. nomi maschili, invece?

se lo teniamo...?

com'è andata?


o appiccicosa beatitudine!

pronto?

ah... ciao, mamma.


mamma, ascolta, non ho davvero voglia di pensarci, al mio compleanno.

e se fosse solo tipo un pranzo settimana prossima, senza festa?

non so. facile che non ce la faccio. abbiamo l'inventario da organizzare, la prossima settimana, e quindi sarò presissima.

no, ci siamo... stiamo bene. va tutto bene.

no, va tutto bene, è solo che eric...

mamma, come hai capito che papĂ era quello giusto?


no, non stiamo per sposarci... sì, diciamo che ne sono piuttosto sicura.

ok, buonanotte.

piuttosto sicura, sì. mamma, adesso devo proprio andare. sono distrutta. è stata lunga, oggi.

on mi sfuggirai!

a voi è mai successo?

deve esserci un modo migliore!

come hai capito che papà era quello sbagliato?



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