fiato sospeso
Silvia Vecchini ‒ Sualzo
In memoria di Elisa C. nostra giovane amica intelligente, acuta, delicatissima. Ricorderemo ogni cosa e non smetteremo mai di chiederci perché tu non sia più qui.
Grazie a Beatrice, Giovanni e Teresa per la loro allegria. Grazie a Stefania e Pamela, per l'aiuto prezioso. Grazie a chi, nell'ombra, faceva il tifo.
Fiato sospeso Collana «Tipitondi» n. 3 I edizione: ottobre 2011 Sceneggiatura: Silvia Vecchini Disegni e lettering: Sualzo Colori: Sualzo e Giusy Capizzi Grafica di copertina e impaginazione: TunuéLab Illustrazioni di copertina: Sualzo Text and illustrations Copyright © 2011 Vecchini/Sualzo/Tunué All rights reserved Il logo Tipitondi è stato realizzato da Rita Petruccioli (ritapetruccioli.com) Direzione editoriale: Massimiliano Clemente Tunué. Editori dell’immaginario Via dei Volsci 139 – 04100 Latina – Italy tel. 0773 661760 | fax 0773 1875156 info@tunue.com | www.tunue.com
ISBN-13, GS1 978-88-97165-24-8 Finito di stampare nel mese di ottobre 2011 presso: D’Auria Printing S.p.A. Zona Industriale Destra Tronto 64016 S. Egidio alla Vibrata (TE) – Italy Carta: Hello Silk + 400 g/m2 (copertina) Burgo R400 Matt 150 g/m2 (interni) Fiato sospeso è stampato su carta «amica delle foreste» certificata FSC Collana «Tipitondi»: 1 – Octave. L’integrale – Chauvel, Alfred, Walter (978-88-89613-92-4) 2 – Le avventure di Tom Sawyer – Istin, J. & M. Akita (978-88-97165-22-4)
prologo
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capitolo 1
riscaldamento
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Da fuori, l’uovo sembra un sasso. Chiuso, duro, liscio come una pietra levigata senza sosta dall’acqua del fiume. Un giorno ho sentito che alcune specie di uccelli mimetizzano le proprie uova tra le pietre. E invece, cosa c’è di più fragile di un uovo? Il contenuto prezioso meriterebbe un guscio meno sottile. Dentro quella piccola barriera di calcare, una pelle primitiva, una primissima difesa, sta il pulcino. È al sicuro. Immagino che dorma un lungo sonno. Come quando ci si addormenta e fuori piove, c’è il temporale. Fulmini e tuoni. Ma la pioggia batte sui vetri e poi scivola via e più bello è rimanere tra le coperte. Così deve essere per il pulcino finché è nell’uovo. Avvolto nella membrana, avvolto nell’albume, al centro del silenzio del nido, nascosto tra i rami, sotto le foglie, a volte nella terra. Un abbraccio liquido lo trattiene e lo alimenta. Quanto può muoversi un pulcino nell’uovo? Io lo penso dondolare, rannicchiarsi, stringersi nelle minuscole ali che ancora non servono. Protetto dai predatori, protetto dal freddo, grazie alla madre, grazie al nido intrecciato con cura, grazie al guscio. Del resto però il contenuto prezioso dell’uovo, un pulcino, un uccello, vuole che il guscio non sia troppo duro, troppo resistente. Sì perché c’è una legge per la schiusa delle uova ed è questa: la madre non può aiutare il suo cucciolo a uscire. Deve farcela da solo. Per questo, pochi giorni prima della schiusa, si forma sul becco del pulcino una punta più dura. Così il pulcino, quando è arrivato il momento, quando è pronto, becca il guscio da dentro. Dei piccoli colpetti che incrinano il guscio finché questo si rompe e lui può uscire. Non è facile. Può volerci un giorno intero e anche più. Sarà faticoso. E stancante. Forse un po’ spaventoso quando il guscio si romperà e le zampe toccheranno terra e le piume bagnate sentiranno l’aria per la prima volta e la luce sarà finalmente piena luce e non più quella soffusa che si vede da dentro. Per questo immagino adesso il pulcino dormire il suo sonno. Stare nel suo rifugio finché il suo becco non sarà forte abbastanza. Sognare al sicuro.
BOLLE (scritta in acqua, tenendola a memoria) In acqua, rumori attutiti, pochissimi suoni. Poi espiro in mille bolle, piccole esplosioni.
GAMBE (scritta pedalando insieme a Leo verso casa, a missione compiuta) Spingo, ci vuole forza nelle gambe, per fare e disfare, andare e tornare. Continuo a pedalare, ci vuole fiato, per cambiare.
FUORI (scritta sotto la tenda a casa di Leo) Stare in acqua sotto la superficie - un pesce con le ali, felice stare in una bolla niente ti può toccare... Poi arriva la voglia di guardare andare scoprire. Arriva in un attimo il momento di u s c
BATTICUORE (scritta sull’autobus andando alla gara) Batte forte il cuore batte - non so se riuscirò forte il cuore batte so che proverò.
i
r
e.