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In escursione con un bagaglio di conoscenze
Dalla prima cantina dell’Alto Adige al tratto di vegetazione selvatica, fino ai luoghi di nidificazione delle civette: chi si metta in cammino con Klaus Kostner attraverso gli affascinanti paesaggi di Appiano, fa scoperte che vanno ben oltre la mera camminata di piacere.
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La camminata è una pratica accessibile a tutti. Anche senza la necessità di un accompagnatore. Ma per chi ama scoprire angoli ancora intatti, ascoltare aneddoti curiosi o conoscere dettagli sulle rocce che si calpestano o le piante che si incontrano ai margini del sentiero, un’escursione guidata è l’ideale. Non dover pensare a nulla, pur essendo informati su tutto, rientra fra i grandi lussi che regala un’uscita condivisa. “Non è un’escursione facilissima, ma è comunque a portata di giovani e meno giovani”, spiega Klaus Kostner, accompagnatore di media montagna, riferendosi all’itinerario che ha programmato. Su incarico dell’associazione turistica locale, Klaus accompagna ogni settimana gli appassionati di camminate, curiosi e interessati, su un percorso di buoni undici chilometri e un tempo di percorrenza di 5 ore e mezza. Nell’insieme un’escursione giornaliera, completa di tutto.
Da Andriano a Castelforte
Il ritrovo per la partenza è sopra Andriano, presso il parcheggio vicino al rio Gaido. Volgendo lo sguardo alla conca valliva di Bolzano, Kostner inizia già a svelare quanto accaduto da queste parti milioni di anni fa. Le caratteristiche della roccia sotto i piedi ne evidenziano già l’origine vulcanica. Anche il modesto paesino di Andriano vanta, oltre a una lunga tradizione di Giornate della bicicletta, la presenza della “prima cantina dell’Alto Adige”, spiega la guida attingendo al suo bagaglio di curiosità.
Poi però ci si mette in moto, in direzione del primo bacino alluvionale del rio Gaido. “Passeremo per una zona piuttosto selvaggia”, anticipa Kostner riferendosi al bosco misto risparmiato dal taglio degli alberi e quindi ancora intatto. Una breve pausa per bere, dopo la mezz’ora di salita, rinfresca e anima a proseguire verso la prima tappa: le rovine di Castelforte. Il consiglio di Kostner per affrontare il sentiero che si assottiglia e si fa tortuoso: “parliamo poco e ascoltiamo piuttosto il cinguettio degli uccelli.”
Su un suggestivo ed erto sperone di roccia ecco ergersi la costruzione divenuta simbolo di Andriano. La veduta a 360° che si gode dalle rovine del castello, sulla valle dell’Adige e le montagne sullo sfondo, ripaga dei 600 metri di dislivello superati. Un ulteriore bonus è poi costituito da una breve visita guidata al rudere del castello, disabitato, e normalmente non accessibile.
Per Gaido fino a Predonico Dopo il tuffo nel Medioevo si passa all’ambiente subalpino. Il sentiero si fa più agevole e fiancheggiato da larici e abeti rossi conduce all’abitato sparso di Gaido. “La frazione più elevata del comune di Appiano, con il vigneto a più alta quota” aggiunge solerte Kostner. Sul maso Moarhof, in mezzo alla distesa di prati verdeggianti, spiega che il termine “Moar” era utilizzato originariamente con il significato di “grande” e quindi di particolare importanza: “il proprietario del maso grande era un tempo la seconda persona più importante del paese, dopo il sindaco, e non è poco.” Oggi il complesso rurale comprende un punto di ristoro e, nella cappella dei 14 santi ausiliatori, anche delizie storico-artistiche.
Lungo una strada poco frequentata, si prosegue fino alla parete di roccia rossastra, dove si apre una magnifica veduta sul fianco opposto della valle, fino alle vette delle montagne meranesi e del Monzoccolo di San Genesio. Attraverso il bosco, il sentiero conduce al secondo borgo del comune di Appiano, Predonico, abitato già in epoca romana. Adagiata sul colle detto di San Vigilio si erge la chiesetta consacrata a questo santo, mentre alle sue spalle i tavolini dell’Albergo Wieser invitano a rifocillarsi e godersi una meritata pausa.
Da Castel d’Appiano rientro ad Andriano
“In ogni escursione che accompagno invito a vivere la camminata in modo consapevole. Cosa vedo, dove mi trovo, quali suoni e rumori sento, quali profumi odoro”, spiega Kostner la sua filosofia. Se in primavera sono i rossi germogli delle pigne di larice a segnalare la rinascita della vita nel bosco, in autunno sono protagonisti i colori, le brume e i funghi. Il sessantenne, neopensionato, alza il capo verso l’alto, fiutando e segnalando le fragranze particolari delle varie erbe. Scendendo da Predonico, ci si avvicina a Castel d’Appiano. “Regala vedute, ma anche scorci di storia”, dice Kostner presentando l’emblema di
Appiano. Sono tanti gli elementi storici interessanti, come la “Cappella Sistina delle Alpi”, con i suoi singolari affreschi, ma anche i gustosi piatti della taverna del castello. “Se i conti di Appiano si fossero comportati meglio, questa nostra terra non sarebbe stata battezzata Südtirol, dal nome dei conti di Tirolo, bensì Südeppan”, afferma convinto Kostner, originario di San Paolo, guidando il gruppo sulla ripida discesa che conduce alla “Torre del gesso”, un’antica polveriera, da cui poter ammirare un ennesimo suggestivo panorama. Il suo riferimento alla fossa del lupo (“anche in passato i lupi erano argomento di discussione e la gente si aiutava scavando fosse nel terreno”) porta gli amanti della natura a filosofeggiare sui rischi che attualmente rappresentano alcuni animali, come il lupo, l’orso o i mufloni. Su un percorso agevole e in leggera discesa si fa infine ritorno ad Andriano, al punto di partenza. Nell’ultimo tratto si attraversa un bosco sotto tutela: “la pendice rocciosa viene spesso scelta da gufi e civette per nidificare”, spiega Kostner elencando le particolarità della flora e fauna locale. Kostner è iscritto nel registro speciale degli Accompagnatori di media montagna dell’Albo provinciale Guide alpine e sciistiche e mette il suo sapere a disposizione di chiunque voglia vivere intensamente un’escursione. Per informazioni e prenotazioni è sufficiente rivolgersi all’Associazione turistica Appiano.
Video: dalle passeggiate tranquille alle imprese in alta montagna, Appiano e dintorni soddisfano le esigenze di tutti gli appassionati di escursioni.