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CONOSCIAMO IL DIRETTORE GENERALE MEDIA E SOCIAL VALENTINA LAMONACA
Un anno fa prendeva forma il progetto Cusano Media Group e a lei veniva afdato un importante ruolo, quello di dirigere tutte le realtà mediali che lo costituiscono. Ci può raccontare che tipo di sfda, e su un piano personale e per l’Università Niccolò Cusano - da cui ha origine tutto - è iniziata a partire da quel momento? Appena ho ricevuto questo incarico dal Consiglio di Amministrazione mi sono sentita onorata di essere stata chiamata a ricoprirlo e questa prima sensazione, nonché l’entusiasmo per il progetto, sono stati per me trainanti. Sicuramente è corretto usare il termine “s da” rispetto a qualcosa di nuovo, ma è anche vero che tutto si è sempre poggiato su delle basi molto solide, quelle dell’Università Niccolò Cusano e dell’Editore. Basti pensare, ad esempio, alla linea che si è sin da principio deciso di dare a tutto quanto compone il Cusano Media Group - quindi sia relativamente alla televisione, che alla radio ed al quotidiano online - ossia quella che più interpretasse i valori su cui poggia l’Università Niccolò Cusano: la ricerca, la cultura, l’istruzione e l’importanza della loro divulgazione. È su queste fondamenta che si è modellata la nuova realtà Cusano Media Group, avendo quindi come obiettivo quello di declinare al meglio i valori già incarnati dall’Università Niccolò Cusano ma in una loro versione mediale. Ho usato il termine declinare perché si è cercato di fare in modo che ogni parte costitutiva del Cusano Media Group rispondesse ad uno o più dei valori citati: con l’emittente televisiva Cusano Italia Tv, ad esempio, si è propeso perlopiù all’intrattenimento - senza, chiaramente, trascurare l’informazione e gli approfondimenti - ma cercando sempre di dare a tutti i contenuti un tono leggero e facendo sì che la maniera di presentarli li rendesse quanto più fruibili. Con Cusano News 7, invece, si è scelto di dare voce speci catamente all’informazione a trecentosessanta gradi, con un palinsesto che si articolasse in un susseguirsi di telegiornali alternati ad approfondimenti, questo con l’obiettivo di veicolare un tipo di informazione ampia ed estesa non solo all’Italia ma a tutto il mondo, con un respiro fortemente internazionale.

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Voglio spendere qualche altra parola relativamente all’ultima iniziativa citata: a distanza di un anno dalla nascita della prima emittente, ed in un periodo molto complesso e critico, la scelta di aprire un ulteriore canale televisivo si con gura come una s da nella s da e la sua riuscita come un motivo di ulteriore spinta a proseguire in questa direzione, quella della novità e dell’unicità. Se, infatti, ho dato così tanto spazio agli esempi inerenti alle due emittenti televisive per parlare del Cusano Media Group è anche perché la correlazione tra università e televisione, la presenza di una televisione dell’università, è un unicum e per questo un ulteriore punto di forza. Allo stesso tempo, però, è molto importante per me sottolineare quanto il fulcro del Cusano Media Group sia rappresentato dal suo magazine online, Tag24 By Unicusano. A tal proposito, ci può parlare meglio di tag24 By Unicusano? Della sua nascita ma anche della sua evoluzione e dei progetti in serbo per il suo futuro. E poi, perché secondo lei è così importante all’interno del Cusano Media Group? Le domande sono intrinsecamente legate fra loro perché l’importanza di Tag24 è connessa alla sua nascita, o meglio alla sua ri-nascita e alle ragioni di quest’ultima. Tutto inizia con un prodotto che esisteva ma che era fermo, stabile su un range di lettori, e con il preciso obiettivo da parte dell’Editore di modi care tale stasi, di rivalutare il quotidiano e rinnovarlo in toto: viene rivoluzionato tutto sia nella forma, con un cambio netto di gra che e layout, sia nel contenuto, mediante un processo lungo e costante, che ha avuto inizio, in primis, con la scelta di una redazione ad hoc.
Il motivo che ci ha spinto, me e l’editore, ad un particolare investimento è semplice: Tag24 By Unicusano, nella sua essenza di quotidiano online, è un media diretto, in grado di raggiungere un vasto pubblico e di scalare, come ci hanno dimostrato le statistiche, la SERP di Google per un posizionamento di qualità. Questa è la nostra forza: parlare alle persone, informare intere generazioni con una moltitudine di contenuti di alta qualità e di profondo interesse.
Il successo che sta ottenendo è per noi un grande segnale e ha un duplice signi cato, non solo indica che si è intrapreso un corretto percorso, ma che occorre investire ancor di più sulle sue funzionalità e sul suo sviluppo. E se in un solo anno è stato possibile passare, con impegno e determinazione, da 6 mila lettori mensili a ben 4 milioni, con un incremento, nell’ultimo mese, del numero di lettori giornalieri sino ad un picco di 400.000 lettori al giorno nell’ultima settimana, non è dif cile immaginare la concreta attuabilità dei diversi progetti che abbiamo in serbo per il nostro quotidiano: non solo incrementare ulteriormente il numero di lettori, ma anche suddividere la testata su focus locali (comunali e regionali) per rendere sempre più agevole l’accesso al contenuto di proprio interesse, nonché realizzare degli editoriali rmati da illustri giornalisti e imprenditori. Questo potrebbe portare ad un ulteriore upgrade: l’inserimento di un abbonamento per i lettori delizzati che intendono accedere a contenuti esclusivi.

Quanto esposto n ora, dimostra come Tag24 by Unicusano sia importate nel Cusano media Group proprio perché è in grado di trainare tutta la nostra realtà comunicativa e mediatica, aprendo a potenzialità ancora non percorse. Quella della radio è, invece, una storia un po’ diversa; il mondo della Radio ha origine prima con Radio Manà Manà, con un ottimo ascolto, e si estende ed amplia con l’aggiunta di Radio Cusano Campus al momento della nascita del Cusano Media Group: come si è scelto di coniugare la sua storia pregressa con il suo inserimento successivo nel gruppo? Com’è cambiata, se è avvenuto, la Radio? La creazione di Radio Cusano Campus ha seguito un preciso principio, quello di tenere salda la chiave pop e leggera tipica di una radio di usso e prettamente musicale come Radio Manà Manà con l’aggiunta di una programmazione scandita, di un palinsesto ricco di programmi variegati. In questo senso, le due emittenti radiofoniche sono sicuramente complementari perché forniscono all’ascoltatore prodotti diversissimi: così, nel caso di Radio Cusano Campus il target di riferimento è l’ascoltatore più attento al contenuto parlato, all’interazione con il conduttore, all’approfondimento di speci che tematiche; tutto, chiaramente, lasciando inalterata la natura dell’emittente che resta sempre radiofonica e non priva di un’accurata selezione musicale ad intervallare ciascun programma. Non solo, per rendere più completa la nostra realtà radiofonica che è, sia con Radio Manà Manà che con Radio Cusano Campus, in FM, è stata aggiunta una terza emittente, Radio Cusano Italia che, in DAB+, rimodula i programmi più salienti di Radio Cusano Campus e li trasmette sfruttando la tecnologia ad oggi più ef ciente per qualità dell’audio e ricezione della stazione.
Una domanda a ritroso: fno ad ora si è visto nel dettaglio attraverso le sue parole il Cusano Media Group, ma perché l’Università Niccolò Cusano ha scelto di investire così a tutto tondo sulla Comunicazione? L’accento sul mondo della comunicazione ed il riconoscimento della sua importanza oggi si devono in primis all’intuizione e alla lungimiranza dell’Editore. L’Università è indubbiamente il punto dipartenza perché racchiude in sé il concetto della comunicazione, quella della cultura e della ricerca, ma è anche vero che si può constatare una distanza di fatto tra il mondo accademico e le persone, e che spesso questa distanza investe proprio le nuove generazioni. In questo senso è parso assolutamente in linea con i tempi modi care ed aggiornare la forma della comunicazione. Esattamente come avveniva alle origini del medium televisivo, quando la televisione era uno strumento per portare la cultura e la conoscenza in tutte le case, oggi l’idea di investire partendo dall’università sulla televisione, sulla radio, su dei quotidiani online, ma anche su tutti i social, signi ca rispettare lo spirito del tempo, vuol dire scegliere ogni giorno di arrivare non solo nelle case di tutti ma di esserci per le persone in ogni momento della giornata con l’unico obiettivo di diffondere l’importanza di conoscere ed essere consapevoli di tutto: dalla notizia di attualità a quella culturale, passando per la politica, lo sport, l’innovazione scienti ca, lo spettacolo. Concludiamo con una domanda un po’ più personale relativa al suo ruolo. Rispetto al suo percorso lavorativo, come si colloca questo nuovo incarico e cosa può dirci dopo un anno che lo ricopre? E poi, sente che in qualche modo la funzione dirigenziale femminile che lei ricopre infuenzi questo tipo di lavoro? Nonostante nell’immaginario comune il mondo dei media, della televisione, dello spettacolo appaia come una realtà dorata, per far sì che tutto possa risultare impeccabile è necessario un enorme, e al contempo accurato, lavoro che preceda e accompagni il prodotto nale. In questo senso la mia esperienza lavorativa all’Università Niccolò Cusano, che anticipa di alcuni anni l’incarico di Direzione dei Media e dei Social del Cusano Media Group, si lega al nuovo ruolo ottenuto un anno fa in maniera lineare. Tutto il lavoro dietro le quinte è possibile grazie ad un sostegno robusto come solo ciò che matura nel tempo può essere e questo vale sia in relazione a quanto è di mia diretta gestione, sia a tutto quanto si rende possibile attraverso l’impegno dei miei collaboratori. La buona riuscita di tutto quanto pertiene al Cusano Media Group è connessa alla diligenza di tutti i reparti che ne fanno parte e lavorano ciascuno ad una sua speci ca porzione.
Relativamente alla seconda domanda, non ho particolari osservazioni da fare e credo che il non dover enfatizzare in senso positivo o negativo questo aspetto sia un segno evidente che ho sempre potuto svolgere il mio lavoro con grande serenità senza avvertire alcun tipo di in uenza connessa al mio genere.
Arianna Bignante

