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MUSICA

Ultima arrivata in casa Cusano, scopriamo l’etichetta discografca che lancia gli artisti del futuro: l’intervista a Mya.

Eclettica, innovativa e pronta a farsi largo nel mercato discogra co nazionale, In Punta di Note è la nuova scommessa del Gruppo Cusano Media. Etichetta discogra ca indipendente dalla trasversale scuderia di giovani talenti, il progetto sposa diversi stili musicali che spaziano dal pop all’indie, passando per l’underground e l’intramontabile musica leggera italiana; la società mira ad espandersi ed è alla costante ricerca di talenti emergenti da curare e gestire al ne di scalare le classi che italiane con produzioni discogra che dal taglio attuale e moderno. Tra i nomi di punta degli artisti già sotto contratto spicca Franco Tortora, divenuto famoso a ne anni ’70 con il singolo Aspetterò e recentemente tornato alla ribalta con la fortunata partecipazione al talent show The Voice Senior, fortemente voluto dalla coach Orietta Berti, che si è distinto in vari brani di successo apripista al lancio del nuovo singolo Adios Adios. Le nuove leve di In Punta di Note si distinguono per la freschezza dei testi, l’originalità delle armonie e la potenzialità vocale che si fanno spazio tra i moltissimi demo che tutti i giorni invadono gli uf ci della casa discogra ca; tra tutti si è fatta notare l’emergente Giusy Munno – in arte Mya – giovane studentessa ventunenne calabrese che da alcuni anni si è avvicinata al mondo della musica, con un curriculum che vanta partecipazioni ad eventi e manifestazioni musicali sparse per tutto lo stivale.

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Vincitrice nella categoria Inediti dell’edizione 2021 della kermesse Mimì Sarà - evento organizzato dall’Associazione Minuetto che si svolge dal 2015 presso la Casa Mia Martini a Milano – Mya ha avuto i plausi di un pubblico attento e dedito alla memoria della grande Mia Martini e ha aperto le porte agli artisti dell’etichetta che per l’edizione 2022 sono stati presenti alle serate nali tenute dal 21 al 23 Settembre a Casa Mia Martini (con nalissima il 24 Settembre c/o il Teatro Manzoni di Milano).

Rap accennato e sonorità moderne per la ‘Miranda Priestley’ di Lunatica, atmosfere esotiche e testo ammiccante per Come Una Fragola, la produzione rmata In Punta di Note dei due singoli dell’emergente Mya si presenta con un sound giovane e radiofonico; in occasione dei nuovi progetti artistici della cantante, abbiamo chiesto a Mya di parlarci dei suoi progetti per il futuro.

D - Giusy Munno, calabrese d’origine e romana d’adozione, come hai scoperto la tua vena artistica e come è nata Mya? R - Sin da piccola mi è sempre piaciuto cantare, cantavo per gioco nella mia cameretta, la musica mi ha salvata e mi salva ogni giorno da qualsiasi cosa. Quando io canto metto in stand-by il mondo che mi circonda, è proprio un distacco da tutte le pressioni che la vita mi presenta, un momento nel quale sono immersa in un mondo tutto mio, dove ci siamo solo io e lei. La mia vena artistica, sicuramente in parte l’ho eredita da mio nonno, ma all’età di 15 anni ho capito che il canto era la strada giusta per me. Mi presentai alla selezione del Festival di Castrocaro nel 2015, dove conobbi per la prima volta Remo Francesconi all’epoca responsabile nazionale del festival (attualmente il mio produttore), lui ha sempre creduto in me n da quando ancora ero acerba e infatti mi disse subito: “Io credo in te e voglio aiutarti, siccome io sono stato per 30 anni, manager del grande Mino Reitano, voglio aiutare una calabrese come lui “. Devo tanto al mio manager, perché ogni giorno mi sprona a migliorare, mi è sempre vicino in qualsiasi occasione e io sono molto felice ed orgogliosa di avere al mio anco una persona onesta come lui. Mi ha aiutata a crescere giorno dopo giorno, ed è grazie a lui se oggi sono cosi. Da poco abbiamo iniziato a lavorare a questo nuovo progetto, qui nasce Mya, da un’idea di Simone Neglia e Remo Francesconi. Simone Neglia è un grande conoscitore della musica Rap, infatti tutti i miei provini vengono prima visionati da lui, ovviamente assieme al mio produttore Remo Francesconi. Presto però Simone prenderà il posto del nonno (Remo) e diventerà uf cialmente il mio produttore. In questo progetto abbiamo totalmente cambiato genere: dal pop/melodico siamo passati al reggeton/rap, questo è il genere che sento molto di più perché descrive a pieno la mia personalità.

D – Con quali cantanti sei cresciuta, c’è qualche artista che infuenza maggiormente la tua musica? R - Io sono cresciuta ascoltando Mia Martini, mi ha sempre affascinato come artista e le sue canzoni sono pura poesia. Oggi l’artista che maggiormente in uenza la mia musica è senza alcun dubbio Coi Leray, che ho avuto modo di conoscere tramite Simone Neglia; lei è un’artista americana, amo la sua musica e amo soprattutto il suo essere cosi sfacciata. D - Il tuo proflo Instagram è molto seguito, come gestisci i social e che rapporti hai con i tuoi followers? R - Ad oggi i social sono delle vetrine digitali molto importante per noi artisti, io mi mostro sempre per quella che sono. Nella realtà sono schietta, nei social lo sono ancora di più, si parla di una sorta di equilibrio, perché vuoi condividere momenti ghi e portare le persone con te durante il tuo percorso di crescita musicale. Se non fosse per le persone che mi seguono e mi supportano, di certo non sarei diventata quella che sono oggi, quindi voglio che anche loro facciano parte di questo percorso di crescita. Il mio Instagram per il momento è gestito da me, ma spero che molto presto possa essere gestito anche dalla mia etichetta discogra ca In Punta di Note. D - Musica ma anche università, come concili i tuoi studi in Psicologia con gli impegni artistici? R - Sentivo il bisogno di sfruttare al meglio quel poco di tempo libero a disposizione, così ho deciso di impiegarlo studiando. Mi sono iscritta a Psicologia per trovare un punto di incontro tra i due mondi che di più mi affascinano: quello della mente umana e quello della musica. Diciamo che non è semplice riuscire a conciliare il tutto, però come dico sempre io impegno e costanza sono alla base, mi capita di studiare sempre di notte, perché durante il giorno ho poco tempo, ma non lo trovo per nulla impegnativo, anzi… D - Anno 2021 vinci il Premio Mimì Sarà. Che emozioni hai provato? Raccontaci la tua esperienza. R - Il 12 Luglio 2021 ho vinto il Premio Mimi Sarà: è stata un’emozione unica e indimenticabile, sono molto orgogliosa di aver vinto questo premio, perché per me Mia Martini è sempre stata un’artista straordinaria e poi perché essendo calabrese come lei è stata davvero una grandissima soddisfazione. D - Sfrontata e sexy in Come Una Fragola, sfacciata ed impertinente in Lunatica, quanto è presente Giusy nei testi di Mya? R - Questi due brani sono composti da un giovane autore (Simone De Filippis) e prodotti da In Punta di Note. Mi rappresentano molto perché io in questo genere sono realmente me stessa. Sicuramente la Giusy di qualche anno fa non avrebbe mai pensato di cambiare radicalmente genere passando dal pop melodico al raggaeton /rap e soprattutto essere anche cosi sfacciata, per paura di essere giudicata; invece la Giusy di oggi è totalmente diversa, sono molto contenta di questo perché ho lavorato molto su me stessa in questi anni per essere così e oggi posso nalmente dire che questo è il genere che sento molto di più mio. D - Dove possiamo ascoltarti prossimamente e quali sono i tuoi progetti per il futuro. R – I progetti per il futuro sono sicuramente tanti, li scoprirete se mi seguirete sui social… intanto potrete ascoltarmi su tutti gli store digitali (Spotify, Amazon Music, Youtube).

Alberto Carruba

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