3 minute read

I SOCIAL MEDIA: LA NUOVA SFIDA NELLA COMUNICAZIONE

Next Article
OROSCOPO

OROSCOPO

La parola ha molte facce. Può trasformarsi e prendere, ad esempio, le forme della persuasione, dell’ordine, della preghiera, della minaccia, dell’adulazione, della chiarezza espositiva, dell’oscurità e naturalmente anche del potere.

La parola abita nel contesto in cui viene impiegata, che può costringerla in tempi e spazi angusti o estremamente dilatati, in un usso comunicativo che prevede interlocutori distratti o concentrati, gruppi ristretti o ampi. Insomma, nella comunicazione, il dove, il quando e il chi modi cano il come e spesso per no il che cosa, cioè il messaggio. Nulla di nuovo, sono cose che si studiano da secoli. Ma ciò che davvero ha cambiato le carte in tavola è stata, negli ultimi dieci anni, forse meno, la pervasività delle piattaforme social. La velocità, l’ampiezza, la scalabilità del usso comunicativo ha costretto tutti, o almeno i più accorti, a modi care l’uso della parola. Chi non si adatta con intelligenza è destinato a sopperire alle logiche dell’algoritmo, privandosi della possibilità di dominare lo strumento del linguaggio e di usarlo per i propri obiettivi, ma al contrario venendo usato da esso, sotto forma di modalità comunicative imposte.

Advertisement

In parole povere: i social ci obbligano a svegliarci e a decidere quanto vogliamo essere autori dei nostri testi, per i nostri ni. Non è facile, perché il complesso (ma apparentemente semplice) impianto delle piattaforme social ci lascia l’impressione di poter sfruttare il sistema e, invece, per lo più siamo sfruttati da esso.

Esattamente attorno a questa ri essione è nato qualche anno fa il Master in Social Media Manager e Scrittura per il Web. Un Master insieme tecnico e teorico, creativo e metodologico. Proprio perché, per sfuggire alle maglie ntamente morbide (in realtà rigide) dei social, occorre creatività e competenza, inventiva e conoscenza del mezzo.

Il Master è diviso in tre macroaree, curate da tre docenti diversi.

La prima è sulla scrittura ‘tout-court‘, scrittura creativa, scrittura argomentativa, scrittura giornalistica. I fondamenti, ma anche gli esercizi, i trucchi, le ri essioni teoriche.

“Si dice che per imparare a scrivere si debba prima imparare a leggere” sottolinea Guido Bosticco, docente di Scrittura creativa all’Università di Pavia e all’Università Cusano, progettista e consulente culturale “ma nella ‘società dell’informazione’ potrebbe essere utile imparare a scrivere per imparare a leggere, a decifrare i testi che ci raggiungono in continuazione, che transitano sui nostri smartphone, sui nostri computer, fra le nostre mani, sui mezzi pubblici, in televisione. Conoscere i meccanismi della scrittura può risultare utile a chiunque per migliorare lo spirito critico, acquisire strumenti autonomi di interpretazione della realtà, introdurre creatività anche in altri settori professionali”.

In sintesi, l’esercizio della scrittura migliora le nostre performance intellettuali in tutti gli ambiti. In questo Master ci si concentra sulla scrittura nel mondo del web e dei social network, per conoscerne le strutture, le dinamiche e gli scopi. La seconda parte è tenuta da Elia Belli, Social Media Strategist per grandi aziende e per enti e istituzioni. Il suo è un percorso lineare e ragionato per capire realmente che cosa sono i Social Network, da dove vengono e dove vogliono andare: “Proviamo a dare qualche consiglio e a mettere in guardia da alcuni possibili rischi” avverte il docente. “Dentro ai social ci entriamo quasi senza accorgercene, hanno facilità di uso e un’estetica che si scopre piacevole e familiare. La catena di vita sociale e professionale quotidiana si riproduce nella rete virtuale. Tutto questo gratis. O forse no?”. In ne uno sguardo dal lato dei media, con Marianna Bruschi, capo redattore GEDI Visual, che offre una carrellata non solo sugli strumenti disponibili, ma anche sugli stili e sulle strategie delle grandi testate, come lei stessa spiega: “Gli Stati Uniti sono anni avanti, l’Italia corre per allinearsi: gli esempi a cui ispirarsi, da entrambi i mondi, non mancano. Mappe, gra ci, video interattivi, il 360, la realtà aumentata, le newsletter e l’informazione che può anche essere un gioco. Oggi possiamo vivere l’esperienza di una cella di massima sicurezza indossando un visore, imparare come si vive nei panni di un autista Uber, o proiettare in salotto gli atleti delle olimpiadi. Cambiano i livelli di competenze e le applicazioni ma le forme di narrazione a nostra disposizione ssano per tutti nuovi punti fermi: racconta in verticale, racconta in diretta, racconta per chi può solo ascoltare e per chi invece ti vede senza audio, racconta a una persona, non a un utente”.

Un Master molto ampio eppure con un l rouge chiarissimo e lineare. Uno strumento fondamentale per orientarsi nel mondo del potere della comunicazione.

This article is from: