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SICUREZZA Evoluzioni dei sistemi elettronici sui truck Mercedes-Benz
UNA FRENATA ALLUNGA LA VITA
A partire da giugno l’Active Sideguard Assist e l’Active Drive Assist evolvono nella stessa direzione. Entrambi cioè aggiungono la possibilità di arresto del veicolo. In un caso per proteggere pedoni o ciclisti presenti sul lato passeggero, nell’altro per salvaguardare l’autista rimasto a lungo inattivo e quindi presumibilmente in diffi coltà
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Latecnologia entra a bordo dei camion un passo alla volta. E sempre di più serve a lasciare spazio all’automazione, come supporto di sicurezza per il conducente. Esemplare in tal senso l’introduzione, a partire da giugno, della frenata attiva voluta da Mercedes-Benz come upgrade di due sistemi già esistenti, l’Active Driver Assist e l’Active Sideguard Assit. Vediamo a che servono. l’Active Sideguard Assist è quello che si definisce un assistente alla svolta, in grado di rilevare la presenza di pedoni e ciclisti sul lato opposto a quello del conducente. Esiste dal 2016 su Actros, Arocs ed Econic e di fatto aiuta quando lo spazio di manovra è ridotto o quando la visuale è oscurata. Adesso si evolve in quanto in più riesce a frenare in modo autonomo nel caso in cui l’autista, distratto o comunque tardivamente reattivo, non farebbe in tempo a evitare l’impatto. In pratica, inizialmente emette segnali acustici funzionali a ridestare il conducente, ma arriva a frenare del tutto il veicolo, se la sua velocità non è superiore ai 20 km/h, laddove, sulla base dei dati raccolti tramite i sensori disposti sull’angolo di sterzata, calcola il concreto rischio di impatto. L’Active Drive Assist (ADA) è invece il primo sistema di guida autonoma di secondo livello salito a bordo dell’Actros, nel 2018, per consentirgli di conservare una distanza impostata dai veicoli precedenti e, agendo su sterzo, freni e acceleratore, per aiutarlo a tenere la posizione in corsia. Già ieri era in grado di sviluppare una frenata automatica d’emergenza in presenza di un concreto pericolo di collisione, ma oggi l’ADA2 fa di più: arresta completamente il veicolo laddove percepisce una condizione di défaillance dell’autista, rilevata tramite prolungata assenza di attenzione, espressa tramite la mancanza di azionamento di comandi o dello sterzo. Anche qui, inizialmente lancia un alert acustico e visivo, ma se nei 60 secondi successivi non verifica una reazione del conducente, l’ADA2 provvede a una decelerazione fino all’arresto del veicolo e contestualmente attiva le quattro frecce, il freno di stazionamento e lo sblocco delle portiere per rendere più rapidi eventuali soccorsi.
I test con gli Actros su una carta carburante digitale Shell
E IL CAMION PAGA DA SOLO
I camion Mercedes-Benz non soltanto frenano da soli, ma sono pronti anche per pagare autonomamente. Questo almeno è il fine che mira a raggiungere un test avviato a Stoccarda sulla rete Shell con cui è stato sviluppato un nuovo tipo di carta carburante digitale con tecnologia API SmartPay così da per rendere i sistemi telematici Truck-ID e Truck Wallet, installati sugli Actros, utilizzabili per le autorizzazioni di pagamento alle stazioni di rifornimento. In questo modo, cioè, quando il camion si avvicina alla pompa di carburante, è in condizione di autenticarsi, di attivare l’erogatore e di pagare l’importo dovuto. Il tutto al fine di scongiurare frodi, velocizzare i rifornimenti e alleggerire l’azienda di una parte degli oneri amministrativi derivanti dalla gestione delle carte. Una volta che il veicolo si è identificato nel sistema Shell con il suo TruckID, la transazione è autorizzata dall’API Shell SmartPay. L’erogatore del carburante si attiva soltanto se esiste una conformità tra la posizione Gps del veicolo e quella della stazione di rifornimento. L’erogazione poi è sempre affidata all’autista (se l’impianto è self service), ma non gli si evita di transitare dalla cassa sia prima per attivare l’erogatore che dopo per pagare.