Il futuro del marketing B2B è già arrivato La B2B Marketing Conference ha tracciato la direzione, tutta all’insegna dell’innovazione
Grande partecipazione di pubblico alla B2B Marketing Conference organizzata lo scorso giugno da ANES – Associazione Nazionale Editoria di Settore – dedicata a “Innovare le communities per accelerare il business. L’evoluzione delle B2B communities al centro delle strategie di marketing”. Un intenso percorso, guidato dal giornalista Giampaolo Colletti, ricco di contenuti e caratterizzato da un susseguirsi di professionisti appassionati che hanno saputo declinare le nuove sfide di mercato attraverso spunti di riflessione e case history di successo. Ad aprire l’evento è stato Massimo Sumberesi del Gruppo BVA-DOXA con un’overwiew trasversale sulle nuove esigenze del B2B e sulla necessità della creazione di alleanze strategiche per superare la crisi e creare business vincenti. La comunicazione digitale è l’investimento necessario per le imprese, secondo Andrea Lamperti e Giorgia Sali, Direttori degli osservatori del Politecnico di Milano, come testimonia la crescita del 4% di fatturato del 2020 rispetto all’anno precedente per le aziende che hanno investito
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VEDERE ITALIA – nr. 5/ 2021
sia in internet advertising sia in programmatic advertising. Cristina Pianura, CEO Digitalbloom, ha esposto le tre principali sfide per un digital marketing efficiente: disporre di una base dati integrata, essere compliant con la privacy regulation, essere capaci di lavorare omnichannel. Donatella Consolandi di Agorà Srl sottolinea, però, come internet sia un mezzo per la comunicazione, ma l’immissione, la contestualizzazione e la creatività dei contenuti sia sempre opera dell’uomo. Dello stesso parere è Annalisa Aceti, direttrice commerciale di Rizzoli Education del Gruppo Mondadori, che ha affermato come ci sia bisogno di una rete umana per prodotti e servizi ad alto livello di complessità, nel ruolo di una consulenza qualificata. A sostegno della necessità di innovazione, Alessandro Geraldi - Marketing Director Cerved – ha mostrato come, a causa della lenta adozione di tecnologie IT, la produttività italiana sia cresciuta solo dello 0,1% annuo dal 1995 al 2014, contro l’oltre 1% di Germania e USA: i dati e le tecnologie sono i driver per guidare le