Il tuo lavoro riempirà gran parte della tua vita, e l’unico modo di essere davvero soddisfatto è di fare ciò che credi sia un buon lavoro. E l’unico modo di fare un buon lavoro è amare ciò che fai.
Erano passati alcuni anni e nel frattempo l’Azienda si era diversificata: tempi duri, passata la prima crisi energetica, passati i primi trasferimenti di unità produttive in paesi più economici, iniziata l’importazione massiccia dai paesi dell’Est di prodotti in serie occorreva prendere provvedimenti drastici. A tempo di record la lungimiranza di Franco (chi mi conosce sa di chi parlo) fece si che ci trasformassimo in un paio d’anni da produttori di massa al laboratorio Ricette più grande d’Italia e via via con espansioni ed acquisizioni, di Europa.
E, ovviamente, iniziammo con “nostro” amato Cr39. Bello, otticamente perfetto, colorabile, anche fotocromatico ma bisognava adeguarsi sempre con nuovi prodotti e tecnologie; Franco un giorno mi chiamò in ufficio e mi disse: “Domani andiamo ad imparare come si fa il vetro”. Mi ricordo che mi domandai perché dovessimo andare ad imparare a fare il vetro, “noi” che costruivamo stampi per colata di lenti con tolleranza 1/4 d’onda, “noi” che producevamo allora già duemila ricette al giorno in Cr39 …. “NOI”! Ma col Capo non si discute … Un viaggetto di 225 chilometri ed eccoci in mezzo alle vigne dove un gentilissimo signore ci illustrò quanto c’era da sapere. Evito di descrivervi il
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VEDERE ITALIA – nr. 6 / 2021
tutto perché probabilmente lo sapete benissimo (mentre non sapete che accade in una fabbrica di lenti di serie visto che oggi non ne esistono più in Europa … sigh…) Vorrei solo citarvi due punti fondamentali, tenendo presente che la lavorazione digitale (TD, oppure Free Form, come la volete chiamare) era lontana dai pensieri dei comuni mortali. Primo punto: Organizzazione produttiva e di Vendita. Un laboratorio Ricette di Cr39 e altri indici e comunque in materiale organico, a quei tempi, si giocava reputazione e clientela su alcuni di questi punti: • Macchinario accurato e ripetitivo nella qualità sia per lavorazione che trattamenti • Capacità di avere un calcolo ottico ben fatto e conseguentemente un parco di utensili di smerigliatura e lucidatura con una scala di poteri in alcune curve anche a 1/32 di diottria
• Una dotazione di semifiniti sempre a livello di mettere in lavorazione la ricetta entro poche ore • Non dettaglio ma cito: pulizia, ambiente, materiali di consumo, sistema di sorveglianza dei ritardi e rimessa in lavoro eventuale, controllo finale, mezzi di consegna adeguati. Senza ovviamente contare che l’organizzazione di vendita diventava da 1 a 10 per vendere all’Ottico e non all’industria dei laboratori o dei fabbricanti di occhialeria da sole. Secondo punto: E qui vi capirete del motivo di saper fare il vetro.