Moneyless - Omnia Munda Mundis

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m o Omnia Munda Mundis

n e y

a cura di Enrico Mattei

l e s s


comune di forte dei marmi

mostra

Umberto Buratti

coordinamento e organizzazi

Sindaco / Mayor

Enrico Mattei

Enrico Mattei

Responsabile Cultura / XXX

comunicazione

Fabrizio Lucarini Chiara Mercatanti

Ufficio Cultura e Turismo / XXX

progetto di allestimento

Jessica Nardini

Carlo Quadrelli Sindaco

Presidente / President

Umberto Buratti Valdemaro Baldi Fabio Cultura Mazzoni e Turismo Delegato Gabriele Monteforte Simone Tonini Vittorio Tommasi Consiglieri / Advisors

Ufficio Cultura e Turismo Pierluigi Colombani Laura Quadrelli Marco Mariani Nicoletta Garibaldi Giorgio Ulivi Sara Giannotti Revisori / Elisabetta Mattugini Veronica Leonardi Segreteria / XXX

Ufficio Stampa

Jessica Nardini la versiliana

Manrico Nicolai Presidente / President Fondazione Villa Bertelli

Presidente

/ in

Architetto Tiziano Lera

Ufficio Stampa

villa bertelli

/ comunication

Ufficio Stampa Agenzia

Sara Giannotti Elisabetta Mattugini

Debora Poletti Stagista / XXX Comune di Forte dei Marmi

/ exhibition

Fotografie

consulenza organizzativa

/x

Nicola Loi, Studio Cope

Marco Montanari trasporti / transport Mark Chua Chango Autotrasporti Maggi Martina Merlini Fabio Schirru Walls of Milano 999 Gallery Mateusz Jan Sleczka Arianna Barone Federica Tega Angelo Milano

Progetto grafico

Martina Merlini

Finito di stampare nel mese di maggio dell’anno 2013 nella tipografia

Bandecchi & Vivaldi, Pontedera

In collaborazione con

Carlo Fontana

Segreteria

Organizzatori

Veronica Leonardi main sponsor

1 mon a f o r t f o r t

g i u g n o / 3 0 eyless _ omnia munda c u r a d i e n r i c o i n o _ p i a z z a g a r i b e d e i

g i u g n o mundis m a t t e i a l d i 1 m a r m i

altri sponsor

sponsor tecnici

Mostra

Mostra a Cura di Enrico Mattei

Testi in catalogo Enrico Mattei Elisa Simi Daniel Feral

AXA ASSICURAZIONI ASSIVERSILIA sas Agente Generale Agostini Antonio

Con il contributo di

M


N I went into the woods because I wished to live deliberately, to front only the essential facts of life and not, when I came to die, discover that I had not lived. I wanted... to live so sturdily and Spartan-like as to put to rout all that was not life, to cut a broad swath and shave close, to drive life into a corner and reduce it to its lowest terms. - Henry David Thoreau

ato a Milano, classe1980, e cresciuto in Toscana, l’arte di Moneyless è caratterizzata dalla ricerca dei più semplici elementi della vita e si basa su una continua evoluzione. Indubbiamente deve il suo segno grafico alla strada, dov’è nato come artista e dove affonda le sue radici, nella scena dei graffiti e del writing anni 90. “Ho voluto spogliare la lettera dalla presenza alfabetica” dice - quindi Teo ha cominciato a concentrarsi sulla purezza della forma, la profondità della geometria nei fondamenti della vita, gradualmente prendendo le distanze dai muri e dal lettering - ”i miei sforzi quindi hanno abbandonato l’aspetto simbolico della lettera”. La sua ricerca artistica, aiutata dall’importanza di una determinata forma, ha fatto virare il suo stile fino a una pura ontologia geometrica. L’estetica di Moneyless sembra combaciare con la visione platonica secondo la quale la geometria viene rappresentata in quanto struttura, ovvero il fondamento sul quale l’intero mondo naturale posa le sue radici. Fuoco, aria, acqua e terra sono gli elementi fondamentali dell’esistenza e prendono vita dalla moltiplicazione di una sola figura geometrica principale, il triangolo; sarebbe meglio dire divisione perchè è attraverso la sottrazione che Moneyless guarda all’evoluzione. La natura quindi diventa funzionale al lavoro dell’arte.

Le forme essenziali di Moneyless vengono processate una dopo l’altra, sempre restando intrecciate mediante una complessità strutturale, rappresentano purezza e ordine. In questo scenario l’artista continua a ricercare un’intima relazione con lo spettatore, gli chiede di sfidare l’ambiente, forzandolo a fronteggiare il suo dovere e trovare di volta in volta il luogo che meglio si possa adattare all’opera. Consideriamo una foresta, venature del legno sullo sfondo prendono il loro posto nel quadro, così come il cielo, le nuvole, e tutte le foglie e i rami che ora vengono inclusi nella cornice. Di nuovo, queste installazioni esistono per principio di creazione. “Le mie forme sono ridotte al minimo, allo stesso tempo sono portatrici di un’intensa tensione, un movimento invisibile. Ogni mia struttura nasconde molteplici prospettive e angoli visiivi, credo che la mia arte parli ora attraverso la geometria”. Il genere di arte che Moneyless sta sviluppando, così come il suo nome, suggerice una ricerca di purezza e semplicità di vita. La visione dell’artista presuppone il rigetto della velocità, dell’inquinamento e di ogni urgenza contemporanea, attirara la nostra attenzione sulla purezza del pensiero. Teo ha esposto il suo lavoro in gallerie, muri, ambienti naturali e abbandonati di tutto il mondo.


m on e y l e ss om n i a m u n da La mostra Omnia Munda Mundis offre un percorso in cui la ricerca artistica di Moneyless viene presentata in tutta la sua purezza e completezza. Un allestimento articolato e suddiviso in stanze per offrire al visitatore uno sguardo panoramico sul progetto presentato al Fortino. Tutte le opere sono caratterizzate da un’investigazione sugli elementi più puri che esistono nella vita quotidiana, dalle illustrazioni agli interventi murali, fino alle installazioni. Introduzione di Enrico Mattei

Figure geometriche pure, basilari in quanto sono quelle forme su cui ruota la maggior parte delle cose che esistono in natura: triangoli, cerchi e quadrati, semplici strutture da cui nascono le sue complicate configurazioni. La grafica e l’alterazione dello spazio si basano essenzialmente sulla povertà e riduzione al minimo indispensabile delle varie forme ricercate e rappresentate, l’artista trova in esse una ricchezza per il suo pensiero e per la sua creazione. Ciò che lo rende vicino alle idee del movimento dell’arte povera, non è tanto la scelta e l’uso di materiali come legno, terra, scarti industriali etc., ma l’intento di evocare quelle strutture originarie del linguaggio della società contemporanea dopo averne corroso abitudini e conformismi semantici e il ricorso alla forma dell’installazione, come luogo della relazione tra opera e ambiente. L’abilità del suo fare arte consiste proprio nella sottrazione, Bruno Munari diceva: “complicare è facile, semplificare è difficile”, la semplificazione, quindi, è il segno dell’intelligenza e Moneyless la applica alla perfezione in ogni suo intervento, di

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qualunque natura esso sia, operando sia in contesti industriali decadenti o in ambienti perfettamente naturali, in stretta relazione con l’avanzare spontaneo della natura, dello scorrere del tempo oppure dell’incuria umana. E’ fondamentale per Moneyless che si riconosca sempre in ogni sua opera quel dato reale da cui tutto parte perché “l’astratto esiste in natura”. Semplicità ed essenzialità ma anche una complicatissima e fittissima rete di fili invisibili che generano le forme che l’artista vuole rappresentare e svelare grazie alla lana, un caos organizzato da cui nascono le installazioni aeree e dove il creare non parte da un’idea prestabilita ma al contrario, dall’ispirazione del luogo e del momento. La ripetizione del gesto non avviene dunque in queste opere sospese ma solo ed esclusivamente nelle creazioni bidimensionali, qui l’idea è importante, in quanto, mette le basi per una progettualità articolata da una serie di strumenti appositamente realizzati e dal colore. Anche in questo caso potremmo parlare di vicinanza allo spazialismo di artisti come Fontana, ma non come priorità del colorare o del dipingere, piuttosto per il creare delle costruzioni che mostrano agli occhi del visitatore come, anche in campo puramente grafico e pittorico, esista la tridimensionalità. Per il bastione del Fortino è stata pensata una situazione particolare, si tratta di un’installazione site-specific che costituisce il primo intervento pubblico di Street Art a Forte dei Marmi. È la specificità dello stesso spazio espositivo a stabilire i parametri dell’intervento dell’artista. Un gioco di equilibrio di fili che funziona anche nel rapporto tra le forme che nascono e l’architettura che le accoglie, e soprattutto nel rapporto tra l’opera e lo spettatore, posto in una condizione di confronto diretto con l’installazione.


i n s t a l l a t i o n s


i n t a l l a t i o n , P iz z or n e _ Lu cca 2012


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i n s t a l l ation , Rimin i 2012

installation, Rimini 2012

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i n s t a l l a t i o n , S . Arcan gelo di Romagn a 2012

installation, S. Arcangelo di Romagna 2012

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i n s t a l l a t i o n , S . Arcan gelo di Romagn a 2012


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i n s t a l l a t i o n , fi ume la Lima _ Lu cca 2012

installation, f iume la Lima _ Lucca 2012

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i n s t a l l a t i o n , fi ume la Lima _ Lu cca 2012


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i n s t a l l a t i o n , Basson a _ Raven n a 2012

installation, Bassona _ Rav enna 2012

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i n s t a l l a t i o n , B asson a _ Raven n a 2012


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i n s t a l l a t i o n , J o sh u a Tree _ C alifor n ia 2012


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i n s t a l l a t i o n , Aoklan d _ C alifor n ia 2011

installation, San Francisco _ Calif or nia 2011

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i n s t a l l a t i o n , K atowice _ P olan d 2012

installation w/ Mark Jenkins, Katowice _ Poland 2012

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i n s t a l l ation , Ber lin 2012

installation, Foligno 2012


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i n s t a l l ation , Ber lin 2012

installation, Berlin 2012

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w a l l s


wall painting, Torino 2013

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w a l l p a i n t i n g w / Tellas, K atowice _ P olan d 2012


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w a l l p a i n t i n g / i n s t a l lation /en gr avin g, Lu cca 2012

Abor aut undebiss mundo munis abemus volo doles engrav ing-installation, Folignoam 2012

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w a l l p a i n t i n g , Chott el Djer id _ Tu n isia 2013

wall painting, Grottaglie 2011

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w a l l p a i n t i n g / e n g r a v i n g w / Mar k Ly ken , Glasgow _ Scotlan d 2012


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w a l l p a i n tin g, Doz z a 2011

wall painting, Grottaglie 2011

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w a l l p a in tin g, Gaeta 2013

wall painting, Berlin 2013

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w a l l p a i n t i n g w / Mar tin a Mer lin i, Milan o 2013


om n i a

m u n da

m un d i s


125x125 marker/spray/acrilyc on wood 2013

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4 0 x 4 0 m a r k e r / spr ay /acr ily c on wood 2013

60x40 marker/spray/acrilyc on wood 2013

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40x40 m a r k e r / s pr ay /acr ily c on wood 2013

40x40 marker/spray/acrilyc on wood 2013

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40x40 m a r k e r / s pr ay /acr ily c on wood 2013

40x40 marker/spray/acrilyc on wood 2013

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1 2 5 x 1 2 5 m a r k e r / s pr ay /acr ily c su on wood 2013

80x80 marker/spray/acrilyc su on wood 2013

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1 2 3 x 9 3 m a r k e r / s pr ay /acr ily c su on wood 2013

63x63 marker/spray/acrilyc su on wood 2013

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8 0 x 8 0 m a r k e r / s p ray /acr ily c su on wood 2013

80x80 marker/spray/acrilyc su on wood 2013

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6 3 x 6 3 m a r k e r / s p ray /acr ily c su on wood 2013

80x80 marker/spray/acrilyc su on wood 2013

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exhibitions 2013

Un ringraziamento speciale alla mia famiglia, alle persone che ho conosciuto nei miei viaggi e mi sono state vicine in questi anni, a tutti i fotografi che mi hanno supportato nei miei lavori. Ai ragazzi dei festival , dei sound system , dei muri, dei boschi, a tutte le gallerie che hanno creduto nel mio lavoro. Un altro ringraziamento a Irio, Corrado e Enrico senza i quali questa mostra non sarebbe esistita. - Teo

Garten collective show Superground, Milano Collective show Galerie Ernst Higler, Wien Collective show curated by The Don Gallery Arty Farty Gallery, Colonia Collective show curated by Seth Carmichael BC Galley, Berlin Paragone_group show Galerie LJ Paris Wider than a postcard, group exhibition curated by Sven Davis Breeze Block Gallery, Portland OR Fame Festival collective show ex forno, Grottaglie Graffuturism pt.2 collective show Soze Gallery, Los Angeles CA 2012 Graffuturism pt.1 collective show Soze Gallery, Los Angeles CA Fame Festival collective show ex forno, Grottaglie Subterranean Modern collective show via Tortona 32, Milano The Others fair ex carcere, Torino Scratch Expo 17 collective show New Castle project space, London Futurism 2.0 collective show Blackall Studios, London Attack festival group show Palazzo Candiotti, Foligno Per Aspera Ad Astra solo show Soze Gallery, Los Angeles CA My Turn group show Carmichael Gallery, Los Angeles CA Sweet Sheets Zelle Arte Contemporanea, Palermo 2011 Nementon group show Parco del Ticino, Magenta

Fame Festival collective show ex forno, Grottaglie Sans Conservateur group show Art Puissance Art, Strasbourg Stroke 04 Urban Art Fair Munich Indoor mural project Carey Gallery, San Francisco CA Linear Empire collective show White Walls, San Francisco CA 2010 Sweet Sheets moves to Modica group show Zelle Arte Contemporanea, Palermo Moneyless & James Kalinda bipersonal Galleria Openlab, Genova Synthasizer_Moneyless & Marvin Crushler Limited No Art Gallery, Milano Sweet Sheets Zelle Arte Contemporanea, Palermo Moneyless & DEM Galleria Blu CAmmello, Livorno FESTIVAL & walls 2013 _ Memorie Urbane, Gaeta _ Land Art festival, Tozeur-Tunisie _ Canals project by Cedar Lewison, London _ via Ostiense by 999 Gallery, Roma 2012 _ wall painting, Bunker Torino _ Fame festival, Grottaglie _ Attack festival, Foligno _ Katowice street art festival, Katowice Poland 2011 _ Nementon, Parco del Ticino Magenta _ City Builders, Dresden Germany _ Amare l’Arte, Bari _ Creature festival, Lodi _ Biennale del muro dipinto, Dozza _ Spot Converse/Foot Locker, Berlin _ Fame festival, Grottaglie _ Bien Urbain, Besançon _ Sans Conservateur, Strasbourg _ Parallels by Zelle Arte Contemporanea, Palermo 2010 _ Public installation for Comune di Empoli, Empoli _ Urban Painting, Milano _ Slam arte urbana in laboratorio, Viareggio


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