a Perfetto mani sapienti e sorriso gentile
Pino Deodato Il Circo dell’Arte
Curatore Enrico Mattei Testi Giuditta Deodato Enrico Mattei Fotografie Lucio Ghilardi Progetto grafico Roberto Papagno
Galleria Claudio Poleschi Arte Contemporanea Via Santa Giustina 21 - Lucca Tel. +39 0583 469490 www.claudiopoleschi.com info@claudiopoleschi.com
Pino Deodato
Il Circo dell’Arte
a cura di Enrico Mattei
gennaio 2011
Galleria Claudio Poleschi - Lucca
Pino Deodato
Il Circo dell’Arte
Quanto l’esperienza e la storia di vita influenzano il lavoro dell’artista? Tanto, se l’artista si chiama Pino Deodato. I suoi lavori sono fortemente autobiografici, memorie e frammenti di un’infanzia e di un’adolescenza vissute come i personaggi pensanti che l’artista rappresenta. L’esperienza passata riemerge in superficie stimolata dal contesto in cui l’artista vive: così uomini rannicchiati in pose chiuse ricordano le posture di un bambino che si costruisce la “casa” sotto il tavolo, rifugio e punto di osservazione privilegiato del mondo degli adulti. Sono “cose” complesse quelle che Deodato racconta, ma lo fa in modo essenziale. Nel suo lavoro si sviluppa una dialettica tra particolare e universale: si parte dall’esperienza personale per far riflettere in senso più ampio. Il pensiero dell’artista si articola così attraverso il meccanismo dell’immedesimazione in un personaggio che racconta le sue idee in modo semplice. Il passaggio successivo è l’abbellimento di queste idee con un linguaggio estetico fruibile ad un pubblico il più esteso possibile. Quello di Deodato appare dunque un linguaggio e insieme una 38 filosofia popolari, richiami di folklore. A proposito di folklore, Antonio Gramsci, riconducendo la cultura subalterna a distinzioni di classe di ordine economico e sociale, concepisce il folklore quale concezione del mondo e della vita del popolo. Popolo che va qui inteso come insieme di classi subalterne, con una propria dignità ed autonomia intellettuale, le quali si contrappongono a quelle dominanti ed egemoniche. Metafore, allegorie e proverbi sono dunque una costante del percorso di Deodato, acuto osservatore della società contemporanea. La sua è un’arte che, nel significato antropologico più profondo, “fa” cultura, in quanto prodotto dell’uomo. Deodato non cerca tanto un ritorno alle origini, piuttosto cerca di dare un senso e un significato ai fenomeni della sua e della nostra contemporaneità, quali ad esempio la precarietà materiale ed esistenziale nonché l’insicurezza del presente e del futuro. L’artista propone diversi modi possibili di affrontare questi fenomeni contemporanei. Il suo ragionamento ruota intorno al concetto della visione, del vedere le cose e in ultima istanza del “vedere” l’arte. E quindi, tra le sue opere, ritroviamo il vicolo cieco, di colui che vede il mondo complicato, senza via d’uscita. San Tommaso, che crede solo a ciò che vede. E ancora colui che vede da lontano, ottimista per natura, e colui che vede solo le cose vicine a sé, trovando in esse conforto. E poi c’è il rinunciatario alla vita, che si arrende di fronte alle difficoltà. Di fronte a questi modus vivendi, Deodato esorta a perseguire la via dell’arte. Rappresentata dal clown senza vestiti, che nella sua nudità incarna l’arte che si spoglia di tutti i condizionamenti ed esorta tautologicamente a seguire se stessa. L’arte che esorta all’arte. L’arte finzione della realtà, mistificatrice della realtà. L’arte come modo di vivere, in quanto sogno. E senza sogni, si sa, non si vive. Giuditta Deodato 7
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Pino Deodato
Vicolo cieco Pino Deodato muove la sua ricerca artistica tra pittura e scultura. Il progetto di questa personale ruota intorno alla scultura che rappresenta la via dell’arte, tanto cara all’artista, e che nella realtà appare sotto forma di un clown senza vestiti. Una figura chiave che metaforicamente rappresenta colui che si spoglia di tutto per dare forza all’atto creativo e tornare bambino con il gioco. La mostra è stata concepita come un’unica grande installazione dislocata tra lo spazio espositivo della galleria e la Chiesa di San Matteo, pittura e scultura si relazionano in una continua concatenazione di rimandi al mondo contemporaneo. La pittura narra spazi metaforici e tensioni contrapposte: per un verso la concentrazione spirituale, riparo nell’intimità domestica, tra gli oggetti e le cose familiari, raccontate in un tempo rallentato e in un magico silenzio. In galleria troviamo l’esaltazione della pittura allestita come un progetto site-specific formato di piccole installazioni a parete che sembrano creare un ambiente totale, dai puri esercizi di stile nella scacchiera composta da tele e terracotte dipinte, nella scultura focale del pittore-clown, che nell’atto del dipingere sembra aver creato un racconto formato di piccole storie dipinte, fino alle ultime opere dei tre personaggi su cubi bianchi e il labirinto. La stanza della galleria risulta il classico cubo bianco in cui i colori dell’artista sprigionano tutta la loro vitalità e forza sulle pareti, il risultato è la pura attenzione che l’occhio pone sulla pittura senza alcun disturbo. Tutto il contrario invece lo spettacolo che troviamo nella navata unica della Chiesa, Vicolo cieco si presenta come l’installazione principale e le sue proporzioni rispettano la pianta rettangolare dello spazio, l’impressione che questa moltitudine disordinata di statuine crea nell’ambiente è un rigore geometricamente armonico con l’architettura. Le figure e i mattoncini hanno la stessa fattezza materica del rivestimento in cotto della Chiesa, si crea così la sensazione che l’installazione emerga dal pavimento. La lettura anche in questo caso è molto semplice e consiste nello spazio mentale rappresentato e costituito matericamente dai mattoncini con sopra incisi giorni e numeri dei mesi, un vicolo cieco immaginario come nelle situazioni reali del nostro quotidiano, un ostacolo che potrebbe essere tranquillamente superato, ma in cui non si trova via d’uscita. Nella parte dell’abside gioca la funzione del sacrificio la scultura Suicidio Domestico in cui una figura tenta di farla finita con il mondo gettandosi da un armadio, un continuo rimando alla precarietà materiale ed esistenziale della vita presentato in forma ludica per addolcire alcune dure realtà di vita contemporanea. Oltre a questa sculturina emblematica che sostituisce la croce nello spazio sconsacrato, altre piccole sculture all’interno di due nicchie di media e piccola dimensione, rappresentano sia i ferri del mestieri, che il pittore chiuso dentro un armadio e sopra una figura in ginocchio che grida al miracolo, quasi si fosse avverato e abbia messo in salvo l’omino che stava per suicidarsi. Altre due figure singole su un vecchio stipite e sul pavimento ormai distrutto dal tempo guardano dentro un buco nero, la lontanza dello sguardo al cospetto del tenebroso buio riesce a vincere e a vedere lontano, uno ottimista per natura e l’altro conforme al mondo circostante, pone lo sguardo solo sulle cose vicine. Le sculture nello spazio consumato e vissuto della Chiesa di San Matteo si fondono con l’architettura romanica diventando opera unica totale, se in galleria il colore staccava netto dalla parete, qui, al contrario, i colori e i materiali sembrano formare le sculture quasi emergessero da ogni angolo della storia. Enrico Mattei 21
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Pensierini domestici
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cena celeste
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Pino Deodato
Cenni biografici
La mostra “Il Circo dell’arte”, che la Galleria Poleschi dedica a Pino Deodato, segna un’ulteriore e importante tappa del percorso umano e artistico dell’artista. Un cammino iniziato in Calabria, terra in cui è nato e dove compie i primi studi, e proseguito a Milano, dove vive e lavora. Deodato narrando la storia dell’uomo si esprime con la pittura e la scultura, con quella ricerca del dettaglio e del particolare che con naturalezza sanno trasformarsi in un grande senso di insieme. L’artista ci accompagna in questo percorso borderline al confine tra sogno e realtà; ci aiuta nel cammino di viandanti e accompagna le nostre storie, le storie della nostra vita domestica. Metafore, allegorie, un viaggio fatto di successi ma anche di sconfitte e delusioni, di piccole gioie ricavate dall’album della propria esistenza, di introspezione e di voglia di lottare per conquistarsi, nonostante tutto, quello spazio che ciascuno individuo ha - deve avere - nell’universo.
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Mostre Personali 1973 1974 1975 1978 1985 1986 1987 1988 1989 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003
Castello Murat, Pizzo Calabro - CZ Palazzo Gagliardi, Vibo Valenza Gallerie Alternative, Parigi Galleria degli Angeli, Riccione - FO Galleria Alvarez, Oporto Biblioteca Comunale, Vittuone - MI Galleria Grifo, Reggio Calabria Marenaio, Studio De Rossi, Verona Ween Das Gras Hoch Ist Uns Das Meer Tief Galleria Panetta, Mannheim Galleria Pontepietra, Verona Galleria Steffanoni, Magenta - MI Galleria Accent, Kaiserlautern Freiburger Akademie-modell e V. Galerie Gerberau, Freiburg Quelli che sognano, Cooperativa Rinascita, Vittuone - MI Caffè letterario Portnoy, Milano Studio Gastaldelli, Milano Galleria di Porta Ticinese, Milano Banca Popolare di Milano, Sede Centrale Milano Lupus in fabula, Studio Gastaldelli Milano Per Terre e per mari (con Stefano Pizzi), Galleria Palmisano, Milano Arte xerofita ( con stefano pizzi ), Centosei Arte, Bari Confine, Galleria Cardi, Milano Proposte d’Arte Galleria, Legnano MI C’era una Volta... Comune di Vittuone Mi Galleria Il Milione, Milano L’opera rossa, Galleria Susanna Orlando, Forte dei Marmi, LU I Primari, Galleria Cardi , Milano Un cielo per Vittuone, Comune di Vittuone, Sala Consiliare, Vittuone MI L’elogio dell’attesa, Studio Cristofori, Bologna Manufatto, Galleria Cesarea, Genova I Viandanti, Santuario di Nostra Signora D’Oropa, Biella Dalla Terra Verso il cielo e rotorno, Galleria Art’s Events, Benevento Boccadirosa, Galleria Ambrosino, Miami Chiaroscuro, Galleria Narciso, Torino La santa Pittura, Galica Arte Contemporanea, Milano Con Riso, Galleria Monopoli, Pavia I Viandanti, Palazzo Gagliardi, Vibo Valentia E il sole tramontò alle 17 15, a cura di Laura Gavioli, Porto Viro - RO Nostro Pane quotidiano, Galleria art’A Events, Benevento San Francesco e il lupo, Chiesetta S. Bernardino, Sedriano MI Silenzio, Galleria Narciso, Torino Panevino, Cargo Exsilosdelcacao, Milano
2004 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Parlava con gli uccelli perchè gli uomini non ci sentivano più, Palazzo del Comune Sedriano MI Gli Sposi, il pensatore e il mangiatore di lucciole, istallazione per il progetto “ Il paese delle viole”, Ionadi ( V.V ) Pane e Vino centro storico di Mulazzo, Bancarel Vino, Mulazzo – Carrara La storia della sposa, Galleria Klerkx, Milano Parlava agli uccelli perchè gli uomini non ci sentivano più, Palazzo Pantiachi Regione Toscana, Firenze La santa Scultura, Galleria Narciso, Torino La campana di Filippo, Forte Bel Vedere Firenze ( con la Galleria Susanna Orlando Forte dei Marmi ) L’angelo Custode, Piccola galleria Maison, Pietrasanta LU Paesaggi domestici, a cura di Gabriele Francesco Sassone, Progettoarte-elm, Milano EQUI...LIBRI, Galleria Art’Events, Torrecuso, Benevento EQUI...LIBRI, Palazzo Terragnoli, Benevento Il Circo dell’Arte, a cura di Enrico Mattei, Galleria Poleschi e Chiesa di San Matteo, Lucca
Mostre Collettive 1970 1974 1975 1976 1977 1984
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Galleria Chiovasso, Milano Accademia Belle Arti, Milano Ora e sempre resistenza, Palazzo del Turismo Milano Nuova Generazione, X quadriennale nazionale d’arte. Roma Evidence-Apparence, Centre Cultural e Social, Limoges XXVI Salon de la jeune peinture, Musèe d’art modern Parigi Aspectos do realismo Europeo, Galleria Gordillo, Lisbona Gruppo ’74, Galleria Carrobbio, Vigevano PV XVII Salon de la jeune peinture, Musèe du Luxemburg, Parigi Cinquecento artisti per le fabbriche in lotta, Salone della Permanente Milano Il ’68, Galleria di Porta Ticinese, Milano Premio San Fedele, Milano Devianza & emarginazione, Palazzo Isimbaldi, Milano L’uomo, l’ambiente, il colore, Palazzo Resta, Vittuone MI
1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002
Pittori Raccontano le federazioni sportive, Foro Italico, Roma Ecologia, Soprintendenza per i beni ambientali, Sala delle Esposizioni, Verona La Danza, , Studio Gastaldelli, Milano Galleria La Chiocciola, Padova La Città, Studio Gastaldelli Milano International art forum, Barcellona Milano calcio d’inizio, Palazzo delle Stelline, Milano La città del futuro, Area Galtarossa, Padova Arte ’90, Palazzo dei Congressi, Roma Lunatica, Galleria Untitled, Milano Vestiti d’artista, Il Baule, Milano Le parole dello sport, Villa Olmo, Como Cadeaux intelligents, Gallerie Arcade, Nice Artisti a galla, Acquario e civica stagione idrologica, Milano Scarperentola, Milano, Tokio, London, New York Nel disegno, Pomerio Ducale arte contemporanea, Massa I dodici mesi di Canegrate, Palazzo Comunale, Canegrate, MI Montale a Forte dei Marmi, Galleria Il Milione Milano Freites-Revilla Gallery, Miami Cinquantacinque artisti per il Che, Società Umanitaria, Milano Omaggio a Giovanni Caselli, Ospedale Santa Maria della Scala, Siena Omaggio a Giovanni Caselli, Tohoku University of Art & Desin, Yamagata La terra trema, Galleria Il Milione, Milano Scarperentola, Castello di Vigevano, Vigevano L’opening è dentro il penitenziario Beccaria, Milano Mediterranea, Museo Storico Kombetar, Tirana Liberi liberi, Palazzo Vescovile, Massa La città, il pensiero, l’emozione, Sala Hajech, Milano Anni ’60 galleria Cancellieri, Messina Proposta 5 a cura di Giorgio Agnisola, Galleria Art’s Events, Benevento Daegu, Milano art exhibition Degau, Sud Corea Compagni di scuola, Fortunago, Pavia Alba spirituale a cura di Ferdinando Creta, Vitulano, BN Dodici artisti in curriculum, Rinasciarte, Vittuone Mi Un lavoro a regola d’arte, a cura di Roberto Borghi, Galleria Comunale, Rozzano - Mi Galleria Narciso “S.Sebastiano”, Torino
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
2010
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Italia Lussemburgo Confrontations, Palazzo Mazziotti, Caiazzo CE Manifesto Comune di Torino, Torino Un lavoro a regola d’arte, a cura di Roberto Borghi, L’Umanitaria, Milano L’arte è viva, S.Maria Gualtieri, Pavia Artisti della Galleria, Galleria Il Milione, Milano Il nudo nell’arte, Galleria Narciso Torino Il leone di Gerusalemme, Fondazione Sandro Penna, Torino Dalla A alla M omaggio ad Aldo Mondino, Galleria Susanna Orlando Forte dei Marmi, LU Collettiva Artecontemporanea, Galleria V.D.F. Lonato Brescia Binario Zero, Rinasciarte, Vittuone, MI Pittori e scultori del Catanense, Villa Rusconi,Castano Primo, MI Manifesto Piazza San Carlo, Comune di Torino Per la Fondazione Sandro Penna, Galleria Tonin, Torino Visionari primitivi eccentrici, Galleria Civica di Potenza Super Window a cura di Chiara Guidi, Galleria Susanna Orlando Pietrasanta LU Out acqua terra aria, Palazzo Comunale Pietra Ligure Savona Ovoquadro tra arte e cioccolato, Teatrino dei servi, Massa Il paradiso, Chiostro dell’Umanitaria Milano Galleria Koller, Budapest Unreal Flower a cura di Alessandro Riva, My Own Gallery, Milano Il corpo nudo ( The naked body ), Fondazione Sandro Penna, Torino Il profumo dell’arte Fidenza Village, Parma I segreti del mestiere, Il Duomo di Pietrasanta, Pietrasanta LU Ovoquadro Tra arte e cioccolato, Teatri Insieme, A cura della fondazione G.e D., Fondazione De Marchi, Palazzina Liberty, Milano Il sindacato e il lavoro, Camera del lavoro di Milano Miart 09, Progettoarte elm Milano Un mosaico per Tornareccio IV edizione a cura di Laura Gavioli, Tornareccio, Chieti Artisti a Milano: G. Spagnulo, U.Mariani, V.Vago, Mario Raciti, P.Deodato, A. Bonalumi, A. Pomodoro, Progettoarte-elm, Milano Piccolo Formato, Superstudio Più, Milano Landscape, Raccontare il paesaggio, Katz, Deodato, Salvo - Progettoarte-elm, Milano
Indice delle opere La cruna difficile. Terracotta policroma. Cm 13x13x4. 2010
3
Il circo dell’arte. 39 terracotte policrome. Misure varie. 2010
8-9
A debita distanza. 4 terracotte policrome. Misure varie. 2010
10
A debita distanza. Terracotta policroma. Cm 10x16x4. 2010
11
Libro bianco. Terracotta policroma. Cm 22x31x6. 2010-12-29
12
Finestre. Terracotte policrome. Misure varie. 2010-12-29
13
Ne aveva detto di tutti i colori. Terracotte policrome. Misure varie. 2010
14
Ne aveva detto di tutti i colori. Particolare (p. 14)
15
Ne aveva detto di tutti i colori. Particolare (p. 14)
16
L’arte della creatura. Terracotta policroma. Misure varie. 2010
17
Il pittore crocifisso. Terracotta policroma. Cm 14x21x4. 2010
18
Pensatoio. Terracotte policrome. Misure varie. 2010
19
Portale della chiesa di San Matteo, Lucca.
20
Vicolo cieco. 68 terracotte. Cm 5x21x3.
22-23
350 mattoncini di cotto. Cm 6x8x2. 2010 Vicolo cieco. Particolare (p. 22-23)
24
Vicolo cieco. Particolare (p. 22-23)
25
Suicidio domestico. Terracotta policroma. Cm 17x30x6. 2010
27
Suicidio domestico. Terracotta policroma. Cm 17x30x6. 2010
28
Buco nero. Terracotta policroma. Cm 9x23x5. 2010
29
La creatura che vede lontano. Terracotta policroma. Cm 6x18x3. 2010
30-31
S. Tommaso. Bronzo. Cm 5x15x3. 2010
32-33
Il pittore timido. Terracotta policroma. Misure varie. 2010
34
Miracolo. Terracotta policroma. Cm 8x20x5. 2010
35
Armadio a muro. Terracotta policroma. Cm 12x5x4. 2010
36
Pensierini domestici. Olio su tavola. Cm 20x25 cad. 2010 Colazione col blu. Olio su tavola. Cm 20x25. 2010
38-39
40-41
La luce del giorno. Olio su tavola. Cm 20x25 cad. 2010
42
Un giorno di festa. Olio su tavola. Cm. 20x25. 2010
43
Parole. Olio su tavola. Cm 20x25 cad. 2010
45
Pensierini. Olio su tavola. Cm 20x25. 2010
46-47
Camere al tramonto. Olio su tavola. Cm 20x25. 2010
48
Corridoio blu di prussia. Olio su tavola. Cm 20x25 cad. 2010
49
Cena celeste. Olio su tavola. Cm 20x25. 2010
51
Tanti pensierini. Olio su tavola. Cm 20x25. 2010
52
Silenzio quattro parole al vento. 3 sculture in terracotta policroma.
53
Cm. 12x28x10 cad. 2010 Sotto coperta. 3 olio su tavola. Cm 20x25 cad.
54
Una terracotta policroma. Cm 20x25x6. 2010 Labirintite. Terracotta policroma. Cm 13x20x8. 2010
55
Catalogo edito da: Galleria Claudio Poleschi - Lucca Finito di stampare nel mese di gennaio 2011 presso la Tipografia Bandecchi & Vivaldi - Pontedera