DAILY 1
08|09
GIOVEDÌ
14 27 15
VE EN NE ER RD D ÌÌ V
14/24 OTTOBRE 2021
Programma GIOVEDÌ 14 - VENERDÌ 15 GIOVEDÌ 14 h. 09.00 Sala Sinopoli SELEZIONE UFFICIALE press | accr. THE EYES OF TAMMY FAYE Michael Showalter USA, 126’
h. 09.00 Sala Petrassi SELEZIONE UFFICIALE press | accr.
MEDITERRÁNEO Marcel Barrena Spagna, Grecia, 112’
h. 11.00
Sala Petrassi SELEZIONE UFFICIALE press | accr.
THE EYES OF TAMMY FAYE Michael Showalter USA, 126’
h. 11.00 Auditorium Conciliazione ALICE NELLA CITTÀ scuole € 7 | accr. OLGA Elie Grappe Svizzera, Ucraina, Francia, 85’
h. 16.30
Auditorium Conciliazione ALICE NELLA CITTÀ pubb. € 10 | accr.
CORTOMETRAGGI ALICE - Slot 1 97’
h. 19.00 Sala Sinopoli SELEZIONE UFFICIALE inviti
THE EYES OF TAMMY FAYE Michael Showalter USA, 126’
h. 19.30 Sala Petrassi SELEZIONE UFFICIALE pubb. € 10 | accr. THE EYES OF TAMMY FAYE Michael Showalter USA, 126’
h. 21.00 Auditorium Conciliazione ALICE NELLA CITTÀ pubb. € 10 | accr. GHOSTBUSTERS - LEGACY Jason Reitman USA
VENERDÌ 15 h. 09.00 Sala Sinopoli SELEZIONE UFFICIALE press | accr.
L’ARMINUTA Giuseppe Bonito Italia, Svizzera, 110’
h. 09.00 Sala Petrassi IN COPRODUZIONE CON ALICE NELLA CITTÀ press | accr.
DEAR EVAN HANSEN Stephen Chbosky USA, 137’
h. 10.30 My Cityplex Savoy, Sala 2 SELEZIONE UFFICIALE press | accr. MARINA CICOGNA LA VITA E TUTTO IL RESTO Andrea Bettinetti Italia, Francia, 79’
h. 11.00 My Cityplex Savoy, Sala 1 ALICE NELLA CITTÀ press | accr. LA FAMIGLIA ADDAMS 2 Greg Tiernan, Conrad Vernon USA, UK, Canada, 93’
h. 11.00 Scena ALTRI EVENTI accr.
OLTRE LA VITA DELLE FORME Francesco Conversano, Nene Grignaffini Italia, 63’
h. 14.00 Auditorium Conciliazione ALICE NELLA CITTÀ pubb. € 7 | accr.
h. 21.00 Scena PRE-APERTURE pubb. € 10
h. 22.00 Sala Sinopoli SELEZIONE UFFICIALE pubb. € 12 | accr.
h. 16.00 Sala Sinopoli SELEZIONE UFFICIALE pubb. € 10 | accr.
h. 21.00
h. 22.30 Sala Petrassi IN COPRODUZIONE CON ALICE NELLA CITTÀ pubb. € 12 | accr.
CORTOMETRAGGI ALICE - Slot 2 73’
THE EYES OF TAMMY FAYE Michael Showalter USA, 126’
h. 16.00 MAXXI ALTRI EVENTI ingresso gratuito
OLTRE LA VITA DELLE FORME Francesco Conversano, Nene Grignaffini Italia, 63’
h. 16.30
Auditorium Conciliazione ALICE NELLA CITTÀ pubb. € 10 | accr.
RON - UN AMICO FUORI PROGRAMMA Sarah Smith, Jean-Philippe Vine, Octavio E. Rodriguez USA, UK, 106’
SE DICESSIMO LA VERITÀ Giulia Minoli, Emanuela Giordano Italia, 75’
Auditorium Conciliazione ALICE NELLA CITTÀ pubb. € 10 | accr.
IL LEGIONARIO Hleb Papou Italia, Francia, 81’
h. 21.30 MAXXI SELEZIONE UFFICIALE press | accr.
FARHA Darin J. Sallam Giordania, Svezia, Arabia Saudita, 92’
CON IL MARE NEGLI OCCHI Paolo Magris Italia, 71’
h. 18.00
Casa del Cinema, sala Deluxe RETROSPETTIVA ARTHUR PENN ingresso gratuito
THE LEFT HANDED GUN Arthur Penn USA, 1958, 98’
h. 18.30 MAXXI SELEZIONE UFFICIALE pubb. € 12 | accr. MARINA CICOGNA LA VITA E TUTTO IL RESTO Andrea Bettinetti Italia, Francia, 79’
h. 18.30 My Cityplex Savoy, Sala 3 SELEZIONE UFFICIALE press | accr.
A THOUSAND HOURS Carl Moberg Svezia, Danimarca, 102’
h. 18.30
Auditorium Conciliazione ALICE NELLA CITTÀ pubb. € 7 | accr.
BELLE Mamoru Hosoda Giappone, 122’
h. 19.00
Sala Sinopoli SELEZIONE UFFICIALE pubb. € 25 | accr.
L’ARMINUTA Giuseppe Bonito Italia, Svizzera, 110’
h. 19.30 Sala Petrassi SELEZIONE UFFICIALE pubb. € 12 | accr.
MEDITERRÁNEO Marcel Barrena Spagna, Grecia, 112’
h. 20.30
Casa del Cinema, sala Deluxe RETROSPETTIVA ARTHUR PENN ingresso gratuito
MICKEY ONE Arthur Penn USA, 1965, 93’
h. 20.30 My Cityplex Savoy, Sala 2 SELEZIONE UFFICIALE press | accr. BENNY BENASSI - EQUILIBRIO Matt Mitchener, Devin Chanda, Stefano Camurri, Cesare Della Salda Italia, USA, 67’
INCONTRO
JESSICA CHASTAIN La meravigliosa semplicità di una star capace di incarnare sensualità, drammaticità, dolcezza, prestanza e, soprattutto, ironia. Curriculum hollywoodiano da Olimpo del cinema, sono numerosissimi i film in cui è protagonista, tra i quali Coriolanus, diretto dal suo attore preferito Ralph Fiennes, The Help di Tate Taylor, The Tree of Life di Terrence Malick, Zero Dark Thirty di Kathryn Bigelow, Crimson Peak di Guillermo del Toro, Interstellar di Christopher Nolan, A Most Violent Year di J.C. Chandor e di recente, presentata alla Mostra del Cinema di Venezia 2021, l’acclamata serie Scenes from a Marriage. Ad accendere la sua passione per la settima arte è stato l’invito della nonna al musical di Andrew Lloyd Webber Joseph and the Amazing Technicolor Dreamcoat. Da quel momento inizia a frequentare corsi di danza e recitazione, esordendo presto in teatro. Tappa cruciale sarà un Romeo e Giulietta che rappresenterà il suo vero trampolino di lancio per il debutto cinematografico. L’esordio avviene nel 2008 con un ruolo da protagonista in Jolene, diretto da Dan Ireland, che le vale il premio come miglior attrice al Seattle International Film Festival. Da qui in poi i riconoscimenti e i premi per le sue interpretazioni saranno numerosi.
h. 11.30 Sala Sinopoli ALICE NELLA CITTÀ scuole € 7 | accr.
Sala Petrassi SELEZIONE UFFICIALE press | accr.
PASSING Rebecca Hall USA, 98’
h. 14.00 My Cityplex Savoy, Sala 1 ALICE NELLA CITTÀ scuole € 7 | accr. OLGA Elie Grappe Svizzera, Ucraina, Francia, 85’
THE MIRACLE WORKER Arthur Penn USA, 1962, 102’
h. 17.00 Scena PRE-APERTURE pubb. € 10
GIOVEDÌ 14 INCONTRO CON JESSICA CHASTAIN Vedi box in questa pagina. h. 15 | Sala Petrassi | € 6
h. 11.30
h. 22.30
Casa del Cinema, sala Deluxe RETROSPETTIVA ARTHUR PENN ingresso gratuito
CHARLOTTE Tahir Rana, Éric Warin Francia, Canada, 92’
AGENDA
BELLE Mamoru Hosoda Giappone, 122’
DEAR EVAN HANSEN Stephen Chbosky USA, 137’
h. 21.30 My Cityplex Savoy, Sala 3 SELEZIONE UFFICIALE accr.
h. 11.00 Auditorium Conciliazione ALICE NELLA CITTÀ scuole € 7 | accr. THE HIVE (LA RUCHE) Christophe Hermans Belgio, Francia, 81’
PASSING Rebecca Hall USA, 98’
VENERDÌ 15 OLTRE LA VITA DELLE FORME Nel documentario di Francesco Conversano e Nene Grignaffini, il Complesso funerario Brion e il Cimitero San Cataldo di Modena sono l’oggetto di un viaggio emozionale e simbolico dentro l’universo visionario dei due architetti del ‘900, Carlo Scarpa e Aldo Rossi. h. 16 | MAXXI
INCONTRO CON I MANETTI BROS. Dopo aver stupito tutti nel 2017 con Ammore e malavita, action-musical interamente in napoletano, i Manetti Bros. tornano a Roma a presentare alcune scene della nuova trasposizione cinematografica di Diabolik, attesissima dal pubblico dopo i numerosi rinvii dovuti all’emergenza sanitaria, e finalmente annunciata in uscita nelle sale il 16 dicembre. Cresciuti a pane, B-movie e cultura popolare, i due cineasti romani incontrano il pubblico per raccontarsi e raccontare la loro ultima pellicola, interpretata da Luca Marinelli nei panni di Diabolik, Miriam Leone/Eva Kant e Valerio Mastandrea/Ispettore Ginko (collegamento streaming con My Cityplex Savoy sala 4, solo per accreditati). h. 17 | Sala Petrassi | € 15
di F.D.S.
10|11
SELEZIONE UFFICIALE/ FILM D’APERTURA
THE EYES OF TAMMY FAYE MICHAEL SHOWALTER Jessica Chastain, Andrew Garfield, Cherry Jones, Vincent D’Onofrio, Sam Jaeger, Fredric Lehne (USA, 2021, 126’) La storia vera dell’ascesa e del declino di Tammy Faye, telepredicatrice evangelista che tra gli anni ’70 e ’80 creò un business con suo marito Jim Bakker. Il suo nome divenne celebre in tutto il mondo anche grazie alle sue ciglia finte e al suo talento di cantante che la trasformarono presto nell’emblema dell’accoglienza cristiana. L’obiettivo della coppia era convertire il modo di vivere dei propri seguaci verso un amore incondizionato nei confronti del prossimo e l’idea di un benessere collettivo. Tutto cambiò, però, quando una serie di scandali finanziari, e non solo, si riversarono sul loro impero multimilionario, rivelando al mondo la natura controversa della loro operazione. di
con
MICHAEL SHOWALTER Regista, scrittore, produttore e attore, è tra i membri del trio comico Stella, oltre che membro del cast della serie tv anni ‘90 The State. Esordisce alla regia con The Baxter (2005), con Michelle Williams e Justin Theroux. È stato tra i creatori dello show televisivo della TBS The Search Party e delle miniseries Netflix Wet Hot American Summer: First Day of Camp e Wet Hot American Summer: Ten Years Later. Nel 2017 ha diretto il film The Big Sick.
SELEZIONE UFFICIALE
MEDITERRÁNEO di MARCEL BARRENA Eduard Fernández, Dani Rovira, Anna Castillo, Sergi López, Àlex Monner, Melika Foroutan (Spagna, Grecia, 2021, 112’) Oscar e Gerard, due bagnini spagnoli, non riescono a rimanere indifferenti di fronte alla straziante fotografia del bambino annegato nel Mediterraneo. Si recano così sull’isola di Lesbo dove capiscono che quel bimbo è una delle tante persone che ogni giorno affrontano il mare su imbarcazioni improvvisate con la speranza di sfuggire alla miseria e alla violenza della loro terra di origine. Insieme a Esther, Nico e agli altri membri della loro squadra, Oscar e Gerard decidono di rendersi concretamente utili e di lottare contro le autorità per metterle di fronte a una realtà a cui nessuno sembra prestare attenzione. Un’impresa questa che cambierà per sempre la loro vita. con
MARCEL BARRENA Regista, sceneggiatore, produttore e montatore spagnolo, ha vinto nel 2011 il Catalan Academy Award per Cuatro estaciones, il suo debutto cinematografico nel documentario. Il suo secondo film è il pluripremiato documentario Little World, mentre il suo primo lungometraggio di finzione è 100 metros (2016). Barrena è anche il primo regista a vincere due Gaudí Award (per Cuatro estaciones e Little World).
Come ha detto il direttore artistico Antonio Monda, il film è ispirato ad una vicenda avvenuta realmente in America che rivela una verità quasi assoluta: dietro ogni moralista si cela sempre una personalità complessa, incline a superare il confine tra legge e crimine. A metà degli anni ‘70 Tammy Faye e suo marito Jim Bakker, due predicatori evangelisti, ebbero una grande intuizione: realizzare una versione cristiana del Tonight Show (ai tempi il format tv più visto negli USA condotto da Johnny Carson) dapprima utilizzando una piccola stazione in North Carolina, di proprietà di Ted Turner, poi utilizzando network sempre più vasti man mano che l’audience saliva. Lo show si chiamava The PTL Club (dove PTL sta per Praise the Lord o People That Love). Nel 1978 Jim Bakker creò un network satellitare per distribuire il programma in modo più efficiente e capillare. Per finanziare la loro impresa Faye e Bakker ospitavano campagne Telethon e chiedevano direttamente agli abbonati aiuti economici. Il segreto era tutto qui: sostituire ai profitti derivanti dagli spazi pubblicitari le rimesse dirette da parte dei fedeli, vendere lo show, e quindi la fede, come unico prodotto. Altra grande invenzione di quella fucina di idee innovative che fu la coppia Faye-Bakker fu la realizzazione nel 1978 di un parco acquatico a tema cristiano che impiegava 2500 lavoratori e che veniva visitato da sei milioni di persone ogni anno. La versione cristiana di Disneyland. Il loro impero durò meno di quindici anni; a distruggerlo fu uno scandalo sessuale. Nel 1987 si scoprì che Jim Bakker aveva avuto una relazione con una donna, pagata centinaia di migliaia di dollari per il suo silenzio, dal momento che sosteneva di essere stata violentata dal predicatore quando aveva ventun anni. Condannato a quarantacinque anni di prigione, poi ridotti a otto, Jim Bakker, scontata la pena, ha ripreso la sua attività di tele-predicatore. Ricordiamo solo qui, a definitiva conferma dello spirito battagliero e indomito di questi telepredicatori americani, che nel marzo 2020 la Procura Generale di New York gli ha formalmente proibito di vendere confezioni di argento colloidale ai fedeli per guarire dal Covid.
DUEL FEDERICA ALIANO vs NICOLA CALOCERO
Amici miei / Compagni di scuola Palazzo Merulana, h. 19
DAILY 1
THE JIM&TAMMY SHOW
GIOVEDÌ
14 27 15
VE EN NE ER RD D ÌÌ V
FOCUS
REBECCA HALL
SELEZIONE UFFICIALE
PASSING di REBECCA HALL Tessa Thompson, Ruth Negga, André Holland, Bill Camp, Gbenga Akinnagbe, Antoinette Crowe-Legacy (Stati Uniti, 2021, 98’) In una New York anni ’20, che sta vivendo un momento di fermento culturale in cui si inserisce l’affermarsi del movimento afroamericano conosciuto come “Rinascimento di Harlem”, Clare Kendry e Irene Redfield si ritrovano dopo molto tempo. Le due donne erano state amiche di infanzia e ora un incontro casuale ha nuovamente intrecciato le loro strade. Nonostante l’iniziale riluttanza, Irene decide di aprire la porta della sua casa all’ex-amica, commettendo quello che si renderà conto essere un errore. Claire, infatti, attira da subito le attenzioni del marito di Irene e le simpatie di tutta la famiglia e della loro cerchia sociale, portando scompiglio nell’intero equilibrio delle cose, tra ossessioni, rimozioni e bugie. con
«Mi sono imbattuta nel romanzo Passing di Nella Larsen – ha dichiarato Rebecca Hall – in un momento in cui stavo cercando di fare i conti in modo creativo con parte della mia storia familiare personale e il mistero che circondava il mio nonno bi-razziale dalla parte di mia madre americana. Da un certo punto di vista, fare questo film è un’esplorazione di quella storia, alla quale non ho mai avuto accesso». Rebecca Hall proviene da una prestigiosa famiglia di artisti teatrali inglesi. Sua madre, Maria Ewing, è cantante d’opera; il padre, Sir Peter Hall, è fondatore nel 1960 della Royal Shakespeare Company; il fratello Edward è regista teatrale; sua sorella Lucy è invece una designer di scena. E proprio a teatro Rebecca si forma, ricevendo in giovane età un riconoscimento assegnato dal «Sunday Times» ai più promettenti attori sotto i trent’anni, per poi passare al cinema dove debutta nel 2006 nel film Il quiz dell’amore, con James McAvoy e Alice Eve. Nello stesso anno lascia il segno in The Prestige di Christopher Nolan e nel 2008 Woody Allen le affida la parte di Vicky in Vicky, Cristina, Barcellona. Per questo ruolo si troverà candidata al Golden Globe. E proprio la profonda ammirazione nutrita negli anni nei confronti di Woody Allen (Manhattan è il suo film preferito) diventa per Rebecca Hall la fonte di ispirazione che nel tempo le permetterà di sedersi dietro la macchina da presa, precisamente oggi, con Passing, suo primo lungometraggio da autrice. Girato in bianco e nero, il film esplora il concetto di identità razziale nella New York degli anni ‘20. Tra gli altri suoi film come interprete da ricordare Frost/Nixon di Ron Howard, Dorian Gray di Oliver Parker, The Town di Ben Affleck, 1921- Il Mistero di Rookford di Nick Murphy, Una promessa di Patrice Leconte, Transcendence di Christopher Nolan, Regali da uno sconosciuto - The gift di Joel Edgerton, GGG - Il Grande Gigante Gentile di Steven Spielberg.
REBECCA HALL Debutta nel cinema come attrice nel 2006 con Il quiz dell’amore di Tom Vaughan, ma è stato il suo ruolo in Vicky Cristina Barcelona di Woody Allen a farla conoscere al grande pubblico. Ha poi lavorato con Ron Howard (Frost/Nixon – Il duello), Ben Affleck (The Town), Patrice Leconte (Una promessa) e Steven Spielberg (Il GGG). Passing (2021), adattamento dell’omonimo romanzo di Nella Larsen del 1929, è il suo esordio alla regia.
SELEZIONE UFFICIALE
L’ARMINUTA GIUSEPPE BONITO Sofia Fiore, Carlotta De Leonardis, Vanessa Scalera, Fabrizio Ferracane, Elena Lietti, Andrea Fuorto (Italia, Svizzera, 2021, 110’) Appena nata i suoi genitori l’avevano affidata a dei cugini benestanti in città e ora, a tredici anni, scopre all’improvviso che quella che ha sempre considerato la sua famiglia biologica in realtà non lo è. La rivelazione arriva quando la madre adottiva si ammala e decide di mandarla a vivere con la sua famiglia d’origine. La ragazza diventa così “l’Arminuta”, che in dialetto abruzzese significa “la Ritornata”, e si troverà da un momento all’altro a sopportare l’indifferenza di una donna che deve chiamare mamma, le cattiverie del fratello e gli sguardi degli abitanti di un paese segnato dalla povertà. La sua unica alleata è la sorella minore Adriana. di
con
GIUSEPPE BONITO Classe ’74, si avvicina al cinema come aiuto regista. Esordisce nella regia con Pulce non c’è (2012), tratto dal romanzo di Gaia Rayneri. Il film ha vinto il premio speciale della giuria di Alice nella Città ed è stato candidato al Nastro d’Argento al miglior regista esordiente, oltre che al Ciak d’Oro come migliore opera prima nel 2013. Nel 2019 Mattia Torre, del quale era stato assistente di regia in Boris, gli affida la regia di Figli, suo ultimo progetto prima della prematura scomparsa.
12|13
di Davide Carbone
DEAR EVAN HANSEN STEPHEN CHBOSKY Ben Platt, Julianne Moore, Kaitlyn Dever, Amy Adams, Danny Pino, Amandla Stenberg (USA, 2021, 137’) Connor è un ragazzo solitario e infelice che decide di togliersi la vita. Dopo il terribile evento, la madre e il patrigno ritrovano tra i suoi vestiti una lettera che fa pensar loro che, prima di morire, il figlio avesse trovato un vero amico. La lettera apparteneva in realtà ad Evan, liceale affetto da ansia sociale che scrive a se stesso delle lettere motivazionali, una delle quali era stata rubata da Connor. Evan sceglie di non rivelare la verità ai genitori in lutto, alimentando invece la storia di un’amicizia inesistente per alleviare il loro dolore. Ma la bugia gli sfugge ben presto di mano. Adattamento cinematografico dell’omonimo musical di Steven Levenson e Pasek & Paul. di
con
STEPHEN CHBOSKY Scrittore, regista, sceneggiatore e produttore statunitense. Raggiunge la fama con il romanzo epistolare Ragazzo da parete, diventato un vero e proprio cult negli Stati Uniti e da cui è tratto il film da lui stesso diretto Noi siamo infinito.
di Loris Casadei
JULIANNE MOORE
IN COPRODUZIONE CON ALICE NELLA CITTÀ
Una carriera iniziata, come spesso oggi si vede nelle trame dei film, emergendo dalla sudata gavetta, alternando ruoli nelle commedie off di Broadway al lavoro di cameriera nella New York di metà anni ’80, dove si trasferisce con la famiglia. L’esordio ad Hollywood è con un mostro sacro della regia, il Columbus di Mamma ho perso l’aereo, che la vuole al fianco di Hugh Grant in Nine Months. Da lì in poi una carriera frenetica costellata di successi di critica e pubblico, dal sequel di Jurassic Park di Spielberg a Il grande Lebowski di Joel Coen, raccogliendo eredità ingombranti come quello dell’agente Starling/Jodie Foster in Hannibal, diretta da Ridley Scott. Una Coppa Volpi a Venezia per Lontano dal Paradiso nel 2002 e un Oscar per Still Alice nel 2014, un Orso d’Argento a Berlino e un Prix d’interprétation féminine a Cannes danno la non necessaria conferma di trovarsi di fronte ad una delle più grandi attrici della recente storia del cinema.
Donatella Di Pietrantonio ha trascorso l’infanzia in un piccolo borgo ai piedi delle montagne abruzzesi. Della vita di paese racconta: «Le donne lavoravano nei campi di giorno, e la sera quando scendeva il buio rientravano in casa con tutte le faccende da sbrigare. Il tempo per stare con i figli era molto limitato. E noi bambini trascorrevamo le giornate in questo continuo desiderio di madre». Da quei ricordi e quelle sensazioni è nato il romanzo L’Arminuta, termine dialettale che potrebbe essere tradotto con “la ritornata”. Dopo aver vinto il Campiello nel 2017 ha avuto ampia diffusione ed è stato tradotto in molte lingue. In copertina con indovinata scelta vi è una foto di Anka Zhuravleva, fotografa e artista specializzata nel ritrarre dubbiosi ed inquieti visi di adolescenti, così come la protagonista, che conosceremo per tutta la durata della vicenda solo con il soprannome. Uno stizzoso padre putativo riporta una ragazzina ai suoi genitori naturali. Lontano dalla città, dalla scuola di ballo, dalle amiche, dalla presunta madre che ha preso la figlia neonata da una famiglia di parenti che non poteva prendersi cura di lei. Forse malata, forse in procinto di morire, restituisce ora la figlia ai suoi genitori naturali. Il contrasto tra i due mondi è infinito. La campagna richiede lavoro, i giovani appena possono vengono tolti dalla scuola per guadagnarsi il pane. Lo spazio è da dividere tra numerosi altri figli e manca ogni possibilità di intimità. Dal primo giorno «i miei primi genitori si sono ricordati solo dopo cena che in casa mancava un letto per me», ma un letto proprio non lo avrà mai. Anche a scuola la socialità non è facile, troppo brava nel capire che ‘armando’ è il gerundio presente del verbo ‘armare’. Commenta desolata, ma senza rancore: «In primavera è caduto il mio compleanno, ma non se n’è accorto nessuno. I miei genitori l’avevano scordato nel tempo trascorso senza di me». La ragazzina viene salvata dalla sua professoressa, ma per andare al liceo continuerà a «salire scale diverse con la stessa valigia in una mano, la borsa con le scarpe confuse nell’altra». Arriverà il giorno della verità, che sarà triste ed amara, ma permetterà una crescita personale e l’avvio verso una personale maturità.
AMY ADAMS
LA RITORNATA
C’è un po’ di Italia, di Veneto precisamente, nella vita di Amy Adams. Il 20 agosto del 1974 era a Vicenza che la nostra veniva infatti al mondo, dove il padre prestava servizio come militare nella caserma Ederle. Quarta di sette figli, famiglia mormone, ne ha fatta di strada l’infermiera Brenda Strong, assistente inconsapevole del truffatore Leonardo di Caprio in Prova a prendermi di Steven Spielberg. Esatto, avete messo a fuoco? Era proprio lei in quel film la figlia di Martin Sheen che fa da esca per permettere all’FBI di mettere le mani su Frank Abagnale Jr. Nuovo volto di Lois Lane negli ultimi capitoli della DC Comics dedicati a Superman, Amy Adams mette d’accordo critica e pubblico grazie alle ottime performance di Animali notturni e Arrival, entrambi ammirati a Venezia nel 2016 e testimoni della versatilità di un’attrice a proprio agio nei ruoli e nei generi più disparati, sempre affrontati con grande spontaneità e rigore interpretativo.
DAILY 1
FOCUS
GIOVEDÌ
14 27 15
VE EN NE ER RD D ÌÌ V
RETROSPETTIVA/ ARTHUR PENN
FURIA SELVAGGIA – BILLY KID
Paul Newman, Lita Milan, John Dehner, Hurd Hatfield, James Congdon, James Best (USA, 1958, 98’)
con
Orfano di padre, semi-analfabeta, con un carattere difficile, Billy ha fama di essere un violento. L’incontro con un allevatore inglese, Tunstail, potrebbe però cambiare la sua vita: l’uomo, infatti, lo accetta senza pregiudizi, un atteggiamento che tocca nell’intimo il giovane. Quando Tunstail viene ucciso a tradimento, Billy ne rimane sconvolto: scopre l’identità degli autori dell’omicidio e comincia a eliminarli a uno a uno. Folgorante esordio di Penn con un western dove le sparatorie sono più allucinati riti psicotici che reali sfide tra pistoleri. di F.D.S.
FOCUS
ARTHUR PENN
MICKEY ONE
ANNA DEI MIRACOLI
con
con
(USA, 1965, 93’)
(USA, 1962, 102’)
Presentato nel 1965 alla 26. Mostra del Cinema di Venezia, il film racconta la vicenda di Mickey, cabarettista di Detroit sommerso dai debiti e nel mirino della mafia locale. Preoccupato per la propria incolumità il comico fugge a Chicago. Qui inizia ad esibirsi come il nome Mickey One, riuscendo infine ad ottenere un ingaggio presso l’esclusivo Club Xanadu, ma l’uomo in preda alla paranoia teme che le luci della ribalta attirino su di lui nuovamente attenzioni quanto mai indesiderate. Distribuito in Italia dalla Columbia in edizione originale sottotitolata, il film oggi è reperibile solo all’estero.
La piccola Helen Keller è una bambina cieca e sorda che vive con la sua famiglia in Alabama. Un giorno il padre Arthur decide di assumere Annie Sullivan, un’istitutrice proveniente da Boston. Annie ha un carattere ferreo e determinato e all’inizio il suo rapporto con Helen si rivela decisamente conflittuale, ma la donna non si arrende e farà di tutto per dare un’educazione all’indisciplinata bambina. Il film è ispirato alla vera storia della scrittrice e attivista Helen Keller, che nella propria autobiografia ha raccontato l’esperienza vissuta da piccola accanto alla sua insegnante.
Warren Beatty, Alexandra Stewart, Hurd Hatfield, Franchot Tone, Teddy Hart
Conversazione su
Arthur Penn
23 ottobre h. 18 Casa del Cinema
E se facessimo cominciare la Nuova Hollywood, anziché con Il laureato del 1967 o con Easy Rider del 1969, con Furia selvaggia del 1958? Il primo film di Arthur Penn è davvero un oggetto disturbante, enorme vuoto pneumatico in cui si agitano i fantasmi della mente psicotica di Billy the Kid. Nella sua non lunga filmografia (una quindicina scarsa di titoli in trent’anni) Penn è stato il “grande dissezionatore” della storia americana, dall’epopea western alla fine della contestazione, sottoponendola ad una totale ridefinizione dei propri assunti: smascheramento del potere, visto più come sistema di violenza esibita e folle che come dispositivo cinico e infallibile nella sua auto-preservazione, sguardo amorevole sui ‘piccoli grandi uomini’ che vanno su e giù sul confine della legalità (il Jack Nicholson di Missouri o il Marlon Brando de La caccia, che magnifici eroi penniani!), scoperchiamento del grande sogno americano, che nei film di Penn non si realizza mai. Gli outsiders così amati dal Nostro (Bonnie e Clyde, il piccolo grande uomo, i tre amici di Georgia, il Gene Hackman di Bersaglio di notte, il Redford fuggitivo nella notte infinita de La caccia) o vengono uccisi, o sono testimoni della grande beffa della storia. I suoi antieroi quasi mai ritornano a casa; se lo fanno, lo fanno carichi di disillusioni, cicatrici e amarezze. C’è nel cinema di Penn la consapevolezza di uno spazio oscuro da attraversare, più interiore che esteriore, lo spazio della coscienza sporca dell’America, in superficie così democratica e liberale, in profondità assolutamente cinica, amorale e spietata. E Arthur Penn mostra questi luoghi oscuri senza nessun esibizionismo, senza nessun clamore. Regista purissimo, trasparente, con un tocco leggero e inavvertito, si affida ai più grandi attori che Hollywood abbia espresso nei due decenni ’60/’70 per produrre uno degli opus filmici più compatti e affascinanti del cinema americano.
Anne Bancroft, Patty Duke, Victor Jory, Inga Swenson, Andrew Prine
EVENTI SPECIALI
MARINA CICOGNA, LA VITA E TUTTO IL RESTO di ANDREA BETTINETTI (Italia, Francia, 2021, 79’)
Marina Cicogna è stata la prima produttrice ad affermarsi in un mondo maschile. Protagonista della grande stagione del cinema italiano d’autore tra la fine degli anni ‘60 e i ‘70, ha vinto due Oscar e due Gran Prix a Cannes, conquistando anche un Leone d’Oro a Venezia. Il documentario racconta quanto sia stata una vera e propria icona di stile e creatività e mostra il suo lato più trasgressivo e coraggioso di donna libera, che ha fatto sempre quello che ha voluto. La sua personalità viene fuori da clip di suoi film, foto, ricordi di amici e personalità del cinema, della cultura e della moda.
14|15
ALICE NELLA CITTÀ
GHOSTBUSTERS LEGACY di
JASON REITMAN (USA, 2021)
Sono passati trent’anni dagli eventi raccontati in Ghostbusters 2. Callie Spengler decide di trasferirsi in campagna con i due figli Trevor e Phoebe, in una fattoria piuttosto fatiscente lasciata dal nonno Egon. Qui, i due ragazzi scoprono il forte legame che li unisce al nonno e a tutta la squadra di Acchiappafantasmi di cui il Dr. Spengler faceva parte. Contestualmente, sembra che ci sia una certa agitazione sotto terra, proprio al di sotto di Summerville... Figlio di Ivan, regista del primo Ghostbusters, Jason Reitman (1977) è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e attore canadese con cittadinanza statunitense, vincitore del Golden Globe 2010 per la sceneggiatura del film Tra le nuvole. CONCORSO
OLGA
di ELIE GRAPPE (Svizzera, Francia, 2021, 86’)
Anno 2013. Olga, una giovane ginnasta ucraina di quindici anni si trova in Svizzera per allenarsi in vista dei campionati europei, proprio mentre scoppia la rivoluzione nel suo paese, dove si trova la madre che è una giornalista. La protagonista vive un conflitto morale visceralmente profondo e commovente nella sua attualità. Elie Grappe (1994) è nato a Lione. Ha studiato musica classica per dieci anni al Conservatorio Nazionale di Lione prima di entrare, nel 2011, nella Divisione Film dell’ECAL (scuola di alta formazione in arte e design di Losanna), dove si è diplomato nel 2015. Olga è il suo primo lungometraggio.
perso la madre da piccola. Nel mondo virtuale di [U] si trasforma in Belle, un avatar che gode grande fama per la sua voce straordinaria. Qui incontra un drago misterioso e insieme intraprendono un viaggio avventuroso alla ricerca della loro vera natura. Mamoru Hosoda (1967) è un regista e animatore giapponese. Dopo la laurea al Kanazawa College of Art, dove ha studiato pittura a olio, viene assunto dalla casa di produzione Toei Animation, colosso dell’industria di animazione nipponica. Nel 2011 decide di fondare il suo studio di animazione, Studio Chizu. PANORAMA ITALIA Concorso
IL LEGIONARIO di
HLEB PAPOU (Italia, 2021, 81’)
Masterclass
Mamoru Hosoda
16 ottobre h. 16 Sala Petrassi
Suzu ha diciasette anni, frequenta il liceo e vive in campagna con il padre. È piuttosto introversa da quando ha
DIORAMA
di CAMILLA
CARÈ (Italia, 2021, 11’)
L’AVVERSARIO di FEDERICO (Italia, 2021, 17’)
RUSSOTTO
WE WILL BE THE GREATEST di JELENA VUJOVIĆ (Svizzera, 2020, 19’)
CAPITAN DIDIER di MARGHERITA (Italia, 2021, 15’)
FERRI
GEORGIA
di JAYIL PAK (Corea del Sud, USA, 2020, 29’)
INVISIBILE
di LUCRECIA (Italia, 2021, 5’)
CISNEROS RINCÓN
Venerdì 15 Slot 2
BIG di
DANIELE PINI (Italia, 2021, 14’)
GITA DI FAMIGLIA di FRANCESCO (Italia, 2021, 18’)
Daniel, italiano di seconda generazione, è componente di una squadra di celerini spesso chiamata a eseguire sgomberi di immobili occupati a Roma, gruppo che per lui rappresenta una famiglia. Daniel ha però anche una famiglia vera che cerca di tenere nascosta ai colleghi: una madre e un fratello che vivono in un palazzo occupato, da sempre sotto minaccia di sgombero. Un giorno Daniel riceve l’ordine con il quale non avrebbe mai voluto fare i conti. Il regista bielorusso Hleb Papou vive in Italia dal 2003. Nel 2017 una prima versione ‘corta’ di Il legionario è stata selezionata a Venezia per la Settimana Internazionale della Critica. EVENTI SPECIALI
RON - UN AMICO FUORI PROGRAMMA
DELLA VENTURA
ALL NIGHT LONG di ERIC SCABAR (Italia, 2021, 19’)
I MIEI OCCHI di TOMMASO (Italia, 2021, 20’)
ACQUARONE
Sabato 16 Slot 3
LUI
di FEDERICO (Italia, 2021, 17’)
MOTTICA
THE MAGIC FLUTE
di GEORDY COUTURIAU (Francia, 2021, 26’)
PILLOW
di ISABEL MAZZOLINI (USA, 2020, 7’)
A FIOR DI PELLE di LORENZO (Italia, 2021, 15’)
TARDELLA
SARAH SMITH, JEAN-PHILIPPE VINE, OCTAVIO E. RODRIGUEZ
Eventi speciali
(USA, 2021, 106’) ANIMAZIONE
di EDOARDO SMERILLI (Italia, 2021, 17’) vedi box Alice a pag. 31
di
FIGLIE DELLE STELLE UNA NUOVA VOCE
di PETER MARCIAS (Italia, 2021, 14’) vedi box Alice a pag. 21
Domenica 17 Slot 4
BELLE
di MAMORU HOSODA (Giappone, 2021, 122’) ANIMAZIONE
CORTOMETRAGGI Giovedì 14 Slot 1
DESTINATA CONIUGI LO GIGLIO Barney è un ragazzino con difficoltà nei rapporti sociali. Tutti i suoi coetanei hanno ottenuto un B*bot, un amico dall’intelligenza artificiale, e anche lui ne desidera uno. Ma quando gli viene regalato Ron, Barney non può fare a meno di notare che si comporta in modo strano. Il suo nuovo amico sembra essere un po’ diverso dagli altri e apparentemente non funziona come dovrebbe. Gli esilaranti malfunzionamenti di Ron lanciano i due in un viaggio pieno di azione.
DAILY 1
FILM DI APERTURA
di NICOLA PROSATORE (Italia, 2021, 15’)
PLAYGROUND di ELISA
POSSENTI (Italia, 2021, 9’30’’)
MOTHERS
di BIRUTĖ KAPUSTINSKAITĖ (Lituania, 2021, 15’)
TUTÙ
di LORENZO (Italia, 2021, 15’)
TIBERIA
LE BUONE MANIERE di VALERIO VESTOSO (Italia, 2021, 19’)
GIOVEDÌ
14 27 15
VE EN NE ER RD D ÌÌ V
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FLASHBACK
2020
IDM FILM FUND & CO M M I S S I O N U P CO M I N G F U N D I N G C A L LS
TYPES OF FUNDING Production Funding Development and Pre-Production Funding Short Film Funding film.idm-suedtirol.com
© Martin Rattini
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TA K E # 1 3
Die geförderten Projekte des Jahres