DAILY 5
32|33
MARTEDÌ
19
Quentin Tarantino
14/24 OTTOBRE 2021
Programma MARTEDÌ 19 h. 09.00
Sala Sinopoli RIFLESSI press | accr.
CRAZY FOR FOOTBALL MATTI PER IL CALCIO Volfango De Biasi Italia, 112’
h. 09.00
Sala Petrassi SELEZIONE UFFICIALE press | accr.
UNA PELÍCULA SOBRE PAREJAS Natalia Cabral, Oriol Estrada Repubblica Dominicana, 88’
h. 10.30 My Cityplex Savoy, Sala 2 SELEZIONE UFFICIALE accr. STRAPPARE LUNGO I BORDI Zerocalcare Italia, 2 episodi, 35’
h. 11.00 Sala Petrassi SELEZIONE UFFICIALE press | accr.
YUNI Kamila Andini Indonesia, Singapore, Francia, Australia, 95’
h. 11.00
Casa del Cinema, sala Deluxe ALICE NELLA CITTÀ ingresso gratuito
CROWS – WRONY Dorota Ke˛dzierzawska Polonia, 1994, 66’
h. 11.00
My Cityplex Savoy, Sala 3 SELEZIONE UFFICIALE accr.
HIVE Blerta Basholli Kosovo, 84’
h. 11.00
Scena PRE-APERTURE accr.
h. 17.00
Scena PRE-APERTURE pubb. € 10
IONOI Nico Vascellari Italia, 88’
h. 17.30 My Cityplex Savoy, Sala 2 SELEZIONE UFFICIALE pubb. € 10 | accr. HIVE Blerta Basholli Kosovo, 84’
h. 18.00
Casa del Cinema, sala Deluxe I FILM DELLA NOSTRA VITA ingresso gratuito
DON CAMILLO E L’ONOREVOLE PEPPONE Carmine Gallone Italia, 1955, 97’
h. 18.00 My Cityplex Savoy, Sala 1 SELEZIONE UFFICIALE pubb. € 10 | accr. STRAPPARE LUNGO I BORDI Zerocalcare Italia, 2 episodi, 35’
h. 18.30 MAXXI SELEZIONE UFFICIALE pubb. € 12 | accr.
YUNI Kamila Andini Indonesia, Singapore, Francia, Australia, 95’
h. 18.30 My Cityplex Savoy, Sala 3 SELEZIONE UFFICIALE press | accr. JFK - DESTINY BETRAYED Oliver Stone USA, 240’
h. 18.30 Auditorium Conciliazione ALICE NELLA CITTÀ pubb. € 10 | accr.
CON IL MARE NEGLI OCCHI Paolo Magris Italia, 71’
BROTHERHOOD Francesco Montagner Repubblica Ceca, Italia, 97’
h. 11.00 Auditorium Conciliazione ALICE NELLA CITTÀ scuole € 7 | accr.
h. 19.30 Sala Petrassi SELEZIONE UFFICIALE pubb. € 12 | accr.
h. 11.30 Sala Sinopoli ALICE NELLA CITTÀ scuole € 7 | accr.
h. 20.00 Teatro Palladium SELEZIONE UFFICIALE pubb. € 5
SOFTIE (PETITE NATURE) Samuel Theis Francia, 93’
ANNI DA CANE Fabio Mollo Italia, 97’
h. 11.30 MAXXI SELEZIONE UFFICIALE TUTTI NE PARLANO press | accr.
LIBERTAD Clara Roquet Spagna, Belgio, 104’
h. 14.00 My Cityplex Savoy, Sala 1 ALICE NELLA CITTÀ pubb. € 7 | accr. SOFTIE (PETITE NATURE) Samuel Theis Francia, 93’
h. 14.30
My Cityplex Savoy, Sala 2 SELEZIONE UFFICIALE accr.
THE NORTH SEA John Andreas Andersen Norvegia, 104’
h. 14.30 Auditorium Conciliazione ALICE NELLA CITTÀ pubb. € 8 | accr. CUSP Parker Hill, Isabel Bethencourt USA, 92
h. 15.00 My Cityplex Savoy, Sala 3 SELEZIONE UFFICIALE accr. BECOMING COUSTEAU Liz Garbus USA, 93’
h. 16.00
Sala Sinopoli ALICE NELLA CITTÀ pubb. € 10 | accr.
ANNI DA CANE Fabio Mollo Italia, 97’
h. 16.00 MAXXI RIFLESSI pubb. € 10 | accr.
NO TENEMOS MIEDO Manuele Franceschini Italia, 70’
h. 16.30
Sala Petrassi OMAGGI E RESTAURI pubb. € 6 | accr.
C’ERAVAMO TANTO AMATI Ettore Scola Italia, 1974, 125’
h. 16.30 Auditorium Conciliazione ALICE NELLA CITTÀ pubb. € 8 | accr. SOUAD Ayten Amin Egitto, Tunisia, 96’
UNA PELÍCULA SOBRE PAREJAS Natalia Cabral, Oriol Estrada Repubblica Dominicana, 88’
BENNY BENASSI - EQUILIBRIO Matt Mitchener, Devin Chanda, Stefano Camurri, Cesare Della Salda Italia, USA, 67’
h. 20.30
Casa del Cinema, sala Deluxe RETROSPETTIVA ARTHUR PENN ingresso gratuito
THE MISSOURI BREAKS Arthur Penn USA, 1976, 126’
h. 20.30 My Cityplex Savoy, Sala 2 OMAGGI E RESTAURI pubb. € 10 | accr. CIAO, LIBERTINI! Stefano Pistolini Italia, 85’
h. 21.00 My Cityplex Savoy, Sala 1 SELEZIONE UFFICIALE pubb. € 10 | accr. THE NORTH SEA John Andreas Andersen Norvegia, 104’
h. 21.00 Scena SELEZIONE UFFICIALE pubb. € 10 | accr. MARINA CICOGNA LA VITA E TUTTO IL RESTO Andrea Bettinetti Italia, Francia, 79’
h. 21.00 Auditorium Conciliazione ALICE NELLA CITTÀ pubb. € 10 | accr. ANIMA BELLA Dario Albertini Italia, 95’
h. 21.30
Sala Sinopoli RIFLESSI pubb. € 25 | accr.
CRAZY FOR FOOTBALL MATTI PER IL CALCIO Volfango De Biasi Italia, 112’
h. 21.30 MAXXI RIFLESSI pubb. € 12 | accr.
INEDITA Katia Bernardi Italia, 73’
h. 22.30 Sala Petrassi SELEZIONE UFFICIALE TUTTI NE PARLANO pubb. € 12 | accr.
LIBERTAD Clara Roquet Spagna, Belgio, 104’
AGENDA I LINGUAGGI DELLE IMMAGINI E DEI SUONI Il convegno affronta da diverse prospettive i lineamenti fondamentali di un progetto formativo che vuole indagare i «linguaggi delle immagini e dei suoni» riconsiderandone senza pregiudizi sia gli aspetti funzionali che quelli creativi. Partendo dal modello cinema, si pensa di prospettare una concatenazione di esperienze aperte, di carattere laboratoriale, mirate a un’osservazione approfondita e senza vincoli disciplinari dalla quale far emergere percorsi innovativi di apprendimento e di scoperta. Un progetto di ricerca di elevato tenore sperimentale, condotto da docenti esperti in diverse discipline: Roberto Perpignani (montatore), Marco Bellocchio (regista), Marta Donzelli (presidente CSC), Vittorio Gallese (neuroscienziato) e Pietro Montani (filosofo). h. 11.30 | Teatro Studio Gianni Borgna INCONTRO ON AIR CON PETER DINKLAGE Vedi box in questa pagina. h. 17.30 | Sala Sinopoli | € 15 INCONTRO CON QUENTIN TARANTINO Premio alla Carriera Incontro in presenza (collegamento streaming con My Cityplex Savoy sala 4, solo per accreditati). Vedi box in pagina seguente. h. 19 | Sala Sinopoli | € 23
INCONTRO (ON AIR)
PETER DINKLAGE Pochi altri attori hanno indissolubilmente legato la propria fisionomia a quella di un personaggio, anche se questo appartiene all’ambito televisivo, in un contesto di confini labili tra sala e salotto che forse non hanno nemmeno più motivo di esistere. Peter Dinklage è Tyrion Lannister, figura-chiave del fenomeno mondiale Il Trono di Spade e probabilmente il personaggio che più di ogni altro cambia la propria natura, passando da incallito gozzovigliatore a lucido consigliere capace di cambiare bandiera più volte, pur mantenendo una certa forma di integrità morale e politica. Peter Hayden Dinklage nasce a Morristown, nello Stato del New Jersey, l’11 giugno 1969, figlio di un assicuratore, John Carl Dinklage, e di un’insegnante di musica, Diane Dinklage, Peter è affetto da acondroplasia, una forma comune di nanismo. I 135 cm di altezza non gli impediscono tuttavia di perseguire i propri sogni e, pochi anni dopo la laurea in Arte Drammatica all’Università di Bennington, nel 1995 debutta sul grande schermo in Si gira a Manhattan. Sposato con la regista teatrale Erica Schmidt dal 2005, Dinklage ha partecipato a capitoli della saga X-Men e Avengers, ha recitato al fianco di Frances McDormand nell’avvincente Tre manifesti a Ebbing, Missouri e con Rosamund Pike in I Care a Lot, distribuito su Netflix e Prime Video. Davide Carbone
RETROSPETTIVA/ ARTHUR PENN
MISSOURI con Marlon
Brando, Jack Nicholson, Randy Quaid, Kathleen Lloyd, Frederic Forrest, Harry Dean Stanton (USA, 1976, 126’)
Montana, 1870. La quiete della famiglia del ricco allevatore David Braxton viene guastata dall’arrivo in paese di una banda di ladri di bestiame capeggiata da Tom Logan che mette a segno numerosi furti. Come base operativa e copertura per le loro scorribande, i malviventi scelgono una fattoria proprio vicino al ranch di Braxton. L’allevatore, già sul piede di guerra, decide di ingaggiare il famigerato cacciatore di taglie Robert E. Lee Clayton per tutelarsi. Inizia così un epico scontro tra il sicario Marlon Brando e il capo della banda di ladri Jack Nicholson.
PREMIO ALLA CARRIERA
QUENTIN TARANTINO
di Cesare Stradaioli
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5 FILM
QUENTIN TARANTINO Le iene (1992)
Quando si dice “esordio col botto”. Un mucchio davvero selvaggio di esagitati e incarogniti, incapaci di stare zitti due minuti di fila, insopportabili bamboccioni armati e pericolosi che giocano una partita più grande di loro, fatalmente destinata a finire nel sangue e nella doppiezza. Tarantino comincia fin da subito a comporre e scomporre le scansioni temporali, mostrandosi a proprio agio nel dirigere primattori e ‘spalle’ di livello superiore.
Jackie Brown (1997)
DUEL ANTONIO MONDA vs FRANCESCO CHIAMULERA
La dolce vita / Il sorpasso Teatro Studio Gianni Borgna, h. 16
Una storia d’amore in puro stile western ambientata ai giorni nostri, che del western presenta più di un carattere: il buono, il brutto e il cattivo, la bella solitaria con un passato, lo sceriffo un po’ carogna e un po’ scemo, un pacco di soldi, la caduta e la redenzione. Con una sostanziale differenza: il personaggio che alla fine se ne va nel tramonto, lasciando dietro di sé morti e un cuore infranto, stavolta è una donna, per di più di colore e non proprio un’anima bella.
Bastardi senza gloria (2009)
Il passato non è più quello di una volta: basta inventarselo diverso e le cose cambiano del tutto. Con l’accortezza che col passato bisogna stare attenti a giocare, si rischia la bufala. Per cui: Hitler e tutti gli altri muoiono come si deve, il cinema vive e muore allo stesso tempo, ma le ceneri di tante pellicole ricreano il futuro prossimo, in un turbinio di omaggi al cinema italiano e di cambi di ruolo, con una buona parte del film splendidamente parlato in tedesco da attori di madre lingua (finalmente! Non il solito pseudotedesco…). Attori superlativi e colonna sonora del Maestro Morricone. Pare che basti.
The Hateful Eights (2015)
Dove l’agorafobia si tramuta in claustrofobia, pure se l’ambientazione interna, nella quale si svolgono quattro quinti del film, è enorme, smisurata, resa ancora più grande e opprimente dalla scelta del regista di usare il formato deluxe 70 millimetri. Ancora una volta gli equivoci si sommano agli inganni, mentre la storia si dipana in una serie di immagini che sono una vera e propria festa per gli occhi. Un esempio su tutti? La scelta cromatica del vestito di Samuel L. Jackson.
C’era una volta... a Hollywood (2019)
Il prima, il poco prima e il (forse) durante tutto quello che è successo – e forse no – a Bel Air, quel maledetto 9 agosto 1969. Di nuovo Tarantino si misura con un passato che, così come è stato, non va bene. Di Caprio e Brad Pitt ai massimi livelli e un finale come avrebbe dovuto essere e purtroppo non è stato. No, le cose non sono andate così, e la tristissima musica degli ultimi minuti ce lo dice e ricorda chiaramente.
DAILY 5
C’è qualcosa che colpisce e rimane in mente ogni qualvolta capita di leggere qualche script di Quentin Tarantino, oppure – meglio ancora – mentre lo si ascolta discorrere col suo proverbiale ed inesauribile entusiasmo, con quella forza comunicativa dirompente e la debordante curiosità per tutto quello che attiene al cinema, a ogni singolo aspetto e momento dell’ideazione, preparazione e creazione di un film. Sia che si tratti di un’opera sua o di qualunque altro regista. Anzi, si può tranquillamente dire che Tarantino parli con maggiore voglia e capacità descrittiva dei film altrui, piuttosto che dei propri. Sbaglierebbe, però, chi vedesse in questo la rappresentazione di un modo molto naïf di approcciare l’arte, diciamo molto americano, intendendo con questo termine un metodo di analisi che privilegi l’immediato, il fragoroso, l’istintivo, lasciando così ampie praterie alla sensazione epidermico-visiva e poco o nulla all’analisi, all’approfondimento. Certo, l’uomo presenterebbe tutti i tratti di quella che, anche in politica, viene definita l’ingenua aggressività yankee, che tutto circonfonde di rumore, chiasso, esibizione, l’azione per l’azione, con scarso pensiero alle spalle: infanzia difficile, adolescenza e gioventù passate acriticamente – o, così, almeno viene inteso da alcuni – al cinema, a ubriacarsi di film e infine a pensare di ‘farli’, senza avere un retroterra tecnico innato come uno Spielberg o una meticolosa e maniaca preparazione alla Kubrick. A dispetto del cognome, non ha neppure il background socio-culturale del classico italoamericano alla Scorsese o alla Coppola, che con il latte materno ha succhiato la lirica, il familismo più o meno amorale e un senso del dramma, del colore e della struttura che grosso modo ogni italiano si porta dietro nel proprio DNA, ovunque si trovi. Dietro all’eccesso, al gesticolare (questo sì, italianissimo), alla capacità di contemplare nella stessa frase quattro concetti diversi raccogliendoli tutti infine, con quel magnetismo che ti renderebbe interessante anche sentirlo scorrere l’elenco del telefono, Tarantino ha la sensibilità artistica di pochi, la tecnica non studiata di rendere i primissimi piani e le sconfinate inquadrature così belli e ‘semplici’ da farti pensare che potrebbe farli chiunque, ma non è naturalmente così. Infine, cosa maggiormente importante e altrettanto difficile da riscontrare altrove, possiede una chiara empatia nei confronti di tutti i personaggi dei propri film, qualità che gli rende agevole la collocazione di ciascuno di essi nella loro più congrua posizione, sia nella narrazione che nella rappresentazione visiva. L’amore per il cinema è la sua vera, assoluta cifra, un amore e una conoscenza che lo rende capace di sorprendere sempre, di passare nello spazio di pochi secondi dal dialogo al limite e oltre l’assurdo alla manifestazione di una violenza mai gratuita, stemperata talvolta nel paradosso e nella comicità. Cosa che solo i grandi artisti riescono a fare senza commettere l’errore mortale che cammina a fianco di ogni percorso creativo: cadere nel ridicolo e nel banale. Cesare Stradaioli
MARTEDÌ
19
RESTAURI
C’ERAVAMO TANTO AMATI di ETTORE
SCOLA Manfredi, Vittorio Gassman, Stefano Satta Flores, Stefania Sandrelli, Giovanna Ralli, Aldo Fabrizi
con Nino
(Italia, 1974, 125’)
SELEZIONE UFFICIALE/ TUTTI NE PARLANO
LIBERTAD di CLARA
ROQUET Morera, Nicolle Garcia, Nora Navas, Carol Hurtado, Vicky Peña, Maria Rodríguez Soto (Spagna, Belgio, 2021, 104’) Nora e Libertad sono due giovani che si apprestano ad entrare nell’adolescenza. Nora è costretta a trascorrere l’estate nella noia di una casa di famiglia sulla costa spagnola, ma Libertad, colombiana, figlia della domestica, irrompe nella sua vita ponendo fine alla monotonia. Le due non potrebbero essere più diverse, ma trovano un linguaggio comune che le porta a stringere una profonda amicizia, destinata a rimanere segreta a causa delle differenze sociali. Un dramma sull’amicizia, sulla diversità e sulla crescita. con Maria
Tre amici, trent’anni di storia italiana: Manfredi, Gassman e Satta Flores in un film che inizia in bianco e nero per finire a colori. I protagonisti si conoscono in montagna facendo i partigiani e affrontano il dopoguerra carichi di voglia di ricominciare a vivere. Ma tutti e tre rimangono frustrati dalla vita: chi non è riuscito a realizzare il proprio sogno e chi è passato da una delusione all’altra. Solo uno di loro diventerà ricco e potente, pagando però un caro prezzo. Ettore Scola ha diretto un film memorabile dedicato a Vittorio De Sica, vincendo tantissimi premi in tutto il mondo.
CLARA ROQUET Regista e sceneggiatrice nata a Malla, Spagna, nel 1988. Distintasi come sceneggiatrice già con il film 10.000 km di Carlos Marques-Marcet nel 2014 e con Petra di Jaime Rosales nel 2018, si cimenta con grandi risultati anche nella regia, come già osservato in El Adiós del 2015, premiato a Toronto e ai BAFTA.
SELEZIONE UFFICIALE
YUNI di KAMILA ANDINI Arawinda Kirana, Kevin Ardilova, Dimas Aditya, Marissa Anita, Asmara Abigail, Muhammad Khan
con
(Indonesia, Singapore, Francia, Australia, 2021, 95’)
Yuni è una studentessa modello dall’intelligenza fuori dal comune. Il suo sogno è quello di frequentare l’università, ma l’ambiente culturale in cui è cresciuta le imporrebbe invece il matrimonio. Quando alla sua porta si presentano due uomini che conosce a malapena chiedendola in moglie, la ragazza rifiuta con fermezza entrambe le offerte, scatenando i pettegolezzi dei suoi concittadini. L’episodio rimette in circolo una vecchia diceria: una donna che rifiuta tre proposte di matrimonio non si sposerà mai. Yuni è scettica al riguardo ma quando arriva un terzo uomo a chiederle la mano dovrà scegliere se dar adito alla vecchia leggenda oppure continuare per la sua strada e realizzare il suo sogno.
KAMILA ANDINI Natsce a Jakarta nel 1986, studia Sociology and Media Arts alla Deakin University di Melbourne. I suoi interessi per la cultura sociale, la parità di genere e le tematiche ambientali confluiscono nei suoi film. Tra questi The Seen and Unseen (2017), da lei anche scritto e prodotto.
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SELEZIONE UFFICIALE
UNA PELÍCULA SOBRE PAREJAS NATALIA CABRAL, ORIOL ESTRADA Natalia Cabral, Oriol Estrada, Lia Estrada Cabral, Carlos M. Matos, Cristina Violines, Alex Saint-Hilaire (Repubblica Dominicana, 2021, 88’) Una coppia di registi decide di accettare l’offerta di girare un documentario sull’amore. I due, Natalia e Oriol, hanno trent’anni e una figlia piccola di nome Lia. Il loro sembra un rapporto solido, ma girando il film e intervistando diverse coppie con i loro problemi e le loro debolezze si rendono presto conto che anche la loro relazione nasconde delle controversie e cominciano a sorgere dei dubbi. Portare a termine il lavoro risulterà quindi difficile ma sarà il punto di partenza per riequilibrare e rimodellare il sentimento che li unisce. E con questo anche la passione che entrambi condividono per il cinema. di
con
RIFLESSI
INEDITA | SUSANNA TAMARO: UNPLUGGED di KATIA
BERNARDI Susanna Tamaro, Roberta Mazzoni, Lorenzo Tamaro, Vicki Satlow, Marko Sosič con
CRAZY FOR FOOTBALL – MATTI PER IL CALCIO di VOLFANGO
DE BIASI Sergio Castellitto, Max Tortora, Antonia Truppo, Massimo Ghini con
(Italia, 2021, 112’)
DAILY 5
NATALIA CABRAL, ORIOL ESTRADA Dominicana, classe ’81, Natalia Cabral ha studiato cinema all’International Film School di San Antonio de los Baños, Cuba (EICTV). Con il partner Oriol Estrada dirige i documentari Tú y Yo (2014) e El Sitio de los Sitios (2016), entrambi selezionati in importanti festival cinematografici come IDFA, Visions du Réel, Cartagena e Málaga. Miriam il loro primo film di finzione.
I FILM DELLA NOSTRA VITA
DON CAMILLO E L’ONOREVOLE PEPPONE di CARMINE
GALLON (Italia, 1955, 97’)
(Italia, 2021, 73’)
Katia Bernardi, regista trentina già autrice di Funne – Le ragazze che sognavano il mare, firma un documentario su una delle scrittrici italiane più famose del panorama italiano contemporaneo: Susanna Tamaro, triestina classe 1957. L’autrice del bestseller Va dove ti porta il cuore, caso editoriale da 18 milioni di copie vendute in tutto il mondo, si racconta senza filtri parlando della sua carriera trentennale carriera, ma anche della sindrome di Asperger che le è stata diagnosticata solo pochi anni fa.
Il film nasce dall’esperienza reale dello psichiatra Santo Rullo, ideatore della Nazionale Italiana di calcio a cinque formata da persone con problemi di salute mentale, già raccontata nell’omonimo documentario di Volfango De Biasi, vincitore del David di Donatello nel 2017. Il film Crazy for Football – Matti per il Calcio racconta la figura di un grande medico italiano – interpretato da Sergio Castellitto – che dedica la sua vita al reinserimento sociale dei suoi pazienti, i quali grazie al gioco diventano protagonisti di un sogno: il primo mondiale di calcio a cinque disputato da pazienti psichiatrici.
scelto da Valerio Carocci: «Un susseguirsi di vicende dettate da trabocchetti, giochi e malizie porta i protagonisti a un epilogo che forse possiamo sperare per la nostra città e paese. Popolare, trasversale e iconico».
Casa del Cinema, Sala Deluxe, h. 18 (su prenotazione)
MARTEDÌ
19
DI LAURO CINTO
ALICE NELLA CITTÀ CONCORSO
SOFTIE di
SAMUEL THEIS (Francia, 2021, 93’)
Johnny ha dieci anni, vive in un quartiere difficile di una città francese ed è un ragazzino sensibile, intelligente e interessato a tutte le cose ben oltre la sua età. Con curiosità, osserva gli alti e bassi della turbolenta vita sentimentale della sua giovane madre single. Le cose cambiano quando un nuovo insegnante prende in consegna la classe di Johnny. Il signor Adamski crede in lui e vuole aprirgli un nuovo mondo... Samuel Theis (1978), regista ed attore teatrale, ha studiato recitazione all’Ecole Nationale Supérieure des Arts et Techniques du Théâtre. Ha poi frequentato il laboratorio di sceneggiatura La Fémis prima di co-dirigere il suo primo film, Party Girl. FUORI CONCORSO
CUSP
PANORAMA ITALIA
BROTHERHOOD
di FRANCESCO MONTAGNER (Repubblica Ceca, Italia, 2021, 97’)
Quando il padre Ibrahim, pastore islamista, viene incarcerato per terrorismo, i tre fratelli bosniaci Jabir, Usama e Uzeir perdono la guida severa e radicale che ne ha nonostante tutto scandito la crescita, trovandosi da soli ad affrontare il passaggio dall’infanzia alla virilità, sospesi nella vertigine di una libertà mai sperimentata prima. Francesco Montagner, trevigiano classe ’89, è stato premiato a Venezia nel 2014 per Animata resistenza, suo documentario d’esordio sull’animatore italiano Simone Massi. Proiezioni speciali
ANNI DA CANE di
FABIO MOLLO (Italia, 2021, 97’)
PARKER HILL & ISABEL BETHENCOURT (USA, 2021, 83’)
di
Il racconto di un anno di vita di tre amiche adolescenti in una città del Texas dove feste, alcol, droga e pistole non rappresentano un’eccezione. Autumn, Brittney e Aaloni filmate nelle loro giornate di ozio, uscite al fast-food e feste attorno ai falò, nelle loro case e nei luoghi della loro socialità. Le tre amiche danno candidamente voce alle esperienze di innumerevoli ragazze adolescenti. Parker Hill è una scrittrice e regista di New York, laureata alla Tisch School of the Arts della NYU. Isabel Bethencourt è una cineasta e regista di Los Angeles. Ha studiato antropologia culturale, cinematografia e cinema documentario alla Gallatin School della NYU.
Fabio Mollo (Il sud è niente, Il padre d’Italia) firma la prima produzione Amazon Original Italia con protagonista Aurora Giovinazzo (Freaks Out) nei panni della sedicenne Stella che, dopo un incidente d’auto, si convince che i suoi anni vadano contati come quelli dei cani: sette alla volta. Sicura di star per compiere 112 anni, insieme agli amici Nina e Giulio compila una lista di cose da fare prima di morire, ma i suoi piani saranno sconvolti dall’incontro con Matte, un coetaneo che le insegnerà a guardare il mondo con occhi nuovi. Nel cast anche Sabrina Impacciatore, Federico Cesari, Isabella Mottinelli e un cameo di Achille Lauro.
SOUAD
QUEI RAGAZZI OMAGGI E RESTAURI Omaggio a Dorota Ke˛dzierzawska
di AYTEN AMIN (Egitto, Tunisia, Germania, 2021, 96’)
Souad ha diciannove anni e vive in una piccola città egiziana sul delta del Nilo. Pur rimanendo legata in famiglia e in società all’immagine tradizionale, la giovane è ossessionata dalla sua presenza sui social e intraprende relazioni virtuali segrete con vari uomini, mentendo sistematicamente sulla sua vita personale. Una serie di piccoli incidenti portano a un tragico evento, che costringe la sorella minore Rabab a intraprendere un viaggio nella vita reale alla ricerca di risposte. Ayten Amin (1978) è una regista egiziana, laureata all’Università Americana del Cairo. Ha iniziato a lavorare come documentarista e ha partecipato con successo a numerosi festival internazionali.
CROWS
di DOROTA KE ˛ DZIERZAWSKA (Polonia, 1994, 66’)
Sentendosi trascurata dalla madre, una ragazzina, soprannominata “cornacchia” per le sue particolari movenze, se ne va di casa portandosi dietro la piccola figlia di alcuni vicini. L’intento della ragazzina non è altro che un tentativo di sentirsi amata e benvoluta almeno dalla bambina che si è portata con sé. Ma passate ormai molte ore da quando è fuggita di casa dovrà decidere se riportare indietro la bambina e fare ritorno anche lei da sua madre.
Achille Lauro, nom de plume di Lauro De Marinis, nato a Verona nel 1990 ma romano, protagonista della scena musicale e televisiva di questo ultimo periodo, è un po’ David Bowie, un po’ Renato Zero, molto Alessandro Michele. Ma non basta una Maison prestigiosa alle spalle come Gucci ed il suo geniale direttore artistico per poter esplodere come fenomeno mediatico; servono talento e tenacia, doti che non mancano certamente al nostro. Per lui l’arte si esprime a tutto tondo, attraverso il linguaggio del corpo: un preciso outfit, uno studiato approccio fotografico e cinematografico, in cui si uniscono musica, arte, moda, teatro, fotografia, video, in cui l’elemento della sorpresa e dell’inatteso sono considerati una componente nodale del progetto artistico. Le sue incursioni super pop nel mondo dell’arte contemporanea, colte e originali, eccessive nella forma, eleganti nel contenuto che vanno ad esprimere, lo hanno portato ad essere soggetto/oggetto di una recentissima esposizione al Mudec di Milano con il progetto Achille Idol is present, che è insieme un libro fotografico e una mostra, La Wunderkammer di Achille Lauro, con memorabilia varie, abiti firmati Gucci e tante curiosità, in cui si racconta come nascono le sue performance tra tazzine di caffè sporche di rossetto, bottigliette d’acqua accartocciate, diari, appunti, trucchi, parrucche e marchingegni con finto sangue. Inoltre, ha messo in atto una vera e propria performance omaggio a Marina Abramović in cui l’artista, velato di rosso, ha incontrato i fan giocando con loro una partita a scacchi impossibile.
presenta
un film di
HAMAGUCHI RYUSUKE
tratto dall’omonimo racconto di MURAKAMI HARUKI
Una Saab 900 rossa per il road movie che ha fatto innamorare Cannes!
DISPONIBILE PER IL CINEMA, PER RASSEGNE, PER EVENTI SPECIALI tucker@tuckerfilm.com
presenta
un film di HAMAGUCHI RYUSUKE
DEL DESTINO E DELLA FANTASIA Lasciatevi sorprendere dall’imprevedibilità del mondo!
DISPONIBILE PER IL CINEMA, PER RASSEGNE, PER EVENTI SPECIALI tucker@tuckerfilm.com