3 - Via Vai dei Piccoli aprile 2017

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N.3 - APRILE 2017

Supplemento al Settimanale Via Vai n. 12 del 31 marzo 2017 COPIA OMAGGIO

DEDICATO AI GENITORI E AI BAMBINI DA ZERO A TREDICI

vita all’aria aperta fattorie didattiche, primavera in bicicletta, animazioni estive, pic nic


Natascia Pavani

Supplemento al Settimanale Via Vai n.12 marzo 2017 Promo Studio Editore Rovigo. Via Sacro Cuore 7 Reg. Tribunale di Rovigo n.1/94 del 9/2/94 Direttore Responsabile: dr. Flavia Micol Andreasi Stampa Tipografia Masi

Redazione e pubblicità via Sacro Cuore 7 Rovigo tel. 0425.28282 cell. 329 6816510 cell. 342 1330495 cell. 338 8156880 info@viavainet.it

Rossella Rizzi

M.Chiara Ghinato

Direttore Responsabile: Flavia Micol Andreasi Caporedattore Carlotta Ravanello Redazione Elena Montecchio Micol Andreasi Natascia Pavani Rossella Rizzi hanno collaborato Arianna Ferlin Beatrice Siviero Alessia Targa Elettra Maggiolo Carlo Perazzolo Alberto Cristini Maurizio Fantinato Sara Surico Martina Cavallari Arianna Trevisan Monica Brenner Roberta Maccarrone Anna Chiara Bux Progetto grafico Mariachiara Ghinato Pubblicità Franco Ravanello Rossella Rizzi Roberto Samiolo

Carlotta Ravanello

Sommario

Elena Montecchio

Franco Ravanello

Roberto Samiolo

PRIMO PIANO 4. All’Aria Aperta 5. In Fattoria didattica 6. Primavera in bicicletta

PARLIAMONE 10. Il Disegno dei bambini 12. Tutti a nanna

IL PERSONAGGIO 16. Martina Mazzocco

ATTUALITÀ 17. Quando tu porti la pace 26. Alla Messa domenicale

LA VOCE DEL MEDICO 18. Occhio alla Febbre

LABORATORI 28. Pic Nic 30. Un piccolo orto giardino

ITINERARI 32. Un pomeriggio alla Rotonda

MODA 22. Lo stile dei più piccoli

FAVOLE E FILASTROCCHE 34. Tomeo e le Margherite 36. Consigli di lettura

SALUTE 38. Pance in movimento 40. Salute dentale

ANIMAZIONE 42. L’estate allarga i tuoi orizzonti

Promo Studio Comunicazione

EVENTI 46. Gli appuntamenti di aprile-maggio: laboratori, teatro,incontri, vacanze, cinema


EDITORIALE

ASpettA e vedrAi... Qualche anno fa una maestra in pensione mi raccontò di una sua ex alunna della scuola elementare e di come dovesse molto a quella bimba. Era tutt’altro che un’alunna modello, poco studiosa, per nulla partecipativa, per lo più annoiata e con gravi limiti di concentrazione. Una sola cosa faceva con impegno e passione: disegnare. Micol Andreasi

Un giorno durante l’ora di disegno la maestra le chiese a che cosa stesse lavorando. La bimba, senza alzare gli occhi dal foglio, alle prese con matite e pennarelli, le rispose tranquilla : “Sto facendo il ritratto a Dio”. La maestra commentò che era impossibile da realizzare, che nessuno mai ci era riuscito e che Dio non si fa vedere. La bimba imperterrita continuò a disegnare e con un filo di voce rispose: ”Aspetta e vedrai”. L’anziana insegnante non mi descrisse cosa e come realmente fosse quel ritratto realizzato dalla sua ex alunna, ed io confesso che inizialmente il racconto mi lasciò un po’ perplessa. Vi colsi un senso solo anni dopo, quando mia figlia cominciò a crescere. La piccola alunna della scuola elementare che amava disegnare, esattamente come tutti i bambini, sapeva bene qual era il senso della sua vita. Sapeva anche che realizzare quel ritratto era affermare la propria unicità, essere felice. Per farlo bastava usare ciò che possedeva. Non c’era bisogno di fare cose straordinarie, di diventare fenomeni o di negare i propri limiti. Io e quella maestra non abbiamo mai più avuto occasione di riparlare dell’episodio, eppure ogni tanto ci ripenso. Lo faccio quando guardo mia figlia e vorrei che fosse, vorrei che diventasse, vorrei che avesse… opportunità, slanci, salute, forza. E allora mi prodigo nell’organizzare incontri, formulare iscrizioni, offrirle occasioni di apprendimento. Ci penso quando di fronte al suo entusiasmo nel trascorrere un pomeriggio di sole al parco cresce in me il bisogno di proteggerla persino dalle zanzare, dal vento, dal sole. E mentre costruisco percorsi di contenimento del rischio, lei, mia figlia, senza dire una parola, mi chiede di rimanere lì, accanto a lei, ma solo ad aspettare e a guardare. Sta lavorando al suo disegno. E’ unico e straordinario, come lo è quello della bambina del racconto. E forse, quello di ognuno di noi. Per realizzarlo pienamente, però, ha bisogno di non sentirsi costretta dalle aspettative e dalle paure degli adulti, né tantomeno dai copioni imposti, scritti dagli altri.

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Primo Piano

All’AriA ApertA C’è solo un luogo dove i bambini possono giocare a palla indisturbati, correre a perdifiato, ridere a crepapelle, schiamazzare, sporcarsi le mani, infangare le scarpe, muoversi in piena libertà, stimolare ad un tempo olfatto, vista, udito, tatto, gusto, e da tutto questo imparare a conoscere, scoprire e sviluppare un autentico e vero rispetto per ciò che li circonda. Questo luogo è la natura. Sul valore pedagogico della vita all’aria aperta molto si è scritto. All’inizio del secolo scorso, Maria Montessori, madre della pedagogia scientifica e figura pilastro di questa disciplina a livello mondiale, sosteneva che il bambino ha bisogno di “vivere” la natura e non soltanto di conoscerla, studiandola o ammirandola. Sosteneva che questo contatto concedesse al fanciullo addirittura la possibilità di essere liberato dai legami che lo isolano nella vita artificiale creata dalla convivenza cittadina. La natura di cui parlava la Montessori non è limitata chiaramente ai fiorellini che vegetano e agli animali domestici. E’ qualcosa di più complesso e ricco. E’ aria, pioggia, brina, sole, un serpente nascosto, un ragno, una falena … Qualcosa che non ha mai smesso di spaventare molti adulti. Ed è forse per questo che, quando in primavera la forza attrattiva della campagna si fa 4

a cura di Micol Andreasi

il bambino ha bisogno di “vivere” la natura e non soltanto di conoscerla più irresistibile per i fanciulli, i loro genitori li iper-proteggono spalmandoli di crema solare, coprendoli con il berrettino e la bandana, spruzzandoli di antizanzare, richiamandoli con ripetuti “attento che sudi” e calzandoli di galoche … Così, accade che nel tentativo di fare del bene, mamma e papà impediscano ai figli di vivere pienamente la natura, come auspicava la Montessori, comprimendo anche le loro energie vitali. La Comunità scientifica internazionale è unanime nel riconoscere i benefici del gioco all’aria aperta nel verde della campagna o di un parco: la produzione di vitamina D, la riduzione dei livelli di cortisolo (l’ormone legato allo stress), l’aumento della capacità attentiva, la riduzione della miopia… e tra gli altri anche la rivelazione delle energie muscolari. Ne parlava sempre la Montessori. Si tratta di una forza non solo funzionale alla crescita del fisico ma nutrimento del “sentire” la natura, che ha ricadute benefiche sulla psiche, sulla mente, sullo spirito: un arricchimento per le percezioni, l’apprendimento, la moralità. E’ evidente allora che vivere la natura, entrandovi a piè pari, scoprendone il fascino ed il delicato equilibrio è anche il modo più efficace di educare ad atteggiamenti ecologici e di rispetto per l’ambiente.


in FAttoriA didAtticA Ci sono luoghi dove immergersi pienamente nella natura è più facile: sono le fattorie didattiche. In Provincia di Rovigo, immerse nella rigogliosa campagna polesana, se ne contano almeno 15. Si tratta di aziende agricole e agriturismi che hanno allargato i loro servizi all’accoglienza di scolaresche, gruppi di ragazzi o famiglie con lo scopo di avvicinare alla meraviglia della campagna. Durante la settimana o solo di domenica in Fattoria didattica è possibile riscoprire il valore del tempo: quello scandito dai movimenti del sole, dai ritmi della natura. Così si impara l’attesa serena di un fiore che germoglia e che poi dà vita ad un frutto. Si apprende la provenienza del cibo che si ha nel piatto. Ripercorrendo a ritroso la sua origine si fa esperienza del suo valore: dell’importanza delle condizioni atmosferiche, dell’utilità delle cure amorevoli del contadino, ma anche dello sterco degli animali che serve a dare forza alla vita di quella vegetazione. Ci si avvicina all’idea di ecosistema. Quella che i libri a scuola illustrano bene, ma che non riescono a farci restare in memoria. Ci si può accostare tanto ad una gallina, come ad un cavallo, al maiale ed al coniglio e osservare da vicino il lavoro laborioso delle api. Raccogliere direttamente da terra l’insalata, o i pomodori, i ravanelli o le carote… La Fattoria didattica è esperienza di vita, immersione totale nella natura. Monica Bimbatti, che con il marito Alberto Faccioli gestisce un’azienda agricola e un agriturismo vicino a Bagnolo di Po, nel 2001 è stata una della prime in Veneto a credere nel valore delle Fattorie didattiche. Nella sua Valgrande, ogni anno, accoglie dalle 15 alle 20 scolaresche delle elementari e delle medie, e decine di famiglie. Quello che propone loro è un percorso strutturato che può riguardare l’alimentazione o l’ecosistema, in cui è possibile toccare con mano ciò che accade in una fattoria. Ci tiene a sottolineare che “la fattoria didattica non è l’alternativa al parco divertimento, è tutt’altra cosa. E’ esperienza di vita, immersione totale nella natura”. Le brillano gli occhi quando le si chiede di parlare della sua terra. “Sono nata in campagna, i suoi colori, i suoi profumi, i suoi silenzi e persino le sue molte fatiche sono parte di me così grande da non potere immaginare un luogo o uno spazio dove stare meglio”.

Monica Bimbatti Alberto Faccioli

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Che bello pedalare all’aria aperta! Salutare ed ecologica la bicicletta è l’unico mezzo che permette di godere di paesaggi lussureggianti, corsi d’acqua scintillanti, orizzonti liberi e cieli turchini.

primAverA

in biciclettA

I percorsi ciclabili intorno alla città di Rovigo sono in direzioni San Sisto, Roverdicrè e Boara Polesine. Variano dai 20 ai 30 minuti, sono piani e quasi tutti curati, illuminati di sera e attrezzati di panchine per una sosta, anche se non ancora di fontanelle dove rinfrescarsi o riempire la borraccia e di Bike corner, dove poter gonfiare le ruote (progetto a cui sta lavorando la Fiab Rovigo). Sono ideali per un’uscita anche con i bimbi più piccoli che usano la bici da poco tempo. In tutti i percorsi, il paesaggio intorno è verde e rilassante ed in tutti lo specchio d’acqua con la sua vitalità accompagna la pedalata. Lungo la Baden Powell (direzione San Sisto) una sosta è d’obbligo nella piccola chiesetta di San Giuseppe. Un luogo di intimità e raccoglimento, dove il ristoro è dell’anima e del corpo

insieme. Le candele, i libri di preghiera all’interno, i fiori, la fonte d’acqua all’esterno, tutto è amorevolmente curato dalla signora Odelga. Strade a basso traffico Con la bicicletta si possono percorrere anche le strade a basso traffico che costeggiano il Canal Bianco verso Pontecchio o in direzione opposta, verso Gavello. A farla da padrone è ancora l’acqua e la sua vegetazione di una varietà di verdi ricchissima. _ In direzione Pontecchio si può arrivare fino all’aviosuperficie per Deltaplani e da qui spingersi all’osservatorio astronomico di S.Apollinare, dove organizzano spesso visite per le famiglie. _ In direzione Gavello, sempre lungo la strada che costeggia il Canal Bianco, c’è un’ampia area pic-nic. Conviene andarci con i cestini pieni e fermarsi un po’.

Prima di partire Prima di partire per un bel giro in bicicletta con la famiglia conviene verificare alcune cose: che sia in buono stato, che le ruote siano gonfie, i freni e le luci funzionanti, e che ci sia il campanello. Serve per farsi sentire. Il caschetto non è obbligatorio ma è consigliato, protegge dagli impatti fino a 25 km/h. E’ invece obbligatorio il giubbetto retroriflettente da usare in zona extraurbana già da 1 ora prima del tramonto. Potrebbe essere utile fermare i pantaloni, non solo per evitare di sporcarli ma soprattutto per noi impigliarli nella catena. Va bene una molletta o infilarli dentro il calzino.

PATTINAGGIO CORSA•FREESTYLE•ROLLER FITNESS PATTINODROMO DELLE ROSE - ADRIATIC LNG - ROVIGO Quartiere Commenda, a fianco Palasport entrata da via Muratori

LEZIONI DI PROVA NOLEGGIO PATTINI

gare e campionati domenica 9 aprile 2017 dalle ore 9.30

CAMPIONATO REGIONALE CORSA domenica 30 aprile 2017 dalle ore 9 e dalle ore 14.30

Mama’s power Vuoi tenerti in forma, vuoi scaricare lo stress, vuoi staccare la spina? Allenamenti a corpo libero per la tonicità muscolare e l’agilità. Ti aspettiamo lunedì e giovedì durante l’allenamento dei tuoi figli

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32.MEMORIAL A.PONZETTI GARA NAZIONALE CORSA domenica 21 maggio 2017 dalle ore 9

CAMPIONATO REGIONALE FREESTYLE

attività dai 4 anni CORSI AVVIAMENTO Lunedì e Giovedì dalle 16.30 alle 17.15 e dalle 17.15 alle 18 Sabato dalle 17 alle 18 CORSO DI PERFEZIONAMENTO Lunedì e Giovedì dalle 17.30 alle 19 CRESPINO p.za Fetonte Lunedì e Giovedì dalle 16.30 alle 17.30

novità per tutti FREESTYLE E ROLLER CROSS Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle 18.30 alle 20 attività serale ROLLER FITNESS E MASTER Martedì, Giovedì e Venerdì dalle 20 alle 22 PATTINAGGIO LIBERO Martedì, Giovedì e Venerdì ore 20-22 Sabato dalle 17 alle 18

Segreteria: LUNEDÌ E GIOVEDÌ ORE 16.30-19 TEL. 347 0013300 info@skatingclubrovigo.it


Qualche regola utile

• Tieni sempre le mani ben salde sul manubrio e viaggia sulla destra. • Non pedalare contro mano. • Usa la pista ciclabile, se presente. • Segnala le tue intenzioni. • Fatti vedere, fatti sentire. • Tieni gli occhi bene aperti. • Agli incroci usa le strisce pedonali, scendi dalla bici e attraversa a piedi. • La bicicletta non è ammessa sui marciapiedi. • Puoi superare a destra la colonna di veicoli fermi ma attento a quando ripartono. • Mantieni libere le orecchie per sentire i rumori della strada e non usare gli auricolari. • E’ vietato usare il cellulare. • In bici si va in fila indiana. • Impara a riconoscere i segnali stradali • Ricorda che la striscia continua indica pericolo, non può essere oltrepassata. Quella tratteggiata: può essere oltrepassata.

sabato 6 maggio 2017 ore 15 Pattinodromo delle Rose

dal 6 maggio per tutti i sabato di maggio è in funzione il

Un percorso a tappe per imparare a muoversi in bici con sicurezza. Organizzato dalla Fiab di Rovigo

per saperne di più consultate il sito: rovigoinbici.org

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Animazione Bambini a 360°! Per il compleanno del tuo bambino scegli un'animazione di qualità ! Offriamo servizi di tutti i generi dall'animazione con truccabimbi, balli di gruppo, giochi, sculture di palloncini, taglio della torta e scarto dei regali. Spettacoli di Magia con maghi professionisti che intratterranno i piccoli invitati coinvolgendoli e incantandoli! Animazioni con Bolle di sapone , macchina pop-corn macchina dello zucchero filato, decorazioni della sala con palloncini a tema e tanto altro. Le animazioni Giostra Magica non hanno limite di tempo, tutti gli animatori e artisti sono assicurati, tutto il materiale è a carico dell'agenzia, tutto atossico anallergico e marchiato CE.

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Associazione di fattorie didattiche L’appoggio, l’orientamento e l’attenzione dei genitori sono fondamentali per educare oggi bambini felici, che saranno adulti autonomi e brave persone domani. Una fattoria didattica nella quale portare i propri figli dona momenti di felicità a tutti, grandi e piccoli e - attraverso emozionanti scoperte - aiuta i genitori a trasmettere quegli importanti princìpi di conoscenza e rispetto per la natura che saranno fondamentali nella formazione del carattere e della personalità. Tutti i grandi sono stati bambini una volta, ma pochi di essi se ne ricordano, diceva Saint Exupery nel Piccolo principe. Ecco, una fattoria didattica è proprio il luogo ideale per ritornare bambini insieme ai propri figli: a due passi dalla città, la campagna con le sue piante e gli animali domestici è lì davanti agli occhi, e la si può conoscere davvero con il cuore, piena di sorprese com’è. Bambini in fattoria – imparare sul campo, è un’associazione fondata nel 2003 da un gruppo di imprenditori agricoli di Confagricoltura Rovigo con l’idea di promuovere la conoscenza dell’agricoltura, dell’ambiente e della sana alimentazione, soprattutto a partire dalle generazioni più giovani. Queste fattorie didattiche si sono volontariamente dotate, prima ancora che diventasse un obbligo di legge, di una carta di impegni per l’accoglienza dei bambini, la loro sicurezza, la qualità dei servizi offerti; tutte le fattorie sono riconosciute dalla Regione Veneto. L’offerta didattica affianca alle proposte più tradizionali (percorsi nella campagna, nell’orto, nella stalla; laboratori riguardanti le attività del mondo rurale) anche nuovi settori, dall’archeologia alle piante officinali, evidenziando il ruolo della fattoria come luogo di importanza sociale, per i bambini ma anche per gli adulti, insegnanti, genitori o nonni che siano.

Ai Pavoni

ARIANO NEL POLESINE via Romea Commerciale 23 www.agriturismoaipavoni.it 0426.70041 - 328.9689734

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Ca’ Ballarin

ROSOLINA via Giaron 1 www.caballarin.it 0426.664601 - 328.6959614

Fenilon

FRATTA POLESINE via Bragola 107/A www.fenilon.it 348 1404658

Il Bosco

ROVIGO viale Tre Martiri 134 www.agriturismoilbosco.it 338.6922250 - 349.7522066

I Quarti

GUARDA VENETA via Kennedy 1290 www.agriturismoiquarti.com 0425.98022 - 348.2258009

La Presa

TAGLIO DI PO via Cornera 12 www.lapresa.it 338.8683431

Valgrande

BAGNOLO DI PO via Riviera 849 - Runzi www.agrivalgrande.it 0425.704086 - 329.0975378


parliamone

a cura di

Martina Cavallari psicologa

UNO SCRIGNO PER CONOSCERLI Avvicinarsi al foglio bianco, prendere in mano un pastello, un pennarello e dare libero sfogo all’immaginazione, accende nel bambino un’emozione. Egli non traccia semplici linee su un pezzo di carta, non sta solo giocando, fa molto di più: reinterpreta la realtà, esprime le sue emozioni. Il disegno dei bambini può essere considerato da genitori ed educatori uno strumento prezioso per raccogliere segnali che i più piccoli mandano al mondo degli adulti.

il disegno dei bambini La lettura del disegno, se ben affrontata, molto più della scrittura, riesce a dare utili indicazioni sul percorso di crescita del bambino, sui suoi bisogni e su eventuali disagi, come tante tessere di un mosaico. Senza esserne pienamente consapevoli i bambini mettono sul foglio ciò che vivono dentro, e che non riescono o non vogliono esprimere a parole: le loro paure, le loro gioie, ma anche i cambiamenti, le difficoltà, i conflitti che affrontano, come il timore di andare a scuola, la gelosia nei confronti di un fratellino, la paura del buio, la tensione per la separazione dei genitori, la rabbia per una piccola sconfitta, la delusione… ed ecco un grande sole giallo al centro, o un piccolo omino blu in un angolo del foglio Nel disegno ogni elemento ha un codice simbolico che rappresenta qualcosa di legato al vissuto del bambino, a volte la lettura è immediata, a volte è necessario un esperto che la faciliti per evitare di trascurare segnali che rivelano richieste di aiuto, ma soprattutto per non incorrere in allarmanti fraintendimenti.

Ma come interpretare il disegno? 1. La gestione dello spazio sul foglio Come prima cosa, osservate se mentre disegna il bambino riempie tutto lo spazio o solo una parte. Nel primo caso siamo probabilmente davanti ad un bambino solare, sereno, estroverso. Nel secondo, è probabile che il piccolo abbia bisogno di essere rassicurato dall’adulto perché forse si sente inadeguato rispetto agli altri o davanti alle piccole sfide della sua quotidianità. 2. Il gesto del disegnare e l’energia vitale Un altro aspetto interessante da osservare è come appoggia la matita o il pennarello sul foglio, com’è il tratto che lascia? Se il tratto è fermo e deciso, probabilmente abbiamo davanti un bambino sicuro, determinato. Attenzione però, perché se la pressione sul foglio è così forte da bucarlo o da strapparlo, è possibile che il bambino stia vivendo delle forti tensioni e le stia scaricando attraverso il disegno. All’opposto, se il tratto è lieve, il bambino ha forse delle insicurezze, paura di sbagliare, del giudizio…

I NOSTRI SERVIZI

• Pre-scuola • Doposcuola • Pre-animazione • Animazioni: Natalizia, Pasquale di Carnevale ed Estiva • Animazioni feste di compleanno • Laboratorio teatrale e scenografico • Corsi di danza Hip Hop • Corso di Zumba, Hatha Yoga • Tonificazione • Ginnastica Posturale • Totalbody per adulti • Spazio bimbi con Zumba, Yoga e ginnastica posturale • Ludoteca 10


E’ anche importante che noi adulti facciamo molta attenzione alle nostre modalità di rapporto col bambino. Quindi è bene che invitiamo il piccolo a disegnare, ma non dobbiamo obbligarlo. E’ importante che si senta sempre libero di esprimersi, di raccontare come vive un evento, per esempio la nascita di un fratellino, la festa di compleanno, un’iniziativa scolastica... Evitate i commenti negativi sul suo disegno, ad esempio “non sai disegnare!”,“non si capisce che cos’è”. E non fate paragoni: “Tuo fratello sa disegnare meglio”; “Il disegno di Carlo è più bello” … Si rischia, oltre che di ferire la sua autostima e self efficacy in costituzione, di bloccare l’espressione di sé stesso e del suo mondo interiore. Preferite frasi del tipo “raccontami che cosa hai disegnato”… Fate attenzione ad alcuni atteggiamenti: un tratto troppo deciso, oppure la ripetizione ossessiva di un tipo di immagine (sempre lo stesso mostro…), o il gesto di strappare o stropicciare il foglio dopo l’esecuzione o di coprire il disegno stesso con degli scarabocchi. In questi casi è sempre bene consultare un esperto. Si tratta di un consulto precauzionale che può aiutare i genitori a capire la possibile presenza di un disturbo o riconoscere che si tratta di bambini che hanno un potenziale di apprendimento o una performance più alta della media o semplicemnte di un accumulano di tensione dovuto a scarsi stimoli. Il disegno dei bambini è un vero scrigno da scoprire passo dopo passo.

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COSE DA NON FARE parliamone a cura di

. … h h h Shh

Arianna Ferlin pedagogista

...tutti A nAnnA

La letteratura sull’argomento della nanna dei piccoli è vastissima e numerose sono le teorie che rassicurano mamma e papà sul fatto che priama o poi torneranno a dormire tutta la notte. Una cosa è certa, però: ogni bambino è diverso, ogni mamma è un caso a sé e ogni famiglia ha abitudini proprie che vanno rispettate. Questo basta ad indebolire ogni convinzione assoluta basata su un metodo o una teoria piuttosto che su un’altra. Co-sleeping o Estivill, la “ricetta” perfetta per far dormire i nostri cuccioli non esiste. A soccorrerci, soprattutto quando siamo esausti, ci sono i rituali. I rituali della nanna (come tutti i riti in genere) sono rassicuranti. Il primo rituale è quello dell’orario. E’ importante che vi sia una fascia oraria prestabilita e costante entro la quale portare il bimbo a letto. La nanna, come il pranzo e la cena, necessita di un orario il più possibile regolare. Potrebbe essere utile avvertire il bambino quando sta arrivando l'ora di prepararsi ad andare a dormire, in modo tale da non interrompere bruscamente giochi o attività ed evitando quindi rabbia e frustrazione. Un piccolo consiglio: evitate di chiedere “ti va di andare a nanna”, ma preferite “ora è il momento della nanna”. 12

Compito del genitore è decidere per il bene del piccolo con gentilezza, ma risoluzione. È così giunto il momento di salutare i giochi, mettere il pigiamino e scegliere eventualmente un libro da leggere. Che bello il momento della favola! Adatto a partire dai 6 mesi, è un rituale che piace anche quando i bimbi hanno imparato a leggere. Sì, perché, maghi, principi e incantesimi, trasportano grandi e piccini in un mondo fatato e incontaminato dove si può essere complici, intimi, superando la paura dell'ignoto che l'addormentarsi porta con sé. Con i bimbi più grandicelli si può anche giocare alla “staffetta delle storie” dove mamma o papà e bimbo alternano la narrazione di un racconto, ancor meglio se inventato, favorendo

• Pensare che dopo 9 mesi trascorsi nella pancia di mamma, cullati, protetti, coccolati, sia immediato adattarsi all’ambiente esterno • Stimolare eccessivamente il bambino nelle ore serali • Lasciare il bimbo piangere da solo. Le tecniche basate sull'estinzione sono dannose e vanno contro l'istinto genitoriale.

così anche lo sviluppo della capacità di previsione, il rispetto dei turni, la creatività e la comprensione di relazioni temporali e causali. E se il bambino chiede di raccontare sempre la stessa storia? Benissimo! I piccoli hanno bisogno di ripetizione, crea in loro sicurezza, una maggior possibilità di capire meglio il racconto e di farlo proprio. Per concludere la giornata in bellezza, perché non farsi le coccole!? Un momento tutto per voi con il vostro bambino. Attenzione ai nemici della nanna: tv, tablet, videogiochi, smartphone! Non solo i piccoli, ma anche i più grandicelli, vengono iperstimolati dalle continue ed accattivanti immagini dello schermo. Il sovreccitamento causa il più delle volte notti insonni ed agitate. Meglio allora spegnere la tv almeno trenta minuti prima della nanna e dedicarsi alle attività rituali di cui abbiamo appena parlato. Nelle ore serali è bene preferire attività tranquille e rilassanti come il disegno o qualche simpatico gioco da fare con mamma e papà (costruire, inventare, colorare...). Facciamoci coinvolgere dalle favole, dalle coccole e dai baci, perché questo momento sia un dolce augurio di una serena buonanotte per tutta la famiglia!


LE TAPPE

• Il ritmo sonno-veglia del bambino nei primi mesi di vita è molto diverso da quello dell'adulto: non conosce ancora la differenza fra giorno e notte, il suo ritmo è indipendente dall'ambiente e regolato solo dai bisogni interni: fame, sete. In questa fase il co-sleeping potrebbe aiutare mamme e bebè. • Dopo i 4 mesi, gradualmente il bambino impara ad adattarsi. Le abitudini regolari lo aiutano a sincronizzare il proprio ritmo con quello esterno. Così inizia a concentrare il sonno nelle ore notturne. Questa fase può coincidere con il passaggio del lettino nella sua cameretta. • Un’altra tappa importante avviene tra gli 8-9 mesi. Compaiono l’angoscia dell’estraneo e l’ansia di separazione, la paura di essere abbandonato dalla mamma. Il bebè ha bisogno di sentirsi rassicurato e chiede con insistenza il contatto fisico con i genitori. E’ una fase transitoria che può essere più o meno lunga. • Successivamente, dai 3 ai 5 anni, per una spontanea e naturale evoluzione delle abitudini del sonno, i bambini chiedono sempre meno di dormire con mamma e papà. Il loro lettino è un’importante tappa di autonomia. • Raggiunta l’autonomia, nel proprio lettino, il bambino che ha dai 6 ai 10 anni, dovrebbe riuscire a dormire di filata dalle 9 alle 10 ore. Dopo i 10 anni almeno 8 o 9 ore. Questo tempo di riposo è fondamentale per un buon rendimento scolastico e per reggere i numerosi impegni che sempre di più contraddistinguono la quotidianità dei ragazzi. Da un recente studio emerge che i bambini che non dormono a sufficienza hanno spesso difficoltà scolastiche, carenze della memoria, della capacità di giudizio, dell’attenzione e della stabilità emotiva.

I CONSIGLI DELL’ESPERTO Qualche piccolo accorgimento per rendere la cameretta del nostro bambino un luogo rilassante ce lo dà Andrea Bordin. Papà di due bambini, musicista, operatore Shiatsu, è consulente di Feng shui a Nossolar. Il Feng Shui è una disciplina antica, basata sulla filosofia cinese che pone lo sviluppo degli eventi naturali in relazione alla nostra energia vitale. Secondo questa filosofia, anche la sistemazione delle stanze, il design, la geometria della nostra casa, i colori ed i materiali usati incidono sul nostro benessere. Ci tiene a premettere che ogni stanza e ogni casa va valutata solo in relazione a sé stessa. Detto questo, ecco i consigli di Andrea Bordin. Il primo è scegliere con accortezza la posizione del lettino. Deve stare in un angolo riparato, non tra la porta e la finestra. Inoltre è bene che dal letto si possa controllare la porta. Anche la scelta dei colori è fondamentale. Lo spazio intorno al letto, ad esempio, dovrebbe essere di colore azzurro o verde. Entrambi hanno il potere di rilassare. Se la cameretta è utilizzata anche come spazio multifunzione dove il bimbo gioca o studia, ebbene, è opportuno delimitare gli spazi con colori diversi. Il giallo o l’arancione vanno benissimo per lo spazio del gioco. Il verde favorisce la concentrazione. Non serve chiaramente dipingere tutte le pareti, bastano pochi elementi. Nel caso del letto: le lenzuola, i cuscini, un quadro, un comodino. Nello spazio dei giochi: un tappetone. La scrivania, se c’è, posizionatela in modo da dare la schiena al muro e non il contrario. E’ importantissimo, per il nostro consulente di Feng shui, che la cameretta sia libera da ogni sorta di inquinamento elettromagnetico. Lasciate fuori Tv, Pc, cellulari. E se proprio non si può, spegnete tutti gli interruttori prima di andare a dormire. Le piante? Meglio lasciarle in soggiorno, semplicemente per una legge biologica. Di notte infatti, al contrario di quanto fanno di giorno, assorbono ossigeno e rilasciano anidride carbonica. L’ultima accortezza: fate in modo che prima di andare a dormire la cameretta sia in ordine. I giochi riposti nelle scatole, i libri sulle mensole…Uno spazio disordinato non aiuta la mente ed il corpo a rilassarsi.

Anche lA

cAmerettA vuole lA

SuA pArte

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NOI DEL BOWLING DI ROVIGO

Nato nel lontano 1990 con unica gestione da oltre 30 anni è diventato per la città un punto di ritrovo per numerose compagnie di giovani che trascorrono le loro serate divertendosi con gli amici tra il gioco ed una bibita in compagnia e di altrettante famiglie che scelgono questo sport e questo gioco come momento di tranquillità serenità e aggregazione tra i mille impegni settimanali.

IL BOWLING DI IERI E DI DOMANI…

Da un po’ di tempo a questa parte il Bowling di Rovigo sta cercando di creare sempre più maggiori spazi atti ad offrire un prodotto (ristorazione) unitamente ad un servizio (gioco/sport) ascoltando le mutevoli esigenze dei nostri clienti.

A tal proposito nel mese di aprile INAUGUREREMO la splendida sala dedicata al nuovo RISTORANTINO/PIZZERIA al piano terra per accogliere famiglie e giovani che vogliano trascorrere una giornata indimenticabile insieme a noi. Una cucina semplice, ma curata cercherà di soddisfare esigenze diverse: dei bambini, delle pause pranzo per le aziende, delle serate di svago tra amici e anche di tutti coloro che desiderano assaggiare qualcosa di sfizioso in un ambiente informale ma caldo e accogliente. Ci auguriamo di poter creare tantissimi momenti educativi sia per gli adulti che per i ragazzi attraverso serate di degustazione, atelier, corsi di cucina e di sana alimentazione che saranno oggetto di una sempre maggiore attenzione da parte nostra. Cercheremo di coinvolgere maggiormente le Istituzioni, le squadre sportive e tutti i nostri fornitori che meglio rappresentano questo tipo di servizio auspicandoci di avere una collaborazione nella buona riuscita di questo progetto da parte di tutti i nostri clienti che diventeranno il nostro grande valore aggiunto. Per info e dettagli consultate il nostro sito: www.bowlingclubrovigo.com

CLUB ROVIGO

LA NOSTRA SCUOLA BOWLING

Da molti anni il nostro Bowling realizza un’ attività di promozione sportiva in partenariato con le scuole e le Federazioni Sportive più importanti effettuando tra l’ altro anche corsi individuali o collettivi a secondo delle esigenze e/o necessità. Abbiamo sempre creduto che questo sport EDUCHI alla convivenza civile, sviluppi la capacità di saper cogliere il significato delle REGOLE rispettando i canoni di gioco, sollecitando il SENSO DI GRUPPO attraverso il lavoro di squadra, promuovendo inoltre l’ integrazione sociale anche per ragazzi diversamente abili. A livello motorio sviluppa tutti gli schemi motori di base oltre che una spiccata capacità di orientamento spazio-temporale. Il gioco del Bowling richiede intelligenza, abilità e agilità. Per tutti questi motivi ci auguriamo che sempre più scuole approccino a questo sport in maniera sempre maggiore. Il Bowling di Rovigo organizza periodicamente corsi di Bowling per bambini ed adulti. Il corso per bambini (sopra i 7 anni) si svolge il venerdì pomeriggio mentre quello per gli adulti il lunedì sera.

IL BOWLING PER I COMPLEANNI….

Nel pacchetto compleanni potrete scegliere oltre al buffet dedicato anche la partita a Bowling piuttosto che i Gettoni per i tuoi video games preferiti. Avrete la possibilità di divertirvi nella nostra area dedicata che verrà appositamente riservata al vostro evento. E per i più grandi…il vostro compleanno al Ristorantino con menù alla carta o “giro pizza” a prezzi davvero interessanti. Da noi potrete festeggiare il vostro compleanno scegliendo la vostra torta preferita dal nostro book fotografico creato grazie alla collaborazione con la Pastry Chef Soccorsa Littero. Grazie a lei a breve, nel nuovo Ristorantino, avremo l’ opportunità di creare eventi per grandi e piccini (alcuni già in calendario) dove imparare a fare i dolci, dall’ impasto alle creme attraverso la creazione della semplice pasta frolla decorata, alla pasta Choux per creare i vostri bignè preferiti fino ad arrivare al Cake Design. I corsi saranno aperti a tutti (uomini e donne sopra i 12 anni) e si svolgeranno tutti i sabato pomeriggio a partire dal mese di Maggio 2016 per quattro giornate. Per i più piccoli saranno creati incontri dedicati ai piccoli cuochi a partire dal mese di settembre con la Rubrica “Mani in pasta”. Insomma tantissime opportunità vi aspettano per coccolarvi in una splendida giornata dedicata a Voi e a vostri amici preferiti.

IL BOWLING PER LE AZIENDE....

Ci auguriamo venga utilizzato e sfruttato in un prossimo futuro, anche da tutte quelle aziende che vogliano lavorare sul TEAM BUILDING (come da anni accade in America ottenendo grandi successi) ovvero su una maggiore ottimizzazione dell’ organizzazione aziendale. Le persone giocando a Bowling imparano a lavorare insieme durante l’ evento (gara) per raggiungere insieme il successo. I giocatori con maggiori abilità dovranno essere suddivisi tra le varie squadre per fare in modo di aiutare i loro compagni nel momento del bisogno. L’ azienda dovrà decidere in anticipo i premi da distribuire (obiettivi di lavoro) per rafforzare la voglia del lavorare insieme per un unico obiettivo. Il Bowling è riconosciuto essere da anni uno dei pochi sport che aiuta a rafforzare positivamente la squadra di lavoro (non solo commerciale) e permette di costruire e/o migliorare le relazioni interpersonali tra colleghi. Riserveremo inoltre la possibilità per tutte le aziende di Rovigo di attivare la Convenzione con il nostro “Ristorantino” in pausa pranzo utilizzando per chi volesse l’opzione “prenota prima” comodamente dal vostro ufficio.

Rovigo, via della Cooperazione, 2 - Per informazioni tel. 333 7101076 (Federica)


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Nata nel 1950, Medici con l’Africa Cuamm è la prima Ong in campo sanitario riconosciuta in Italia e la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Oggi è impegnata in 7 paesi dell’Africa sub-Sahariana (Angola, Etiopia, Mozambico, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda) con 827 operatori (213 europei e 614 africani), 72 progetti di cooperazione principali e un centinaio di microrealizzazioni di supporto; appoggia 14 ospedali, 35 distretti, 3 scuole infermieri e 2 università (in Etiopia e Mozambico).

il personaggio

Martina MAZZOCCO

Una pediatra per l’Africa Ha il sorriso contagioso e gli occhi curiosi di chi non si accontenta delle apparenze. Martina Mazzocco, 30 anni, è originaria di Rovigo ma vive per motivi di studio a Ferrara, dove si sta specializzando in Pediatria. Non ha dubbi sul suo futuro: vuole fare il medico-pediatra “perché - spiega - quello è l’unico mestiere al mondo in cui le persone si mettono a nudo senza sovrastrutture. Questo è ciò che amo: incontrare le persone, le loro storie, mettermi a servizio della loro umanità”. E per curiosità e per passione del suo lavoro, Martina ha scelto di partire con Medici con l’Africa Cuamm all’interno del progetto Jpo, riservato agli specializzandi di tutta Italia. Da febbraio a luglio dello scorso anno ha lavorato presso l’ospedale di Tosamaganga in Tanzania. Qui ha dovuto fare i conti con alti tassi di mortalità neonatale, casi di malnutrizione e malaria. Situazioni che non si era mai trovata ad affrontare in Italia, che hanno solo contribuito a confermare la sua passione. “Tutti gli specializzandi – racconta – hanno la possibilità trascorrere alcuni mesi al di fuori della loro sede Universitaria e del loro Paese. C’è chi va in America e c’è chi va in Africa. Io mi rendo conto di star bene quando non vorrei essere in nessun altro posto. A Tosamaganga in Africa, io stavo proprio bene”. Che cos’ha di tanto speciale l’Africa che hai incontrato? L'Africa che ho conosciuto non è segnata dalla guerra, la povertà non è così disperata come in altri paesi di quell’enorme continente. Certo, le persone vivono di poco o di nulla. Ma la loro umanità non è miseria. Nei mesi di lavoro a Tosamaganga mi sono dovuta occu16

pare di situazione a volte complicate e talvolta l’ho dovuto fare con strumenti insufficienti. Eppure, tutte le volte in cui ho misurato la temperatura, controllato la gola, fatto una puntura ad un bimbo, ho incontrato sempre lo sguardo grato dei suoi occhi, e quello dei suoi genitori o di un fratello. Ho incontrato nelle loro storie la paura, la fiducia, la speranza, a volte la rassegnazione. Ma non ho incontrato la rabbia, l’invidia, l’arrivismo, il disprezzo per la vita. Mi sono sentita utile e importante. Alcune volte mi sono misurata con l’impotenza. E forse, proprio queste occasioni sono state per me le più fruttuose in termini umani e professionali. E’ quando ci si sente così che si impara a condividere tutto, anche un sorriso. Ci si educa ad esercitare la solidarietà. Ed è bellissimo quando diventa uno stile di vita. Devo molto alla Tanzania per questo. Che cos’hanno i bambini africani di diverso da quelli italiani? Credo non usino la play station, ma preferiscano i palloni, anche fatti con la carta o i copertoni delle biciclette. Amano giocare con ogni cosa li circondi … qualunque cosa! Per il resto nessun elemento li differenzia. Perché hai scelto di specializzarti in Pediatria? Perché il pediatra non cura solo il bambino ma è proiettato dritto dritto dentro le famiglia e le dinamiche relazionali che la costituiscono. Dire che mi piacciono i bambini non è corretto. Mi piace piuttosto l'umanità e mi piacciono infinitamente le storie delle persone, quelle che solo i bambini mi permettono di incontrare. di Micol Andreasi


attualità

Quando tu porti la pace

A la classe II

Quando sono triste e mi coccoli per tirarmi su: mamma, tu porti la pace. Quando ti dico una cosa e tu mi ascolti: nonna, tu porti la pace.

al Quirinale

quAndo tu porti lA pAce La poesia della II A del Duca D’Aosta conquista il Quirinale “Hanno saputo interpretare al meglio il ruolo delle donne nella promozione della pace e nella prevenzione dei conflitti”. Con questa motivazione gli alunni della classe II A del Duca D’Aosta di Rovigo si sono aggiudicati il terzo premio del concorso nazionale “Donne per la pace”, bandito dal ministero dell’Istruzione. Così, l’8 marzo scorso, in occasione della Festa delle donne, una delegazione di bambini della classe e due insegnanti, Maria Pia Stoppa e Renata Gusella, si sono recati a Roma, per ritirare il premio. Ad accoglierli al Quirinale, dove si è svolta la cerimonia, c’erano il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli. Qualche settimana dopo anche la città di Rovigo con il suo Sindaco e l’assessore all’istruzione ha omaggiato il lavoro e la sensibilità dei ragazzi. Dott. Paolo Ballaben

Psicologo e Psicoterapeuta Socio Ordinario della Società Italiana di Ipnosi Presidente di SOS Abusi Psicologici

Specialista in:

Dott. Matteo De Tomi

Psicologo e Psicoterapeuta Socio Ordinario della Società Italiana di Ipnosi Consulente SOS Abusi psicologici presso gli Istituti scolastici

Specialista in:

Quando mi racconti una storia e ci fai divertire: maestra, tu porti la pace. Quando sto male e mi curi con un sorriso: dottoressa, tu porti la pace. Quando giochi con me e mi aiuti a fare i compiti: zia, tu porti la pace. Mamme, nonne, zie, maestre, dottoresse: siete per noi portatrici di pace La II A della scuola primaria Duca D’Aosta di Rovigo

Dott. Fabio Varotto

Psicologo e Psicoterapeuta Socio Ordinario della Società Italiana di Ipnosi

Specialista in:

Dott.ssa Emanuela Capucci

Psicologa, Sessuologo Clinico Socio FISS (Fed. Italiana Sessuologia Scientifica), Socio C.I.R.S (Centro Interdisciplinare per la Ricerca e la Formazione in Sessuologia).

Specialista in:

• Ipnosi Ericksoniana • Problematiche di Coppia e di Famiglia • Disturbi d’Ansia e Depressione • Ipnosi Ospedaliera (Dolore Cronico ed Oncologico, Training ipnotico per il Parto, Ansia Pre-Post operatoria) • Abuso psicologico e Bullismo

• Problematiche di Coppia e di Famiglia • Problematiche Adolescenziali • Bullismo • Disturbi dell’Ansia • Gioco d’azzardo patologico • Disturbi della Personalità

• Ipnosi Ericksoniana • Disturbi da Stress e Psicosomatici • Problemi caratteriali (timidezza, scarsa autostima, dipendenza affettiva, difficoltà a raggiungere gli obiettivi, controllo della rabbia) • Disturbi Ossessivo Compulsivi • Mental Coach sportivo

• Sessualità e psicopatologia • Educazione alla sessualità e all’affettività • Sessualità tra (in) fertilità e gravidanza • Sessualità nel postmenopausa • Disfunzioni sessuali maschili e femminili • Sessualità ed endometriosi

Cell: 328 6641482

Cell: 340 1299026

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Fondatore dello studio

Modelli di Cambiamento

Rovigo - Corso del Popolo 229 www.modellidicambiamento.com

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L’intervento del pediatra di famiglia, in questo numero del Viavai dei Piccoli, porta la firma della dottoressa Beatrice Siviero, che ha scelto di parlare delle infezioni alle vie urinarie.

la voce del medico

Beatrice Siviero

Pediatra di Famiglia

occhio AllA

Infezioni alle vie urinarie. Cosa sono? Sono infezioni batteriche che colpiscono il tratto urinario, cioè il distretto anatomico che va dai reni alla vescica e che contiene l’urina. Quanto sono numerose? Sono le infezioni più frequenti dopo quelle delle vie respiratorie. Interessano il 7.5% dei bambini con febbre. Nel primo anno di vita a rischio di IVU sono il 7% dei maschietti, il 2.8% delle femminucce. Negli anni successivi il rapporto maschi/femmine si inverte a favore di queste ultime. Come si dividono? Si dividono in due grandi gruppi nettamente distinti nelle cause, ma soprattutto nel trattamento e nei controlli. Ci sono quindi le infezioni delle basse vie urinarie cioè della vescica e uretra (il canalino che porta la pipì dalla vescica all’ esterno), in cui in genere non c’è febbre o comunque inferiore a 38 gradi e ci sono anche le infezioni delle alte vie urinarie cioè ureteri e reni in cui è sempre presente febbre sopra i 38 gradi. A cosa sono dovute? Sono dovute a batteri (rari i funghi o i virus) che generalmente risalgono l’ uretra. Raramente i germi arrivano tramite il sangue direttamente ai reni stessi. 18

Febbre

Per motivi anatomici le IVU sono più frequenti nelle bambine in quanto lo sbocco all’ esterno dell’ uretra è vicino all’ ano, e da qui i batteri possono derivare da materiale fecale. Nei maschi l’incidenza è pertanto minore tranne nel primo anno di vita. Le IVU alte specie se insorte nel primo anno di vita possono essere sintomatiche di una malformazione congenita delle vie urinarie oppure di un reflusso vescico-ureterale (l’urina durante la minzione oltre ad uscire all’ esterno, risale dalla vescica verso i reni) tutte condizioni predisponenti alle recidive. Quali sono i sintomi? I sintomi di una IVU nei prime due-tre anni sono abbastanza sfumati: possono consistere in febbre non altrimenti spiegata, inappetenza, vomito, scarsa crescita; è importante infatti non sottovalutare situazioni febbrili nei bambini piccoli specie se sopra i 38-38.5 che non si accompagnano a sintomi , quali ad esempio sintomi da raffreddamento e/o gastroenterici. Nel dubbio, anche in presenza di sintomatologia vaga, la IVU va sempre esclusa. Nel bambino più grandicello in genere le IVU sono accompagnate da febbre elevata, dolore in sede lombare o addominale, bruciore ad urinare. Soprattutto la cistite si manifesta anche senza febbre ma bruciore/dolore intenso a far pipì, necessità di urinare molto spesso. Talora può essere presente sangue vivo nell’ urina.


Come si diagnosticano? La diagnosi si fa con l’ esame dell’ urina. I pediatri sono dotati di sticks, cioè strisce reattive, che rilevano nell’urina una quantità di indicatori/parametri quali nitriti, leucociti ecc, che sono indici di infezione. Ecco che non appena ci sono i sintomi o febbre altrimenti inspiegata (specie nei piccoli), va sempre eseguito lo stick. Naturalmente bisogna avere la pipì…. Come raccoglierla? Il bambino grande che controlla gli sfinteri va solo invitato ad urinare dentro un contenitore pulito sterile (reperibile in farmacia) dopo aver lavato bene i genitali. Nel lattante con ancora il pannolino la pipì può essere raccolta utilizzando sacchetti adesivi di materiale sintetico , modello maschio o femmina, reperibili in farmacia; un metodo anche migliore è la raccolta della pipì “al volo” cioè cercare di cogliere il momento in cui il lattante urina e raccogliere appunto al volo l’urina col bicchierino. E’ sempre necessario lavare prima i genitali. Se lo stick urina eseguito dal pediatra è positivo per i parametri necessari, la IVU dovrà poi essere sempre confermata tramite una urinocoltura da eseguirsi al laboratorio analisi. Come si trattano? Il trattamento viene eseguito con terapia antibiotica in genere per bocca per un congruo numero di giorni. In casi particolari, quali soprattutto bambini nei primi tre mesi di vita oppure bambini di tutte le età con febbre elevata e stato generale scaduto, è necessario il ricovero e la somministrazione dell’ antibiotico per via endovenosa. Si fanno altri esami? Nei bambini che hanno avuto una prima IVU alta è necessario eseguire successivamente una ecografia renale. Nei bambini con IVU alte ricorrenti le indagini sono più complesse: oltre all’ecografia va eseguita una cistografia minzionale ed una scintigrafia renale. Nelle IVU basse (cistiti) non sono necessari accertamenti Quali sono i rischi? Il riconoscimento delle IVU specie se alte è imperativo. La mancata diagnosi, e quindi il mancato trattamento, può portare alla formazioni di cicatrici nei reni e comprometterne, specie se le infezioni recidivano, la funzionalità renale, oppure condurre con gli anni ad ipertensione arteriosa. Altrettanto imperativo nei casi ricorrenti è riconoscerne i fattori predisponenti (malformazioni, reflusso v. sopra), e qualora presenti, trattarli in maniera da non arrivare alle conseguenze menzionate. In buona sostanza le IVU sono una infezione del bambino abbastanza comune ed il cui riconoscimento è facile ed alla portata di tutti i pediatri, da sempre molto sensibili a questo problema Beatrice Siviero, Pediatra di Famiglia Bibliografia : Urinary tract Infections in Children: EAU/ESPU guidelines Pediatrics: official journal of AAP

NICE guidelines on UTI Ospedale Bambin Gesù: Le infezioni urinarie

Se l'inglese è un gioco da piccoli non sarà uno sforzo da grandi!

Laboratori in inglese per bambini da 1 a 13 anni Marianna Cacciatori

Insegnante Certificata EIF! e TEFL tel. 347 6660074 mariannacacciatori@gmail.com mariannacacciatoriEIF

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LA POSTA DEI LETTORI risponde

l’avvocato Carlo Perazzolo Caro ViaVai dei piccoli,

sono la mamma di un bimbo decisamente vivace. Nonostante l’impegno a contenerlo, mi trovo spesso a dover discutere con il mio visino di casa che si lamenta dei rumori e degli strilli che provengono dalla nostra abitazione. Ultimamente minaccia di voler ricorrere a vie legali. Vorrei capire come posso muovermi. Grazie infinite G.

Gentile Signora, il codice civile tutela i soggetti che subiscono immissioni quali i rumori molesti provenienti dalla proprietà vicina. Dette immissioni possono essere causate sia da attività industriali che dalla vita delle persone che si svolge nelle civili abitazioni. La nostra legge tutela i rapporti di buon vicinato tra abitazioni, in particolare stabilisce che tra vicini di casa non vengano tenuti comportamenti o svolte attività che turbino la tranquillità della vita quotidiana e soprattutto notturna.

La materia è disciplinata dall’art. 844 del codice civile, che prevede due azioni a favore del vicino di casa che si sente danneggiato: una rivolta all’eliminazione della causa e l’altra al risarcimento del danno. I rumori infatti non devono mai essere superiori alla cosiddetta “normale tollerabilità” dell’immissione acustica. Questa andrà valutata in base alle circostanze del caso concreto, indipendentemente dai valori di rumore (espressi in decibel) previsti dalla legislazione amministrativa. Anche il pianto di un bambino quindi può essere considerato come un’immissione molesta in relazione alle circostanze di tempo e di luogo (ad esempio il superamento dell’orario diurno e la camera da letto del bambino accostata a quella del vicino), senza che rilevi il superamento dei limiti di decibel previsti per legge. Bisogna tenere presente che nel caso del pianto del bambino, la quiete del vicino è turbata dal comportamento di un soggetto privo di capacità di controllo sui propri istinti, quale è un minore in tenerissima età. È evidente quindi che la responsabilità si sposta sui genitori del bambino. Il vicino di casa, anche se dovrebbe contemperare le proprie esigenze di

quiete con una certa tolleranza, dovuta alla particolare situazione nella quale rimangono imprescindibili i bisogni e i diritti del minore, potrebbe comunque rivolgersi al tribunale civile, affinché imponga ai genitori di ridurre le turbative dovute al pianto del figlio, come ad esempio attraverso la realizzazione di opere di insonorizzazione delle pareti della loro casa. L’intervento del giudice sarebbe di conseguenza rivolto a bilanciare le diverse esigenze delle parti e a ridurre le immissioni che superino la “normale tollerabilità”, attraverso la perizia di un consulente tecnico d’ufficio che valuta l’eventuale incidenza del rumore del pianto sulle case adiacenti. In ogni caso, il giudice dovrebbe sempre tenere conto della specifica situazione, che va ben oltre la rigida regola del diritto e che opera tanto più quando si ha a che fare con i diritti e i bisogni prioritari di un bambino, il cui pianto faccio fatica a pensare che produca lo stesso “baccano” di un comparto industriale. Avv. Carlo Perazzolo

Si rivolge a persone di qualsiasi età per la promozione del benessere psico‐fisico, rendendole protagoniste di un proprio percorso a%raverso:

in collaborazione con:

Rovigo, via Amendola 2

info@nossolar.it ‐ www.nossolar.it FB: NossoLarRovigo

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tra%amen$: Shiatsu ‐ Reiki Theta healing ‐ Ayurveda percorsi di: Shiatsu per bambini, danza crea!va per bambini, artetera‐ pia, shiatsu, danzaterapia, reiki; percorsi individuali, in gruppo, per la famiglia, dal bambino molto pic‐ colo alla persona anziana percorsi per mamme in a%esa: danzando l’a"esa Shiatsu in gravidanza

Andrea Bordin

Operatore Shiatsu, Consulente Feng Shui 347.9358712

Glenda Incao

Operatore Shiatsu, Pedagogista Clinico 347.9356713

incontri di: danzaterapia per adul!, mamme e bebè, donne in gravidanza incontri informa!vi, forma!vi ed educa!vi su diverse tema!che riguardan! la persona consulenze ed interven$ pedagogici‐clinici consulenze Feng Shui

Valen!na Mioni

Operatore Shiatsu, Master Reiki, Ayurveda 333.2913568

Teodora Tofan

Operatore Shiatsu, Thetaestesista 342.5909911

Nadia Zampollo

Psicologa, Danzaterapeuta 328.7132363


Mercoledi Kids

Imparare e Acquisire a partire dai tre anni

Nella prima infanzia non si imparano le lingue, si acquisiscono. Può apparire una differenza di poco conto ma racchiude in sé una grande verità. Nell’infanzia non si hanno strutture grammaticali e acquisiamo la lingua inconsapevolmente. L’essere umano per sua natura è “pigro”, ecco perché anche i bambini, trovandosi di fronte ad un insegnate madrelingua, con poca fluenza della lingua italiana, sono “ costretti” ad utilizzare la lingua inglese, non avendo altre opzioni. Volendo essere più tecnici nelle spiegazioni, questo concetto, seppur semplificato, si colloca in quello che è comunemente noto come Language Awareness. Partendo da questo assunto nei corsi Pre-School (3-5 anni) l’insegnante diffonde la lingua ai bambini attraverso work-shop giocosi indirizzati all’utilizzo di tutti i sensi: Touch (tatto), Smell (olfatto), Taste (gusto), Hearing (udito) e Sight (vista).

Rovigo, Via Silvestri 33 tel. 0425 28405 rovigo@oxfordschool.com www.oxfordschool.com

La nostra presenza in alcune Scuole dell’Infanzia di Rovigo avvalora questo pensiero e, assieme ai bambini costruiamo, cresciamo e viviamo quest’esperienza. Le sessioni che proponiamo sono di 30 minuti per i bambini di 3 anni fino ad arrivare ai 60 minuti per i bambini di 4/5 anni. L’insegnante oltre a proporre un momento di gioco, coglierà ogni occasione per condividere la lingua, ad esempio con un semplice : “ Bless you” se una bimba starnutisce. I momenti che viviamo con i più piccoli si compongono di cose semplici e quotidiane. Molte citazioni di Filosofi e poeti in epoche meno recenti, già evidenziavano la bellezza di acquisire più di una lingua, quella che ci piace di più è di Ludwig Wittgenstein, austriaco e considerato nel mondo accademico Anglosassone, il massimo pensatore del XX secolo, che ha dato un considerevole contributo alla fondazione della

Filosofia del Linguaggio . “ I confini della mia lingua, sono i confini del mio mondo” Nell’era della tecnologia abbiamo scelto di operare nelle Scuole dell’Infanzia e presso la nostra sede utilizzando strumenti semplici ed efficaci avvicinando i bambini alla lingua con naturalezza. All’Oxford School of English crediamo nell’importanza e possibilità di indirizzare i bambini alla cultura del bello, inteso come conoscenza. In ambito artistico la cultura del bello si sviluppa avvicinando i bambini ai musei e alla loro storia. In materia inglese per noi la cultura del bello è avvicinare i piccoli alla lingua. Questa è l’essenza di ciò che proponiamo, fare della lingua uno strumento per scoprire il mondo. Parla con noi… Parla con il mondo!!!

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pag 47


ph Giulio Cesare Grandi

fashion

a cura di

Rossella Rizzi

consulente d’immagine

lo Elegante o casual?

Vestire i nostri bambini per una cerimonia come un matrimonio a volte può sembrare difficile, ma seguendo alcuni piccoli consigli potremmo affrontare l’impresa al meglio rendendola più divertente ed entusiasmante del previsto! Informarsi sul dress code degli ospiti.

Tipo di cerimonia e location dove si terrà il ricevimento; rito civile o matrimonio in chiesa? agriturismo o castello? A questo punto potremmo decidere se vestire il nostro bimbo in modo più elegante o più casual.

22

stile

dei ’ piu

Considerare l’età del bimbo.

• Bebè: camicetta o body con ricami, abbastanza comodi per eventuali numerosi cambi. • Per i maschietti: optare per un abitino nei toni must di stagione, dall’azzurro cielo passando per il blu niagara fino all’intenso lapis blue. Per la scarpina un bel mocassino è la soluzione ideale, evitando rigorosamente sandali e scarpe da ginnastica! • Per le femminucce: tulle, pizzo e balze a volontà su abitini rosa quarzo o azzurro serenity. La bimba se ha il ruolo di damigella è l’unica che può indossare il bianco, colore che invece le altre invitate devono lasciare rigorosamente alla sposa. Per la scarpina l’ideale è la ballerina o un sandalo in tono con l’abito.

piccoli

Portare un abito casual per il “dopo cerimonia”.

Optiamo comunque per un abito di classe e non per la tuta da ginnastica! Infine un consiglio di bon ton.

Mai far indossare ad un bimbo una t-shirt: anche il matrimonio all’aperto richiede una camicia con il colletto. Se la cerimonia li vede protagonisti.

come in battesimi e comunioni, ricordiamoci che gli occhi saranno puntati tutto il giorno su di loro quindi è meglio portare con noi una bella borsa piena di vestitini di ricambio. Non importa se si sporcheranno facilmente: sarà divertente creare l’effetto sorpresa ad ogni cambio outfit! E la cerimonia col bebè non è mai stata più fashion!



Panathlon International Club di Rovigo

agile come gatto Tomeo:

Percorso ludico-sportivo per bambini dai 4 agli 8 anni a scuola, a casa, in giardino 24

Un insieme di esercizi proposti agli insegnati della scuola dell’infanzia e primaria, ma anche a insegnati di educazione fisica, animatori o educatori che operano in palestra o in altri ambiti

Gli esercizi si prestano bene anche per coloro che operano in campo terapeutico con bambini che hanno difficoltĂ o ritardi psicomotori.


Il percorso è costituito da una serie di esercizi e giochi motori scaturiti da una lunga esperienza in palestra o nella scuola con bambini di questa età .

Esso vuole essere uno strumento guida di facile consultazione sia per coloro che intendono eseguire un percorso di psico-

motricitĂ sia per chi desideri semplicemente integrare o arricchire la propria attivitĂ educativa in questo ambiente.

Attraverso questo percorso il bambino impara a conoscere il proprio corpo, a muoversi con disinvoltura nello spazio circostante e a soddisfare le sue esigenze motorie e relazionali.

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attualità a cura di

AllA meSSA domenicAle

Arianna Trevisan Che utilità educativa può avere la partecipazione alla messa domenicale anche di bambini tanto piccoli? Abbiamo appiattito l’esperienza della fede sull’andare o no a messa la domenica, e questo ha svuotato tutti (anche il prete) e ha fatto sembrare Dio un “mondo a parte”, distante dalla vita quotidiana. Ci sono tante vie per educare alla fede. Io non sono dell’idea di inventarsi ogni domenica degli “effetti speciali” per “intrattenere” i ragazzi a tutti i costi. Portarli a messa ha utilità solo dentro un’esperienza più articolata, che non è fatta di liturgie e basta, ma di modalità diverse di incontrare Dio, come l’esplorare in silenzio le cose che si sentono in cuore, la bellezza dell’arte, il racconto di storie, l’incontro con persone interessanti, il fare qualcosa di buono per chi ha un problema… Don Piero Mandruzzato è il parroco di Ceregnano. Modo affabile, sorriso accogliente. Cinquant’anni, 20 dei quali trascorsi al servizio del Vangelo. Per svolgere ancora meglio il suo compito, ha scelto di fare una cosa semplice semplice, ma dal valore straordinario: ha steso un lungo tappeto colorato e morbido al centro della sua chiesa per i bambini più piccoli. Così, mentre mamma e papà partecipano alla celebrazione domenicale, loro, i bambini, giocano, si muovono, talvolta si rilassano. “Lasciate che i bambini vengano a me” aveva detto Gesù, e a Ceregnano i bambini nella chiesa, sotto l’altare, ci sono e sono tanti.

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La messa non è mai stata il primo varco di accesso alla fede, semmai il più maturo. Ho più in mente gli adulti, a messa, che i bambini. Aiutando loro a nutrirsi di Vangelo, potranno magari nutrire meglio i loro figli. Anche il tappeto in chiesa per i piccoli, è più per facilitare i genitori, perché possano sentirsi più a loro agio. In ogni caso, far partecipare i bambini alla messa trovo che resti un momento prezioso di comunità, di incrocio tra generazioni: ognuno può avere il suo posto, il suo ruolo, e anche annoiarsi un po’ non è così male, se si intuisce che quello che si sta facendo ha un senso e un valore per qualcuno…


con i bAmbini Il catechismo perde appeal, i ragazzi scappano, come arrivare ai loro cuori? Bella domanda, che chiede però di guardare le cose da tre passi indietro. Molto è cambiato, anche riguardo la fede: il campanile è ancora in piedi al centro del paese, ma la fede cristiana non è più al centro della vita delle persone che vi abitano. Stiamo passando da una fede “sociologica” (sono italiano = sono cattolico… sono nato in una famiglia di praticanti = sono cristiano anch’io…) a una fede per “libera scelta” (ascolto il Vangelo… faccio esperienza che Gesù è nella mia vita, e la ama… lo incontro nei sacramenti, che mi nutrono, … gli rispondo, amando gli altri e cercando il bene… il tutto per il semplice desiderio di farlo, e per la gioia di farlo). Se la fede sta cambiando, anche la parrocchia sta cambiando: è sempre meno una “struttura” piena di attività e servizi, con un prete che la presidia e sempre di più una realtà fatta di “persone che vogliono vivere rapporti animati dal Vangelo”. Così anche la cosiddetta “iniziazione cristiana”, cioè il diventare cristiani, cambia. Non è più qualcosa che accade quasi “in automatico”, abitando in un paese, appartenendo a una famiglia, frequentando una scuola, e poi andando per un’ora a settimana al famoso “catechismo”. Diventare cri-

intervista a don Piero Mandruzzato

stiani è qualcosa di molto meno scontato (per fortuna!). E di sicuro, non ci si può aspettare che sia il frutto dell’ora di catechismo! È anche un po’ strano, secondo me, pensare che diventare cristiani significhi aver ricevuto tutti i sacramenti: la vita cristiana non è solo sacramenti, e i sacramenti stessi perdono molto, seminati in un orticello dove poi non c’è chi zappa, annaffia, pota (insieme a Dio)… Servono “spazi di tirocinio alla vita cristiana”, fazzoletti di terra dove possiamo insieme fare esperienza di cosa significhi vivere il Vangelo, così che i più giovani, e gli adulti con loro, possano assaggiare il bello di essere cristiani e scegliere se continuare ad esserlo. L’ora di catechismo non la buttiamo via, ma c’è molto altro da reinventare… La parrocchia e le famiglie, quale rapporto? Intanto è fondamentale che ci sia un gruppo di catechisti, magari essi stessi genitori, che condivida il senso di questi grandi cambiamenti e li accetti come una sfida piena di possibilità nuove e non come una sconfitta. Catechisti e don insieme, si cerca poi condivisione anche con tutti i genitori: da noi all’inizio del cammino annuale ogni genitore firma con la comunità un vero e proprio “patto”, nel quale sceglie che tipo di esperienze può e vuole vivere come

adulto: c’è chi decide di essere presente con il catechista durante gli incontri coi bambini, chi ospita degli incontri a casa sua, chi sceglie degli incontri biblici mensili, chi di dare una mano per la chiarastella o dei servizi. C’è chi viene ai “Caffè insieme” nei sabati di avvento e quaresima, chi all’inizio di questi tempi forti viene al “Domenichiamo”, che è una domenica passata insieme magari anche in trasferta… C’è anche chi decide di non partecipare a niente, perché ha il solo interesse che il figlio riceva i sacramenti, e apprezziamo che ce lo dica, perché almeno condivide la sua scelta. È un cammino paziente, non c’è da spaventarsi. Che cosa dovrebbero sapere i ragazzi per non perdersi ed essere felici? E i loro genitori? Tutto quello che vorremmo scoprire e riscoprire insieme con loro, alla fine, è questo: “Gesù ci ama, è vivo al nostro fianco ogni giorno, per illuminarci, per rafforzarci, per liberarci”. Qui è la nostra forza, qui sta la bellezza della sfida. Se ci mettiamo insieme, forse non sentiremo più la fede come “l’ennesimo impegno da assolvere”, e l’incontro con Gesù potrà diventare un’esperienza desiderabile, per tutti.

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laboratorio

E’ arrivata la primavera, le giornate si fanno tiepide e più lunghe. Che gioia trascorrere i pomeriggi all’aria aperta. Perchè allora non progettare un pic-nic con gli amici?

PIC NIC

il momento più gustoso della gita

cosa mettere nel cestino?

i consigli del nostro chef Maurizio Fantinato

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a cura di

Maurizio Fantinato docente di Enogastronomia Istituto Alberghiero “G.Cipriani” di Adria (Ro)


Preparate un bel sacco capiente o un cestino. Ci servirà per trasportare il pranzo. Cosa facciamo? Propongo un’insalata di riso così la può mangiare anche l’amico allergico al glutine, una torta salata ai formaggi che è buonissima anche fredda, una macedonia di frutta e qualcosa da bere.

INSALATA DI RISO

Fate bollire 300 g di riso per 15 minuti e poi lasciatelo raffreddare. a parte tagliate: - due bei pomodori a cubetti - un peperone giallo - una decina di olive nere - scolate una scatoletta di tonno - tagliate a cubetti un bel pezzo di prosciutto cotto e se vi piace anche un paio di wurstel Ora mescolate tutto con il riso e condite con olio di oliva e sale. Aggiungete due uova sode, tagliate a spicchi per dare un bel colore all'insieme del piatto. Versate il vostro riso in un contenitire di plastica e coprite bene

TORTA SALATA AI FORMAGGI

Stendete una sfoglia di pasta Brisée già pronta. Mescolate: - 250 g di ricotta - 200 g di stracchino - 150 g di Asiago a fettine sottili. Aggiungete il composto sulla pasta brisée. Cuocete in forno a 170 gradi per 30 minuti. Prima di metterla nel contenitore, lasciatela raffreddare.

MACEDONIA

Preparate uno sciroppo con - 200 g d'acqua - 100 g di zucchero. Fatelo bollire e poi raffreddareAggiungete il succo di un limone. Questa base serve per non far ossidare la frutta. Dopo averla lavata bene, aggiungete la frutta: - una mela verde tagliata a cubetti (anche con la buccia) - due kiwi - una pera tagliata come la mela - un cestino di fragole - una banana . Potete aggiungere tutta la frutta che più vi piace, meglio se di stagione. Mescolate e conservate in frigo fino al momento della partenza.

LA BEVANDA

Avete presente uno di quei contenitori di vetro che le nonne usano per la conserva o per sciroppare le pesche… Ecco, prendetene uno bello pulito. Riempitelo con delle rondelle di limone, delle foglie di menta, la buccia di un’arancia e tanta acqua . Lasciate il vaso in frigo per una notte intera. Il mattino dopo sarà freschissimo e dissetante, pronto per il pic-nic. Buon Divertimento Maurizio Fantinato 29


laboratorio

a cura di Elettra Maggiolo

orto giArdino un piccolo

Il 22 aprile ricorre, come ogni anno, la “Giornata della Terra” (Earth Day): preparati a festeggiare questo evento, che ci ricorda l’importanza di rispettare e coltivare il nostro ambiente, in compagnia di strani amici fatti proprio di terra e semi. Non perdere tempo, mettiti subito all’opera! Teste Verdi Le “teste verdi” sono dei simpatici personaggi con ciuffi d’erba che puoi creare velocemente utilizzando dei materiali di recupero o a basso costo. Puoi provare a fare da solo, ma è sempre bene avere un adulto vicino che ti aiuti, in particolare quando dovrai usare le forbici

dentro una calza 30

Cosa serve? - Un paio di vecchi collant o gambaletti - Semi: puoi scegliere i semi da prato oppure utilizzare semi di erba cipollina o di erba medica (alfa-alfa). - Segatura o terriccio: va bene anche terra raccolta dall’orto o dal giardino. -Una tazza e un cucchiaino. -Forbici ed un elastico. - Decorazioni: colla resistente all’acqua (o colla a caldo); materiali resistenti all’acqua per creare occhi e bocca; un vasetto in terracotta o, per abituarsi a riciclare, un vasetto dello yogurt o di vetro (può andare bene quello della marmellata); materiali per abbellire i vasetti (pennarelli, cartoncino, nastri …).

dentro una bottiglia

Come si fa? 1.Taglia i collant con le forbici a 20 centimetri dalla punta (se invece hai usato una calza o un calzino la lunghezza è già giusta). 2. Arrotola la calza e appoggiala sul bordo di una tazza, facendo aderire i bordi. 3. Sul fondo versa 2 cucchiaini dei semi che hai scelto. 4. Metti un po’di segatura o di terriccio nella calza. Cerca di ottenere una testa verde grande quanto una pallina da tennis.

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5. Ora fai un nodo per chiudere l’estremità della calza, ma non tagliare la parte in eccesso. Crea il naso premendo tra le dita al centro della testa e ruotando per ottenere una piccola pallina, poi fissala con un filo o con un elastico sottile. 6. Ecco ora il momento più divertente! Decora la tua testa verde come più ti piace. Puoi aggiungere dettagli come gli occhi, la bocca e gli occhiali (usa materiali resistenti all’acqua come occhi in plastica, bocca in feltro...).


CORSI:

music lullaby (0 - 3 anni)

Immergi per qualche secondo la testa verde nell’acqua. Riempi il vasetto per metà con dell’altra acqua facendo in modo che la parte di calza avanzata risulti immersa sul fondo. Appoggia la testa sul vasetto/barattolo che puoi decorare disegnando dei vestiti o a piacere. E ora...un pò di cura e pazienza Appoggia la tua testa verde sul davanzale o in un luogo luminoso. Ogni tanto innaffia con una spruzzatina d’acqua. Per una completa crescita dell’erba può servire qualche giorno. Poi ti puoi divertire a tagliare, sfoltire e pettinare questi buffi ciuffi!

children's music laboratory (3 - 5 anni) pianoforte•violino (dai 3 anni in su) solfeggio •••••••••••••••••••••

Crescere con la Musica SCUOLA SUZUKI VESCOVANA

Rovigo: via dei Cappuccini 18 Vescovana: via Adige superiore 1 cell: 338 6580164 - 338 2282531 scuolasuzukivescovana@gmail.com www.scuolasuzukivescovana.it

Variante: l’Orto in Bottiglia! Puoi utilizzare come supporto anche una bottiglia di plastica tagliata a metà, aggiungere all’interno il terriccio e, se vuoi sperimentare, alcune piantine, stando molto attento alle radici. È consigliabile scegliere tra erbe aromatiche come basilico, prezzemolo, coriandolo, timo, rosmarino, ma anche lavanda, peperoncino, pomodorini e fragole fanno al nostro caso. Puoi decorare usando il tappo della bottiglia come naso. Ricorda: deve essere praticato un foro nel fondo della bottiglia ed è meglio riporla su di un piattino; ovviamente aggiungi dell’acqua! Qui puoi trovare tante idee: S. Bonura, L’orto dei bimbi Giochi e attività didattiche per creare insieme un orto bio, Terra Nuova Edizioni, Firenze, 2015.

Elettra Maggiolo

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itinerario

Sara Surico

un pomeriggio AllA rotondA

con l’animazione del CeDi Turismo e Cultura

Il Cedi Turismo e Cultura ci accompagna a scoprire la vera storia di uno dei monumenti più suggestivi della città di Rovigo.

A raccontare ciò che accadde alla fine del XVI secolo è la penna di Sara Surico.

tra arte, storia, devozione e antichi giochi sulla Piazza Rovigo, 1575.

Era una giornata soleggiata e mite, una di quelle che annunciano l'arrivo dell'estate e Giacomino stava camminando verso la casa della nonna: doveva superare le due piazze, passare davanti al Palazzo dei Roverella e poi attraversare l’Adigetto sul ponte del Sale. Da lì, passare davanti al Duomo e costeggiare le mura.

Era quasi mezzogiorno, e tutt’intorno c’era un silenzio surreale. La nonna si era raccomandata di stare in casa e di non uscire: nelle piazze si vociferava che due persone, forse due dottori, fossero giunti a Rovigo. Erano malati di una malattia che tutti conoscevano e che nessuno osava nominare:

LA PESTE

piazza o E. Vittori

“Tutte paure dei grandi!” pensò Giacomino “fino a che la Madonna

del Soccorso veglierà su di noi non ci succederà nulla”. E con

Duomo

questi pensieri continuò a camminare.

Rovigo

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L’immagine a cui pensava Giacomino si trovava sopra l’altare dell’ oratorio della Chiesa di San Francesco: era un quadro piccolo che rappresentava Maria nell’atto di donare una rosa a Gesù, seduto sulle sue ginocchia.

Ogni volta che Giacomino la vedeva diceva una preghiera, si faceva il segno della croce e prima di andarsene Le strizzava l’occhio, come se il quadro gli parlasse.

Camminando arrivò alla casa della nonna. Era graziosa e accogliente: c’era un grande camino dove lei amava cucinare sempre le sue buonissime zuppe; una camera da letto ricca di pizzi e merletti come quelle delle bambole e un giardino, piccolo e pieno di piante e fiori. Era lì che Giacomino amava stare nei pomeriggi estivi: si sdraiava all’ombra e si godeva il profumo delle rose. “Chissà, forse la rosa che tiene in mano Gesù l’ha raccolta proprio qui!” pensava. “Nonna sono arrivato!” urlò Giacomino come sempre aprendo la vecchia porta cigolante.


La nonna con aria di rimprovero lo guardò: “Santo cielo! Ti avevo detto di stare a casa!”.

“Ma non mi è successo nulla!” disse Giacomino. “Dai nonna invece di rimproverarmi perché non andiamo insieme a dire una preghiera alla Madonnina?

Dicono che a Rovigo sono arrivati due uomini ammalati di peste”. La nonna ci pensò un attimo: “Un animo pieno di gioia è meglio di uno triste. Pregare ci aiuterà. Andiamo!”.

Quel giorno fu memorabile. Partirono in due e arrivarono all’oratorio in più di cento: i papà, le

mamme e i bambini lasciavano la tavola per andare a pregare tutti insieme la Vergine Maria.

Da quel giorno, ogni giorno Giacomino insieme a tutti gli altri andava a pregare nel piccolo Oratorio.

LA PESTE NON ARRIVÒ MAI A ROVIGO E TUTTI FURONO SALVI La gratitudine dei rodigini nei confronti della Madonnina diventò così grande che chiunque passava di lì lasciava un’offerta: sacchetti d’oro o un semplice soldo. Tutti davano ciò che potevano.

Fu allora che monsignor Laurenti decise di costruire una chiesa grande e bellissima dove proteggere l’immagine di Maria miracolosa.

La chiamarono Tempio della Beata Vergine del Soccorso, ma tutti ancora oggi la conoscono come

La Rotonda

Giacomino tornò ogni pomeriggio anche nella nuova chiesa: si sedeva soddisfatto e sorridente, diceva la sua preghiera, faceva il segno della croce e prima di uscire guardava Maria e strizzandole l’occhio diceva

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maggio Sara Surico aspetta famiglie e bambini domenica 21 maggio 2017 alle ore 16, in piazza XX Settembre a Rovigo

Lo studio fornisce un Servizio di consulenza, diagnosi, riabilitazione nel vasto campo della neuropsicologia/psicologia, neuropsicomotricità e logopedia attraverso l’applicazione di una specifica metodologia, basata sulla ricerca scientifica più avanzata dell’assessment, prevenzione, potenziamento e riabilitazione delle disarmonie dello sviluppo, dei disturbi di apprendimento e ritardi di linguaggio. Il Centro Polo Apprendimento di Rovigo opera con la diretta supervisione della prof.ssa Daniela Lucangeli e della prof.ssa Elisabetta Genovese

Insieme scopriremo i teleri del Tempio della Rotonda e i misteri della Rovigo di un tempo, poi usciremo a giocare nel prato alla maniera dei bambini del 1600. Non ci faremo mancare nemmeno il gelato!

destinatari: famiglie e bambini 3 /12 anni. laboratorio durata: un’ora e mezza costo: € 2.00 a bimbo ingresso tempio: gratis per i bimbi; adulti € 2.00 + € 2.00 per la guida Possibilità di acquistare un gelato in loco Un particolare ringraziamento al Sindacato della Rotonda e alla gelateria Fantasy di Rovigo per la calda e gustosa accoglienza

Grazie!

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favole e filastrocche

“Corri

tomeo e le margherite

Tomeo ”, gridava

Bino mentre insieme si dirigevano verso la cima della piccola salita che dominava i campi tutt’intorno. Le parole di Bino si scioglievano con il vento che trasportava suoni e pensieri lontano.

Il sole era già alto le nuvole erano sparite

forse portate verso il mare da una forza leggera e costante che soffiava ormai da qualche ora. Stavano entrambi seduti su un vecchio tronco e respiravano quell’aria piena del sapore dei fiori di maggio.

Bino guardava lontano cercando qualcosa oltre l’orizzonte. Forse voleva intravedere le montagne oltre le colline e le case. Approfittando anche del cielo ripulito dalla tramontana, scrutava le case. E oltre le pareti immaginava le persone e le loro tante

storie misteriose.

Cercava con lo sguardo qualche persona amica, o qualche luogo familiare: il profilo del campanile con la sua punta arrotondata, il cortile di 34

quella casa con i cavalli che correvano liberi.

A gatto Tomeo interessavano cose molto diverse dal suo padroncino. L’orizzonte di Tomeo era infatti più basso, non cercava di vedere oltre, oltre quella piccola collina che sovrastava la campagna. Non c’erano mondi lontani da conoscere per Tomeo, posti nuovi da visitare o persone da conoscere. Non immaginava storie diverse. Il suo orizzonte era molto vicino. Ad interessarlo erano le piante che aveva di fronte, gli alberi con i rami pronti ad accoglierlo come rifugio o come semplice punto di osservazione.

Tomeo era un Gatto, attirato

dalle cose che si muovevano. Il suo istinto di predatore lo portava a tuffarsi anche su una foglia che cadeva. Tutto aveva un odore, un profumo. Tutto era una tempesta di stimoli da vivere.

Correva Tomeo, correva e oltre la salita, la discesa era una gioia. Alla fine della corsa si gettava su un tappeto soffice di erba e piccole

margherite

bianche

mosse dal vento.

Tomeo era parte di questo mondo, della natura… Non voleva altro Tomeo. Aveva tutto. “Niente preoccupazioni o desideri o malinconie per Tomeo – pensava

favola e illustrazioni di Alberto Cristini Bino. – Quasi quasi lo invidio” . Lo pensava, mentre appoggiava all’orecchio una profumata margherita.

“Io sono giovane, ho una vita davanti, ma a volte mi sembra di dover affrontare infinite salite, tanti sono gli obiettivi da raggiungere, le preoccupazioni, le paure di non riuscire. E così a testa china per la fatica mi perdo il piacere dei panorami”.

Bino guardava Tomeo correre nel prato di margherite. Tomeo, fermatosi un po’, osservava Bino e, salitogli in braccio, allungava il musetto per annusare la margherita all’orecchio.

Erano vicini. Bino, Tomeo e la margherita. Tre esistenze diverse, ma parti di un unico e grande creato. Era capitato più volte a Bino di trovarsi così, muso a muso con il suo gatto Tomeo. Quel giorno però gli sembrava unico. Il muso di Tomeo proteso verso la margherita appoggiata al suo orecchio, gli parlava di cose che solo in quel momento capiva: era

il profumo della P r i m av era

che dura un attimo, era l’energia di una corsa in discesa per atterrare su un tappeto d’erba, era la tenerezza della loro amicizia, era la gratitudine di quel giorno senza nuvole…

“Corriamo Tomeo - gridava Bino a squarcia gola – Corriamo”.


unisci i punTi e colora Una bianca margherita Sul balcone è fiorita, E’ l’annunciio che è arrivata La primavera desiderata Una viola le sta accanto Di profumo veste il manto E una piccola rosellina lì, si è schiusa stamattina Di colori fan concerto Sotto un cielo bello e aperto E la rossa coccinella danza come pulcinella… Sul balcone di casa mia Oggi sono in compagnia!

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di Koi MoMok

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letture a cura di

Monica Brenner

CONSIGLI DI LETTURA

LEGGERE O SFOGLIARE UN LIBRO È SEMPRE UN BEL MODO PER COCCOLARE I NOSTRI BAMBINI

Se il vostro cucciolo è proprio piccolo (3/4 mesi) proponiamogli un libro di stoffa che possa, anche se in braccio a mamma, scoprire da solo, per esempio: “Il libro del Bebè-farfalla rossa”, Edizioni El. Si tratta di un libro per l’appunto tattile e allo stesso tempo sonoro, pratico, di giusta misura e lavabile comodamente in lavatrice. Dai 12 mesi invece potremmo già cominciare con una piccola storia della Nuvola Olga: “Primavera con la nuvola Olga”: un libro cartonato recentemente ristampato da Emme Ed. (gennaio 2017), realizzato dalla famosa Nicoletta Costa. E’ una storia molto breve di poche pagine, ma che cerca di abituare il bambino a seguire il racconto. Le immagini sono semplici, colorate e divertenti. “Apri bene gli occhi” di C. Ramadier e V. Bourgeau è invece un libro adatto ai bambini un po’ più grandi, dai 2 anni, ed è una delle ultimissime novità di Babalibri (marzo 2017). Un cartonato che mostra, alzando le alette, le caratteristiche di tutte le stagioni e tutti i suoi colori. Per i bambini a partire dai 4 anni consiglio “E poi… Primavera!”, un albo di J. Fogliano, illustrato in modo splendido e delicato da Erin E. Stead, edito da Babalibri nel 2013: poco testo e grande spazio lasciato alle illustrazioni, dove un bambino con il suo fedele cane vive appieno lo sbocciare della Primavera.

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“Le quattro stagioni” scritto ed illustrato da Mack, edito da Clavis è invece un libro consigliato dai 5 anni. Descrive le caratteristiche di tutte le quattro stagioni, sia con disegni che con vere e meravigliose fotografie, mentre “Le mie 4 stagioni”, scritto da Liesbet Slegers, della stessa casa editrice propone lo stesso argomento ma i destinatari sono i bimbi più piccoli. “L’albero Giovanni e la Primavera”, Emme Edizioni, Collana Prime Pagine, scritto ed illustrato da Nicoletta Costa, è un’ottima lettura, in quanto si tratta di un libriccino semplice, maneggevole, ma soprattutto scritto in stampatello maiuscolo. Fresco di stampa (marzo 2017) “La festa dei frutti”, l’ultimo capolavoro di Gerda Müller, edito Babalibri, descrive con sapienza ai nostri bambini da dove viene la frutta che comunemente mangiamo durante tutto l’anno. E’ adatto dai sette anni in su. “Basta un bastone” e “Natura in città”, di F. Danks e J. Schofield, sono due libri da tenere sempre a portata di mano. Editi da Editoriale Scienza, offrono diversi spunti per realizzare tante e diverse attività all’aria aperta sia in campagna che in città e sono adatti a tutti.

illustrazioni del libro “ La nuvola Olga”


S A B ATO 1 5 A P R I L E 2 0 1 7 R I A P R E A ROV I G O

Il libreria Pozzo Magico e laboratori

Care mamme,

Il Pozzo Magico

Inaugurazione: sabato 15 aprile 2017 dalle ore 11 00 Rovigo, via Oberdan 4 dal 5 aprile iniziano i Laboratori

per festeggiare la Pasqua realizzeremo il porta posate “Coniglietto Pasquale”, il cestino porta ovetti “Gigi” e la ghirlanda decorativa da appendere, per i più grandi. Per info e iscrizioni scrivi a: pozzosognalibri@gmail.com

che zia comunicandovi ti no a on bu a un i an n°4, spero di darv !!! In Via G. Oberd re ri ap ri r pe a st “Il Pozzo Magico” sempre a Rovigo!!! r Bambini!!! boratori e Libri pe La lo so a lt vo mta E ques una libreria per ba a at st e pr m se E’ ico? sono stati Chi è il Pozzo Mag questi anni tanti in e 09 20 e br to bini, nata il 03 ot i spostamenti. primo fra i cambiamenti e gl obiettivi diversi; il ed i st po up es pr i i laboratori Apriremo con de vostri bambini de ai re or op pr di lo creative, tutti è quel lettura e alle arti la al to en am in ic , giocando finalizzati all’avv e insieme, leggendo ar st di e er ac pi il valorizzando e pasticciando! mai e sarà n ci abbandonerà no ro lib il o, ag gi og lu In secondo tilizzeremo i person U ! ta is on ag ot pr de boratori, anche lui un gran creare, durante i la r pe ri lib ri st no i delle storie de une. asia che di uso com og getti sia di fant ttivanti, traverso libri acca at a ur tt le la o , m Promuovere fino a circa 8 anni ni bi m ba r pe i iv tt simpatici ed intera leggeremo ccini di tre mesi, li pi ù pi i da do en a realizrt pa uciosi nel riuscire fid o am Si o. m re nsì e ci gioche ma non da soli, be igli. zare tutto questo, vostri preziosi cons ai e i vo a e em si in gioia Con entusiasmo e Vi aspettiamo!!! Monica Brenner


vrebbe essere troppo elevata. Da tempo sono presenti corsi preparto che, oltre a rappresentare un momento di incontro tra mamme e fornire informazioni sul momento del parto e i primi mesi di vita del nascituro, includono anche sessioni in cui, a gruppi, si eseguono esercizi che sono perlopiù orientati a conoscere le posizioni che allentano la tensione della muscolatura durante il travaglio. Muoversi fa bene alla donna e al piccolo che cresce in lei. E’ positivo per la vita ed è vita stessa!

salute

PANCE IN MOVIMENTO

di Alessia Targa

Il movimento e l'attività sportiva durante la gravidanza sono un vero toccasana per il corpo e lo spirito. Le modificazioni strutturali che il corpo della donna si appresta a subire possono diventare in certi casi dolorose, perché il bacino e la bassa schiena cambiano il proprio assetto, inoltre il baricentro, che di solito è situato tra ombelico e pelvi, tende, con l'aumento della dimensione della pancia, ad abbassarsi e a spostarsi in avanti. La nuova avventura che è la gravidanza ha un effetto sull'emotività della futura mamma che talvolta può sentirsi irrequieta o spaventata. Il movimento può essere un valido aiuto: favorisce la fiducia in sé stessi e alleggerisce le tensioni, siano esse muscolo-scheletriche o mentali. Tantissime sono le attività che si possono fare all'aperto, in piscina o in palestra, in gruppo o da sole. Per migliorare la capacità aerobica, bastano lunghe camminate.

Per favorire il rilassamento corporeo, posturale generale o specifico della schiena lombare, del bacino e della pelvi, vanno bene il Pilates, lo Yoga, il Tai Chi Quan. Ci sono poi miti da sfatare riguardanti attività sportive che un tempo erano considerate pericolose per la salute del feto ma che oggi sono state riconsiderate. Attività come la corsa, in assenza di controindicazioni specifiche e sotto il controllo del proprio ginecologo, possono essere svolte tranquillamente, specialmente se già si correva prima. Bisogna controllare però due fattori importanti: la frequenza cardiaca (che non deve superare i 140 battiti al minuto circa), e la temperatura corporea che non do-

Perché la piscina fa bene I consigli dell’ostetrica di Anna Chiara Bux

Fare movimento in acqua o a corpo libero o con gli strumenti è utilissimo al benessere delle future mamme. Sicuramente è più facile che in altri contesti. Anche la respirazione risulta più facile. Tra i vantaggi dell’acquaticità c’è che riattiva la circolazione e previene fastidiosi gonfiori alle gambe. Contribuisce al miglioramento delle funzioni intestinali e ha anche un effetto diuretico. Inoltre, permettendo alla donna di scaricare le tensioni, contribuisce ad una migliore qualità del sonno. Se si ama il nuoto meglio optare per il dorso o la rana.

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Dott.ssa Anna Segato Psicologa dell'età evolutiva tel. 0425 475185 Dott.ssa Arianna Ferlin Pedagogista cell. 347 0149873 "I bambini sono degli enigmi luminosi" D.Pennac

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Servizio di consulenza, diagnosi e presa in carico per:

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Disabilità Disturbi Specifici dell'Apprendimento Disturbi di Attenzione e Iperattività Disturbi del comportamento Difficoltà scolastiche Metodo di studio Sostegno alla genitorialità


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SALUTE DENTALE sei davvero sicuro di curare bene il tuo bambino? dott.ssa Roberta Maccarrone

Cos'è la pedodonzia? La pedodonzia (chiamata anche odontoiatria pediatrica) è una branca dell'odontoiatria che si occupa esclusivamente della salute orale dei bambini. Il/La dentista dei bambini lavora in termini di prevenzione e cura. Cosa vuol dire questo? Significa che il principio alla base del suo lavoro è la prevenzione, ossia trasmettere ai bambini (ma anche ai genitori) tutte quelle regole e quei consigli importanti perché i denti si mantengano sani. Altro aspetto fondamentale è la cura, ossia intervenire in quei casi in cui siano già presenti lesioni cariose o infezioni. Il dentista dei bambini deve avere una spiccata predisposizione nel saper trattare il bambino, perché avere una serena esperienza odontoiatrica nell'età evolutiva significa affrontare senza problemi le sedute dal dentista anche da adulti. SI CONSIGLIA: Il ruolo cruciale dei denti decidui la prima visita dal dentista quando E' ormai risaputo che i denti da latte ormai la crescita dei dentini da latte è o denti decidui sono importanti per completata, intorno ai 5 anni. il sano sviluppo dei bambini, per cui le visite periodiche dai 6-7 anni è indispensabile curarli adeguata- quando si avvia la fase della caduta dei mente. I denti da latte sono di vitale dentini decidui e la discesa di quelli importanza per lo sviluppo di un definitivi. bambino e appaiono tra i 6 mesi e i 2 A questa età, si sviluppano le "malocanni e mezzo, contribuendo allo svi- clusioni" ossia l'errata chiusura dell'arluppo del linguaggio, all'allineamento cata dentale, per le quali il dentista dei denti permanenti e ad una cor- potrà valutare la necessità di un apparetta masticazione. recchio dentale per i bambini.

PASSI FONDAMENTALI: • la prevenzione: educando i bambini all'igiene orale e ad un'appropriata alimentazione; • igiene domiciliare; • la sigillatura dei solchi occlusali dei denti permanenti; • La cura dei denti permanenti e decidui (una perdita precoce dei denti decidui può portare a precoci malposizioni dentali che richiederanno in seguito trattamenti ortodontici); • trattamenti delle lesioni traumatiche; • pulizia professionale; • studio della crescita dello sviluppo facciale e dentale. Intorno al primo anno di età, si può cominciare ad usare una piccola quantità di dentifricio specifico per bambini fino ai due anni. In seguito all'eruzione dei primi denti è sufficiente inumidire lo spazzolino che deve essere morbido, con una testina piccola e un manico lungo. Questa tipologia fa si che sia facile arrivare a La vulnerabilità dei denti da latte tutte le zone della bocca del bambino. La carie dentaria prende forma mediante la iniziale corrosione dello smalto della componente acida rilasciata da alcuni batteri presenti nella placca dentaria che si deposita sui denti. Ad occhio nudo le lesioni dello smalto iniziali I denti del bamsono riconoscibili come macchie bianche. A volte però le lesioni iniziali appabino vanno lavati iono di colore marrone almeno due o tre volte al giorno per almeno 2 minuti, una prima di andare a letto e le altre preferibilmente dopo i pasti. 40

Sigillatura o profilassi dei solchi Consiste nel proteggere i solchi dei molari permanenti con una speciale resina, in modo da renderli resistenti ai germi cariogeni. La tecnica ha il compito di proteggere lo smalto di quelle zone dove possono annidarsi residui alimentari, placca e batteri.


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Tel. 049.9131781 www.coopterradimezzo.com

Impegnare la lunga pausa estiva partecipando ad una delle tante proposte di animazione per ragazzi, potrebbe essere davvero una valida idea anche per il tuo bambino. Perché lo sia , però, è importante aiutarlo a scegliere con accortezza l’attività che più gli piace. Mi raccomando, cara mamma e caro papà, assicuratevi che non si faccia condizionare dalla presenza o meno del suo amico del cuore alla stessa animazione. Noi lo sappiamo: ogni nuova avventura è foriera di nuovi incontri e nuove amicizie. Ed è bellissimo allargare gli orizzonti. Si scelga, allora, tenendo conto dei giorni che il bimbo ha a disposizione e di ciò che più gli piace.

Se ama l’avventura e l’aria aperta, cerchi un’animazione che sappia valorizzare la sua passione. E così faccia anche se è uno sportivo o un tipo che ama lo studio. L’animazione estiva non è un modo per riempire il tempo vuoto dell’estate e non annoiarsi troppo. L’animazione estiva è cosa molto più seria. E’ un’occasione di crescita straordinaria. Un’esperienza bella di vita in cui è possibile imparare cose nuove fuori dalle aule della scuola, fare nuove amicizie, prefiggersi delle mete, impegnarsi e raggiungerle. Un bel modo per acquisire autonomia e sentirsi felici.


AnimAzione Sport vAcAnze

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ESTATE 2017 IN CAMPO

animazione estiva con il CSI

Divertimento, divertimento ed ancora divertimento.

Non è la parola magica delle nostre animazioni estive ma il risultato di un lavoro ventennale fatto a favore di bimbi e ragazzi che dopo 10 mesi di scuola hanno voglia di divertirsi, di muoversi di saltare, di a te n d n giocare in spazi aperti. i i t not Di una vacanza in città o in paese che noi chiamiamo animazione estiva fatta di sport, gite, laboratori creativi, incontro con la natura, notti in tenda e parchi avventura. Un’occasione per provare le oltre 20 discipline sportive che tiro con l’a vengono proposte, dal rco nuoto in piscina alla vela ad Albarella, dal CALCIO - PALLAVOLO tamburello al badminton, dai giochi con la palla alle E BE IS FR RUGBY specialità dell’atletica. Dove lo sport è per parchi acquatici tutti e non solo per i

nuoto

gite

più dotati; di tutti: a misura delle possibilità di ciascuno; gioco e festa: in quanto ambito privilegiato della ludicità; a servizio dell’uomo: che rispetta la dignità, i diritti, i bisogni facendoli prevalere su tecnica ed agonismo. Un pallone, una bicicletta, un canestro possono comunicare meglio di tante parole. Ti dicono che il gioco libero e creativo, la partecipazione, le regole e l’impegno sono ingredienti per aiutarti a crescere e maturare, anche in un contesto piccolo come l’animazione estiva. Ad insegnarti che valori quali l’amicizia, la solidarietà, il rispetto e lo spirito di squadra devono calarsi anche nella vita di tutti i giorni: in famiglia, nella scuola, al lavoro, nella strada.

12 giugno

in b ic i

la b o r a

tori

preanimazione un periodo di avvicinamento

dal 3 al 28 luglio

prima parte animazione

dal 31 luglio al 25 agosto

vela

seconda parte animazione sempre con uno staff di istruttori qualificati in ambito scolastico e sportivo

palestra

post animazione che ti aiuterà pure mentalmente alla ripresa della scuola

GIOCHI POPOLAR I

dal 28 agosto all’8 settembre

per bimbi e ragazzi dai 5 ai 13 anni con un percorso più specifico per gli adolescenti dai 14 ai 16 anni. INFO: LINEA SPORT PER TUTTI C/O CSI VIA MARCONI 5 ROVIGO TEL.338 2243195


a te t s E S U P CAM

www.turismocultura.it

www.ctgveneto.it

2017

CAMMINA CAMPUS

LE ANIMAZIONI DI ECCELLENZA

IN VACANZA ALLE PORTE DELLA CITTÀ Roverdicrè, frazione di Rovigo dal 12 giugno 2017 per tutta l’estate dai 5 anni (compiuti) agli 11 e dai 12 ai 14 anni Una piazza, un parco, un campo da calcio , un piccolo paese in riva ad un paleoalveo, cuore del Polesine… ecco la location da animare per la nostra estate 2017 Chiara e Marco e tutto il travolgente staff di cediLab Vi aspettano per aggiungere insieme a Voi il lievito madre per un’estate esplosiva! Bio itinerari, piccole spedizioni di ricerca, tornei non competitivi, giochi e attività col codice Morse in onore di Guglielmo Marconi, corso di tecnica dell’affresco in onore di Giotto, laboratori di teatro e scenografia in onore di Pirandello e inoltre incursioni al vicino Planetario con la sua affascinante Cupola e la sua ricca collezione di fossili, con un pizzico di giochi, canti, balli e relax. Info: Cedi-turismo& cultura. cedi@turismocultura.it tel/fax: 0425.21530 scheda di pre-iscrizione: www.turismocultura.it

! N EW

CE.DI.onlus

MARE GIOVANI 2017

Borgo di S.Maura di Polesella e Garofolo di Canaro 10 e 11 Luglio 2017 (10-14 anni) 17 e 18 luglio 2017

Campus CTG e Campus STEM

Due giorni da vivere all’ insegna della avventura e della conoscenza a contatto con l’ambiente della tua provincia. Zaino leggero e sacco a pelo.

I Campus del CTG Veneto sono ormai l’evento cult dell’estate per pre-adolescenti e adolescenti. Chi c’è stato vuole tornare, e porta sempre nuovi amici.

Itinerario a piedi e con i mezzi pubblici, partenza e rientro a Rovigo. Si raggiunge il mitico Borgo di Santa Maura di Polesella per dirigersi verso il MUVIG – Museo Virtuale Garofalo località Garofolo di Canaro. Ambiente, storia, paesaggio, fiume, spiaggia, arte, innovazione. Sera d’estate in riva al Po. Animatori culturali ambientali, personaggi, esperti e incontri a sorpresa.

quota: € 30 (comprensivi di iscrizione, assicurazione, pernottamento, pasti, ingresso museo, accompagnatori. biglietti trasporto urbano e extraurbano. Info: CTG – Centro Turistico Giovanile Veneto tel/fax 0425.21530 Cel: 393.9541500

CAMPUS VELA Ischia, Procida, Ventotene e Capri. dall’8 luglio al 15 luglio 2017 Ragazzi dai 14 ai 25 anni Otto giorni di full-immersion nello splendido mare. Dormire, mangiare e vivere in una barca a vela condividendo anche gli incarichi con skipper esperti. Istruzione di vela e Cabotaggio nel programma.Quota: € 450,00 (comprensivi di iscrizione tessera, assicurazione, vitto e alloggio in barca a vela, istruttori, noleggio barca) Sconto per fratelli (- € 20.00). prenotazioni entro il 30 aprile 2017. 8 posti disponibili per il Veneto. Info: CTG - Centro Turistico Giovanile Veneto tel/fax 0425.21530 Cel: 393.9541500 eventictg@gmail.com www.ctgveneto.it pre-iscrizione su: www.turismocultura.it

11-17 giugno 2017 (7-10 anni) 18-24 giugno 2017 (10-13 anni) 25 giugno - 01 luglio 2017 (14-18 anni)

CAMPUS CTG: MARE Albergo 200m dal mare. Sole. Spiaggia. Giochi acquatici. NATURA Trekking, escursioni. Laboratori naturalistici. Osservazione delle stelle. INGLESE PARLATO Conversazioni e giochi per parlare inglese senza problemi. FARE GRUPPO Organizzare insieme un programma, una uscita, una festa. Rispetto per le persone e per le regole.

CAMPUS STEM

N EW ! N EW ! N EW !

in opzione soggiorni specializzati per la diffusione delle materie scientifiche in collaborazione con gli Istituti Scolastici di appartenenza, che prevedono 20 ore di approccio alle scienze. Animatori 1/10 + 1 coordinatore. Staff integrato da 2 aiuto animatori ed esperti Quota: € 290,00 + 20,00 (comprensivi di iscrizione, assicurazione, soggiorno in pensione completa, animatori, materiale per laboratori, escursioni guidate) Sconto per fratelli (- € 20.00). prenotazioni entro il 31 maggio 2017. Sconto 5% ai primi 20 iscritti. Info: CTG - Centro Turistico Giovanile Veneto tel/fax 0425.21530 Cel: 393.9541500 eventictg@gmail.com www.ctgveneto.it pre- iscrizione su: www.turismocultura.it


viavai dei piccoli

www.viavaideipiccoli.it FB: viavaideipiccoli

EVENTI • LABORATORI • SPETTACOLI • INCONTRI

laboratori domenica 9 aprile 2017 ore 16 Museo delle Acque Crespino (Ro) Piazza Fetonte,39

ogni prima domenica del mese il Pozzo Magico - libreria Rovigo, via Oberdan 4 ore 17-19

PREPARIAMO INSIEME LA COLOMBA

LABORATORI DIDATTICO-CREATIVI

laboratorio per bambini 6 -12 anni Dalla tradizione pasqualina alla odierna colomba. Farina, zucchero e una pioggia d’uvetta: gli ingredienti ideali per una colomba perfetta laboratorio di ore 1,30 costo € 5

domenica 23 aprile 2017 ore 16 Ostello Amolara Adria (Ro) Loc. Capitello,11

UN PUZZLE, UN’IDROVORA E UNA MERENDA SUL PRATO pomeriggio per famiglie Mentre i bambini si cimenteranno in una speciale caccia al tesoro, i genitori potranno visitare, accompagnati, Septem Maria Museum per scoprire la storia delle acque. Poi tutti insieme a festeggiare con una merenda sul prato (al sacco)

laboratorio di 2 ore costo: € 15 a famiglia (3 componenti) € 4 per ogni partecipante in più Info Org: CeDi Rovigo in collab.ne con Comune di Villadose - Info costi Tel. 0425/21530

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libri e laboratori

ispirati alle storie dei libri più belli: oggetti e personaggi prenderanno vita davvero! Adatto ai bambini a partire dai 5 anni. Iscrizione obbligatoria entro il sabato mattina precedente. info: pozzosognalibri@gmail.com

LABORATORI PASQUALI Per festeggiare la Pasqua per bambini dai 5 anni ore 17-.19 sab. 8 aprile Coniglietto Pasquale mart.11 aprile Il pulcino Paolo Decorazione per l’albero di Pasqua con vasetti di terracotta sab.15 aprile Il porta ovetti “Cestino Gigi” info: pozzosognalibri@gmail.com

teatro

eventi al museo PASQUA E PASQUETTA A S.SALVARO Museo di S.Salvaro Urbana (Pd) via Pozzotto domenica 16 aprile 2017 ore 15-19

GIOCAMUSEO Guida alla scoperta del Monastero e della sua collezione pensata per i più piccoli . Dalle 15 alle 19 tutti i baby visitatori potranno fare delle speciali visite guidate tematiche nelle sale del Museo insieme ai nostri operatori didattici. Conclusione con merenda cioccolatosa nella sala del camino. Prenotazione non obbigatoria. Ingresso al monastero € 4,00 ridotto per bambini € 2,00 Attività didattica gratuita con esibizione del biglietto d'ingresso del museo. Info 347 6238422 info@museosansalvaro.it

lunedi 17 aprile 2017 ore 15-19

PASQUETTA AL MONASTERO

Ricco programma per grandi e bambini: animazioni, gonfiabili, visite guidate al 1- 21 maggio 2017 agriturismi: Museo, danze folcloristiche, spettacoli teaCorte Carezzabella, Fattoria in trali, escursioni con pony, mercatino artiValle, I Quarti, Valgrande gianato, prodotti tipici e stand gastronomico. Ingresso libero alla manifestazione, inFIABE A MERENDA programma a pag. Rassegna organizzata gresso al museo a pagamento. dal Gruppo teatrale Il Mosaico di Rovigo Info su programma al 347 6238422 info 0425 200255 - www.ilmosaicoteatro.it www.museosansalvaro.it


alla scoperta di...

corsi

sabato 20 maggio 2017 ore 20,00 Palabiblico - Festival Biblico 2017 Rovigo, piazza G.Garibaldi

Iscrizioni aperte Rovigo, SAFETIA srl V.le Porta Adige 5

PLAY IN THE CITY

Corso per mamme, papà, nonni, babysitter, operatori di strutture infantili e scuole, personale di piscine e palestre. Le prove pratiche e l’esperienza maturata dal docente qualificato permetteranno ai partecipanti di acquisire nozioni di primo soccorso pediatrico per prevenire e gestire al meglio le situazioni senza farsi prendere dal panico. Si apprenderanno le manovre su lattante da 0 a 1 anno, sul bambino, fino alla pubertà. Alcuni dei temi trattati: come comportarsi in caso di difficoltà respiratorie, annegamento, ferite, allergie, mal d’orecchie. Al termine verrà rilasciato il kit didattico con attestato di partecipazione. Durata: 3 ore di teoria + 2 ore di pratica con addestramento su manichino. Inizio: da aprile - maggio.

Alla scoperta di Rovigo - animazione Una festa per famiglie fatta di incontri, scoperte, amicizie, laboratori. Rovigo diventa un’immensa isola del tesoro, per riscoprire quanta bellezza vi è dentro questa città. a cura di: ACR, Aqua, Chiesa Evangelica Battista, Caritas, Ufficio Catechistico info: www.festivalbiblico.it

campi estivi Dobbiaco 24 giugno- 1 luglio 2017 1- 8 luglio 2017 iscrizioni aperte

SPORT ED ENGLISH CAMP Summer Camp 2017 Impara l’Inglese con gli inglesi...e divertiti. per studenti dagli 8 ai 16 anni. Organizzato da Oxford School Rovigo Info tel. 0425 28405 www.oxfordschool.com rovigo@oxfordschool.com ........................................................................

PRIMO SOCCORSO PEDIATRICO

giovedi 20 aprile 2017 ore 20.45 Asilo nido Coccole Stienta (Ro) via G. Marconi, 53

LA NUOVA PATERNITÀ la trasformazione del ruolo paterno , Incontro aperto ai genitori sul tema, a cura della psicologa Dr.ssa Alessandra Tozzi. I neo padri di oggi sono più attivi e coinvolti dal loro ruolo, ma non hanno modelli di riferimento ai quali ispirarsi perché sono loro i pionieri della “nuova paternità Org: Coop. Il Raggio Verde - 0425.1730067 ........................................................................

Iscrizioni: Ufficio di Rovigo: tel. 0425.1885519 Ufficio di Padova tel. 049.8594703 e-mail: clienti@baldogiorgio.it Altri corsi sulla pagina Facebook: Safetia srl o sul sito www.baldogiorgio.it

eventi

da giugno 2017 - iscrizioni aperte Ostello Centro Vacanze di S.Salvaro Urbana (Pd) via Pozzotto 3

21 e 22 e 28-29 maggio 2017 Asiago (Vi) vie del centro storico

GREST E CAMPI ESTIVI

ASIAGO DA FIABA

Sono aperte le prenotazioni per i grest e i campi estivi nell'ex Monastero di San Salvaro, situato nella campagna della Bassa Padovana. Per il contesto storico-culturale e religioso in cui si trova, è particolarmente adatto per gruppi, famiglie, parrocchie ed associazioni. L'attività didattica si articola in visite guidate al Museo e attività laboratoriali. La finalità è quella di far vivere ai bambini/ragazzi esperienze di vita contadina e medievale, escursioni, passeggiate nella natura, visite guidate alle città murate, latterie, aziende agricole e fattorie didattiche in un contesto ludico ed educativo.

incontri

e se non fossero solo le solite fiabe? Per due giorni,bambini e adulti potranno vivere in un'atmosfera incantata, con laboratori, spettacoli e i personaggi delle favole più amati Info: www.asiago.it

Info programmi giornalieri e soggiorni weekend: 347.6238422 www.ostellosansalvaro.it booking@ostellosansalvaro.it ........................................................................

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INFORMAZIONI 0425 641 490

poliambulatoriosantanna it

NUOVA TECNOLOGIA PER LA RICERCA DELLE

INTOLLERANZE ALIMENTARI


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