Il corridoio verde abbandonato

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ARCHIVIO 2012 6 luglio 2012

Il

corridoio verde abbandonato

Fra pochi mesi inizieranno i lavori per la rotonda che da Villa Cortese porta su via Novara. Nei disegni di anteprima è possibile vedere che la strada bianca proveniente da Dairago sarà portata ( meno male) fin sulla rotonda per poi inserirsi nel Parco Atomilanese per completare il famoso corridoio ecologico peraltro poco pubblicizzato. Era il 2007, quando iniziò l'intervento per la realizzazione di un corridoio ecologico di collegamento fra il Parco Alto Milanese e il Parco Lombardo della Valle del Ticino. Il tracciato costituito da un percorso ciclo­pedonale con rinfianco di fasce erborate va a ripercorrere le strade bianche esistenti sulle quali sono state effettuate alcune opere di sistemazione e riqualificazione. A suo tempo Luca Rossi, presidente del Parco Alto Milanese aveva ufficializzato la realizzazione.. ...di un corridoio ciclopedonale ecologico di collegamento del Parco Alto Milanese con il Ticino e la sua Valle. Un progetto che era nell'aria da tempo, i cui stanziamenti complessivi ora ufficiali sono così composti: ­ 550.000 Euro da Regione Lombardia, ­ uno stanziamento di 300.000 Euro da parte della Fondazione Cariplo, ­ un mutuo da 250.000 Euro da parte del Parco Alto Milanese Il progetto doveva anche garantire.. ...il mantenimento di fasce verdi, dotate di valore ambientale esistente o potenziale, che si ponessero a freno della pressione esercitata dall’espansione edilizia fra Busto Arsizio con Borsano, Magnago con Bienate a nord e Dairago, Buscate a sud.

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Percorrendo però la ciclabile, si ha l'impressione ­ a distanza di pochi anni­ di un' opera iniziata e non finita e tantomeno curata, lasciata al degrado avanzante . Percorrendo il tratto fino a Buscate, la differenza tra gli intenti contenuti nell'esposizione del progetto ( sul sito del Parco Altomilanese) e la realtà risulta evidente. Lo stato in cui versa il "corridoio" e la gestione dello stesso indicano senza ombra di dubbio uno spreco di denaro inconcepibile dando la sensazione di un lavoro abbandonato a se stesso. Erba che piano piano si sta riprendendo i pochi tratti bianchi eseguiti, rifiuti di tutti i tipi ai bordi della ciclabile nei pressi della cava e mezzi pesanti che passando per accorciare i percorsi degradano il tutto generando buche e dissesti. Le opere di sistemazione e riqualificazione esposte nel progetto non sono evidenti e la cosa che più salta all'occhio sono la mancata manutenzione e la distruzione degli accessori del sentiero (cartelli, segnaletica stessa ) mentre le bacheche messe lungo il percorso già necessitano di manutenzione e di una bella mano di "xiladecor" protettivo. Il percorso nel tratto considerato ( Borsano­Castano Primo presso l’"Ex Macello") è di quasi otto chilometri ed il Il cartello con le indicazioni di legge che descrive l'ammontare dei lavori nel tratto è pari a oltre 150.000 euro, non certo sufficiente per l'intero progetto ma certamente sprecati se l'opera viene lasciata in abbandono. A tratti la ciclabile oltre che piacevole nella percorrenza lo è anche dal punto di vista ambientale e paesaggistico poichè è ben inserita nella campagna lombarda pur non avendo l'attrattività della pista ciclabile del lago di Varese o della ciclabile del medio Olona che da Castellanza porta a Torba e Castiglione Olona Il corridoio è molto importante per la viabilità ciclabile dell'Altomilanese perchè può collegare anche il Parco del Roccolo e la ciclabile del Villoresi oltre che attraverso il Parco Altomilanese arrivare un giorno fino alla Svizzera tramite la ciclabile della valle Olona.

Il tracciato realizzato anche con un finanziamento europeo (DocUP 2000­2006) tende a realizzare tra i due Parchi una mobilità lenta, pedonale e ciclabile, tra Busto Arsizio e Buscate con facile accesso dai territori comunali contigui di Magnago e Dairago. Peccato che non si vedano quasi mai ciclisti e pedoni, sarà per via dell'incuria e del passaggio di mezzi pesanti.

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Un tratto fondamentale che richiederebbe maggior divulgazione, maggiori controlli e normative più rigide in modo che i soldi pubblici non vengano sprecati e la gente possa usufruire di percorsi alternativi . Peppino Barlocco villacortese.net

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