VILLACORTESE NEWS
Stasera mi butto…mi butto con te! Pare che candidarsi a consigliere comunale sia come fare una scampagnata al Campo dei Fiori di Varese
Ora che le elezioni comunali sono passate ed i cittadini hanno espresso il loro insindacabile parere possiamo trarre alcune considerazioni. La prima, evidente, è che il voto non si chiede e ancor meno lo si esige ne si cerca di accaparrarlo con illusioni e false accuse. Il voto si merita. La decisione di partecipare attivamente alla vita politico/amministrativa del proprio comune è il punto di arrivo di un percorso in cui il candidato ha già espresso il suo " voler bene" al proprio paese attraverso l'impegno nelle moltissime associazioni presenti o quantomeno con la partecipazione alle tante manifestazioni. Tanto per fare un piccolissimo esempio una partecipazione all'annuale pulizia dei boschi che tutti gli anni si svolge a Villa Cortese è un esempio di attaccamento al proprio territorio e manifestazione del proprio essere "social" non solo sui network. Una piccola cosa che non è di destra e nemmeno di sinistra, per quello che valgono queste vetuste etichette. Si potrebbe anche iniziare frequentando le sedi dei partiti o fare apprendistato nelle consulte comunali, fare qualche anno come consigliere e guadagnarsi un’attestazione di stima e di fiducia. Ma essere stati sempre assenti e di punto in bianco presentarsi agli elettori per chiedere di essere eletti direttamente a consiglieri comunali se non a sindaco non pare la scelta più felice in un piccolo comune.
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Questa idea del "buttarsi" potrebbe essere il retaggio lasciato da anni di politica nazionale ma il nuovo che avanza dovrebbe spezzare quel tipo di idea . Ma a quanto si è visto molti fra i nuovi "arrivi" ed i loro supporters sembrano aver adottato vecchie tattiche divisive e rabbiose senza pensare che le cariche a cui molti ambiscono esigerebbero un minimo di umiltà e conoscenza di quello che si andrà a fare. Il lavoro per la comunità non è come il ritrovo al bar dove si decide di punto in bianco di andare a fare una scampagnata al Campo dei Fiori di Varese o prendere un aperitivo in corso Como a Milano. Qualora poi si decidesse di ignorare questo basilare percorso formativo e di apprendistato ( un pò come pretendere di andare all'università senza prima aver fatto le elementari, le medie e le superiori) non bisogna insultare i cittadini che con il voto hanno bocciato questa scelta. Gli amici, i parenti e i conoscenti vanno informati, è giusto e doveroso farlo, cosi come è giusto argomentare ma oltre no, si cade nel ridicolo e talvolta anche nel meschino. Molti hanno lanciato "sassi" anonimi e poi ritratto la mano, altri hanno dato fiato a beghe personali risalenti alla preistoria perdendo di vista i rapporti con i cittadini, sopratutto quelli della parte avversa. Sui " social" locali si possono leggere frasi del tipo "forza ragazzi, non mollate l'osso" scritte così, tranquillamente, come se il Comune ( la casa di tutti) fosse qualcosa da spolpare. Capita anche di leggere. . .
Che dire, improvvisamente in questa campagna elettorale cortesina sono riapparsi toni esagerati che si pensava di aver seppellito molti anni fa ai tempi della "guerra fredda" quando si accusavano gli avversari di "strappare i manifesti".
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Va comunque ricordato che nelle ultime tornate elettorali gli opposti schieramenti di Villa Cortese si sono sempre comportati correttamente senza lanciare accuse gratuite verso la parte avversa. Insomma con i "nuovi arrivi"pare che qualcosa sia cambiato e che questa "fissa" del cambiamento abbia un pò oscurato "gli orizzonti", poichè capita anche di leggere sui social frasi del tipo... . . ."Villa Cortese non è mai stato un paese incline ai cambiamenti anzi " un'affermazione piuttosto lacunosa visto che il territorio dell'altomilanese è quasi tutto di centrodestra e a conti fatti, nel corso degli anni Villa Cortese è stato l'unico a cambiare in senso opposto e mantenere i valori della solidarietà e della persona. Per chi non lo ricorda, non molto tempo fa, i villacortesini provarono anche la Lega che anche allora portò in consiglio comunale persone che " si erane buttate" sindaco compreso. Sappiamo tutti come è andata a finire. Quindi non è la paura del cambiamento ma è la sua qualità che boccia quella o quell'altra lista. Ed è per questo che è più facile abituarsi alla mediocrità " e appiattirsi per anni sui vecchi schieramenti nazionali che dare un calcio a tutti e formare una lista civica locale con a cuore l'interesse comune con valori di democrazia partecipata, solidarietà e tutela dell'ambiente. La Lista civica Insieme per Villa lo ha fatto per prima molti anni fa e quindi basta con le parole "sinistrati" o "sinistroidi" che nemmeno il famoso Cavaliere usa più. Vogliamo tutti un sindaco e una squadra che pensi al bene del paese e che conosca bene la comunità e i suoi problemi , da qualsiasi lista venga eletto. Ci si informa, si leggono i programmi, si guardano le persone ed il loro impegno per il paese e si vota, non il contrario. Tutto il resto sono chiacchere da Fb. . Peppino Barlocco www.villacortese.net pubblicato 9 maggio 2016
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