Esiste ancora il signoraggio ?

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VILLACORTESE NEWS (15 oct 2013 )

Esiste ancora il signoraggio? produrre una banconota da 100 euro non costa 100 euro, ma molto meno: la differenza rappresenta il reddito da signoraggio.

C'è crisi... c'è crisi ripetono tutti e qua e la fra i tanti discorsi, sopratutto fra le teste pensanti non annoverate nel mainstream spunta la parola signoraggio, francamente brutta, non molto di moda e quasi bandita dai giornali e talk show televisivi. Ma cos'è? A volerla mettere in semplici parole, è la chiave di volta di tutto il nostro malato sistema economico, che arricchisce pochi banchieri e impoverisce il resto del mondo. Il suo significato deriva dall’antico termine provenzale senhoratge , a sua volta derivante dal termine seigneur, signore e per usare la definizione del premio Nobel Paul Krugman... «è il flusso di risorse reali che un governo guadagna quando stampa moneta che spende in beni e servizi». In sostanza è una tassa che si paga quando si usa il denaro. Questo termine nasce per definire il diritto del signore feudale a coniare moneta e a trattenere un poco del metallo prezioso usato per coniarlo. Insomma, una garanzia ulteriore sul già intrinseco valore del denaro. Il signoraggio ha viaggiato attraverso la storia fino a quando questo sistema viene abbandonato dal presidente Usa Richard Nixon durante la guerra del Vietnam, nel 1971, in favore dell’attuale sistema della Fiat Currency, che di fatto non è agganciata ad alcun valore reale.Oggi le maggiori monete non sono convertibili in oro. Ok, ma allora che valore hanno in realtà? Nessuno, è la risposta. E questo anche per altri motivi. La moneta moderna è emessa in varie forme, chiamate dai tecnici M1… M2…3…4 ecc., ma tutte queste forme sono o pezzi di carta stampata che valgono solo il prezzo della carta, o monetine che valgono il misero metallo con cui sono fatte, oppure altri pezzi di carta da nulla (es. titoli di Stato) o ancora impulsi elettronici emessi da banche e BC, cioè aria fritta. Oggi oltre l’80%--90% in media di tutto il denaro circolante al mondo è solo impulsi elettronici che compaiono sui computer, è nulla di concreto

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E allora, esiste ancora il signoraggio nello stato attuale? Si e lo usa chi emette moneta (diciamo la Banca Centrale Europea) che ha il potere di assegnarle un valore nominale più alto del suo valore intrinseco. Vale a dire che produrre una banconota da 100 euro non costa 100 euro, ma molto meno: la differenza rappresenta il reddito da signoraggio. La Banca Centrale Europea, come si evince dal suo sito ufficiale è di proprietà delle banche centrali di ciascuno dei paesi membri dell’unione che rientrano nell’Eurosistema. Ebbene, e qui sta il trucco, perchè . ..le banche centrali, non hanno affatto l’obbligo di essere pubbliche. In Italia, ad esempio, la banca definita “centrale” è la Banca d’Italia, un istituto i cui partecipanti al capitale sono per circa il 95% società private. l Privati, si sa, hanno come solo scopo quello di massimizzare il proprio profitto (e non il benessere dei cittadini). Quindi non essendo la moneta di proprietà dello Stato, questo deve " acquistarla" dai privati pagando dazio. Quando nel 2002 il ministro dell’Economia italiano Giulio Tremonti propose all’allora governatore della Bce Wim Duisenberg di stampare banconote da 1 e 2 euro, quest’ultimo gli rispose indirettamente durante una conferenza stampa... . .. stiamo valutando le implicazioni e spero che il signor Tremonti si renda conto che se tale banconota dovesse essere introdotta, egli perderebbe il diritto di signoraggio che si accompagna ad essa. Dunque se egli, come Ministro dell’Economia, ne sarebbe contento non lo so». Come risaputo, la ''Federal Reserve'', banca centrale degli Stati Uniti, è un istituto indipendente il cui board è composto in gran parte da rappresentanti di banche private ( Rockefelle, Morgan, Rothschild ) a cui gli Usa hanno delegato il potere di emettere moneta non solo sotto forma di credito, ma anche a quella di emetterla come semplice moneta legale . John Fitzgerald Kennedy, il 4 giugno 1963, firma l’Ordine Esecutivo 11110, un decreto presidenziale che di fatto toglieva alla Federal Reserve Bank (la banca centrale presente negli Stati Uniti) i lpotere di stampare denaro, restituendolo al Dipartimento del Tesoro, come sancito nella Costituzione americana. Praticamente gli Stati Uniti si riprendevano il diritto di stampare moneta, collegando l’emissione di banconote alle riserve d’argento della Tesoreria, senza la necessità di chiedere prestiti ad interessi alla Federal Reserve, ovvero alla stamperia. L’unica differenza visibile sulle nuove banconote rispetto alle precedenti era la dicitura: quelle successive all’ordine esecutivo di Kennedy riportavano “Biglietto degli Stati Uniti” (United States Note), le altre “Biglietto della Federal Reserve” (Federal Reserve Note).

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Guarda caso pochi mesi dopo, il 22 novembre 1963, il presidente Kennedy verrà ucciso a Dallas. Anche Aldo Moro ebbe l’idea di emettere biglietti di stato a corso legale senza bisogno di chiedere banconote in prestito a Bankitalia-Bce.. Fu infatti così che i governi Moro . .. ..finanziarono le spese statali, per circa 500 miliardi di lire degli anni ‘60 e ‘70, attraverso l’emissione di cartamoneta da 500 lire “biglietto di stato a corso legale” (emissioni “Aretusa” e “Mercurio”). La prima emissione fu normata con i DPR 20-06-1966 e 20-10-1967 del presidente Giuseppe Saragat per le 500 lire cartacee biglietto di Stato serie Aretusa, (Legge 31-05-1966). La seconda emissione fu regolata con il DPR 14-02-1974, del Presidente Giovanni Leone per le 500 lire cartacee biglietto di stato serie Mercurio, DM 2 aprile 1979. Questa moneta di stato tra l’altro aveva l’importante funzione di immettere denaro senza debito. Anche lui fece una brutta fine forse perchè voleva tornare alla moneta di Stato ? La Moro-nomics resta comunque un’alternativa degna di essere seriamente presa in considerazione per non pagare una montagna di soldi ai signori della stamperia.

Peppino Barlocco villacortese.net

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