Una volta si chiamava Libia

Page 1

VILLACORTESE NEWS

Una volta si chiamava Libia da Paese africano con il più alto reddito per abitante, già nel 1977 a povertà e macerie

Mentre in Libia comandano le bande più disparate e prosegue la lotta per il potere, il mondo non aspetta altro che le fazioni trovino un accordo per intervenire militarmente naturalmente chiamato da un governo strasolido per sconfiggere il cosidetto Isis ma anche perché gas e petrolio della Libia sono fondamentali per il mercato globale dell’energia. Il tesoro libico fa gola a tutti perchè è in Libia che si trovano le più vaste riserve petrolifere del continente africano. E non è un petrolio qualsiasi, ma si tratta di “olio leggero”, pregevole per l’elevata percentuale di frazioni a basso peso molecolare e con buone rese nella produzione dei derivati più pregiati come benzina e diesel. All’estrazione di olio si aggiunge quella del gas naturale, che costituisce la seconda maggiore ricchezza del Paese. Fu quest’abbondanza a permettere a Mu’ammar Gheddafi di trasformare la “Repubblica Grande Giamahiria Araba Libica Popolare Socialista” da quello che negli anni ’50 era uno dei Paesi più poveri del pianeta . . . . .al Paese africano con il più alto reddito per abitante, già nel 1977. In Libia la casa era considerata un diritto umano naturale mentre l’istruzione e le cure mediche erano completamente gratuite e se un cittadino libico non poteva accedere al corso di formazione desiderato o a un particolare trattamento medico in Libia, erano previsti finanziamenti per andare all’estero.

1


Gheddafi ha effettuato il più grande progetto di irrigazione del mondo conosciuto anche come il grande fiume artificiale progettato per rendere l’acqua facilmente disponibile per tutti i Libici in tutto il Paese. Le madri con neonati ricevevano un sussidio in denaro e. . . . . . quando una donna libica dava alla luce un bambino, riceveva 5.000 dollari USA per sé e per il bambino. Naturalmente l’elettricità era gratuita in Libia mentre la benzina costava solo 0,14 dollari USA al litro. Prima di Gheddafi solo il 25% dei Libici era alfabetizzato. Questa cifra è stata portata fino all’87% con un aumento del 25% dei laureati. Ma la cosa più importante è che la Libia aveva una propria banca di Stato, che ha fornito ai cittadini prestiti a tasso zero per legge, e non aveva debito estero. Il guaio taciuto da tutti è che prima della sua uccisione Gheddafi stava cercando di introdurre un’unica moneta africana legata all’oro e iniziare il commercio con il solo dinaro africano d’oro – una mossa che avrebbe gettato nel caos i padroni delll’economia mondiale. Non eraun santo, come del resto tanti dei nostri "amici" a partire dagli emirati del Golfo ma Gheddafi raccolse i proventi della nazionalizzata industria petrolifera e li reinvestì nell’industria leggera, nell’agricoltura e nella sicurezza sociale, attirando manodopera dalle nazioni vicine e portando così la popolazione da poco più di un milione di abitanti agli attuali 6 milioni e mezzo. Strade, ospedali, acquedotti, industrie e intere città sono sorte accanto agli impianti di estrazione, alle raffinerie ed ai porti da cui partivano le petroliere. Con la guerra civile culminata nella sua eliminazione fisica il Paese è precipitato nel caos, i libici sono tornati ad eesere poveri ed i lavoratori stranieri sono fuggiti, così come le compagnie petrolifere che avevano stretto rapporti con la Libia. Adesso comandano bande di ladri ed assassini, tutti vogliono soldi e tutti tendono ad accreditarsi come legittimi successori. Le grosse compagnie sono tornate più o meno tutte - dall’italiana Eni, alla francese Total francese, dalla spagnola Repsol spagnola alla tedesca Wintershall, sino all’americana Occidental - ognuna delle quali per ripristinare gli impianti sopravvissuti e proteggerli con proprie forze di sicurezza.

2


Le bande in franchising del Califfato si propongono di distruggere le infrastrutture che costituiscono la ricchezza del Paese per fare collassare entrambe le fazioni governative a cui sono connesse le uniche due istituzioni riconosciute da tutte le fazioni: la National Oil Corporation (l’azienda di Stato libica) e la Central Bank of Libya che incamera e ridistribuisce le ricchezze accumulate con le esportazioni. Ora dal linciaggio di Muammar Gheddafi nei pressi di Sirte da parte di una banda di "ribelli", quelli che giornalisti e media chiamarono bravi ragazzi in blue jeans che, assetati di libertà e di occidente volevano eliminare il tiranno cattivo, la situazione in Libia è peggiorata piuttosto che migliorare e della democrazia non ve n'è traccia anche senza Gheddafi. Nessuno però ha la minima intenzione di fare mea culpa, nessuno ha intenzione di chiedere scusa per quello che è stato deciso in Libia, ovvero di distruggere dall'oggi al domani un governo legittimo per distruggere il paese e sostanzialmente scatenare il caos e in ogni caso l'unica cosa che possiamo dire quasi con certezza è che qualsiasi sia stato il motivo dell'Occidente per eliminarlo, di certo non era la voglia di aiutare la "democrazia" in Libia.

Peppino Barlocco www.villacortese.net pubblicato 10 marzo 2016

3


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.