VILLACORTESE NEWS
Datti una mossa. Non aspettare la cicogna. il 22 settembre ci sarà il primo «Fertility Day» voluto dal governo e dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin
Il 22 settembre ci sarà il primo «Fertility Day» voluto dal governo e dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin e già si scatenano le polemiche. In particolare si moltiplicano i commenti agli slogans della campagna intesa a «richiamare l’attenzione di tutta l’opinione pubblica sul tema della fertilità e della sua protezione», slogans che vanno dal «Genitori giovani. Il modo migliore per essere creativi» al (contestatissimo) «La fertilità è un bene comune». Molto gettonato anche . . «Ora che la Lorenzin ci ha suggerito di fare figli, il ministro delle finanze ci dirà come mantenerli?» ma anche "«Non ho bisogno di un #fertilityday, datemi una pari retribuzione ed una legge che vieti di chiedere le mie intenzioni in sede di assunzione». Che facciamo, dobbiamo frugare in casa per trovare uno straccio di spensierato spermatozoo in vista dell'imminente 22 settembre perchè la clessidra scorre, il tempo passa e la gentile signora in rosso del ministero te la scuote davanti? Siamo proprio in un bel Paese dove ti hanno imposto di pagare in bolletta la tv e toccato il fondo con i Casamonica, poi col Riina jr e poi ancora più giù col "terremoto fonte di ricostruzione" che ti arriva la mazzata dal supremo Ministero dell'Ovulazione tramite la Ministra mamma con parto plurigemellare e comoda nursery in ufficio! Suvvia ministro.. non si fa. Ci sono persone che non possono avere un figlio perché' non arriva, a quelle che non possono permetterselo, a quelle che non trovavo un compagno o una compagna con cui desiderare di averlo e viceversa, perché crescere insieme in un desiderio simile oggi non è facile, ma anche a quelle che non lo vogliono per scelta, semplicemente perché desiderano altro.
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