La tassa sui cittadini cattolici in Germania

Page 1

ARCHIVIO 2012 28 settembre

La “tassa” sui cattolici in Germania

I vescovi tedeschi hanno deciso: chi non finanzia le attività religiose non potrà accedere ai sacramenti

La Conferenza episcopale dei vescovi della Germania ha stabilito ieri che i fedeli cattolici dovranno pagare la Kirchensteuer, una somma da pagare alla Chiesa se si è iscritti all’anagrafe come cattolici. La “tassa” si pagherà direttamente alla Chiesa e sarà calcolata in base al proprio reddito annuo. Varierà tra il 3 per cento e il 9 per cento, e chi non la pagherà sarà escluso dal registro dei cattolici nell’anagrafe e dalla comunità: non potrà avere accesso ai sacramenti durante la messa e alle funzioni dei funerali. In Germania, tutti i fedeli praticanti appartenenti alle varie religioni possono decidere di registrarsi come cattolici, protestanti o ebrei. Già oggi i credenti pagano, su base volontaria, una tassa dell’8-9 per cento in base al proprio reddito annuale. La norma fa riferimento a una legge introdotta nel diciannovesimo secolo per compensare la nazionalizzazione delle proprietà religiose. I cattolici tedeschi sono circa il 30 per cento della popolazione (24 milioni), ma negli ultimi anni c’è stato un gran numero di abbandoni: nel 2010 sono stati 181mila e nel 2011 c’è stato il picco con oltre 200mila autoesclusioni. La media è di 100mila all’anno. Molti fedeli hanno smesso di essere cattolici praticanti dopo la rivelazione di alcuni scandali di abusi sessuali e pedofilia, in cui sono stati coinvolti i sacerdoti tedeschi. Altri invece si sono cancellati dal registro dell’anagrafe proprio per non pagare la tassa. Infatti.... se uno si è dichiarato non religioso, non paga la Kirchensteuer e quell’importo gli rimane in saccoccia………………………………………………………………………………… Pare dunque che ultimamente in Germania molti si sono fatti due conti e sempre più persone occorrono all’anagrafe per escludersi dal registro dei cattolici, magari dichiarando che hanno avuto un’illuminazione scientifica e laicista. La notizia è che la Chiesa cattolica spera di correre ai ripari “scomunicando” chi si disiscrive. Naturalmente la norma contenuta nel decreto è stata approvata anche dal Vaticano: lo scopo di ...fermare il crescente rifiuto, da parte dei cattolici tedeschi, di mantenere la Chiesa pagando un contributo o versando periodicamente delle offerte. Il decreto stabilisce, in sostanza, che non sarà più possibile distinguere un’appartenenza spirituale da un’appartenenza civile.

1


Si stima che la nuova tassa potrà portare alla Chiesa 4,3 miliardi di euro, se tutti i cattolici registrati decideranno di pagarla. Se non la si vorrà pagare si potrà fare richiesta all’ufficio dell’anagrafe e si otterrà l’esenzione. I cattolici che non pagheranno la tassa, oltre a non poter ricevere i sacramenti, non potranno neanche lavorare nelle istituzioni cattoliche, nelle scuole di loro proprietà e in alcuni ospedali. E senza un «segno di pentimento prima della morte» a loro potrebbe anche essere rifiutata la sepoltura religiosa, si spiega nel decreto. Peppino Barlocco villacortese.net

2


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.