ARCHIVIO 2012 7 ottobre
Qualche dubbio su Yoani Sanchez
i media di tutto il mondo stanno facendo di Yoani Sánchez un personaggio famoso
I media di tutto il mondo stanno facendo di Yoani Sánchez, cubana, titolare di un blog, un personaggio famoso. Ma come mai sta beneficiando una tale esposizione mediatica e un riconoscimento internazionale di tal portata in così poco tempo? La sua breve storia ci dice che, dopo essere emigrata in Svizzera nel 2002, decise di rientrare a Cuba due anni dopo, nel 2004 e che nel 2007, entra a far parte del mondo dell’opposizione cubana creando il suo blog Generación Y . Il blog della Sanchez è tradotto in 18 lingue ed i suoi post vengono ripresi a pagamento anche in Italia La Sanchez ha una rubrica fissa sul settimanale "Internazionale" e sulla Stampa e va anche detto che non esistono altri casi al mondo di illustri sconosciuti tradotti in 18 lingue. Anzi, nemmeno il "Washington Post" o "Al Jazeera" o il blog di Beppe Grillo hanno una tale schiera di traduttori ufficiali. Solo il blog della Sanchez, tra i milioni di blog al mondo, riceve tanta attenzione. Lo stesso blog, inoltre, è registrato su GoDaddy, la compagnia usata dal Pentagono per la cyberguerra. Oltre al sito Generazione Y, Yoani Sánchez ha pure un account Twitter dove rivendica... ...più di 214 mila seguaci (registrati fino al 12 febbraio 2012). Solamente 32 di loro risiedono a Cuba. Da parte sua la dissidente cubana segue più di 80 mila persone. Nel suo profilo la Sánchez si presenta nel seguente modo: Sono una blogger, vivo a L’Avana e racconto la mia realtà con articoli da 140 caratteri. Twitto grazie agli sms e non ho accesso ad internet. Ma come fa senza un accesso alla rete a tenere ed aggiornare un blog e twittare con così tanta frequenza?. Ci saranno pure i satelliti ma ai comuni mortali accedere a internet tramite satellite costerebbe un capitale, tecnologia a parte. Le parole di Yoani Sánchez, tuttavia, sono poco credibili perchè è assolutamente impossibile seguire più di 80 mila persone, tramite sms o grazie alla connessione settimanale da un hotel. Un accesso quotidiano alla rete è fondamentale per questo. La popolarità nel social network Twitter deriva dal numero di quanti ti seguono. Più numerosi sono, più l’account è visibile. Il sito followerwonk.com permette di analizzare i profili dei contatti tenuti da qualsiasi membro della comunità di Twitter. Lo studio dell’account Twitter di Yoani Sánchez rileva
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a partire dal 2010, una impressionante attività dell’account di Yoani Sánchez. Così, dal giugno 2010, la Sánchez si è registrata in più di 200 account al giorno, con picchi fino a 700 nelle 24 ore: A meno di trascorrere a far quello giorno e notte, cosa che sembra altamente improbabile, è impossibile iscriversi a così tanti account in così poco tempo. Sembra quindi che il tutto sia stato svolto da un robottino informatico. Nello stesso modo , si scopre che quasi 50 mila contatti della Sánchez sono account fantasma o inattivi che danno l’illusione che la blogger cubana goda di grande popolarità nei social network. Infatti, dei 214.063 contatti di @yoanisanchez, 27.012 sono uova (ossia senza foto) e 20.000 hanno la caratteristica di account fantasma con attività inesistenti in rete (da zero a tre messaggi inviati dalla creazione dell’account). Questa operazione destinata a creare una fittizia popolarità su Twitter è impossibile da realizzare senza accesso ad internet: E’ necessario pure un supporto tecnologico ed un conseguente budget. La Sánchez scrive una media di 9.3 messaggi al giorno. Nel 2011 la blogger ha pubblicato all’incirca 400 messaggi al mese. Il prezzo di un messaggio a Cuba è di 1 peso convertibile (CUC) per cui ha speso 400 CUC al mese. Il salario minimo a Cuba è di 420 pesos MN, pari a 16 CUC. Ciò vuol dire che ogni mese Yoani Sánchez ... spende l’equivalente di due anni di salario cubano. In questo modo la blogger spende in Cuba una cifra che equivarrebbe a 25000 euro mensili in Twitter, vale a dire 300.000 euro all’anno. Da dove nascono le risorse per queste attività? Le domande sorgono inevitabilmente. Come può Yoani Sánchez seguire più di 80000 account senza un accesso permanente ad internet? Come ha potuto iscriversi a 200 account differenti al giorno, in media dal giugno 2010, con picchi superiori ai 700? Quante persone realmente seguono le attività dell’oppositrice cubana in rete? Chi finanzia la creazione dei contatti fasulli? Per quale scopo? Quali sono gli interessi che si celano dietro alla figura di Yoani Sánchez? Lei afferma di guadagnarsi da vivere facendo la guida turistica e di riuscire a gestire il suo blog "dissidente" usando le connessioni satellitari delle hall degli alberghi. Strana censura dunque visto che è proprio col web che "opera" Michael Parmly, ex capo della SINA ( United States Interests Section in Havana) a L’Avana, che abitualmente si riuniva con Yoani Sánchez nella sua personale residenza diplomatica, come segnalato dai documenti riservati della SINA, ha dichiarato .. ...la sua preoccupazione in merito alla pubblicazione dei documenti diplomatici americani da parte di Wikileaks: "mi arrabbierei molto se fossero divulgate le numerose conversazioni avute con Yoani Sánchez. La Sanchez ha anche a disposizione un server in Germania (Cronos AG Regesburg) grazie al quale può permettersi una memoria a lungo e altissimo traffico, per non dire di una banda enorme, cose sconosciute al resto dei cubani (Cuba è priva di connessioni via cavo col resto del mondo a causa dell’embargo USA). All'indirizzo internet del server non è dato a vedere la lista dei prezzi, e nemmeno i termini e le caratteristiche dei servizi. Si può pensare che il servizio viene attivato tramite contrattazione diretta. Il blog di Yoani Sanchez, al di là delle idee, è una vera stranezza, per chiunque mastica un pò di internet e mai nessun dissidente nel mondo, ha ottenuto tanti riconoscimenti internazionali in così poco tempo,
Strategie- Secondo una ricerca condotta dal quotidiano La Jornada (Messico) intitolata El ciberacarreo, una nuova strategia dei politici su Twitter , che ha coinvolto operazioni dei candidati alle presidenziali messicane , è offerta come popolarità fittizia ( ciberacarreo ) da numerose imprese degli USA , Asia e America Latina a prezzi elevati. “Per un esercito di 25000 seguaci inventati su Twitter - afferma il giornale - si spendono fino a 2000 dollari e per 500 profili truccati per 50 persone si possono spendere tra i 12000 e i 15000 dollari.”
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Peppino Barlocco villacortese.net
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