La Voce
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della Bassa Bresciana WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT
MENSILE D'INFORMAZIONE
ANNO I - OTTOBRE 2010
Rudiano. Presentato un esempio di collaborazione istituzionale per i cimiteri
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Il Comune della Bassa ha affidato a Cogeme il servizio cimiteriale. Il servizio Una esperienza “pilota” che potrebbe risolvere problemi che a pag. 9 affliggono tante amministrazioni locali alle prese con limiti di bilancio Febbre da gioco: fenomeno in crescita
Dal sogno all’incubo La passione per il gioco che per tantissimi è un divertimento, la speranza di facili guadagni, per un numero sempre maggiore di persone sta diventando una vera e propria dipendenza da curare in centri specializzati del pubblico e del privato
Il servizio a pag. 2-3
Orzinuovi
Economia
Jolly: una proposta giusta per tutte le età
Al lavoro per il futuro del servizio idrico
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Editoriale
Fame d’azzardo di Adriano Bianchi
La febbre, la patologia del gioco d’azzardo, colpisce trasversalmente. Molti i dati, anche nostrani. A Brescia si giocano oltre 1100 euro all’anno di media per abitante. Come sempre, dietro i numeri ci sono le persone. La storia di Luigi, un manager, è una storia di speranza. Luigi aveva già un rapporto di dipendenza con il suo lavoro. Per questo era riuscito ad ottenere il successo professionale. Ad un certo punto però ha sentito che anche la sua attività lavorativa non bastava; era insoddisfatto e ha iniziato a giocare. Slot machine, scommesse sportive, gratta e vinci, un po’ tutto. Una corsa continua, una “fame” di azzardo, e quindi di emozioni, sempre più forte. Ad un certo punto, Luigi si è accorto che il suo lavoro che, viveva già come una dipendenza, stava risentendone. Non riusciva più a concentrarsi nella sua professione; per gran parte del giorno pensava al gioco attraverso il quale cercava di dimostrare la propria abilità. Cercava l’approvazione degli altri; quella stessa approvazione che aveva cercato di procurarsi buttandosi prima nell’attività lavorativa. Luigi, nonostante alcuni danni, non si è rovinato economicamente perché aveva una posizione professionale molto solida. Le conseguenze più gravi della sua dipendenza le ha avute nella sua vita familiare. Già con il lavoro aveva sacrificato la famiglia, con il gioco le cose sono precipitate. I rapporti con la moglie sono andati in crisi profonda; stessa cosa con i figli adolescenti. La testa era sempre di più sul gioco. Luigi aveva tentato di smettere di giocare da solo, ma diventava sempre più irritabile. Da solo si è reso conto che la strada era senza uscita e ha capito che aveva bisogno di una mano. Ne ha parlato. Ora Luigi ne è uscito, con pazienza, con l’affetto dei suoi familiari e un gruppo di autoaiuto. Luigi è guarito.
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Primo piano
Anche il Governo si mobilita Stanno girando in queste settimane sui maggiori canali televisivi nazionali alcuni spot che invita a giocare con moderazione. L’invito è espresso in riferimento anche a quei giochi legali, quelli, cioè autorizzati da monopoli di Stato che, pure, su lotterie, gratta e vinci, superenalotto e altro ancora costruiscono le proprie fortune e, indirittamente, quelle del fisco nazionale. Se lo Stato, tramite il Governo, arriva a progettare tali campagne di sensibilizzazione probabilmente significa che il problema di chi si lascia prendere la mano ben è reale, concreto. Prevenirlo, perchè questo è l’obiettivo della campagna, significa evitare che in futuro il fenomeno possa diventare un problema sociale.
Fenomeni. Quando la febbre da gioco rischia di trasformarsi in una patologia diffusa e difficile da curare
Gioco: si fa sempre più sottile il confine tra il sogno e l’incubo Il miraggio di una facile ricchezza spinge un numero sempre maggiore di persone a tentare la fortuna. Ogni bresciano gioca 1066 euro all’anno. Per tanti il gioco diventa patologia a cura di Massimo Venturelli
Cosa accadrebbe se dalla sera alla mattina ci si trovasse sul conto corrente i milioni di euro del jackpot del Superenalotto. Quanti tanti sfizi ci si potrebbe togliere con i 6000 euro al mese per i prossimi 20 anni messi in palio 15 volte al giorno dal concorso Win for life. Sono state (ma lo sono tuttora) queste, insieme a quelle (passati di moda) delle sale Bingo e di tante altre attrazioni, le potenti live che abilli persuasori occulti che hanno utilizzato per spingere al gioco milioni di italiani. Il risultato è che ogni
giorno si spendono 80 milioni di euro per inseguire un sogno, per un totale annuo (i dati sono quelli del 2009) che raggiunge quasi i 54,5 miliardi di euro, cifra da cui esula tutto il mondo dell’illegale (ma questo è un altro capitolo). Non c’è nulla di illegale perché si tratta di giochi autorizzarti dai Monopoli di Stato e che portano nelle casse statali 8,8 miliardi di entrate erariali. Non c’è però nessuno che avvisa gli italiani sulla pericolosità di sogni che potrebbero
trasformarsi in incubo. Certo, lo Stato “avvisa” che il gioco è riservato ai maggiorenni e invia per mail informative sul “gioco sicuro”, ma riguardano la garanzia che carte e bancomat usate per il gioco non saranno clonate. Un po’ poco, anche in considerazione del numero sempre maggiore di persone che con questi giochi legali hanno letteralmente perso gran parte della loro vita. C'è sempre stato chi si è rovinato al gioco. Oggi la situazione è dramma-
ticamente diversa: per rovinarsi e per trascinare nel baratro famiglia, affetti, lavoro e relazioni sociali bastano una slot machine (350mila quelle installate in Italia), un computer per i giochi a distanza. Bastano, purtroppo, anche una ricevitoria del lotto o del superenalotto, addirittura un tagliando del gratta e vinci. C’è così l’imprenditore che si è giocato l’azienda e molto di più puntando soldi su tutto quanto era possibile scommettere (addirittura sulla traiettoria che avrebbero assunto sul tavolo da biliardo mosche a cui erano state strappate le ali); c’è la casalinga che in poco più di tre mesi ha bruciato nelle slot machine qualcosa come 11mila euro. Storie di sofferenza, fatte di menzogne, di sotterfugi, di fughe dalla realtà, di debiti su debiti. Ogni bresciano nel 2008 (gli ultimi dati ufficiali comunicati dai Monopoli di Stato) ha giocato 1066 euro. Una cifra che moltiplicata per gli abitanti della provincia ha portato a poco meno di due miliardi di euro. Numeri e realtà che hanno portato a pensare strutture e servizi per combattere quella che ormai è considerata una malattia che colpisce un numero sempre maggiore di persone. Servizi che anche nella Bassa non mancano.
Bassa Bresciana. Da pubblico e privato le prime risposte a un problema sempre più diffuso
Quando la passione finisce per sconfinare nella malattia Per anni il gioco, soprattutto quello d'azzardo, è stato considerato come una mania di incalliti appassionati di bische fumose o di eleganti sale da casinò. Non c’è probabilmente paese della Bassa in cui si tramandi di bocca in bocca le gesta più o meno fortunate di qualche giocatore tenacemente attaccato alle carte del poker o al vorticoso roteare della roulette. Poche persone, comunque, non sufficienti per configurare questa mania come patologia. Qualcosa, però, negli anni deve essere cambiato se è vero che proprio nella Bassa sono nati i primi servizi per la presa in carico di quelle
persone affette da “gioco compulsivo”, oggi considerato una vera e propria patologia, una dipendenza da cui liberarsi. Non è un caso che i servizi in questione siano stati progettati prima e realizzati poi da realtà del pubblico e del privato che già si occupavano di altre forme di dipendenza, su tutte quella da alcol e da droga. Nei giorni scorsi a Bagnolo Mella è stata inaugurata una nuova sede del servizio multidisciplinare integrato proposto dalla cooperativa “Il mago di Oz” che si occupa di varie forme di dipendenza. Fra i servizi offerti anche uno per liberarsi dalla dipendenza dal gioco.
Quello di Bagnolo Mella è il secondo centro aperto da “Il Mago di Oz” dopo quello di Ospitaletto, a riprova che il problema è molto più vasto di quanto si possa immaginare. Anche il pubblco ha preso coscienza della rilevanza sociale del gioco compulsivo. L’Asl di Brescia ha attivato presso il Sert di Orzinuovi (come si legge anche in queste pagine) un servizio specifico che si occupa del “recupero” delle persone che manifestano una dipendenza patologica dal gioco. Percorsi di recupero che prevedono anche un coinvolgimento della famiglia, la realtà chiamata a portare il peso della dipendenza.
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Un fenomeno diffuso ma mancano i numeri Al momento l’Asl non dispone di dati sufficienti atti a quantificare l’incidenza del gioco d’azzardo patologico nel Bresciano e il numero di accessi al servizio dipendenze. Un dato certo è che nel 2008 Brescia è stata la 16ª provincia per somme giocate e non è difficile immaginare che questa “febbre da gioco” possa favorire situazioni problematiche. Questo tipo di patologia è ancora classificata dai manuali diagnostici come disturbo del controllo degli impulsi e per questo motivo i pazienti non sono esenti dal pagamento del ticket per l’assistenza sanitaria, gratuita per i tossicodipendenti, nonostante il gioco d’azzardo patologico risulti una “tossicomania senza farmaci”.
Orzinuovi. Un servizio dell’Asl organizzato e gestito dal Sert di Orzinuovi che si occupa di patologie analoghe
Un ambulatorio per curare la dipendenza da gioco Si tratta di una riposta istituzionale. Chi vi si rivolge trova una rete di specialisti in grado di accompagnarli nel difficile percorso di affrancamento da questa nuova dipendenza di Elisa Bassini
Per un numero sempre più grande di persone il gioco non è più un passatempo innocente. Negli ultimi tempi le scommesse hanno conquistato l’universo incontrollato di internet e per i soggetti più deboli è doppiamente facile cadere nella rete della dipendenza. I giocatori eccessivi, spinti dalla ricerca di sensazioni forti, puntano somme spesso destinate ad altri scopi e c’è chi arriva a giocarsi perfino il denaro faticosamente messo da parte per la rata del mutuo. In questa progressiva perdita di ragionevolezza è facile dila-
Gioco: una “febbre” sempre più diffusa
pidare il patrimonio familiare e ricorrere a prestiti bancari o, ancor peggio, agli usurai. Il problema, che per molti anni è stato sottovalutato ha acquisito dimensioni preoccupanti, tanto da spingere le Aziende sanitarie locali ad attivare una rete di servizi a sostegno dei giocatori patologici e delle loro famiglie. È il caso del Sert di Orzinuovi che ha reso operativo un ambulatorio dedicato alla dipendenza da gioco d’azzardo. I pazienti si possono rivolgere spontaneamente allo sportello del servizio dipendenze, dove vengono assistiti con visite individuali di medici specialistici. Il processo terapeutico di riabilitazione prevede anche sedute di gruppo che permettono di confrontarsi con i familiari o con altri giocatori. Alla base della cura sta l’acquisizione di consapevolezza da parte dell’individuo del rapporto patologico con il gioco d’azzardo che permette di ridare significato alle cose importanti della vita, come i rapporti affettivi e professionali. Si tratta di un cammino di riabilitazione certamente complesso ma che porta progressivamente i pazienti a riappropriarsi della vita che la malattia aveva distrutto.
Il servizio. Tappa per tappa i momenti di un percorso progettato non solo sul soggetto interessato
Dalla diagnosi alla cura: dalla ludopatia si guarisce Il servizio per le ludopatie del Sert di Orzinuovi è destinato ai giocatori patologici che spontaneamente, con l’appoggio della famiglia o di organismi di volontariato, accedono allo sportello, dove un operatore raccoglie la loro domanda e dà delle prime indicazioni. Segue la visita con uno psichiatra che, tramite un approfondimento diagnostico, prescrive l’intervento da attuarsi. “L’obiettivo generale è orientato ad aumentare la consapevolezza del proprio rapporto con il gioco e i meccanismi cognitivi, educativi, psicologici che lo rinforzano” spiega la dottoressa Anna
Martinelli del Sert orceano. Durante questa fase la presenza della famiglia è importantissima per ricostruire la rete di rapporti familiari ed affettivi e per motivare il paziente nella prosecuzione della terapia. Il percorso riabilitativo punta a determinare un cambiamento comportamentale del paziente e una presa di coscienza della propria condizione. Ciò avviene grazie al lavoro di gruppo, costituito da pazienti e familiari ed è basato sulla narrazione della autobiografia individuale. I membri del gruppo, condividendo le proprie esperienze, i propri sforzi e la quo-
tidianità lontani dal gioco, imparano a comprendere i comportamenti lesivi e a controllare il “craving” (compulsione) e le crisi d’astinenza. Un valido aiuto per il recupero di una vita “normale”, sono anche gli incontri informativi sulle problematiche legali legate al risanamento dei debiti. Al momento non esiste alcuna tutela giuridica che impedisca al giocatore patologico di sperperare il patrimonio, al contrario dei tossicodipendenti. Anche sotto l’aspetto del riconoscimento giuridico della malattia, la strada da fare è ancora tanta.
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Manerbio: un manuale per dialogare
La parola ai lettori
Favorire il dialogo e quindi l'integrazione: queste le finalità della pubblicazione di un piccolo “vocabolario ortografico dialettale della Bassa bresciana centrale” a cura del circolo Acli di Manerbio distribuito col titolo: “Il dolce parlar badante... come ì parla i nòni” cioè come intendersi con le badanti che sono presenti nella comunità. Si tratta di un semplice sussidio che parte da espressioni dialettali usuali con relativa tradizione in italiano, permettendo, a chi è badante, di risalire alla propria lingue facilitando i rapporti interpersonali. È infatti diffusa la presenza nelle famiglie di persone che provengono in particlare dall’Est europeo e si trovano a stretto contatto con gli anziani.
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IL MEGLIO DELLA BASSA
Gestire insieme Compie proprio in questo giorni i suoi primi sette anni di vita la “Comunità della Pianura Bresciana”, una fondazione creata nel 2003 da alcune amministrazioni della Bassa col compito di promuovere e realizzare la gestione associata degli interventi e dei servizi sociali tramite un sistema a rete che garantisse la massima efficienza, tenendo conto della centralità del cittadino, dell’importanza dell’associazionismo, del privato sociale e del volontariato. La Comunità ha anticipato di anni il tema della gestione associata di alcuni importanti servizi in ambito sociale.
LETTERE
L'essenziale è invisibile Quest’anno ho voluto staccare la spina dal quotidiano mondo virtuale e passare le mie vacanze in pellegrinaggio con i malati, tutti insieme in viaggio verso Lourdes. Il perché ancora oggi non mi è perfettamente chiaro ma voglio credere che sia stata la Beata Vergine Maria a volermi lì con lei, con le persone sofferenti e con quel meraviglioso mondo che sono i volontari dell’Oftal. Li ho incontrati durante le riunioni preparatorie, ma solo una volta salito sul treno ho avuto modo di conoscerli davvero. Per me questo rappresentava il primo anno a Lourdes, non conoscevo nessuno, i volti mi erano tutti estranei. Sono stato accolto da sorrisi sinceri, strette di mano e vera amicizia. Il lavoro sul treno, il caricare e scaricare bagagli e vettovaglie, il servire i pasti durante il viaggio, il sistemare i letti dei pellegrini o il turno di notte alle porte del vagone sono state occasioni uniche per meravigliarmi di quanta bontà e generosità esiste nel cuore delle persone incontrate, sentimento amplificato quando mi sono imbattuto in un volontario che aveva la metà esatta dei miei anni. Queste emozioni sono state il carburante che mi ha dato la forza e la serenità necessarie per compiere al meglio i servizi affidati. Anche la preghiera, così presente e frequente durante il viaggio, non ha mai mancato di cadenzare il ritmo delle giornate passate nel Santuario. Mi sono così imbattuto nella trasparente e genuina fede dei malati e dei pellegrini. Il mio compito infatti era quello di accompagnarli alle funzioni, al S. Rosario o alla Grotta dove è apparsa la Madonna. Spingere le carrozzine o i risciò non è mai stato tanto dolce e leggero. Il sole, il caldo o la pioggia estiva erano annullati dalla compagnia degli ammalati. È il loro esempio che serbo in cuore: non ho mai sentito nessuno lamentarsi della fatica di passare tante ore fuori dal letto o dalla stanza, per molti sicuro rifugio, della sofferenza causata dalla malattia, non ho mai visto il dubbio sui loro visi. A Lourdes ho capito ancor di più che il soffrire non è vano se visto nella sola e unica prospettiva a noi accessibile: quella cristologica. La cro-
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IL PEGGIO DELLA BASSA
Sicurezza sulle strade Non è un fenomeno che caratterizza solo il territorio della Bassa bresciana. Purtroppo è molto più ampio e le sue conseguenze sono drammatiche. Quello degli incidenti stradali è un tema di grande attualità e che semina vittime anche sui nastri d'asfalto che attraversano la Bassa. Le pagine dei quotidiani sono veri e propri bollettini di guerra. Molto in questi anni è stato fatto per migliorare la sicurezza delle strade e per creare una cultura della responsabilità soprattutto fra i più giovani. Nonostante tutto, anche nella Bassa, la strada continua a creare sofferenze. L'impegno, evidentemente, non è mai troppo.
Giornali della comunità
Radio Voce Ha ripreso il via “100% Brescia”: trasmissione in diretta dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 15 dedicata al mondo delle rondinelle. Oltre al Brescia Calcio, segui ogni domenica con “Diretta Sport” l’intero campionato del Feralpi Salò con collegamenti dal Lino Turina e in trasferta. Spogliatoi anche di Lumezzane, Montichiari e Rodengo Saiano.
“La Voce di Pralboino”: è questo il titolo del giornale edito dalla parrocchia di Pralboino, dedicata a S. Andrea apostolo. La pubblicazione, che si apre con la parola del parroco, prosegue con alcune sezioni dedicate alla vita dell'oratorio, alla cultura e alla cronaca parrocchiale.
fm 88.3 88.5 Brescia e Provincia
ce, il portarla e offrirla a Gesù Cristo è impresa impossibile senza l’aiuto della nostra Madre Maria. Senza di lei tutto è vano, ogni sforzo inutile. Certo, per me che scrivo e che non vivo in prima persona i limiti di una malattia invalidante è facile esprimere questi pensieri ma è così! Mi sono meravigliato della forza d’animo, del credere a prescindere, del dare senza ricevere di tutti gli ammalati incontrati. Loro per me, per noi tutti volontari, avevano sempre una parola gentile e una promessa: ricordarci nelle loro preghiere per il poco del nostro servizio offerto. Chi va a Lourdes bene o male ha sempre qualche grazia, grande o piccola che sia, da chiedere alla Madonna: io, prima di venire via dal Santuario, mi sono accorto con stupore di averne ricevute più di una. La serenità, la certezza di continuare il cammino di fede intrapreso, il bello di vivere ogni giornata con cuore leggero, la voglia di essere ancora volontario nell’Oftal e il dono delle persone incontrate, che ho conosciuto e con cui ho condiviso sei giorni di servizio e preghiera. Lettera firmata
Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Bassa bresciana”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a bassabresciana@vocemedia.it.
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Manerbio
La realtà dell’Acf Manerbio Nata nel 1995 come Virtus femminile, disputò il campionato provinciale maschile Esordienti a 11 giocatrici con ragazze nate dal 1983 al 1985. Con grande stupore generale (per altro sottolineato anche dall'attenzione con cui i giornali dell'epoca seguirono l'esoridio della squadra) iniziò il campionato con 16 ragazzine animate da tanta voglia di giocare con un pallone da calcio. Sono passati ormai 15 anni da quegli esordi, ma la passione è rimasta tale e quale. Le giovani calciatrici, appartenenti all’Acf Manerbio Virtus (fondata ufficialmente il 1° luglio 2002), ormai adulte disputano, con la consueta passione, il campionato femminile di serie B nazionale che ha preso il via nelle scorse settimane.
Parrocchia. Nuova vita per il convento, creato nel 1846, che fu delle Orsoline
Un centro per la comunità di Franco Piovani
Il monastero delle Orsoline di Manerbio. Fu costruito nel 1846 per iniziativa di Mastiola Travaglia(1811-1867) che realizzava il progetto con sette giovani manerbiesi e dava vita al convento dotato di un suo patrimonio grazie a donazioni di persone benemerite quali il curato don Giacomo Gatta (1808-1853) i fratelli Costanzo e Domenico Ruggeri (cugini della fondatrice). Sono annotazioni in “Manerbio: la Pieve e il Comune” di Paolo Guerrini, per le edizioni Pavoniana Brescia 1936. Il “convento” è entrato in seguito a far parte della grande famiglia dell'Unione Romana delle Orsoline. La Travaglia − si legge nell’Enciclopedia bresciana di Antonio Fappani − aprì un convitto per alunne, una scuola gratuita per le ragazze. Il 21 ottobre 1856 fece la vestizione, assunse il nome di suor Maria Scolastica ed emise la professione religiosa; diede nuovo vigore alle elementari, assumeva l’asilo comunale, una scuola di lavoro manuale ed un doposcuola. Nel 1961 furono aggiunti corsi di segretarie d'azienda e lingue straniere. Così fino a pochi anni fa, quando la Casa madre delle Orsoline ritira le suore dal convento per mancanza di vocazioni. Il rischio consi-
steva nel disperdere un patrimonio culturale rilevante. Ma la comunità parrocchiale sotto la guida dell'arciprete mons. Tino Clementi decideva l'acquisto del convento che continua un'attività dalle radici profonde. Sono arrivate altre religiose della congregazione Beata Vergine Maria che prestano la loro opera nella gestione della struttura. Nel convento hanno sede iniziative parrocchiali quali la schola cantorum Santa Ceciclia, il Movimento Ammalati, la Caritas, l’Ucid (Unione cattolica imprendi-
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tori e dirigenti) sezione Bassa Bresciana, il movimento degli scout. Il maggior spazio è per le scuole: primaria Sant’Angela Merici e secondaria di Primo grado Beato Tovini coordinate dal preside Ferdinando Moretti; frequentano 140 alunni nelle elementari, e 70 studenti nelle medie dalle quali l'anno scorso sono stati licenziati con ottimi risultati 26 studenti che proseguono gli studi nelle superiori locali, come il Pascal ed il Mazzolari, o istituti delle città di Brescia e Cremona.
Lunga tradizione sportiva Scrivere di sport a Manerbio è andare a ritroso nel tempo quando lo stadio che si chiamnava Marzotto ed ora i intiolato ad Enrico Grazioli (“farfallino” nelle definzioni del tempo) era teatro del campionato del campionato di serie C. È storia ereditata dall'attuale società oratoriana Virtus Manerbio che non ha grandi pretese se non il proposito di mantenere, pur nelle difficoltà economiche generalizzate l'attività del calcio a beneficio di gioveni che ne hanno la passione. Altre argomentazioni riguardano il ciclismo che pur avendo registrato eventi rilevanti attualmente agonisticamente in auge per il contributo fattivo di aziende private quali “Dimmidisì” e “Tecnospecial” sotto le cui insegne si è costituita la società amamatorialehe anche quest'anno ha acquisito risultati importanti. In maggio Mirko Bussi ha conquistato la maglia di campione bresciano. In giugno Dimmidisì, Flam e Comune, hanno dato vita alla prima gimcana in bicicletta per bambini, manifestazione partecipata da più di 200 ciclisti in erba entusiasti dell'esperienza. Il 25 luglio si sono disputate le prove del primo circuito cittadino; in 200 hanno pedalato partendo da via Cremona alla conquista del secondo trofeo Dimmidisì-Flam nella cornice di pubblico che applaudiva ed incitava. Nella stagione in corso gli atleti della società hanno già vinto quindici gare ponendo al primo posto con mille 600 punti nel giro di Lombardia (al secondo è altra formazione con 700 punti). Titolo già acquisito? Il 1° novembre l’ultima gara prima dell’inverno. Poi guardando al futuro con nuovi obiettivi per i quali ci si prepara con occhio attento ai giovanissimi anche per una nuova stagione. Presidente della società è Angelo Sala; vice Mirko Venturini; segretario Fabio Lorenzi. La sede della Dimmidisi-Tecnocpecial in via Palestro, 7. Sito Internet: www.dimmidisi-tecnospecial.com.
Teatro. Il ricco cartellone invernale si apre il 3 novembre con le “Ragazze” di Lella Costa, prima di molte serate
Si alza il sipario sulla stagione del Politeama Anche quest’anno il Teatro Politeama di Manerbio propone un ricco e variegato cartellone di spettacoli che accompagnerà i tanti appassionati durante la stagione invernale. Il sipario del Politeama si alzerà mercoledì 3 novembre all’insegna della riflessione in rosa con “Ragazze” di Lella Costa. Mercoledì 16 novembre sarà la volta di un grande classico, “La bottega del caffè” di Goldoni interpretato dalla compagnia Gank e coprodotto dal Teatro Stabile di Genova. Dopo la pausa delle festività natalizie, il 2011
continuerà sulla scia di opere celeberrime, con una rivisitazione di “Romeo e Giulietta” su testo e regia di Leo Muscato (martedì 25 gennaio) e l’inedito “Don Chisciotte” di Franco Branciaroli (mercoledì 2 febbraio). Graditissimo è il ritorno de I Legnanesi, martedì 22 febbraio, con la commedia “Fam frec e... fastidi”. Di tutt’altro tono l’appuntamento di mercoledì 16 marzo: la riflessione sul mondo del lavoro sarà protagonista di “Roma ore 11”, dall’indagine di Elio Petri, messa in scena dalla compagnia Mitiprese. La stagione teatrale rinnova inoltre l’appuntamento con le
Lella Costa
scuole superiori con assolute novità: “Targato H”, lo spettacolo del comicorivelazione David Anzalone, mercoledì 1 dicembre, e “The Beatles”, il musical in lingua originale dedicato al mito dei Fab Four, in programma lunedì 28 febbraio. L’ultimo appuntamento per le scuole sarà venerdì 8 aprile con un remake de “La Locandiera” per la regia di Corrado d’Elia. Dal 16 gennaio ritorna “Paga la mamma”, la rassegna destinata ai piccini presso il Piccolo Teatro di Manerbio. Per informazioni e biglietti è possibile rivolgersi all’ufficio Cultura in piazza Cesare Battisti.
Dicembre domenica pomeriggio aperto TRAVAGLIATO
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Bassa occidentale
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Orzinuovi: i corsi della “Libera Università” Hanno perso il via i corsi della “Libera Università di Orzinuovi” promossa dai locali assessorati ai servizi sociali, alle politiche giovanili e alla cultura, in collaborazione con l’Anteas e il Centro servizi per il volontariato di Brescia. Il 1° ottobre scorso ha preso il via il corso “Conoscere per rispettare”, 9 incontri sulle scienze naturali che si concluderanno il 26 novembre. Il 21 ottobre è stato avviato anche il corso “Il movimento”, sulla motricità nella terza età. Il 2 novembre prenderà il via il corso “Che cos'è la Tv? La Tv fa male?”, 10 incontri pensati per conoscere e comprendere la televisione e i suoi messaggi. Il 3 novembre prenderà il via un corso di inglese. Per informazioni: 030/9941820.
Rudiano. Presentato un esempio di collaborazione istituzionale per l’organizzazione del servizio cimiteriale
Insieme per garantire una virtuosa gestione di un servizio particolare Il comune della Bassa ha affidato a Cogeme il servizio del cimitero. Una esperienza che potrebbe risolvere problemi comuni a tante amministrazioni locali
Simona Moletta e il vicesindaco Pietro Vavassori insieme al presidente della società Cogeme, a cui sono appaltati i servizi cimiteriali, Gianluca Delbarba. Il caso di Rudiano, insieme a quelli di Castrezzato e Torbole Casaglia, è esempio paradigmatico dei risultati che possono essere raggiunti tramite la collaborazione tra comune e la società che si occupa, oltre che della gestione ordinaria delle aree cimiteriali, anche, in alcuni casi, dell'ampliamento delle strutture. È necessario, infatti, precisare che non si tratta di una privatizzazione del servizio, quanto piuttosto di una fruttuosa sinergia tra l’ente locale ed un operatore qualificato in questo ambito così delicato per il cittadino. L’apporto di competenza della società consente di intervenire in settori ad esso correlati, dischiudendo prospettive inedite: si ipotizza nel prossimo futuro un servizio di pompe funebri gestito da Cogeme, pronta a praticare prezzi calmierati, una sorta di “funerale sociale”, con un occhio di riguardo anche alla sempre più diffusa pratica della cremazione, predisponendo un servizio di collegamento tra le strutture preposte e il cimitero.
di Francesco Uberti
Nelle scorse settimane si è tenuto presso il cimitero di Rudiano un incontro per presentare un esempio di virtuosa gestione del complesso cimiteriale. L’iniziativa è nata sull’onda dell’attenzione suscitata da quanto è avvenuto qualche tempo fa a Roncadelle, dove le esigenze di un ampliamento del cimitero hanno dovuto cedere il passo di fronte alle limitazioni economiche imposte dal patto di stabilità a cui devono sottostare i comuni italiani. Ad illustrare la situazione del centro della bassa vi erano il sindaco
Un cimitero
Brebemi. Un’infrastruttura che continua a creare occasioni di dibattito e di polemica nella Bassa
Le preoccupazioni di Coldiretti a partire dagli indennizi Non si placa la querelle tra Brebemi, la società che coordina i lavori di costruzione dell'omonima autostrada che interesserà parte della bassa bresciana, e Coldiretti, che nei giorni scorsi ha lanciato l’allarme sulla grande quantità di appezzamenti agricoli espropriati per la realizzazione dell'infrastruttura. Brebemi ha tacciato questo atteggiamento di miopia, accusando l’associazione degli agricoltori di diffondere inutili allarmismi. La situazione in realtà pare essere più complicata: pur di fronte ad una grande disponibilità dei tecni-
ci che supervisionano i lavori, riconosciuta dalla stessa Coldiretti, sul piatto rimane un problema ambientale ed agricolo di notevole portata. Il nodo principale per ora sembra essere quello degli indennizzi: segnati dalla precedente esperienza della variante della statale 11, per la quale gli agricoltori non sono ancora stati totalmente indennizzati, i coltivatori puntano ad un pagamento completo e definitivo. Il segretario zonale di Chiari, Alberto Fogazzi, inoltre, pone l'accento sul concetto di “danno aziendale”, affinché venga riconosciuta alle
Un cantiere di Brebemi
aziende maggiormente colpite dalla costruzione, che in alcuni casi andrebbe a dividere la casa colonica dalla stalla, una somma maggiore. Non pare del resto molto praticabile la vendita diretta dei prodotti lungo l’autostrada, auspicata dai vertici di Brebemi, non certo nelle corde dell’agricoltura della bassa. Certo, vi sono alcuni segnali positivi: una modifica al progetto ha permesso, restrigendo la striscia di terreno interessata, di risparmiare circa 130 ettari di terreno, ma l'impatto effettivo dell’opera sull’economia agricola del territorio resta ancora tutto da valutare. (f.u.)
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“I sapori delle terre basse” per i giovani “I sapori delle terre basse” è un progetto che vuole coinvolgere i giovani disoccupati tra i 18 e i 24 anni con l’assegnazione di 7 borse lavoro nel settore agro-alimentare del valore di 1400 euro ciascuna. I partecipanti potranno lavorare per 350 ore in un punto vendita di prodotti tipici o presso un produttore della filiera. Il bando è destinato ai residenti dei comuni di Barbariga, Borgo S. Giacomo, Brandico, Corzano, Dello, Lograto, Longhena, Maclodio, Mairano, Orzinuovi, Orzivecchi, Pompiano, Quinzano d’Oglio, San Paolo, Villachiara. È possibile consultare il bando e il modulo di partecipazione sul sito internet www.fondazionebbo.it o presso gli sportelli Orientagiovani entro il 15 novembre 2010.
Orzinuovi. Tutte le attività del Jolly, perno delle iniziative giovanili nella comunità orceana
Una proposta giusta per ogni età di Elisa Bassini
Con l’inizio del nuovo anno scolastico, l’Oratorio Jolly di Orzinuovi rinnova una serie di iniziative che accompagneranno i ragazzi verso il 2011. Oltre all’intensa attività di catechesi, ha riaperto i battenti il C.A.G, lo spazio pomeridiano dedicato ai compiti e allo svago. Tutti i pomeriggi, dal lunedì al venerdì, il “Jollyway” da la possibilità ai piccoli delle scuole elementari di essere seguiti da educatori professionisti nello svolgimento dei compiti scolastici, ma anche in laboratori creativi ed attività sportive. Lo spazio per i ragazzi delle medie prende invece il nome di Sms (che sta per scuola media statale) che quest’anno ha rafforzato la stretta sinergia tra scuola media ed oratorio. Oltre al servizio pomeridiano, è possibile praticare diversi sport nell’associazione sportiva dilettantistica Jolly che conta ben 300 tesserati tra allenatori e allievi. Per il calcio a 7 sono state for-
Attività al Jolly
Orari e appuntamenti Il servizio pomeridiano del Cag “Jollyway” è dedicato ai bambini delle elementari e si svolge dal lunedì al venerdì, dalle 16 alle 18 e il mercoledì dalle 14. Gli educatori si fanno carico di andare a prendere i bambini all’uscita dalla scuola e accompagnarli presso i locali dell’oratorio. Lo spazio per i ragazzi delle medie è attivo dalle 14 al-
le 18 dal lunedì al venerdì. Le attività sono gestite dall’oratorio Jolly e da un gruppo di educatori professionisti, coordinati dall’instancabile guida di don Luciano Ghidoni. Tra le iniziative collaterali, significativa è quella della compagnia teatrale del Jolly che sta preparando il musical “Il re leone”, che andrà in scena nell’autunno 2011.
mate ben otto categorie divise in base all’età, con partecipanti nati dal 2005 al 1988. La novità assoluta di quest’anno è la nascita della squadra femminile di calcio: in seguito alle numerose richieste, è stato formato un gruppo di ragazze (nate dal 1997 e negli anni precedenti) che conta ad oggi una decina di giocatrici. Per quest’anno l’obiettivo è quello di creare lo spirito di gruppo e di prepararsi ad affrontare il prossimo campionato 2011/2012. Oltre al calcio, il Jolly intende avvicinare i giovanissimi al volley e sono state costituite quattro categorie che comprendono mini volley, under 14, juniores e open maschile. La scelta di avvicinare i ragazzi allo sport in oratorio è soprattutto di ordine educativo: il rispetto delle regole e dei compagni di squadra prepara i ragazzi all’osservanza delle norme della società in cui entreranno a far parte come cittadini consapevoli. Non si tratta quindi di un semplice svago, ma c’è in gioco l’educazione degli adulti di domani.
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Fotografie di Schena al Castello di Padernello La poesia della consuetudine. Le fotografie di Fausto Schena. È questo il titolo della mostra che si terrà del 29 ottobre al 31 gennaio prossimo negli spazi espositivi del Castello di Padernello. La mostra è promossa dalla Fondazione che negli anni si è fatta carico del recupero e della valorizzazione dell’antico maniero. La mostra sarà visitabile dal martedì al venerdì su prenotazione, il sabato dalle 14.30 alle 17.30 e la domenica dalle 14.30 alle 18.30. Il costo del biglietto d’ingresso è di 5 euro. La mostra fotografica è l’ultimo di una serie di appuntamenti che hanno visto la conferma della centralità del Castello di Padernello rispetto alla proposte culturali e di riscoperta delle tradizioni si un territorio importante come quello della Bassa.
Orzinuovi. Una presenza significativa nel tessuto socio-assistenziale locale
Orzivecchi: borsa lavoro
I colori de “La Nuvola” di Elisa Bassini
La società cooperativa sociale onlus “La Nuvola” è una presenza particolarmente significativa nel territorio della Bassa Bresciana e collabora con numerose realtà locali. Nata nel 1991 per volontà di alcuni amici con pochi soldi ma molte idee, opera da 19 anni nel campo dei servizi alla persona e in particolare nelle aree della disabilità, della salute mentale e dei minori. Un aspetto importante della cooperativa è che i dipendenti (circa 100) sono anche soci, e questo permette, secondo la presidente Rosanna Donzelli “di formare lavoratori responsabili e consapevoli”. “La Nuvola” collabora con il Centro Psico-Sociale di Orzinuovi nella gestione di progetti finalizzati al recupero dei pazienti psichiatrici del territorio, con la Fondazione Sagittaria per la salute mentale e la Comunità Socio Sanitaria “Enrico e Laura Nolli”. Anche nel campo della disabilità la cooperativa è impegnata in diversi fronti
Orzinuovi
nel sostegno di associazioni di volontariato come “Malfalda” e nel progetto “Oasi del Sollievo”, mettendo a disposizione un appartamento come alloggio per i disabili durante il fine settimana ed aiutare le famiglie nella cura dell’ospite. Da molti anni, “La Nuvola” fornisce servizi a minori e famiglie ge-
stendo i centri di aggregazione giovanile e il servizio di Orientagiovani. Nel 2002 si è formata “La Nuvola Lavoro” con l’obiettivo di inserire in un contesto lavorativo persone svantaggiate. La cooperativa, tra l'altro, si propone essa stessa come esempio di azienda sostenibile.
L’amministrazione comunale di Orzivecchi ha istituito una borsa lavoro per studenti universitari e diplomati inoccupati per l’inserimento lavorativo e sussidio formativo negli uffici comunali finalizzato a una preparazione di base utile a una eventuale partecipazione a concorsi pubblico e a una futura attività lavorativa mediatemente ore di addestramento teorico e pratico. La borsa di studio ha una dotazione mensile di 500 euro (lordi) e ha una durata di sei mesi, rinnovabili per altri sei, con una presenza complessiva di 30 ore settimanali. I candidati, al momento della presentazione della domanda di ammissione alla selezione, dovrano dichiarare di essere cittadini italiani, di non aver riportato condanne penali, di non avere procedimenti penali pendenti e di non svolgere alcuna attività lavorativa. I posti sono riservati a candidato almeno in possesso del diploma quinquennale di scuola media superiore. Le domande di partecipazione dovranno pervenire all'Ufficio protocollo del comune di Orzivecchi entro e non oltre le 12 dell’11 novembre. Il modulo della domanda di partecipazione è scaricabile dal sito www.comune.orzivecchi.bs.it
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Bassa centrale
Bagnolo Mella: teatro con “Cara... mella” L'Associazione teatrale “Cara…mella”, propone anche quest’anno, a partire dal mese di novembre, i corsi di teatro in collaborazione con la biblioteca civica e con l'assessorato alla cultura di Bagnolo Mella nell’ambito delle iniziative inserite nella convenzione stipulata tra i due enti nel 2006 e rinnovata annualmente. Da questa stagione verranno attivati due gruppi di lavoro: uno per gli alunni delle scuole elementari e il secondo per quelli delle scuole medie e superiori. Il progetto per le scuole elementari è curato da Elisabetta Innocenti; quello per gli adolescenti sarà affidato a Alessandro Barbieri. Gli incontri previsti oper gli alunni delle elementari si terranno il giovedì. Quelli per gli adolescenti il giorno successivo presso la sede dell’assiociazione in viale Stazione a Bagnolo. Per informazioni: 030/621350 e 3280175007.
Leno. Un nuovo servizio del Comune per andare in contro alle esigenze della popolazione più anziana
Un nuovo centro diurno integrato di Maria Teresa Marchioni
A Leno verrà realizzato un centro diurno integrato. La decisione è stata presa dagli amministratori locali che sperano in questo modo di tamponare, almeno in parte, la mancanza di una Casa di riposo. “Il nostro Comune − spiegano il sindaco Pietro Bisinella e l’assessore Giacomo Lazzari – è l’unico della provincia che, pur avendo più di 10mila abitanti, non dispone di una Casa di riposo. E così sarà ancora per molto. Infatti, anche se la realizzassimo con i nostri soldi, non servirebbe a niente, perché questa ipotetica Casa di riposo non potrebbe essere convenzionata e quindi per gli ospiti che non potrebbero contare sul contributo della Regione, la retta sarebbe un salasso”. Attualmente a Leno gli anziani ultra sessantacinquenni sono 2.180 (il 15% della popolazione). “Considerato che il progressivo invecchiamento della popolazione comporta un aumento di persone che presentano problemi di
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Leno
Il 4 novembre a Verolanuova Il comune di Verolanuvoa ricorderà il 6 e 7 novembre il 92° anniversario della vittoria italiana nella prima guerra mondiale e la Festa delle forze armate. Le celebrazioni, come si legge in un manifesto predisposto dall'amministrazione comunale, ricorderanno tutti i militari caduti nelle diverse missioni sostente dalle forze armate. Nella se-
rata di sabato 6, con inizio alle 20.30, presso il salone della biblioteca si terrà una serata organizzata dal locale Gruppo Alpini. La giornata di domenica 7 verrà celebrata con manifestazioni distinte a Breda Libera (alle 10 la santa messa), a Verolanuova (s.messa alel 11 in Basilica) e a cadignano (santa messa alle 10.30).
natura biologica, psicologica, relazionale e sociale, abbiamo deciso di percorrere un’altra via”. Il Centro troverà posto nei locali dell’ex Centro sociale Garda, uno stabile di proprietà del Comune, che già ora viene utilizzato come punto di ritrovo e animazione per gli anziani del paese. “Siamo consapevoli di non risolvere il problema – riferiscono il sindaco Bisinella e l’assessore Lazzari – ma di sicuro con il Centro diurno integrato mettiamo un altro importante tassello che dà corpo a quella rete dei servizi sociali, che stiamo implementano sempre più”. I lavori di sistemazione dello stabile costeranno circa 130mila euro e inizieranno a giorni. All’interno di questa struttura verranno erogati diversi servizi: si va dai servizi alla persona (supporto nelle attività della vita quotidiana, nella assunzione dei cibi e delle bevande, nella cura della persona), ai servizi sanitari e riabilitativi, passando per i servizi di animazione e di socializzazione (interventi di gruppo o individuali quali spettacoli, giochi, attività manuali e pratiche, letture).
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Montirone. Completato un importante intervento di bonifica ambientale con una spesa di 45mila euro
Messa in sicurezza un’area ad alto rischio ambientale A tre anni dal fallimento e dal progressivo abbandono dell'impianto industriale sono stati compiuti i necessari interventi in vista della soluzione definitiva di Maria Teresa Marchioni
L’amministrazione comunale di Montirone ha completato la bonifica del sito su cui sorgeva la ditta Cim, da tempo dismessa. La spesa sostenuta è di 45 mila euro. La Cim, conosciuta come Cb Griglie, aveva sede in via Borgosatollo. La ditta, famosa per la produzione di grigliette per uso domestico, era provvista di un impianto di depurazione e decantaggio delle acque lavorate, con relativo scarico, autorizzato dalla Provincia di Brescia nella fontana adiacente. Nel novembre del 2007 però la ditta fallisce e da quel momento al giugno del 2009 l’area è rimasta abbandonata; non era stata fatta nessuna opera di messa in sicurezza. In merito alla questione l’assessore all’ambiente ed ecologia Eugenio Stucchi specifica che “la si-
Il municipio di Montirone
tuazione di quest’area, sia all’esterno che all’interno, era disastrosa: c’erano serbatoi pieni di acidi, vasche a cielo aperto con all’interno liquidi verdastri All’interno, inoltre, c’erano cumuli di rifiuti portati un poco alla volta dai soliti ignoti. Inoltre nei mesi in cui la struttura è stata abbandonata qualcuno è entrato e si è portato via porte, finestre, cavi elet-
trici, condizionatori e tutto ciò che si poteva. Preso visione della situazione, in collaborazione con la Provincia di Brescia, l’Arpa e il curatore fallimentare, abbiamo iniziato la procedura per la messa in sicurezza dell'aerea. Questo intervento risale all’agosto del 2009. E nell’agosto del 2010 siamo finalmente riusciti a completare l'opera. Visti i tempi che cor-
rono, credo valga la pena precisare che l’amministrazione comunale ha fatto uno sforzo notevole: abbiamo infatti speso 45.475,92 euro, che per un Comune come il nostro non sono pochi. Con questi soldi abbiamo installato pizzometri per l'analisi delle falde acquifere, analizzato gli strati del terreno, chiuso tutti gli scarichi verso la roggia e smaltito alcuni materiali presenti all'esterno. Abbiamo inoltre chiuso tutti i locali con relativo controllo a carico del curatore fallimentare”. Ma non è tutto l’assessore spiega anche che “vista la tipologia della lavorazione di questa azienda, mi chiedo se non era opportuno negli scorsi anni seguirla meglio in collaborazione con gli enti preposti, così da evitare che accadesse ciò che invece è accaduto. Mi riferisco al lungo periodo intercorso fra il novembre del 2007 al maggio del 2009, mesi in cui nessuno della precedente amministrazione comunale si è interessato di questo sito abbandonato». Dopo aver messo mano alla prima parte dell’intervento, l’amministrazione comunale seguirà l’evolversi della situazione affinché si arrivi alla completa bonifica. «Pur essendo consapevoli delle difficoltà economiche che incontreremo – riferiscono dal Comune - non possiamo dimenticare che agire in tal senso è un nostro preciso dovere”.
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Bassa orientale
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“Rassegna Antiquaria” pronta al via in Fiera È attesa dal 30 ottobre al 7 novembre 2010 la nuova edizione di “Rassegna Antiquaria”, mostra promossa dal Centro Fiera di Montichiari che rappresenta ormai una tradizione consolidata per il pubblico di collezionisti ed appassionati. “Rassegna Antiquaria è un appuntamento di riferimento nel panorama degli eventi dedicati all’antiquariato”, spiega Ezio Zorzi, direttore del Centro Fiera di Montichiari. “L’edizione 2009 ha richiamato oltre cento espositori, con un’offerta di alto profilo che ha riscosso notevole interesse. L’obiettivo per il 2010 è consolidare il livello e proporre una mostra ancora più ricca di contenuti. “Dalla nostra – affermano – abbiamo un territorio particolarmente recettivo”.
Montichiari. L’evento, prossimo alla conclusione, è organizzato dalla locale associazione Davide Rodella onlus
Conto alla rovescia per la borsa di studio “Francesco Rodella” La commissione sta valutando gli studi per la tredicesima edizione del riconoscimento medico-scientifico promosso con Avis e Aido di Federico Migiorati
Lavori in corso per l’associazione Davide Rodella onlus che si sta preparando all’evento clou dell’anno, l’assegnazione della borsa di studio Francesco Rodella in programma sabato 4 dicembre alle ore 10 nella sala consiliare del Comune di Montichiari. L’appuntamento, giunto al traguardo delle 13 edizioni, è organizzato in collaborazione con Avis e Aido provinciali e Avis e Aido di Montichiari e premia il miglior lavoro di ricerca nel campo medico scientifico per medici e biologi nelle discipline di ematolo-
Un’iniziativa della Fondazione Rodella
gia, cardiologia, oncologia, chirurgia e trapianti di organi, tessuti e cellule, oggetto del bando di concorso relativo. Il vincitore si porterà a casa un assegno di ben 10mila euro messi a disposizione con grande generosità dall’associazione Davide Rodella onlus. La borsa di studio Francesco Rodella ha ormai assunto un’importanza che va ben oltre i confini regionali tanto da essere diventata uno degli appuntamenti fissi nel settore, riconosciuta a livello medico e scientifico per l’alto livello dei lavori svolti. È un impegno, quello del dottor Antonio Rodella (amministratore dell’associazione), che viene portato avanti con grande professionalità e che lo ha spinto nel tempo ad unire sempre più persone esperte nei rispettivi settori al fine di raggiungere quell’obiettivo che si era prefisso nel 1998 alla scomparsa del fratello Francesco, vale a dire trasformare un appuntamento in una tradizione cercando di far convergere sempre più luminari della medicina nel contrasto alle malattie. E sinora i tanti successi ottenuti e gli apprezzamenti giunti da tutto il mondo medico e scientifico sono la soddisfazione maggiore.
Musica. Successo per l’iniziativa che ha animato molte serate dell’estate monteclarense
Dopo le "Note" prosegue l'attività di sensibilizzazione L’estate 2010 è andata in archivio e anche la rassegna musicale “Note sotto le stelle”, organizzata da Aido e Scuola d’archi Pellegrino da Montechiaro, ha concluso da poco la sua decima edizione nella splendida cornice del Gardaforum: protagonisti dell’ultimo dei quattro concerti sono stati il violinista Glauco Bertagnin e il violoncellista Luigi Puxeddu accompagnati dal pianista Giampaolo Stuani. I tre hanno portato in scena, davanti ad un pubblico numeroso, due brani di Beethoven e di Mendelssohn, rispettivamente il Trio in re magg. op. 70 n. 1 e il Trio in
re min. op. 49. Prima del concerto sono state consegnate agli ex presidenti delle due associazioni organizzatrici, Carlo Sbrini e Ines Nodari, due targhe-ricordo, una sorta di ringraziamento a chi ha voluto, 10 anni fa, la rassegna "Note sotto le stelle”, proseguita poi grazie agli attuali numeri 1 delle due associazioni, Paolo Percassi e Maria Rosa Baratti unitamente al direttore artistico dell’iniziativa, il Maestro Giacomo Bellini. Durante l’estate si sono susseguiti con pieno successo i momenti musicali con musicisti e formazioni di alto livello: dall’Ensemble da
camera I Cinque Quarti, esibitasi il 18 luglio sino al quartetto jazz La Movida di Titti Castrini che ha strabiliato tutti il 1° agosto sino al recital del chitarrista gardesano Luca Lucini, il 4 settembre. Parallelamente alla rassegna sono proseguite anche le attività di sensibilizzazione della popolazione sul tema della donazione di organi, fine principale dell’Aido, che continueranno nei prossimi mesi. L’obiettivo dell’associazione è arrivare ai 1000 iscritti, un traguardo che potrebbe essere raggiunto già nel 2011. Per informazioni: 030/962148. (f.m.)
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Carpenedolo: non solo novello Promossa dalla Pro loco presieduta da Mario Ferrari si tiene, domenica 14 novembre a Carpenedolo l'iniziativa enogastronomica “Non solo novello”. La centrale piazza Matteotti ospiterà a partire dalle 14 un percorso enogastronomico del gusto in cui a farla da padrone sarà ovviamente il vino novello. I partecipanti potranno degustare altri prodotti locali e, grazie al coinvolgimento di alcuni operatori locali, anche alcune gustose novità come il risotto e il gelato al novello. A completare la giornata la Pro loco ha pensato anche ad una serie di intrattenimenti musicali. L'iniziativa “Non solo novello” si tiene a Carpenedolo in concomitanza con un altro momento particolarmente apprezzato dalla popoazione come il mercato agricolo. La giornata precede di qualche settimana l’attesa Fiera del torrone.
Ghedi. Dibattito su un pezzo di storia e di cultura locale a rischio per lo stato di forte degrado
Palazzo Orsini: ipotesi di recupero di Elisa Bassini
Sicuramente molti ghedesi non conoscono la storia di quel grande edificio, di dimensioni fuori scala rispetto al minuto tessuto urbano del centro, che è Palazzo Orsini. Fatto costruire da Niccolò III Orsini agli inizi del Cinquecento, la dimora è ora ridotta ad un rudere e rischia di essere demolita. Il Gruppo archeologico e la Pro Loco di Ghedi hanno avviato una serie di iniziative per sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica per la salvaguardia di questo pezzo di storia bresciana. Venerdì 22 ottobre ha avuto luogo una serata scientifico-divulgativa durante la quale sono intervenuti Matteo Ferrari, ricercatore della Scuola Normale Superiore di Pisa e Vincenzo Gheroldi, funzionario della Soprintendenza dei Beni architettonici e paesaggistici. Dai contributi dei due studiosi è emersa l’importanza della committenza di Nicco-
Palazzo Orsini
Rapoceldone in scena a Montichiari La compagnia teatrale Rapolcedone di Carpenedolo, nell’ambito del cartellone della stagione teatrale 2010-11 che si svolgerà al teatro G. Bonoris di Montichiari, il prossimo 14 novembre, con inizio alle 17, presenterà il suo ultimo lavoro. Si tratta dell’allestimento scritto da Velise Bonfante dal titolo “Dumà com-
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pese j-agn” con la regia di Severino Boschetti. Il costo del biglietto d’ingresso per platea e palchi (che può essere acquistato prima dello spettacolo) è di 6 euro. I biglietti possono essere acquistati anche on prevendita sabato 13 dalle ore 16 alle 19 presso il botteghino del teatro monteclarense.
lò III Orsini, membro dell’illustre famiglia romana e comandante al soldo dell’esercito della Repubblica di Venezia. Proprio la Serenissima volle premiarlo del feudo di Ghedi, dove l’Orsini edificò la propria dimora intorno al 1505. In origine il palazzo presentava un porticato e un’elegante loggia al piano superiore. Le pareti erano coperte da affreschi raffiguranti le gesta di Niccolò ad opera del pittore Girolamo Romanino. Dopo la morte dell’Orsini, l’edificio venne modificato e le pitture strappate si dividono tra il Museo di Budapest, la Pinacoteca di Tosio Martinengo di Brescia e la collezione di Ugo da Como. Per mantenere viva la memoria di una testimonianza così importante, il Gruppo archeologico di Ghedi si sta adoperando per la sua salvaguardia. Per comprendere meglio la figura dell’Orsini, il gruppo ha inoltre organizzato una visita nei luoghi d’origine dell’Orsini, a Pitigliano e nella Maremma toscana, prevista dal 22 al 25 aprile 2011.
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UnitĂ operativa attiva dal 1° gennaio 2004 Ăˆ dal 1° gennaio 2004 che l’ospedale di Montichiari, uno dei presidi dell’azienda ospedaliera Spedali civili di Brescia, dispone di una unitĂ operativa di medicina d’urgenza e d’emergenza, un servizio “universalmenteâ€? noto come pronto soccorso. Otto sono i medici dell’unitĂ operativa che, coordinati dal responsabile, il dott. Massimo Bocchicchio, garantiscono, insieme a 16 infermieri, il funzionamento dell’unitĂ operativa. Il pronto soccorso si trova al piano -1 del Presidio Ospedaliero di Montichiari. Occupa una superďŹ cie di 800 mq ed è costituito da una camera calda (luogo di arrivo di ambulanze ed autoveicoli), da un’area “triageâ€? (luogo dove avviene la presa in carico infermieristica), da una sala d’attesa, da un’area amministrativa e da un'area di cura.
Montichiari. Intervista al dott. Massimo Bocchicchio, direttore dell'unitĂ
E.R. dagli Usa alla Bassa di Massimo Venturelli
“Quella della medicina d'urgenza e d'emergenza è una disciplina relativamente giovane che ha preso piede in Italia soltanto negli ultimi 15 anniâ€?. Parte da questa considerazione l'intervista con il dott. Massimo Bocchicchio direttore dell’unitĂ operativa di medicina d’urgenza del presidio ospedaliero di Montichiari. Sin dalla sua istituzione, avvenuta il 1° gennaio del 2004, è stato responsabile della struttura, ne ha seguito passo a passo lo sviluppo e la crescita. La sua è una vera e propria passione per la medicina d’urgemza e d’emergenza, che l’ha portato a lasciare la medicina intesiva per dedicarsi a quella che, in fase di avvio, si presentava come una vera e propria sďŹ da. “Prima che la medicina d’urgenza diventasse specialitĂ autonoma − ricorda il dott. Bocchicchio − i medici che prestavano servizio al pronto soccorso venivano dalle esperienze piĂš diverse e spesso trovavano grandi difďŹ coltĂ
Il dott. Massimo Bocchicchio
nel dedicarsi a una attivitĂ medica che poco o nulla ha a che fare con quella svolta in altre unitĂ operativeâ€?. Viene spontaneo, a questo punto, domandare al medico se l'immagine dei medici da pronto soccorso che gli italiani si sono fatti grazie alla fortunata serie E.R. corrisponda al vero. “In qualche
modo sĂŹ − è la sua risposta − perchè la medicina d'urgenza è nata proprio negli Stati Uniti e ha il suo punto di forza in professinisti formati proprio per affrontare i casi che arrivano con tempestivitĂ e precisioneâ€?, tanto che anche in Italia si è avvertita l'esigenza una speciďŹ ca formazione.
Una realtĂ in crescita Da sei anni alla guida del Pronto soccorso di Montichiari, il dott. Bocchicchio, che è anche membro del consiglio direttivo della SocietĂ italiana di medicina di emergenza e d'urganze, ha visto progressivamente crescere l'u.o. afďŹ data alla sua direzione. “In sei anni – racconta – siamo passati dagli 11/12mila accessi iniziali ai 22mila attualiâ€?. Si tratta di persone che si recano al pronto soccorso per i problemi piĂš diversi: dalle malattie o traumi che mettono in pericolo la vita alle cosiddette “urgenze minoriâ€?, dalla piccola traumatologia ai piccoli e grandi problemi psicosociali, dalle malattie croniche riacutizzate alla malattie incurabili. Tra questi pazienti ci sono uomini, donne e bambini di ogni etĂ e nazionalitĂ ; per alcuni di loro spesso il pronto soccorso rappresenta l’unico accesso al sistema sanitario. Ogni paziente è accolto e ascoltato, il suo problema viene valutato da medici esperti nelle cure in urgenza e se necessario approfondito con l’ausilio di esami strumentali e di laboratorio. “Questa attivitĂ di ascolto – afferma il dott. Bocchicchio – ha ridotto di molto il numero di quanti si rivolgono al pronto soccorso pur non avendone uno stretto bisognoâ€?.
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Economia L’incontro
Stefano Dotti Presidente Autorità d'ambito di Brescia
Al lavoro per il futuro del servizio idrico L'Autorità davanti a due mesi di intenso lavoro Stefano Dotti
di Mario Garzoni
“Abbiamo davanti poco più di due mesi di lavoro per programmare il futuro del servizio idrico integrato in provincia di Brescia” esordisce così Stefano Dotti, Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Autorità d’Ambito di Brescia. Il riferimento del Presidente è alla data del 31 dicembre prossimo, una data particolare perché segnerà l’ormai sempre più probabile conclusione delle attività dell’Aato con il passaggio delle sue competenze e funzioni ad un altro soggetto. “In questi mesi non si sono registrati mutamenti del quadro normativo nazionale – prosegue Dotti – per cui allo stato attuale permane la disposizione introdotta lo scorso marzo che sopprime le Autorità d’Ambito alla fine dell’anno e assegna alle Regioni il compito di stabilire quale soggetto dovrà subentrare alle stesse Aato. Di recente la Regione Lombardia ha presentato all’Unione delle Province Lombarde e all’Associazione dei Comuni della Lombardia un testo di legge che intende approvare nel breve nel quale viene disciplinata l’assegnazione alle Province delle competenze dell’Aato”. “Se da una parte ritengo corretto riconoscere anche su questa partita alle Province il ruolo di ente deputato alla pianificazione a scala sovracomunale (Dotti come noto ricopre anche la carica di Assesso-
re all’Ambiente della Provincia – ndr), dall’altra non posso non rilevare che il passaggio delle competenze, alla luce anche delle attuali previsioni contenute nel progetto di legge della Regione Lombardia,
può senza dubbio produrre una battuta d’arresto nel processo decisionale che riguarda il servizio idrico integrato. Ecco perché intendiamo accelerare da qui alla fine dell’anno piuttosto che fermarci
Depurazione: nodo critico “Ma è ancora il servizio di depurazione delle acque il nodo più critico – continua Dotti – ed è proprio sulla depurazione che abbiamo concentrato e concentreremo i nostri investimenti”.Tra il 2007 e il 2010 sono giunti a completamento molti degli interventi che avevamo finanziato attraverso specifici accordi di programma, oltre 100 milioni di euro di investimenti che oggi permettono a molti Comuni le cui acque reflue non venivano trattate di raggiungere un impianto di depurazione. Nella Bassa, a Rudiano, è stato un nuovo impianto di depurazione, sono in procinto di partire i lavori per due grandi impianti di depurazione a Torbole Casaglia e a Rovato che risolveranno definitivamente i problemi di oggi di una
vasta area. “Stiamo conducendo una frenetica attività di ricerca di finanziamenti, in particolare in ambito comunitario, consapevoli che lo sforzo economico per realizzare queste opere non possa ricadere esclusivamente sulle tariffe pagate dai cittadini – spiega Dotti – ma credo sia necessario anche rendere finanziariamente più solida la gestione del servizio idrico integrato”. Il Presidente in questo modo anticipa l’altro aspetto sul quale l’Aato intende entro la fine dell’anno assumere una decisione in merito a una possibile aggregazione delle gestioni che oggi operano sul territorio per formare un’unica società che a quel punto avrebbe una dimensione tale da rendere attuabili i progetti dell’Aato.
con il rischio di dilatare ulteriormente un rallentamento che sarà fisiologico”. E le cose da fare non mancano certo. “A partire dalla revisione del Piano d’Ambito – continua il Presidente Dotti – con la quale ci proponiamo di ridefinire la programmazione degli investimenti sulle infrastrutture del servizio idrico verificando la possibilità di anticipare quanto più possibile gli interventi più urgenti”. L’Autorità d’Ambito, infatti, grazie anche a quanto è ulteriormente emerso nel precedente triennio di gestione, ha condotto una nuova e più puntuale ricognizione dello stato dei servizi idrici sull’intero territorio provinciale, identificando le maggiori criticità sia in termini infrastrutturali che igienicosanitari e conseguentemente individuando in modo più preciso gli interventi che ne consentiranno il superamento. Così, a fronte di dotazioni idriche insufficienti o qualitativamente problematiche sono stati proposti interventi di miglioramento sulla rete di distribuzione, adeguamenti dei sistemi di potabilizzazione delle acque o ancora la ricerca di nuove fonti di approvvigionamento per alimentare reti idriche al servizio di più Comuni. Sul fronte della fognatura e del collettamento delle acque reflue sono state messe a fuoco le situazioni più critiche, dove per esempio la copertura del servizio è percentualmente inferiore alla media provinciale ovvero particolarmente precaria o insufficiente.
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Una storia iniziata nel 1970 Il 2010 per Cogeme è un anno particolare. La multiutility oggi guidata da Gianluca Delbarba, festeggia il 40° anniversario della sua fondazione. Era infatti il 1970 quando per iniziativa di alcuni comuni si dava vita a una società pubblica che avesse in quel contesto storico l’obiettivo di metanizzare i terrotori dei comuni fondatori. Già nel nucleo fondativo erano presenti alcuni comuni della Bassa come Castrezzato, Comezzano/Cizzago, Rudiano, Lograto, Maclodio e Urago d’Oglio, anche se per tradizione Cogeme è stata configurata come una realtà tipicamente franciacortina. Nel corso della sua storia Cogeme ha visto aumentare nella sua compagine societaria il numero dei comuni bassaioli
Cogeme. Intervista al presidente della multiutility Gianluca Delbarba sul rapporto con le comunità della Bassa
Una collaborazione che non è solo fornitura e gestione di servizi Storicamente una relazione c’è sempre stata con questa parte del territorio bresciano. È necessario però, come è avvenuto altrove, qualificarla ulteriormente
afferma Delbarba − la fa sicuramente la gestione del servizio idrico integrato”. Sono molti i comuni della parte occidentale della Bassa (sino a Quinzano) che hanno affidato alla multiutility che ha la sua sede a Rovato la gestione dell’importante servizio. “Sul fronte della raccolta dei rifiuti − continua il presidente di Cogeme − siamo presenti in quasi tutti i comuni della Bassa ad eccezione di Orzinuovi, Quinzano e San Paolo2” Anche se queste sono le principali attività che legano Cogeme alla Bassa vi sono altri settori in cui la collaborazione è avviata. “Lavoriamo con alcune amministrazioni comunali locali nel settore del calore, gestendo gli impianti termici pubblici − sottolinea Delbarba −.Così come abbiamo messo a disposizione di questa parte del Bresciano le nostre competenze e i nostri servizi nel campo del fotovoltaico”. Insomma Cogeme, società tradizionalmente associata alla Franciacorta, considera la Bassa un territorio baricentrico. “Con la costituzione di LGH, la holding con le municipalizzate di Cremona, Pavia, Lodi e Crema, la Bassa − afferma Delbarba − diventa centrale per Cogeme”.
di Massimo Venturelli
“A fronte del forte radicamento con la Franciacortia il rapporto tra Cogeme e i comuni della Bassa bresciana è forte e sensibile a interessanti sviluppi”. Ad affermarlo è Gianluca Delbarba attuale presidente di una delle prime società per azioni dei Comuni in Italia. Quello con la Bassa è un rapporto forte non soltanto perchè nella compagine societaria sono presenti ben 24 comuni bassaioli, ma anche perchè proprio a questo territorio Cogeme fornisce un considerevole numero di servizi pubblici. “La parte del leone −
Gianluca Delbarba, presidente di Cogeme
Sviluppi. La positiva esperienza di “Pianura sostenibile” realizzata grazie alla Fondazione Cogeme
Al fianco dei comuni per uno sviluppo responsabile Il legame con un territorio non può alimentarsi soltanto di rapporti che hanno una natura commerciale. È necessario invece che le amministrazioni locali, la gente percepiscano l’attenzione per un’area territoriale non come occasione per fare fatturato. Anche i vertici di Cogeme, presidente in testa, sono convinti di questo e, negli anni l’hanno dimostrato affiancando i comuni clienti in operazioni che vanno al di là della fornitura de iservizi già ricordati. Il rapporto con la Franciacorta è stato in qualche modo paradigmatico. Grazie alla Fondazione Cogeme, una onlus
nasce alcuni anni fa come “braccio solidale” della multiutility, è stato messo in campo il progetto “Franciacorta sostenibile” per aiutare le comunità interessata a progettare responsabilmente e con criteri condivisi lo sviluppo futuro del territorio. ll percorso è iniziato nel 2007 con l’individuazione di comuni indicatori ambientali da inserire negli strumenti di pianificazione territoriale: il Piano di governo del territorio (Pgt) e la Valutazione ambientale strategica. “Iniziativa analoga, anche grazie ad una maggiore disponibilità di un numero sempre più ampio di amministrazioni loca-
li − ricorda Gianluca Delbarba − è stata avviata anche nella Bassa”. Da qualche tempo ha preso il via il progetto “Pianura sostenibile”, un percorso a servizio degli enti locali e degli amministratori che, partendo dalle enunciazioni e dalle norme, per la realizzazione progetti e buone pratiche di sostenibilità da recepire negli indirizzi per la redazione del Piano di governo territoriale. “È questa una delle vie − conclude il presidente di Cogeme − che la nostra società deve percorrere per alimentare il un rapporto sempre più stretto con la Bassa”. Cogeme
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Zootecnia. Alla Fiera internazionale di Cremona un convegno su un tema di grande attualità
Quali costi per la produzione del latte? Il confronto a più voci è promosso dalla Direzione generale agricoltura della Regione e dall’Aral presieduta dal bresciano Germano Pè di Mario Garzoni
“Il bilancio aziendale di un’impresa zootecnica può migliorare o peggiorare a seconda delle scelte gestionali compiute lungo la filiera: serve una gestione professionale dell’azienda, capace di individuare e risolvere i punti critici, e i tecnici Sata oggi, grazie al paziente lavoro impostato negli ultimi anni, sono in grado di offrire questo servizio a sostegno delle imprese”. Queste le parole con le quali il presidente dell’Aral Lombardia, Germano Pè, anticipa le tematiche del convegno che l’associazione regionale degli allevatori ha organizzato con la direzione generale agricoltura di Regione Lombardia per il 28 ottobre in apertura della Fiera internazionale del bovino da latte di Cremona. Al centro del confronto, un tema strategico per il settore quale il costo di produzione del latte e gli strumenti necessari per migliorare il reddito aziendale: un campo sul quale sono da tempo al lavoro le associazioni allevatori, il Sata e
L'edizione 2009 della Fiera di Cremona
Precisazioni doverose Nel numero 4 di questo free press (agosto 2010) era stata data la notizia della presentazione, presso l’allevamento Cristini di Isorella, di un filtro biologico antinitrati denominato “Ultimate 1.0”. Nell’articolo in quetsione si citava anche la Fondazione Ceerl (Centro eccellenza energie rinnovabili) di Lonato. Nei giorni scorsi è giunta in redazione una lettera della stessa fondazione in cui smentiisce il proprio coinvolgimento “in qualsiasi proposta, studio o realizzazione del macchinario o progetto o qualsiaia altra cosa denominata
Ultimate 1.0 presentato in data 29 luglio in Isoralla dal signor Claudio Arivetti, al tempo presidente della Fondazione”. Proprio per l'utiizzo indebito del nome della Fondazione nella citata presentazione, continua la lettera, sono state revocate al presidente del tempo le cariche rivestite nel Ceerl. La lettera precisa anche che la Fondazione Ceer “nulla ha a che fare con l'associazione Refuture, che nei resoconti giornalistici appare essere la precedente forma giuridica dell'attuale fondazione”.
i ricercatori delle università, “partner” del Pirellone nell’attività di sostegno ad un comparto produttivo strategico, che ha come noto in Lombardia la prima regione con una quota pari a circa il 40% del latte nazionale. Una filiera il cui reddito può essere migliorato attraverso passaggi strategici come la riduzione dei rischi di contaminazione o, ancor prima, il miglioramento della qualità delle produzioni foraggere. “Naturalmente oltre a questo rimane prioritario l’impegno per la valorizzazione e difesa dei prodotti di grande tradizione del nostro Made in Italy – spiega il presidente Pè –. Una tendenza che stiamo portando avanti da anni: quella della qualità, dei prodotti tracciati, sicuri e identificati con il nostro marchio Italialleva”. Un percorso che spesso si scontra con il problema della scarsa rimuneratività del prezzo del latte riconosciuto alla stalla. Da qui la necessità, spiega il direttore Aral Massimo Battaglia, “di condividere con il settore i risultati degli sforzi effettuati al fine di trovare una strada per ridurre i costi di produzione senza incidere sulla qualità”. Al convegno, che si terrà in mattinata a partire dalle 10, parteciperanno Paola Amodeo, specialista alimentazione Sata, che terrà una relazione sui fattori che intervengono sui costi della produzione di latte e i punti critici per la sostenibilità economica dell’allevamento, mentre Michele Campiotti, tecnico specialista del settore sempre in forze al Sata, spiegherà come migliorare la gestione aziendale con l’aiuto del Sata.
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Moda. Da “Donatella Calzature” proposte sempre attente alle ultime tendenze internazionali
Calzature e pelletterie: qualità ed esclusività vanno di pari passo La titolare segue con particolare attenzione le vetrine nazionali in cui vengono presentate le novità di un settore sensibile alla ricerca del particolare a cura di VoceMedia Pubblicità
A Capriano del Colle, in località Fenili Belasi, ha sede una realtà commerciale di calzature e pelletterie di primo piano: Donatella Calzature. La titolare, Donatella Zanini, da quattro anni è imprenditrice di moda; nel 2006 ha aperto nello stesso comune un piccolo, ma fornitissimo negozio, da poco ha ampliato l’esposizione trasferendosi nella sede attuale. La passione di Donatella per le forme, i colori ed il gusto parte da lontano e via via il sogno si è tradotto in realtà; con sapienza ed umiltà ha saputo apprendere competenze, “segreti del mestiere”, capacità di operare strategie commerciali da imprenditori con maggior esperienza e la sua presenza alle fiere settoriali le ha consentito un continuo e costante aggiornamento elemento fondamentale nella moda. La principale fiera della calzatura è
La sede di “Donatella Calzature”
Al passo con la moda Donatella Calzature si rivolge prevalentemente alla donna giovane che ama calzature di tendenza per colori e forme, che non si lascia condizionare dalla griffe, ma che vuole scegliere la calzatura secondo la sua personalità, secondo il suo gusto e che si lascia consigliare da chi ha fatto della moda una scelta di vita. Le tendenze vedono privilegiate le calzature in vernice o pelle con colori “terra” (sabbia, beige, panna ecc.), è previsto un ritorno alla forma appuntita e resistono i tacchi alti e a spillo. Donatella,
proprio perché attenta alla continua evoluzione delle forme, dei materiali e dei colori sa consigliare alla donna una calzatura personale ed esclusiva, difficilmente, infatti Donatella propone a due donne un calzatura uguale, inoltre, obiettivo di Donatella Zanini, comune per tutti gli operatori del settore, è la difesa del made in Italy (tema molto caro a numerosi operatori della filiera dell'abbigliamento, ndr.), certa della validità di un prodotto tradizionalmente accreditato sui mercati internazionali.
Micam di Milano: Micam Shoevent è una vetrina delle anteprime della moda per i modelli di calzature, che con riferimento alla corrispondente stagione dell'anno successivo, saranno nei negozi ed ai piedi dei consumatori in Italia e nei più importanti mercati internazionali. Micam ShoEvent mette in mostra collezioni dall’alto contenuto stilistico, che vanno dalla calzatura elegante a quella trendy, dalle proposte più interessanti per la donna contemporanea a esclusivi modelli per l’uomo classico, sempre legati da un’elevata qualità che viene raggiunta grazie all’utilizzo di materiali pregiati, alla cura nella lavorazione e all’attenzione per i dettagli. Il Salone dedicato alle calzature di fascia medio-alta e alta ribadisce ancora una volta la leadership internazionale per il business calzaturiero e resta l’appuntamento che gli operatori non possono mancare. “Abbiamo il prodotto giusto, nella città giusta e nelle date giuste – sottolinea il presidente di Anci – per questo produttori e compratori di tutto il mondo si danno appuntamento a Milano in occasione di Micam. Anche la scelta di inaugurare nella giornata di domenica per favorire i compratori italiani si è rivelata una buona strategia, alla luce del fatto che proprio gli ingressi degli operatori italiani hanno registrato una forte crescita nella prima giornata, in riferimento al giorno inaugurale dello scorso settembre”.
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Ghedi. “Evoluzione naturale” della dottoressa Monica Ferrari: qualcosa di diverso dall’erboristeria
Conoscere la fitoterapia e le sue importanti proprietà terapeutiche Una struttura accogliente e moderna pensata per il benessere della sua clientela. All’attività commerciale si affianca anche una azione di carattere culturale a cura di VoceMedia Pubblicità
“Evoluzione naturale” non è la classica erboristeria, angusta e un po’ claustrofobica con scaffali ricolmi di confezioni. Con i suoi 82 mq, è una struttura moderna ed accogliente pensata per il benessere della clientela. È questo il primo messaggio per chi varca la soglia di “Evoluzione naturale”, aperta circa un anno fa da Monica Ferrari insieme a Carla Bindoni. La dottoressa Ferrari, specialista nel campo della naturopatia, è convinta che il compito di un’erboristeria non sia semplicemente quello di vendere fitocomplessi, ma di fornire una consulenza completa tramite un approccio olistico. Per questo motivo, prima della scelta dei fitoterapici adatti, la dottoressa compie degli esami iridologici per valutare lo stato psico-fisico della persona ed
La dottoressa Monica Ferrari
Un impegno su più fronti La dottoressa Monica Ferrari ha conseguito una laurea umanistica presso l'Università degli Studi di Parma. È coordinatrice e responsabile di corsi rivolti all’inserimento occupazionale ed autrice di recensioni a carattere socio-culturale su alcuni giornali locali. Ha collaborato in qualità di ricercatrice con l’Associazione Scientifica Studi Carsici di Brescia. È anche reflessologa, floriterapeuta, ricercatrice e naturopata, promuove e organizza serate informative sulla medicina naturale a carattere divulgativo.
Attualmente si sta occupando di ricerche nel campo della micoterapia. È presidente regionale per la Lombardia dell’Università Popolare A.e.me. tra. di Torino che fa parte della confederazione nazionale delle università popolari ed è iscritta all’anagrafe nazionale degli enti di ricerca. L’università ha la sua sede per la Lombardia proprio a Brescia. Da circa un anno la dottoressa Monica Ferrari ha aperto “Evoluzione naturale”, un'erboristeria innovativa nella cittadina di Ghedi.
individuarne le alterazioni e gli squilibri. In seguito si agisce ripristinando il benessere a più livelli, anche sul piano emozionale tramite la floriterapia. Oltre ai fitoterapici, l’erboristeria offre una vasta gamma di erbe per tisane, integratori alimentari, profumi, cosmetici, olii essenziali ed un’ampia sezione dedicata agli alimenti biologici. Oltre all’attività commerciale, la dottoressa Ferrari organizza delle serate informative per far conoscere la medicina naturale al largo pubblico: una di queste si svolgerà giovedì 28 ottobre alle ore 21 presso la sala consiliare del comune di Ghedi con l’intervento del dott. Rho sui temi di depurazione e disintossicazione. La dottoressa Ferrari ha inoltre all’attivo numerosi studi e ricerche nel campo della naturopatia ed è presidente regionale dell’Università Popolare A.e.me.tra. di Torino, che ha la sua sede lombarda a Brescia. La scuola, diretta dal dott. Valerio Sanfo, propone corsi di formazione professionalizzanti per le discipline bio-naturali del benessere. I corsi, della durata triennale, sono tenuti da docenti universitari, naturopati, farmacisti e chimici, erboristi, biologi, affermati professionisti nel settore delle medicine non convenzionali. Al termine della scuola è possibile conseguire il diploma di Naturopata ed accedere al quarto anno di specializzazione.
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Capriano del Colle. La Medicalspa Coppini offre le più moderne tecnologie per la cura del corpo
L’estetica è una scienza che non può essere improvvisata Per il benessere di corpo e viso non ci si può affidare a professionalità improvvisate. Nel centro della Bassa il cliente è seguito con la massima attenzione a cura di VoceMedia Pubblicità
Il viso e il corpo parlano di noi ed il loro benessere concorre alla salute dell’intera persona. Entrambi costituiscono a tutti gli effetti il nostro primo biglietto da visita e per la loro cura è importante affidarsi a degli specialisti qualificati. Dalla professionalità e dall’esperienza della farmacia Coppini di Capriano del Colle, è nata la Medicalspa Coppini che si occupa del benessere di viso e corpo. Non si tratta di un centro estetico come tanti, ma la struttura, inaugurata nei mesi scorsi, è all’avanguardia per tecnologia delle strumentazioni, scientificità ed efficacia degli interventi. Prima di effettuare qualsiasi trattamento, i clienti sono sottoposti ad un accurato checkup per individuare le modalità di
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Adèle e il mistero del faraone
Cultura
1912. L’intrepida e giovane giornalista Adèle Blanc-Sec è pronta a qualunque cosa pur di raggiungere i suoi obiettivi, e arriverà fino in Egitto per affrontare mummie di ogni forma e dimensione! Ma nel frattempo Parigi è in preda al panico più totale: un uovo di pterodattilo di 136 milioni di anni fa conservato in una teca del museo di storia naturale si è improvvisamente e misteriosamente schiuso liberando un rettile volante che terrorizza i cieli della città. Ma nulla può preoccupare Adèle Blanc-Sec, le cui straordinarie avventure riservano tante altre sorprese... Una nuova avventura che ha dietro la macchina da presa Luc Besson che si diverte: avventure e scene mozzafiato, humour, situazioni paradossali, spirito fanciullesco per giocare e rigiocare.
Sale della Comunità. Riparte il progetto “Buongiorno cinema”
VOCESAS
La scuola al cinema
di Mauro Toninelli
È ormai prossima alla partenza l’edizione 2010-2011 di “Buongiorno Cinema!”, il percorso di proiezioni mattutine per le scuole della provincia di Brescia. Il progetto, voluto da Provincia di Brescia e Regione Lombardia e realizzato da Voce Sas, prevede la proiezione commentata in sei Sale della comunità del Bresciano. Le Sale scelte sono il cinema parrocchiale Pavanelli della comunità di S. Afra in Brescia, la sala Giovanni Paolo II di Agnosine, il Lux di Lumezzane Pieve, il San Giovanni Bosco di Bienno, l’Agorà di Ospitaletto e il Gloria di Montichiari. Prima di ogni proiezione sarà presentata una scheda della pellicola con attenzione a ogni fascia di età a cui il film è rivolto. Al termine, poi, sarà proposto un dibattito, animato da un esperto sui contenuti. Nel corso delle proiezioni verranno anche distribuite le schede per partecipare al concorso “Piccolo critico” come da tradizione abbinato a “Buongiorno Cinema!”. Alla fine dell’edizione 2010-2011 sarà organizzata una mattinata per la premiazione dei migliori elaborati. “Buongiorno Cinema!” prevede anche la realizzazione di laboratori condotti del regista Claudio Uberti
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per un dialogo sul lavoro cinematografico con proiezione e commenti di alcune sue realizzazioni. La proposta porterà i ragazzi a misurarsi con la costruzione di un prodotto audiovisivo, dalla stesura del soggetto alla realizzazione di un cortometraggio. Ogni singolo laboratorio può essere adattato alle specifiche esigenze delle scuole che partecipano al progetto. Per le scuole della bassa bresciana la Sala di riferimento è il Gloria
di Montichiari, ma nulla vieta alle scuole di spostarsi, perchè interessate ad altri film o a proposte particolari come la proiezione in lingua originale di “The hurt locker” vincitore dell’oscar come miglior film nel 2010. Le programmazioni dei film al Gloria seguiranno questo calendario: “Il piccolo Nicolas e i suoi genitori” 4 dicembre ore 9.30; “Robin Hood” 26 febbraio ore 9.30 e “La prima cosa bella” 5 marzo. Info 030.44250 (int. 7) o buongiornocinema@vocemedia.it
La programmazione IDEAL-CASTENEDOLO: 20 sigarette: sabato 30 ottobre ore 21; domenica 31 ottobre ore 21. Cani e gatti - La vendetta di Kitty: domenica 31 ottobre ore 15. IL GABBIANO-GHEDI: Sansone: sabato 30 ottobre ore 21; domenica 31 ottobre ore 15.30. L'apprendista stregone: sabato 6 novembre ore 21; domenica 7 novembre ore 15.30. Tata Matilda e il grande botto: sabato 13 novembre ore 21; domenica 14 novembre ore 15.30. Barbarossa: lunedì 15 novembre ore 21. Cani e gatti - La vendetta di Kitty: sabato 20 novembre ore 21; domenica 21 novembre ore 15.30. Robin Hood: lunedì 22 novembre ore 21. Cattivissimo me: sabato 27 novembre ore 21; domenica 28 novembre ore 15.30. GLORIA-MONTICHIARI: L'ultimo dominatore dell’aria: sabato 30 ottobre ore 21; domenica 31 ottobre ore 15, 21; lunedì 1 novembre ore 21. Innocenti bugie: domenica 7 novembre ore 15, 21; lunedì 8 novembre ore 21. Benvenuti al Sud: sabato 13 novembre ore 21; domenica 14 novembre ore 15, 21; lunedì 15 novembre ore 21. Cattivissimo me: sabato 20 novembre ore 21; domenica 21 novembre ore 15, 21; lunedì 22 novembre ore 21. Luisa Miller, lirica: mercoledì 24 novembre ore 20. Adèle e l’enigma del faraone: sabato 27 novembre ore 21; domenica 28 novembre ore 15, 21; lunedì 29 novembre ore 21. AURORA-PAVONE MELLA: Eclipse: sabato 30 ottobre ore 20.45; domenica 31 ottobre ore 15, 20.45; lunedì 1 novembre ore 20.45. L’uomo che verrà: mercoledì 3 novembre ore 20.45; giovedì 4 novembre ore 20.45. Cani e gatti - La vendetta di Kitty: sabato 6 novembre ore 20.45; domenica 7 novembre ore 15, 20.45. Bastardi senza gloria: martedì 9 novembre ore 20.45; giovedì 11 novembre ore 15, 20.45. Step Up 3: sabato 13 novembre ore 20.45; domenica 14 novembre ore 15, 20.45. L’ultimo dominatore dell’aria: sabato 20 novembre ore 20.45; domenica 21 novembre ore 15, 20.45. Adèle e l’enigma del faraone: sabato 27 novembre ore 20.45; domenica 28 novembre ore 15, 20.45
Mazzano. A Villa Mazzucchelli dall’8 al 14 novembre la prima edizione de “La porta della felicità”
Il Festival del libro per ragazzi: interessante novità culturale Nell’ambito della ricca programmazione annuale di festival, eventi, mostre, legati alla moda, al gusto e all’arte, con un occhio particolare alla didattica museale e alle iniziative per i ragazzi, i Musei Mazzucchelli di Brescia, gestiti dalla Fondazione Giacomini Meo Fiorot, presentano una nuova importante manifestazione culturale dedicata all’editoria per ragazzi. Nei suggestivi spazi settecenteschi dei Musei Mazzucchelli e nell’edificio storico della PInAC - Pinacoteca Internazionale dell’Età Evolutiva “Aldo Ci-
baldi”, un’intera settimana è dedicata alla promozione della letteratura per l’infanzia con la prima edizione del Festival del libro per ragazzi “La porta della felicità”. Dall’8 al 14 novembre, un fitto calendario di appuntamenti attende famiglie, ragazzi, scuole e i visitatori di ogni età che potranno immergersi nel mondo delle fiabe, delle illustrazioni e dei racconti attraverso mostre, convegni, incontri d’autore, laboratori narrativi e creativi, alla scoperta dell’affascinante mondo dei libro illustrato. L’iniziativavanta il con-
Villa Mazzucchelli
tributo del ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e della Provincia di Brescia, assessorato alla Pubblica istruzione, il patrocinio della Regione Lombardia, assessorato alla Cultura, della Provincia di Brescia, assessorato alla Cultura, dell’Ufficio scolastico Regionale e del Comune di Mazzano, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Brescia Est. “La porta della felicità” è un evento lche intende offrire un programma vario e articolato, una proposta che vuole essere motivo di crescita culturale.
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Palmares: impegno per risaliew
Sport
Ottomila anime condensate in tre frazioni. La “bomboniera” del rugby italiano ha dovuto affrontare momenti di crisi dai quali si sta rialzando. Nelle ultime due stagioni il club bassaiolo ha vissuto un momento difficile e un ridimensionamento a causa della crisi economica. Seconda solamente al Treviso, la compagine giallonera è passata dalla possibile partecipazione alla Celtic League alla doppia retrocessione. La scorsa annata (quella successiva al secondo tricolore cucito sulle maglie) è ripartita dalla A2 per poi salire in A1 dove ora veleggia in testa alla classifica. Il tutto con un cambio di presidenza e l’inizio di una nuova era Vaccari con l’obiettivo di conquistare i play off promozione.
Rugby A1. È stato scelto il nuovo patron del club giallonero. Succede al dimissionario Casali.
Il Calvisano torna ai Vaccari Dopo quasi tre mesi la società ha finalmente un nuovo presidente: si tratta di una riconferma. Presentata ufficialmente la squadra che punta alla promozione nel Super 10 pagina a cura di Mario Ricci
Ci sono voluti quasi tre mesi. Da quando Francesco Casali, prima dell’estate scorsa, aveva rassegnato le dimissioni si sono alternate diverse voci per ricoprire il ruolo di numero uno del club giallonero. E, alla fine, è stata premiata la scelta della continuità. Sì, perché di fatto, Gianluigi Vaccari è sempre stato il Cammi Calvisano fatto persona. Oltre ad aver fondato il club bassaiolo, è stato un ex giocatore ed entrambi i figli (Paolo e Alessandro) hanno indossato la maglia giallonera; ha, infine, fondato l’attuale Lega Rugby d’Eccellenza essendone anche Presidente. Torna al timone all’età di 63 anni, dopo aver ricoperto la carica di patron già in due passate occasione: dal 1982 all’86 e dal 2001 al 2002. Non c’è due senza tre, dunque, per Gianluigi Vaccari. “ Non credo d'aver bisogno di pre-
L’ex Casali (a sinistra) stringe la mano al nuovo presidente Vaccari
Una passione nata nel 1970 L’idea di giocare a rugby è nata da alcuni giovani che si ritrovavano al Gruppo “Pesa”. Dodici anni dopo, Calvisano è già nel rugby che conta. Importanti gli anni 80: la serie A rimane il massimo traguardo ma il club giallonero inizia a dare i primi giocatori alla Nazionale maggiore. Il consolidamento definitivo avviene però nel decennio successivo, quando arriva la promozione nella massima serie. E se gli anni ottanta si legano al
nome di Sergio Appiani, in quelli successivi si passa ad altri calvisanesi come Massimo Ravazzolo e Paolo Vaccari, quest’ultimo sulla breccia a livello nazionale e, in alcuni momenti internazionale, per tre lustri. Sempre gli anni ’90 coincidono con i successi più importanti: 2 scudetti Superdieci, 7 finali delle quali 6 consecutive, uno scudetto Under 21 e Under 17, una promozione Under 25 in serie A, una Coppa Italia.
sentazione – ha detto in occasione della nomina ufficiale lo scorso 14 ottobre – mi conoscete tutti, sapete chi sono e probabilmente conoscete i pochi pregi e i molti difetti che ho come uomo e come dirigente, Devo ringraziare il Consiglio, per la sensibilità d'avermi chiesto d'assumere questo ruolo. Devo ringraziarlo perché la sensazione che ho avuto nel sentirmi riproporre di occupare questo spazio è stata la sensazione di un genitore al quale viene richiesto di dare una mano a una sua creatura. “Il nostro sport – prosegue – è sempre stato assolutamente delicato da gestire soprattutto ad alti livelli. In questo momento è ancora un po' più delicato perche abbiamo tutti un filo di confusione o, meglio, le innovazioni intervenute devono essere sperimentate. Quindi è bello assistere a quest'evolversi delle cose e in funzione dell'evoluzione, mettere mano alle iniziative che andremo a prendere. Nel frattempo lo stimolo a questa mia tornata di presidente, che dovrebbe durare non più di due anni, è quella di cercare un' importante ricambio all'interno del consiglio e se possibile anche della presidenza”. Mercoledì 20 ottobre, infine, c'è stata la presentazione ufficiale della squadra che – iniziato il campionato di A1 da qualche settimana – punta al ritorno nel Super 10 dopo due anni di purgatorio.
diamo voce anche al basket brescia La radio dello sport bresciano
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Ciclismo: bresciani i campioni di corsa a punti Sono Alessio Fazzolari e Alberto Taormina i nuovi campioni regionali della corsa a punti esordienti e allievi disputati al Velodromo di Montichiari. Il primo, vincitore di tre volate, si è imposto con 15 punti davanti a Giacomo Cretti e Nicolò Brescianini. Il secondo ha vinto con 28 punti aggiudicandosi una volata e guadagnando il giro insieme ad Alberto Dell'Aglio della Monteclarense poi terzo in classifica generale: sulla piazza d'onore un altro atleta della Monteclarense, Damiano Zanotti con 27 punti. Prima dei due Campionati Regionali si sono svolti due omnium per esordienti e allievi vinti rispettivamente da Alessio Fazzolari e da Michael Bresciani della Monteclarense.
Calcio Lega Pro 2. Il settore giovanile della società monteclarense continua a mietere successi
Montichiari: la “linea verde” è il vero fiore all'occhiello I risultati sono il frutto di un rapporto sempre più stretto tra sport, cultura e agonismo. Importante è anche la presenza di Montichiarello, cuore pulsante dello sport di Federico Migliorati
Il settore giovanile dell’A.c. Montichiari è da sempre considerato il fiore all'occhiello della società rossoblu: è con l’arrivo al timone di Maurizio Soloni, nel 2004, tuttavia, che questo ambito ha fatto un balzo in avanti con iniziative a tutto spiano che coprono l’intero arco dell’anno e vedono un binomio sempre più stretto tra lo sport e la cultura, tra l’agonismo e l’apprendimento. Pensiamo, per esempio, a “GiocaBimbo”, l’ultima delle manifestazioni appena andata in archi-
La presentazione del settore giovanile
vio, tenutasi in quel gioiello di impianto costituito dal centro sportivo Montichiarello, vero e proprio “cuore pulsante” dello sport bresciano. Protagonisti, in questo caso, sono stati i ragazzi delle classi 2001 e 2002, chiamati a dare il meglio di sé in campo. Le emozioni non sono mancate, come ricorda il responsabile del settore giovanile monteclarense Christian Botturi, per il quale “l’obiettivo della nostra
società è e rimane quello di fare dell’attività sportiva non solo uno strumento per far crescere nel più completo dei modi quelli che saranno i calciatori del futuro, ma anche una valida occasione per trasmettere ideali ed insegnamenti preziosi alle nuove generazioni, in un connubio ideale tra divertimento e crescita”. E tanto per non smentire la forza e vitalità del club cittadino, una news fresca fresca viene in
questi giorni dal Parma, prestigiosa società che ha inserito nel proprio organico giovanile il castiglionese Luca Ruffini, uno dei più promettenti centrocampisti della classe 1997 sinora in forza ai rossoblu: si tratta di un riconoscimento a lui e, indirettamente, a tutto lo staff del presidente Soloni che, nel tempo, ha saputo collezionare risultati di giorno in giorno sempre più significativi.
Atletica leggera. Gli atleti della Virtus ai campionati italiani cadetti svoltosi recentemente a Cles
Dal 1969 a servizio della “regina” delle specialità sportive Non di solo calcio vivono le nostre realtà locali e lo dimostra meglio di tutti l’Atletica Virtus Castenedolo, società nata nel lontano 1969 e presieduta da 15 anni da Giulio Lombardi che conta oltre 100 iscritti. Il sodalizio si occupa della diffusione dell’atletica leggera tra la popolazione e, grazie ad uno staff composto da una decina di tecnici federali, allena e seleziona atleti dagli 8 anni sino agli over 35, offrendo un panorama ampio di specialità dove divertirsi e, perché no, anche ottenere importanti soddisfazioni. Soddisfazioni che, tanto per non an-
dare lontano nel tempo, sono state raccolte da 4 iscritti della Virtus nei recenti Campionati italiani Cadetti svoltisi a Cles: Michele Romano si è portato casa, infatti, un più che onorevole 4° posto nel lancio del peso, Alessandro Ferretti si è piazzato 9° nei 1000 metri, mentre, tra le donne, Gloria Yadom e Giada Ferrari hanno ottenuto rispettivamente un 6° e un 10° posto nel salto triplo e nel pentathlon. I successi del 2010, tuttavia, non finiscono qui, anzi: ricordiamo l’importante risultato ottenuto dalle Cadette castenedolesi, capaci di conquistare il titolo regionale a squadre
nel Pentathlon oltre ad un 4° posto sempre nella stessa manifestazione, riguardante tutte le specialità. Tra i maschi sono da menzionare la chiamata in Nazionale dell’Allievo Dominique Rovetta, che porta in dote un record personale di 14,88 metri (2° ai Campionati italiani nel salto triplo) e Giuseppe D’Agostino, anch’egli secondo nel salto in lungo, dopo aver dominato la propria gara. Buoni anche i risultati dei Master che nel solo 2010 hanno vinto 6 titoli italiani e sono 9° in tutta Italia. Per informazioni visitare il sito www.virtuscastenedolo.it.
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ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive) ORARI SANTE MESSE ACQUALUNGA S. Maria Maddalena: Festivo 10 ALFIANELLO Ss. Ippolito e Cassiano: Pref.18.30; fest. 8-10.30-18.30 AZZANO MELLA Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo: ore 18.00; Festivo 7.30-10-18.30 BAGNOLO MELLA Visitazione Maria Vergine: 18.30; Festivo: 7.30-9-10-11.30-18.30 BARBARIGA S. Vito, Modesto e Crescenzia: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7 – 10.30 – 18.30 BARGNANO S. Pancrazio: Prefestivo 19.00; Festivo 10 BASSANO BRESCIANO S. Michele Arcangelo: Prefestivo 18; Festivo: 8 – 10 – 18 BORGO PONCARALE Purificazione di Maria Vergine: Festivo: 10 - 18 BORGO SAN GIACOMO S. Giacomo maggiore: Prefestivo 18.00; Festivo 7.30-9.30-11.00-18.00 BORGOSATOLLO S. Maria Annunciata: Prefestivo: 19; Festivo: 7 – 8.30 – 9.45 – 11 – 18.30 BRANDICO S. Maria Maddalena: Prefestivo: 18.00; Festivo: 8 – 10.30 – 18 CADIGNANO Ss. Nazaro e Celso: Prefestivo 19.30; Prefestivo 10.30 - 18 CALVISANO S. Silvestro: Prefestivo: 18.30; Festivo: 8 – 10 – 11 – 18.30 CAPRIANO DEL COLLE S. Michele Arcangelo: Festivo 10.30 – 18.30 CARPENEDOLO S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.; Festivo: 7.15-8.30-9.45-11-15.30-18 CASTELCOVATI S. Antonio Abate: Prefestivo 18.30; Festivo 7-8-9.30-11-18.30 CASTENEDOLO S.Bartolomeo Apostolo: Prefestivo 19; Festivo 7 – 9 – 10 – 11 – 18 CASTREZZATO Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo 18; Festivo: 8-9.30-11-18 CIGOLE S.Martino: Prefestivo: 18; Festivo: 7.30 – 10.30 CIZZAGO S. Cuore di Gesù e S. Giorgio: Prefestivo 18; Festivo 8 - 10.30 – 18 COMELLA S. Maria Annunciata: Festivo 16 COMEZZANO Ss. Faustino e Giovita: Prefestivo 18; Festivo 8 - 10 – 18.30
CORTICELLE PIEVE S. Giacomo: Prefestivo 18; Festivo 10 - 17 CREMEZZANO S. Giorgio: Prefestivo 20; Festivo 8.30 – 11 – 18 DELLO Giorgio: Prefestivo 19; Festivo 8 – 11 – 19 FARFENGO S. Martino: Prefestivo 18; Festivo 10 FENILI BELASI Ss. Trinità: Prefestivo 18; Festivo 8 – 11 – 18 FLERO Conversione di S.Paolo: Prefestivo: 18; Festivo: 7.30 – 8.45 – 10 – 11.15 – 18 FRONTIGNANO Ss. Nazaro e Celso: Prefestivo 18; Festivo 11 – 18 GAMBARA Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7.30 – 9.30 – 11 – 18.30 GHEDI S. Maria Assunta: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7.30 – 9 – 10 - 11 – 18.30 GOTTOLENGO Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo 20.30; Festivo 8 – 9.30 – 11 - 18 ISORELLA S. Maria Annuciata: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7.30 – 10 – 18.30 LENO Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo 18.30; Festivo: 7.30 – 9 – 10 – 11 – 18.30 LOGRATO Ognissanti: Prefestivo 18; Festivo 7.30 – 9.30 - 11 – 18 LUDRIANO S. Filastio: Prefestivo 18.30; Festivo 8 – 11 – 18.30 MACLODIO S. Zenone: Festivo: 8 – 10.30 – 18 MAIRANO S. Andrea apostolo: Prefestivo: 18.30; Festivo: 8.30 – 11 – 18.30 MANERBIO S. Lorenzo: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7 – 8.30 – 10 - 11.15 - 18.30 MEZZANE DI CALVISANO S. Maria Nascente: Festivo: 7.30 - 10.30 . 18 MILZANELLO S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18; Festivo 7.30 - 10.30 - 18 MILZANO S. Biagio: Prefestivo: 18; Festivo: 8 – 10 – 18 MONTICHIARI S. Maria Assunta: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7 – 8.30 – 10 – 11 – 18.30 MONTIRONE S. Lorenzo: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7.30 – 9.30 – 11 – 18.30 NOVAGLI S. Lorenzo: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7.30 – 9.30 - 11.15 – 18.30 OFFLAGA S. Imerio: Prefestivo: 18; Festivo: 8 – 11 ORZINUOVI S.Maria Assunta: Prefestivo: 18; Festivo: 7 - 8.30 - 9.45 - 11 - 17 - 18
ORZIVECCHI Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo 18; Festivo: 7.30 – 10.30 – 18 PADERNELLO S. Maria di Valverde: Festivo 18 PAVONE MELLA S. Benedetto Abate: Prefestivo: 18; Festivo: 8 – 10 – 18 POMPIANO S. Andrea Apostolo: Prefestivo 18; Festivo: 8 – 9.30 – 11 – 18 PONCARALE Ss. Gervasio e Protasio: Prefestivo: 18; Festivo 9 – 10.30 PONTEVICO Ss. Tommaso ed Andrea Apostoli: Prefestivo 18; Festivo: 7.30 – 9.30 11 - 18 PORZANO S. Martino: Prefestivo: 18.30; Festivo 8 – 10.30 – 18.30 PRALBOINO S. Andrea Apostolo: Prefestivo: 17.30; Festivo 8 – 10 – 17.30 QUINZANO D’OGLIO Ss. Faustino e Giovita: Prefestivo 18.30; Festivo: 7.30 – 9.30 – 11 – 18.30 REMEDELLO SOPRA S. Lorenzo: Prefestivo 18.30; Festivo: 8 – 10.30 – 18.30 ROCCAFRANCA Ss. Gervasio e Protasio: Prefestivo: 18.30; Festivo: 8 - 10 - 18.30 RUDIANO Natività di Maria Vergine: Prefestivo 18; Festivo 7.30 – 8.30 – 9.30 – 10.45 – 18 SAN GERVASIO BRESCIANO Ss. Gervasio e Protasio: Prefestivo: 18.30, Festivo: 7.30 – 10.30 – 18.30 SAN PAOLO S. Paolo Apostolo: Prefestivo: 19; Festivo: 7.30 – 10.30 – 18.30 SCARPIZZOLO S. Zenone: Prefestivo: 18; Festivo 9.30 SENIGA S. Vitale: Prefestivo: 18; Festivo 8 – 10.45 TRENZANO S. Maria Assunta: Prefestivo 18; Festivo 8 – 9.30 – 11 – 18 URAGO D’OGLIO S. Lorenzo: Prefestivo 18; Festivo 7.30 – 9.30 – 11 –18 VEROLANUOVA S. Lorenzo: Prefestivo 18; Festivo: 7.30 – 9.30 – 11 – 18 VEROLAVECCHIA Ss. Pietro e Paolo Apostoli: Prefestivo: 18; Festivo: 7.30 – 9.30 – 11 – 18 VIGHIZZOLO S. Giovanni Evangelista: Prefestivo: 19; Festivo 8 – 10 – 18 VILLACHIARA S. Chiara: Prefestivo: 18; Festivo 11 - 18 VISANO Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7.30 – 10.30 – 18.30
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