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D Davide è stato camorrista e non lo nasconde. Mi accompagna g lui dentro le Vele, a Scampia. All’ingresso ha scritto, ccon i ragazzi di lĂ : “La cultura è l’unica arma di riscatttoâ€?. Mi racconta che il giorno prima ha conosciuto una rragazza di 15 anni che non sa nĂŠ leggere nĂŠ scrivere: in balĂŹa di chiunque, povera del suo futuro che rischia giĂ b di d non avere. Dentro le Vele ha occupato abusivamente cinque stanze, dentro le quali sta aprendo, con l’aiuto di c ci tanti amici, un centro di aggregazione giovanile. “Mi stai t tan a cuoreâ€?, cu â€œĂˆ vietato calpestare i sogniâ€?, cosĂŹ si legge sui muri m e non sai che cosa è piĂš strano: se l’immondizia che ti sta o questa forza educativa che si vuole sprigionare s intorno int da queste ferite. Proprio nello stesso giorno, a poche centinaia d quest di metri, in inauguriamo un campetto di calcio nuovo nell’oratorio piĂš pi vicino, re regalato dalla Serie A con i soldi delle multe ai giocatori. Strani S incroci. Non si capisce chi siano gli abusivi. Non si capisce chi siano i campioni. campio Un bambino mi chiama e vuole giocare con il pallone: non te lo dimentichi piĂš un sorriso cosĂŹ in mezzo a tanti perchĂŠ.
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Bresciani a Rivoli. Si può guardare avanti con fiducia
͘Í&#x; ƒ‡•‹ ‡ ’ƒ””‘……Š‹‡ Virle Treponti. Seguire Maria nel quotidiano
͚͛ ……އ•‹ƒ Limone sul Garda. Monari ricorda S. Daniele Comboni
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Í›Í? …‘Â?‘Â?‹ƒ Confartigianato. Eugenio Massetti: “Siamo furibondiâ€?
͛͞ ’‘”– Brescia calcio. Cristiano Bergodi: “Credo nel gruppo�
ÂŽ …‘Ž’‘ †‹ –‡ƒ–”‘ †‡Ž …ƒ‹Â?ƒÂ?‘ Silvio Berlusconi annuncia a sorpresa, nell’aula del Senato, il sĂŹ del Pdl alla fiducia al governo e i suoi senatori scattano in piedi acclamandolo. Segue il voto e Letta è salvo con l’appoggio pieno del partito. La mossa del Cavaliere ha una doppia conseguenza: da una parte sancisce il suo suicidio politico, mettendo a nudo tutte le contraddizioni di una scelta che fino a pochi minuti prima sembrava contraria. Dall’altra, però, questa mossa serve a far saltare il progetto di deberlusconizzazione soft del governo, orchestrato da Letta. Ma facciamo un passo indietro. Il coro nei giorni scorsi era uno solo da parte della maggioranza dell’opinione pubblica:
irresponsabili, indegni. Il proclama di Arcore con cui si erano intimate le dimissioni dei ministri Pdl dal governo aveva bisogno di una seria resa dei conti con un voto di fiducia in Parlamento. CosĂŹ Letta ha trascinato tutti in aula e ha richiamato il Paese alla responsabilitĂ . “L’Italia corre un rischio irrimediabile e fatale, sventarlo dipende da noi e dalle scelte che assumeremo in aula, dipende da un sĂŹ o da un noâ€?. Letta, al cui fianco sedeva Alfano e gli altri ministri dimissionari del Pdl ha chiesto al Parlamento di distinguere la vita del governo dalle vicende di Berlusconi. “In uno Stato democratico le sentenze si rispettano e si applicano, fermo restando il diritto intangibile ad una difesa efficace, ma no a trattamenti ‘ad personam o contra personamâ€?. Un discorso di 45 minuti concluso con una citazione di Benedetto Croce: “Ciascuno di noi ora si ritiri nella sua profonda coscienza e procuri di non prepararsi, col suo voto
poco meditato, un pungente e vergognoso rimorsoâ€?. Ore convulse. Ancora una volta la percezione che in gioco ci fossero gli interessi di qualcuno prima degli interessi degli italiani. La caduta del governo sarebbe stata una catastrofe in un momento in cui le imprese e le famiglie non sentono per nulla gli effetti della cosidetta “ripresinaâ€? e continuano a stringere i denti per arrivare a fine mese. Una catastrofe con in vista il comissariamento della trojka europea per la legge di stabilitĂ e l’ennesima figuraccia a livello internazionale. Una catastrofe perchĂŠ lo scenario elettorale e istituzionale all’orizzonte sarebbe stato quello delle elezioni anticipate con il “porcellumâ€? e quindi con un futuro Parlamento piĂš o meno nelle stesse condizioni dell’attuale: praticamente bloccato. Il colpo di scena di Silvio, invece, spariglia ancora una volta le carte, ma dice sempre di piĂš quanto il suo tempo stia per scadere. Ora
che succederĂ nel Pdl? Sacconi parla giĂ di riconciliazione: “La delegazione Pdl al governo e’ pienamente legittimata. Berlusconi si è comportato da vero padre nobile del centrodestra italiano mentre Alfano si è dimostrato un vero leaderâ€?. Staremo a vedere se il colpo di teatro del caimano basterĂ a riconciliare i falchi con le colombe, l’anima moderata con quella estremista, quella cattolica con quella laicista. Ciò che è certo è che un centrodestra equilibrato, popolare, rispettoso delle istituzioni e di governo è un bene troppo grande per l’Italia intera a cui non si può rinunciare con o senza Berlusconi. Pd e Scelta civica, che non devono aver preso troppo bene la scelta finale di Silvio, si troveranno ancora seduti al tavolo dello scomodo e imbarazzante alleato. Anche se quel che è accaduto non è irrilevante. Quel che resta è comunque una brutta giornata per la Repubblica con la speranza che domani sia un giorno nuovo.