La Voce
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n.
della Bassa Bresciana MENSILE D'INFORMAZIONE
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Montichiari. Dopo la sospensione dell’attività, la decisione del tribunale
Editoriale
Chi grida più forte di Adriano Bianchi
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ANNO III - GENNAIO 2012
J Green Hill resta in primo piano nella bassa: un po’ per la tenacia di chi protesta, un po’ per la pressione politica più garantista per gli animali, un po’ per la pazienza dei monteclarensi che si sono trovati, tra capo e collo, a doversi barcamenare tra tv e stampa nazionale. Ora che pare si vada verso la chiusura di questo allevamento di cani destinati alla vivisezione all’estero, provo a condividere con voi un paio di considerazioni. Anzitutto c’è da notare che la vicenda si colloca dentro una crescente attenzione nell’opinione pubblica verso la vita degli animali. Ogni giorno tg e riviste dedicano spazio alle storie dei nostri “amici migliori”. Gli animali sono creature di Dio e a loro si deve rispetto e cura, ma mi sorge un dubbio: tutta questa sensibilità è vero amore gratuito o non evidenzia, ancora una volta, lo stato di solitudine di una società che fatica sempre di più a costruire legami umani significativi capaci di dare senso all'esistenza? Non è forse strumentale l’affetto per un cane e un gatto se è solo il surrogato di altro amore che costa più fatica? Il dubbio mi resta, come il rischio di una certa “ideologizzazione” della protezione degli animali che abbia altri fini. Mi ha colpito, poi, il dibattere sulla sperimentazione. Green Hill è contestata perché alleva cani per la vivisezione. A nessuno si dovrebbero somministrate sofferenze inutili e gratuite, ma mi chiedo, da ignorante: ci sono altre vie per la ricerca medica? Per chiarire: un nuovo farmaco è meglio sperimentarlo sui cani o sugli uomini? Se ci sono alternative ben venga la fine di Green Hill, ma va ribadito anche eticamente che prima della protezione degli animali viene la vita e la salute degli uomini. Infine penso a Montichiari. Pare che molti cittadini hanno mal sopportato questa storia. Forse non si sono spiegate adeguatamente le ragioni, forse la comunità avrebbe preferito le luci della ribalta mediatica su temi più urgenti per il territorio come le discariche, ma questa è un’altra storia.
Il Tar riapre la Gedit: “Ora maggiori controlli” I residenti lamentano comunque una gravissima situazione causata da odori molto forti. In attesa di un ulteriore segnale dalle istituzioni Inchiesta
Il servizio a pag. 15
Orzinuovi
Quelli che... Green Hill
Un riflessione sulla situazione della pianura •• pag. 7
Filosofi lungo l’Oglio “Che cos’è stato?”: per non dimenticare l’Olocausto •• pag. 10
Agricoltura A Montichiari continua a tenere banco la questione del canile: i pareri dei cittadini, le dichiarazioni del sindaco, le azioni dei comitati animalisti
I servizi a pag. 2-3
Al via a Montichiari l’84ª edizione della fiera zootecnica •• pagg. 17-18-19
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La Voce della Bassa bresciana gennaio 2012
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Primo piano
La situazione della protesta contro Green Hill Si è concluso a Montichiari il presidio permanente animalista che chiede la chiusura di Green Hill, l’allevamento di cani di razza beagle destinati alla vivisezione, ma non si placa l’eco delle polemiche di questi mesi. Nell’inchiesta di questo numero abbiamo tentato di restituire un’idea di come è stata vissuta la protesta nella città della Bassa: le dichiarazioni del sindaco e le minacce ricevute, i pareri dei cittadini, i presìdi e la grande manifestazione organizzata dai gruppi animalisti lo scorso sabato 14 gennaio, fino alla posizione dell’azienda. Sullo sfondo la sovraesposizione mediatica e la discussione di una nuova legge per il settore alla ricerca di un equilibrio tra il rispetto degli animali e le esigenze della ricerca.
Montichiari. Da molti mesi nel centro bassaiolo continuano le azioni contro il contestato allevamento di beagle
Il caso Green Hill tiene banco: che succede sotto i sei colli? La cittadina al centro delle cronache nazionali per una protesta che coinvolge diverse anime, tra azioni moderate ed estremismi. Per molti cittadini, però, i problemi sono altri di Umberto Franceschini
J La sensazione è quella di una città che si sia trovata quasi per caso catapultata in questa sgradevole situazione e non veda l’ora di uscirne. In questo periodo i cittadini di Montichiari si sono abituati a vedere il nome della propria città su tutti i media principalmente per ciò che riguarda la vicenda dell’allevamento di beagle Green Hill: dalle azioni di protesta ai presidi, dalle indagini su presunte irregolarità alle iniziative di legge, fino alle minacce al sindaco, sotto forma di proiettili in busta
Il corteo che il 14 gennaio ha chiesto di nuovo la chiusura di Green Hill
chiusa. Nella cittadina della Bassa, a prima vista non sono molti i segni che rivelano questa situazione, se non qualche scritta da parte dei manifestanti lasciata sulle colonne del municipio e in altri luoghi pubblici, tuttavia nell'ultimo periodo la pressione non si è mai allentata: ultima in ordine di tempo la protesta del 14 gennaio, un corteo partito dal piazzale dell'ospedale e giunto fino al colle di San Zeno, che ha vi-
sto la partecipazione di una nutrita quanto eterogenea schiera di manifestanti. Manifestanti il cui fronte si rivela quanto mai composito: oltre infatti al locale comitato “Montichiari contro Green Hill”, cui diamo spazio nel taglio basso di questa pagina, si conta anche un coordinamento nazionale e una serie di “cani sciolti” – scusate il gioco di parole – cui sarebbero da attribuire le azioni più estreme. La partita, insomma, si
gioca si un piano molto più ampio del semplice orizzonte locale: Montichiari si è trovata ad essere l'epicentro di uno scontro tra le pratiche di case farmaceutiche e multinazionali del settore e le richieste provenienti dal mondo delle associazioni animaliste, che cercano di portare avanti a tutti i livelli le proprie tesi e di diffondere la propria sensibilità sul tema, con il corollario del dibattito scientifico nazionale e internazionale sull'utilità medica di questi trattamenti. Green Hill è diventato anche e soprattutto un simbolo, uno slogan che viene agitato da Roma a Milano per rimbalzare all'estero in nome di questa battaglia. Non sta a noi giudicare chi abbia ragione o torto e se le sperimentazione abbiano davvero un’effettiva ragion d’essere o meno. Quello che pare evidente però è che la situazione sembra davvero eccessiva per i cittadini di Montichiari, molto preoccupati anche da altri stringenti tematiche come le discariche che flagellano il territorio circostante (di cui diamo conto in questo numero a pagina 15), problemi che, in questa situazione, rischiano di trovare meno risalto del dovuto.
“Montichiari contro Green Hill”. Intervista con Sara Gerevini, del comitato locale contro l’allevamento
“Informazione e raccolta firme: queste sono le nostre armi” J A sentire le sue parole, la posta in gioco va persino oltre la chiusura di Green Hill, perché la vera battaglia da combattere è quella contro la vivisezione e la sperimentazione animale. “Se anche Green Hill risultasse a posto con la legge per noi ciò che fa continuerebbe ad essere immorale”. Queste le parole di Sara Gerevini, rappresentante del comitato “Montichiari contro Green Hill”, l’organizzazione locale che da più di un anno si batte contro l’allevamento di cani beagle destinati alla vivisezione. “In seguito alle prime azioni del coor-
dinamento nazionale ci siamo resi conto dell’orrore che avevamo sotto casa così abbiamo deciso di fare qualcosa: sin dall’inizio abbiamo promosso una raccolta firme per chiedere la chiusura dell’allevamento, poi abbiamo aderito alle manifestazioni del coordinamento nazionale, senza dimenticare l’azione di volantinaggio”. Azioni di cui in questo periodo hanno raccolto i primi frutti: sono infatti quasi 17mila le firme consegnate al sindaco di Montichiari per essere portate a Roma. Inoltre continuano gli incontri di informazione per cercare
di smontare sul piano scientifico la pratica della vivisezione: il prossimo sarà il 3 febbraio alle 20.30 presso il Green park Boschetti con il dott. Tettamanti. “Con queste e altre iniziative, come il consumo consapevole di prodotti non testati sugli animali cerchiamo di vanificare l’impiego di questa pratica inutile e dolorosa. L’importante è creare una coscienza condivisa perché la pressione dell’opinione pubblica si sta facendo insostenibile sia per l’azienda sia per le istituzioni e forse davvero può cambiare qualcosa”. (f.u.)
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Le proposte di legge attualmente allo studio L’attenzione mediatica concentrata su Montichiari (anche per la presenza dell’exministro Michela Vittoria Brambilla) ha cominciato a smuovere anche il mondo della politica: sono stati infatti avviate due distinte discussioni in materia, una a livello del governo centrale ed una, invece, regionale, che punterebbe essenzialmente alla chiusura degli allevamenti in Lombardia. Il presidente della Regione Roberto Formigoni ha infatti già espresso la sua contrarietà al prosieguo delle attività dell’allevamento, schierandosi con gli animalisti. In realtà una proposta di legge simile era già stata avanzata nell’aprile 2010 e subito bocciata. A dicembre gli animalisti davanti al Pirellone sono tornati a sollecitare un iter legislativo.
Il sindaco. Elena Zanola illustra i criteri che hanno guidato finora la sua azione
“A me interessa soltanto il bene di Montichiari” Il primo cittadino, recentemente fatto oggetto di minacce, rispedisce al mittente le accuse relative al proprio comportamento e si augura che la vicenda si concluda al più presto di Fabrizio Giovannini
J Dopo aver più volte affermato che non rientra nelle sue competenze la possibilità di interrompere l’attività di Green Hill, proprio non ci sta Elena Zanola, sindaco di Montichiari, a vedere il proprio comportamento bollato come una difesa del canile. “Io non difendo l’azienda – afferma a chiare lettere – dirimere la questione spetta alla scienza e alla politica. Io prendo le parti solamente della città con le sue realtà positive, che sono molte e molto importanti. Noi siamo abituati a sentir parlare di noi in termini diversi, tutta la questione
ha gettato cattiva luce su Montichiari e noi dobbiamo difenderci”. Ci tiene quindi a fissare i termini della vicenda: “Bisogna che sia chiaro che a Montichiari non ci sono maltrattamenti o pratiche contro la legge. C’è un’azienda che da 22 anni opera sul nostro territorio, ma che è avulsa dal nostro contesto economico e sociale. Quanto alla sua attività al momento è disciplinata da una normativa europea contro la quale non posso fare nulla”. Affronta anche un argomento, vale a dire le contestazioni, che la tocca da vicino, per le
minacce ricevute a più riprese: “Non ci piacciono le invasioni, specie quelle dei professionisti della protesta, finanziate da certe organizzazioni. Diverso il discorso del comitato locale. La loro azione è stata intelligente ed equilibrata e io ho portato a Roma le quasi 17mila firme che hanno raccolto”. Quanto al futuro di Green Hill non ha dubbi: “Se la sperimentazione animale seve, come quando l’allevamento fu aperto, è giusto che continui, altrimenti deve diventare un canile normale, in cui ognuno possa acquistare il proprio cane”,
Anche i cittadini dicono la loro Si schiera dalla parte degli animali Vittorio Zanetto, editore, poeta ed ex libraio. “Ho sostato diverse volte vicino allo stabilimento – ci confessa – e spesso ho potuto sentire latrati e guaiti che provenivano da là dentro, insomma, qualcosa che non funziona c’è per cui prima chiude e meglio è”. Convinto è anche il sostegno agli esponenti che manifestano “perché anch’io ho sempre avuto a cuore gli animali”. La chiusura di Green Hill? “Mi pare spetti alla Regione, deve darsi una mossa”. “Limitare l’uso di cavie, ma se devo scegliere meglio i cani degli esseri umani”: è l’opinione di Domenico Fogazzi, uno dei “volontari della cultura” monteclarensi. Quanto alle contestazioni contro Green Hill “ritengo siano strumentali e strumentalizzate. Del resto esistono nella nostra società gruppuscoli pronti ad accorrere ovunque si possa creare tensione e lo fanno per mestiere non avendo idee concrete e cercando solo visibilità. La cosa grave – conclude Fogazzi – è che alcune frange politiche li mantengono”. Per Dino Alberti, ex giornalista, “Green Hill va certamente chiuso, ma analogamente andrebbe ricordato chi, nel lontano 1989, ne volle l’apertura. Io sposo in pieno l’operato del sindaco Zanola che sta facendo il possibile e condanno le minacce e le scritte infamanti apparse contro di lei sui muri della città”. Alberti punta il dito, poi, contro l’ex ministro Brambilla: “ È lei ad aver innescato tensioni e creato grossi problemi di ordine pubblico. Dimostra solo di aver bisogno di pubblicità”.
L’azienda. Un breve profilo della struttura, tra le indagini sulle irregolarità e i progressi dell’iter legislativo
Green Hill: l’attività al vaglio di Procura e Parlamento J Il nome di Green Hill è ormai indissolubilmente associato, nell’immaginario collettivo, alla vivisezione e sperimentazione animale in particolare sui cani beagle, che l’azienda, unica in Italia, alleva per poi venderli a questo scopo. L’allevamento, nella cui ragione sociale compare l’anno 2001, in realtà attivo da più di 20 anni, ogni mese fornisce ai laboratori circa 250 cani per le sperimentazioni. La proprietà è dell’azienda danese Great Divide Asp di Copenaghen, nell’orbita dell’americana Marshall Farms. Dopo la chiusura nel 2010 dell’altro
allevamento italiano di cani beagle da laboratorio, a San Polo d’Enza nel reggiano, è probabile che Green Hill abbia avuto una maggiore richiesta, ampliandosi e diventando uno dei principali allevamenti di cani del mercato europeo della ricerca su animali. Su questa struttura, dopo le fortissime pressioni dell’ultimo periodo legate all’azione di gruppi animalisti, sta attualmente indagando la Procura di Brescia, principalmente per quanto riguarda la mancanza dei registri di carico e scarico, contestata durante un “blitz” dell’Oipa, l’or-
ganizzazione per la protezione degli animali. Al vaglio inoltre il sistema di riconoscimento degli esemplari tramite tatuaggio e non microchip, come invece previsto per legge dal 2005. Inoltre, è notizia di questi giorni, la Camera ha approvato un emendamento alla direttiva europea in materia, che andrà a vietare in tutta Italia l’allevamento di cani, gatti e primati destinati alla vivisezione. Abbiamo provato nei giorni scorsi a contattare l’azienda per avere un commento alla luce di questa situazione, purtroppo però non siamo ancora riusciti ad ottenerlo.
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OGNI DOMENICA DEL MESE (GENNAIO ED AGOSTO ESCLUSI)
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Concerto gospel al castello di Padernello
La parola ai lettori
Diretto da Bruno Mazzolla, si esibirà presso il castello di Padernello il Joyful gospel Choir, sabato 28 gennaio alle 20.30. Il coro multietnico composto da 40 elementi si esibisce attraverso performances che mettono in risalto la sua dimensione più autentica fatta di preghiera, riflessione e gioia. Il messaggio religioso e i testi biblici che nel Gospel sono assimilati dalla creatività nera diventano una metafora di vita tradotta in musica e arricchita dalla coralità, dalla ritmicità e dall’espressione corporea che ogni volta il Joyful Gospel Choir ripropone in modo intenso e puro. Per informazioni: www.castellodipadernello.it, info@castellodipadernello.it, 030 9408766.
L
IL MEGLIO DELLA BASSA
“Tradizioni Padane” a Melaverde
Lunedì 9 gennaio Tradizioni Padane, azienda nota per la produzione di pasta fresca e ripiena, ha ospitato la troupe televisiva di Melaverde mostrando la lavorazione e l’utilizzo della farina monococco, antichissimo cereale di ottime proprietà nutrizionali. La collaborazione fra l’azienda e il noto programma televisivo si è realizzato grazie all’ausilio de “L’Antica Terra”, cooperativa sociale nata dall’iniziativa della fondazione “Pianura Bresciana”. La puntata di Melaverde andrà in onda fra la fine di gennaio e il mese di febbraio.
LETTERE
Il messaggio della pace di papa Benedetto Egregio direttore, mi ha particolarmente colpito e convinto il messaggio di Benedetto XVI per la Giornata mondiale della pace. Un messaggio potentissimo e dirompente. E ve lo voglio regalare...così come mi ha parlato. Vi offro le quattro cose che a me sembrano decisive di questo intervento. La crisi economica è solo sintomo della più grave crisi che stiamo attraversando, quella antropologica: è in crisi l’economia perché è in crisi l’uomo (= non risolveremo neppure lo spread e il debito pubblico con maquillage economico-finanziario... perché siamo arrivati qui in quanto ci sono uomini disonesti, uomini incoerenti, uomini egoisti, ecc. ecc.). Per questo occorre ritornare a domandarsi chi sia l’uomo. In questo frangente è necessario avere educatori (= adulti) autentici (= sono in crisi gli adulti primariamente dei giovani), perché alla domanda antropologica si risponde solo vivendo in prima persona il cammino che si propone (= non ne possiamo più di “meri dispensatori di regole e di informazioni”;neppure in famiglia!) e in famiglia, prima che pensare al proprio benessere, i genitori devono pensare a far vedere con la loro vita cosa significhi vivere da uomini, da donne. Educare è sapere dare una risposta alla domanda “chi è l’uomo” e la risposta cristiana è: creatura a immagine e somiglianza di Dio; per questo, il primo atto educativo è educare a riconoscere in ogni uomo un figlio di Dio (= noi adulti facciamo vedere nella vita concreta che occuparsi delle cose di Dio e degli uomini è salvifico). I giovani sono preziosi... e saranno loro stessi “esempio e stimolo per gli adulti” (= speriamo che crescano meglio di noi, perché noi adulti non siamo un bell’esempio; = ci sono già tanti germi buoni di giovinezza da cui noi adulti dobbiamo imparare). Raffaele Maiolini
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IL PEGGIO DELLA BASSA
Quella rotonda non illuminata Nel tratto di strada (la provinciale 235) che collega Orzinuovi ad Orzivecchi è stata da qualche tempo realizzata una rotonda, all'altezza del consorzio agrario. Nulla di strano fin qui, nel nostro territorio ne sono state realizzate moltissime. Purtroppo però la rotatoria allo stato attuale risulta ancora priva di illuminazione, costituendo così un serio pericolo per la sicurezza degli automobilisti, specialmente nelle ore notturne. Il pericolo è ulteriormente accresciuto dalla nebbia che in questo periodo spesso ricopre la bassa ostacolando ancor di più la percezione dell'ostacolo.
La marcia della pace
Giornali della comunità
Radio Voce Spazio all'informazione nazionale ogni ora e a quella locale con 6 edizioni giornaliere dal lunedì al venerdì. Intrattenimento dalle 10.30 alle 13 con il contenitore “Voce Mattina”, al pomeriggio la comicità dei “Belli Dentro”. Ampio spazio allo sport: dalle 14 alle 15 il calcio con “100% Brescia”, mentre la domenica le radiocronache del Basket Brescia.
“Vighizzolo paese mio”: è il titolo del mensile riguardante la parrocchia di Vighizzolo fondato nel 1972. Nel numero di dicembre 2011, inframezzate alle classiche rubriche natalizie, si segnalano le news, gli sms, il calendario liturgico e uno spazio dedicato alle curiosità.
fm 88.3 88.5 Brescia e Provincia
Egregio direttore, non posso rinunciare ad esprimere tutto l’apprezzamento ela condivisione per le considerazioni fatte in merito al tema della pace, con particolare urgenza di “Educare i giovani alla pace”. Se questo impegno, indicato dal Papa per la Giornata del 1° gennaio e ampiamente affermato con la 44° Marcia della pace svoltasi a Brescia il 31 dicembre con il nostro Vescovo Luciano, mons. GiancarloBregantini e altri presbiteri, è una sfida indispensabile da affrontare per “liberare” i cuori dall’egoismo e riempirli di un amore grande credo che diventi un dovere prioritario per ciascuna parrocchia favorire un ampio approccio alla tematica, mettendo in campo anche piccole iniziative locali per riflettere in merito al grande dono della pace. E tutto questo senza complessi di inferiorità verso coloro che, magari, sono tentati di strumentalizzare questo tema. Giuseppe Delfrate
Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Bassa bresciana”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a bassabresciana@vocemedia.it.
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A scuola di Italiano, cucina e cucito
Flero
La scuola di alfabetizzazione per stranieri della parrocchia di Flero sta dando ottimi risultati. Gli studenti, di diverse etnie e religioni, hanno trovato nel gruppo di insegnanti volontari un ambiente sereno e accogliente dove è possibile apprendere la lingua, ma anche socializzare, uscire dalla solitudine. Molte le adesioni, per questo nel 2012 il progetto verrĂ ampliato. Il corso di lingua verrĂ afďŹ ancato da un corso di cucina e uno di cucito. Questo perchĂŠ le donne, che solitamente si occupano dei ďŹ gli e non lavorano, possano avere una possibilitĂ di inserimento sul territorio. La parrocchia ha chiesto il prestito o donazione di macchine da cucire per aiutare lo sviluppo del progetto. (e.b.)
Biblioteca parrocchiale. Tra le varie iniziative anche la realizzazione di audiobooks
Libri e hi-tech: la cultura è servita
La biblioteca parrocchiale di Flero, nella sacrestia della chiesa della Disciplina
anziani di avere accesso ai volumi. Per il primo lavoro sono stati scelti due libri “Il Profetaâ€?, deďŹ nito un testo che ha molto di religioso, pur non inserendosi esattamente in nessuna religione, poichĂŠ parla di temi quali lo spirito, la mente e la natura e “Il giardino del Profetaâ€?, entrambi del famoso autore libanese Kahlil Gibran. Altri due audio libri sono attualmen-
0- 77 3& ) /&0&
te in fase di progettazione: si tratta della “Lettera a Diognetoâ€? un breve scritto che un ignoto cristiano della prima metĂ del II secolo rivolge a un amico per spiegare e difendere la nuova fede Cristiana; e della “DidachĂŠâ€? o Dottrina dei dodici apostoli, cioè un testo cristiano di un autore sconosciuto, rinvenuto nel 1873. Probabilmente scritto in Siria nel primo secolo, il testo sarebbe
5$,1(5,'(6,*1 &20
J Una nuova biblioteca parrocchiale, fortemente voluta da don Valerio Scolari, è nata a Flero. Due anni di lavoro per raccogliere gli oltre 1600 volumi dedicati all’approfondimento della cultura cattolica sono stati poi schedati e resi consultabili dai volontari. Uno spazio dedicato alla cultura cattolica nella società , nella politica, nella storia e in molte altre aree della quotidianità moderna. Ma non è tutto, la nuova biblioteca si è resa subito attiva patrocinando un progetto innovativo: gli audio libri. Nasce dall’entusiasmo di due giovani artisti Nicola Bontempi, attore e lettore nella chiesa di Flero, e Mirko Ferremi, musicista, l'idea di realizzare un audio libro per diffondere la cultura in un tempo in cui nessuno a tempo. Un cd da poter ascoltare in auto o in formato mp3 in treno, un libro che segue la tecnologia e che inoltre da modo ai non vedenti e agli
contemporaneo ai libri del Nuovo Testamento. Questa iniziativa si conďŹ gura quindi come un percorso per riscoprire le origini del cattolicesimo con l’ausilio dei piĂš moderni strumenti. Un modo, insomma, per accorciare le distanze tra tradizione, cultura e tecnologia. Non solo, oltre a un cammino di tipo letterario, è in programma anche un signiďŹ cativo itinerario alla scoperta delle testimonianze di fede nel nostro territorio: è sempre la biblioteca, infatti, che propone per il 2012 un percorso di visita e conoscenza delle chiese del territorio bresciano, coniugando turismo e cultura cattolica. L’itinerario è diviso sostanzialmente in due blocchi: nella prima parte dell'anno sarĂ possibile riscoprire la bellezza delle chiese parrocchiali, mentre da settembre in poi il percorso prevede la visita ai monasteri e conventi. Una serie di itinerari guidati per riscoprire le origini del cattolicesimo nella provincia bresciana. Ăˆ possibile, per chi volesse, iscriversi presso la biblioteca.
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di Emma Bettinardi
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Orzinuovi. Alcune istantanee per raccontare l'ingresso del nuovo parroco domenica 8 gennaio
La città ha accolto don Domenico Dopo il saluto delle autorità in piazza Garibaldi, don Domenico Amidani ha fatto il suo ingresso nella parrocchia orceana. Proveniente da Lograto e vicario zonale, prende il posto di don Franco Bertanza.
J Benvenuto! Gli scatti, realizzati dal fotografo Trevisani, colgono alcuni momenti dell’ingresso di don Domenico Amidani a Orzinuovi: dall’alto si può vedere il saluto del sindaco Andrea Ratti in piazza Vittorio Emanuele e, in seguito, un momento del corteo. A lato invece il nuovo parroco all’ambone mentre si rivolge all’assemblea riunita in chiesa e poi in piedi di fronte all’altare. Gli altri scatti lo ritraggono in ulteriori momenti della celebrazione e durante la firma di rito che determina l’ufficialità dell’entrata in parrocchia. Infine una foto di gruppo con tutti i sacerdoti che hanno partecipato all’avvio del suo ministero a Orzinuovi.
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Bassa occidentale
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Corzano. Invito alla lettura: “30 minuti di...”
Sono partiti nel mese di gennaio i mini incontri di invito alla lettura organizzati dalla biblioteca comunale di Corzano. Dopo la prima serata dedicata alle novelle di Pirandello (lo scorso 11 gennaio), verranno proposti, a cadenza mensile, altri quattro incontri: mercoledì 1 febbraio sarà la volta di “incontriamo la Commedia” dedicato all'immortale capolavoro di Dante, successivamente, il 7 marzo, toccherà a “Di vino, di poesia, di virtù”, un’antologia di brani accompagnata alla chitarra da Angel Luis Galzerano. Spazio poi al giallo, il 4 aprile, con un panoramica da Conan Doyle a Camilleri e infine alla poetessa bresciana Veronica Gambara il 2 maggio.
Orzinuovi. Un convegno sullo stato di salute della pianura della Bassa, minacciata dall’urbanizzazione
“Là dove c’era l’erba ora c’è...” di Elisa Bassini
J Una mesta sfilata di villette vuote e capannoni dismessi, tristi colate di cemento grigio dove, una volta, c’erano prati verdi: è questo il desolante scenario che si presenta percorrendo una qualsiasi strada della nostra pianura. Negli ultimi anni l’urbanizzazione dilagante sembra non aver risparmiato neppure l’angolo più remoto della Bassa, tanto che, in 88 comuni, la superficie strappata all’agricoltura è aumentata di circa 3700 ettari, l’equivalente di 150 trilocali al giorno. Sono questi alcuni dei dati presentati dal prof. Paolo Pilieri del Politecnico di Milano nell’ambito del progetto “Pianura sostenibile”, promosso da Cogeme onlus. I dati raccolti dal 1999 al 2007 sono la spia di una pericolosa deriva alla quale sta andando in contro tutto il territorio della pianura, defraudato dei suoli più fertili, oggetto di
Un'immagine del territorio di Orzinuovi
Gli altri incontri in calendario Il prossimo incontro di “Pianura sostenibile” sarà venerdì 3 febbraio presso Palazzo Fenaroli di Rudiano dalle 17,30 alle 19. La conferenza tratterà della qualità delle acque del fiume Oglio, spesso soggetto a scarichi indiscriminati, soprattutto di sostanze che minano la sopravvivenza dell’ecosistema fluviale. Per arginare
la situazione, Cogeme onlus ha sviluppato un programma che richiede la partecipazione degli enti locali. All’incontro interverranno Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, Pietro Vavassori, vicesindaco di Rudiano e vicepresidente della Fondazione Cogeme, Marco Bartoli e Pierluigi Viaroli dell’Università di Parma.
speculazioni edilizie e ghiotto deposito al quale le amministrazioni attingono per far quadrare i loro bilanci. Gli effetti di tale fenomeno comprendono, oltre all’immediata diminuzione degli spazi aperti pro capite, l’aumento dell’impermeabilizzazione dei terreni e una maggiore dispersione di anidride carbonica nell’atmosfera. Questo significa notevoli rischi di disastro idrogeologico, crescenti costi di collettamento e perdita di fertilità. Quali sono dunque le soluzioni per far fronte a questo modello controproducente? In primo luogo le amministrazioni locali devono elaborare piani strategici del territorio tesi a riutilizzare gli edifici esistenti nei centri storici, riconvertendo il settore edilizio alle attività di recupero. I comuni devono inoltre prendere la sofferta decisione di istituire nuovi vincoli, condividere servizi, sensibilizzare la popolazione, come ha ben sintetizzato il prof. Pilieri in tre parole: coraggio, cultura, cooperazione.
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Filosofi lungo l’Oglio. Fino a fine febbraio la rassegna in sette incontri dedicata al ricordo della Shoah
“Che cosa è stato?”: i filosofi in viaggio all’interno dell’Olocausto L’iniziativa, nata all’interno del comitato che organizza il festival filosofico nella Bassa, mette gli studiosi a confronto con i temi di memoria e giustizia di Umberto Franceschini
J La terribile vicenda della Shoah, l’abisso di male con il quale si è imposta nella storia dell'uomo non ha mai smesso di provocare quanti con essa si sono confrontati. Pensatori e filosofi, letterati e uomini di fede ne hanno avvertito, interpreti della coscienza collettiva, gli interrogativi lanciati a ogni persona: un confronto senza possibilità di scampo sui grandi temi del male nel mondo e all’interno dell’uomo, della possibilità di bene, di un giustizia divina, persino della fiducia o del rifiuto verso Dio. Argomenti questi che ritornano nel ciclo di incontri intitolato “Che cosa è stato?”, proposto dall’associazione Filosofi lungo l’Oglio tra gennaio e febbraio. Costruita attorno al Giorno della memoria del 27 gennaio, la rassegna vedrà l’intervento di sette studiosi
che affronteranno l’argomento sotto diversi punti di vista: dopo l’esordio con Gabriele Nissim (nella foto), che a Castrezzato il 12 gennaio ha parlato de “Il bene della memoria”, e gli incontri del 23 con David Bidussa su “L’era della postmemoria” a Villachiara, del 26 a Travagliato, con il rabbino Giuseppe Laras che ha parlato de “Il comandamento della memoria”, il
programma prosegue aa Orzinuovi il 2 febbraio con l’intervento di Amos Luzzatto sulla “Vanità della memoria”. Il 9 appuntamento a Ostiano con la lezione su “L’Olocausto” di Massimo Giuliani, e il 16 a Corzano per l’intervento di Paolo De Benedetti su “La memoria di Dio”. L’incontro conclusivo sarà affidato a Salvatore Natoli, che venerdì 24 febbraio, nell’au-
ditorium di San Barnaba a Brescia, si dedicherà alla”Memoria di Giobbe”. “Ci proponiamo con questi incontri – afferma Francesca Nodari, organizzatrice della rassegna e “anima” di Filosofi lungo l’Oglio – di fare in modo che il Giorno della Memoria non sia soltanto una festa comandata, ma che il suo significato possa essere approfondito. Siamo perciò onorati che personalità così importanti possano essere con noi, come il rabbino Laras che è stato presente proprio il giorno prima della ricorrenza. Pensiamo che questo sia un segnale importante anche in chiave di dialogo religioso, poichè quasi tutti i relatori sono ebrei”. Non solo la qualità dei relatori, però, ma anche l’ingresso di nuove realtà territoriali è un segnale positivo per la rassegna, sempre più inserita all’interno del tessuto della Bassa “Abbiamo mantenuto il nostro format itinerante – aggiunge la Nodari con l’ingresso di nuovi comuni come Travagliato e Corzano; non ha purtroppo aderito Soncino, paese importantissimo per la cultura ebraica. Grazie al contributo dei comuni e di alcuni sponsor che hanno creduto nel progetto abbiamo potuto allestire quest’iniziativa, che sarà ad ingresso libero. Per lasciare qualcosa di durevole abbiamo infine predisposto una collana di istant-books, come quelli realizzati per Filosofi lungo l’Oglio”.
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Bassa centrale
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Leno. La biblioteca diventa digitale Anche la biblioteca di Leno aderisce al sistema MediaLibraryonline (MLOL), il progetto nato nel 2009 (che allo stato attuale coinvolge circa 1000 biblioteche in quattro regioni italiane) per offrire la possibilità di accedere ad un grande giacimento di contenuti digitali messi a disposizione, già ora, da circa 50 editori e distributori di prodotti multimediali: è sufficiente accreditarsi presso una qualsiasi biblioteca aderente al servizio. Nella biblioteca lenese il servizio è già attivo anche se MediaLibraryOnLine verrà presentato ufficialmente alla popolazione in una serata in programma mercoledì 1 febbraio 2012 alle 20.30 nell’Auditorium di Via Tovini. (f.u.)
Manerbio. Un libro di Guido Costa per celebrare e ripercorrere la storia della Civica banda musicale
150 anni di “Musica, Manerbio!” di Elisa Bassini
J Spesso accade che un gruppo ben affiatato abbia una lunga storia da raccontare, fatta di momenti di grande entusiasmo e di altri più difficili, ma nasce soprattutto dall’incontro di diversi personaggi e dalle loro vicende. La storia in questione ha più di 150 anni e racconta della civica banda Santa Cecilia di Manerbio che, in occasione di un anniversario così pregnante, ha scelto di coronare il fitto anno di attività concertistica con la pubblicazione di un libro dal titolo: “Musica, Manerbio!”. Il volume, in corso di stampa e presentato dall’autore Guido Costa, con l’accompagnamento musicale della banda giovanile, non è una semplice ricerca documentaria delle origini del gruppo manerbiese, si configura bensì come una raccolta di testimonianze. Oltre alla pubblicazione dei materiali d’archivio, si è scelto di rac-
Un’esibizione della civica banda musicale di Manerbio (foto Carlo Monterenzi)
Amici Civiltà Bresciana: iniziative del mese ǯ ǡ ǯ Ǧ Ǧ ǯ ° Ǧ ͚͙ Ǧ Dz Ǧ dz Ǧ
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contare la banda attraverso i primi maestri che si sono avvicendati alla direzione. Alla parte storica segue poi un ricco apparato fotografico che, agli scatti in divisa, privilegia i ritratti di ogni membro del gruppo: l’obiettivo di Carlo Monterenzi ha saputo infatti cogliere brani di vita privata di ciascuno, frammenti che restano solitamente inediti al pubblico che assiste alle esibizioni. Il libro è corredato poi da una serie interviste, al direttore Arturo Andreoli e ad alcuni strumentisti che, per diversità di esperienze e di età, hanno raccontato l’associazione secondo il loro punto di vista. La pubblicazione del volume, ambiziosa alla luce dei magri bilanci in tempi di crisi, è stata però necessaria come punto d’arrivo di un percorso che la Civica di Manerbio sta portando avanti come segno di unità, perché il fare musica insieme non sia l’azione di un singolo gruppo, ma un atto che richieda la partecipazione dell’intera comunità.
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Manerbio. La questione è stata presentata in un incontro con la cittadinanza il 20 gennaio scorso
Il progetto del nuovo macello divide Comune e ambientalisti Il sindaco Meletti parla di “opportunità occupazionale”, il Movimento beni comunali non ha dubbi: “devastazione del territorio” di Maria Teresa Marchioni
J Molte le persone che hanno partecipato all’assemblea pubblica che si è tenuta la scorsa settimana al Piccolo Teatro di Manerbio per la presentazione del progetto che prevede la realizzazione, sul territorio di Manerbio, di un nuovo impianto produttivo per la macellazione delle carni suine. Se l’iter burocratico procederà senza intoppi questo macello che sorgerà in via Milzanello (a ridosso del casello autostradale) potrebbe vedere la luce già nei prossimi mesi. Ecco qualche dato tecnico. L’impianto, che si chiamerà “Hamburger Pini”, occuperà un’area di circa 100 mila mq di cui 40 mila destinati allo stabilimento vero e proprio. La ditta richiedente è la “Bresaola Pini”,
che ha sede a Grosotto (Sondrio). Il progetto è stato depositato in Comune un paio di mesi fa ed ora sta attendendo il via libera dalla Regione Lombardia e da tutti gli organi competenti. Al momento esiste solo il parere di indirizzo dato all’unanimità dal consiglio comunale. Nel frattempo, mentre si attendono risposte e autorizzazioni, si è fatta un’assemblea pubblica per informare i cittadini sulla natura di
questo impianto, che, pare, porterà parecchi posti di lavoro (si vocifera che saranno circa 500). A promuovere il progetto, oltre alla ditta richiedente, c’è il Comune. Il sindaco Cesare Meletti, nel corso della serata informativa ha parlato di “Opportunità occupazionale”, mentre, sul fronte opposto, i movimenti ambientalisti, parlano di “Devastazione del territorio”. A giudicare dalla massiccia presen-
za di gente all’assemblea si direbbe che, comunque la si pensi, il tema è molto sentito. La questione centrale che fa più discutere è quella relativa all’ambiente, alla depurazione delle acque e allo smaltimento dei rifiuti (il macello sarebbe ovviamente dotato di un impianto di depurazione, che verrebbe realizzato su una superficie di 5000 metri quadri, collocata a ridosso del fiume Mella). Contrario al progetto vi è il “Movimento beni comunali bassa bresciana”, che ha espresso perplessità sull’operazione. In un comunicato il Movimento fa una breve analisi del progetto e pone alcuni interrogativi. “A Manerbio – si legge – verranno uccisi 2 milioni di maiali all’anno e verranno realizzati capannoni che occuperanno una superficie totale di 30 pio’. Verranno realizzati 3 nuovi pozzi che preleveranno dalle falde acquifere a 170 metri di profondità un quantitativo di acqua superiore di ben tre volte quello che consumano tutti i cittadini di Manerbio. Quanto inquineranno 300 autotreni di maiali alla settimana? E la questione sanitaria, come sarà controllata?”. Il Movimento pare intenzionato a proseguire la sua battaglia con una raccolta di firme. Vedremo.
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Anche nel 2012 l’Amministrazione Comunale, grazie all’ormai collaudata esperienza di Calvisano Eventi, propone la Fiera Agricola e Sagra della Beata Cristina. I tempi non sono certo facili, ed organizzare un evento di questa portata non gravando, in termini economici, sulla comunità ma, anzi, producendo un utile da destinare all’acquisto di materiale per la scuola, è un’impresa non da poco. E’ doveroso quindi riconoscere pubblicamente e ringraziare lo staff di Calvisano Eventi che ogni anno riesce a reinventarsi e a rinnovarsi nelle idee e nelle proposte e ad organizzare manifestazioni di qualità ottimizzando le risorse a disposizione. Quest’anno non mancheranno opportunità di svago e divertimento, soprattutto per i più piccoli, che potranno usufruire di un’ampia area giochi e attrazioni scelte accuratamente, ma anche gli adulti avranno modo di apprezzare l’area espositiva che offrirà molte novità e il mercato in fiera, sempre piacevole e variegato. Un doveroso e sentito ringraziamento a chi, e sono molti, fa in modo che la nostra Fiera possa essere riproposta ogni anno. Fabio Narra Assessore al Bilancio, Commercio e Industria
Subito dopo le manifestazioni dedicate alla Santa Lucia ed al Natale, Calvisano Eventi riprende il suo operato per dare vita all’appuntamento senza dubbio più importante all’interno del calendario degli avvenimenti del paese. Come negli anni precedenti é stretta la collaborazione con il Comune di Calvisano, in particolare tra la Geometra Cristina Boldrini, il Comandante Ermes Martelengo dell’Ufficio della Polizia Locale e il Consigliere delegato al Bilancio e Commercio Fabio Narra, formando una sinergia che garantisce sempre programmazione per tempo e professionalità quando si tratta di predisporre eventi importanti e complessi. L’edizione 2012 presenta alcuni cambiamenti sostanziali come l’ampliamento della zona giochi dedicata ai più piccoli, che si sviluppa nell’area antistante le scuole elementari e Piazza dei Caduti ed il diverso uti-
lizzo del Chiostro Domenicano che non ospita la pista di pattinaggio sul ghiaccio ma bensì alcune attrazioni esposizioni. Tutto è stato valutato nell’ottica di una riduzione sempre maggiore dei costi cercando sempre e comunque di mantenere una manifestazione di ottimo livello per quanto riguarda le aree espositive e le numerose manifestazioni collaterali. Inoltre ulteriore novità è il supporto del neonato direttivo della Pro Loco che si occuperà delle celebrazioni legate all’importante ricorrenza del cinquecentesimo anniversario dell’Apparizione della Beata Cristina Semenzi, Patrona del Paese. Un particolare ringraziamento va a tutti professionisti e a tutte le imprese e privati che anche in questa occasione hanno dato il loro supporto per poter assicurare lo svolgimento della Fiera Agricola Andrea Favagrossa Presidente Calvisano Eventi
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Bassa orientale
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Carpenedolo. La Pro loco rinnova la dirigenza É cambio al vertice della Pro loco di Carpenedolo: dopo sette anni alla guida del sodalizio, a seguito delle elezioni del direttivo, Marta Vinaschi subentra in qualità di presidente a Mario Ferrari; Andrea Tononi sarà vicepresidente, Piera Bignotti segretario, mentre Andrea Mazzolari tesoriere. Tra i primi appuntamenti che la Pro loco è chiamata ad organizzare c'è il Carnevale, momento che da anni fa della città dei carpini un polo di richiamo di partecipanti provenienti da diverse province. A seguire toccherà alla Fiera di San Bartolomeo, alla manifestazione dedicata al Novello ed alla Fiera del Torrone, eventi il cui successo è da ascrivere per gran parte proprio alla Pro loco.
Montichiari. Il sindaco Elena Zanola preme sulla Provincia perché controlli attentamente la discarica
La Gedit riapre “sotto sorveglianza” Pagina a cura di Federico Migliorati
J Dopo gli odori molesti, i malesseri accusati da alcuni bambini delle scuole e l’ordinanza comunale di sospensione dell’attività di Gedit, è ora la volta dello stand-by. Sì, perché il Tar di Brescia, nell’incontro dello scorso 18 gennaio con Comune, Provincia, Arpa, Asl e la stessa Gedit, ha deciso di…non decidere, non disponendo di prove certe ed incontrovertibili che legano l’attività della discarica alle molestie olfattive rilevate in questi giorni. C’è però da ricordare che il presidente dei giudici amministrativi Giuseppe Petruzzelli, stando a quando riferisce il primo cittadino monteclarense Elena Zanola, “ha rimarcato quanto da me richiesto in occasione dell’incontro del giorno precedente in Provincia. È l’ente di Palazzo Broletto, competente per i controlli, che dovrà attivarsi maggiormente mentre Asl e Arpa dovranno inten-
La protesta dei cittadini contro la discarica Gedit
La protesta dei genitori non si ferma Dz ǣ Ǧ dzǣ Ǧ ǡ Ǧ ǡ Ǧ Ǥ Dz Ȃ Ȃ ǡ ǡ Ǧ
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sificare la loro presenza e certificare che quanto affermano i cittadini è vero”. Si è anche parlato, tra l’altro, dell’opportunità di modificare il tipo di rifiuto che la discarica riceve e, altra possibilità sul campo, di trovare altre modalità per abbattere gli odori. Zanola ringrazia “il Comitato Montichiari Sos Terra e tutti i cittadini che mi hanno sostenuto sia durante l’incontro in Provincia che al Tar. Ho scritto – continua il sindaco - alla Provincia, all’Asl e all’Arpa richiedendo una presenza costante alla Gedit e, dunque, mi attendo da tali enti un’immediata presa d’atto della grave situazione oltre ad una costante e puntuale attenzione per il forte disagio arrecato alla popolazione, all’insegna della tolleranza zero”. Dunque, palla al centro e nuova fase per la questione discariche: ora si tratterà di capire se le richieste del Tar verranno rispettate e quanto la popolazione di Vighizzolo (la principale “vittima” di questa situazione) è disposta ancora ad accettare.
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Cultura
Orzinuovi. I prossimi appuntamenti culturali Calendario ricco di iniziative interessanti quello proposto nel prossimo periodo dall'Assessorato alla cultura del Comune di Orzinuovi. Si comincia sabato 28 gennaio alle 17con l'inaugurazione della nuova sala prove nei locali dell'istituto “G.B. Cornianiâ€?. Inoltre, in occasione della Giornata della Memoria, domenica 29 gennaio alle 17 presso la biblioteca sarĂ proiettato il film “Ogni cosa è illuminataâ€?, oltre all’incontro del 2 febbraio con Amos Luzzatto, all’interno del ciclo “Che cos’è statoâ€?, organizzato dall’associazione culturale “Filosofi lungo l’Oglio. Si chiude sempre in biblioteca il 4 febbario alle 20.45 con l’incontro con il poeta e musicista uruguayano Juan Baladan. (f.u.)
Teatro. I prossimi appuntamenti della rassegna, da Ghedi a Travagliato
Ritorna “Pressione Bassa� di Elisa Bassini
J Anche il 2012 alza il sipario su “Pressione Bassaâ€?, la rassegna teatrale per bambini e adulti promossa dalla Cooperativa Teatro Laboratorio che farĂ tappa nei diversi teatri della Bassa Bresciana. Il prossimo spettacolo in programma sarĂ â€œL’arca parte alle ottoâ€?, in scena domenica 5 febbraio alle ore 17 presso la Sala Consiliare di Ghedi, un divertente spettacolo per bambini di Ulrich Hub con protagonisti tre pinguini alle prese con un diluvio universale. Domenica 12 febbraio a Villa Grasseni di Flero (ore 17), sarĂ la volta di “Francesco. InďŹ nitamente piccolo‌ inďŹ nitamente grandeâ€?, una produzione del Teatro Laboratorio sulla vita del Santo di Assisi, raccontata ai piĂš giovani anche attraverso i simboli che l’hanno caratterizzata. “Klinkeâ€? è uno spettacolo che fonde teatro, danza e arti circensi e vede protagonisti di una storia d’amore i due spericolati Milo Scotton e Olivia Ferraris, in scena domenica 11
marzo al teatro Ctm di Rezzato (ore 17,30). Come possono incontrarsi due uomini provenienti da diverse civiltĂ e intraprendere un viaggio insieme? Lo scambio di ruoli e prospettive caratterizza “Extracomâ€? di Giacomo Gamba, realizzato dalla Cooperativa Teatro Laboratorio e Ctb, in programma mercoledĂŹ 21 marzo presso l’Auditorium “G.Gaberâ€? di
Castelmella, alle ore 21. Le ultime date della rassegna sono dedicate a due spettacoli del “CruciďŹ xus Festival di Primaveraâ€?: “Barabbaâ€?, sabato 24 marzo presso il Teatro Zanardelli di Gottolengo alle ore 21, ed “Ecco l’uomoâ€? sabato 31 marzo presso il Teatro Micheletti di Travagliato, sempre alle 21, entrambi su testo di Claudio Bernardi.
Sale della comunità ‹ •‡‰—‹–‘ Žƒ ’”‘‰”ƒÂ?Â?ƒœ‹‘Â?‡ †‡Ž ’”‘••‹Â?‘ ’‡”‹‘†‘ǣ
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Cinema. Al via a Montichiari, presso il museo Bergomi, una rassegna sulle tradizioni legate a questa festa
Quattro pellicole per raccontare la magia del Carnevale J Il Carnevale arriva in anticipo al Museo Bergomi monteclarense (nella foto) dove Comune e Montichiari Musei hanno programmato la proiezione di quattro ďŹ lm dedicati a questo momento caratteristico della tradizione italiana. Si parte venerdĂŹ 27 gennaio con “La danza degli oriâ€? di Renato Morelli che documenta il rito del Carnevale a Bagolino e Ponte Caffaro con i mĂ scher da una parte e dei balarĂŹ e sonadĂšr dall’altra, documentata in ogni suo passaggio. VenerdĂŹ 3 febbraio tocca a “Tre carnevali e mezzoâ€? del regista Michele Trentini, dedicato a diversi carnevali in terra trentina, dalla Val di Fiemme alla Val di Cembra, dalla Val dei Mòcheni ad Arco. Il terzo appuntamento avrĂ luogo venerdĂŹ 10 febbraio e prevede la proiezione del ďŹ lm “Il giorno della
bagutaâ€? di Nicola Falcinella, che racconta i divertimenti carnascialeschi in Valchiavenna e precisamente a Menarola, uno dei comuni piĂš piccoli d’Italia. A chiudere la rassegna, venerdĂŹ 17 febbraio, toccherĂ a “Carnival King of Europeâ€? di Giovanni Kezich e Michele Trentini che raccoglie diversi ďŹ lmati di rituali del Carnevale girati di recente in diverse localitĂ europee, dall’Italia alla Francia, dalla Croazia alla Macedonia. Tutti gli appuntamenti avranno inizio alle ore 21 con ingresso libero; seguirĂ degustazione di specialitĂ dolciarie tipiche del periodo. Per ulteriori informazioni si può chiamare la segreteria di Montichiari Musei al numero 030/9650455 (aperta dal martedĂŹ al sabato dalle 9 alle 13) o consultare il sito internet www.montichiarimusei.it. (f.m.)
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Economia
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Tutti i numeri dell’edizione 2011 Per misurare il successo dell’edizione di quest’anno della Fazi, uno degli strumenti più significativi sarà il confronto con i dati dello scorso anno: nel 2011, infatti, sono stati 430 gli espositori che hanno occupato i nove padiglioni, affollati durante la fiera da 42 mila visitatori. L’area totale occupata dalla fiera è stata di poco inferiore a quella odierna: circa 44 mila metri quadrati. Numeri simili sono attesi per quest’anno, tenendo conto anche degli eventi in calendario nei tre giorni, come convegni e workshop dedicati alle problematiche più attuali che interessano il settore zootecnico.
Speciale Agricoltura. A Montichiari l’84a edizione della rassegna dedicata alla zootecnia
L’allevamento torna protagonista di Fabrizio Giovannini
J Si rinnova nel Centro fiera di Montichiari, polo fieristico ma anche storico mercato degli animali da reddito, l’appuntamento con la tradizione. Aprirà infatti i battenti tra il 17 e 19 febbraio la Fazi (nella foto una delle passate edizioni) acronimo che sta per Fiera Agricola Zootecnica Italiana – una della più importanti manifestazioni dedicate al settore primario e in particolare alla branca della zootecnia, che quest'anno taglia il traguardo delle 84 candeline. Molteplici i motivi di interesse dell'edizione 2012: all'interno dei padiglioni si potranno trovare articoli che spazieranno dalle macchine e attrezzature agricole alle attrezzature e prodotti per la zootecnia fino a soluzioni innovative per le stalle e le strutture di ricovero e allevamento degli animali. Uno spazio particolare, inoltre, sarà dedicato alla nuova frontiera delle energie da fonti rinnovabili,
con l’obiettivo di ridurre i costi di gestione delle aziende agricole e offrire nuove opportunità di business in campo energetico. Il tutto distribuito su una superficie di oltre 40mila metri quadrati coperti, 6000 dei quali interamente dedicati alle mostre zootecniche. Numerosi e qualificati sono infatti gli
appuntamenti del settore previsti a Montichiari, che rappresenta il fiore all'occhiello della rassegna: tra di essi, in una posizione di privilegio, al centro del ring, i fari sono puntati sui bovini da latte con il Winter Show, la mostra dedicata alla vacca di razza Frisona. Sempre nell’area dedicata alla zootecnia spazio an-
che ai suini, la cui produzione è ampiamente rappresentata nella nostra provincia, toccando in alcune zone livelli addirittura da record. Oltre ai due “pesi massimi” dell’allevamento bresciano, non mancheranno gli spazi dedicati anche ad altri tipi di allevamenti: per quanto riguarda le razze equine, in particolare saranno in mostra il cavallo Haflinger e Maremmano, mentre non mancherà lo spazio anche per le razze cunicole e avicole che, soprattutto nelle aree montane e pedemontane del Bresciano, costituiscono una variante piuttosto apprezzata alle più diffuse vacche da latte. Questi gli aspetti salienti di un appuntamento, come quello monteclarense, che da sempre occupa un posto importantissimo nel contesto zootecnico bresciano ma anche italiano. Anche in questa occasione il settore sarà presente in forze sotto la bandiera dell’Associazione provinciale allevatori di Brescia, schierando tra i pdiglioni il meglio della propria produzione.
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Le occasioni in cui incontrare Cmp impianti La Cmp da anni installa impianti di ventilazione e raffrescamento per il settore zootecnico. Per meglio conoscere la realtà della Cmp impianti sarà possibile incontrarne i rappresentanti presso i maggiori eventi fieristici dell’anno quali: la fiera Bovimac a Gonzaga, la fiera agricola di Verona (2-3-4-5 febbraio 2012), la fiera agricola zootecnica italiana di Montichiari (17-18-19 febbraio 2012) e la fiera internazionale del bovino da latte di Cremona (25-26-27-28 ottobre 2012). In alternativa è possibile visitarne il sito internet www.cmp-impianti.com.
Cmp impianti. L’azienda leader nella costruzione di impianti di refrigerazione per gli allevamenti
“Miglioriamo resa e qualità di vita” di Fabrizio Giovannini
J Nella piccola frazione di Viadana in Calvisano, nella zona della Bassa Bresciana dove gli allevamenti per bovini da latte dominano il territorio, nasce la Cmp Impianti S.r.l. dei fratelli Cavallari. Forte dell’esperienza raccolta dall’allevamento di “casa” (la cascina Motta di Cavallari C.) è cresciuta negli anni grazie al continuo impegno ed alla voglia di innovazione tecnologica orientata alla zootecnia. La Cmp da anni installa impianti di ventilazione e raffrescamento per il settore zootecnico, avvalendosi di tutte le risorse possibili per trovare soluzioni al miglioramento della produzione e qualità di vita degli animali. Il lavoro svolto a stretto contatto con veterinari, allevatori professionisti, la collaborazione con l’Università di Bologna, ma soprattutto il favorevole passa-parola tra allevatori, hanno contribuito al successo dell’azienda ponendosi oggi come leader del setto-
re. Cmp Impianti è ormai marchio di fiducia per un gran numero di aziende agricole italiane ed estere. Il segreto di questo accreditato successo si può trovare nell’attenzione posta ai clienti e nella qualità dei prodotti. L’attenzione comincia dalla fase di sopralluogo e progettazione d’impianto presso
l’azienda per la valutazione sul campo delle migliori soluzioni possibili in base alle esigenze logistiche dell’allevamento; l’installazione dell’impianto è completamente realizzata in autonomia: essendo la Cmp impianti dotata di un parco macchine e strumentazioni appropriate per il tipo di attività
da svolgere, e soprattutto, di operai specializzati, preparati ed attenti alle esigenze di un ambiente lavorativo “speciale”. La qualità dei prodotti è la vincente scommessa dell’impiego di materiali completamente di manifattura italiana, dalla progettazione in sede degli stessi (per alcuni dei quali è stato depositato il brevetto italiano ed europeo), agli approfonditi test sui banchi prova e relativi collaudi, ma il cavallo di battaglia della Cmp impianti è sicuramente la nuova linea di ventilatori Zefiro Line. Questa evoluzione tecnologica negli apparati di ventilazione porta all’abbassamento dei consumi energetici limitando drasticamente l’ impatto ambientale, offrendo nel contempo prestazioni superiori a qualsiasi tipo di ventilatore in commercio. Un buon impianto di ventilazione risolve le problematiche arrecate alla mandrie da produzione causate da temperature ed umidità elevati nei periodi estivi; diventa quindi fondamentale la scelta di una azienda capace di offrire soluzioni concrete quale è la Cmp impianti.
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Fiera di Montichiari. Oltre al momento espositivo, il dibattito sulla situazione attuale del comparto
Non solo tradizione: ecco le sďŹ de che attendono il settore zootecnico Particolare risalto sarĂ dato al comparto suinicolo, con la presenza dei migliori esemplari della selezione genetica nazionale e occasioni di approfondimento pagina a cura di Voce Media
J Se la Fiera agricola zootecnica italiana di Montichiari, con le sue 84 edizioni e un storia che può vantare le proprie radici sin nell’epoca medievale, vuol dire prima di tutto tradizione, non manca di certo una caratteristica apertura al futuro. Porte aperte, dunque, alle nuove sďŹ de che attendono il settore, prima tra tutte la questione del ricavo di e energia da fonti rinnovabili, soprattutto nell’ottica di uno strumento che valorizza l’opportunitĂ per le aziende di aprirsi ad una vera multifunzione. Il discorso è tanto piĂš importante in un momento in cui molte aziende si trovano a fare i conti con la volatilitĂ dei mercati per quanto riguarda i mangimi e i prezzi delle carni e la differenziazione dell’at-
tività può risultare a conti fatti una carta vincente. Tra i dibattiti, inoltre, che diventano occasione per crescere e confrontarsi, un posto d’onore spetta alla situazione della politica agricola comunitaria, che proprio nel 2012 sarà oggetto di discussione a Bruxelles per adottare i provvedimenti relativi al prossimo periodo
2014-2020. Grazie quindi a questi momenti la ďŹ era agricola zootecnica italiana assume un valore che va ben oltre il ruolo espositivo, per approdare all’incontro di idee. La rassegna dedicata all’agricoltura, infatti, rappresenta un esempio concreto di marketing territoriale e di promozione dell’economia di una provincia come Brescia, fra le
piĂš importanti in Italia per la produzione lorda vendibile del territorio. Una provincia regina nella produzione di latte e di suini, che in questi settori non smette di investire e mantenersi all’avanguardia. In particolare per quanto riguarda i suini, la ďŹ era di Montichiari rappresenterĂ una tra le piĂš importanti esposizioni suine a livello italiano. La provincia di Brescia, infatti, è considerata a ragione tra le capitali della suinicoltura italiana e il vertice di primo piano del quadrilatero lombardo costituito anche da Mantova, Cremona e Lodi. Quello dei suini è un ritorno decisamente importante e particolarmente atteso dagli allevatori, poichè il nostro territorio offre punte di eccellenza dell’allevamento e ben rappresenta il livello di qualitĂ assoluta delle produzioni italiane. L’appuntamento con l’esposizione dedicata ai suini sarĂ il confronto piĂš atteso dal mondo allevatoriale. Vi s a r a n n o , i n f a t t i , i n p r i m a ďŹ la,alcuni dei migliori capi della selezione genetica nazionale, ma non solo: l’esposizione sarĂ supportata anche da momenti di approfondimento come convegni e workshop che saranno dedicati agli aspetti piĂš attuali della suinicoltura bresciana e nazionale.
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Salute. Intervista al nuovo primario dell’Unità operativa di Medicina di Montichiari, il dottor Tiziano Scalvini
“Arrivo in un reparto organizzato, con qualche progetto per il futuro” Tra gli obiettivi del nuovo primario la creazione di un punto di riferimento per le problematiche riproduttive che metta in sinergia saperi e competenze diverse di Francesco Uberti
J Da circa tre settimane nel presidio di Montichiari degli Spedali Civili, l’Unità operativa di Medicina ha un nuovo primario, il dottor Tiziano Scalvini (nella foto). Laureato nel ‘76 all’Università di Brescia quando ancora si chiamava Eulo, specializzato in endocrinologia e andrologia, il dottor Scalvini proviene dalla seconda Unità di Medicina degli spedali Civili di Brescia. “Ma io già conoscevo in parte la realtà monteclarense – ci tiene subito a precisare – poichè una volta alla settimana venivo a fare consulenza andrologica presso il centro di procreazione assistita che qui si trova”. Arriva adesso in quello che è il reparto più grande di tutto il presidio ospedaliero con 54 posti letto, quasi un terzo del totale. “La maggior
parte dei pazienti – afferma analizzando la situazione attuale – che ci troviamo a curare è anziana e presenta patologie legate all’età, come ad esempio il diabete. Il reparto era stato organizzato dal mio predecessore, il dott. Ottavio di Stefano, in quattro settori nei quali sono suddivisi gli 11 medici dell’equipe. Il prossimo passo sarà quello di sud-
dividere anche gli infermieri in questi settori per migliorare il rapporto con i pazienti. Inoltre vi sono alcuni poliambulatori, tra i quali si segnala, per esempio, quello di diabetologia tenuto dal dottor Paolo Desenzani”. Una realtà di rilievo, quindi, che nel futuro potrebbe essere interessata da qualche novità: “Quando si concluderà la procedura di project fi-
nancing per il terzo piano avremo a disposizione più spazio per quanto riguarda l’assistenza intensiva e rianimatoria. Dobbiamo infatti fare i conti con una situazione di sovraffollamento, dovuta anche alla buona fama di cui questa unità gode”. Un’ulteriore direzione di intervento sarà il coordinamento con la sanità di base, vale a dire la fitta rete dei medici di famiglia verso i quali c’è il progetto di offrire percorsi di aggiornamento e consulenza. Tra gli altri progetti anche quello di creare un punto di riferimento per le problematiche riproduttive: “vorrei utilizzare le mie competenze nel campo dell’andrologia e coordinarle con altre specializzazioni in endocrinologia e ginecologia in modo da istituire un punto di riferimento unico”. Un’ultimo pensiero il dottor Scalvini lo dedica al rapporto con il territorio, particolarmente importante in questo periodo di crisi: “Credo che un’istituzione come la nostra per funzionare al meglio delle sue possibilità abbia bisogno anche dell’interessamento e della generosità degli altri enti e dei soggetti privati che operano sul territorio. Spero quindi che questi ultimi possano sentirsi coinvolti e partecipi nel sostegno alla nostra attività”.
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Snow club tra sport invernali e skateboard
Sport
Da circa tre anni opera a Montichiari un sodalizio che si dedica agli sport sulla neve: è l’associazione Snow Club. “Siamo sempre pronti ad organizzare uscite estive ed invernali – affermano al direttivo dell’associazione – grazie alle quali è possibile praticare il rafting, il canyonig, oltre ovviamente ai tipici sport sulla neve. In questi anni, per esempio, siamo stati a Plan de Corones, Val Gardena, Val Senales, Madonna di Campiglio. Siamo impegnati, tra l’altro, a promuovere la cultura dello skateboard a Montichiari e dobbiamo dire che sinora il successo, in questo senso, non è proprio mancato”. Per informazioni chiamare il 348/7839374.
Pralboino. Presentiamo il Brescia club locale, fondato nel 2002, e le sue attività dentro e fuori il campo
Da 10 anni con il Brescia nel cuore di Francesco Uberti
J La sede del club è tappezzata di fotografie e di maglie biancazzurre che portano i nomi delle bandiere del Brescia di ieri e di oggi. L'indimenticabile casacca con il numero 10 di Roberto Baggio richiama gli anni nemmeno troppo lontani in cui a Brescia facevano compagnia al Divin codino, insieme ad un certo Pep Guardiola, nomi che sono rimasti impressi nella memoria dei tifosi, gente come Toni, Hubner e Appiah. E proprio ad allora risale la fondazione del Brescia club di Pralboino: “Era il 2002 – ricorda il presidente Sergio Tedoldi – e l'entusiasmo era alle stelle, sfioravamo i 300 iscritti”. Oggi che il sodalizio si prepara a festeggiare il decennale di vita molte cose sono cambiate e all'entusiasmo di quegli anni è subentrato un periodo di flessione per la squadra con inevitabili conseguenze sul tifo, tanto che gli iscritti si sono oggi rimasti 110. “Noi però non molliamo – continua Tedoldi – abbiamo sempre una trentina di abbonati
allo stadio che seguono la squadra con regolarità e durante l'anno portiamo avanti anche altre attività”. Il riferimento è principalmente al “Memorial Domenico Galuppini”, il torneo dedicato alla memoria di uno dei soci del
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club che ogni anno, il primo maggio, richiama a Pralboino le rappresentative giovanili di molti club blasonati come Brescia, Lumezzane, Cremonese o Albinoleffe. A questo proposito il presidente Tedoldi dà alcune anticipazioni
sull'edizione di quest'anno: “Per il decennale faremo una tre giorni di tornei, in cui si sfideranno dapprima i più piccoli nella categoria “Piccoli amici”, poi alcune formazioni di calcio femminile e infine le primavere di Brescia, Mantova Cremonese e Pergocrema”. Ma il torneo non è l'unica iniziativa portata avanti dal club, che ogni anno si dedica anche all'organizzazione di una festa - salamine e patatine nella migliore tradizione bresciana - che vede la presenza di alcuni giocatori del Brescia. E questo grazie al legame del club con la società di via Bazoli: il presidente del club, infatti, è anche nello staff delle giovanili biancazzurre,che a Pralboino hanno una propria sezione. Inoltre non si può dimenticare la grande presenza sul territorio con la realizzazione di gadgets da distribuire agli iscritti e ai bambini della locale squadra di calcio e lo sponsor alle squadre che disputano alcuni dei tornei estivi nella nostra zona. Una passione quindi che non si esaurisce allo stadio e che per quest'anno porta a promettere: “Se il Brescia fa un buon campionato, la festa sarà ancora più grande”.
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La Voce della Bassa bresciana ANNO III NUMERO 01 - GENNAIO 2012 Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales Registrazione del Tribunale n. 20/2010 del 24-05-2010 Direttore responsabile: Adriano Bianchi Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia tel.: 03044250 - fax: 0303757897 e-mail: bassabrescianavocemedia.it Pubblicità: Voce Media Pubblicità - Via Callegari, 6 Brescia Tel.: 0302808966 - fax: 0302809371 - e-mail: marketingvocemedia.it Stampa: CENTRO STAMPA QUOTIDIANI Spa - Via dell'Industria, 52 25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566 Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti
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NOVAGLI S. Lorenzo: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7.30 – 9.30 - 11.15 – 18.30 OFFLAGA S. Imerio: Prefestivo: 18; Festivo: 8 – 11 ORZINUOVI S.Maria Assunta: Prefestivo: 18; Festivo: 7 - 8.30 - 9.45 - 11 - 17 - 18 ORZIVECCHI Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo 18; Festivo: 7.30 – 10.30 – 18 PADERNELLO S. Maria di Valverde: Festivo 18 PAVONE MELLA S. Benedetto Abate: Prefestivo: 18; Festivo: 8 – 10 – 18 POMPIANO S. Andrea Apostolo: Prefestivo 18; Festivo: 8 – 9.30 – 11 – 18 PONCARALE Ss. Gervasio e Protasio: Prefestivo: 18; Festivo 9 – 10.30 PONTEVICO Ss. Tommaso ed Andrea Apostoli: Prefestivo 18; Festivo: 7.30 – 9.30 11 - 18 PORZANO S. Martino: Prefestivo: 18.30; Festivo 8 – 10.30 – 18.30 PRALBOINO S. Andrea Apostolo: Prefestivo: 17.30; Festivo 8 – 10 – 17.30 QUINZANO D’OGLIO Ss. Faustino e Giovita: Prefestivo 18.30; Festivo: 7.30 – 9.30 – 11 – 18.30 REMEDELLO SOPRA S. Lorenzo: Prefestivo 18.30; Festivo: 8 – 10.30 – 18.30 ROCCAFRANCA Ss. Gervasio e Protasio: Prefestivo: 18.30; Festivo: 8 - 10 - 18.30 RUDIANO Natività di Maria Vergine: Prefestivo 18; Festivo 7.30 – 8.30 – 9.30 – 10.45 – 18 SAN GERVASIO BRESCIANO Ss. Gervasio e Protasio: Prefestivo: 18.30, Festivo: 7.30 – 10.30 – 18.30 SAN PAOLO S. Paolo Apostolo: Prefestivo: 19; Festivo: 7.30 – 10.30 – 18.30 SCARPIZZOLO S. Zenone: Prefestivo: 18; Festivo 9.30 SENIGA S. Vitale: Prefestivo: 18; Festivo 8 – 10.45 TRENZANO S. Maria Assunta: Prefestivo 18; Festivo 8 – 9.30 – 11 – 18 URAGO D’OGLIO S. Lorenzo: Prefestivo 18; Festivo 7.30 – 9.30 – 11 –18 VEROLANUOVA S. Lorenzo: Prefestivo 18; Festivo: 7.30 – 9.30 – 11 – 18 VEROLAVECCHIA Ss. Pietro e Paolo Apostoli: Prefestivo: 18; Festivo: 7.30 – 9.30 – 11 – 18 VIGHIZZOLO S. Giovanni Evangelista: Prefestivo: 19; Festivo 8 – 10 – 18 VILLACHIARA S. Chiara: Prefestivo: 18; Festivo 11 - 18 VISANO Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7.30 – 10.30 – 18.30
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