La Voce
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n.
della Bassa Bresciana WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT
MENSILE D'INFORMAZIONE
ANNO III - OTTOBRE 2012
Orzinuovi. Non si placa la protesta contro la realizzazione dell’impianto di biogas
Suscitano polemiche le grandi dimensioni Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/BS
Dopo le precisazioni fornite dall'Amministrazione comunale, ora la palla passa alla Provincia, alla quale spetta il parere definitivo sul progetto con la Valutazione di impatto ambientale
Il servizio a pag. 9
L'abuso dell'alcool nelle giovani generazioni
Spirito di vino Adolescenti, giovani e abuso di alcol. Una realtà che tocca anche i giovanissimi bresciani. Lo sforzo delle agenzie educative, i percorsi di formazione e recupero oggi realisticamente possibili
Il servizio a pag. 2-3
Manerbio
Sport
Il liceo scientifico che fa capo all'istituto Pascal spegne la 30ª candelina
Rugby: dopo Orzinuovi il S. Michele di Calvisano torna a tingersi d'azzurro
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Editoriale
Il troppo storpia di Adriano Bianchi
J Il vino è un piacere. Lo sanno bene coloro che in Franciacorta lo producono con cura e passione e ne hanno fatto un simbolo e l'immagine di un territorio. Ma l'abuso di vino e più in generale di alcolici è una piaga. I dati allarmanti presentati dall'Istat e recenti provvedimenti tesi a limitare l'uso di alcol da parte dei minori è solo una delle emergenze che toccano il pianeta giovanile. Potrebbe avere il sapore del tema trito e ritrito, su cui si è discusso spesso, ma credo che l'abbassare la guardia, soprattuuto quando si tratta di giovani, non abbia mai risolto i problemi, ne mai ha permesso di governare i rischi al meglio. L'abuso dell'alcol da parte degli adolescenti è uno di questi e non passa mai di moda. Lo sanno bene gli insegnati, gli educatori e coloro che hanno costantemente contatto con la popolazione giovanile. Lo sanno un po' meno le istituzioni che, pare a fasi alterne, promuovono iniziative non strutturali su un'emergenza che di tutto avrebbe bisogno meno che dell'improvvisazione. Pur nella convinzione che certi abusi si vincono anzitutto con la promozione del benessere dei giovani e non solo con la cura del disagio o la riduzione del danno, fa specie vedere che nonostante i problemi si riducono sempre di più le risorse per l'accompagnamento a danno della società tutta. Come pure ha senso ricordare che tutti possiamo fare la nostra parte per promuovere una comunicazione, anche tra i ragazzi, che ricorda i rischi di comportamenti sconsiderati. Non a caso, alcuni mesi fa, anche un documento della diocesi ha vietato a parrocchie e oratori la promozione di iniziative che inneggiamo, direttamente e indirettamente, all'uso dell'alcol, tipo le famose "feste della birra". In fondo il bene dei ragazzi dovrebbe interessarci un po' di più del "fare cassetto", fosse anche per l'oratorio che per i giovani si dovrebbe adoperare. O no?
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Primo piano Approfondimento. Giovani, giovanissimi e alcol: un fenomeno che finalmente comincia a preoccupare
La 1ª causa di morte al mondo: le patologie alcolcorrelate Un undicenne che assaggia anche solo per la prima volta la birra (o peggio il vino o i superalcolici) deve far riflettere e invitare tutti a scelte di coerenza di Massimo Venturelli
J Genitori, insegnanti, educatori e animatori “di ogni ordine e grado” in campana: l’età del primo approccio all’alcol si va facendo sempre più tenera. Secondo le ultime statistiche è scesa a 11 anni: praticamente si passa dal biberon alla bottiglia! Il dato è contenuto in una ricerca europea ma, a cascata, tocca anche, per quel che riguarda l’Italia, indagini nazionali, regionali e provinciali. Nelle scorse settimane nel Bresciano si è tornato a parlare del rapporto tra giovani e alcol dopo che la polizia locale del capoluogo ha intimato 15 giorni di chiusura (e relativa ammenda pecuniaria) a un locale della “movi-
da” nostrana reo di aver venduto alcolici a ragazzi che non avevano ancora compiuti i 16 anni, limite stabilito dalla legge. La notizia di cronaca è stata l’occasione per tornare a puntare i riflettori su un fenomeno di cui si parla poco in generale, men che meno nei suoi aspetti più preoccupanti, come lo è appunto il progressivo abbassamento dell’età del primo contatto.
Il consumo di alcol ha sempre fatto parte, come quello della pastasciutta, della tradizione italica. Un buon bicchiere, magari offerto anche ai ragazzi e ai bambini presenti, ha salutato ogni festa di famiglia, matrimoni, battesimi, compleanni, capodanno, pranzi di Pasqua e di Natale compresi. Come percepire che questa “bella tradizione” avrebbe negli anni aperto
la strada alla devianza? D’altra parte basta passare in rassegna uno dei tanti questionari che negli anni sono stati sottoposti a diverse generazioni di giovani per comprendere come sia sempre stata la famiglia, il primo contesto in cui è avvenuto il contatto... I problemi, semmai, sono giunti dopo. Si è seriamente iniziato a considerare in chiave problematica il rapporto tra giovani e alcol quando ha dato luogo a effetti secondari: gli incidenti stradali dovuti alla guida in stato di ebbrezza, i costi sociali che questi producono, etc. L’allarme è scattato quando l’Organizzazione mondiale della sanità ha iniziato a presentare dati su dati che certificano che la prima causa di morte al mondo è quella delle patologie “alcolcorrelate”. Se però birre, vino, alcolici e superalcolici vengono tranquillamente pubblicizzati, se sono prodotti che circolano tranquillamente anche in casa, perché dovrebbero fare male? Ecco una delle obiezioni che gli alunni della scuola media pongono a quegli insegnanti che cercano di far loro comprendere la pericolosità di certi comportamenti. Messaggi chiari ma che molto spesso rischiano di fallire per una non adeguata messa a punto di quella rete di agenzie educative che, insieme, dovrebbero arginare il fenomeno.
Le istituzioni. Essenziale una sinergia educativa tra tutte quelle realtà in cui i soggetti interessati vivono
L’impegno dell’Asl e la vera necessità di lavorare in rete J I numeri, non ammettono repliche o cali di tensione. Certo la percentuale di giovani e giovanissimi che bevono (sia pure occasionalmente) è diminuita rispetto al passato. Contestualmente, però, si è ridotta anche l’età del primo approccio all’alcol: 11 anni. I dati, che confermano quelli nazionali e regionali, sono forniti da Fabio Roda (nella foto), responsabile del servizio alcologia dell’Asl di Brescia. Il medico fornisce anche qualche dato in più. il 25% degli 11enni che dichiara di avere già avuto il “battesimo” dell’alcol, be-
ve regolarmente una volta al mese. Il 4% ammette, invece, di bere una volta a settimana. Il 2% lo fa tutti i giorni. L’1% ha già sperimentato l’esperienza dell’ubriacatura. Numeri preoccupanti. “Il tema – continua Fabio Roda – è che, senza una collaborazione tra tutte le realtà e le agenzie educative che intercettano giovani e giovanissimi, si tratta di un problema difficile da affrontare perché non è ancora completamente avvertito nella sua pericolosità sociale”. Come può essere pericoloso quel bicchiere che magari
per la prima volta viene consumato in famiglia? “Il problema – afferma il responsabile del servizio di alcologia – è che spesso l’alcol diventa quella che in termini tecnici viene definita una sostanza ponte, che facilita il passaggio di tanti giovani alla dipendenza da altri tipi di sostanze”. L’Asl di Brescia fa la sua parte dando risposte a chi si rivolge ai servizi attivati mentre diverso è il campo sconfinato della prevenzione, soprattutto quando questa deve essere affrontata con soggetti che sono poco più che bambini.
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Giovani che perdono il controllo del bicchiere Le principali agenzie lo confermano: la prima causa di morte al mondo è legata all’abuso di alcool. Il primo bicchiere si “scola” a circa 11 anni di età. E se consideriamo il Bresciano non ci discostiamo dai dati nazionali e internazionali. La situazione dunque diventa sempre più delicata con un aumento dei consumi a una minore età. Il consumo, può degenerare in abuso. E qui i tasti dolenti sono legati alla contingenza e alla mancanza o alle ridotte disponibilità economiche sulle quali possono contare gli Enti preposti alla tutela della salute pubblica. Con questo speciale cerchiamo di approfondire la conoscenza di un fenomeno troppo spesso sottovalutato, l’abuso di alcool.
La scuola. Una buona attenzione alle iniziative tese alla salvaguardia della salute
L’abuso di sostanze chiede risposte efficaci L’impegno che l’Ufficio scolastico provinciale profonde nel suo ruolo di supporto, a volte si arena nelle maglie di una rete educativa che deve essere ancora messa a punto di Massimo Venturelli
J Nonostante tutto, la scuola continua a essere in prima linea perché, pur tra limiti e problemi, è ancora cosciente che il suo compito non è solo quello di trasmettere saperi e cognizioni, ma anche di formare personalità mature e responsabili. E l’educazione alla salute rientra a pieno titolo. Da qui, la ragione del gran numero di progetti dedicati alla prevenzione all’uso di sostanze. La conferma arriva da Federica Di Cosimo, referente dell’Ufficio scolastico provinciale dei progetti di educazione alla salute. “La scuola bresciana – afferma – manifesta sostanzialmente una buona attenzione a quelle iniziative che puntano
alla salvaguardia della salute degli studenti”. Nella stagione dell’autonomia scolastica è tutto affidato alla buona volontà dei dirigenti dei singoli istituti, mentre all'Usp resta il ruolo di raccolta di quanto viene fatto in questo campo. “Quello che la scuola cerca di fare – continua la Di Cosimo – è di educare le giovani generazioni a corretti stili di vita che non contemplano il
I dati dell’Istat I dati più recenti sono quelli diffusi dall’Istat. Nel 2011 il 66,9% della popolazione dai 14 anni in su ha consumato almeno una bevanda alcolica. Una percentuale in calo rispetto ai dati di 10 anni prima quando era del 72%. Il primo bicchiere è stato consumato a un’età di 11-12 anni, il dato più basso dell’intera Unione europea. Sempre secondo l’Istat sono 3 milioni i bevitori e almeno 1 milione quelli a rischio. 817mila sono stati i minori che hanno dichiarato un consumo abituale, 400mila quelli che hanno già un rapporto problematico con l’alcol. Il 7% dei giovani ha dichiarato di ubriacarsi almeno una volta a settimana e, sempre nel 2011, è stato in forte crescita il numero di adolescenti che ha ammesso di avere assunto sostanze alcoliche al di fuori dei pasti (il 103% in più rispetto agli anni Novanta). L’abuso di alcol e le patologie a esso collegate continuano a rappresentare, anche in Italia, la principale causa di mortalità, provocando il 10% di tutte le malattie, il 10% dei tumori, il 63% di cirrosi epatiche, il 41% degli omicidi, il 45% di tutti gli incidenti e il 9% delle invalidità e delle malattie croniche. Sono 40mila, poi le persone, che ogni anno muoiono per cirrosi epatiche e 326mila quelle che vengono ricoverate in ospedale per le conseguenze di un uso eccessivo di sostanze alcoliche.
contatto patologico con qualsiasi tipo di sostanza”. Dinanzi a fenomeni tanto preoccupanti come quello dell’abuso di sostanza legali e illegali destinate a creare dipendenza servirebbero, in sostanza, risposte capaci di andare al di là della contingenza. Un’ambizione che si scontra, come ben sa chi opera nel mondo della scuola, con la sempre minore disponibilità di risorse.
Il territorio. Spesso la famiglia sottovaluta il problema considerando il consumo una bravata tipica dell'età
Preoccupa soprattutto la somma delle diverse dipendenze J Il fenomeno dell’alcolismo non risparmia la Bassa bresciana. Un quadro piuttosto preciso del fenomeno ci viene fornito da un’associazione che ha il polso della situazione occupandosi del trattamento e del recupero di persone afflitte da problemi di alcolismo. Secondo quanto ci viene testimoniato dall’Acat (Associazione club alcolisti in trattamento) di Orzinuovi, infatti, l’abuso di sostanze alcoliche riguarda un’ampia fetta della popolazione, a causa di una certa “tolleranza” che la società mostra di avere verso questa
dipendenza, non ancora considerata alla stregua di fumo o droga. La fascia d’età che più sembra colpita dal problema è quella dai 50 anni in su, con prevalenza degli uomini sulle donne, ma le eccezioni non mancano. “Poiché il nostro metodo prevede anche il coinvolgimento della famiglia – raccontano dall’Acat –, spesso ci rendiamo conto che anche i più giovani soffrono il problema. Spesso la famiglia non ne prende immediatamente coscienza, vedendolo come una bravata dell’età adolescenziale, ma alle spalle
ci sono disagi ben più gravi”. Un altro dato preoccupante è costituito dalla mescolanza dell’alcool con fumo, droga, gioco d’azzardo, segno di una condizione generale problematica. Nel tempo, anche nella Bassa enti, associazioni e amministrazioni si sono mosse in direzione di una maggiore sensibilizzazione su questa piaga sociale, tanto che la diffusione del fenomeno sembra aver registrato negli anni un certo calo. Quello che però preoccupa è il vertiginoso abbassarsi dell’età del primo consumo: 10-12 anni. (f.u.)
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La parola ai lettori IL MEGLIO DELLA BASSA
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Arte e solidarietà
Ottobre solidale a Flero grazie alla generosità di Oliviero Masi, pittore e incisore lombardo di indubbia fama, che ha donato una serie di paesaggi a “Emergency” e “Aiuto allo Zanskar”, regione povera del nord dell’India. Le opere, in mostra a palazzo Loda insieme ad alcuni oli dell’artista fino al 26 di ottobre, verranno vendute e il ricavato andrà interamente a sostegno delle due associazioni. L’iniziativa, che ospiterà anche alcune serate con i testimoni diretti delle due associazioni, è stata realizzata grazie alla collaborazione del comune di Flero e del gruppo fotografico click. La mostra è visitabile nei fine settimana.
LETTERE
Come conservare i beni culturali Egr. direttore, le chiese costituiscono un patrimonio inestimabile di oggetti sacri e di culto vere opere d’arte oltre a essere esse stesse autentici monumenti e beni culturali. Questo inestimabile patrimonio va tutelato e protetto e il Codice dei beni culturali all’art. 30 obbliga i proprietari di tali beni a “garantire la sicurezza e la conservazione dei beni culturali di loro appartenenza”. I fattori che possono causare il deperimento di un manufatto possono essere raggruppati nelle tre seguenti categorie: danni fisici, danni di natura chimica e danni biologici. Gli elementi che influiscono sono umidità relativa, temperatura e illuminazione. La scienza della conservazione ha dimostrato in modo inequivocabile che per una corretta conservazione dei beni culturali (di qualsiasi natura essi siano) è necessario che tali elementi siano mantenuti entro determinati limiti e possibilmente controllati e monitorati nel tempo. È chiaro a questo proposito sottolineare come la scelta di un impianto di riscaldamento di una chiesa sia determinante sull’andamento del microclima interno dell’edificio e quindi sulla conservazione o meno degli oggetti d’arte in essa contenuti. È l’alternarsi di caldo e freddo prodotto dal susseguirsi di accensione-spegnimento dei riscaldamenti ad attivare le continue dilatazioni-contrazioni che rovinano i materiali. Uno studio della Comunità europea (concordato con l’Ufficio nazionale della Cei per i beni culturali ecclesiastici) e pubblicato da Electa nel 2006 analizzava i vari sistemi di riscaldamento e propone una particolare forma di riscaldamento a banco. Il volume è esaurito da tempo, ma l’editore ha consentito all’Istituto Mnemosyne di trarne le ampie citazioni che sono leggibili in www.istituto-mnemosyne.it. E a proposito del riscaldamento a pavimento, oggi privilegiato rispetto ad altri sistemi di riscaldamento, gli autori ne sottolineano le non poche problematicità. Carlo Minelli presidente Istituto Mnemosyne
IL PEGGIO DELLA BASSA
Ancora code stradali
Un importante rallentamento della viabilità coinvolgerà la via Brescia in uscita da Flero verso la città nei giorni 29, 30 e 31 ottobre per i lavori di completamento della rotonda all’altezza delle carceri di Verziano. Finalmente dopo tre mesi di lavori, con molti disagi soprattutto per i lavoratori, la rotatoria sarà completata. Per più di un anno è rimasta in fase sperimentale con le parti mobili che spesso hanno creato problemi agli automobilisti. Nel completare l’opera, verrà ripavimentata buona parte della strada, effettivamente se ne vedeva il bisogno.
Giornali della comunità
Radio Voce Spazio all'intrattenimento e all'informazione nazionale ogni ora e a quella locale con 5 edizioni giornaliere dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30. Ascoltaci sulle frequenze terrestri in Fm 88.3 - 88.5 (Brescia e intera Provincia) oppure tramite il canale streaming via internet all'indirizzo www.radiovoce.it
Il numero di ottobre del mensile di vita parrocchiale verolese “L’Angelo di Verola” apre con una riflessione di don Luigi Bracchi intitolata “Il cristiano è missionario” che, divisa in due sezioni, sviluppa nella prima il tema dell’Anno della fede e nella seconda tratta del senso del Rosario.
fm 88.3 88.5 Brescia e Provincia
Il mondo parallelo della politica Egr. direttore, nei giorni scorsi, recandomi al lavoro, ho preso atto dal resoconto di un giornale radio della Rai che l’ipotesi di una nuova legge elettorale condivisa, rischia di rimanere un’utopia. Troppe, le differenze tra i “desiderata” dei partiti. La notizia seguiva di poco quella relativa al premier Monti che ha chiesto alle parti sociali di fare la loro parte per aiutare il Paese a uscire dalle secche della crisi. I pensieri che i due servizi hanno suscitato in me non sono stati certo caratterizzati dall’ottimismo e dalla comprensione. Ancora una volta mi hanno portato a pensare che la politica, anche quella espressa dal premier Monti, viva in un mondo parallelo a quello in cui è costretto ad arrabattarsi la gente comune, preferendo concentrarsi sulla definzione di escamotage per mantenere seggi e spazi di manovra, non accorgendosi del distacco sempre più ampio che la separa dalla quotidianità. Maria Barzoni
Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Bassa bresciana”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a bassabresciana@vocemedia.it.
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Trenzano Barbaresca. Nell’area di proprietà del Comune nascerà un parco fotovoltaico
Fotovoltaico “in campo” di Fabrizio Giovannini
J Un parco fotovoltaico di 110mila mq. È quanto sta per essere realizzato alla Barbaresca, un’area di proprietà del comune di Trenzano collocata lungo la strada che porta verso Maclodio, a ridosso della pista ciclabile. I pannelli collocati a terra copriranno una superficie pari a 33 piò di terra, in un’area inserita nel Pgt come zona produttiva. La realizzazione è a cura della società Mediapower che ha presentato un’offerta di 2milioni e 10mila euro al comune di Trenzano. Nei giorni scorsi la nuova opera è stata presentata nel corso di una conferenza stampa, alla quale erano presenti il sindaco Bianchi insieme al tecnico Rubagotti e a componenti della giunta e del Consiglio comunale, oltre all’amministratore unico di Mediapower Iannacci e al presidente delle industrie fotovolatiche italiane (Ifi) Cremonesi. Tutte le parti in causa hanno espresso il proprio compiacimento per il progetto, reso possibile grazie al fatto che l’area non figura più come superficie destinata all’agricoltura (in tal caso sarebbe stato impossibile), sottolineando che comunque il parco fotovoltaico rappresenta un miglioramento ambientale rispetto all’idea iniziale di un utilizzo dell’area per la
Alessandro Cremonesi, presidente del comitato Ifi
costruzione di capannoni. La vicenda della Barbaresca, infatti, incomincia circa 10 anni fa, quando l’appezzamento venne acquistato dal Comune con il proposito di autofinanziarsi con la vendita dei lotti. La mancata vendita causò un ammanco nelle casse comunali di circa 1 milione e 900mila euro, definitivamente coperti con l’avvio del progetto. Dal punto di vista economico, inoltre, come ha poi osservato il sindaco Bianchi, l’operazione dovrebbe anche offrire i mezzi per avviare alcune opere
Autostrade digitali crescono Da qualche tempo il Comune è servito dall’ Adsl in fibra ottica, realizzato all’interno di un accordo stipulato già nel settembre 2009 da Regione Lombardia con il Ministero dello sviluppo economico e il Centro nazionale per l’informatica nella Pubblica amministrazione, che prevedeva il dispiego di oltre 26 milioni di euro di fondi pubblici sul territorio regionale. Il risultato è stato ottenuto colmando due lacune strutturali, il collegamento in fibra ottica della centrale telefonica più vicina e la dotazione della centrale degli opportuni apparati elettronici per gestire il traffico dati ad alta capacità. Il risultato è una velocità minima di 2megabit al secondo, garantita a chiunque stipuli un contratto con qualsiasi gestore. Il collegamento Adsl in fibra ottica arriva a rispondere a una richiesta crescente. In precedenza, nell’impossibilità di un collegamento fisso, era stato raggiunto un accordo con un gestore di servizi wi-fi. (f.u.)
pubbliche, tra le quali la sistemazione di via Vittorio Veneto Mattina e la realizzazione di una piazza a Cossirano nei pressi dei locali dell’oratorio. Tuttavia, nonostante queste precisazioni e alle osservazioni sulla riciclabilità dei materiali e al contenuto impatto paesaggistico, si è manifestata nel tempo una certa opposizione al progetto sia tra alcuni esponenti politici locali (tra i quali la sezione della Lega Nord) sia da parte di alcuni comitati ambientalisti che si oppongono al consumo di territorio.
Trenzano. Ultima azione in ordine di tempo per contrastare la scelta, una partecipata assemblea pubblica
Ma gli ambientalisti non ci stanno e si fanno sentire J La questione degli impianti fotovoltaici a terra è stata disciplinata da non più di due anni, stabilendo che essi non possono essere installati sul suolo agricolo. L’intervento a Trenzano, com’è stato osservato nel pezzo d’apertura, è stato possibile proprio perché l’appezzamento aveva una diversa destinazione. Questo non ha impedito che contro il progetto si sia verificata una vera e propria levata di scudi. Se da un lato sono state avanzate perplessità sull’identità della società vincitrice della gara d’appalto, le maggiori
preoccupazioni si appuntano sulla questione ambientale. Nonostante le assicurazioni da parte dei tecnici e dell’assessore all’ambiente Saleri sulla completa rimovibilità dei moduli, che non sarebbero cementati, ma semplicemente fissati a terra tramite lunghe sbarre metalliche, l’opposizione delle associazioni ambientaliste prosegue. Ciò ha portato nei giorni scorsi a un’assemblea pubblica tenutasi nel teatro parrocchiale alla quale hanno partecipato il coordinamento provinciale di Legambiente Lombardia insieme al
gruppo “Ambiente Trenzano Natura”, al coordinamento ambientalista ovest bresciano e il Movimento per la decrescita felice. Al centro delle riflessioni e delle proposte il tema “Come difendere la natura e custodire il creato?”. Tra i relatori sono intervenuti don Gabriele Scalmana, responsabile della pastorale del creato della diocesi di Brescia, Damiano di Simine presidente di Legambiente Lombardia (nella foto) e l’avvocato Pietro Gambarino, del centro azione giuridica di Legambiente. (f.g.)
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Bassa occidentale Orzivecchi. La variante sulla statale 235, è progettata per liberare il centro storico dal traffico pesante
La tangenzialina resta bloccata di Francesco Uberti
J La “tangenzialina” rimane ferma. A quanti, tra gli abitanti di Orzivecchi, si aspettavano una soluzione alla questione giudiziaria relativa alla variante sulla statale 235, progettata per liberare il centro storico dal traffico pesante che lo attraversa, è invece toccato assistere all’ennesimo ritardo. Il tribunale di Brescia, infatti, nei giorni scorsi ha predisposto un’ulteriore proroga delle indagini (aperte ormai da quasi due anni), rinviando alla metà di novembre la decisione per la ripresa dei lavori, bloccati in seguito alla rilevazione di materiali tossici nella composizione del sottofondo stradale. La decisione ha ovviamente suscitato nel paese della Bassa una serie di reazioni a partire dal sindaco Liliana Ferrari: “Credevo che 22 mesi bastassero per le indagini – commenta – ma la questione, al di là dei riflettori delle prime ore, pare non interessare più
Un’immagine del cantiere interrotto
e questa, secondo me, è una mancanza di rispetto verso 2500 cittadini che attendono una soluzione a questa situazione. Per ora cerchiamo di avere fiducia, ma spero proprio che non ci saranno altri rinvii, perché la pazienza sta finendo e dovremo considerare anche altre scelte”. Anche tra i cittadini serpeggia il malcontento, che cova già da molto tempo e si è manifestato apertamente nei mesi
scorsi, con cartelli e striscioni, malcontento reso più acerbo ora dalla delusione per non aver saputo qualcosa di più chiaro. Certo, la proroga è praticamente limitata ad un mese, ma è diffusa la sensazione di un minore interesse rispetto ad altri casi analoghi e più famosi, come i cantieri della Brebemi da tempo sbloccati: “Pur rispettando tutte le istituzioni e chi lavora al caso, penso che forse
ci sono tempi diversi a seconda dei soggetti in gioco – è il commento in proposito del Sindaco – pratiche che viaggiano più o meno rapide a seconda degli interessi”. Interprete dell’irritazione diffusa anche il parroco don Franco Cavalli, che già quest’estate aveva lanciato l’allarme, ventilando anche qualche forma di protesta, sia per la salute dei cittadini sia per lo stato di conservazione della chiesa, minacciata dal traffico. “Sono molto deluso e sconfortato – afferma – perché vedo che la nostra situazione non è tenuta in nessun conto. Ritardi nelle indagini, altre situazioni simili già risolte, e qui? Proprio nei giorni scorsi si sono verificati altri cedimenti negli stucchi della parrocchiale, spero non cadano mai in testa a qualcuno. Inoltre, lo vado ripetendo da tempo, l’aria sulla via principale è irrespirabile. In città, se si superano i limiti di inquinamento atmosferico il traffico viene bloccato, mi piacerebbe venissero anche qui a fare le rilevazioni. Ho sentito molta gente, si vorrebbe fare una protesta, ma a questo punto servirebbe davvero a qualcosa?”.
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Orzinuovi. Non si placa la protesta contro la realizzazione dell’impianto nella frazione di Ovanengo
Dopo le polemiche comunali ora la palla passa alla Provincia di Fabrizio Giovannini
J Si è parlato molto in questo periodo del ventilato progetto di costruzione di un grande impianto a biogas a Orzinuovi, nella frazione di Ovanengo. Preoccupazione infatti destano le enormi dimensioni dell’eventuale impianto che rappresenterebbe un grave problema ambientale. Il tema era stato affrontato dalla giunta già in estate, allorché era arrivata la richiesta di costruzione da parte della ditta Bioval, richiesta a cui era stato risposto negativamente. A motivo del rifiuto opposto ci sono proprio le enormi dimensioni dell’impianto per il trattamento di reflui zootecnici e scarti agricoli, che sarebbe in grado di trattare i rifiuti di mezza provincia, con le conseguenze ben immaginabili per il territorio orceano e in particolare per la frazione di Ovanengo, presso il quale l’impianto sarebbe ubicato. La questione è ora tornata alla ribalta grazie all’interessamento di cittadini e comitati ambientali. Il sindaco di Orzinuovi, Andrea Ratti, si è affrettato a ribadire la posizione dell’amministrazione
Villachiara. Avanza il centro rifiuti Volgono al termine i lavori per il nuovo centro comunale di raccolta dei rifiuti, centro che si è reso necessario dopo l’adozione del nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta, gestito da Cogeme. A fronte di una raccolta differenziata che si attesta stabilmente intorno al 75% del totale, il centro servirà a smaltire i rifiuti che non vengono raccolti porta a porta, come quelli speciali. Lungo la strada che porta a Villagana, perciò, su una superficie doppia rispetto a quello già esistente, sono state collocate rampe e cassoni per lo svuota-
mento dei rifiuti, lavori quasi ultimati che dovrebbero diventare funzionanti entro fine anno, autorizzazioni burocratiche permettendo. Il centro sarà coronamento di un sistema di gestione che funziona bene sia dal punto di vista ambientale, sia da quello economico. Afferma infatti il sindaco Bertoletti: “La straordinaria collaborazione dei cittadini determina il buon esito della gestione. Il vantaggio è anche economico: dopo lo sconto del 28% praticato da Cogeme, abbiamo potuto abbassare la Tarsu lo scorso anno e mantenerla invariata nel 2012”. (f.u.)
sull’argomento: “Abbiamo giudicato sovradimensionato l’impianto rispetto al contesto in cui è inserito, il territorio orceano non lo sopporterebbe”. Ora però la palla passa alla Provincia, alla quale spetta il parere definitivo sul progetto con la valutazione di impatto ambientale. Questa procedura dovrebbe prolungarsi i prossimi mesi e nel frattempo continuano le manifestazioni di dissenso. Da parte del comitato di Legambiente della Bassa bresciana si richiama, per esempio, una connessione con l’altro colossale progetto di Manerbio, cioè l’impianto di lavorazione di carni suine da due milioni di capi all’anno. Con tutti i suoi scarti di lavorazione quest’ultimo fornirebbe infatti, nello scenario tratteggiato degli ambientalisti, la “materia prima” necessaria al funzionamento dell’impianto di Ovanengo. Anche gli abitanti della piccola frazione hanno deciso di far sentire la propria voce: da qualche giorno, infatti, sono comparsi sulla rotonda lungo la strada che conduce a Borgo San Giacomo due striscioni gialli con la scritta “No Megadigestore no”. Per far sapere a chiunque passi di lì che loro su questo progetto, non ci stanno.
Orzinuovi. Novità nell’attività 2012-2013 del centro “Per la famiglia” che punta al sostegno alle giovani coppie
Obiettivo: prevenire il disagio e promuovere il benessere J Novità nell’attività 2012-2013 del centro “Per la famiglia” di Orzinuovi, nato nel 2005 dall’impegno di un gruppo di soci fondatori e dall’interesse del parroco di allora don Franco Bertanza. “Il centro – spiega uno dei soci fondatori, Ettore Botti – suddivide la propria attività in due parti. Da un lato i percorsi di psicoterapia, dall’altra la formazione per la prevenzione del disagio e la promozione del benessere”. Un sostegno concreto alle famiglie e al territorio che ha visto aumentare le prese in carico di utenti e situazioni di bisogno. “Il nostro centro è caratterizzato dall’ispirazione cristiana – racconta il responsabile Guido Marni –, ma cerchiamo di lavorare anche con quei soggetti che hanno a che fare con la dimensione familiare e della crescita della persona”. Tra le idee in cantiere c’è quella di istituire una presenza sistematica di sostegno alle giovani coppie, che possa proseguire il lavoro
del corso fidanzati. “Ci stiamo rendendo conto – afferma in proposito Marni – che le giovani coppie non vengono più seguite e formate fino al momento dei sacramenti per i figli. Vogliamo essere vicini e dare un senso di prossimità”. Inoltre, proprio per aumentare il contatto con il territorio e i suoi bisogni, è in via di istituzione un gruppo di persone che possa fare da tramite tra le attività e i servizi del centro e le situazioni concrete. “Chiamiamoli ‘amici’ o ‘testimoni’ della nostra attività – prosegue Marni – ma queste figure nascono dall’esigenza di trovare efficaci canali di comunicazione con le persone. Non vogliamo solo essere una scialuppa di salvataggio, ma essere vicini alle famiglie anche nei momenti belli”. Tra le novità anche il “progetto Odissea” portato avanti da Ettore Botti, che prevede un laboratorio in barca a vela come modalità per prevenire ansia e stress. (f.u.)
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Bassa centrale Manerbio. In festa il liceo scientifico che fa capo all'istituto di istruzione superiore di via Solferino
Pascal: spenta la 30ª candelina di Elena Ungari
J Garantire istruzione è una funzione importante per la formazione delle nuove generazioni. L’istituto di istruzione superiore “Pascal” di Manerbio svolge questo compito da 30 anni e un tale traguardo non poteva essere trascurato. A festeggiare il compleanno è il liceo scientifico, una delle costole dell’Istituto di via Solferino. Il Liceo scientifico nasce nel 1982 come sezione staccata dello scientifico “Moretti” di Gardone Valtrompia: per Manerbio è una conquista poter disporre di una tipologia scolastica che serve l’intero territorio della Bassa. Il Liceo si aggiunge all’Istituto tecnico, nato nel 1966 come distaccamento del “Castelli” cittadino (accorpato poi all’itis “Marzoli” di Palazzolo nel 1995-1996). Nel frattempo, nell’anno 1990-1991, il Liceo scientifico manerbiese diventa autonomo e viene intitolato al filosofo e matematico “Blai-
L'ingresso dell'istituto superiore Pascal
se Pascal”. Il 1 settembre 2000 nasce l’istituto superiore “Blaise Pascal”, costituito dallo Scientifico, dalla sezione staccata dell’istituto tecnico “Marzoli”, entrambe con sede a Manerbio. Quindi, l’Istituto si arricchisce ulteriormente “annettendo” anche l’istituto tecnico commerciale “Primo Mazzolari” di Verolanuova, dal 1957 una delle scuole “storiche” della Bassa.
Nel tempo anche il Liceo scientifico si è “arricchito” con l’attivazione di diversi corsi: accanto a quello tradizionale, si attiva il corso Pin (Piano nazionale di informatica); a partire dall’anno scolastico 2010-11, a seguito della revisione dell’assetto organizzativo e didattico dei licei, il Liceo scientifico comprende l’indirizzo scientifico, e l’opzione del Liceo delle scienze applicate (che intende forni-
re competenze avanzate in ambito scientifico-tecnologico). Parallelamente, l’istituto si dota di laboratori, di aule per svariate attività, di una biblioteca, di un’aula magna e di attrezzature sportive interne ed esterne. A 30 anni di distanza dalla nascita, giunge il momento delle celebrazioni, organizzate in collaborazione con il “Comitato genitori”, il gruppo culturale “San Lorenzo” e l’associazione “Chirone”. Martedì si è svolta l’inaugurazione con la presenza di Emilia Salucci, dell’Ufficio Scolastico regionale, che ha parlato del ruolo del Liceo scientifico nella storia della scuola italiana. Contestualmente è stata allestita una mostra documentaria sui 30 anni del liceo e un’altra dedicata alla didattica della scienza. In novembre ci saranno open day scientifici e si avvieranno adozioni a distanza. Il 7 dicembre si svolgerà il concerto della banda giovanile “S. Cecilia” e verrà presentata l’associazione “Lucia Paternoster”, la docente scomparsa improvvisamente lo scorso anno. Ma di tutto questo ci sarà occasione per riparlarne.
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Bagnolo Mella. Nell’aula multimediale dell’istituto comprensivo la presentazione dell’iniziativa ai genitori
Metalli tossici sotto i riflettori con il progetto Phime / Nih Quella che si sta svolgendo nel territorio bagnolese da circa due anni è una ricerca sui rapporti tra funzioni neuropsicologiche ed esposizione ai metalli, e sugli effetti sulla salute
Rassegna dialettale a Bagnolo Mella
di Mario Bruni
J Si è tenuta nei giorni scorsi nell’aula multimediale dell’istituto comprensivo di Bagnolo Mella (nella foto), l’incontro di presentazione del progetto Phime/Nih che la Facoltà di medicina dell’Università di Brescia, in accordo con l’Ufficio scolastico provinciale, sta svolgendo nell’istituto da due anni. Il progetto Phime punta i riflettori sui metalli tossici (arsenico, cadmio, piombo) che possono danneggiare la salute umana, anche se la persona vi è esposta a livelli bassi. Uno dei metalli studiati nell’ambito di Phime è l’arsenico, descritto come un elemento molto tossico per il feto che, se esposto ad alti livelli, corre maggiori rischi di malformazioni e morte peri-
natale. L’arsenico inoltre compromette anche lo sviluppo del sistema nervoso centrale, e i bambini esposti a esso nel grembo materno e nelle prime fasi della vita potrebbero avere un QI (quoziente di intelligenza) più basso. In età più adulta, l’esposizione all’arsenico può sopprimere il sistema immunitario e aumentare il rischio del soggetto di sviluppare il cancro. Quella che si sta svolgendo nel territorio di Bagnolo Mella da due anni è una ricerca sui rapporti tra funzioni neuropsicologiche ed esposizione ai
metalli, e sugli effetti sulla salute della popolazione sensibile alla presenza nell’ambiente di metalli. In particolare quest’anno il progetto riguarderà gli alunni della prima classe della scuola secondaria, che sono in fase di sviluppo. La serata, che è stata voluta proprio per un’attività informativa nei confronti dei genitori di questo gruppo di alunni, è stata tenuta dai responsabili scientifici del progetto che ne hanno illustrato le finalità e i risultati conseguiti sino a ora.
Nuovo appuntamento della 4ª edizione della “Rassegna dialettale” organizzata all’oratorio San Luigi di Bagnolo Mella. Sabato 27 ottobre alle ore 20.45, e domenica 28, alle ore 16, sul palco del teatro Pio XI° (ingresso 6 euro, ridotto 4), la compagnia filodrammatica “G. Campini” metterà in scena “Töt per culpa de ’na cavra” commedia dialettale in tre atti scritta da Stefano Godizzi. Commedia brillante affronta le vicende di una nobile e ricca famiglia colpita da un lutto, la perdita di una contessa, e conseguentemente beneficiata di un’eredità da investire in paesi esotici. Investimento sfortunato e lastrico in avvicinamento quando la defunta diventa presunta e... Diretti dalla regia di Costantino Rampini, sul palco saliranno Nilla Bertini (la contessa Elisabetta), Beppe Marini (il fratello Aurelio), Stefano Godizzi (il nipote Isidoro), Mariateresa Curti (la cameriera Lena), Monica Lanzani (la commessa Fiorenza), Davide Vespi (il mago Antonio), Valentina Godizzi (la commercialista Trudy), Esperino Agazzi (il titolare delle pompe funebri Demetrio), Fausto Marinoni (il facoltoso imprenditore dottor Palanca), Primarosa Rossetti (la segretaria Susanna).
Cigole. Dal lavoro nei campi alla vita in cascina, dalla cucina alla soffitta, dai giochi da tavolo ai burattini
Il museo Rais per riscoprire l’antica vita quotidiana J Il museo multimediale Rais di Cigole, un percorso che riporta il visitatore ai tempi antichi scanditi dal lavoro nei campi, vissuti nella cascina, passati alla storia per quanto hanno scritto gli agronomi Agostino Gallo e Camillo Tarello che furono tra i principali fautori dello sviluppo dell’agricoltura nel Seicento e nei secoli successivi. Di grande interesse altre sezioni del museo nel quale è descritta la cucina com’era, il ruolo della bottega, lo spettacolo dei burattini, i giochi da tavolo, la soffitta dei giocattoli dov’erano relegati i trastulli di piccoli e ragazzi. Il museo è aperto il sabato pomeriggio dalle 14.30 alle 18.30 e la domenica dalle 9.30 alle 12 e dalle 14 alle 18.30 per visite guidate possibili anche in altri periodi su prenotazione rivolgendosi agli uffici comunali di Cigole. Ed è questo metodo
da consigliare ad associazioni per il tempo libero e alle scuole che hanno l’opportunità di far trascorrere tempo utile per visitare il passato. Iniziativa recente del museo “A tavola con le erbe spontanee” promosso dalla cooperativa Antica Terra e dalla Fondazione pianura bresciana durante la quale sono state presentate le lezioni del “Corso di cucina naturale” a partire dal 31 ottobre. Il museo ha celebrato nei giorni scorsi il decennale della Fondazione pianura bresciana ed è tra i promotori del restauro di palazzo Cigola Martinoni. Presenti l’assessore provinciale Maria Teresa Vivaldini, il consigliere Giampaolo Mantelli, il parroco emerito don Piero Manenti. Interventi del presidente del museo Riccardo Geminati e del sindaco di Cigole Patrizia Cherubini. (f.pio)
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Bassa orientale Montichiari. L’assessore Gianluca Imperadori: “Non abbiamo arretrato sui servizi essenziali�
Tagli al Piano diritto allo studio di Federico Migliorati
J “Le scuole sono sempre al centro dell’impegno dell’amministrazione comunale: con questa ďŹ losoďŹ a l’assessorato alla Pubblica istruzione ha elaborato il Piano per il diritto allo studio, recentemente approvato dal consiglio comunale. â€œĂˆ bene che i monteclarensi si rendano conto dei pesanti tagli introdotti dal governo Monti che, come in altri settori, mettono in ginocchio gli enti locali: nonostante questo – prosegue l’assessore Gianluca Imperadori – non abbiamo arretrato sui servizi essenziali e la scuola continuerĂ a ricevere sostanziosi contributi nonchĂŠ supporti di ogni genereâ€?. Nell’anno scolastico che si è aperto nello scorso mese di settembre sono stati stanziati 1 milione 761 mila euro complessivi dal Comune, in lieve essione rispetto al milione 787 mila euro del precedente Piano; stabile il numero degli studenti che si attesta intorno alle 4800 unitĂ . “Tra le particolaritĂ de-
Gianluca Imperadori
gne di menzione – afferma ancora Imperadori – mi preme mettere l’accento sull’assistenza ad personam per gli studenti con disabilitĂ piĂš o meno gravi i cui fondi passano dai 266 mila euro del 2011 ai 290 mila euro di quest’anno, un incremento signiďŹ cativo che ho fortemente voluto. Rimarranno, ovviamente, anche i contributi diretti alle scuole paritarie che forniscono un servizio insostituibile nella nostra
comunitĂ , cosĂŹ come i servizi rivolti a tutte le famiglie e in special modo a quelle con ďŹ gli a rischio emarginazione cosĂŹ da garantire sempre piĂš la coesione socialeâ€?. Confermati anche i livelli delle rette scolastiche, diverse a seconda delle fasce di reddito: da 0 a 5000 euro e oltre i 5000 euro con sconti importanti in presenza di 2 o piĂš ďŹ gli e per i nuclei familiari monogenitoriali o con prole numerosa. Nessuna tol-
leranza, da quest’anno, per chi non è in regola con il pagamento delle rette dello scorso anno: non potrĂ usufruire dei servizi di mensa, sorveglianza prescuola e trasporto, salvo comprovate necessitĂ valutate dall’ufďŹ cio Servizi sociali. Rimane attiva anche la serie di progetti didattici nonchĂŠ di laboratori previsti nei musei monteclarensi: tra i tanti segnaliamo il Progetto Cecchino per far riscoprire il dialetto bresciano, i momenti legati alle varie discipline sportive che garantiscono ai minori una crescita adeguata anche sotto l’aspetto ďŹ sico oltre agli spazi educativi per imparare la produzione dei principali alimenti o per “avvicinareâ€? il dietro le quinte di un teatro. Anche per il 2012, inoltre, verrĂ richiesto il ďŹ nanziamento per disporre di due volontari in servizio civile per le necessitĂ del caso. In chiusura segnaliamo che dallo scorso mese di settembre il nuovo dirigente della scuola primaria e dell’infanzia è Angela Bozzi (che proseguirĂ nel medesimo ruolo anche per la secondaria di primo grado Alberti), la quale subentra a Fiorella Sangiorgi chiamata ad altro incarico.
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Castenedolo I letti dell’ex Ospedale S. Orsola sono arrivati alla Casa di riposo
Il dialogo si fa concreto Ufficializzato nei giorni scorsi un accordo di sussidiarietà trasversale con la Fondazione Poliambulanza che ha fornito 40 letti elettrici alla struttura di Luigi Zameli
J Sussidiarietà trasversale per una transazione di 40 letti che sono entrati a far parte dei quattro nuclei dove soggiornano 80 anziani non autosufficienti. Il progetto ha preso le mosse dalla constatazione di un esubero di arredi precedentemente in uso presso l’ospedale S. Orsola; un esubero che ha incontrato parallelamente il bisogno di letti elettrici della Casa di riposo di Castenedolo. La struttura assistenziale, che ospita 80 anziani (68 posti di Rsa e 12 posti letto per ricoveri di “sollievo”) non aveva ancora potuto sostenere la spesa per l’acquisto di un numero adeguato di letti elettrici, obbligata a investire ingenti risorse per la messa a norma degli immobili e il loro adeguamento alle normative stabilite dalla Regione. Il Consiglio di amministrazione del Pio Ricovero aveva perciò incaricato un’apposita commissione di elaborare uno studio di fattibilità per
l’acquisto di 72 nuovi letti in grado di fornire adeguata assistenza e confort agli anziani ospiti e nel contempo di salvaguardare la salute degli operatori che nel proprio turno di lavoro si trovano a movimentare numerose volte i pazienti. Mentre si svolgevano le ricerche di mercato per definire l’acquisto, la Commissione del Pio Ricovero ha potuto valutare la compatibilità di una serie di letti elettrici di recente produzione e di altri piccoli arredi in via di dismissione in alcuni reparti dell’Ospedale cittadino S.Orsola. Si è così perfezionata una straordinaria operazione di sussidiarietà, che ha vi-
sto protagonisti due Enti operanti sul territorio; ciò che non serve più ad un servizio diventa risorsa preziosa per l’altro. I letti dell’ex Ospedale S. Orsola continuano così ad essere importante ed efficace strumento di cura ed assistenza per le persone anziane: una prosecuzione ideale della mission dell’Ospedale S. Orsola. Si sono poi aggiunti 32 nuovi letti elettrici di ultima generazione forniti dalla Falegnameria dei fratelli Maestri, la quale si è fatta carico del trasloco, della revisione e del montaggio dei letti recuperati dai reparti che venivano trasferiti presso la “Poliambulanza”.
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Corsi per tutti i gusti I musei di Montichiari diventano contenitori di corsi per tutti i gusti. Il merito è del Comune e di Montichiari Musei che, anche per l’edizione 2012/2013, organizzano “Il tempo ritrovato”. Il 27 ottobre si parte con la prima lezione (dedicata all’autunno) del laboratorio di manualità, previsto presso la biblioteca e comprendente tre lezioni per un costo complessivo di 15 euro a partecipante: il corso proseguirà il 1° dicembre (sul tema dell’inverno) per concludersi il 4 maggio 2013 (sul tema della primavera). Al Museo Bergomi, il 30 ottobre partirà, invece, il corso di impagliatura delle sedie a cura dell’Azienda biologica L’ortaia: le lezioni, il cui costo è di 70 euro, saranno otto in totale e avranno termine il 18 dicembre. Per gli amanti del ballo, nel mese di novembre e sempre al Museo Bergomi prenderanno il via le 7 lezioni dedicate alle danze popolari europee dirette dai ballerini folk Pierluigi e Patrizia Beschi: si parte il 2 novembre con la festa conclusiva prevista il 14 dicembre (40 euro a partecipante). Info sui corsi: 0309650455 dal martedì al sabato dalle 9 alle 13. (f.m.).
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UfďŹ cio zona Leno Via Albarotto, 6 - 25024 tel 030 2457660 UfďŹ cio zona Gottolengo Via CastelďŹ dardo 69 – 25023 tel 030 2457791 UfďŹ cio zona Montichiari Piazza Paolo VI - 25018 tel 030 2457829
UfďŹ cio zona Lonato Via M. Cerutti 11 - 25017 tel 030 2457858
UfďŹ cio zona Rovato Via Macina, 1 - 25038 tel 030 2457669
UfďŹ co zona Orzinuovi Via Colombo, 11 - 25034 tel 030 2457733
UfďŹ cio zona Verolanuova Via Semenza, 37 - 25028 tel 030 2457752
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Economia
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Grande successo per la XVI Borsa dei Laghi La 16ª edizione della Borsa Internazionale dei Laghi d’Italia si è conclusa venerdì 5 ottobre all’insegna della soddisfazione e dell’ottimismo. Se il turismo infatti è uno dei settori che sta tenendo in provincia di Brescia in questo delicato periodo economico, il segmento lacustre in particolare segnala progressi incoraggianti: i laghi attraggono ogni anno il 14% dei turisti stranieri che soggiornano in Italia, con punte del 27% per Germania e 19% per l’Olanda. Borsa Laghi conferma questo andamento positivo: per gli oltre 300 operatori italiani (record storico di presenze) che hanno incontrato 50 selezionati Tour Operator (provenienti da 15 Paesi europei) il workshop si è concluso all’insegna dei buoni affari.
Banco di Brescia. L’utile netto si è attestato a 40,4 milioni contro i 47,6 milioni al 30 giugno 2011
Approvata la semestrale La buona tenuta degli aggregati patrimoniali, conferma la capacità della Banca di affrontare il difficile contesto e di sostenere le economie dei territori di appartenenza di VoceMedia
J Nella difficile situazione congiunturale, caratterizzata dall’andamento decrescente della produzione industriale e degli ordinativi, e dal perdurare di un clima di pesante incertezza, il Banco di Brescia ha intensificato gli sforzi per rinsaldare il proprio storico legame con il territorio di appartenenza e per favorire il rilancio dell’economia locale. Questi, in sintesi, i principali risultati al 30 giugno. Da un punto di vista patrimoniale, gli
Roberto Tonizzo, direttore generale
impieghi della Banca, nonostante le incertezze sulle prospettive di crescita economica del Paese, la contrazione degli investimenti da parte delle imprese e la riduzione del reddito disponibile delle famiglie, si attestano a 13,5
miliardi di euro, all’incirca sugli stessi livelli di fine 2011. Il brusco calo della produzione industriale, unitamente alla contrazione della redditività operativa delle imprese, hanno determinato un innalzamento dei crediti deteriorati
della Banca, da 838 a 902 milioni di euro. La consistenza della raccolta diretta è risultata pari a 12,3 miliardi di euro. La raccolta da clientela ordinaria, al netto delle controparti istituzionali e dei PO infragruppo, risulta in crescita del 3,9%. La raccolta indiretta della clientela privata, ai valori di mercato, si è attestata a 12,2 miliardi di euro, con una diminuzione del 5,7% rispetto alla consistenza di fine 2011. Il patrimonio, al netto dell’utile di periodo, è risultato pari a 1.437 milioni di euro, con un incremento del 4,6% rispetto all’analogo valore al 31 dicembre 2011. I risultati economici registrano un utile netto di 40,4 milioni di euro, in calo del 15,3% rispetto a quanto contabilizzato nel precedente esercizio. Nel dettaglio, i proventi operativi, pari 242,3 milioni, mostrano una contrazione del 9,9% rispetto all’anno precedente. Sul versante dei costi è proseguito l’impegno della Banca a controllarne attentamente le dinamiche. In sintesi: spese del personale per 83 milioni di euro (5,7%), altre spese amministrative per 61 milioni di euro (-6,0%) e ammortamenti per 4,8 milioni di euro (-8,3%).
Consulenza. Servizio a cura di Sei2Sei Consulting srl di Mazzano (tel. 0302594020, www.sei2seiconsulting.it)
Stop all’autocertificazione della valutazione dei rischi J La valutazione dei rischi è un adempimento obbligatorio a prescindere dal numero di dipendenti dell’impresa, e quindi anche nel caso in cui venga adibito ad attività lavorativa un solo lavoratore dipendente (o equiparato). È l’art. 17 del TU 81/08 che prescrive al datore di lavoro i compiti, non delegabili, sia della nomina del Rspp e sia, appunto, della valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento (Dvr). Sempre il TU, all’art. 29, c. 5, riferendosi alle imprese con un numero di addetti inferiore a 10, obbliga i datori di lavoro a effettuare la valutazione dei rischi “sulla base delle procedure standardizzate” (elaborate dalla Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, ndr) e consente agli stessi, fino a 18 mesi dal Decreto applicativo del Ministero del lavoro e, comunque,
non oltre il 30 giugno 2012, di elaborare un’autocertificazione in ordine all’avvenuta effettuazione della valutazione dei rischi sulla base delle procedure standardizzate emanate nel giugno 2012. Per cui tutti i datori di lavoro, a prescindere dal numero dei dipendenti dovranno trasformare le autocertificazioni in veri e propri documenti di valutazione dei rischi entro il 31/12/2012. Tra gli aspetti che il documento deve contenere segnaliamo una relazione sui rischi presenti con indicazione dei criteri seguiti nella valutazione; le misure di prevenzione e i Dpi adottati in seguito alla valutazione; il programma delle misure per il miglioramento, nel tempo, delle condizioni aziendali di sicurezza e di salute sul lavoro. Importanti le sanzioni (violazione dell’art. 29, comma 1 - arresto da tre a sei mesi o ammenda da 2.500 a 6.400 euro).
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Agricoltura
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Milzano: Ăˆ aperto il museo contadino Oltre 900 pezzi in esposizione con l’obiettivo di rievocare la quotidianitĂ della vita agricola dei nostri bisnonni in uno stabile del Settecento in via S.Michele, a due passi dal centro del Paese. L’esposizione permanente è divisa in due sezioni: al piano terra le stanze della vita privata di mezzadri e mandiari, con cucina tipica, camera da letto e stalla, al piano superiore gli strumenti da lavoro. Da oltre 10 anni Lucio Bulgari, Giuseppe Girardini, Francesco Pancera, Francesco Olivetti e gli altri ‘Amici del Museo’ collezionano gli oggetti che ora hanno trovato casa nell’esposizione permanente.
Coldiretti. Oltre 50 gli operatori agrituristici presenti all'assemblea elettiva per il rinnovo dei vertici
Terranostra conferma Morandi Il decreto legislativo 228 del 2011 sulla multifunzionalità riconosce di fatto come agricole tutte le attività connesse all’agricoltura tra le quali proprio l’attività agrituristica a cura di Voce Media
J Grande successo per l’assemblea elettiva Terranostra che si è tenuta alla presenza di oltre 50 operatori agrituristici soci di Terranostra e del presidente e direttore di Coldiretti, rispettivamente Ettore Prandini e Mauro Donda. Il presidente uscente di Terranostra, Alessandra Morandi, ha aperto l’assemblea facendo una sintesi dell’attività svolta dall’associazione negli ultimi quattro anni con particolare riferimento a una serie di iniziative
rivolte alla difesa e alla valorizzazione dell’attività agrituristica e alla formazione professionale degli addetti e dei nuovi imprenditori che intendono avviare una attività agrituristica. Il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, oltre a ribadire che l’agriturismo è una parte integrante e importante
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dell’economia agricola, che ha avuto il suo maggior sviluppo dopo l’emanazione del decreto legislativo 228 del 2011 sulla multifunzionalità (Legge di orientamento), riconoscendo di fatto come agricole tutte le attività connesse all’agricoltura tra le quali proprio l’attività agrituristica; ha proseguito
invitando tutti a rispettare le regole e soprattutto che l’attivitĂ agricola è e deve rimanere l’attivitĂ principale delle imprese. “Questa è la principale forma di garanzia per i cittadini consumatori e per gli imprenditori onesti – ha dichiarato Ettore Prandini –, rientrando nel nuovo percorso intrapreso con gli agriturismi di campagna amica per una ďŹ liera tutta agricola e italianaâ€?. Al termine è stato letto dal presidente del collegio dei revisori dei conti Roberto Polsini, e approvato dall’Assemblea, il rendiconto consuntivo 2011 e il preventivo 2012 e si sono svolte le votazioni per l’elezione del nuovo Consiglio direttivo che rimarrĂ in carica nel quadriennio 2012-2016 composto da un totale di 11 consiglieri rappresentanti di tutto il territorio bresciano. Il nuovo Consiglio si è poi riunito mercoledĂŹ 17 settembre per l’elezione delle cariche presidenziali dell’associazione: riconfermata all’unanimitĂ le presidente Alessandra Morandi (nella foto) dell’agriturismo Dosso Badino di Monticelli Brusati ed eletta la vice presidente Leda Pegoiani dell’agriturismo Valverde di Botticino.
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Cultura Montichiari. Il fil rouge dell'edizione 2012 sarà la scultura. Inaugurazione con Philippe Daverio
Dall’Alta epoca all’Ottocento di Mario Bruni
J Con l’edizione 2012 di Rassegna Antiquaria in programma dal 27 ottobre al 4 novembre, torna al Centro fiera di Montichiari (Bs) un appuntamento ormai divenuto tradizione per il pubblico di collezionisti e appassionati. Oltre alla consueta attenzione riservata all’arte che va dall’Alta epoca all’Ottocento, l’edizione 2012 apre una finestra sul Novecento e sul design. Rassegna Antiquaria può contare sulla partecipazione di 100 gallerie selezionate, con un’offerta espositiva di alto profilo che non mancherà di accontentare i numerosi appassionati che, ogni anno, confermano l’attenzione del territorio per l’arte e l’antiquariato. Fil rouge della mostra sarà la scultura. Il visitatore verrà accolto nell’elegante foyer d’ingresso dall’evento collaterale dal titolo “Il bronzo suona, il ferro sta zitto”, dedicata all’opera di Armando Riva, artista lombardo che
Una manifestazione dei mesi scorsi
si è distinto nel campo delle arti visive sia come scultore che come pittore, dedicandosi anche alla fotografia e, durante gli anni Ottanta, alla regia cinematografica. Le 30 sculture in bronzo, legno, gesso, ferro di grandi, medie, piccole dimensioni, eseguite dal 2001 al 2012, conquisteranno il visitatore con la loro vitalità e forza espressiva. In occasione dell’edizione 2012, inol-
tre, Rassegna Antiquaria sperimenta un nuovo layout espositivo che prosegue il percorso di rinnovamento che ha caratterizzato le recenti edizioni e che ha dimostrato di incontrare il favore del pubblico. Grazie a nuovi criteri nell’organizzare gli spazi e un’attenzione sempre maggiore ai dettagli, la visita in fiera sarà un’esperienza accattivante e sempre nuova per i visitatori.
“L’obiettivo è trovare il giusto equilibrio tra eleganza e fruibilità”, spiega Silvia Dalcò, curatrice della mostra. “Sono da sempre convinta che il segreto di una mostra longeva come Rassegna Antiquaria sia nella capacità di mettersi in gioco, sperimentando nuove soluzioni che stimolino la curiosità e la vivacità del pubblico. È con questo spirito che, nell’ambito dell’edizione 2012, nasce Food corner, uno spazio riservato alla presentazione di prodotti enogastronomici ed etichette italiane d’elite, in un accostamento ricercato di arte e sapori”. Rassegna Antiquaria, dunque, si preannuncia ancora più ricca di novità, proposte e contenuti, pur mantenendo un’identità perfettamente riconoscibile nel panorama degli eventi dedicati all’antiquariato. Centro fiera di Montichiari, 27 ottobre-4 novembre. Orari: sabato, domenica e giovedì dalle 10 alle 20; lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 15 alle 20. All’inaugurazione ufficiale con taglio del nastro in programma sabato 27 ottobre alle ore 18, è confermata la presenza del critico d’arte Philippe Daverio.
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Montichiari. La novità di quest’anno riguarda il Teatro per ragazzi, eventi del sabato dedicati agli studenti
Un cartellone “con il botto” per i 10 anni del Teatro Bonoris Lungo la stagione gli appassionati di teatro potranno assistere a opere in prosa con attori di calibro nazionale e parallelamente si snoderà anche la rassegna dialettale di Federico Migliorati
J Un tempo era soprannominato “la bomboniera”, per tutti rimane il glorioso Teatro Sociale (da qualche anno ribattezzato Bonoris, nella foto), che ha allietato le giornate di molti monteclarensi e non solo. Per festeggiare il 10° anno dalla riapertura, avvenuta nel 2003, è stato programmato un cartellone denso di appuntamenti che sembra proprio non risentire della crisi economica globale. Il “la” è stato dato il 19 ottobre scorso con il concerto del pianista Vladimir Krpan in onore al m° Arturo Benedetti Michelangeli, una vera “chicca” per intenditori che ha messo in mostra una volta di più la tecnica sopraffina del musicista cro-
“Pressione bassa” punta alle differenze Riprende “Pressione bassa”, alla sua 18ª edizione. La stagione teatrale della Bassa bresciana presenta una serie di tappe che sono partite questo ottobre da Flero. La Villa Grasseni ha ospitato una serata dedicata al grande Giorgio Gaber. L’opera dal titolo “La libertà” è portata in scena da Sergio Mascherpa ed è un omaggio alle parole di un grande artista abilissimo nel dipingere e ironizzare i comporta-
menti umani. Il ciclo offrirà serate di spettacoli jazz, teatro per ragazzi, teatro d’autore e molto altro. Promosso dal gruppo Teatro laboratorio di Brescia, il percorso si propone di tenere vivo il dialogo tra i vari linguaggi artistici e teatrali, appartenenti a differenti campi del sapere oppure a culture diverse e l’attenzione a non perdere memoria e patrimoni artistici, culturali e umani. (em.b.)
ato. Lungo la stagione gli appassionati di teatro potranno assistere a opere in prosa con attori di calibro nazionale: da Gianfranco Iannuzzo ad Amalia Sandrelli a Milena Miconi, solo per citarne qualcuno. Parallelamente si snoderà anche la rassegna dialettale (o di prosa popolare) che riscuote grande successo in virtù della presenza di molte compagnie bresciane e mantovane. Anche quest’anno sono previsti, a tal proposito, due spettacoli della compagnia dialettale “Café di Piðcc” che riporterà in scena due suoi cavalli di battaglia quali “Sota la nef el pa” e “Semplicemente donna”. Interessante è anche il programma dei concerti: seppur orfana della rassegna del settore, che fino alla scorsa edizione aveva consentito agli allievi di molti conservatori di calcare il palcoscenico del “Bonoris”, sono ugualmente previsti eventi di rilievo tra cui l’esibizione natalizia della Banda cittadina il 21 dicembre. La novità di quest’anno riguarda il Teatro per ragazzi, serie di eventi dedicati agli studenti delle scuole in programma il sabato mattina. L’intero cartellone è consultabile sul sito www.montichiarimusei.it; per informazioni sul costo dei biglietti dei vari spettacoli è attivo il numero della segreteria allo 030961115.
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Il PalaGeorge attira i grandi club ed eventi
Sport
Nel giugno del 2011 sembrava dovesse ospitare le partite interne della prestigiosa Foppapedretti Bergamo di A1 femminile. Il tutto in attesa che il palazzetto rossoblĂš fosse ristrutturato dopo la richiesta della dirigenza bergamasca di un impianto piĂš confortevole e all’altezza di una squadra nell’elite del volley internazionale. Uno smacco troppo grande per i rivali sportivi orobici: dopo diversi mesi di trattative (si era parlato di canone d’afďŹ tto al Comune pagato dagli sponsor e abitazioni gratuite alle giocatrici) non se ne è fatto piĂš nulla. Di recente l’impianto monteclarense ha ospitato la ďŹ nale nazionale della Supercoppa tra Busto Arsizio e Villa Cortese (3-2 il punteggio).
Pallavolo. Dalla sofferta perdita della Gabeca, emigrata a Monza, alla Systema di A2 femminile
Montichiari riabbraccia il volley di Federico Migliorati
J Montichiari è una cittĂ sportiva per eccellenza, basti pensare alle oltre 60 associazioni del settore che muovono ogni anno qualche migliaio tra atleti, dirigenti, allenatori e famiglie al seguito senza dimenticare la decina di palestre presenti sul territorio oltre al PalaGeorge con i suoi 6000 posti a sedere e all’unico Velodromo coperto d’Italia solo per citare qualche esempio. E tra le discipline piĂš seguite la pallavolo è una delle principali: il merito è stato soprattutto di quel gioiello chiamato Gabeca che, dalla metĂ degli anni ‘80 quando si trasferĂŹ a Montichiari dalla vicina Carpenedolo per carenza di spazi adeguati alle gare, aveva catalizzato non solo l’attenzione dei tifosi del circondario, ma anche richiamato giovani e ragazzi nelle numerose realtĂ giovanili del settore. Un sogno che è svanito a maggio dello scorso anno quando la famiglia Gabana, proprietaria della societĂ nel
Una manifestazione dei mesi scorsi
frattempo passata come sede a Monza dopo le ben note divergenze avute con l’amministrazione comunale monteclarense, ha ceduto i diritti ponendo la parola ďŹ ne al volley bresciano di alto livello. Niente piĂš pallavolo maschile, almeno per ora, dunque, a Montichiari: e se per un paio di mesi, nell’estate 2011, sembrava si potesse avverare il miracolo dell’arrivo della Foppapedretti scudettata, alla ďŹ ne a
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tenere alto il nome della cittĂ dei sei colli è toccato alla Systema del presidente Samuele Zambon che ha da poco ripreso il campionato di A2 femminile dopo una precedente stagione non particolarmente esaltante. “Qui abbiamo trovato una casa – aveva dichiarato un anno fa lo stesso Zambon – e l’obiettivo è quello di mettere radici. Sappiamo di essere una realtĂ estranea a Montichiari poichĂŠ l’intero
gruppo proviene da Verona, ma siamo certi che saremo accolti e beneâ€?. E cosĂŹ è stato, anche grazie al sostegno convinto dell’amministrazione comunale che si è spesa in prima persona per riportare sotto i sei colli una formazione che almeno idealmente non facesse rimpiangere le gesta della Gabeca. Ad ogni gara della Systema, lo scorso anno, sono stati mediamente in 800 i tifosi sugli spalti pronti ad incitare il sestetto guidato da Giorgio Nibbio, una cifra di tutto rispetto. “Ci teniamo a ripagare la ďŹ ducia che tutta Montichiari ci ha dato e continuamente ci dà – precisa Zambon – ed a tal proposito cercheremo di rafforzare anche il settore giovanile con iniziative ad hoc anche in collaborazione con le scuoleâ€?. Il presente ed il futuro della pallavolo cittadina, dunque, si tinge di‌rosa: calato il sipario sul ventennio di successi della formazione maschile, Montichiari è pronta per nuove avventure pallavolistiche in quel PalaGeorge che da tempo aspetta solo di essere riempito come ai tempi di Dall’Olio, Babini e Giazzoli.
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Rugby. La nazionale si allenerà al San Michele in preparazione alla sfida con Tonga
Calvisano si tinge d’azzurro L’Italia torna nella Bassa dopo essere stata ospite ad Orzinuovi lo scorso maggio. Dal 5 all’8 novembre allenamenti al San Michele in vista del primo Test Mach al Rigamonti di Brescia di Mario Ricci
J Prima la nomina di un bresciano (Alfredo Gavazzi, ndr) alla presidenza della federazione italiana, ora il ritorno della nazionale maggiore nella Bassa. In occasione del Test Mach Italia-Tonga del 10 novembre allo stadio Rigamonti di Brescia, gli azzurri si alleneranno presso il Centro Sportivo San Michele di Calvisano per poi soggiornare in città. Usufruiranno della palestra e dei campi di uno degli impianti fiore all’occhiello e all’avanguardia dello Stivale. “La società Rugby Calvisano – sottolinea il presidente gialloblù Vaccari – si sente onorata di ospitare la nazionale azzurra negli allenamenti che precederanno il Test Match contro i tongani. Il nostro paese è oramai abituato ad ospitare eventi di caratura nazionale; metteremo a disposizione sale, cam-
pi, palestra e club house per assicurare le migliori condizioni alla comitiva azzurra”. La nazionale farà tappa a Calvisano da lunedì 5 a giovedì 8 novembre. Il programma prevede tutte le mattine dalle 9 una riunione video di una quarantina di minuti. Poi si passa ad allenamenti diversificati tra palestra e campo, sedute collettive attorno a mezzogiorno, pranzo alle 14 presso l’accogliente club house e ritorno a Brescia verso le 15. Per Calvisano l’arrivo della nazionale azzurra non è una novità: nel corso del 2012 ha già avuto modo di ospi-
tare un’altra Italia, l’Under 20, che al San Michele ha affrontato la Scozia nella quinta e ultima giornata del Sei Nazioni di categoria perdendo 20-17. Sempre nel corso dell’anno solare, la nazionale maggiore aveva fatto tappa nella Bassa dal 20 al 27 maggio in preparazione al tour estivo in Argentina, Canada e Stai Uniti. In quell’occasione furono il campo di via Bainsizza e la palestra di Orzinuovi ad ospitare il ritiro della squadra allenata da Jaques Brunel. Insomma la Bassa bresciana si conferma sempre più a misura di nazionale.
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Cammi in Europa L’atteso ritorno in Europa del Cammi Calvisano non ha prodotto ancora vittorie ma qualche punto che fan ben sperare per la crescita futura. Dopo le prime due giornate di Challenge Cup è già possibile tracciare un primo bilancio: i gialloneri hanno conquistato meno di quello che realmente avrebbero meritato. Due partite, due punti in classifica. Conquistati in occasione del debutto contro l’Agen. Una sconfitta, 31-36, dopo aver dato vita ad un’incredibile rimonta nella ripresa. Non sono bastate quattro mete messe a segno. Pesante, immeritato ed eccessivo, invece, lo stop di Bucarest: 42-27 frutto di un arbitraggio imbarazzante e di un divario tra le due squadre tutt’altro che evidente. Ora una mini pausa: si riprenderà l’8 dicembre sempre contro i romeni, poi la trasferta con il Bath (14-15 dicembre) e il return match di Calvisano tra il 10 e il 13 gennaio, infine chiusura il fine settimana successivo (1720 gennaio) in Francia contro l’Agen. Questa la classifica del girone B di Challenge Cup: Bath 10; Agen 6; Bucarest 3; Calvisano 2. (m.r.)
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La Voce della Bassa bresciana ottobre 2012
Sito: www.lavocedelpopolo.it
ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive) ACQUALUNGA S. Maria Maddalena: Festivo 10 ALFIANELLO Ss. Ippolito e Cassiano: Prefestivo 19; Festivo 8 – 10.30 – 18 AZZANO MELLA Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.30; Festivo 7.30 – 10 – 18.30 BAGNOLO MELLA Visitazione Maria Vergine: 18.30; Festivo: 7.30 – 9 – 10.30 – 18.30 BARBARIGA S. Vito, Modesto e Crescenzia: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7 – 10.30 – 18.30 BARGNANO S. Pancrazio: Festivo 10 BASSANO BRESCIANO S. Michele Arcangelo: Prefestivo 18; Festivo: 7 – 10 – 18 BORGO PONCARALE Purificazione di Maria Vergine: Festivo: 8 – 10 BORGO SAN GIACOMO S. Giacomo maggiore: Prefestivo 18.30; Festivo 7.30 – 10.30 – 18.30 BORGOSATOLLO S. Maria Annunciata: Prefestivo: 19; Festivo: 7 – 8.30 – 9.45 – 11 – 18.30 BRANDICO S. Maria Maddalena: Prefestivo: 18.30; Festivo: 8 – 10.30 – 18.30 CADIGNANO Ss. Nazaro e Celso: Prefestivo 20; Prefestivo 10.30 - 18 CALVISANO S. Silvestro: Prefestivo: 18.30; Festivo: 8 – 10 – 11 – 18.30 CAPRIANO DEL COLLE S. Michele Arcangelo: Festivo 10.30 – 18.30 CARPENEDOLO S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7.15 – 8.30 – 9.45 – 11 – 16 – 18.30 CASTELCOVATI S. Antonio Abate: Prefestivo 18.30; Festivo 8 – 9.30 – 11 – 18.30 CASTENEDOLO S. Bartolomeo Apostolo: Prefestivo 19; Festivo 7 – 9 – 10 – 11 – 18 CASTREZZATO Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo 18.30; Festivo: 8 – 9.30 – 11 – 18.30 CIGOLE S.Martino: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7.30 – 10.30 – 18.30 CIZZAGO S. Cuore di Gesù e S. Giorgio: Prefestivo 18.30; Festivo 10 – 18.30 COMELLA S. Maria Annunciata: Festivo 9.30 – 16 COMEZZANO Ss. Faustino e Giovita: Prefestivo 18.30; Festivo 10 – 18.30 CORTICELLE PIEVE S. Giacomo: Prefestivo 18; Festivo 8 – 10 CREMEZZANO S. Giorgio: Prefestivo 20; Festivo 8.30 – 11 – 18.30 DELLO Giorgio: Prefestivo 19; Festivo 8 – 10.30 – 19 FARFENGO S. Martino: Prefestivo 18; Festivo 10 FENILI BELASI Ss. Trinità: Prefestivo 19; Festivo 8 – 11 – 19 FLERO Conversione di S.Paolo: Prefestivo: 18; Festivo: 7.30 – 8.45 – 10 – 11.15 – 18 FRONTIGNANO Ss. Nazaro e Celso: Prefestivo 18.30; Festivo 11 GAMBARA Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7.30 – 9.30 – 11 – 18.30 GHEDI S. Maria Assunta: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7.30 – 9 – 10.30 – 18.30 GOTTOLENGO Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo 20.30; Festivo 8 – 9.30 – 19 ISORELLA S. Maria Annuciata: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7.30 – 10 – 18.30 LENO Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo 19; Festivo: 7.30 – 9 – 10 – 11 – 18.30 LOGRATO Ognissanti: Prefestivo 18.30; Festivo 7.30 – 10.30 – 18.30
La Voce della Bassa bresciana ANNO III NUMERO 10 - OTTOBRE 2012 Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales Registrazione del Tribunale n. 20/2010 del 24-05-2010 Direttore responsabile: Adriano Bianchi Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia tel.: 03044250 - fax: 0303757897 e-mail: bassabrescianavocemedia.it Pubblicità: Voce Media Pubblicità - Via Callegari, 6 Brescia Tel.: 0302808966 - fax: 0302809371 - e-mail: marketingvocemedia.it Stampa: CENTRO STAMPA QUOTIDIANI Spa - Via dell'Industria, 52 25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566 Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti
LUDRIANO S. Filastio: Prefestivo 20; Festivo 8 – 11 – 18.30 MACLODIO S. Zenone: Festivo: 8 – 10.30 – 18.30 MAIRANO S. Andrea apostolo: Prefestivo: 19; Festivo: 8.30 – 11 – 19 MANERBIO S. Lorenzo: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7 – 8.30 – 10.30 – 19.30 MEZZANE DI CALVISANO S. Maria Nascente: Festivo: 9.30 – 19 MILZANELLO S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18; Festivo 10 MILZANO S. Biagio: Prefestivo: 18; Festivo: 8 – 10 – 18 MONTICHIARI S. Maria Assunta: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7 – 8.30 – 10 – 11 – 18.30 MONTIRONE S. Lorenzo: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7.30 – 9.30 – 11 – 18.30 MOTELLA Prefestivo: 20; Festivo:11.15 NOVAGLI S. Lorenzo: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7.30 – 11 – 18.30 OFFLAGA S. Imerio: Prefestivo: 18; Festivo: 8 – 11 ORZINUOVI S.Maria Assunta: Prefestivo: 18; Festivo: 7 - 8.30 - 9.45 - 11 - 17 - 18 ORZIVECCHI Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo 18; Festivo: 7.30 – 10.30 – 18 PADERNELLO S. Maria di Valverde: Festivo 18 PAVONE MELLA S. Benedetto Abate: Prefestivo: 18.30; Festivo: 8 – 10 – 18.30 POMPIANO S. Andrea Apostolo: Prefestivo 18.30; Festivo: 8 – 9.30 – 11 – 18.30 PONCARALE Ss. Gervasio e Protasio: Prefestivo: 18; Festivo 8 – 10.30 – 18 PONTEVICO Ss. Tommaso ed Andrea Apostoli: Prefestivo 18; Festivo: 7.30 – 10.30 – 18 PORZANO S. Martino: Prefestivo: 18.30; Festivo 8 – 10.30 – 18.30 PRALBOINO S. Andrea Apostolo: Prefestivo: 18.30; Festivo 8 – 10.30 – 18.30 QUINZANO D’OGLIO Ss. Faustino e Giovita: Prefestivo 18.30; Festivo: 7.30 – 9.30 – 11 – 18.30 REMEDELLO SOPRA S. Lorenzo: Prefestivo 18.30; Festivo: 8 – 10.30 – 18.30 ROCCAFRANCA Ss. Gervasio e Protasio: Prefestivo: 18.30; Festivo: 8 - 10 - 18.30 RUDIANO Natività di Maria Vergine: Prefestivo 18; Festivo 7 – 8 – 9.30 – 11 – 18.30 SAN GERVASIO BRESCIANO Ss. Gervasio e Protasio: Prefestivo: 18.30, Festivo: 7.30 – 10.30 – 18.30 SAN PAOLO S. Paolo Apostolo: Prefestivo: 19; Festivo: 7.30 – 10.30 – 19 SCARPIZZOLO S. Zenone: Prefestivo: 19.30; Festivo 8 – 10.30 SENIGA S. Vitale: Prefestivo: 18; Festivo 8 – 10.45 – 18 TRENZANO S. Maria Assunta: Prefestivo 18.30; Festivo 7.30 – 9 – 10.30 – 18.30 URAGO D’OGLIO S. Lorenzo: Prefestivo 18; Festivo 7.30 – 9.30 – 11 –18 VEROLANUOVA S. Lorenzo: Prefestivo 18.30; Festivo: 7.30 – 9.30 – 11 – 18.30 VEROLAVECCHIA Ss. Pietro e Paolo Apostoli: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7.30 – 9.30 – 11 – 18.30 VIGHIZZOLO S. Giovanni Evangelista: Prefestivo: 19.30; Festivo 8 – 10 – 19 VILLACHIARA S. Chiara: Prefestivo: 18; Festivo 11 18 VISANO Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo: 19; Festivo: 7.30 – 10 – 19
COMUNI ACQUAFREDDA www.comune.acquafredda.bs.it AZZANO MELLA www.comune.azzanomella. bs.it BARBARIGA www.comune.barbariga.bs.it BASSANO BRESCIANO www.comune.bassanobresciano.bs.it BORGO SAN GIACOMO www.comune.borgosangiacomo.bs.it BORGOSATOLLO www.comune.borgosatollo. bs.it BRANDICO www.comune.brandico.bs.it CALVISANO www.comune.calvisano.bs.it CARPENEDOLO www.comune.carpenedolo.bs.it CASTELCOVATI www.comune.castelcovati.bs.it CASTENEDOLO www.comune.castenedolo.bs.it CASTREZZATO www.comunecastrezzato.it COMEZZANO-CIZZAGO www.comune.comezzanocizzago.bs.it FIESSE www.comune.fiesse.bs.it GAMBARA www.comune.gambara.bs.it GHEDI www.comune.ghedi.brescia.it GOTTOLENGO www.gottolengo.com ISORELLA www.comune.isorella.bs.it LENO www.comune.leno.bs.it LOGRATO www.comune.lograto.bs.it LONGHENA www.comune.longhena.bs.it MACLODIO www.comune.maclodio.bs.it MAIRANO www.comunedimairano.it MANERBIO www.comune.manerbio.bs.it MILZANO www.comune.milzano.bs.it MONTICHIARI www.comune.montichiari.bs.it MONTIRONE www.comune.montirone.bs.it OFFLAGA www.comune.offlaga.bs.it ORZINUOVI www.comune.orzinuovi.bs.it ORZIVECCHI www.comune.orzivecchi.bs.it PAVONE MELLA www.comune.pavone-del-mella.bs.it POMPIANO www.comune.pompiano.brescia.it PONTEVICO www.pontevico.it PRALBOINO www.comune.pralboino.bs.it QUINZANO D’OGLIO www.quinzano.it REMEDELLO www.comune.remedello.bs.it ROCCAFRANCA www.comune.roccafranca.bs.it RUDIANO www.comune.rudiano.bs.it SAN GERVASIO BRESCIANO www.comune.sangervasiobresciano.bs.it SAN PAOLO www.comune.sanpaolo.bs.it SENIGA www.comune.seniga.bs.it TRENZANO www.comune.trenzano.bs.it URAGO D’OGLIO www.comune.uragodoglio. bs.it VEROLANUOVA www.comune.verolanuova.bs.it VEROLAVECCHIA www.comune.verolavecchia. bs.it VILLACHIARA www.comune.villachiara.bs.it VISANO www.comune.visano.bs.it
DISTRETTI SANITARI
EMERGENZA
OSPEDALE DI MANERBIO Via G.Marconi, 7, telefono 030/99291 OSPEDALE DI LENO Piazza Donatori di sangue, 1, Telefono 030/90371 OSPEDALE DI MONTICHIARI Via Ciotti, 154, Telefono 030/99631 OSPEDALE DI ORZINUOVI Via Crispi,2, Telefono 030/99441
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IL PROSSIMO NUMERO USCIRÀ IL 28 NOVEMBRE 2012