La Voce di Brescia MENSILE D'INFORMAZIONE
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ANNO II - MAGGIO 2011
Trasporti. Dalle agevolazioni ai piani familiari per viaggiare low-cost in ferrovia
Editoriale
Una citta in serie "B" di Claudio Paganini
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Non tutti possono capire. Vedono le lacrime di un giocatore o di un tifoso affranto per la squadra del cuore retrocessa in serie B e commentano con ironia: che sciocco! Si commuove per cose superflue perché non conosce i valori veri. Oppure, lo guardano con supponenza, pensando che soltanto una persona senza cultura e senza valori possa essere turbata dal cattivo esito di un gioco. Sono tutte quelle persone, neppure poche in verità, convinte che lo sport appartenga semplicemente all’ambito del divertimento. Un giocattolo con giocatori strapagati e viziati a spese della società. Una sorta di ricreazione organizzata per tenere calmi gli sciocchi, in un luogo di violenza cronica. Difficile far capire a tutti questi che in Europa sono ben 15 milioni le persone che lavorano nel settore sportivo con un giro economico che arriva al 3,4 % del PIL europeo. Un’industria! Difficile far capire che in Italia sono 20 milioni le persone che praticano sport consentendo, in base all’effetto salutistico, un risparmio per lo Stato stimato in milioni di euro. Difficile far capire che un tifoso organizza i suoi ragionamenti a partire dal cuore, dai sentimenti, dalla passione… Puoi giudicare un’ innamorato? Difficile far capire che lo sport è un immenso strumento educativo. Cose da adulti! Difficile far capire che i cugini bergamaschi, ahimè devo ammetterlo, sono più solidali dei bresciani e vanno allo stadio in ventimila per la loro squadra al grido l’ ”Atalanta è una fede”. Altro che i duemila tifosi bresciani. Dice bene don Abbondio nei Promessi Sposi: “ Il coraggio, se uno non ce l’ha, non può darselo!” E nello lo sport, se uno non ci crede, non può certo capirlo. Fa comunque riflettere che molti si affrettino fin da piccoli a salire sempre sul carro dei vincenti (quanti sono i tifosi bresciani di Inter, Milan o Juventus?) piuttosto che sentirsi parte di una comunità e per questa spendersi col proprio impegno. Ciascuno avrà le sue ragioni del cuore, ovviamente! Già: nate quando e perché? Spiace riconoscerlo: non è soltanto una squadra sportiva ad essere in serie B è una città che avendo perso le ragioni dell’educare, dell’appartenenza, dell’economia, delle passioni e dei sogni… non sa di essere una città di serie B.
Treni, nuove tariffe 2011 e soliti, vecchi problemi Carta regionale per chi si sposta ogni giorno in Lombardia confrontandosi con i disagi e i ritardi sulla linea Brescia-Milano Calcio
I servizi a pag. 2 e 3
Lavori pubblici Ex Consiglio di Leva Quando la caserma diventa un campus tt pag. 7
Occupazione
Centenario in purgatorio Addio serie "A", il Brescia retrocede, tra amarezza e polemiche. E adesso, che accadrà?
Il servizio a pag. 21
"Labor Click" Le opportunità ora viaggiano in rete tt pag. 8 e 9
Comunità Il Villaggio Sereno e il suo cinquantesimo Buon compleanno! tt pag. 14
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La Voce di Brescia maggio 2011
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Primo piano
Milano - Albairate, un treno ogni 30 minuti Un treno ogni 30 minuti sulla tratta Seregno-Milano San Cristoforo-Albairate e la velocizzazione dei treni regionali per Mortara e Alessandria. Sono queste le principali novità contenute nell'accordo sottoscritto tra Regione Lombardia, gli Enti locali e i rappresentanti dei pendolari della tratta ferroviaria Milano-Mortara durante un incontro presieduto dall'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo, presenti anche l'assessore alle Infrastrutture della Provincia di Milano Giovanni De Nicola, i sindaci e gli assessori dei Comuni interessati dalla tratta, i rappresentanti di Trenord, Rfi e dei comitati dei pendolari.
Viaggiare. La carta regionale di trasporto consente di utilizzare tutti i mezzi pubblici della nostra regione
Treni, collegamenti e nuovi prezzi Qualcosa è davvero cambiato di Luca Rivali
Il trasporto pubblico in Lombardia è cambiato. Dalla fine del 2009 è nata una nuova società partecipata tra Trenitalia e Le Nord per la gestione della rete del trasporto pubblico ferroviario regionale. Completa il servizio il gruppo Ferrovie dello Stato, che mantiene il controllo delle linee a lunga percorrenza e Alta Velocità. Anche i treni sono parzialmente cambiati. Soppresse ormai tutte le distinzioni tipologiche rimangono sostanzialmente due categorie di mezzi: il regionale (con la curiosa variante del “regionale veloce” in cui l’aggettivo non indica un effettivo minor tempo di percorrenza) e l’Eurostar (con l’altrettanto curiosa quanto non sostanziale differenza tra eEurostar tout cour ed Eurostarcity). A queste corrispondono le tariffe di biglietti e abbonamenti. Rimane il fatto che Brescia si trova all’incrocio fra quattro linee ferroviarie importanti: la principale è la direttrice Milano-Venezia, poi ci sono i collegamenti verso Bergamo e Cremona, senza dimenticare la linea secondaria
verso il Lago d’Iseo e la Valcamonica. Cominciamo dalla direttrice principale. Il collegamento è complessivamente buono con, ogni ora, treni regionali per Milano Centrale al minuto 27 e per Milano Greco Pirelli al minuto 01, gli eurostar al minuto 25. Servizi ulteriori sono garantiti negli orari di punta. E i prezzi? Un biglietto regionale, sola andata, in seconda classe, per Milano costa € 6,25, con un tempo di percorrenza stimato tra un’ora e otto minuti e un’ora e diciassette minuti, mentre per l’euro-
star si arriva a ben € 18, con un tempo di percorrenza stimato che si riduce a 46 minuti. Stessa proporzione sostanzialmente anche in senso opposto: per Verona il regionale che parte al minuto 35 di ogni ora, in seconda classe costa € 4,85 (tempo di percorrenza stimato tra i 40 e i 45 minuti), mentre per l’eurostar, disponibile al minuto 23 di ogni ora, la spesa sale a € 16 (tempo di percorrenza 34 minuti). Si può risparmiare qualcosa con gli abbonamenti: il mensile per Milano
costa € 86 con regionale e € 133 con l’eurostar. Se invece si deve andare a Verona l’abbonamento mensile con regionale è di € 66,30, mentre con l’eurostar si sale a € 112. Non c’è il problema di scegliere la tipologia di treno per i passeggeri diretti a Bergamo e a Cremona. A ogni ora, al prezzo di € 4,05, si trova un regionale che arriva a Bergamo in 55 minuti. Per Cremona si trova invece un regionale al minuto 39 di ogni ora. La destinazione è raggiunta in 58 minuti e con una spesa di € 4,70. Gli abbonamenti mensili costano, rispettivamente, 68 e 75,50 €. Esiste poi una selva di abbonamenti integrati con cui è possibile risparmiare ulteriormente. Per chi viaggia molto in territorio lombardo l’abbonamento più conveniente è certamente la Carta Regionale di Trasporto che, al costo di € 999 l’anno (rateizzabili in 4 rate da € 250 se si sceglie la formula trimestrale), consente di viaggiare su praticamente tutti i mezzi pubblici in Lombardia, esclusi i treni eurostar, per cui è necessaria un’ulteriore integrazione, e altre tipologie di mezzi come i collegamenti aeroportuali e i battelli sul Lago di Garda.
La novità. L'abbonamento integrato mensile comprende anche l'uso dei mezzi pubblici urbani in città
"Io viaggio ovunque in Lombardia", ecco il nuovo prodotto Il nuovo prodotto, che ha le medesime caratteristiche, ma ha una validità più limitata è quello denominato “Io viaggio ovunque in Lombardia” e, in base alla durata (dal giornaliero al mensile) costa tra i 15 e gli 85 euro. L’abbonamento integrato mensile “Io viaggio TrenoCittà”, infine, è valido sulla tratta in treno verso e da un capoluogo di provincia in Lombardia e comprende anche l’utilizzo dei mezzi pubblici urbani in città. Il prezzo varia per fascia chilometrica e consente un risparmio del
30% sull’abbonamento urbano. Da ultimo, il ramo ferroviario verso la Valcamonica è garantito da Ferrovie Nord, la società che gestisce anche i trasporti ferroviari nell’hinterland di Milano, e ha biglietti con prezzi variabili per fasce chilometriche. Con un parco mezzi parzialmente rinnovato (ma chi non ricorda le vecchie "littorine" che per decenni hanno viaggiato senza sosta su questa linea?) il sistema di collegamento ferroviario Brescia-Iseo-Edolo è ormai inserito a pieno titolo nella rete ferroviaria lombarda.
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Mezzi pubblici e vantaggi per le famiglie Vantaggi per le famiglie quando viaggiano sui mezzi pubblici o si acquistano più abbonamenti mensili o annuali per i propri figli. I ragazzi minori di 14 anni viaggiano gratis su tutti i mezzi di trasporto pubblico locale in Lombardia, se accompagnati da un familiare adulto (genitore, nonni, zii, fratelli o sorelle) in possesso di un biglietto o abbonamento valido. Ad esempio: a Brescia un genitore si reca in centro in autobus, insieme ai propri figli di 10 e 7 anni: con "io viaggio in famiglia" i 2 figli viaggiano gratis. Sono previsti sconti del 20% sull’acquisto del secondo abbonamento per i figli e gratuità dal terzo abbonamento in poi.
Le testimonianze. Code, disservizi, ritardi, la quotidianità vissuta nei racconti di studenti e lavoratori
Brescia - Milano, vite da pendolari In attesa, dal tramonto all'alba di Luca Rivali
"In ogni grande stazione arrivano ogni mattina migliaia di persone che lavorano in città e ne partono migliaia che lavorano fuori. Perché tutta questa gente non si scambia semplicemente il posto di lavoro?". Qualche volta viene da condividere l'affermazione un po’ cinica che il premio Nobel per la letteratura Heinrich Böll (1917-1985) propone ai lettori nel romanzo "Opinioni di un clown". Ore 7.15 circa, una mattina qualunque, la stazione ferroviaria di Brescia è colma di gente. Inizia una nuova giornata. Persone che arrivano, studenti soprattutto, ma per la gran parte persone che partono. Le destinazioni sono le più diverse. In testa però ci sono Milano e Verona. Dal primo febbraio scorso i biglietti dei treni sono aumentati del 10%. Un ulteriore aumento del 10% verrà “regalato” ai lavoratori e, in modo particolare, ai pendolari per il primo maggio prossimo. Alla biglietteria c’è la solita coda chilometrica. Ovviamente ci sono pochi
sportelli e le macchinette sono in parte guaste. Uno sportello è “bloccato” da 10 minuti da un pensionato a cui l’impiegato sta spiegando che per andare in un determinato posto deve cambiare a Verona, che deve obliterare i biglietti e che poi avrà un treno con un posto prenotato alla carrozza 7. Perché si è presentato in stazione all’orario di punta se deve partire il giorno dopo alle dieci del mattino? La gente in coda, intanto, si spazientisce e partono i soliti commenti: "Non è possibile avere so-
lo tre sportelli aperti!", "E poi i treni sono sempre in ritardo…", "Fossero almeno puliti…", "E, "con una scusa o l’altra, aumentano continuamente i prezzi dei biglietti", "Per non dire di quando c’è sciopero…". Antonio lavora a Milano. Si muove molto e ha acquistato una Carta Regionale di Trasporto. Mille euro l’anno per viaggiare in tutta la Lombardia. Il treno regionale che sta aspettando ha un ritardo di dieci minuti. "Avrà dovuto far passare l’Eurostar – dice –, altrimenti se quello accumula
troppo ritardo poi le ferrovie devono rimborsare una parte dei biglietti". In realtà, per poter chiedere un rimborso, occorre che l’Eurostar accumuli un ritardo superiore all’ora. E poi Trenitalia precisa sempre che il ritardo è dovuto a cause non imputabili alla Società, quindi qualsiasi richiesta di rimborso è ulteriormente esclusa. In effetti arriva l’Eurostar per Milano. Sale Andrea, ingegnere, anche lui lavora a Milano, ma l’abbonamento glielo paga direttamente la ditta. "Per fortuna – racconta – altrimenti non me lo potrei permettere. In realtà poi non sempre, anche con l’eurostar, si risparmia molto tempo". Su un altro binario c’è Maria, studentessa a Verona, che sta aspettando il treno per andare a lezione. Ha un abbonamento regionale, poco più di 60 euro al mese. "Per uno studente è già parecchio. Per fortuna con un po’ di ripetizioni metto insieme due soldi…".Arriva il treno da Milano e riparte per Verona. Dall’altra parte arriva, in ritardo, il treno per Milano. Le banchine si svuotano, almeno per un po’. Una giornata è iniziata. In attesa del rientro alla sera, quando le medesime scene si ripeteranno, ma in senso inverso.
In carrozza. Verso la City, utilizzando il treno come risorsa per evitare ingorghi e code in autostrada, ma...
Quei viaggi in piedi, confidando nell'equilibrio e nella sorte Solita alba. Parcheggio della stazione, quello interrato. Tutto sotto controllo. Sono in orario. Milano aspetta, l'incontro è di quelli importanti, finalmente il progetto si concretizza. Ci aspettano i funzionari dell'Ente. Forza. Il contratto è nell'aria. Di solito andiamo in auto, a Milano. Ma oggi è meglio non rischiare. In autostrada potresti avere un guasto, trovare una coda, un incidente. Meglio il treno. Amici e colleghi, io sono già in stazione. Valigetta, progetto, testi di accompagnamento. C'è tutto. Prendo il biglietto e mi incarto subito allo
sportello. Coda, lenta, lunga. All'altro sportello è la stessa cosa. Qualcuno tenta di spiegare gli orari a un gruppo di turisti stranieri. Un paio di sguardi non troppo rassicuranti si fissano sulla mia valigetta. Finalmente, il biglietto. Resta da attendere il treno, via, verso il binario. Sottopasso, attesa. Ripasso mentalmente il discorso, le fasi della trattativa. Ma il treno è in ritardo. Dieci. Quindici minuti. L'orologio è lì, che mi fissa allusivo. Sembra divertirsi. Ancora qualche minuto. Eccolo. In carrozza, vero Milano. Con le mie scartoffie e i progetti.
Ma non c'è posto manco per sedersi. E' mattina presto, il treno sovraffollato. Mi sposto lungo i corridoi, carrozza dopo carrozza. Inutile. Si sta in piedi, anche se se è pagato per un posto a sedere. Vabbè. L'unico posto in piedi, reggendosi in qualche modo e confidando nell'equilibrio delle proprie gambe, è nello spazio antistante il gabinetto. Non male. Specie quando la porta viene aperta e non vieni investito da profumi di prati in fiore. Sì, arrivi a Milano, anche se in ritardo, ma devi ricorrere al taxi, altrimenti a quella riunione...
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Fondazione S.Marta, candidati cercasi
La parola ai lettori
L’Amministrazione comunale comunica che è possibile presentare proposte di candidatura, entro il 1° giugno, per la designazione di un membro del Cda della Fondazione S.Marta. È possibile autocandidarsi, presentando domanda con il proprio curriculum vitae. Proposte di candidatura possono essere avanzate anche da un consigliere del Comune di Brescia o di una circoscrizione, da un ordine o collegio professionale della provincia o da un’organizzazione sindacale o associazione operante sul territorio del Comune; è possibile infine che una candidatura venga proposta da cinquanta elettori del Comune di Brescia. Il bando è disponibile sul sito: www.comune.brescia.it/nomine.
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IL MEGLIO DI...
Il pane antitruffa
Bella e socialmente utile l'idea che arriva dall'Arma dei Carabinieri che insieme a Confartigianato ha progettato e ideato il sacchetto per contenere il pane, che sarà distribuito ai panificatori di tutta la provincia e così destinato alle tavole dei bresciani. Sono circa 150mila i sacchetti che utilizzeranno i panificatori. Un sistema efficace per aiutare nella lunga lotta e nella prevenzione alle tante truffe e raggiri che colpiscono sempre di più la popolazione anziana della città e della provincia. L'intervento delle Forze dell'Ordine e dell'associazione di categoria si unisce alle svariate iniziative che sono parte della lotta quotidiana ai truffatori.
LETTERE
"Habemus papam", Moretti trasuda umanità Dopo aver sentito l’eco di alcuni editorialisti cattolici che invitavano a boicottare l’ultimo film di Moretti, Habemus papam, ho deciso senza alcuna remora di andare al cinema per vedere la pellicola incriminata. Per meglio gustarmela e poter avere una personale opinione in merito (cosa che credo ancora sia lecita per un cattolico) ho evitato di informarmi sulla trama,né ho letto preventivamente i diversi giudizi critici. Debbo dire che a mio giudizio Moretti è riuscito a dare ritmo alla storia, che pure mi è sembrata alla fine carente nel non aver saputo (o voluto) raccordare la crisi tutta umana del neo pontefice con la critica generale ad una Chiesa in difficoltà a leggere i segni dei tempi. Eccellenti poi gli attori e incredibile l’umanità di ogni personaggio. Mai ho avvertito poi una messa in discussione della “fede”, che per altro non è il motivo per cui l’appena nominato pontefice entra in crisi. Per questo mi amareggia, anche se non mi stupisce, la critica di alcuni mondi cattolici, che si sono differenziati dal plauso che invece ha tributato al film la radio Vaticana. Penso al vaticanista Izzo ed ai Papa boys, che – a sprezzo del ridicolo – dimostrano di essere meno tolleranti delle diverse categorie potenzialmente danneggiate dal film (penso, nell’ordine, a giornalisti, psicanalisti, poliziotti, guardie svizzere, che pure non hanno fiatato). Ad Izzo, se mai leggerà questa lettera, vorrei dire che il Vicario di Cristo e la Roccia su cui Gesù ha fondato la sua Chiesa (come si esprime con ridicola enfasi), può essere tranquillamente restituito alla sua umanità senza che ciò comporti blasfemia: lo stesso san Pietro, su cui si dice che la Chiesa trovi origine e fondamento, rinnegò tre volte il Cristo, non per mancanza di fede ma per debolezza umana. Direi in conclusione che il film di Moretti ha un’impronta assolutamente evangelica, nel suo trasudare di umanità; certo questo non piace e non piacerà mai a quei tanti cattolici che (da
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IL PEGGIO DI...
Pronto Soccorso, lo svincolo
Segnaletica poco comprensibile e rischio, elevato, di scontro con le ambulanze che provengono regolarmente, in piena condizione di emergenza e ad alta velocità. La segnalazione giunta da divesi tanti utenti accende i riflettori sulla pericolosità dello svincolo del Pronto Soccorso e sull'abitudine che in molti hanno di percorrerlo contromano, a piedi o in bicicletta, per accorciare il percorso verso la zona dell'ospedale civile. Le ambulanze imboccano la corsia, stretta e senza spazi adatti a qualsiasi manovra, spesso nelle condizioni di "codice rosso", in piena corsa verso il primo intervento. Il rischio di uno scontro frontale o di un incidente diventa sempre più alto.
Giornali della Comunità
Radio Voce Ascolta “100% Brescia”, la trasmissione in diretta dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 15 dedicata al mondo delle rondinelle. Oltre al Brescia Calcio, puoi seguire ogni domenica con “Diretta Sport” le gare di Brescia, Lumezzane, Rodengo Saiano, Montichiari e Feralpi Salò. Al termine le interviste e a seguire le radiocronache del Basket Brescia.
Le parrocchie di Sant’Afra e di Santa Maria in Calchera si presentano insieme all’interno dell’unità pastorale. In questo numero (il secondo unitario) il filo conduttore che attraversa le pagine è la Quaresima con la parola di conforto del parroco don Nino Prevosti che saluta la comunità con i suoi collaboratori.
fm 88.3 88.5 Brescia e Provincia
buoni moderni farisei) hanno solo dimestichezza con il potere, le forme e i riti della religione. Lettera firmata
Mille Miglia, perché arriva così tardi? Scrivo in merito alla prossima edizione della Mille Miglia. Ancora una volta l’arrivo a Brescia della prima vettura è previsto ad un’ora impossibile: gli scorsi anni mai prima delle 22.00, il 14 maggio 2011 addirittura alle 22.55 (programma ufficiale sul sito internet della manifestazione)! Mi domando per quale motivo viene consentito agli organizzatori di privilegiare Roma con un arrivo di tappa alle accettabilissime 20.40 relegando ad un’insopportabile attesa e ad un tristissimo deserto notturno l’arrivo dei concorrenti sul traguardo finale di Brescia. Un arrivo dopo le 11 di sera mi sembra una scortesia verso la città che ha dato vita a questa corsa leggendaria e dal 1977 alla sua rievocazione storica. Lettera firmata
Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce di Brescia”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a brescia@vocemedia.it.
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Grande Brescia
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Alpini bresciani verso l'adunata di Bolzano Ammainate le bandiere a Torino, gli alpini bresciani stanno già guardando all'adunata di Bolzano del 2012. In questa città, già sede del Comando Truppe Alpine e per anni del 4° Corpo d'Armata Alpino, si ritroveranno le nostre penne nere, memori che nella provincia altoatesina hanno avuto base due delle cinque Brigate alpine: l’ “Orobica” e la "Tridentina". Nei reparti di queste Brigate, moltissimi alpini bresciani hanno prestato il proprio servizio, nelle caserme di Bolzano, Merano, Malles, Silandro, Glorenza, Bressanone, Vipiteno, Brunico, Monguelfo, Dobbiaco e S. Candido. Il 2012 sarà l'occasione per ritrovare commilitoni e luoghi della giovinezza.
Il fatto. Mario Labolani: “Soddisfazione per il passaggio della caserma Randaccio al Comune di Brescia”
Le caserme diventano campus Anni fa era stata già proposta la trasformazione della caserma in un grande spazio culturale, che rispondesse alle esigenze dei giovani e intitolato a don Luigi Giussani di Laura Di Palma
È stato siglato al Viminale il passaggio della caserma Randaccio dal Demanio dello Stato al Comune di Brescia, con un accordo firmato dal Ministro dell'Interno Roberto Maroni e dal sindaco di Brescia, Adriano Paroli. Sul tema è intervenuto anche l’assessore al Centro storico del Comune di Brescia, Mario Labolani: “Voglio esprimere la mia soddisfazione per la firma, avvenuta a Roma alla presenza del sindaco On. Adriano Paroli e del Ministro degli Interni On. Roberto Maroni, del passaggio dell’ex Caserma “Randaccio” dal Ministero al Comune di Brescia. Alcuni anni or sono, io, allora presidente della IX Circoscrizione, e il mio vice, l’attuale presidente della
Centro, Flavio Bonardi, avevamo stilato una serie di documenti in merito al riutilizzo della struttura, con l’obiettivo di creare un grande spazio culturale che potesse rispondere alle esigenze dei giovani e del territorio, proponendo tra l’altro di intitolarla alla memoria di un grande uomo e sacerdote: don Luigi Giussani. Certo, più che a un campus, ai tempi, si pensava a un luogo nel quale poter inserire degli spazi per il teatro, la cultura, i giovani e
le associazioni, ma ritengo che la scelta adottata dalla nostra Giunta, oggi, vada nel verso giusto e risponda in modo compiuto alle esigenze della città. A più riprese avevamo proposto al sindaco di allora Corsini e alla sua Giunta i progetti sulle possibilità di riutilizzo della struttura, senza ottenere risposta. Sono quindi particolarmente contento del fatto che quanto da me e dall’amico Bonardi proposto in tempi remoti, oggi si possa finalmente trasforma-
re in realtà”. “Il quartiere Carmine – conclude Labolani – grazie a questo intervento potrà trarre solo dei benefici e la presenza di tanti giovani sicuramente renderà alla città un servizio positivo”. “L’idea di fondo della Giunta Paroli e l’obiettivo di recuperare la ex Caserma Randaccio, trasformandola in un Campus Universitario per la nostra città è senza dubbio condivisibile”, ci ha detto Emilio Del Bono, capogruppo del Partito Democratico nel Comune di Brescia. “Se questa proposta, che attualmente è poco più che uno studio di fattibilità, verrà effettivamente realizzata, non mancheremo di dare il nostro appoggio alla maggioranza, ma, al momento, restiamo cauti, in quanto più volte è accaduto che venissero fatti degli annunci a cui poi non è seguito nulla. Dopo la recente firma del protocollo d’intesa, alla presenza del Ministro dell’Interno Maroni e del sindaco Paroli, la ex caserma di Via Lupi di Toscana è diventata patrimonio del Comune, tuttavia l’effettivo atto di dismissione della stessa è ancora da fare. Con l’accordo siglato ha preso vita l’idea di realizzare il campus, ma ci sono ancora alcune cose da chiarire, come l’effettivo progetto, il recupero delle risorse economiche e gli atti amministrativi necessari per la dismissione”.
Amarcord. Ai tempi della coscrizione obbligatoria nel futuro campus i ragazzi “facevano i tre giorni”
Quando alla “Randaccio” si passava la visita di leva L’ex caserma Randaccio dovrebbe essere trasformata in un campus universitario. Fino a una ventina d’anni fa, tuttavia, in quegli stessi locali si tenevano le selezioni per la leva obbligatoria meglio note come “tre giorni”. Noi de La Voce di Brescia abbiamo incontrato Franco Perna, classe 1944, che nel lontano 1962 visse quest’esperienza proprio presso la Randaccio. “Avevo diciotto anni: io e i miei amici eravamo entusiasti dei nostri tre giorni insieme, tanto che avevamo già organizzato tra noi
momenti di festa. Ma due mesi prima della visita, un incidente stradale si portò via improvvisamente mio padre. Fu un duro colpo, non solo affettivo, ma anche economico: papà, infatti, provvedeva da solo alle necessità della nostra numerosa famiglia. Da quel momento, essendo il maggiore di sei fratelli, avrei dovuto assumermi il compito di capofamiglia e quindi pensai che sarei stato esonerato dal servizio militare. Nonostante il mio recente lutto fui chiamato ugualmente per i tre gior-
Franco Perna
ni; ricordo che per me non fu facile: ero emotivamente provato, inoltre, il mio carattere non remissivo non mi aiutava di certo ad obbedire ai comandi dei superiori. Litigai con un ufficiale cercando di far valere le mie ragioni e fu allora che intervenne in mio favore un Generale degli Alpini: fui così congedato dopo due giorni. Non ricordo il suo nome, ma ad ogni modo mi è rimasto nel cuore l’affetto quasi paterno con il quale si rapportò a me rendendo più sereno quel delicato momento della mia vita”. r.b.
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Dentro le mura
Cresce ancora l'inflazione a Brescia Settimo mese consecutivo di crescita dell’inflazione su Brescia. Nel mese di aprile si raggiungono I livelli di variazioni congiunturali registrati a luglio 2008 e di variazioni tendenziali registrati a dicembre 2008. Rispetto al mese scorso l’inflazione è cresciuta del +0,6% e questo per effetto dell’incremento di alcuni capitoli significativi tra i quali citiamo i trasporti, abitazione (acqua, energia elettrica e combustibili), abbigliamento e calzature, ricreazione, spettacolo e cultura, prodotti alimentari e bevande analcoliche (comparto con elevata crescita congiunturale da sette mesi e che per aprile mostra numerose variazioni di prezzo consistenti).
Focus. Nuove metodologie, sostenute dal Comune per trovare occupazione o ritrovare l'impiego perduto
Labor click, il lavoro è in rete di Franco Armocida
Il Comune di Brescia sta mostrandosi particolarmente attivo nella ricerca di metodologie atte a favorire chi si trova nella necessità di trovare un lavoro. E’ sufficiente guardarsi attorno per rendersi conto della difficoltà in cui si trovano molte persone - appartenenti a più generazioni, dettaglio non irrilevante – a trovare un posto di lavoro od a “riciclarsi”, termine antipatico ma realistico, in un’altra attività, avendo perso, per le più svariate ragioni, quella in cui hanno maturato anni di esperienza. In quest’ottica l’Amministrazione cittadina organizza due edizioni sperimentali di corsi di formazione di base, dedicati ai giovani disoccupati o inoccupati, con l’intento di fornire loro gli strumenti per orientarsi con maggiore efficacia nella ricerca del lavoro. Questi corsi, denominati “Labor
Che
Il difficile percorso di reinserimento passa anche per Internet
click: usare le nuove tecnologie per cercare lavoro”, hanno per oggetto le nozioni basilari per l’utilizzo del computer e par la navigazione in Internet e sono caratterizzati da moduli specifici orientati a far conoscere i siti di interesse per la ricerca del lavoro, la filosofia ‘open source’, non-
FILCA CISL BRESCIA FILCA CISL BRESCIA FILCA CISL Servizi FILCA gestiti dalla CISL di Brescia cosa fa il sindacato
FILCA-CISL di Brescia? Attività Sindacale
BRESCIA
ché a far apprendere le modalità per la realizzazione di un curriculum online. Insomma, l'approccio alle tecnologie ed alla loro evoluzione diviene una passaggio determinante, nel terzo millennio, per acquisire conoscenze e divulgare competenze. I corsi, assolutamente e totalmente
gratuiti, sono rivolti a disoccupati o inoccupati di età compresa tra i 18 ed i 45 anni ed avranno la durata di 66 ore, con accesso ad una quindicina di partecipanti per edizione. L’inizio dei corsi è programmato per il mese di maggio e la durata prevista è di circa due mesi. Si terranno presso lo ‘Spazio giovani Pendolina’, situato in via Ragazzi del 99 al civico 11 e presso la sede della Circoscrizione Est a Sanpolino, in corso Bazoli, 7. L’edizione di Sanpolino si inserisce nell’ambito delle attività sviluppate dal tavolo di coprogettazione “Anima Sanpolino” e sarà rivolto prioritariamente ai residenti del quartiere. Per iscriversi è necessario recarsi allo sportello Informagiovani di via San Faustino 33/b – suggeriamo una telefonata preventiva ai numeri 030.3751480 – 030.3753004 per conoscere gli orari dedicati all’iniziativa, in quanto, pur quotidiani, sono diversi dal lunedì al sabato - per sostenere un breve colloquio e per compilare un questionario dedicato.
Partecipazione alle trattative per il rinnovo dei contratti nazionali e territoriali, contrattazione territoriale e aziendale (II° livello). Controllo buste paga, malattia, infortunio. Conteggio del trattamento di fine rapporto (TFR). Compilazione pratiche per la Cassa Edile (solo per gli edili). Corsi di formazione per delegati sindacali (RSU) e rappresentanti dei lavoratori della sicurezza (RLS). Attività di informazione attraverso il nostro Notiziario Sindacale Filca-Cisl Brescia.
POLIZZA INFORTUNI GRATUITA Ti garantisce, in caso di ricovero ospedaliero a causa di infortunio, una indennità giornaliera di Euro 30 dal 4° al 30° giorno e di Euro 50 dal 31° al 60° giorno.
Caaf (consulenza fiscale). Dichiarazione dei redditi (730, UNICO), calcolo ICI compilazione modelli RED INPS, denunce di successione, dichiarazione ISEE. Patronato INAS. Accreditamento contributivo del periodo del servizio militare. Controllo dei contributi previdenziali validi per la pensione (INPS, ecc.). Domande per pensioni di anzianità e vecchiaia. Compilazione domande assegno nucleo familiare Ufficio Vertenze e legale Vertenze individuali per recupero differenze salariali, TFR, fallimenti ecc. Assimoco-Unionvita Assicurazioni sulla vita e polizze auto. Calf (centro assistenza lavoro familiare) Gestione pratiche colf. Adiconsum (associazione italiana difesa consumatori). Frodi alimentari e commerciali. Tariffe luce, gas, telefono, riscaldamento assicurazioni, banche mutui. Controversie burocratiche e commerciali. Sicet (sindacato inquilini casa e territorio). Controllo contrattiFax. d’affitto e spese condominiali, stipulaTel. 030-3844540 030-3844541 zione contratti d’affitto, domanda di assegnazione case . popolari, contributi per l’affitto. Anolf (sportello stranieri). Assistenza per permessi di soggiorno, ricongiungimento familiare, carta di soggiorno, residenza, cittadinanza, rapporti con le istituzioni, informazioni varie.
Via Altipiano d’Asiago,3 25128 Brescia
FEDERAZIONE ITALIANA LAVORATORI COSTRUZIONI & AFFINI
Tutti i nostri servizi sono gratuiti o scontati per gli iscritti
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Labor Click, sperimentazione in partnership Per realizzare questi due primi corsi sperimentali, il Comune di Brescia ha costituito una rete di partenariato con le cooperative sociali “Timiopolis” – società di formazione che collabora con l’agenzia per il lavoro Openjob spa, sostenitrice dell’iniziativa tramite un finanziamento del Fondo nazionale “Forma.Temp” – il “Calabrone onlus” e con il “Gruppo elefanti volanti Andropolis”, cui è demandata la realizzazione dei corsi rispettivamente presso lo spazio giovani Pendolina e la sede della Circoscrizione Est. Un esempio tangibile di partneship su più livelli, mirata a un progetto comune di alto profilo.
Focus. L'opinione di Alessandro Augelli della Cooperativa “Il Calabrone onlus”
“Corsi più che positivi” di Franco Armocida
Abbiamo voluto sentire la voce di una delle strutture che si occuperanno della realizzazione dei corsi ‘Labor click’, la cooperativa “Il Calabrone onlus” e per essa Alessandro Augelli. “Dopo l’esperienza maturata con il Comune di Brescia attraverso il progetto E-citizen, non abbiamo che potuto apprezzare questo nuovo ulteriore sforzo per aiutare i giovani ed i meno tali a trovare un lavoro, perché questo incrocia perfettamente la nostra filosofia, che è imperniata su tutto ciò che, in qualsiasi modo, può favorire il mondo giovanile ad inserirsi nella società". Uno sforzo che si traduce in concretezza e in un valido supporto per i ragazzi. "Noi consideriamo i giovani come una risorsa per i loro coetanei e per gli adulti disoccupati – ha proseguito Augelli – tanto è vero che il corso è
tenuto da un ragazzo che si è formato attraverso un percorso di imprenditoria giovanile e che è stato da noi assunto quale docente, che insegnerà l’uso dei nuovi linguaggi a chi ne è digiuno, che a sua volta sarà affiancato, quale tutor individuale, da ragazzi universitari quali supporto nel processo di apprendimento". Esiste anche un aspetto psicologico? "La sinergia che si crea tra i vari soggetti – ha aggiunto Augelli – produce un effetto positivo ad andamento
esponenziale, perché accanto all’insegnamento in quanto tale, l’esperienza è appagante per tutte le persone che la vivono, dall’educatore all’allievo al tutor – sono tutti giovani che vivono questa esperienza come protagonisti e per tale ragione con maggior senso di auto qualificazione positiva - e per il disoccupato ha un aspetto benefico in più, che consiste nell’avvicinamento a ‘colleghi’ con le medesime problematiche, con uno scambio continuo di esperienze e conoscenze”.
Progetto “E-Citizen” Evoluzione in corso I corsi ‘Labor click’ rappresentano un’evoluzione del progetto, tutt’ora in corso, “E-citizen, generazioni in Internet”, elaborato per contrastare il fenomeno del ‘knowledge divide’, divario di conoscenza riferito al digitale ed alle nuove tecnologie ad esso connesse, di cui sono ‘vittime’ le generazioni meno giovani. Ne abbiamo parlato con il responsabile per il Comune di Brescia dell’area Servizi al cittadino, innovazione ed associazionismo Nunzio Pisano, che ha sottolineato come “i risultati del progetto originario ci hanno indotto ad estenderlo al settore lavoro. Il modulo è relativamente semplice, in quanto il processo di alfabetizzazione non prevede insegnanti di informatica, ma giovani che hanno il ruolo di educatori, che si mettono in gioco come tutor – ha proseguito Pisano – perché abbiamo rilevato come la formula che prevedeva i figli quali ‘insegnanti’ dei genitori e dei nonni, si sia dimostrata vincente. Il linguaggio di un insegnante di informatica spesso è inadeguato al livello di accesso di generazioni lontane da quelle più giovani ed aver fatto avvicinare queste da ragazzi educati a ‘parlare’ un linguaggio meno da ‘addetti ai lavori’ si è rivelata la metodologia più adatta".
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Fuori le mura
Tre milioni di cittadini utilizzeranno il “112” Al nodo del 112 collocato in futuro nella nostra città potrebbero far capo fino a circa tre milioni di cittadini, perché se i centri saranno tre, non è difficile ipotizzarne uno come riferimento per Milano ed hinterland e due per Lombardia occidentale ed orientale. "Si tratta di concentrare più prefissi telefonici in un unico centro – ha precisato Alberto Zoli – e, pur se il test condotto a Varese, che ha interessato un’area di circa un milione di persone con più prefissi telefonici, ha dato esiti positivi, non siamo così certi sull’imminenza di attivazione del progetto che, comunque, non potrebbe che vedere la Lombardia quale prima regione in Italia a realizzarlo". Difficile però definire quando.
Società. Un solo riferimento per qualsiasi chiamata di soccorso, sul modello degli “hub” telefonici Usa
Il “112” come il “911” americano, numero unico per chiedere aiuto di Franco Armocida
112. E’ l’unico numero che dovrà essere memorizzato per qualsiasi tipo di soccorso dovessimo aver bisogno. Oggi, se ci trovassimo di fronte ad un’emergenza, noi dovremmo scegliere se comporre il 112, 113, 115, 117, 118, 1515, 1530, che corrispondono, rispettivamente, alle chiamate ai Carabinieri, alla Polizia di Stato, ai Vigili del fuoco, alla Guardia di Finanza, al Soccorso sanitario, al Corpo delle Guardie forestali, alla Guardia costiera, che, oltre che sulle coste marittime, opera anche nelle aree con estensioni idriche, come il nostro lago di Garda. Non sappiamo se l’elenco sia esaustivo e ci scusiamo per eventuali dimenticanze. Già questo però è sufficiente per porci in situazione di dubbio, perché non è raro che l’operatore chiamato, ascoltata la situazione descritta, dirotti su altro soggetto le richiesta relativa a quanto esposto affinché possa trovare maggiore efficacia nell’intervento. La recente
Un numero unico per chiedere aiuto, come negli Stati Uniti, è il futuro del "112"
presentazione del libro “A Brescia la Croce è Bianca” è stata occasione per ascoltare l’intervento del direttore generale dell’Areu 118 Lombardia, Azienda regionale emergenza urgenza, Alberto Zoli, che ha messo in evidenza come “la nostra regione sia l’unica in Italia a poter fare affidamento su un servizio ambulanze
totalmente sussidiario, potendo contare su 420 mezzi e su circa 50mila persone, per la quasi totalità afferenti al volontariato, che rappresentano il nostro fiore all’occhiello, dimostrando una maturità unica in Italia. Solo per il servizio del trasporto sanitario in emergenza – ha continuato Zoli – spendiamo circa 70 milioni
di euro all’anno, da cui sono esclusi i costi per i servizi speciali, elicotteri o auto mediche". Il contributo della Croce Bianca di Brescia al 118 è particolarmente rilevante, avendo fatto fronte, nel 2010, a circa 9mila chiamate, pur essendo in presenza di un’alta frammentazione di strutture nel bresciano, alcune delle quali si sono dovute federare per avere un rappresentante nella Consulta del soccorso in Lombardia, a sua volta presente nell’omonima struttura europea con sede in Olanda. "L’eccellenza del territorio bresciano e della sua organizzazione – ha proseguito Alberto Zoli – potranno consentire di farne una delle tre o più sedi del 112, non appena verrà istituito tale numero come unico per tutte le emergenze”. Il futuro del 112 sarà sulla falsa riga del "911" statunitense, cui fanno capo tutte le chiamate per ogni tipo di soccorso. Toccherà all’operatore, ascoltata la motivazione della chiamata, a dirottare, nell’arco di poche decine di secondi, l’emergenza sulle strutture più adeguate.
Società. Croce Bianca: 44mila telefonate nel 2010 con 500 anziani collegati costantemente via radio
Telesoccorso e volontariato, eccellenze della brescianità Il ruolo del volontario è stato ben delineato sia dal direttore Aat 118 Brescia, Claudio Mare, sia dal presidente di Croce Bianca, Filippo Seccamani Mazzoli, con cui abbiamo affrontato uno degli aspetti forse meno conosciuti dell’opera del sodalizio cittadino: quello del telesoccorso. “Il volontario di oggi deve essere un soccorritore, ovvero un professionista che per essere tale deve seguire un corso della durata di 120 ore – ha detto Claudio Mare –, ma che non si può limitare a questo, perché l’utilizzo di attrezzature sempre più complesse gli impongono una formazione continua". "Se dai dati forniti da Alberto Zoli si
può solo immaginare la somma che il Servizio sanitario regionale, risparmia in Lombardia, - stiamo parlando di milioni di euro, ha sottolineato Filippo Seccamani Mazzoli, che possono essere dirottati verso altri servizi sanitari, primariamente agli ospedali – vorrei evidenziare il servizio di telesoccorso, che ritengo una delle nostre eccellenze". Ricordiamo che questo servizio consiste in un collarino – indossato nella maggior parte dei casi da persone che vivono sole - collegato via radio con la centrale operativa di Croce Bianca, che viene attivato con la semplice pressione di un pulsante. A tale segnale l’operatore risponde con una telefonata per
verificare la causa e l’entità della richiesta di soccorso ed agisce successivamente di conseguenza. Il costo del servizio è di 16 Euro al mese, che può essere a totale carico dell’utente, così come del Comune di Brescia, con cui è stata stipulata un’apposita convenzione, in funzione delle fasce di reddito. “A Brescia abbiamo circa 500 persone anziane collegate con noi via telesoccorso – ha continuato Seccamani Mazzoli – con cui sono state scambiate, nel 2010, oltre 44mila telefonate, per la stragrande maggioranza, 150 al giorno, fatte da noi solo per verificare che tutto fosse in ordine e, non di raro, per fare a.t. compagnia".
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Personaggi. Nuovi orizzonti di sperimentazione per il cantautore bresciano alle prese con “Il Gioco”
Raggi di luce per Paolo Cattaneo Un mini Cd ora segna l'inversione di tendenza nell'umore musicale dell'artista. Quattro canzoni pimpanti, giocose, solari
di Ricky Barone
Nel “mondo oscuro” di Paolo Cattaneo comincia a filtrare qualche raggio di luce. Non sarà una rivoluzione, ma questo nuovo mini cd “Il gioco”mostra deciso il segno di un cambiamento nell’umore musicale del bravo cantautore bresciano. Quattro canzoni pimpanti, che spiazzano i fans di Paolo Cattaneo e aprono nuovi orizzonti per il futuro. Ciao Paolo, partiamo dal titolo, “Il gioco”, come mai questa scelta? "Inizialmente avrebbe dovuto chiamarsi tango, in omaggio all’attrice (Maria Schneider) che interpretò “L’ultimo tango a Parigi”, recentemente scomparsa. Ci siamo poi accorti che le canzoni erano effettivamente giocose. Per cui ci siamo buttati su un titolo come “Il gioco dell’assenza”, poi abbiamo pensato
Paolo Cattaneo ha cambiato genere e atmosfere rispetto al passato
di togliere anche l’assenza, anch’essa poco pertinente con le canzoni e alla fine è rimasto Il gioco". Un cambiamento importante, soprattutto a livello di atmosfera, molto più solare che nel passato. "Penso di aver capito che ciò che mi rendeva cupo e introverso era il modo di esprimermi. In questo cd invece il modo di porsi e la struttura
stessa delle canzoni, tutto sommato più classica, trasmette, soprattutto a chi ascolta, un cambiamento deciso. E’ bastato cambiare la chiave di lettura nell’approccio". Qual è stato il ruolo del produttore, Stefano Clessi? "Fondamentale, perché tutte le scelte legate alla produzione per la prima volta non sono state mie, è questa la vera novità del cd. L’unio-
ne tra l’artista, che è il creativo e il produttore ha dato in questo caso un ottimo risultato. Il mio in definitiva è stato un ruolo di ascoltatore, mi chiedevano il parere rispetto ad alcuni suggerimenti pensati in fase di produzione, ed è stato molto bello condividere in questo modo le canzoni". Parlaci di come è stato realizzato questo cd, da un punto di vista musicale. "E’ stato divertente avere in studio degli strumenti e giocarceli a seconda delle nostre competenze musicali. “Chi sa suonare il mandolino? Chi sa suonare il wurlitzer?”. Suonava chi sapeva suonare quello strumento. Abbiamo poi velocizzato i brani, anche questo merito dell’orecchio esterno del produttore". Come mai hai deciso di cambiare i tuoi fidati musicisti? "Innanzitutto diciamo che sono rimasti Fulvio Sigurtà alla tromba, con una collaborazione a distanza in quanto lui ormai vive a Londra, e Giovanni Peli il cui ruolo, pur meno apparente, è stato al solito fondamentale nella stesura dei testi, ai quali però questa volta ho dedicato più tempo ed energie. Gli altri musicisti sono stati invece scelti in base alle necessità musicali. Tutti però si sono rivelati bravissimi e particolarmente adatti a questo progetto, con scelte anche rischiose ma azzeccate, come quella di Giuliano Dottori alle chitarre".
UNA NUOVA SEZIONE Ora in mostra al Museo di S. Giulia 9 nuove opere donate dal figlio dell’artista a papa Paolo VI Un unico biglietto per visitare Matisse, il Museo di Santa Giulia e la mostra “Ercole il fondatore”
Brescia, Museo di Santa Giulia fino al 12 giugno 2011 info e prenotazioni: 800775083 www.matissebrescia.it
Audioguida per bambini e adulti gratuita!
Henri Matisse - Il lanciatore di coltelli (Jazz, tavola XV), 1947 - © Succession H. Matisse by SIAE 2010
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Hinterland Comunità. Dai "piedi neri" ad oggi: l'intuizione di padre Marcolini ha trovato la più ampia conferma
I 50 anni del Villaggio Sereno di Luciano Zanardini
Solo il tempo darà ulteriore merito all’opera di padre Marcolini, che ha saputo creare le condizioni per la nascita e lo sviluppo di quartieri ma soprattutto comunità. Anche un grande quartiere (si potrebbe definire un paese all’interno della città) come il Villaggio Sereno si è edificato grazie alla sua opera. I più longevi si ricorderanno che era chiamato “il Villaggio dei piedi neri” perché le strade non erano asfaltate e gli abitanti avevano i piedi sporchi di fango. Cinquant’anni dopo (i primi insediamento risalgono all’aprile del 1961) il Villaggio Sereno festeggia con una serie di manifestazioni, che proseguono fino a ottobre, un compleanno importante per fare memoria, per riscoprire e rinsaldare le radici comuni. Per celebrare questo avvenimento, il quartiere ha predisposto una serie di appuntamenti grazie all’impegno e alla collaborazione delle associazioni che gravitano sul territorio. Sono stati pensati dibat-
titi, mostre (le fotografie sono state fornite dagli stessi abitanti), momenti spirituali e non per coinvolgere tutte le generazioni, soprattutto quelle più giovani che non hanno visto da vicino la fatica per la costruzione mattone su mattone di un intero quartiere. Venendo agli appuntamenti, il 17, il 19 e il 21 maggio e in programma il torneo di calcio riservato ai bambini presso il campo sportivo di S. Giulio Prete. Il 22 maggio spazio al concorso fotografico sul tema “Il Fiume” organizzato dal Gruppo Video Amici Foto. Le mamme gestiscono una serata di preghiera (il 26 maggio alle 20.45). Il 1° giugno, durante la festa dell’Oratorio, l’incontro è dedicato ai parroci, ai curati e alle suore che hanno svolto la missione al Villaggio; alle ore 18.30 la Messa. Il 16 giugno alle 20.45 presso la Sala Beschi (sotto la chiesa di S. Giulio), il prof. Mario Taccolini, l’avv. Francesco Onofri e il rag. Antonio Bertoni riflettono su memoria gratitudine e futuro. Il 17 giugno, alle 21, all’Oratorio San Filippo Neri la scena è conquistata dal canto.
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Focus. Spazio per l'uomo e la vita relazionale, nel silenzio dei “quartieri alveare”
Cidaf: con la famiglia a tutela della famiglia È attivo da due anni un centro di servizi alla famiglia voluto e pensato da don Mario Pasini per sostenere le molteplici iniziative di "Cuore Amico" di Emanuele Salvi
Nel cuore di un complesso umano e socio economico in continua evoluzione è attivo ormai da due anni un Centro di servizi alla famiglia voluto e pensato prima da don Mario Pasini come “sostegno e aiuto economico alle iniziative di Cuore Amico” , ora riorganizzato e adeguato ai tempi nostri dalla Cooperativa Sociale Onlus – C.i.d.a.f., “Grandi palazzi, grandi spazi e tante persone in continuo cammino”. Forse questo “strano e inconscio andare “richiede soprattutto oggi in quartieri alveare in modo particolare una pausa per pensare, per rivedere la propria esperienza di vita, per dare risposte concrete e gratificanti ai problemi dell’oggi. Il Cidaf a Brescia 2, in zona Lamarmora, al civico 55 di via Rodi ha aperto un ambiente ben strutturato proprio per servire le famiglie, soprattutto quelle alle quali oggi chiedono, ma poco o nulla offrono. Dagli inizi del maggio 2011 il Cidaf di via Rodi è “accreditato dalla Re-
gione Lombardia – Asl di Brescia”. Questo accreditamento significa che le persone, i gruppi familiari, le strutture operanti, sul territorio, possono chiedere di usufruire dei servizi garantiti dal consultorio alle stesse condizioni del Servizio Pubblico offerto dall’Asl o da altre realtà presenti. Sarà quandi possibile ottenere consulenza personale, di coppia, di famiglia e di gruppo; mediazione familiare, percorso psicologico o psicoterapeutico; partecipare alla formazione di gruppi di preparazione al matrimonio; ottenere consulenze legali e accompagnamento nei difficili momenti della crisi o della separazione. Sono tutti aspetti e momenti della vi-
ta relazionale, di coppia, familiare, che sono gestiti dal Cidaf tramite la competente opera professionale ed umana di esperti già in servizio nelle altre sedi. La “mission”, come si usa definirla oggi, del consultorio Cidaf di via Rodi, 55 può essere così definita: Analisi e conoscenza di bisogni del territorio (Bs 2- Lamarmora e zona Salesiani). Contatti con gli enti (Parrocchie – Scuole Medie e Superiori – Istituti socio assistenziali) per progettare interventi mirati. Garantire tutti i servizi del consultorio con particolare attenzione ai minori e alle coppie alla ricerca della maternità e paternità responsabili.
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Nuoto Paralimpico Vinta la Coppa Italia Grandi giornate per i 22 ragazzi della Polisportiva Bresciana "No Frontiere" di via Labirinto, che hanno preso parte al Campionato Italiano di Società di Nuoto Paralimpico. L’evento si è disputato a Busto Arsizio lo scorso 30 aprile ed ha visto impegnate 41 società provenienti da tutte le regioni d’Italia, per un totale di 227 atleti con disabilità fisica. La squadra bresciana, guidata dai tecnici Maurizio Bregoli, Francesco Gatti e Chiara De Sangro, ha ottenuto eccellenti risultati sia nelle classifiche generali (1° posto nella Coppa Italia femminile, 2° posto nella Coppa Italia maschile e 2° posto nel Campionato di Società, alle spalle del Santa Lucia Sport Roma) sia nelle prestazioni individuali: dei 31 record registrati nel corso della manifestazione, gli atleti di casa nostra se ne sono aggiudicati ben 15. Grande la soddisfazione degli allenatori, al cui lavoro va attribuita gran parte del merito dei successi, che hanno ringraziato i ragazzi per la serietà, l’impegno e l’umiltà con cui giorno dopo giorno portano avanti questo progetto di crescita sportiva ed umana. Una menzione particolare ai genitori che per l’occasione si sono calati nei panni di ultras. È stata festa alle premiazioni con presenti, in qualità di ospiti d’onore, il vicepresidente della FINP, il presidente della provincia di Varese e l’assessore provinciale allo sport. La Polisportiva Bresciana si conferma dunque non soltanto una porta verso la piena integrazione sociale, ma anche una vera e propria fucina di talenti. In vista delle paraolimpiadi di Londra 2012 è lecito per i ragazzi del polisportiva sognare in grande. Per ora i prossimi impegni internazionali sono i Campionati Europei in programma a Berlino ai primi di Luglio con i nostri 2 atleti di punti Efrem Morelli e Gabriel Greotti. Il presente, intanto, permette di sorridere.
Polizia locale. Prima dell'avvio della procedura coattiva arriva l'opportunità di definire la propria posizione
“Ultimo avviso”per i trasgressori del Codice della Strada Nuova iniziativa del Comune di Brescia: prima dell’avvio della procedura coattiva, verrà spedito a tutti coloro che hanno commesso una violazione al Codice della strada e non hanno ancora provveduto a regolarizzare la propria posizione, una sorta di “ultimo avviso” con il quale si richiede il pagamento dell’importo non versato . I circa 25.000 trasgressori attualmente risultanti nelle banche dati della Polizia Locale verranno raggiunti con lettere inviate nelle prossime due settimane . Le nuove modalità portano nume-
rosi vantaggi sia ai cittadini sia alla Polizia Locale: il cittadino definisce infatti la propria posizione versando una somma minore di quanto non avverrebbe in caso di riscossione coattiva: l’importo dovuto è quello previsto dal minimo edittale raddoppiato, senza l’aggravio di spese di procedimento e di notifica della cartella di pagamento, di interessi di mora e del 10% semestrale previsto dalla legge, al netto del compenso del concessionario; il cittadino riceve l’avviso in tempi ridotti e ha inoltre una possibilità in più per definire la propria po-
Una pattuglia della Polizia locale
sizione. L’iniziativa è a costo zero per l’Amministrazione comunale: le somme sostenute per la spedizione delle lettere sono compensate dal mancato esborso per il compenso dovuto all’agente della riscossione. Sarà possibile recarsi direttamente al Comando di Via Donegani 12, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 12.00 e il mercoledì dalle 14.00 alle 18.30, oppure nei medesimi orari contattare il Front Office al numero 030/2942130. L'iniziativa è una precisa scelta dell’Amministrazione orientata ad avvicinarsi al cittadino.
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Economia
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Artigiani: chiesta la sospensione del “Sistri” "Abbiamo richiesto la necessaria sospensione del Sistri - comunica l'Associazione Artigiani di Brescia - e si auspica che venga accolta la reiterata richiesta, finora inascoltata, di rinvio del termine imposto per il pagamento dell’oneroso contributo d’iscrizione al sistema, fissato proprio per coprire le spese di suo funzionamento, che sinora non è avvenuto. Forse - conclude il presidente
dell'Associazione, Enrico Mattinzoli –, sarebbe stato troppo semplice e logico prevedere che il nuovo sistema andava testato, inizialmente, su impianti di gestione di rifiuti di una certa portata e complessità, per verificarne a fondo l’efficienza ed efficacia”.
Imprese. Nuovo sistema di controllo stoccaggio dei rifiuti: per l'Associazione Artigiani, “impatto traumatico”
Sistri: “Servizi e web non vanno” di Emanuele Salvi
Il Sistri, ovvero il sistema che controlla la produzione, lo stoccaggio, il trasporto ed il destino dei rifiuti, calata nell’operatività nazionale sta avendo degli impatti traumatici sulle imprese. “Credo che la schizofrenia burocratica – afferma Enrico Mattinzoli, presidente dell’Associazione Artigiani – stia assumendo forme che sfuggono ad ogni limite e ad ogni ragionevolezza. Tante, troppe persone si riempiono la bocca di semplificazione per poi accorgersi che quotidianamente vengono generati “mostri” che sempre più allontanano le imprese dalla volontà di agire nel rispetto dei valori delle norme. Chiedo che qualcuno ci aiuti veramente a sconfiggere i burocrati, si impegni seriamente, perché la denuncia dell’inefficienza di questo nuovo sistema pare che sia inascoltata dai più, nonostante le pressioni che vengono mosse da tutto il sistema e mondo produttivo”. Abbiamo stilato una hit-parade - proseguoono dall'Associazione Artigiani -,, di ciò che non ci piace, in nome e per conto dei soci che stanno ade-
Enrico Mattinzoli
guando, per l’ennesima volta, la loro struttura a questa nuova disposizione. Oggi c’è, dice Mattinzoli, “obbligo di versare una quota d’iscrizione annuale a fronte di un ‘non-servizio’; Mancato funzionamento dispositivi Usb; Servizio di Call Center inadeguato, il più delle volte congestionato; Leggibilità delle password d’accesso difficoltosa e spesso impossibile; Impossibilità di inserire modifiche anagrafiche autonomamente con l’obbligo di passa-
re attraverso un Call Center che ha i limiti sopra espressi; Informazioni passate attraverso il sito contraddittorie e confuse; Sistema di ricevimento iscrizioni chiaramente inadeguato; Ritardi nell’invio dei dispositivi, poca chiarezza nel calcolo dei contributi d’iscrizione da versare; Non riconoscimento delle iscrizioni 'perse' causa blocco del sistema”. Insomma, a meno di quaranta giorni dalla sua obbligatorietà, il Sistri secondo l'Associazione,
non risulta essere ancora funzionante, giacché molti operatori, pur dotati dei necessari dispositivi elettronici, non sono ancora riusciti ad accedere al sito web. “La maggior parte delle imprese non ha avuto modo di aggiornare il nuovo browser e l’aggiornamento del sistema, laddove effettuato, non ne consente di fatto la sua operatività - prosegue Enrico Mattinzoli -, in quanto non invia le necessarie comunicazioni mail, apre delle schermate che poi non chiude e sovente si blocca. Inoltre le istruzioni tecniche per effettuare informaticamente le diverse operazioni di gestione dei rifiuti, dalla registrazione di quelli prodotti, allo scarico nell’area movimentazione, al tracciamento con le black-box montate sugli automezzi, cambiano di continuo. In una sola settimana si sono avute tre diverse versioni del manuale operativo, mentre le guide per i diversi soggetti del ciclo dei rifiuti, produttori, trasportatori e gestori impianti finali, sono state addirittura rimosse dal sito per un loro ulteriore aggiornamento. Ai trasportatori, infine, non viene nemmeno consentito di effettuare un congruo periodo di sperimentazione per testare la validità del sistema e indicare le criticità da superare”.
Focus. Assemblea annuale: Battista Mostarda resta alla presidenza, Pasquale Mondello a capo del collegio
Artfidi Lombardia, confermati vertici e bilancio d'esercizio Battista Mostarda confermato presidente. Questo l’esito dell’assemblea annuale di Artfidi Lombardia, il Confidi dell’Associazione Artigiani che si è riunita nei giorni scorsi. Al termine degli interventi dei vari relatori infatti si è andati al voto e le diverse compagini della cooperativa hanno ribadito la fiducia nel presidente uscente, confermandolo alla guida del Confidi. Con Mostarda siedono nel Consiglio di Amministrazione: Bortolo Agliardi, Marino Domenico Crespiatico, Maria Pia Consonni, Anna Maria andolfi, Giacomo Gorlani, Enrico Mattinzoli, Luigi Milano, Battista Mostarda , Anna Rosa Rocca, Gian Franco Tacconi, Alberto Vidali. Presidente del collegio è il ragioniere commer-
cialista Pasquale Mondello e i sindaci effettivi sono: Marco Orazi e Giuseppe Zucchetti. Altro passaggio decisivo dell’incontro assembleare è stata l’approvazione del bilancio d’esercizio 2010 della Cooperativa Fidi, il secondo redatto secondo i principi internazionali Ias. Nella relazione introduttiva, Battista Mostarda, ha illustrato come quello appena trascorso sia stato l’anno del consolidamento della struttura e del rafforzamento delle posizioni acquisite nel passato ma anche delle sempre più numerose conferme come punto di riferimento e partner affidabile per le imprese in un mercato complicato e strettamente legato alle situazioni congiunturali. “In particolare – ha affermato il diret-
Battista Mostarda
tore Francesco Gabrielli - per garantire sempre un miglior servizio agli associati Artfidi Lombardia ha continuato ad implementare gli accordi con gli Istituti di Credito presenti sul territorio regionale e a fine dello scorso anno erano 51 le banche convenzionate. Il gruppo bancario di riferimento si conferma Ubi Banca con il 45,89%. Buon incremento del gruppo Banco Popolare che si attesta al 18,40%, con un incremento nelle erogazioni del 129% di Popolare di Cremona e del 71% di Popolare di Lodi”. Artfidi ha costantemente incrementato, nel corso degli anni anche le approvazioni di garanzie collettive. Nel solo 2010 si sono istruite 2.652 richieste di garanzia per 171.791.976 euro" .
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Coldiretti. Presentata durante Euroflora l'indagine Swg che delinea punti di forza e criticità del comparto
Nasce un progetto per il rilancio del settore florovivaistico italiano Un marchio di garanzia creato dai floricoltori italiani attrae ben l’85% dei consumatori che attribuiscono alla produzione nazionale le caratteristiche di freschezza, durata, buon rapporto qualità/prezzo e rispetto dell’ambiente in misura nettamente superiore al prodotto importato. È quanto è emerso dall’indagine Coldiretti/Swg presentata a Genova ad Euroflora 2011 in occasione del l’incontro “Una filiera florovivaistica tutta italiana” con la partecipazione del presidente nazionale di Coldiretti Sergio Marini, al quale ha preso parte una folta delegazione di florovivaisti bresciani soci Coldiretti, guidati dal presidente Ettore Prandini e dal direttore Mauro Donda. La superiorità del prodotto italiano si manifesta in tutte le principali occasioni di acquisto come il regalo di un mazzo di fiori, l’allestimento di una addobbo floreale per un matrimonio, l’acquisto di una pianta in vaso per la casa. Una grande potenzialità che si evidenzia dalla vendita di fiori, piante, bulbi e sementi attraverso i mercati degli agricoltori che è approvata dall’84% degli italiani, anche perché garantisce l’origine nazionale dei prodotti acquistati. Il sistema produttivo nazionale, in base ai risultati dell’ultimo censi-
mento dell’agricoltura, può contare in Italia su circa 20.500 aziende florovivaistiche, che danno occupazione ad oltre 120mila addetti, con una superficie coltivata di oltre 36mila ettari dove si ottiene la più ampia varietà di produzioni. “Non ci possiamo permettere di far
diventare le piante ed i fiori italiani una commodity – commenta il presidente Ettore Prandini - ; l’Italia è conosciuta in tutto il mondo come il paese dei fiori, degli architetti del verde, dei grandi giardinieri. Sono queste le leve competitive che devono essere contenute in un marchio
del vero Made in Italy del florovivaismo. Se siamo riusciti a riempire di valore un bicchiere di vino che si consuma all’istante non si capisce perché – conclude Prandini - non si possa fare la stessa cosa per i fiori e le piante che arrivano a durare una intera vita ed anche di più”.
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Turismo. Rotta verso le isole della Grecia, per scoprire mare cristallino, cultura millenaria e piatti da gourmet
Sulle spiagge di Kos, dove il sole e il mare sono gioia del vivere di Ivan Minelli
Spiagge belle, graziosi villaggi, panorami splendidi, e una vivacissima vita notturna: insomma, tutto quello che si può desiderare in un luogo di vacanza. Kos è considerata una delle isole piĂš vivaci per la vita notturna, ha anche molto altro da offrire. Verde e fertile, è un'isola dalle molte opportunitĂ : potete passare la vostra vacanza su una spiaggia calma, in un villaggio dove la vita scorre tranquilla oppure folleggiare tutte le notti nei numerosi bar e club. Ci sono cosĂŹ tante cose da vedere che una o due settimane bastano appena, il che fa sĂŹ che sovente la gente decida di ritornare piĂš volte sull'isola di Ippocrate. L'isola è stata sempre ricca, ďŹ n dall'antichitĂ , fatta eccezione per il periodo di schiavitĂš sotto i Turchi e durante i numerosi attacchi dei pirati. Il terreno fertile ha favorito gli isolani con uva da vino, frumento, frutta ed olive, cosĂŹ come l'ossidiana e le acque ricche di pesce. si possono praticare sport acquatici su molte delle spiagge. Bubble Beach, inoltre, ha pozzi naturali ritenuti curativi. Ci sono parecchie
Alla scoperta delle meraviglie dell'isola di Ippocrate, Kos.
Una serata in taverna, musica e relax Nell'offerta di Kos trova ampio spazio la vita notturna e il relax di ďŹ ne giornata, quando il sole tramonta sul mare. Che sia musica da ascoltare in una pausa di riessione guardando l'orizzonte e bevendo un ouzo o partecipando a un party, è indubbio che la gamma di offerte sia tale da soddisfare ogni palato. Anche per quanto riguarda il cibo, non solo feta e moussaka, ma piatti di ottima fattura, da gustare nei luoghi piĂš pittoreschi di Kos. L'isola infatti presenta un numero ragguardevole di ristoranti e taverne dove il visitatore puo assaggiare splendide pietanze tradizionali.
La vita notturna è vivace ed oltre alle classiche serate trascorse a bere vino, a ballare e cantare canzoni tradizionali, l'isola si riempie di notte delle note provenienti dalle moderne discoteche e dei vari wine bar. A qualsiasi etĂ sarĂ difďŹ cile, per chi ama questo genere di vacanza e vuole darsi alla vita notturna, rimanere delusi. Infatti Kos ha la reputazione di essere una delle migliori isole per i party, la presenza di locali e club, e beachparties. La maggior parte dei ritrovi sono, ovviamente, nella cittĂ di Kos e le due vie piĂš frequentate sono quelle verso i Dutch bars al porto.
proposte di escursioni, ed oltre ad andare alle varie spiagge, potete anche fare viaggi giornalieri a Rodi, a Nissyros, Pserimos ed in Turchia. Ogni estate, i tre Comuni dell'isola organizzano manifestazioni culturali separate i cui programmi si intrecciano allo spirito che caratterizza ogni vacanza estiva. Ad esempio le "Ippocratee", feste organizzate dal Comune di Kos da giugno a settembre con recita dell'antico giuramento di Ippocrate, concerti di musica classica, folkloristica e moderna, spettacoli teatrali, antiche tragedie, mostre di materiale etnograďŹ co, pittura, scultura, fotograďŹ a, danze e canti tradizionali, eventi formativi e giochi per bambini, regate. Oppue le "Dikee" feste organizzate dal Comune di Dikeo i mesi di luglio ed agosto con concerti, spettacoli teatrali, danze tradizionali, eventi per bambini e gare sportive. E ancora le "Eraclee" feste organizzate dal Comune di Iraklidon nei mesi di luglio ed agosto. In questi mesi estivi con le Eraclee si vivono concerti, spettacoli teatrali, è possibile scoprire la musica e le danze tradizionali, e godere di splendide mostre fotograďŹ che. L'isola di Kos, dunque, come meta turistica da apprezzare su piĂš livelli, per cultura, svago, sport, e relax.
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Salute. Maggiori controlli e diagnostica accurata per evitare il rischio generato dalle malattie cardio-vascolari
Cuore, punto vitale dell’organismo Conoscere, curare e prevenire Fra le prime cause di morte, ricoveri ospedalieri, invalidità. Tecnologia e nuovi farmaci vanno accostati ad un corretto stile di vita per ridurre i vari fattori di rischio di Paolo D'Adda
Le malattie cardio vascolari quali l'infarto miocardico, lo scompenso cardiaco, l'ictus cerebrale, le arteriopatie degli arti rappresentano un serio problema sanitario. Sono ancora la prima causa di morte, di ricoveri ospedalieri,di invalidità con rilevanti costi umani e socio economici per l'impegno organizzativo delle politiche sanitarie. Molteplici sono stati e continuano ad essere i progressi diagnostici e terapeutici, basti pensare alla cardiologia interventistica, alla sintesi di nuovi farmaci, ma ancora molto si deve investire nella prevenzione. Ma per tornare sul tema specifico
Prevenire e migliorare lo stile di vita, per evitare i rischi cardio-vascolari
si afferma come le malattie cardio vascolari riconoscano molteplici cause che rappresentano altrettanti fattori di rischio con valenze più o meno importanti che si possono eliminare o ridurre con la preven-
zione. È altresì noto come il diabete mellito, l'ipertensione arteriosa. l'ipercolesterolemia, il fumo, l'obesità sopratutto quella viscerale, la sedentarietà, la familiarità, l'età avanzata etc sono implicati nei
meccanismi patologici generanti queste malattie. Va anche precisato che tali cause se associate in un dato paziente hanno un effetto cumulativo potenziandosi a vicenda nell'aumentare il rischio cardio vascolare. Cosicché ad esempio chi è diabetico, fuma, ha la pressione alta, ha una assai alta probabilità di incorrere in eventi avversi anche gravi. Inoltre il messaggio necessario è che questi pazienti hanno la necessità di terapie più aggressive e di controlli medici più frequenti. Gli attori della prevenzione devono essere le persone che, adeguatamente informate, si interroghino sul loro stato di salute, sui propri comportamenti, sulla loro storia familiare; i medici che definiscano un profilo clinico personalizzato con esami e terapie orientati e con consigli educativi, le politiche sanitarie che favoriscano tutti gli strumenti della prevenzione che si può anzi si deve incrementare. Il prossimo mese, in questa rubrica, grazie alla collaborazione avviata con il dr. Antonio Caobelli e il dr. Federico Caobelli, tratteremo invece della diagnostica e delle terapie più avanzate impiegate per affrontare e superare i molteplici problemi derivanti dallo scompenso cardiaco.
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Brescia, antropologi a convegno in Cattolica
Cultura
Si terrà venerdì 27 maggio nell'Aula Magna "G. Tovini" dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, in via Trieste, 17, in città, dalle 9.30 alle 18.30 il primo convegno nazionale degli antropologi brasilianisti. Il tema è "incroci transatlantici: il Brasile negli studi dell'antropologia italiana". Il convegno rientra nella tipologia di esperienze che danno luogo ai crediti formativi riconoscibili per l'esame di Stato (conclusivo del II ciclo di studi) come recita il D.M. 49 del 25.02.2000, nonché ad eventuali crediti formativi universitari. Per informazioni: Università Cattolica del Sacro Cuore - Servizio Formazione Permanente - Tel. 030.2406501-504 - fax. 030.2406505.
Cinema. “Habemus Papam” di Nanni Moretti, ben fatto stilisticamente, ma senza infamia e senza lode
Solo con un po’ di Spirito in più di Mauro Toninelli
“Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam” annuncia il cardinale protodiacono alla folla festante in piazza San Pietro. E il film sarebbe già finito, se il nuovo eletto al Soglio Pontificio non urlasse e, in preda al panico, si mettesse a correre per le stanze vaticane. “Habemus Papam” di Moretti, dopo le immagini reali del funerale di Giovanni Paolo II, parte da qui, dalla crisi tutta umana di un uomo che si trova scelto a guidare la Chiesa, con tutte le responsabilità del ruolo. Il tema è questo: la fragilità, l’interrogativo, il senso di inadeguatezza di un uomo davanti ad un incarico importante. Avrebbe potuto raccontare l’incertezza e il timore di chiunque davanti ad un incarico di grande responsabilità; Nanni sceglie la Chiesa. Un senso di inadeguatezza porta Papa Melville, interpretato da Michel Piccoli che comunica con le espressioni più che con le parole la confusione che il personaggio vive, a cercare di uscire dalle mura del conclave, mescolarsi alla gente; si avvicina a una compagnia teatrale che sta mettendo in scena Cechov. Chiari
Nanni Moretti e Michel Piccoli in una scena dell film
Programmazione delle Sale BRESCIA, VILLAGGIO PREALPINO - SANTA GIULIA An education martedì 17 maggio ore 20.45. Presentazione e dibattito L’amore buio martedì 24 maggio ore 20.45 Presentazione e dibattito
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riferimenti a Giovanni Paolo II. Mentre il neoletto si trova per le vie di Roma, i cardinali e Moretti, nei panni di uno psicanalista chiamato per aiutare il Papa, restano chiusi in S. Pietro, ignari della sparizione del Pontefice: diventano macchiette che alleggeriscono i toni. “Habemus Papam” è un film ben girato, ben diretto, ma in tutto questo la crisi del Papa e del mondo davanti al balcone che rimane vuoto appare poco approfondita. Manca interamente l’aspetto della spiritualità, della preghiera di quella tensione verso l’Infinito che può risolvere la situazione, che senza, ovviamente, non evolve e porta a un finale morettiano. Moretti è un ateo ma nel raccontare la storia di un uomo che è il Papa non si può cancellare con un colpo di spugna la fede. La storia del cinema è ricca di esempi di registi atei che hanno girato film legati al messaggio cristiano, lasciando aperta la porta della presenza del Divino, in molti modi, ma mai escludendola. In un momento sembra aprirsi al fascino della fede quando il Papa assiste a una messa in cui un sacerdote parla della necessità di riconoscersi bisognosi e di un Dio misericordioso che si china a curare le ferite. Ma è solo un attimo, anche se ne avrebbe segnato il finale. In fondo senza infamia e senza lode.
Mostra. Nella Chiesa di Sant'Antonio, dal 21 maggio, la collezione di cartoline antiche di Cesare Ceretti
Immagini Viaggianti, quella Brescia che non ricordiamo Come eravamo, quando il traffico non esisteva, non c'erano autobus, al massimo l'omnibus trainato dai cavalli e le strade e le piazze di Brescia apparivano quasi vuote, poca gente che si muoveva a piedi, qualche carretto e il cielo sopra il Castello era blu, senza smog e particolato. E' la Brescia dell'Ottocento e del Novecento, quella che ritroviamo narrata dalle vecchie cartoline, magari ritoccate con il pennello, come si usava, raccolte con pazienza e passione ed oggi proposte nella mostra "Immagini Viaggianti". E' questo il nome della rassegna proposta dal 21 maggio al 12 giugno, negli spazi della chiesa di Sant'Antonio, in via Badia, 86, in città. La mostra, che verrà inaugurata il prossimo 21
maggio, sabato, alle 20.45, è il compendio della cura e della dedizione che Cesare Ceretti ha coltivato nel tempo, tanto da arrivare a questo appuntamento che non mancherà di attirare gli appassionati del vintage fotografico e di questo particolare aspetto del collezionismo. Di sicuro interesse il viaggio tra le immagini, che offriranno non solo particolari inquadrature fotografiche, ma scorci e panorami inediti della città, o, almeno dimenticati, dopo che la nuova Brescia si è innestata sulle strutture più antiche. Due le giornate di apertura della mostra, sabato e domenica, questi gli orari: il sabato dalle 16 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.
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Football Americano. Brescia al Superbowl
Sport
Bengals che accedono alla finale scudetto del massimo campionato italiano di Superbowl giunto alla 31sima edizione. Un ruolino di marcia impressionante per le tigri bresciane: 6 vittorie in altrettante gare di campionato e il primato in testa al girone. Ora bisognerà proseguire la cavalcata facendo risultato nella finale di domenica 22 maggio sul neutro di Grugliasco, la terza di fila dopo lo scudetto del 2009 e quella persa l’anno scorso contro i Red Jackets di Reggio Emilia. Brescia dovrà vedersela in gara unica contro i Blacks Torino, padroni di casa. Già affrontati nella stagione regolare per due volte e, in altrettanti i casi, superati anche se sudando le proverbiali “sette camicie”.
Il personaggio. È bresciana la regina della kick boxing italiana che alterna l’Università al tatami
Francesca: pugni da 110 e lode di Mario Ricci
Le mancano due esami universitari e la tesi. La mattina in aula a seguire le lezioni di Economia e Commercio in città, il pomeriggio ad allenarsi per inseguire un sogno sportivo. E’ la doppia vita di Francesca Cigolini, da qualche settimana campionessa italiana di kick boxing categoria full contact. Non è la prima volta che l’atleta bresciana si è cucita il tricolore sui guanti: era già accaduto nel 2009 nella specialità contatto leggero. Tesserata per la Kick Boxing Melandrini, si è avvicinata a questa disciplina molto tardi e – come spesso accade – per puro caso. Classe 1984, pesa 42 chilogrammi per un metro e 58 di altezza. “Sono stata convinta da mia sorella ad iscrivermi un corso quattro anni fa – ci confessa in un attimo di tempo libero – all’inizio non ero nemmeno convinta. Poi quando ho fatto “contatto” è stato
Francesca Cigolini, al centro, col compagno Christian e l’allenatore Ferrari
come un colpo di fulmine”. Tanto da partecipare sin da subito ad alcune gare spiccando rapidamente il volo. Ma come si svolge una giornata tipo? “ La mattina presto – racconta – prima di andare all’Università mi alleno, poi vado a lezione in facoltà, nel pomeriggio ancora un leggero allenamento e da poco ho
cominciato anche ad insegnare ad un gruppo di bambini”. Insomma, in appena 4 anni Francesca è passata dal completo disinteresse per questa disciplina ad essere la numero uno sui tatami di mezza Italia e addirittura ad insegnare la kick boxing seguita sempre dal suo allenatore Roberto Fer-
rari. Quest’ultimo dal 1986 gestisce una società che continua a sfornare talenti e promesse pescando anche in Provincia. Non a caso il campione maschile italiano è sempre un bresciano Cristian Castellini. Prossimo obiettivo, per Francesca Cigolini, la definitiva consacrazione: attende la convocazione (a giugno) in vista degli europei e dei mondiali in programma entro la fine dell’anno. “So che non sarà facile – spiega – davanti a me ci sono atleti di esperienza. Oltre ad essere la prima esperienza, sarebbe il giusto premio per quella che oltre ad una disciplina sportiva è diventata anche una passione”. In più con la kick boxing la ventiseienne atleta bresciana ha anche trovato l’amore visto che il suo compagno, Christian Pugliese, non solo gareggia e divide la stessa passione sportiva ma lo segue anche nella preparazione. E se son rose, fioriranno... sportivamente parlando, si intende.
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Calcio. Il punto di Spillo Altobelli, ex attaccante delle rondinelle, sulla retrocessione in B dopo appena un anno
Brescia: fine di una lunga agonia È già tempo di tornare in serie B di Spillo Altobelli
Fine di un incubo, fine di un’agonia durata pure troppo. Tornato in serie A dopo cinque anni di purgatorio, in poco meno di dieci mesi il Brescia ritorna agli inferi nell’anno del Centenario. Uno smacco atroce, difficile da mandare giù seppur la tifoseria bresciana oramai è vaccinata. L’illusione di tre vittorie consecutive ad inizio campionato, poi il buio, il vuoto, il lento baratro. Una squadra costruita per vincere, la migliore della presidenza Corioni come lo stesso stanco patron delle rondinelle l’ha definita. I presupposti c’erano tutti per sognare. Dall’arrivo di gioielli costosi come Diamanti, Eder, Zebina e Zanetti (quest’ultimo nel deficitario mercato di riparazione a gennaio), alle tre vittorie di fila dopo aver steccato l’esordio a Parma. Corioni parla di Europa League, ma a dicembre caccia Iachini, lo rimpiazza con Beretta, gli fa mangiare il panettone ma l’attesa sferzata non arriva. Giusto il tempo di digerirlo quel panettone, senza canditi e uvetta, e viene richiamato – dopo 7 giornate – a furor di popolo Beppe Iachini, l’uomo della promozione. Il tempo c’è, ma la testa e le gambe dei giocatori no. Una resa annunciata già da diverso tempo. E i malumori serpeggiano nello spogliatoio. Vengono reintegrati Zoboli (alla fine per il difensore si è scomodato in almeno due occasioni anche il
Spillo Altobelli vive e lavora a Brescia. Ha giocato 4 anni con la maglia delle rondinelle segnando 44 gol
commissario tecnico Cesare Prandelli) e Antonio Filippini mentre Possanzini finisce ai margini. Prima panchina, poi tribuna. E che dire del portierone Matteo Sereni? Prelevato la scorsa estate dal Torino, era stato definito da Corioni il terzo miglior portiere in Europa in occasione della presentazione. Poche apparizioni e malato cronico da Fiorentina-Brescia 3-2 (dopo lo 0-2 a favore in chiusura di primo tempo) del 9 gennaio scorso. Si accumulano pareggi, gli stessi che avrebbero fatto tanto comodo nel girone d’andata. Le vittorie scarseggiano, in trasferta – manco a dirlo – l’unico colpo rimane quello col Chievo a Verona
del 19 settembre. Subentra la paura, Caracciolo prova a rimpolpare la classifica marcatori raggiungendo la doppia cifra ma sbaglia rigori e occasioni a porta vuota. Là davanti Eder è una meteora, altro che il bomber prolifico dello scorso anno ad Empoli che sognava di giocare proprio in coppia con l’Airone. L’estro di Diamanti si vede a tratti, la difesa è un colabrodo. Il Brescia arranca, vede riaffacciarsi il baratro della serie B dietro l’angolo. La matematica non condanna le rondinelle fino a due giornate dal termine. Intanto parte la caccia allo “scarica-barile”. Corioni annuncia che non si può andare avanti così e dichiara di mollare a fine stagione,
il direttore sportivo Nani prima vieta di parlare di mercato alla stampa locale e poi chiede pubblicamente scusa per il fallimento sportivo. Baiocco viene riesumato dalla polvere e si toglie i macigni (altro che sassolini) da tutte e due le scarpe, idem come sopra Diamanti. Parte il silenzio stampa. Lanzafame litiga in allenamento con i compagni, si stranisce, è insofferente e in quei pochi minuti che viene gettato nella mischia lascia la squadra in dieci. La piazza insorge, ma la condanna è scritta domenica 8 maggio: il Brescia torna in B nell’anno del Centenario. Danno e beffa: in serie A sale l’Atalanta.
Nuoto. Domenica 22 maggio la settima edizione: un’intera giornata di gare al PalaSystema di via Rodi
Le migliori promesse italiane al trofeo “Città di Brescia” Tutto pronto per la settima edizione del trofeo “Città di Brescia”. Appuntamento fra i più seguiti nel panorama del nuoto provinciale bresciano ma anche competizione che grazie alla grande adesione di atleti e all’ottima organizzazione ha ormai un respiro nazionale. Per un’intera giornata, domenica 22 maggio, il PalaSystema di via Rodi in città diventerà il punto di riferimento del movimento natatorio azzurro. In gara le migliori promesse italiane. Il via verrà dato alle 9 per proseguire fino alle 19,30. In acqua tutte le categoria: dagli Esordienti B agli Assoluti. Questi i numeri dello scor-
so anno: 35 squadre per un totale di 1400 atleti. “Per il quarto anno – spiega orgoglioso l’organizzatore Sandro Colonna – abbiamo ricevuto la medaglia d’argento dalla Presidenza della Repubblica. Ma anche il bronzo dal Presidente del Senato e una coppa d’argento dal Presidente della Camera”. Per informazioni e iscrizioni: tel. 030.3099325.Prima di scendere in acqua tutti gli atleti indosseranno una maglia in favore della “Lega italiana Lotta contro i tumori” e in apertura di manifestazione verrà osservato un minuto di silenzio in favore della vittime della strage di piazza Loggia.
Da sinistra: l’organizzatore Colonna, il sindaco Paroli e l’assessore allo Sport Bianchini
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ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive) BEATO LUIGI PALAZZOLO: P: 18.30; F: 08.00 - 10.30 18.30 NATIVITÀ DI MARIA : BUFFALORA - P: 18.30; F: 08.00 10.00 - 18.30 BUON PASTORE: P: 18.30; F: 08.00 - 09.45 - 11.00 - 18.30 SANTI FAUSTINO E GIOVITA: P: 18.15; F: 08.00 - 10.00 11.15 - 15.30 - 18.15 CATTEDRALE: P: 17.00 (San Faustino a riposo) - 17.00 (San Zeno al foro - forma straordinaria) - 17.30 – F: 08.30 - 10.00 - 11.00 - 12.00 - 17.00 (San Faustino a riposo) 17.30 SANTA MARIA ASSUNTA: CHIESANUOVA - P: 18.30; F: 08.00 – 09.30 - 11.00 – 18.30 SAN BERNARDO: COSTALUNGA - P: 19.00; F: 08.30 – 10.30 - 11.30 – 19.00 CRISTO RE: P: 18.30; F: 08.00 – 10.00 - 11.15 – 18.30 DIVIN REDENTORE: PENDOLINA - P: 18.30; F: 08.00 – 10.30 - 18.30 SANTA MARIA NASCENTE: FIUMICELLO - P: 18.30; F: 08.00 – 10.00 – 11.15 - 18.30 SAN SILVESTRO: FOLZANO - P: 18.30 - F: 08.00 – 10.00 – 18.30
ANNO II NUMERO 5 - MAGGIO 2011 Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales Registrazione del Tribunale n. 44/2010 del 13 - 12 - 2010 Direttore responsabile: Adriano Bianchi Coordinamento editoriale: Roberto Barucco Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia tel.: 03044250 - fax: 0303757897 e-mail: bresciaď˜łvocemedia.it PubblicitĂ : Voce Media PubblicitĂ - Via Callegari, 6 Brescia Tel.: 0302808966 - fax: 0302809371 - e-mail: marketingď˜łvocemedia.it Stampa: CENTRO STAMPA QUOTIDIANI Spa - Via dell'Industria, 52 25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566 Progetto graďŹ co e impaginazione: Ernesto Olivetti
SAN ROCCO: FORNACI - P: 18.00 - F: 08.00 – 09.30 - 11.00 – 18.00 SANTA MARIA IMMACOLATA: P: 18.15 - F: 08.30 – 10.00 - 11.30 – 18.15 MARIA MADRE DELLA CHIESA: P: 18.30 - Fo: 08.00 – 10.30 - 11.30 – 18.30 SAN GAUDENZIO: MOMPIANO – P: 18.00 - F: 09.45 – 11.00 – 18.00 SANTA MARIA DELLA NOCE: NOCE – P: 18.30 - F: 08.30 – 11.00 CAPPELLA SPEDALI CIVILI: P: 16.30 - F: 10.15 – 16.30 SANT’AFRA: P: 18.00 - F: 08.00 – 09.30 – 10.30 – 12.00 – 18.00 SANT’ALESSANDRO: P: 16.40 - F: 09.00 – 10.30 – 10.30 – 17.30 SANT’ANGELA MERICI: P: 18.30 - F: 08.00 – 09.45 – 11.00 – 18.30 SANT’ANTONIO DI PADOVA: P: 18.30 - F: 08.00 – 10.00 – 11.15 – 18.30 SAN BARNABA APOSTOLO: P: 18.30 - F: 08.30 – 10.00 – 11.15 – 18.30 SAN BARTOLOMEO: P: 18.30 - F: 08.00 – 10.30 – 18.30 SAN BENEDETTO: P: 18.30 - F: 08.30 – 11.00 – 18.30 S. EUFEMIA: VISITAZIONE - P: 18.30 - F: 08.00 (S. Giacinto) - 10.00 – 11.15 – 18.30 SAN FRANCESCO DA PAOLA: San Francesco - P: 18.30 - F: 09.00 (Cappella Madonna delle Grazie ) - 10.30 - 18.30 SAN GIACINTO: P: 18.30 - F: 08.30 – 10.00 – 11.15 – 18.30 SAN GIACOMO: P: 18.30 - F: 10.30 – 11.15 – 18.30 SANTA GIOVANNA ANTIDA TOURET: P: 18.00 - F: 10.00 – 11.30 – 18.00 SAN GIOVANNI BOSCO: P: 18.30 - F: 08.00 – 11.00 – 18.30 SAN GIOVANNI EVANGELISTA: P: 18.00 - F: 10.00 – 17.00 SAN GOTTARDO: F: 09.00 (San Fiorano) – 11.00 SAN LORENZO: P: 18.30 - F: 10.00 – 18.30 SAN LUIGI GONZAGA: P: 18.30 - F: 08.30 - 10.30 – 18.30 SANTA MARIA CROCIFISSA DI ROSA: P: 18.30 - F: 08.30 - 10.00 – 11.30 - 18.30 SANTA MARIA IN CALCHERA: P: 18.30 - F: 10.00 - 11.30 – 18.30
GD &DUOR &216(*1$ $ '20,&,/,2 )5877$ ( 9(5'85$ 6(035( ', *,251$7$ 35,0,=,( ', 67$*,21( $1*2/2 *$6752120,&2 &2562 *$5,%$/', %5(6&,$ &(//
SANTA MARIA IN SILVA: P: 18.30 - F: 08.00 - 10.00 - 11.30 – 18.30 SANTO STEFANO PROTOMARTIRE: P: 18.30 - F: 08.30 11.00 – 18.30 SACRO CUORE: P: 16.00 (Vantiniano) - 17.30 - F: 07.30 09.00 - 10.15 -11.30 (san Carlo) - 17.30 CONVERSIONE DI SAN PAOLO: SAN POLO - P: 17.00 (San Girolamo) - 18.30 - F: 07.30 - 08.30 (San Faustino) – 09.00 (san Girolamo) – 10.00 – 18.30 SANTE B. CAPITANIO E V. GEROSA: P: 18.30 - F: 08.00 10.00 – 11.15 - 18.30 SANTI FAUSTINO E GIOVITA: P: 17.00 (S. Giuseppe) 18.15 - F: 08.00 – 09.00 (S. Giuseppe) - 10.00 – 11.15 – 15.30 - 18.15 SANTI FRANCESCO E CHIARA: P: 17.00 - F: 09.00 – 11.00 (Santa Maria della Mansione ) – 18.30 SANTI NAZARO E CELSO: P: 16.30 - F: 09.00 – 10.00 11.00– 18.00 SANTO SPIRITO: P: 18.30 - F: 08.30 – 10.00 - 10.30– 18.30 SANTISSIMA TRINITÀ: P: 18.30 - F: 08.00 (San Rocchino) 09.00 – 10.00 - 11.15 – 18.30 SAN GIOVANNI BATTISTA: STOCCHETTA - P: 18.00 - F: 08.00 - 10.30 NATIVITÀ DELLA VERGINE: URAGO MELLA - P: 18.30 - F: 07.30 – 09.00 – 10.00 – 18.30 MADONNA DEL ROSARIO: VILL. BADIA - P: 18.00 - F: 07.30 – 08.30 (Madonna della strada) – 09.30 – 11.00 – 18.30 SANTA GIULIA: VILL. PREALPINO - P: 18.30 - F: 08.30 – 10.00 – 11.15 –18.30 SAN GIULIO PRETE: VILL. SERENO II - P: 18.30 - F: 08.00 – 10.00 SAN GIUSEPPE LAVORATORE: VILL. VIOLINO - P: 18.00 - F: 09.00 – 11.00 – 18.00 SANTI PIETRO E PAOLO: VOLTA BRESCIANA - P: 16.30 19.00 - F: 08.00 – 10.00 – 11.15 – 19.00 BASILICA SANTA MARIA DELLE GRAZIE: P: 16.00 - F: 07.30 – 09.00 – 10.30 – 12.00 – 16.00 – 18.00 PADRI DELLA PACE: P: 19.00 - F: 09.30 – 11.00 – 19.30 – 21.00 CONVENTO DI SAN FRANCESCO: P: 18.30 - F: 08.00 – 09.30 – 10.30 – 11.30 - 18.30
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