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MENSILE D'INFORMAZIONE
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I servizi da pag. 17
Primo piano
La grande illusione Aumenta in Italia e a Brescia la "febbre del gioco". E crescono le storie di dipendenza e disperazione. Serve una presa di coscienza collettiva che coinvolga a fondo la società civile
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ANNO III - MARZO 2012
Sport. L'inserto speciale. Ultimi mesi di fatiche per la formazione di mister Calori
Biancazzurri in campo per la fase conclusiva del campionato cadetto Le rondinelle ora meritano gli applausi e non deludono le aspettative
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I servizi a pag.2-3
La pagina fotografica
Costume e società
“Rondinelle in rosa” Viaggio per immagini nell'altra metà del calcio
Il rito funebre Brescia, è boom delle cremazioni
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Editoriale Ladri di sogni di Adriano Bianchi
J È una vera piaga nazionale, e stando ai numeri è anche una piaga bresciana. Se ne sono occupati tutti i media mostrandone l’escalation vertiginosa. La denuncia va bene. Tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica è essenziale. Lo abbiamo fatto nelle scorse settimane anche noi dalle colonne del settimanale diocesano “La Voce del popolo”. Oggi riprendiamo il discorso nell’edizione territoriale della Valtrompia. Le storie, infatti, dei territori confermano la tendenza, testimoniano la necessità di una reazione e di un accompagnamento che trova fortunatamente anche istituzioni e persone disponibili a raccogliere questa nuova emergenza sociale. L’impatto sulle persone fragili, sulle famiglie e sulla società del gioco è adesso ancor più devastante a causa della crisi. La necessità di sbarcare il lunario, la voglia di non ridimensionere il proprio tenore di vita insieme a un irrefrenabile desiderio di sfidare la sorte portano molti a cadere nella trappola. Serve, pertanto, un di più etico da parte della società civile. In questo senso il contributo degli organi di stampa è essenziale. Nelle scorse settimane mi è stato proposto di mettere su “Voce” la pubblicità di alcune “case da gioco” in provincia. Ho rifiutato pur sapendo che la pubblicità (ben pagata) è essenziale per far vivere un giornale, soprattutto se come questo è gratuito. Come scrissi nel mio primo editoriale, però, “La Voce di Brescia” vive di pubblicità, ma non ne è e non vuole esserne schiava”. Anche questo dovrebbe essere la stampa cattolica. Ora, a Brescia ci sono molti organi d’informazione. Non posso pretendere che tutti facciano come noi, ma credo sia necessario proporlo in nome del senso civile ed educativo che tutti professiamo di svolgere. Lo stesso Parlamento in queste ultime settimane se n’è occupato. Speriamo si giunga presto a regolare la materia anche vietando la pubblicità esplicita al gioco. Intanto i Comuni potrebbero dare un qualche segnale. La fantasia nel fare il bene non mancherà.
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Primo piano
Se il gioco vale tre finanziarie, chi vota contro? Sono 79,9 i miliardi di euro che gli italiani hanno “giocato” nel 2011. Una cifra appena inferiore al fatturato annuo dell’Eni e quasi il triplo della finanziaria di Monti. Ammontano a 44,9 i miliardi di euro giocati dagli italiani nelle slot machine in apposite sale o in semplici esercizi commerciali. Su tutto il territorio nazionale sono 400mila le slot machine autorizzate tra sale gioco e normali esercizi commerciali. E sono 9 sono i miliardi di euro che l’erario italiano incamera come percentuale sulle giocate degli italiani. Secondo tante associazioni è dello 0,5% la quota che lo Stato dovrebbe versare al servizio sanitario per la dipendenza da gioco d’azzardo.
L'inchiesta. Ottanta miliardi investiti nella fabbrica dei sogni e tante storie di ordinaria disperazione
Lotterie e slot: la grande illusione di Massimo Venturelli
J Lasciatemi sognare con la schedina in mano... È questa l’accattivante colonna sonora scelta dai Monopoli di Stato per lo spot del Superenalotto. Uno spot che sta imperversando in questi giorni e che fa il paio con una massiccia campagna pubblicitaria riversata sulle pagine dei quotidiani. Mentre gli italiani sognano, lo Stato incassa. Dei quasi 80 miliardi di euro giocati lo scorso anno ben nove sono andati direttamente nelle casse dell’erario. Una cifra a cui, in tempi di magra, nessuno rinuncia a cuor leggero, anche se i sogni milionari si stanno trasformando per tanti in un vero e proprio incubo. I dati sul gioco d’azzardo (legalizzato) in Italia sono da capogiro: i miliardi di euro giocati in Italia nel 2011 tra lotto, Superenalotto, lotterie, slot machine e mille altri rivoli sono pari a tre finanziarie “lacrime e sangue” del governo e rappresentano il secondo fatturato del Paese, dopo quello dell’Eni. Dietro gli 80 miliardi “investiti nel sogno” nel corso del 2011, si nascondono tante storie di disperazione, speranze trasformate in incubi. Anche nel Bresciano. “Quello del gioco
d’azzardo – ricorda Fabio Scozzesi, presidente della Lega consumatori di Brescia che da anni sta interessandosi del fenomeno nel Bresciano – paradossalmente è quanto di più democratico ci sia oggi in Italia”. Tra le vittime della dipendenza del gioco d’azzardo in fatti ci sono tutte le classi sociali: professionisti che si sono giocati lo studio, imprenditori che hanno salutato l’azienda, semplici casalinghe che hanno dilapidato il loro patrimonio. Tutti, poi, hanno messo a rischio la famiglia. È il dramma
nel dramma: la dipendenza da gioco, come quella da droga, travolge tutta la famiglia. Con costi sociali facilmente intuibili. “Per questo – continua Scozzesi – chiediamo che lo Stato destini parte di quanto incassa con il gioco d’azzardo al servizio sanitario nazionale per la cura della dipendenza da gioco che, ormai, è diventata una vera e propria dipendenza”. Una “macchina” che ha assunto una velocità tale da non poter più essere fermata. “Lo Stato – ricorda Scozzesi – da quel lontano 21 dicembre 1994 in cui au-
torizzò la prima lotteria istantanea ha dato il via libera a una serie infinita di giochi d’azzardo, invitando gli italiani a sognare”. Quello del gioco d’azzardo è ormai un fiume in piena, impossibile da arginare perché da qualche tempo a questa parte si alimenta dei giochi online, poker in testa, che attraggono schiere sempre più ampie di giovani e giovanissimi. La prospettiva, neanche tanto remota, è che un numero sempre maggior di persone si sveglino dal sogno e si ritrovino nell’incubo.
Tra pubblico e privato. Lo Stato non sembra accorgersi dei danni che provoca a livello sociale la “febbre”
Come superare la dipendenza cronica da gioco d’azzardo J Nonostante costi sociali acclarati (patrimoni dilapidati, famiglie che si spaccano, marginalità sociale) solo lo Stato sembra non accorgersi di quali danni provochi il gioco d’azzardo quando diventa patologia. Si spiegano così i pochi servizi attivati, la “delega” quasi assoluta al privato sociale o a forme di auto aiuto. E anche quando il pubblico si è attivato, lo ha fatto più sulla scorta della capacità di alcune Asl di “leggere il territorio” che non a scelte di politica socio-sanitaria. Nel Bresciano, oltre a un’iniziativa messa in campo dal Sert di Orzinuovi, una delle po-
che realtà in prima fila contro questa nuova dipendenza è la Fraternità onlus di Ospitaletto che dal 2007 ha creato “Mago di Oz”, una cooperativa che propone veri e propri percorsi terapeutici per superare la dipendenza dal gioco. A parlare di questa esperienza è Simona Boglioni, responsabile della struttura che la cooperativa ha aperto a Rezzato. “Il gioco d’azzardo – afferma – è diventato un comportamento socialmente legale e accettato da chiunque in quanto fortemente incentivato dalloStato. Inoltre, essendo fruibile a chiunque, il gioco entra nella vita di
tutti i giorni, dal tabaccaio al comune I percorsi terapeutici per superare la dipendenza da gioco Fabio Scozzesi, presidente Lega consumatori di Brescia: “Chiediamo che lo Stato destini parte di quanto incassa con il gioco d’azzardo al servizio sanitario nazionale” bar di paese”. Il numero dei giocatori aumenta esponenzialmente e coinvolge la casalinga come il professionista. Al “Mago di Oz” i giocatori arrivano dai servizi Sociali del Comune, dai medici di base, dai consultori familiari, dai servizi psichiatrici, dai gruppi di auto-mutuoaiuto. (m.v.)
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Azzardo: Brescia ha arginato il fenomeno “Se Brescia è riuscita arginare il dilagare delle sale da gioco, lo deve a un regolamento che il consiglio comunale ha adottato un anno e mezzo fa”. Ad affermarlo è l’assessore al commercio Maurizio Margaroli. Il regolamento adottato da Brescia vieta, in sostanza, l’apertura di sale da gioco nel perimetro del centro storico, nella zona della stazione e in via Milano. “Limitazioni – continua l’assessore – che abbiamo inserito anche nel pgt”. In città per altro sono già operative 41 sale da gioco. Potrebbero essere di più se non esistessero i limiti regolamentari che, ricorda Margaroli, sono di carattere urbanistico. "È lo Stato che concede le autorizzazioni all’avvio dell’attività specifica”.
Prevenzione. Siglato dalla Prefettura di Brescia l'accordo di tutela con Abi, Banca d'Italia e Associazioni
Protocollo antiusura per fermare chi specula sulla disperazione di Massimo Venturelli
J L’usuraio è colui che, soprattutto in periodi di difficoltà economica, si cela dietro una maschera di apparente benefattore, mettendo facilmente a disposizione delle persone somme di denaro che, poi, si tramutano in una spirale di enorme difficoltà, sofferenza e problemi, risolvibili soltanto con l’intervento dell’autorità giudiziaria. Per arginare il fenomeno e per incentivare i cittadini alla denuncia, la Prefettura di Brescia ha siglato nei giorni scorsi un protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto del fenomeno dell’usura, in accordo con la Banca d’Italia, l’Abi, i principali istituti di credito del territorio e le associazioni di categoria. “L’obiettivo – ha spiegato il Prefetto Livia Narcisa Brassesco Pace (nella foto) – è tutelare e assistere le famiglie e gli imprenditori, difendendo l’usurato, sia esso singolo cittadino o impresa”. Si tratta del rinnovo di un accordo già stipulato nel 2007, che istituiva l’Osservatorio antiusura, all’interno del quale periodicamente si riuniscono un nucleo di valutazione e un minipool
Il Prefetto di Brescia, Livia Narcisa Brassesco Pace.
antiracket. Ad esso, che già prevedeva meccanismi di tutela dell’usurato, sono stati aggiunti due articoli: il primo riguarda i moltiplicatori sui quali misurare i finanziamenti erogabili coperti da garanzia dei fondi antiusura, mentre il secondo assegna maggiore
libertà alle banche per quanto riguarda la valutazione dell’affidabilità del soggetto. Il protocollo, inoltre, è volto a promuovere e incrementare l’attività di microcredito, realizzare iniziative e programmi di educazione finanziaria ed informare la cittadinanza sull’uti-
lizzo dei fondi antiusura. “L’usura – ha sottolineato il Questore Lucio Carluccio – è statisticamente il reato con il più alto indice di risoluzione senza conseguenze per chi lo denuncia, pertanto l’invito è quello a rendere note queste situazioni senza timori”. Il sistema di individuazione dell’usuraio, infatti, non comporta alcun problema per chi manifesta il desiderio di risolvere la propria situazione problematica. “L’aspetto iniziale del benefattore, che spesso si mostra come un uomo perbene che contribuisce al salvataggio dell’azienda – prosegue il Questore – finisce per tramutarsi in colui che ne decreta la fine, imponendone la cessione”. Dello stesso parere il procuratore generale della Repubblica Guido Papalia: “Le denunce – sottolinea – avvengono soltanto a fatto avvenuto, ma è invece importante bloccare sul nascere questi fenomeni, soprattutto in un periodo di crisi economica come quello che stiamo affrontando”. Nella Provincia di Brescia, i dati in merito all’usura non sono allarmanti. “Allarmante, piuttosto – precisa Guido Papalia – è la mancanza di liquidità che induce le imprese a richiedere finanziamenti”.
Le iniziative. L'assessore per la "città sicura" di Empoli ha formato un tavolo permanente di contrasto
Filippo Torrigiani: “La proposta per superare l’azzardo” J Filippo Torrigiani (nella foto) è un cavaliere della Repubblica. Il titolo gli è stato conferito dal presidente Napolitano per la battaglia condotta sulla regolamentazione del gioco d’azzardo a Empoli, di cui è assessore per la città sicura. Un impegno oltre l’adozione di un apposito regolamento comunale per l’apertura di sale gioco. “Empoli – racconta Filippo Torrigiani raggiunto al telefono – è una piccola cittadina dove tutti si conoscono. Il gioco d’azzardo si stava trasformando in patologia, creando un pericoloso fenomeno di disagio sociale coi frequentatori più assidui di slot machine che erano
studenti e padri di famiglia”. Di qui la decisione, drastica, di un’ordinanza (9 luglio 2010) con cui il sindaco di Empoli, su suggerimento del suo assessore, intimava il divieto di accendere prima delle 14 le slot machine (che con i 44,9 miliardi di euro fagocitati nel 2009 è la principale fonte di approvvigionamento del gioco d’azzardo). Il mancato rispetto dell’ordinanza era punibile con sanzioni economiche (una multa di 400 euro) e, in caso di ripetuta violazione del divieto, con la sospensione dell’uso delle slot machine da un minimo di 2 a un massimo di 15 giorni. Torrigiani è portabandiera
di questa battaglia anche in seno ad “Avviso pubblico”, associazione nazionale contro tutte le mafie formata da 200 Comuni, 12 Province e sei Regioni, che gli ha conferito il mandato di formare un tavolo permanente per un’efficace azione di contrasto al dilagare del gioco d’azzardo. Torrigiani ha predisposto un documento che il 2 dicembre scorso è stato presentato alla Commissione parlamentare antimafia in cui, tra le altre cose, si chiede la destinazione dello 0,5% dei montepremi nazionali ai sistemi sanitari regionali perché attivino servizi per la dipendenza da gioco d’azzardo.
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La parola ai lettori IL MEGLIO DI...
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Un parroco "contras"
È il bresciano don Giacomo Panizza, parroco a Capizzaglie di Lamezia Terme e fondatore della Comunità Progetto Sud: lui è il riferimento in copertina di Famiglia Cristiana, che titola "Preti nel mirino della 'ndrangheta". Infatti don Giacomo, bresciano, anche se trasferito al Sud da più di quarant'anni, è oggetto delle attenzioni delle cosche dal 2002, anno in cui iniziò a gestire un palazzo confiscato. In quella sede di comunità don Panizza segue infatti persone con diversa abilità. Come per il sacerdote bresciano Famiglia Cristiana evidenzia vicende di altri religiosi, ad esempio don Pino De Masi, parroco a Polistena e don Ennio Stamile, parroco a Cetraro. Anche questi sacerdoti sono finiti nel mirino delle "attenzioni" delle cosche locali.
LETTERE
Omicidio stradale: una battaglia di civiltà Egr. Direttore, l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, insieme all'Associazione Condividere la Strada della Vita di Brescia, con grande soddisfazione apprende l’impegno del governo tecnico Monti di portare avanti quella battaglia di civiltà che risulta oggi essere l'introduzione del reato di omicidio stradale per chi uccide in strada dopo aver assunto sostanze stupefacenti e/o alcoliche. Le associazioni ricordano la lunga campagna di sensibilizzazione avviata da tempo, con convegni, incontri parlamentari e soprattutto con una raccolta firma che ha portato 50.000 cittadini in Italia (e 2.000 solo nel territorio bresciano) a sottoscrivere la proposta di legge n. 3274 che ha avviato il dibattito sull'omicidio stradale. Pur risultando meno organica del suddetto disegno di legge, l'apertura del Governo è un segnale positivo: c’è molto da fare in questo campo, le divisioni non pagano, il confronto permette di rendere più complete le proposte e di ritrovare in una battaglia di civiltà le radici di un faticoso percorso, che culmina nella richiesta di modifica dell’articolo 111 della Costituzione per il riconoscimento della dignità processuale della vittima. Per queste ragioni, misurarci con tutte le vittime e i familiari delle vittime di incidenti stradali che hanno come respirato sentendo che a Roma si pensa di introdurre il reato di omicidio stradale, dovrebbe far capire a tutti che, nel dolore, la loro speranza dovrebbe essere la nostra. Quella di chi ancora chiede e attende giustizia. Perché senza giustizia anche ogni composizione è più difficile. E alle molte ingiustizie davvero non dovrebbero sommarsi quelle parole che poi potrebbero apparirci essere state scritte sull’acqua. Restiamo pertanto in attesa di altri passi concreti. Roberto Merli
IL PEGGIO DI...
Ancora ladri di reliquie
Una sosta in stazione, prima di trasferirsi a Milano, giusto il tempo di appoggiare la valigetta a terra. Un breve attimo al telefono, prima che l'uomo, distratto dal dialogo, vedesse valigia e relativo contenuto sparire nel nulla, complice una nomade piuttosto rapida. All'interno della valigetta c'erano reliquie di alto valore storico e religioso, destinate allo studio e alla catalogazione, e non certo in alcun modo commerciabili nei mercati "sotterranei" di chi tratta merce rubata. Un furto di reliquie a tutti gli effetti che, ci si augura, potrebbe trovare almeno un sereno epilogo. L'appello infatti,è che chi ha rubato possa riconsegnare le reliquie, anche abbandonandole in unaqualsiasi parrocchia cittadina.
Giornali della Comunità
Radio Voce Spazio all'informazione nazionale ogni ora e a quella locale con 6 edizioni giornaliere dal lunedì al venerdì. Intrattenimento dalle 10.30 alle 13 con il contenitore “Voce Mattina”, al pomeriggio la comicità dei “Belli Dentro”. Ampio spazio allo sport: dalle 14 alle 15 il calcio con “100% Brescia”, mentre la domenica le radiocronache del Basket Brescia.
E' il notiziario, ben curato ed esaustivo, che viene redatto dalla parrocchia di San Bartolomeo, in via Gabbiane, in città. Notizie, approfondimenti e attenzione al mondo giovanile, sono tra gli ingredienti, trattati con professionalità, di questo bollettino, che informa puntualmente le famiglie della comunità.
fm 88.3 88.5 Brescia e Provincia
Italia e pensionati, meglio espatriare? Caro direttore, vivere in Italia è sempre più difficile, soprattutto per chi percepisce una pensione. Così, con mia moglie, nella nostra nuova veste di pensionati in salute, stiamo seriamente valutando quel 'passo' che hanno fatto tanti altri come e prima di noi. Semplicemente, espatriare. Dove? Abbiamo esempi di amici che vivono benissimo a Santo Domingo, o in Brasile o ancora in Thailandia. Sembra un passo difficile, ma loro ci dicono, da là, che con mille euro al mese lì si vive e una buona assicurazione sanitaria basta anche per ogni emergenza. E non ci sono costi della vita ormai senza limiti, la benzina costa poco, si mangia con pochi soldi. Insomma, non sarà un paradiso, trasferirsi all'estero, ma è sempre meglio di quanto immaginiamo. Così, cara Italia, credo che partiremo, senza rancore. Lettera firmata
Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce di Brescia”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a brescia@vocemedia.it.
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Calcio femminile. Viaggio per immagini nell'altra metà del campionato: le ragazze in maglia biancazzurra
Qui batte un cuore da Leonesse Sono le “Rondinelle” di casa nostra, atlete caratterizzate da passione, grinta e grande spirito agonistico E' il dna della storia quasi trentennale del sodalizio bresciano, che ha le sue origini nel settembre del 1985
J Le
ragazze ruggenti prime in serie A
Hanno una storia che inizia da lontano, da quegli anni Ottanta che vide nascere il sodalizio bresciano, soprattutto all'insegna dell'entusiasmo e della grinta da sfoderare in campo. Le leonesse bresciane sono passate attraverso due decenni, anzi, si apprestano tra pochi anni a celebrare il trentennale, con immutata passione e voglia di mostrare di che stoffa sono fatte. In campo sono inarrestabili, lo vedete in queste immagini che immortalano le espressioni atletiche, la potenza in campo e la miscela di femminilità e agonismo che rende speciale il calcio femminile. Grazia e ritmo divengono una cosa sola, come la determinazione, tutta femminile, a non cedere il passo a qualunque costo. Viaggiano forte, queste giovani leonesse e conquistano sempre più il cuore dei tifosi grazie al primato in serie A. Insomma l'altra metà del cielo vince anche in campo.
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Via Vallecamonica, arriva la corsia riservata
Dentro le mura
Grazie a un accordo tra Comune di Brescia e Circoscrizione Ovest, sono state apportate importanti migliorie alla scorrevolezza del traffico veicolare in via Vallecamonica, con una modifica alle corsie di preselezione e l’introduzione di nuove indicazioni semaforiche all’incrocio con via Violino. L’amministrazione comunale ha provveduto a introdurre uno sfalsamento delle direzioni in via Vallecamonica consentendo nelle ore di maggiore intensità del traffico (dalle 7 del mattino fino alle 23) grazie a una freccia semaforica dedicata, uno scorrimento più veloce dei veicoli in svolta a sinistra per entrare in Via Violino.
Brescia. Nuovi vertici in Confcooperative: massima attenzione a partecipazione e responsabilità sociale
Marco Menni, crescere insieme nel segno della partecipazione Il nuovo presidente, eletto a conclusione dell’assemblea del 25 febbraio scorso, ha raccolto il testimone da Roberto Marcelli. Subito l’invito al mondo delle cooperative perché sappia fare rete di Massimo Venturelli
J Marco Menni è, dallo scorso 25 febbraio, presidente di Confcooperative Brescia. Succede a Roberto Marcelli, del quale è stato vice presidente, e proviene da una lunga esperienza cooperativa, trasversale a tutti i settori. Da sempre è impegnato nel settore lavoro servizi cultura attraverso il Conast, che ha contribuito a costituire, e il sistema cooperativo del gruppo Acli, che ha promosso e rafforzato. Da tempo, inoltre, ricopre il ruolo di presidente della cooperativa sociale “Il Vomere” di Travagliato. Convinto che “il socio, la famiglia e i loro bisogni di crescita, dovranno essere
Il nuovo presidente Marco Menni con il predecessore Roberto Marcelli
al centro delle sensibilità imprenditoriali dei cooperatori e dei piani di sviluppo delle imprese cooperative” Menni si è messo al servizio delle cooperative bresciane con passione, per rafforzare il radicamento territoriale delle cooperative e il loro potenziale competitivo. Un primo pensiero il neopresidente Marco Menni l’ha dedicato al suo pre-
decessore, quel Roberto Marcelli, che ha guidato Confcooperative per 17 anni, promuovendo uno stile sobrio, generoso, attento a costruire rete fra le diverse anime del mondo cooperativo bresciano. “Un impegno – ha sottolineato Menni – che ha portato Confcooperative a diventare realtà di primo piano nel contesto economico provinciale”. Uno stile che anche il nuovo
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presidente intende mantenere per fare in modo che l’unione di Brescia riesca ad assumere sfide importanti per il suo futuro. “Da sempre – ha sottolineato il nuovo Presidente – l’esperienza della cooperazione ha avuto il suo punto di forza nella capacità di assunzione di responsabilità civili da parte di tante persone che insieme, come avvenne negli anni ‘50 con l’esperienza di padre Marcolini e negli anni ‘80 sul tema del welfare, hanno saputo dare risposte importanti alla società”. Fare rete sarà un imperativo anche del mandato del nuovo presidente Menni convinto, come i predecessori, che sia la via privilegiata per una nuova responsabilità sociale del mondo cooperativistico. “Si tratta di un tipo di approccio – ha affermato ancora Marco Menni – che deve mettere le cooperative nelle condizioni di rinnovare quel loro protagonismo di base che le rende interlocutrici attendibili anche del pubblico”. Il primo impegno dal nuovo presidente di Confcooperative è tutto interno alla squadra che lo affiancherà nel nuovo incarico. “Per molti dei nuovi consiglieri – afferma Menni – si tratta del primo mandato. C’è dunque bisogno di valorizzare e ottimizzare il senso di questo nuovo impegno che, vale la pena di ricordarlo, è totalmente gratuito”.
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L'intervista. Mons. Alceste Catella: "Dietro i numeri c'è lo sforzo pubblicitario di chi gestisce queste esequie"
Brescia, boom delle cremazioni “Accettate e non incoraggiate” di Massimo Venturelli
I numeri nel Bresciano 557: J Una delle novità più significative è costituita dall‘appendice dedicata al rito delle esequie in caso di cremazione, una scelta in costante aumento anche nel Bresciano, come si evince anche dai dati presentati sempre in questa stessa pagina, per diverse motivazioni. “La Chiesa accetta la cremazione, se non è decisa in odio alla fede, cioè per negare la risurrezione dei corpi proclamata nel Credo, ma non la incoraggia”, ha spiegato mons. Alceste Catella, vescovo di Casale Monferrato e presidente della Commissione Cei per la liturgia, a margine della presentazione della seconda edizione del Rito delle esequie. Dietro l’aumento del numero delle cremazioni, ha aggiunto, “c’è anche il grande sforzo pubblicitario delle agenzie funebri che gestiscono queste pratiche”. Mons. Angelo Lameri, collaboratore dell’Ufficio liturgico della Cei, ha puntualizzato come “la stessa denominazione di appendice vuole richiamare il fatto che la Chiesa continua a ritenere la sepoltura del corpo dei defunti la forma più idonea a esprimere la fede nella ri-
questo il numero delle cremazioni eseguite dal tempio crematorio di Brescia nel 2005, anno della sua entrata in funzione.
2645: nel 2010, secondo una relazione della Regione sull'attività dei 10 impianti attivi in Lombardia, le cremazioni a Brescia.
3830: sono gli atti di morte che il personale dell'ufficio anagrafe del Comune di Brescia ha redatto durante lo scorso anno. 716:
il numero delle autorizzazioni alla cremazione per cadaveri deceduti a Brescia emesse dallo stesso ufficio anagrafe.
surrezione della carne, ad alimentare la pietà dei fedeli verso coloro che sono passati da questo mondo al Padre e a favorire il ricordo e la preghiera di suffragio da parte di familiari e amici”. In questa prospettiva, è previsto che la celebrazione delle esequie preceda di norma la cremazione. Mentre, eccezionalmente, i riti previsti nella cappella del cimitero o presso la tomba si possono svol-
gere nella stessa sala crematoria. Particolarmente importante è anche l‘affermazione che la cremazione si ritiene conclusa con la deposizione effettiva dell‘urna nel cimitero. Ciò soprattutto per contrastare la prassi di spargere le ceneri in natura o di conservarle in luoghi diversi dal cimitero, come avviene in diversi casi. Tale prassi infatti “solleva non poche perplessità".
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Fuori le mura
"Perché ci vuole Cuore", vernice di successo E' stato presentato negli spazi dell'Assessorato alla Pubblica Istruzione il primo libro di Mauro Toninelli "Perché ci vuole Cuore" editato da Meccanica delle Idee. L'opera dell'autore bresciano, giornalista, ripercorre attraverso una analisi gradevole e di affascinante lettura il "viaggio" della scuola attraverso i secoli recenti, ponendo l'accento sul messaggio del capolavoro di Edmondo De Amicis "Cuore", e non solo. Alla presentazione dell'opera erano presenti l'assessore alla Pubblica Istruzione della Provincia di Brescia, Aristide Peli, Piera Maculotti, giornalista e scrittice che ha moderato l'incontro e il prof. Giuseppe Langella, autore della premessa.
Istruzione. Con l' "Ok" della Regione cambia l'assetto gestionale per i dirigenti scolastici e amministrativi
Scuola, al via gli “accorpamenti” di Laura Di Palma
J Via libera della Regione agli accorpamenti scolastici, per razionalizzare le risorse disponibili. La norma approvata prevede infatti un solo dirigente per più sedi scolastiche sullo stesso territorio. La proposta di accorpamento di alcuni istituti scolastici risale allo scorso novembre, ma l’ "ok" del Pirellone è giunto solo il 22 febbraio. “Per quanto riguarda Brescia e la sua provincia, Regione Lombardia ha riproposto quanto già avviato tempo fa”, ci ha detto Aristide Peli, assessore provinciale alla Pubblica Istruzione. “A livello di scuole primarie e secondarie di primo grado, Palazzolo, Montichiari, Ghedi e i comuni della Valtenesi rimarranno Direzioni Didattiche, San Paolo, Quinzano e Borgo San Giacomo non hanno ancora trovato un accordo sulla sede della presidenza, mentre per
L'assessore provinciale alla Pubblica Istruzione, Aristide Peli
quanto riguarda le altre realtà scolastiche bresciane, rimarranno gli Istituti Comprensivi già presenti”. Generalmente un Istituto Comprensivo aggrega in un solo organismo le Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di primo grado di uno stesso territorio. Nell’Istituto Comprensivo si costi-
tuiscono quindi una sola Presidenza, un solo Consiglio di Istituto e un unico Collegio dei Docenti: evidente dunque che la scelta di avviare tutta una serie di accorpamenti amministrativi ha l’obiettivo di donare maggiore efficienza al sistema scolastico lombardo e, allo stesso tempo, di contenere gli alti costi affrontati
annualmente dai vari istituti presenti sul territorio. “La riorganizzazione scolastica riguarderà inoltre anche alcuni istituti superiori bresciani” ha ripreso l’assessore Peli; un accorpamento è previsto infatti tra Itis Castelli e Ipsia Moretto oltre che tra l’Istituto Tecnico per geometri Tartaglia e il Liceo Artistico Olivieri, con un cambio di sede da parte di quest’ultimo”. Non tutti gli Istituti Superiori interessati hanno però gradito le scelte della Provincia in ottemperanza alla delibera regionale: lo scorso dicembre gli studenti del Moretto hanno occupato la scuola in segno di protesta per il possibile accorpamento con l’Itis Castelli, mentre, più di recente, il personale del liceo Olivieri ha espresso, attraverso uno scritto, la sua netta contrarietà all'accorpamento con il Tartaglia. La macchina amministrativa si è però avviata: per gli alunni non dovrebbe cambiare molto, mentre i dirigenti scolastici e il personale amministrativo dovranno imparare ora a gestire più scuole diverse tra loro.
Eventi. Dal 19 al 22 aprile ritorna a Castel Mella l'appuntamento con le eccellenze e la vita d'altri tempi
Tradizione, territorio e sapori: è la “Sagra del Loertis” J Castel Mella potrà conservare anche quest’anno l'appuntamento tradizionale e sentito dall’intera comunità: la “Sagra del Loertis”. E’ lo stesso sindaco Marco Franzini a dare la conferma di questo vero e proprio “salvataggio”, annunciando che l’edizione 2012 si terrà dal 19 al 22 aprile prossimi. “Non è stato certo facile – conferma il sindaco Franzini – ma adesso posso ufficializzare che abbiamo raggiunto l’obiettivo desiderato. Castel Mella potrà festeggiare anche quest’anno la “Sagra del Loertis” e posso assicurare che si tratta di un risultato tutt’altro che secondario. In effetti abbiamo dovuto fare i conti con le ridotte risorse di questi momenti, ma non ci siamo certo arresi. Anzi, abbiamo posto alla base di questa edizione della sagra una nuova e stretta collaborazione con tutte le associazioni di Castel Mella. In
questo modo la rassegna può essere definita più che mai la fiera dell’intera comunità, proprio perché tutte le realtà del nostro territorio vi hanno contribuito, trasmettendo un valore del tutto nuovo. L’idea, in effetti, è quella di sfruttare le giornate delle sagra per mettere in vetrina i prodotti della zona e in particolare delle attività del nostro paese. Una pubblicità che, proprio per merito della “Sagra del Loertis”, può aprire nuove strade di lavoro e di scambio che, ne siamo sicuri, potranno portare a risultati positivi. E’ anche per questo che guardiamo con tanta voglia di fare e fiducia a questa edizione 2012 della nostra sagra. Senza dubbio le giornate dal 19 al 22 aprile sapranno regalare qualcosa di importante al nostro paese, alle nostre aziende e alle nostre stesse famiglie”. L’appuntamento con la tradizione, dunque, è fissato.
La Sagra del Loertis ritorna in aprile
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L'iniziativa. Dal 18 al 21 aprile nel Festival di teatro sacro viene coinvolta Brescia
“Crucifixus chiama” di Mauro Toninelli
J Franco Branciaroli, Lucilla Giagnoni, Marco Baliani, Silvio Castiglioni e il Teatro della Valdoca sono solo alcuni dei protagonisti di questa edizione di Crucifixus – Festival di Primavera, festival di teatro sacro, che quest’anno festeggia i quindici anni di vita. Ancora una volta sarà un’edizione dai grandi numeri: 4 settimane di festival, 18 spettacoli, 36 repliche, 5 produzioni del festival, oltre 100 artisti coinvolti e 20 comuni. Davanti al successo della manifestazione Carla Bino, direttrice artistica, ai microfoni di Radio Voce, commenta: “Il territorio riconosce questo progetto come un suo progetto, lo sente vivo, lo attende, ne è protagonista e attore”. Anche nel 2012 Crucifixus mantiene inalterata la sua articolazione in due grandi sezioni: la prima, Terra di Passione, legata ai territori “storici” del festival, ossia la Valle Camonica e il Sebino, avrà il compito di inaugurare il festival il 24 marzo. Poi, fino al 14 aprile il pubblico potrà spostarsi tra i diciannove comuni coinvolti scoprendo le bellezze artistiche del territorio, valorizzate attraverso una selezione di spettacoli di grande qualità. La seconda sezione, Scene Sacre in città, si svolgerà tra il 18 e il 21 aprile, proponendo al proprio pubblico una produzione del festival di forte impatto emotivo, Cuore a mille, e gli spettacoli di tre grandi nomi del
Lucilla Giagnoni in "Apocalisse", uno degli eventi di Crucifixus
panorama italiano, il Teatro Valdoca, Lucilla Giagnoni e Silvio Castiglioni. Una serie di appuntamenti che chiama in causa “la dimensione della coralità – continua il direttore artistico – perché non è un festival calato dall’alto, ma è la convocazione di una comunità. Chiamare attorno a un tema coloro che sono interessati: il ricordo della Passione di Cristo, la morte e la rinascita”. Il festival è nato 15 anni fa in Val Camonica e sul Sebino, poi quattro anni fa si è ampliato in città “che l’ha sposato con un appuntamento originale – commenta ancora Carla Bino –. Noi facciamo una proposta e ciascuno si avvicina
agli spettacoli sulla base di ciò che sta cercando. C’è chi cerca un approfondimento quaresimale e pasquale, o chi si avvicina con una modalità laica, perché apprezza le forme d’arte”. Crucifixus lavora anche quest’anno nelle due direzioni che ha sempre seguito fin dalla nascita: la riscoperta delle tradizioni religiose del territorio (sia nelle forme popolari - feste, processioni e sacre rappresentazioni - sia nelle forme più colte - drammi liturgici, sermoni medievali, antiche preghiere) e la valorizzazione del patrimonio artistico locale attraverso le performances di artisti di caratura nazionale.
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*OL DSSXQWDPHQWL GL &UXFLÀ[XV Si apre con “La passione delle donne” per la regia di Carlo Susa con la comunità di Zone, per le vie della contrada di Cislano (Zone) sabato 24 marzo alle 20.30. Lucilla Giagnoni presenterà la propria trilogia. In Valle in tre serate diverse: “Vergine madre” nel Duomo di Breno lunedì 2 aprile alle 20.45; “Big bang” martedì 3 aprile alle 20.45 nell’Auditorium “1861 Unità d’Italia”; “Apocalisse” mercoledì 4 aprile ore 20.45 nella chiesa di Santa Maria nascente a Edolo. In città sabato 21 aprile nella chiesa di San Giuseppe la trilogia della spiritualità completa: “Vergine madre” alle 20, “Big bang” alle 22.20 e “Apocalisse” alle 00.30. Marco Baliani sarà l’interprete du “Ama il prossimo tuo” giovedì 29 marzo alle 20.45 nella chiesa di Santa Maria Assunta a Pisogne. Franco Branciaroli in “Con le braccia in croce” con il coro Voci dalla Rocca nel Teatro delle Ali di Breno; ingresso previo ritiro coupon da martedì 27 marzo presso la biblioteca comprensoriale di Breno. Silvio Castiglioni ne “Il silenzio di Dio” mercoledì 18 aprile alle 21 nella Chiesa di San Giovanni di Brescia. Teatro Valdocca in “Per voce e ombra”, trio per corpi recitanti e percussioni a Brescia nella Chiesa del Carmine. Da segnalare anche la compagnia i Sacchi di sabbia che presentano “Abram e Isac” ingresso previa prenotazione telefonica domenica 25 marzo 20.45 e 21.30 nella chiesa di San Giovanni (Edolo); lunedì 26 marzo ore 20.45 e 21.30 a Zone (chiesa S. Antonio); martedì 27 marzo 20.45 e 21.30 ad Artogne, chiesa S. Maria in Elizabeth.
Società. Il nostro patrimonio artistico ritorna nella "due giorni" dedicata ad Antonio e Giovanni Tagliaferri
Ventesima edizione per le Giornate di Primavera del Fai J Con le Giornate di Primavera 2012, i prossimi 24 e 25 marzo, si giungerà alla ventesima edizione di questo importante evento, divenuto ormai per tradizione il più noto tra quelli promossi dal Fondo per l’Ambiente Italiano. “Il Fai nasce nel 1975 con la finalità di fare qualcosa di concreto per promuovere e salvaguardare buona parte del patrimonio artistico italiano” ci ha spiegato Maria Gallarotti Ratti (nella foto) capo delegazione Fai di Brescia. “La missione del Fai è quindi quella di restaurare e restituire al pubblico tutta una serie di beni artistici ricevuti in eredità, ma anche quella di avviare importanti azioni di tipo educativo e conoscitivo. Per compiere le sue missioni il Fai si avvale di 110 gruppi presenti nelle varie Regioni italiane, le delegazioni, che fanno capo alla sede nazionale
di Milano. Anche la nostra città – ha proseguito Maria Ratti – ha la sua delegazione, da oltre trent’anni nel bresciano grazie all’opera di Giosi Archetti. Convinti che “si difende ciò che si ama e si ama ciò che si conosce”, i suoi quasi 1400 iscritti hanno sempre promosso azioni concrete, come il restauro dell’Orologio di Piazza della Loggia". In quest’ottica il Fai di Brescia proporrà per le Giornate di Primavera tre importanti temi: “Antonio e Giovanni Tagliaferri protagonisti dell’architettura bresciana tra Otto/Novecento”, con visite al Santuario delle Grazie, a Palazzo Broletto e a Palazzo Loggia; “Puntiamo i riflettori su Sirmione”, con l’apertura dell’area archeologica delle Grotte di Catullo e del parco di Villa Cortine e, infine, “Arte, un ponte fra culture”, che prevede visite guidate, in lingua, indirizzate a cittadini immigrati. (l.d.p.)
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Hinterland
Stalking: "Ascoltare la paura, salvare la vita” E' un percorso formativo con partner prestigiosi (tra questi anche l'Azienda ospedaliera Spedali Civili di Brescia) il percorso formativo in due giornate - 29 marzo e 16 aprile - dedicato alle procedure di valutazione del rischio nei casi di violenza domestica e stalking e sulla costituzione di una rete di intervento e di gestione della presa in carico delle vittime. Il corso, a numero programmato e a partecipazione gratuita, si rivolge a forze dell'ordine, medici e operatori socio-sanitari e d'accoglienza, professionisti del settore legale, psicologico e psichiatrico e docenti. Si terrà al Consiglio dell'Ordine dei Medici della Provincia di Brescia – Via Lamarmora n. 167, Brescia. Info: Piera Stretti 335-5813168
San Zeno. Con l'estate inizierà la costruzione dell'opera, che sarà intitolata al sindaco Angiolino Serpelloni
Serana: “Sottopasso entro l’anno” di Emma Bettinardi
J Il progetto ha avuto i suoi natali nel 2001 quando ormai, già da molti anni, la comunità di San Zeno sentiva la necessità di smaltire traffico e code. Oggi, dopo undici anni finalmente verrà dato avvio ai lavori del sottopasso ferroviario della linea Brescia-Cremona e “senza nessuna forma di indebitamento da parte del comune”. Lo annunciano con orgoglio il vice sindaco Omar Bertelli e l'assessore architetto Vincenzo Serana, non senza un po' di rammarico per la precoce dipartita di chi tanto si era speso per la sua realizzazione, il sindaco Angiolino Serpelloni. Un'opera da 2 milioni e 535mila euro preventivati, circa un milione in più rispetto al progetto originale, del quale l'amministrazione attuale si è fatta carico. Il sottopasso che si realizzerà tra via Monti e la via Industriale, nella zona nord ovest del paese, sarà un impianto completamente nuovo che durante le fasi di lavorazione non altererà in alcun modo la viabilità pro-
prio perché nascerà in una strada altrettanto nuova. I benefici non mancheranno, (oltre ad un significativo alleggerimento del traffico che, dopo la realizzazione delle recenti e importanti variabili della “bretella molle” e della deviante della 45 bis che permettono al traffico pesante di evitare il transi-
to in centro), anche il traffico leggero sarà più scorrevole evitando code e lunghi ingorghi nella parte storica del paese. Non solo, il sottopasso rappresenterà un trait d'union con la località Garza che ospita un centinaio di famiglie isolate dal centro storico proprio a causa della ferrovia. “Salvi intoppi
burocratici dell'ultimo minuto entro un mese e mezzo potrà partire la gara d'appalto” fa sapere l'ass. Serana e con la fine dell'estate inizieranno i lavori. Il sottopasso verrà realizzato con un tunnel in cemento armato largo 12,5 metri e alto 3,6 per garantire il passaggio dei mezzi di soccorso. Lo scheletro sarà prodotto esternamente e in un secondo tempo inserito nel terreno. In entrata ed uscita ci saranno rampe a una corsia per ogni senso di marcia affiancate da spazi pedonali ed un ampia pista ciclabile sopraelevata per garantire maggiore sicurezza. Il lavoro sarà completato con una rotatoria in uscita dal paese sulla via Industriale. Questa nuova opera è parte di un mosaico più ampio che comprende la deviante, i lavori per il nuovo comune e in futuro lavori di riqualificazione in seno al paese. La giunta si è già attivata affinché il sottopasso possa essere intitolato al deceduto sindaco Serpelloni come atto dovuto proprio per l'impegno profuso nel cercare accordi e finanziamenti. “E' grazie alla sua tenacia che possiamo iniziare i lavori".
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Economia
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Metef 2012, torna il premio Innovazione Grazie al successo riscosso nel 2010, sarà riproposto anche nel 2012 il Premio Innovazione Metef 2012, che premierà i migliori casi di innovazione relativa a nuovi prodotti, alla produzione, trasformazione, lavorazione ed impiego di prodotti o componenti in metallo realizzati dalle aziende espositrici per le sezioni: materiali, macchine ed impianti, tecnologie e processi, prodotti, componenti, sistemi, applicazioni, varie. Il regolamento e la documentazione del premio sono disponibili sul sito della manifestazione. Nel 2010, la giuria assegnò complessivamente 3 premi assoluti, 4 premi ex-aequo e 7 menzioni speciali per le diverse categorie.
Fiere. Debutta a Verona il 18 aprile Metef Foundeq, evento di riferimento della metallurgia internazionale
Catturare la ripresa possibile di Emanuele Salvi
J Riflettori accesi su Metef Foundeq, expo internazionale dedicato all’industria dell’alluminio e della fonderia, che si presenta in questo 2012 alla sua nona edizione, e si conferma l’evento di riferimento per l’industria metallurgica internazionale, dedicato a materie prime, macchine, impianti, tecnologie, attrezzature, prodotti e applicazioni per l’alluminio e la fonderia. E le cifre registrate dall’edizione 2012 confermano il ruolo di manifestazione leader per il sud Europa ed il bacino del Mediterraneo: oltre 480 aziende espositrici (il 27 per cento da 28 Paesi), fra i quali figurano i principali produttori mondiali di tecnologie per l’industria dei metalli, per 14mila mq. espositivi netti, 28 delegazioni da 22 Paesi con 400 delegati accreditati. "Quest'anno - ribadisce Mario Conserva, presidente Edimet, - la parola chiave, è internazionalizzazione. Infatti, apoche settimane dalla manifestazione, grazie alla collaborazione delle associazioni di settore Amafond, Assomet e ai servizi di in-
Una delle passate edizioni di Metef
ternazionalizzazione di Veronafiere, il numero dei delegati esteri attesi a Metef Foundeq è quasi raddoppiato rispetto all’edizione 2010, un segnale importante della considerazione e dell’interesse degli operatori esteri per la fiera". Dal 18 al 21 aprile sono attese le delegazioni di Argentina, Brasile, Cina, Cile, Egitto, Germania, India, Indonesia, Iran, Iraq, Marocco, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Singapore, Sud Africa, Tunisia, Turchia, Ucraina.
In particolare si segnala la partecipazione ai massimi livelli di rappresentanti di Cifra - Camera della industria della Fonderia Argentina, della Camera di metallurgica egiziana, della Associazione della Fonderia Ceca, della Associazione della Fonderia Russa, di Idca Associazione Iraniana della Pressocolata, della Associazione della Fonderia Turca e di delegazioni di operatori specializzati da Ucraina, Iraq e provincia cinese dello Shanxi
organizzate con il supporto istituzionale locale."Inoltre - proseguono dai vertici Edimet -, lo speciale servizio ‘business to business’ di trade matching messo a disposizione di espositori e visitatori della manifestazione, attraverso una agenda elettronica online favorirà l’incontro tra domanda ed offerta in fiera, generando concrete occasioni di business con i top class visitors, i committenti più qualificati in visita".
Lavoro. La realtà dell'imprenditoria femminile si confronta con l'ufficio crediti dell'Associazione Artigiani
Imprese in rosa e Artfidi Lombardia, una realtà in crescita J I finanziamenti alle imprese a conduzione femminile sono una realtà, che ne attesta la dinamicità e, al contempo, conferma la disponibilità e l’attenzione di Artfidi Lombardia, che ha al proprio attivo oltre 20mila imprese associate. Le imprese condotte dalle donne, come è noto, hanno spesso, a causa dei condizionamenti culturali e sociali, una maggiore difficoltà, sia nella fase di start up, sia nella fase dello sviluppo successivo. E questo è un dato che viene reso evidente e suffragato dalle rilevazioni di Artfidi Lombardia ufficio crediti dell’Associazione Artigiani di Brescia, che vede le imprese femminili chiedere finanziamenti in ragione del 24,20 per cento del totale delle richieste. Mentre nel 2010 sul totale delle richieste
era pari al 22,5 per cento quello delle imprese al femminile. Artfidi Lombardia è oggi presente a Brescia, Milano, Seveso, Crema e Lodi ed è il primo confidi della Lombardia ad essere classificato intermediario finanziario e, di conseguenza dal 16 ottobre 2009 è stato iscritto nell'elenco speciale di cui all'art. 107 Tub. Dati interessanti che dimostrano come l’azione dei consorzi fidi sia in grado di dare un sostanziale contributo all’avvio e alla crescita anche ai quei settori imprenditoriali, come quello femminile, che hanno sofferto e soffrono di maggiori difficoltà a causa dei condizionamenti. Dati, infine, che confermano come per le imprese in rosa Artfidi rappresenti una realtà solida ed efficiente, capace di consentire nuova crescita.
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L'intervista. La band è pronta e dopo il "ritiro inglese" Luke Frassani ora punta al cuore della Leonessa
Da Oxford a Brescia con amore e sempre nel segno del blues di Richy Barone
J A volte ritornano. Senza retorica, con umiltà, ma anche con la ferma consapevolezza di avere qualità importanti, messe a frutto grazie ad un decennio vissuto in terra d’Albione. Stiamo parlando di Luca Frassani, musicalmente conosciuto come Luke Frassani, bresciano rientrato da Oxford dove era emigrato per amore della musica, per approfondire la propria esperienza, per scoprire sensazioni ed emozioni destinate a divenire musica. Una scelta, la sua, che gli ha consentito un ulteriore introspezione e ricerca, prima del rientro nel nostro Paese. Incontriamo Luke dopo una bella cavalcata blues in compagnia di un altro talento bresciano, il bassista Roby Fenaroli. Luke, raccontaci un po’ di te e della tua passione. "Sono un bresciano doc, che ha subìto il contagio del blues grazie al papà, anche lui musicista dalle belle doti. Ho imparato da ragazzo i primi rudimenti della chitarra, crescendo poi mi sono affinato anche come cantante ma il momento decisivo è stata l’esperienza in Inghilterra".
Che
Luca "Luke" Frassani
Come mai hai deciso di andare all’estero, in Inghilterra, nel cuore di quell'isola considerata la patria del blues bianco? "Per pura passione e per mettermi alla prova in un paese nel quale de-
vi darti da fare, ma dove la musica vera, come di certo è il blues, è ancora apprezzata e considerata". Durante il tuo periodo "inglese", che genere di esperienze hai fatto ad Oxford?
),/&$ &,6/ %5(6&,$ ),/&$ &,6/ %5(6&,$ ),/&$ &,6/ Servizi FILCA gestiti dalla CISL di Brescia cosa fa il sindacato
Caaf (consulenza fiscale). Dichiarazione dei redditi (730, UNICO), calcolo ICI compilazione modelli RED INPS, denunce di successione, dichiarazione ISEE. Patronato INAS. Accreditamento contributivo del periodo del servizio militare. Partecipazione alle trattative per il rinnovo dei contratti nazionaControllo dei contributi previdenziali validi per la pensione li e territoriali, contrattazione territoriale e aziendale (II° livello). (INPS, ecc.). Domande per pensioni di anzianità e vecchiaia. Controllo buste paga, malattia, infortunio. Compilazione domande assegno nucleo familiare Conteggio del trattamento di fine rapporto (TFR). Ufficio Vertenze e legale Vertenze individuali per recupero differenze salariali, TFR, fallimenti ecc. Compilazione pratiche per la Cassa Edile (solo per gli edili). Assimoco-Unionvita Assicurazioni sulla vita e polizze auto. Corsi di formazione per delegati sindacali (RSU) e rappresentanti dei lavoratori della sicurezza (RLS). Calf (centro assistenza lavoro familiare) Gestione pratiche colf. Attività di informazione attraverso il nostro Notiziario Sindacale Adiconsum (associazione italiana difesa consumatori). Filca-Cisl Brescia. Frodi alimentari e commerciali. Tariffe luce, gas, telefono, riscaldamento assicurazioni, banche mutui. Controversie burocratiche e commerciali. Sicet (sindacato inquilini casa e territorio). POLIZZA INFORTUNI Controllo contrattiFax. d’affitto e spese condominiali, stipulaTel. 030-3844540 030-3844541 GRATUITA zione contratti d’affitto, domanda di assegnazione case . popolari, contributi per l’affitto. Anolf (sportello stranieri). Ti garantisce, in caso di ricovero ospedaliero a causa di infortunio, una indennità giornaliera di Euro 30 dal 4° al 30° giorno Assistenza per permessi di soggiorno, ricongiungimento e di Euro 50 dal 31° al 60° giorno. familiare, carta di soggiorno, residenza, cittadinanza, rapporti con le istituzioni, informazioni varie.
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"Ho dovuto darmi da fare con lavoretti di ogni tipo per garantirmi la minima sussistenza, ma il mio tempo libero era tutto per la musica, per il blues, che è da sempre la mia passione". Quali sono stati gli incontri più significativi fatti in Inghilterra? "Quelli in studio di registrazione, dove ho realizzato con Paul Jefferies al basso e Theo Sloot alla batteria-percussioni l’album "Blues From the Live Room". Mi viene ancora la pelle d’oca se penso che in studio accanto a me c’era la band di Eric Clapton e la sezione fiati della British Philharmonic Orchestra. La cosa che mi ha colpito di più è stata l’umiltà e la semplicità nei rapporti umani, mentre in Italia assistiamo a forme di divismo anche da parte di chi intravede appena il successo". Ed ora quali sono i tuoi progetti bresciani? "Sono tornato a Brescia da due anni, all’inizio è stata dura perché il clima musicale è molto diverso, ma ora sto cominciando a rientrare nel giro e credo che potrò togliermi delle belle soddisfazioni. Sto lavorando col bassista Roby Fenaroli e col batterista Beppe Facchetti per preparare un mio set blues, in duo e in trio. Se qualcuno ci chiama noi siamo pronti!".
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“Sarà una protesta caratterizzata dal turnover delle associazioni e dei comuni – spiega il direttore di Coldiretti Brescia, Mauro Donda -. Protesta pacifica a Roma, di fronte alla sede del ministero, per sostenere la nostra lotta a tutela del Made in Italy. Scende così in piazza l’alleanza per il Made in Italy promossa dalla Coldiretti e dalle associazioni dei consumatori e degli ambientalisti, insieme ai cittadini e ai rappresentanti delle istituzioni a livello nazionale, regionale e locale, a partire dai Sindaci con i loro gonfaloni provenienti dalle diverse Regioni”. Perché questa mobilitazione generale, direttore? “E’ il punto di partenza d’una vicenda lunga che ci vede impegnati come sempre nella tutela del ‘marchio Italia’ e che, a livello politico e associazionistico trova tantissime adesioni, ma si scontra spesso con un vero e proprio muro di gomma. Ad oggi hanno aderito 12 Consigli regionali, 26 Province, 41 Camere di Commercio, 2214 amministrazioni comunali. Il ‘marchio Italia’ è il principale patrimonio del Paese che non viene adeguatamente tutelato e rispettato ed è invece spesso banalizzato, usurpato, contraffatto e sfruttato. Siamo preoccupati, ad esempio, da un cosiddetto ‘Made in Italy ‘ rappresentato dal ‘Pecorino’ che verrebbe prodotto completamente in Romania anche con i soldi dello Stato italiano, che sa-
rà portato per la prima volta in piazza “in bella vista” a disposizione delle Autorità e dei cittadini. Un esempio, a nostro avviso, in cui si rischia di favorire la delocalizzazione e la concorrenza agli italiani sfruttando proprio il valore evocativo del Made in Italy”. Il primo appuntamento di protesta di Coldiretti si è svolto lo scorso 15 marzo in piazza Montecitorio a Roma con migliaia di manifestanti che hanno presidiato anche il Ministero dello Sviluppo Economico in via Veneto 33 e la sede Simest in Largo Ottavio Tassoni. “L’appuntamento è stato l’occasione – continua il direttore di Coldiretti Brescia -, per affermare la centralità del settore agroalimentare come una delle poche leve competitive di cui il Paese dispone per ricominciare a crescere, ma anche un modo per denunciare gli ormai troppi casi di disattenzione e sottovalutazione nei confronti di un settore che è patrimonio del Paese. Dal mancato divieto per legge del finanziamento di prodotti realizzati all’estero che imitano il vero Made in Italy alle sperequazioni determinate dall’Imu in agricoltura che aumenta in maniera maggiore per chi la terra la usa per vivere rispetto a chi la dispone per divertirsi o speculare, fino ai ritardi accumulati sull’applicazione della legge nazionale sull’etichettatura per fare sapere agli italiani quello che mangiano”.
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Via San Zeno n. 69 – 25124 Brescia - Tel 030 2457511 - fax 030 2457691 Ufficio zona Brescia 9LD 6DQ =HQR ± %UHVFLD 7HO ± )D[
Ufficio zona Salò Via Golgi, 4 - 25087 Cunettone di Salo tel 030 2457884
Ufficio zona Breno - Edolo Via G. Sora 25048 sede di Edolo tel 030 2457603 Via Tassara 15 – 25048 sede di Breno tel 030 2457613
Ufficio zona Vestone Via IV Novembre, 11/b - 25078 tel 030 2457889
Ufficio zona Chiari Vicolo Pace 5 – 25030 Chiari tel 030 2457699 Ufficio zona Iseo - Gardone V. T. Via Matteotti, 311 - 25063 sede di Gardone V.T. tel 030 2457650 Via Gorzoni, 102 - 25049 sede di Iseo tel 030 2457638
Ufficio zona Leno Via Albarotto, 6 - 25024 tel 030 2457660 Ufficio zona Gottolengo Via Castelfidardo 69 – 25023 tel 030 2457791 Ufficio zona Montichiari Piazza Paolo VI - 25018 tel 030 2457829
Ufficio zona Lonato Via M. Cerutti 11 - 25017 tel 030 2457858
Ufficio zona Rovato Via Macina, 1 - 25038 tel 030 2457669
Uffico zona Orzinuovi Via Colombo, 11 - 25034 tel 030 2457733
Ufficio zona Verolanuova Via Semenza, 37 - 25028 tel 030 2457752
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Medicina. Donne sopra i cinquant'anni: alla ricerca dell'equilibrio per vivere meglio il passaggio del tempo
La routine quotidiana di bellezza A cura della redazione
J Quando abbiamo proposto l'argomento“Beauty routine, donne non giovani” alla dott.ssa Anna Maria Veronesi, esperta nell’ambito della medicina estetica e con un Master in Medicina Estetica e del Benessere presso l’Università degli Studi di Pavia, è stata subito entusiasta: “Ho 52 anni, sono un’esperta di medicina estetica e mi voglio bene, per cui mi ritengo adeguata a dare consigli in merito”. Il termine “donne non giovani” mi ha portata a riflettere. Quando definirsi così? Se tempo fa erano i quarantanni la soglia per definire una donna agé, ora si è passati ai 50. Certo che occorre impegno e rispetto per se stessi, perché, per essere al meglio sia nel corpo sia nell’anima bisogna adottare uno stile di vita adeguato. Ecco qual è, secondo me, la beauty routine ideale per chi ha una pelle matura”. Una corretta “beauty routine” inizia al mattino, con l’uso del latte detergente per eliminare dal viso le impurità del sebo in eccesso formatosi durante la notte. La detersione del viso con latte detergente andrà fatta anche la sera per rimuovere il trucco. A seguire si utilizzerà una buona crema idratante per “pelli mature” senza dimenticarsi di stenderla anche sul collo. Le creme adatte per la vostra pelle dovrebbero contenere: acido ialuronico come idratante, isoflavoni come antirughe,
La dottoressa Anna Maria Veronesi, specialista di medicina estetica
ceramidi come ristrutturanti e oli vegetali come nutrienti. Mi raccomando: non dimenticatevi del corpo. Dopo la doccia stendete una crema idratante sulla pelle umida in modo da favorirne l’assorbimento. Per rallentare l’invecchiamento cutaneo ottima cosa sarebbe assumere integratori alimentari come l’acido alfalipoico (ottimo antiaging) associato a complessi vitaminici e aminoacidi specifici per migliorare il tono della pelle. Per dare un nutrimento profondo alla pelle consiglio delle rivitalizzazioni cutanee con Nctf, una sostanza che iniettata con un aghetto molto sottile dona turgore e idratazione alla pelle del viso in quanto contiene ben 54 ingredienti quali: acido ialuronico, vitamine, aminoacidi, sali minerali e coenzimi. Se oltre alla so-
lita routine siete interessate a un vero e proprio ringiovanimento del viso, la dottoressa Veronesi propone la metodica 'Bagni di luce per il viso'. “È di un trattamento per il ringiovanimento dei tessuti, ed è a metà strada tra una cura medica e una tecnica chirurgica superficiale. È efficace per contrastare rughe, macchie d’invecchiamento e di assottigliamento della pelle. Il risultato sarà quello di una pelle più liscia, spessa ed elastica”. Ma come funziona esattamente la procedura? Si distribuisce sulla pelle una crema ricca di acido 5 aminolevulinico con l’ausilio di un derma roller che ne favorisce la penetrazione. Dopo l’applicazione, utilizzando una lampada al plasma, il viso viene sottoposto al bagno di luce con lunghezze d’onda specifiche: “
Queste onde sono simili ai raggi del sole”, spiega Anna Maria Veronesi, “ma sono epurate della loro componente dannosa, cioè Uva e Uvb”. In seguito a questo irraggiamento, l’epidermide rovinata viene eliminata e sostituita con una nuova pelle più giovane e sana. Il tutto in una seduta che dura circa un’ora (posa della crema) e 20 minuti (irradiazione). Dopo il trattamento si sviluppa un rossore che permane per 48 ore e, per 3-4 giorni, la pelle continuerà ad esfoliarsi. Se si volesse ottenere anche un effetto lifting, è possibile aggiungere la luce pulsata.”Per mantenere un corpo tonico rimane sempre importante fare attività fisica, possibilmente che piaccia e che non venga vissuta come un momento di sacrificio. Un altro “problema” fastidioso legato all’età è la menopausa, che si manifesta spesso con vampate di calore e sudorazione, andando ad influire sulla vita quotidiana. Per attenuare in modo significativo questi disturbi, in alternativa a terapie ormonali sostitutive, si possono prescrivere compresse contenenti sostanze protettive estratte dai semi di lino ed estratti di luppolo con effetti benefici sui sintomi vasomotori. Insomma, tutto sommato la routine per le donne mature non è così diversa da quella di quando si è 30enni, anche se forse “Sarebbe meglio parlare di Beauty routine delle diversamente giovani perché il “non giovane” dà l’idea di qualcosa di spento, di passato, quando in realtà le donne 50enni di oggi sono più che mai vive e creative”.
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Serie B. Quota salvezza (50 punti) quasi raggiunta. Ora si può guardare avanti
IL PUNTO
Brescia: vamos a bailar sul cubo dei play off
di Roberto Baronio
J Ritrovato entusiasmo in città. La sconfitta con il Padova sùbito riscattata dal pari di Pescara ha confermato quello che ormai stava diventando una certezza: questo Brescia è da play off. Altro che “tranquilla salvezza”! Ai fatidici 50 punti (diventati prima 51, poi 52) manca davvero poco. Quindi se vogliamo dirla tutta, l’obiettivo è stato centrato. Ora bisogna completare l’opera con la classifica ciliegina sulla torta. C’è ancora un ultimo scoglio da affrontare dopo il Grossetto: Reggina in trasferta, il derby di Verona e la sfida contro la Sampdoria degli ex Iachini, Juan Antonio e Berardi. Poi il calendario sarà quasi tutto in discesa, fatto apposta per innescare la marcia numero 5 e il relativo
turbo. Oltre a Jonathas, il campo ha confermato che Piovaccari è pronto dare ben più di una mano là davanti. Il “pifferaio matto” si è svegliato, ha tolto lo zero dalla casellina dei gol realizzati e si candida a dimostrare tutta la sua classe e la sua esperienza. Quella che lo scorso anno, a Cittadella, gli ha consegnato lo scettro di bomber più prolifero della cadetteria. A centrocampo le assenze di Budel e Mandorlini (quest’ultimo vicino al rientro, per il milanese ci vorrà ancora un mese abbondante) si sono fatte sentire ma attenzione perché Fausto Rossi scalpita fuori dai box. Arrivato col mercato di riparazione, il nazionale Under 21 è pronto per dare il suo apporto. Gettato nella mischia nel finale di Pesca-
ra, ha già dato prova delle sue qualità e di quanto sia calcisticamente interessante. Complimenti, dunque, al direttore sportivo Iaconi che a gennaio ci ha visto giusto operando, con parsimonia e qualità, e fissando per la prossima stagione il tetto massimo salariare a 150 mila euro. L’unico neo, a fare i pignoli, è il rinnovo di contratto ancora in standby per El Kaddouri, giovane destinato a fare le valigie a giugno per finire in serie A o all’estero. La Primavera è alle porte, questo Brescia deve solo sbocciare. E allora, come Jonathas ci ha insegnato, “Vamos a bailar” a ritmo di samba e possibilmente senza giramenti di testa. (mario ricci)
Altro che “semplice e tranquilla salvezza”. Questo Brescia deve giocare per andare a prendersi i play off promozione. Dal momento negativo ne è uscito alla grande ed ha ulteriori margini di crescita. Le potenzialità le ha tutte, ce la può fare e spero riesca a centrare questo importante obiettivo. Se lo merita il gruppo, se lo meritano questi incredibili tifosi. Inutile dire che la rosa è ben assortita e costituita da giocatori interessanti: dai giovani Salamon ed El Kaddouri, fino alla vecchia guardia rappresentata da capitan Zambelli e Michele Arcari. A quest’ultimo ho fatto personalmente i complimenti: non è da tutti centrare un record. I play off se li merita anche e soprattutto il presidente Corioni. Ho avuto modo di incontralo e salutarlo nella mia recente visita da Roma al San Filippo; si sta riprendendo alla grande. Tiene troppo a questa squadra e non intende mollarla facilmente. Auguri Gino e lunga vita, sempre a braccetto del tuo Brescia.
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Il personaggio. Da gennaio è in prestito al Frosinone
Antonio Magli: “vado e torno�
J Da Roccafranca a Frosinone: in tutto 638 km di distanza. Partito a gennaio per farsi le ossa in Lega Pro, il cuore di Antonio Magli pulsa sempre per il suo Brescia. “Sono andato via dopo la vittoria in casa contro il Crotone confessa il difensore bassaiolo - quindi ho vissuto i primi giorni del nuovo corso. Continuo a seguire la squadra e sono contento; anche prima meritavamo di raccogliere i risultati che invece non arrivavano, ora ďŹ nalmente i punti sono proporzionati. Con Calori, se fossi rimasto, me la sarei potuta giocare. La difesa a tre mi avrebbe concesso qualche possibilitĂ , ma non era facile anche per via dei nuovi acquisti. Potevo restare, ma ho preferito andare in prestito per fare esperienzaâ€?.
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Per Magli a Frosinone si respira aria di casa visto che l’allenatore è Eugenio Corini, nativo di Bagnolo Mella, e nello staff tecnico c’è anche Salvatore Giunta. “Il mister è serio e preparato – aggiunge Magli – vista la carriera da giocatore ad alti livelli. Con me a volte parla in dialetto. Anche con Giunta, che pur non essendo bresciano di nascita a Brescia ormai è di casa, ogni tanto scappa qualche battuta. C’è aria di casa, anche se in una cittĂ nuova e diversaâ€?. Per il futuro quali sono le tue aspettative? “Ci tengo a ďŹ nire bene la stagione a Frosinone. Sono in prestito e, anche se c’è la possibilitĂ del riscatto, credo che a ďŹ ne stagione tornerò a Brescia. Farò il ritiro e da lĂŹ in poi si vedrĂ â€?. (ma.ric.)
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L'agenda del Brescia 11a giornata di ritorno
BRESCIA SC REGGINA - BRESCIA lunedĂŹ 2 aprile ore 20,45
GROSSETO OSSE
12a giornata di ritorno
10a giornata di ritorno sabato 24 marzo ore 15 CosĂŹ in serie B: Partite giocate: 7. Vittorie Brescia: 3. Pareggi: 0. Vittorie Grosseto: 4. Gol Brescia: 10. Gol Grosseto: 10. L’ultima sďŹ da al Rigamonti risale al 7 marzo 2010: sconďŹ tta per 3-2 mentre il primo confronto alla stagione 2007/2008 con un roboante 4-1 (doppietta di Tacchinardi). L’annata successiva ďŹ ni 1-0 con rete di Caracciolo. In questa stagione, invece, successo nella gara d’andata per 2-0 dei toscani padroni di casa in gol con Sforzini (21’ pt) e Caridi (14’ st).
BRESCIA - VERONA venerdĂŹ 6 aprile ore 19
13a giornata di ritorno
SAMPDORIA - BRESCIA sabato 14 aprile ore 15
Palazzo Gambara La foto di questo mese arriva direttamente dalla Curva 6;<Ă&#x161;i Ă&#x161; Nord con un chiaro messaggio rivolto allâ&#x20AC;&#x2122;amministrazione comunale in me-
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rito allo stadio. Il Sindaco, sotto la pressione dei tifosi, ultimamente sembra aver fatto "retromarcia" meditando una possibile ristrutturazione del Rigamonti in attesa del nuovo impianto nella futura Cittadella dello Sport. Invia la tua foto allâ&#x20AC;&#x2122;indirizzo mail brescia@vocemedia.it mettendo nome e cognome e una breve didascalia. La pubblicheremo nel prossimo numero di aprile.
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Speciale tifosi. A Fidenza, nel parmense, c’è un cuore che pulsa per le rondinelle dal 1993
100 chilometri di passione e amore J La passione e il tifo per il Brescia va al di fuori dagli abituali confini di città e provincia sconfinando nel piccolo comune parmense di Fidenza. Dove dal 1993 – in seguito alla retrocessione nello spareggio di Bologna perso 3-1 con l’Udinese – esiste un cuore che pulsa sangue biancoazzurro fra le 26 mila anime residenti. A dargli vita è Adriano Bertinelli che oltre ad essere socio fondatore è il presidente e il titolare del bar che ospita la sede. “Anche se sono di Fidenza, ho sempre tifato per le rondinelle sin da piccolino ai tempi di Astutillo Malgioglio – confessa Adriano – in più quelle rare volte che riesco a venire a Brescia mi sento come a casa e considero i bresciani dei fratelli. Altro che Parma, città della quale mi sento lontano anni luce”. Nonostante la retrocessione di Bologna, l’allora Brescia Club Rondinelle Biancoazzurre (da poco rinominato Brescia Club Fidenza) nel corso degli anni ha accolto tifosi anche dalle zone di Parma e Cremona. Ma dopo la spinta iniziale ha subìto un netto calo in simbiosi con la squadra. Dalla nuova retrocessione in B nel ’94 alla rinascita dal 2005 al 2010. “Quel periodo – ricorda Bertinelli – abbiamo raggiunto il picco di tesserati sulla spinta dei grandi campioni come Roberto Baggio, Guardiola e la conduzione tecnica affidata a Mazzone. Abbiamo ripreso a organizzare alcune trasferte partecipando a quella storica di
Parigi in Intertoto”. Ma l’ennesima retrocessione ha smorzato gli animi vista anche la lunga militanza nel campionato cadetto nelle successive cinque stagioni. “Si faceva fatica, ma ci siamo sempre stati”. L’anno scorso il ritorno in serie A durato una sola stagione e culminato con la ricaduta agli inferi addirittura nell’anno del Centenario. “E’ stata una botta tremenda – aggiunge Bertinelli – eravamo tentati a sciogliere il gruppo. Ci sentivamo presi in giro da Corioni e dalla società. La notizia è arrivata fino a Brescia e, contattati dal Coordinamento, ci siamo convinti a proseguire nonostante le mille difficoltà. Perché Brescia e i bresciani li porto sempre nel cuore”.
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ANNO III NUMERO 03 - MARZO 2012 Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales Registrazione del Tribunale n. 44/2010 del 13 - 12 - 2010 Direttore responsabile: Adriano Bianchi Coordinamento editoriale: Roberto Barucco Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia tel.: 03044250 - fax: 0303757897 e-mail: bresciavocemedia.it Pubblicità: Voce Media Pubblicità - Via Callegari, 6 Brescia Tel.: 0302808966 - fax: 0302809371 - e-mail: marketingvocemedia.it Stampa: CENTRO STAMPA QUOTIDIANI Spa - Via dell'Industria, 52 25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566
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Ecco un esempio: Importo del credito
Importo totale dovuto
Interessi
Numero Rate
Importo Rata
TAN
TAEG
5.000€
5.765,86€
736€
48
119,50€
fisso 6,90%
7,43%
Spese incluse nell’importo totale dovuto: imposta di bollo 14,62 euro, invio comunicazioni annuali e di fine rapporto 2,00 euro, oltre a bollo 1,81 euro. Offerta valida fino al 30/04/2012.
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ProFamily è la nuova società del Gruppo Banca Popolare di Milano che si caratterizza per un nuovo modo di concedere credito alle famiglie. Un modo unico, cui fanno riferimento valori importanti come l’eticità, la responsabilità, la competenza, l’accessibilità e la consapevolezza, che trovano la loro sintesi nel concetto di “Credito Genuino”.
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Personalizzare lo standard offrendo al cliente una gamma di prodotti con soluzioni su misura.
Evitare di incentivare il sovraindebitamento e proporre il prodotto in funzione della rata sostenibile.
Tradurre in modo comprensibile concetti finanziari e garantire consulenza sulle normative.
Offrire una comunicazione e una contrattualistica chiare e specifiche del prodotto richiesto.
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Messaggio pubblicitario con finalità promozionale, per le condizioni contrattuali si rimanda ai documenti informativi disponibili presso la sede e le filiali ProFamily
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