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La Voce della Franciacorta n.

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MENSILE D'INFORMAZIONE

ANNO II - Ottobre 2010

Castegnato. Da venerdì 8 a domenica 10 ottobre la 15ª edizione della rassegna

Franciacorta in Bianco: sapore per il palato Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/BS

Una delle più ricche vetrine di prodotti lattiero-caseari, realizzati con latte vaccino, caprino, ovino e latte crudo. Si parla di 100 espositori, 400 formaggi esibiti e – l’anno scorso – 12mila visitatori

Il servizio a pag. 9

Inchiesta

Case su case

Si continua a costruire, ma le abitazioni restano vuote. La crisi sta colpendo il mercato immobiliare. Molti Comuni elaborano Piani di governo del territorio puntando solo sull’urbanizzazione

Il servizio a pag. 2-3

Le vie del gusto

Cultura

Borgonato di Cortefranca: i distillati trovano casa a Borgo San Vitale

Toy Story 3: i film di ottobre nelle Sale della Comunità

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Editoriale

Città vuote di Adriano Bianchi

Chiedersi quante case vuote, sfitte o in vendita ci sono in Franciacorta o in provincia di Brescia in tempo di crisi economica potrebbe sembrare retorico e sortire una risposta scontata. Se non ci sono soldi le gente non compra, le banche non fanno mutui perché non ci sono garanzie, soprattutto a chiederli sono i giovani che sono spesso con un lavoro ancora precario. Liquidare, quindi, con la crisi un mercato immobiliare che pare fermo per le difficoltà economiche delle famiglie potrebbe essere insufficiente. La nostra piccola inchiesta cerca di fare anzitutto una stima numerica: quante case vuote ci sono? La risposta è perlomeno imprecisa perché i dati risultano contrastanti, negati, vecchi e comunque approssimativi. Nessuno vuole dire che nei nostri paesi le case ci sono, ma non sono abitate. Interessi? Anche questi, tanti. Quelli dei costruttori che vogliono continuare a costruire, quelli dei Comuni che con le tasse di urbanizzazione fanno un po’ di cassa, quello delle agenzie immobiliari che tendono a non svalutare il mercato per poter tenere i prezzi a un certo livello. Il dato osservabile da tutti è quello empirico: provate a contare i cartelli con scritte “vendesi” e “affittasi” in Franciacorta e vi renderete conto. Suonano come un appello quasi disperato. In attesa di tempi migliori, le famiglie che possono investono i risparmi nel mattone. I titoli di Stato, infatti, non danno grandi interessi e gli investimenti finanziari sono rischiosi. Nessuno, poi, è disponibile ad abbassare i prezzi e le case costano sempre troppo. Di mezzo ci va pure l’ambiente con una cementificazione selvaggia. In questo si giocano le responsabilità degli amministratori locali soprattutto quando mettono mano ai piani di governo del territorio (Pgt). C’è da sperare che abbiano a cuore il nostro vero bene.

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Primo piano

La saturazione del mercato Anche nella Franciacorta, come nel resto del territorio bresciano, ci sono centinaia, migliaia di costruzioni vuote. Appartamenti, intere palazzine, capannoni che la storia recente dell’edilizia (come documentato in queste stesse pagine) ha condizionato con anni e anni di edificazione selvaggia, realizzata, probabilmente, al di fuori di ogni logica. La situazione attuale è fotografata da Massimo Ziletti, direttore di Probrixia, l’azienda speciale della Camera di commercio che tra i suoi servizi annovera anche la Borsa immobiliare che realizza costantemente un monitoraggio del settore, dall’analisi delle singole realtà e da un breve sondaggio tra le agenzie immobiliari del territorio.

Dati. La storia del mercato edile, della costruzione selvaggia e degli immobili invenduti nel Bresciano

Vendesi casa disperatamente. La realtà supera i programmi tv Secondo un calcolo necessariamente arrotondato per difetto sarebbero 5000 le abitazioni vuote. Centinaia di migliaia di metri quadri in attesa di compratori a cura di Massimo Venturelli

Secondo un calcolo approssimativo (l’approssimazione è per difetto) sarebbero circa 5000 le abitazioni vuote sul territorio provinciale. Quello delle case vuote è solo una parte di un più ampio processo di edificazione selvaggia che si è sviluppato nel corso dell’ultimo decennio. Alle abitazioni devono essere sommati le centinaia di migliaia (probabilmente milioni) di metri quadrati di spazi produttivi e commerciali inutilizzati distribuiti dall’Alta Valle Camonica alle più profonde propaggini della Bassa. Quello

dell’edificazione oltre ogni richiesta è un fenomeno che risale alle metà degli anni Novanta del secolo scorso. All’epoca fu la legge Tremonti (consentiva la detassazione degli utili reinvestiti) a scatenare la corsa al capannone. Venne poi la stagione del “mattone bene rifugio”, della casa come investimento impermeabile a qualsiasi svalutazione. Una stagione che vide la proliferazione di imprese edili attratte dal miraggio di guadagni abbastanza

facili. Ma venne anche la stagione dei primi tagli dei trasferimenti statali agli enti locali con Comuni grandi e piccoli costretti a inventarsi nuovi modi per far quadrare i propri bilanci. Più di un sindaco si rese conto che quello degli oneri di urbanizzazione (una tassa a carico di chi realizzava nuove costruzioni) era un metodo facile e redditizio per far quadrare i conti comunali. Non ci fu Comune che non si dotò di uno strumento di programmazione ur-

banistica segnato da una copiosa previsione di espansione edilizia. Si tratta di una partita ancora aperta, una sfida che molte amministrazioni locali giocano anche oggi. Qualcosa, però, nel meccanismo si è inceppato se è vero che tante amministrazioni locali hanno dovuto fare i conti con consuntivi che negli ultimi anni hanno registrato introiti da oneri più bassi di quelli previsti. Perché il mercato degli immobili a un certo punto si è fermato e chi doveva costruire ci ha pensato due volte prima di aprire cantieri per realizzare abitazioni e strutture destinate a rimanere invendute. C’è stata la crisi certo, ma c’è stato anche un mercato che ha raggiunto livelli di saturazione, perché se alta è la propensione alla casa di proprietà dei bresciani è anche vero che sono poche le famiglie che possono permettersi la seconda e la terza casa. E così sempre più numerosi i cartelli “vendesi” sono apparsi anche su complessi residenziali per restarvi mesi e mesi. Tante delle imprese nate sul miraggio di facili guadagni hanno dovuto chiudere. C’è un programma in onda su Sky in cui possessori di immobili chiedono aiuto a due esperti per vendere la loro casa. Nel Bresciano avrebbero di che lavorare!

Borsa immobiliare. Parla Massimo Ziletti, direttore di Probrixia, azienda speciale della Camera di commercio

Lievi miglioramenti in un paziente che è ancora critico La Borsa Immobiliare di Brescia è un servizio organizzato e promosso da Probrixia, l’azienda speciale della Camera di commercio di Brescia, con l’obiettivo di offrire consulenze professionali nel campo dell’intermediazione immobiliare a beneficio di cittadini, enti pubblici e soggetti privati. Interfacciandosi con i diversi attori della filiera immobiliare locale (costruttori, agenzie immobiliari) rappresenta un osservatorio privilegiato per leggere la crisi che ha colpito il settore e come l’eccesso di offerta immobiliare (civile, commerciale o produttiva) possa incidere sulla stagione di difficoltà.

A illustrare la situazione è Massimo Ziletti, direttore di Probrixia. I dati in possesso dell’azienda speciale (che si riferiscono al 2009) indicano che lo scorso anno la crisi ha conosciuto un rallentamento del suo andamento negativo. Pur soffrendo, il settore immobiliare bresciano non ha patito le pene conosciute nel 2008. “Non si può certo parlare di inversione di tendenza o di uscita dalla crisi – ha affermato il direttore di Probrixia –. Al massimo si può parlare di un leggero miglioramento in un quadro che è complessivamente ancora grave”. Logico che su tale situazione incida in modo considere-

Massimo Ziletti

vole anche il gran numero di immobili invenduti in tutta la provincia. Una considerevole quantità di invenduto incide anche sul prezzo degli immobili anche se “nominalmente – sono ancora considerazioni di Ziletti – dal 2008 i prezzi sono calati non più del 6%”. C’è per il direttore di Probrixia una quota di invenduto che rischia di restare tale per un lungo periodo, a meno di non essere venduto a prezzi bassi. Si tratta di quelle abitazioni costruite solo pochi anni fa ma senza l’utilizzo di tecnologie adeguate in tema di risparmio energetico che sono rese “obsolete” da altre più recenti.


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Franciacorta Sostenibile: online gli indicatori Nell’ambito del progetto “Franciacorta Sostenibile”, dopo tre anni di percorso la Fondazione Cogeme onlus ha promosso una campagna di monitoraggio ambientale. Hanno aderito a questo progetto tutti i 20 Comuni dell’area, dimostrando l’inequivocabile volontà di elaborare politiche ambientali condivise. Sono 35 gli indicatori ambientali e di contesto raccolti, che coprono la demografia, le politiche urbanistiche, l’energia, i rifiuti, l’acqua, l’aria il rumore e il traffico. Tutti i dati raccolti presso i Comuni, le società di servizi pubblici, i consulenti e le banche dati vengono dapprima controllati, corretti, commentati sul piano scientifico e, poi, inseriti nel sito internet dedicato (www.franciacortasostenibile.org).

Rodengo Saiano. La difficile congiuntura economica ha colpito anche il territorio caro ai vigneti

Si continua a costruire tanto, ma sono in pochi a comprare ciacorta come Ospitaletto (700 abitazioni vuote) e Travagliato (400 abitazioni vuote). Altre realtà del territorio non hanno (o non vogliono comunicare) dati aggiornati, ma la sensazione è che siano troppe le case vuote o non finite. Si possono vedere cantieri aperti con la scritta vendesi su e giù per le colline franciacortine. In pochi, quindi, acquistano; in molti vendono senza trovare potenziali acquirenti. Ad onor del vero c’è anche chi, cavalcando la difficile congiuntura economica, non ha perso l’occasione di fare buoni affari, comprando abitazioni a prezzi quasi stracciati. L’attenzione al territorio passa da scelte politiche lungimiranti, che puntano a mantenere un tessuto comunitario e non a far diventare il proprio paese l’ennesimo quartiere dormitorio. In pagina presentiamo l’esempio positivo di Paderno Franciacorta che ha saputo coniugare le esigenze di bilancio e l’attenzione al territorio. Non si raccolgono gli oneri, ma non si demolisce nemmeno il territorio. Oggi più che mai visto che il mercato è saturo di abitazioni vuote.

Anche in Franciacorta le vendite sono ferme, ma si continua a costruire. A Rodengo Saiano, per esempio, ci sono 400 case invendute e nell’arco di un anno ne verranno costruite altre 500 di Luciano Zanardini

Anche in Franciacorta le vendite sono ferme. In questa mini inchiesta abbbiamo contattato sei agenzie immobiliari che operano sul territorio e che di fatto hanno testimoniato lo stato di crisi del mercato immobiliare. Non si vende, ma si continua a costruire. Basti pensare alla situazione di Rodengo Saiano che ha 400 case invendute e nell’arco di un anno ne avrà altre 500. Lo stesso si può per dire per altri Comuni che confinano con la Fran-

Paderno Franciacorta. Il Comune franciacortino è un esempio positivo nella salvaguardia del territorio

Laddove la campagna non lascia il terreno al cemento A Paderno Franciacorta si può. Si può adottare (aprile 2009) e poi approvare (gennaio 2010) all’unanimità un Pgt senza concedere neppure un metro quadrato all’urbanizzazione. Come? Con una filosofia precisa portata avanti dal sindaco Antonio Vivenzi, che sta affrontando il suo secondo mandato. Se i paesi limitrofi hanno numeri elevati di invenduto (si pensi al solo esempio di Rodengo Saiano), lo stesso non si può dire di Paderno che ha bloccato di fatto ogni possibile speculazione edilizia, rinnovando quanto sviluppato nel 2000 dopo

che negli anni Novanta, forse, si era lasciato troppo spazio all’edificazione. In centro si arriva attraverso la campagna e già questo potrebbe essere un buon indicatore. Si tratta di fare delle scelte, magari anche apparentemente impopolari. E non può essere una mera coincidenza. Si sa che con gli oneri di urbanizzazione si finanziano le grandi opere, si sa anche che così facendo si dà il via libera alla cementificazione, spesso selvaggia. Anche se la chiara volontà politica è stata premiata dal buon esito elettorale. In costruzione ci sono solo quattro/

Antonio Vivenzi

cinque case in un mercato segnato dal rapporto acquisto-vendita. Il Comune Franciacortino è impegnato da alcuni anni nell’attenzione al territorio. Può vantare diversi primati: è stato il primo paese a installare una rete di microteleriscaldamento per plessi comunali; tra i primi a dotare di fotovoltaico scuole e plessi sportivi e il primo paese ad introdurre la raccolta differenziata totale, raggiunto il 78%. Sono in fase di ultimazione le piste ciclabili, a breve ci sarà un rapporto tra km di strade urbane e piste ciclabili tra i più alti in tutta la Franciacorta.



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Chiari: Arte in Lombardia nel dopoguerra

La parola ai lettori

Fino al 1° novembre prosegue, presso Villa Mazzotti a Chiari, la rassegna collettiva “Gli anni della ricostruzione: 1945-1956”, la prima mostra del ciclo “Arte in Lombardia – Il secondo dopoguerra”. I primi dieci anni del secondo dopoguerra costituiscono uno snodo essenziale nella storia culturale; sono stati anni di speranze, di aperture, di recuperi e proposte. L’intento della mostra, poco meno di novanta opere, è stato quello di documentare un ricchissimo decennio, cercando i materiali (opere) che potessero costituire un utile e ampio scandaglio dell’accaduto. La mostra è aperta tutti i giorni dalle 16 alle 19. Sabato e festivi anche dalle 10 alle 12. Sabato e domenica alle 17.30 la visita guidata gratuita con il prof. Paolo Sacchini. Per scolaresche visite su appuntamento al numero 0307007882.

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IL MEGLIO DELLA FRANCIACORTA

Successo per il Festival il Festival del Franciacorta 2010, il primo in versione “itinerante”, supera ampiamente l’esame in attesa di tornare in una sede unica per il 2011. La due giorni organizzata dal Consorzio per la tutela del Franciacorta ha visto la partecipazione di circa 5mila persone. Nella cinquantina di cantine e aziende vitivinicole aderenti sono state centinaia le degustazioni e i momenti a cavallo fra arte, sapere e sapori che si sono alternati nelle giornate di sabato 18 e domenica 19 settembre. Bel risultato anche per i bus gratuiti che hanno abbinato il vino alle bellezze del territorio.

LETTERE

L’essenziale è invisibile Quest’anno ho voluto staccare la spina dal quotidiano mondo virtuale e passare le mie vacanze in pellegrinaggio con i malati, tutti insieme in viaggio verso Lourdes. Il perché ancora oggi non mi è perfettamente chiaro ma voglio credere che sia stata la Beata Vergine Maria a volermi lì con lei, con le persone sofferenti e con quel meraviglioso mondo che sono i volontari dell’Oftal. Li ho incontrati durante le riunioni preparatorie, ma solo una volta salito sul treno ho avuto modo di conoscerli davvero. Per me questo rappresentava il primo anno a Lourdes, non conoscevo nessuno, i volti mi erano tutti estranei. Sono stato accolto da sorrisi sinceri, strette di mano e vera amicizia. Il lavoro sul treno, il caricare e scaricare bagagli e vettovaglie, il servire i pasti durante il viaggio, il sistemare i letti dei pellegrini o il turno di notte alle porte del vagone sono state occasioni uniche per meravigliarmi di quanta bontà e generosità esiste nel cuore delle persone incontrate, sentimento amplificato quando mi sono imbattuto in un volontario che aveva la metà esatta dei miei anni. Queste emozioni sono state il carburante che mi ha dato la forza e la serenità necessarie per compiere al meglio i servizi affidati. Anche la preghiera, così presente e frequente durante il viaggio, non ha mai mancato di cadenzare il ritmo delle giornate passate nel Santuario. Mi sono così imbattuto nella trasparente e genuina fede dei malati e dei pellegrini. Il mio compito infatti era quello di accompagnarli alle funzioni, al S. Rosario o alla Grotta dove è apparsa la Madonna. Spingere le carrozzine o i risciò non è mai stato tanto dolce e leggero. Il sole, il caldo o la pioggia estiva erano annullati dalla compagnia degli ammalati. È il loro esempio che serbo in cuore: non ho mai sentito nessuno lamentarsi della fatica di passare tante ore fuori dal letto o dalla stanza, per molti sicuro rifugio, della sofferenza causata dalla malattia, non ho mai visto il dubbio sui loro visi. A Lourdes ho capito ancor di più che il soffrire non è vano se visto nella sola e unica prospettiva a noi accessibile: quella cristologica. La cro-

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IL PEGGIO DELLA FRANCIACORTA

Il sottopassaggio Il sottopassaggio pedonale della stazione ferroviaria di Rovato è l’esempio dei danni che è possibile provocare alla cosa pubblica quando l’inciviltà di qualcuno si assomma all’incuria di molti. Scritte, anche ingiuriose, inviti di ogni genere vergati con lo spray si mescolano a cattivi odori, cartacce e ai tabelloni luminosi il cui funzionamento pare essere regolato dalle bizzarrie del caso. La situazione del sottopassaggio risulta aggravata dal confronto con il vicino spazio ristoro: moderno, pulito, spazioso e recentemente sistemato, il bar della stazione di Rovato spesso supplisce anche ai ristretti orari della biglietteria ufficiale grazie alla vendita di biglietti chilometrici.

Bollettini parrocchiali

Radio Voce Ha ripreso il via “100% Brescia”: trasmissione in diretta dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 15 dedicata al mondo delle rondinelle. Oltre al Brescia Calcio, segui ogni domenica con “Diretta Sport” l’intero campionato del Rodengo Saiano con collegamenti dal Comunale e in trasferta. Spogliatoi anche di Lumezzane, Montichiari e Feralpi Salò.

"Tutti Insieme" è il giornale della comunità di San Filastrio di Provezze. La copertina del numero di settembre è dedicata alla fine delle vacanze e all’inizio dell’anno scolastico e pastorale. Il parroco don Mario Bertoli nell’editoriale invita i fedeli a vivere sui due binari della preghiera e della carità.

fm 88.3 88.5 Brescia e Provincia

ce, il portarla e offrirla a Gesù Cristo è impresa impossibile senza l’aiuto della nostra Madre Maria. Senza di lei tutto è vano, ogni sforzo inutile. Certo, per me che scrivo e che non vivo in prima persona i limiti di una malattia invalidante è facile esprimere questi pensieri ma è così! Mi sono meravigliato della forza d’animo, del credere a prescindere, del dare senza ricevere di tutti gli ammalati incontrati. Loro per me, per noi tutti volontari, avevano sempre una parola gentile e una promessa: ricordarci nelle loro preghiere per il poco del nostro servizio offerto. Chi va a Lourdes bene o male ha sempre qualche grazia, grande o piccola che sia, da chiedere alla Madonna: io, prima di venire via dal Santuario, mi sono accorto con stupore di averne ricevute più di una. La serenità, la certezza di continuare il cammino di fede intrapreso, il bello di vivere ogni giornata con cuore leggero, la voglia di essere ancora volontario nell’Oftal e il dono delle persone incontrate, che ho conosciuto e con cui ho condiviso sei giorni di servizio e preghiera. Lettera firmata

Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Franciacorta”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a franciacorta@vocemedia.it.


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La cooperativa sociale Bessimo onlus

Rogno

La cooperativa sociale Bessimo onlus dal 1976 opera nell’area delle dipendenze con una rete di comunità e servizi sui territori delle provincie di Brescia, Bergamo e Cremona. In questi 34 anni ci siamo fatti carico di oltre 4.700 persone inserite nella rete delle nostre comunità, con cui sono stati realizzati oltre 6.500 percorsi riabilitativi, dando altresì occupazione stabile a 886 persone, di cui 156 tuttora in servizio. Al gennaio 2010 la nostra offerta è di 226 posti residenziali accreditati, di cui 125 posti per programmi terapeutico – riabilitativi, 79 posti per programmi specialistici per coppie, soggetti con figli e nuclei familiari, 16 posti per programmi specialistici per alcol e polidipendenti, 5 posti per programmi di accoglienza e 68 posti per bambini. Per informazioni, www.bessimo.it.

Scuola materna parrocchiale. Un nuovo stabile che ospita la sezione primavera

Una proposta di qualità di Giuseppe Arrighetti

Continua a crescere la scuola materna parrocchiale di Rogno: dopo l’ampliamento dei locali dell’asilo, dopo la costruzione del micronido, ora è pronto il nuovo stabile che da alcuni giorni ospita la sezione primavera. L’opera, costata 200mila euro, è stata inaugurata domenica 3 ottobre da mons. Gianfranco Mascher, vicario generale della diocesi. La sezione primavera, quella per i bambini di due e tre anni, è stata ricavata in un nuovo stabile posto alle spalle dell’asilo. L’edificio, che potrà accogliere fino a venticinque bambini, è stato realizzato con colori caldi e naturali: un tetto in legno lamellare assicurerà copertura e protezione per tutti i piccoli; i giochi, le attrezzature, le pareti si caratterizzano per i colori caldi e accoglienti. “Il nostro asilo – spiega Fiorella Sangalli, presidente della scuola materna Giovanni XXIII – è aperto dalle 7 alle 18 dal lunedì al venerdì e anche il sabato mattina alcune educatrici sono presenti all’asilo per accogliere i bambini. Credo che il nostro punto di forza sia la qualità della proposta: qualità non solo nelle strutture, messe a norma e adeguate alle esigenze del giorno d’oggi, ma qualità anche del personale e qualità della nostra proposta formativa. Le nostre maestre seguono conti-

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La scuola materna parrocchiale

nui corsi di aggiornamento, sono state a Reggio Emilia e a Verona per vedere come funzionano gli asili in quelle realtà. E poi siamo convinti che i valori cristiani che caratterizzano la nostra scuola siano fondamentali per educare al meglio i bambini”. Le considerazioni della presidente sono condivise anche dalle tante famiglie che scelgono la scuola materna “Giovanni XXIII” per mandare all’asilo i loro figli: in tutto i bambini sono più di centoventi. Oltre ai venticinque della sezione primavera, bisogna contare i ventuno del

micro nido e gli ottanta dell’asilo che hanno fra i 3 e i 6 anni di età. Tra loro ci sono anche diversi stranieri: cinesi, marocchini, polacchi, equadoregni e rumeni,ge ancora la presidente Sangalli – che il nostro asilo riceve è quando ci dicono che i bambini qui da noi si sentono un po’ come a casa loro”. Nell’asilo di Rogno lavorano stabilmente quindici persone, alle quali nel corso dell’anno si affiancano docenti e riconosciuti come una ricchezza culturale e sociale dai loro compagni e da tutti i genitori.

Una struttura per i genitori Don Paolo Gheza, parroco di Rogno, detiene un “primato”: da ventisette anni è il pastore di questa comunità, dove vivono milletrecento anime. Don Paolo è nato a Esine nel 1948 ed è stato ordinato sacerdote nel 1977. Quel che sta a cuore di questo simpatico e affabile sacerdote è di continuare nella sua missione, partendo dalla realtà parrocchiale senza tralasciare i gruppi che da tempo segue con impegno e dedizione. Osservando la nuova ala dell’asilo che verrà inaugurata domenica, don Paolo ci mostra orgoglioso il libro stampato a Rogno in occasione dei suoi venticinque anni di permanenza in questa parrocchia. Apre a pagina 115, dove si parla di don Agostino Ghida, il parroco che volle la costruzione del primo nucleo della scuola materna parrocchiale: “Sapeva quanto fosse importante – spiega ora don Paolo – lavorare per l’educazione e la formazione delle giovani generazioni. Seguendo il suo insegnamento ancora oggi, con il nostro asilo, vogliamo offrire una struttura per le giovani coppie e le famiglie in cui sia possibile confrontarsi, incontrarsi e dialogare, salvaguardando i valori cristiani così importanti al giorno d’oggi. Da più di ottant’anni (l’asilo venne inaugurato nel 1929, ndr) questa scuola è un punto di riferimento per tutta la comunità”. Don Paolo opera in una delle parrocchie bergamasche della diocesi bresciana (le altre, oltre a quelle del comune di Rogno, sono situate a Costa Volpino, Lovere e Bossico). Crea qualche disagio questa situazione? “Direi di no: da una parte c’è il forte legame con la chiesa bresciana, dall’altra i miei parrocchiani si sentono più bergamaschi, ma essendo una terra di confine le due anime del nostro paese convivono senza problemi e anzi diventano un’occasione di crescita e di arricchimento per tutti”.

Bessimo di Rogno. Si parte e si arriva nella frazione toccando Monti, Madonna del Dosso Lungo e San Vigilio

Il Sentiero del sole e della luna con un panorama incantevole Superato l’abitato di Rogno, continuando sulla SS. 42 si incontra la nuova zona industriale, poco prima, sulla sinistra, in corrispondenza di un gruppo isolato di costruzioni una stradetta asfaltata porta alla località Sorec. Qui, nelle vicinanze di una cooperativa, si può lasciare l’automezzo ed imboccare il sentiero. Sulla sinistra la zona è dominata dal pilastro roccioso del Coren Pagà, raggiungibile in 20 minuti. La strada sterrata sale dolcemente conducendoci alla periferia della frazione Bessimo. Lasceremo alla destra

la strada che scende verso il paese e continueremo a salire mantenendo la sinistra. Superata una curva troveremo il segnavia CM 7 e imboccheremo il sentiero. Incontrata una cappelletta saremo sicuri di procedere nella giusta direzione. Giunti ad un bivio si procede verso le case di Monti, si attraversa il paese. Incontrata la Comunale per San Vigilio si tiene la sinistra giungendo al cimitero. Questo panoramico tratto ci conduce ad un secondo bivio dove, incontrato il segnavia, scenderemo a sinistra sino al Santua-

rio della Madonna del Dosso Lungo. Lasciata la chiesetta e guadata la valle il sentiero riprende a salire portandoci a San Vigilio. Giunti alla periferia si prosegue imboccando la vecchia Comunale per Castelfranco proseguendo fino alla strada asfaltata per Rogno. La si segue per circa 2 km sino a una piazzola sulla sinistra di un tornante dalla quale si riprende il sentiero portandoci in Località Spiazzi. Ripreso il cammino in breve giungeremo sulla comunale asfaltata per Rogno. Superato il gruppo di case si ritorna a Rogno.


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A Cazzago San Martino il Giro dei boschi

Franciacorta

Il Comune di Cazzago San Martino con l'Assessorato allo sport e tempo libero e in collaborazione con l'Associazione sportiva “Avis Sport Cazzago San Martino” organizza, domenica 17 ottobre, a Calino di Cazzago San Martino, la prima edizione del Giro dei boschi, una corsa su strada provinciale Fidal competitiva per Assoluti, Amatori e Master. Accanto alla prova competitiva di 8 km (inizio alle 9.30), gli appassionati si possono misurare in una camminata in collina di 4 km con ritrovo e partenza dalle ore 8.45 in Piazza Caduti di Calino. Per la gara competitiva il costo è di 5 euro, mentre per quella non competitiva il costo è di 3 euro con riconoscimento finale (1,50 euro senza riconoscimento).

Gussago. Sono 1.300 gli alunni delle scuole del Comune che potranno incontrare i loro scrittori preferiti

“Mangiastorie”, fiabe in classe Sei giorni per imparare a mangiare le storie e per scoprire personaggi senza età. Dall’11 al 17 ottobre sono in programma laboratori e letture di Davide Lorenzini

Sei giorni per imparare a mangiare le storie. Sei giorni per scoprire il piacere di leggere, insieme a personaggi senza età con cui crescere. Arriva per la prima volta a Gussago il festival della letteratura dedicato a bambini e ragazzi compresi tra i 5 e gli 11 anni, la rassegna chiamata simpaticamente con il nome di “Mangiastorie” in programma dall’11 al 17 ottobre e permetterà agli oltre 1300 alunni delle scuole gussaghesi di incontrare i propri scrittori preferiti

grazie a incontri, letture, laboratori e spettacoli. Il festival nato sotto la direzione artistica di Cosetta Zanotti aiuterà i piccoli lettori a confrontarsi con temi vari che andranno dalle emozioni, per poi passare alle lingue lontane, ai giochi della tradizione all’handicap al cibo, in un viaggio

intenso percorso a fianco di Vincenzo Beschi,Marisa Bonomi, Shafali Mathur, Eleonora Mor, Davide Calì, Claudio Comini, AntonGionata Ferrari, Massimiliano Maiucchi, Manuela Monari, Giusi Quarenghi, Silvia Roncaglia, Annalisa Strada e Andrea Valente. Numerose anche le occasio-

ni di approfondimento aperte a tutta la cittadinanza, che si apriranno lunedì 11 ottobre alle 20.45 nella chiesa di San Lorenzo con Giusi Quarenghi, autrice del libro “Io ti domando. Storie dall’antico testamento”. Martedì 12 ottobre alle 16 sarà invece la volta di un’incontro dedicato agli insegnati con la psicoterapeuta Marisa Bonomi che affronterà il tema de “La ricchezza della diversità. Lavorare con le famiglie immigrate e i loro bambini”. Alle domande “Come scegliere un libro per i nostri bambini? A che età iniziare a leggere? Quali sono i titoli senza tempo per la letteratura dell’infanzia?” risponderà invece giovedì 14 ottobre alle 20.30 l’esperto Gigi Paladin, responsabile del progetto “Nati per leggere”, in un incontro dibattito ospitato dalla scuola primaria della frazione di Casaglio. Infine lo spettacolo teatrale “I musicanti di Brema” del Teatro a Pedali, domenica 17 ottobre alle 16 nel salone mons. Bazzani, chiuderà la rassegna rinnovando l’invito per il prossimo anno.

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Anche il biologico partecipa alla Fiera L’azienda BioBiò di Vobarno è presente a Franciacorta in Bianco con prodotti biologici: produce, infatti, carne, ottenuta dai vitelli nati nella loro stalla, e formaggi quali il primo sale, lo stagionato di montagna, la ricotta e il caprino. Il latte crudo, prodotto dalle loro vacche, viene venduto attraverso i distributori automatici a Vobarno, presso la loro sede, a Moniga del Garda e a Manerba. I prodotti BioBiò possono essere acquistati ogni sabato al mercato di prodotti biologici Meglio Bio presso la Cascina Maggia a Brescia, al mercato di produttori sul lungolago di Salò ogni martedì oltre che nell’azienda a Vobarno. Nell’azienda c’è anche un piccolo allevamento di capre.

Castegnato. Da venerdì 8 a domenica 10 ottobre torna la rassegna dedicata ai prodotti lattiero-caseari

“Franciacorta in Bianco” al via: sapore e delizia per il palato Una delle più ricche vetrine di prodotti lattiero-caseari, realizzati con latte vaccino, caprino, ovino e latte crudo: 100 espositori e 400 formaggi di Daniele Piacentini

Da venerdì 8 a domenica 10 ottobre, Castegnato torna ad essere per tre giorni la capitale dell’arte casearia italiana. Per il 15° anno, il polo fieristico di via 2 Giugno ospita infatti “Franciacorta in Bianco”, manifestazione nata nel 1995 con l’intento di valorizzare il latte e i suoi derivati. Nei tre lustri appena trascorsi la kermesse castegnatese si è guadagnata sul campo i galloni del prestigio nazionale, tanto da essere ritenuta ormai “la più autorevole rassegna nazionale del settore”. La definizione non è una piaggeria di chi scrive, ma l’autorevole commento di Corrado

Barberis, presidente dell’Insor (l’Istituto nazionale di sociologia rurale). “Franciacorta in Bianco” è in effetti una delle più ricche vetrine di prodotti lattiero-caseari, realizzati con latte vaccino, caprino, ovino e latte crudo: si parla di 100 espositori, 400 formaggi esibiti e – stando ai dati dell’anno scorso – 12.mila visitatori. Quest’anno, in più, ci sarà la manifestazione organizzata da “Bevilatte”,

agenzia di servizi per l’agricoltura, che in collaborazione con il comune di Castegnato e la sezione locale dell’Onafha promosso la prima edizione del concorso “Miglior yogurt di fattoria 2010”, riservato alle sole aziende agricole con propria produzione e trasformazione. “Lo Sta’el dei Gaì, un formaggio dell’alta Valle Camonica”, “La salute parte dal latte”, “La carta dei formaggi: i carrelli più

gustosi della Lombardia” saranno invece i titoli delle occasioni d’incontro, confronto e scambio culturale offerte da Franciacorta in Bianco. Interverranno poi ai numerosi convegni e talk-show in calendario nutrizionisti, giornalisti ed esperti del settore. Verrà infine consegnato come da tradizione il premio speciale alla memoria dell’ ingegner Aldo Artioli e i premi giornalistici “La Fasera”.

Curiosità. Saranno presenti, fra gli altri, il Pecorino sardo, il Fiore sardo di Gavoi e il Cacioricotta lucano

Sono tante le specialità sui banchi da ogni parte d’Italia Fra le tante specialità proposte quest’anno da “Franciacorta in Bianco” c’è da segnalare il Pecorino sardo, il Fiore sardo di Gavoi, il Piave formaggio delle Dolomiti, il Montebore, il Silter Camuno, il Raveggiolo della Toscana, il Cacioricotta lucano, il Nostrano della Valle Trompia, il Raschera della Valli Monregalesi e la Robiola di Roccaverano. L’Azienda Agricola Chessa di Monte Carotto, in provincia di Ancona, presenterà inoltre il Formaggio della Sibilla, prodotto con latte di pecora ed elaborato secondo un’an-

tica ricetta custodita da un’arzilla centenariai. Anche a questa edizione parteciperanno infine Piervittorio Duberti (selezionatore e ricercatore di Acqui Terme) e Franco di Nucci, del caseificio di Nucci, antica famiglia di Capracotta, il più alto Comune dell’Italia appenninica). L’edizione 2010 di “Franciacorta in Bianco” si terrà da venerdì 8 a domenica 10 ottobre. Teatro dell’iniziativa: il polo fieristico in via 2 Giugno a Castegnato. Venerdì la kermesse aprirà alle 19, quando si terrà l’inaugurazione ufficiale. A seguire l’apertura dei can-

celli, per quella sera ad ingresso gratuito. Sabato e domenica, invece il biglietto costa 6 euro. Le degustazioni guidate, invece, hanno un costo a parte (5 euro). Ingresso gratuito, invece, per i minori di 12 anni. L’orario di apertura è fissato dalle 19 alle 23 nella serata di venerdì, 10 alle 22 nella giornata di sabato e dalle 10 alle 20 nella giornata di domenica. Ulteriori informazioni si possono reperire chiamando il numero di telefono 030/2146881, oppure visitando il sito www.franciacortainbianco.it.


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Rovato: fa discutere il progetto del depuratore Nello scorso numero abbiamo parlato dell’ipotesi portata avanti dall’AAto di realizzare un nuovo depuratore a Rovato, ma non abbiamo dato notizia del malumore che serpeggia. Un apposito comitato “Giù le mani dal Duomo”, guidato dal suo presidente Pierino Danesi, ha preso carta e penna e ha raccolto le firme per bloccare il progetto. Il motivo principale è la collocazione in una zona (la frazione Duomo) che è stata bonificata 300 anni fa ed è molto fertile. Danesi, consigliere comunale e cavaliere della Repubblica, sottolinea “che il depuratore va fatto, ma senza distruggere un territorio che ha già dato la Brebemi e l’Alta Velocità. Basta spostarlo di 300 metri nel mezzo di queste nuove infrastrutture”.

Fondazione Cogeme. Presentati i primi dati relativi alla campagna di indagini per monitorare il territorio

“Franciacorta sostenibile”: non mancano le criticità “Franciacorta sostenibile”, il progetto di monitoraggio ambientale di Cogeme Onlus in collaborazione con una ventina di Comuni della Franciacorta, inizia a sfornare i primi risultati. Negli scorsi giorni la sede rovatese di via XXV Aprile ha ospitato la presentazione dei dati relativi alla doppia campagna di indagini condotte su aria, traffico ed altro ancora condotta prima a febbraio e poi a giugno, in modo da avere dati relativi sia alla stagione invernale che a quella estiva. Il risultato? Fra i tanti dati raccolti nelle rilevazioni, emerge un quadro generalmente nella media della fascia padana della Lombardia orientale. La Franciacorta, insomma, che nell’immaginario generale risponde a criteri di qualità della vita ed ambiente forse superiori agli standard, non manca certo di problemi e criticità. Come risolvere i problemi, ad esempio quelli relativi a certi nodi viabilistici (rotonda Bonomelli, ex strada statale 11 e provinciale da e per Iseo giusto per fare tre esempi su tutti) che influenzano pesantemente anche la qualità dell’aria e quindi quelli della vita di

tutti i giorni? Non certo con provvedimenti estemporanei, o peggio ancora presi a macchia di leopardo dalle singole Amministrazione comunali. Servono, e il progetto di “Franciacorta Sostenibile” lo dimostra, azioni strutturali e sovracomunali, a livello di distretto e non più di singoli territori. L’obiettivo di Cogeme Onlus è per così dire, maieutico: senza voler proporre dall’alto risposte uniformi, i dati elaborati dalla Fondazio-

ne con la collaborazione operativa dell’ Università di Brescia devono servire ai Comuni per mettere in campo autonomamente risposte “di sistema”. Dal progetto, in tal senso, gli spunti non mancano: dalla stesura di un Regolamento edilizio comune alla certificazione energetica degli edifici, dal monitoraggio delle aree pregiate fino alla promozione delle strade ferrate come la Rovato-Iseo e la Palazzolo-Paratico, ad oggi an-

cora troppo poco sfruttate dalla popolazione e scarsamente pubblicizzate dalle istituzioni. Dietro al progetto “Franciacorta Sostenibile” c’è, oltre alla ventina di Comuni coinvolti, la regia attenta della Fondazione Cogeme Onlus, nata diversi anni fa all’interno del perimetro aziendale della multiutilites franciacortina Cogeme spa, la società di servizi pubblici locali a capitale pubblico, costituita da una settantina comunità locali lombarde. Obiettivi della Fondazione: “Sostenere e promuovere direttamente progetti per la promozione di una cultura della sostenibilità, sia in campo sociale, sia ambientale”. Cogeme Onlus contribuisce inoltre a diversi progetti anche in ambiti molto diversi tra loro per contribuire a progettare e realizzare un territorio nel quale “il sistema di relazioni e la qualità dell’ambiente siano essenziali per il benessere dell’individuo verso una prospettiva di governance sostenibile”. Tutto il patrimonio di conoscenza di “Franciacorta Sostenibile” è a disposizione di tutti sul sito www. franciacortasostenibile.org.

Rovato. La biblioteca comunale “Cesare Cantù” vive un mese particolare: i servizi riprenderanno a novembre

La lettura si prende una pausa per un trasloco forzato È un mese particolare, quello di ottobre, per la biblioteca comunale di Rovato “Cesare Cantù”. In vista infatti dell’abbandono in via definitiva dell’immobile di via Spalti Don Minzoni, sede della biblioteca fin dal settembre del 1976, il servizio di prestito libri è destinato a subire temporanee riduzioni. A partire da martedì 21 settembre il prestito interbibliotecario in uscita (ossia le richieste di testi presenti in altri Comuni e fatti arrivare alla biblioteca rovatese su esplicita richiesta degli interessati in modo tale da non doversi recare chissà dove per usufruirne) risulta infatti essere

momentaneamente sospeso. Dall’11 di ottobre, invece, l’ex carcere mandamentale che ancora oggi ospita il cuore culturale della capitale della Franciacorta resterà definitivamente chiuso agli utenti. Con esso anche il servizio di prestito dei libri subirà un temporaneo stop destinato a durare poco meno di un mese. La biblioteca “Cesare Cantù” e tutti i servizi connessi riprenderanno a pieno regime solo a partire dal 4 novembre, giorno di San Carlo, patrono di Rovato. La scelta è tutt’altro che casuale: proprio in quella mattinata, infatti, verrà inaugurato il nuovo polo della cultura che sorgerà

all’interno del palazzo cinquecentesco conosciuto nella cittadina come Casa Rovati. Sede del polo: il centralissimo corso Bonomelli, proprio all’angolo di vicolo Vantini naturale collegamento pedonale fra la cosiddetta “Strada larga” e l’acciottolato di piazza Cavour”. “La lunga chiusura, dice Ivano Bianchini, responsabile del servizio e anima ormai da quasi vent’anni della Cantù, si è resa necessaria per permettere agli addetti di ultimare le operazioni di trasloco degli arredi e dei testi oggi ancora custoditi nel vecchio edificio, dove dovrebbe trovare spazio l’archivio storico della città di Rovato”.


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Adro. Nel nuovo polo scolastico contestate le raffigurazioni del Sole delle Alpi

Ministero e Comune discutono sui simboli Intitolato alla memoria del prof. Miglio, l’edificio è entrato nell’occhio del ciclone mediatico per la presenza dei simboli politici. Si è parlato poco della struttura di Luciano Febbrari

Il nuovo polo scolastico, inaugurato di recente e intitolato alla memoria del prof. Gianfranco Miglio, ha vissuto un mese intenso di polemiche. Al centro della questione le raffigurazioni (più di 700) del Sole delle Alpi, simbolo caro alla Lega. Sui banchi, sui cestini, sui muri e sul tetto. Con un intervento il ministro dell’istruzione Gelmini ha chiesto, dopo le proteste dell’opposizione e di alcuni genitori, la rimozione dei simboli politici. Il Sindaco si è detto disponibile solo alla “razionalizzazione” dei simboli, a patto che i costi (circa 30mila euro) non siano a carico del Comune. Poco interesse, invece, per i ragazzi, attori principali della nuova struttura. Materna, elementare e media racchiuse in un unico edificio all’avanguardia e costruito secon-

Il nuovo Polo scolastico di Adro

do le più recenti tecniche. Realizzato in meno di due anni, i costi sono stati ammortizzati attraverso la cessione dell’esistente (le diverse scuole locate sul territorio) e con il concorso generoso di imprese e privati cittadini. In classe trova spazio la tecnologia: banchi ergonomici, modificabili a seconda delle esigenze dei fruitori; lavagne intelligenti e, soprattutto, in grado di ricordare e rinnovare segni e parole;

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Monte Isola sbarca a Bruxelles Monte Isola “sbarca” a Bruxelles. La suggestiva isola lacustre, appoggiata da tempo immemore nel Sebino, è stata riconosciuta nella capitale belga come una delle “nuove mete turistiche emergenti”. 25 le località premiate durante la Giornata europea del turismo, incentrata sul turismo acquatico. A tutte è andato l’ambito premio “Eden”, che punta ad aumentare la visibilità di destinazioni di eccellenza, cercando di valorizzare la diversità e la qualità del patrimonio del Vecchio Continente, attirando visitatori in tutti i periodi dell’anno. A convincere i giurati europei, oltre all’indubbia bellezza naturalistica di Monte Isola, sono stati piccoli gioielli come il Santuario della Madonna della Ceriola e la Rocca Martinengo. La fama dell’isola è poi dovuta alla produzione delle reti. Una volta erano solo da pesca ed erano le donne le principali artefici di una realtà produttiva nota nel mondo per la sua qualità. Così, se in passato le reti di Monte Isola erano apprezzate da Alessandro Manzoni, che le utilizzava per i roccoli che aveva nel lecchese, molto più recentemente (nel 1990 e nel 2002) le stesse sono state utilizzate per i mondiali di calcio. Tra le altre bellezze premiate spuntano località turistiche definite “le nuove potenziali nuove stelle d’Europa e del Mediterraneo”: c’è Nin, ribattezzata la “Gerusalemme croata” per la sua rilevanza storica, o il secondo lago vulcanico più grande del mondo, quello del monte Nemrut, in Turchia, abbinato alla cittadina di Bitlis.

computer dialoganti tra loro grazie a un server centrale. La lavagna interattiva multimediale, ad esempio, è un dispositivo elettronico con pennarelli virtuali. Tutte le informazioni visualizzate sulla lavagna interattiva possono essere stampate, salvate e inviate tramite posta elettronica e pubblicate sul sito web della scuola, dando così la possibilità agli studenti di scaricare il materiale.

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Sebino

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Sulzano: un corso per le attività commerciali Gli esami non finiscono mai, così recita un vecchio proverbio, e nel caso del Sebino è proprio vero. Infatti il Comune di Sulzano, in qualità di Ente capofila del Distretto Centro Lago Bresciano, insieme ai Comuni di Sale Marasino, Monte Isola, Marone, Zone e ad Isfor 2000, ha organizzato un corso gratuito rivolto ai titolari di attività commerciali e di pubblici esercizi intitolato “Tecniche di promozione delle piccole strutture commerciali nell’ambito dei Distretti Diffusi per il Commercio”. Il programma prevede alcuni punti importanti come la “definizione degli obiettivi strategici” e “l’importanza di una strategia comune territoriale”.

Iseo. Il Dipartimento di salute mentale e altre realtà partecipano, il 10 ottobre, alla Giornata mondiale

Il problema salute mentale I disturbi riguardano il 12% della popolazione mondiale. Secondo le statistiche del 2002 dell’Oms, 154 milioni di persone soffrono di depressione pagine a cura di Alba Vezzoli

In occasione della Giornata Mondiale per la Salute Mentale, il 10 ottobre, verranno proposti, come ogni anno, eventi culturali dislocati su tutto il territorio della provincia allo scopo di promuovere la sensibilizzazione alla salute mentale. Organizzatori di queste iniziative sono: il Dipartimento di salute mentale di Iseo dell’Azienda Ospedaliera Mellino Mellini, i Comuni di Capriolo, di

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Rovato, di Orzinuovi, la Fondazione Isparo e l’Associazione Culturale Pangloss di Iseo, l’Associazione Il Club di Palazzolo, l’associazione “Nessuno è Perfetto” di Rovato, il Centro socio-culturale La Manica e la cooperativa “La Nuvola” di Orzinuovi. Per ogni singola iniziativa saranno coinvolti attivamente da parte degli operatori e degli utenti dei servizi psichiatrici, Gruppi ed Associazioni specifici del territorio; questo allo scopo di continuare l’opera di costruzione di una rete sociale che ha l’obiettivo di combattere lo stigma e il pregiudizio nei confronti della malattia mentale e di creare relazioni come possibile stimolo al benessere sociale della comunità. Come recitava lo slogan di qualche anno fa attraverso questa giornata si vogliono abbattere i muri: i muri non sono più quelli del manicomio, ma sono costituiti coi mattoni della solitudine, cementati dalla rassegnazione, dalla carenza di risorse ed energie per la cura, intonacasti dal pregiudizio e dall’indifferenza.


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Lago d’Iseo. Il progetto per il miglioramento delle condizioni ecologiche si protrae ďŹ no a metĂ del 2011

Diversi attori per un obiettivo: proteggere le acque lacustri Non solo un'attrattiva, ma anche una risorsa da valorizzare. ComunitĂ montane, Province, Comuni, Asl e altri enti sono uniti in uno sforzo comune Il lago d’Iseo: non solo un’attrattiva per turisti, ma una risorsa da sviluppare in maniera consapevole e intelligente in una “visione strategica e di insiemeâ€?. Un’esigenza forte quella di inserire il Sebino in un sistema che, in accordo con la moderna concezione di sviluppo sostenibile, aggreghi gli interessi, ottimizzi le risorse, riduca le problematiche locali, permetta una crescita omogenea e coordinata, e sia gestito e pianiďŹ cato nell’ottica di una visione partecipata che coinvolga direttamente le realtĂ locali. ComunitĂ montane, Province, Consorzi, Asl e tanti altri enti: uno sforzo che sta dando i suoi frutti. Il 2005 è stato l’anno della svolta: dopo una serie di attente analisi dei principali comparti che caratterizzano le condizioni ambientali, sociali e culturali del territorio, si è passati alla creazione di progetti di

Il lago d'Iseo visto da Punta Almana

intervento. Il primo frutto concreto di questi sforzi è stato il progetto “Coordinarsi per Agire Insieme sulle Acque del Sebinoâ€? che ha portato alla costituzione nel 2007 del “Documento strategico del Sebinoâ€? e al relativo progetto di “realizzazione di interventi condivisi ďŹ nalizzati al miglioramento delle condizioni ecologiche, dello stato qualitativo e alla rinaturalizzazione del Lago d’Iseoâ€?.Il progetto ha pre-

so il via nel 2008 e si protrarrĂ ďŹ no a metĂ del 2011; costo dell’operazione 845mila euro, di cui 450mila concessi dalla Fondazione Cariplo. Il Documento ha individuato inoltre la necessitĂ della costituzione di una “Cabina di regiaâ€? al ďŹ ne di gestire lo sviluppo del sistema Sebino. Tale documento è stato ďŹ rmato lunedĂŹ 4 ottobre presso la Chiesetta di Negrignano (ex Manifattura Sebino) a Sarnico, al termine di un convegno. Oltre

alla presenza dell’Assessore all’Ambiente, Reti, Energia della Regione Lombardia, Marcello Raimondi, erano presenti l’assessore all’ambiente e tutela risorse naturali della Provincia di Bergamo, Pietro Romanò; l’assessore alla tutela dell’ambiente, ecologia e attivitĂ estrattive, energia della Provincia di Brescia Stefano Dotti; i direttori dell’Asl di Brescia, Carmelo Scarcella, e dell’Arpa, Antonio Dalmiglio.


Comune di Chiari Assessorato al commercio e attivitĂ produttive


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Le sculture arrivano in piazza

Chiari

“Come imperturbabili dei” e “Trionfo della memoria”, due opere bronzee dello scultore bergamasco Ugo Riva, sono state collocate in esposizione, il 28 settembre, di fronte all’ingresso del Municipio in piazza Martiri della Libertà. Altre due opere, vincitrici della precedente edizione del Concorso di scultura indetto dall’Amministrazione, erano state collocate nel centro. “Dinamica” di Giancarlo Marchese, all’imbocco di Villatico e “Le pratiche della vita di ogni giorno” di Franca Ghitti, posizionata nella fontana antistante la sede municipale. A fine ottobre, un’altra opera di Ugo Riva,”Casa della memoria”, vincitrice della seconda edizione del concorso di scultura, troverà spazio nello slargo di via Bettolini.

Cultura. Dopo il successo della prima edizione, domenica 10 ottobre si replica dalle 10 alle 21 in piazza

Torna Blues and jazz Festival di Claudia Morandini

Si rinnova l’appuntamento con “Chiari blues&jazz festival”. Dopo il successo della prima edizione domenica 10 ottobre si replica. Dalle 10 alle 21 vie e piazze cittadine saranno teatro di sonorità che si diffonderanno in ogni dove. Promossa dalla Società consortile per la promozione dell’aerea del Centro storico di Chiari, dall’Assessorato alle attività produttive in collaborazione con l’associazione Le Botteghe di Chiari, la giornata vedra’ protagonisti gruppi musicali di spessore. Dalle 10 alle 11.30 e dalle 16.30 alle 18 sarà la Magicaboola brass band a muoversi all’interno del centro storico in una sorta di concerto itinerante. Alle 15.30 in piazza Zanardelli spazio al jazz con i Bossaproject4, per lasciare posto, alle 17, a Filippo Pardini and jazz quartet. Esibizione Blues in contemporanea invece

alle 18, per i Roberto Bellan Organ quartet in piazzetta Marengo, mentre i Cex deluxe suoneranno in via Degasperi. La giornata musicale si concluderà alle 19.30 con un concerto di jazz&blues in piazza Zanardelli a

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opera degli “Smog Stefania Martin open group”. Ma non sarà la musica la sola protagonista del 10 ottobre. Il Festival sarà affiancato da un concorso per giovani talenti – Artist’ new generation – anch’esso alla sua seconda edizione, dal

suggestivo tema “Sguardi tra arte e musica”. Il concorso è riservato ad artisti e fotografi di età compresa tra i 16 e i 36 anni non compiuti al 10 ottobre e le opere resteranno esposte nel corso della giornata nel centro cittadino. Pittura e fotografia le due sezioni scelte all’interno delle arti visive. La premiazione delle migliori produzioni (500 euro per la fotografia e 1000 euro per la pittura) avverrà alle 19, ad opera di una giuria qualificata nella centrale Piazza Zanardelli. Vero tributo all’arte declinata nelle sue molteplici espressioni, con questa manifestazione – in contemporanea con la mostra in Villa Mazzotti dedicata all’Arte in Lombardia nel secondo dopoguerra – Chiari riconferma la sua volontà di trasformarsi in cittadina viva, ricca di spunti culturali, contenitore ideale di aggregazione di qualità e richiamo di grande pubblico. Per l’occasione i negozi del centro rimarranno aperti.


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GIULIO CONIGLIO FA MERENDA

In un libro le ricette per piccoli cuochi Si chiama Giulio Coniglio, è un ottimo cuoco, ama i bambini e insegna loro a cucinare con allegria. E sabato 9 ottobre, alle 15, ha dato appuntamento a tutti i suoi fans in Piazza delle Erbe a Chiari, dove presenterà il suo libro di ricette dedicato ai cuochi in erba. Ricette semplici naturalmente, gustose, ma soprattutto sane e a proporle sono l’istrice Ignazio, la lepre Gelsomina, l’oca Caterina, il topo Tommaso. Edito da Franco Cosimo Panini, sarà l’illustratrice Febe Sillani lo chef di questo laboratorio dedicato ai piccini che si divertiranno a realizzare “facce buffe” con ingredienti sfiziosi. Il libro è stato pensato per i bambini con pagine plastificate. Si può avere una copia omaggio presso l’edicola in via XXVI aprile, 29.

Azienda ospedaliera Mellino Mellini. Una collaborazione positiva con l’associazione Amici per il Cuore

In prima linea con le campagne di informazione e prevenzione La Giornata mondiale del cuore e cardiologie aperte del 26 settembre ha visto protagonista anche il presidio clarense: sanità e volontariato sono scesi in piazza Sinergie tra l’Unità operativa di Cardiologia dell’Azienda ospedaliera Mellino Mellini e l’associazione Amici per il Cuore da 23 anni in prima linea con campagne di informazione e sensibilizzazione sul tema della prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari. L’occasione è stata la Giornata mondiale del Cuore e Cardiologie Aperte, svoltasi domenica 26 settembre, durante la quale sanità e volontariato sono scesi in piazza a Chiari con un unico obiettivo: fare della prevenzione una mission. Soprattutto quando, come accade in Italia, i decessi legati alle malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte. Risulta chiaro pertanto l’importanza del lavoro di screaning che l’associazione clarense, in collabora-

L’Azienda ospedaliera Mellino Mellini

zione con le cardiologie della provincia, organizza periodicamente nelle piazze. L’appuntamento di domenica 26 settembre ha visto, dalle 8 alle 12.30, personale medico e infermieristico della Cardiologia clarense, e volontari dell’Associazione Amici per il cuore, effettuare gratuitamente 358 misurazioni della pressione arteriosa e valutazione del colesterolo, eseguito 60 elettrocardiogrammi-questi ultimi previa prenotazione e solo a soggetti con almeno 2 fattori a rischio a tutti

coloro che si sono presentati al gazebo allestito con la collaborazione del Gruppo Alpini locale. “A Chiari possiamo contare su una struttura straordinaria – ha affermato il presidente dell’Associazione Giacomo Fogliata – grazie anche all’ottima collaborazione che esiste con l’ospedale”. L'Azienda ospedaliera si articola in strutture di ricovero e cura (Chiari, Iseo e Orzinuovi), strutture ambulatoriali (Chiari, Iseo, Orzinuovi, Rovato e Palazzolo) e in strutture psichiatriche

territoriali. La propria offerta di servizi sanitari si rivolgea a un potenziale bacino di utenza di circa 250mila abitanti, con una dotazione di 468 posti letto accreditati e circa 1300 dipendenti. Le due strutture ospedaliere principali (Chiari e Iseo) sono connotate come ospedale per acuti e concentrano tutte le specialità di base e, nel caso di Chiari, la terapia intensiva e rianimatoria. Chiari è identificata come sede del Dipartimento di emergenza e accettazione, Iseo come Pronto Soccorso.

Assessorato ai servizi sociali. Approvato il bando promosso dalla Regione Lombardia per le famiglie

Il Comune implementa il fondo di sostegno agli affitti Un aiuto alle famiglie in difficoltà è in arrivo anche quest’anno grazie all’approvazione del bando per il Fondo sostegno affitti relativo all’anno 2010, promosso dalla Regione Lombardia e recepito dall’Assessorato ai servizi sociali clarensi. La scelta di aderire al Fondo, infatti, è a discrezione di ogni Comune dal momento che lo stesso è tenuto a contribuire con un 10% ad ogni singolo finanziamento elargito, per diventare un 20% quando si tratta di famiglie che si ritrovano ad affrontare gravi disagi economici.

Abitare in alloggi in affitto, non possedere altro alloggio o non abitare in strutture realizzate con contributi pubblici o di cooperativa edilizia: sono queste le condizioni necessarie per accedere al fondo. “Anche quest’anno – ha affermato l’assessore ai servizi sociali, Annamaria Boifava – intendiamo riconoscere questa forma di contributo alle famiglie in difficoltà economica che, nell’attuale congiuntura o di fronte a frequenti disagi occupazionali, devono fronteggiare i costi dell’affitto. Il Comune di Chiari, secondo un’ampia visione politica di hou-

Il Municipio

sing sociale e di attenzione al problema abitativo dei nostri cittadini rende disponibili, nonostante le forti ristrettezze economiche per gli Enti locali, risorse proprie finalizzate al Fondo sostegno affitti, accanto al finanziamento elargito da Regione Lombardia”. Nel 2009 sono state presentate 290 domande, 255 delle quali sono risultate in possesso dei requisiti e 207 alla fine hanno ottenuto il contributo. Per avere maggiori informazioni è attivo uno sportello al pubblico al piano terra della sede municipale.


Domenica aperto 15.30 - 19.30


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Palazzolo. La Torre di San Fedele, il Torrione e il Castello sono stati protagonisti di un progetto sperimentale

L’apertura dei monumenti piace, adesso si guarda ai traguardi futuri di Adonella Turra

È stato proprio un successo il progetto sperimentale “apertura monumenti 2010” che ha visto protagonisti tre perle cittadine come la Torre di San Fedele, il Torrione e il Castello con i suoi camminamenti sotterranei. Questa sperimentazione voluta dall’Amministrazione comunale, sotto la guida di Marco Bonari, con la collaborazione del maestro Ghidotti, e grazie all’impegno e alla volontà di ben dodici Associazioni di volontariato, ha visto in poco più di sette mesi nonostante la pausa estiva un afflusso record di circa 10mila visitatori. Turisti locali e non; visitatori venuti da diverse regioni che hanno elogiato la bellezza dei nostri monumenti ed in molti casi hanno tessuto lodi sull’organizzazione di tali eventi. La giornata di chiusura del 26 settembre è stata la ciliegina su una torta ricca di eventi, che ha visto esibirsi il Corpo musicale “Città di Palazzolo sull’Oglio” nel cortile interno del Palazzo Comunale gremito in ogni posto. A susseguirsi in Piazza Roma lo spettacolo teatral-musicale della compagnia “Il magico baule” che ha riscosso un grande successo, e nella serata l’anteprima teatrale di alcune scene de “Il popolo della torre”, spettacolo che verrà presentato l’anno prossimo, curato da Angelo Ghidotti con la regia

I bambini nella giornata del verde pulito

Il sindaco Sala ringrazia i cittadini “È una battaglia, quella della pulizia della città, che passa innanzitutto da uno sforzo dell’Amministrazione comunale e delle istituzioni. ma anche dal vostro aiuto per lottare e avere la città pulita. Dobbiamo continuare a credere insieme che la città è il luogo dove abitiamo, è il luogo davvero di tutti. La pulizia è il primo biglietto da visita che abbiamo verso chi vieni da fuori, è nostro dovere presentarci nel migliore dei modi”. Con queste parole il Sindaco esprime soddisfazione per la pulizia della città che ha coinvolto in prima persona i cittadini.

Per migliorare il servizio di pulizia strade e parchi della città sono stati organizzati incontri con Sogeim e Cogeme al fine di creare una solida sinergia collaborativa. Il primo cittadino crede, inoltre, che “sia doveroso incrementare azioni di sensibilizzazione partendo dal mondo scolastico”. Il verde dei nostri parchi, quello che accompagna il corso del nostro fiume Oglio e quello che rende il paesaggio vivo e sano vicino alle nostre case, deve essere un bene prezioso che appartiene a tutti e tutti hanno la responsabilità di mantenerlo e di preservarlo”.

EVENTI EVENTI I

di Massimo Venturelli, un omaggio al grande monumento che sovrasta la città. Quando un progetto giunge alla conclusione è doveroso tirare le somme e non pensare sia finito tutto ma è il punto di partenza per ricominciare a lavorare. Bisogna dunque analizzare numeri e trasformare l’esperienza passata per costruire un nuovo progetto per l’anno prossimo. Un lavoro che da subito prende il via e si pone già da oggi l’obiettivo di incrementare le presenze strutturando al meglio ogni azione che si andrà a realizzare. La stretta collaborazione tra il Sindaco e l’Assessore al Commercio e vicesindaco Romana Turra sarà priorità, per individuare le sinergie costruttive con le risorse commerciali presenti sul territorio. Un’attenzione particolare al settore ristorazione in quanto si devono individuare insieme proposte complete in chiave turistica per offrire maggiori servizi e competitività sul mercato. Per quanto riguarda la promozione diventa necessario elaborare un piano di interventi mirati tesi alla promozione. C’è convinzione e positività nel credere che realizzare progetti turistici significa anche creare nuovi posti di lavoro; per questo è prevista una collaborazione con l’Istituto “IPS G. Falcone” che da anni attua progetti didattico-formativo nel settore turistico e culturale di impresa.



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Economia L'incontro

Alessandra Morandi Con la sorella Carola gestisce l’agriturismo Dosso Badino

Passione per la natura, passione per il cibo A Monticelli Brusati l’esperienza dell’azienda famigliare L'agriturismo Dosso Badino di Monticelli Brusati

di Luciano Febbrari

Una gestione famigliare per un ambiente che vuole essere prima di tutto accogliente e alla portata di bambini e adulti. Nel cuore della Franciacorta, precisamente a Monticelli Brusati, si può trovare l’azienda agricola-agrituristica Dosso Badino, che si estende su una superficie di 10 ettari ed è ammessa a regime biologico. Le sorelle Morandi, Alessandra, che dal 2008 è anche presidente regionale di Terranostra Lombardia, e Carola, gestiscono dal 1999 l’agriturismo di via Europa 53. Il punto di forza, forse la spiegazione del successo del modello agrituristico, risiede proprio nel fatto che l’imprenditore si mette in gioco in prima persona, apre le porte di quell’azienda che è anche la sua casa. “Oggi il consumatore – afferma Alessandra – matura sempre più interesse per quello che mangia. Cerchiamo, quindi, di renderlo consapevole per valorizzare i prodotti di un comparto come quello agricolo colpito dalla crisi economica e dalla contraffazione dei prodotti italiani”. Forte di una posizione strategica, il complesso rurale, antica Badia di fine Seicento, è posizionato sopra un ampio dosso (da qui il nome di Dosso Badino) in una conca immersa tra i vigneti dove si allevano numerose specie di animali. Da qui sono agevoli le escursioni in bicicletta al lago d’Iseo, alle Terme di Ome, all’Abbazia olivetana di Rodengo Saiano e alle tante cantine presenti sul territorio. Sui terreni – riconosciuti come biologici – dell’azienda sono coltivate molte piante officinali. La

realtà agricola, presente da tre generazioni (prima delle sorelle, c’erano il padre e il nonno), si accompagna a quella dell’agriturismo con la proposta di tanti piatti gustosi: dalle specialità tipiche bresciane (casoncelli alla

bresciana e manzo all’olio di Rovato) alla rivisitazione di ricette innovative, tipiche del Dosso Badino. C’è anche la possibilità di assaggiare lo spiedo. Con uno spazio di 80 posti la cucina è, comunque, tipicamente bresciana

La garanzia di Terranostra Dal 2008 Alessandra Morandi è anche la presidente regionale di Terranostra Lombardia, l’associazione per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio di Coldiretti, la più importante associazione agricola nazionale. “L’agriturismo, come sottolinea Alessandra Morandi, diventa uno strumento intelligente per promuovere il made in Italy”. Terranostra è oggi un punto di riferimento sia per le imprese che per i consumatori. Le aziend (fra queste l’agriturismo Dosso Badino), che necessitano di un quadro normativo efficace, trovano nell’associazione formazione, informazione, assistenza, consulenza e promozione. I consu-

matori, invece, si sentono tutelati e garantiti dalla presenza dell’associazione. Promuove: accoglienza di qualità; tutela del paesaggio e dell’ambiente; l’impiego a tavola dei prodotti locali a chilometri zero, di origine certa; la vendita diretta dei prodotti; la diffusione di sistemi e metodi produttivi a basso impatto ambientale. La verifica del possesso e della conservazione dei requisiti da parte delle aziende che si fregiano del marchio di qualità Terranostra viene effettuata attraverso la struttura nazionale, regionale e provinciale dell’associazione e con la collaborazione degli ospiti. Per informazioni, www.terranostra.it.

con antipasti su taglieri caserecci, ravioli di Breno, arrosto freddo alle erbe aromatiche, torte di mele e nocciole e crema cotta al caffè, solo per fare alcuni esempi. Non solo alloggio e ristorazione. Fra le attività (la cui offerta è stata ampliata nel corso degli anni), si segnala la collaborazione con numerosi istituti ed enti (da aprile è membro delle Fattorie del Panda). In particolare partecipa dal 2002 (già prima di questa data sviluppava servizi analoghi) al circuito delle Fattorie didattiche della Regione Lombardia. A questo proposito è giusto ricordare che il 26 settembre è stata vissuta una giornata importante con il coinvolgimento di molti bambini: “L’obiettivo – spiega Alessandra – è quello di rendere protagonista e non un semplice spettatore il bambino. Attraverso laboratori interattivi, in un’atmosfera densa di valori veri e di storia”. Sono cinque gli itinerari proposti: per tutti i percorsi si possono visitare, accudire e accarezzare gli animali della Fattoria e il piccolo museo agricolo. All’interno della cascina, come si diceva in precedenza, è stato allestito un piccolo museo con gli attrezzi che hanno caratterizzato la vita agricola negli ultimi cinquant’anni. Di fondo resta sempre il desiderio di trasmettere “il grande amore che ci lega a questa cascina, la forte passione per l’attività agricola e il profondo rispetto per gli animali”. Vengono, quindi, proposti laboratori interattivi durante la mattinata per la Scuola materna, elementare e media. Quando? Tutti i giorni, tranne il sabato e la domenica. I ragazzi sono coinvolti in esperienze di manualità per mezzo dei laboratori e dei “lavori” nella fattoria.


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La circolare fiscale Un servizio di consulenza a disposizione dei nostri lettori per supportarli in merito ai principali quesiti di natura fiscale, giuridica e amministrativa. Con il mese di ottobre inizia una nuova rubrica per districarsi nella selva delle norme. Si sa che l’Italia è un Paese in grado di sfornare leggi su leggi, a volte di difficile interpretazione. Ringraziamo fin da questo primo numero lo Studio B&B e Ass.ti (via Roma 2/a Paderno Franciacorta; tel/ Fax:030.6857086 o www.bbassociati.com) che ci accompagnerà in questo viaggio. Speriamo che le nostre indicazioni possano essere utili a quanti si ritrovano di fronte a dubbi e perplessità.

Ministero del Tesoro. Si prevede la possibilità di sospendere fino a 18 mesi le rate del mutuo

Mutui: un fondo di solidarietà per l’acquisto della prima casa di Andrea Belleri - Studio B&B e Ass.ti

È stato autorizzato dal Ministero del Tesoro il fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa. Il fondo prevede la possibilità di sospendere fino a 18 mesi le rate del mutuo, sia a tasso variabile che a tasso fisso,contratto con una banca per l’acquisto di un’unità immobiliare,sita in Italia, adibita ad abitazione principale. Il fondo prevede che le rate vengano sospese non cancellate, pertanto, le scadenze slitteranno di 18 mesi o fino al periodo per cui si richiede la sospensione. Per accedere e usufruire della sospensione di cui sopra,i soggetti interessati devono essere in possesso, alla data di presentazione della domanda, dei seguenti requisiti soggettivi: titolo di proprietà sull’immobile oggetto del mutuo, il quale non deve rientrare nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 ne avere caratteristiche di “lusso”; per l’immobile in oggetto si deve avere contratto un mutuo stipulato da oltre un anno alla data di presentazione della domanda il cui importo non superi i 250mi-

la euro; l’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non deve superare i 30mila euro. L’ammissione è subordinata anche alla sussistenza di almeno uno tra i seguenti requisiti,successivi alla data di stipula del contratto di mutuo:perdita del posto di lavoro dipendente a tempo

indeterminato o termine del contratto di lavoro parasubordinato o assimilato, con assenza non inferiore a 3 mesi di un nuovo rapporto di lavoro;morte o insorgenza di condizioni di non autosufficienza di uno dei componenti del nucleo familiare; pagamento di spese mediche o di assistenza do-

miciliare non inferiori a 5mila euro annui; spese di manutenzione straordinaria, ristrutturazione o adeguamento dell’immobile oggetto del mutuo sostenute per opere necessarie e per un importo non inferiore a 5mila euro; aumento della rata del mutuo, regolato a tasso variabile, rispetto alla scadenza precedente, di almeno il 25% in caso di rate semestrali e di almeno il 20% in caso di rate mensili. La domanda per ottenere la sospensione della rata del mutuo, reperibile all’indirizzo internet:www.dt.tesoro. it/it/doc_hp/fondomutuipc.html, deve essere presentata alla propria banca con la quale si ha in corso il mutuo. In attesa di ulteriori aggiornamenti in merito, si ricorda che il fondo è finanziato con 20 milioni di euro e la sospensione delle rate sarà concessa fino ad esaurimento del medesimo, pertanto la tempestività nella presentazione della domanda può garantire l’accessibilità all’agevolazione. Nella domanda dovrà essere indicato il periodo di tempo per il quale viene richiesta la sospensione e dovrà essere allegata l’attestazione Isee e la documentazione che conferma gli eventi negativi che consentono di accedere alla sospensione.

Agenzia delle entrate. Sono state indicate le modalità per fruire dell’esenzione del canone Rai

Hai più di 75 anni? Puoi non pagare il canone della Rai L’Agenzia delle entrate ha indicato le modalità per fruire dell’esenzione del canone Rai, per i soggetti over 75, dovuto a partire dal 2008, come disposto dalla Legge finanziaria 2008. Possono fruire del beneficio: i contribuenti che hanno compiuto 75 anni di età entro il termine per il pagamento del canone o alla data in cui viene attivato l’abbonamento;non convivono con altri soggetti diversi dal coniuge; hanno un reddito che, unitamente a quello del proprio coniuge convivente, non è superiore complessivamente ad euro 6.713,98 annuo. Questo limite va calcolato sommando il reddito

del soggetto interessato e quello del coniuge convivente riferito all’anno precedente a quello in cui si intende chiedere l’agevolazione. Dal calcolo sono esclusi i redditi esenti da Irpef e il reddito dell’abitazione principale con relative pertinenze. I soggetti interessati devono richiedere l’esenzione presentando una dichiarazione sostitutiva attraverso la compilazione del modello disponibile in internet o presso gli uffici dell’Agenzia delle entrate. Il modulo va consegnato agli uffici locali o spedito (tramite plico raccomandato senza busta e con la fotocopia del documento di identità), al seguente in-

dirizzo: Agenzia delle Entrate Ufficio Torino 1 S.A.T., Sportello abbonamenti Tv, 10121 Torino. Per coloro che fruiscono per la prima volta del beneficio la dichiarazione va presentata entro il 30 aprile se la richiesta si riferisce al primo semestre o entro il 31 luglio se la richiesta si riferisce al secondo semestre. Per i soggetti che attivano per la prima volta un abbonamento Rai e sono in possesso dei requisiti entro 60 giorni dal momento in cui è sorto l’obbligo di pagare il canone. I contribuenti che hanno già pagato il canone per gli anni 2008, 2009 e 2010 potranno chiederne il rimborso.


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Vending. La distribuzione automatica tra partite da vincere e frontiere sempre nuove da raggiungere

Regole certe e promozione della salute: nuove sďŹ de del mercato Pierpaolo Turotti, ad di Ovdamatic una realtĂ leader del settore, illustra gli impegni assunti dal settore per far fronte alla crisi che si è fatta sentire anche in questo mondo di Massimo Venturelli

Il mercato del vending, termine tecnico che indica la distribuzione automatica, è come molti altri maturo; la crisi economica ha enfatizzato un processo in corso da tempo che vede un impoverimento progressivo del settore e dei suoi attori. Per questo motivo gli attori del settore (rappresentanti dall’associazione ConďŹ da) sono impegnati nella deďŹ nizione di strategie e di assetti normativi che possano portare a una auspicata normalizzazione del settore. Pochi sanno, infatti, che dietro uno dei tantissimi distributori automatici presenti in luoghi pubblici e in un numero sempre piĂš elevato di aziende private, si cela un mondo fatto di tanti operatori. Molti, la maggioranza, hanno operato e operano con correttezza. Altri, fortunatamente pochi, non si sono fatti troppi scupoli e,

Pierpaolo Turotti, ad di Ovdamatic

allettati dalla possibilitĂ di ampliare le loro quote di mercato, hanno introdotto elementi che hanno stravolto le regole del gioco. “Per questo motivo – afferma Pierpaolo Turotti, ad di Ovdamatic e membro del consiglio di ConďŹ da – la nostra associazione ha lavorato per la deďŹ nizione di un capitolato d’appalto tipo, per fare in modo che, nelle gare indette dagli e nti pubblico,

vengano tenute nelle giuste considerazioni e proporzioni le necessitĂ degli enti e le garanzie di qualitĂ e di servizio che il gestore e l’ente stesso devono assicurarre al consumatore ďŹ naleâ€?. Il lavoro, in sostanza, è stato dettato dalla necessitĂ di non far pensare in sede di assegnazione di appalto quanto il gestore di distributori automatici offre all'ente pubblico. Una battaglia

difďŹ cile ma che, per l’ad di Ovdamatic, potrebbe essere prossima a conclusione. C’è un altro campo su cui chi opera nel vending sta giocando una partita altrettanto importante. ConďŹ da ha infatti dato vita al Progetto Sani e in Forma per la promozione della salute; al consumatore viene data la possibilitĂ di scegliere dai distributori automatici prodotti salutar a basso contenuto calorico e tipici del territorio e della dieta mediterranea. Sul progetto ConďŹ da ha avviato un confronto a piĂš livelli perchè quella della salute deve essere preoccupazione condivisa. C'è un altro campo in cui Ovdamatic sta producento uno sforzo particolare: si tratta del mercato delle cialde. Anche in casa (almeno nelle intenzioni delle grandi torrefazioni) la moka dovrebbe (o forse avrebbe giĂ dovuto) lasciare il posto alle macchine. Una prospettiva che ha conosciuto dei rallentamenti perchè il privato sino a oggi non ha trovato assistenza per la propria macchina da caffè una volta che questa aveva dei problemi. Le statistiche dicono che a oggi sono le macchine depositate in qualche angolo della casa che non quelle in funzione. Ovdamatic apre anche a questo campo. “Come Ovdamatic – afferma ancora Pierpaolo Turotti – riteniamo che il servizio post venditasia assicurato dalla soliditĂ e professionalitĂ messa in campo negli oltre 35 anni di attivitĂ â€?.

AI SIGNORI POSSESSORI DI DISTRIBUTORI LAVAZZA FAMIGLIA

Ovdamatic distributore autorizzato Lavazza dal 1985, ha inaugurato, presso la propria sede di via Bormioli 32 Sant Eufemia e presso il bar automatico in via San Faustino a Brescia, i nuovi centri di vendita dei prodotti Lavazza dedicati alla famiglia. Interessanti novità : Vendita di prodotti e distributori semiautomatici Lavazza non sono mai legati ad impegni di acquisto futuri Il servizio di assistenza del Distributori Semiautomatici viene effettuato presso la nostra sede (non piÚ spedizioni ed ... Attese!) in tempi ridottissimi (nell’arco delle 24 ore).

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La Stella, un premio alla continuità

Le vie del gusto

Stagione di grandi emozioni in casa Monte Rossa: il Franciacorta Cabochon 2005 ha ottenuto per la decima volta il riconoscimento dei Tre Bicchieri per la Guida ai Vini d’Italia 2011, conquistando così la sua prima Stella, una tappa importante sul percorso iniziato nel 1999, quando raggiunse per la prima volta i Tre Bicchieri con il Cabochon del ’93. Con questo riconoscimento Monte Rossa è entrata a far parte del gotha di aziende che hanno saputo dimostrare negli anni una presenza continua ai vertici dell’eccellenza italiana, un gruppo di produttori selezionati per la qualità dei loro vini, che diventa ancora più esclusivo se si parla di bollicine.

Le vie del gusto. A Borgonato di Corte Franca è stato inaugurato dai fratelli Gozio dopo otto anni di lavori

Borgo San Vitale: casa per distillati di Daniele Piacentini

La Franciacorta? Ora non è più solo sinonimo di bollicine. Da venerdì 10 settembre, anche i distillati delle celebri colline bresciane hanno una casa d’eccellenza. Si tratta di Borgo San Vitale, inaugurato proprio nei giorni scorsi a Borgonato di Corte Franca. Impossibile elencare il numero degli ospiti istituzionali e non che hanno risposto all’invito dei fratelli Gozio, proprietari del Borgo oltre che della cantina Castello e delle Distillerie Franciacorta a Gussago. Otto anni di intenso lavoro – fra indagine archeologica e restauro – hanno riportato alla luce un angolo perduto di Franciacorta. Sui – e dai – ruderi del 2002, i fratelli Gozio hanno creato una distilleria che di artigianale ha solamente la nomea, essendo in realtà un punto d’equilibrio fra antiche tradizioni e moderni apparati. Accanto alla distilleria, poi, il fiore all’occhiello: il Forum Acquavitae, primo centro internazionale per lo studio su distillati e grappe. A fare la

Borgo San Vitale dei fratelli Gozio

La mostra di Bonera alla Montina La mostra personale dell’artista bresciano Alberto Bonera ha aperto i battenti domenica 3 ottobre nella suggestiva cornice della Sala Curtefranca del Museo d’Arte Contemporanea Remo Bianco in Franciacorta, fiore all’occhiello delle Tenute La Montina di Monticelli Brusati. La rassegna è un’interessante antologica, che racchiuderà più periodi della sua produzione : quadri di vario formato e tematiche (dalla natura morta, ai paesaggi, alle figure) racconteranno il per-

corso di questo eclettico artista bresciano, compositore, musicista, poeta e pittore. L’esposizione prosegue fino al 30 ottobre; è aperta tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. L’ingresso è gratuito. Nella pittura il suo percorso spa-

zia dalla natura in posa, ai paesaggi e ai ritratti preferibilmente femminili. Nella sua opera si intrecciano filosofia e colore, disciplina e invenzione, pensiero e passione.

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differenza, nell’affascinante struttura di Borgonato, non è solo l’aspetto più strettamente legato all’eccellenza produttiva, ma anche l’ambientazione. Durante i pazienti lavori di recupero i ricercatori hanno infatti trovato ben tre chiese. La prima, di poco successivo all’anno Mille dopo Cristo, si presenta piccola e semplice, attorniata com’è da diverse centinaia di tombe dell’epoca. La seconda è invece del XV secolo, con una superficie doppia della precedente e ben visibile all’occhio degli studiosi. La terza, infine, risale al XVIII secolo ed è composta oltre che dall’edificio centrale da una canonica. Nel Borgo San Vitale di oggi tutte e tre le strutture hanno cittadinanza, anche se la chiesa attuale rende maggiormente fruibile il secondo impianto, quello quattrocentesco, con all’interno richiami degli altri due edifici. Nel Borgo c’è inoltre un auditorium e un atelier della grappa. Spazio infine anche alla ristorazione di prestigio: da ottobre il Borgo sarà la nuova sede del ristorante “Due Colombe” di Rovato, diretto dalla chef Stefano Cerveni.


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Sito: www.lavocedelpopolo.it

Il Crystal di Lovere entra nel circuito Voce Sas

Cultura

Nuovo ingresso tra le Sale della Comunità che lavorano con Voce Sas, il servizio diocesano di Brescia: la sala Crystal di Lovere. La parrocchia di Lovere, sul lago d’iseo, in terra bergamasca ma in diocesi di Brescia, è dotata di una Sala della Comunità ricca di proposte e iniziative, tanto di cinema quanto di teatro. Per la programmazione ordinaria vengono proposti “Sansone” (10 ottobre alle 15) e “Shrek e vissero felici e contenti” (31 ottobre ore 10). Interessante la rassegna pomeridiana di qualità: “La vita è una cosa meravigliosa” (14 ottobre ore 15); “Basilicata coast to coast” (21 ottobre ore 15); “Il piccolo Nicolas e i suoi genitori” (28 ottobre ore15). Tutte le info su www.teatrocrystal.it

Cinema. ”Toy Story 3 - La grande fuga”, targato Disney-Pixar, arriva nelle Sale della Comunità

Gli incredibili Woody e soci Successo confermato per la pelliccola che conserva tutte le caratteristiche vincenti del primo capitolo: commuovere, emozionare e riflettere di Mauro Toninelli

È standing ovation per “Toy Story 3”. Successo ripetuto per la Pixar e per i giocattoli creati da John Lasseter nel lontano 1995. Il regista di questo capitolo è Lee Unkrich. Andy, il piccolo bambino, proprietario dei giocattoli, nei primi due capitoli, è diventato grande; ora deve andare al college. Mentre fa i bagagli decide di portare con sè l’amato Woody, da sempre il suo giocattolo preferito e di mettere gli altri in soffitta. Mentre lui è distratto, la madre mette i giocattoli in una scatola per destinarli a un asilo. Anche Woody, ovviamente alla ricerca dei compagni, finisce nello scatolone. Ha inizio così la nuova avventura che vedrà la presenza di altri giocattoli, di storie nuove e il confronto con una dura realtà, che si rivela diversa da

I film di ottobre nelle Sale della Comunità SALA DELLA COMUNITÀ - COLOGNE Shrek e vissero felici e contenti Sabato 9 ottobre ore 20.45; domenica 10 ottobre ore 15.00, 17.30. Toy story - La grande fuga Sabato 16 ottobre ore 21; domenica 21 marzo ore 15, 17.30. Inception Domenica 24 ottobre ore 20.45. L’ultimo dominatore dell’aria Sabato 30 ottobre ore 20.45; domenica 31 ottobre ore 17.30. L’apprendista stregone Lunedì 1 novembre ore 17.30. AURORA - PALAZZOLO Giustizia privata Sabato 9 ottobre ore 21; domenica 10 ottobre ore 20.30. Toy Story - La grande fuga Sabato 16 ottobre ore 21; domenica 17 ottobre ore 16, 20.30; The karate kid: la leggenda continua Sabato 23 ottobre ore 21; domenica 24 ottobre ore 16, 20.30. Mangia, prega, ama Sabato 30 ottobre ore 21; dome-

nica 31 ottobre ore 16, 20.30; lunedì 1 novembre ore 16, 20.30. DON BOSCO - PONTOGLIO Toy Story - La grande fuga Domenica 10 ottobre ore 16.15. L’apprendista stregone Domenica 17 ottobre ore 16.15. Shrek e vissero felici e contenti Domenica 24 ottobre ore 16.15. The karate kid: la leggenda continua Domenica 31 ottobre ore 16.15. PAX - PROVAGLIO D’ISEO Shrek e vissero felici e contenti Sabato 9 ottobre ore 20.45; domenica 10 ottobre ore 16.00. L’apprendista stregone Sabato 16 ottobre ore 20.45; domenica 17 ottobre ore 16.00. Toy Story 3 - La grande fuga Sabato 23 ottobre ore 20.45; domemica 24 ottobre ore 16.00; Karate kid: la leggenda continua Sabato 30 ottobre ore 20.45; domenica 31 ottobre ore 16.00.

quanto pensato: l’asilo. Da qui il desiderio di una grande fuga da organizzare. Il mondo dei giocattoli PixarDisney recupera in questo episodio alcune delle caratteristiche tipiche del primo capitolo: una sceneggiatura brillante che unisce innovazione (anche nella versione in 3D, a cui no n ha nulla da invisiare la tradizionale in 2D, la tridimensionalità dell’immagiine non risulta mai eccessiva e ingombrante o appiccicaticcia;), creatività, umorismo e capacità di emozionare; il tutto in maniera superlativa. Buzz, Woody e compagni parlano agli adulti e non solo ai bambini; ma questa non è una novità in casa Pixar, che si è sempre distinta per storie capaci di far sorridere, com muovere, emozionare e in grado anche di affrontare temi importanti e valori; basti pensare ad “Up” o “Wall-E”, per citarne due. In questa storia si ritrovano alcuni temi già affrontati come la passione per l’avventura, la fragilità degli affetti ma soprattuutto la paura di essere abbandonati e quella, altrettanto importante, di crescere. Il regista così si è espresso sul tempo che passa: “La gente ama questi personaggi, è affezionata a loro e non li vuole lasciare. Quelli che erano ragazzi quando uscì il primo film magari oggi sono genitori e aspettano di andare a vedere cosa succede con i loro figli”. In questo caso ne vale la pena.

Rodengo Saiano. Aperti i corsi presso il nuovo sodalizio che prosegue l’opera dell’Accademia “Sette note”

L’Accademia della musica per saper ascoltare i suoni Per ogni momento della nostra vita, per ogni ricordo che si ammiri nel gioco lento di un flashback o si celi nella rapidità di un gesto, ci sarà sempre un rumore, un suono, un silenzio di troppo o forse inseguito, il testo di una canzone o l’eco calma di una strofa che si scontri a ribadire che nella memoria non esistono tempi morti. La musica forse è proprio questo. La musica ci insegue e ci accompagna nella realtà di ogni giorno. La musica nasce con l’emozione, con la stessa emozione che la nuova Associazione culturale musicale bandistica “Accademia dei suoni” vuole trasmettere nel

corso del proprio operato. Costituita il 7 settembre 2010 grazie ad alcune persone legate alla passata gestione e da altre provenienti dal locale corpo bandistico A. Raineri, l’Associazione è volta a proseguire l’opera decennale della precedente Accademia musicale “Sette note”. L’apertura delle porte di Casa Rossini in via S. Rocco 1, dove si terranno i corsi, è prevista per lunedì 4 ottobre. Sotto la supervisione della presidente Amanda Mazzucchi e del Direttore didattico Davide Boccardi, l’Accademia dei suoni propone un percorso formativo completo che si estende dall’ambito strumentale (violino,

viola, violoncello, flauto, clarinetto, saxofono, tromba, chitarra classica, pianoforte, chitarra elettrica e basso) al canto lirico e moderno, oltre ad un insieme di proposte di corsi collettivi (gratuiti per gli iscritti alle lezioni di strumento) di minibanda, orchestra, coro e band per gli strumenti amplificati. Per avere informazioni la segreteria sarà aperta il giovedì dalle 17 alle 19 ed il martedì dalle 14.30 alle 16, mentre tutti i giorni dalle 17 alle 19 è garantita la disponibilità al numero 0306119644. L’Accademia dei suoni: un’accademia per conoscere l’emozione che la musica suscita. (Francesco Gavazzi)


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Il Festival musicale palazzolese nel dettaglio Schumann e Chopin. Questi i due grandi artisti a cui è dedicato “Autunno Musicale Palazzolese 2010”, festival internazionale giunto alla sua 18ª edizione. La manifestazione è promossa dall’associazione MusicArte, in collaborazione con l’associazione culturale Sconfinarte e El sonido y el tiempo, con il patrocinio e contributo del Comune, della Regione e della Provincia. Domenica 10 ottobre con “Il Settecento strumentale”, sabato 23 “Omaggio a Fryderyck Chopin”, sabato 6 novembre “Da Mozart a Schumann”. L’ultimo appuntamento è per sabato 20 novembre con la rappresentazione “Omaggio a Robert Schumann”. Molti gli ospiti, tra questi Michele Vegis, ex ballerino del corpo di ballo della Scala,

Provincia. Presente e futuro della scuola bresciana; parla l’Assessore alla pubblica istruzione Aristide Peli

Grande attesa per l’anno zero delle superiori con la riforma affidato all’assessorato di Aristide Peli, deve prendersi cura. “In tema di offerta formativa – afferma Peli – di concerto con la Regione abbiamo deciso di mantenere tutti gli indirizzi stabiliti lo scorso mese di marzo, anche se più di uno non ha riscontrato particolare gradimento presso gli studenti. L’anno scolastico servirà anche per far conoscere l’offerta formativa superiore soprattutto in campo tecnico”. Per l’assessore Peli Brescia, realtà a forte vocazione produttiva, deve riscoprire la formazione tecnica. Si tratta di una preoccupazione che nel Bresciano avvertono da più parti. Da anni le realtà imprenditoriali chiedono un maggior raccordo con il mondo della scuola che, a sua volta, va invocando la possibilità di far compiere ai propri studenti esperienze formative in azienda. Nelle intenzioni dell’assessore Peli c’è il desiderio di giungere a una sintesi delle richieste: “La scuola moderna deve formare i suoi studenti all’elasticità, deve fornire loro, oltre alle conoscenze, anche la capacità di misurarsi con un mondo del lavoro che da anni non è più caratterizzato dal posto fisso per tutta la vita”. Anche su questo fronte la Provincia sta lavorando alacremente.

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Alle attese di studenti, insegnanti e famiglie si aggingono quest’anno anche quelle della Provincia. “Quello che si è aperto il 13 settembre – afferma Aristide Peli, assessore provinciale all’Istruzione – è anche per noi un anno zero perché si vede l’avvio della riforma della scuola secondaria voluta dal ministro Gelmini”. La Provincia, infatti, ha avuto una parte attiva nella riorganizzazione sostanziale e formale delle superiori ridisegnate dal Ministro bresciano. Legittimo, quindi, che il titolare delle deleghe in materia di istruzione di Palazzo Broletto guardi con un minimo di apprensione a questo nuovo “start up”. Gran parte degli sforzi dell’amministrazione provinciale sono stati assorbiti dagli interventi di manutenzione e di messa a norma degli edifici scolastici. La Provincia è infatti proprietaria delle strutture che ospitano gli istituti superiori. Dalla Valle Camonica alla Bassa e da est a ovest, passando ovviamente per la città, sono qualcosa come cinquanta gli edifici di cui Palazzo Broletto, tramite l’assessorato

L’assessore all’Istruzione Aristide Peli

Palazzolo. Fino al 20 novembre va in scena il Festival internazionale giunto ormai alla 18ª edizione

L’Autunno musicale nel segno di Schumann e Chopin Schumann e Chopin. Questi i due grandi artisti a cui è dedicato “Autunno musicale Palazzolese 2010”, festival internazionale giunto ormai alla sua 18ª edizione. Quest’anno si vogliono celebrare i 200 anni dalla nascita dei due maestri. La manifestazione è promossa dall’associazione MusicArte, in collaborazione con l’associazione culturale Sconfinarte e El sonido y el tiempo, con il patrocinio e il contributo del Comune, della Regione Lombardia e della Provincia di Brescia. L’evento è sempre molto atteso dai palazzolesi, che custodiscono gelosamente nel loro

Dna l’amore e la passione per la musica. Il festival aprirà sabato 2 ottobre alle 21 all’Auditorium San Fedele con lo spettacolo “Omaggio a R. Schumann”. Altre date in programma sono domenica 10 ottobre con “Il Settecento strumentale”, sabato 23 ottobre “Omaggio a Fryderyck Chopin”, sabato 6 novembre “Da Mozart a Schumann”. L’ultimo appuntamento è previsto per sabato 20 novembre con la rappresentazione “Omaggio a Robert Schumann”. Molti gli ospiti attesi. Il pubblico attende con ansia l’esibizione de “I musici di Vivaldi”, un gruppo da camera fra i più ap-

Jitka Cechova

prezzati nel panorama italiano ed estero che sarà presente a Palazzolo domenica 10 ottobre. L’orchestra, specializzata nel repertorio Barocco e Classico, si esibisce senza direttore e con strumenti originali adottando accordature e temperamenti adeguati. Per la serata di chiusura è attesa Jitka Cechova, artista di fama internazionale, molto apprezzata dalla critica in Europa, Sud Africa, Sud America e Giappone. Viene invitata regolarmente ai maggiori festival europei, quali Primavera di Praga, Parigi, l’Alte Oper di Francoforte e tanti altri. (n.f.)



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Speciale viaggi. Circondata da numerose isolette offre un panorama ricco di laghi naturali e parchi molto belli

Nosy Be ovvero un giro su l’isola più bella di tutto il Madagascar di Luigi Zameli

Situata a 15 km dalla costa Nordovest di Madagascar, nel Canale di Mozambico, Nosy Be è circondata da numerose isolette. La sua superficie è di 321 chilometri quadrati. Per muoversi sull’isola ci sono moltissimi taxi e tra questi gli economici taxi collettivi che permettono con pochi soldi di muoversi e conoscere gente durante gli spostamenti. Le acque calde del Canale di Mozambico, la protezione del Massiccio di Tsaratanana e il clima tropicale che regola le stagioni, fanno di Nosy Be un’isola con una fauna ed una flora eccezionale. Il significato di Nosy Be è “Grande isola” in quanto è la più grande come dimensione rispetto tutte le isolette che la circondano ma l’appellativo più corretto che la distingue è “Isola dei profumi”(Nosy Manitra): infatti l’isola e’ ricca di fragranze date da piante e spezie. Dalla cima del Mont Passot (329 m), si possono ammirare splendidi tramonti e l’intero panorama della baia di Nosy Manitra e tutte le isolette che circondano l’isola come l’arcipelago delle Mitsio, Nosy Iranja e molte ancora. Tutto intorno al monte troviamo i bellissimi laghi sacri la-

In una posizione strategica Nosy Be ha un posizione strategica ed è stata nel tempo meta di flotte di guerra, navi commerciali indiane, arabe, portoghesi così come dei pirati. I primi abitanti dell’isola furono naufraghi portati dalle correnti e gruppi appartenenti alle tribù Antankarana, Zafinofotsy, Sakalava, Antondray, Indiani e Comoriani. Agli inizi del XIX secolo, nel momento in cui Radama I completava l’unificazione politica del Madagascar, Nosy Be fu rifugio dei principi Sakalava decaduti. Nel 1837 la regina Sakalava Tsiomeko, sconfitta dai Merina, si rifugiò nelle isole di Nosy

Komba e Nosy Tanikely. Qui ottenne la protezione da parte del sultano di Zanzibar ma fu solo temporanea. Nel 1840, un comandante di vascello francese chimato Passot, si fermò a Nosy Be e i Sakalava si rivolsero a lui per chiedere protezione da parte della Francia. Nel 1841, la regina Tsiomeko cedette l’isola ai francesi con un trattato. Da allora seguì un periodo durante il quale si sviluppò l’industria dello zucchero, la coltura del caffè e della vaniglia. Nosy Be ha risentito dell’influenza dell’Europa mezzo secolo prima del resto del Madagascar.

ghi vulcanici dalle acque cristalline di Anjavibe, Amparihimirahavavy, Bemapaza, Antsahamanavaka, Antisihy, Amparihibe e Maintimaso. I laghi sono ricoperti da una fittissima vegetazione e sono popolati da numerosi coccodrilli. Altro punto panoramico è la cima della riserva naturale del Lokobe, importante per la foresta primaria che la ricopre e rifugio di molti animali quali lemuri diurni e notturni, serpenti,volpi volanti, camaleonti, tartarughe e varie specie di uccelli. L’isola è circondata da spiagge stupende dove le palme accarezzate dalle onde e le mangrovie occupano ampi spazi dove il mare si ritrae per centinaia di metri durante la bassa marea. Nosy be non deve essere un punto di arrivo ma bensì di partenza per la scoperta delle meravigliose isole che la circondano come Nosy Iranja, Nosy Tanikely, Nosy Komba, le isole Radama e altre ancora. Da Nosy Be poi, con solo un paio d’ore di traghetto o mezz’ora di barca veloce si raggiunge la costa Nord Ovest del Madagascar e da qui è possibile muoversi per visitare la stupenda zona di Diego Suarez con le bellissime baie che la circondano (come la baje du currier, de sakalava, des dunes, des pigeons) e i bellissimi parchi naturali come la Montagne D’ambre e l’Ankarana.

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Salute. In caso di orecchie delicate l’unico rimedio affidabile e sicuro è affidarsi ai cosiddetti Aquastopper

I tappi auricolari per proteggersi dalla permanenza dell’acqua Quando l’acqua penetra nell’orecchio troppo in profondità provoca una sensazione di fastidio. Per i bambini può essere causa di infiammazione Quasi tutti conosciamo la fastidiosa sensazione dell’acqua che penetra troppo in profondità nell’orecchio quando si fa il bagno. Una frequente conseguenza della permanenza dell’acqua nell’orecchio, soprattutto per i bambini, può causare un’infiammazione. Dopo aver nuotato, ma anche dopo un bagno o una doccia, nel condotto uditivo esterno può raccogliersi dell’acqua. Sulla pelle calda e umida del condotto i batteri proliferano facilmente. Già dopo qualche ora si può manifestare prurito o dolore. Se questa infiammazione iniziale non si estingue spontaneamente può aumentare generando forti dolori. Se il prurito o il dolore iniziale aumenta tirando il lobo o il padiglione auricolare, si tratta quasi certamente di un’otite del condotto uditivo esterno. Per sua natura l’orecchio sarebbe ben protetto dall’umidità: le ghian-

Gli “Aquastopper” sono comodi Gli “Aquastopper” hanno una forma perfetta, sono comodi da portare e garantiscono che non entri acqua nell’orecchio, evitando l’insorgenza di infiammazioni. Sono altamente impermeabili, estremamente durevoli e permettono una comoda sicurezza nel fare bagni, nuotare o fare la doccia. Dopo l’uso si possono lavare semplicemente con acqua e sapone. Questi tappi, realizzati individualmente prendendo uno stampo del condotto uditivo da parte di un’audioprotesista qualificato, sono consigliati anche in caso

di perforazione del timpano e con drenaggio trans timpanico naturalmente dopo aver effettuato una visita specialistica seguita da una prescrizione medica. Per ulteriori informazioni sulla realizzazione degli “Aquastopper”, si può telefonare al numero 0307241615 presso il Centro acustico Franciacorta di Rovato, dove si può trovare un audioprotesista a disposizione. Meglio affidarsi a un professionista piuttosto che utilizzare metodi fai da te che possono compromettere lo stato di salute.

dole sebacee sane producono infatti abbondante cerume che “lubrifica” e protegge il condotto uditivo. Questo permette all’acqua di scorrere meglio. Il cerume è inoltre utile perché “trascina all’esterno” dell’orecchio le cellule cutanee desquamate e lo sporco che può essere entrato nell’orecchio. Chi pratica sport acquatici con frequenti allenamenti corre il rischio che il cerume venga dilavato e che il condotto uditivo si secchi, divenendo vulnerabili alle infezioni. Dopo aver nuotato o aver fatto una doccia, l’acqua deve essere rimossa dall’orecchio inclinando lateralmente la testa e tirando leggermente il lobo o il padiglione auricolare. Non si devono inserire nell’orecchio bastoncini cotonati o altri oggetti assorbenti che possono spingere verso l’interno il cerume protettivo e le cellule cutanee desquamate, con il rischio di formare un tappo. La probabilità d’infiammazione in questo modo aumenta. I bastoncini cotonati e simili sono la più frequente causa scatenante di infiammazioni del condotto uditivo esterno. In caso di orecchie delicate bisognerebbe pertanto evitare il più possibile che l’acqua penetri nel condotto. Un ausilio affidabile e sicuro a tal fine sono i tappi auricolari realizzati su misura del proprio condotto uditivo, i cosiddetti “Aquastopper” sono realizzati su misura in laboratorio utilizzando silicone morbido.

Sentire bene dà gioia alla vita. Nel nostro Centro troverete la massima disponibilità con personale specializzato e qualificato.

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Salute. Le badanti, le infermiere e le baby sitter sono delle figure professionali sempre più preziose

Personale diplomato e qualificato per la cura di malati e di anziani L’associazione Mano nella Mano si occupa anche dell’assistenza legale, contatta le famiglie e stipula i contratti. Fra le novità, il Pronto Soccorso per servizi piccoli ma utili di Maria Teresa Marchioni

Elena Toma è nata in Romania. Arriva a Ghedi una decina di anni fa, in visita ai genitori, che per motivi di lavoro si erano trasferiti in Italia e decide di fermarsi qua. In Romania Elena frequentava l’università di Bucarest per diventare giornalista. “Qui mi sono iscritta all’Università cattolica – racconta – al corso di Scienze linguistiche per la comunicazione e l’impresa. Nel 2007 mi sono laureata. Conosco quattro lingue: romeno, inglese, spagnolo e italiano. Attualmente lavoro al tribunale di Brescia come traduttrice. Di solito vengo chiamata quando ci sono imputati stranieri o interrogatori che devono essere sostenuti in lingua straniera”. Elena, però, fa dell’altro: a Ghedi, infatti, ha creato la fondazione di Mano nella Mano, che si occupa di recluta-

Una badante al lavoro

Un impegno a 360° Il fenomeno delle badanti è molto diffuso. La famiglia tipo che richiede questo servizio di assistenza lo fa per la persona anziana o anche per la persona invalida. La badante lavora tutti i giorni della settimana, e, a volte, anche di notte. Difficilmente le donne italiane facevano questo tipo di scelta. Oggi il fenomeno della badante sta interessando anche molte donne italiane. L’assicura la fondatrice dell’associazione Mano nella mano, Elena Toma, originaria della Romania. “Questa asso-

ciazione – riferisce la signora Toma – è stata creata appositamente per accompagnare il cammino delle persone che cercano lavoro e delle famiglie che hanno dei bisogni. Noi assistiamo gli uni e gli altri offrendo servizio di assistenza. Persone, italiane o straniere, senza alcuna differenza”. Elena Toma si occupa anche dell’assistenza legale, contatta le famiglie e stipula i contratti. Mano nella Mano si trova a Ghedi in via Garibaldi 18, telefono 339-7138683. Informazioni anche a tomatranslation@alice.it.

associazione

re badanti, infermiere, collaboratrici domestiche e baby sitter. Il tutto in piena regola. Se straniere, infatti, le aspiranti lavoratrici devono avere le carte a posto, a cominciare dal permesso di soggiorno. Chi le assume, infatti, lo deve fare seguendo tutte le regole: assicurare, versare contributi e previdenza. “Queste sono le condizioni di chi vuole rivolgersi a noi – garantisce Elena Toma –. Noi facciamo i colloqui per verificare se le persone hanno le competenze, poi seguiamo la parte burocratica, facciamo le buste paga e via dicendo. Offriamo un servizio completo”. “Ho deciso di fondare questa associazione – continua Elena Toma – perché conosco bene la realtà delle donne che cercano un impiego come badanti. È un settore del quale le nostre agenzie del lavoro non si occupano. Conoscendo sia le lingue straniere che la realtà, mi sono attivata per fondare questo sodalizio, che non ha scopo di lucro e persegue la finalità di promozione sociale”. Attualmente l’associazione ha cinque soci e ha all’attivo circa 200 contatti: 200 figure professionali pronte ad essere inserite nel mondo del lavoro. “Mi occupo personalmente di selezionare le persone – precisa la signora Toma –. Chi è interessato a un lavoro sostiene un colloquio; alla fine della chiacchierata decido se è idoneo al tipo di lavoro”.

L’associazione

Mano nella Mano offre un serio e professionale servizio di assistenza

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La Gimondibike è andata a Marzio Deho

Sport

Marzio Deho è il vincitore della X edizione della Gimondibike, la gara internazionale di mountain bike che ogni anno si tiene in Franciacorta e che quest’anno ha visto più di 1600 partecipanti. Il ciclista bergamasco ha conquistato il suo quarto titolo alla Gimondibike, riuscendo a battere in volata il francese Tempier e coprendo così i 39,7 km del percorso in 1h27’55’’. Secondo posto per Tempier (1h27’55’’) e terza posizione per Betelli (1h28’21’’). Tra le donne, invece, Michela Benzoni (1h48’01’’) ha dominato la gara fin dall’inizio, imponendo il proprio ritmo ed aumentando il distacco dalle avversarie col passare dei kilometri. Sul podio con lei Sandra Klomp (1h50’57’’) e Roberta Gasparini (1h52’34’’).

Provaglio d’Iseo. In paese si celebra la prova di questo giovane ciclista che ha tutti i numeri per fare bene

In bicicletta per cullare un sogno Medaglia d’argento alle Olimpiadi giovanili di ciclismo, Nicolas Marini, 17 anni, si divide fra sport e scuola. Corre nei Juniores per la Aspiratori Otelli Caseifici Zani di Natalia Franchini

Biondo, non particolarmente alto, gambe potenti. È questo il ritratto di Nicolas Marini, il giovane ciclista divenuto ormai una celebrità a Provaglio d’Iseo e non solo. Al ciclismo Nicolas ci è arrivato davvero per caso, ma qualcuno evidentemente ci aveva visto lungo. Ha iniziato a pedalare da bambino, all’età di otto anni e il merito è stato di un amico di famiglia, che dopo averlo visto andare in bici, era rimasto impressionato dalla potenza delle sue gambe. Propose ai suoi genitori di farlo ga-

Nicolas Marini

reggiare. “Questo sport mi prese subito, a differenza del calcio che ho praticato per quattro anni” dichiara Nicolas. Da lì è iniziata una lunga storia, fatta di sforzi, sacrifici, cadute, sconfitte ma anche molte gioie e trionfi. Oggi Nicolas ha 17 anni, si divide fra scuola e sport: frequenta, infatti, l’Istituto Lunardi a Brescia e corre nella categoria juniores per la Aspiratori Otelli – Caseifici Zani.

In bacheca può vantare davvero un gran numero di vittorie. La più importante è sicuramente quella registrata a Singapore, dove, lo scorso 22 agosto, alle Olimpiadi Giovanili, il giovane velocista ha conquistato la medaglia d’argento, portando così a Provaglio la quarta medaglia olimpica. “Riuscire a conquistare la medaglia d’argento è stata una delle emozioni più grandi della mia vita.

In quel momento tutti i sacrifici fatti sono stati ripagati”. “Medaglia d’argento, Marini veloce come il vento”, questo e tanti altri gli striscioni sparsi per il paese che hanno accolto il giovane campione, in occasione del suo ritorno in patria. Un’ esperienza, quella di Singapore, seguita direttamente anche dalla sua famiglia che non manca mai. La mamma, il papà, il fratello Christian e la sorella Michela sono i suoi primi tifosi; non si perdono una gara. “La famiglia per me è fondamentale, mi aiuta a fare ottime scelte, così nello sport come nella vita”. L’ultima sua vittoria risale a pochi giorni fa, al 26 settembre, quando, a San Vigilio di Concesio in occasione del XX Memorial Paride Bresciani, il giovane ciclista ha messo in atto uno sprint vincente, firmando così il suo decimo successo stagionale. Il suo sogno è arrivare al professionismo e vincere qualche tappa al Giro d’Italia e al Tour de France. E se dovesse continuare su questa strada,in salita senza alcun dubbio, il suo sogno potrebbe, un giorno, trasformarsi in realtà.

Berlingo. Il Gruppo vogatori di Paratico ha organizzato le qualificazioni per i ragazzi nati dal 1993 al 1997

Paratico e Clusane sono protagonisti negli sport acquatici Si è svolta a Berlingo domenica 26 settembre la gara di Canottaggio sedile fisso riguardante le qualificazioni giovanili, organizzata dalla Ficsf (Federazione italiana canottaggio sedile fisso), dalla Scuola del Remo di Garda e dal gruppo Vogatori di Paratico. La competizione era rivolta ai ragazzi nati negli anni 1993-1997. La manifestazione ha visto la partecipazione di diverse società: oltre ai già citati gruppo Vogatori di Paratico (divise azzurro − bianche) e Scuola del Remo di Garda (blu scuro), hanno partecipato anche i Giovani vogatori clusanesi (rosso –giallo) e il gruppo sportivo clusanina (rosso – bianco). La gara si è conclusa con la vittoria di Franco Nembrini e Francesco Tengattini per il gruppo vogatori Paratico, che hanno realizzato un tempo di 4h03’13’’. Sul podio an-

che Mafezzoli Giuseppe e Squarzoni Stefano della Scuola del Remo che hanno ottenuto un tempo di 4h09’02’’. Terzo posto per gli atleti Archetti Sergio e Tengattini Michele del gruppo Vogatori Paratico (4h28’17’’). Il 10 ottobre la Ficsf organizza a Bardolino la Coppa Italia per la Voga in Piedi. Non solo canottaggio a sedile fisso. Sul lago d’Iseo è tradizione anche la passione per le bisse: imbarcazioni in legno composte da 4 rematori che vogano “alla veneta”, in piedi con un remo ciascuno. La barca è tipica del lago di Garda, originariamente progettata per la pesca e successivamente snellita e preparata per le gare, misura oltre undici metri di lunghezza per un peso che si aggira attorno ai 120-140 kg. Queste imbarcazioni si sfidano annualmente in una serie di 8-9 gare

tra Sebino e Garda, ciascuna in un paese diverso. Il confronto si sviluppa su un tracciato a boe da percorrere quattro volte con tre giri e una distanza complessiva di poco meno di 1,5 km. La società sebina è il G. S. Clusanina di Clusane d’Iseo che raccoglie vogatori di Clusane, Paratico, Palazzolo e Cazzago San Martino. I colori sociali sono il rosso e il bianco, presenti sia sullo stendardo, che sulla barca e le divise dei vogatori. La Clusanina mette in campo tre bisse, oltre a diversi equipaggi di naècc (tipiche imbarcazioni sebine su cui si voga in coppia): la Clusanina, la Carmagnola e la Paratico. L’età dei vogatori va dai 21 ai 65 anni. Esiste inoltre una sezione di voga dedicata ai più giovani che raccoglie atleti a partire dai 10-11 anni.


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Pallavolo. La squadra Intesa Lavoro – Team Volley Rovato ai nastri di partenza

Pronti a una stagione da protagonisti sotto rete Il club franciacortino nato nel 1994 ha cambiato sede, ma non i programmi ambiziosi di Maximiliano Esti

Il Team Volley Rovato è nato nel 1994 e ha militato nei campionati provinciali con una parentesi di qualche anno nel Csi conclusasi l’anno scorso con il ritorno in Fipav nel campionato di 3ª divisione maschile al termine del quale è stata conquistata la promozione alla categoria superiore. Da quest’anno militano nel campionato regionale di serie C. L’opportunità è nata poichè a Paderno Franciacorta non esistevano più le condizioni per proseguire quanto di buono era stato fatto: la vittoria del campionato di serie D dominandolo dalla prima di campionato (24 vinte su 24 giocate). Il team si è spostato a Rovato. Adesso, dopo aver toccato il traguardo della promozione alla massima serie regionale, si riparte con una nuova società, nuovi sponsor ma con la stessa voglia di fare bene e con l’entusiasmo che ha contraddistinto il gruppo nelle scorse stagioni. Gli artefici di questo nuovo progetto sono Antonio Patti (il direttore sportivo) e i “senatori” Adam Marchina e Maximiliano Esti. L’obiettivo della stagione è di conservare la categoria guadagnando la salvezza nel

La squadra Intesa Lavoro – Team Volley Rovato

più breve tempo possibile. Gli atleti sono consci che il livello con il salto di categoria aumenta moltissimo e che potrebbero non bastare i buoni risultati dello scorso campionato per centrare la salvezza. Confermato il gruppo dello scorso anno con l’inserimento di due centri di grande esperienza e bravura: Alfio Novelli e Diego Mutti. L’importanza di conservare la cate-

goria è legata al progetto ambizioso per i prossimi anni. Con l’aiuto dello sponsor principale “Intesa Lavoro” nella persona del suo presidente Fabio Manna si vuole riportare la pallavolo maschile a Rovato ad alto livello. Il campionato inizia il 23 ottobre in trasferta a Segrate. La prima casalinga è fissata per il 30 ottobre alle ore 18.30 contro Gonzaga Milano.

L’Asd Team Volley punta sui giovani L’Asd Team Volley è una associazione sportiva dilettantistica nata a Rovato nel 1994 in seguito all’esigenza di finanziare l’attività agonistica di una squadra di pallavolo maschile e di promuovere la diffusione di questo sport nel territorio comunale e nelle sue vicinanze. Originariamente il nome della squadra era “La Smorfia Rovato” dal nome dello sponsor, una pizzeria rovatese, grazie a cui e stata possibile la prima iscrizione ad un campionato ufficiale nel 1991 (campionato Csi). Dal campionato 1995/96 a oggi la partecipazione ai vari campionati è stata effettuata con la denominazione attuale. Nel corso degli anni la compagine franciacortina si è tolta molte soddisfazioni: infatti già nel secondo anno di attività della squadra si è piazzata al terzo posto nel campionato provinciale. Nelle file del Rovato hanno militato e militano giocatori provenienti un po’ da tutta la zona della Franciacorta e del lago d’Iseo e anche tre stranieri: uno statunitense e due romeni. Quello agli esordi è il 17° campionato e la società vuole inserire nell’organico nuovi elementi. Resta anche forte l’intenzione di organizzare una squadra giovanile (ad oggi esiste solo il femminile) per dare nuova linfa alla squadra e un senso di continuità al lavoro fin qui fatto. II Comune di Rovato ha autorizzato l’utilizzo della palestra in fascia pomeridiana, adesso si attendono solo i giocatori dai 15 ai 17 anni per l’allestimento del settore giovanile. Inizialmente collaborando con altre società (sembra raggiunto un accordo con Passirano), in futuro diventando un punto di riferimento importante per la Franciacorta. Ci sono i margini per crescere, mantenendo sempre lo spirito che ha fatto la differenza in questi anni.

diamo voce anche al basket brescia

La radio dello sport bresciano

radiocronaca di Alberto Banzola

sms: 3383636104 - redazione@radiovoce.it

in collaborazione con

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ADRO: Edicola Punto e Virgola - Via Provinciale - Zini Laura: Via Roma 13 BORNATO: Edicola Belleri - Via San Bartolomeo 3 CAPRIOLO: L’Edicola - Viale IV Novembre CAZZAGO SAN MARTINO: Bar La Bertola - Via Padana Superiore 12; Filippini Marco Via San Michele 2 CELLATICA: Edicola Torchio Giampaolo - Via Caporalino; Francioli Bruno - Via Risorgimento 2/A CHIARI: Legrenzi Alessandro - P.zza Martiri della Libertà 15; San Faustino - Via Villatico 8; Vanfiori Michele - Via Mazzini 6; L’Edicola delle erbe - Via XXVI aprile 42 COCCAGLIO: Il negozio dietro l’angolo - Via Martiri della Libertà 9 - Donghi Barbara - L.go Garibaldi,1 COLOGNE: Non Solo Giornali - Via Brescia CORTEFRANCA: Cappelletti Davide - Via Provinciale 6; Non solo merceria - Via Roma 77/B ERBUSCO: L’Edicola - Via Rovato GUSSAGO: Gatta Giovanni - Via Dante Alighieri 5/A - Tonelli Mauro - Viale Italia - Ravarini Pierina Via Richiedei 10 - La Luna di Carta - P.zza Vittorio Veneto 25 ISEO: Edicola 71 - Via C. Bonari; Volonghi Ettore - Viale Repubblica 6 - Patrizia Verri - P.zza Garibaldi 8 MONTICELLI: Cartoleria ABC - Via Caduti 42/C OME: Franchi Daniele Via E. Fermi 1 PADERNO: Minelli Loretta - P.zza Libertà 27 PALAZZOLO S/ OGLIO: Pasquali Alessandro - Viale Italia 1; Bertocchi Giuseppe - Piazzale Giovanni XXIII PASSIRANO: Berardelli Livio - Via XXV aprile 3 RODENGO SAIANO: Edicola Rodengo Saiano - Via Brescia ROVATO: Edicola Cavour - P.zza Cavour 17; Edicola Bianchi Giancarlo - Via Franciacorta; Edicola Ghafar Mohamed - Via C. Battisti 101

Edicola Bianchi Giancarlo - Via Franciacorta

ADRO www.comune.adro.bs.it BRIONE www.comune.brione.bs.it CAPRIOLO www.capriolo.org CASTEGNATO www.comune.castegnato.bs.it CAZZAGO S. MARTINO www.comune.cazzago.bs.it CELLATICA www.comune.cellatica.bs.it CHIARI www.comune.chiari.brescia.it COCCAGLIO www.comunedicoccaglio.it COLOGNE www.comune.cologne.bs.it CORTE FRANCA www.comune.cortefranca.bs.it ERBUSCO www.comune.erbusco.bs.it ISEO www.comune.iseo.bs.it GUSSAGO www.gussago.com LOVERE www.comune.lovere.bg.it MARONE www.comune.marone.bs.it MONTE ISOLA www.comune.monteisola.bs.it MONTICELLI www.comune.monticellibrusati.bs.it OME www.comune.ome.bs.it OSPITALETTO www.comune.ospitaletto.bs.it PADERNO FRANCIACORTA www.comune.padernofranciacorta.bs.it PALAZZOLO SULL’OGLIO www.palazzoloweb.it PARATICO www.comune.paratico.bs.it PASSIRANO www.comune.passirano.bs.it PISOGNE www.comune.pisogne.bs.it POLAVENO www.comune.polaveno.bs.it PONTOGLIO www.comunedipontoglio.eu PROVAGLIO D’ISEO www.comune.provagliodiseo.bs.it RODENGO SAIANO www.rodengosaiano.net ROVATO www.comunedirovato.it RUDIANO www.comune.rudiano.bs.it SALE MARASINO www.comune.sale-marasino.bs.it SULZANO www.comune.sulzano.bs.it URAGO D’OGLIO www.comune.uragodoglio.bs.it ZONE www.comune.zone.bs.it

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La Voce della Franciacorta ottobre 2010

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ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive) ADRO Santuario Madonna della Neve - Prefestivo: 17.00 - Festivo: 6.30 - 8.00 - 9.00 - 10.00 - 11.00 S. Giovanni Battista - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 7.00 - 9.00 - 10.30 - 18.00 Torbiato - SS. Faustino e Giovita: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 10.00 BRIONE S. Zenone - Prefestivo: 17.00 - Festivo 10.30 17.00 CAPRIOLO S. Giorgio - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.00 8.30 - 10.00 - 11.15 - 15.30 - 18.30 CASTEGNATO S. Giovanni Battista - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.00 CAZZAGO SAN MARTINO Natività di Maria Vergine - Prefestivo: 18.00 Festivo: 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.00 Bornato - S. Bartolomeo - Prefestivo: 18.00 Festivo: 7.00 - 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.00 Calino - S. Michele - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 - 10.30 - 18.30 Pedrocca - S. Francesco d’Assisi - Prefestivo: 18.00 - Festivo 8.00- 10.00 CELLATICA S. Giorgio - Prefestivo: 17.00 - 18.00 - Festivo 8.30 - 9.30 - 10.30 - 18.00 CHIARI Duomo SS. Faustino e Giovita - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 6.00 - 7.00 - 8.00 - 9.00 - 10.00 11.00 - 12.00 - 18.00 S. Bernardino - Prefestivo: 17.30 - Festivo: 7.30 - 9.30 - 11.00 - 17.30 COCCAGLIO S. Maria Nascente - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 7.00 - 9.00 - 10.00 - 11.00 - 18.00 COLOGNE SS. Gervasio e Protasio - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 7.00 - 8.30 - 9.45 - 11.00 - 18.00 CORTEFRANCA Borgonato - S. Vitale - Festivo: 7.30 - 10.30 17.30 Colombaro - S. Maria Assunta - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.30 - 18.00 Nigoline - SS. Martino ed Eufemia - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.30 Timoline - SS. Cosma e Damiano - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.30 ERBUSCO S. Maria Assunta - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.30 - 10.30 - 18.30 Villa di Erbusco - S. Giorgio - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.30 - 10.30 - 18.30 Zocco di Erbusco - S. Lorenzo - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 11.00 - 18.00 ISEO S. Andrea - Prefestivo: 17.00 - Festivo: 8.00 9.30 - 11.00 - 18.00 Clusane - Cristo Re - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.30 - 18.00

Pilzone - Madonna Assunta - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.30 - 18.00 GUSSAGO S. Maria Assunta - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.00 - 8.30 - 10.00 - 11.15 - 16.30 - 18.30 Civine - S. Girolamo - Prefestivo: 20.00 - Festivo: 9.00 Ronco di Gussago - S. Zenone - Prefestivo: 20.00 - Festivo: 8.30 - 10.00 Sale di Gussago - S. Stefano - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 7.30 - 9.45 - 11.00 - 18.00 LOVERE S. Giorgio Martire - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 - 10.00 - 17.00 - 18.30 Convento dei Cappuccini - Festivo: 7.00 - 9.00 - 11.30 MARONE S. Martino - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 9.15 - 10.30 - 18.30 Vello - S. Eufemia - Festivo: 9.15 MONTE ISOLA Carzano - S. Giovanni Battista - Prefestivo: 16.50 - Festivo: 8.45 Peschiera Maraglio - S. Michele Arcangelo Prefestivo: 18 - Festivo: 11.15 Siviano - SS. Faustino e Giovita - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 7.30 - 10.00 MONTICELLI BRUSATI SS. Tirso ed Emiliano - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 7.00 - 9.30 - 10.00 - 18.00 OME Ritrovamento di S. Stefano - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.30 - 18.00 OSPITALETTO S. Giacomo - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 9.00 - 10.00 - 11.00 - 16.30 - 18.30 PADERNO FRANCIACORTA S. Pancrazio - Prefestivo: 19.00 - Festivo: 7.30 9.30 - 11.00 - 18.00 PALAZZOLO SULL’OGLIO Sacro Cuore - Prefestivo: 18.30 Festivo: 8.00 9.30 - 11.00 - 18.30 S. Giuseppe - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.30 10.30 - 18.00 S. Maria Assunta - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.00 S. Paolo in S. Rocco - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.00 San Pancrazio - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 - 9.30 - 11.00 PALOSCO S. Lorenzo - Prefestivo: 20.00 - Festivo: 7.30 9.30 - 10.45 - 18.00 PASSIRANO S. Zenone Prefestivo: 19.00 Festivo: 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00 CAMIGNONE S. Lorenzo - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 11.00 - 18.00 MONTEROTONDO S. Vigilio - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 - 10.30

DISTRETTI SANITARI ANNO II NUMERO 10 - OTTOBRE 2010 Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales Registrazione del Tribunale n. 48/2009 del 10-11-2009 Direttore responsabile: Adriano Bianchi Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia tel.: 03044250 - fax: 0303757897 e-mail: franciacortavocemedia.it Pubblicità: Voce Media Pubblicità - Via Callegari, 6 Brescia Tel.: 0302808966 - fax: 0302809371 - e-mail: marketingvocemedia.it Stampa: CENTRO STAMPA QUOTIDIANI Spa - Via dell'Industria, 52 25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566 Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti

CHIARI Piazza Martiri della Libertà, 25 - Telefono: 030/7007011 distretto.chiari@aslbrescia.it

GUSSAGO Via Richiedei, 10 - Telefono: 030/2499911 distretto.gussago@aslbrescia.it

ISEO Via Giardini Garibaldi, 2 - Telefono: 030/9887456 distretto.iseo@aslbrescia.it

PALAZZOLO SULL’OGLIO Via Lungo Oglio Battisti, 39 - Telefono: 030/7007645 distretto.palazzolo@aslbrescia.it

PISOGNE S. Maria Assunta - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30 Fraine - S. Lorenzo - Prefestivo: 17.00 - Festivo: 11.00 - 18.30 Gratacasolo - S. Zenone - Prefestivo: 18.00 Festivo: 8.30 - 11.00 - 18.00 Grignaghe - S. Michele Arcangelo - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 11.00 Pontasio - S. Vittore - Prefestivo: 16.00 - Festivo: 9.30 Sonvico - S. Martino - Prefestivo: 16.00 - Festivo: 10.00 Toline - S. Gregorio Magno - Prefestivo: 17.00 - Festivo: 10.00 PONTOGLIO S. Maria Assunta - Prefestivo: 19.00 - Festivo: 7.00 - 8.30 - 11.00 - 18.30 PROVAGLIO D’ISEO SS. Pietro e Paolo - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 7.30 - 10.00 - 18.00 Fantecolo - S. Apollonio - Prefestivo: 18.00 Festivo: 10.30 Provezze - S. Filastrio - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.30 RODENGO SAIANO Rodengo - Abbazia Olivetana S. Nicola Prefestivo: 19.30 Festivo: 6.30 - 8.00 - 9.30 - 10.30 18.00 Padergnone - S. Rocco - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 - 10.30 - 18.00 Saiano - Cristo Re - Prefestivo: 19.30 - Festivo: 7.30 - 9.00 - 10.30 - 16.00 ROVATO S. Maria Assunta - Prefestivo: 19.00 - Festivo: 7.00 - 8.15 - 9.30 - 11.00 - 18.30 Convento SS. Annunciata Monte Orfano Prefestivo: 18.45 - Festivo: 9.00 - 11.00 - 17.00 S. Giovanni Bosco - Prefestivo: 17.00 - Festivo: 9.00 - 11.00 - 17.00 Duomo di Rovato - Sacro Cuore di Gesù Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.00 - 18.00 Lodetto - S. Giovanni Battista - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.00 - 18.00 S. Andrea di Rovato - S. Andrea Apostolo Festivo: 7.30 - 10.30 S. Anna di Rovato - S. Anna - Prefestivo: 17.00 - Festivo: 8.30 - 11.00 S. Giuseppe di Rovato - S. Giuseppe - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 9.00 SALE MARASINO S. Maria Assunta e S. Zenone - Festivo: 7.00 9.00 - 11.00 - 19.00 SULZANO S. Giorgio - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 10.30 - 18.00 URAGO D’OGLIO S. Lorenzo - Prefestivo: 18.00 Festivo: 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00 ZONE S. Giovanni Battista - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 08.00 - 10.30 - 18.00

EMERGENZA

118 112 113 115 117 1515

(Emergenza sanitaria) (Carabinieri) (Polizia) (Vigili del Fuoco) (Guardia di Finanza) (Corpo Forestale)



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