La Voce del Garda e Valsabbia 2010 02

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2 La Voce del Garda e Valsabbia n.

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MENSILE D'INFORMAZIONE

ANNO I - GIUGNO 2010

La società "Sicurezza e igiene del lavoro". Intervista al presidente Boccacci

Sul posto di lavoro la prevenzione è tabù Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/BS

Serve una svolta culturale. Purtroppo in molte aziende c'è ancora Il servizio la mentalità che la sicurezza e l'igiene siano soldi spesi male, che non a pag. 13 producono frutti. Restano fuori dai controlli quanti lavorano in nero Focus sulla proposta del Parco del Garda

C’è chi dice no

In un territorio sempre più ricoperto dal cemento, il Comitato del Parco delle Colline moreniche del Garda punta alla valorizzazione dell'ambiente naturale come elemento turistico

Il servizio a pag. 2

Cultura

Cultura

Gardone Riviera: al Vittoriale arriva il Festival d'estate 2010

Agorà: in tre tappe la lettera pastorale del vescovo Monari

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Editoriale

La perla preziosa di Adriano Bianchi

Un lago più bello, un territorio più protetto. La proposta di un “Parco del Garda” presentata nei mesi scorsi alla Regione Lombardia dai Comuni del lago e dell’entroterra morenico mette in evidenza da un lato l’unicità della perla turistica più preziosa della nostra provincia, dall’altro la necessità di porre fine a un processo di cementificazione incontrollata. Il primo passo lo stanno compiendo alcune amministrazioni locali che attraverso una gestione oculata del Piano di governo del territorio stanno cercando di consumare il minor quantitativo di territorio nella concessione di nuove licenze edilizie. C’è da osservare infatti che, anche qui, come in tante altre zone del bresciano, c'è un numero innumerevole di appartamenti non abitati, costruiti in attesa di tempi migliori, ma che forse non avrebbero motivo di esistere. Un altro passo da compiere è la valorizzazione dei prodotti agricoli di eccellenza come l’olio e il vino Lugana che danno conto di una vocazione agricola e alimentare che se ben indirizzata non potrà che attirare ulteriori risorse in un contesto che fa del turismo la sua carta vincente. Infine un patrimonio storico, artistico e religioso di tutto vanto, che affonda le sue radici nella preistoria, addirittura nel periodo mesolitico nei pressi della Rocca di Manerba, fino ai resti romani di Sirmione, al Medioevo e alle splendide pievi e chiese che punteggiano i paesi del territorio. Insomma bellezze da vedere e da godere in termini di paesaggi, possibilità di svago e divertimento con strutture di accoglienza organizzate sul lago, storia e itinerari culturali di pregio e buona cucina per un mix che fa del Garda un’occasione da non mancare. Un’occasione che già la presenza di molti stranieri consacra da tempo nella sua vocazione turistica e cerca solo la via giusta per fare ancora meglio.

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Primo piano

La proposta di un “Parco del Garda” La nascita del “Parco del Garda” comprenderà i Comuni del lago e dell’entroterra da Salò ad Affi. Dopo le denunce di Legambiente sull’edilizia selvaggia sulle sponde del Benaco, per far fronte alle nuove emergenze, il comitato ha deciso di fare squadra con le altre associazioni delle province di Brescia, Mantova e Verona in vista di un unico obiettivo: la nascita del Parco del Garda che comprenderà 18 Comuni bresciani e 16 veronesi, a cui vanno aggiunti gli 8 mantovani che fanno già parte del parco del Mincio. Un’unica grande area, da Salò ad Affi fino ad arrivare al parco dell’alto Garda di cui fanno parte i comuni di Malcesine e Torri del Benaco. Si andrà così a tutelare l’area morenica di circa 120mila ettari.

Parco delle Colline moreniche del Garda. Gabriele Lovisetto spiega e analizza gli errori di questi anni

La tutela del territorio passa dalla capacità di dire dei no Si attende che la Regione Lombardia istituisca una Commissione per esaminare la proposta di legge sulla salvaguardia del territorio gardesano di Luciano Zanardini

Il Parco delle Colline moreniche del Garda nel mese di novembre ha inviato alla Regione Lombardia una proposta di legge per la tutela del territorio gardesano (comprende le province di Brescia e Mantova). Questa mozione è stata dichiarata ammissibile dalla Regione Lombardia e ora si attende che il Pirellone istituisca una Commissione che possa esaminare le proposte avanzate. Il disegno di legge è stato studiato assieme agli organismi legislativi della stessa Regio-

Il territorio del Garda è vocato al turismo

ne ed è stata sottoscritta da diversi amministratori locali a tutela delle bellezze del Lago di Garda e delle Colline moreniche. Contemporaneamente si stanno portando avanti le altre attività. Se si guarda al passato non si può non sottolineare come siano stati commessi alcuni errori da parte dei Comuni, che in molti casi hanno pensato di fare cassa piuttosto che concentrarsi sulla tutela del territorio. “Ci sono stati

tanti errori, ma soprattutto – spiega Gabriele Lovisetto del Parco delle Colline moreniche – non c’è la sensibilità delle istituzioni per un territorio che è vocato al turismo e che, invece, sempre per turismo viene contrabbandato con la costruzione di seconde case”. Chi percorre l’entroterra gardesano si accorge di come alcune realtà abbiano fatto della cementificazione un programma amministrativo, concedendo i

permessi per costruire, ma si devono registrare anche delle eccezioni. “Ci sono Comuni più virtuosi di altri nella gestione del Pgt: alcuni hanno adottato un criterio di sensibilità nei confronti del terreno, cercando di consumare il minor quantitativo possibile di terreno, altri, invece, che, come Desenzano, non hanno ancora adottato o studiato il Pgt”. Piccoli appartamenti in grandi residence (rigorosamente con piscina e possibilmente vista lago) o villette mono e bifamiliari che, a causa anche della difficile congiuntura economica, aspettano un proprietario. Il numero delle costruzioni vuote è enorme: in ogni paese si contano centinaia di immobili vuoti, ma si continua ad edificare, confidando in tempi migliori. Il Parco delle Colline moreniche è riuscito a coinvolgere molte associazioni, che si sono costituite nei diversi Comuni. Sulla Provincia di Brescia il Parco delle Colline moreniche ha un’associazione per ogni Comune (sono 18); la provincia di Mantova ha risposto bene, mentre la provincia di Verona per motivi territoriali si è mossa per conto proprio ma con le stesse finalità.

Dopo le ombre, le luci. Il Lugana o l’olio d’oliva per fare alcuni esempi sono sempre di più eccellenze

Alcuni segnali incoraggianti arrivano dal settore agricolo Cresce, comunque, la sensibilità ambientale da parte degli autoctoni: la raccolta firme presentata in Regione ha registrato un ottimo consenso con 10mila firme sulle 5mila richieste. Accanto alle ombre sullo smantellamento del territorio, Lovisetto individua, quindi, alcuni segnali incoraggianti. Primo fra tutti la risposta del settore agricolo. Oggi il territorio di produzione del Lugana è uno dei territori che ha una rispondenza maggiore per competitività e quantità di prodotto. Senza parlare dell’olio di oliva e

dei prodotti biologici, che crescono in maniera esponenziale. C’è sì un’attenzione dei cittadini per un turismo legato alla balneazione, ma anche di un turismo di qualità con la ricerca di sentieri e di piste ciclabili. Il Parco delle Colline ha da poco concluso la mostra itinerante sulle bellezze e sulle nefandezze del territorio. “Il territorio ha una bellezza unica. Quando si stimolano le persone su quello che avviene sul territorio la risposta c’è”. L’unico neo è rappresentato dal rapporto con la Soprintendenza

Il territorio di produzione del Lugana

come afferma lo stesso presidente del Parco delle colline moreniche: “Abbiamo intrapreso con le istituzioni un colloquio aperto. Non sempre tutti sono sensibili alle nostre sollecitazioni, ci dispiace che con la Soprintendenza ci sia stato un cambiamento di rapporti: forse il nuovo Soprintendente, che è passato dalla gestione di tre a quella di sei Province, ha meno tempo. La Soprintendenza dovrebbe esercitare un ruolo importante visto che è l’istituzione attraverso la quale filtrano tutte le richieste di consumo del territorio”.


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La valorizzazione del paesaggio Il Centro visitatori sorge in posizione strategica lungo la salita che conduce alla sommità della Rocca. All’interno il percorso espositivo si sviluppa su due livelli e intende valorizzare contestualmente le realtà archeologiche e gli aspetti paesaggistici e naturalistici del territorio di Manerba, sottolineando come il Parco della Rocca sia di fatto il vero “Museo”, mentre il Centro visitatori ne costituisca l’ingresso e il luogo di approfondimento di potenzialità e tematiche. Una serie di fotografie corredate da testi scientificamente rigorosi e didascalie didattiche; ogni ambiente naturale viene fissato nei suoi caratteri principali. Sono molte le sensazioni che il visitatore proverà percorrendo i sentieri del Parco.

Manerba del Garda. Una sezione archeologica e una naturalistica accompagnano il visitatore alla riscoperta

Quando l’ambiente è carico di storia da saper promuovere Il Centro visitatori del Parco archeologico naturalistico della Rocca ospita nella sua attuale sede espositiva il Museo civico archeologico della Valtenesi. Un modello da imitare di Luigi Zameli

Il Centro visitatori del Parco archeologico naturalistico della Rocca di Manerba ospita il Museo civico archeologico della Valtenesi. Al piano terra il percorso archeologico, con pannelli esplicativi e didattici (in italiano e inglese) e una scelta di reperti esposti all’interno di vetrine, illustra i contesti insediativi indagati nel territorio di Manerba del Garda: il sito pluristratificato della Rocca e del Sasso, occupato dall’uomo dal periodo mesolitico (8000-5000 a.C.) al XVI secolo; quello della Pieve di S. Maria, dove,

Il Centro visitatori del Parco archeologico naturalistico della Rocca

sui resti di una villa romana affacciata sul lago, sorsero dapprima strutture abitative altomedievali e poi l’edificio religioso, con le sue varie fasi; infine, quello di località Gabbiano, sulle rive del lago, con resti di un abitato palafitticolo dell’Età del Bronzo. Nell’esposizione sono mostrati al pubblico reperti provenienti da ricerche di superficie e da scavi stratigrafici condotti nelle località Sasso e Riparo Valtenesi, Rocca, Pieve e Gabbiano. Parte di questi manufatti– esposti per la prima volta nel 1972 in una mostra che sintetizzava i risultati delle ricerche archeologiche nel territorio – divennero poi parte integrante dell’allestimento del Museo civico archeologico della Valtenesi, prima presso locali vicino alla Pieve di Santa Maria e poi, dal 1989, nella sede di piazza Simonati. Al primo piano la sezione naturalistica (attraverso pannelli con fotografie delle specie arboree e faunistiche che popolano il Parco e due plastici, uno con la riproposizione attuale del territorio naturale del Parco con l’indicazione dei vari sentieri percorribili a piedi e in bicicletta e l’altro con la ricostruzione del castello nel suo assetto medievale) sottolinea la valenza ambientale del contesto.

Manerba. SIl Comune inverte la rotta. Stop alla cementificazione, spazio al Perlino e al Parco della Rocca

La parola d’ordine è riqualificazione del paesaggio naturale Manerba del Garda è uno di quei Comuni gardesani che negli ultimi anni ha visto uno sviluppo eccessivo del settore dell’edilizia in un posto nel quale praticamente non ci sono alberghi e si registrano molte seconde case. L’amministrazione comunale guidata da Paolo Simoni ha provato a invertire la rotta. In che modo? Partendo da una riqualificazione generale del Parco della Rocca, il fiore all’occhiello del territorio di Manerba. “Abbiamo cercato – spiega l’assessore all’ambiente Daniele Beltrami – di dare un’impronta diversa. Ovviamente non si può non costruire, ma quello che è stato fatto

in passato non va bene. Secondo le notizie in nostro possesso all’interno del Comune ci sono 500-700 appartamenti vuoti invenduti. In questi anni non c’è stato alcun incremento per commercianti e albergatori, sviluppando così un turismo mordi e fuggi”. Il Comune ha pensato di proporre una promozione dell’aspetto paesaggistico, perchè il turismo non può essere legato solo all’aspetto balneare. Ecco allora che con il Museo della Rocca si recupera l’alto valore archeologico del sito con oggetti che derivano dall’età del rame. Ma si potrebbe citare anche la zona della Pieve. A breve, invece, sa-

A Manerba tante le case invendute

rà fatta una riqualificazione del Parco con un ripopolamento della specie degli uccelli. È stato inaugurato la scorsa settimana il sentiero 801 del Cai. Istituito anche il Parco del Perlino per incentivare il turismo ecosostenibile. Non si può tralasciare l’aspetto enogastronomico del territorio. Il progetto del Comune è, quindi, quella di affiancare al fascino del Lago il recupero paesaggistico. I lavori di riqualificazione della palude partiranno a fine agosto e dureranno tre mesi con l’introduzione delle specie originarie. Si tratta di un invaso importante per una superficie finale di 2mila metri quadrati.


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La parola ai lettori

Sul Garda il vino conquista i turisti C’è ancora tanto lavoro da fare perché l’enogastronomia diventi il traino del turismo gardesano, ma le idee in campo sono tante, e le sinergie dimostrano che in fondo è già tracciata la strada di una collaborazione a più livelli, dagli albergatori ai produttori ai ristoratori, passando per le istituzioni, che lavori per il futuro turistico del lago di Garda. La Fiera del Vino Garda Classico Doc di Polpenazze 2010 di fine maggio ha chiuso all’insegna di un vero e proprio boom di presenze (oltre 30 mila i visitatori in 4 giorni). Un’edizione da record anche per Italia in Rosa: il 5 e il 6 giugno a Moniga del Garda e Lazise erano in degustazione più di 300 vini rosati proposti da 240 aziende di tutte le Regioni italiane.

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IL MEGLIO DEL GARDA/VALSABBIA

L'Anffas di Desenzano Trent’anni di Anffas a Desenzano. Da tanto dura l’impegno dell’associazione a favore delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Da un paio di stanze con alcuni collaboratori, l’Anffas può contare su una nuova sede con due Centri diurni disabili e un Centro socio-educativo in grado di seguire una settantina di ospiti, anche in attività sportive, artistiche e teatrali, grazie all’opera di oltre 30 dipendenti e altrettanti volontari. Tra i servizi il Servizio di accoglienza e informazione aperto gratuitamente a tutti i familiari, i corsi di aggiornamento, i gruppi di aiuto e i momenti di formazione per i genitori.

LETTERE

Se arriva la bocciatura Qualcuno ha sperato forse di essere salvato in extremis da un consiglio di classe pietoso, qualcun altro invece se l’aspettava con una sorta di rassegnazione; per tutti comunque una delusione. Perdere un anno, così si dice, non piace a nessuno. Se pure ci fosse un ragazzo che vuol far vedere che non gli interessa niente, non dobbiamo credergli. Gli interessa, e gli dispiace, solo che non vuole ammetterlo di fronte agli altri, soprattutto ai genitori, ma anche agli amici che invece proseguono per la loro strada e lo lasciano indietro. Ma come stare davanti a una bocciatura? I genitori stessi spesso si smarriscono, si sentono confusi sul da farsi e sull’atteggiamento da tenere. E così invece che offrire giudizio e sostegno, cadono anche loro. Alcuni tendono ad eccedere nei toni, provvedendo a punizioni e umiliazioni, altri invece si buttano dall’altra parte, facendo addirittura regali per paura che il ragazzo si scoraggi troppo. Il tema è complesso e delicato. Molte sono le variabili in gioco: il tipo di scuola scelto (che può essere stato più o meno adeguato alle capacità del ragazzo), il corpo docente (che può non avere dato il meglio di sé durante l’anno, mancando di offrire reali opportunità di recupero), e ovviamente il ragazzo stesso. Non sono pertanto in discussione le sue capacità e nemmeno il fatto che non si trovi nell’indirizzo giusto. Occorre ripartire dal concetto di sanzione, legato in qualche modo al nesso atto-risultato. A fine anno si raccolgono i frutti di quel che si è investito: se il lavoro è stato nullo o insufficiente, i risultati non possono garantire il passaggio alla classe successiva. Tutto qui, null’altro di più. Non si tratta di un verdetto sul ragazzo in sé, ma solo un giudizio sul suo operato. Non è stupido lui, è stato stupido non studiare. Avrei soprattutto la prudenza di evitare quei provvedimenti che sottraggono il ragazzo ad ambiti che possono invece aiutarlo, penso qui a vacanze con amici fidati o alla partecipazione ad attività sportive di squadra. Non sarà isolandolo che lo si aiuterà a riprendere. Lettera firmata

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IL PEGGIO DEL GARDA/VALSABBIA

La discarica di Carzago La discarica di Carzago di Calvagese della Riviera, in attesa di verdetto dagli enti preposti. La proprietà ha richiesto alla Regione un’autorizzazione d’ampliamento, per seppellire 391.650 mc di rifiuti inerti. Ad esserne interessata, un’area di 31.200mq a 700 metri dal nucleo abitato in 2 lotti: uno rientra nel Piano Cave provinciale, l’altro è classificato nel Pgt come “area verde di salvaguardia”. Alta è la preoccupazione in tutto il territorio già a rischio per la cementificazione selvaggia che non ha lasciato posto all’aspetto naturale come abbiamo cercato di raccontare all’interno del primo piano di questo numero.

I bambini in tv

Bollettini parrocchiali

Radio Voce Radio Voce sta potenziando la programmazione sportiva. Nel corso dell'anno sono state messe in palinsesto due trasmissioni sportive: tutti i giorni 100% Brescia e la domenica pomeriggio Diretta Sport. In occasione dei Mondiali arriva una striscia quotidiana,dal lunedì al venerdì, dopo il Gr delle ore 14 per raccontare i Campionati del mondo.

"Vita nostra"

è il giornale della comunità di Bedizzole. Il numero di giugno, luglio e agosto riporta in copertina il 250° anniversario della Consacrazione della parrocchiale dedicata a Santo Stefano. Prende in esame la vita della Chiesa, della Parrocchia e dell’oratorio. Con notizie dalle missioni e culturali.

fm 88.3 88.5 Brescia e Provincia

Al termine della serie di “Io canto” mi ritrovo il desiderio di scrivervi per dire quanto sia felice di aver partecipato, da spettatrice, ad un avvenimento di questa portata. Sì, perché non so da quanto tempo non assistevo più a trasmissioni di questo livello umano. Ho trovato condensati, con la naturalezza possibile solo al grande Gerry Scotti, tutti questi elementi: la freschezza e purezza dei bambini e ragazzi; un rapporto tra generazioni che sembra – così si dice – andare perduto; la bellezza, creatività, libertà, amicizia vera e non protagonismo. Fattori essenziali dell’umano che non possiamo permettere vadano misconosciuti: l’eccellenza di doti canore veramente incredibili; uno spettacolo dove quel che emerge (a differenza di Sanremo, ma anche del Grande Fratello o altre banalità similari che quotidianamente vengono trasmesse in tutte le tv) sono i meriti riconosciuti di ciascun protagonista, senza antagonismi, calcoli di potere o bassezze umane alle quali ci siamo purtroppo abituati. Wilma Bargi

Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Franciacorta”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a franciacorta@vocemedia.it.


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La Voce del Garda e Valsabbia giugno 2010

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Puegnago

L’olio extravergine, principe della ristorazione La pianta dell’olivo rappresenta un tratto unico e distintivo del paesaggio dei laghi lombardi e di tutto il nord ad ovest del lago di Garda. Una zona caratterizzata da extravergini di grande pregio e suprema eccellenza. Tant’è vero che nel panorama dell’olivicoltura nazionale, quella lombarda rappresenta una piccolissima nicchia di alta qualità, dove si coltivano le varietà “leccino”, “pendolino”, “frantoio, “sbresa”, “moraiolo” e “casaliva”, cultivar autoctona della zona di Puegnago. L’olio extra vergine di oliva è principe della ristorazione e della tradizione culinaria bresciana e qui funge anche da cerniera tra due culture: quella del Nord Europa e quella Mediterranea, diventando sempre più il protagonista della tavola degli italiani.

Fiera. Dal 3 al 6 settembre in scena una lunga fila di prodotti per l’enogastronomia

L’eccellenza in tavola di Vittorio Bertoni

“Le nostre eccellenze puntano al vostro cuore…”. Puegnago del Garda, arroccato nel verde di ulivi e vigneti dell’entroterra gardesano, da venerdì 3 a lunedì 6 settembre si apre alla 34ª Fiera dedicata alle eccellenze dell’enogastronomia di questi lidi. Ambasciatori di una lunga fila di prodotti, l’olio extravergine Casaliva e il rosso vino Groppello, varietà autoctone della sponda bresciana, che riscuotono grandi consensi internazionali. Qui, i vini sono protagonisti di una “Via del Groppello” vestita di accoglienti e suggestivi stand, che offre al pubblico (previo acquisto di un coupon da 5 euro che dota di un bicchiere in sacca al collo), tipologie pregiate, presentate in degustazione dagli stessi produttori che le hanno plasmate con cura e passioni avite. In Castello i migliori oli monocultivar di tutte le regioni d’Italia, selezionati e certificati da Assam Marche sono in degustazione guidata. E ancora, a dar mostra e spettacolo di sè, giungono a Puegnago le grappe, circa un centinaio, prodotte nelle tre regioni che si affacciano al Benaco, Lombardia, Veneto e Trentino. Al loro fianco, una serie di banchi di produzioni tipiche gardesane, di formaggi, salumi, miele, marmellate, dolci, offrono al

Un’immagine d’archivio della Fiera

pubblico assaggi e offerte d’acquisto. Ma non solo. Una grande “Hosteria dello Spiedo” in un’ampia area del centro e in un’accogliente tensostruttura, serve un’ampia varietà di piatti della tradizione, grazie al lavoro volontario e prezioso di una lunga schiera di puegnaghesi. A corollario, intrattenimenti, musica, mostre, convegni e degustazioni. Ad organizzare il tutto, l’Amministrazione comunale guidata da Adelio Zeni e un Comitato Fiera presieduto da Silvano Zanelli, con il patrocinio del Ministero delle

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politiche agricole ambientali e forestali, Regione lombardia, Provincia di Brescia, Cciaa e Comunità del Garda, Unaprol, Aipol, Anag, Assam Marche, Consorzio Garda Classico, Confraternita del Groppello, Consorzio Riviera dei Limoni e dei Castelli, Strada dei Vini e dei Sapori del Garda. In uno dei luoghi più suggestivi del lago, quando la stagione estiva lascia i ritmi frenetici del turismo, per puntare, secondo lo slogan della rinomata Fiera, al cuore della gente che lo visita…

Due chiese ricche di storia Puegnago del Garda annovera tra i suoi confini due distinte chiese parrocchiali. L’una, affacciata a piazza Beato Don Baldo nel centro storico del comune, è dedicata a S. Michele Arcangelo, l’altra, in frazione Raffa, è intitolata alla Madonna della Neve. Notizie della prima, sottoposta alla Pieve di S. Maria in Valtenesi, si trovano negli Atti della visita pastorale del Vescovo di Verona, Ermolao Barbaro, datata 15 ottobre 1454. Col passare del tempo aumentano le esigenze della popolazione nei riguardi del culto e si rende necessario erigere una nuova chiesa. In data 4 gennaio 1534 l’autorità ecclesiastica concede il permesso di costruire il fonte battesimale. Nella chiesetta di allora, oltre che l’altar maggiore, risultano anche due cappelle: una dedicata alla Madonna del Rosario e l’altra al SS. Sacramento, ognuna mantenuta dalla propria Compagnia. Il 19 maggio 1611 il Rettore Don Giulio Rota benedice e pone la prima pietra del nuovo edificio. Tale chiesa, gradatamente modificata e migliorata è la stessa nella quale ancor oggi ci si reca. Sulle chiese della Raffa, comune autonomo fino al 1928 e da allora aggregato a Puegnago, vale quanto scrive il vicario del Vescovo Gilberti che il 18 ottobre 1532 annota “alla Raffa sorge una chiesa dedicata a San Giovanni Battista che non ha alcun reddito e vi si celebra solo alcune volte per comodità degli infermi”. Nel 1743, durante la sua visita pastorale, mons. Giovanni Bragadeno, oltre la chiesa di San Giovanni trova quella dedicata alla Madonna. Il 23 maggio 1767 Raffa ha il suo primo curato e nel 1897, quando con decreto vescovile forma parrocchia a sé, il primo parroco. Nel 1822 si decide di edificare una nuova chiesa e il 4 marzo 1824 si benedice e si pone la prima pietra del nuovo edificio che è l’attuale parrocchiale.

Comune. L’assessorato alla cultura con il “Gruppo da Camera Caronte” ha organizzato degli appuntamenti

“Gusto e cultura”, una manifestazione con alcune tappe Puegnago ha dato il via ad un prezioso intervento di restauro conservativo di Palazzo Tebaldini, nel cuore del centro storico del paese. E, con l’intento di aprirlo per la prima volta la pubblico, puntando sempre alla promozione di tutto quanto il territorio con passione produce, ha organizzato in questi mesi una nuova rassegna enogastronomica che propone alcuni menù degustazione a tema con momenti di spettacolo: è “Gusto e Cultura”, una serie voluta dall’as-

sessorato alla cultura del Comune e dal “Gruppo da Camera Caronte”. La prossima data è quella che celebra, alle 20 di venerdì 3 settembre, primo giorno della fiera annuale di questi lidi, lo spiedo, piatto delle grandi occasioni sul Garda e in tutta la provincia di Brescia, che, accompagnato dall’immancabile polenta, gode di un’aura mitica: intorno a lui si riuniva l’intera famiglia, si concludevano trattative, si celebravano cerimonie. Così il 3 sera “Intorno al Paiuolo” (25 euro a persona, 15 per i residenti), pro-

Uno scorcio di Puegnago

pone e proprio a Palazzo Tebaldini, spiedo polenta e groppello abbinati a canti e novelle contadine lombarde. Il 1° giorno d’ottobre, la rassegna apre le porte dell’Osteria della Cantina di Villa Pasini, a Raffa e con “Dall’uva nera al Black” promette attenzione ai preziosi frutti di Bacco di questi lidi, in primis all’autoctono groppello, plasmati in piatti d’eccezione e accompagnati dalla musica jazz. La prenotazione è obbligatoria allo 0365.555320, o via mail a manifestazioni@comune. puegnagodelgarda.bs.it.


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La Voce del Garda e Valsabbia giugno 2010

Sito: www.lavocedelpopolo.it

Valsabbia

Don Giovanni Lamberti saluta Sabbio Chiese Don Giovanni Lamberti, parroco di Sabbio Chiese e Clibbio dal 2005, è stato nominato parroco di Santo Spirito a Brescia nell'erigenda unità pastorale. in sostituzione di don Camillo Pedretti che guiderà la comunità di Sarezzo. Per don Giovanni, ordinato a Brescia nel 1982, si tratta di un ritorno alle origini: è stato, infatti, curato a Fiumicello dal 1982 al 1990. Successivamente ha svolto il suo ministero presso la parrocchia di Santa Maria Assunta di Palazzolo (1990-1995) e in città alla Ss. Trinità (1995-1999). Dal 1999 al 2005 ha fatto il parroco a Barghe prima di entrare come guida a Sabbio Chiese, vivace centro della Val Sabbia.

Livemmo. La storia e le tradizioni rivivono in un esempio di archeologia industriale che dava molto lavoro

L’importanza del forno fusorio Costruito nel 1315 e in disuso da più di 150 anni perché superato dalle nuove tecnologie, nel 1999 è stato oggetto di una ricerca storico-documentale di Nicoletta Tonoli

Da qualche anno ormai, il forno fusorio di Livemmo, una delle sei frazioni del comune di Pertica Alta insieme a Lavino, Noffo, Navono, Odeno e Belprato, è regolarmente visitato da turisti e alunni delle scuole vicine, un esempio di archeologia industriale molto importante: è, infatti, l’unica struttura nel Bresciano che conservi l’aspetto forgiale descritto negli statuti della Valle Sabbia del 1573. Il forno fu

Il forno fusorio di Livemmo

costruito nel 1315 dalla famiglia Alberghino in località Granolze, che dopo un violento sisma che colpì la zona in quel periodo, lasciò il fondovalle livemmese spostandosi a Pertica Bassa. In disuso da più di 150 anni perché superato dalle nuove tecnologie,

nel 1999 è stato oggetto di una ricerca storico-documentale da parte del dottor Giancarlo Marchesi, docente presso l’Università degli Studi di Verona. Dall’analisi di reperti e documenti come le mappe catastali dell’epoca, si è potuto risalire all’originale

composizione della struttura: dalla “macchina” di fusione, o “cannecchio”, fatta emergere nel 2004 da un gruppo di studenti e ricercatori dell’Università di Padova ai depositi di carbone, agli spazi di stoccaggio fino al ritrovamento di carbonili. Siamo in presenza di depositi di minerale e di un canale per lo scolo dell’acqua, un complesso procedimento all’avanguardia già a quel tempo che serviva per portare aria alla base del forno sostituendo così il lavoro di giganteschi mantici. Sul percorso per raggiungerlo, oltre al piacere della passeggiata nel verde, si incontra la “calchera” nella proprietà Casella, rimasta ancora integra proprio a ridosso del lago, testimonianza del lavoro del passato. All’epoca il forno diede molto lavoro alle persone del luogo, come testimoniano le antiche dimore con portali e luminosi loggiati nonché la raggiunta indipendenza della parrocchia del paese.


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Levrange. Le opere della famiglia vanno dal XVII secolo fino alla fine del XVIII, da una generazione all’altra

L’arte di saper intagliare il legno: la famiglia Pialorsi, ovvero i Boscaì Dal XVI al XVIII secolo era usanza comune lavorare il legno, soprattutto nelle valli: in ogni paese era presente la figura del marangone, un artigiano del legno di Nicoletta Tonoli

A lungo l’opera artistica della famiglia Pialorsi, soprannominata Boscaì, è stata La famiglia abitava a Levrange, frazione di Pertica Bassa, in una casa in via Castello (travolta nel 1959 dalla terribile frana che si abbattè sul paese). Le informazioni su di loro non sono molte: le loro opere vanno dal XVII secolo fino alla fine del XVIII, da una generazione all’altra e sono conosciute soprattutto nel Bresciano, probabilmente proprio per la scarne informazioni. All’epoca era usanza comune lavorare il legno, soprattutto nelle valli: in ogni paese era presente la figura del marangone, un artigiano del legno che approntava ciò che era richiesto dalle comunità locali. I tratti essenziali delle loro opere non sono facili da definire e da attribuire al sin-

La pedaliera dell'organo di Levrange

Voltolini, ricordo di un artista versatile Il 27 luglio del 1746 si spegneva a Vestone l’artista Domenico Voltolini, detto “Il Nasino”, probabilmente per il suo naso piccolo. Nato a Iseo nel 1667, viene soprattutto ricordato per le sue opere successive al trasferimento in Valle Sabbia dopo il matrimonio con Dacia Materzanini da cui avrà il figlio Francesco Giuseppe che seguirà le orme del padre. Il libro a lui dedicato, “Itinerario artistico in Valle Sabbia – Domenico Voltolini e la sua bottega”, scritto da Alfredo Bonomi e Michela Salottispiega il contesto storico dell’artista versatile che ha saputo

fondere diversi stili e scuole: la Valle Sabbia, grazie alla vicinanza con il Lago di Garda e con Brescia passando per il Colle di Sant’Eusebio, ha visto il passaggio e la commistione di diverse correnti di stile. Le sue opere sono ammirabili in diversi Comuni fra cui Soprazocco di Gavardo (Madonna col Bambino e i Santi Biagio e Rocco nella chiesa di San Biagio), Agnosine (Crocifissione di Sant’Andrea, nella chiesa di Sant’Andrea) e Mura (Trinità e Madonna del Suffragio e Trasfigurazione di Cristo – Scene mariane nella chiesa di Santa Maria Assunta).

golo membro della famiglia. Giovanni Vezzosi, nel suo libro “I Boscaì – una ignorata famiglia di scultori bresciani”, definisce la loro arte come «un’arte “provinciale”, che vive nella provincia, anzi, in una parte molto appartata della provincia, senza essere insensibile alle voci, ai richiami dell’arte che si veniva elaborando nei centri che a quell’epoca erano esemplari in Italia, non senza essere informati di quanto, specie nell’ornato, potesse essere trovato di là dalle Alpi. Danno alle loro opere, si tratte di soase o di cibori o di organi e cantorie, una struttura architettonica di sicura e rigorosa impostazione, attenti alle proporzioni, avvertendo le novità». Il legno utilizzato era dorato per le parti architettoniche, colorato per le figure e a volte stendevano l’oro anche sui panni dei soggetti per ravvivarne i colori e a farli più ricchi, mentre nelle cantorie e in qualche altare il legno rimane grezzo o appena imbrunito facendo risaltare le figure. Splendidi sono anche i loro putti, posizionati per esaltare e invitare ancora di più alla devozione le figure di Cristo, la Vergine e i Santi. Le opere più significative si trovano ovviamente a Levrange e nelle altre frazioni dei comuni di Pertica Alta e Pertica Bassa nonché in diversi comuni della Valle Sabbia e della Val Trompia.


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Villanuova e Vobarno: due nuovi sacerdoti Don Giorgio Comincioli di Prandaglio di Villanuova sul Clisi sabato 12 giugno è stato ordinato sacerdote (ne sono stati ordinati sette) in Cattedrale dal vescovo Luciano Monari. Entrato in Seminario in Cvg nel 2003, ha prestato il suo servizio pastorale a Leno e a Buffalora. Nel 2007-2008 è stato prefetto nella comunità del liceo, l’anno successivo è passato all’animazione vocazionale, quest’anno è stato diacono a Serle. Anche don Roberto Ferrari della parrocchia di Vobarno è stato ordinato sacerdote. In Seminario in Cvg nel 2003, ha prestato servizio pastorale a Nave, poi presso il Centro volontari della sofferenza, nell’unità pastorale dell’Oltremella; prefetto nella comunità delle medie nel 2007-2008, l’anno successivo ha fatto animazione vocazionale. Quest’anno è stato diacono a Berzo Inferiore. Don Giorgio Comincioli

Idro. In una vecchia stalla sistemata due fratelli gestiscono il ristorante “Mistica”

La cucina di una volta di Luigi Zameli

Una vecchia stalla che da due anni a questa parte è diventata un ristorante a gestione familiare. Siamo a Idro, nella frazione di Lemprato. I giovani fratelli Butturini, Giovanni e Francesca, dopo aver acquistato e ristrutturato i locali, hanno aperto il 24 giugno del 2008 il ristorante “Mistica” dal nome dell’antica proprietaria, Mistica, che il secolo scorso, proprio qui, produceva e vendeva latte e formaggi. Era anche un ritrovo serale¸ perché lì si riunivano in una sorta di bar ante litteram. Il legame con il passato è evidenziato anche le presenza dei capitelli in pietra, realizzato nel primo decennio del Settecento. La cucina è tipicamente bresciana con la possibilità di gustare carne alla griglia, formaggi e circa 40 etichette di vino. Un altro fiore all’occhiello, soprattutto d’estate, è il pesce di lago (ovviamente d’Idro) comprato direttamente dai pescatori. La possibilità di avere un orto consente anche di poter offrire in tavola verdura di qualità coltivata in casa. Recentemente è stato anche ultimato il giardino esterno adornato di piante aromatiche, le stesse che vengono

Il ristorante “Mistica”

utilizzate per le pietanze. È la passione a fare la differenza: Giovanni, cuoco in cucina, e la sorella Francesca in sala. Il locale è anche già segnalato sulle guide gastronomiche “Arthob” e “Vini&Cucina” bresciana soprattutto per lo stinco di vitello in campana, un modo particolare ed unico per preparare lo stinco di vitello secondo le ricette di una volta. Una cucina che certamente richiama le influenze delle antiche preparazioni di un tempo, dove le braci

e la pazienza riuscivano a regalare piatti unici, semplici ma allo stesso tempo eccezionali per gusto e sapori. Anche la cantina dei vini è ben strutturata con circa 40 etichette disponibili. Il ristorante “Mistica” di via Vittorio Veneto 31 d’estate è aperto tutti i giorni, d’inverno è chiuso solo il lunedì; ospita una quarantina di posti al chiuso e una ventina all’aperto. Per informazioni, 0365.83.208 o : www.mistica.ristoarea.it.

Don Roberto Ferrari

In festa l’asilo di Bione Pieve A fine giugno si concluderà anche l’anno scolastico degli asili e a Bione Pieve sono in programma tante iniziative per salutare i bambini, in modo speciali quelli che incominceranno la scuola elementare a settembre. La Festa di “Inizio Estate” a Bione Pieve in programma dal 10 al 13 giugno organizzata con il patrocinio del Comune di Bione e dell’ Assessorato alla Cultura tante iniziative, è stata come tutti gli anni, ricca di iniziative e ha visto la partecipazione di tanti in paese: dalla serata di giovedì 10 con la commedia dialettale “Le Maestre Passerì”, della Compagnia “El Sangiot” di Molinetto di Mazzano, fino ai concerti proposti nelle serate degli “Anonima”, dell’orchestra “Marco Gavioli” con la successiva performance della scuola di ballo “Sand Valley e l’esibizione del gruppo musicale dei ragazzi diversamente abili “Ahlas Ahlas”. E ancora, il pomeriggio di sabato 12 all’asilo di Pieve che ospita anche il Nido con l’iniziativa “Bimbingioco” bambini e adulti hanno vissuto un pomeriggio all’insegna di laboratori creativi, giochi e lettura. Appuntamento a venerdì 18 giugno alle 20 per la festa di fine anno dei bambini dell’asilo di San Faustino: una recita riassumerà il lavoro di tutto l’anno sulla sicurezza stradale che i bambini hanno svolto con la consegna del “diploma” ai grandi che andranno in prima elementare.

Villanuova sul Clisi. Il Coro San Matteo è andato a cantare a Trébeurden, nella regione della Bretagna

Gemellaggio con la Francia sancito a suon di musica sacra La musica senza confini: dall’Italia alla Francia. Coro San Matteo di Villanuova sul Clisi è stato invitato a Trébeurden, in Francia, nella regione della Bretagna, per esibirsi in due concerti di musica sacra organizzati per inaugurare i festeggiamenti per il decimo anniversario del gemellaggio tra il paese valsabbino e il Comune di 3.451 abitanti situato nel dipartimento della Côtes-d'Armor. Tutti i componenti del coro sono volati in Francia dal 4 al 7 giugno

2010 e si sono esibiti in brani tratti dal suo vasto repertorio e che spaziano dal classico al moderno, cogliendo l’occasione per portare sull’Atlantico la musica di tre autori bresciani. Sono infatti stati eseguiti brani del salodiano Ferdinando Bertoni, insigne maestro di Cappella in San Marco a Venezia nel ‘700; di Luca Marenzio, musicista al quale è stato intitolato il Conservatorio di Brescia e di don Ardiccio Dagani, contemporaneo valsabbino, che ha donato al coro alcune sue opere di

Il Municipio

ineguagliabile bellezza. La trasferta è stata resa possibile grazie al patrocinio del Comune di Villanuova sul Clisi ed ai preziosi contributi della Comunità Montana di Valle Sabbia nella persona del Presidente Ermano Pasini, della Bcc di Bedizzole Turano Valvestino, del comitato di gemellaggio di Villanuova e del coro che con entusiasmo ha deciso di autofinanziarsi per poter rendersi utile in una celebrazione tanto importante per le due comunità gemellate. (n.t.)



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Sabbio Chiese. La società “Sicurezza e igiene del lavoro” contare anche su una sede a Flero e una nel Milanese

Sul posto di lavoro resta un tabù puntare molto sulla prevenzione Purtroppo c’è ancora la mentalità che la sicurezza e l’igiene siano soldi spesi male, che non danno frutto. Resta fuori dai controlli chi lavora in nero di Luciano Febbrari

La società “Sicurezza e igiene del lavoro” di Sabbio Chiese è impegnata nell’ambito dell’antinfortunistica e della medicina del lavoro, cioè in tutto quello che riguarda la legge 81 del 2008. “Il cliente – spiega il presidente del team Leone Boccacci – si rivolge da noi per avere consulenza sulle macchine, sugli ambienti di lavoro, sull’igiene del lavoro o sulle visite mediche, periodiche e preventive, dei lavoratori”. Dal 1994 con la 626 le aziende hanno incominciato a muoversi: se prima rivela Boccacci si interessava un 5%, adesso il 70% delle aziende ha cominciato a recepire l’importanza dell’igiene e della sicurezza e a mettersi in regola. “Sulle visite mediche non ci sono più problemi, sull’informazione

La sede dell’azienda e, a destra, Leone Boccacci

Un laboratorio mobile per le aziende Nel 1995 è stata costituita la società “Sicurezza e igiene del lavoro”, che può contare su una sede a Sabbio Chiese, un distaccamento a Flero e uno a Vaprio d’Adda (Milano). C’è un ambulatorio mobile con la possibilità di fare le visite mediche e tutti gli esami strumentali nelle aziende. Vengono realizzati corsi di primo soccorso, antincendio e altri. Si fa la valutazione del rischio come prevede la legge 81. “Sicurezza e igiene del lavoro srl” si avvale di un team di professionisti che operano con esperienza e professionalità nel campo dell’antinfor-

tunistica, dell’igiene del lavoro e della medicina del lavoro. “Sicurezza e igiene del lavoro srl” è in grado di fornire alle aziende un servizio completo e di soddisfare ogni richiesta per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro. Fra i servizi, la consulenza nei settori dell’antinfortunistica e dell’igiene del lavoro con la stesura del documento di valutazione dei rischi. Fornisce assistenza per le certificazioni. Offre consulenza e assistenza per la gestione delle problematiche ambientali. Ha aperto uno sportello informativo gratuito (il martedì dalle 9.30 alle 13).

la maggior parte fa seguire i corsi. C’è ancora una buona fetta che lavorando in nero non è rintracciabile. Culturalmente siamo un po’ arretrati, però stiamo migliorando”. Con la crisi economica per molti questi sono, però, costi quasi inutili. “Purtroppo c’è ancora la mentalità che la sicurezza e l’igiene siano soldi spesi male, che non danno frutto. Chi non conosce la materia non sa che, inoltre, chi è a posto con la sicurezza può ricevere anche dei contributi. Siamo indietro con la cultura della prevenzione”. Oggi anche i lavoratori incomincia a comprendere l’importanza della sicurezza. “All’inizio – analizza Boccacci – abbiamo avuto difficoltà con il datore di lavoro che non voleva spendere, poi con i dirigenti che non avevano tempo, poi con i lavoratori che non volevano perdere tempo, oggi, invece, abbiamo dei riscontri positivi. Si sono accorti che formando e informando sono calati gli infortuni e si lavora meglio”. L’85% del lavoro di “Sicurezza e igiene del lavoro” si svolge direttamente in azienda durante l’orario di lavoro grazie all’ambulatorio mobile. Viene sviluppata la valutazione del rischio e in base a questa valutazione il medico elabora il piano sanitario con tutte le visite e gli esami da fare per dare l’idoneità specifica alla mansione.


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via Valcamonica, 14 A Telefono: 030 314526 A Fax: 030 314564 via Folzone, 1 - Tel: 030 9919035 A Fax: 030 9919042 via Armando Diaz, 4 - Tel: 030 2106908 A Fax: 030 2106908

*Prezzo con rottamazione per versione Steed Luxury SC 4x2 2.4 c.c. con GPL già montato dalla casa, più iva, messa su strada e ipt. **Prezzo con rottamazione per versione Steed 5 posti, Luxury 4x2 2.4 c.c. con impianto GPL già montato dalla casa, più iva, messa su strada e ipt. La rottamazione Great Wall è valida ritirando qualsiasi auto o veicolo commerciale immatricolato fino al 31/12/2000. Valida sui mezzi presenti in rete e immatricolati entro il 30/07/2010. Offerta valida nelle concessionarie che aderiscono all’iniziativa, scade il 30/06/2010 o fino ad esaurimento scorte. ***Fonte dati UNRAE, periodi 2009/2010.


La Voce del Garda e Valsabbia giugno 2010

E-mail: gardavalsabbia@vocemedia.it

L’orario estivo di Navigarda

Garda

È entrato in vigore l’orario estivo della Navigarda, l’ente di gestione del servizio pubblico di linea sul Benaco. Flotta al completo – tra battelli, traghetti, aliscafo e catamarani – per assicurare collegamenti capillari tra tutte le località lacustri. I turisti che da sempre apprezzano i servizi offerti possono usufruire di numerosi collegamenti giornalieri fra Desenzano e Riva, tra Maderno e Torri e tra Limone e Malcesine con trasporto veicoli-passeggeri e corse rapide, con la novità di una corsa circolare nell’alto lago. L’utilizzo dei mezzi pubblici di navigazione consente di avvicinare paesaggi e scorci che solo dall’acqua assumono la loro autentica bellezza, gustando l’esperienza unica di vivere “il lago dal lago”. Orari e informazioni su www.navigazionelaghi.it.

San Felice del Benaco. Dieci candeline per il Consiglio comunale dei ragazzi

Ragazzi protagonisti di Vittorio Bertoni

Il Consiglio comunale dei ragazzi della scuola media “A. Zanelli” soffia sulle sue prime 10 candeline. La scuola ha sposato nel 2000 l’esperienza del Ccr suggerita dalla legge Turco del ‘97 che stimolava le Amministrazioni a sperimentare una nuova modalità per garantire ai giovani il diritto di partecipare democraticamente ai processi decisionali che li riguardano. Ora in Valtenesi è diventata una realtà educativa “indispensabile”. “È indispensabile perché la nostra scuola e il Ccr sono oramai legati in modo indissolubile − dichiarano convinti i componenti del Consiglio −. Chi farebbe sentire la voce di noi ragazzi? Sicuramente i docenti e gli adulti ci sanno ascoltare e cercano di aiutarci, ma è nostro compito fare in modo che la scuola sia a nostra dimensione. Le iniziative che ci coinvolgono in prima persona rendono la scuola più piacevole”. Così, nel decennale, il 4 giugno il Consiglio ha voluto dire i suoi grazie con una grande festa di fine anno, con la “Città dei ragazzi” che ha avuto come palcoscenici la scuola di San Felice e il centro storico di Puegnago. A San Felice la scuola ha ospitato un convegno sui “Diritti dell’Infanzia”, un lavoro di gruppo di riflessione, un “Gioco dei Diritti” inventato dai ragazzi, l’inaugura-

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Tra le attività più significative la conoscenza del territorio

zione di una meridiana analemmatica realizzata dagli alunni del laboratorio scientifico. Nel pomeriggio la festa è proseguita nel castello di Puegnago, con il musical “High School Musical 2” realizzato dagli studenti del laboratorio di animazione teatrale e la proiezione del cortometraggio “Settimana bianca… in giallo” prodotto dal laboratorio di cinematografia. Tra le tappe più significative, le attività legate all’ambiente e alla conoscenza del territorio, gli studi dedicati all’isola ecologica, al controllo dei consumi di acqua

e luce, agli aspetti storico-artistici con la realizzazione di mini-guide, l’ideazione di una “Giornata verde”, percorso di riscoperta del territorio che da quest’anno si chiamerà “Camminiamo nel verde con Mattia”, dedicato ad un alpino loro sostenitore. Alla lunga fila appartengono anche i tornei, le feste e alcuni incontri: la celebrazione della Giornata della Pace, la realizzazione di una Festa dei Popoli che valorizza le tradizioni dei compagni di scuola non italiani e un progetto sul problema del bullismo.

Il patrimonio delle limonaie La coltivazione di limoni ha radici lontane. A Limone sul Garda la coltivazione di questo frutto era già praticata nei primi anni del Seicento. Non bisogna, però, farsi trarre in inganno dal nome del Comune: l’attuale nome Limone sul Garda, assunto nel 1904, deriverebbe da limen, cioè confine, o da lima, cioè fiume. Persino lo scrittore Johann Wolfgang Goethe restò colpito dal suggestivo tocco al paesaggio che donavano le limonaie. Il 13 settembre 1786, mentre stava attraversando il lago in barca andando da Torbole a Malcesine, scrisse: “La mattina era stupenda benché nuvolosa, ma all’alba tranquilla. Passammo davanti a Limone i cui giardini disposti a terrazze e piantati di limoni, hanno un ricco e bell’aspetto. Il giardino è costituito da file di bianchi pilastri quadrati, che stanno ad una distanza l’uno dall’altro e si spingono su per la montagna ad uso di gradinata. Sopra tali pilastri sono poste delle forti travi per coprire le piante durante l’inverno. L’osservazione e la contemplazione di tali piacevoli oggetti fu favorita dalla lenta navigazione...”. A metà dell’Ottocento la coltivazione subisce un calo inesorabile: la concorrenza delle arance di Sicilia, la scoperta della formula per ottenere chimicamente l’acido citrico e, soprattutto, la gommosi, una malattia delle piante che portò alla chiusura degli impianti. Attualmente delle circa 450 limonaie poche sono attive e produttive e alcune sono visitate dai turisti. A Gargnano il proprietario Giuseppe Gandossi propone interessanti visite guidate alla limonaia che lui stesso ha restaurato e ricostruito fedelmente. A Limone sul Garda la limonaia del Castèl è un consolidato museo e l’estate propone diverse iniziative. A Tignale, in località Pra’ dela Fam, troviamo la grande limonaia omonima, la prima struttura museale realizzata dalla Comunità montana Parco Alto Garda bresciano. (n.t.)

Tremosine. Garda Uno ha costruito l’impianto che servirà anche Limone in una delle gallerie dismesse

Il depuratore: una tappa importante nella tutela ambientale Il nuovo impianto di depurazione dell’Alto lago costruito in una delle gallerie dismesse della vecchia gardesana rappresenta una tappa importante nella tutela ecologica e ambientale del territorio”. Ne è convinto Mario Bocchio, sindaco di Lonato e presidente di Garda Uno, l’azienda multi servizi con sede a Padenghe che del depuratore ha seguito la costruzione. Il nuovo depuratore, costruito nel territorio di Tremosine, serve anche Limone e completa il più grande impianto di tutela ecologica d’Europa, la cui

costruzione venne progettata a partire dagli anni Settanta. I lavori iniziati nel 2007 hanno richiesto un investimento di circa 7 milioni di euro finanziati da Regione Lombardia (4 milioni), da Provincia di Brescia (1 milione), da Garda Uno (650.000) e da Saceccav di Desio (1 milione e 300mila) la società che provvederà alla gestione e manutenzione del depuratore per i prossimi 30 anni. Di tipo modulare, grazie alle 3 linee di trattamento inseribili a seconda del carico in ingresso, presenta caratteristiche di particolare flessibilità, adattandosi alla forte flut-

Tremosine

tuazione della popolazione che passa da circa 3.000 abitanti nel periodo invernale a circa 19.000 in estate. L’acqua industriale necessaria all’impianto viene prelevata dal lago, mentre i reflui depurati vengono scaricati ad una profondità di oltre 15 m sotto il livello del Garda. Grande attenzione è stata riservata al trattamento degli odori. Particolari accorgimenti, quali la copertura di buona parte delle vasche con pannelli in acciaio o calcestruzzo, la disidratazione di tipo chiuso e l’utilizzo di cassoni coperti, consentono di ridurli al minimo.


dedicato alla nostra terra.

Chiaretto

Garda Classico D.O.C. 2009

Giovanni Avanzi

Medaglia d’oro Concours Mondial de Bruxelles 2010 - dove si conferma unico vino lombardo premiato su oltre 6.000 vini presentati al concorso

Decanter World Wine Awards Londra 2010 Lo comunichiamo alla nostra affezionata clientela con estrema soddisfazione poichÊ è il riconoscimento del nostro impegno al continuo miglioramento qualitativo. Salò Cisano Vigna Predelli Polpenazze d/G Vigna Valle Polpenazze d/G

Vigna Bragagna Sirmione

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Ritorna Acque e Terra Festival Torna Acque e Terre Festival: concerti, spettacoli, itinerari tra fiume, colline e lago. Anche l'edizione di quest'anno si articola in due momenti: Viaggi di Acqua (dal 21 giugno al 16 luglio) e Memorie di Terra (dal 22 agosto fino al 12 settembre circa). Lunedì 21 giugno alle ore 21.15 a Calcinato “Piazza della Repubblica” va in scena “Teka”, un concerto per il solstizio d’estate. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti. Il 22 giugno, invece, sempre alle 21.15 a Villanuova sul Clisi si esibisce Alessandro Bergonzoni con “Prove per 20 serate soltanto”. L’ingresso costa 12 euro. Per prenotazioni, si può telefonare alla Biblioteca Comunale di Villanuova, 0365371758. In caso di maltempo lo spettacolo si tiene presso il Teatro Corallo Piazza Roma

Gardone Riviera. Attivato il Servizio distrettuale di assistenza residenziale

Aiuto contro la fragilità di Vittorio Bertoni

Anche sul Garda, dopo le positive esperienze di Orzinuovi e di Leno è stato attivato lo Sdar, il Servizio distrettuale di assistenza residenziale. Sede del servizio è Villa Gemma di Gardone Riviera che ha messo a disposizione 6 posti letto e i servizi alberghieri, assistenziali e sanitari. Il servizio è destinato ai cittadini dei Distretti Garda e Valsabbia – un bacino di 120mila utenti – e in particolare agli anziani e ai malati fragili, con insorgenza o aggravamento di problematiche cliniche acute o subacute o in fase di dismissione ospedaliera, che necessitano di supporto clinico, terapeutico e assistenziale di intensità non gestibile a domicilio. Di norma i ricoveri avranno una durata compresa fra i 7 e i 20 giorni e potranno essere protratti fino a 45 giorni. Tra gli obiettivi primari dello Sdar rientrano la possibilità di garantire continuità di cura e assistenza con personale professionalmente preparato, il contenimento dei ricoveri ospedalieri e la necessità di alleviare il peso supportato dalle famiglie. Per raggiungere tali obiettivi giocano un ruolo decisivo, a livello organizzativo, i diversi ‘attori’ coinvolti.

Villa Gemma

Il distretto Asl, che è responsabile della conduzione generale, il medico di medicina generale, che garantisce la continuità clinico-assistenziale sia nella fase di ammissione che di dimissione, l’Ucam, Unità di continuità assistenziale multidimensionale, che coordina ingressi e dimisioni, la struttura sanitaria, che mette a disposizione i posti letto necessari, garantisce l’assistenza alberghiera, igienico-sanitaria e infermieristica, fornisce i farmaci e la strumentazione diagnostica di

base e i cosiddetti “caregiver” siano essi familiari, amici o badanti che con ruoli diversi sono invitati a partecipare al processo di cura e di assistenza. Villa Gemma esiste come casa di cura dal 1946 e dal 2002 ha acquisito anche i servizi di Villa Barbarano a Salò. Presso Villa Gemma si affrontano patologie e percorsi riabilitativi di tipo cardio-respiratorio, mentre Villa Barbarano ha attivato percorsi riabilitativi di tipo neuromotorio e neurologico.

Bedizzole: le feste religiose A Bedizzole l’estate è il momento delle feste delle frazioni. Ben 3 in poco meno di un mese a significare che la gente del luogo è attaccata ai riti delle sue tradizioni. Si comincia, sabato 17 luglio, con la Festa della Madonna del Lazzaretto al Santuario di Masciaga. Fino a lunedì 26 le vie e le case della frazione si colorano dei nastri preparati nel laboratorio del Santuario. Oltre alle celebrazioni liturgiche che culminano domenica 25 alle 20.30 nella processione con l’immagine della Madonna, sono previsti momenti di intrattenimento e la possibilità di consumare pranzi e cene. Si passa a Pontenove, dove si festeggia San Giovanni Nepomuceno. Alle 20.30 di giovedì 29 luglio è prevista la storica processione con la posa del Santo nel fiume Chiese. Fino al 1° agosto serate danzanti e giochi per bambini. Le celebrazioni in onore di San Rocco, dal 12 al 16 agosto con l’anticipo del 9 dedicato ai Santi Fermo e Rustico, concludono il mese di feste. Serate danzanti, tombolata, lotteria e un fornito stand gastronomico, accompagnano i momenti celebrativi dedicati al Santo. Anche in settembre si segnalano due appuntamenti. Dall’8 al 10 con le celebrazioni a conclusione dell’anno giubilare nel 250mo anniversario della consacrazione della parrocchiale di Santo Stefano, l’11 e il 12 con la Memoria del Voto alla Madonna del Lazzaretto. “Sono feste di cristiani – afferma don Franco Dagani, parroco di Bedizzole – che hanno una precisa identità: chi ci riunisce, chi fa festa con noi è il Signore. Senza di Lui la festa è morta, senza di Lui la festa è spenta, senza di Lui la festa finisce presto e non lascia nulla. Ci apprestiamo a vivere grandi appuntamenti. Troviamoci non solo a divertirci, ma a viver la nostra fede, a celebrare l’Eucarestia, a guardare ai nostri Santi; troviamoci a dirci che noi siamo un paese che ha una storia di fede, di santità, di carità”.

Desenzano. Tutti i giorni dalle 10 alle 19 si possono trascorrere alcune ore di relax immersi nella natura

Flora e fauna da osservare al Giardino botanico Bagoda A Desenzano ha aperto al pubblico in tutta la sua spettacolarità il “Giardino botanico Bagoda”. Tutti i giorni dalle 10 alle 19 (biglietto d’ingresso 5 euro per gli adulti e 3 euro per i bambini sotto i 12 anni) si possono trascorrere alcune ore di relax in un meraviglioso ambiente naturale. A partire dal piccolo lago, da cui il giardino prende il nome, da sempre alimentato da una sorgiva spontanea. Grazie ad un accurato studio dell’ecosistema stagno,

una serie di piante e microrganismi naturali depurano l’acqua rendendola perfetta di pesci, anfibi e insetti tipici dell’habitat umido. Nel laghetto fioriscono vari tipi di ninfee e numerose altre piante acquatiche. L’ampia limonaia, attrezzata e protetta, rappresenta una dimora ideale per oltre 20 specie di agrumi, di cui è possibile seguire i diversi stadi evolutivi. L’uliveto, un importante esempio della cultura locale. L’area delle api, risorsa

importante per la produzione di miele di qualità. Di prossima apertura un orto delle erbe aromatiche e officinali. Nel corso della giornata vengono organizzati diversi laboratori dedicati alla conoscenza e alla degustazione di miele, olio, verdure e frullati. Per l’estate sono programmati 3 eventi di rilievo: “Un weekend con gusto” al Mercato contadino, il 10 e l’11 luglio, “I giocoacrobaticomici giochiamo col circo”, il 7 e l’8 agosto e “Il trionfo del gusto” l’11 e il 12 settembre. Il giardino è situato in viale Marconi di fronte al Centro Commerciale Le Vele. Informazioni sul sito www.giardinobagoda.it


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Sito: www.lavocedelpopolo.it

Concorso fotograďŹ co e audiovisivo Sirmione è una cittadina a forte vocazione turistica: le importanti vestigia romane e medioevali rappresentano un'importante meta di turismo culturale. Ogni anno milioni di occhi guardano Sirmione e milioni di obiettivi cercano di catturarne la poesia, la magia e la bellezza. Il Premio Sirmione per la fotograďŹ a e gli audiovisivi premia gli sguardi che meglio riescono a restituircele. Il Premio è aperto a tutti. Sezione FotograďŹ a: primo premio 1.500 euro; sezione audiovisivi: primo premio 1.500 euro. Le informazioni complete sul premio e il bando si possono trovare sul sito www.sirmionebs.it. Il bando è aperto a tutti e scade il 31 luglio.

Circoscrizione 3 Brescia Lago. Nel corso dell’anno sono stati sviluppati diversi incontri di solidarietĂ

Un’attivitĂ che guarda agli altri Tempo di bilanci per i soci lions appartenenti al Distretto Lions 108 lb2. Sono state organizzate molte serate di beneďŹ cenza e dibattiti tematici di Adonella Palladino

Tanti i temi trattati nel corso degli incontri associativi con l’obiettivo rivolto alla missione Lions che è quella di “creare e promuovere uno spirito di comprensione tra i popoli per sopperire ai bisogni dell’umanitĂ attraverso servizi volontari che coinvolgano le comunitĂ e che stimolino la collaborazione internazionaleâ€?. Particolarmente signiďŹ cative le serate organizzate a favore delle popolazioni colpite dai terremoti in Abruzzo e ad

Alcune serate organizzate a favore delle popolazioni di Haiti

Haiti. In Abruzzo i Lions sono impegnati nel service nazionale di un presidio socio-sanitario integrato nella pianura di Navelli: una splendida se pur dolorosa opportunitĂ per riappropriarsi della autenticitĂ del servire e della solidarietĂ nei confronti degli altri. Di notevole impatto gli incontri

centrati sul tema della violenza. Violenza che, come stabilito nel tema di studio nazionale, va contestualizzata in un discorso piÚ ampio perchÊ tutte le violenze sono concatenate fra loro e costituiscono sempre una limitazione della libertà individuale. Ecco l’odiosa violenza domestica, perpetrata so-

prattutto nei confronti delle donne e quella altrettanto tragica delle stragi del sabato sera vista attraverso i “GrafďŹ ti dell’animaâ€?. I Lions per il patrimonio di valori che racchiudono e per lo spirito di servizio che li contraddistingue non sono insensibili a problematiche cosĂŹ delicate e importanti e ritengono che la prevenzione sia la vera sďŹ da da vincere, in cui ognuno è chiamato a fare la propria parte. Altro tema di stringente attualitĂ , nell’area gardesana, l’utilizzo corretto di territorio e ambiente. L’attenzione dedicata rappresenta il segno tangibile di un lionismo che non esaurisce la sua missione di servizio nello slancio solidaristico, ma si rivela capace di suscitare dibattiti, diffondere cultura, in una parola essere opinion leader. I Lions devono essere antenne del territorio, capaci di captarne segnali di disagio, problematiche e aspettative, suggellando l’impegno civico oltre che umanitario per essere promotori di un percorso socioculturale che deve essere avviato per creare una cultura della responsabilitĂ .


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Zona sud occidentale del Lago. Sono molti i luoghi che si possono visitare

Viaggiare nel tempo, cioè andar in giro per Castelli Il territorio è caratterizzato dalla fortificazioni: alcune sono intatte, altre sono ruderi

Il Castello di Pozzolengo

di Vittorio Bertoni

La zona sud-occidentale del lago di Garda è caratterizzata da una importante concentrazione di fortificazioni. Alcuni sono conservati in modo quasi integrale: Bedizzole, Carzago, Drugolo, Desenzano, Lonato, Moniga, Padenghe, Pozzolengo, Sirmione e Soiano. Altri presentano solo ruderi o qualche residua parte integrata in edifici di epoca posteriore: Muscoline,

Polpenazze, Portese, Puegnago, San Martino di Gavardo, Scovolo, Solarolo e Venzago. Altri infine mantengono poche tracce storiche: Bottenago, Gavardo, Nuvolento e Virle. Questi fortilizi sono in generale ricetti – il latino “recipere” testimonia la loro vocazione al ricevere, all’accogliere – cioè semplici mura di cinta per rifugio provvisorio della gente in caso di invasione o pericolo. Numerose le caratteristiche Comuni: l’impianto rettangolare di frequente adattato alla conformazione del luogo, le alte mura in ciottoli e

l’ingresso protetto da un torrione soprastante detto mastio, segnato dalle feritoie nelle quali si inserivano le travi del ponte levatoio e preceduto da strutture fortificate aggettanti dette rivellini. Le cortine murarie, merlate, sono interrotte agli angoli e nei tratti rettilinei da torri cave semicircolari o quadrangolari di solito non più alte delle cortine stesse. All’interno le abitazioni sono disposte in file regolari seguendo un preciso schema urbanistico; a ridosso delle mura corre una strada di periplo interno.

Fondazione Ugo Da Como La Fondazione Ugo Da Como di Lonato del Garda riceve una donazione di straordinaria importanza per la storia dell’architettura e dell’arte della Città di Brescia e della sua Provincia. L’Archivio dell’Architetto Antonio Tagliaferri (Brescia 1835-1909) e dell’Ingegnere Giovanni Tagliaferri (Brescia 1864-1936) si aggiungerà al patrimonio librario e archivistico costituito dal Senatore Ugo Da Como (Brescia 1869-1941). Gli eredi della Famiglia Tagliaferri hanno deciso di rendere disponibile agli studiosi l’insieme delle testimonianze sino ad oggi custodite con affetto presso di sé. Quasi duemila disegni, oltre duemila fotografie e un gruppo molto significativo di opere a stampa, provenienti dalla Biblioteca professionale dei Tagliaferri, saranno affidati alla Fondazione Ugo Da Como, al fine di garantirne la consultabilità, la valorizzazione e la conservazione. Il “Fondo Tagliaferri” occuperà alcune stanze del complesso monumentale di Lonato, accanto alla Casa del Podestà veneto che proprio Antonio Tagliaferri, tra il 1907 e il 1909, restaurò per incarico di Ugo Da Como.

“Sfogliare i disegni, le fotografie e la documentazione di cui l’Archivio Tagliaferri si compone – commenta il presidente della Provincia Daniele Molgora – è come un fare un viaggio virtuale in città e provincia tra ‘800 e ‘900, ma tutto il territorio bresciano presenta, a volte nasconde, concrete e significative testimonianze della perizia e del gusto di Antonio e Giovanni Tagliaferri che meritano maggior attenzione. Sono opere che segnarono il periodo della trasformazione industriale e della sensibilità culturale della nostra provincia dislocate dal Lago di Garda alla Valle Camonica dal capoluogo alla Franciacorta e alla Pianura”.

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Economia L'incontro

Dante Freddi Il presidente di Secoval racconta l’operato del gruppo

Quando il pubblico è sinonimo di qualità La società, completamente pubblica, elargisce servizi per i Comuni Dante Freddi, il presidente di Secoval srl

di Luciano Zanardini

Gli anni Novanta sono stati segnati dalle privatizzazioni di massa, ma c’è chi ha fatto del pubblico una bandiera. Secoval srl è una società completamente pubblica della quale fanno parte la Comunità montana di Valle Sabbia e i 25 Comuni della Valle, ma anche altri 15 Comuni dell’area est di Brescia. Presidente, la vostra peculiarità è la capacità di essere competitivi sul mercato, pur mantenendo le vostre caratteristiche, è d’accordo con questa affermazione? La nostra forza è proprio il pubblico. C’è una grande coesione da parte delle amministrazioni pubbliche nel voler utilizzare uno strumento come Secoval. Siamo nati nel 2003 e dal 2003 abbiamo iniziato con la gestione dei tributi. Oggi, a detta della Regione Lombardia, siamo il gruppo con l’innovazione tecnologica più avanzata per quanto riguarda i servizi per l’innovazione della pubblica amministrazione. Questo alla fine ci dà soddisfazione perché siamo in una realtà di montagna che ha una minore connettività rispetto alla città e la maggior parte dei nostri servizi girano su infrastrutture web. La sovracomunalità può essere una risorsa in un tempo di crisi e di tagli dallo Stato centrale agli enti locali? L’Azienda cerca di far utilizzare al meglio questi servizi per rendere

più efficienti i Comuni, il che significa far risparmiare delle risorse in un periodo di tagli di fondi. La sovracomunalità diventa un’opportunità per risparmiare risorse. Per esempio stiamo facendo uan gara

unica per tutto il servizio di nettezza urbana, per tutto il servizio di distribuzione del gas e stiamo ultimando un impianto fotovoltaico a sei mega watt, che garantirebbe agli immobili pubblici energia

La storia di Secoval srl Secoval srl, società per i servizi comunali della Valle Sabbia è stata costituita con delibera assembleare della Comunità montana di Valle Sabbia il 15 settembre 2003. Dal maggio del 2009 Secoval srl è società a totale capitale pubblico (sono usciti dal capitale sociale i tre soci privati), il capitale sociale è pari a € 7.978.788,00 e le Amministrazioni Pubbliche socie sono: Agnosine, Anfo, Bagolino, Barghe, Bione, Capovalle, Casto, Idro, Gavardo, Lavenone, Odolo, Pertica Alta, Mura, Paitone, Pertica Bassa, Provaglio Val Sabbia, Preseglie, Roè Volciano, Serle, Vallio Terme, Villanuova sul Clisi, Sabbio Chiese, Treviso Bresciano, Vestone, Vobarno, Botticino, Calvagese della Riviera, Mazzano, Nuvolento, Nuvo-

lera, Prevalle, Rezzato, Muscoline, Bedizzole e la Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano. Il mandato ricevuto impone a Secoval srl di gestire il SIT, la cartografia e i servizi ad alto contenuto tecnologico con la logica che diventino la chiave di volta per una gestione intelligente e funzionale del territorio comunale e soprattutto che, grazie al continuo aggiornamento delle informazioni, non si debba più, come in passato, rincorrere i dati e ricostruirli periodicamente con gravosi investimenti in termini di spesa e di personale. Il ruolo della società si pone l’obiettivo della “globalizzazione” dell’informazione territoriale e l’eliminazione del digitai divide dei territori montani.

elettrica gratuita per i prossimi vent’anni. Innovare significa contribuire a ridurre gli sprechi? Innovazione vuol dire ridurre gli sprechi, ma con l’utilizzo di nuove tecnologie significa anche agevolare il cittadino stesso nell’interazione con il Comune. Andiamo verso la sburocratizzazione delle procedure che hanno gli enti per metterle a disposizione degli utenti (pagamenti online, Urp sovracomunale, ecc.). Gli strumenti che stiamo mettendo a disposizione on line sono essenzialmente dedicati ai cittadini. Servizi per ridurre tempi e risorse. I Comuni soci hanno, ovviamente, differenti caratterizzazioni politiche. Come fate a mantenere una certa indipendenza? La Regione ci prende come modello di esempio da esportare. Il colore politico non incide. In un tempo in cui ci sono meno risorse per elargire servizi, la nostra risposta è di muoversi insieme e di farlo in maniera innovativa. Concretamente può raccontarci uno dei risultati raggiunti sul territorio? Grazie alla costruzione dei nostri servizi siamo riusciti a fare 9 Pgt di piccoli Comuni con un unico bando di gara con un vantaggio economico non indifferente. Un pool di professionisti ha elaborato il Piano, mentre tutta la valutazione ambientale strategica l’abbiamo tenuta in carico noi, concordando con le singole amministrazioni i fatti più strategici con un’attenzione alla questione sovracomunale.



La Voce della Valtrompia giugno 2010

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Speciale caccia. Due gli obiettivi: la disciplina in deroga e la “questione” Mantova

Acl: un coordinamento per essere più presenti

Eugenio Casella, presidente dell'Associazione cacciatori lombardi

di Eugenio Casella

L’associazione cacciatori lombardi Acl ha recentemente fondato insieme a tutte le associazioni venatorie bresciane un coordinamento unitario con lo scopo di rapportarsi in maniera univoca con la provincia di Brescia e la Regione Lombardia. Il Coordinamento unitario ha sicuramente due obiettivi urgenti nella propria agenda: la disciplina del prelievo in deroga in Regione Lombardia e la “questione” Mantova. Ad oggi dalla Regione non si ha notizia di quali siano le intenzioni per autorizzare il prelievo in deroga durante la prossima stagione venatoria. Attendiamo i risultati della Commissione di esperti voluta dall’assessorato regionale Agricoltura e Caccia

per trovare una soluzione alla sospensiva della legge regionale chiesta dalla Corte di giustizia europea. Crediamo che sia giunto il momento per porre fine alla ciclicità annuale delle leggi sul prelievo in deroga per dare una volta per tutte alle decine di migliaia di appassionati lombardi la certezza dei propri diritti e non solo quella dei propri doveri. I sei Atc della Provincia di Mantova stanno per mettere in atto, con la complicità dell’Ammnistrazione provinciale di Mantova e il parere dell’Ufficio legale della regione Lombardia, un’epurazione senza precedenti dei soci cacciatori non residenti, soprattutto bresciani. Partendo dalla volontà di vietare l’ingresso ai cacciatori, seppur soci, non residenti in regione Lombardia gli Atc di Mantova, sapientemente coordinati dai funzionari dell’Amministrazio-

ne provinciale hanno poi avviato un meccanismo per privare tutti cacciatori non residenti, in larga parte bresciani, dell’iscrizione all’Ambito territoriale di Caccia di cui erano soci l’anno precedente. È questa l’assurdità di tutta la vicenda: la stragrande maggioranza dei nostri cacciatori sono soci da anni, non si sono macchiati di nessuna infrazione ed hanno sempre pagato quote di adesione entro i termini di legge. Colpevoli di questa situazione anche i legislatori regionali. Un ulteriore obiettivo del Coordinamento unitario è poi la modifica della legge regionale 26/93. Chiederemo di modificare la legge inserendo nella stessa per esempio il numero dei roccoli in provincia di Brescia, il numero delle giornate da appostamento fisso in ottobre e novembre e la preapertura al primo di settembre.

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Ucl regionale: il dopo elezioni L’assessore regionale di riferimento con delega alla caccia è Giulio De Capitoni di Varese della Lega Nord. Assessore all’Agricoltura ed ex presidente del consiglio regionale nella passata legislatura, dove era presente quando si è votata la legge 2009 che ha permesso di avere un anno storico per il mondo venatorio: oltre a fringuello e peppola si è potuto cacciare (dopo circa 30 anni) anche la pispola (sguiseta) e frosone. In questi giorni si stanno formando anche le commissioni, cioè degli organi che discutono e preparano la legge che andrà in aula per la votazione. La possibile nuova legge venatoria dipenderà anche da chi sarà il presidente della quarta commissione. Si vocifera che potrebbe essere un consigliere del Pdl (Scarpa di Milano). Seguiremo anche i consiglieri che andranno a formare questa commissione per poterli marcare stretti e se è possibile collaborare con loro, specie con i bresciani. Speriamo con l’aiuto dei consiglieri eletti nel Pdl di incontrare presto il nuovo presidente della commissione e con i consiglieri della Lega Nord il nuovo assessore all’Agricoltura e caccia, per illustrare le richieste e sentire la loro volontà di velocizzare i lavori perché i tempi stringono. Siamo in attesa, con un po’ di ansia, dei risultati della commissione istituita dalla Regione lombarda, formata da otto esperti in materia legislativa e venatoria dove è presente anche l’avvocato Franco Bonsanto di Bologna, che dirà con un documento conclusivo dei lavori come potremo muovere per avere una legge che ci permetta di andare a caccia evitando ricorsi da parte degli animalisti e degli eventuali richiami dei Commissari europei.

Carlo Bravo con Roberto Formigoni


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Gli appuntamenti di luglio e agosto

Cultura

Luglio: il 2 presso S. Maria Assunta a Bione, il 10 presso S. Martino a Treviso Bresciano, l’11 nella chiesa di S. Maria Bambina a Odolo, il 13 a Palazzo Beccalossi a Barghe, il 14 sulla salita della Rocca a Sabbio Chiese, il 15 nella chiesa di S. Pietro a Roè Volciano, il 23 nella Rocca ad Anfo, il 25 a Capovalle, il 26 nel Santuario della Madonna della Neve a Casto, il 31 nella Pieve di S. Maria ad Undas a Idro. Agosto: il 1 nella chiesa di S. Rocco a Pertica Bassa, il 5 nella parrocchiale a Villanuova, il 6 nella chiesa di S. Maria a Gavardo, il 7 nella chiesa di S. Antonio Abate a Pertica Alta, l’8 nella chiesa di S. Domenico a Mura, l’11 in S. Giorgio Martire, Bagolino, e il 28 nella chiesa di S. Andrea Apostolo ad Agnosine.

Valle Sabbia. Fino al 5 settembre prosegue la prima edizione del “Festival internazionale della chitarra”

L’Estate a 6 corde suona in Valle Musica e cultura giocano la stessa partita per trasmettere valori e tradizioni. In sinergia, anche le aziende agricole locali si sono attivate per proporre degustazioni di Adonella Palladino

Ha cominciato a risuonare, con il concerto inaugurale del 2 giugno a Vallio Terme, in tutta la Valle Sabbia l’“Estate a 6 corde” e continuerà a farlo fino al 5 settembre, grazie alla messa in scena della prima edizione del “Festival internazionale della chitarra”. La direzione artistica del Festival è affidata all’associazione “Note Future” diretta dal maestro Nico Bello che ha trovato nella Provincia di Brescia e nell’Agenzia territoriale per il turismo

Un'immagine d'archivio della Fiera

della Valle Sabbia e lago d’Idro guidata da Zeno Marca gli interlocutori pubblici in grado di coordinare l’evento. Il Festival, unico esempio in Italia incentrato sul mondo della chitarra rappresenta un’occasione d’ascolto di concerti di qualità, con formazioni sempre diverse: dai recital per chitarra

sola ai vari duo con violino, soprano, clavicembalo, flauto, ai quintetti con gli archi fino all’ensemble di chitarre, nelle diverse espressioni classica, flamenco e jazz. Fra gli artisti, solisti di fama internazionale e prime parti di orchestre prestigiose, spiccano i nomi dei chitarristi Carlos Bonell, Claudio

Piastra, Flavio Cucchi, Francesco Biraghi, Ben Carmona e Sandro Gibellini, del clavicembalista Geroges Kiss, dei violinisti Ilya Grubert, Carlo De Martini, Glauco Bertagnin, Stefano Zanchetta, del violista Giuseppe Miglioli, dei violoncellisti Claudio Casadei e Marco Perini e del contrabbassista Amerigo Bernardi. Nel contempo, con la sua formula itinerante che coinvolge 22 comuni la manifestazione valorizza la Valle Sabbia e il lago d’Idro facendo conoscere e riscoprire paesaggi, storia, arte, cultura e tradizioni di territori interni e montani spesso deboli, ma straordinariamente ricchi di risorse a volte poco utilizzate. I concerti vengono proposti a partire dalle 21. S’inizia il 19 giugno in piazza Pertini a Paitone, il 20 nella chiesa parrocchiale di S. Maria Elisabetta a Vestone e il 27 nel Teatro Comunale a Vobarno. L’“Estate a 6 corde” si conclude domenica 5 settembre al Monastero di San Bartolomeo di Serle. Il calendario completo è reperibile sul sito www. vallesabbia.info.

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Gardone Riviera. Dall’8 luglio al 22 agosto va in scena il “Vittoriale Musikfestspiele - Festival d’estate 2010”

Il Vittoriale ospita serate in musica con un respiro più internazionale Due mesi di spettacoli non solo con grandi nomi del panorama artistico straniero, ma anche eventi di alto profilo culturale in un luogo suggestivo di Vittorio Bertoni

Quasi due mesi di spettacoli, non solo grandi nomi del panorama artistico italiano e straniero, ma anche eventi di alto profilo culturale in uno dei luoghi più suggestivi del nostro Paese, il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera, l’ultima dimora di Gabriele D’Annunzio. Approda sul Garda, dall’8 luglio al 22 agosto, il “Vittoriale Musikfestspiele – Festival d’estate 2010”, ideato e diretto da Iko, Italia Konzert Opera di Firenze, in collaborazione con la Fondazione Il Vittoriale degli Italiani e il Comune di Gardone Riviera, ponte e momento di riflessione tra storia, arte e cultura. La programmazione 2010 guarda oltre i confini nazionali per avere un respiro più ampio, internazionale. Una dichiarazione d’intenti insita già nel no-

Comune di Vallio Terme

Il Vittoriale degli italiani

L’inaugurazione è dedicata al Vate L’inaugurazione, l’8 luglio, è come di consuetudine dedicata al Vate. L’evento promette eleganza, sorprese e grande stile. I cancelli saranno aperti dalle 19.30, i giardini e i cortili accoglieranno gli spettatori con una degustazione di vini e prodotti del Garda, lungo il percorso del parco intrattenimento musicale di 8 arpiste, a seguire una spettacolare rievocazione in stile dannunziano sorprenderà i visitatori con un suggestivo lancio aereo di volantini e cartoline. Alle 21.15 la serata entrerà nel vivo con l’esibizione nell’anfiteatro dell’étoile internaziona-

le Giuseppe Picone che, accompagnato dai primi ballerini del Teatro dell’Opera di Roma, volteggerà in “Dannunziana”, un galà di danza su celebri musiche. A suggellare la “prima”, Arnoldo Foà darà voce alle parole del Vate interpretando alcuni brani tratti dalle sue opere. A

chiudere la stagione, dal 16 al 22 agosto, la Settimana del Teatro di Ricerca, una rassegna di teatro sperimentale che propone, ad ingresso libero, un calendario fitto di appuntamenti e spettacoli nel parco e nell’auditorium.

Comunità montana di Valle Sabbia

me: Vittoriale Musikfestspiele. Il nuovo cartellone si compone di 4 distinti contenitori: opera e balletto, musica pop, settimana jazz e teatro di ricerca. Il programma dedicato alla danza propone altri 4 spettacoli che vedranno alternarsi sul palco gardonese i Solisti dell’Arena di Verona, il balletto del Teatro di Torino, la Compagnia argentina di Roberto Herrera e i primi ballerini dell’Opera di Roma. Per l’opera 2 serate con il Rigoletto e il Récital con musiche di Verdi, Puccini, Mascagni e Tosti. La musica pop propone il 18 luglio il bresciano Francesco Renga, il 26 la toscana Irene Grandi e il 3 agosto il cantautore americano Michael Bolton. Innovazione e tradizione anche per la Settimana Jazz che dal 19 al 25 luglio propone l’esibizione di artisti del calibro di Stefano Bollani, Emilio Rava e Walter Beltrami, ma anche importanti momenti didattici e culturali, come la mostra fotografica di Luciano Rossetti e il convegno internazionale dedicato alla formazione jazzistica. Novità anche sul fronte biglietti con la possibilità di stampare comodamente a casa, tramite il sistema “do it yourself”, i tagliandi acquistati in internet, evitando code e perdite di tempo al botteghino per il loro ritiro. Analogo servizio è offerto dagli albergatori di Gardone ai propri clienti. Per informazioni e prevendite 0365.296506, www.greenticket.it e www.teatrodelvittoriale.it.

ART IN VALLE 08 LUGLIO Concerto del gruppo Trio Andam (flauto, fagotto e clarinetto) “Musica da camera in corte” - località Oriolo. 23 LUGLIO Concerto del gruppo di clarinetti “Quattro quarti quartet” località Caschino. 30 LUGLIO Concerto, quartetto di tromboni “Mascoilisse quartet” località Somagro 07 AGOSTO Festa di San Gaetano: concerto con l’orchestra di flauti e arpa “Mulieres Aulosque ... di Donne e di Flauti” e intrattenimenti culinari - località Gazzino

Per info: www.vallioterme.it oppure 331.3809476



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“Agorà” di Amenabar: cristiani contro la città “Agorà”, film di Alejandro Amenabar, racconta la storia, ad Alessandria d’Egitto, sotto la dominazione romana nel quarto secolo dopo Cristo, l’astrologa e filosofa Ipazia lotta per salvare il sapere del suo antico mondo dalla distruzione. Il film, proiettato nella Sala della Comunità Santa Giulia del Villaggio Prealpino (dotata di aria condizionata) giovedì 1 luglio alle 20.30 è preceduta da una presentazione da parte di Enrico Danesi, esperto di cinema, e da mons. Giacomo Canobbio, delegato vescovile per la cultura; i due interventi offriranno chiavi di lettura cinematiografiche, culturali e di fede alla proposta cinematografica.

Ritorna “Agorà”. Pronte le tre tappe che servono a presentare la nuova lettera pastorale del Vescovo

Che “Tutti siano una cosa sola”: Monari scrive per il 2010-2011 L’appuntamento per la zona GardaValsabbia è martedì 20 luglio alle 21 in piazza Roma a Villanuova sul Clisi. Presentata l’“Ultima cena” del Romanino di Mauro Toninelli

La lettera pastorale del vescovo Monari è ormai pronta; si intitola “Tutti siano una cosa sola” e sarà presentata ai bresciani con “Agorà”. “Agorà” è l’insieme delle iniziative per la presentazione della Lettera del Vescovo all’inizio dell’anno pastorale. Il titolo “Agorà richiama la “piazza”, il luogo dove la gente si trova, si incontra e discute. L’intento è quello di far sì che il tema dell’anno pastorale tocchi gli aspetti principali della vita e diventi oggetto di confronto. Per l’anno pastorale 2010-2011 il Vescovo ha scel-

“Ultima cena”, Romanino; Montichiari, Duomo di S. Maria Assunta

to il tema della Comunità, secondo il motto giovanneo “tutti siano una cosa sola”. Tre sono le tappe: “Terre di fede”, “Chiesa nella città” e “Popolo in cammino”. “Terre di fede” prevede una serata di apertura l’1 luglio sul tema “I cristiani contro la città” con la proiezione del film “Agorà” di Amenabar a cui seguiranno le sei elevazioni spirituali in città e provincia attorno a opere d’arte bresciane, con musica e la lettura di brani della Lettera pastorale. La presentazione delle opere è a cura di don Giuseppe Fusari. Nella zona Valsabbia e Garda l’appuntamento è martedì 20 luglio alle 21 a Villanuova sul Clisi in piazza Roma. Verrà presentato il dipinto “Ultima cena” del Romanino e sarà animata dal coro “AcCanto” (dir. Giampietro Bertella). “Chiesa nella città” si svolgerà a Brescia nella settimana che va dal 30 agosto al 5 settembre. “Popolo in cammino” prevede l’incontro del Vescovo nelle sei macrozone con i sacerdoti (per il Garda e Valsabbia sarà il 30 settembre all’Auditorium Pio XII di Gavardo dalle 10 alle 12) sul tema delle Unità pastorali e successivamente, dal 4 all’8 ottobre, con i laici: il 6 ottobre mons. Monari sarà nella Sala della Comunità di Salò (20.30).

Serle. Tra le proposte sul monte Orsino messa, visite guidate e mercoledì culturali sui vizi e le virtù del XXI secolo

Aperture domenicali estive al monastero di San Bartolomeo Sulla vetta del monte Orsino di Serle risiede da secoli il monastero di San Bartolomeo. Attorno all’edificio un ampio spazio verde, adatto per picnic, giocare e rilassarsi al caldo sole estivo. L’edificio visibile attualmente risale al Quattrocento, ed è il risultato di due interventi di restauro nel ‘70 e nel 2000. Il monte in questione è alto 993 metri e, data la sua posizione e conformazione, spicca sui colli circostanti, risultando visibile ancora dalla pianura e rivelandosi come punto di riferimento. Ma le testimonianze storiche parlano del monastero di San Pietro (in seguito ribattezzato San

Bartolomeo), sul monte Orsino, già nel 1039, costruito per volere del vescovo bresciano Olderico. Per secoli il monastero regolò la vita civile, religiosa e socio-economica della zona, ospitando monaci benedettini, pellegrini, magazzini, stalle, fienili, cantine e un chiostro; senza contare gli alloggi dell’abate, dei monaci e del personale addetto.Da domenica 13 giugno il monastero e la zona a fiano, atta ad accogliere chi si reca sul monte, sono aperti. Alle 17.30 viene celebrata la Santa Messa e regolermente sono proposte visite guidate. Da quest’anno il breve percorso che porta a piedi dal par-

Veduta del monastero San Bartolomeo

cheggio al monastero è stato arricchita dalle stazioni della via crucis. Sono anche proposti i “Mercoledì del monastero di S. Bartolomeo” organizzati dalla parrocchia di S. Pietro e dal comitato pro S. Bartolomeo. Il tema scelto sono “Vizi e virtù del ventunesimo secolo”: mercoledì 30 giugno “il conformismo” con il professore Paolo Ferliga; mercoledì 21 luglio “l’arroganza” con il professor Giuliano Benieri e mercoledì 8 settembre con don Mario Neva. Tutti gli incontri si tengono al monastero alle 20.30 e, in caso di pioggia, nella Sala della comunità San Domenico Savio di Serle alle 20.30.


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Atletica Gavardo '90: passione sportiva

Sport

L'Atletica Gavardo '90 con il suo presidente Paolo Salvadori è una fra le società più attive nel panorama della Fidal bresciana. Annovera 250 atleti tra giovani leve, promesse e semplici appassionati che ogni settimana indossano gli scarpini per misurarsi nelle diverse discipline e specialità: dalla corsa su strada alla pista, passando per la corsa in montagna. Nei programmi del gruppo non c'è solo l'organizzazione della riedizione della storica "Tre Campanili", ma c'è anche l'allestimento di meeting giovanili e Assoluti di atletica leggera sulla recente pista del Centro sportivo Karol Wojtyla. Fra le attività sviluppate dal dinamico sodalizio figura un progetto scolastico per insegnare atletica all'interno della scuola.

Vestone. L’associazione sportiva dilettantistica Atletica Gavardo ‘90 organizza la quarta edizione della gara

“Tre campanili” da fare di corsa Domenica 4 luglio è in programma la mezza maratona: dodici km di asfalto e il resto di sterrato. Una prova impegnativa con un dislivello di 1.000 metri di Luigi Zameli

Arriva in Valle Sabbia la grande atletica con il Trofeo “Tre Campanili. L’Associazione sportiva dilettantistica atletica Gavardo ’90, con l’approvazione della Fidal organizza la quarta edizione della “Tre campanili”. La gara si svolgerà domenica 4 luglio sulla distanza della mezza maratona di corsa in montagna. La gara ha carattere nazionale. Possono partecipare tutti gli atleti in regola con il tesseramento Fidal, categorie ammesse Juniores, Promesse e Senior, Master e Amatori maschili, Promes-

Alcuni partecipanti all'edizione 2009

se, Senior e Master femminili. Possono partecipare anche i non tesserati Fidal. Il ritrovo è fissato per domenica 4 luglio alle 7 presso il Municipio di Vestone in piazza Garibaldi. Alle 9.35 è in programma la partenza Baby Family Run (1 km per i bambini delle scuole elementari). Alle 9.30 parte la Tre Campanili competitiva e non competitiva (21, 097 km). Alle 9.30 parte la Vallesabbia Family Run (5 km aperta a tutti). Il tracciato prevede: 13 km di salita, 6,5 km di discesa e 1,5 km di pianura. Tracciato impegnativo con suggestivi passaggi in sentieri, mulattiere e riscoperti sentieri della resistenza senza pericoli. Il percorso parte alla quota di 360 m e avrà due strappi in salita impegnativi tra Forno d’Ono e Avenone dopo sei chilometri, e tra Spessio e S. Rocco, all’ottavo chilometro; si girerà attorno all’abitato di Livemmo per salire a Cima Passello, a 1000 metri, dove è posto il Gran premio della montagna (dopo 13 km), per poi scendere a Belprato e raggiunge il traguardo di Vestone. Dodici chilometri d’asfalto e il resto sterrato.


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Calcio, Lega Pro: toto allenatore per il Salò Conquistata una storica semifinale promozione al primo anno fra i professionisti, la Feralpi Salò (Seconda Divisione) è già al lavoro in vista della prossima stagione. Ore decisive per la scelta dell’allenatore: Claudio Ottoni ha fatto le valigie nonostante l’ottimo obiettivo centrato al primo colpo. In pole position Leonardo Menichini (ex Lumezzane in attesa delle sorti della Cremonese che, però, ha fallito la promozione in serie B), Gian Marco Remondina (Verona) e Massimo Rastelli. Questo il lotto di privilegiati. Fra le conferme, sicuramente quella della bandiera - nonché bomber e capitano – Cristian Quarenghi (foto a lato). Stesso discorso per i vari Rossetti, altro bomber, e Leonarduzzi. Il 14 aprile, infine, si ricomincia con il ritiro di Spiazzo in val Rendena.

Gruppo nautico Dielleffe. Premiato il progetto con menzione alla disabilità

Svelare senza barriere di Carlo Taglietti

Un significativo riconoscimento, a riprova del lavoro svolto, è stato assegnato nell’ambito del X Premio “Italia per la Vela” al progetto “Svelare senza barriere” ideato e realizzato dal Gruppo Nautico Dielleffe di Desenzano. Si tratta di “Oltre la vela” speciale menzione riservata alle disabilità. “Svelare senza barriere”, giunto al suo terzo anno di vita, nasce dalla volontà di “svelare” tanti aspetti che a molti sono, purtroppo, sconosciuti per mancanza d’informazione o per errati pregiudizi e “senza barriere” ha il duplice significato di barriere architettoniche e di barriere mentali, mentre la “S” rappresenta il simbolo di solidarietà, sociale, simpatia, sicurezza & sorrisi. Il progetto fa leva dunque sugli effetti positivi dell’attività velica quale strumento di intervento nelle varie aree del disagio sociale, fisico e mentale, sul senso di libertà che, grazie alla vela, viene provato dai portatori di handicap, su quanto si possa fare per il sociale anche solo con un sorriso, e su quanta potenzialità e voglia di imparare c’è nelle persone diversamente abili. L’attività “sul campo” si articola in diversi momenti: aggiornamenti e

Le imbarcazioni di Svelare senza barriere

corsi di vela mirati per gli educatori e i volontari con i quali le persone diversamente abili sono quotidianamente in contatto all’interno dei vari servizi, lezioni di teoria presso la sede del Circolo, uscite in acqua, per le persone diversamente abili che avevano manifestato interesse ed attitudine per lo sport velico, piacevoli momenti conviviali a terra per gli educatori, i volontari e per i diversamente abili. Tanto entusiasmo, allegria, ma anche impegno e voglia di imparare e tutto realizzato

nella massima sicurezza e professionalità. Culmine della stagione, dal 15 al 18 settembre, il III Campionato Provinciale per velisti diversamente abili. Otto equipaggi, in rappresentanza della Fobap Anffas di Brescia, dell’Anffas di Desenzano-Rivoltella e della Cooperativa Collaboriamo di Leno, saranno protagonisti di tre giorni di regate combattute e molto emozionanti, svolte secondo la formula del match race (tipo Coppa America) ad eliminazione diretta.

A settembre il Trofeo Gorla Il 5 settembre va in scena sul Lago il Trofeo Gorla. La gara è dedicata allo skipper milanese Riccardo Gorla, ufficiale dello Sport Velico della Marina Militare, scomparso durante una regata in Tirreno nel 1966 con il terza classe Rorc, la stazza di allora, “Orsa Minore”. Con lui c’erano lo statunitense Louis Rossi, Giacomo Cavalliere e Domenico Maraventano, come riportato nello stupendo cofanetto, conservato nelle sale del Circolo Vela, realizzato dalla Marina Militare Italiana. Gorla era stato al fianco di grandi skipper, prodiere del leggendario Agostino Straulino nella corsa verso la qualificazione con il 5.5 metre “Grifone” per l’Olimpiade di Acapulco 1968. È del 1967 la prima edizione della regata a lui dedicata, quando vinse “Violetta” di Umberto Peretti Colò. Dodici mesi dopo toccò ad una delle tante barche firmate dal sebino Daniele Buizza, l’Ander “Tita” armato da Andrea Castellani, uno dei grandi presidenti che Gargnano ha avuto. Fu Sindaco ed animatore del Basket Brescia. L’Ander, la sua barca, ebbe l’onore di partecipare sul mare di Kiel, Germania, alla selezione per lo scafo a bulbo che del ‘72 sarebbe stato in gara alle Olimpiadi, quando vinse la carena statunitense dell”Etchell 22 con la scelta poi caduta sul Soling, solo perché carrellabile dietro una vettura. Correva l’anno 1969 quando i multiscafi animano la scena gardesana. Il Gorla è vinto dal “Dafne”, un catamarano portato dal veneto Trovato, la Cento dal “Tornado” condotto dalla coppia Fabio Albarelli e Gianfranco Oradini. La presenza dei multiscafi che è tornata d’attualità nel 2006 era già nella lunga storia e nell’albo d’oro delle due sfide del Lago.

Valtenesi. Lungo un percorso ad anello di 40 km si possono toccare 7 Comuni. L’itinerario inizia a Padenghe

In bicletta tra colline, ulivi e vigneti affacciati sul Lago Una passeggiata in mountain bike può essere l’occasione per conoscere e abbracciare la Valtenesi. Lungo un percorso ad anello di circa 40 km si possono toccare tutti i 7 Comuni del suo territorio. L’itinerario ha inizio dal castello di Padenghe. Si scende verso la provinciale, con doverosa prima sosta alla chiesetta romanica di Sant’Emiliano. Continuare la discesa verso il lago e il centro storico, svoltare a sinistra in direzione di Soiano. Tra

vie asfaltate ma alberate, si raggiunge la rotonda di Soiano dove, girando a destra, si ricomincia a scendere con meta Moniga. All’incrocio con la gardesana che collega Salò a Desenzano, girare a destra e appena possibile a sinistra, verso il centro. Arroccato sul dosso a far da anfitrione al paese, patria del Chiaretto, domina il lago un altro antico castello-ricetto, ben conservato. Superata piazza S. Martino, si prosegue verso Manerba dove, o si

Il centro di Padenghe

continua dritto per la Rocca da dove si gode un panorama mozzafiato su tutto il Benaco, o tenendo la sinistra, si giunge in piazza S. Bernardo per proseguire in discesa per San Felice. Da Piazza Municipio, seguendo le indicazioni per Brescia si giunge a Cunettone. Da qui si prosegue in direzione di Puegnago. Si giunge alla piazza dominata dalla torre del suo castello. Proseguendo per 2 tornanti, da località Mura si raggiungono in salita leggera sulla destra i laghetti di Sovenigo. Da qui passa la nuova ciclabile provinciale che in poco più di 10 km, superando Polpenazze e la sua antica S. Pietro in Lucone, torna al castello di Padenghe.


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Sito: www.lavocedelpopolo.it

SERVIZI - NUMERI UTILI - ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive) COMUNI AGNOSINE Via Fratelli Reguitti, 25071 tel. 0365/896141 www.comune.agnosine.bs.it ANFO Via Suor Irene Stefani 7, 25070 tel. 0365/809022 www.comune.anfo.bs.it BAGOLINO Via Parrocchia 34, 25072 tel. 0365/904011 www.bagolinoweb.it BEDIZZOLE Piazza Vittorio Emanuele II 1, 25081 tel. 030/6872711 www.comune.bedizzole.bs.it CALCINATO Piazza Aldo Moro, 1, 25011 tel. 030/99891 www.comune.calcinato.bs.it CALVAGESE DELLA RIVIERA Piazza Municipio 12, 25080 tel. 030/601025 www.comune.calvagesedellariviera.bs.it CASTO Piazza della Famiglia 1, 25070 tel. 0365/88122 www.comune.casto.bs.it DESENZANO DEL GARDA Via Giosuè Carducci 4, 25015 tel. 030/9994211 www.comune.desenzano.brescia.it GARDONE RIVIERA Piazza Scarpetta 1, 25083 tel. 0365/294600 www.comune.gardoneriviera.bs.it GARGNANO Via Roma 47-2, 25084 tel. 0365/7988 www.comune.gargnano.bs.it GAVARDO Piazza G. Marconi 7, 25085 tel. 0365/377411 www.comune.gavardo.bs.it IDRO Via San Michele 81, 25074 tel. 0365/83136 www.comune.idro.bs.it LIMONE SUL GARDA Via IV Novembre 25, 25010 tel. 0365/954008 www.comune.limonesulgarda.bs.it LONATO Piazza Martiri della Libertà 12, 25017 tel. 030/91392211 www.comune.lonato.bs.it MANERBA DEL GARDA Piazza Garibaldi 19, 25080 tel. 0365/659801 http://web.comune.manerbadelgarda.bs.it MONIGA DEL GARDA Piazza S. Martino 1, 25080 tel. 0365/500811 www.comune.monigadelgarda.bs.it MUSCOLINE Piazza Roma, 8, 25080 tel. 0365/371440 www.comune.muscoline.bs.it NUVOLENTO Piazza Roma 19, 25080 tel. 030/6900811 www.comune.nuvolento.bs.it NUVOLERA Piazza Generale Soldo 1, 25080 tel. 030/6897563

La Voce del Garda e Valsabbia ANNO I NUMERO 02 - GIUGNO 2010 Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales Registrazione del Tribunale n. 15/2010 del 21-04-2010 Direttore responsabile: Adriano Bianchi Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia tel.: 03044250 - fax: 0303757897 e-mail: gardavalsabbiavocemedia.it Pubblicità: Voce Media Pubblicità - Via Callegari, 6 Brescia Tel.: 0302808966 - fax: 0302809371 - e-mail: marketingvocemedia.it Stampa: CENTRO STAMPA QUOTIDIANI Spa - Via dell'Industria, 52 25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566 Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti - Piero Lò

www.comunenuvolera.bs.it ODOLO Via Dino Carli 62, 25076 tel. 0365/826321 www.comune.odolo.bs.it PADENGHE SUL GARDA Via Italo Barbieri 3, 25080 tel. 030/9907246 www.comune.padenghesulgarda.bs.it POLPENAZZE Piazza Biolchi 1, 25080 tel. 0365/674012 www.comune.polpenazzedelgarda.bs.it PRESEGLIE Via Roma 56, 25070 tel. 0365/84221 www.comune.preseglie.bs.it PREVALLE Via Morani 11, 25080 tel. 030/603142 www.comune.prevalle.bs.it PUEGNAGO Piazza Beato Don G. Baldo 1, 25080 tel. 0365/555311 www.comune.puegnagodelgarda.bs.it ROÈ VOLCIANO Via Frua 2, 25077 tel. 0365/563611 www.comune.roevolciano.bs.it SABBIO CHIESE Via Caduti 1, 25070 tel. 0365/85119 www.comune.sabbio.bs.it SALÒ Lungolago Zanardelli 55, 25087 tel. 0365/296801 www.comune.salo.bs.it SAN FELICE Piazza Municipio 1, 25010 tel. 0365/62541 www.comune.sanfelicedelbenaco.bs.it SIRMIONE Piazza Virgilio 52, 25109 tel. 0309909100 www.comune.sirmione.bs.it SOIANO Via Amedeo Ciucani 5, 25080 tel. 0365/676114 http://comune.soiano.com TIGNALE Via Europa 5, 25080 tel. 0365/73354 www.tignale.org TOSCOLANO MADERNO Via Trento 5, 25088 tel. 0365/546011 www.comune.toscolanomaderno.bs.it TREMOSINE Via Alessandro Volta 3, 25010 tel. 0365/915820 www.comunetremosine.it TREVISO BRESCIANO Via Roma 23, 25070 tel. 0365/821610 www.comune.trevisobresciano.bs.it VESTONE Piazza Garibaldi 12, 25078 tel. 0365/81241 www.comune.vestone.bs.it VILLANUOVA SUL CLISI Via chiesa 14, 25089 tel. 0365/31161 www.comune.villanuova-sul-clisi.bs.it VOBARNO Piazza Ferrari 1, 25079 tel. 0365 596029 www.comune.vobarno.bs.it

DISTRETTI SANITARI OSPEDALE DI DESENZANO DEL GARDA Via Montecroce, Telefono: 030 91451 www.aod.it

OSPEDALE CIVILE "LA MEMORIA" DI GAVARDO Via A. Gosa 74, Telefono: 0365 3781

OSPEDALE "VILLA DEI COLLI" DI LONATO DEL GARDA Via Arriga Alta 11, Telefono 030 9139411

OSPEDALE CIVILE DI SALÒ Piazza Bresciani 5, Telefono 0365 2971

ORARI SANTE MESSE ANFO SS Pietro e Paolo - Prefestivo 18.00 - Festivo 10.30 BAGOLINO S. Giorgio - Prefestivo 18.30 - Festivo 8.00 – 9.30 – 11.00 – 18.30 BEDIZZOLE S. Stefano Prefestivo 18.30 - Festivo 8.00 – 10.00 – 11.15 – 18.30 BOGLIACO S. Pietro Apostolo Prefestivo 18.00 - Festivo 11.00 CALCINATO S. Vincenzo Festivo 7.30 – 10.00 – 18.30 CAMPOVERDE S. Antonio Abate Prefestivo 17.30 Festivo 11.00 – 18.30 CASTO S. Antonio Abate: Prefestivo 18.00 - Festivo 11.00 CASTREZZONE San Martino Prefestivo 18.00 - Festivo 9.30 COLOMBARE DI SIRMIONE S. Francesco D’Assisi Prefestivo 18.00 - Festivo 11.00 – 19.00 (Camping Sirmione) DESENZANO DEL GARDA Duomo Prefestivo 18.30 - Festivo 8.30 – 10.00 – 11.30 – 18.30 S. Angela Merici Prefestivo 17 - Festivo 10.30 – 19.00 S. Giuseppe Lavoratore Prefestivo 18.00 - Festivo 8.00 – 9.30 – 11 – 18.00 San Zeno Prefestivo 18.30 - Festivo 8.00 – 10.00 – 11.15 – 19.00 ESENTA DI LONATO Santi Marco e Bernardino Prefestivo 18.30 Festivo 8 - 10.30 – 18.30 GARDONE RIVIERA San Nicolò Prefestivo 19.00 - Festivo 11.00 – 18.30 GARGNANO San Francesco Prefestivo 18.00 - Festivo 8.00 San Rocco Prefestivo 19.00 Villa Festivo 9.15 Muslone Festivo 9.15 Sasso Festivo 9.30 San Martino Festivo 10.30 Navazzo Festivo 10.30 GAVARDO Santi Filippo e Giacomo Prefestivo 18.30 - Festivo 7.00 – 8.00 (San Rocco) 9.00 – 10.30 – 16.30 (Santa Maria) 18.30 IDRO San Michele Prefestivo 18.30 – Festivo 11.00 – 18.30 LIMONE SUL GARDA San Benedetto Prefestivo 18 - Festivo 8 - 10.30 - 18 (in lingua tedesca)

EMERGENZA

118 112 113 115 117 1515

(Emergenza sanitaria) (Carabinieri) (Polizia) (Vigili del Fuoco) (Guardia di Finanza) (Corpo Forestale)


E-mail: gardavalsabbia@vocemedia.it

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ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive) LONATO Basilica Prefestivo 18.30 - Festivo 8.00 – 10.00 – 11.30 – 18.30 MAGUZZANO Santa Maria Assunta Prefestivo 18.30 - Festivo 8.00 – 10.30 MANERBA Santa Maria Assunta Prefestivo 19.00 Festivo 8.30 – 10.30 – 18.00 MONIGA DEL GARDA S. Martino Vescovo Prefestivo 19.00 - Festivo 9.30 – 11.00 – 19.00 MUSCOLINE Santa Maria Assunta Prefestivo 19.00 - Festivo 8.00 – 10.30 – 18.30 (Santuario S. Quirico) NUVOLENTO Santa Maria della Neve Prefestivo 18.30 - Festivo 8.00 – 10.00 NUVOLERA S. Lorenzo Prefestivo 19.00 – Festivo 7.30 – 9.30 – 11.00 – 19.00 ODOLO S. Zenone Prefestivo 20.00 Festivo 10.00 – 18.00 S. Bartolomeo Festivo 8.00 PADENGHE S. Maria Assunta e S. Emiliano Prefestivo 18.30 Festivo 9.30 – 11.00 – 18.30 POLPENAZZE S. Pietro Prefestivo 19.00 Festivo 8.00 – 10.30 – 18.30 (Picedo) PORTESE S. Giovanni Battista Prefestivo 18.00 - Festivo 9.00 – 10.30 – 17.30 POZZOLENGO S. Lorenzo Prefestivo 19.00 - Festivo 9.00 – 11.00 – 19.00 PRESEGLIE SS. Pietro e Paolo Prefestivo 18.00 - Festivo 8.30 – 10.30 PREVALLE S. Michele Arcangelo Prefestivo 18.30 - Festivo 7.30 – 10.30 – 18.30 PROVAGLIO VAL SABBIA S. Michele Arcangelo Prefestivo 18.00 - Festivo 8.00 – 11.00

PUEGNAGO S. Maria Assunta Prefestivo 19.15 (Mastanico) Festivo 10.00 S. Michele Prefestivo 18.00 (Arveaco) - Festivo 11.15 (Livrio) RAFFA S. Maria della Neve Prefestivo 19 Festivo 10 – 19.00 RIVOLTELLA S. Michele Prefestivo 18 Festivo 8.30 – 10 – 11.15 – 18 ROÈ VOLCIANO Gazzane Prefestivo 17.00 San Pietro Festivo 8.30 10.30 SABBIO CHIESE S. Michele Arcangelo Prefestivo 18.30 - Festivo 8.00 – 10.30 – 18.00 SALÒ Duomo Prefestivo 18.30 Festivo 9.30 -11.00 18.30 S. Benedetto Festivo 7.30 San Bernardino Festivo 9.00 - 17.00 S. Giuseppe Festivo 10.00 SAN MARTINO DELLA BATTAGLIA S. Martino Vescovo Prefestivo 18.30 - Festivo 8.00 – 10.30; SAN FELICE DEL BENACO SS. Felice e Adauto Prefestivo 17.30 - Festivo 8.00 – 11.00; Santuario Madonna del Carmine Prefestivo 18.00 Festivo 7.30 – 10.00 – 18.00 SIRMIONE S. Maria della Neve Prefestivo 18.30 - Festivo 11.00 – 19.00 (Camping Sirmione) SOIANO DEL LAGO S. Michele Arcangelo Prefestivo 19 Festivo 9.00 – 10.30 – 19.00 (Chizzoline) TIGNALE S. Maria Assunta Prefestivo 18.00 - Festivo 10.30 – 18.00 TOSCOLANO SS. Pietro e Paolo Prefestivo 18.00 - Festivo 8.00 – 10.00 – 18.00 TREMOSINE PIEVE S. Giovanni Battista Prefestivo 18.00 - Festivo 11.00

La parrocchiale di Gargnano

TREVISO BRESCIANO S. Martino Vescovo Festivo 9.30 – 20.00 VESTONE Nozza S. Stefano e S. Giovanni Prefestivo 18.00 - Festivo 10.30 Promo Prefestivo 19.00 Visitazione di Maria Vergine Festivo 7.30 – 10.00 – 18.00 VILLA DI SALÒ Sant'Antonio di Padova Prefestivo 18.30 Festivo 9.30 Monastero della Visitazione Festivo 8 VILLANUOVA SUL CLISI Sacro Cuore di Gesù Prefestivo 18.00 - Festivo 7.30 – 10.00 – 11.00 – 18.00 VOBARNO S. Maria Assunta Prefestivo 18.30 - Festivo 8.00 – 10.00 – 18.30



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