1 La Voce del Garda e Valsabbia n.. n
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MENSILE D'INFORMAZIONE
ANNO II - APRILE 2011
Fiera di Gavardo e Valle Sabbia. Il prestigioso traguardo delle 55 edizioni
Tradizione e folklore verso Expo2015 La nuova filosofia della Fiera nasce sotto l’egida dell’importante evento che coinvolgerà la Lombardia fra qualche anno, impostando il futuro nel segno di una tradizione gloriosa
I servizi a pag. 10
Voci nell’Agorà a Vobarno
Cristiani, politica e immigrati Dialogo e confronto a Vobarno sul fenomeno dell’immigrazione, uno dei fenomeni più rilevanti degli ultimi anni e destinato a segnare in modo significativo il futuro del nostro Paese
I servizi a pag. 2-3
Salute
Sport
Donatella Cattarelli descrive l'ambulatorio di nefrologie pediatriche di Gavardo
A Lonato la tappa italiana di Coppa del mondo di scherma paralimpica
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G I O I E L L I
Flora
Gioielleria - Oreficeria Articoli regalo Bomboniere per cresime, comunioni, matrimoni
Editoriale
Qualcosa di nuovo di Adriano Bianchi
Le notizie di ciò che accade nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo dicono di un movimento di popoli in cerca di una storia nuova. C’è il desiderio di lasciare alle spalle anni di dittatura e di violenze per costruire sistemi politici diversi, speriamo più giusti e democratici. Il futuro è incerto per tutti. Per le popolazioni anzitutto, quelle che stanno combattendo per la libertà, ma anche per i Paesi occidentali che non possono solo assistere a uno spettacolo il cui finale è più che mai incerto. Si parla della caduta di un nuovo muro di Berlino e di un piano Marshall per il nord Africa, di sviluppo e di crescita. Ne discutiamo perché crediamo sia bene che ciascuno possa realizzare la propria vita soprattutto nella sua terra, vicino ai suoi cari, dove la cultura e le tradizioni gli sono più confacenti. Ma nel frattempo? Molta di questa gente guarda all’Europa, all’Italia con speranza, per costruire un futuro migliore. Scappano dalla guerra e dalla fame e vengono da noi. La nostra terra ne ha accolti molti, non senza fatica, non senza dibattere della loro presenza, non senza cercare le soluzioni più opportune. Molti di questi stranieri sono stati per un poco ospiti delle nostre comunità, tanti sono ormai nuovi bresciani, concittadini. Accade anche sul Garda e nella Valsabbia, dove le loro storie si intrecciano con le nostre, dove il lavoro, la scuola, l’oratorio divengono i primi luoghi di contatto e di conoscenza, e dall’incontro nascono le relazioni, le amicizie. “L’immigrazione − dice il vescovo Luciano Monari − è un fenomeno complesso da affrontare con serenità”. E con serenità vi raccontiamo, in questo numero, qualche loro storia, insieme a ciò che alcune delle nostre comunità fanno perché cresca nella comprensione reciproca, qualcosa di nuovo.
Addobbi floreali per cerimonie, funerali e fiori per ogni ricorrenza
Nozza di Vestone (BS) - Piazza Garibaldi, 14 Tel. 0365 820262 - Cell. 347 0549206
F I O R I
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La Voce del Garda e Valsabbia aprile 2011
Sito: www.lavocedelpopolo.it
Primo piano
Un fenomeno complesso La Lettera “Stranieri, ospiti, concittadini” inviata alle comunità cristiane della diocesi sulla pastorale per gli immigrati è stata scritta, come ha precisato il Vescovo, “per aiutare le comunità cristiane a prendere in considerazione e affrontare con serenità un fenomeno oggettivamente complesso”. Quello dell’immigrazione è uno di quegli argomenti che meritano di essere discussi. Non sempre è facile trovare luoghi e interlocutori per fare in modo che il dibattito non sia sterile e superficiale. A volte è possibile giungere a un’opinione equilibrata solo a distanza di tempo, quando la riflessività garantisce un adeguato approfondimento. Ma quando i problemi scottano ancora, come agire?
Vobarno. Il 31 marzo penultima tappa al Centro Socio Parrocchiale del ciclo "Voci nell'Agorà"
Cristiani e responsabilità politica: dialogo e confronto L'immigrazione in Italia è uno dei fenomeni più rilevanti negli ultimi anni. A confronto i politici Aristide Peli (Lega Nord), Pietro Bisinella (PD) e Margherita Peroni (PdL). di Nicoletta Tonoli
«Il problema non è solo politico: è innanzitutto un problema umano, quello dell’incontro, del confronto e dell’interazione di persone che provengono da paesi diversi, parlano lingue diverse e sono portatrici di culture diverse». Così inizia la lettera del vescovo di Brescia Luciano Monari alle comunità cristiane della diocesi di Brescia sulla pastorale per gli immigrati, ed è proprio a partire da questa che giovedì 31 marzo presso il Centro Sociale Parrocchiale di Vobarno in Via Asilo 1 avrà luogo l’incontro “La responsabilità poli-
A Vobarno l'incontro di "Voci nell'Agorà"
tica dei cristiani”, quarta e penultima tappa del ciclo di cinque serate “Voci nell’Agorà”. Tutte le serate, a partire da Bienno (tema “Nuove famiglie, nuove comunità”) per passare a Sarezzo (“Comunità cristiana e immigrati”), Pontevico (“Lavoro e cittadinanza”), Vobarno appunto e Marone (“Il dialogo tra i credenti”), conte-
stualizzano il fenomeno dell’immigrazione sul territorio dove si svolgerà l’intervento. Dopo un’introduzione sull’immigrazione nel territorio, si procederà alla visione di due video: uno mostrerà alcune interviste raccolte fra la gente, l’altro l’intervista al Vescovo di Brescia. Verranno presentati alcuni dati ri-
guardanti la popolazione straniera in proporzione al numero totale degli abitanti, confrontandoli poi con quelli degli anni precedenti alla crisi economica. Si procederà con le cifre relative alle etnie presenti e ad alcune valutazioni sul lavoro, le nascite eccetera. La serata sarà moderata dal direttore de “La Voce del Popolo” don Adriano Bianchi e vedrà la partecipazione del consigliere regionale del Popolo della Libertà Margherita Peroni, il segretario provinciale del Partito Democratico Pietro Bisinella e l’assessore della Provincia di Brescia Aristide Peli della Lega Nord, con i quali dialogheremo sul tema. Successivamente, verranno raccolte attraverso dei foglietti e poi selezionate per il dibattito le domande del pubblico. A Vobarno si parlerà quindi della Valle Sabbia e dei suoi centri più coinvolti, vale a dire Vobarno, Gavardo, Odolo, Villanuova e Vestone, con una carrellata fra i dati degli ultimi anni per comprendere meglio come si è evoluta la situazione e confrontandosi con personalità politiche provenienti da diversi schieramenti.
Vobarno. Il paese per la sua tradizione industriale ha attirato un’alta percentuale di stranieri
L’immigrazione a Vobarno: il punto della situazione Vobarno, situato nella media Valle Sabbia, è il secondo paese più popoloso dopo Gavardo nell’intera area valsabbina. Pure questo è un centro molto importante, anche storicamente, per l’industria e proprio per questo ha attirato un’alta percentuale di stranieri. Qualche dato per comprendere meglio il flusso migratorio. Partiamo dal 2003: al 31 dicembre di quell’anno la popolazione totale residente nel paese è di 7530, dei quali 3726 maschi e 3804 femmine. La presenza straniera residente era di 577 unità, dei quali 383 maschi e 194 femmine. La divisione per cittadinan-
za dei residenti vede come più diffusa quella marocchina (203, 122 maschi e 81 femmine), seguono i residenti provenienti dal Senegal (160, 139 maschi e 21 femmine) e dal Burkina Faso (108, 79 maschi e 29 femmine). Andiamo al 2006: al 31 dicembre di quell’anno la popolazione totale residente nel paese è di 7774, dei quali 3935 maschi e 3839 femmine. La presenza straniera residente era di 948 unità, dei quali 574 maschi e 374 femmine. Immutate ancora le prime posizioni della provenienza: Marocco (330, 189 maschi e 141 femmine), Senegal (163, 136 maschi e 27 femmi-
Vobarno, nella media Valle Sabbia
ne) e Burkina Faso (143, 99 maschi e 44 femmine). Passiamo infine al 2010: al 31 dicembre la popolazione totale residente nel paese è di 8259 unità, dei quali 4185 maschi e 4074 femmine. La presenza straniera residente è di 1421 unità, dei quali 785 maschi e 636 femmine. I più numerosi sono sempre i residenti di cittadinanza marocchina (419, 228 maschi e 191 femmine), mentre abbiamo un sorpasso fra i cittadini provenienti dal Burkina Faso (194, 131 maschi e 63 femmine) e dal Senegal (138, 107 maschi e 31 femmine).
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La conoscenza della lingua è di aiuto “L’istruzione è fondamentale per potersi integrare, così come imparare la lingua. Se non si parla la stessa lingua, i gruppi inevitabilmente si dividono e uno si chiede di cosa parlerà l’altro: in realtà tutti parliamo delle stesse cose. Tutto sta nell’abbattere la barriera linguistica che automaticamente abbatterà anche il muro della diffidenza. Non tutti, poi, hanno gli stessi strumenti per affrontare la vita in un paese straniero: dipende molto anche dalla zona da cui si proviene perché chi è nato in zone rurali non avrà la stessa apertura di chi magari ha studiato e viene dalle città. L’italiano non è una lingua facile, ma non bisogna scoraggiarsi perché questa è la strada per l’integrazione e vivere meglio”
Esperienze dirette. Intervista a Sobia Chaudhary, moglie e mamma di due bambini, a Odolo da qualche anno
Per vivere meglio in Italia occore avere coraggio e superare le paure Sobia: “L’istruzione è fondamentale per potersi integrare. Così come imparare la lingua”.
di Nicoletta Tonoli
Sobia ci apre le porte di casa offrendoci ospitalità e gentilezza, felice di poter raccontare la sua storia per far capire le difficoltà e i lati positivi che si possono incontrare iniziando un cammino in un Paese. Sobia è nata in Danimarca da genitori pakistani che vivono ancora lì. A dodici anni, poi, i genitori la mandano in Pakistan dai nonni a proseguire gli studi: «Nella nostra cultura i nonni sono parte integrante della famiglia. Ero disciplinata nello studio e per questo farmi frequentare la scuola in Pakistan (laurea in letteratura inglese) e conoscere le mie radici, è stato un modo di incitarmi a continuare co-
A Odolo storie di immigrazione e di integrazione
sì. Mio padre mi ha sempre spronata a studiare e a essere una persona completa». Dopo il matrimonio con il marito, insieme partono per l’Inghilterra, «un’esperienza molto positiva, dove ho anche lavorato e dove il fenomeno dell’immigrazione si è stabilizzato e gli immigrati, essendo presenti sul territorio da più tempo, sono già alla seconda generazione e, quindi, più integrati, grazie anche alla scuola». Su questo punto Sobia torna più volte: «l’istruzione è fondamentale per potersi integrare, così come imparare la lingua. Ti faccio un esempio: quando aspettiamo i bambini alla fermata dello scuolabus, si forma un gruppetto di mamme italiane e pakistane. Se non si parla la stessa lingua, il gruppo inevitabilmente si divide e uno si chiede di cosa parlerà l’altro: in realtà tutti parliamo delle stesse cose “da mamme”, dai piccoli malanni di stagione ai compiti, nulla di diverso, insomma! Tutto sta nell’abbattere la barriera linguistica che automaticamente abbatterà anche il muro della diffidenza. Anche noi abbiamo le nostre paure: paura di non essere accettate, di perdere il lavoro e dover ricominciare tutto, ma non bisogna scoraggiarsi perché questa è la strada per l’integrazione e vivere meglio».
Odolo. Noto per la sua fiorente industria siderurgica è divenuto quasi una “capitale del tondino”
L’immigrazione a Odolo: il punto della situazione Proprio la sua fervente industria e la speranza di trovare un buon posto di lavoro sicuro ha portato un notevole flusso immigratorio nell’ultimo decennio, fino a farlo diventare uno dei centri valsabbini più interessati dal fenomeno. Ecco alcuni dati partendo dal 2003: al 31 dicembre di quell’anno la popolazione totale residente nel paese è di 1936, dei quali 956 maschi e 980 femmine. La presenza straniera residente era di 188 unità, dei quali 115 maschi e 73 femmine. La divisione per cittadinanza dei residenti vede come più diffusa quella marocchina (116, 68
maschi e 48 femmine), seguono i residenti provenienti da Pakistan (22, 18 maschi e 4 femmine) e Senegal (21, 17 maschi e 4 femmine). Andiamo al 2006: al 31 dicembre di quell’anno la popolazione totale residente nel paese è di 1992, dei quali 991 maschi e 1001 femmine. La presenza straniera residente era di 315 unità, dei quali 186 maschi e 129 femmine. La divisione per cittadinanza dei residenti non vede cambiamenti nell’ordine e la più diffusa quella marocchina (186, 105 maschi e 81 femmine), seguono i residenti provenienti da Pakistan (53, 33 maschi e 20 femmine, più bilanciata
Il piccolo centro di Odolo
la differenza fra i due sessi) e Senegal (22, 17 maschi e 5 femmine, pressoché invariati). Terminiamo con i dati più recenti relativi al 2010: la popolazione totale residente nel paese è di 2014 unità, dei quali 1031 maschi e 1073 femmine. La presenza straniera residente era di 489 unità, dei quali 258 maschi e 231 femmine. I residenti di cittadinanza marocchina rimangono sempre i più numerosi (257, 135 maschi e 122 femmine), seguono ancora una volta i residenti provenienti da Pakistan (79, 42 maschi e 37 femmine) e Senegal (43, 30 maschi e 13 femmine).
E-mail: gardavalsabbia@vocemedia.it
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Appuntamento al salone del libro
La parola ai lettori
In occasione del Salone internazionale del libro, in programma a Torino dal 13 al 17 maggio, il Sistema bibliotecario del Nord Est bresciano organizza una trasferta in pullman per sabato 15 maggio. Il Salone di Torino è la più grande manifestazione in Italia dedicata all’editoria, alla lettura e alla cultura. Il programma prevede la partenza del pullman alle 6 da Idro (lungolago Lemprato, fermata Sia), con tappe a Vestone (6.10), a Sabbio (6.20), 6.30 Tormini. La quota di partecipazione è di 18 euro per il viaggio e di 8 euro per l’ingresso al salone (5 per gli operatori professionali). Le iscrizione si ricevono presso le biblioteche di Salò, Puegnago, Padenghe, Bione, Vestone e Odolo, negli orari di apertura.
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IL MEGLIO DEL GARDA
Ambulatorio medico È stato attivato a Soprazocco in via San Giacomo 9. L’iniziativa, curata dalla farmacia comunale della frazione, prevede la presenza di tre medici, un infermiere e un fisioterapista. Il dr. Zucchini riceve il martedì e il giovedì, dalle 9 alle 10, solo per le ricette; il dr. Biagio riceve il lunedì, dalle 10 alle 12, per le visite e il giovedì, dalle 12 alle 13, per le ricette; la dr.ssa Cerga effettua visite il mercoledì, dalle 9 alle 11, e il venerdì, dalle 11 alle 13. Il signor Botelli svolge attività infermieristica il martedì dalle 10 alle 12, mentre il fisioterapista Botturi riceve il pomeriggio dal lunedì al venerdì, su appuntamento (3494028469).
LETTERE
La fine dei dittatori Io credo che il peggior vizio dell’uomo sia la sete di potere. Hitler voleva conquistare l’Europa e per questo sacrificò milioni di civili e soldati che sarebbero stati più volentieri vicino alle loro famiglie. Stalin fece la stessa cosa. Il primo, con quel suo triste agire vide che in pochi anni la sua sete di potere finì e lui aveva solo 56 anni quando la morte lo colse e davvero il suo tramonto fu mestissimo. Come del resto fu la morte del dittatore russo. Se essi avessero governato con giustizia il loro Paese avrebbero potuto vivere bene loro e sarebbero stati amati dal loro popolo. Ma come detto la sete del potere acceca alcuni, che non vogliono vedere le conseguenze del loro agire. Ora sono le nazioni africane a ribellarsi contro i loro dittatori. E qui c’è un motivo più triste. Fino a 80 anni fa l’Africa, ma una buona parte dell’Asia e dell’America erano colonie di Stati diversi. Ma io credo che i diversi popoli avessero almeno quel minimo per poter vivere. Negli anni sessanta tante di queste nazioni ottennero la libertà. Ma ecco che i vari Lumumba s’impadronirono del potere e tanti di quegli Stati precipitarono nella più nera povertà. Per decenni le cose rimasero così ed io pensavo e dicevo a don Serafino Corti che era venuto a parlarci della miseria che c’è in Africa. E il nostro caro sacerdote mi rispose: però allora non c’era la libertà. Questa risposta, mi scuserà don Serafino, mi parve troppo semplicistica. Essere liberi, ma non avere il necessario per vivere a causa della dittatura di pochi connazionali non è vera libertà. Ora la ribellione si espande a macchia d’olio e i popoli di laggiù vogliono la vera libertà. Io spero che possano ottenerla, ma sarà una cosa difficile. Non sono preparati a gestirla con libere elezioni che eleggano uomini che sappiano lavorare nel modo migliore per il bene dei propri elettori. Se guardiamo al nostro governo possiamo convincerci. Berlusconi sta facendo la riforma della giustizia e pretende che altre forze politiche lo appoggino. Se il Cavaliere avesse cominciato a fare la riforma elettorale vi sarebbero tanti altri che lo aiuterebbero. Ma non la vuole perché lo danneggerebbe. Quindi il premier
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IL PEGGIO DEL GARDA
Bus navetta semivuoto Il servizio di bus navetta gratuito, offerto dal comune di Gavardo per quanti si rechino al mercato settimanale, compie ormai un anno e mezzo. La navetta, che permette di parcheggiare in zone distanti dalla piazza del mercato, è mantenuta da una spesa comunale di 200 euro settimanali (più Iva). Da qualche mese, oltre al solito percorso - il quadrilatero di vie attorno a piazza Moro - la navetta passa anche nel centro storico. Ma nonostante la volontà di rendere il servizio più appetibile, è un dato di fatto che il bus navetta sia quasi sempre semivuoto. La situazione è stata più volte richiamata dalla minoranza consiliare, che ritiene uno spreco di denaro pubblico il finanziamento di un servizio non sfruttato.
Giornali della Comunità
Radio Voce Ha ripreso il via “100% Brescia”: trasmissione in diretta dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 15 dedicata al mondo delle rondinelle. Oltre al Brescia Calcio, segui ogni domenica con “Diretta Sport” l’intero campionato del Feralpi Salò con collegamenti dal Lino Turina e in trasferta. Spogliatoi anche di Lumezzane, Montichiari e Rodengo Saiano.
Errata corrige
"La Brisa" è il periodico della comunità della parrocchia dei Santi Zenone e Rocco di Mazzano. Il giornale ha come sottotitolo “Frammenti di vita comunitaria”. Nella copertina si fa riferimento alla Bibbia come strumento indispensabile nella vita di un cristiano per affrontare e leggere la quotidianità.
non vuole fare leggi che gli elettori chiedono. Parlo di Berlusconi, ma era così anche prima di lui e purtroppo sarà sempre così. E naturalmente parlo di alcune leggi non di quasi tutte come nei Paesi dittatoriali. Quindi se è così in Italia e in altre nazioni europee dove da centinaia d’anni vige, come nel Regno Unito, quella Magna charta che garantirebbe la libertà, ci rendiamo conto come possa esser difficile gestire la libertà in Stati che fino a ieri erano schiavi di uomini perversi che guardano al potere come fosse un loro diritto inalienabile. Se la libertà dovesse trionfare si potrebbe verificare quello che diceva San Daniele Comboni: l’Africa agli africani, non ad alcuni africani. Domenico Marchesi
fm 88.3 88.5 Brescia e Provincia
Su “La Voce del Popolo” del 25 marzo ultimo scorso all’interno della spazio pubblicitario Camas a pag. 43 è stato pubblicato il prezzo delle cuffie in silicone errato: 20 euro anziché 2,90 + Iva. Ce ne scusiamo con i lettori e con la ditta interessata.
Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Franciacorta”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a franciacorta@vocemedia.it.
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La Voce del Garda e Valsabbia aprile 2011
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“I sensi della natura” di Girolamo Tregambe
Salò
Girolamo Battista Tregambe è al centro di una mostra, curata da Marcello Riccioni, che verrà avviata a Salò, il 14 maggio, nella sala dei Provveditori. Tregambe, nato a Brescia il 14 luglio 1937, ha iniziato ad incidere nel 1986, preferendo la tecnica dell’acquaforte. Ha realizzato quasi 140 lastre stampa presso la Stamperia Linati di Milano e partecipa alle principali rassegne di arte incisoria. La sua arte nasce dalla capacità ideativa di scoprire il mondo della natura attraverso un segno determinato, inciso. Questo il senso della sua opera: antica, determinata dalla volontà di scoprire il senso di un microcosmo a noi ormai vano; una crescita interiore che si traduce in gesti più sicuri, diretti, naturali, capaci di dettare il vero significato dato all’immagine.
Casa della Fraternità. Croce Rossa Italiana a Salò 80 anni di presenza attiva
Si rinnova l’impegno di Adonella Palladino
A sottolinearlo Loretta Forelli, che della associazione umanitaria è presidente del comitato provinciale. La Casa nasce nel 1930 quale Preventorio infantile “Principe del Piemonte”, colonia ideale per la cura preventiva alla tubercolosi. Il 31 gennaio 1931 viene stipulato l’atto che sancisce il passaggio della struttura tra le proprietà della Cri. Nel 1964 lo stabile viene ampliato per divenire “Istituto Climatico di Salò”. Dal 1983 iniziano gli inserimenti di minori con i Decreti del Tribunale dei Minori. In seguito diviene Comunità Alloggio Residenziale per Minori. Il cambio di indirizzo avviene anche mediante la programmazione di percorsi educativi con l’utilizzo di personale specifico e professionalmente qualificato, introducendo metodologie innovative, attente al soddisfacimento di bisogni reali del minore, atte alla sua educazione intellettuale e famigliare. Con l’apertura 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, l’obiettivo diviene quello di consentire al minore di esprimere i propri sentimenti e le proprie emozioni, di comunicare e soddisfare i propri desideri, di sentirsi parte integrante di un gruppo e di una società e di costruire in essa relazioni umane significative. Nel 2001 si progetta la creazione di
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La Casa della Fraternità di Salò
3 comunità alloggio residenziali, ciascuna di 9 posti letto, atte ad ospitare piccoli gruppi di minori della medesima fascia d’età per ricreare l’ambiente famigliare, ed un centro di pronto intervento di 7 posti letto capace di ospitare i minori in caso di urgenza. Nel 2007 l’ASL ha autorizzato anche un Micronido e 3 alloggi per madri con bambino. Per i minori ospiti, la Casa della Fraternità rappresenta la loro casa e la loro famiglia, il punto da cui poter ricominciare a vivere. Per questo è im-
portante mantenere e migliorare le attività della struttura, per poter offrire un servizio di qualità. Per questo va rinnovato l’impegno. E questo impegno può passare anche dal mondo dello spettacolo. “Abbiamo incontrato – spiega Loretta Forelli - alcuni personaggi famosi, tra i quali Claudia Koll e Paolo Brosio, accomunati dall’entusiasmo nella fede, che intende concretizzarsi in più opere di beneficenza. E tra queste opere stiamo studiando un impegno preciso nei confronti della nostra casa salodiana”.
Sette venerdì di aperitivi letterari sul lungolago C’è una cultura dell’happy hour e c’è chi, con l’happy hour, fa cultura. Avviene a Salò, dove, a partire dal 29 aprile per sette venerdì di fila, alle 18, ci si ritroverà in alcuni bar del lungolago per un’altra edizione degli “aperitivi letterari”. L’amministrazione comunale rilancia infatti un’idea già sperimentata in passato: uscire dai luoghi della cultura più istituzionali per portarla in altri contesti, magari più modaioli, ma solitamente estranei ad essa. “Nell’arco di un anno arrivano all’attenzione del comune numerose proposte di presentazioni di libri: non dobbiamo fare altro che selezionare le più interessanti e farle confluire all’interno di questo sistema di divulgazione della cultura innovativo” ha dichiarato il responsabile delle iniziative culturali del comune di Salò, il dott. Flavio Casali. Così, al prezzo di un normale aperitivo, si assisterà alla presentazione di vari libri di autori locali, bresciani o gardesani. La conversazione-intervista sarà condotta di volta in volta dai vari componenti della commissione cultura. Ecco alcuni degli autori: Roberto Maggi con il suo romanzo a sfondo spirituale e religioso, un colloquio informale con i Santi delle nostre zone. Mauro Abastanotti con il suo “Il garibaldino nella foto. Storia di un contadino in camicia rossa”, racconto delle vicende di un giovane bresciano che partecipò alle imprese garibaldine. E ancora, Pino Casamassima con il suo ultimo lavoro dedicato al caso di Elisa Claps, ma la lista dei protagonisti di queste serate è ancora lunga. (l.p.)
Vela. La Società Canottieri del Garda di Salò ha preparato un fitto calendario di eventi e manifestazioni
Da 120 anni con le vele al vento sulle acque del Benaco Immaginate la scena: era il 10 agosto 1891, una giornata di splendido sole, quando l’avv. Paolo Gritti, l’avv. Giuseppe Castelli, Bellini G.Batta e A. Strada, uomini carichi di motivazioni, di aspettative e di entusiasmo, lanciano la loro sfida, quella di fondare una associazione sportiva dedita al canottaggio, sport emergente e di moda in quello scorcio di fine secolo. “Noi Soci della SCGS nel 2011, siamo gli eredi di quelle motivazioni e aspettative” ha dichiarato il presidente della società Canottieri del Garda, Giorgio Bolla. Quest’anno infatti la Canottieri Garda Salò compie 120
anni, una meta da festeggiare con un fitto calendario di eventi e manifestazioni. “Non capita spesso che una società sportiva tagli un traguardo così importante” ha detto con orgoglio Giorgio Bolla. Si comincerà questa domenica 3 aprile con il 16° meeting di nuoto “Città di Salò”, mentre il 17, le imbarcazioni della categoria Asso99 solcheranno le acque del golfo per la regata dell’“Asso Promotion day”. Tra gare e giochi sportivi studenteschi, in cui si affronteranno diversi istituti, si arriva al XV campionato nazionale “Open Match Race Homerus” per non vedenti, che si terrà dal 13
Il porticciolo di Salò
al 19 giugno. Ancora una gara, il 25 e 26, la “Match race protagonist”, prima di arrivare all’evento più atteso, la “Trevelica Salodiana”. “La storica manifestazione, in scena il 2 e 3 luglio, è dedicata alle imbarcazioni ormeggiate nel nostro porto ed è divenuta ormai un appuntamento fisso per il ritrovo dei nostri soci” ha spiegato Bolla. La manifestazione sarà preceduta, venerdì 1, dal concerto del pianista Gerardo Chimini. Ultimo appuntamento estivo è la 26ma “Salò Sail meeting”, fissata per il 16 e 17. A seguire una serie di competizioni da ottobre a (l.p.) febbraio dell’anno prossimo.
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La Voce del Garda e Valsabbia aprile 2011
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Valsabbia
I dati dei comuni al voto Anfo e Barghe andranno al voto per eleggere il nuovo sindaco domenica 15 e lunedì 16 maggio. Anfo, a 400 m slm, secondo gli ultimi dati Istat conta 458 abitanti, 253 maschi e 232 femmine. I cittadini di nazionalità non italiana residenti sul territorio comunale sono 58, dei quali 33 maschi e 25 femmine. Da segnalare, inoltre, la presenza di turisti sia italiani che stranieri, durante la stagione turistica da maggio ad ottobre, richiamati sia dalla tranquillità di un soggiorno sul lago d’Idro, le passeggiate per i suoi sentieri e dalla Rocca. Barghe, a 295 m slm, si espande su una superficie di 5,4 kmq. Conta una popolazione di 1182 unità, 616 maschi e 566 femmine. Gli stranieri sono 141, 81 uomini e 60 donne.
Elezioni. Nella tornata per l'elezione di sindaco e consiglieri comunali, presenti anche due comuni della Valle Sabbia
Amministrative ad Anfo e Barghe do. Sia per le visite guidate durante i weekend che per quelle “speciali” per i gruppi, la prenotazione è obbligatoria e deve essere effettuata presso l’Agenzia Territoriale Turismo Valle Sabbia e Lago d’Idro (tel. 0365/83224, cell. 3663381511, e-mail all’indirizzo info@ vallesabbia.info). Una speciale giornata di visite avverrà sabato 9 aprile nell’ambito della rassegna sulla montagna “Verso la cima” che coinvolgerà diversi paesi della Valle Sabbia dal 13 marzo al 22 maggio: «una gita tra le mura che hanno visto la storia d’Italia». Barghe, invece, è un piccolo centro presumibilmente di origine medievale della media Valle Sabbia che proprio alla sua posizione deve il suo sviluppo e la sua importanza a livello storico, in quanto snodo fondamentale fra i paesi valsabbini. Tanti gli scorci interessanti sul territorio comunale: il Palazzo Randini con i suoi soffitti settecenteschi, la Santa Croce in località Fier, la parrocchiale di San Giorgio, la Cappella di San Gottardo e il santuario di San Giorgio.
Domenica 15 e lunedì 16 maggio 29 comuni bresciani andranno alle urne. Tra questi anche i 2 piccoli comuni della Valle Sabbia
di Nicoletta Tonoli
Le liste saranno ufficialmente presentate entro metà aprile in entrambi i paesi. Cambieranno, quindi, i sindaci in carica, nominati il 30 maggio 2006, entrambi con una lista civica: ad Anfo Gianluigi Bonardelli, a Barghe Oriano Ceresa. Il piccolo borgo di Anfo, fra Idro e Bagolino, si trova a 400 m slm ed è famoso a livello internazionale soprattutto grazie alla sua Rocca, meta di
Anfo adagiata sulle sponde dell’Eridio
turisti provenienti da tutta la provincia e non solo. A partire da domenica 6 marzo è iniziata la nuova stagione di visite guidate che proseguirà per tutta primavera e estate. Ogni sabato e domenica sarà possibile prendere parte alle escursioni sotto la guida dei volontari del
Gruppo Sentieri Attrezzati Idro 95 dalle 8.30 alle 14. Le visite si svolgono a condizione che venga raggiunto un numero minimo di partecipanti. Inoltre, è possibile effettuare prenotazioni per i gruppi con un minimo di venti partecipanti anche durante i giorni feriali e scegliendo l’orario a loro più como-
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Anfo. Un importante scrigno d’arte del 1490, con un ampio campionario pittorico
Prezioso intervento di recupero per la chiesetta di Sant’Antonio L’opera di salvaguardia del patrimonio artistico costituisce un impegno oneroso, ma risulta necessario per evitare la rovina di importanti testimonianze di Elisa Bassini
Fuori dall’abitato di Anfo, sul dosso che segna il bivio per Bagolino, si erge una chiesetta dedicata a Sant’Antonio abate. La struttura, con la sua semplice facciata a spioventi e un campanile romanico, dall’esterno appare come una delle tante chiesette votive che popolano le nostre valli. In realtà la chiesa di Sant’Antonio de Castér costituisce un importante scrigno di arte del 1490. Appena varcata la soglia, appare un ampio campionario pittorico: la parete di fondo è dominata da una grande Crocifissione, le pareti ai lati dell’altare sono decorate con le storie di Sant’Antonio abate, mentre sulla volta sono affrescati gli Evangelisti con i loro simboli e i Dottori della Chiesa.
La chiesetta dedicata a Sant’Antonio Abate
L’appellativo “de Caster” La piccola costruzione, quasi nascosta dagli alti cipressi che la circondano, scompare all’attenzione del viaggiatore distratto e dei turisti che transitano numerosi sulla strada sottostante. Imboccata un’agile salita, si giunge ad un piccolo edificio forse risalente al XIII secolo. L’appellativo de Castér indica forse una fortificazione preesistente la chiesa. Le pareti interne sono ricoperte da pregevolissime pitture: l’imponente Crocifissione domina la parete di fondo del presbiterio, la vol-
ta a crociera occupata dai quattro Evangelisti. Sulle pareti laterali si susseguono gli episodi della Vita di sant’Antonio Abate. Nella cappella est molte figure di santi in finte nicchie fanno da contrappunto a due allegorie in monocromo raffiguranti le Fatiche d’Ercole. Secondo recenti studi l’autore del ciclo, finora anonimo, sembra avvicinarsi stilisticamente ai pittori operanti in alcune chiese quali la Pieve della Mitria di Nave e il Santuario del Carmine a San Felice del Benaco.
Diversi studiosi hanno dedicato a queste pitture una serie di pubblicazioni ma, nonostante il vivo interesse, i preziosi intonaci non hanno mai beneficiato della dovuta manutenzione e sono stati così abbandonati al tempo e all’umidità. In questi mesi, grazie all’importante impegno finanziario della comunità, in una collaborazione tra Parrocchia, Fondazione Comunità Bresciana, Comune e altri enti, hanno preso avvio i restauri guidati da Romeo Seccamani, noto restauratore originario di Anfo che per primo scoprì il ciclo di affreschi intorno alla metà degli anni ’60. L’intervento, ripartito in sette lotti, è iniziato con la pulitura e il consolidamento della zona del presbiterio e la pellicola pittorica, una volta liberata della patina verdastra che la ricopre, potrà fornire dettagli utili agli studiosi per definire l’identità dell’artista, rimasto finora anonimo. Una volta terminati i restauri, l’edificio sarà fruibile non solo per il culto, che si celebra occasionalmente a causa della distanza dal paese, ma soprattutto dal punto di vista turistico. La chiesa si trova infatti in un punto strategico, vicino alla frequentatissima locanda Sant’Antonio, all’imbarcadero e alla celebre rocca e l’auspicio è che in un futuro più o meno prossimo possa essere aperta ai visitatori.
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Il parere del sindaco Emanuele Vezzola “Sulla nostra tradizione gloriosa stiamo impostando il nostro futuro…”. Non ha dubbi il primo cittadino. Rinasce progressivamente la vocazione rurale della valle: “Gavardo è il cuore commerciale di questo territorio e da sempre la fiera rappresenta il momento principale per mettere in mostra le eccellenze che questa valle offre. Puntare sull’aspetto tradizionale della nostra storia è una sfida per il futuro, che vuole condurci, da protagonisti all’Expo 2015”. Un appuntamento irrinunciabile per l’intera comunità gavardese: “In questa fiera è intrisa la storia economica della nostra cittadina dal dopoguerra ad oggi. È molto di più di una fiera: è un momento in cui la comunità si ritrova e si apre all’esterno. Per noi è un momento irrinunciabile della vita sociale”.
Gavardo. Si presenta al prestigioso traguardo delle 55 edizioni in forma completamente rinnovata
Nuovo appuntamento in Fiera di Gaia Montini
Tanta longevità meritava un nuovo stile e una nuova filosofia di fondo. La kermesse - in programma il 30 aprile e 1 maggio prossimi - ha visto infatti un rinnovamento che l’ha portata a presentarsi al pubblico come una fiera in “formato famiglia”. Tante le attrattive rivolte al target famigliare: dallo stand sensoriale “è storia” allestito in collaborazione con il sistema museale della valle, alle dimostrazioni pratiche degli artigiani e degli artisti valsabbini, con spazio per fattorie didattiche, luna park (allestito in piazza Mercato). Dalla presenza di sbandieratori, alla mostra, unica nel suo genere, che porterà in fiera quaranta vespe originali prodotte fra gli anni 50 e gli anni 70. Ma la fiera, tenendo fede alla sua vocazione, avrà una forte componente merceologica e commerciale: saranno più di sessanta gli standisti che presenteranno i loro prodotti negli
Un’immagine di archivio della Fiera
spazi interni, suddivisi in tre padiglioni e una ventina i commercianti che esporranno negli spazi esterni della manifestazione. Rinnovata anche l’immagine: l’edizione 55 della kermesse presenterà un nuovo titolo: Fiera di Gavardo e Valle Sabbia… verso l’Expo 2015, grazie alla
scelta di candidare questo evento, nei prossimi anni, all’inserimento nel cartellone del grande Expo mondiale che coinvolgerà l’intero territorio lombardo. Il programma prevede l’inaugurazione alle 11 di sabato 30 aprile, con la tradizionale sfilata dal palazzo del
municipio verso i padiglioni espositivi, aperta dallo spettacolo degli sbandieratori della Franciacorta. I padiglioni espositivi cominceranno ad accogliere i visitatori a partire dalle 10 del mattino. Fino alla domenica sera (1 maggio) sarà poi un alternarsi di piccoli e grandi eventi, sul palco allestito al centro del Palazzetto dello sport, cuore artistico e ludico dell’intera manifestazione. Per l’occasione anche il polo fieristico gavardese è stato tirato a lucido, con la piantumazione di tutte le aree verdi, creando un invidiabile giardino e polmone verde, ma anche con l’allestimento di una nuovissima area espositiva esterna, ritagliata alle spalle delle tribune dello stadio comunale. Il percorso obbligato della fiera porterà i visitatori verso la zona interna, poi li condurrà nella zona esterna, al termine della quale è stato posto uno stand gastronomico gestito dalle locali penne nere. Anche quello, rigorosamente tradizionale. E poi c’è chi la chiama semplicemente… fiera.
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Gavardo Servizi fa rima con Fiera di Gavardo Al vertice della più importante manifestazione dell’anno c’è il presidente della società di servizio del comune: “Investire risorse ed energie per tenere in vita una fiera merceologica e commerciale – spiega Daniele Comini, presidente della Fiera – è una sfida ambiziosa e impegnativa. Per mantenere vivo l’interesse abbiamo dovuto dare una forte caratterizzazione locale e tradizionale, rivederla nella sua impostazione globale, fare un punto a capo e guardare a un progetto lungimirante”. Sforzi che hanno portato a una manifestazione singolare: “Vorremmo che le famiglie venissero in fiera per passare qualche ora spensierata. Se così sarà, avremo incastonato una pietra miliare destinata a splendere negli anni”.
Fiera di Gavardo. Emblematica iniziativa rivolta ai bambini e alle famiglie
In viaggio con “è storia” “È storia”. Non poteva essere più esplicito il titolo dell’iniziativa più emblematica, rivolta ai bambini e alle famiglie, inserita nel cartellone della 55ma edizione della Fiera di Gavardo e Vallesabbia. Si tratta di un percorso sensoriale allestito dagli organizzatori della manifestazione in collaborazione con il Sistema museale della Vallesabbia e la Fondazione Valle delle cartiere. Un vero e proprio viaggio nel tempo, partendo dalla preistoria e arrivando fino all’età moderna, intesa come rivoluzione industriale. I visitatori, attraverso un percorso che si snoderà in circa 45 minuti, verranno assorbiti dal contesto storico, ricreato con proiezioni, suoni, esposizioni specifiche ed oggetti. Non solo. Per poter assimilare appieno quella determinata epoca storica, i visitatori, specialmente i più piccoli, saranno chiamati a svolgere laboratori pratici e manuali. E per l’occasione anche gli operatori del sistema museale saranno vestiti a seconda dell’epoca storica all’interno della quale presteranno la loro
Diverse categorie merceologiche trovano spazio in Fiera
opera. Nel grande padiglione allestito, ci sarà spazio per tre filoni storici principali: il primo condurrà le persone dalla preistoria all’età romana. Il secondo li porterà dal medioevo al rinascimento, mentre il terzo ed ultimo farà vivere loro esperienze sensoriali inerenti l’epoca moderna e la rivoluzione industriale, con una divagazione centrale riguardante l’Unità d’Italia per celebrarne il 150 anni-
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versario. La partecipazione a questo percorso, unico nel suo genere, non prevederà alcun pagamento: potranno accedervi tutti i visitatori della fiera all’interno degli orari di apertura della stessa. Sebbene la preparazione degli operatori non è indifferente, il consiglio è quello di accompagnare i propri bambini nel percorso per un’esperienza unica e indimenticabile, a spasso nel tempo.
Tradizione e folklore verso Expo2015 Sotto l’egida dell’importante evento mondiale che coinvolgerà la Lombardia fra qualche anno, nasce la nuova filosofia della Fiera di Gavardo. Il progetto è chiaro quanto definito. Gavardo e la Valle Sabbia, in quanto territori rurali a vocazione tradizionale si sono candidati formalmente per ospitare, nel 2015 all’interno del cartellone dell’Expo, un evento di natura internazionale riguardante proprio la ruralità delle zone di montagna. Per questo, a partire dall’edizione 2011 della Fiera, comincerà a circolare il nome di “Festival internazionale delle valli rurali”. Nella kermesse in programma il 30 aprile e 1 maggio prossimi la valle protagonista sarà quasi esclusivamente la Valle Sabbia, quella ospitante. Ma per il futuro la strada è già tracciata: il prossimo anno si inviteranno valli del panorama lombardo, nel 2013 del territorio italiano, nel 2014 del continente europeo e l’anno dell’Expo, si cercherà di avere la presenza di valli rurali dislocate in tutto il mondo. Un programma ambizioso, ma proprio per questo affascinante come pochi, che fornisce un grande respiro al presente proiettandolo verso il futuro. I passi formali sono già stati svolti e si attende soltanto l’ufficialità del percorso, che andrà condiviso che tutti gli altri enti locali della zona, ma nel progetto generale c’è l’idea che la Fiera di Gavardo possa diventare, nel corso dei prossimi anni, la vetrina all’interno della quale le valli rurali di tutto il mondo si incontrato e si conoscono, mettono a confronto le proprie dinamiche promozionali, le proprie eccellenze, le proprie micro e macro economie.
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Nel cuore di Lonato dal 2 al 10 aprile
Garda
Si comincia sabato 2 alle 21. Al Teatro Italia si esibiscono dal vivo eseguendo brani editi e inediti, le 40 voci in gara per “Noi Musica 2011”, il 3° Concorso canoro per giovani fra i 14 e i 35 anni, organizzato dal Progetto Noi Musica di don Luca Nicocelli. La serata finale del 9 sarà una manifestazione dedicata alla musica e al canto moderno, con le performance dei 20 finalisti, ospiti a sorpresa e premiazioni. Info: www.noimusica.org. Domenica 10, dalle 21, il Teatro Italia sarà invece avvolto dalle atmosfere raffinate della musica jazz, con un concerto della BigBand e della formazione jazzistica di Fulvio Sigurtà. La Big-Band all’americana, diretta dal maestro Aldo Lucchini è formata da alcuni elementi che da anni fanno parte della Banda di Lonato. A seguire, il gruppo del celebre trombettista Fulvio Sigurtà, CamJazz, offrirà al pubblico un appuntamento elegante e di grande musica, da non perdere. L’ingresso è libero.
Eventi. Uno slogan e un marchio per promuovere unitariamente il Benaco
“LagodiGarda” sempre di Vittorio Bertoni
Si chiama “LagodiGarda tutto l'anno” ed è l'ultimo tentativo, in ordine di tempo, per promuovere unitariamente il Benaco. Uno slogan e insieme un marchio che sia contenitore e insieme amplificatore dell'immagine del più grande lago italiano capace di attirare ogni anno milioni di turisti. Secondo i promotori dell'iniziativa, in primis il deputato veronese Aldo Brancher, l'obiettivo si raggiunge coinvolgendo i comuni ed i sindaci dell'area gardesana e proponendo una serie di eventi di rilievo nazionale ed internazionale capaci di veicolare il Benaco in giro per il mondo. Sono 28 i comuni che hanno formalizzato l'adesione all'iniziativa consapevoli dell'importanza del progetto che punta ad organizzare, grazie ad un qualificato numero di partner, eventi di grande prestigio per l'intero bacino gardesano. E il calendario per il 2011 è già ricco. Si comincia l'8 giugno con la “Garda endurance lifestyle”, maratona a cavallo, capace di radunare oltre 300 cavalli provenienti da 20 nazioni, impegnati in un percorso di oltre 160 km nei più incantevoli paesaggi dell'entroterra gardesano. Tra il 12 giugno e l'8 luglio è la volta del “Red Bull tour bus”. Cinque tappe a suon di musica fra i centri rivieraschi e gran finale in mezzo al lago,
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Anche Desenzano partecipa al progetto “LagodiGarda tutto l’anno”
a bordo di un traghetto della Navigarda. Ancora targato Red Bull l'evento del 24 luglio. Nel castello di Malcesine fa tappa il “Cliff diving”: 12 tra i migliori tuffatori al mondo daranno spettacolo con evoluzioni mozzafiato. Il 13 agosto è in programma la “Grande notte delle stelle”. Le piazze dei comuni del lago, collegate in diretta radiofonica, saranno palcoscenico naturale ad una grande festa popolare fatta di musica, balli e tanta allegria. A mezzanotte sarà lanciato il count-down per il più spettacolare dei festival pirotecni-
ci. Fuochi artificiali in contemporanea che brilleranno sopra un'area di quasi 400 kmq. In settembre, dal 2 al 4, con la “Settimana motoristica bresciana” prende vita una entusiasmante caccia al tesoro, su vetture d'epoca. “Andar per cantine” il 9, il 16 e il 23 ottobre, per conoscere, gustare il meglio dell'enogastronomia gardesana con l'invito a visitare le aziende produttrici. E infine, dal 29 al 31 dicembre, la “Due ruote del lago”, la fiaccolata in moto più grande al mondo, con i centauri in tenuta da Babbo Natale.
Piante rare e fiori nella Rocca lonatese Nello stesso fine settimana di aprile, sabato 9 e domenica 10, Lonato del Garda e la straordinaria cornice della rocca visconteo-veneta si vestiranno a primavera con la IV edizione di “Fiori nella Rocca”, mostra mercato di piante rare che, dopo il successo di pubblico degli anni scorsi, ha come obiettivo quello di inserirsi tra gli eventi più significativi del settore. L’idea cardine è quella di coniugare la mostra mercato con il patrimonio storico, artistico e culturale custodito all’interno della Casa-museo-biblioteca del Podestà Ugo Da Como e del castello – la rocca – monumento nazionale dal 1912, che domina tutto il bacino del basso Garda. Grazie all’intuizione del Garden Club di Brescia, che ha voluto rinnovare e ampliare il tradizionale Concorso internazionale di composizione floreale organizzato nel capoluogo, il complesso monumentale della Fondazione Ugo Da Como ospiterà i più importanti e noti vivaisti italiani e stranieri, appassionati coltivatori e ricercatori di essenze rare, tra cui i più noti produttori di rose, frutti antichi, piante erbacee, aromatiche e arbusti rari, piante grasse, bulbi e semi, lavande e piante mediterranee, peonie, anemoni e papaveri orientali. Eventi speciali e mostre saranno organizzati nell’ambito della manifestazione, che quest’anno si rivela ancora più ricca di appuntamenti. È previsto anche un concorso a premi, l’iscrizione è gratuita, di composizioni floreali ispirate al tema della primavera; sarà il pubblico a votare i vincitori. Ancora, lezioni gratuite di composizione floreale con l’insegnante Giusy Ferrari Cielo. Info: www.fiorinellarocca.it, www.fondazioneugodacomo.it.
Valtenesi. Un ciclo di otto film in aprile e maggio per indagare le problematiche legate a disabilità e diversità
Collaborazione tra scuola, biblioteche ed enti locali Prende il via venerdì 1° aprile un ciclo di 8 film, ad ingresso libero, dedicati a disabilità e diversità organizzato dall’Unione dei Comuni della Valtenesi e dai Comuni di Calvagese, Puegnago e San Felice, con la collaborazione del Sistema Bibliotecario della Valtenesi. Il primo appuntamento è a Polpenazze, alle 20.30, in sala consiliare, con la pellicola “Il grande cocomero”. Seguiranno, l’8 aprile, a Moniga in sala consiliare, “Ti voglio bene”, il
13, al plesso scolastico di Padenghe, “Piovono mucche”, il 15, a Manerba, presso Palazzo Minerva “Lo scafandro e la farfalla“ e il 29, a Soiano, nella Casa della Cultura, ”Mi chiamo Sam: ci vuole solo amore”. Il ciclo prosegue in maggio, il 6 a San Felice, al palazzo Ex Monte di Pietà, con “Le chiavi di casa”, il 13, a Puegnago, in sala consiliare, con “Una sconfinata giovinezza” e il 14, nel teatro parrocchiale di Carzago, con “La pecora nera”. Le proiezioni, saranno precedu-
In Valtenesi si discute di disabilità
te dai cortometraggi realizzati dai bambini delle scuole primarie di Moniga, Padenghe, Puegnago e San Felice con la collaborazione di Vincenzo Beschi, presidente dell’Avisco. L’iniziativa si inserisce nel più ampio progetto “Diversi?” del Circolo Didattico di Manerba che si avvale della collaborazione tra scuola, biblioteche ed enti locali, con l’obiettivo di sensibilizzare bambini e adulti sui temi della disabilità e della diversità.
POLPENAZZE DEL GARDA
Il sindaco Giuseppe Turrina traccia un bilancio
Tempo di consuntivi e di nuovi impegni S
iamo alla vigilia di una nuova campagna operato con la massima attenzione. Innanzi- Due fronti rimangono aperti: il recupero del elettorale. Domenica 15 e lunedì 16 mag- tutto abbiamo acquisito oltre 25mila mq di bosco autoctono denominato Bosca e di un gio anche Polpenazze del Garda, piccolo co- verde, da riqualificare. Poi abbiamo dato il via altro limitrofo, in località Maglio, per una mune di 2.500 abitanti, felicemente adagiato alla raccolta differenziata ‘porta a porta’, stra- superficie complessiva di 25mila mq e la vasulle colline moreniche dell’entroterra garde- da obbligata da seguire che porterà risparmi e lorizzazione dell’area del sito palafitticolo del Lucone. Sull’area del Lucone, sono già concreti benefici alla nostra popolazione. sano, dovrà esprimere le proprie preferenze. Abbiamo incontrato il sindaco uscente Giu- Sul progetto coinvolgeremo le scuole, come allo studio un progetto per la costruzione di seppe Turrina, che vanta una lunga esperien- già avviene con la partecipazione alle giornate tre palafitte che riproducano l’originale vilza amministrativa e che ha deciso di rican- ecologiche ‘m’illumino di meno’ e verde pu- laggio palafitticolo, dove poter fare studi e lito’, per promuovere una efficace educazio- didattica e la realizzazione, grazie al CAI, di didarsi. Ci riassuma quali sono stati i punti cardine ne ambientale. Educazione che passa anche una sentieristica. Nella speranza che l’Unedalla valorizzazione delle nostre tradizioni, sco dichiari la zona patrimonio mondiale da della passata amministrazione. Sindaco, assessori e consiglieri si sono adope- come la nostra Fiera del vino che a fine mag- salvaguardare. rati, con grande impegno, sui diversi fronti - gio spegne 62 candeline e l’attenzione ai pro- Una volta rieletto, quali saranno le priorità della nuova giunta? sociale, assistenza agli anziani, pubblica istru- dotti biologici. zione, cultura, sport, turismo e agricoltura - Rispetto per l’ambiente vuol dire anche, dove Oltre a portare a termine i lavori intrapresi, che la vita amministrativa impone, ottenendo possibile, utilizzo di fonti alternative di ener- sulla falsariga di quanto avvenuto con la fralusinghieri risultati. Ma voglio soffermarmi su gia, ne sono esempio i pannelli fotovoltaici in- zione di Fontanelle vorrei affrontare la riquadue aspetti che ritengo fondamentali: opere stallati sulle scuole e sul magazzino capaci di lificazione delle tre frazioni di Castelletto, pubbliche e ambiente. In primis l’ampliamen- erogare oltre 100mila KW annui, le lampade Monte e Vedrine. Sono borghi storici e caratto della scuola elementare, che fornirà ai no- a risparmio energetico e i regolatori di flusso teristici che meritano di essere rivalutati. stri alunni ampi spazi per la didattica, con il luminoso installati sulle strade principali, che Poi c’è da seguire il progetto del Centro Benessere, una vera chicca non solo per il nostro fiore all’occhiello del nuovo parco scolastico portano ad un risparmio di oltre il 25%. comune, ma per l’intero terripiantumato da rigogliosi ulivi, torio gardesano. Un’opera imsimbolo di questa terra. E poi Opere pubbliche concluse nel 2010 portante che sarà perfettamente la creazione di un’unica sede Manutenzione straordinaria scuola primaria E. Fermi, realizzazione parco integrata nel nostro ambiente e per il magazzino comunale, la archeologico lago Lucone, arredo urbano, nuovo ambulatori, riqualificazione darà lavoro ad un centinaio di riqualificazione del castello, piazza Olivieri e via Montesuello: totale euro 666.000. addetti, per la maggior parte del simbolo della nostra storia, la Opere pubbliche avviate ed in corso di ultimazione ampliamento scuola, riqualificazione e conservazione delle mura del castello, nostro comune. sistemazione dell’ambulatonuovo magazzino comunale, nuovo centro di raccolta intercomunale, asfaltatura Auspico l’aiuto di tutti. Affinrio comunale, la creazione del strade comunali, realizzazione rete acque meteoriche, nuova illuminazione chè la storia di questa piccola ‘punto acqua’ e l’ampliamenpubblica su via Castelletto e via Lago Lucone: totale euro 2.461.000. comunità prosegua con il conto del cimitero. Altro è già in Opere pubbliche in corso di appalto sueto ed appassionato impegno progetto, come il parcheggio di secondo lotto magazzino comunale, abbattimento barriere architettoniche e parcheggio esterno cimitero, completamento via Rio Marie: totale euro 700.500. e possa trarre dalle radici del 50 posti in contrada Monte, atProgettazione in corso territorio interessanti spunti tualmente fermo per mancannuovo parcheggio e nuovo marciapiede via Sant’Antonio, ampliamento marciapiede per una concreta crescita fatta za di fondi. via Borrine, sistemazione sala consiliare, impianto fotovoltaico magazzino comunale, Sul fronte ambientale abbiamo di ideali e di progetti. parcheggio retro mura castello, riqualificazione centro storico e Castelletto: euro 4.200.000.
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Bilancio confortante per il turismo sul Garda Nel 2010, per il turismo bresciano, due milioni di arrivi (+ 5,5%) e otto milioni e mezzo di presenze (+1,6%). I numeri definitivi della scorsa stagione, snocciolati da Silvia Razzi, assessore al turismo della nostra provincia, dicono di un Garda, che vale circa il 70% del totale, col vento in poppa. Sono stati registrati 1.266.306 arrivi e 6.111.465 presenze (alberghiere 3.424.191, extralberghiere 2.687.274. Sirmione, di nuovo capitale del turismo gardesano di sponda bresciana, ha totalizzato 1.042.725 pernottamenti, a fronte di 273.083 arrivi. Poco sotto sta Limone, che si assesta a 980.282 pernottamenti con un piccolo calo rispetto al 2010, ma che comunque conferma il positivo lavoro degli operatori nell’alto lago.
Vacanze. L’offerta sul Garda e in Valle Sabbia per una vacanza all’aria aperta è ampia e qualificata
In camper è subito vacanza di Nicoletta Tonoli
Le vacanze sono il momento più sospirato dell’anno e, dall’inizio della crisi, sono quasi diventate un piccolo lusso per tutti. Se il turismo classico alberghiero, con pasti e una bella camera compresa, magari non è più così abbordabile, il turismo nei campeggi sta diventando un’ottima alternativa, forse anche più divertente per i più piccoli. Non solo per una questione di maggior economicità, ma anche per una maggiore libertà: se si viaggia in camper o si possiede una tenda, si può viaggiare con più facilità e fermarsi in diversi posti, magari quelli che non ti aspetti di trovare sul tuo cammino e vuoi visitare meglio, percorrendo più chilometri alla scoperta di nuovi paesi. Pensiamo, per esempio, alla Valle Sabbia: sono soprattutto cittadini stranieri provenienti dall’Olanda ad utilizzare le aree di sosta per i camper e i camping, seguiti da i ritrovati tedeschi, austriaci e danesi. In questo modo, nonostante
Le grotte di Catullo a Sirmione
i lunghi viaggi dai loro Paesi di provenienza, possono godersi le passeggiate e le prelibatezze nostrane a Bagolino, il lago d’Idro, la Rocca d’Anfo, e avere una sorta di “campo base” strategico per poter visitare il resto della valle. Stesso discorso anche per il turismo all’aria aperta sul Garda, un ottimo punto di partenza per le grandi città meta di turisti del nord Italia: Milano, Verona e Venezia non sono poi così lontane. Il Garda, poi, offre innumerevoli scorci, che meritano di essere goduti in diverse ore del giorno: si pensi alla particolarità di paesi quali Limone, Gargnano, Gardone Riviera, Toscolano Maderno, Salò, Manerba, Moniga, Padenghe, Desenzano e Sirmione, solo per citarne alcuni. In Valle Sabbia ci sono diversi camping ad Anfo, a Bagolino e a Idro. Sul Garda troviamo aree di sosta per i camper a Toscolano Maderno, a Salò e a Sirmione prima del castello e sulla statale presso Lugana Marina. Per informazioni dettagliate, indirizzi e numeri di telefono consultare il sito internet: http://web.provincia.brescia.it/ turismo/strutture/strutturestart.php.
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Economia L'intervista
AURIS Centri per l’udito A Brescia e Gussago, i Centri Acustici per migliorare l’udito
Ritrovare l’udito è possibile Prova di ascolto gratuita e autorizzazione con ASL e INAIL Nei Centri Auris apparecchi acustici ed altri sistemi per ritrovare l’udito
a cura di Voce Media
Intorno ai 50 anni, sempre più persone in Italia iniziano a riscontrare difficoltà nel capire le parole. Ciò accade soprattutto in luoghi affollati, quali l’ambiente di lavoro e gli ambienti pubblici. Le cause principali del calo di udito sono l’età, i disturbi cardiocircolatori, le otiti e l’inquinamento acustico dell’ambiente in cui viviamo. Le statistiche confermano che spesso le persone con sordità non sono coscienti del problema, oppure hanno paura di affrontarlo. È opportuno ricordare che trascurare il proprio udito può ridurre la memoria e le funzioni cognitive, oltre a causare difficoltà di relazione con gli altri e senso di esclusione dalla società. È importante controllare la propria situazione uditiva, effettuando periodicamente un test dell’udito. Dopo aver riscontrato un calo di udito, le persone che desiderano e possono migliorare la percezione dei suoni e delle parole con gli apparecchi acustici, oggi possono farlo! Basta entrare nel Centri acustici Auris® di Brescia e Gussago. AURIS - CENTRI PER L’UDITO® è il Gruppo di Centri Acustici che affronta con serietà e competenza il tema dell’udito ed i relativi problemi, soprat-
tutto per le persone che necessitano l’applicazione di apparecchi acustici. AURIS Italia® può contare su numerosi Centri Acustici specializzati. Le figure di riferimento dell’or-
ganizzazione sono gli Audioprotesisti, ovvero gli Operatori Sanitari che applicano apparecchi acustici ed altri sistemi per l’udito. Ogni giorno, nello studio AU-
Il Centro Auris offre assistenza continuativa Dopo l’applicazione degli apparecchi, il Centro Auris® di Brescia e Gussago offre un servizio di assistenza continuativa. I pazienti sono seguiti negli anni e possono rivolgersi gratuitamente ogni volta che lo riterranno necessario. Ciò permette di tenere la propria situazione sotto controllo anche negli anni successivi. Auris propone anche nuove tecnologie per chi desidera aumentare la percezione dei suoni: sono disponibili i nuovi amplificatori per telefoni e televisore. Inoltre, per proteggere il proprio udito
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RIS® di Brescia e Gussago gli esperti sono a disposizione per il test gratuito dell’udito e l’applicazione di apparecchi acustici. Gli apparecchi sono scelti in base alla diminuzione di udito della persona e sono costruiti su misura, per avere il massimo adattamento estetico e migliorare il recupero uditivo di ciascuno. Presso il Centro AURIS® di Brescia e Gussago la prova degli apparecchi è gratuita. La persona viene seguita dagli esperti in un percorso di adattamento personalizzato, in base alle esigenze personali. Inoltre, il Centro AURIS® di Brescia e Gussago è autorizzato da ASL e INAIL, per ottenere apparecchi acustici gratuitamente alle persone aventi diritto. Oggi i nuovi apparecchi acustici sono quasi “invisibili” e si adattano facilmente all’orecchio; migliorano la percezione dei suoni e delle parole soprattutto durante una conversazione. Oggi si possono collegare anche con i sistemi “Senza Fili” (Tecnologia Wireless) al televisore, ai dispositivi di musica (radio ed mp3) e al telefono cellulare. Ciò consente di chiarire la voce di chi sta parlando, attenuando i rumori di fondo. Questi nuovi apparecchi acustici sono il risultato di importanti ricerche in ambito bio-medico e tecnologico ed i test effettuati hanno portato ad importanti risultati.
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Salute. 900 ricoveri all’anno nel reparto di pediatria dell’Ospedale “La Memoria” di Gavardo
Un efficiente ambulatorio per la cura delle nefrologie pediatriche Il presidio ospedaliero di Gavardo ha attivato dal giugno del 2008 il servizio ambulatoriale di nefrologia pediatrica
“La Memoria” Dei 3 padiglioni di cui è costituito due sono destinati principalmente a degenza e Day Hospital, mentre il terzo, la "Piastra dei Servizi", accoglie i principali Servizi a supporto dell'intera attività ospedaliera tra cui, un modernissimo Blocco Operatorio, Sale Parto e Neonatologia, Laboratorio Analisi, una sezione di ImmunoematologiaMedicina Trasfusionale, Radiologia con TAC. L'Ospedale dispone anche di un moderno Pronto Soccorso.
di Laura Prandini
Il servizio si appoggia quasi interamente all’esperienza e alla competenza della dott.ssa Donatella Cattarelli, nominata anche direttore del reparto di pediatria. Parliamo di questo servizio direttamente con lei. Come funziona l’ambulatorio di nefrologia pediatrica e quando è partito il servizio? L’ambulatorio è nato nel giugno del 2008 per seguire tutti i neonati e bambini affetti da problemi nefrourologici. Il servizio che svolgiamo si può dividere in due settori: il primo, dedicato ai neonati affetti da nefrouropatie malformative già evidenziate con diagnosi prenatali. In questi casi di solito si fa un colloquio preventivo con la madre in gravidanza, alla quale si spiega quale sarà l’iter che verrà seguito e quali so-
Donatella Cattarelli, direttore di pediatria
no le possibili ipotesi diagnostiche. I neonati con queste problematiche ci vengono indirizzati anche dall’ospedale di Desenzano, dove non esiste la specializzazione di nefrologia pediatrica. Mentre la seconda area di intervento riguarda l’accesso di bambini con problemi di tipo nefrologico, ai quali viene fatto un primo screening: solitamente sono bambini nei quali vengono evidenziati problemi di micro ematurie o infezioni nelle vie urinarie. Come si fa per accedere al servizio? L’ambulatorio è collocato all’interno dell’attività di pediatria, ma fisica-
mente si trova nella zona dei poliambulatori, e per accedere al servizio si dovrà richiedere una prenotazione al Cup (centro unico di prenotazione, al numero 0309037555), per una generica visita nefrologica pediatrica. Come avviene una normale visita nefrologica? Solitamente procediamo così: si fa un’ecografia di tipo clinico per effettuare la diagnosi, e successivamente faccio eseguire degli esami anche nel reparto di pediatria. Se i bambini hanno dei problemi semplici li rinviamo dal loro pediatra, altrimenti li teniamo monitorati con una serie di altre visite.
Quanti bambini seguite con il servizio di ambulatorio nefrologico? Al momento ne seguiamo 300 nell’ambulatorio, mentre nel reparto di pediatria effettuiamo circa 900 ricoveri all’anno. Avete anche altri ambulatori specialistici? Sì, oltre a quello di nefrologia pediatrica abbiamo un ambulatorio dove si effettuano ecografie anche per i neonati, quello di allergologia pediatrica e di neuropsichiatria infantile a cui si accede sempre tramite il Cup, oltre al normale ambulatorio di pediatria per chi non abbia già un pediatra di libera scelta.
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Igiene orale. Serve un controllo periodico dal proprio dentista per evitare di intervenire troppo tardi
Importante il metodo di lavoro a cura di Voce Media
L’igiene orale è il modo migliore per preservare il più possibile la salute della nostra bocca e i nostri denti, ed è costituita da due modalità distinte: l’igiene orale domiciliare che compete al paziente e l’igiene orale professionale che compete al professionista clinico Odontoiatra e Igienista Dentale. Molto importante è il metodo di lavoro svolto verso i pazienti, poiché essi devono imparare le semplici manovre di igiene orale, nel modo più pratico possibile, condizione questa assolutamente indispensabile per ridurre al minimo i rischi di malattie del cavo orale, ma non di facile esecuzione poiché convincere le persone ad eseguire costantemente i movimenti corretti nell’utilizzo dei vari strumenti è compito a volte impegnativo. Il trattamento professionale è svolto in studio ed è eseguito direttamente al paziente, con l’utilizzo di specifiche attrezzature dentistiche. Oggi anche in Italia, si desidera ricevere sempre di più trattamenti preventivi, poiché risultando poco invasivi, vengono meglio accettati dai pazienti. Quindi anche da noi si è diffusa la cultura alle visite periodiche semestrali, riducendo di molto la carie, nei bambini e nei ragazzi. La terapia preventiva e di mantenimento è il metodo migliore per aiutare le persone ad avvicinarsi senza timori alla poltrona dentistica, con le sedute
Per evitare rischi rivolgersi ad un professionista odonotiatra e igienista dentale
delicate, indolori, sottoponendosi ad un screening costante, anche di poco costo economico ma altrettanto importante alle terapie riabilitative. La seduta di igiene orale in studio Molto importante è l’utilizzo di moderne attrezzature coniugate ad una sensibilità manuale, la sinergia di queste due cose fa veramente la differenza nei trattamenti eseguiti ai pazienti. Il professionista a fine seduta esegue sempre un controllo totale del cavo orale, visionando accuratamente, i tessuti duri e molli della bocca evidenziando qualora fosse necessario, le patologie asintomatiche presenti, monitorando correttamente la salute orale. Si ricorda che i denti devono essere lavati almeno due volte al giorno, preferibilmente dopo i pasti, ma soprattutto prima di dormire.
Viene stabilito l’appuntamento di richiamo personalizzato a distanza di tempo, mediamente ogni 6 mesi. Prevenire è meglio che curare Anche le organizzazioni internazionali sottolineano che un buono stato di salute orale è molto più che avere denti sani: si tratta infatti di una condizione che influenza fortemente tutto lo stato di salute e di benessere della persona e che può avere effetti anche molto pesanti sulla vita quotidiana degli individui. La nostra salute dentale, infatti, è sempre più messa alla prova dai moderni stili di vita che hanno portato in molti paesi la diffusione di diete ricche di zuccheri e alti consumi di alcol e tabacco, e così, molto spesso i fattori di rischio delle malattie del cavo orale si sovrappongono a quelli delle malattie cardiovascolari, al diabete, al cancro e alle malattie polmonari croniche.
Va quindi considerato che eventuali disturbi gengivali o dentali possono essere considerati un campanello d’allarme di una conseguente patologia più grave. Da numerose ricerche scientifiche è risultato che, per mantenere un livello di buona igiene orale, è necessario, eseguire la pulizia professionale, periodicamente, rispetto a coloro che non si sottopongono allo stesso trattamento, poiché la sola igiene domiciliare non è sufficiente a garantire gli adeguati standard, di buona salute del cavo orale. L’attenzione è oggi indirizzata anche ad uno screening delle malattie potenzialmente più gravi, patologia precancerose, che nel tempo possono degenerare in tumori maligni del cavo orale, pertanto evitare sigarette e abuso di alcolici è estremamente necessario come primo passo per ridurre i rischi, di queste gravi malattie. Quel che è certo è che l’individuazione di condizioni anomali delle mucose orali, è fondamentale per stabilire una diagnosi precoce e per intercettare rapidamente le malattie neoplastiche. Aiutando molto gli specialisti oncologi nel trattamento immediato, si auspica la completa guarigione dei pazienti. Quindi un professionista preparato visiona attentamente non solo i vostri denti ma anche ciò che fa parte del vostro organismo, e i controlli periodici sono una condizione necessaria a questo nobile trattamento, per una buona salute.
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Alimentazione. Scegliere il biologico significa evitare lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali
Escluso l’utilizzo di sostanze di sintesi chimica nel biologico Con il termine “agricoltura biologica” si indica un metodo di coltivazione e di allevamento che ammette l’impiego solo di sostanze naturali a cura di Voce Media
Con l’agricoltura biologica si sviluppa un modello di produzione che evita lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, presenti nel suolo, nell’acqua e nell’aria, utilizzando invece tali risorse all’interno di un modello di sviluppo che possa durare nel tempo. Quali sono le caratteristiche degli alimenti biologici Dal punto di vista legislativo l’agricoltura biologica è un metodo di produzione definito dal regolamento comunitario 2092/91 e dal decreto ministeriale 220/95 che stabiliscono che gli alimenti vengano prodotti senza uso di pesticidi, concimi chimici di sintesi, ormoni, additivi, coloranti e conservanti e non devono contenere alcuna traccia di ingredienti transgenici essendo per legge “OGM free” al 100%.
Prodotti biologici, sempre più apprezzati
Come si riconosce e chi controlla Sull’etichetta dei prodotti biologici certificati deve essere riportata la scritta “da agricoltura biologica” seguita da una serie di dati che si riferiscono alle aziende produttrici e agli organismi di controllo, accreditati dal Ministero delle Politiche Agricole. Esiste inoltre un marchio unico europeo per l’agricoltura biologica che contraddistingue gli alimenti prodotti nei paesi dell’Unione. L’utilizzo di tale contrassegno è comunque facoltativo. A garanzia dei consumatori in Italia esistono attualmente 16 organismi di controllo, cui si aggiungono 4 organismi tedeschi
che possono operare esclusivamente nella Provincia autonoma di Bolzano. Questi organismi, autorizzati dal Ministero delle Politiche Agricole, sono preposti ad accertare che le aziende produttrici, trasformatrici ed importatrici seguano i dettami dell’agricoltura biologica. I controlli consistono in visite ispettive alle aziende, esaminando registri, appezzamenti coltivati, magazzini e stalle e in prelievi di campioni da analizzare alla ricerca di residui di sostanze non consentite. Gli organismi di controllo sono, a loro volta, sottoposti a periodiche ispezioni da parte delle Regioni e dell’Unione Europea.
Analisi effettuate sugli alimenti biologici evidenziano contenuti in vitamine, zuccheri, polifenoli, flavonoidi, antiossidanti, minerali e materia secca superiori rispetto agli alimenti convenzionali e contenuti in nitrati (sostanze potenzialmente cancerogene) nettamente inferiori. L’agricoltura biologica consente inoltre un considerevole risparmio energetico: non si utilizzano prodotti di sintesi derivati dal petrolio e si riducono notevolmente i consumi energetici per le lavorazioni del terreno che diviene più soffice. Nello stesso tempo immobilizza moltissima anidride carbonica che, diventando sostanza organica, contribuisce a diminuire l’effetto serra. Perché scegliere un’alimentazione biologica Il consumo di alimenti biologici, più ricchi di alcuni nutrienti, quali minerali, vitamine, zuccheri, polifenoli e aminoacidi essenziali, è sicuramente positivo per la nostra salute. Al contempo la presenza nei cibi di residui di sostanze chimiche utilizzate in agricoltura, tra cui pesticidi, nitrati, ormoni e antibiotici, aumenta, a lungo termine, i rischi. Ciò vale in misura maggiore per i bambini, che risultano sottoposti ai residui in misura più elevata rispetto agli adulti. Pertanto molti medici raccomandano una dieta biologica a partire dall’infanzia e nelle mense scolastiche.
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Cultura Sale della Comunità. Il cartoon di Verbinsky, ma anche altro come “Nessuno mi può giudicare” o “Dylan Dog”
“Rango”: quando il Far West viene raccontato come mai fatto prima di Mauro Toninelli
C’era una volta il West, ma così non era mai stato pensato, immaginato e raccontato. Al centro un camaleonte, in crisi d’identità o, meglio, con molte identità, ma senza che una sia la sua. Nel suo terrario di vetro, dove vive, immagina di essere un principe che salva la sua principessa (una Barbie senza testa) dal cattivo di turno (un pesciolino a molla). Sogna e immagina di fare l’attore. Ma quando l’auto su cui viaggia sbanda e il suo terrario si frantuma sull’asfalto, il camaleonte si ritrova perso nel deserto del Mojave. Qui vaga fino a un’arida città, Dirt (Polvere) e, un po’ per caso e un po’ per il gusto di inventarsi un ruolo, vestirà i panni dell’eroe, sarà qui a darsi il nome di Rango, per salvare la cittadina da una inevitabile fine. Opera prima di animazione per il regista Gore Verbinski, autore della saga "Pirati dei Caraibi". Si è circondato per la realizzazione del film di animazione di parte del cast di “Pirati dei Caraibi”, Johnny Depp su tutti. Al fu pirata Jack Sparrow è affidato il ruolo del personaggio principale di questa storia e bastano pochi minuti per
Programmazione delle Sale AGNOSINE - GIOVANNI PAOLO II Potiche: mercoledì 6 aprile ore 20.30 (cineforum); The social network: mercoledì 13 aprile ore 20.30 (cineforum). DESENZANO - PAOLO VI Illegal: sabato 2 aprile ore 20.30; Il concerto: sabato 16 aprile ore 20.30. PONTE CAFFARO - AURORA Il Grinta: sabato 2 aprile ore 21.00; domenica 3 aprile ore 21.00; lunedì 4 aprile ore 21.00; Manuale d'amore 3: sabato 9 aprile ore21.00; domenica 10 aprile ore 21.00; lunedì 11 aprile ore 21.0; Rango: sabato 16 aprile ore 21.00; domenica 17 aprile ore 16.00,
21.00; lunedì 18 aprile ore 21.00; Dylan Dog - Il film: sabato 23 aprile ore 21.00; domenica 24 aprile ore 21.00; lunedì 25 aprile ore 21.00. ODOLO - SPLENDOR Rango: sabato 2 aprile ore 20.45; domenica 3 aprile ore 20.30; Nessuno mi può giudicare: sabato 9 aprile ore 20.45; domenica 10 aprile ore 20.30; Amici miei - Come tutto ebbe inizio: sabato 16 aprile ore 20.45; domenica 17 aprile ore 20.45. SERLE - SAN DOMENICO SAVIO I fantastici viaggi di Gulliver: sabato 2 aprile ore 20.30; domenica 3 aprile ore 15.30.
scoprire l’affinità e le somiglianze tra il piccolo Rango e i molti personaggi, stralunati e strampalati, interpretati da Depp, che tutti attendono per maggio nei panni, ancora pirateschi, di Sparrow. La particolarità è che Verbinski non si è limitato a usare gli attori per il doppiaggio. Li ha vestiti in abiti western e li ha messi tutti su un palcoscenico, dove hanno veramente recitato, interagendo con oggetti e ambiente. Il camaleonte Rango è fatto apposta per entrare nelle sale e attirare un pubblico più adulto alla visione di un cartoon. Certo, anche i più piccoli si divertiranno davanti alle vicende, ma la forza della proposta cinematografica e l’interezza di richiami alla storia del cinema e del genere western potrà essere colta solamente dal mondo adulto. Non è l'unica proposta per questo mese all'interno dellle Sale della comunità della zona. Risaltano sicuramente le proposte cinematografiche di qualità, quelle che a volte, come ad Agnosine sono introdotte da un espero e proseguono con un dibattito oppure quelle della sala Paolo VI di Desenzano che ha scelto di sposare la programazione di qualità: film che parlano sia cinematograficamente che per i temi. Tutta la programmazione aggiornata su www. lavocedelpopolo.it.
Gardone Riviera. Un concorso lirico e un libro per celebrare il soprano gardesano Giuseppina Cobelli
Alla serata finale di premiazione atteso Andrea Bocelli Il primo Concorso internazionale per giovani cantanti lirici, voluto dalla neonata Associazione Culturale Musicale Savoy in collaborazione con il Comune di Gardone Riviera e la Fondazione del Vittoriale, è intitolato al grande soprano gardesano che al Vittoriale, allora villa Thode, visse in gioventù. La prima edizione si terrà dal 14 al 16 aprile nell’auditorium del Vittoriale e si avvale di una giuria prestigiosissima: il soprano Maria Chiara e il baritono Gian Giacomo Guelfi. Accanto a loro Francesco Ernani, di recente nominato Sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna, Antonio Tasca
Segretario Artistico del Teatro Verdi di Trieste, il giovane direttore d’orchestra Mikko Franck e due figure professionali di notevole importanza nel mondo del melodramma. Direttore artistico dell’evento, anch’egli membro della giuria, il tenore Mario Malagnini grazie al quale Andrea Bocelli ha accettato di presenziare alla serata finale del 16 aprile e di premiare i vincitori. Insieme all’organizzazione del concorso, la pubblicazione del libro “La donna del lago Giuseppina Cobelli” edito da Fondazione Civiltà Bresciana e scritto più per riscoprire l’artista che per ricordarla. Cantante in un’epoca in cui
le riproduzioni musicali erano rare e con di mezzo una devastante guerra che ha ridotto ulteriormente quelle pervenute, possiamo ascoltare pochi frammenti della sua voce. Della sua carriera, ricostruita con attenzione e passione da Maurizio Righetti, ci resta invece un vasto archivio fotografico, la corrispondenza con grandi compositori, che la scelsero spesso come interprete d’elezione e le tantissime recensioni alle quali allora venivano dedicati ampi spazi sui quotidiani che raccontano la stima e l’ammirazione dei critici e l’entusiasmo del pubblico che assisteva alle sue esibizioni.
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Sport
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Velascuola e squadre agonistiche giovanili Sono due tra le più significative iniziative che la 14^ Zona della FIV, quella che opera nelle province che si affacciano sul Garda, intende rafforzare visto che rappresentano il momento focale per lo sviluppo della vela che conta ben 43 Società sportive. Senza dimenticare la normale attività organizzativa con oltre 200 regate annuali, dai campionati Mondiali ed Europei, alle manifestazioni sociali. “Velascuola - spiega il presidente di Zona Domenico Foschini - fa parte del progetto nazionale voluto da Federvela e dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca”. In quest’ottica assume un significato particolare il Campionato studentesco di vela delle scuole della provincia di Brescia che si correrà il 9 aprile a Bogliaco.
Scherma paralimpica. A Lonato sancita l’integrazione in seno alla Federazione Italiana Scherma
Tappa italiana di Coppa del Mondo di Mario Ricci
Lonato del Garda ospita dal 20 al 22 maggio la tappa italiana del circuito di Coppa del Mondo di scherma paralimpica. La presentazione della manifestazione giunta alla XIII edizione è stata occasione anche per illustrare il processo di integrazione della scherma paralimpica in seno alla Federazione Italiana Scherma. Un evento importante sotto il profilo culturale e sociale perché sancisce la piena equiparazione degli schermitori azzurri. Non c’è più scherma paralimpica e scherma olimpica: c’è solo il grande ed unico mondo della scherma italiana. “E’ un passaggio voluto e partecipato – ha spiegato Giorgio Scarso, presidente federale - stiamo registrando, sin dall’avvio di questa nuova fase, una comunione di intenti e la forte volontà di arrivare all’integrazione piena. Ancora una volta la scherma italiana si distin-
gue, in ambito internazionale, nel tracciare percorsi e nel trasformare le intenzioni in fatti concreti”. Alberto Martinez Vassallo, presidente della federazione internazionale di scherma paralimpica, ha sottolineato il primato dell’Italia in questo processo di integrazione. “È un traguardo molto significativo per questo sport che unisce gli atleti in carrozzina e non, nell’ottica di una reale opportunità di integrazione”. L’auspicio è che l’esempio venga seguito da tutte le altre nazioni. La scelta di Lonato per ufficializzare questo grande momento per il movimento schermistico italiano è un riconoscimento all’Associazione Villa Dei Colli Lonato Onlus, alla World Cup Asd Onlus, all’Assessorato ai Servizi sociali e allo sport e a quanti hanno lavorato, in questi 13 anni, all’organizzazione dell’Iwas Wheelchair Fencing World Cup, competizione che vede confrontarsi in pedana schermidori in carrozzina provenienti da ogni parte del mondo.
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ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive) ANFO: SS Pietro e Paolo - Prefestivo 18.30 - Festivo 10.30 BAGOLINO: S. Giorgio - Prefestivo 18.30 - Festivo 8.00 – 9.30 – 11.00 – 18.30 BEDIZZOLE: S. Stefano Prefestivo 18.30 - Festivo 8.00 – 10.00 – 11.15 – 18.30 BOGLIACO: S. Pietro Apostolo Prefestivo 18.00 ( Santi Martiri) - Festivo 11.00 - 18.00 CALCINATO: S. Vincenzo Festivo 7.30 - 9.30 -11.00 – 18.30 CAMPOVERDE: S. Antonio Abate Prefestivo 17.30 Festivo 11.00 – 18.30 CASTO: S. Antonio Abate: Prefestivo 18.00 - Festivo 11.00 CASTREZZONE: San Martino Prefestivo 18.00 Festivo 9.30 COLOMBARE DI SIRMIONE: S. Francesco D’Assisi Prefestivo 18.00 - Festivo 11.00 – 19.00 (Camping Sirmione) DESENZANO DEL GARDA: Duomo Prefestivo 18.30 - Festivo 8.30 – 10.00 – 11.30 – 18.30 S. Angela Merici Prefestivo 17 - Festivo 10.30 – 19.00 S. Giuseppe Lavoratore Prefestivo 18.00 - Festivo 8.00 – 9.30 – 11 – 18.00 San Zeno Prefestivo 18.30 - Festivo 8.00 – 10.00 – 11.15 – 19.00 ESENTA DI LONATO: Santi Marco e Bernardino Prefestivo 18.30 - Festivo 8 - 10.30 – 18.30 GARDONE RIVIERA: San Nicolò Prefestivo 19.00 - Festivo 11.00 – 18.30 GARGNANO: San Francesco Prefestivo 18.00 - Festivo 8.00 - 10,30 San Rocco Prefestivo 19.00 Villa Festivo 9.15 Muslone Festivo 9.15 Sasso Festivo 9.30 San Martino Festivo 10.30 Navazzo Festivo 10.30 GAVARDO: Santi Filippo e Giacomo Prefestivo 18.30 - Festivo 7.00 – 8.00 (San Rocco) 9.00 – 10.30 – 16.30 (Santa Maria) 18.30 IDRO: San Michele Prefestivo 18.30 – Festivo 9.00 - 11.15 – 18.30 LIMONE SUL GARDA: San Benedetto Prefestivo 18 - Festivo 8 - 10.30 - 18 (in lingua tedesca) LONATO: Basilica Prefestivo 18.30 - Festivo 8.00 – 10.00 – 11.30 – 18.30
MAGUZZANO: Santa Maria Assunta Prefestivo 18.30 - Festivo 8.00 – 10.30 MANERBA: Santa Maria Assunta Prefestivo 19.00 Festivo 8.30 – 10.30 – 18.00 MONIGA DEL GARDA: S. Martino Vescovo Prefestivo 19.00 - Festivo 9.30 – 11.00 – 19.00 MUSCOLINE: Santa Maria Assunta Prefestivo 19.00 - Festivo 8.00 – 10.30 – 18.30 (Santuario S. Quirico) NUVOLENTO: Santa Maria della Neve Prefestivo 18.30 - Festivo 8.00 – 10.00 NUVOLERA: S. Lorenzo Prefestivo 19.00 – Festivo 7.30 – 9.30 – 11.00 – 19.00 ODOLO: S. Zenone Prefestivo 20.00 Festivo 10.00 – 18.00 S. Bartolomeo Festivo 8.00 PADENGHE: S. Maria Assunta e S. Emiliano Prefestivo 18.30 Festivo 9.30 – 11.00 – 18.30 POLPENAZZE: S. Pietro Prefestivo 19.00 Festivo 8.00 – 10.30 – 18.30 (Picedo) PORTESE: S. Giovanni Battista Prefestivo 18.00 Festivo 9.00 – 10.30 – 17.30 POZZOLENGO: S. Lorenzo Prefestivo 19.00 - Festivo 9.00 – 11.00 – 19.00 PRESEGLIE: SS. Pietro e Paolo Prefestivo 18.00 Festivo 8.30 – 10.30 PREVALLE: S. Michele Arcangelo Prefestivo 18.30 - Festivo 7.30 – 10.30 – 18.30 S. Zenone Prefestivo 18.00 - Festivo 7.00 - 9.30 11.00 -18.00 PROVAGLIO VAL SABBIA: S. Michele Arcangelo Prefestivo 18.00 - Festivo 8.00 – 11.00 PUEGNAGO: S. Maria Assunta Prefestivo 19.15 (Mastanico) Festivo 10.00 S. Michele Prefestivo 18.00 (Arveaco) - Festivo 11.15 (Livrio) RAFFA: S. Maria della Neve Prefestivo 19 Festivo 10 – 19.00 RIVOLTELLA: S. Michele Prefestivo 18 Festivo 8.30 – 10 – 11.15 – 18 ROÈ VOLCIANO: Gazzane Prefestivo 17.00 San Pietro Festivo 8.30 10.30 SABBIO CHIESE: S. Michele Arcangelo Prefestivo 18.30 - Festivo 8.00 – 10.30 – 18.00 SALÒ: Duomo Prefestivo 18.30 Festivo 9.30 -11.00 - 18.30 S. Benedetto Festivo 7.30 San Bernardino Festivo 9.00 - 17.00 S. Giuseppe Festivo 10.00
SAN MARTINO DELLA BATTAGLIA: S. Martino Vescovo Prefestivo 18.30 - Festivo 8.00 – 10.30; SAN FELICE DEL BENACO: SS. Felice e Adauto Prefestivo 17.30 - Festivo 8.00 – 11.00; Santuario Madonna del Carmine Prefestivo 18.00 Festivo 7.30 – 10.00 – 18.00 SIRMIONE: S. Maria della Neve Prefestivo 18.30 - Festivo 11.00 – 19.00 (Camping Sirmione) SOIANO DEL LAGO: S. Michele Arcangelo Prefestivo 19 Festivo 9.00 – 10.30 – 19.00 (Chizzoline) TIGNALE: S. Maria Assunta Prefestivo 18.00 - Festivo 10.30 – 18.00 TOSCOLANO: SS. Pietro e Paolo Prefestivo 18.00 - Festivo 8.00 – 10.00 – 18.00 TREMOSINE PIEVE: S. Giovanni Battista Prefestivo 18.00 - Festivo 11.00 TREVISO BRESCIANO: S. Martino Vescovo Festivo 9.30 – 20.00 VESTONE: Nozza S. Stefano e S. Giovanni Prefestivo 18.00 - Festivo 10.30 Promo Prefestivo 19.00 Visitazione di Maria Vergine Festivo 7.30 – 10.00 – 18.00 VILLA DI SALÒ: Sant'Antonio di Padova Prefestivo 18.30 - Festivo 9.30 Monastero della Visitazione Festivo 8 VILLANUOVA SUL CLISI: Sacro Cuore di Gesù Prefestivo 18.00 - Festivo 7.30 – 10.00 – 11.00 – 18.00 VOBARNO: S. Maria Assunta Prefestivo 18.30 Festivo 8.00 – 10.00 – 18.30
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