La Voce del Popolo 2011 31

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La donna cananea chiede a GesĂš di ascoltarla anche se pagana: “anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroniâ€? (Mt 15). E siamo noi i pagani delle briciole: strano a pensarsi, ma davvero leggendo il Vangelo ci si deve arrendere alla realtĂ che GesĂš è andato tra i pagani di Tiro e Sidone, ha chiamato questa donna con il nomignolo dato dagli ebrei come lu (“caniâ€?) a quanti esclusi dalla promessa e dall’alleanza; lui ha cercato – inizialmente – di attenersi al suo confine, ma irresi resistibilmente si è protratto al di lĂ , varcando ogni soglia del consu consueto. Alla fine ha determinato la nostra inclusione, concea donna le briciole e molto di piĂš: siamo noi i pagani delle dendo alla q briciole, quelli che, fuori dai confini di Israele, sono stati raggiunti da Ba Paolo, da Barnaba e gli altri. Come noi ora dovremmo agire e sognare fut in vista del futuro prossimo, se non misurando la diversitĂ ed estraneitĂ dell’altro con la medesima capacitĂ di inclusione?

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Estate difficile per i profughi in fuga dalla Libia

Politica. Brescia fatica e resta divisa

Assunta, si rinnova la devozione

Usa. Obama a scuola di debito pubblico

Rondinelle: lavori in corso, ma è già calcio vero

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ÂŽ …‘”ƒ‰‰‹‘ †‡ŽŽƒ …ƒ”‹–Â? ’‡” —Â?ƒ •‘…‹‡–Â? †‹˜‡”•ƒ Don Pierino Ferrari. Nel pomeriggio di martedĂŹ 2 agosto Clusane sembrava un parcheggio di automobili con qualche casa in mezzo. Una grande folla si è accalcata intorno alla sua bara. Non era tanto la quantitĂ delle persone ad attirare l’attenzione quanto l’identitĂ dei partecipanti: dominavano i volti dei semplici e dei deboli, accomunati dalla forza dell’amicizia. Per don Pierino, ma, soprattutto, con don Pierino. Per caso mi sono trovato nel mondo delle persone che piĂš amava, i disabili e i loro angeli custodi. Davanti a me avevo la carrozzella di una giovane donna che ha cantato e pregato con fatica per le sue debolezze fisiche, ma con una energia che era piĂš forte di un esercito di tanti fedeli assonnati e muti che frequentano le chiese. La sua mamma cercava di contenerla, forse preoccupata di non disturbare le persone ‘normali’. Invece quella voce arrivava in cielo e nei cuori di chi voleva ascoltarla. L’assemblea offriva un’immagine di quella societĂ alternativa che il Vescovo ha indicato come la ragione e il fine di tutta l’opera di don Pierino. Quante volte ha spiegato con passione la ragione di fondo della costruzione di un ospedale oncologico: voleva una struttura a misura d’uomo, diversa da quanto offre il mercato. Una societĂ , ha detto ancora il Vescovo, che fa delle beatitudini il fulcro della civiltĂ dell’amore. Una societĂ che coltiva il ‘sacramento dell’amicizia’, come ha sottolineato don Giancarlo Feltre citando l’ultimo messaggio ricevuto il 1° luglio da don Pierino. Tutto questo senza enfasi. PerchĂŠ cosĂŹ, senza enfasi, era il modo di essere e di vivere di don Ferrari. Ha chiesto che la cerimonia funebre fosse celebrata con semplicitĂ e senza quegli applausi che sempre piĂš spesso trasformano le nostre chiese in studi televi-

sivi. Senza enfasi perchĂŠ è facile cadere nella tentazione di esaltare questo o quel personaggio per liberarsi dal peso della sua ereditĂ . Don Pierino ha lasciato a tutti le indicazioni di una strada da percorrere non le medaglie di conquiste archiviate. Senza enfasi perchĂŠ Dio scruta i cuori oltre le apparenze. E se don Pierino è il capofila di una storia ricca e intensa, molte altre persone hanno condiviso con lui o vissuto altrove e in altri modi la vita della caritĂ , secondo i talenti ricevuti. Sempre il Vescovo ha ricordato Santa Teresa del Bambino GesĂš che dopo aver cercato la strada della santitĂ , non solo nel Carmelo ma anche nella missione e addirittura nel martirio, alla fine ha capito che la vocazione fondamentale è quella dell’amore. Il valore delle cose che facciamo si pesa con la quantitĂ di amore che ci mettiamo. Non c’è dubbio comunque che don Pierino fa parte della schiera di sacerdoti, religiosi e laici che hanno illustrato la Chiesa bresciana con la caritĂ . Ăˆ una figura di sacerdote cresciuta nel terreno fecondo del clero bresciano che vive, soffre, opera nelle nostre comunitĂ . Infatti ha voluto essere anche parroco. Ha dato la propria vita per assicurare una vita migliore ai piĂš deboli, ai malati. Con coraggio. Affidandosi al divino regista, come amava dire. Attore di una storia scritta da Dio. Dopo aver speso tante energie per lottare contro il cancro ne è rimasto vittima. Con grandi sofferenze. Una circostanza che mi ha fatto pensare a quelli che a GesĂš in croce dicevano: “Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’elettoâ€? (Lc 23,35). Ăˆ su quella croce che l’impotenza di GesĂš ha sconfitto la morte e ci ha salvati. Ăˆ sulla stessa croce che l’impotenza di don Pierino ci invita a vincere la vita (con l’amore).

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Brescia da sempre si è destinta per le sue partecipazioni di massa alle Giornate mondiali della gioventĂš. Tanti, anche quando la Gmg si è tenuta lontano dall’Europa, sono stati i giovani che hanno risposto alla chiamata. Ancora oggi si ricordano i grandi numeri della Giornata vissuta a Roma in occasione del Giubileo del 2000 o la nutrita partecipazione alla Gmg di Denver del 1993. Un legame forte, sempre piĂš saldo, che trova espressione anche nel numero di

giovani bresciani che si mettono a disposizione dell’organizzazione come volontari (nella foto). Una presenza preziosa, la loro, che chiede un impegno che forte, un cammino di preparazione non indifferente.Volontari bresciani saranno presenti anche a Madrid per dare il loro contributo a questa edizione della Gmg. Dieci, secondo i dati forniti dal Centro oratori, sono i giovani bresciani che, da volontari saranno operativi nella capitale spagnola dai prossimi giorni.

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er i 4000 bresciani che andranno alla Gmg di Madrid è iniziato il conto alla rovescia. Ancora pochi giorni (pochissimi per i 300 che hanno aderito alla proposta del gemellaggio con Oviedo, visto che la loro partenza è fissata per il 10 agosto) e i pullman si metteranno in moto da ogni angolo della diocesi per portare i giovani bresciani nella capitale spagnola per il loro appuntamento con il Papa. Un appuntamento ancora fortemetne sentito dai giovani, che non ha risentito, come molti ritenevano, dell’avvicendamento tra Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Un appuntamento che ha saputo andare oltre il pur importante legame tra i giovani del mondo e Karol Woiytjla. La Gmg e il grande movimento che a ogni sua edizione genera ha il suo fondamento nella consapevolezza dei giovani di essere chiamati a vivere un pellegrinaggio alle radici della loro fede. Anche i 4000 giovani che stanno per muoversi da Brescia sono animati da questa profonda convinzione. Nelle scorse settimane “Voceâ€? ha avuto modo di incontrarli, di farsi raccontare da tanti di loro le ragioni che li hanno portati a scegliere di vivere questa estate particolare. La loro è stata una testimonianza di giovani animati dal desiderio di far giungere al Papa, insieme a quella di tanti altri coetanei, l’entusiasmo, la freschezza di una Chiesa giovane. E per fare questo, per far giungere sino a Madrid questo importante messaggio hanno dato fondo a tutta la loro fantasia inventandosi servizi e attivitĂ per mettere insieme le risorse per arrivare nella capitale spagnola. Il piĂš ora è stato fatto: a ciascuno di loro è stato (o sta per

essere) consegnato il kit del “partecipante alle Gmgâ€? contenente l’occorrente materiale (ma anche quello spirituale) per vivere al meglio le giornate di Madrid che culmineranno nella celebrazione che Benedetto XVI presiederĂ domenica 21 agosto. Per tanti dei 4000 bresciani quello con la Gmg è un appuntamento che si rinnova (un incontro mondiale che rende giovani dentro e che spinge a mettersi lo zaino in spalla e partire anche quanto l’etĂ anagrafica magari consiglierebbe altro). Per tanti giovani e giovanissimi (visto che per questa edizione l’etĂ minima per la partecipazione è sta-

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ta abbassata a 14 anni, ndr.) quello di Madrid è il primo incontro con la Chiesa universale, con coetanei di tanti altri Paesi accomunati dalla voglia di vivere questo intenso pellegrinaggio. Forse non hanno ancora la percezione di cosa veramente li aspetti. Lo scopriranno a Madridm, vivendo i diversi appuntamenti del programma gomito a gomito con tante altre persone, scoprendo il linguaggio universale del Vangelo che non conosce l’ostacolo delle diverse lingue. Capiranno, prendendo parte ai diversi momenti del programma, la grandezza di questa esperienza e, come le precedenti edizioni della Gmg insegnano, non sentiranno la fatica e la stanchezza. In queste pagine, dopo il dettagliato lavoro di presentazione delle scorse settimane a cui “Voceâ€? si è prestata, trovano spazio alcune curiositĂ , la presentazione degli ultimi dettagli e il lavoro della vigilia in cui la macchina organizzativa bresciana è ancora impegnata per permettere di giovani di vivere senza particolari intoppi l’incontro con Benedetto XVI. A conclusione di quel viaggio (piĂš volte ricordato) tra i bresciani che parteciperanno alla Gmg viene presentata la partecipazione di alcune realtĂ ecclesiali bresciane che saranno a Madrid come il Movimento ecclesiale carmelitano, i Necatecumeni e i Volontari della sofferenza. C’è spazio, vicino ad alcune curiositĂ , per la testimonianza di don Roberto Ferranti, giovane sacerdote bresciano fidei donum in Albania che accompagnerĂ a Madrid, insieme ad altri sacerdoti e vescovi albanesi, 250 giovani del Paese in cui da quasi tre anni svolge il suo ministero sacerdotale.

/D ´*LRUQDWDÂľ GHL PRYLPHQWL HFFOHVLDOL Non solo parrocchie e oratori. All’appuntamento spagnolo che si svolgerĂ tra il 16 e il 21 agosto saranno presenti anche loro, i giovani che fanno parte dei movimenti ecclesiali presenti nel Bresciano. Le delegazioni bresciane giungeranno a Madrid con organizzazioni proprie, nella maggior parte dei casi facendo riferimento per la logistica agli organismi nazionali. In particolare

saranno tre le realtĂ che da Brescia si muoveranno per partecipare, insieme agli altri giovani di tutto il mondo all’incontro con papa Benedetto XVI. Tre i 500 giovani del Movimento ecclesiale carmelitano, infatti, significativa sarĂ la presenza bresciana, dovuta anche al fatto che proprio all’ombra del Cidneo è stato fondato nel 1993 il movimento, per volontĂ di padre Antonio Maria Sicari. Tra le

iniziative a cui prenderanno parte vi sarĂ la mostra dedicata ai “Santi giovaniâ€?, cioè Teresina di Liseux, Piergiorgio Frassati e Jack Fesh, per dimostrare che la santità è alla portata di tutti. Intenso anche il programma dei 440 giovani del Cammino neocatecumenale che, secondo le parole del responsabile Enrico Feraboli, faranno un pellegrinaggio di missione: partiti

per la Spagna in due gruppi distinti (il 14 partiranno i ragazzi della parrocchia della Santissima Trinità , seguiti il giorno successivo dal gruppo di Gottolengo), durante il viaggio si fermeranno a Tolone per la missione e la solennità dell’Assunta. Faranno poi tappa a Lourdes e percorreranno a piedi parte del Cammino di Santiago prima di arrivare a Madrid, dove parteciperanno alla veglia


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Mancano ormai pochi giorni alle prime partenze per Madrid e per i giovani pellegrini si tratta di preparare zaino e sacco a pelo per il viaggio in Spagna. Per chi, sin dall’inizio, è stato investito dell’onere dell’organizzazione tecnica della “trasferta” è tempo di superlavoro. Gli uffici Brevivet di via Monti sono in piena attività per verificare che le tante tessere del mosaico organizzativo si incastrino perfettamente l’una nell’altra.

Tra la messa a punto degli ultimi dettagli del gemellaggio con la diocesi di Oviedo e quelli per le giornate madrilene il lavoro in Brevivet non manca. “Siamo in constante contatto con i gruppi che partiranno il 10 agosto per Oviedo - affermano da via Monti - perchè la proposta, pensata come una sorta di pellegrinaggio (il programma prevede infatti una tappa a Lourdes e una giornata a Santiago de Compostela, ndr.), funzioni senza intoppi”. E così,

tra una telefonata e l’altra per la conferma degli orari di partenza dei pullman e le rassicurazioni della vigilia ai responsabili di gruppi, in Brevivet confermano che tutto è stato predisposto al meglio e che ai gruppi parrocchiali che si sono appoggiati a loro per vivere l’incontro con Benedetto XVI non resta che pensare alla preparazione spirituale di questo importante evento. Al resto, come per le precedenti edizioni della Gmg, pensa la task force messa in campo

da Brevivet in collaborazione con il Centro oratori. A Madrid sarà infatti presente, insieme al pool del Cob anche personale di via Monti per garantire la risoluzione di quei problemi che eventualmente potrebbero sorgere nel corso delle giornate della Gmg. Per garantire la dovuta tranquillità anche nel ritorno a casa è stato scelto di far partire i gruppi seguiti non al termine dell’incontro con il Papa, domencica 21 agosto, ma il giorno successivo.

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organizzata presso l’aeroporto di Cuatro Vientos. Risponderanno presente all’appello, infine, anche 129 giovani del Centro volontari della sofferenza, per i quali è prevista, prima dell’arrivo a Madrid, una due giorni a Fatima. Tra di essi circa 70 bresciani, che insieme a Elisabetta M. Fausti svolgeranno un prezioso lavoro di coordinamento degli ultimi dettagli.

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Sono oltre 5 milioni i bambini nati nell’Unione europea nel corso del 2010: lo segnala Eurostat nel presentare i dati demograďŹ ci complessivi per lo scorso anno. “Al 1° gennaio 2011 – segnala l’ufďŹ cio statistico della Commissione Ue – la popolazione dell’Ue27 era pari a 502,5 milioni di abitanti, contro i 501,1 dell’anno precedenteâ€?. La popolazione dell’area euro (17 Stati) raggiunge invece i 332 milioni. L’aumento di 1,4 milioni di abitanti si deve per il 60% al saldo

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migratorio e per il rimanente al saldo naturale. “Il tasso di natalitĂ medio nell’Unione è pari a 10,7 nati per mille abitantiâ€?, segnala l’indagine, esattamente come accadeva nel 2009. I tassi di natalitĂ piĂš elevati emergono in Irlanda (16,5 per mille), Regno Unito (13), Francia (12,8), Cipro (12,4) e Svezia (12,3). Al contrario, il minor numero di nascite si rileva invece in Germania (8,3 su mille abitanti), Lettonia (8,6), Ungheria (9), Italia (9,3), Austria (9,4), Portogallo (9,5),

Malta (9,6). I saldi migratori piĂš elevati si sono invece evidenziati in Lussemburgo, Svezia, Malta, Belgio e Regno Unito. “Considerando saldi naturali e migratori, la popolazione è cresciuta in 20 Stati ed è diminuita in 7, con forti differenze tra un paese e l’altro. Gli aumenti piĂš signiďŹ cativi si veriďŹ cano in Lussemburgo, Svezia, Malta e Belgio, le diminuzioni piĂš evidenti invece in Lituania, Lettonia e Bulgariaâ€?.

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a presidenza di turno dell’Unione europea, detenuta in questo secondo semestre 2011 dalla Polonia, ha raccolto idealmente il testimone per l’inclusione delle popolazioni rom dalla precedente presidenza ungherese. La lotta contro la discriminazione verso gli oltre 10 milioni di rom, zingari, manouches, ashkali o sinti, che costituiscono la piĂš grande minoranza del continente, ha assunto una marcia in piĂš negli ultimi mesi, fino alla decisione del Consiglio europeo (dove siedono i 27 capi di Stato e di governo dell’Ue) del 24 giugno scorso, che ha varato il piano europeo per l’integrazione dei “figli del ventoâ€?, il quale è cosĂŹ divenuto vincolante per i Paesi membri. Il Governo polacco ha cosĂŹ promosso per l’ 1 e il 2 agosto un’iniziativa, fatta di momenti di studio, manifestazioni pubbliche e cerimonie ufficiali, che ha avuto il suo momento centrale nella proclamazione del

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via ha predisposto una dichiarazione ufficiale che ricorda tale genocidio e ne richiama il monito per ogni tempo. Agli eventi hanno preso parte studiosi e personalitĂ di diversi Paesi che si sono soffermati ancora una volta sul piano Ue per l’integrazione dei rom che chiede istruzione, lavoro, casa e servizi sociali per questo gruppo etnico, al quale ovviamente gli Stati Ue domandano al contempo di rispettare le leggi nazionali, la tutela per i soggetti piĂš deboli, la capacitĂ di inserirsi nel mondo del lavoro‌ Per migliorare la vita dei rom, il piano comunitario – sottoscritto da tutti i governi dell’Unione – vuole garantire che tutti i bambini rom portino a termine il ciclo della scuola primaria, paritĂ di accesso al mondo del lavoro e all’assistenza sanitaria e sociale, paritĂ di accesso agli alloggi o possibilitĂ di allacciamento delle comunitĂ rom alla rete idrica ed elettrica qualora vivessero in stato nomade. Entro la fine del 2011 i singoli Paesi Ue “dovranno

elaborare le proprie strategie nazionali applicando tali orientamentiâ€?. La Commissione – attraverso l’Agenzia Ue per i diritti fondamentali – è incaricata di verificare l’applicazione di tali disposizioni e dovrĂ riferire in merito al Parlamento e al Consiglio con cadenza annuale. La vice presidente della Commissione, Viviane Reding, ha affermato a questo proposito: “Gli Stati membri hanno la responsabilitĂ comune di mettere fine all’esclusioneâ€? della principale minoranza presente

nel continente. Ăˆ ora di andare oltre le buone intenzioni e intraprendere azioni concreteâ€?. Il commissario per gli affari sociali e l’integrazione, Laszlo Andor, ha ribadito: “La persistente esclusione della popolazione rom è inaccettabile nell’Europa del ventunesimo secolo. â€?. Da qui il collegamento della ‘questione-rom’ alla strategia Europa 2020 per la crescita, l’occupazione e l’inclusione sociale. L’Europa è di tutti gli europei – segnala l’Ue –, e i rom sono cittadini europei.

8IILFLR 2QX SHU L GLULWWL XPDQL Il 14 luglio scorso, in concomitanza con l’Assemblea generale di New York, l’Onu ha assunto una decisione che sancisce un ulteriore passo in avanti del nuovo corso democratico della Tunisia. Le Nazioni Unite, infatti, hanno aperto nelle scorse settimane il primo ufficio per i diritti umani a Tunisi. Navi Pillay (nella foto), rappresentante dell’Onu presente all’inaugurazione ha sottolineato l’impegno del Paese che, con la sua rivolta popolare, ha ispirato anche altre nazioni del Nord Africa e del Medio Oriente, ad intraprendere il cammino di apertura democratica. “Tutto il mondo - è stato sottolineato nel corso della cerimonia di apertura dell’ufďŹ cio Onu - ha guardato con stupore e crescente rispetto i tunisini che continuavano a pretendere il ri-

spetto dei loro diritti, riďŹ utando di lasciarsi intimorire da repressioni, arresti, torture, ritorsioni e dalla tragica perdita di vite umane che si è registrataâ€?. L’ufďŹ cio Onu per i diritti umani aperto nei giorni scorsi non è soltanto il primo della Tunisia, ma anche l’unico, per ora, nei cinque Paesi del Nord Africa che si affacciano sul Mediterraneo. Navi Pillay, commissario Onu per i diritti presente a Tunisi ha sottolineato come, nonostante la transizione in atto nel Paese sia tutt’altro che conclusa, grandi passi in avanti siano stati compiuti dalla destituzione del presidente Ben Ali in carica per tantissimi anni. A riprova dell’importanza e della serietĂ del nuovo corso democratico imboccato dalla Tunisia, Navi Pillay ha ricordato come nelle ultime settimane il Paese abbia ratiďŹ -

cato 4 importanti trattati internazionali, tra i quali quelli relativi ai diritti civili e politici, quello contro la tortura e quello sulle sparizioni forzate. La sottoscrizione di questi importanti protocolli Onu è giunta a poche settimane di distanza dall’inserimento della Tunisia tra gli Stati membri delle Nazioni Unite e dalla ratiďŹ ca, da parte del Governo di Tunisi, dello Statuto di Roma che istituisce la Corte penale internazionale, un tribunale per crimini internazionali che ha sede all’Aia, nei Paesi Bassi. La competenza del Tribunale, come dallo Statuto sottoscritto a Roma nel 1998, è limitata ai crimini piĂš seri che riguardano la comunitĂ internazionale nel suo insieme, come il genocidio, i crimini contro l’umanitĂ , i crimini di guerra e il crimine di aggressione.


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Â? ’”‹Â?ƒ Ž‹Â?‡ƒ Â?Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ•Â•Â‹Â•Â–Â‡Â?œƒ —Â?ƒÂ?‹–ƒ”‹ƒ “Una combinazione catastroďŹ ca che vede insieme una situazione conittuale, un aumento dei prezzi alimentari e una forte siccitĂ ha lasciato oltre 11,5 milioni di persone in disperato bisogno d’aiuto in tutto il Corno d’Africa, in Gibuti, Etiopia, Kenya e Somalia. L’Unicef stima che 2,3 milioni di bambini siano giĂ affetti da malnutrizione acutaâ€?. In risposta a questi dati, le Nazioni Unite informano di essere “in prima

linea per fornire assistenza umanitaria ed accrescere la consapevolezza globale sul temaâ€? anche se, spiega il segretario generale Ban Ki-moon, â€œďŹ nchĂŠ perdura il conitto in Somaliaâ€? non è possibile “combattere efďŹ cacemente la fameâ€?. Quasi la metĂ della popolazione somala (3,7 milioni di persone), infatti, si trova ora in crisi, e 2,8 milioni di persone sono nel sud. Secondo questi numeri, l’ufďŹ cio delle Nazioni Unite per

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‹”‹ƒ ‘Â?–‹Â?—ƒ Žƒ ˜‹‘Ž‡Â?œƒ il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) rileva che “sono necessari 2 miliardi di dollari di aiuti per rispondere efďŹ cacemente alla crisiâ€?. Un miliardo di dollari sono giĂ stati impegnati e per fornire assistenza urgente, l’Ocha ha stanziato 51,3 dollari dal Fondo centrale di risposta alle emergenze per assicurare cibo, acqua, servizi igienico-sanitari e di vaccinazione per combattere la malnutrizione e ridurre le malattie.

Ancora un bagno di sangue in Siria. Nei giorni scorsi carri armati dell’esercito hanno colpito la folla a Hama, causando 100 morti. La nuova azione repressiva del Governo di Assad ha scatenato la reazione della comunitĂ internazione che, però, non sembra trovare una strada comune. Alla Casa Bianca che chiede l’isolamento della Siria si contrappongono governi, come quello palestinese, piĂš restii a chidere misure forti contro il presidente Assad.

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on fanno piĂš notizia, o per lo meno non lo fanno come nei primi giorni dell’esodo di massa dal Nord Africa scosso da rivolte antigovernative. Meritano una rilevanza mediatica quando il loro arrivo apre la via a dibattito sull’accoglienza che deve essere data loro, come è avvento nei giorni scorsi anche nel Bresciano. Eppure il dramma dei profughi in fuga dal Nord Africa è piĂš attuale che mai. A tenere alta l’attenzione nei confronti di quella che a tutti gli effetti è una crisi umanitaria non ancora risolta è l’agenzia stampa Misna.org che nei giorni scorsi ha dato spazio a notizie sulla condizioni in cui sono costretti a vivere i civili in fuga dalla Libia a causa del conflitto. Riparati sotto tende di fortuna sono esposti a nuovi rischi, come disidratazione, insolazione e infezioni alimentari. Al campo di Remada, che conta 909 profughi, molte famiglie sono state evacuate verso un’altra sistemazione provvisoria, le aule di scuole o famiglie di accoglienza. PiĂš di 5000 libici feriti sono stati registrati al confine tunisino sin dall’inizio del conflitto, nel febbraio scorso. Tra di loro, 40 sono morti. Nei giorni scorsi, a causa di nuovi combattimenti tra le truppe fedeli al

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riguardano quei profughi che, senza altra alternativa, tentano la fuga verso le coste italiane. Nei giorni scorsi è stata data la notizia della morte di 25 migranti, i cui corpi senza vita sono stati rinvenuti a bordo di un’imbarcazione presumibilmente salpata dalla Libia e soccorsa, con circa 300 persone a bordo, nelle vicinanze di Lampedusa. Le vittime, quasi tutti maschi, sarebbero morte per asfissia. La Guardia Costiera ha intercettato il battello procedendo a trasferire i passeggeri – in totale 271, tra cui 36 donne e 21 bambini – sulle sue motovedette; solo in seguito, ispezionando l’imbarcazione, sono stati individuati i cadaveri. Sebbene non si escluda alcuna ipotesi, è possibile che i migranti siano morti per asfissia ammassati nella stiva. Non meno problematica è la situazione nei centri di identificazione ed espulsione, i Cie. La stampa nazionale ha dato grande risalto alle proteste inscenate da parte di centinaia di immigrati ospiti nel Centro di accoglienza richiedenti asilo (Cara) di Bari-Palese, in Puglia, degenerate in scontri con le forze dell’ordine. La causa che ha scatenato questa nuova ondata di protesta sarebbe collegata ai tempi necessari per la regolarizzazione e il riconoscimento dello status di rifugiati politici.

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Rientra anche Pontoglio a far parte della generosa rete formata da tutti quei Comuni bresciani orientati a sostenere i progetti beneďŹ ci e l’opera solidale dei tanti volontari della Protezione civile di Brescia, impegnata nella frazione aquilana di Monticchio a seguito del tragico sisma che nel 2009 colpi l’Abruzzo. Il Comune ha, infatti, deliberato uno stanziamento di 5000 euro a favore dei terremotati, aderendo di fatto al Protocollo d’intesa

Le Clarisse cappuccine di via Arimanno 17 a Brescia celebrano l’11 agosto la solennitĂ di Santa Chiara. MercoledĂŹ 10 agosto, alle 20.30, il transito presieduto da padre Giancarlo Paris, conventuale. GiovedĂŹ 11 agosto alle 8.30 la celebrazione eucaristica è officiata da fra Raffaele Della Torre, ministro provinciale dei Cappuccini. Alle 17.45, invece, i vespri solenni e l’adorazione eucaristica presieduti da fra Giovanni Cropelli,

siglato immediatamente dopo la tragedia tra la nostra Provincia e l’Arcidiocesi de L’Aquila, quest’ultima intenzionata alla realizzazione di un grande centro polifunzionale e d’accoglienza. La struttura sta prendendo forma proprio in questi giorni: 630 mq di spazio disponibile, tutta in legno, antisismica e d’avanguardia sotto il proďŹ lo del piano energetico, oltre che dotata di un proprio parcheggio, piastra esterna e di ampia area verde. (a.s.)

missionario cappuccino. Papa Pio XII nel febbraio del 1958 dichiarò Santa Chiara d’Assisi patrona della nascente televisione, dove giochi di luce e di voci rendono possibile una comunicazione che unisce realtĂ e fantasia, cronaca e immaginazione. Santa Chiara come disse il card. Bertone in una celebre omelia è una “donna che ha avuto i doni della visione, ha vissuto in grande e lieta povertĂ , desiderosa soltanto della luce della veritĂ â€?.

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/D VRFLHWj GHL PDJQDFFLRQL In piena estate, alla vigilia della chiusura del giornale per un paio di settimane, l’ultimo argomento di cui occuparsi sarebbe la politica (politicante). Ma non posso esimermi perchĂŠ altrimenti qualche amico che mi ha rimproverato di vedere solo le magagne della destra penserebbe che mi fa comodo tacere sugli scandali della sinistra. Allora parliamone. Proprio a partire dagli scandali. Abbondanti. A sinistra e a destra (che mantiene saldamente il primo posto in classiďŹ ca). Ho piĂš volte espresso la mia opinione in proposito, sottolineando che alla base della corruzione morale c’è il vuoto ideale e progettuale della politica. Si sono cantati (e si continuano a cantare) inni alla ďŹ ne delle ideologie e ci siamo venduti all’ideologia del mercato e del proďŹ tto, basata sul principio che l’assenza di regole favorisce lo sviluppo, sollecita la concorrenza e scatena la creativitĂ , anche ďŹ nanziaria. Una ideologia che esalta l’interesse privato e demonizza quello pubblico. Per questo ci ritroviamo tra bande di AlĂŹ BabĂ e con un numero spropositato di ladroni. E

sarĂ cosĂŹ ďŹ no al giorno in cui non riusciremo a ristabilire il primato del bene comune anche quando tale scelta può frenare (ma chi l’ha detto che debba essere per forza cosĂŹ?) lo sviluppo (o la Babele degli affaristi?). Su questo terreno la sinistra è in ritardo quanto la destra. E lo siamo anche come cristiani. PerchĂŠ è vero che teoricamente invochiamo il bene comune, ma non siamo sufďŹ cientemente attenti ai temi della giustizia (in generale, non quella dei

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tribunali), che, non a caso, raramente viene citata tra i principi non negoziabili. La controprova è data dalle omissioni su questo terreno, sia a destra che a sinistra, dei cattolici impegnati in politica. Detto questo, restano in evidenza macroscopiche manifestazioni di deragliamento a destra. Mi limito a citare solo le ultimissime. Mentre il Paese è attanagliato dalla crisi economica (che il governo ha sempre negato o occultato), mentre la speculazione

internazionale ha bruciato in pochi giorni i sacriďŹ ci (distribuiti ingiustamente) di una manovra pesantissima, mentre la maggioranza è diventata una specie di armata Brancaleone, il Parlamento è stato ancora una volta sequestrato dal signor B per ottenere una legge ad personam (l’ennesima) destinata a salvarlo dai guai giudiziari che si è procurato con i suoi comportamenti, da deďŹ nire dal punto di vista penale, ma certamente perseguibili. Con un

atteggiamento schizofrenico, i suoi legali e i suoi sodali, dopo aver gridato ai quattro venti per anni che bisogna abbreviare la durata dei processi, ora introducono delle norme che li allungheranno all’inďŹ nito, ďŹ no a ridurre ai minimi termini la possibilitĂ di arrivare a sentenza. L’altra faccia della medaglia di destra è la Lega che, ferita dalla perdita di consensi proprio al Nord e ormai divisa all’interno, si inventa una sceneggiata al giorno come quella del trasferimento dei ministeri a Monza (due stanze senza telefono, nel giorno della inaugurazione, per quattro ministeri). Oppure a Brescia organizza una manifestazione di protesta in piazza Loggia. Contro chi, dato che la Lega governa a Roma, alla Regione, in Broletto e in Loggia? I leghisti hanno avuto un sussulto di dignitĂ votando per l’arresto di Papa, ma sono tornati all’ovile votando compatti sulla legge di cui sopra. Con una destra di questo genere il materiale per scrivere non ďŹ nisce mai. Il che non signiďŹ ca perdonare i peccati della sinistra, che peraltro fa piĂš pena che rabbia.


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Nel mese di agosto Vione è noto per due appuntamenti: la sagra di Bles (dal 12 al 14 agosto) e la sagra dei CalsĂš (18 agosto). Quest’anno il Gruppo alpini vionese ha aggiunto alle consuete celebrazioni per la sagra di Bles la realizzazione del un volume “Vione e le sue Terre al tempo dell’UnitĂ d’Italiaâ€? scritto da Dino Marino Tognali. Il libro, che ha la prefazione di Luciano Costa, sarĂ presentato il 12 agosto prima del concerto

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per l’UnitĂ d’Italia offerto alla popolazione e ai turisti dal coro lirico Sereno diretto dal maestro Mario Marenghi. Per la sagra dei CalsĂš, invece, Luciano costa ha scritto il volume “C’è del buono a Vioneâ€?: un omaggio a Vione e alla sua gente, ma anche un vademecum per chi vuole scoprire le meraviglie della tradizioni caserecce (i calsĂš, la torta di patate abbinata al brasato dello chef e la torta sèca). La sesta edizione della

sagra dei CalsĂš fatti a mano è in programma il 18 agosto. Dalle ore 19 le pittoresche stradine medioevali del centro di Vione verranno invase da migliaia di persone per una serata all’insegna della riscoperta delle tradizioni enogastronomiche camune. Una passeggiata tra vicoli e vecchi “tabiĂ â€? che emanano ancora il profumo del fieno, illuminati da fiaccole e luci colorate che rendono magica l’atmosfera.

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ll’alba di domenica 31 luglio è spirato a Clusane, dove era nato, don Pierino Ferrari. Nel prossimo ottobre avrebbe compiuto 82 anni. Era stato ordinato sacerdote, sempre a Clusane, il 19 giugno 1955. La sua è stata una vita molto intensa che lo ha visto accomunare la cura pastorale delle parrocchie che gli sono state affidate con una serie di scelte che lo hanno portato prima a creare le fondamenta spirituali e poi a costruirvi sopra una lunga serie di opere materiali che avevano al centro una missione ben definita: testimoniare l’amore di Dio nei confronti di tutti i poveri di questo mondo. Comprendendo nella categoria dei poveri i disabili di ogni genere, gli anziani soli, i malati, le persone in difficoltĂ . L’ultimo capitolo di questo percorso è rappresentato dalla battaglia contro il cancro, iniziata nel 1984 con la fondazione della cooperativa RaphaĂŤl e sviluppatasi attraverso l’attivitĂ di prevenzione informativa, di cura ambulatoriale e di assistenza domiciliare, fino alla progettazione e alla realizzazione dell’ospedale oncologico di Rivoltella del Garda Laudato sÏ’. Don Pierino aveva dato appuntamento a tutti per il Natale 2011 per l’inaugurazione del nuovo ospedale. Per ragioni che qui non è il caso di raccontare, l’inaugurazione non era piĂš in programma, ma i pensieri di Dio

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“mi vanterò piuttosto delle mie debolezze, affinchĂŠ la potenza di Cristo riposi su di me. (‌) perchĂŠ, quando sono debole, allora sono forteâ€? (2Cor 12,9-10). PerchĂŠ don Pierino Ferrari è stato un sacerdote di Dio. Come ha scritto di se stesso: “Sin da piccolo ho frequentato il Cristo, incoscientemente attratto dal suo stile di vita, povero, umile, con la mente in Cielo e con il cuore e i piedi sulla terra. CosĂŹ ho orientato i miei giorni sacerdotaliâ€?. CosĂŹ è vissuto fino all’ultimo respiro. Il suo servizio pastorale è iniziato in Seminario dove è stato vicerettore dal 1955 al 1960.

Dopo, per 16 anni, è stato curato a Calcinato; parroco di Berlingo dal 1976 al 1982, anno in cui è tornato al paese natale di Clusane per fare il parroco, incarico che ha ricoperto fino al 2004. Nel frattempo ha fondato l’associazione comunitĂ del Cenacolo nel 1962; l’associazione comunitĂ MamrĂŠ nel 1971; la cooperativa sociale RaphaĂŤl nel 1984; la fondazione Maria Rosa Cremonesi nel 1988; l’associazione di volontariato Amici di RaphaĂŤl nel 1994; la fondazione Laudato sÏ’ onlus nel 2006, anno in cui sono iniziati i lavori per l’edificazione dell’ospedale oncologico.

,Q IHVWD SHU LO SDWURQR 6DQ /RUHQ]R Per la festa del patrono San Lorenzo e in occasione del 150° dell’UnitĂ d’Italia, la parrocchia di Camignone guidata da don Angelo Mantegari (nella foto) ha promosso una mostra storico-fotograďŹ ca dal titolo “Passato e futuro oggiâ€? sull’ultimo secolo e mezzo di vita del paese. Le immagini, fornite dalle famiglie, vengono esposte nel giardino di Antonio Belometti in via Chiesa 51. Oltre alle fotograďŹ e, vengono esposti gli attrezzi del lavo-

ro agricolo, viticoltura e falegnameria: si vuole recuperare e raccontare le fatiche degli antenati. La mostra fotograďŹ ca resta aperta tutti i giorni feriali dalle 20 alle 22 e dalle 19 alle 22 tutti i giorni prefestivi e festivi. La parrocchia, che ha intenzione di allestire anche una mostra sugli arredi sacri e sulla pittura, ha voluto commemorare l’anniversario dell’UnitĂ d’Italia con la manifestazione “Stelle cadenti... doni lucentiâ€? che riprende la tradizione del-

le stelle cadenti nella notte di San Lorenzo. Il programma prevede, sabato 6 agosto alle 19, l’inaugurazione e la presentazione da parte del prof. Giovanni Quaresmini; lunedĂŹ 8, alle 20.30, la riessione su San Lorenzo tenuta dal Parroco. MercoledĂŹ 10 agosto, festa patronale, alle 19 i vespri solenni, la Messa e la processione. Il 12 agosto alle 20.30 la prof.ssa Marta Mai tiene una relazione su “150° d’Italia: la memorialistica del Risorgimentoâ€?.

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Il Tar di Brescia ha accolto il ricorso dell’Anffas e di tre famiglie di Collio e Pezzaze che a settembre si erano viste interrompere l’assistenza ad personam per l’autonomia scolastica e il trasporto alla scuola superiore di Sarezzo (27 km la distanza da Collio e 19,7 quella da Pezzaze). Il Tar ha ribadito che i servizi di supporto all’istruzione sono un diritto cosÏ come aveva in pratica sostenuto nel suo ricorso l’Anffas. Va anche

Una ďŹ gura professionale sempre piĂš richiesta. In preparazione alle prove del concorso pubblico per diventare Operatore sociosanitario indetto dall’Azienda ospedaliera Spedali Civili, la Cisl Fp di Brescia organizza uno speciďŹ co percorso formativo: quattro lezioni (7, 8, 12 e 14 settembre dalle 15 alle 18 nell’Auditorium Cisl in via Altipiano d’Asiago, 3 a Brescia) con altrettanti specialisti che metteranno a fuoco i diversi

detto che dopo due mesi, grazie all’intervento in via cautelare del Tribunale, i tre studenti avevano potuto beneďŹ ciare del servizio. Adesso con la sentenza del Tribunale amministrativo regionale viene ulteriormente chiarito che l’onere è in carico alla Provincia: è tenuta, infatti, a coprire il servizio di trasporto e di assistenza ad personam. Il Tar ha anche dichiarato che i Comuni sono, però, competenti per quanto riguarda la gestione.

contenuti del concorso. Per informazioni e iscrizioni è possibile telefonare allo 0303844650 oppure scrivere all’indirizzo di posta elettronica fp.brescia@cisl.it; gli ufďŹ ci della Cisl Fp nella sede Cisl di via Altipiano d’Asiago 3 a Brescia sono aperti dal lunedĂŹ al venerdĂŹ (dalle 8.30 alle 12 e dalle 14 alle 17). Gli sportelli restano chiusi nelle due settimane centrali del mese di agosto quando anche per la Cisl ci sarĂ una pausa estiva.

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ra le righe era giĂ trapelato, ma molto probabilmente si avvicina il momento per Brescia di alienare alcune proproprietĂ . L’ha ribadito il sindaco Adriano Paroli in occasione della rituale conferenza stampa prevacanziera. Paroli l’ha definita “una stagione di alienazioniâ€? per contrastare la crisi economica, che non investe solo i grandi Paesi come gli Stati Uniti ma tocca da vicino la Leonessa d’Italia. L’analisi della difficile congiuntura economica non preclude, però, l’impegno della giunta, perchè “ci sono progetti (cittadella dello sport e campus universitario) e opere di cui la cittĂ ha bisogno per guardare avanti, e quei progetti non sono negoziabiliâ€?. Fra i progetti, verrebbe da dire, ce ne sono alcuni come il parcheggio sotto il Castello che non sono stati accolti molto bene dall’opposizione (“è inutile, a 50 metri c’è il posteggio Fossabagni inutilizzatoâ€?). Per la Giunta il parcheggio (che si dovrebbe ripagare in 25 anni) serve la domanda di sosta (compresi i residenti) ed è considerato strategico in vista della

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costo del biglietto a 1,20 euro e l’addizionale Irpef ci serve proprio per coprire la differenzaâ€?. Non è escluso che in futuro, se verranno trovate soluzioni diverse, l’addizionale possa scomparire. L’impressione è che su un tema importante e strategico come quello della metropolitana, ma anche su altre questioni, oggi piĂš di ieri la maggioranza e l’opposizione non riescano a superare la sterile polemica politica con responsabilitĂ da ambo le parti. Nel frattempo in cittĂ , all’interno dell’operazione “Strade sicureâ€?, sono arrivati nuovi Alpini, che fino al 31 agosto presteranno il loro servizio per contrastare la microcriminalitĂ : effettueranno servizi di vigilanza a siti e obiettivi sensibili e piĂš esattamente nelle zone all’interno e all’esterno della stazione ferroviaria, giĂ teatro di azioni vandaliche e di episodi di microcriminalitĂ .

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/D VHUDWD GL 1RPDGHOILD WUD EDOOL H WHVWLPRQLDQ]H Piazza Paolo VI è pronta ad ospitare, questo giovedĂŹ sera 4 agosto alle 21.30, una serata di Nomadelfia (dal greco “legge di fraternitĂ ) ovvero danze e riflessioni promosse dalla grande famiglia di don Zeno Saltini (19001981) che per la Chiesa è una “parrocchia comunitariaâ€?, per lo Stato è “un’associazione civileâ€? organizzata sotto forma di cooperativa di lavoro. Lo schema della serata prevede: la rappresentazione (con un corpo di ballo di 100 ballerini dai 6 ai 21 anni) di alcune danze popolari (la tarantella, il Charleston, danze irlandesi, indiane o gitane, per citarne alcune), la proiezione di due filmati sulla realtĂ odierna di Nomadelfia e sulla storia di questa popolazione comunitaria di famiglie (oggi è una comunitĂ di 300 persone, 60 famiglie) che condividono in gruppi familiari la sala da pranzo, la cucina e i laboratori e, soprattutto, i beni materiali. I Nomadelfi lavorano nelle aziende, nei laboratori, negli uffici, nelle scuole della comunitĂ e le famiglie sono aperte all’accoglienza di minori (quasi 5000 dalla fondazione) in stato di disagio. Giovanni Paolo II visitando Nomadelfia la definĂŹ “Una parrocchia che si ispira al modello descritto negli Atti degli Apostoliâ€?. I figli di Nomadelfia frequentano la “scuola familiareâ€? gestita sotto la responsabilitĂ dei genitori e si presentano poi agli esami da privatisti: a Nomadelfia l’obbligo scolastico è stato portato da molto tempo a 18 anni. Le famiglie vivono insieme con lo scopo di costruire una nuova civiltĂ fondata sul Vangelo: al Vangelo fanno

riferimento tutte le norme che regolano la vita personale, familiare e sociale di questa grande comunitĂ . L’ingresso è libero. Il 9 e il 10 lo spettacolo si sposta a Sarnico, sponda bergamasca del lago d’Iseo. Alla fine di ogni incontro viene proposta una riflessione su “Il Vangelo codice del vivereâ€?. Per informazioni, www.nomadelfia.it. Ogni anno piĂš di 10mila persone visitano Nomadelfia (Grosseto).

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ƒÂ? ƒ”–‘Ž‘Â?‡‘ ‘Â? Žƒ DzÂ†Â‡Â…ÂƒÂ†Â‡Çł ‹Ž ˜‡……Š‹‘ „‘”‰‘ ‰—ƒ”†ƒ ƒŽ ˆ—–—”‘ Ricco e variegato programma a San Bartolomeo per la tradizionale festa del protettore. L’esordio è martedĂŹ 6 settembre alle ore 20.30 con un concerto di organo e trombe nella parrocchiale con la musica sacra (Bach, Pergolesi, Mascagni): Salvatore Conti all’organo, Paolo Bettoli e Diego Filippo alle trombe, canta la soprano Silvia Cretti. Il giorno seguente alle 20 l’inaugurazione della mostra d’arte: “Natura vivente e natura morta nell’arte tradizionale brescianaâ€?,

presentata da Alberto Zaina; a seguire una “Serata Alpinaâ€? con l’esecuzione di canti popolari e ďŹ sarmonica e l’intervento di suor Teresita. GiovedĂŹ 8 Messa alle 20 e quindi processione nella storica “contrada Moleâ€?, cuore del vecchio borgo industriale ottocentesco di San Bartolomeo. Il borgo verrĂ illustrato nella serata di venerdĂŹ 9: nell’Ottocento fu anche comune autonomo, ma le origini risalgono al Medioevo, quando era il lazzaretto di Brescia. Dal 9 all’11 la festa

sarà allietata da complessi di ballo liscio e di musica per giovani e meno giovani. Domenica la festa di San Bartolomeo con Messa alle 10.30 e pranzo comunitario con spiedo a mezzogiorno. MartedÏ 13 alle 20.30, assemblea parrocchiale per prospettare la costruzione dell’oratorio. La decade prevede venerdÏ alle 20.30 la conferenza di suor Giusi Stefanin della Domus Salutis sulla sofferenza. La festa di conclude domenica 18 con la festa della Madonna della Salute, con

alle 15 la Messa per gli ammalati. Nel pomeriggio, “gonďŹ abiliâ€? per i bambini. Alla sera, dalle 19, conclusione della mostra d’arte, con premiazione degli artisti e quindi conclusione la sera con la musica anni Ottanta-Novanta, giocata sui ritmi soprattutto rock, con Cristina Sporeni e il complesso 25hours disco dance. La festa è organizzata in collaborazione con la Circoscrizione Nord e con il supporto del Centro Studi “Cultura Uomo Territorioâ€?. (Alberto Zaina)

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on Fulvio Ghilardi, parroco di San Giacomo dal 2003, sostituirĂ don Renato Firmo alla guida della Parrocchia di Castegnato. FarĂ il suo ingresso domenica 16 ottobre. Parlando della sua ultima esperienza parrocchiale, quali sono stati gli aspetti positivi? Dal 2005 al 2008 sono stato Parroco in solidum con la Parrocchia di Sant’Anna: il tentativo di UnitĂ pastorale ha creato maggiore collaborazione sia tra i sacerdoti che tra le persone, che hanno vissuto un’intensa esperienza di comunione. Oggi la gente vive in spazi che non sono puramente quelli parrocchiali. I giovani non rimangono piĂš nello stesso oratorio, spesso vivono in piĂš realtĂ e questo è certamente un lato positivo, perchĂŠ si crea una comunitĂ piĂš ampia rispetto al consueto. Questa situazione ha avuto anche note meno positive?

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La risposta è stata ottima, pur nella fatica di dover intraprendere percorsi nuovi. L’esigenza di approfondire il cammino di fede ha coinvolto soprattutto gli adulti che inizialmente sono stati titubanti, ma in seguito hanno rivelato buone capacitĂ di collaborazione. Se si dovesse descrivere alla luce delle esperienze precedenti, come si definirebbe? Giunto alla terza esperienza di parrocchiato, credo che ogni situazione dipenda da quattro fattori: la mia persona, il tempo che si vive, la comunitĂ in cui ci si inserisce e il Signore. Ăˆ necessario riuscire a mettere d’accordo la fedeltĂ alla Parola di Dio con le caratteristiche dell’uomo: affronto questo incarico con molta serenitĂ , ma con altrettanta consapevolezza delle difficoltĂ che potrò incontrare, difficoltĂ legate alla natura umana. Guardando all’imminente futuro, c’è un’attenzione pastorale che si prefigge di perseguire?

In questi anni ho vissuto a stretto contatto con la Pastorale giovanile; a Castegnato dovrò porre piĂš attenzione agli adulti e alle famiglie, in particolare a coloro che arrivano dall’esterno. Si tratta di un Comune in espansione, perciò bisogna creare i presupposti per accogliere i nuovi arrivati, che necessitano di punti di riferimento. SarĂ fondamentale la collaborazione di chi da anni risiede sul territorio. Sono molto attento alla realtĂ pratica, mi darò da fare.

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Quest’anno ricorre il 30° anniversario del Sentiero 3V (delle 3 Valli) inaugurato nell’agosto del 1981. Per ricordare questo importante anniversario alcuni gruppi sportivi della cittĂ hanno organizzato delle iniziative che vedono protagonista il Sentiero 3V. Le iniziative che hanno preso il via a giugno con il Trail 3V organizzato dall’associazione sportiva “Trail Running Bresciaâ€? proseguiranno in agosto. GiovedĂŹ 25 agosto partirĂ da Brescia il Trekking 3V 2011, il percorso completo in otto tappe organizzato dai gruppi escursionistici bresciani aderenti al coordinamento del 3V. L’arrivo è previsto per giovedĂŹ 1° settembre sempre a Brescia. Domenica 28 agosto alle ore 11 in Pezzeda gli escursionisti si fermeranno per assistere insieme a tutti gli altri amici che

giungeranno sull’Alpe Pezzeda alla cerimonia commemorativa organizzata dal Gruppo Monte Maddalena per ricordare il loro presidente Silvano Cinelli e gli amici prematuramente scomparsi. Sempre per domenica 28 agosto il gruppo Cai-Gpe ha organizzato una gita per affiancare in una tappa gli escursionisti del trekking completo lungo il tratto del sentiero che dalla Vaghezza porta in Maniva, con sosta in Pezzeda per prendere parte tutti insieme alla commemorazione. Un pullman apposito provvederĂ ad accompagnare il gruppo in Vaghezza la mattina e a riprenderlo il pomeriggio in Maniva. Informazioni e contatti sono disponibili su www.facebook.com alla pagina “Sentiero 3V delle tre valli Silvano Cinelliâ€?.


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di Polizia. I soggetti beneďŹ ciari sono i condomini con proprietari con piĂš di 65 anni. In caso di afďŹ tto, l’inquilino dovrĂ essere autorizzato dal proprietario. In condomini di grandi dimensioni, divisi per scale, il soggetto beneďŹ ciario è la singola scala (applicazione del concetto di condominio parziale). Potranno formulare la richiesta gli amministratori condominiali, mentre non possono partecipare al bando gli immobili soggetti alla disciplina dell’edilizia residenziale

pubblica. Il sistema installato deve avere caratteristiche tecniche precise e i beneďŹ ciari dei contributi devono mantenere attivo il sistema per almeno cinque anni dalla assegnazione del contributo, collocando inoltre un’apposita segnaletica. La cifra massima stanziata dall’Amministrazione comunale è di 110mila euro. L’intervento gode di una detrazione di imposta pari al 36% in dieci anni. Ciascun beneďŹ ciario può ricevere al massimo un contributo

pari al 50% della spesa sostenuta e documentata. Il contributo non può superare i 10.000 euro per beneďŹ ciario e riguarda solo lavori deliberati e realizzati successivamente alla data di ammissione al ďŹ nanziamento e conclusi nei termini ďŹ ssati dal bando. Per informazioni, è possibile contattare la segreteria del settore sicurezza al numero 0302978800, nei giorni feriali dal lunedĂŹ al venerdĂŹ, dalle 8.30 alle 12.30.

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on l’espressione “mobilitĂ sostenibileâ€? si indica generalmente un sistema di mobilitĂ urbana studiato per cercare di diminuire il piĂš possibile gli impatti ambientali generati dai veicoli privati ossia i vari tipi di inquinamento, da quello atmosferico a quello acustico. Il bike sharing cioè il servizio attivato per il noleggio di biciclette pubbliche è uno degli strumenti di mobilitĂ sostenibile a disposizione delle amministrazioni cittadine; attivo da anni a Parigi, Londra, Barcellona, in Italia è maggiormente diffuso nelle metropoli

come Roma, Milano e Torino e nelle grandi cittĂ industriali, come la nostra Brescia che ha abbracciato questo innovativo sistema da oltre un triennio. Bicimia, il sistema automatico di noleggio biciclette a Brescia nasce nell’estate 2008 per dare la possibilitĂ ai cittadini, ai pendolari e ai turisti che devono effettuare brevi spostamenti in cittĂ di utilizzare un mezzo alternativo non inquinante e senza problemi di parcheggio. Lungo le strade della cittĂ sono collocate varie postazioni dalle quali è possibile prelevare e noleggiare una bicicletta attraverso una speciale tessera magnetica. Una volta

raggiunta la meta, è possibile riconsegnare la bicicletta in un punto diverso da quello dove è stata prelevata. Oggi, a distanza di tre anni, sono oltre 4000 gli utenti iscritti al servizio e il bike sharing bresciano si rinnova, approfittando della piĂš tranquilla stagione estiva. Il numero dei punti Bicimia esistenti salirĂ quindi da 27 a 39 portando a 403 il numero delle colonnine di posteggio rispetto alle attuali 289; un ulteriore ampliamento è previsto poi entro la fine dell’anno. Saranno aggiunte nel circuito 100 nuove biciclette, e verrĂ aggiornato e facilitato il sistema di noleggio. Infine, la tessera

Bicimia sarà sostituita con la nuova Omnibus Card. Gli iscritti al servizio, quindi, riceveranno a breve Omnibus Card, una tessera del gruppo Brescia Mobilità , attraverso la quale sarà possibile accedere a piÚ servizi, come l’abbonamento al trasporto pubblico o ai parcheggi gestiti da Sintesi, ma anche il pagamento della sosta a parcometro e, naturalmente, l’utilizzo di Bicimia. Per provvedere all’attivazione delle colonnine e all’adeguamento tecnologico del sistema il servizio sarà sospeso fino al 15 agosto, per poi rientrare in regime, completamente rinnovato, a partire da martedÏ 16.

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'LYHQWD SURWDJRQLVWD H UDFFRQWD %UHVFLD Nell’ambito dell’ottava edizione del FilmLabFestival, il Festival internazionale di cortometraggi, l’assessorato al Turismo del Comune di Brescia promuove per il terzo anno la sezione “Brescia da girareâ€?: promuovi la tua cittĂ in un clip dedicata alla cittĂ di Brescia e indirizzata a tutti i film maker o aspiranti tali. Raccontare con un video che non superi i 3 minuti storie creative ed originali, sullo sfondo della cittĂ , e che abbiano come soggetto uno dei tre temi: “Brescia di notteâ€? - la visione della cittĂ di notte, il fascino delle luci notturne, il tempo libero, il mondo dello spettacolo, la musica, il teatro e tutto ciò che riguarda l’intrattenimento; “Brescia verdeâ€? - i parchi, la natura, la vita all’aria aperta e lo sport, ma anche l’eco-sostenibilitĂ e l’attenzione per l’ambiente; “Che monumenti!â€? - la storia, i musei e i monumenti, in generale il patrimonio culturale e artistico della cittĂ tenendo. La partecipazione è gratuita, fatta eccezione per le spese sostenute dagli autori per far pervenire l’opera. I dettagli del bando sul sito www. filmlabfestival.it.

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Â? „‹…‹ ˆ‹Â?‘ Ġ —•…Š™‹–œ In bicicletta da Manerbio ad Auschwitz. La partenza giovedĂŹ 4 agosto al mattino alle sette dal piazzale dell’istituto Pascal. In sella il prof. Federico Nicoli, docente e ideatore del progetto, e lo studente Emanuele Penocchio della V liceo scientiďŹ co. Il percorso sarĂ fatto in 12 giorni, percorrendo e pedalando per 1200 km circa, in tappe successive. I due saranno assistiti da un’automobile dalla quale Carlo Folcio e Miriam Nicoli

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Tutti i Comuni appartenenti alla ComunitĂ della pianura bresciana – Fondazione di partecipazione hanno istituito un buono sociale per aiutare le persone anziane non autosufďŹ cienti, che necessitano di assistenza a domicilio. Per richiedere questo buono sociale c’è tempo ďŹ no al 2 settembre. Dello cosĂŹ come gli altri 14 Comuni della ComunitĂ ha giĂ disponibile il bando per l’erogazione del buono sociale per l’anno 2011. Le ďŹ nalitĂ di

questo intervento, come si legge nel bando, sono molteplici. Fra queste, la valorizzazione della cura dell’anziano a domicilio e la limitazione dei ricoveri in strutture residenziali ad elevata intensità socio sanitaria integrata. Ma veniamo ai requisiti per l’accesso di questo buono, 150 euro mensili per 12 mensilità . Bisogna essere residente a Dello, avere un’età non inferiore ai 75 anni compiuti al 31 dicembre del 2010, essere in vita al momento della presentazione

della domanda e, requisito fondamentale, essere assistiti a domicilio in maniera continuativa. Inoltre bisogna essere in possesso di una certiďŹ cazione di totale invaliditĂ non inferiore al 100%. Quanto al reddito, il nucleo familiare che cura l’anziano non deve superare un Isee di 8500 euro. La domanda dovrĂ essere presentata in Comune, corredata dai documenti richiesti dal bando. Per informazioni rivolgersi agli ufďŹ ci dei Servizi sociali. (mtm)

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el mese dedicato alle vacanze, nei giorni nei quali i paesi si svuotano, le attivitĂ rallentano o si fermano, il sentimento religioso non si affievolisce e neppure le tradizioni ad esso collegate. Per questo Manerbio si prepara a festeggiare solennemente San Lorenzo, patrono della comunitĂ parrocchiale. Idealmente, inoltre, la festivitĂ ha un prologo ed una continuazione: il prologo è rappresentato dal Perdon d’Assisi, quale occasione di preparazione spirituale in vista della celebrazione del patrono, ed il seguito è costituito dalla solennitĂ dell’Assunta, culmine del culto mariano, e dalla festa di San Rocco. Il calendario è ricco di appuntamenti, giĂ da questo fine settimana. Sabato 6 agosto, giorno della Trasfigurazione di Cristo, la Santa Messa delle 8 del mattino, come ogni primo sabato del mese, verrĂ celebrata nella chiesa dalla Disciplina. Il pomeriggio, dalle ore 15, sarĂ dedicato alle confessioni per il Perdon d’Assisi, grazie alla presenza di Padre Massimo, frate francescano che la comunitĂ manerbiese ha imparato a conoscere e ad apprezzare. Padre Massimo sarĂ presente per le confessioni anche domenica 7 agosto, dalle 7 alle 10. Per martedĂŹ 9 agosto, vigilia della solennitĂ di San Lorenzo, è prevista

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dario festivo, con celebrazioni alle 7, alle 8.30, alle 10.30 e alle 18.30; in particolare la messa delle 10.30 sarĂ presieduta da don Angelo Callegari, originario di Manerbio, nel 70° anniversario della sua ordinazione sacerdotale. Inoltre la Messa solenne vespertina delle 18.30 sarĂ presieduta da don Cesare Verzini, giĂ curato dell’oratorio di Manerbio negli anni scorsi. Anche alla solennitĂ dell’Assunta Manerbio non vuole giungere impreparato, con la recita del rosario nella chiesa di San Rocco alle 20.30. Nel giorno dedicato a Maria, le messe saranno officiate secondo l’orario festivo (7, 8.30, 10.30 e 18.30), seguite, alle 20.30, dalla recita del rosario nella chiesa di San Rocco. Festa anche a San Rocco il 16 agosto, anche perchĂŠ Manerbio ospita sul suo territorio una chiesa dedicata al martire. Qui, alle 20.30, a presiedere la celebrazione eucaristica sarĂ don Gian Battista Turelli, giĂ curato di Manerbio. Invitando sia don Cesare Verzini sia don G. Battista Turelli, Manerbio vuole rendere omaggio a pastori che hanno operato all’interno della comunitĂ e che la comunitĂ ricorda con immutato affetto. Anche nella presenza di questi pastori del passato legati a Manerbio, Manerbio non vuole dimenticare le proprie radici religiose.

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Š‡†‹ Â?ƒ …ƒ•ƒ ’‡” ‹ …ƒ……‹ƒ–‘”‹ “Oggi è la giornata del Perdon d’Assisi. E non posso fare a meno di ricordare che Francesco d’Assisi è il patrono dell’ecologia. Questa bella cerimonia mi consente di tornare indietro nel tempo, quando, ancora bambino, insieme con i miei compagni di giochi percorrevo avanti e indietro i sentieri della valle dove sono nato, ascoltando il canto degli uccelli e la voce della naturaâ€?. Con queste parole mons. Mario Morandini, parroco di Ghedi, domenica scorsa ha chiuso la

cerimonia grazie alla quale è stata inaugurata la Casa dei cacciatori: una casetta piccola ma bella, attrezzata con tutto quanto serve alla bisogna, realizzata dall’Associazione cacciatori cittĂ di Ghedi (è un’associazione che riunisce tutti i cacciatori delle cinque associazioni presenti sul territorio) nell’ampio spazio che anni fa era stato ricavato nell’ex spaglio del torrente Garza, al quartiere Belvedere, sulla strada che porta a Montichiari. Alla cerimonia

ha partecipato anche, fra le autoritĂ , il sindaco Lorenzo Borzi. Nel suo intervento, il Sindaco ha chiuso una polemica che va avanti da mesi. Da tempo le minoranze accusano l’amministrazione comunale di aver tagliato i fondi alle associazioni ghedesi. Secondo le opposizioni l’amministrazione comunale non avrebbe tagliato in maniera uguale: i cacciatori, ad esempio, sarebbero stati trattati meglio degli altri. “Ci hanno accusato perchĂŠ abbiamo deciso di dare un contributo da

13.000 euro ai cacciatori – ha esordito il sindaco Lorenzo Borzi prima del taglio del nastro –. Ecco: questa casa è parte di ciò che, con quei soldi, i cacciatori hanno realizzato. Se l’avessimo costruita noi sarebbe costata molto di piĂš; loro, invece, lavorando nel tempo libero, l’hanno realizzata a costi irrisori. Quando la convenzione stipulata con i cacciatori cesserĂ di esistere, la casa (parte di un progetto piĂš ampio) diventerĂ di proprietĂ del Comuneâ€?. (mtm)

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’artista monteclarense Dino Coffani torna ad esporre in una mostra personale dal titolo “Della nobile arte dell’uomoâ€? che si inaugurerĂ sabato 27 agosto alle ore 17 nella Galleria G.B. Bosio di Palazzo Todeschini, in piazza Malvezzi a Desenzano del Garda. L’evento, curato dal critico d’arte Fabrizio Migliorati, costituisce un’antologica della sua trentennale attivitĂ scultorea e vuole rappresentare un momento di riflessione sul lavoro che ha portato Coffani ad essere conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo. La mostra, nella quale saranno presenti una quarantina di pezzi (molti inediti e recenti), è patrocinata dai comuni di Desenzano, Montichiari, Medole, dalla Pro loco di Montichiari e Medole, dal Museo Diocesano, dalla Civica raccolta d’arte di Medole e da Montichiari Musei. Nato a Montichiari nel 1946, dove vive e lavora, fin dalla giovane etĂ ha sempre disegnato e modellato la creta, cercando di liberare la forma da qualsiasi pesantezza e riportare nelle sue opere la “vittoria sulla materiaâ€?. Nel 1979-80 frequenta i

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corsi di scultura a Brescia presso la A.A.B. sotto la direzione del maestro Olves Di Prata per poi frequentare il suo studio per diversi anni considerandosi suo allievo. Dino Coffani ha opere esposte in permanenza al River Museum Yonkers di New York, al Palazzo dell’Unesco a Parigi, in collezioni private in Italia e in Francia, al Museo Arte e SpiritualitĂ in Brescia; altri suoi lavori in bronzo, quali altari, portali (Duomo di Montichiari, chiesa di Vighizzolo) e monumenti, sono presenti in diversi edifici di culto del Nord Italia. Di lui scrive Fabrizio Migliorati: “L’arte di Dino Coffani ci parla della nobile arte dell’uomo. L’uomo, il suo portato, le sue passioni: avvicinandosi alle sue opere noi, spettatori e uomini, ci poniamo le stesse domande che vediamo poste dinnanzi a noi. Nessuna risposta che esaurisca le

questioni. La tensione verso l’assoluto, la constatazione della propria finitezza, lo sprofondamento angosciante e angosciato nel proprio nulla. Ma l’uomo è poca cosa, ben poca cosa se confrontato alle sue tensioni. L’uomo è ma diviene molto altro proprio perchĂŠ possiede un tono, una certa tensione che lo tiene, trattenendolo e presentandolo. Questa tensione è essa stessa implicata e non demandata al visibileâ€?. L’esposizione rimarrĂ aperta sino al 18 settembre ad ingresso libero, nei seguenti orari: mercoledĂŹ, giovedĂŹ e venerdĂŹ 16.30-19.30, martedĂŹ, sabato e festivi 10.30-12.30 e 16.30-19.30. In mostra sarĂ disponibile il catalogomonografia della stessa realizzato per l’occasione. Per informazioni, si può chiamare l’ufficio Cultura del Comune di Desenzano al numero 0309994161.

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´7RXU GHO VRUULVRÂľ SHU /HRQDUGR Sabato 6 agosto partirĂ da Visano il “Tour del sorrisoâ€?, gran fondo cicloturistica promossa dalla onlus “Un aiuto per Leonardoâ€? in collaborazione con il Gruppo Cinofilo di Protezione civile Visano Soccorso, con il patrocinio di Ufficio Oratori, Provincia di Brescia, Comuni di Ferrara e Visano. Non si tratta di una gara, ma di un’iniziativa di solidarietĂ : 10 cicloamatori, accompagnati da altre quindici persone a sostegno organizzativo, percorreranno 450 km in quattro giorni, toccando le cittĂ di Ferrara, Cesena, Arezzo, Assisi (nella foto) e Spello, con l’intento di sensibilizzare le persone circa la realtĂ dei malati neurovegetativi. “La carovana – spiega Cristian Gobbi, presidente del Gruppo Cinofilo di Protezione civile Visano Soccorso – si fermerĂ nelle piazze delle cittĂ coinvolte per distribuire materiale informativo; ci sarĂ una raccolta fondi volta a finanziare la famiglia di Leonardo, per la quale è stata costituita l’Associazioneâ€?. Leonardo è un ragazzo sedicenne che da quasi tre anni, in seguito a un incidente stradale, vive in uno stato di coma vegetativo a causa del quale non gli è possibile interagire con l’esterno. Dopo circa un anno di degenza ospedaliera è rientrato nella sua casa, a Visano, dove è costantemente assistito dai suoi genitori e dalle tre sorelle maggiori. In questi anni l’Associazione, costituita da un gruppo di amici di famiglia, sta sopperendo ai bisogni economici derivanti dalla necessitĂ di garantire a Leonardo un’assistenza completa con apparecchiature e personale sanitario specializzato, tra

cui un fisioterapista e un logopedista. “In Italia – spiega Maria Zani, madre di Leonardo – ci sono 3500 casi di malati neurovegetativi in carico alle famiglie sia a livello economico che, ovviamente, psicologico.â€? Ăˆ possibile sostenere l’Associazione tramite bonifico Bancario (Banca Bcc Agrobresciano – agenzia di Visano, codice Iban IT09Q0857555440000000121251). (Alice Gussoni)

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‘Ž‘‰Â?‡ ‡ ‹Â?‹œ‹ƒ–‹˜‡ †‡ŽŽǯ ••‘…‹ƒœ‹‘Â?‡ ƒÂ?œ‹ƒÂ?‹ Tempo d’estate e gli anziani si attivano. E’ quanto succede per l’Associazione anziani di Cologne fresca di programmino appena stilato per presentare le varie iniziative per soci e simpatizzanti da agosto ďŹ no a ďŹ ne ottobre. Dopo l’appuntamento col torneo di bocce organizzato in collaborazione con gli ospiti della Rsa e l’auguriata a tutta musica dello scorso luglio, oggi (giovedĂŹ 4 agosto) alle 16 prenderĂ il via il torneo di briscola. L’appuntamento piĂš

atteso resta comunque quello della tradizionale gita-pellegrinaggio annuale organizzato dopo le ferie. Quest’anno il viaggio è per mercoledĂŹ 7 settembre e sarĂ diretto al santuario Santa Maria delle Grazie, a Grazie di Curtatone. La partenza in pullman è ďŹ ssata alle 13 dal parcheggio di fronte all’oratorio verso Grazie dove si terrĂ una visita al santuario, prima della celebrazione della messa alle 15 da parte del parroco di Cologne don Agostino Plebani.

Alle 16 ci sarĂ la possibilitĂ di prender parte a una crociera sul Mincio, mentre intorno alle 17.30 ci si ritroverĂ per uno spuntino, prima di rimettersi in viaggio per Cologne (arrivo 20.30c.a.). Le iscrizioni si ricevono tutti i giorni in sede (tel. 030/7050195) entro il 20 agosto, versando un contributo di 10 euro (per i soci) o di 13 euro, in aggiunta a 9 euro per chi intendesse navigare sul Mincio. Sempre a settembre, è prevista anche la ripresa dell’apprezzata

iniziativa dei Gruppi di cammino, promossa da Asl, Comune, Gruppo Anziani e Volontari del Soccorso, e giĂ sperimentata da maggio a luglio proponendo, sotto la guida di un istruttore esperto, passeggiate ed esercizi mirati di gruppo ai piedi del Monte Orfano. GiĂ in agenda per ottobre è ďŹ ssata inďŹ ne la terza grande Festa dei nonni all’oratorio maschile nel pomeriggio di lunedĂŹ 3, mentre il mese chiuderĂ con convegno medico-scientiďŹ co aperto a tutti. (a.s.)

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nche quest’anno, il 5 agosto, ad Adro si rinnova la festa della Madonna della neve. L’evento in primo luogo ricorda la leggendaria nevicata che nel quarto secolo a Roma, sul colle Esquilino, individuò il sito sul quale edificare la basilica di S. Maria Maggiore. Per quanto riguarda il territorio bresciano, la festa ripropone l’invito che la Vergine ha rivolto alla gente di Adro, quando, quasi cinquecento anni fa – per la precisione l’8 luglio del 1519 – apparve al piccolo Battista Baioni, pastorello sordomuto. Le numerose bancarelle, la pesca di beneficenza, la presenza di numerose associazioni che curano opere di solidarietĂ in Italia e nel mondo, arricchiscono di colore e vivacitĂ gli ambienti circostanti la chiesa. Quest’anno il santuario, dopo il lungo e accurato restauro, si presenta in tutto il suo splendore: la pulitura delle pareti e la nuova illuminazione restituiscono l’ambiente sacro alla semplicitĂ e bellezza originarie. Anche la cripta, tappa tradizionale dell’appuntamento per i devoti presso le statue della Vergine e del pastorello, è stata riportata alla delicata colorazione originaria. C’è però un motivo di festa e di riflessione in piĂš quest’anno: cento anni fa, infatti, prendeva avvio la presenza carmelitana vicino a questo luogo sacro. Alcune date, anzitutto, per ricordare l’evento: l’8 aprile 1911 veniva firmata la convenzione tra il parroco di Adro, don Giulio

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e azione apostolica nel Santuario hanno camminato una fianco all’altra. In questi ultimi tempi è venuto meno il seminario, non è invece mancato il lavoro formativo nella Scuola Cattolica “Madonna della Neveâ€?, che anzi ha sempre piĂš allargato il proprio raggio d’azione: la presenza della scuola primaria e di quella secondaria, medie e licei, continua idealmente quella prima lezione che la Vergine Maria impartĂŹ al piccolo Battista, quando gli insegnò a parlare e ad ascoltare e soprattutto gli affidò il suo primo compito: “Per casa: va a dire a quelli di Adro che costruiscano una chiesa, che santifichino le feste, che onorino il nome santo di Dioâ€?. La celeste Maestra volle apporre la propria firma nella memoria del pastorello ormai risanato, in calce al messaggio da riportare: “Se ti chiedono chi ti ha mandato, di’ che è stata l’Avvocata dei peccatoriâ€?. Del bambino si sono perse subito le tracce, ma giunge fino a noi il ricordo della sua diligenza: non solo “fece i compitiâ€?, ma fu convincente anche con la popolazione della Franciacorta. Per questo il 5 agosto di ogni anno il santuario si riempie di gente: perchĂŠ riconosce che c’è un luogo dove la misericordia di Dio, anche nella forma del sacramento del perdono, è distribuita con abbondanza. Le celebrazioni continueranno lungo tutta la giornata: in mattinata ogni ora dalle 6 alle 11, nel pomeriggio invece dalle 16 alle 19. La Messa conclusiva si terrĂ in serata alle 9.

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La cerimonia di premiazione si terrĂ ad Aosta sabato 20 agosto. “Anche quest’anno il concorso ci ha riservato soddisfazioni che vanno a ripagare l’impegno e la fatica di tutti i soci della nostra aziendaâ€?, ha commentato il presidente di Rocche dei Vignali, Gigi Bontempi. “In particolare – continua Bontempi – mi fa piacere che, oltre al pluripremiato Camunnorum, quest’anno abbia ottenuto questo prestigioso riconoscimento anche l’Assolo, sicuramente il nostro vino

piĂš versatileâ€?. Non è la prima volta che i vini camuni si fanno notare in ambito internazionale. Nel 2008, sempre al concorso organizzato dal Cervim, il Camunnorum fu premiato con la medaglia d’oro. Due anni dopo fu il Coppelle ad aggiudicarsi la medaglia d’argento. Assolo nasce dai migliori vigneti della Valle Camonica: nel suo colore rosso rubino, nel suo sapore speziato e fruttato e nel suo profumo intenso c’è la tipicitĂ della terra Camuna. Ottenuto da uve Merlot, raccolto

manualmente secondo la tradizione antica, afďŹ nato per 12 mesi in piccole botti di rovere e almeno sei mesi in bottiglia, regala al palato un gusto pieno, accompagnandosi a piatti di carne e formaggi della Valle Camonica. Camunnorum, ovvero “vino dei camuniâ€?, afďŹ nato per circa 15 mesi in piccole botti di rovere e per almeno sei mesi in bottiglia si presenta di colore rosso porpora intenso. Sul sito internet www.rocchedeivignali.it si possono trovare maggiori informazioni.

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e onlus camune riunite nel Forum del Terzo Settore hanno inviato una lettera aperta alla Prefettura di Brescia e per conoscenza ai Sindaci di tutta la Provincia oltre ai mezzi di comunicazione. Il tema è quello dei profughi richiedenti asilo politico in fuga dalla Libia e trasferiti nelle strutture di accoglienza della Valle Camonica. La lettera protesta innanzitutto sul modo con cui le autoritĂ preposte stanno gestendo la collocazione in Valle Camonica di profughi (richiedenti protezione internazionale), concentrandoli in strutture inadeguate e senza alcuna informazione pubblica. Il tutto si realizza dopo viaggi lunghi e travagliati, per di piĂš con rischi che mettono a repentaglio la loro stessa vita. La nuova accoglienza – afferma il documento – non può essere realizzata attraverso la concentrazione di un rilevante numero di persone e in situazioni di isolamento forzato. Ma deve anche essere attivata una

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ma, orientamento legale. Le Associazioni che si riconoscono nel Forum del Terzo Settore si stanno attivando per la costruzione sul territorio di una rete di solidarietĂ che affianchi le Amministrazioni locali nell’ospitalitĂ di piccoli gruppi di persone, ma giĂ a Montecampione si è ventilato l’arrivo di altri 50 profughi, con un risultato che andrebbe a vanificare ogni altro sforzo precedente. I firmatari del documenti fanno appello alla Prefettura di Brescia perchĂŠ si faccia garante di una corretta e tempestiva informazione che eviti inutili e dannosi allarmismi; istituisca nel territorio camuno un tavolo di confronto, con la presenza delle Istituzioni locali (Comuni, ComunitĂ Montana, Asl), delle rappresentanze sociali e del volontariato; rappresenti alla Cabina di regia regionale responsabile dell’individuazione delle strutture di accoglienza le criticitĂ rilevate e la necessitĂ di una distribuzione numerica dei profughi che tenga conto delle effettive possi-

bilitĂ di accoglienza di ogni territorio di tutta la Provincia di Brescia (non solo della Valle Camonica). L’appello è rivolto contestualmente a tutti i Sindaci ed Amministratori Comunali della Provincia di Brescia affinchĂŠ si rendano disponibili ad accogliere piccoli gruppi di profughi nel proprio Comune, in un’ottica di seconda accoglienza post-alberghiera, come avviene in altre Province. Un primo risultato da parte degli organi di informazione c’è stato: ora si attendono le Istituzioni.

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Ăˆ uscito l’annunciato volume di Dino Marino Tognali “Stadolina, terra dell’alta Valle Camonica: la chiesa parrocchiale di san Giacomo Apostoloâ€? (tipolitografia Quetti, Artogne). In sede di presentazione, il parroco don Ermanno Magnolini ricorda che una delle frasi piĂš ricorrenti oggi è “Non bisogna disperdere le proprie radiciâ€? ed aggiunge: “Purtroppo l’Europa che conta tenta di non riconoscere le radici cristiane; eppure dalla cultura cristiana ci sono pervenuti innumerevoli capolavori d’arteâ€?. Stadolina, in questi ultimi tempi ha festeggiato i primi 400 anni della sua chiesa e ha incaricato Tognali, poeta e storico locale di stendere la storia del sacro edificio. La ricerca dell’autore prende le mosse dal nascere del culto di san

Giacomo, patrono dei pellegrini e dei viaggiatori. L’etimo di Stadolina farebbe riferimento a “stabulum�, stalla, alloggio e a un ospizio-alloggio per viandanti; nelle vicinanze dello xenodochio dovette sorgere una chiesetta dedicata all’apostolo detto “il Maggiore�. Nei secoli il ricordo della visita apostolica di san Carlo e delle visite pastorali. Nel 1608 la Vicinia delibera di costruire una nuova chiesa. Con passione, Tognali descrive architetture, stucchi, opere lignee, l’ancona l’anconetta, il tabernacolo ed il paliotto dei Ramus, gli affreschi della volta (del pittore brenese Stefano Salvetti). Nell’ultima parte l’autore si occupa di pievi, parrocchie rurali, decime, smembrazione dalla parrocchia di Vione, feste, devozioni e reliquie.

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ƒ”ˆ‘ ‘ƒ”‹‘ ””‹˜ƒ Žƒ ‘––‡ ‹ƒÂ?…ƒ Anche in Valle Camonica arriva la Notte Bianca con un programma molto articolato sia dal punto di vista musicale che per l’offerta commerciale. Il Comune organizza, sabato 6 agosto, la “La CittĂ di Darfo Boario Terme vive anche di notteâ€? . Nel piazzale Einaudi a partire dalle 20 l’intrattenimento musicale; alle 24 si esibisce il gruppo “JXJâ€? da X-Factor. Per tutta la notte l’intrattenimento è curato da dj Mike Patroni e dalla vocalist Silvia Gratton. Oltre alla

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ÂŽ ”‹…‘”†‘ †‡‰Ž‹ Ž’‹Â?‹ musica per le strade della cittadina ci sarĂ il mercatino di artigianato e hobbistica. Presso l’Oratorio di Boario sarĂ disponibile uno stand gastronomico. Con l’apertura straordinaria di locali e negozi, animazione ed intrattenimento ďŹ no all’alba presso bar e locali della zona. Alle Terme di Boario, ingresso libero, c’è il ballo liscio. La manifestazione si svolgerĂ anche in caso di pioggia. Per informazioni, si può telefonare al numero 0364541106.

Un migliaio di Penne nere e di simpatizzanti in vetta per un ricordo doveroso. Il 48° Pellegrinaggio degli alpini in Adamello è stato molto partecipato sia dal versante trentino che bresciano. Scenografia d’eccezione per la Messa officiata dal card. Re al Passo Lagoscuro dove sorgeva un villaggio alpino d’alta quota fin dal giugno 1915 quando il Comando militare italiano si rese conto dell’importanza fondamentale del Castellaccio per controllare la conca del Presena e

la valle del Narcanello. Fu guerra ricca di imprese alpinistiche ardite e impegnative, come quelle che nella notte del 25 agosto videro alpini-alpinisti impegnati a salire le creste piĂš impervie per prendere di sorpresa gli austriaci asseragliati nella conca del Presena. Tante le persone che hanno “invasoâ€? Ponte di Legno domenica 31 luglio con l’ammassamento, la sfilata per le vie del paese, l’arrivo nello spazio erboso della telecabina PonteTonale e la Messa.

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ai primi di agosto al 3 settembre, l’associazione culturale “IdentitĂ â€? di Sellero, in collaborazione col Distretto culturale ed il Sistema bibliotecario di Valcamonica, ripropone la fortunata iniziativa “Il libro in piazzaâ€?. L’associazione “IdentitĂ â€? nasce in alta Valle dai giovani e per i giovani. Lo scopo è quello di crescere insieme dal punto di vista umano, culturale, storico ed artistico, con la convinzione che per farlo bisogna essere consapevoli di se stessi e del territorio in cui si vive. Per questo tutte le attivitĂ del sodalizio vanno sempre di pari passo con un lavoro di promozione turistica e valorizzazione del nostro patrimonio comune. Saper leggere un’opera è come saper leggere un territorio. Il progetto che concerne il libro, giunto ormai alla sua quinta edizione, nasce con l’intento di promuovere la lettura durante il periodo estivo, attraverso la veicolazione dei volumi presi in prestito al di fuori delle mura delle biblioteche. L’obiettivo è duplice: da una parte si intende raggiungere i frequentatori meno abituali degli spazi bibliotecari, o chi non è molto attratto dalla lettura; dall’altra il programma è rivolto ai turisti in visita al territorio camuno, per offrire loro un servizio aggiuntivo in linea con le aspettative che essi nutrono in termini di animazione e dinamismo cultu-

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rio della vallata dell’Oglio e si connota fortemente anche come supporto alla promozione turistica del territorio, come mezzo di avvicinamento al mondo del libro, ma anche quale valido strumento per bambini e famiglie. Si potrĂ trovare “Libri in piazzaâ€? nei seguenti Comuni: Breno (parco giochi municipale) nei giovedĂŹ 4,11,18, 25 agosto e 1° settembre. Cedegolo (piazza municipio) nei lunedĂŹ 1°, 8, 15, 22, 29. Cerveno (piazza municipio) nei martedĂŹ 2,9,16,23,30. Capo di Ponte (parco giochi comunale) nei mercoledĂŹ 3,10,17, 24, 31. Malonno (parco giochi comunale) nei venerdĂŹ 5, 12, 19, 16 di agosto e il 2 settembre. Niardo (anfiteatro) nei sabati 6, 13, 20, 27.

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Per prenotazioni Tel 0307268049 Cascina Carretto Erbusco Via Borgo case sparse, 11 www.cascinacarretto.it


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‡œœƒœ‡ ƒ‰”ƒ †‡Ž ˆ‘”Â?ƒ‰‰‹‘ ‡ –ƒÂ?–‘ ƒŽ–”‘ Pezzaze non sta a guardare e offre tante proposte ai turisti, su tutte spicca la sagra del formaggio. Il 9, il 17, il 23 e il 30 agosto a Mondaro c’è l’anguriata in piazza dalle 20 alle 22. Domenica 7, invece, in localitĂ Prato nuovo c’è, dalle 11 alle 18, la Festa della croce dei cacciatori. MercoledĂŹ 10 agosto il gruppo dell’oratorio organizza una passeggiata sotto le stelle al rifugio Cascinelle dalle 16 alle 24. Da martedĂŹ 9 a martedĂŹ 16 agosto Stravignino ospita la sagra di San

Rocco e il torneo di bocce dalle 10 alle 20. L’appuntamento clou è con la sagra del formaggio nostrano dell’Alta Valtrompia a Mondaro sabato 13 (alle 20 lo spiedo e a seguire la musica dei Malghesetti) e domenica 14 agosto. La giornata di domenica si apre con la Messa alle 11, segue il pranzo; nel pomeriggio, dalle 14.30, si può assistere alla lavorazione del latte per la produzione del formaggio; alle 16 la lavorazione del salame valtrumplino e alle 17 la prova di mungitura.

La serata prosegue con la cena a base di salame formaggio e polenta “cunsaâ€? prima dell’intrattenimento musicale. Per il 18 c’è in programma una camminata sul sentiero dei Carbonai a Monaro con la collaborazione del Gruppo alpini. Sabato 20 agosto in via Miniera e in via XX Settembre c’è, dalle 19 alle 24, la spaghettata di Pezzazole. Il mese di agosto si conclude con la festa, presso la localitĂ Cascinelle, nei giorni di sabato 27 e domenica 28 agosto.

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egli ultimi anni il monte Guglielmo pare tornato ai fasti d’un tempo, meta di turisti e passeggiatori in tutti i periodi dell’anno. Per curarlo ulteriormente sono stati sottoscritti accordi di programma per la realizzazione di alcuni progetti tra la Provincia di Brescia e la ComunitĂ montana di Valle Trompia. “L’obiettivo di questi progetti – dice Gian Pietro Temponi, responsabile dell’area Agricoltura e ambiente in ComunitĂ montana – è valorizzare la montagna e rendere piĂš sicuro l’accesso tramite interventi di recupero dei sentieri: infatti, di recente ci sono state anche alcune cadute. Queste risorse consentiranno di intervenire sul tratto che va dalla localitĂ Caregno sino al Passo dei Sabbioni. L’intervento – prosegue Temponi – non è stato facile, anche perchĂŠ il tratto era impervio e presentava problematiche tecniche legate alla consistenza del terreno, perciò siamo dovuti entrare nella piantagione e inserire dei tornanti per diminuire la pendenza. Il vecchio tracciato che saliva in “direttissimaâ€? era ormai di-

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sul crinale, proprio prima di giungere al Dosso dei Sabbioni. Un intervento che, insieme a quelli giĂ realizzati nel 2010 sulla parte alta del sentiero, cerca di restituire alla gente la possibilitĂ di salire in sicurezza sulla montagna dei bresciani. Sulla cima del monte Guglielmo troneggia il monumento dedicato al Redentore, voluto da Giorgio Montini, padre di Papa Paolo VI. Il monumento fu inaugurato e consacrato il 24 agosto 1902 – Giovanni Battista Montini aveva 5 anni – e da allora la terza settimana di luglio si compie il pellegrinaggio sulla vetta bresciana per rendere omaggio alla Madonna dell’Accoglienza ed anche al Pontefice Paolo VI. Del Papa si può vedere una statua in bronzo che risale al 1988. Questa chiesa è un luogo caro a Papa Paolo VI, il quale nel 1966 ne volle il restauro.

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9ROWL H OXRJKL DOO¡DOED GHO 1RYHFHQWR Dopo la presentazione in anteprima al forno fusorio di Tavernole lo scorso 23 luglio è ora disponibile presso la ComunitĂ montana e sul sito web dell’associazione Valtrompia storica (www.valtrompiastorica. it) il volume “Volti e luoghi di Valle Trompia all’alba del Novecentoâ€?. “Tutto ha inizio ad Aleno, frazione a mezza costa del Comune di Marcheno – racconta Franco Ghigini, curatore del libro – dal solaio di un antico edificio popolarmente chiamato Conventino dei frati di LĂŠ. Cinquant’anni fa Caterina CatĂŹna Foccoli, l’ultima della famiglia borghese giĂ proprietaria del Conventino ad abitarvi alcune stanze, regala al giovane Ferdinando Contessa, operaio e contadino come allora un po’ tutti lassĂš, una piccola scatola. Prima di consegnarla, toglie il velo di polvere che la ricopre e solleva il coperchio: contiene delle lastre fotografiche in vetro, quelle per intendersi che, secondo la tecnica diffusamente in uso sino all’inizio del Novecento, trattengono le immagini in negativo sullo strato di una soluzione fotosensibile di nitrato d’argento. Provengono proprio da quel solaio e in veritĂ Ferdinando ne conosce bene l’esistenza. L’ampio e polveroso sottotetto, il vecchio granĂŠr, è la ‘camera delle meraviglie’ tante volte furtivamente esplorata da bambino, nelle sere d’estate, insieme ai coetanei: lĂŹ, dopo la vendita del Conventino a nuovi proprietari, sono rimasti suppellettili, manoscritti, riviste, giocattoli

e una cassa piena per l’appunto di vetri fotografici a ricordare che, per quasi un secolo da circa metà Ottocento, i Foccoli dimorano fra i muri dello storico edificio�. Materiale rimasto sconosciuto fino al 2010 e ora divulgato da Valtrompia Storica, che già nell’ottobre scorso aveva allestito una mostra presso la chiesa di S. Rocco, prima di portarla lo scorso giugno a Villa Glisenti, con l’intento di farla diventare un’esibizione itinerante per la Valle a partire dal prossimo autunno. (a.a.)

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Si va al cinema sotto le stelle a Bovezzo, con un ciclo di proiezioni che s’inoltra ďŹ no alla prima decade di agosto. VenerdĂŹ 5 agosto si entra nel mondo western con “Il grintaâ€? dei fratelli Joel & Ethan Coen. InďŹ ne, venerdĂŹ 12 agosto la commedia hollywodiana ambientata in Italia “Mangia, prega, amaâ€? con Julia Roberts (nella foto) e Javier Bardem. Le proiezioni si terranno presso il porticato della Sala Colonne, Via Veneto 13/15. In caso di forte maltempo saranno sospese.

Due domeniche “differentiâ€? in piazza per chi non va in vacanza. Domenica 7 agosto l’appuntamento è con la mostra mercato di hobbystica, accessori, ricambi, modellismo e riviste di settore riguardanti auto e moto d’epoca; va ricordato che l’iniziativa si tiene la prima domenica di ogni mese in via Marconi, lungo la strada provinciale. Domenica 14 agosto, invece, si può ballare nel parco:

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l’Associazione gruppo pensionati e l’assessorato ai servizi sociali propongono, infatti, un serata all’insegna del ballo allietata dal maestro Oscar. Emblematico il titolo della serata: “In Ballo nel parco, la seconda festa dei pensionati balleriniâ€?. Quando? Domenica 14 agosto alle ore 20 presso il Parco “Giovanni Paolo IIâ€? di Cailina. L’ingresso è libero e aperto a tutti. In caso di pioggia la serata sarĂ rimandata alla settimana successiva.

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l tennis Bovegno festeggia il 75° di fondazione e il 60° del primo torneo Coppa Ept provinciale, vinta da Ernesto della Torre, indimenticato medico e tennista campione italiano della categoria prematuramente scomparso, al quale 45 anni fa (agosto 1966) per desiderio della famiglia venne intitolato l’evento come Coppa Ernesto della Torre: trofeo perpetuo mai interrotto che mette in palio (oltre al monte premi) il capolavoro di argentieri bresciani dalla forma della Coppa Campioni di calcio. Lo vinse la prima volta nel 1966 Franco Tanzi. Dal 1998 è open femminile (l’anno scorso vinse Alice Canepa). Ăˆ il fiore all’occhiello del sodalizio: si disputa dal 6 al 14 agosto sui due campi di terra rossa rimessi a nuovo dall’attuale direttivo del sodalizio (dal 2010 Asd Tennis Bovegno) con presidente Roberto Mineni. Tutto reso possibile dall’entusiasmo dei volontari, dall’aiuto di Comune e sponsor: il monte premi è stato alzato da 4.500 a 5.000 euro. Negli anni Trenta il Comune acquistò la localitĂ Piana (ora parco Egidio Tanghetti) per trasformarla in pineta. L’allora Azienda Autonoma Bovegno-Collio con l’industriale Piero della Torre e il dott. Gustavo Brentana costruĂŹ il primo campo, inaugurato nel 1936. SeguĂŹ la guerra, l’occupazione dei tedeschi per installarvi mortai, la Liberazione,

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Egidio Tanghetti) venne realizzato lo chalet. Doveroso ricordare i diversi presidenti: nel 1936 Gustavo Brentana e poi Pietro della Torre, Ernesto della Torre, Gian Battista Tanghetti, Carlo della Torre, Rocco Mentasti, Gian Battista Facchini, Pierfranco Tanghetti e l’attuale Roberto Mineni. Il direttivo ha con scelta precisa privilegiato i giovanissimi. L’anno scorso sono stati organizzati due corsi settimanali a costi contenuti e quest’anno sono diventati tre. L’impianto ha aperto il 15 maggio e lo rimarrĂ fino al 15 settembre. Per il 21 agosto è programmata una “12 oreâ€? consecutive benefica. Info: www. tennisbovegno.it , tel. 333/8768082 e Roberto Mineni (348/7383042).

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‘Â?ƒ–‘ ˜‡Â?–‹ Â†ÇŻÂ‡Â•Â–ÂƒÂ–Â‡ Sabato 6 agosto è in programma la prima delle “serate danzantiâ€? all’aperto, con musica dal vivo dell’orchestra FiladelďŹ a, presso il parco Paola di Rosa in localitĂ San Martino; sarĂ poi l’orchestra Morris & Paola, il 3 settembre, a chiudere l’estate con il ballo liscio in piazza papa Giovanni XXIII a Lonato Due. Il 21 agosto, dalle 19 a mezzanotte, sotto le stelle del centro storico lonatese va in scena, invece, il “Mercanticoâ€?. Durante la serata del “Mercanticoâ€?, dalle ore 19 in

piazza Martiri della libertĂ si terrĂ l’esibizione di Aleman Perez Eidsbel Coromoto e nella Sala celesti del palazzo comunale sarĂ allestita la mostra di due artisti internazionali, visitabile dalle 18 ďŹ no a mezzanotte: Rifat Koray GĂśkan, artista turco con una pittura alla ricerca delle interrelazioni piĂš intime tra uomo e natura, attraverso percorsi astratti di evocazione interiore; il ďŹ nlandese Simo Olavi Nygren, la cui arte canta la gioia di vivere che scaturisce dalle cromie del cuore.

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Dal primo al 21 agosto sono in vendita sul sito www.nottedifiaba. it i biglietti per il viaggio nella fiaba “AAA Cenerentola cercasiâ€?, l’edizione 2011 della Notte di fiaba che si svolge a Riva del Garda dal 25 al 28 agosto. Potranno inoltre essere acquistati in loco presso la casetta informazioni in piazza Battisti da giovedĂŹ 25 agosto, fino all’esaurimento dei posti disponibili. Il costo del biglietto è di 12 euro. Organizza il Comitato Manifestazioni Rivane.

Ultimi due appuntamenti per il Festival violinistico internazionale “Gasparo da Salòâ€? giunto alla 53ÂŞ edizione. VenerdĂŹ 5 agosto, alle 21.30 in piazza della Vittoria, tocca al tango con Zeni-Bertanza duo; sabato 6 agosto sempre alle 21.30, in piazza Duomo, si esibisce l’orchestra dell’accademia musicale con Domenico Nordio (nella foto) al violino e alla viola: le musiche sono di Bach, Tartini, Hindemith e De Sarasate.

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ome ogni anno, il 5 agosto, cade la ricorrenza della Madonna della Neve. Quest’anno si aggiunge un motivo per festeggiare. Il santuario cinquecentesco, che si trova sopra la frazione di Prandaglio del comune di Villanuova, situato sul monte Renico a 900 mt di altezza, è stato restaurato dopo i gravi danni derivanti dal sisma del 2004. Il progetto di consolidamento della struttura è stato portato avanti, in un’azione congiunta, dal comune di Villanuova, proprietario dell’edificio, dalla Provincia di Milano, la cui presenza, tramite la Protezione civile, era stata capillare nell’immediatezza del terremoto, e dall’associazione “Amici di Madonna della Neveâ€?, il gruppo di volontari che si occupa della gestione del santuario. L’intera opera di restauro, costata 795mila euro stanziati dal commissario delegato al sisma della Regione, è durata circa tre anni: nel 2008 si apriva il cantiere. I lavori non sono stati semplici: la collocazione del santuario su uno sperone roccioso, raggiungibile solo a piedi o in elicottero, ha reso impegnativa l’intera opera. Prima di procedere al restauro sono state trasferite tutte le opere d’arte e gli arredi interni al santuario, custoditi nella parrocchiale di Prandaglio e ora ricollocati appositamente per l’inaugurazione. “Il progetto di restauro è stato soprattutto un lavoro

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parco che circonda il santuario, avvalendosi dell’aiuto del gruppo Alpini di Villanuova e del gruppo di Protezione civile di Roè Volciano: sono state rimosse le radici pericolose ed è stata ampliata l’area pic-nic con l’aggiunta di nuovi tavoli. Tutto è pronto per la tre giorni di festa, che si terrĂ dal 5 al 7 agosto. Il programma prevede venerdĂŹ 5 agosto alle 10.30, la Messa presso il santuario e alle 21 la serata musicale con stand. Si prosegue, sabato 6 alle 14, con la gara di Trisacco, alle 19 con l’apertura dello stand gastronomico e alle 21 con la serata danzante. La vera festa è domenica 7. Per l’occasione è stato organizzato un servizio di navetta, dalle 7.30 alle 10, con partenza dal parcheggio della parrocchiale di Prandaglio. Alle 11 l’inaugurazione, accompagnata dalla banda “Carlo Zambelliâ€? di Villanuova, a seguire la S. Messa celebrata dal pro vicario generale, mons. Cesare Polvara. Alle 12.30 pranzo comunitario a base di spiedo, alle 14 tombolata di beneficenza, alle 15 benedizione della statua lignea della Vergine, alle 18 apertura dello stand gastronomico a Prandaglio, infine, alle 21, serata danzante. Durante l’inaugurazione, dalle 10 alle 15.30 di domenica, si potranno acquistare delle cartoline raffiguranti la chiesetta, timbrate con l’annullo filatelico creato per l’occasione, che ricorda la triste ricorrenza del sisma del 2004.

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i avvicina a grandi passi la tradizionale Fiera di San Bartolomeo, appuntamento di spicco della cittĂ di Carpenedolo, dedicato alla riscoperta dei prodotti dell’artigianato e ai sapori enogastronomici ed agroalimentari; l’organizzazione, curata con la consueta professionalitĂ ed attenzione, è della Pro loco di concerto con l’amministrazione comunale e in collaborazione con la parrocchia. L’edizione di quest’anno (la numero 40), riceve i patrocini della Regione Lombardia, della Provincia di Brescia, della Camera di Commercio e dell’Unpli ed avrĂ luogo dal 20 al 24 agosto prossimi. “Per dare un rilievo ancora maggiore alla Fiera – afferma il presidente della Pro loco Mario Ferrari – in cittĂ sono stati installati due maxischermi luminosi che proiettano 24 ore su 24 notizie, immagini ed informazioni sull’evento unitamente ai quadri pubblicitari dei numerosi sponsor. Ăˆ in distribuzione, inoltre, il libretto ufficiale della manifestazione curato nei settori culturali da

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Paola Barone e da Marino De Nicolò Spotti. Tra gli articoli piĂš interessanti mi preme sottolineare gli inserti “Le dita nel Cieloâ€?, dedicato ai campanili di Carpenedolo e “Jurassic Parkâ€?, relativo alle colline presenti sul nostro territorio. Attualmente la manifestazione fieristica, che negli ultimi anni ha riscosso grande interesse ottenendo un livello qualitativo alto, dimostra giĂ il tutto esaurito. L’animazione interna è prevista ricca di emozioni e quadri itineranti lungo il percorso del comparto espositivo. Ampio spazio è riservato anche ai ragazzi dai sei ai quattordici anni con un’iniziativa del Gruppo Graziotti con “Arte Bimbi in

Fieraâ€?, un’esperienza creativa, manipolativa, libera con la creta e colore. Si tratta di un insieme di eventi che caratterizzeranno l’appuntamento agostano facendolo diventare uno dei piĂš appetibili del periodoâ€?. Ma le iniziative della manifestazione sono davvero numerosissime per cui procediamo con ordine: l’inaugurazione ufficiale (preceduta dall’8° motoraduno CittĂ di Carpenedolo) è fissata per le ore 18 di sabato 20 agosto alla presenza delle autoritĂ civili e militari e con la partecipazione del Corpo musicale carpenedolese; subito dopo verranno aperte numerose mostre, da quella degli artisti locali a quella sui motori spaziando per l’esposizione fotografica “75 anni di Diavoli Rossiâ€? che ripercorre la storia del 6° stormo dell’Aeronautica di stanza a Ghedi. La serata, con il consueto stand gastronomico, sarĂ allietata dall’orchestra di ballo liscio di Simona Rossetti. Grande festa anche nella giornata successiva con la dimostrazione, alle ore 9,30, di karate shotokan a cura dell’Aks Karate; sem-

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pre alla stessa ora “Arte bimbi in fieraâ€?, evento organizzato per tutti i piĂš piccoli dal Gruppo artistico Graziotti nel cortile delle scuole secondarie di primo grado. Seguiranno una sfilata di trattori d’epoca e l’apertura del “Ristorante km zeroâ€? per chiudere, alle ore 21, con la sesta edizione del Festival Mario Casnici: ad esibirsi è stato chiamato uno dei sodalizi musicali piĂš in voga al momento, i Quintorigo, con il loro English Garden Tour. Dal 22 al 24 agosto la musica sarĂ ancora la protagonista rispettivamente col ballo liscio con Daniele Cordani, dj Giorgio G e il 3° concorso “Statue Viventiâ€? a cura di Sport e SolidarietĂ e ancora note danzanti con Franco e Valeriana. Non mancheranno ulteriori momenti di intrattenimento musicale nel settore della degustazione. La grande chiusura è prevista alle 22 del 24 agosto con gli immancabili e splendidi fuochi d’artificio che illumineranno la notte carpenedolese. Il presidente Ferrari ringrazia le istituzioni e tutti gli operatori economici “che continuano ad esserci viciniâ€?.

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3HU ULVFRSULUH L SURGRWWL GHOOÖDUWLJLDQDWR H L VDSRUL DJURDOLPHQWDUL HG HQRJDVWURQRPLFL La Fiera di San Bartolomeo, giunta alla sua 40^ edizione, è sicuramente uno degli eventi più importanti di Carpenedolo. Si tratta di un avvenimento conosciuto ed apprezzato a livello interregionale, in grado di attirare l’attenzione di un numero sempre crescente di espositori e di visitatori. Info: 030 969011 / 030 9966640 / 339 5383443

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Subito dopo costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, ďŹ nchĂŠ non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salĂŹ sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassĂš, da solo. La barca intanto distava giĂ molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul ďŹ nire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: â€œĂˆ un fantasma!â€? e gridarono dalla paura. Ma subito GesĂš parlò loro dicendo: “Coraggio, sono io, non abbiate paura!â€?. Pietro allora gli rispose: “Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acqueâ€?. Ed egli disse: “Vieni!â€?. Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso GesĂš. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurĂŹ e, cominciando ad affondare, gridò: “Signore, salvami!â€?. E subito GesĂš tese la mano, lo afferrò e gli disse: “Uomo di poca fede, perchĂŠ hai dubitato?â€?...

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a densitĂ del mare. Continuiamo a guardare ai risultati ma non a come ci si arriva. Pietro vuol camminare sull’acqua, gli altri stanno forse ancora parlano di quello che è successo quel tardo pomeriggio, dei cinque pani e dei due pesi e dei cinquemila che sono tornati a casa sazi. Ăˆ sera, quasi notte fonda e la barca fatica a star ferma per il mare imbronciato a causa del vento. Lui è solo un fantasma, cosĂŹ come capita che sia tutto quello che non ci aspettiamo, quello a cui non sappiamo dare spiegazione. Lui non è stato con loro: ha voluto star solo e pregare. Loro sono stati a parlare sulla barca; pazienza. Gli altri sono tornati a casa forse senza sapere chi gli avesse dato quel pane e quei pesci. Lui costringe ad andare via. Sa che quella non è la strada. Che non capiranno mai in quel modo. Sa che è tutto cosĂŹ inutile, che la dolcezza della sua umanità è solo dispersione, che non capiranno.

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6XO VHQWLHUR GL ,VDLD “Ha molto amato la Terra Santa e la Terra Santa ha molto amato luiâ€?. Con queste parole il patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, ricorda l’arcivescovo Pietro Sambi (nella foto), nunzio apostolico a Washington, dal 1998 al dicembre 2005 rappresentante pontificio a Cipro e in Israele e delegato apostolico per Gerusalemme e la Palestina. Mons. Sambi si è spento la sera del 27 luglio, a 73 anni, a Baltimora. I funerali si terranno nella basilica dell’Immacolata Concezione a Washington, il prossimo 6 agosto. Nello stesso giorno verrĂ celebrata una messa anche a Gerusalemme, nella concattedrale latina. A presiedere il rito saranno il patriarca Twal e l’attuale nunzio apostolico, mons. Antonio Franco. Ăˆ proprio mons.

Franco a ricordare la figura del suo predecessore: “Il lavoro svolto nei suoi anni in Terra Santa è stato a dir poco notevole e anche per questo ho voluto mantenere il contatto con lui, sia direttamente sia indirettamenteâ€?. “In queste ore sto ricevendo moltissime manifestazioni di cordoglio per questa morte prematura: mi ha telefonato il rabbino David Rosen, e stanno arrivando messaggi da vescovi di tutto il mondoâ€?. Il custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa, lo ricorda come “un uomo schietto, attivo e, potrĂ sembrare strano dirlo se riferito ad un ambasciatore, poco diplomatico. Per questo suo modo di fare, per la sua franchezza, si era attirato molte simpatie. Ăˆ stata una persona di grande devozione e fede che ha fatto tan-

to per la Chiesa di quiâ€?. “Prima o poi sarĂ paceâ€?: era questa la convinzione che ha sempre animato mons. Sambi da rappresentante del Papa in Terra Santa. Pur consapevole delle difficoltĂ collegate al conflitto tra israeliani e palestinesi, mons. Sambi non ha mai smesso di credere alla pace. “La pace – spiegava nel suo camminare sul sentiero di Isaia – sarĂ frutto di un compromesso che richiede duri sacrifici. Ma ciascuna delle parti guarda al sacrificio dell’altra e non al proprioâ€?. Mons. Sambi era nato a Sogliano al Rubicone, diocesi di Rimini. Ordinato sacerdote nel 1964 e vescovo nel 1985, dal dicembre 2005 è stato nunzio apostolico per gli Stati Uniti e osservatore permanente presso l’Organizzazione degli stati americani.

Ma che hanno bisogno. Cammina sull’acqua, ferma il vento, lascia che la fede per un momento convinca anche Pietro. Un momento. Che stanchezza nel rimprovero a Pietro senza fede, tanta quanta l’enfasi sua a chiedere prima di camminare sull’acqua e poi a gridare spaventato per farsi salvare. Non c’è altro modo che allontanarsi, da solo, pregare, pregare, pregare. Anche per Lui è l’unica soluzione in mezzo al rovello di una missione che si fa dura perchĂŠ l’uomo vive del bisogno e Lui propone l’amore. Il regno dei cieli: cosĂŹ piccolo che quasi non lo vedi; cosĂŹ improbabile che c’è cosĂŹ bisogno di cercarlo, come un tesoro o una pietra preziosa. Ăˆ troppo: qui si cerca quello di cui c’è bisogno, non la bellezza, non il “di piĂšâ€?. Lui è un fantasma che cammina sull’acqua, il prestigiatore che permette di camminare a Pietro e ferma il vento; Lui è quello che ha moltiplicato i pani e i pesci e lo farĂ ancora se ce ne sarĂ biso-

gno. Per noi valgono solo i risultati, non la preparazione. A noi piace l’eroe che non ha passato e non fa sforzo. Quel GesĂš che prega lo dimentichiamo facilmente perchĂŠ sconcerta la sua solitudine, la sua necessitĂ di guardarsi dentro e di ritrovare la motivazione per tornare. E Pietro non sente il rimprovero che gli fa Lui stancamente: uomo di poca fede. PerchĂŠ Pietro sa che c’è Lui che fa miracoli e il resto non conta. Basta lo stupore e la sicurezza che ci sarĂ Lui a risolvere la follia. Che l’acqua non lo potrĂ inghiottire. Con una mano Lui lo trascina mentre affonda nell’acqua senza fede e mentre gli altri lo vedono con la consistenza del fantasma. La Sua notte è il confronto tra l’abisso di amore che vorrebbe dare e le poche necessitĂ di cui loro hanno bisogno. Per questo prega e sta solo: per arrivare a sconfiggere la densitĂ del mare, a farla diventare la consistenza di un altro bisogno. Che io possa avere almeno un po’ di fede.


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Padre Elia Ciapetti, missionario della congregazione comboniana in Kenya nativo di Castegnato, rimarrĂ in Italia, a Brescia, ďŹ no a lunedĂŹ 29 agosto 2011, come da avviso telefonico. Contattabile presso la sorella al numero: 0302721860. La signora Panegalli Annamaria, missionaria laica in Brasile, resterĂ invece in Italia ďŹ no a giovedĂŹ 4 agosto 2011. Contattabile al cellulare al numero: 3338837995.

All’etĂ di quasi 90 anni è morto a Genova padre Luigi Desio, sacerdote pavoniano e apostolo dei sordi bresciani, da lui amati e seguiti per ben 45 anni nel Pio Istituto Pavoni, in Via Castellini a Brescia. GiovedĂŹ 28, inoltre, si è spento a causa di un malore anche don Giacomo RolďŹ , originario di Castelletto di Leno, ma incardinato nell’Arcidiocesi di Ravenna-Cervia, dov’era stato ordinato nel 1961.

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a solennitĂ dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, che si celebra il 15 agosto, rappresenta per la Chiesa bresciana un particolare momento di festa, poichè proprio a Maria Assunta è dedicata la chiesa cattedrale. Ăˆ la testimonianza piĂš significativa della devozione, antica e diffusa tra i bresciani, per l’Assunta, devozione che si manifesta anche nella memoria collettiva e nell’arte, come attestano la tela del Moretto custodita in Duomo vecchio e quella dello Zoboli collocata nell’abside centrale del Duomo nuovo. Ad essa si accompagna, in facciata, anche la statua del trionfo di Maria ad opera degli scultori Giovanni Battista Carboni e Pietro Possenti. A sottolineare ulteriormente il legame con la gente e la cittĂ di Brescia, proprio in facciata, sul timpano, c’è lo stemma cittadino. La solennitĂ , istituita da Pio XII nel 1950 contestualmente alla proclamazione del dogma dell’Assunzione, intende celebrare il compimento in Maria del mistero pasquale di Cristo e la prefigurazione di quanto

avverrà per tutti i credenti. In cattedrale la Santa Messa verrà celebrata al mattino alle 8.30, alle 10 e alle 12, mentre la sera alle 18.30. Per chiunque visiti la cattedrale, inoltre, sarà possibile lucrare l’indulgenza plenaria a condizione che si confessi e si comunichi nell’arco della settimana e che reciti una preghiera secondo le intenzioni del Papa, con una disposizione interiore di desiderio della conversione e della santità .

Poichè il vescovo Monari dal 14 al 21 agosto si troverĂ in Spagna per presenziare alla Giornata mondiale della gioventĂš e all’iniziativa connessa del gemellaggio con la diocesi di Oviedo, la celebrazione principale delle 10 sarĂ presieduta da mons. Enrico Tosi, presidente del capitolo della Cattedrale. Alle 17.45, invece, prima della Messa, si terrĂ il canto solenne dei Vespri che si concluderĂ con la benedizione eucaristica.

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rinascere oggi. La mostra prende le mosse dalla creazione del mondo e dall’inizio della storia di Israele, per arrivare poi al momento drammatico dell’esilio. Con l’aiuto di ďŹ lmati evocativi proiettati dentro una grande tenda nel deserto e la lettura di testi del profeta, chi visita la mostra si immergerĂ nel mondo di Ezechiele, per vedere il proprio mondo con occhi nuovi. Ci sono alcuni elementi fondamentali della rinascita che Ezechiele promette che possono indicare

quindi anche al nostro presente una strada positiva. I tempi odierni ci accomunano alla vicenda di Israele e al suo rapporto con Dio, ma, dopo la risurrezione di Cristo, viviamo ancora di piĂš un’ “immensa certezzaâ€?. Dio si è fatto nostro compagno di strada, presenza concreta e quotidiana. Questa certezza, intuita ma non compiuta nell’esperienza del profeta, è ciò che permette al popolo cristiano di attraversare ogni crisi con la letizia che ha generato la nostra storia.

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itolo affascinante quello che viene proposto per l’edizione 2011 del Meeting di Rimini: “e l’esistenza diventa un’immensa certezzaâ€?. Di fronte a un periodo storico che sembra segnato da una diffusa convinzione secondo cui la realtĂ sarebbe priva di senso, in balĂŹa di un fato cieco e di un’inarrestabile casualitĂ , la risposta, secondo lo stile di questa manifestazione, sta nella testimonianza. Ecco quindi, tra gli incontri proposti, l’esperienza di molte persone che non si rassegnano a concepire la propria esistenza come un corsa folle votata al precipizio del nulla, ma come un cammino in cui sia evidente un rapporto con l’Altro. Ăˆ questa una dimensione di appartenenza – l’essere “diâ€? Qualcuno – che consente di superare l’incertezza e che soprattutto è condizione necessaria per l’impegno nella vita, nella sua inesauribile ricchezza e varietĂ . Si tratta di essere disponibili a farsi provocare da ciò che accade, cioè a chiederne il senso e a riconoscerne la ragione. Contribuiscono a diffondere questa convinzione anche alcune importanti iniziative letterarie disseminate qua e lĂ nel programma del Meeting, iniziative che vanno dalla mostra “Mia sorella la vitaâ€? dedicata a Boris Pasternak, che verrĂ

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de scrittore e apologeta inglese. E anche un pizzico di Brescia sarà presente in questo appuntamento di altissima levatura e respiro internazionale: nel padiglione dedicato alla Compagnia delle Opere, infatti, vi sarà spazio anche per una delegazione della nostra città che grazie all’impegno dello staff, sarà a disposizione per accogliere e accompagnare gli imprenditori associati che confermeranno una propria visita nel corso della settimana riminese. Da Brescia partiranno quindi centinaia di persone, fra studenti e universitari, famiglie,

imprenditori e volontari. Una nota, infine, riguardante la presentazione del libro “Oscar Romero. Ho udito il grido del mio popoloâ€? opera dello scrittore bresciano Anselmo Palini, pubblicato per Ave editrice. Domenica alle 15, presso il caffè letterario Eni, l’autore dialogherĂ con Chiara Finocchietti, responsabile del coordinamento giovani del Forum internazionale di Azione cattolica presentando la figura del vescovo salvadoregno: uno degli innumerevoli testimoni di quell’ “immensa certezzaâ€? che a Rimini verrĂ tenacemente riaffermata.

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8Q YROXPH GHGLFDWR D *HUXVDOHPPH L’associazione culturale “G.B. Massoliniâ€? ha dedicato un volume di studi alla cittĂ di Gerusalemme. L’iniziativa nasce in seguito alla presentazione di un calendario fotograďŹ co che ha per oggetto proprio alcune vedute della CittĂ santa, presentazione che ha costituito l’occasione di un vero e proprio convegno di studi. In due occasioni, infatti - l’8 gennaio nella chiesa di San Pietro a Montichiari

e il 29 presso il Centro pastorale Paolo VI a Brescia, sono intervenuti come relatori il Custode di Terra Santa padre Pier Battista Pizzaballa, il prof. Flavio Dalla Vecchia dell’Università cattolica del Sacro Cuore e il vice direttore del Giornale di Brescia Claudio Baroni. I loro interventi vengono riproposti integralmente nel volume insieme a un contributo scritto di padre Carmelo Pappalardo autore del

ponderoso apparato didascalico del Calendario perchĂŠ, ognuno a suo modo, contribuisce a chiarire il tema della centralitĂ di Gerusalemme nell’orizzonte della fede cristiana. A corredo del volume anche una serie di fotograďŹ e storiche di Gerusalemme antecedenti alla guerra del 1967. L’associazione presieduta da Gian Pietro Rigosa pubblica questo volume a beneďŹ cio dei suoi associati

e di tutti coloro che sono interessati ad approfondire la conoscenza della CittĂ Santa. L’occasione prescelta è il 15° anniversario della morte di Giovan Battista Massolini, scomparso a Berlino il 15 luglio del 1996, a cui l’associazione è intitolata. Quanti fossero interessati ad avere il volume si possono rivolgere all’associazione stessa(recapito telefonico 030 2004804).


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ƒœœƒ‰‘ ƒÂ? ƒ”–‹Â?‘ ‘”•‘ †‹ ˆ‘”Â?ƒœ‹‘Â?‡ ’‘Ž‹–‹…ƒ “Italiani si diventaâ€? è stato il ďŹ lo conduttore di molte iniziative messe in campo dalle Acli bresciane, per ricordare i 150 anni dell’unitĂ d’Italia. E per celebrare nel modo migliore questo anniversario, la zona Acli Brescia Ovest (Franciacorta, Oglio e Sebino), propone un corso di formazione all’impegno socio-politico e amministrativo. Tema dell’iniziativa è proprio la partecipazione dei cittadini al bene comune. Gli incontri

si svolgeranno presso il centro diurno “Cascina Sorrisoâ€? (nella foto) a Cazzago San Martino per sei martedĂŹ sera, dal 13 settembre al 18 ottobre. Il corso sarĂ aperto dal sociologo Franco Gheza e dal sindaco di Cazzago San Martino Giuseppe Foresti sul tema “Il bene comune nella costituzione italiana; la partecipazione dei cittadiniâ€?; per poi proseguire con i temi del bilancio comunale (con Orietta Truffelli e Gianni Gei), dei servizi sociali (con Giacomo

Signorini e Luigi Gaffurini), del piano di governo del territorio (con Patrizia Belli e Dario Ciapetti) e dell’istruzione e cultura (con Daniela Gerardini, nella foto, ed Elia Ravelli). Il corso si chiuderà martedÏ 18 ottobre con una simulazione di un consiglio comunale, animata dallo psicologo Michele Venni e dal presidente del locale circolo Acli Giuseppe Valli. Per informazioni e iscrizioni (entro il 7 settembre): 0307255166 oppure den.emo@alice.it. (r.t.)

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Domanda sul sito web: “Ho un contratto a tempo determinato in scadenza e aspetto un bambino. Ho diritto all’indennitĂ di maternitĂ ? Quanto percepirò?â€?. Questa la nostra risposta: “Se l’inizio del 7° mese di gravidanza avviene entro i 60 giorni dalla fine del rapporto di lavoro, lei ha diritto all’indennitĂ di maternitĂ [fino] al compimento del 3° mese di vita del bambino. In alcuni casi, pur in assenza di rapporto di lavoro, è possibile percepire l’indennitĂ . Il diritto è riconosciuto se: all’inizio del periodo di congedo di maternitĂ la lavoratrice risulti [...] disoccupata, purchĂŠ tra l’inizio della sospensione, dell’assenza o della disoccupazione e quello di detto periodo non siano decorsi piĂš di 60 giorni; se trascorsi i suddetti 60 giorni, all’inizio del periodo di congedo di maternitĂ la lavoratrice disoccupata abbia in pagamento l’indennitĂ di disoccupazione; se non in godimento dell’indennitĂ di disoccupazione per mancanza dei requisiti nell’ultimo biennio perchĂŠ non era assicurata contro la disoccupazione, purchĂŠ al momento dell’inizio del congedo di maternitĂ non siano trascorsi piĂš di 180 giorni dalla risoluzione del rapporto e, nell’ultimo biennio che precede il suddetto periodo, risultino accreditati nell’assicurazione per le indennitĂ di maternitĂ , almeno 26 contributi settimanali. Alla scadenza del contratto le consigliamo di verificare il diritto all’indennitĂ di disoccupazioneâ€?. Poche considerazioni sullo sposarsi e far famiglia in Italia, ovvero un “progettoâ€? che dovrebbe essere naturale. Anzitutto non lo è per tutti: per

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di lavoro per avere la maternitĂ pagata, non poter gioire insieme al lavoratore. Insomma rimanere incinta, e decidere di tenere un figlio, nella quotidianitĂ tra famiglia e lavoro non è cosĂŹ semplice. La politica ha una sua responsabilitĂ . La maternitĂ non può essere derubricata a problema individuale: in un paese come l’Italia, di cui si denuncia il raggrinzimento demografico, può assumere valenza sociale. Occorre aprire un dibattito sul come si possa procreare senza che ciò sia vissuto come handicap. Da molti paesi europei arrivano idee e proposte. Occorre uscire dall’ideologia e affrontare la questione: questo paese vuole o no aprirsi alla generativitĂ ? E se sĂŹ, che costi è disposto a sostenere?

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‹Â?ƒÂ?œ‹ƒÂ?‡Â?–‹ •–ƒ–ƒŽ‹ ‡ †‘Â?ƒÂ?†‡ †‡ŽŽ‡ •…—‘Ž‡ ’ƒ”‹–ƒ”‹‡ “Come è possibile ignorare che l’inserimento delle scuole paritarie nel sistema nazionale di istruzione italiano, proprio in forza del servizio pubblico che svolgono, comporti equitĂ nell’accesso al sistema per gli alunni/famiglie ma anche per il personale che vi opera (nelle scuole Fism sono oltre 45mila le persone impegnate)?â€? si chiede Luigi Morgano (segretario nazionale Fism, nella foto) nell’editoriale che apre “Prima i bambiniâ€? n. 201. E poi “E’ verosimile che i 500 milioni di

euro promessi alle scuole paritarie – di cui attualmente è disponibile meno della metà – mai incrementati da dieci anni, risolverebbero i problemi delle scuole statali? O è vero che, ad esempio, ogni anno le scuole dell’infanzia paritarie – come ripetutamente documentato – consentono allo Stato italiano risparmi che si aggirano sui 4 miliardi di euro solo considerando la spesa corrente, ricevendo, ďŹ no al 2010, circa 327 milioni di euro del ďŹ nanziamento statale complessivo

(in calo rispetto al massimo di 352 milioni)? Purtroppo, dal 2000 non vi sono adeguamenti, ma da tre anni si ripete, da parte del Governo, il copione del “taglia e cuciâ€? per ottenere alla ďŹ ne, se va bene, la stessa somma dell’anno precedenteâ€?. Una situazione insostenibile per tante scuole dell’infanzia paritarie, che impegna ancora una volta la Fism in difesa di realtĂ scolastiche, espressione di comunitĂ vive e impegnate sul fronte della qualitĂ dell’educazione.

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l tempo delle vacanze è un periodo splendido per capire a quale “corrente di pensieroâ€? i genitori ispirano la loro azione educativa nei confronti dei figli piccoli. Prima categoria: quella per cui ai bambini bisogna lasciar fare tutto quello che vogliono. Seconda categoria: quella dei genitori molto attenti nel guidare ogni comportamento, per cui il bambino è “il loro ometto che non fa mai fare brutta figuraâ€?. Terza categoria: quella dei genitori che, avendo da sempre impostato regole di comportamento, continuano ad esserne fedeli e chiedono altrettanta fedeltĂ ai bambini, anche durante le vacanze. Bauer direbbe che la prima e la seconda categoria appartengono a coloro che hanno tendenza a “psicologizzare l’educazioneâ€?: il che molto spesso equivale a credere che il bambino non sia un soggetto morale. La conseguenza pratica di questa affermazione si esprime in due modi: il bambino è senza identitĂ personale, quindi da subito e sempre deve fare ciò che vogliono i genitori; il bambino ha giĂ in sĂŠ tutta la propria identitĂ e bisogna lasciarlo libero di fare tutto ciò che vuole, perchĂŠ si autoregola mano a mano cresce. Le conseguenze le vediamo in tanti adolescenti di oggi: ragazzi senza autonomia, che si smarriscono di fronte alle difficoltĂ ; o facili gregari/leader nel gruppo dei pari e/o soggetti che di fronte ai genitori sono “bravi ragazziâ€?, ma di fatto costruiscono la loro esistenza di esperienza in esperienza. Luigi Pati in “L’educazione tra crisi e ricerca di sensoâ€? (su “Prima i bambiniâ€? n.

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trimonio della psicologia per equilibrare dipendenza ed autonomia onde l’altro si senta aiutato a crescere, non può essere dipendente e neppure gregaria della psicologia. Non è a caso che, nel fragore del Sinai, Dio – che sicuramente appartiene alla Terza categoria – abbia dato delle norme a cui “obbedireâ€?: stabilisce una relazione asimmetrica (“Io sono il Signore tuo Dioâ€?) perchĂŠ ritiene l’uomo “soggetto moraleâ€?, capace di lasciarsi guidare la vita da regole necessarie per una crescita equilibrata. Relazioni asimmetriche e ricche dell’affetto che mamma e papĂ sanno dare aiutano a riconoscere i figli piccoli come soggetti morali, per vacanze in cui tutta la famiglia cresce insieme.

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9 interverranno Francesco Belletti, presidente nazionale Forum delle famiglie, su “La famiglia protagonista tra lavoro e festaâ€? e mons.Gianni Ambrosio, presidente della Commissione per l’educazione cattolica. Sabato toccherĂ a “Il lavoro, risorsa e sďŹ da per la famigliaâ€? di cui parleranno Carlo Costalli, presidente di Mcl, Francesco Riccardi, caporedattore di Avvenire, e Giorgio Santini, segretario generale aggiunto

Cisl, mentre Roberta Caragnano, direttore Osservatorio Adapt pari opportunitĂ , e Vittorio Emanuele Parsi, ordinario di Relazioni internazionali all’UniversitĂ cattolica, interverranno su “La Famiglia anima la societĂ â€?. Domenica sarĂ presentato “Festa, tempo per la famiglia e la comunitĂ â€? con le testimonianze di alcuni presidenti regionali Mcl. InďŹ ne, per il 40° Mcl, un impegno per la famiglia: una casa per le giovani coppie di Gerusalemme.

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due anni dalla nascita, il Forum delle persone e delle associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro ha lanciato il 19 luglio il “Manifesto per la buona politica e il bene comuneâ€? in risposta all’appello del Papa e dei vescovi per il rinnovamento morale e civile della politica italiana. Chi vede nel manifesto la mano dei Vescovi, chi la preparazione di un futuro politico post-berlusconiano, chi l’ispirazione al “ruinismoâ€?, chi la preparazione di un nuovo partito‌ si vive in un mondo che galleggia in uno stagno di dichiarazioni, smentite, precisazioni, contro-dichiarazioni promosse nella video-sicumera del presenzialismo catodico o nei brodo-articoli dell’intellettualismo di parte. Guardiamo oltre ai presidenti firmatari (Carlo Costalli, Raffaele Bonanni, Luigi Marino, Andrea Oliviero, Giorgio Guerrini, Bernard Scholtz, Sergio Marini) e vediamo i milioni di soci aderenti alle associazioni del Forum, che partecipano al territorio in cui vivono col “fare bene il proprio mestiere e riscoprire il senso della propria missione ispirandosi alla Dottrina Sociale della Chiesaâ€?: sono parole di Natale Forlani, portavoce del Forum. Entusiasmo, passione, vocazione: si tratta di raccogliere queste forze genuine per ridare fiducia non solo alla politica, ma anche all’economia. Un mondo di rapporti concreti fondati sulla responsabilitĂ (e non sull’interesse), solo cosĂŹ è possibile costruire il bene comune. Nove sono le parole chiave. Prima di tutto i valori: fondamento di una co-

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duttivo, educativo e di cura. E ancora l’educazione, cioè formazione e ricerca, e le imprese: generarne di nuove e sviluppare quelle esistenti è la prioritĂ oltre a dare valore a chi intraprende con poche regole e certe. Il lavoro: è fondamento della persona e della famiglia, perciò è necessario che abbia dignitĂ , flessibilitĂ , sicurezza e sia inclusivo. Il Welfare, con la valorizzazione delle autonomie e la sussidiarietĂ in un federalismo solidale, e i politici con competenza e capacitĂ di aggregare oltre ad una legge elettorale su base proporzionale. Il futuro, infine: le risorse per salvare il Paese sono le famiglie, le comunitĂ , uno straordinario tessuto di imprese e una rete di rappresentanze sociali e di volontari.

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Un cristiano inquieto: ritratto di Newman ƒ •‡†‡ …‹––ƒ†‹�ƒ †‡ŽŽƒ …‘�‰”‡‰ƒœ‹‘�‡ †‹ ƒ� ‹Ž‹’’‘ ‡”‹ Šƒ ‘•’‹–ƒ–‘ —�ƒ …‘�ˆ‡”‡�œƒ ‹� ”‹…‘”†‘ †‡Ž …ƒ”†‹�ƒŽ‡ ‘”ƒ–‘”‹ƒ�‘ ”‡…‡�–‡�‡�–‡ „‡ƒ–‹ˆ‹…ƒ–‘

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n ricercatore appassionato della VeritĂ . CosĂŹ il cardinale Josè Saraiva Martins, giĂ Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha descritto il cardinale John Henry Newman in un incontro promosso dalla Cooperativa cattolico democratica di cultura e dai Padri della pace. Il filippino beatificato da Benedetto XVI, definito nel titolo della conferenza “Un cristiano inquietoâ€?, è una figura il cui insegnamento è “di grande importanza e estrema attualitĂ â€? ha detto il porporato. Presentandone inizialmente la storia, prima come professore a Oxford studioso delle origini del cristianesimo, poi come primo rettore della neo costituita universitĂ cattolica di Dublino, ha posto questo interrogativo: “PerchĂŠ avvicinarsi oggi a quest’uomo che a prima acchito appare affondato in un passato ormai lontano, il cui percorso prima

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la veritĂ Newman si lascia guidare unicamente dalla coscienza e dalle fonti stesse della fede: “CosĂŹ capisce sempre piĂš la natura sacramentale della Chiesa e la sua cattolicitĂ , che comprende tutti i popoli e tutti i tempi. Per scoprire il vero volto della Chiesa torna alle fonti della fede e si rivolge ai Padriâ€?. L’Apologia, poi, che è anche di grande importanza ecumenica: “Ci insegna che la conversione è il cuore di ogni vero impegno ecumenico; che occorre superare, in una ricerca sincera e comune, i malintesi e i pregiudizi che si sono formati nelle varie comunitĂ cristiane; che è necessario eliminare, per quanto possibile, gli abusi e i contrasti tra dottrina e vita, tra teoria e prassi; che bisogna obbedire alla VeritĂ senza compromessi e senza pauraâ€?. Quella di Newman è una santitĂ eccezionale, come l’ha definita papa Benedetto XVI, citando il suo motto cardinalizio Cor ad cor loquitur:

“Esso ci permette di entrare nella sua concezione della vita cristiana come chiamata alla santitĂ , intesa questa come l’intenso desiderio del cuore umano di entrare in intima comunione con il cuore di Dioâ€?. Strumento fondamentale in questo cammino è la preghiera “che – come scrisse Newman stesso – ha come effetto naturale quello di spiritualizzare ed elevare sempre piĂš l’anima dell’uomoâ€?. Sacerdote e pastore di anime, il beato visse “la visione profondamente umana del ministero sacerdotale – ha detto il papa nell’omelia della messa di beatificazione – nella devota cura della gente di Birmingham durante gli anni spesi nell’oratorio da lui fondato, visitando i malati e i poveri, confortando i derelitti, prendendosi cura di quanto erano in prigioneâ€?. Un ulteriore caratteristica di Newman fu la lotta intrapresa contro la tendenza a considerare la religione come un fatto puramente privato e

soggettivo, una questione personale, mentre egli sostenne una concezione della fede religiosa come qualcosa che riguarda l’uomo nella sua interezza. Nel mondo contemporaneo, caratterizzato da un crescente relativismo, Newman ci ricorda che “quali uomini e donne formati a immagine di Dio, siamo stati creati per conoscere la VeritĂ , per trovare in essa la nostra definitiva libertĂ e l’adempimento delle piĂš profonde aspirazioni umane. In una parola, siamo stati pensati per conoscere Cristoâ€?.

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per troppo tempo dimenticato, nato proprio all’ombra dell’antico chiostro di San Giuseppe. Regista, sceneggiatore e co-protagonista del corto, l’attore Edoardo Leo, afďŹ ancato da Camilla Filippi (nella foto) e da Marco Bonini. “Di Brescia mi ero fatto un’idea completamente diversaâ€?, ha affermato Leo in sede di presentazione. “Quando mi è stato proposto di girare qui, ho visto una splendida cittĂ , e perciò ho portato avanti il progettoâ€?. “Sono felice di poter lavorare nella mia cittĂ â€? gli

ha fatto eco la Filippi, bresciana di nascita, “e spero che, per Brescia, questo sia l’inizio di un processo di valorizzazioneâ€?. Realizzato con l’appoggio del Comune e di sponsor come Fondazione Asm, Comune di Mura, Garden Light, Foresti, Penelope e Cattolica Assicurazione, il corto sarĂ poi distribuito e prenderĂ parte a numerosi festival, mentre l’avventura mediatica del Museo proseguirĂ tutto il mese con le riprese di una serie tv in tre puntate. (ldp)

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aestro Domenico Clapasson, direttore artistico del primo Concorso internazionale di composizione di musica sacra premio “David Maria Turoldoâ€?, davanti a questo evento sorge spontanea una curiositĂ : che cosa vi ha spinto ad organizzarlo? Una mancanza, un desiderio di approfondimento, o una sorta di riconoscimento postumo? Direi che sono presenti tutti questi motivi. Da una parte, infatti, c’è la volontĂ dell’associazione culturale “David Maria Turoldoâ€?, in collaborazione con i frati Servi di Maria dei conventi di Rovato, del priorato di Sant’Egidio, di San Carlo al Corso di Milano e della basilica delle Grazie di Udine, di onorare, ricordare e far conoscere l’opera culturale e religiosa di David Maria Turoldo. Dall’altra c’è l’obiettivo di diffondere un nuovo repertorio liturgico.

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un concorso diviso in tre categorie. La prima è dedicata specificamente al canto liturgico, per cui al compositore vengono chieste tre opere su testi di Turoldo selezionati dalla commissione, sia per assemblea e organo, sia per schola cantorum a tre voci. Le altre categorie sono riservate alle composizioni per coro a cappella e a quelle per coro e orchestra. Il concorso non ha limitazioni nÊ di età nÊ di nazionalità ; si tratta di un esperimento: vediamo se tutti insieme riusciamo a costruire qualcosa di nuovo. Un grande apporto viene della Cei insieme a molti enti locali e ai conservatori di Brescia, Milano, Udine e Bergamo. Come si struttura il concorso? Quali tempi e quale scaletta prevede? Le partiture andranno consegnate entro il 18 novembre, poi la giuria proclamerà i vincitori entro la fine del 2011. Le premiazioni, invece, si terranno il 16 giugno 2012. Il premio è di

22mila euro cui si aggiungerĂ la pubblicazione e l’esecuzione delle partiture che verranno distribuite sul territorio nazionale grazie alla Cei. Infine un premio speciale verrĂ consegnato a tutti e tre i vincitori dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Una manifestazione dai molti punti di forza, quale quello dominante? Sicuramente l’attenzione alla liturgia. Inoltre la maggior parte degli inviti è stata spedita agli studenti dei

conservatori. Questo perchĂŠ siamo convinti che dai giovani verranno le maggiori sorprese, data l’esigenza di rinnovamento che avvertono e la loro freschezza compositiva, sottoposta a minori compromessi. Infine, il concorso si rinnoverĂ con scadenza biennale ed entro il 2020 coprirĂ tutti i tempi dell’anno liturgico, per offrire alle parrochie un repertorio musicale rinnovato accessibile a tutti. Quest’anno per la prima edizione è stato scelto il tema della lode alla Vergine.

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Dopo la serata con Erri de Luca di sabato 23 luglio, intitolata “Montagna: teatro di guerra, teatro di paceâ€?, si concluderĂ il 7 agosto l’edizione 2011 di “Passi nella neveâ€?, la manifestazione, giunta ormai alla sua sesta edizione, che si prefigge lo scopo di ricordare e commemorare le vicende della Prima guerra mondiale. Domenica, infatti, si rinnoverĂ il tradizionale appuntamento al rifugio Bozzi in localitĂ Montozzo, per raggiungere il quale è necessario percorrere un lungo cammino sullo sfondo delle trincee della prima guerra mondiale e il silenzio quasi surreale della montagna nelle prime ore del mattino. La preparazione allo spettacolo diventa quindi parte dell’evento e si salderĂ con l’esibizione di Alessio

Boni che accompagnerĂ il pubblico in un viaggio alla scoperta della vita di quei giovani, rubati alle loro case e alle loro vite e portati al fronte. Lo farĂ portando in scena “Montagne in guerraâ€?, un testo preparato da Carla Bino ispirandosi a “La guerra nella montagneâ€? di Rudyard Kipling. Come tutte le edizioni precedenti di “Passi nella neveâ€?, anche quella di quest’anno sarĂ caratterizzata da una duplice attenzione: uno sguardo volto alle vicende che hanno coinvolto le montagne dell’Adamello, ma uno sguardo volto anche agli altri fronti italiani, alla ricerca di quegli elementi che legano vicende lontane tra loro, nel tempo o nello spazio, ma che mostrano tutte le sfaccettature della cruda realtĂ della guerra.

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Dopo l’inaugurazione di sabato 30 giugno prosegue ďŹ no a domenica 7 agosto “Immagin... artiâ€?, la mostra-mercato che per una settimana animerĂ Pescarzo, frazione di Capo di Ponte. Tema di quest’anno il “Viaggio in Italiaâ€?, non soltanto un viaggio in onore dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’unitĂ del Paese, ma anche un viaggio alla scoperta della vitalitĂ e della creativitĂ artigianale delle singole realtĂ locali e regionali. I visitatori

L’arte sbarca su You-tube e diventa accessibile anche ai profani grazie alle spiegazioni Paolo Bolpagni, critico d’arte bresciano. “Regola d’arteâ€?, cosĂŹ si chiama il canale da lui condotto e realizzato con la collaborazione di Simone Agnetti e Silvia Cascio: in video della durata di circa 3 minuti, con linguaggio semplice eppure molto curato, racconta l’arte e il suo signiďŹ cato, oltre a presentare grandi artisti come Matisse.

potranno quindi compiere un itinerario alla scoperta del caratteristico borgo medievale di Pescarzo, trasformato per l’occasione in un centro dell’arte e dell’artigianato con oltre 60 espositori. Nelle serate del ďŹ ne settimana inoltre sono previste le esibizioni musicali dei Cisalpipers venerdĂŹ 5 agosto e della Bedizzole marching band sabato 6, mentre la conclusione della manifestazione, domenica 6 agosto, sarĂ afďŹ data al gruppo rockabilly degli Idilliaci.

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ltimi botti per la stagione del festival “Tenera-menteâ€?, che ha come location l’anfiteatro del Vittoriale. Dal 3 luglio, quando il festival è stato inaugurato con lo spettacolo ideato da Daniele Cipriani con la presenza, tra gli altri, di Eleonora Abbagnato, prima ballerina dell’Opera di Parigi, sono stati molti gli eventi apprezzati da pubblico e critica, alcuni dei quali hanno fatto registrare il tutto esaurito. Ma la stagione non è finita. Sabato 6 agosto è la musica, tra improvvisazione e tradizione, a farla da

La chiusura del festival “Tener-a-menteâ€?, il 13 agosto, è ancora nel segno della danza classica con il Gran gala “Il cigno neroâ€?. Lo spettacolo, ideato da Daniele Cipriani (intervistato per il Gala di apertura in esclusiva da “Voceâ€? sul numero 26), ha come protagonisti Maxim Beloserkovsky e Irina Dvorovenko, ballerini dell’American ballet theatre, e Megan Fairchild e Sebastien Marcovici del New York City Ballet. Saranno proposti alcuni estratti dal balletto originale con il famoso divertissement del secondo atto, uno dei passaggi piĂš celebri della produzione di Tchaikovsky. Non solo danza classica. Per l’occasione sarĂ presente anche Benjamin Millepied, il coreo-

grafo del film “Black Swanâ€?, che presenterĂ con i principals del New York city ballet, la sua creazione “Closerâ€?; dalla tecnica classica la coreografia si snoderĂ in uno stile neoclassico contemporaneo. Prezzi del biglietto da 22 e 26 euro (a cui aggiungere la prevendita). Info: anfiteatrodelvittoriale.it.

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padrona con l’esibizione del compositore e trombettista tedesco Markus Stockausen che dirigerĂ l’Orchestra d’archi italiana, nata nel 1994. Stockhausen, che ha dalla sua oltre 50 cd con le etichette piĂš prestigiose, è spesso ospite nelle sedi sacre della musica e dello spettacolo da “La Scalaâ€? di Milano alla “Royal Opera Houseâ€? di Londra. Sabato 6 agosto dirigerĂ l’Orchestra d’archi italiana conducendo il pubblico in un percorso nella musica classica di sua composizione, alternata a due brani di Mozart: “Eine kleine Nachtmusiikâ€? e “Divertimento per archiâ€?. Prezzi dei biglietti a parti-

re 22 fino a 34 euro (a cui aggiungere la prevendita). La musica lascia il posto alla danza, ma una danza acrobatica che illumina: “Lightâ€? di Kataklò athletic dance theatre. La compagnia di danza formata da atleti di livello olimpionico e specializzata nella creazione di grandi eventi esclusivi come la cerimonia di apertura dei Giochi olimpici di Torino proporrĂ uno spettacolo corale con un crescendo di evoluzioni e coreografie e destrezze acrobatiche scolpite da giochi di luce, “Lightâ€? appunto. Prezzi 22 euro e 26 euro (a cui aggiungere la prevendita).

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Sergio, lo spastico che era arrabbiato col buon Dio. A cui mia mamma dava sempre il grappino tenendogli il mento. Sergio, che aveva una grande intelligenza e che chiedeva: “Ma se Dio esiste, perchĂŠ mi ha fatto cosĂŹ?â€?. L’ultima parola che ha detto di fronte ai giovani è stata: “Vado in un posto

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on Virginio Colmegna nasce a Saronno il 1° agosto 1945. Dal 1969 al 1976 è viceparroco nella parrocchia di Santa Maria del Buon Consiglio, alla Bovisa, periferia di Milano, nel cuore di un insediamento industriale storico. “Il disagio sociale e la voglia di riscatto che vi trovavo mettevano in luce il mio desiderio di giustizia e mi facevano sentire doppiamente a casaâ€?, scrive, ricordando quell’esperienza, don Virginio in “Non solo per me. Vita di un uomo al servizio degli altriâ€?, il libro che ha pubblicato quest’anno. Dopo vari impegni pastorali in altre parrocchie, nel 1993, il cardinale Carlo Maria Martini lo chiama a dirigere la Caritas Ambrosiana. Nel 2001, gli affida la realizzazione della Casa della CaritĂ , di cui è tuttora presidente. La Barona, luogo della prima parrocchia, e Casa della CaritĂ , l’ultima opera. In mezzo, un viaggio singolare dentro il

disagio. Tra la “giustiziaâ€? della Bovisa e “la caritĂ â€? di via Brambilla, nessuna divaricazione, ma un’intuizione di don Virginio: “la persona fragile è affare di tuttiâ€?, che è sintesi e guida di un intenso cammino. Ăˆ il 15 gennaio del 1960. C’è un quattordicenne “che cammina pesante‌â€?. Chi è, don Virginio, quel ragazzo, animato da un’inquietudine che segna l’inizio di un’intensa chiamata? Il cammino vocazionale è stato un percorso di normalitĂ . Per me l’oratorio era la base di tutto. I miei genitori vivevano una grande semplicitĂ , mia mamma operaia, mio papĂ invalido. Dentro un contesto, la cittĂ di Saronno, ricco di tradizioni religiose. Ho lasciato la scuola, l’istituto tecnico, per andare in Seminario. In animo, quell’idea di fare il prete che sta a disposizione. Nell’ingenuitĂ adolescenziale, forse, ma anche nel rigore di un impegno forte.

Che cosa hanno significato i suoi sette anni di parrocchia alla Bovisa? Sono stati gli anni turbolenti. C’è stato lo spirito del Sessantotto. C’è stata la voglia di cambiamento carica di ideologia. Ecco, lĂŹ, mi sono messo in mezzo. La dimensione della preghiera e la presenza dei miei genitori che mi accompagnavano, mi hanno permesso di avere sempre, comunque, la misura delle cose e di orientarmi. La strada era quella di ascoltare, di stare al loro passo. C’era tutto quel terreno di lievitazione evangelica: i poveri hanno una loro identitĂ che va rispettata e salvata. Credo che ci sia sempre stato il dono dei poveri, dei fragili, dei vulnerabili. Ci sono le storie delle persone che apparentemente non contano nulla, eppure hanno cambiato la mia vita. Sono debitore a loro. C’è il desiderio di Infinito, e sta proprio dentro la capacitĂ di ascoltare le persone. Per me è stato

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più bello, e là vi aspetterò correndo”. E tante altre storie belle, brutte, cariche di sofferenza dei poveri, dello stare con loro. Avere una capacità contemplativa significa proprio leggere dentro il linguaggio nascosto, quello della fede in ricerca, interrogata, inquieta. Che però parla con quei volti, con quelle storie. Lei ha ricordato una frase che il card. Montini scrisse nel 1960: “Qualcosa di profetico corre nell’atmosfera del nostro tempo”. Quanto è vivo, e in che modo, di quello spirito? C’è una profezia, fatta dallo Spirito, che ti porta dove tu non sai. Dentro un contesto di secolarizzazione, di trasformazione, c’è ancora la volon-

tà di immettere energie nuove. È, ed è stata, la profezia di una Chiesa che sta ai crocicchi delle strade, che coglie i mutamenti, che si converte sempre. Per annunciare, bisogna essere capaci di lasciarsi cambiare. Ora siamo nel decennio della sfida educativa. Educare alla complessità, credo sia importante. Gli stili di vita sono diversi. Avverto un grande bisogno di dare la felicità del vivere evangelicamente, che è la gioia che nasce dal creare legami. In un periodo in cui i diritti vengono affermati sempre più come espansione quasi illimitata della propria libertà, noi dobbiamo dire che la libertà cresce se maturano i legami. La Casa della carità edificata con due cantieri: quello operativo di via Brambilla e quello riflessivo in sede Caritas. Teoria e prassi, parole e opere… Casa della Carità è l’operatività della quotidianità, dell’accoglienza. Ogni volto porta dentro una storia: la dobbiamo raccogliere, sedimentare in noi e farla diventare una strategia di pensiero. Non si potrebbe fare ospitalità senza pensare. Non soltanto da un punto di vista professionale, delle competenze. È una competenza del senso, della produzione di senso, che circola, e quella deve essere percepita, raccolta. Deve essere raccontata. Qualche volta va custodita, avvertita, cercata. Va seminata. Soprattutto con i giovani. Perché, come lei ha detto, ai poveri va data la parte migliore di noi? Quello è il grande valore: la dignità nella povertà. Ai poveri va data la parte migliore di noi, va data proprio l’eccellenza. Che è la dignità. La dignità e la bellezza. Abbiamo costruito un legame con i poveri. La povertà, quando segnala ingiustizia, non va accolta: va combattuta. I poveri vanno accolti…

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DQQL GL 0WY IUD PXVLFD H LGROL GL PDVVD Mtv compie trent’anni. Era il 1° agosto 1981 quando la voce di John Lack, cofondatore dell’emittente, diede il via al piĂš importante canale musicale della storia della televisione pronunciando le parole “Ladies and gentlemen, rock and rollâ€?. Da quel giorno il marchio Mtv è sinonimo di musica in tutti e cinque i continenti: negli anni il canale newyorkese si è moltiplicato in decine di emittenti che parlano tutte le lingue del mondo, e che vivono autonomamente promuovendo la musica locale e internazionale. Per comprendere meglio la sua espansione, si stima che in occasione di alcuni concerti trasmessi in mondovisione

Mtv abbia raggiunto picchi di ascolto di due miliardi di telespettatori per ogni singolo evento. Una superpotenza mediatica che ha invaso ovviamente anche l’Italia, nel 1997. Prima solo su satellite, poi ospitata da ReteA, inďŹ ne acquistata dal gruppo Telecom Italia Media che l’ha posizionata sulle frequenze un tempo occupate dalla mitica VideoMusic (emittente di Lucca, la prima tv musicale europea della storia.) Mtv si è fatta spazio attraverso la concorrenza dei network di tutto il mondo, ha sfruttato la gallina dalle uova d’oro che tutti gli impresari televisivi vorrebbero avere sotto il letto: la mu-

sica, qualsiasi essa sia. Nella televisione infatti non importa quali siano i generi musicali che si vogliono promuovere. Che siano tutti o solo alcuni, magari sempre gli stessi, ciò che conta è lo spettacolo. Il segreto sta nel modo in cui si confeziona il contenuto, bello o brutto che sia. Mtv ha puntato molto sull’aspetto esteriore della musica, sviluppando all’estremo il concetto di idolo musicale, di rockstar; si è concentrata sulle folle impazzite per il personaggio di turno, sulle code ai botteghini per vedere il concerto della vita, sulle camerette tappezzate di poster e ritagli di giornale. Ha preso tutto questo e lo ha in-

serito nella macchina televisiva, che ha ampliďŹ cato e distorto tutto ďŹ no alle estreme conseguenze. E’ molto indicativo che il primo videoclip trasmesso trent’anni fa da Mtv si intitolasse “Video Killed the Radio Starâ€? (la tv ha ucciso la star della radio). Fu un’ironica dichiarazione di intenti: cancellare l’idea di musica cosĂŹ come era stata vissuta ďŹ no ad allora, e appropriarsene per renderla multidimensionale, esasperata, non-stop, proiettata verso il sole dello spettacolo puro. Plasmare idoli per le masse e quindi allo stesso tempo distruggerli, poichĂŠ resi irraggiungibili e di conse-

guenza irreali, vivi solo nei sogni del pubblico. Creare domanda per offrire soluzioni, ecco la maestria della televisione. Questo mezzo di comunicazione, impadronendosi dell’ereditĂ della radio, ha cambiato per sempre l’industria musicale. A volte in meglio, a volte in peggio. A volte, rendendo piĂš piacevole una serata sul divano, a volte, distruggendo la vita pubblica e privata di un cantante. Il testo della canzone sopracitata si rivolge alla star della radio e le dice: “Pictures came and broke your heartâ€?, “le immagini sono arrivate e hanno spezzato il tuo cuoreâ€?‌


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ue festival del cinema italiano importanti si sono ormai conclusi. Il 21 luglio ha chiuso i battenti con successo la 48ÂŞ edizione del Giffoni film festival, cinema per ragazzi. Tanti i vincitori, come tante le categorie e poi le numerose anteprime di film per ragazzi e famifglie che riempiranno le sale dei mesi estivi. “Un Festival – spiega soddisfatto il direttore Claudio Gubitosi − iniziato e chiuso con due anteprime straordinarie, quella del secondo capitolo di ‘Harry Potter e i doni della morte’, record di incassi in tutto il mondo, e ‘Grease’ in versione sing-a-long (che permette agli spettatori di cantare insieme agli attori, un po’ come il karaoke, ndr.)â€?. Successo archiviato e sguardo giĂ al futuro. Archiviata domenica 31 luglio anche la quarta edizione del “Fiuggi family festivalâ€?. Il trionfatore è stato “Ways to live foreverâ€? di Gustvo Ron; al centro della pellicola l’undicenne Sam, malato terminale di leucemia. Durante una lezione privata decide di scrivere il libro della sua vita, in cui raccontare fatti, storie desideri e tutte le domande sulla vita e sulla morte che gli frullano in testa. Ma Sam non si vuole arrendere e nel libro mette una lista di cose da fare prima di morire.

Anche a Fiuggi si sono viste anteprime importanti che riempiranno le sale nei porssimi mesi come “I puffiâ€?. Il “Fiuggi family festivalâ€? ha anche un premio “pro lifeâ€? che, assieme al Movimento per la vita, assegnerĂ al Festival di Venezia. Nel 2010 fu assegnato a “L’amore buioâ€? di Antonio Capuano. Proprio il festival del Lido è uno degli appuntamenti piĂš attesi dalla macchina cinematografica internazionale, in grado di offrire, tra le varie categorie in gara, molti prodotti di qualitĂ che andranno in scena nei mesi successivi. Dei giorni scorsi la conferenza stampa che ha presentato l’intero programma e l’elenco dei film presenti. “Tutte le opere della selezione ufficiale sono in prima mondiale, è la prima volta che accade nella storiaâ€? ha detto il direttore artistico Marco Muller. I titoli sono 65 tra i 22 lungometraggi in concorso, 19 fuori con-

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corso e 24 in Orizzonti. In concorso sono tre gli italiani: Cristina Comencini con “Quando la notteâ€? (Claudia Pandolfi e Filippo Timi), Emanuele Crialese con “Terrafermaâ€? (Donatella Finocchiaro e Giuseppe Fiorello) e Gipi con “L’ultimo terrestreâ€?. Apertura il 31 agosto con il film di Clooney “Le idi di marzoâ€?(tra gli interpreti Ryan Gosling, Philip Seymour Hoffman, Paul Giamatti, Marisa Tomei e Eva Rachel Wood). In concorso anche David Cronenberg con “A dangerous methodâ€? (con Keira Knightley, Viggo Mortensen e Vincent Cassel), Roman Polanski con “Carnageâ€? (Jodie Foster, Kate Winslet, Christoph Waltz). Sul tappeto rosso anche altri volti noti come Sam Worthington, Colin Firth, Tom Hardy, Matthew McConaughey, Monica Bellucci, Mia Farrow. Si attendono Ermanno Olmi, Marco Bellocchio, Jude Law, Matt Damon, Gwynet Paltrow e Madonna. Molti altri e molto altro dal 31 agosto a 10 settembre con molte star anche nostrane per la sezione “Controcampo italianoâ€? che lo scorso anno vide trionfare “Venti sigaretteâ€? di Aureliano Amadei. La madrina della 68ÂŞ edizione sarĂ l’attrice Vittoria Puccini. In programma la consegna del Leone d’oro alla carriera a Marco Bellocchio. La giuria sarĂ guidata dal regista Darren Aronofsky.

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La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha perfezionato nei giorni scorsi a Milano un contratto da 200 milioni con Finlombarda, finanziaria della Regione Lombardia, per il finanziamento delle piccole e medie imprese regionali. Alla cerimonia di firma erano presenti per la Bei il Vicepresidente Dario Scannapieco, responsabile per le operazioni in Italia, Malta e Balcani Occidentali e il Presidente Roberto Formigoni per la Regione. Nel dettaglio, i

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prestiti Bei potranno finanziare il fabbisogno permanente di capitale circolante, l’acquisto di beni materiali e l’investimento su beni immateriali fino a un importo massimo per ciascun progetto di 12,5 milioni di euro. Per la sua flessibilità , il prestito consentirà di finanziare anche altre tipologie di fabbisogni delle pmi lombarde. Destinatarie saranno le aziende con meno di 250 dipendenti, come vuole la definizione europea di impresa piccola o media, che potranno

beneficiare delle condizioni vantaggiose della raccolta Bei, le cui emissioni hanno il rating di tripla A delle tre agenzie di rating internazionali. Questa nuova operazione rappresenta la seconda tranche di un prestito totale alla Regione di 530 milioni, la cui prima parte di 330 milioni, firmata nel dicembre 2009, era dedicata al co-finanziamento di infrastrutture regionali nell’ambito del Piano operativo regionale per il periodo 2007-2013.

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prescindere da come finirĂ il braccio di ferro tra il presidente Barack Obama e il Congresso americano a maggioranza repubblicana sull’innalzamento del tetto del debito pubblico (un accordo è stato alla fine raggiunto), il mondo ha capito in tutta la sua chiarezza che la prima potenza mondiale è sommersa dai debiti. E farĂ fatica a ripagarli. Non solo gli Usa: l’intero Occidente vive al di sopra delle proprie possibilitĂ . C’è chi è poco indebitato (Germania), chi molto (Italia, Gran Bretagna, Francia, Belgio), chi moltissimo e non sa come farvi fronte: Grecia, Portogallo, Cipro, Irlanda e fors’anche la Spagna. Gli Stati Uniti hanno un colossale debito pubblico, che ha raggiunto l’astronomica cifra di 14mila 300 miliardi di dollari. E per legge non la può superare, se il Congresso non aumenta il tetto massimo. Si parla di ulteriori 2mila miliardi, da compensare con altrettanti tagli alla

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una recessione epocale le economie occidentali si sono indebitate fino al collo: salvando banche, nazionalizzando aziende, finanziando i sistemi di welfare, o letteralmente stampando carta moneta in piĂš, come hanno fatto gli Usa. Peccato che questo colossale indebitamento, che ha salvato l’Occidente dal patatrac, non è poi riuscito a innescare una ripresa economica. I consumi occidentali sono molto guardinghi; quelli cinesi o indiani ancora del tutto insufficienti per trainare l’economia mondiale. Insomma gli Usa non riescono a creare quella ricchezza aggiuntiva che permetterebbe loro di cominciare a rimborsare il debito. Nemmeno l’Italia ci riesce, e infatti il Paese ricorre a frequenti “manovreâ€? che strizzano le tasche dei contribuenti per tenere a freno la colossale montagna del debito pubblico nazionale. Nella stessa situazione ora si trova Obama. I suoi Democratici sarebbero piĂš propensi ad alzare le tasse soprattutto ai piĂš

ricchi. I Repubblicani dal canto loro propongono decisi tagli alla spesa pubblica. Faranno un po’ l’uno, un po’ l’altro. Ma dovranno essere convincenti, perchĂŠ il problema vero per gli Usa è quello di perdere la faccia, il volto della superpotenza inscalfibile, della garanzia ultima della finanza mondiale, della solvibilitĂ sicura. Convincere le agenzie di rating che giudicano la qualitĂ dei debiti pubblici che quello americano gode ancora della massima fiducia.

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Si è tenuto il 29 luglio scorso presso il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali l’atteso tavolo suinicolo nazionale. All’ordine del giorno dell’importante momento di confronto la definizione delle linee attuative del piano di settore della filiera suinicola. Il tema era di quelli particolarmenre avvertiti, anche per ricadute che, nel bene e nel male, poteva avere su un comparto da tempo alle prese con problemi significativi. “Come abbiamo avuto modo di ribadire in occasione della manifestazione di Coldiretti davanti a piazza Affari a Milano – sono considerazioni del presidente di Coldiretti Brescia Ettore Prandini e del suo vice Andrea Cristini - occorre affrontare con decisione le distor-

sioni della filiera, che sono favorite nella mancanza di trasparenza sull’origine della carne di maiale e dei salumi, che danneggia allevatori e consumatori�. “Salutiamo con soddisfazione – hanno continuato Prandini e Cristini – il fatto che il Ministero ha condiviso e accolto tutte le proposte avanzate da Coldiretti: sette punti elaborati in questi mesi di continuo confronto con le imprese agricole associate, che ha permesso di individuare le azioni da mettere in campo nel breve, medio e lungo periodo e giudicate irrinunciabili per poter risollevare le sorti del settore e ridare reddito alle imprese suinicole. Adesso diventa importante accelerare sui tempi di approvazione e applicazione.�

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“Noi ci crediamo, e tu?â€? è lo slogan della campagna abbonamenti della Centrale del Latte Basket Brescia Leonessa per la stagione 2011/2012 al ritorno dopo anni in Lega 2 tra i professionisti. La societĂ , che sta continuando la campagna di rafforzamento e organizzazione della squadra e dello staff, ha deciso una campagna abbonamenti finalizzata a fornire ai tifosi bresciani la piĂš ampia gamma di scelte inserendo nell’offerta un nuovo settore numerato a prezzi

concorrenziali. e un pacchetto per nuclei familiari composti da due adulti e un minore di 16 anni. I prezzi degli abbonamenti: 420 euro parterre, 360 euro tribuna rossa numerata (per entrambi escluso ridotto e famiglia), 240 euro tribuna verde numerata (120 ridotto e 480 famiglia), 180 euro gradinata numerata (100 ridotto e 370 famiglia) e 120 euro per gradinata e curva (60 ridotto e 240 famiglia). Un biglietto da 35 a 10 euro. Info: www.basketbrescialeonessa.it

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pionato, quindi ogni gara sarĂ difficile. La Serie B 2011-2012 si completa con Albinoleffe, Modena, Grosseto, Verona H., Gubbio, Juve Stabia, Ascoli, Nocerina, Padova, Pescara, Crotone, Sassuolo, Cittadella, Varese e Vicenza. In attesa del calcio d’agosto che conta, quello di luglio e di questi giorni sta dando indicazioni sul volto che avrĂ la squadra agli ordini di Beppe Scienza. Un tassello alla volta, il tutto si sta sistemando, anche se il Brescia “Lavori in corsoâ€?, probabilmente comincerĂ le competizioni ufficiali, come molti altri del resto, con una squadra che non sarĂ ancora quella definitiva. Trattative aperte per molti: Kone, Caracciolo, Martinez, Mareco... A livello personale soddisfazione per Berardi convocato nella nazionale maggiore elvetica per la partita di mercoledĂŹ 10 contro il Liechtenstein. Convocazione anche per Cordova nel Cile per l’amichevole con la Francia e per Kone convocato dalla Grecia per la partita contro la Bosnia Erzegovina entrambe il 10 agosto.

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si avviano a essere nuovi protagonisti del nuoto mondiale. Suggestive ed efďŹ caci le riprese: al tradizionale punto di vista laterale delle gare di velocitĂ , si sono aggiunti quello frontale con i primi piani dei nuotatori, quello aereo con che chiariva anche lo sforzo agonistico, quello da dentro la vasca che mostrava la precisione dei movimenti subacquei. Analoga moltiplicazione degli angoli di ripresa si è avuta nelle gare dei tufďŹ , nel nuoto sincronizzato

e nella pallanuoto, per la gioia dei nostri occhi sempre piĂš curiosi e sempre meno disposti ad accontentarsi delle immagini tradizionali. Anche il gossip è stato ridimensionato. A parte le parole di Marin, la liaison fra la Pellegrini e Magnini ha trovato eco limitata in tv, che ha giocato la sua forza di impatto piĂš sulle immagini in movimento che sulle parole e questo ha permesso di concentrare l’attenzione sulle prestazioni sportive.

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na volta si diceva: tanto è calcio d’agosto... vedremo con l’inizio delle partite di settembre. Una volta, ora il calcio d’agosto conta. La Supercoppa Italiana tra Milan e Inter si gioca in agosto; la Coppa Italia, tanto bistrattata in passato e da qualche anno invece tornata ad accendere l’interesse, comincia il 7 agosto; i campionati di Serie B e di A iniziano rispettivamente il 27 e il 28 agosto. Il Brescia, che in settimana ha ufficializzato il trasferimento di Alessandro Diamanti (in comproprietĂ ) al Bologna, concluderĂ il proprio ritiro il 7 agosto a Storo per poi portarsi a Desenzano dove disputerĂ un amichevole con l’Albinoleffe (ingresso 6 euro), per iniziare a respirare aria di campionato. Il 10 agosto gli uomini guidati da Beppe Scienza, giocheranno un’altra amichevole, questa volta con la Feralpi Salò (reduce dalla partita di Coppa Italia il 7 agosto contro il Taranto, cosĂŹ come l’altra bresciana, il Lumezzane contro la Pro Patria). Dopo questa si comincia davvero a fare sul serio con la Coppa Italia: il 14 agosto le Rondinelle giocheranno in casa, nel secondo turno a eliminazione diretta, contro la vincente tra Latina e L’Aquila. Il cammino della Coppa Italia potrebbe rivelarsi, strada facendo, l’unica occasione per respirare l’aria di Serie A, cosĂŹ presto e amaramen-

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te abbandonata la scorsa stagione. Sul cammino delle rondinelle, se vincenti, il Catania (21 agosto); in caso di vittoria potrebbero poi incontrare il Novara (se vittorioso nelle propria partita) e, nelle migliori delle ipotesi, il Milan negli ottavi di finale. Per tornare ancora al calcio d’agosto il 27 il Brescia comincia il campionato 20112012 in casa contro il Vicenza, seguito subito da un turno infrasettimanale,

martedĂŹ 30, fuori casa contro la Nocerina. Non sarĂ un campionato facile: in serie B ci sono Empoli (4 settembre in casa), Torino (17 settembre fuori casa), Reggina (29 ottobre in casa), Sampdoria (5 novembre in casa), Bari (10 dicembre in casa) e Livorno (17 dicembre fuori casa). Ma gli avversari non finiscono qui: ci sono squadre che da anni fanno bene in Serie B o che ovviamente vogliono onorare il cam-

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1RQ VROR )HGHULFD Lo sfogo di Luca Marin, ex ďŹ danzato ufďŹ ciale di Federica Pellegrini (nella foto), in diretta televisiva nell’ultimo giorno dei Campionati mondiali di nuoto a Shanghai non ha reso giustizia a due settimane di gare interessanti e spettacolari, in onda quasi continuativamente su Raisport e su RaiTre. Per la squadra degli azzurri il bottino di medaglie è stato interessante, anche se i tempi d’oro del nuoto tricolore sono lontani; ma gli acuti delle Pel-

legrini e della nazionale di Pallanuoto, oltre alle medaglie d’argento e di bronzo che hanno completato la serie, sono stati adeguatamente sottolineati da commenti, riprese, interviste e approfondimenti che hanno consentito di apprezzarne ancora di piÚ il valore. Oltre alle soddisfazioni nostrane, la diretta televisiva ha permesso di conoscere il dettaglio dei gesti tecnici degli atleti impegnati nelle diverse discipline e di scoprire nuovi volti che


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con un’invasione di 400 bambini in ciascuna occasione. Il copione organizzativo sarĂ replicato anche nella prossima stagione, con un’interessante novitĂ che consiste nell’estendere la proposta polisportiva anche ai genitori e agli accompagnatori presenti, coinvolgendoli nei giochi e nelle sďŹ de organizzate dagli animatori. Un modo in piĂš per rendere la festa davvero totale e per unire grandi e piccoli nel segno del divertimento e della passione per lo sport.

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l Csi Brescia è pronto a rimettersi in moto. La sede provinciale di via Chiusure riaprirĂ i battenti nella mattinata di martedĂŹ 23 agosto. A seguire sarĂ la volta dei comitati zonali sparsi su tutto il territorio bresciano. SarĂ la Benacense la prima zona ad accogliere dirigenti e addetti ai lavori in vista della stagione 2011/2012. Il circuito delle riunioni, infatti, prenderĂ il via a Centenaro proprio nella serata di martedĂŹ. Il giorno successivo toccherĂ a Sebino-Franciacorta, che ospiterĂ le societĂ alla Casa del giovane di Villa Pedergnano. La prima settimana di incontri si chiuderĂ , infine, con l’appuntamento di venerdĂŹ a Gardone Valtrompia. L’ultimo lunedĂŹ di agosto sarĂ poi il turno di Brescia Hinterland e Leno che incontreranno le societĂ rispettivamente negli oratori della Badia e della comunitĂ bassaiola.

Valsabbia e Valverde riuniranno le proprie realtà sportive martedÏ 30 all’oratorio di Sabbio Chiese e a quello di Nuvolera, mentre a completare il quadro ci penserà la Bassa occidentale che mercoledÏ 31 radunerà le soccietà a Cossirano di Trenzano. Tutti gli incontri in programma avranno inizio alle 20.30. La fase di precampionato, in vista della stagione 2011-2012, sarà caratterizzata anche dalle riunioni preparatorie che si svolgeranno nella sede provinciale di via Chiu-

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calcistica del polisportivo, alle ore 20.30. Stesso orario martedĂŹ 13 per la ginnastica artistica mentre atletica leggera, corsa campestre e corsa su strada saranno presentate nel pomeriggio di sabato 17 alle 15. Il polisportivo, con l’eccezione del calcio di cui giĂ si è detto, chiuderĂ il cerchio la settimana successiva, per la precisione sabato 24, con pallavolo alle 16.30 e basket alle 17. Sci e ciclismo possono attendere l’approssimarsi della stagione invernale. Gli amanti della neve, infatti, si incontreranno l’1 ottobre, quelli delle due ruote invece il 7 novembre.

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l giro parte da Cividate Camuno, la capitale di Camuni che conserva resti relativi alla conquista romana, avvenuta nel 16 a.C. Fondamenta del teatro e dell’anfiteatro sono affiorati dagli scavi, oggi visibili nell’area archeologica, mentre merita una visita il Museo nazionale archeologico della Valle Camonica: nelle sale sono conservati diversi manufatti tra cui la maestosa statua di Minerva, protettrice del tempio di Breno, e un curioso oscillum di pietra, forse un porta fortuna del I secolo d.C. Salendo la valle e procedendo nel nostro viaggio nel tempo, incontriamo Breno, dominata dal maestoso castello medievale, inaugurato lo scorso 17 luglio dopo pazienti lavori di restauro. La costruzione che oggi possiamo ammirare non è un unico fabbricato, bensĂŹ è il frutto di fortificazioni di epoche diverse, messe in opera dal XII al XVI secolo. Il castello era dotato di una chiesetta, dedicata a San Michele, e di torri di avvistamento, mentre attualmente si trova una sezione distaccata del

Museo Camuno (che ha sede nel Palazzo della Cultura) che testimonia le diverse e complesse fasi costruttive della fortificazione. In paese è possibile fermarsi per una visita presso la seicentesca parrocchiale di San Salvatore, che spicca sull’abitato per il suo aspetto barocco e conserva importanti dipinti quali una Sacra conversazione del Romanino, una tela del Moretto raffigurante Santa Maria e Sant’Anna e un Compianto ligneo di Beniamino Simoni. Parte della celebre Via Crucis di Cerveno, la scultura non venne mai consegnata dall’artista a causa dei dissapori con i committenti. Ăˆ proprio presso il Santuario della Via Crucis a Cerveno che fa tappa il nostro itinerario. Straorinario esempio di religiositĂ popolare sull’esempio dei Sacri Monti lombardi, il santuario è composto da una scalinata con 14 cappelle con gruppi lignei rappresentanti le stazioni della Via Crucis. Le 198 statue sono opera di Beniamino Simoni (1752-64) e di Donato e Grazioso Fantoni. I personaggi rappresentati dal Simoni colpiscono per il grande realismo, per la

gestualitĂ drammatica e l’asprezza dei volti, che sembrano presi dalla gente di queste montagne. Dopo un santuario, siamo pronti a risalire la valle ed immergerci di nuovo nel fascino medievale di altri due suggestivi luoghi della fede. A Cemmo, si erge sulla nuda roccia la pieve di San Siro, con la sua severa struttura romanica a tre absidi. L’ingresso, posto a sud, presenta un interessante portale ricco di personaggi ed animali fantastici, mentre a guardia della porta stanno un leone e un agnello. L’interno a tre navate è scandito dalle bianche colonne in marmo di Vezza. A Capo di Ponte, sulla riva sinistra dell’Oglio, è possibile ammirare un altro capolavoro dell’architettura romanica: il Monastero di San Salvatore, con tre absidi e una torre centrale, è un bell’esempio di stile borgognone. All’interno i capitelli che scandiscono le tre navate presentano curiose figure quali animali, sirene, ippogrifi e rapaci, simboli dell’eterna lotta del bene contro il male. Per visitare le chiese, contattare la Pro Loco al numero 036442080.

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Esperienza da Calvisano: la “Locomotiva dei ragazziâ€? Egr. direttore, è giunta al suo capolinea la “Locomotiva dei ragazzi 2011â€? delle Acli di Calvisano che quest’anno, in veste tricolore, ha ospitato piĂš di 60 bambini. Tre sono state le settimane di servizio: dal 27 giugno al 15 luglio da lunedĂŹ a venerdĂŹ , tutte le mattine, presso i locali della stazione ferroviaria di Calvisano. L’attenzione alla cura dei compiti estivi, supporto che si sta rivelando prezioso per le famiglie lavoratrici del territorio, è stata accompagnata da laboratori di creativitĂ suddivisi in tre originali vagoni: natura, arte e cucina. Educatori ed esperti si sono alternati presentando esperienze innovative, capaci di suscitare la curiositĂ di bambini desiderosi di apprendere facendo. Fiore all’occhiello di questo progetto è stato il connubio tra generazioni: bambini, educatori e nonni volontari hanno animato le calde mattinate di luglio lungo i binari, attirando l’attenzione di passeggeri e pendolari. Persino i macchinisti delle littorine della linea Brescia-Parma hanno apprezzato la vivace presenza dei bambini, salutando simpaticamente i piccoli utenti con il fischio del treno, quasi fosse anch’esso parte integrante dell’esperienza. Nel vagone della natura grande impatto ha avuto l’orto didattico curato durante l’anno scolastico dai volontari Acli e da alcune classi della scuola primaria di Calvisano con i rispettivi insegnanti. Il vagone verde ha dato ai bambini l’occasione di apprendere i principali accorgimenti per la semina e la coltivazione delle verdure autoctone, ha introdotto i piccoli ospiti alla scoper-

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ta della personalitĂ delle piante e ha proposto l’incontro con un’erborista esperta che ha preparato centrifughe di frutta e verdura presentandone proprietĂ e benefici. Inoltre una passeggiata in un parco alla scoperta delle piante del territorio alla presenza di un vivaista ha dato l’input per un concorso fotografico. Il “vagone biancoâ€? dell’arte è stato colorato da una serie di atelier predisposti da educatori e artisti. Canto, danza, arti figurative sono state presentate ai bambini nel tentativo di valorizzare la ricchezza culturale italiana, mantenendo un clima di piacevolezza e divertimento. L’ultimo “vagone rossoâ€? è stato quello della cucina tricolore, con professionisti del settore che hanno generosamente messo a disposizione dei bambini competenze e trucchi del mestiere, divertendo e appassionando i giovani cuochi. I personaggi che hanno dato vita all’ unitĂ d’Italia , da Cavour a Mazzini a Garibaldi al re di Savoia sono stati le guide simboliche in un viaggio tra i sapori del nostro Bel Pese con ricette di pesce, focacce e pesto, frutta e dolci. Uno degli obiettivi che il Circolo Acli di Calvisano ha voluto promuovere attraverso la “Locomotiva dei ragazziâ€? è stato il valore del lavoro vissuto con serietĂ , entusiasmo e spirito d’iniziativa, doti necessarie per affrontare un percorso di studio o una professione futura in un tempo certamente non facile. I professionisti, i commercianti, le aziende sponsor, i volontari e tutta la comunitĂ che ha collaborato al progetto estivo delle Acli ha dimostrato di voler investire con speranza ed entusiasmo nelle giovani generazioni, mostrando ciò che di bello la nostra terra ha e ci mette a disposizione e quante risorse possia-

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mo attivare per migliorare nel nostro piccolo una realtĂ che troppo spesso ci appare oscura e difficile. Giuliana Fiini

Per una scuola nuova Egr. direttore, la grande rivoluzione del 1968 è durata circa tre decenni e ha rovinato generazioni di giovani con un degrado intellettuale che ci ha collocato all’ultimo posto tra tutti i Paesi europei. Le innovazioni promesse dall’autonomia e dalle riforme allora prospettate sono andate verso una diversa burocratizzazione, un presunto rapporto oggettivo che non valuta il complesso della formazione del ragazzo, ma i suoi standard di apprendimento, poichĂŠ il dialogo viene sostituito dal test della verifica, in un modello all’americana che rischia la chiusura e la demotivazione del rapporto tra docente e l’alunno. I ragazzi debbono capire che la scuola, prima che un dovere, è uno straordinario e irripetibile investimento sulla vita. Trasformarla in un parcheggio è un imbroglio per tutti. Ho sempre creduto che il compito della scuola fosse di guidare l’adolescente nella formazione e nella crescita della sua personalitĂ , aiutandoli a risolvere i problemi della loro etĂ . Si parla troppo di severe selezioni, ma quali selezioni? Infatti essa è stata ridotta da affrettate riforme, dettate spesso da pura demagogia, ad un prolungamento dell’etĂ scolastica infantile: direttori didattici e presidi, maestri e prof. ridotti a fare i baby sitter e gli assistenti sociali per quasi tutto il giorno. Molti insegnanti per quieto vivere si dichiarano soddisfatti di tale situazione, sostenendo che la scuola

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deve educare piuttosto che insegnare nozioni e abdicando cosĂŹ alla loro funzione principale. Fanno da controcampo i genitori, soddisfatti pure loro, sentendosi sollevati da molte responsabilitĂ educative trascurando anch’essi alla loro funzione principale. Gli insegnanti debbono riflettere su questa nuova indifferenza, sulla possibilitĂ di giungere a motivare, senza grandi risultati, ragazzi incerti e in crisi di identitĂ : “Poveri giovani, non possono prevedere, programmare, e cosĂŹ non sanno cosa fare da grandiâ€?. Non eravamo la generazione dei genitori emancipati, genitori amici dei figli che parlano di tutto? Invece abbiamo costruito questo presente: la solitudine di tanti adolescenti, figli di girandole di nonne, badanti o baby sitter, che non hanno avuto nessuno cui confidare i propri problemi. E nessuno, soprattutto, che avesse la sensibilitĂ per capirli, nĂŠ la famiglia, nĂŠ tanto meno la scuola, nĂŠ la altra struttura che le nostre cittĂ neanche percepiscono. Ăˆ esagerato dire che abbiamo fallito? Genitori ottusi, studenti indifferenti, insegnanti che tirano a campare, il panorama della scuola di oggi non è consolante. La riforma annunciata dalla Gelmini, se andrĂ davvero in porto, potrĂ riprenderci finalmente in una situazione sostenibile. Anche gli insegnanti che hanno avuto la disgrazia di formarsi nella scuola postsessantottina devono fare il possibile per avviare con i loro ragazzi un percorso nuovo in linea con le direttive internazionali della conoscenza. Servono forti investimenti oggi per risparmiare domani. Ma un uomo intelligente come Tremonti che conosce bene la scuola non si lascerĂ scappare l’occasione. Edmondo Del Prete

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UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI

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