La Voce del Popolo 2011 35

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“Lo straniero mio profetaâ€?, scrive Giancarlo Bruni. Non solo in riferimento all’estraneitĂ della provenienza etnica e geografica, ma alla marginalitĂ di ogni tipo: tu che sei diverso da me, per ceto, per idea, per sesso, per storia, per errori commessi, per doni offerti. Che cosa posso imparare da te? Che cosa ti posso insegnare io? Ma soprattutto: dove possiamo andare insieme? Se la terra è un passaggio g e un dono, il nostro abitarla è un camminare insieme. Si dice che manchino profeti tra i cristiani; non si può però affermare affe che non esistano profeti in assoluto: profeti sono gli “a “altriâ€?; anche quelli che dall’“esternoâ€? ci invitano a essere veri te testimoni, quelli che ci guardano, gli appartenenti ad altre religioni, coloro che si chiamano atei, i media che ci dipingono a varie tinte, i giovani che ci criticano o ci evitano, coloro che non acc cedono alla comunione durante la messa, i malati che non muoiono, i Paesi laici che legiferano, la scienza che corre via‌Tutto ciò che ci provoca a un ripe ripensamento e al rinnovamento è spinta profetica.

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Iva al 21% Un solo punto, ma tanto pesante

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ÍšÍ? ……Ž‡•‹ƒ Mons. Monari: il Sinodo è un’opportunitĂ

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Â? †‡•–‹Â?‘ …‘Â?—Â?‡ Una preghiera per la pace in diversi luoghi di Monaco, secondo le diverse tradizioni religiose. Cristiani, religioni indiane, buddisti, ebrei, scintoisti e musulmani. Hanno raggiunto poi in processione la celebre Marienplatz. Qui la ComunitĂ di Sant’Egidio ha costruito un immenso palco dove tutti i leader religiosi hanno preso posto per la cerimonia ďŹ nale. Dietro di loro la scritta con il titolo di questa 25ÂŞ edizione dell’Incontro mondiale di preghiera per la pace (11-13 settembre): “Bound to live togetherâ€? (“Destinati a vivere insiemeâ€?). Ad accoglierli il card. Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco. “Dallo spirito di Assisi e dallo spirito della Sant’Egidio – ha detto – sorge un’ispirazione

per la nostra comunitĂ mondiale. Non sottovalutate la forza di questo incontroâ€?. L’Arcivescovo ha invitato i leader religiosi a non sottrarsi “al futuro per pauraâ€? e a ricercare “le vie che ci permettono di progredireâ€?. Ed ha concluso: “Noi tutti siamo responsabili per la pace e per il futuro del mondo. Per questo non possiamo e non vogliamo risparmiarci. La pace è degna di ogni sforzoâ€?. Anche Andrea Riccardi ha detto: “Da Monaco si leva un’invocazione di pace, un inno alla vita. Partiamo piĂš forti e piĂš pieni di speranza di prima perchĂŠ non abbiamo ceduto alla rassegnazione e al pessimismoâ€?. “Questa forza – ha aggiunto – spegnerĂ il fuoco della guerra, ci sosterrĂ quando dovremo portare la pace dove c’è odio, incomprensione, indifferenza. Non diamoci riposo ďŹ nchĂŠ non ci sia pace vicino a noi e in tutto il mondoâ€?. Si sono alternate sul palco tre testimonianze. Dal Giappone ha preso la parola

Gijun Sugitani, monaco della denominazione buddhista Tendai. “Dal fortissimo terremoto – ha detto – abbiamo imparato che gli esseri umani devono essere piĂš umili di fronte alla natura e che siamo parte integrante di una grande famigliaâ€?. Il futuro, ha poi concluso, “è nella saggezza d’imparare l’arte della convivenza come scritto nelle antiche tradizioni religiose. Un mondo, una famiglia umana, questo è lo spirito di Assisiâ€?. Sulla tragedia del luglio scorso in Norvegia che ha provocato la morte di 77 persone ha dato la sua testimonianza il vescovo luterano di Oslo, Ole Christian Maelen Kvarme: “I ďŹ ori sono ormai sbiaditi. Ora dobbiamo vivere con il dolore e impegnarci per le nostre illusioni infranteâ€?. “Ciò di cui abbiamo bisogno ora non è minore apertura, ma piĂš democrazia, e costruire la ďŹ ducia con il dialogoâ€?. E inďŹ ne, Edith Dunia Daliwonga, di Bukavu (Congo): aveva solo nove anni quando

scoppiò il genocidio ruandese: “Non ci si può salvare se non insieme – ha detto –, senza abbandonare nessuno al suo destino. Non bisogna abbandonare l’Africaâ€?. La lettura dell’appello ďŹ nale è stata preceduta da un minuto di silenzio in cui si è fatto memoria di tutte le vittime delle guerre e delle violenze. “Non c’è futuro nella guerra. Non c’è alternativa al dialogo. Il dialogo è un’arma semplice a disposizione di tutti. Dobbiamo con forza riproporre il problema della pace in tutte le sue dimensioniâ€? perchĂŠ “siamo destinati a vivere insieme e tutti siamo responsabili dell’arte del convivere. Il dialogo si è rivelato oggi l’arma piĂš intelligente e paciďŹ ca. Ăˆ la risposta ai predicatori del terrore, che addirittura usano le parole delle religioni per diffondere l’odio e dividere il mondo. Niente è perduto con il dialogoâ€?. L’appuntamento dell’anno prossimo sarĂ a Sarajevo nel 20° anniversario dell’assedio alla cittĂ .

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Í›Í&#x; …‘Â?‘Â?‹ƒ Coldiretti. La montagna: terra agricola

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Anche se la proposta non è ancora stata tradotta in legge, c’è giĂ chi si è preso la briga di immaginare quanto l’aumento dell’Iva inciderĂ sulle tasche degli italiani. L’associazione degli artigiani e delle piccole imprese di Mestre ha calcolato gli effetti dell’aumento dell’aliquota in relazione alla diversa disponibilitĂ di spesa delle famiglie. A tal ďŹ ne sono state prese in considerazione le fasce di reddito che vanno da un minimo di 15mila ad un massimo di 55mila euro e

per ognuna di esse è stata calcolata l’incidenza dell’aumento in tre casi: contribuenti senza famigliari a carico, famiglie con coniuge e un ďŹ glio a carico e famiglie con coniuge e due ďŹ gli a carico. Per un reddito di 15mila euro si potrebbe andate da un aggravio annuo di 37,54 euro senza famigliari a carico ad uno di 60,64 con coniuge e due ďŹ gli; per i redditi di 30mila euro le cifre passerebbero da 58,27 a 77,84 euro. L’ultima fascia di reddito considerata ovvero

quella dei redditi di 55mila euro è chiaramente quella con gli aumenti piĂš consistenti con un minimo di 99,75 per coloro che non hanno familiari a carico ad un massimo di 123,21 per chi ha coniuge e due ďŹ gli. Nel calcolo si è tenuto conto di tutti i fattori che inuenzano il reddito disponibile (Irpef, assegni familiari, propensione al consumo) e sulla base dei dati Istat sui consumi delle famiglie si è ripartito il reddito spendibile fra le varie categorie merceologiche.

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a foto che campeggia in questa pagina potrebbe diventare l’emblema delle conseguenze pratiche di un fatto apparentemente irrilevante come l’aumento di un punto percentuale dell’Iva. La misura (l’innalzamento dal 20 al 21%) introdotta dalla Finanziaria di Ferragosto come una delle vie per tentare di rimettere in carreggiata il debito pubblico italiano fa discutere e non solo nelle aule parlamentari. C’è che discute dell’efficacia reale della proposta: quali risorse potrĂ mai produrre l’aumento dell’Iva? Secondo il Governo (che in una delle tante versioni della Finanziaria di agosto ha introdotto la misura dopo averla esclusa a piĂš riprese) dovrebbe produrre circa 6 miliardi di euro di nuove entrate all’anno. Dovrebbe, perchĂŠ non è cosĂŹ certo che i calcoli sulla carta sui traducano nei fatti in numeri concreti. PerchĂŠ? La risposta è nella foto: l’aumento dell’aliquota potrebbe comportare, come temono in molti, una nuova contrazione dei consumi giĂ pensamente penalizzati dalla crisi economica ancora in corso. I piĂš toccati dall’aumento dell’Iva sarebbero ancora una volta i soggetti economicamente piĂš deboli, esattamente come l’anziano ritratto nella foto nell’atto di controllare con attenzione la sua spesa giĂ ridotta all’osso. Ecco perchĂŠ

quella dell’aumento dell’Iva è una delle misure della Finanziaria di agosto piĂš criticata. E la critica è trasversale alla societĂ civile: viene contestata, come si legge anche in queste pagine, tanto dai consumatori quanto dai commercianti, preoccupati i primi per l’ennesimo balzello che toccando tutti alla fine finisce per discriminare quelli che nel Paese hanno di meno, e letteralmente terrorizzati i secondi per un nuovo e molto probabile arre-

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sto dei consumi dopo i timidi segnali di riprese venuti avanti a partire dalla primavera scorsa. Il malcontento, in sostanza, è diffuso anche perchĂŠ nonostante tante dichiarazioni della vigilia la Finanziaria in discussione finisce con lo scaricare addosso a chi ha giĂ gambe “deboliâ€? il peso maggiore del pareggio del bilancio. Certo, c’è ancora spazio per una correzione in corso

d’opera della misura. C’è ancora chi spera in un cambio di rotta al fotofinish. Nessuno, fatto salvo pochi fortunati, griderebbe allo scandalo se una volta tanto si chiedesse qualche sacrificio in piĂš ha chi continua a vivere una vita agiata; tantissimi, probabilmente, quelli che avrebbero di che lamentarsi se l’aumento dell’iva dovesse (come purtroppo anticipato da simulazioni compiute da realtĂ vicine alle ragioni di consumatori) costringere l’anziano della foto a ridurre ulteriormente la sua spesa giĂ magra. In queste pagine sono stati raccolti alcuni pareri bresciani. C’è quello di Alessio Merigo, direttore generale di Confesercenti, c’è la voce di Fabio Scozzesi, presidente della Legaconsumatori delle Acli e c’è anche il parere di commercianti che operano sul campo e che in passato hanno giĂ dovuto misurarsi con situazioni di crisi. Non sono mai state, però, cosĂŹ lunghe e cosĂŹ dure come quelle attuali e per questo motivo temono che l’aumento dell’Iva di un punto percentuale possa rappresentare la pietra tombale sulla speranza di una ripresa dei consumi. Manca la voce diretta di chi ogni giorno fa la spesa. Bastano però le contrazioni dei consumi che stanno estendendosi anche a beni di prima necessitĂ a dire quale sia attualmente il loro stato d’animo.

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Gli italiani non hanno aspettato il prospettato aumento dell’iva per rimodulare i loro carrelli della spesa. Il dato arriva dal rapporto “Consumi & distribuzione” presentato dalla Coop nei giorni scorsi. Con reddito a disposizione che è tornato indietro di un decennio, si legge nel rapporto, circa l’80% delle famiglie italiane è convinto di vivere al di sotto o sul limite di uno standard appena accettabile. Naturale che tutto questo vada a incidere sulla

propensione al consumo. Per trovare la quadra si taglia sulle quantità acquistate e si modifica il carrello della spesa anche se si rimane ampiamente (sei punti percentuali) sotto i livelli pre-crisi. Ritornano così a riprendere forza dopo anni i prodotti di base (olio d’oliva, latte uht, tonno in scatola), godono di sempre maggiore credito i prodotti a marchio che vengono acquistati di più nell’ultimo anno dal 49% dei consumatori. C’è poi la rincorsa massiccia alle promozioni.

La proposta di aumentare di un punto percentuale l’aliquota Iva che grava su beni e servizi venduti in Italia non sarà, in caso di trasformazione in legge, generalizzata. Nella tabella riportata in questa pagina vengono riportate (la fonte è quella de “Il Sole24ore”) le singole voci che subiranno l’aumento prospettato e quelle che, al contrario, saranno esentate dalla misura prevista del Governo. A una prima lettura dell’elenco balza agli occhi come, complessivamente, l’aumento non potrà che

comportare pesanti aggravi sui bilanci di tante famiglie. L’aumento previsto per i carburanti (per altro voce già particolarmente pesante nel paniere degli italiani) per il telefono cellulare, per le parcelle di avvocati e commercialisti si farà sicuramente sentire e, probabilmente, non potrà essere compensato dalla non applicabilità dell’aumento alle bollette del gas e dell’energia elettrica. Tutte le famiglie, dunque, dovranno sicuramente spendere centinaia di euro in più rispetto a oggi.

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ModiďŹ ca del regolamento dell’Agenzia europea Frontex per la gestione delle frontiere, regole per il mercato energetico all’ingrosso, strategia comune per aiutare i senzatetto: sono questi i temi affrontati nei giorni scorsi dall’europarlamento di Strasburgo. Per quanto riguarda Frontex, che inizierĂ il controllo delle frontiere esterne entro il 2011, l’europarlamento sta lavorando per apportare alcune modiďŹ che al suo mandato e ai

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suoi mezzi operativi. “Secondo le nuove regole, giĂ informalmente concordate fra Parlamento e Consiglio, gli Stati membri non potranno riďŹ utarsi di fornire personale e attrezzature tecniche a Frontex, che avrĂ anche il potere di acquistare le proprie attrezzature e quindi, per la logistica, non sarĂ piĂš dipendente dai governi nazionaliâ€?, si legge in una nota dell’Euroassemblea. “Il Parlamento Ue è riuscito, durante i negoziati con il Consiglio, a

introdurre l’idea di una Squadra di guardie di frontiera europee. Queste saranno composte da guardie di frontiera nazionali, designate dagli Stati membri, per le operazioni comuni e gli interventi rapidi�. Il Parlamento “ha poi ottenuto l’accordo sulla partecipazione di un responsabile per i diritti fondamentali e di un forum consultivo sui diritti fondamentali, che avranno accesso a tutte le informazioni riguardanti l’agenzia�.

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a crisi nel Corno d’Africa, colpita da mesi da una terribile siccità e dalla conseguente carestia che coinvolge 13 milioni di persone, continua ad aggravarsi e necessita di interventi destinati a protrarsi nel tempo. In risposta anche agli accorati inviti di Benedetto XVI, la Presidenza della Conferenza episcopale italiana ha invitato a pregare per le comunità colpite, ha messo a disposizione 1 milione di euro e, consapevole della eccezionale gravità della carestia, ha indetto una colletta nazionale, comunicando che domenica 18 settembre in tutte le chiese d’Italia si terrà una raccolta straordinaria a sostegno delle iniziative di solidarietà promosse dalla Caritas italiana. Proprio per sottolineare la necessità di coniugare il dovuto aiuto d’urgenza ad un’azione che contribuisca a costruire un futuro per le popolazioni colpite, in occasione della colletta verrà lanciata una campagna

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veri a persone vulnerabili colpite da malnutrizione, soprattutto bambini, donne, disabili, malati, sfollati); quello dell’approvvigionamento e conservazione dell’acqua (riparazione e costruzione di pozzi, cisterne e ripristino di fonti d’acqua; realizzazione di dighe e terrazzamenti; distribuzione di carburante per le pompe e di kit per la potabilizzazione); e infine quello del sostegno alla ripresa dell’allevamento e dell’agricoltura (distribuzione di animali e di foraggio per il bestiame, fornitura di sementi e attrezzi agricoli, cure veterinarie). Gli interventi sono realizzati in 14 diocesi dell’area centrale, settentrionale e orientale del Kenya, in cinque diocesi dell’area sud-orientale e del nord dell’Etiopia, in alcune zone del centro-sud della Somalia, e nella parte nord e intorno alla capitale della Repubblica di Gibuti. La Caritas di Brescia, nella consapevolezza della necessità di una

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mobilitazione generale, pena il rischio di trasformare l’emergenza in una catastrofe, si pone come punto di raccolta dei contributi di singoli, parrocchie, enti vari, a sostegno delle iniziative promosse dalla rete internazionale Caritas. Per sostenere gli interventi in corso (causale “Carestia Corno d’Africa 2011â€?) è possibile utilizzare il c/c postale n° 10510253 intestato a Caritas Bresciana; il c/c bancario intestato a Diocesi di Brescia

- Ufficio Caritas presso Ubi Banco di Brescia - agenzia 5, IBAN: IT 12 K 03500 11205 000000007051; il c/c bancario intestato a Fondazione Opera Caritas San Martino - ramo Onlus presso Banca Prossima, iban: IT 29 G 03359 01600 100000002695 Effettuando il versamento tramite c/c bancario alla Fondazione Opera Caritas San Martino - ramo Onlus, l’importo sarà deducibile, per effetto dell’art. 1 D.L. 35 del 2005, dalla dichiarazione dei redditi.

8QD YLJLOLD VHPSUH SL FDOGD L’attacco della scorsa settimana da parte di una folla di manifestanti contro l’ambasciata israeliana al Cairo, in Egitto, è solo l’ultimo di una serie di episodi che stanno nuovamente accendendo la situazione in Medio Oriente, dopo gli attentati presso Eilat, la punta piĂš meridionale di Israele, che hanno insanguinato lo scorso agosto. E tutto ciò mentre Israele vive una vigilia molto delicata. Il 20 settembre prossimo, infatti, i palestinesi presenteranno all’Assemblea generale dell’Onu la richiesta di costituire uno Stato indipendente. L’obiettivo è, in pratica, la costituzione dei due Stati di cui si parla da anni: Israele e Palestina. La situazione, come comprensibile, è molto calda e si attendono consistenti e pericolose manifestazioni della folla palestinese in appoggio

alla richiesta. Da fonti ufďŹ ciali si apprende che sono giĂ stati distribuiti lacrimogeni e bombe carta ai coloni, mentre l’esercito è mobilitato e sono giĂ pronte autoblindo con idranti. In ogni caso il voto dell’Assemblea generale, che pure conta, non ha un vero e proprio valore politico. Molto di piĂš conterĂ quello del Consiglio di sicurezza. Qui gli Stati Uniti, che pure hanno ribadito piĂš volte di guardare alla formula dei “due Statiâ€? come la sola via d’uscita possibile dal conitto israelo-palestinese, hanno giĂ annunciato che porranno il veto al Consiglio di sicurezza alla richiesta dei palestinesi. Il sostegno degli Stati Uniti, dunque, sarĂ ancora una volta decisivo per Israele. Tuttavia ci sono possibilitĂ concrete che all’As-

semblea generale i palestinesi possano strappare il voto favorevole della maggioranza dei Paesi membri dell’Onu, fatto che avrebbe comunque una vasta risonanza e, in ogni caso, un enorme valore simbolico. Certo a quel punto la situazione diverrebbe davvero complessa e potrebbe succedere di tutto. Il problema piĂš grosso potrebbe essere l’approvvigionamento idrico in Cisgiordania, visto che la rete è tutta in mano a Israele. In vista di ciò il parroco di Betlemme (nella foto) ha invitato la sua comunitĂ a fare provviste di cibo e acqua per un mese, mentre i pellegrini, come giĂ riportato anche da “Voceâ€?, calano sensibilmente. DifďŹ cile dire come andrĂ a ďŹ nire. Certo siamo ancora lontani da una pace vera e duratura in Terra Santa.


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‡”‘Â?ƒ Â? ‡•–‹˜ƒŽ †‡†‹…ƒ–‘ ƒŽŽƒ †‘––”‹Â?ƒ •‘…‹ƒŽ‡ Tre giorni di manifestazioni, incontri e dibattiti dedicati al rapporto tra la dottrina sociale della Chiesa e il mondo dell’economia, con particolare riferimento ai temi dell’etica, della formazione e della responsabilitĂ sociale dell’impresa. Questo il tema centrale del primo Festival della dottrina sociale, che si svolgerĂ a Verona dal 16 al 18 settembre e che sarĂ concluso, la mattina di domenica alla Gran Guardia, da una lectio magistralis del cardinale Tarcisio Bertone,

segretario di Stato della Santa Sede. Per il Festival è previsto a Verona l’arrivo di migliaia di giovani da tutta Italia. Il festival è promosso dalla Fondazione Toniolo di Verona, dal Collegamento sociale cristiano, dal Movimento degli studenti cattolici, dalla rivista “La SocietĂ â€?, dai Gruppi della Dottrina sociale, dalla Fondazione Segni Nuovi e dal Movimento nazionale giovani Ucid (Unione cristiana imprenditori dirigenti).

I lavori della parte convegnistica del programma, che si svolgerĂ a VeronaďŹ ere (nella foto), saranno aperti da una relazione del professor Vittorio Possenti, della Ca’ Foscari di Venezia. Nella sessione su “Dottrina sociale e sviluppo economicoâ€? interverrĂ il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. Nelle altre sessioni interverranno tra gli altri i presidente di Cattolica Assicurazioni, Paolo Bedoni, del Banco Popolare Carlo Fratta Pasini,

di Federcasse Alessandro Azzi, della Banca Popolare di Vicenza, Gianni Zonin, delle Fondazioni bancarie Giuseppe Guzzetti. Parteciperanno esperti e professori universitari delle principali universitĂ italiane. Nel corso del Festival sono previsti manifestazioni ed eventi a Piazza Bra e una maratona per le vie di Verona. In chiusura del Festival, la mattina di domenica, il cardinal Bertone celebrerĂ la Messa nel Duomo di Verona.

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ornano anche quest’anno dal 22 settembre 2011 gli appuntamenti di riflessione e condivisione promossi dai Missionari Comboniani in collaborazione con il Centro missionario diocesano. “Oltre l’utopia per-corsi di speranzaâ€? è il titolo di questo ciclo di otto incontri mensili, in programma da settembre ad aprile 2012, il secondo giovedĂŹ del mese. I temi scelti per questo sesto percorso sono di consistenza e notevole interesse perchĂŠ riguardano questioni e aspetti di attualitĂ quali: la legalitĂ , l’emarginazione, l’accoglienza del diverso, la cultura della pace e la solidarietĂ . “Questa sequenza di appuntamenti è un po’ la continuazione del cammino fatto in questi anni – ha sottolineato padre Enea Mauri ideatore dell’iniziativa–il titolo ci invita ad andare oltre a quello che la realtĂ ci prospetta al di lĂ degli egoismi e delle paure. Ăˆ un cammino che si fa insieme per scorgere come sia possibile costruire un mondo nuovo con stili di vita diversi, per metterci in discussione e arricchirci dell’esperienza della missione e dell’emarginazioneâ€?. La collaborazione con il Centro missionario diocesano rappresenta erp il curatore del ciclo di incontri, anche l’indicazione di uno stile di

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servono a far prendere coscienza che la missionarietà è qualcosa in piĂš dell’aiuto che possiamo dare al singolo missionario, ma è anche aprirsi alle realtĂ del mondo, soprattutto quelle piĂš povere, per leggere lo stesso da questa nuova prospettivaâ€?. Di seguito il programma: giovedĂŹ 22 settembre è prevista la presenza di don Luigi Ciotti, Fondatore del Gruppo Abele che terrĂ una relazione sul tema “Oltre le ingiustizie per la legalitĂ â€?. Il 13 ottobre interverrĂ padre Kizito, comboniano fondatore di Koinonia Community Shalom House sul tema

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*OL ´$PLFL GL S 5LFFDUGRÂľ DQFRUD DO ODYRUR Sono partiti, come per i viaggi precedenti, carichi di entusiasmo e sono tornati con tanta voglia di aiutare padre Riccardo CafďŹ e le comunitĂ della Tanzania da loro incontrate, nella lotta quotidiana contro la miseria di quelle popolazioni. Si è cosĂŹ conclusa felicemente la spedizione degli “Amici di padre Riccardoâ€? in terra d’Africa; l’associazione palazzolese da anni aiuta il religioso passionista che era stato curato nella parrocchia del Sacro Cuore. â€œĂˆ stata un’esperienza bellissima, carica di emozioniâ€?, raccontano i protagonisti del viaggio che hanno prestato la loro opera presso il seminario di Arusha. Passati al villaggio Maasai di Sinya, vicino al conďŹ ne con il Kenya, il gruppo di amici si è dato da fare per terminare la chiesetta costruita con i fondi raccolti in precedenza,

tinteggiando, costruendo e aggiustando tutto ciò che necessitava. A Sinya, hanno visto la realizzazione della prima delle tre aule dell’asilo, sempre ďŹ nanziata dalla raccolta del gruppo palazzolese. Padre Riccardo ha benedetto la chiesa con una toccante cerimonia e poi c’è stato uno scambio di doni e di ringraziamenti: due giorni stracolmi di emozioni fortissime. Ora il nuovo obiettivo degli “Amici di padre Riccardoâ€?, in collaborazione con il Gruppo Alpini di Palazzolo, è l’ospedale di Itololo, dove il missionario si trasferirĂ nel mese di ottobre e che dovrebbe servire una popolazione di 14mila persone. Per il momento i fondi coprono solo in minima parte del necessario, perciò padre Riccardo ha lasciato a tutti il compito di raccogliere donazioni.

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dell’emarginazione. L’accoglienza del diverso sarĂ affrontata, il 10 novembre, da Brunetto Salvarani, direttore del Cem MondialitĂ . Con don Vinicio Albanesi, presidente della ComunitĂ di Capodarco, il 15 dicembre, si parlerĂ di solidarietĂ . Gli appuntamenti riprenderanno il 12 gennaio 2012 con il tema della pace, ospite Flavio Liotti, coordinatore della Tavola della Pace. Esoh Elamè, docente universitario interverrĂ il 9 febbraio con “Disposti a lasciarsi educareâ€?. L’appuntamento dell’8 marzo sarĂ dedicato alla capacitĂ di comunicare valori, se ne discuterĂ con don Paolo Boschini, parroco a Modena. La conclusione del percorso sarĂ giovedĂŹ 12 aprile con Ernesto Olivero, fondatore del Sermig Arsenale della Pace “E‌ metterci in discussioneâ€?. Per la partecipazione agli incontri è gradita l’iscrizione compilando il modulo sul sito www.cmdbrescia.it. Tutti gli appuntamenti si terranno presso la Casa Comboni in viale Venezia a Brescia alle ore 20,30. La quota di partecipazione è di 15 euro per le spese organizzative e può essere versata al primo incontro. Ai partecipanti che ne faranno richiesta verrĂ rilasciato, nell’ultima serata, un attestato di partecipazione. Per maggiori informazioni contattare padre Enea Mauri, tel. 0303760245.

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La comunitĂ parrocchiale di Verolavecchia rende omaggio al servo di Dio Paolo VI, la cui mamma, Giuditta Alghisi, era originaria del paese dov’egli passò lunghi periodi nei suoi anni giovanili. L’iniziativa s’inserisce nella 12ÂŞ edizione della Settimana Montiniana e nel 33° anniversario della morte di papa Paolo VI; consiste nel concerto organizzato nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo di Verolavecchia sabato

A quasi un anno dal suo avvio per iniziativa del Comune e della parrocchia di Castegnato, il progetto “Uscire insieme dalla crisiâ€? nato per aiutare le persone e le famiglie in difficoltĂ , è ancora piĂš che mai attuale ed ha bisogno di essere rilanciato. Nei giorni scorsi il Comitato che si occupa dell’iniziativa ha presentato una relazione sull’attivitĂ svolta in 10 mesi. Il Centro di ascolto “Porta apertaâ€? e la Dispensa alimentare sono le

17 settembre alle ore 21. SarĂ eseguita la “Messa da Requiemâ€? di Giuseppe Verdi dai 120 coristi della Schola cantorum San Gregorio Magno di Trecate diretti dal maestro Mauro Trombetta e del coro Francesco Veniero di Torino diretto dal maestro Gabriele Franco Turiccchi e da quattro voci soliste con accompagnamento dell’orchestra “L’incanto armonicoâ€? agli ordini del maestro concertatore Alfonso Scarano.

due iniziative che compongono il Progetto.�Sino ad ora – si legge nella relazione -- sono stati raccolti 20.715 euro. Sono stati 42, per un totale di oltre 11mila euro, i nuclei familiari aiutati attraverso il pagamento di bollette (gas metano, energia elettrica, servizio idrico)�. La Dispensa alimentare aperta di sabato ha aumentato il numero delle famiglie aiutate. Viva la soddisfazione del Sindaco per la solidarietà mostrata dalla gente di Castegnato.

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/D ULFRVWUX]LRQH GHOOD WHUUD EUXFLDWD Le immagini degli aerei che tagliano in due le torri gemelle sono passate e ripassate sugli schermi televisivi piĂš e piĂš volte. Il decimo anniversario dell’attentato terroristico, e della strage umana che ne è seguita, l’11 settembre 2001, è stato celebrato dai media e non poteva essere diversamente anche per l’impatto emotivo che quelle immagini suscitano tuttora. Resta tuttavia l’impressione che l’opinione pubblica faccia fatica a guardare oltre le immagini, a riettere sul dopo e sull’oggi. Le ambasce della crisi economica, che non è mai incominciata ufďŹ cialmente e non ďŹ nisce mai nella realtĂ , attanagliano le famiglie intorno a pensieri che hanno tutta la forza della quotidianitĂ . Pur altamente drammatico, l’evento appare piĂš legato alla storia che all’attualitĂ . Eppure ci sono molte ragioni che ne attestano invece l’incidenza permanente. A partire dalla guerra in Afghanistan che è stata proclamata in nome della lotta al terrorismo e della caccia alla “menteâ€? di tutti gli attentati, Osama Bin Laden.

La lunga catena di morti che quella guerra ha provocato e provoca, compreso quella dello stesso Bin Laden, non è ancora stata interrotta, anche se ce ne rendiamo conto soltanto quando muore qualche soldato italiano. Questo signiďŹ ca che c’è una continuitĂ tra l’abbattimento delle torri e la realtĂ di oggi. Siamo nell’ambito della cronaca e non della storia. Perciò l’anniversario è una buona occasione per domandarci in che mondo viviamo. Il luogo

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dove non ci sono piĂš le torri è stata chiamato “Ground zeroâ€?, traducibile liberamente in terra ridotta a nulla, bruciata. Dall’odio. Dalla vendetta. La risposta non è stata afďŹ data solo alla violenza e alla guerra, ma è innegabile che la paura ha occupato molto spazio di quella terra e della nostra. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, nel suo discorso commemorativo al Kennedy Center, ha inviato al Paese un messaggio di speranza e di unitĂ : “La Bibbia

ci dice che il pianto può durare tutta la notte, ma la mattina è una cometa di gioia. In questi dieci anni abbiamo conosciuto guerre, recessione, e divisioni politiche. Nessuno ci ridarĂ indietro le vite perse quel giorno e di chi ha combattuto le guerre che sono venute dopo. Ma oggi vale la pena ricordare quello che non è cambiato: il nostro credo nell’America, l’ideale che gli uomini e le donne possono autogovernarsi, che gli uomini sono stati creati

uguali e meritano tutti la stessa libertĂ . Quella fede, malgrado prove difďŹ cili, oggi è piĂš forteâ€?. Sono parole e sentimenti che riguardano tutti noi, non solo l’America. Sono parole di speranza. Che hanno bisogno di trasformarsi in progetti politici, in comportamenti coerenti. Resta sempre valida l’idea che “in un pianeta globalizzato, in cui la sorte di ciascuno deďŹ nisce la sorte di tutti gli altri ed è deďŹ nita da essa, non sia piĂš possibile garantire libertĂ e democrazia in forma ‘separata’, isolata, in un solo Paese o gruppi di Paesi. In ogni Paese le sorti della libertĂ e della democrazia si decidono e si deďŹ niscono sulla scena globale, e solo qui si possono difendere con qualche realistica possibilitĂ di successo duraturoâ€? (Bauman, “Viteâ€?, ed. Laterza, pag. 70). C’è anche un ground zero della politica e della democrazia, una terra bruciata che ha bisogno di essere ricostruita. Ăˆ la necessitĂ di passare alla globalizzazione degli affari a quella del bene comune. La strada è in salita, ma è l’unica aperta su un futuro degno dell’uomo.


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VenerdĂŹ 16 settembre è una data importante per tanti bresciani: si conclude il lavoro che ha visto impegnati a lungo e con intensitĂ Prefettura, Comune, Aler, ProprietĂ edilizia, Sindacati inquilini per arrivare a un punto d’accordo sul contenimento delle procedure di sfratto che, a causa in particolare della difficile congiuntura economica, sono in forte crescita. In quella data, infatti, le parti citate sottoscriveranno pubblicamente il documento conclusivo (e operativo)

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sul delicatissimo argomento. Una firma che verrĂ posta al termine di un convegno presso Santa Giulia in cittĂ e intitolato “La proprietĂ immobiliare bresciana oggi e nel passato. Problemi economici attuali e prospettiveâ€?. L’apertura dei lavori sarĂ alle ore 9.30 con interventi del presidente dell’associazione bresciana delle proprietĂ edilizie Ivo Amedolaggine e del sindaco di Brescia Adriano Paroli. Quindi il Prefetto di Brescia e il presidente Aler Brescia Emidio

Ettore Isacchini parleranno del problema sociale della morositĂ . Alle 10.30 “La tradizione sociale della proprietĂ immobiliare cattolicaâ€? con relatori, fra gli altri, il direttore del Centro studi dell’associazione, Fabio Severo Severi. Infine, alle ore 12.30 toccherĂ all’avvocato Achille Linneo Colombo Clerici, presidente della Federazione lombarda della proprietĂ edilizia tirare le conclusioni del convegno e tracciare nuove prospettive.

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leggia il mistero attorno alla biografia di San Vigilio di Brescia, spesso confuso con l’omonimo tridentino giĂ ricordato in molti paesi bresciani. Un Santo che le cronache e i documenti liturgici paiono identificare come vescovo di Brescia, vissuto presumibilmente a cavallo tra V e VI secolo, testimone e vittima delle invasioni barbariche gote che devastarono crudelmente, oltre che la nostra diocesi, anche tutta l’Alta Italia; cosĂŹ è credenza consolidata che egli si sia riparato a Iseo col proposito di evangelizzare la riviera sebina, dove morĂŹ. Alcune delle sue spoglie mortali sono conservate nella chiesa cittadina di S. Lorenzo, mentre il resto è conservato proprio a Iseo. Un culto autoctono che ricorre il 26 settembre e che assume una connotazione decisamente bresciana, con le uniche proiezioni esterne verso Monterotondo in Franciacorta e l’abitato iseano. “La festa di San Vigilio – dice il parroco don Giuliano Baronio – rappresenta per la nostra comunitĂ parrocchiale la ripresa del cammino pastorale e al medesimo tempo un rallentamento dal periodo delle vacanze (ma non troppo se si guarda alle numerose attivitĂ estive organizzate dall’oratorio). Ripartiamo quindi dalla festa in onore del no-

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del nostro campanile da parte di un gruppo di studiosi, è emersa ancora una volta la statua di San Vigilio quale vescovo evangelizzatore del territorio lacustre e quindi la sua importanza nell’ambito della prima diffusione del cristianesimo nella nostra terraâ€?. Secondo uno studioso, in quella stanza liturgica vennero collocate le reliquie di San Vigilio per preservarle dall’acqua che regolarmente invadeva la cripta dove all’inizio erano custodite. Le reliquie poste lassĂš – continua don Giuliano Baronio – divennero come un faro il-

luminante tutta l’attività pastorale del tempo. Ripartire da San Vigilio, allora, significa ripartire dalla sua opera, ripartire dall’evangelizzazione, ripartire dalla sua volontà di portare Cristo al proprio tempo, ripartire dalla sua azione pastorale decisamente intensa e proficua. Ispirandoci a lui, ricorrendo alla sua intercessione, diamo avvio al nuovo anno pastorale, riprendendo il nostro cammino di vita cristiana certi che il suo esempio e la sua intercessione diventeranno luce per i nostri passi e forza del nostro procedere verso il meglio�.

&ULVL R QXRYD YLVLRQH HFRQRPLFD" La fondazione Elos organizza a Iseo per venerdĂŹ 16 settembre alle ore 18.30 una conferenza intitolata: “Crisi o nuova visione economica della societĂ ? Come può l’uomo affrontare quest’epoca di incertezza?â€?. Presso l’hotel Iseolago, infatti, Paolo Torregrossa e Francesco Agostini, direttore della fondazione, spazieranno nei loro interventi dalla ďŹ nanza etica alla business leadership, ďŹ no ad arrivare alla presentazione di un caso concreto a

Brescia. Ed è proprio Agostini a fornire alcune informazioni sugli scopi della serata e della fondazione: “Elos è un’associazione che si propone di riposizionare la persona come attore principale della societĂ . Si tratta di creare un social network non virtuale, ma fatto di persone e contatti concreti, perchĂŠ crediamo che ogni singola persona possa dare il suo contributo. In questo contesto nella serata di venerdĂŹ affronteremo temi difďŹ cili come

la crisi economica, proponendo idee che, se applicate in Italia, potrebbero portare buoni frutti. Si tratta di cercare di cambiare punto di vista e dare un messaggio di speranzaâ€?. Incontro tra persone, condivisione e confronto di esperienze: questa insomma sembra essere la ricetta proposta per reagire alla difďŹ cile situazione in cui si trovano la nostra economia e la nostra societĂ , una proposta che incomincia da venerdĂŹ.

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a prestigiosa cornice del Centro pastorale Paolo VI ha ospitato nei giorni scorsi il workshop “Autismo e disabilitĂ â€?, organizzato dal ramo scientifico dell’editrice Vannini. Fondata nel 1905, Vannini è oggi tra i principali punti di riferimento nella produzione di testi e supporti scolastici, universitari, tecnici e specialistici. Ospiti e relatori del workshop sulle disabilitĂ intellettive tre nomi importanti nel panorama psico-pedagogico internazionale: Luigi Croce, Lucio Cottini e Chris Oliver. Argomenti la fenomenologia psicopatologica presente all’interno di questi quadri, la riflessione fra genotipo, fenotipo comportamentale, ambiente e i comportamenti problematici in materia. Relatori della prima giornata, Luigi Croce, docente universitario, psichiatra e direttore sanitario di Anffas Brescia e Lucio Cottini, ordinario di Pedagogia speciale ed esperto nazionale di autismo. Le ultime due giornate sono state invece tenute da Christopher James Oliver, considerato da tempo uno dei maggiori esperti di disabilitĂ a livello

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no di piĂš. In entrambi i casi è fondamentale studiare e individuare un ambiente adatto a quei soggetti che ne soffrono. A che punto sono le ultime ricerche sull’autismo? Soltanto recentemente è stato possibile riconoscere l’autismo anche in soggetti con livelli cognitivi piĂš alti: infatti, fino a poco tempo fa questa patologia veniva sovrapposta a disabilitĂ intellettive. Questa scoperta ci ha permesso di dare sostegni maggiori, in particolare dove si presentano difficoltĂ a livello di interazione sociale. Nel campo della ricerca, applicando un modello di analisi comportamentale noto come Aba (Applied Behavior Analysis), l’intervento precoce è tuttora il piĂš efficace nel ridurre quelle che sono le limitazioni piĂš significative nella vita di un soggetto autistico.

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0H]]R PLOLRQH GL HXUR DOOH 6DOH GHOOD FRPXQLWj 500mila euro: a tanto ammontano i finanziamenti messi a disposizione dal Comune di Brescia per il recupero delle Sale della comunitĂ presenti nelle parrocchie cittadine. Il finanziamento rientra nell’ambito dell’accordo quadro di collaborazione tra la Loggia e le parrocchie della cittĂ per la promozione e il sostegno di iniziative che gli oratori propongono a favore dei ragazzi in etĂ evolutiva. Quello relativo alle sale della comunità è il terzo “capitoloâ€? di una collaborazione che in passato ha visto il Comune mettere a disposizione risorse per le strutture sportive, prima, e la realizzazione di sei sale di registrazione, poi. Duplice il canale attivato per attingere al finanziamento. 400mila euro saranno infatti a disposizione di quelle parrocchie che stanno pensando a interventi di carattere strutturale sule loro Sale della comunitĂ ; 100mila, invece, quelli riservati a interventi su impiantistica e arredi. Per l’erogazione dei contributi il Comune ha optato questa volta per la formula del bando. Ogni parrocchia interessata al recupero della propria Sala potrĂ presentare una progetto dettagliato corredato non solo dall’impegno di spesa, ma anche da una progettualitĂ relativa all’impiego della stessa Sala. Anche questo aspetto contribuirĂ alla determinazione della scelta dei progetti che potranno accedere ai finanziamenti previsti. Finanziamenti che, nello specifico, potrannno arrivare a coprire il 70% del costo complessivo del

progetto e che, nel caso di interventi strutturali, non potranno superare i 200mila euro (70mila per la parte relativa all’impiantistica e gli arredi. Le parrocchie interessate avranno 120 gironi di tempo (a partire dalla data in cui è stato pubblicato il bando) per presentare la domanda di partecipazione. Una apposita commissione procederĂ poi alla valutazione dei singoli progetti e alla scelta. (m.v.)

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‹”…‘•…”‹œ‹‘Â?‡ ˜‡•– —Â?Â? ‘…Â? ‡•–‹˜ Â?– La Circoscrizione Ovest, con gli Winny The Punk e l’associazione “accANToâ€?, organizza il “PunkRockfestivAnt 2011â€?: tre giorni di musica, gastronomia, divertimento e tante iniziative all’insegna della solidarietĂ . Il programma si sviluppa tra il 16, 17 e 18 settembre presso il bar “accANToâ€?, all’interno del Centro sportivo Badia (Via Badia 113, Brescia). Un festival che ospita 12 dei tantissimi gruppi (fra cui i Rivelardes) all’interno del panorama

punk rock bresciano (e non solo), che si esibiranno gratuitamente per il gusto di suonare, divertirsi e divertire, ma soprattutto per una buona causa. Infatti, il ricavato della manifestazione verrĂ devoluto alla Fondazione Ant, come tutte le iniziative promosse dal bar “accANToâ€?. Per avere maggiori informazioni sull’iniziativa, sui gruppi che parteciperanno e relative allo scopo beneďŹ co è possibile visitare il sito web www. punkrockfestivant.com.

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I Frati minori conventuali promuovono sabato 24 settembre un pellegrinaggio a piedi a Corticelle Pieve, frazione di Dello. L’iniziativa, in memoria di fra Giacomo Bulgaro, nativo di Corticelle Pieve, prevede la partenza alle ore 6.30 dal piazzale della chiesa di S. Francesco a Brescia, pellegrinaggio, pranzo al sacco e S. Messa alle 14.30 al santuario di S. Maria Nascente (detto della Formigola). Iscrizioni alla portineria del convento di S. Francesco, tel. 030.2926711.

Il Gruppo Giovani 2000 della parrocchia di Virle propone lo spettacolo “Negli occhi... nel cuoreâ€? in due date. Il 25 settembre al Palatenda di Ciliverghe di Mazzano e il 2 ottobre al teatro S. Giulia del Villaggio Prealpino. Si tratta di uno spettacolo musicale da Maura Stabile con la regia di Gisella Brunetti, nel quale si alterneranno la recitazione, il canto e la danza. In entrambi i casi (a Mazzano e Villaggio Prealpino) l’inizio è previsto per le ore 20.45.

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i è spostato da Rezzato a Brescia presso i locali dell’oratorio “Beato Palazzoloâ€? il “Meeting del libro usatoâ€?, organizzato dal centro culturale studentesto Piergiorgio Frassati e giunto quest’anno alla sua 9ÂŞ edizione. Uno spostamento che ha concorso al successo maggiore dell’iniziativa, come spiega Matteo Fiocco, responsabile del centro P.G. Frassati. “Sicuramente lo spostamento in cittĂ ha favorito l’accesso della gente, anche grazie alle numerose attivitĂ (mostre, conferenze, concerti, spettacoli teatrali, cineforum) di corredo, specie con le serate di tutto esaurito al teatro S. Carlinoâ€?. Nato fra i banchi di scuola e retto da quattro pilastri (cultura, preghiera, caritĂ , missione), il centro culturale e i suoi numerosi volontari sono la risorsa principale dell’iniziativa senza scopo di lucro che si rivolge agli studenti di medie e superiori di tutta la provincia, contribuendo all’abbattimento del caro libri. “Il Meeting – spiega ancora Matteo FIocco – svolge una funzione intermediaria tra chi vende i propri libri usati e chi li acquista. Al termine della manifestazione l’intero ricavato della vendita, al 50% del prezzo di copertina, viene restituito ai legittimi proprietari, insieme a eventuali libri invenduti. Rivolto agli studenti delle medie

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Di anno in anno il meeting ha visto un costante aumento del numero di persone interessate all’acquisto e vendita dei libri: in particolare, nell’edizione 2010 si è registrato l’afflusso massimo di 220 persone al giorno, raggiungendo la cifra di 12mila libri immagazzinati. “I dati che rendono il significativo successo della manifestazione – aggiunge Fiocco – sono quelli che emergono dal confronto con l’edizione 2010: l’anno scorso nei primi due giorni abbiamo venduto 1.300 libri, quest’anno solo nel primo giorno ne sono andati 600; inoltre, se l’anno nel 2010 sono transitate 2.300 persone, ad oggi siamo a quota 6.000 presenzeâ€?. Come detto, accanto alla compravendita è andato sviluppandosi anche un vero e proprio evento culturale tra concerti, spettacoli teatrali, cineforum, mostre e conferenze legate al titolo dell’edizione 2011: “... tra te e me l’estraneità è tolta. Se Dio è diventato uomo ed è qui e si comunica a noi, tu e io siamo una cosa solaâ€?. “Il nostro intento – chiude il coordinatore del meeting – rimane quello di perfezionare sempre piĂš il sistema (ormai supporto anche dalla parte informatizzata) e riuscire a accettare solo libri vendibili, con un’ottima media sinora di un libro su sei vendutoâ€?. Il meeting si chiude il 21 settembre. Per informazioni maggiori visitare il sito web www.meetinglibrousato.it.

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”‡•…‹ƒ ‘Â?–‡ ”‘––‡ ”‹–‘”Â?ƒ ƒŽŽƒ Â?‘”Â?ƒŽ‹–Â? Via libera ai veicoli lungo il ponte di via Crotte. Dopo tre mesi, e con circa un mese di anticipo rispetto alle previsioni, i lavori di manutenzione dell’attraversamento sopra il ďŹ ume Mella che collega i quartieri Abba e Urago con la tangenziale Ovest sono terminati. Sabato 10 settembre è avvenuto il taglio del nastro e il ripristino della viabilitĂ in doppio senso di marcia. Il ponte, che prima dell’intervento presentava una situazione di degrado, è stato

messo in sicurezza. La larghezza, inizialmente di circa otto metri, è stata ampliata ďŹ no a 11 metri; inoltre, ai lati della strada sono stati creati due marciapiedi ciclopedonali, separati dalle corsie di marcia dei veicoli con un parapetto in acciaio e collegati al percorso ciclabile lungo il ďŹ ume Mella. “I lavori sono iniziati il 6 giugno e il loro termine era previsto il 7 ottobre – sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici Mario Labolani –, ma la ditta Raedil ha lavorato senza sosta

durante tutto agosto, consentendo la ďŹ ne anticipata dell’interventoâ€?. Consegna che le è valsa un premio, previsto dal bando di gara di 450 euro per ogni giorno di anticipo sul termine dei lavori, per un totale di 13mila euro. “Si tratta di un’opera invidiabile per la qualità – aggiunge il vicesindaco Fabio RolďŹ â€“ che è stata realizzata senza creare grossi problemi alla viabilitĂ e soprattutto terminata prima dell’inizio delle attivitĂ scolasticheâ€?. Il presidente della Circoscrizione Ovest Mattia

Margaroli, la deďŹ nisce “un’opera che riqualiďŹ ca l’intera zona del Mellaâ€?. Il sindaco Adriano Paroli ricorda inďŹ ne le preoccupazioni dovute prima alla chiusura del doppio senso di marcia, poi al blocco della viabilitĂ sul ponte, scusandosi con i cittadini e i commercianti per il disagio arrecato, convinto che l’anticipo della ďŹ ne dei lavori sia la dimostrazione che “l’amministrazione tiene alla realizzazione delle opere che servono a tutta la comunitĂ â€?. (a.g.)

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ĂŹ dove ogni giorno i diritti vengono difesi, 51 pannelli espositivi ricordano come tasselli di un mosaico il cammino compiuto dalla Repubblica italiana alla conquista della libertĂ . Una mostra che celebra il 150° anniversario dell’UnitĂ d’Italia, inaugurata al Palazzo di giustizia lo scorso sabato e visitabile fino al 24 settembre in orario d’ufficio (giorni lavorativi ore 8.30/17, sabato 8.30/14, domenica chiusa). “Credo che nessun altro luogo – dice Graziana Campano, presidente della Corte d’appello di Brescia –

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nelli, che partono dal lontano 1215, quando il re Giovanni Senza Terra concesse la Magna Charta, all’origine di tutte le carte costituzionali. Un progetto che verte proprio sulla nascita delle Costituzioni, fortemente voluto dal Comitato padovano per il 150° anniversario dell’UnitĂ d’Italia e sposato da quello bresciano. “Celebrare l’UnitĂ d’Italia – dice il presidente del Comitato bresciano Alfonso Rodella – significa celebrare la Costituzione e con questa mostra vogliamo richiamare l’attenzione di chi passerĂ dal Palazzo di giustizia su questo inscindibile

binomio. Si tratta di una specie di piccola enciclopedia aperta: piuttosto un percorso chiaro, conciso ma completo sui momenti salienti della nascita delle Costituzioni in Europa, in America e in particolare in Italia. Per noi del Comitato bresciano – aggiunge Rodella – questa è l’ennesima iniziativa delle tante orchestrate in questi due anni, specie con le scuoleâ€?. 51 pannelli che s’incontrano sul fianco vetrato all’ingresso del Palazzo di giustizia, con testo e grafica sapientemente realizzati da Benito Lorigiola. Un lungo percorso storico

che ricorda atti costituzionali inglesi (Habeas corpus, Bill of Rights), la Dichiarazione d’indipendenza americana, la Dichiarazione dell’uomo e del cittadino della Repubblica francese, la formazione delle Repubbliche italiane napoleoniche, lo Statuto Albertino, l’involuzione fascista, i guasti delle dittature, le lotte e il sangue profuso per riconquistare la libertĂ delle idee sino al referendum del 2 giugno 1946 che decreta la fine della monarchia e il passaggio alla repubblica, quindi la promulgazione della nostra Costituzione, in vigore dal 1° gennaio 1948.

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Nel calendario di iniziative promosse dal Centro culturale artistico di Franciacorta e Sebino, s’inserisce sabato 24 settembre alle 15.30 presso l’oratorio femminile di via San Giovanni Bosco in Palazzo Facchi a Borgosatollo, la presentazione dell’ultimo libro del professor Francesco Zeziola: “Dietro di noi ... la fatica delle montagne. Davanti a noi ... la fatica delle pianure 1855-2011�. Si tratta della storia dell’emigrazione a Brescia dalla Val di Rabbi (allora

Quest’anno la cooperativa Collaboriamo di Leno, presieduta da Paolo Bonometti, compie 30 anni e per festeggiare è stata organizzata la “Festa della solidarietĂ â€?, in programma sabato 18 e domenica 19 settembre all’oratorio di Leno. Si tratta di un traguardo importante per la cooperativa lenese, nata nel 1981 grazie alla volontĂ e agli sforzi dell’allora sindaco di Leno Mirella Cerutti e di un gruppo di cittadini che si diedero da fare per aiutare i disabili e le loro famiglie.

Tirolo austriaco) di Dalla Serra Matteo e Catterina e dei loro discendenti diventati Dellasera. La serata prevede la presentazione del testo a cura dell’editore e della dottoressa Claudia Gerelli, abbinata all’illustrazione diretta dell’opera da parte dello stesso Zeziola. Una pubblicazione, che segue le proposte negli anni dal Centro, molte delle quali divulgate nell’ambito dell’annuale iniziativa “Primavera culturale� che si rinnova ogni anno da marzo a giugno.

Molte le iniziative previste, fra cui l’allestimento della mostra dell’artista lenese Abele Benini, che esporrà sculture lignee già apprezzate e premiate. Nell’occasione, sabato 17 settembre sarà consegnato in segno di riconoscenza un diploma di benemerenza ai soci fondatori, alla cooperativa edilizia Cepol, in memoria di Monica Crescini. Nel corso delle due giornate sarà in funzione uno stand gastronomico con specialità e prodotti locali. La

domenica a pranzo sarĂ disponibile anche lo spiedo (su prenotazione ai numeri di telefono 030.09067727 oppure 030.9067411). La festa sarĂ allietata da musica: sabato con il gruppo Diatonica e domenica ballo liscio, con l’orchestra dei FiladelďŹ a. Il ricavato della festa sarĂ destinato a ďŹ nanziare l’ampliamento della ComunitĂ socio-sanitaria per disabili che gestisce il Centro diurno disabili (che conta 28 utenti) e la ComunitĂ socio-sanitaria per disabili. (mtm)

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ra gli esercizi di immaginazione piĂš spericolati che si possano compiere nel nostro vivere quotidiano, un posto d’onore meriterebbe il concepire, anche solo per poco tempo, di rinunciare alla propria automobile. Del tutto. Certo, alcune rinunce sembrerebbero facili: al lavoro, specie se in cittĂ o in un centro ben servito dai trasporti pubblici, ci si potrebbe recare con altri mezzi e per gli spostamenti a corto raggio sarebbe tanto salutare la bicicletta. Eppure pensate a dover rinunciare, per esempio, al cinema nel nuovo multisala fuori cittĂ o alla gita fuori al lago la domenica pomeriggio, sicuri che sarebbe proprio cosĂŹ agevole? In ogni caso sarebbe necessario innanzitutto un cambiamento di mentalitĂ e proprio in questa direzione va la “European Mobility Week – Alternative Mobilityâ€?, la settimana di mobilitĂ alternativa promossa dall’Unione europea, che vede per il secondo anno consecutivo la partecipazione del Comune di Pompiano, in collaborazione con la locale societĂ ciclistica. Dal 16 al 22 settembre, infatti, nel piccolo centro della Bassa, l’unico ad aver aderito – oltre al capoluogo – nella nostra provincia, si susseguiranno una serie di iniziative volte a diffondere tra la gente una maggiore sensibilitĂ su questi temi. Dopo la presentazione di giovedĂŹ 15 settem-

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l’accento soprattutto sul territorio e le sue tipicitĂ . LunedĂŹ 19, dalle ore 9 alle 14, presso la scuola secondaria i ragazzi saranno impegnati in un laboratorio di educazione ambientale intitolato “Cambieresti? Nuovi stili di vita e mobilitĂ per una societĂ migliore e un ambiente piĂš sanoâ€?. Dulcis in fundo, giovedĂŹ 22, la vera e propria giornata senz’auto: si inviteranno tutti i genitori a portare i propri figli a scuola con mezzi alternativi all’auto privata e le maggiori aziende del paese e le attivitĂ commerciali chiederanno a dipendenti e clienti di muoversi in ambito urbano a piedi o in bicicletta. Inoltre, presso la scuola secondaria di primo grado, verrĂ organizzata una colazione a filiera corta, valorizzando i prodotti tipici della Bassa. In serata, alle ore 18, la premiazione del concorso “Una settimana senz’auto? Bello e possibileâ€? per il quale i cittadini saranno in precedenza invitati a non servirsi dell’auto per la settimana, consegnando le chiavi in municipio e ottenendo in cambio biciclette e facilitazioni per l’uso di mezzi pubblici. “Speriamo di cominciare a coinvolgere qualche partecipante – afferma il sindaco Serafino Bertuletti – e sensibilizzare specie in un territorio cosĂŹ provato dall’inquinamento come il nostro. Da questo punto di vista è positivo anche il coinvolgimento dei ragazzi, come contributo in una prospettiva futuraâ€?.

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musicale con la cantante Brunella Mazzola e un rinfresco offerto dalle aziende partecipanti. VenerdĂŹ 16 alle 20.30 in piazza Mazzini, spettacolo musicale con Piergiorgio Cinelli. Sabato 17 alle ore 14, giro cicloturistico sul Monte Netto con soste alle cantine e visita al bosco delle Colombaie; dalle ore 17 all’oratorio giochi gonďŹ abili, trucchi e palloncini per i bambini. In serata musica con l’orchestra Samurai. Ricca di proposte la giornata di domenica 18: al mattino

l’esibizione della banda musicale di Castel Mella, la S. Messa in piazza e i discorsi delle autoritĂ . In programma anche la consegna delle borse di studio. Nel pomeriggio la tradizionale sďŹ lata con tre carri allegorici e animazione. In serata spettacolo di cabaret con Giorgio Zanetti e Alex Rusconi. Durante tutta la manifestazione saranno in funzione gli stand gastronomici e ci sarĂ la possibilitĂ di degustare i vini del territorio del Montenetto alla Corte degli Assaggi, presso il

cortile Palazzo Bocca. In occasione della Festa dell’uva e del vino l’associazione volontari SolidarietĂ di Capriano, Fenili e Azzano sarĂ presente con un proprio stand all’interno di Palazzo Bocca al ďŹ ne di far conoscere alla popolazione l’attivitĂ e gli obiettivi dei volontari. “Tra questi – spiega il presidente Giuseppe Zizioli – l’acquisto di una nuova autovettura per persone diversamente abili. A tale scopo abbiamo allestito uno spazio per la vendita dell’uvaâ€?. (mtm)

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l termine ultimo della gara d’appalto scadrà esattamente a mezzogiorno del 4 ottobre. Quella data segnerà la fine di un lungo itinerario di progettazione e l’inizio della sospirata messa in opera di un progetto particolarmente sentito a ComezzanoCizzago. Prenderà il via nei mesi successivi, nelle adiacenze dell’attuale polo scolastico, la costruzione della nuova scuola dell’infanzia che sostituirà l’attuale ubicata in centro al paese. Un’opera di cui già i numeri raccontano in qualche modo l’importanza, specie in un centro piccolo come quello della Bassa: un milione e 700mila euro di spesa complessiva, coperti in parte – circa 350mila euro – da un contributo regionale a fondo perduto e in parte da una permuta di area, che verrà acquisita dalla ditta vincitrice, per un valore di circa 290mila euro. Il resto dell’operazione sarà a carico del Comune, per realizzare un edificio di sette sezioni ciascuna pensata per 28 alunni, edificio che sarà dotato di un giardino interno e di un’area verde all’esterno e che sarà predisposto per l’installazio-

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vo, recentemente intitolato al pittore bresciano Oscar Di Prata, di cui anche la scuola dell’infanzia di Comezzano-Cizzago fa parte. “La dirigenza scolastica e il personale – afferma – apprezzano molto che l’amministrazione metta mano a un’opera di cui si sentiva la necessitĂ , visto che gli immobili attuali sono piuttosto datati. Ăˆ una scelta che investe sul futuro del paese, occupandosi direttamente delle nuove generazioni, scelta che si potrebbe definire di ‘civiltĂ educativa’ e della quale non ci si può che rallegrareâ€?. Sotto questi auspici, dunque, prenderanno il via a breve i lavori: mattoni e cemento armato daranno consistenza alla nuova scuola, piĂš grande e accogliente. Grande e accogliente abbastanza per ospitare in sĂŠ le prospettive e il futuro di un’intera comunitĂ .

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6H IDUH ODERUDWRULR VLJQLILFD LPSDUDUH Si intitola “La scuola va al museoâ€? e mai slogan fu piĂš azzeccato per l’iniziativa voluta dal Comune di Montichiari e da Montichiari Musei, rivolta a tutte le classi cittadine. Giunto alla seconda edizione, l’evento si propone di avvicinare gli studenti ai musei cittadini attraverso 25 proposte di laboratori didattici dove apprendere interessanti nozioni, anche attraverso la manualitĂ , in materia di archeologia, teatro, agricoltura, ecologia. Al Museo Bergomi, per esempio, sono previsti i seguenti laboratori: “L’alpeggio e la malgaâ€?, “La filatura e la tessituraâ€?, “Il raccoltoâ€?, “Dalla macinazione alla polentaâ€?, “L’incisione del legnoâ€?, “Il ciclo dell’annoâ€?, “Riciclare con creativitĂ â€? e le due novitĂ di quest’anno relative all’arte dell’intreccio (alla presenza di maestri cestai) e della forgiatura dei metalli. Sette sono anche le proposte offerte dal Castello Bonoris (nella foto): “Il Castello si raccontaâ€?, “Diamoci un titoloâ€?, “Once upon a timeâ€?, “C’era una voltaâ€?, “Teatro laboratorio in Castelloâ€? e ancora “L’albero della vitaâ€? e “Ogni vostro desiderioâ€?. Brilla per ricchezza di contenuti anche la Pinacoteca Pasinetti che propone “Il mestiere del pittoreâ€?, “Il ritrattoâ€?, “Opera e cornice, uno stretto legameâ€?, “Il paesaggio: linee, colori, luciâ€? per finire con “Magie di coloriâ€?. Il ritorno al passato è invece il filo comune dei tre laboratori proposti al “Pastâ€?, intitolati “La fusione dei metalli nell’antichitĂ â€?, “La creazione dei moniliâ€? e “La ceramica longobardaâ€?. “Andiamo a teatroâ€? è il laboratorio-novitĂ che

avrĂ luogo nella “bomboniera monteclarenseâ€? con l’obiettivo di avvicinare gli studenti al mondo del palcoscenico. Per maggiori informazioni sulle varie attivitĂ si può chiamare la segreteria di Montichiari Musei, aperta dal martedĂŹ al venerdĂŹ dalle 9 alle 13, al numero 030.9650455 o visitare i siti internet www.montichiari,.it o www.montichiarimusei.it, aggiornati con le ultime novitĂ . (f.m.)

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prime due, con la partecipazione di molti enti e un buon interesse dei media, è giusto ribadire con forza la terza, che non si riferisce solo alla giustizia per chi dovrebbe vivere all’ombra della centrale, ma anche per quei popoli, spesso dimenticati, di America del Sud e India che si vedrebbero sottratte le terre coltivabili in favore delle immense piantagioni di olio di palma e colza da bruciare. Un vero delitto considerato che, nel mondo, piĂš di un milione di persone muoiono

di fame e che la lotta per il pane è anche alla base della recente rivolta arabaâ€?. La Terra, dice don Scalmana, è un bene comune e andrebbe usata in un’ottica di crescita e cura per il Creato, specie considerato che la Regione Lombardia ha giĂ una produzione di energia superiore al fabbisogno di puntaâ€?. Paolo Castellini, presidente dell’Associazione Parco del Monte Netto, ha ricordato il decreto legge del 2003 che impedisce la costruzione di impianti simili nelle

zone di pregio agricolo. Un altro no, dice Salvatore Fierro del comitato, è arrivato dalla Roggia Capriana che gestisce le acque pubbliche e con la centrale vedrebbe scaricato nei propri ďŹ umi il 60% di residuo di acqua di raffreddamento degli impianti, con danni enormi per l’ecosistema. InďŹ ne, il Comitato informa di essere in attesa di un confronto sul tema, giĂ piĂš volte richiesto, con l’assessore provinciale all’Ambiente per la Provincia. (em.b.)

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’è grande fermento nell’abitato di Visano per la tradizionale sagra di San Luigi, un appuntamento sentito da tutti i residenti e capace di attirare numerosi visitatori anche da molti dei paesi limitrofi. Il piccolo Comune della Bassa bresciana, con il suo numeroso stuolo di volontari, è pronto a offrire il meglio in ambito ricreativo e culturale, tenendo sempre un occhio di riguardo per l’aspetto della solidarietĂ e senza mai dimenticare quello religioso, che è da sempre fortemente vissuto da tutti gli abitanti visanesi. A organizzare i numerosi appuntamenti e coordinare il tutto, come sempre, ci ha pensato l’assessorato alla Cultura, sport e tempo libero: va detto che “Settembre in fieraâ€?, che si concluderĂ nella maniera piĂš degna con la sagra patronale, ha giĂ preso il via da diversi giorni. Tra le numerose iniziative andate in scena nei giorni scorsi ci corre l’obbligo di ricordare l’evento “Bimbo aiuta bimboâ€? che ha visto nella palestra comunale una giornata tutta dedicata ai piĂš piccoli con gonfiabili, giochi, attrazioni, oltre a una splendida piscina arricchita dall’inconsueta presenza di barchette a pedali. Sotto la guida di animatori esperti si è poi tenuto un momento di golo-

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to è stato anche il Memorial Diego Piacentini cosĂŹ come la tombolata di beneficenza organizzata dal Centro ricreativo Terza etĂ in ricordo del cavalier Scalmana. Il prossimo fine settimana, invece, il clou della sagra con due giornate davvero ricche di appuntamenti dalla mattina alla sera. Si parte sabato 17 settembre alle ore 20 con l’inaugurazione della nuova rotatoria del paese alla quale farĂ seguito, alle ore 20.15 in piazza Castello, l’esibizione di piccoli e adulti negli sport di ginnastica artistica, karate, krav maga e boxe vietnamita. Alle ore 21 avranno

luogo le premiazioni del Concorso fotografico “Visano tricoloreâ€? e del concorso figurativo di pittura (con ritratti di persone del paese). Al termine del concorso sono in programma l’inaugurazione della mostra sull’anniversario del 150° dell’UnitĂ d’Italia e un ricco rinfresco per tutti i presenti. E veniamo alla giornata di domenica 18 settembre, quando il paese sarĂ riempito dall’aria festosa della bancarelle e degli stand (non solo gastronomici): una scia di postazioni che a partire dalle ore 10 riempiranno piazza Castello, mentre alle ore 14.30 prenderĂ il via l’attesa gara ciclistica “44° Gran Premio sportivi visanesiâ€? e Memorial Archimede Conti. Sabato 17 e sabato 24 settembre, nella locale biblioteca comunale, rimarrĂ aperta la mostra bibliografica dedicata all’UnitĂ d’Italia. A tali eventi, organizzati dalll’aministrazione comunale di Visano, vanno aggiunti i momenti voluti dalla parrocchia come la pesca di beneficenza (da sabato sera presso l’abitazione delle suore) e, lunedĂŹ 19 settembre alle ore 20, la processione religiosa per le vie del paese. Visano, dunque, è in prima fila per garantire a residenti e non una serie variegata di iniziative capaci di dare un’ulteriore prova della sua vivacitĂ territoriale.

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ƒŽŽ‡ ƒÂ?‘Â?‹…ƒ Dz Â? ÂœÂ‡Â”Â‘ÇĄ Žǯ‡Â?‡”‰‹ƒ †‡Ž –—‘ –‡””‹–‘”‹‘dz “Si scrive ‘Km zero, l’energia del tuo territorio’, ma si legge come il rapporto diretto e schietto fra le famiglie camune e il gruppo ‘Valcamonica servizi’, all’interno del mercato libero dell’energia e del gasâ€?. CosĂŹ un comunicato stampa di questi ultimi giorni del gruppo che si occupa di energia e gas per il solco montano dell’Oglio. Il nuovo pacchetto di fornitura del gas metano e dell’energia elettrica della “multi utilityâ€? camuna sarĂ sottoscrivibile giĂ a partire da

questo mese di settembre, con vantaggi rispetto alla situazione attuale, primo fra tutti il risparmio economico sulle bollette; inoltre, il rapporto diretto con un fornitore presente in maniera massiccia sul territorio. Il cliente di “Valcamonica serviziâ€? potrĂ scegliere di sottoscrivere il contratto per la sola fornitura di gas, per la sola energia elettrica, oppure per entrambe, con il pacchetto composto da metano ed energia. Un solo fornitore per entrambe le utenze della propria

abitazione. Il che signiďŹ ca tra l’altro avere un unico interlocutore. “Una bella comodità – sottolinea sempre il comunicato – se si tiene conto dell’universo venutosi a creare con la liberalizzazione dei mercatiâ€?. La scelta del nome del prodotto (“Km zero, l’energia del tuo territorioâ€?) rispecchia la volontĂ della societĂ di vendita del gruppo di rivolgersi sempre di piĂš al proprio territorio e alle famiglie della Valle Camonica, in particolare si è ispirata alla ďŹ losoďŹ a del Km

zero, in auge da qualche anno a livello globale in ambito agricolo e dell’alimentazione. “Una cultura del rispetto ambientale e del risparmio che ‘Valcamonica servizi’ ha colto – spiega il documento giĂ citato – e ha trasferito ai propri prodotti. Ed ha girato questa ďŹ losoďŹ a ai propri clienti: perchĂŠ non reperire la propria energia in Valle, sostenendo lo sviluppo locale, anzichĂŠ recarsi fuori? PerchĂŠ non afďŹ darsi a una societĂ vicina, anzichĂŠ mettersi nelle mani di sconosciuti? (e.g.)

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a ComunitĂ montana di Valle Camonica si è fatta ente capofila per trovare una soluzione concreta rispetto alla situazione dei rifugiati politici richiedenti asilo (cosĂŹ si definiscono i profughi dalla Libia) che si trovano in una situazione di isolamento in luoghi molto distanti dai centri abitati e dalle comunitĂ valligiane. Infatti, le situazioni di Montecampione, Val Palot, Pisogne e di Corteno Golgi, dichiarate gravi dagli stessi profughi e denunciate piĂš volte da operatori sociali, non sono piĂš sostenibili. Ăˆ soprattutto la cooperativa K-Pax di Malegno, che gestisce cinque profughi in un alloggio, ben inseriti e con tutti i servizi, a sostenere il concetto della micro-accoglienza. Progetto al quale per ora hanno aderito la ComunitĂ montana e 11 Comuni. La sigla dell’accordo, avvenuta martedĂŹ 13 settembre presso la sede della ComunitĂ montana di Valle Camonica, rappresentata dal suo presidente Corrado Tomasi, ha visto presenti gli 11 comuni aderenti, il Forum del terzo settore rappresentato dal portavoce Alberto Bonazzi, le organizzazioni sindacali camuno-sebine e alcune co-

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gno psicologico, la Proser Valcamonica metterĂ a disposizione spazi per ore lavoro e tirocini per l’inserimento lavorativo, ma anche il servizio di lavanderia, la consegna di pasti e le pulizie, Cgil e Cisl del territorio provvederanno a garantire la necessaria informazione legale, prevista dagli accordi internazionali a chi si trova nella condizione di “richiedente asiloâ€?, oltre al supporto nelle pratiche, la tutela nell’inserimento lavorativo, l’organizzazione di corsi di lingua italiana. Soggetto di riferimento sarĂ la ComunitĂ montana che farĂ da interfaccia con la Prefettura e il soggetto attuatore dell’emergenza. Attualmente la micro-accoglienza prevede 60 posti diffusi, che si aggiungono ai 35 occupati alla Caritas di Darfo e ai cinque di Malegno, per un totale di 100 posti secondo i parametri della convenzione Onu per i rifugiati politici.

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3DVVHJJLDUH LQ PDOJD DOOD ULVFRSHUWD GHO 6LOWHU Per l’estate che ormai volge al termine, la sede operativa di Breno dell’Ersaf aveva preparato un ricco calendario di proposte dal suggestivo titolo “Alpeggiando in Val Grignaâ€?. L’operazione, in fase di conclusione, prospettava di riscoprire, passeggiando, il territorio, gli alpeggi, gli antichi mestieri. 10 in tutto le escursioni. L’ultima uscita, guidata da Massimo Pogna e da Elisabetta Maccioni, ha visto la partecipazione di diversi iscritti, curiosi di scoprire usi e costumi delle terre alte camune e impazienti di assaporare i buoni prodotti che solo un lavoro duro e intenso come quello del “malgheseâ€? (uomo addetto alla malga) riesce a offrire al termine di lunghe e intense giornate trascorse all’aria aperta in compagnia di mucche, cani da mandria, vento, alte cime. Per la conclusione di “Alpeggiandoâ€? il gruppo è partito da Montecampione in direzione di Rosello, toccando prima le malghe Rondeneto e Luca fino a raggiungere il “Silterâ€?. Grande, naturalmente, la soddisfazione da parte degli escursionisti, che hanno potuto gustare i saporiti prodotti proprio nel luogo in cui vengono realizzati, ricevendoli direttamente dalle mani dei produttori, altrettanto soddisfatti di poter osservare di persona l’alto gradimento manifestato dagli ospiti. Dopo il pranzo al sacco, la comitiva ha assistito alla visita dimostrativa presso il caseificio d’alpe, dove qualcuno ha anche potuto fare acquisti prima di prendere la via del ritorno. Ricorderemo, per i non addetti ai lavori, che “Silterâ€?, in dialetto camuno

è tanto un tipo di formaggio, quanto il luogo della malga ove si conservano i prodotti ricavati dalla lavorazione del latte. Il formaggio “Silterâ€? viene preparato solo con il latte di vacche di razza “Bruna Alpinaâ€? seguendo una tecnica di lavorazione artigianale tramandata da molte generazioni. Nonostante la sua fama e il suo commercio siano limitati, il “Silterâ€? è uno dei formaggi piĂš originali e apprezzati. (e.g.)

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VenerdÏ 23 settembre alle ore 20.30, al ristorante Pio Nono di Erbusco, fra i vigneti della Franciacorta, si potrà gustare una cena dai contorni addirittura magici. Fra tortini di salame alle verdure e fette di salame nostrano, maghi e prestigiatori stupiranno con illusioni tutti gli invitati. Il Cicap (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale), con la collaborazione dell’associazione di prestigiatori di Brescia, organizza una serata

“Il legno si fa musicaâ€? è il suggestivo slogan dei concorsi nazionali e internazionali che da qualche anno portano la cittadina lacustre sul palcoscenico mondiale dell’arte dei suoni. Per l’edizione 2011, dall’11 al 27 settembre, sarĂ il grande violinista Uto Ughi, apprezzato e amato protagonista della scena musicale classica internazionale, a presiedere la giuria. Non di meno gli altri componenti del collegio giudicante che, pur meno famosi per il grande pubblico,

in cui mistero, magia e buon vino faranno da padroni di casa. Nicolas D’Amore, Zadig e Tony, maghi di fama internazionale assieme alla giovane maga Serena, allieteranno i momenti che intercorranno fra una portata e l’altro, indovinando carte, facendo sparire e apparire oggetti, incantando il pubblico con giochi di prestidigitazione. I posti per partecipare sono limitati. Per informazioni e prenotazioni visitare la pagina web www.cicap.org/ lombardia/News/CenaMagica2011.

rappresentano tuttavia la piĂš alta espressione della liuteria mondiale. Per tutti citeremo il cinese Zhen Quan, il piĂš famoso liutaio, proveniente dal conservatorio di Pechino. La presente tornata è la quinta ed è dedicata a viole, violini e violoncelli, con una sezione riservata ai grandi liutai e un’altra destinata a strumenti “antichizzatiâ€? e a copie d’autore. Le iscrizioni sono numerose, piĂš di cento, e provengono da tutto il mondo. Quest’anno, gli organizzatori, vista

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la portata che questo appuntamento sta assumendo, hanno ritenuto opportuno allargare le frontiere della manifestazione e coinvolgere anche le Terme di Boario. Ma esecuzioni si terranno anche a Esine e ad Artogne. Per quanto concerne il paese di Pisogne sono previsti concerti nella chiesa di Santa Maria della Neve, nella parrocchiale di Santa Maria Assunta e persino in crociera sul lago. Alle Terme di Boario invece sotto la “grande vela� del parco. (e.g.)

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n occasione dell’Anno europeo del volontariato, l’associazione Punto missione onlus e il Baule della solidarietĂ , in collaborazione con il Centro servizi per il volontariato di Brescia, organizzano “Verso l’altroâ€?, Forum territoriale del Terzo Settore (distretto 7 - Montorfano): ossia una tre giorni all’insegna della gratuitĂ e della solidarietĂ nella terra di Franciacorta. La festa apre i battenti venerdĂŹ 23 settembre alle ore 18: dopo i saluti dell’assessore provinciale Aristide Peli, ci sarĂ spazio per la testimonianza di Luca e Maddalena sul “Villaggio dei ragazziâ€? in Romania, quindi scatterĂ l’ora dell’happy hour e l’apertura anche degli stand gastronomici, prima del concerto de “La banda dei Quaterâ€? (Andrea Bettini alla fisarmonica, Daniele Gozzetti voce e chitarra, Max Comincini alle percussioni, Paolo Bordet a chitarra e mandolino), che rivisiterĂ canti bresciani tradizionali e contemporanei. Il momento centrale dell’intera iniziativa sarĂ sabato 24 settembre, con una tavola rotonda sul tema “Volontariato: mettersi in rete. La ricchezza della collaborazioneâ€?, coordinata dal direttore de “La Voce del Popoloâ€? don Adriano Bianchi, alla quale interverranno Urbano Gerola, direttore del Csv ed esponenti delle realtĂ associative locali. Uno spazio particolare è riservato alla

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Mauro Pagani e Fiorella Mannoia. Il cantastorie veronese sarĂ accompagnato nell’occasione dalla storica Eccher Band. Domenica 25 settembre altra giornata piena, con iniziative dedicate ai bambini e ai ragazzi e due appuntamenti molto importanti: alle 18.30 la testimonianza di Margherita Coletta, moglie del brigadiere dei carabinieri caduto a Nassiriya e intervistata da Lucia Bellaspiga di “Avvenireâ€?: un incontro che racconterĂ la storia di una famiglia segnata dal dolore eppure capace di generare opere per i piĂš bisognosi. Alle ore 21 la rappresentazione teatrale “Agamennoneâ€? di Eschilo, regia di Pietro Arrigoni e coreografia di Marina Rossi, recitata dagli studenti della scuola Madonna della Neve di Adro. Postilla conclusiva il 27 settembre alle ore 21, con la presentazione di “Il fuoco e il legno – Processo e matrimonio di Giovanna d’Arcoâ€? con allestimento del Laboratorio teatrale Madonna della Neve. Per tutta la durata della tre giorni sarĂ possibile fruire dell’offerta gastronomica, cosĂŹ come ci sarĂ la possibilitĂ di far divertire bambini e ragazzi con gonfiabili e giochi e visitare gli stand delle associazioni di volontariato partecipanti alla manifestazione. Per avere maggiori informazioni visitare il sito web www.puntomissioneonlus.org.

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ƒ”†‘Â?‡ ƒŽ ”‘Â?’‹ƒ Â?ƒ •…—Ž–—”ƒ ’‡” ”‹…‘”†ƒ”‡ Â?‘Â?•Ǥ ‹—•‡’’‡ ‘””ƒ Con la posa e la benedizione di un bassorilievo in sua memoria – opera dello scultore Gian Luigi Sandrini da Ponte di Legno – la parrocchia di Gardone ricorda, venerdĂŹ 16 settembre, il centenario della nascita di mons. Giuseppe Borra (nella foto) che fu prevosto nella cittadina dal 1949 al 1987. Come scrive don Francesco Bazzoli, mons. Giuseppe Borra seppe vivere da protagonista la sua missione sacerdotale e, nello stesso tempo, fu capace di entrare in perfetta

sintonia con i suoi parrocchiani. Il dialogo cordiale e continuo con la sua gente ha permesso a mons. Borra di sentirsi vicino a tutti e di realizzare, in tempi economicamente e socialmente molto difďŹ cili, l’oratorio dedicato a S. Giovanni Bosco. con l’annessa palestra, da subito denominata “Palazzetto dello Sportâ€?. Alla realizzazione di queste strutture e alla formazione umana e cristiana della gioventĂš ha dedicato le sue migliori energie. Ma per

l’instancabile dedizione al ministero e per la sua sensibilità culturale e artistica, ha coinvolto i gardonesi anche in molte altre iniziative, mirate al rinnovato decoro del culto e degli arredi sacri, al restauro delle chiese e degli organi in queste custoditi, alla tutela del patrimonio storico e artistico locale. Queste iniziative sono richiamate nel bassorilievo; al tondo che presenta il viso del prevosto e alla citazione di un passaggio del suo testamento spirituale si accompagnano: il

proďŹ lo del palazzetto dello sport, le immagini di alcuni atleti e di giovani impegnati in alcune attivitĂ ludiche e il prospetto del santuario della Madonna del Popolo. NĂŠ poteva mancare l’accenno iconograďŹ co alla sua passione per la musica organistica e un abbozzo del monumento del Redentore sul Monte Guglielmo. La scultura sarĂ collocata nel salone-bar dell’oratorio. L’inaugurazione è ďŹ ssata per venerdĂŹ 16 settembre, alle ore 20. (Francesco Trovati)

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ambia provvisoriamente il responsabile dell’unitĂ operativa di Chirurgia dell’ospedale di Gardone Val Trompia: è stato presentato nei giorni scorsi ai nuovi colleghi il dottor Maurizio Ronconi, alla presenza del direttore generale dottor Cornelio Cippini e del professor Stefano Maria Giulini, preside della facoltĂ di Medicina e chirurgia dell’UniversitĂ di Brescia e direttore della 3ÂŞ Chirurgia degli Spedali civili di Brescia. Il dottor Ronconi rileva il testimone dal dottor Giancarlo Cervi, che ha recentemente lasciato la direzione della

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sarà , se necessario, presente nel Presidio di Gardone per eseguire in collaborazione con l’Êquipe valtrumplina gli interventi chirurgici e le valutazioni cliniche. Si intende cosÏ trasferire in una struttura diversa l’esperienza e la professionalità di tutta l’Êquipe del nosocomio cittadino per rafforzare e potenziare le possibilità dell’Êquipe dell’ospedale gardonese (tra i 1.000 e i 1.200 ricoveri annuali e dai 500 ai 700 interventi chirurgici all’anno sia in elezione sia in urgenza), garantendo ai pazienti la possibilità di essere assistiti e curati anche dai sanitari degli Spedali civili.

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Gli assessorati all’Istruzione pubblica e ai Servizi sociali si sono uniti per promuovere due iniziative a favore dei cittadini stranieri. La prima è l’apertura il venerdĂŹ dalle ore 14.30 alle 16.30 di uno sportello nella Sala Colonne del Centro civico per il disbrigo gratuito di alcune pratiche. La seconda invece riguarda un corso di italiano (iscrizioni aperte ďŹ no al 20 settembre). Gli incontri si terranno il mattino o la sera una volta la settimana. Al termine

Domenica 18 si tiene la 4ÂŞ edizione della “Scorrimellaâ€?, gara di corsa organizzata da Foundation Organization Running e Atletica Lumezzane Gara competitiva (18 km) da Gardone a Brescia; gara non competitiva da Concesio (7 km). Iscrizioni entro le ore 14 di sabato 17 settembre via mail a scorrimella@tds-live.com, sul sito www.activeeurope.com o da Decathlon di Roncadelle, Miglio Bike a Concesio, Hobby Photo a Lumezzane.

Ăˆ in corso a Tavernole presso l’azienda agricola Pesei una collaborazione con i referenti del “Progetto Alpiâ€? dell’Istituto forestale di Bologna per il monitoraggio ornitologico. Presso l’impianto arboreo del roccolo di Pesei sarĂ possibile assistere all’inanellamento degli uccelli migratori e successiva liberazione nelle giornate di martedĂŹ 27 settembre, sabato 1 ottobre e martedĂŹ 4 ottobre. Per informazioni piĂš dettagliate contattare Abramo al numero di telefono 335.372332.

sarĂ rilasciato un attestato di frequenza. Chi avrĂ raggiunto un buon livello di conoscenza della lingua potrĂ sostenere una prova al Centro territoriale; se superata, ottenendo il livello A2, sarĂ utile per ottenere il permesso di soggiorno a lunga scadenza. Quota di partecipazione 16 euro. Per informazioni telefonare all’ufďŹ cio Servizi sociali allo 030. 2111216 dal lunedĂŹ a venerdĂŹ dalle ore 9 alle 12.30, il lunedĂŹ e mercoledĂŹ anche dalle ore 16 alle 17.30.

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l 16 novembre 2010 in localitĂ Cavada, in prossimitĂ dell’ingresso in San Colombano, dal ripido pendio che a sinistra incombe sulla provinciale scivolava giĂš una massa di fango e pietrame bloccandola. Ăˆ ancora lĂŹ. Ăˆ diventata una montagnola verde con sentiero: i pullman del servizio pubblico si fermano appena prima. Continuano cosĂŹ dopo 10 mesi i disagi per i tanti anziani, operai pendolari, studenti che lunedĂŹ hanno ricominciato la scuola. Si aggiungono i danni ingenti per il turismo, risorsa della zona. Allora fu elogiata la tempestivitĂ con la quale in quattro giorni venne aperta una bretella alternativa sulla destra della strada e del Mella, su terreni privati e usufruendo del robusto ponte (proprietĂ Giovanna Rambaldini) messi subito a disposizione: veniva cosĂŹ garantito l’accesso verso la frazione e poi al Maniva per i veicoli fino a 180 quintali. Ma i pullman non salivano. Il tutto proprio alla vigilia della stagione invernale con la stazione sciistica della Maniva Ski, in pieno rilancio, unica “certezzaâ€? turistica dell’Alta Valle che cammina con le proprie gambe e fa da traino per decine di posti di lavoro, oltre che sugli impianti nell’indotto. Grazie all’ottimo innevamento la stagione è stata discreta, quella estiva una cocente de-

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la voglia di una brusca frenata. La proprietaria del ponte ha chiesto per lettera certezze a Provincia e Comune, preoccupata perchĂŠ non viene rispettato il limite di peso (180 quintali): infatti, la scorsa settimana dei camion hanno danneggiato i parapetti passando di notte. C’era stata a gennaio la lettera firmata da tutti cittadini adulti alla Sia per i pullman, l’intervento all’inizio dell’estate di consiglieri della Lega Nord a livello regionale, l’interrogazione urgente al ministero dell’Interno della senatrice dell’Api Emanuela Baio, ripetuta all’inizio di questo fine settimana. I soldi ci sono da fine marzo per un accordo tra Provincia, Bim, ComunitĂ montana e Comune. Tutto risulta bloccato da uno scoglio procedurale: il terreno sul quale si deve intervenire è privato. Si è assistito a rimpalli di responsabilitĂ che risultano chiariti in un recente incontro in Provincia: è stato ribadito che solo il Comune può fare in modo (con accordo bonario od occupazione d’urgenza) che sia disponibile l’area. La Provincia garantisce tutto il supporto tecnico, con immediata apertura della strada a inizio lavori. Interpellata sull’argomento ‘frana’, il sindaco Mirella Zanini ha confermato il suo impegno “affinchĂŠ il problema possa risolversi il piĂš presto possibileâ€?.

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VenerdĂŹ 9 alle ore 21 nella sala dell’auditorium Cecilia Zane si è tenuta una conversazione con l’europarlamentare Magdi Cristiano Allam, intervistato dal professor Roberto Chiarini. Una serata parte di una serie di eventi volti al ricordo della tragedia dell’11 settembre, in occasione del suo 10° anniversario. Allam, nella sua lunga carriera di giornalista è stato collaboratore di quotidiani come “il manifestoâ€?, “la Repubblicaâ€?, “Corriere della Seraâ€?,

Il piacere di ascoltare una storia dalla voce suadente di un adulto è il primo passo che compie ogni bambino per sviluppare un vero e proprio amore per la lettura. Ecco lo spunto dal quale nasce l’iniziativa proposta dalla biblioteca di Paitone: un corso per insegnare a leggere in modo efďŹ cace. “Il corso – spiegano gli organizzatori – è rivolto alle mamme, ai papĂ , ai nonni, agli animatori e a tutti coloro che vogliono imparare a leggere

dove dal 2003 ricopre la carica di “vicedirettore ad personamâ€?. Partendo dalla domanda “L’11 settembre ci ha cambiati?â€? è cominciata la serata con riessioni sulla lotta al terrorismo e agli errori commessi in questi 10 anni, nonchĂŠ alla situazione economica internazionale e alle rivolte nei Paesi nordafricani, sottolineando la necessitĂ di una riscoperta della persona a fronte di un capitalismo esasperato e di una crisi non solo economica ma anche di valori.

con espressivitĂ una storia a un bambinoâ€?. Il corso prenderĂ il via martedĂŹ 4 ottobre alle ore 20 in biblioteca, articolato su cinque incontri della durata di due ore ciascuno e condotto da Mariangela Agostini, esperta in letteratura per l’infanzia. La quota di partecipazione è di 10 euro e sono ammessi al massimo 12 partecipanti. Per informazioni e iscrizioni telefonare al numero 030.6915131 o inviare un’e-mail a biblioteca@comune.paitone.bs.it.

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n connubio italo-tedesco nella gastronomia, ma anche nella musica, classica e moderna, passata e presente, in un clima di festa per famiglie. E la consegna di una prima borsa di studio per giovani talenti. L’insieme approda a Salò, tra venerdĂŹ 16 e sabato 17, a cura del giovane sodalizio degli â€?Amici Ca’ dei Manniâ€?, che propone un’articolata iniziativa patrocinata dal Comune. Un giovane gruppo, questo degli “Amiciâ€?, fondato dai gardesani Manrico Gorini, Roberto Mafezzoni e Stefano Saleri, che ha il doppio fine di “promuovere e divulgare l’amore per la musica, come spesso ricordato da Sua SantitĂ papa Benedetto XVI – amano sottolineare i tre ideatori e fautori –, e di valorizzare e sostenere i giovani talenti italianiâ€?. Per il primo obiettivo il gruppo mette in campo una due giorni di festa che, dalle 19 a mezzanotte, avrĂ come palcoscenico gli spazi del centro Salò 2, in localitĂ Cunettone: la “CĂ dei Manni Bier Festâ€?, festa della birra un po’ all’italiana – spiegano gli Amici – (i piatti forti non sono

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Dik) e il prosieguo con succulenta gastronomia d’accompagnamento. Sabato alle 20 l’attenzione si sposta anche nella suggestione del palazzo municipale di Salò affacciato sul Benaco: appuntamento con “Omaggio alla musica tedesca e al pianoforteâ€? con brani di Bach, Beethoven, Schumann, Chopin e Debussy nell’interpretazione del pianista Paolo Rinaldi, proveniente dal conservatorio Campiani di Mantova e al quale verrĂ consegnata la borsa di studio da parte degli Amici. “Ci auguriamo che il nostro modesto e umile contributo – fanno sapere gli â€?Amici Ca’ dei Manniâ€? –, dato nell’ambito di questa nostra prima iniziativa nella quale si congiungono il piacere gastronomico e il diletto musicale, promuova la nascita di nuovi talenti a servizio della musicaâ€?.

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8UEDQLVWLFD H QDWXUD GHFOLQDWH QHO JLDUGLQR Torna nel prossimo fine settimana a Gardone Riviera “I giardini del Benacoâ€?, rassegna internazionale del paesaggio e del giardino. La manifestazione, ospitata nella rinnovata sede espositiva di Villa Alba, si configura come un momento di confronto tra paesaggisti, progettisti, architetti, agronomi ed esperti del settore del giardino e del paesaggio, confermandosi un evento di riferimento assoluto nel quadro nazionale dell’architettura del paesaggio. Nel corso delle due giornate di sabato 17 e domenica 18 settembre verrĂ presentato il quadro di sviluppo del paesaggismo italiano, partendo dalla tradizione paesaggistica italiana, spostando poi il tiro verso i nomi europei- piĂš noti che hanno saputo aprire strade di pensiero, quindi alle nuove e leve italiane e straniere in un dialogo aperto con gli architetti progettisti, i vivaisti e la committenza pubblica e privata. L’obiettivo principale è quello di studiare lo stato dell’arte da tre angolazioni differenti: la riqualificazione urbanistica dei quartieri marginali, il ruolo della natura, il ruolo sociale, attribuibili al giardino e ancor piĂš al paesaggio. La sede di Villa Alba permetterĂ di ospitare anche iniziative di approfondimento, soprattutto sul tema della formazione, attraverso la realizzazione di una mostra che raccoglie la documentazione e le esperienze delle principali scuole di paesaggismo. In una sala verrĂ allestita anche una rassegna di editoria selezionata con particolare riguardo alle opere

pubblicate da case editrici minori. Parallelamente, sempre il 17 e 18 settembre, andrĂ in scena nel parco di Villa Borghi a Limone sul Garda la mostramercato internazionale che riunirĂ le aziende piĂš prestigiose nel settore dei frutti antichi, oltre a quelle specializzate in complementi d’arredo per il giardino e la casa. Il programma completo degli eventi è consultabile sul sito web www.igiardinidelbenaco.it.

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en t i c i n q u e m i l a m e tri quadrati espositivi interamente dedicati al mondo della casa, all’arredamento, ai complementi d’arredo e all’edilizia. Ăˆ questo il biglietto da visita della 19ÂŞ edizione di “Progetto casaâ€?, in programma al Centro fiera di Montichiari il 17, 18, 19, 23, 24 e 25 settembre 2011. Con 165 espositori, cinque padiglioni “Progetto casaâ€? 2011 si conferma una manifestazione fortemente radicata nel territorio, anche in una stagione, come quella attuale, in cui anche gli eventi fie-

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attesi a Montichiari oltre 25mila visitatori, in un percorso di visita che si snoda per oltre due chilometri attraverso i padiglioni del Centro fiera. La progettazione degli spazi espositivi è stata studiata per valorizzare al meglio l’offerta dei vari stand presenti in ogni punto della fiera. “Progetto Casa è una vetrina completa del settore casa che gratifica il pubblico dei consumatori e valorizza le aziende del territorioâ€?, spiega Ezio Zorzi, direttore del Centro fiera di Montichiari. “Progetto casa 2011 offre una panoramica a 360° di quanto propone

oggi il mercato, dando alle aziende espositrici l’opportunitĂ di un contatto diretto con migliaia di visitatoriâ€?. L’offerta di “Progetto casaâ€? 2011 spazia, come da tradizione consolidata, dalla piĂš vasta gamma di arredi al comparto legato, ai complementi d’arredo e alle soluzioni studiate per migliorare la vivibilitĂ e la funzionalitĂ dell’ambiente domestico. “Nell’edilizia di ultima generazione, cresce l’attenzione per le soluzioni che consentono un maggiore risparmio energeticoâ€?, sottolinea il direttore del Centro fiera del Garda Ezio Zorzi. “Au-

mentano gli investimenti nell’edilizia sostenibile e nella qualitĂ delle abitazioni. Anche sotto questo profilo, “Progetto casaâ€? offrirĂ una serie di proposte che hanno come denominatore comune la ricerca del confort e della massima funzionalitĂ â€?. L’appuntamento è, dunque, al Centro fiera del Garda di Montichiari, per due fine settimana consecutivi. La rassegna sarĂ infatti visitabile nelle giornate che vanno dal 17 al 19 e dal 23 al 25 settembre, con una 19ÂŞ edizione di “Progetto casaâ€? che si preannuncia, come da tradizione, ricca di contenuti ed opportunitĂ .


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ÂŽ …ƒŽ‡Â?†ƒ”‹‘ †‡ŽŽ‡ Â?ƒÂ?‹ˆ‡•–ƒœ‹‘Â?‹ “Progetto casaâ€?, la manifestazione che dal 17 al 25 settembre propone una panoramica completa sul mondo della casa, con novitĂ , iniziative e contenuti che non mancheranno di soddisfare le aspettative del pubblico dei visitatori, rappresenta l’evento di apertura, dopo la sosta estiva, per l’autunno del Centro ďŹ era del Garda. Dopo la rassegna a cui sono attesi oltre 25mila visitatori, il polo espositivo monteclarense ospiterĂ altri importanti eventi,

ormai entrati nel numero delle ďŹ ere e delle rassegne “atteseâ€? dal pubblico. Dal 7 al 9 ottobre il Centro ďŹ era ospiterĂ Reas, il salone dell’emergenza, una manifestazione con cui si ripropone l’impegno concreto del polo espositivo quale contributo alla migliore diffusione della cultura e delle conoscenze nel campo della tutela dei cittadini nelle situazioni di rischio, calamitĂ ed emergenza. Il 15 e 16 ottobre sarĂ poi la volta del Festival dei motori, la

kermesse che accende i riettori sul mondo dei motori. Una festa di pubblico, nata per soddisfare la curiositĂ e tutte le esigenze degli appassionati e che, nell’arco di 10 edizioni, si è confermata un appuntamento di grande richiamo per tutto il bacino del Nord Italia. Numerose, come ogni anno, le iniziative in programma, momenti di spettacolo che non mancheranno di incuriosire tanto gli appassionati quanto i semplici curiosi: dalla “Mostra scambioâ€? allo

spazio dedicato alle moto e kart, dall’area riservata ai raduni Fiat Abarth & Coupè con le storiche da rally agli spazi espositivi dedicati all’audio hi-ďŹ . Dal 29 ottobre al 6 novembre il Centro ďŹ era ospiterĂ , inďŹ ne, “Rassegna antiquariaâ€?, manifestazione che ha saputo ritagliarsi uno spazio di primo piano nel panorama degli eventi di settore, con un’offerta espositiva che punta a coniugare un proďŹ lo d’alto livello con la varietĂ di proposte.

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rogetto Casa 2011 è uno dei principali eventi posti in apertura della stagione autunnale del Centro fiera di Monti-

chiari. Nel corso di quasi vent’anni di storia, la manifestazione si è sempre confermata un evento di sicuro richiamo, come testimoniano i cinque padiglioni espositivi coinvolti e gli oltre 25mila visitatori che, anche per l’edizione 2011, sono attesi al quartiere fieristico monteclarense. “Con Progetto casa, il centro fiera di Montichiari realizza la propria vocazione al marketing territoriale – spiega il direttore Ezio Zorzi –. La fiera, infatti, ha una duplice valenza: da un lato, è un appuntamento ormai consolidato per il pubblico di consumatori alla ricerca delle principali novitĂ del comparto casa e, dall’altro, si propone come veicolo di business per le aziende del territorioâ€?. “Progetto casaâ€?, anche nell’edizione 2011 pronta ad aprire i batten-

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ti si conferma una fiera capace di coinvolgere il grande pubblico e ripaga l’investimento delle aziende espositrici. Va ricercato in questo equilibrio di fondo la ricetta vincente di “Progetto casaâ€?, una manifestazione che, pur in una fase di crisi che, in ogni settore, s’associa ad una generale contrazione del volume d’affari e dei consumi, si attesta sui risultati dell’edizione 2010. “Il mercato fieristico è inevitabilmente legato all’andamento della congiunturaâ€?, continua Ezio Zorzi. “Progetto casa, però, può contare su un legame profondo con il tes-

suto produttivo locale e ciò può diventare un elemento positivo in grado di invertire la tendenzaâ€?. Giunta al traguardo della 19ÂŞ edizione, Progetto casa è una manifestazione che punta ogni anno su una formula originale che sa coniugare tradizione e novitĂ . “Progetto casa è una rassegna tra le piĂš longeve proposte dal Centro Fiera di Montichiari – spiega Salvatore Culcasi, responsabile commerciale dell’evento –. La ricetta vincente di questa nostra manifestazione di punta è quella di dare visibilitĂ alle aziende del territorio, con un’offerta completa che ben si adatta alle esigenze di un pubblico molto fedele ma attento alle novitĂ â€?. “Da un punto di vista commerciale, Progetto casa 2011 si attesta sui risultati dell’edizione dello scorso anno – continua ancora Salvatore Culcasi –. In una fase congiunturale molto difficile, si tratta di un risultato importante che premia i nostri sforzi e conferma la validi-

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tĂ di una fiera con queste le caratteristicheâ€?. Spazio, dunque, alla vasta gamma di arredi, complementi di arredo e tecnologie per la casa, ma anche accessori per giardino, artigianato artistico, spazi dedicati ai materiali naturali fino ad arrivare alla presenza di societĂ di servizi legate al settore sposi. “I punti di forza di Progetto casa sono la varietĂ dell’offerta espositiva, la ca-

pacitĂ di rispondere alle esigenze dei consumatori finali, il legame forte con il territorio e con il tessuto produttivo bresciano“, conclude Culcasi. “Oltre ad offrire una panoramica delle proposte piĂš classiche, la fiera si rivolge anche a quanti cercano un modo nuovo di concepire la casa, con proposte legate alla domotica e alle nuove tecnologie che migliorano il confort e i consumi energeticiâ€?.

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comparto economico che ruota attorno alla casa. Tra i settori merceologici rappresentati nella manifestazione monteclarense ďŹ gura anche quello dell’edilizia, probabilmente uno dei piĂš colpiti, anche nel Bresciano, dalla crisi ancora in corso. Sono impressionanti i numeri relativi alla mortalitĂ delle imprese nel settore delle costruzioni. Probabilmente attratte dalle stagioni in cui

il mercato della casa ancora “tiravaâ€? sono sorte come funghi moltissime imprese che, ai primi segnali di crisi, si sono trovate impreparate a gestire le difďŹ coltĂ . La situazione è divenuta drammatica quando la crisi è esplosa in tutta la sua virulenza mettendo in ginocchio un universo fatto, anche nel Bresciano, di migliaia di aziende. Prevedere in una rassegna ďŹ eristica uno spazio per l’edilizia può essere un tentativo di veriďŹ care se e

quanto la nottata è passata. Discorso piĂš o meno analogo, anche se con punte ovviamente meno dranmatiche, può essere fatto per le aziende operanti nel campo dell’arredo. Anche queste, secondo i dati statistici elaborati da associazioni di categoria, hanno patito gli effetti di una crisi da cui faticano ancora a risollevarsi. “Progetto casaâ€? può cosĂŹ diventare un “termometroâ€? capace di catalizzare tanti sguardi interessati.

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ealizzare prodotti su misura andando incontro alle piĂš svariate esigenze estetiche e tecniche del cliente. Una mission che Prima Ascensori, nata nel 1991, onora al meglio. La progettazione spazia nei diversi ambiti: ascensori per persone, ascensori per persone e merci, piattaforme elevatrici Ce abbattimento barriere architettoniche, montavivande e montacarichi Ce per sole cose. Un moderno ufficio tecnico garantisce la possibilitĂ di progettare ogni elevatore nel rispetto delle normative di settore, assicurando confort e sicurezza e studiando soluzioni anche per contesti architettonici “vecchiâ€? e prestigiosi e quindi con poca disponibilitĂ di spazio. Contestualmente dispone anche di un’officina di produzione con macchine all’avanguardia nella lavorazione del ferro, della lamiera, della lamiera plastificata, dell’acciaio inox, dell’alluminio e del legno. Prodotto di punta dell’azienda è “Leonardoâ€? piattaforma elevatrice per abbattimento di barriere architettoniche con molti

vantaggi rispetto all’ascensore tradizionale. Leonardo permette infatti la possibilitĂ di installazione in spazi ridotti (sia interni che esterni): questo perchĂŠ non è un elevatore con misure standardizzate e viene costruito e realizzato ad hoc. Le finiture della cabina sono inoltre personalizzabi-

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all’interno dell’azienda segue il montaggio in cantiere, attivitĂ svolta da tecnici specializzati che vantano una decennale esperienza nel settore ascensoristico. La Prima Ascensori offre inoltre un qualificato servizio di manutenzione degli impianti finiti con numero di visite calibrato sulla tipologia e l’uso dell’impianto e la costante reperibilitĂ per soccorso e riparazione. Variegata la clientela alla quale si rivolge l’azienda: studi di ingegneria o architettura, studi tecnici, enti pubblici, imprese edili e immobiliari, attivitĂ commerciali, case di riposo e fondazioni, condomini e privati. L’attenzione è focalizzata in particolare sulle situazioni in cui la presenza di una o piĂš persone diversamente abili, malati o anziani richiede l’installazione di piattaforme elevatrici per abbattimento barriere architettoniche, in abitazioni esistenti o in contesti in cui non era previsto l’impianto. La Prima è disponibile anche alla collaborazione con studi di progettazione per l’installazione di ascensori.

CENTRO FIERA DI MONTICHIARI - BS 17-18-19 / 23-24-25 settembre 2011

ORARI SABATO 17 ore 10 - 21

VENERDĂŒ 23 ore 15 - 21

DOMENICA 18 SABATO 24 ore 10 - 21

ore 10 - 21

LUNEDĂŒ 19

DOMENICA 25

ore 15 - 21

ore 10 - 21

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JAGUAR BRESCIA

VIA PADANA SUPERIORE, 34 - CASTEGNATO - BRESCIA TEL. 030 3229881


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Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscĂŹ all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo daròâ€?. Ed essi andarono. UscĂŹ di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lĂŹ e disse loro: “PerchĂŠ ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?â€?. Gli risposero: “PerchĂŠ nessuno ci ha presi a giornataâ€?. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vignaâ€?. Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e dai loro la paga, incominciando dagli ultimi ďŹ no ai primiâ€?. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che...

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colpevoli della chiamata. Non decidiamo noi l’ora dell’incontro con Dio. Che nessuno li avesse chiamati a giornata, quelli dell’ultima ora, è un fatto: fino a quel momento niente li aveva chiamati. Non c’era stato nessun incontro con Dio. PerchĂŠ – ragionando da operai della mattina – c’immaginiamo che tutti siano chiamati allo stesso momento e allo stesso modo e quelli ritardatari se la siano presa comoda, limitando cosĂŹ la libertĂ di Dio a lasciare il tempo giusto per ciascuno. PerchĂŠ – noi della prima ora (visto che ragioniamo quasi sempre cosĂŹ) – non sopportiamo che i ritardatari potrebbero portare qualcosa di potentemente diverso al nostro lavoro quotidiano, alla routine del servire, alla normalitĂ del fare. Dimentichiamo che qualcuno di questi pigri ha stravolto la vita ‘normale’ dei credenti con la follia della santitĂ , e che in un’ora sola ha aperto strade nuove per il ‘lavoro’ nella vigna. Cosa ne sappiamo

/D VDQWD FDULWj GL GRQ *XDQHOOD Il prossimo 23 ottobre il Santo Padre proclamerĂ don Luigi Guanella (nella foto) santo. Nel cammino di avvicinamento alla canonizzazione, il mondo dei guanelliani ha voluto far tappa nella sede del Parlamento italiano, per annunciare che la santitĂ ha sede anche nei luoghi dove si decidono le sorti dei poveri. “La santitĂ salverĂ il mondoâ€? il tema dell’incontro. Non poteva mancare il messaggio del presidente Giorgio Napolitano, che ha definito “alto il magistero della caritĂ di don Guanella e lungimirante la sua visione a favore delle classi piĂš deboli della societĂ â€?. Il card. Agostino Vallini ha affermato che la canonizzazione di don Guanella “è un appello ad ogni credente a considerare ogni persona come un valore assoluto:

ogni creatura umana vale molto di piĂš di quanto essa possa produrreâ€?. Alla tavola rotonda hanno partecipato il card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della cultura, Adriano Pessina, direttore del centro di bioetica dell’UniversitĂ Cattolica di Milano e Matilde Leonardi, coordinatrice del Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilitĂ . Aprendo il “colloquioâ€? il card. Gianfranco Ravasi ha colto l’emblema della santitĂ che salva il mondo nella capacitĂ di don Guanella di scoprire nel volto del povero, in particolare nella persona disabile, la “bellezzaâ€? del volto di Cristo. Per questo “la bandiera, il vessillo che caratterizza la figura di don Guanella è il desiderio che ‘in tut-

to vi sia la carità ’â€?. Infatti egli chiamerĂ i suoi preti: “Servi della CaritĂ â€?. La vita di don Guanella è rappresentata dal capitolo 25 del Vangelo di Matteo, il giudizio di Dio sull’essere, sulla storia, sull’operare della persona nel mondo. Un punto focale della santitĂ di don Guanella, ha rimarcato il card. Ravasi, è la centralitĂ di Cristo in tutto il suo operare. La sua azione non è stata un sentimento di filantropia, ma secondo l’espressione del Guanella “quello di appoggiare sul cuore le sorti del prossimo sofferente ad imitazione di Cristoâ€?. Un altro segno della santità è la complessitĂ e il numero delle opere di misericordia spirituali e temporali che hanno intessuto la vita del futuro santo, ora disseminate con suore e preti nel mondo intero.

noi dell’uscire del padrone sulla piazza a cercare chi sta ozioso? Che ne sappiamo della sua bontĂ ? E dell’unica ricompensa possibile per la giornata di lavoro? Primi e ultimi non importa quando la risposta è all’ora giusta, quando l’incontro avviene e la vita si trasforma nel ‘lavoro’ della vigna. Quello che importa è capire l’ora di Dio e accettarla. L’invidia per il prima o il dopo, per il primo o l’ultimo, per il tanto o poco lavoro fatto è solo grettezza e risparmio di forze. Ăˆ il contrario della bontĂ di Dio che dĂ l’unica ricompensa possibile: il suo tutto. CosĂŹ come chiede il nostro tutto all’ora giusta, non un momento prima, non un momento dopo. E il peso e il caldo della giornata sono sopportabili solo se vengono capiti cosĂŹ e non soffrono dell’invidia di chi è arrivato piĂš tardi. Sono ricchezza se si capisce che quel peso e quella fatica sono stati condivisi con Dio e con lui si è stati fin dalla prima ora e che quelli dell’ultima tutto quel tem-

po meravigliosamente pesante ma divino l’hanno speso aspettando. Sant’Agostino rimpiangeva il suo tempo perduto lontano dalla bellezza antica e sempre nuova di Dio e semmai invidiava chi dall’inizio la conosceva. Non rifletteva sul peso del lavoro, ma sulla bellezza di stare con Lui. Nella fatica e nella bellezza. E allora cos’è un denaro? E può esserci di piĂš del tutto di Dio come ricompensa? Quello che chiede di piĂš al padrone per la giornata intera di lavoro non ha capito di averlo avuto accanto a sĂŠ tutto il giorno, di essere stato con Lui fin dall’inizio. E questo è il ‘di piÚ’ che non si può contare, la nostalgia di chi non è lĂŹ fin dal mattino, il barlume di chi lo trova solo al tramonto. L’amico che pretende una ricompensa maggiore dimentica tutto questo e gli pesa un amore che non capisce, una bontĂ che l’ha voluto primo. CosĂŹ diventa ultimo per difetto suo d’amore e continuerĂ a non capire come si conciliano fatica e amore.


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universitĂ e centri di ricerca, aziende e associazioni di categoria, istituzioni ed enti locali. “Si tratta di un peculiare laboratorio d’incontro, sperimentazione e progettualitĂ per costruire sinergie tra istituzioni, imprese, operatori economici e culturali con il metodo e l’orizzonte della cultura dell’unitĂ . Uno spazio e un approdo per condividere prassi e principi sperimentati, per ampliare la gamma delle collaborazioni all’insegna del bene comune, nell’anno in cui si celebrano

i 150 anni dell’UnitĂ d’Italiaâ€?, sostengono gli organizzatori. Oltre 30 eventi culturali. Sono molte le “animeâ€? di questa seconda edizione di Loppianolab. “Oggi è imprescindibile un dialogo tra le discipline scientiďŹ che e le diverse culture – sottolinea mons. Piero Coda (in foto), teologo e preside dell’Istituto universitario Sophia –. Affronteremo argomenti economici, sociali, culturali e teologici, tanto da guardare alla TrinitĂ come via della vita pure per questo tempoâ€?.

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’è una misura verticale da recuperare, per poter pienamente riprendere quella orizzontale. Benedetto XVI lo ha ricordato con chiarezza intervenendo alla conclusione del Congresso eucaristico di Ancona in una intensa giornata, che lo ha portato a contatto con la realtĂ viva della Chiesa e della societĂ italiana. â€œĂˆ anzitutto il primato di Dio che dobbiamo recuperare nel nostro mondo e nella nostra vita, perchĂŠ è questo primato a permetterci di ritrovare la veritĂ di ciò che siamo, ed è nel conoscere e seguire la volontĂ di Dio che troviamo il nostro vero bene. Dare tempo e spazio a Dio, perchĂŠ sia il centro vitale della nostra esistenzaâ€?. Bisogna partire e ritornare sempre alla dimensione verticale, cioè alla realtĂ della fede, che misura la realtĂ della vita proprio nella sua quotidianitĂ e permette di ricomporne la frammentazione, che per il Papa ne è uno dei tratti caratterizzanti: “La comunione eucaristica, cari amici, ci strappa dal nostro individualismo, ci comunica lo spirito del Cristo morto e risorto, ci conforma a Luiâ€?. Da qui gli effetti orizzontali della “spiritualitĂ eucaristicaâ€?, sulla comunitĂ ecclesiale e sulla realtĂ sociale. Il Papa invita cosĂŹ innanzitutto a rifare sempre con amore il tessuto della comunitĂ ecclesiale, superando “divisioni e contrapposizioniâ€?, valorizzando

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vita comunitaria nasca quindi uno sviluppo sociale positivo, che ha al centro la persona, specie quella povera, malata o disagiataâ€?. Ăˆ un impegno essenziale, su cui sempre ritornare e che si riassume nella necessitĂ di sempre meglio rimodulare anche l’identitĂ popolare della Chiesa in Italia, in un quadro che si trasforma velocemente ma che deve mantenere i suoi presupposti di fondo. Particolare enfasi il Papa ha posto di conseguenza sugli “ambiti del nostro quotidianoâ€?, in particolare i due temi della famiglia e del lavoro, che sono

nello stesso tempo le questioni e le grandi risorse della nostra societĂ . Lo ha fatto parlandone nell’omelia, ma anche e soprattutto incontrando personalmente i lavoratori, a pranzo, e poi nel pomeriggio le famiglie e i fidanzati. Il Papa e i vescovi italiani si misurano con il dramma di chi è senza lavoro, di chi perde il lavoro e continuano a scommettere sulla famiglia, con pertinace fiducia. In situazioni assai perturbate e confuse, come questi mesi in Italia e in Europa, la saldezza del tessuto di riferimento di fondo, spirituale, sociale e civile, diventa una grande risorsa.

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,Q DWWHVD GL %HQHGHWWR ;9, Il Papa è un padre spirituale molto comprensivo: lo ha detto P. Hans LangendĂśrfer, segretario della Conferenza episcopale tedesca (Dbk), in un’intervista pubblicata dall’agenzia di stampa cattolica tedesca Kna. Riferendosi all’imminente viaggio di Benedetto XVI in Germania (in programma dal 22 al 25 settembre), LangendĂśrfer – coordinatore dei preparativi – ha annunciato che il PonteďŹ ce si pro-

nuncerĂ verosimilmente anche sul fatto che la religione non debba diventare una questione privata, ma possa offrire un contributo alla societĂ . La visita toccherĂ Berlino (nella foto il Duomo), Erfurt, Etzelsbach e Friburgo. Ripercorrendo i precedenti viaggi, LangendĂśrfer ha osservato: “Nelle due visite a Colonia e in Bavieraâ€?, il Papa “ha colpito ed emozionato molti tedeschi. Il suo linguaggio

chiaro, la sua teologia ponderata, il suo ottimismo sul fatto che la fede e il pensiero mosso dalla ragione non si escludono, tutto ciò ha destato molta attenzione. Per noi è stato molto importante anche il fatto che il Papa ci abbia rafforzato nell’elaborazione dei casi di abusoâ€?. LangendĂśrfer si è detto convinto che “il Papa riconosce l’energia e la dedizione con cui molti cattolici si occupano della Chiesa, soprattut-

to in questi tempi difďŹ ciliâ€?, e riconosce le peculiaritĂ legate alla convivenza con la Chiesa protestante e al confronto costante con essa che, ha concluso LangendĂśrfer, “inuisce sulla fedeâ€?. Per l’occasione la casa editrice Heder, in collaborazione con la Libreria editrice vaticana (Lev), ha allestito una mostra con 600 volumi scritti da RatzingerBenedetto XVI e tradotti in piĂš di 25 lingue diverse.


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ÂŽ ‡•…‘˜‘ ‹Â? –˜ ”‡•…‹ƒÂ?‹ǣ ’”‘ˆ‘Â?†ƒÂ?‡Â?–‡ Ž‡‰ƒ–‹ ƒŽŽƒ ’”‘’”‹ƒ ’ƒ””‘……Š‹ƒ Ăˆ andata in onda lo scorso 13 settembre nell’agorĂ virtuale di Teletutto la trasmissione “La mia messa, il mio prete, il mio oratorioâ€? condotta da Clara Camplani e don Adriano Bianchi per riettere, in vista del Sinodo sulle unitĂ pastorali. Ospiti mons. Luciano Monari, il sociologo Diego Mesa e Corrado Scolari, sindaco di Berzo Demo. Nell’arco della serata sono state presentate le testimonianze di chi da alcuni anni sta giĂ vivendo l’esperienza delle

unitĂ pastorali, come gli abitanti del centro storico, rappresentati in studio da alcuni fedeli guidati da mons. Alfredo Scaratti. I bresciani erano presenti attraverso i vox populi e gli sms, arrivati a decine, con domande e considerazioni rivolte al Vescovo che ha risposto ai telespettatori. Attraverso le interviste e i commenti degli ospiti si è potuto osservare che i bresciani sono profondamente legati alla propria Messa, al rapporto con i sacerdoti e alla vita dell’oratorio.

Considerato che le unitĂ pastorali sono un’esigenza nata prima di tutto dalla carenza del clero diocesano, non si è potuto non parlare del tema delle vocazioni; il Vescovo ha ricordato come la prima vocazione di ciascuno sia quella alla vita. A proposito di oratori è intervenuto don Marco Mori ricordando come quello degli oratori sia uno dei piĂš delicati tra gli argomenti trattati nel Sinodo. A fare da ďŹ lo conduttore della serata è stato il tema dell’appartenenza: dalle interviste

è stato possibile sottolineare la presenza di fedeli che volentieri si sposterebbero dal loro paese pur di partecipare alla Messa e alle iniziative pastorali, altri invece preferirebbero che rimanesse la loro parrocchia il centro della comunità cristiana; a questo proposito mons. Monari ha ribadito che spesso si pensa alla propria frazione o parrocchia come Chiesa a sÊ, dimenticando che lo diventano solo se in comunione con quella diocesana e quella universale. (e.c.)

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a prima giornata del convegno del clero, inserito nella settimana di avvio dell’anno pastorale e dell’Anno sinodale, ha registrato l’intervento di padre Luigi Mazzadri, professore emerito di Storia della Chiesa presso l’Università Gregoriana e la relazione di mons. Franco Giulio

Brambilla, preside della FacoltĂ teologica dell’Italia settentrionale. La seconda ed ultima giornata, invece, ha lasciato spazio all’intervento conclusivo del vescovo Monari. Padre Mezzadri ha offerto una “elevazioneâ€? storica con un veloce excursus di come la Chiesa, nel tempo, abbia affrontato situazione difficili utiliz-

zando l’immagine del veliero in balia delle correnti e delle onde del mare ma sempre con una rotta precisa. Secolarizzazione, ignoranza o scarsità dei presbiteri, interessi temporali delle gerarchie, indubbi atteggiamenti immorali sono state senza alcun dubbio zavorre pesanti al cammino della Chiesa, ma non hanno mai impedi-

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to allo Spirito di gonfiare quelle vele per consentire alla barca di navigare. Il Sinodo, per Mezzadri, è come una “maratonaâ€? faticosa, una “via crucisâ€?, nella quale c’è spazio per la sofferenza, ma una sofferenza benefica per la Chiesa. I mutamenti in atto chiedono discernimento, ma forse ci indicano con piĂš chiarezza che la ricchezza della Chiesa non arriva dalla difesa dell’esistente ma dalla consapevolezza di essere custode della Parola che salva, dei sacramenti, dell’opera di caritĂ : il volto missionario della Chiesa. Mons. Brambilla invece ha invitato a non perdere di vista il rapporto “esterioreâ€? ed “interioreâ€? della Chiesa italiana: da un lato essa ha sempre vissuto uno spazio geografico ed un tempo e in questo arco spazio-temporale ha offerto il Vangelo per la vita quotidiana delle persone. Questo il fulcro del

discorso. Un rapporto dinamico, da interpretare in modo creativo, senza mai perdere la passione di dire la Parola dentro l’alfabeto della vita dell’uomo. Questo, oggi, è possibile farlo solo ed esclusivamente in un’ottica comunitaria, insieme. I problemi noti che spingono verso un nuovo modello di vita delle nostre parrocchie vanno letti come non tanto “causa di cambiamentoâ€? ma come occasione. Il problema non sono le unitĂ pastorali in sĂŠ, quanto la capacitĂ di camminare insieme, di creare sinodalitĂ . Le forme pratiche di organizzazione, “l’ingegneria ecclesiasticaâ€? come la chiama Brambilla, non devono essere la preoccupazione principale, quanto piuttosto occorre trovare autentiche motivazioni interiori che spingano a cercare collaborazioni, a fare “passi indietroâ€? rispetto a visioni individualistiche, a creare e valorizzare nuove ministerialitĂ . Il Vescovo ha richiamato la bontĂ delle indicazioni emerse nelle due relazioni precedenti e ha parlato del prossimo Sinodo come di una grande opportunitĂ per mettere in atto un dialogo proficuo tra vecchio e nuovo nello spirito del discernimento comunitario che chiama ad assumere personalmente una piccola responsabilitĂ per il bene di tutti. Mons. Monari ha ribadito che è Dio che cambia il mondo ma noi dobbiamo essere strumenti perchĂŠ il mondo si dia una scala di valori nuovi. “Siamo preti per questoâ€? dice il Vescovo: personalmente e comunitariamente chiamati a “fare sacrificiâ€? cioè, ad offrire pezzi del mondo mettendoli in relazione a Dio perchĂŠ in essi traspaia in modo nuovo la sua

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verità , il suo amore. In altre parole, la santità deve essere l’obbiettivo del nostro programma pastorale. In questo contesto si inserisce il cammino sinodale: un cammino che chiami alla corresponsabilità tutti quanti, con una attenzione particolare al modo, allo stile con il quale siamo chiamati a pensare e a costruire la Chiesa diocesana del futuro.

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/D ´1RWWH OXPLQRVDÂľ Sabato 17 settembre a partire dalle 21 nel Duomo Vecchio sarĂ proposta la “Notte luminosa - In preghiera per il Sinodoâ€?. Una notte di preghiera e di meditazione su tre aspetti fondamentali dell’essere Chiesa: missione, corresponsabilitĂ e comunione. Sono individuati dallo strumento per la riessione e la consultazione diocesana “ComunitĂ in cammino - Sinodo sulle unitĂ pastoraliâ€?. Su ciascun aspetto una meditazione porterĂ al

centro dell’attenzione il signiďŹ cato di ognuno. Alle 21 “Nelle tenebre è sorta una luceâ€?: padre Giulio Albanese, missionario comboniano e giornalista, parlerĂ di missione. Alle 22 “La cecità è guaritaâ€?: Massimo GandolďŹ ni, neurochirurgo, rietterĂ sulla corresponsabilitĂ . Alle 23 “La fede nutre ogni vitaâ€?: mons. Mauro Orsatti, vicario episcopale per la vita consacrata stimolerĂ

i presenti sul tema della comunione. A seguire ci sarĂ un’adorazione notturna che si concluderĂ alle 7 del mattino con una Santa Messa celebrata da mons. Gianfranco Mascher, vicario generale della diocesi di Brescia. Sempre nella stessa notte dalle 22 all’una “Luce nella notteâ€? al parco Castelli in una tenda ci sarĂ un’adorazione continua a cura del Seminario diocesano e della Zona Brescia nord.


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GiovedĂŹ 15 settembre Ore 7.30 – Incontro con i pendolari (AgorĂ ) Ore 20.30 − Brescia − Prealpino Confronto sul tema “Generazione incredulaâ€? (AgorĂ ) VenerdĂŹ 16 settembre Ore 20.30 – Brescia – Centro

pastorale Paolo VI − Presenza alla riessione sulla Chiesa italiana (AgorĂ ) Sabato 17 settembre Ore 9.30 – Brescia – Incontro con la vita consacrata presso gli Artigianelli (AgorĂ ) Ore 16.15 − Brescia − Assemblea dei catechisti in Cattedrale (AgorĂ ) Ore 18.30 −Brescia − Santa Messa di apertura dell’Anno sinodale in Cattedrale (AgorĂ ) Domenica 18 settembre Ore 10.30 – Ospitaletto − Santa Messa nel 20° anniversario dell’oratorio

Ore 16 − Brescia − Incontro con bambini e famiglie in piazza Loggia (AgorĂ ) Ore 18.15 Brescia − Santa Messa di apertura delle missioni popolari cittadine presso la chiesa dei Pavoniani LunedĂŹ 19 settembre Ore 10 – Brescia – Incontro con i predicatori dei ritiri dei sacerdoti al Centro pastorale Paolo VI MercoledĂŹ 21 settembre Ore 20 – Bagolino − Santa Messa in occasione delle feste quinquennali mariane

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e guglie del Duomo e le fabbriche, la gente in festa e il lavoro. Il logo del 7° Incontro mondiale delle famiglie, in programma a Milano dal 30 maggio al 3 giugno 2012, non ammette repliche: il lavoro e la festa rappresentano due snodi fondamentali e al tempo stesso difficili per le famiglie. La macchina logistica è partita da tempo; le giornate sono cinque, di cui tre sono sostanzialmente per delegazioni. L’organizzazione ha pensato, però, che il 31 maggio pomeriggio fosse giusto vivere una tavola rotonda all’interno delle diocesi lombarde: a Brescia, in particolare, arriveranno in piazza Paolo VI 1300/1500 convegnisti e vi potranno accedere tutte le persone. Il 2 e il 3 giugno saranno aperti a tutti con l’arrivo del Papa; sul sito ufficiale (www.family2012.com) sono giĂ aperte le iscrizioni per singole persone, parrocchie o associazioni, anche se sarĂ opportuno comunicare

all’Ufficio famiglia la propria partecipazione. Le tappe di avvicinamento pensate dall’Ufficio famiglia sono molteplici anche se diluite nel tempo. L’apertura dell’anno pastorale diocesano è fissata per il 25 settembre (dalle 15 alle 19) a Botticino Sera nel centenario della morte di Sant’Arcangelo Tadini, un sacerdote che incarna tutte e due le anime: l’attenzione al sociale e alla famiglia; lĂŹ ci sarĂ un momento di preghiera comune e per ricevere anche materiale utile alla programmazione. Il convegno “Famiglia = maschio + femmina?â€? di ottobre (il 15 al Centro pastorale Paolo VI; per le iscrizioni maschioefemmina@gmail.com) servirĂ a chiarire ulteriormente il concetto di maschio e femmina e come si fa a fare famiglia. Ăˆ stato invitato un esperto internazionale come mons. Tony Anatrella, autore di “Felici e Sposatiâ€? (Edizioni Studio Domenicano, Bologna 2007). Nel 30° anniversario della Familiaris Consortio (il documento base per la

pastorale familiare), invece, Monari il 27 novembre presiederĂ simbolicamente la Santa Messa a Cellatica nell’unica chiesa diocesana dedicata alla Santa Famiglia di Nazareth. Nei prossimi mesi ci sarĂ la lettera natalizia del Vescovo alle famiglie. Con don Giorgio Comini, direttore dell’Ufficio famiglia diocesano, facciamo una fotografia della situazione. Il Santo Padre nel documento definisce l’Incontro mondiale come un’occasione privilegiata per ripensare il lavoro e la festa nell’ambito familiare. Don Giorgio, quali sono, oggi, le esigenze della famiglie? C’è bisogno come comunitĂ cristiana e civile di ripensare i tempi e i luoghi del lavoro e di ripensarli a servizio del bene della persona e delle sue relazioni fondamentali, quindi della famiglia. Dall’umanesimo o se vogliamo dal XX secolo il lavoro è stato impostato con una mira individuale che ha avuto una deriva individualistica

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e con un criterio solo utilitaristico. Dall’altra parte anche la festa (in Italia dal secondo dopoguerra) sia a livello antropologico che religioso ha subito cambiamenti: il modo di vivere la festa è diventato un modo assillante di ricercare evasione da un quotidiano che ti stritola. L’evasione viene appaltata a una societĂ di servizi: è stata creata la dizione “tempo liberoâ€?. Libero dalle catene? Allora il lavoro va ripensato. Dal punto di vista religioso il giorno del Signore ha perso di smalto. In questo clima culturale, dove la famiglia è profondamente colpita sia nel suo costituirsi che nel suo mantenersi, lavoro e festa sono luoghi e tempi significativi per migliorare la situazione. C’è

bisogno di ripensare con l’afflato di cuore evangelico. Siamo una comunitĂ civile e cristiana altamente imperniata sull’attivitĂ , ma ci troviamo in una difficile congiuntura economica‌ Nello specifico dell’evento mondiale il focus è sulla famiglia: si vede la famiglia come vive, come intercetta il mondo del lavoro o come il lavoro incide sulla famiglia e come viene vissuta la festa o come la dimensione della festa incide sulla famiglia. Si tratta di un’occasione da non perdere, che esige però una preparazione. E anche dopo servono prese di posizione pastorali o legislative: non vuole essere solo un momento celebrativo.

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Domenica 18 settembre alle 9.30 presso la sede dell’Istituto a Brescia in Via della Lama, 61, i membri, i collaboratori e gli amici dell’Istituto Pro Familia si danno appuntamento per ritrovarsi e dare il via al nuovo anno di attivitĂ . L’accoglienza è prevista alle ore 9.30. Il prof. Pierpaolo Triani, laureato in Pedagogia presso l’UniversitĂ degli Studi di Parma e dottore di Ricerca in Pedagogia presso l’UniversitĂ degli Studi di Bologna, parla di “MissionarietĂ della famiglia: bellezza e quotidianitĂ del donoâ€?. La missionarietĂ della famiglia cristiana non è un impegno aggiunto alla sua identitĂ , ma è connaturata ad essa. La famiglia cristiana è in se stessa missionaria come scrive mons. Pier Luigi Gusmitta: “Ha la

missione di diventare sempre piĂš quello che è, ossia comunitĂ di vita e amoreâ€?. Nel pomeriggio, dopo la celebrazione eucaristica e il pranzo, ci sarĂ la presentazione delle attivitĂ apostoliche dell’Istituto: Scuola di vita familiare per adolescenti; cammino delle coppie di fidanzati; i percorsi degli sposi; incontri delle persone vedove/i sole; incontri per genitori; la formazione dei membri. SeguirĂ un momento di divertimento in famiglia dal titolo “Si parte! Storie di viaggi e grandi viaggiatoriâ€? curato dal gruppo “La nuvola nel saccoâ€?. La partecipazione è aperta a tutti e gratuita. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi al Pro Familia di Brescia telefonando al numero 030.46358 – 030.292286.

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Suor Annamaria Nizzola, da tre anni a Brescia come delegata dell’Usmi è stata chiamata nella missione salesiana di Varese a partire dal 25 agosto. In una lettera inviata a Voce scrive. “Saluto con fraterno affetto tutte le persone incontrate in questi tre anni di permanenza a Brescia. Assicuro loro un ricordo speciale e quotidiano. Resteranno nella memoria e nel cuoreâ€?. Aggiunge poi un ringraziamento a tutti coloro con cui ha lavorato, al vescovo Luciano, ai Vicari episcopali, ai sacerdoti e ai

Continua l’impegno dell’Apostolato della preghiera (Adp). Il prossimo appuntamento è l’adorazione eucaristica notturna per l’inizio dell’anno pastorale in Duomo Vecchio domenica 18 settembre dall’una alle 2. Il vescovo Luciano Monari ha afďŹ dato all’Adp un intenzione per cui pregare: “PerchĂŠ la Chiesa bresciana viva la preparazione al Sinodo diocesano come comunitĂ in cammino nella preghiera, nel confronto e nella missioneâ€?.

Si ricorda ai reverendi parroci di far pervenire alla segreteria del Vicario generale – entro la ďŹ ne di dicembre – le richieste per il ministro della cresima oppure per la Celebrazione del sacramento della cresima in Cattedrale. La segreteria del Vicario generale, a sua volta, farĂ conoscere, con almeno tre mesi di anticipo, data e orario delle cresime. Rif. Tel. 030 3722.229-260; fax 030 3722.256: e-mail: vicariogenerale@ diocesi.brescia.it

consacrati. “Sono una moltitudine, una risorsa preziosa, una forza per il Regno di Dio in terra bresciana. La varietĂ e la ricchezza dei doni e dei carismi, di cui ho avuto conoscenza nelle persone e nelle opere − scrive − mi hanno fatto sperimentare la vivacitĂ e il dinamismo inarrestabile dello Spirito Santoâ€?. Chiude assicurando la preghiera “perchĂŠ questo anno segni, per la diocesi di Brescia, una tappa signiďŹ cativa e decisiva nel cammino verso il Sinodoâ€?.

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nno dopo anno si è perfezionata e per Concesio è ormai diventata una tradizione la Settimana montiniana, giunta alla 12ÂŞ edizione e foriera di appuntamenti all’insegna del sacro e della cultura nel nome di papa Paolo VI. “Si tratta di un evento impegnativo – dice il sindaco concesiano Stefano Retali –, assai complesso nella sua struttura e anche per questo divenuto la manifestazione piĂš importante nel panorama culturale del nostro Comune, un ventaglio di proposte di approfondimento e artistiche che riflettono l’interesse da sempre manifestato da papa Paolo VI per l’arte come strumento per avvicinare l’uomo a Dioâ€?. Proprio l’arte sarĂ protagonista fino a domenica 9 ottobre con la mostra “Sulla tua parolaâ€?, ancora una volta affidata alla puntigliosa organizzazione dell’associazione “Le stelleâ€? di Fausto Moreschi e Carmela Perucchetti. “La mostra – dicono i due curatori – sarĂ allestita anche quest’anno nella chiesa di S. Andrea a Concesio e in quella di S. Zenone a Brescia, completando una trilogia: nel 2009

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ÇĄ ’ƒ–”‹ƒ”…ƒ †‹ ƒ‰†ƒ† la luce nello spazio sacro, nel 2010 l’uomo nello spazio sacro, quest’anno la parola come trasmissione di messaggio; nella chiesa di S. Andrea indaghiamo il silenzio come parola ascoltata, in S. Zenone la parola come testo. Quest’anno – aggiungono Moreschi e Perucchetti – ci siamo avvalsi della collaborazione di Bruno Lucchi, che ha realizzato circa il 70% delle sculture presenti appositamente per questa mostra, perchĂŠ non sia soltanto un’esposizione ma un progetto compiuto che porti un messaggioâ€?. Arte e spiritualitĂ . CosĂŹ com’era per Paolo VI e cosĂŹ com’è per la collezione presente all’Istituto concesiano intitolato a suo nome e che potrĂ essere visitata (insieme alla casa natale del Papa) a partire dal 2 ottobre. “Dal mese di gennaio – dice mons. Dino Osio, parroco della

Pieve – abbiamo ricevuto giĂ 5.000 visite, segno che la gente ama profondamente Giovanni Battista Montini e che il lavoro compiuto con la Settimana montiniana dĂ frutti proprio perchĂŠ la memoria di Paolo VI diventi un’ereditĂ fecondaâ€?. Una manifestazione all’interno della quale spiccano le tavole rotonde di martedĂŹ 20 al teatro di S. Vigilio e di martedĂŹ 27 al teatro di Costorio, cosĂŹ come l’annuale conferimento del “Premio della bontĂ Paolo VIâ€?. “Quest’anno – spiega Claudio Fiorini, presidente della Settimana montiniana – il premio verrĂ consegnato (sabato 24, ndr) al card. Delly Emmanuel III, patriarca caldeo di Bagdad, per il suo impegno in un territorio martoriato dalla guerra e dove essere cristiani è una vera e propria missioneâ€?. Info dettagliate su www. comune.concesio.bs.it.

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´$O]DWL WL FKLDPDÂľ LQL]LD XQ QXRYR DQQR In settimana con una Messa a Villa Pace di Gussago l’Azione cattolica diocesana si è unita in preghiera “perchĂŠ il Signore, che ha sempre animato la sua passione nell’annuncio di Cristo, sostenga mons. Domenico Sigalini in un momento di difficile prova e conservi alla Chiesa e all’Azione cattolica l’entusiasmo e l’energia della sua testimonianza di fede e vitaâ€?. Dopo un’estate di campi scuola e di momenti di approfondimento, l’Assemblea di inizio anno dell’Ac, in programma domenica 18 settembre a Palazzo San Paolo in via Tosio 1, segna l’avvio del percorso della nuova presidenza diocesana. Il programma prevede alle 8 la Santa Messa, alle 9 l’apertura dei lavori con il saluto di mons. Gianfranco Mascher e con l’intervento della Presidenza, che presenta il programma unitario e il calendario di iniziative. Segue l’illustrazione dei programmi dei vari settori. Il tema dell’anno associativo 2011-2012 “Alzati, ti chiamaâ€? è tratto dal Vangelo di Marco (10,46-52). Si racconta dell’incontro di GesĂš con Bartimeo, il mendicante cieco seduto immobile lungo la strada. E GesĂš si ferma a condividere l’immobilitĂ di Bartimeo. “Anche noi, con le nostre famiglie, le nostre chiese particolari, le nostre associazioni, la nostra comunitĂ civile, possiamo conoscere la cecitĂ di Bartimeo e la conseguente immobilitĂ . Possiamo – spiega il presidente nazionale Franco Miano (nella foto) – sperimentare situazioni in cui il nostro sguardo non rimane fisso su GesĂš, non si lascia illuminare da lui, ma rimane ripiegato su noi

stessiâ€?. L’Ac propone quest’anno, 50° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, due percorsi di conoscenza dello stesso. Il primo (il sabato pomeriggio dalle 15 alle 17.30 a Villa pace dal 22 ottobre), con la diocesi, è studio dei documenti conciliari; il secondo dal titolo “Testimoni della vita buona del Vangelo nello stile del Concilioâ€? (domenica mattina dal 9 ottobre) è un percorso laboratoriale.

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settembre si terrĂ presso la sede della Congrega, in via Mazzini 5 a Brescia, un seminario di studio dal titolo “La condizione degli anziani tra ambiente domiciliare e istituzioni caritative e assistenziali in area bresciana: aspetti generali e proposte formativeâ€?. Numerosi studi confermano in effetti come il numero di persone al di sopra dei 60 anni raggiungerĂ , entro i prossimi 40 anni, quasi i 2 miliardi. Nello stesso periodo una persona su sei sarĂ ultrasessantacinquenne

e per il 2030 la fascia d’età al di sopra degli 85 anni sarà il gruppo della popolazione con la crescita piÚ rapida. I problemi socio-sanitari posti dal fenomeno sono evidenti e le politiche socio-sanitarie sono sempre piÚ chiamate ad orientarsi verso una corretta valutazione delle necessità dell’anziano. Questo il quadro generale da cui prenderà avvio il seminario, nel quale sarà riservata particolare attenzione alla dimensione abitativa.

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na delle tendenze che hanno caratterizzato gli ultimi anni è stata la proliferazione delle organizzazioni non profit: il 70% delle circa 1000 fondazioni di erogazione presenti oggi in Italia, sono nate negli ultimi 20 anni e la stessa percentuale si può riferire anche ai 5000 enti di altra natura. Le cooperative sociali, che nel 1990 erano poche centinaia, oggi sono oltre 12mila. In questo scenario si impone sempre piĂš urgente l’esigenza di costituire una rete di rapporti tra enti ed organizzazioni, al fine di accrescere la coesione e le risorse comuni e migliorare il contesto nel quale tali organismi si trovano ad operare, non di rado in maniera disomogenea e poco organizzata. In quest’ottica la Congrega, forte della sua lunga tradizione quale ente d’erogazione, attenta anche alle grandi trasformazioni dell’assetto sociale e del sistema di welfare degli ultimi anni, nel 2010 ha scelto di aderire ad Assifero, Associazione italiana fondazione ed enti di erogazione. Nata nel 2003, raggruppa realtĂ che perseguono la propria missione attraverso l’attivitĂ erogativa: tra esse vi sono le fondazioni private o di famiglia, le fondazioni d’impresa, quelle di comunitĂ e gli altri enti erogativi. Attualmente i soci di Assifero sono 70 e sono dislocati in tutta Italia. L’associazione non ha fini di lucro e i suoi scopi sono molteplici: anzitutto coordina le attivitĂ delle fondazioni e degli enti di erogazione operanti in Italia per rafforzare l’identitĂ individuale e collettiva di tali enti, tuttavia alla ricerca di comuni deno-

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che. Aspira a rafforzare il loro tessuto operativo, anche attraverso la messa a punto di servizi finalizzati al miglioramento della qualitĂ dell’azione, ciò per favorire anche la promozione di una cultura delle donazioni in ambito filantropico, finalizzata pure alla nascita e allo sviluppo delle fondazioni e degli enti d’erogazione. Obiettivo di Assifero, secondo il presidente Felice Scalvini, “è innanzitutto promuovere l’incontro delle diverse realtĂ per costruire identitĂ , cultura e linee d’azione comuni, anche per sviluppare uno scenario favorevole alla crescita della filantropia, sensibilizzando tutti i soggetti interessati e al tempo stesso supportando il cammino evolutivo delle stesse fondazioniâ€?.

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‘˜‹–Â? Â? †‹ƒŽ‘‰‘ …Š‡ •‹ ƒ’”‡ …‘Â? ÂŽÇŻÂ‘Â„Â‹Â‡Â–Â–Â‹Â˜Â‘ †‹ ƒÂ?’Ž‹ƒ”•‹ Prende il via con questo numero del settimanale la pagina “Voce scuolaâ€?, frutto dell’iniziativa “Voce dalla scuola in famiglia, per muovere il pensieroâ€? presentata la scorsa settimana. Mensilmente le due realtĂ che hanno aderito alla proposta (l’istituo paritario “Bonsignoriâ€? di Remedello e il “Santa Doroteaâ€? della Suore maestre di Santa Dorotea di via Marsala a Brescia) potranno utilizzare questo spazio per raccontare momenti

particolari della loro vita e del cammino di crescita globale pensato per i loro studenti. Uno spazio che, spesso, sarà occupato anche con le riessioni degli alunni dei due istituti, proprio per favorire uno degli obiettivi prioritari individuati dal progetto: fare incontrare l’azione formativa della scuola cattolica con strumenti, come il settimanale diocesano, in grado di supportare la traduzione nella quotidianità familiare di valori

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che ispirano il suo progetto educativo. Per “Voceâ€?, presente ininterrottamente nel panorama dell’informazione bresciana sin dal 1893, la presenza nel mondo della scuola diventa occasione per farsi conoscere e apprezzare nelle famiglie piĂš giovani, aiutandole nella elaborazione di una lettura critica degli avvenimenti e degli orientamenti culturali, secondo una prospettiva evangelica.

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arĂ un anno scolastico importante quello che ci si appresta a iniziare all’istituto paritario “Padre Giovanni Bonsignoriâ€? di Remedello. Giunge infatti a completamento, per la prima volta, il corso del liceo scientifico, che compie cosĂŹ il primo lustro di vita. Una sfida – se cosĂŹ si può definire – lanciata cinque anni fa dai sacerdoti della congregazione della Sacra Famiglia di Nazareth, fondata da padre Giovanni Battista Piamarta, i quali hanno voluto dar vita a un percorso di istruzione superiore che affiancasse la scuola secondaria di primo grado (la scuola media, ndr) e il Centro di formazione professionale (al cui interno trovano spazio cinque indirizzi: meccanica, motoristica, servizi alle imprese, elettricitĂ , agricoltura). In questi cinque anni questa vasta realtĂ , che attualmente conta quasi 700 allievi e offre prospettive di studio a studenti della Bassa, del Cremonese e del Mantovano, è cresciuta sempre piĂš e non solo in termini di strutture. Ad animare l’azione educativa degli insegnanti e del personale educativo è l’intenzione di offrire agli studenti e alle loro famiglie non solo una solida e robusta cultura, declinata nella prassi quotidiana con una didattica moderna e attenta alle nuove tecnologie, ma prima di tutto un’attenzione alla persona, ai suoi bisogni. La scuola secondaria di primo grado attualmente offre una sezione per ogni corso, coprendo i 25 posti disponibili. Il Liceo scientifico, come detto, compie i suoi primi cinque anni e offre una solida formazione scientifica tradizionale

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sapere attento alle nuove potenzialità che la didattica offre (ad esempio l’uso della lavagna multimediale), che sappia trarre il meglio di quanto ciascun allievo sa offrire. A breve, poi, per il personale docente verrà adottato il registro elettronico, una novità che permetterà , una volta a regime, di agevolare le operazioni burocratiche e di comunicare con le famiglie via telematica. Completano l’offerta formativa, oltre al dopo-scuola che ogni pomeriggio vede coinvolti numerosi alunni, esperienze quali i ritiri spirituali nei periodi forti dell’anno, momenti di aggregazione in occasione di particolari ricorrenze, viaggi di istruzione. Per maggiori informazioni contattare la segreteria al 030-957113.

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ons. Luigi Morstabilini fu vescovo di Brescia per 19 anni, dal 1964 al 1983, un periodo impegnativo perchĂŠ subito successivo al Concilio Vaticano II. “Noi siamo la prima generazione che deve accogliere con spirito di fede e con caritĂ le decisioni del Concilio e che deve impegnarsi a tradurle in praticaâ€?. Queste furono la via e l’impegno che caratterizzarono tutto il suo episcopato. Lo hanno ricordato, nell’inaugurazione della settimana di preparazione al Sinodo che vedrĂ coinvolte le parrocchie bresciane nell’autunno 2012, mons. Giacomo Canobbio, delegato episcopale per la cultura, e Maria Rita Simone, regista teatrale che ha dato vita a un monologo che ne narra le vicende di vita intitolato “Luigi, un vescovo e la sua Chiesaâ€?. Mons. Canobbio ha condiviso con i presenti nella chiesa di San Giuseppe, il ricordo piĂš privato e intimo dell’uo-

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‹ƒ…‘Â?‘ ƒÂ?‘„„‹‘ mo che gli fu da guida nel suo cammino religioso e di preparazione alla teologia, ma anche il ricordo di una figura pubblica di grande spessore nella storia bresciana, che accompagnò la cittĂ e i suoi fedeli attraverso anni difficili e di cambiamento. Due i punti chiave per leggere la storia di questo Vescovo: il Concilio e il Sinodo. Il primo, per mons. Morstabilini, fu sempre un punto di riferimento, alla luce del quale oggi è possibile tradurre il suo operato. Nel 1963 ebbe modo di intervenire nell’aula conciliare, e lo fece con umiltĂ e incisivitĂ , ricorda ancora Canobbio, per

sottolineare alcuni punti, tra i quali l’importanza di inserire, nel quarto capitolo del secondo schema della Chiesa, la sacralitĂ della Chiesa in se stessa, per ricordare che tutto ciò che è sacro e che orbita intorno alla Chiesa deve questa condizione alla Chiesa stessa. I dettami del Concilio furono la veste che scelse di indossare da subito a Brescia, offrendoli in condivisione nel corso della sua visita pastorale, che proseguĂŹ per 10 anni; anni durante i quali il vescovo Luigi visitò personalmente ognuna delle quasi 500 parrocchie della provincia, sollecitandole ai cambiamenti necessari alla realizzazione di quanto deciso nel Concilio; inviando anche una lettera post visita a ogni parrocchia, contenente le sue osservazioni e gli obiettivi da porsi. Fu testimone degli anni piĂš bui della cittĂ , quelli della strage di piazza della Loggia, e il giorno dei funerali delle vittime parlò con il cuore ai bresciani, inducendoli al coraggio e alla preghiera, a non la-

sciarsi trascinare dalla rabbia. Al termine di questo intenso percorso denso di mutamenti e proprio attraverso esso, indisse il 28° Sinodo diocesano, che si tenne il dicembre del 1979. Il Sinodo diocesano è l’assemblea consultiva dei fedeli, convocata e diretta dal Vescovo. Mons. Luigi intese il Sinodo nella sua accezione letterale, ovvero camminare insieme. Iniziò a lavorare con tutte le parrocchie per realizzarlo e successivamente partecipò alla commissione che ne raccolse gli atti e accolse le idee e le impressioni con la grande capacitĂ di ascolto e di incontro che hanno caratterizzato tutta la sua opera. CorresponsabilitĂ , fu questo atteggiamento che pose alla base del lavoro che vide nascere il libro del Sinodo. Le tappe della vita di mons. Morstabilini sono raccolte nel monologo della Simone, interpretato da Michele Segreto, un modo diretto e d’impatto non solo per ricordare, ma per far conoscere a chi non c’era, il carisma

e il valore di un uomo che ha fatto la storia della città . Un flashback che narra della grande capacità di comunicazione esemplificata dalle cinque Lettere che egli scrisse: post Concilio, ai lavoratori, alle donne, ai sacerdoti, e ai lontani; un modo con cui il Vescovo scelse di comunicare la Chiesa. Lo spettacolo si sviluppa intorno all’immagine della montagna, sia come elemento paesaggistico delle origini, sia perchÊ rappresenta il cammino in salita di mons. Morstabilini tra gli anni Sessanta e Settanta.

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partecipazione, hanno avuto l’opportunitĂ di conoscere lo straordinario patrimonio culturale europeo. Ăˆ necessario però uno sforzo ulteriore di comunicazione perchĂŠ questa diventi un’opportunitĂ per i cittadini dei singoli Stati europei di conoscere il patrimonio culturale delle altre realtĂ dell’Unione, apprezzare le differenze, cogliere le assonanze e comprendere cosĂŹ il senso di un’Europa comune, che non potrĂ essere tale senza la consapevolezza

di idee, valori e sentimenti comuni.â€? Nelle stesse giornate, la Regione Lombardia, in collaborazione con le Province lombarde, promuove la manifestazione “Fai il pieno di culturaâ€? per valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale del territorio. Per queste speciali occasioni, il Museo di Santa Giulia (nella foto), Patrimonio mondiale dell’Unesco, sarĂ a ingresso gratuito e in entrambe le giornate saranno proposte visite guidate. Info: 0302977833-834.

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el 19 al 25 settembre Lucca ospita la seconda edizione de “I teatri del sacroâ€? organizzato da Federgat, in collaborazione con Acec e Progetto culturale della Cei e il sostegno del ministero per i Beni e le attivitĂ culturali. Saranno 27 gli spettacoli, tutti nuovi e mai messi in scena prima d’ora, che animeranno la cittĂ di Lucca. Tutti spettacoli che, come prevede la rassegna, sono dedicati alla spiritualitĂ , al rito e alla religiositĂ popolre attraverso i diversi linguaggi universali della scena. Allora, Lazzaro, dopo essere stato resuscitato, soffre di claustrofobie e non vuole piĂš entrare in luoghi chiusi (“Lazzaro vieni dentroâ€? della compagnia Ubi minor), oppure i pensieri di una donna innamorata che nel chiuso della sua stanza assapora e testimonia il piacere della ribellione, l’inďŹ nitezza del desiderio (“L’amore impazienteâ€? della compagnia Intergea) o ancora il racconto del risveglio spirituale di un duomo davanti a una cucina (“Combattimento spirituale davanti a una cucina Ikeaâ€? della compagnia Casavuota) sono solo alcuni degli spettacoli che hanno vinto il bando nella sezione Professionisti. La sezione Amatoriali racconta la forza e la fragilitĂ , la gioia e il senso di solitudine di colei che è donna e ma-

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Â?Â‡ÂƒÇĄ ‹ ’‡Â?•‹‡”‹ †‹ —Â?ƒ †‘Â?Â?ƒ ‹Â?Â?ƒÂ?‘”ƒ–ƒǤǤǤ dre in un percorso dal concepimento al parto (“Miriamâ€? della compagnia teatro giovani di Lucca), o, nelle forme del teatro di narrazione, le vicende di Ruth e Noemi, suocera e nuora (“La storia di Ruthâ€? della compagnia Ariel) e molto altro ancora. Decine di artisti in nuovi spoettacoli

in sei diversi spazi nel centro storico della cittadina toscana ad ingresso libero. Dalla prosa alla musica, dalla danza al teatro di ricerca, “I teatri del sacroâ€? sono l’occasione per avviare un dialogo sulla spiritualitĂ nel senso piĂš ampio del termine, ma anche una settimana di festa che punta a replicare il successo di pubblico della prima edizione. Ci saranno alcune fra le voci piĂš interessanti, divertenti ed originali della nuova scena italiana: Alessandro Berti, Renzo Martinelli, I Sacchi di sabbia, Patrizia Punzo, Daniela Poggi, Lucilla Giagnoni, Ariella Vidach, Lorenza Zambon, Julie Ann Anzilotti, Giovanni Scifoni, Laura Nardi. Chi ama il teatro non può mancare.

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´6DQWD &HFLOLDÂľ VFXROD H DPLFL Sono state presentate l’attivitĂ artistica dell’Associazione amici della Scuola diocesana di musica Santa Cecilia e l’attivitĂ didattica della Scuola stessa (nella foto l’Aula magna), gestita dalla Fondazione diocesana Santa Cecilia. In ambito concertistico, l’associazione Amici, dopo aver annunciato la prossima inaugurazione del Festival Antegnati (di cui riferiamo a pag 32), ha presentato il ricco calendario di proposte concertistiche degli “Itinerari organistici brescianiâ€?, giĂ avviati dallo scorso luglio con concerti che, intendono valorizzare il ricco patrimonio organario della Provincia. Ricorrenza di cui quest’anno si intende fare memoria è quella del 150° anniversario della nascita di Marco Enrico Bossi: ogni concerto degli “Itinerariâ€? prevede un omaggio al musicista salodiano con l’esecuzione di

sue musiche. A lui e alla sua opera sarĂ , inoltre, dedicato il tradizionale concerto di Santa Cecilia del 21 novembre 2011. Di prestigio sono i quattro appuntamenti del “Festival Antegnatiâ€? mentre a corollario di questa attivitĂ concertistica l’Associazione organizza alcuni appuntamenti musicali di carattere cameristico nell’ambito degli “Incontri con la musicaâ€?, giĂ iniziati con il concerto di San Faustino del 12 febbraio scorso. La Scuola di musica Santa Cecilia si qualiďŹ ca da quest’anno per due rilevanti novitĂ : il conferimento del Patrocinio da parte del PontiďŹ cio istituto di musica sacra di Roma e il Protocollo d’intesa ďŹ rmato con il conservatorio “Luca Marenzioâ€? di Brescia. In forza di questo accordo l’offerta formativa della Scuola consentirĂ di seguire percorsi di studio congrui ai programmi dei corsi

pre-accademici e di ammissione del Triennio ordinamentale di I livello. L’offerta formativa dell’indirizzo liturgico cura la formazione dei responsabili e animatori della musica liturgica ed è sostenuta anche dall’UfďŹ cio liturgico della diocesi. Dell’indirizzo musicale fanno parte tutti i corsi di strumento (Pianoforte, Clavicembalo, Violino e Chitarra), di composizione, i corsi di vocalitĂ (Canto e Lettura della musica e vocalitĂ ), nonchĂŠ l’insieme delle discipline teorico-pratiche necessarie per una solida formazione musicale. InďŹ ne, la Scuola ha sviluppato da anni un progetto di formazione musicale destinato ai minori, destinato all’educazione e formazione musicale di bambini dai quattro ai 13 anni. La Scuola ha costituito, nell’ambito di questo progetto formativo, il suo Coro di voci bianche sotto la direzione del m° Mario Mora.


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”‡•…‹ƒ ”‡•‡Â?–ƒ–ƒ Žƒ •–ƒ‰‹‘Â?‡ †‡ŽŽǯ ••‘…‹ƒœ‹‘Â?‡ ƒ”–‹•–‹ „”‡•…‹ƒÂ?‹ Nei giorni scorsi l’Associazione artisti bresciani ha presentato il calendario delle iniziative per la stagione 2011-2012: nonostante le notevoli difďŹ coltĂ economiche che oggi pesano sul mondo associativo, questa longeva realtĂ cittadina ha saputo mantenere alto il livello scientiďŹ co e culturale delle sue proposte. L’attivitĂ dell’Aab sarĂ principalmente quella espositiva e vedrĂ la presenza di artisti e movimenti internazionali: la prossima mostra sarĂ dedicata

all’arte cinetica e alla poesia visiva (24 settembre-19 ottobre, nella foto “Notice to guestsâ€? di Joseph Beuys). Importante sarĂ la retrospettiva dedicata a Roberto Venturi e l’esposizione monograďŹ ca di Iros Marpicati, mentre largo spazio verrĂ dato agli artisti associati (Giuseppina Fontana, Laura Benedetti, Mino Raoul Colombo, Pier Luigi Cattaneo), ai giovani e agli allievi della scuola d’arte. Oltre all’attivitĂ dei corsi di pittura e graďŹ ca, ornato, ďŹ gura e

pittura, acquerello e scultura, tra ottobre e aprile 2012, l’Associazione promuoverĂ una serie di incontridibattito dal titolo “Restaurare / restituire la cittĂ anticaâ€?, curati da Tino Bino e che vedranno la presenza delle maggiori personalitĂ del mondo culturale italiano. Durante l’anno non mancheranno occasioni di confronto con realtĂ cittadine, come “Il futuro dell’istruzione artistica a Bresciaâ€?, promossa dal Liceo artistico Olivieri giovedĂŹ 15 settembre. (el.b.)

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erminata la parentesi estiva, Radio Voce presenta il nuovo palinsesto autunnale, pensato per rendere l’emittente diocesana ancor piĂš vicina ai bresciani. Dal lunedĂŹ al venerdĂŹ, la giornata comincia alle 7.10 con “Brescia in direttaâ€?, un contenitore informativo ricco di notizie, rassegne stampa e approfondimenti. A questo proposito, nelle tre edizioni quotidiane di “Zoomâ€? (in onda alle 8.45, 9.15 e 9.45) ci si soffermerĂ sui fatti principali con numerosi ospiti in diretta. Come recita lo slogan di questo ampio spazio mattutino, sarete costantemente informati sulle notizie da Brescia, dall’Italia e dal mondo, con un’attenzione particolare al nostro territorio. Alle 10.40 è la volta dell’intrattenimento, col programma “Voce mattinaâ€?. All’interno, oltre alle canzoni piĂš belle di ieri e di oggi, e i vostri

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ma “100% Bresciaâ€?. Se le Rondinelle sono nel vostro cuore, entrate a far parte di questa community calcistica coi vostri commenti in diretta. Alle 17, dopo il “Pomeriggio inBluâ€?, Carlo Zaniboni e Fabrizio Gorni vi aspettano con lo show “Belli dentroâ€?. Un’ora di simpatia contagiosa, con musica, gag esilaranti, e il coinvolgimento dei bresciani al telefono. A chiudere, “Zona relaxâ€?, con la musica “morbidaâ€? piĂš gradevole. Alle 19 va in onda la rubrica “Dove andiamo staseraâ€?, coi principali appuntamenti in calendario a Brescia e provincia, e alle 21 il programma “Disco Storyâ€?, coi successi musicali di sempre, senza alcuna interruzione. Alle 22, la rubrica “Effetto notteâ€? chiude la giornata. Il weekend è caratterizzato da una programmazione musicale molto ricca e dall’informazione. Ogni domenica mattina Betty Cattaneo vi aspetta con la “Buona Novellaâ€?, rubrica d’informazione diocesana.

Inoltre nel corso dell’anno è possibile vivere in diretta i momenti piĂš importanti della Chiesa bresciana attraverso programmi speciali che, di volta in volta, vi presenteremo. Come avete notato, Radio Voce ha lavorato per offrirvi anche per la nuova stagione un prodotto all’altezza delle vostre aspettative. Una radio che vi prende per mano con garbo, e vi accompagna nel corso della giornata, informandovi e, perchĂŠ no, strappandovi un sorriso.

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Ha trascorso 14 anni della sua vita in carcere, un’esperienza che ha trasformato profondamente Marco Lentini che nei giorni scorsi ha presentato il suo libro biografia “Io‌ l’assassinoâ€? nella Sala consiliare del Comune di Villanuova sul Clisi. All’appuntamento, promosso dall’associazione Clisis, era presente, oltre l’autore, anche Mario Fappani, giĂ garante per i diritti dei detenuti di Brescia. Con molta semplicitĂ , l’autore ha ribadito che il libro “non è un tentativo di auto-assoluzione, quanto una sincera assunzione di responsabilitĂ â€? nei confronti del proprio passato. “Quello che sono adesso – ha affermato Lentini – è frutto anche del mio passato. Dimenticare le vittime significa che il loro dolore non è servito, per tutta la vita porterò sempre con me ciò che sono

statoâ€?. L’esperienza della reclusione è stata originata da una rapina finita nel sangue. Durante la fuga successiva alla rapina, il complice del Lentini ha sparato e ucciso il gioielliere. L’autore del libro si considera ugualmente un assassino. “All’inizio – ha raccontato al pubblico presente – pensavo solamente a me stesso, alla prospettiva di trascorrere il resto dei miei giorni rinchiuso. Per me la morte del gioielliere era qualcosa di astratto, solo con il tempo ho compreso l’impatto delle mie azioni sulle altre personeâ€?. Marco Lentini, in 14 anni di detenzione, ha conosciuto carceri di tutta Italia, ed è in grado di sfatare alcuni luoghi comuni che circondano l’universo carcerario. Il libro ci introduce nel sistema penitenziario e nel vissuto dell’autore.

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ƒÂ?–ƒ—–‘”‹ —…ƒ ƒ”„‘Â?‹ ° ”‹Â?ƒ•–‘ Dz ‡Â?œƒ –‹–‘Ž‘dz Dopo l’ottimo riscontro del singolo estivo “Fare le valigieâ€?, che ha confermato la bravura di Luca Carboni nel centrare brani semplici ma immediati e accattivanti, esce questa settimana il suo nuovo disco di inediti, “Senza titoloâ€?. 10 brani piĂš la bonus track “Il ďŹ umeâ€?, che raccontano storie di provincia, di genitori e amore in un parallelo tra gli anni Ottanta e oggi. “Senza titoloâ€? è l’11° album di inediti di Luca Carboni ed esce a cinque anni dal precedente disco

di inediti, â€œâ€Ś Le band si sciolgonoâ€? (2006), e a due anni di distanza dalla pubblicazione di “Musiche Ribelliâ€? (2009), l’omaggio ai grandi cantautori italiani degli anni Settanta. Subito dopo l’uscita del cd, Luca Carboni sarĂ in tour nei principali Store italiani (l’“Instore tourâ€?), per una serie di minimali ma suggestive presentazioni delle canzoni, prima di ripartire, il 7 dicembre da Roma, con il musicalmente piĂš completo “Senza titolo tourâ€?. (r.b.)

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enny Kravitz è sicuramente una delle poche (e ultime) rockstar attualmente in circolazione. Per i suoi meriti musicali ma ancora di piĂš per il suo physique du rĂłle, che lo rende particolarmente adeguato a essere protagonista nel mondo dello spettacolo. Ăˆ stato da poco pubblicato il nono album della sua carriera, intitolato “Black & whiteâ€?, titolo breve ma ricco di significati e sfumature. In un certo senso questo titolo si collega automaticamente alle radici di Lenny, figlio meticcio di due genitori diversi, il padre ebreo e la mamma di colore, la nota attrice oggi scomparsa Roxie Roker, famosa per essere stata l’interprete del ruolo di Helen Willis ne “I Jeffersonâ€?, telefilm cult negli anni Settanta e Ottanta. Un album, questo, immerso quindi in un mondo nel quale i confini, apparentemente netti (black & white), vengono facilmente narcotizzati all’insegna della contaminazione spesso invasiva e forzata di oggi. Un album che pare essere una sorta di manifesto interculturale espresso da uno che di contaminazione – vera – se ne intende, pubblicato in un momento storico difficile, nel quale aleggia anche la tentazione di abbandonare il progres-

sismo faticosamente conquistato nel corso degli anni. Kravitz con questo album ha voluto riprendere la lezione della grande musica del passato, cercando di mettersi nella posizione di ascoltatore prima che in quella di compositore musicista, pubblicando un album che produce sensazioni musicali piĂš vicine agli anni Ottanta che agli amati Settanta. Rock, quindi, ma anche soul e in particolare funk, il tutto condito sempre con tanto groove. L’album si apre con la title track, che spinge subito sull’acceleratore, con quel gusto old-fashioned che fa tanto attuale. Anche i titoli dei brani sono piuttosto vintage, “Come on get it onâ€?, “Rockstar city lifeâ€?, “Superloveâ€?, tutte immagini ficcanti che portano con sĂŠ molte certezze e pochi dubbi. Una certezza e una costante negli album di Kravitz è la presenza di GesĂš, da sempre al fianco del cantante newyorkese. “Liquid Jesusâ€? è una canzone calda e allungata, con l’autore che si rivolge a GesĂš Cristo in un dialogo fraterno, manifestandone la necessitĂ della sua presenza per la propria vita e chiedendo la purificazione dalle proprie colpe. Altra icona che aleggia sullo sfondo di questo disco è quella del grande predicatore Martin Luther King, che

pare voler indicare a Kravitz (e forse anche a Obama, fan del rocker, a suo volta grande estimatore del Presidente) quale dovrĂ essere la strada verso il futuro. Musicalmente il disco è piĂš black che white, gli amati Beatles per una volta restano piuttosto lontani da un disco che assorbe invece i riflessi di giganti della musica nera, come James Brown e Marvin Gaye. Un album come sempre intenso, godibile, appassionante, che lancia anche piĂš di un ponte alle nuove generazioni musicali. Sono infatti diversi gli ospiti, da Jay-Z che canta con Lenny Kravitz “Boongie Dropâ€? a Drake che dialoga invece con Kravitz in “Sunflowerâ€?, come per ribadire che la musica, per rimanere attuale, deve pescare dal passato senza dimenticare però di tenere lo sguardo sempre “dritto e aperto verso il futuroâ€?.

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*OL LWDOLDQL ERFFLDQR LO GLJLWDOH WHUUHVWUH Da sempre siamo abituati a considerare il progresso tecnologico come un miglioramento delle nostre condizioni di vita, e spesso a buon ragione. Negli ultimi decenni abbiamo vissuto una lunga serie di traguardi tecnologici che hanno contribuito a creare un generale benessere sociale (ovviamente solo noi, Paesi ricchi del pianeta). Ăˆ chiaro che esistono eccezioni che confermano la regola: spesso il progresso non aiuta, anzi rende piĂš problematica la vita. E spesso ciò capita quando la tecnologia è usata o amministrata nel modo sbagliato. In Italia, da poco piĂš di un anno a questa parte, stiamo assistendo pro-

prio a uno di questi casi paradossali: la debolezza dell’intero sistema della televisione digitale terrestre. Pubblicizzato per anni come la panacea di tutti i mali della tv italiana, il digitale terrestre è stato imposto a tutti gli italiani, “liberiâ€? di scegliere se adeguarsi alla tecnologia o se dare un taglio al passato e trasformare il proprio televisore in un acquario. Per continuare a dare un senso alla presenza dello schermo nelle nostre case abbiamo dovuto, nel migliore dei casi, spendere circa 30 euro (da moltiplicare per ogni apparecchio) per munirci di decoder-salva-vita. Una scocciatura per tutti, soprattutto per gli utenti an-

ziani che hanno dovuto imparare da zero la gestione di due telecomandi e di nuovi canali da sintonizzare. Per molti altri è andata anche peggio: si è dovuto ricorrere a costosi interventi da parte di antennisti, oppure, con una mano sul cuore e una sul portafogli, si è corsi a comprare un nuovo televisore con decoder incorporato. Spese aggiuntive, famiglie mobilitate, tutto questo per continuare a seguire i programmi preferiti in tv. Una medicina amara che i “mediciâ€? hanno tentato di addolcire inserendo nuovi canali qua e lĂ , in realtĂ troppo pochi per premiare un simile impegno economico da parte di milioni di italia-

ni. Un bel danno per i contribuenti. Ma c’è anche la beffa: in molte zone d’Italia la potenza del segnale è scarsa e incostante: sia per la morfologia del nostro Paese, montuosa e frastagliata, sia per la debolezza del segnale, soprattutto da parte della Rai. Se con la tecnologia analogica i disturbi permettevano di ricevere comunque le immagini, il segnale digitale non ammette imperfezioni, quindi ciò che prima era visibile seppur disturbato, oggi non lo è piĂš: o tutto o niente, ecco in poche parole il digitale terrestre. La cronaca registra proteste in Veneto, e nella bergamasca, per non parlare delle regioni montuose. Asso-

ciazioni di consumatori in tutta Italia non vogliono piĂš pagare il canone Rai nel 2012. SarĂ forse un caso che solo Mediaset non abbia risentito di perdite sostanziali di utenti? Negli ultimi anni la tv del biscione ha speso milioni per comprare nuovi ripetitori e potenziare il segnale. La Rai, ďŹ gliastra povera del Governo, non ha potuto adeguarsi: mancanza di fondi. Una tv di Stato debole e una tv privata forte: se non fossimo in Italia, ci sarebbe qualcosa che non quadra. Largo quindi al monopolio di Mediaset, un primato di ascolti comprato con i nostri soldi.


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’inatteso Premio speciale della giuria che il Festival di Venezia gli ha regalato potrĂ forse sollevare un poco le sorti commerciali di “Terrafermaâ€? di Emanuele Crialese, entrato senza grande successo, la settimana scorsa, nei cinema italiani. Il riconoscimento internazionale è stato accompagnato da voci maliziose che l’hanno attribuito alle diplomatiche pressioni del direttore del Festival, Marco MĂźller, in scadenza di mandato e interessato a far brillare l’Italia per rendere felice il ministro che dovrebbe riconfermarlo. Ipotesi non provata e che appare bizzarra alla visione del film: Crialese, affrontando il tema dell’immigrazione clandestina, pur senza calcare la mano non mostra indulgenza per il nostro Paese, la sua politica dei respingimenti in mare, i suoi cittadini affamati di allegria e preoccupati di sfuggire al confronto con una realtĂ che affiora dalle acque come un dolore straziante sepolto nell’oblio. “Terrafermaâ€? compone un dittico con il film precedente di Crialese, “Nuovomondoâ€?, nel quale gli immigrati erano gli italiani che attraversavano in nave l’oceano per cercar fortuna in America. Su barche piĂš disastrate si muovono i migranti di oggi. Il regista

sceglie di parlarne scostandosi – come è nel suo stile – dal realismo dei film di denuncia, cercando piuttosto di costruire una metafora che si affida alla forza evocatrice di inquadrature elaborate con molta cura. Correndo qualche rischio perchĂŠ, se le sequenze girate in mare conservano la forza oscura dell’elemento protagonista, non tutto il film riesce a mantenere la stessa intensitĂ , risultando in alcuni passaggi piĂš “esemplareâ€? che sincero. Cuore della storia è la donna che il ventenne Filippo, pescatore col nonno Ernesto su un’isola mai nominata ma facilmente riconoscibile in Lampedusa, salva dal naufragio di un barcone di extracomunitari, disobbedendo alla norma che proibisce di far salire a bordo i clandestini. Tra gli anziani pescatori vige ancora una legge antica: un uomo in mare va sempre raccolto. La donna, incinta, viene cosĂŹ

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portata a riva, e nascosta dove Filippo abita col nonno e la madre Giulietta (Donatella Finocchiaro), rimasta vedova. Non è una casa ma un garage, perchĂŠ l’abitazione della famiglia è stata affittata ai turisti; cedendo in parte all’insistenza di Nino (Giuseppe Fiorello), lo zio di Filippo che, abbandonata la pesca, ha trasformato un lembo di spiaggia in sguaiata oasi del divertimento. L’incontro tra le due donne, la nascita del bambino, il lento passaggio di Giulietta dal fastidio a un intimo sentimento di condivisione, è la chiave di volta del film. Che ruota attorno a un simbolo piĂš che mai concreto. Timnit T., la donna che interpreta la clandestina, approdò realmente a Lampedusa alcuni anni fa, e fu tra i cinque sopravvissuti sopra un barcone di 70 persone abbandonato per giorni alla deriva: oggi è sposata e vive nei Paesi Bassi. Una delle scene piĂš impressionanti e riuscite del film è l’assalto notturno, in mezzo al mare, di un gruppo di disperati alla barca di Filippo, che deve confrontarsi in pochi attimi, senza possibili mediazioni, con le stesse emozioni violente e contrapposte che investirebbero molti di noi. Anche lui, nel finale aperto, farĂ rotta verso la terraferma, approdo forse di una nuova maturitĂ .

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Un libro che racconta la Cisl con il rigore dello studioso e la passione di chi, dentro, vicino, assieme ad un’organizzazione ha vissuto e lavorato per molto tempo. “La lunga marcia della Cislâ€?, ultimo lavoro di Guido Baglioni – professore emerito di sociologia all’UniversitĂ di Milano Bicocca – è sicuramente questo, ma anche qualcosa di piĂš. Baglioni racconta i 60 anni della Cisl parlando di persone. E parlando di sĂŠ. CosicchĂŠ questo libro è anche una sorta di autobiografia, con le

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curiositĂ e l’interesse che le vicende umane sanno suscitare. Non è un libro di storia – scrive l’autore nella presentazione – è uno studio sulla Cisl che comprende le idee, gli avvenimenti, le trasformazioni che hanno caratterizzato gli ultimi 60 anni. Se la prima parte di questo studio si occupa di “come è fatta la Cislâ€?, la seconda è il racconto e l’analisi di “cosa ha fattoâ€? e delle sue relazioni con gli altri attori sociali. Per presentare il libro la Cisl di Brescia ha organizzato

un convegno che avrà luogo sabato 17 settembre, alle ore 9, a Gardone Val Trompia; dopo l’introduzione del segretario generale della Cisl di Brescia, Enzo Torri, ne discuteranno con l’autore (coordinati dal giornalista Guido Lombardi) il politico e giuslavorista Tiziano Treu, il sociologo Bruno Manghi, lo storico Paolo Corsini, il segretario generale della Cisl Lombardia Gigi Petteni. L’incontro si terrà all’Auditorium San Filippo Neri in via don Zanetti, 5.

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stato un consiglio direttivo ad alta quota quello che Coldiretti Brescia ha tenuto il 6 settembre scorso alla Malga Predacc di Vione , in Val Canè. Quello tenuto ai 1700 metri della malga è stato, per il presidente di Coldiretti Brescia, Ettore Prandini, “un consiglio direttivo particolare ma assolutamente proficuo e interamente dedicato ai temi e ai problemi dell’agricoltura di montagna, aperto e allargato alle istituzioni provinciali e regionaliâ€?. Quello dell’agricoltura di montagna è un tema che nel Bresciano è particolarmente avvertito. Bastano, infatti, alcuni numeri per giustificare questa attenzione. Dei 206 Comuni bresciani, infatti, ben 102 sono considerati “montaniâ€?; oltre il 50% del territorio della provincia si estende in montagna. “Si tratta di un territorio – sono ancora considerazioni del presidente Prandini – in cui si registrano oltre 3000 im-

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Girelli e Pierluigi Toscani, l’assessore provinciale all’agricoltura Gianfrancesco Tomasoni, il presidente della Commissione agricoltura della Provincia Roberto Faustinelli, il direttore generale dell’Asl di ValleCamonica Renato Pedrini e il presidente della ComunitĂ montana “ospitanteâ€? di Valle Camonica Corrado Tomasi. Presenti anche i Presidenti delle ComunitĂ Montane di Valle Trompia, di Valle Sabbia e del Sebino Bresciano. “Coldiretti vuole mettere al centro della propria politica sindacale la montagna e le sue aziende – ha continuato Prandini – per questo abbiamo affrontato e discusso sia di problematiche tecniche (due per tutte, l’obbligo della gestione dei prati stabili e la stabulazione degli animali nelle malghe), sia di strategie per ridare reddito alle imprese di montagna, passando attraverso la valorizzazione delle produzioni tipiche e della giusta sinergia tra agricoltura, turi-

smo e territorioâ€?. “Nei prossimi giorni – è la conclusione del Presidente – sarĂ predisposto un documento condiviso di obiettivi e di azioni, sul quale ci confronteremo tra un anno con tutti i soggetti che hanno garantito impegno. In un momento in cui la politica viene messa in discussione, abbiamo voluto rilanciare un rapporto di collaborazione, che rimette al centro la concretezza di una economia reale quale è l’agricolturaâ€?.

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Brescia si muove. Lo dice il presidente della Camera di commercio Francesco Bettoni nel presentare la missione organizzata in India tra Mumbai e Chennai (dal 27 novembre al 3 dicembre). “La missione – spiega Bettoni – prende le mosse da due precedenti esperienze fatte sempre con la collaborazione e l’appoggio di Aib e UbiBanca. Nella missione in India sono rappresentate 23 aziende, anche se altre ancora potrebbero aderire. Oggi c’è la necessitĂ di promuovere le aziende bresciane a livello internazionale. Le imprese hanno bisogno di crescere, fare produttivitĂ e per farlo bisogna andare lĂ dove i mercati crescono (l’India ha fatto registrare un incremento dell’8% del Pil rispetto all’anno prima)â€?. Una missione che si configu-

ra come multisettoriale, perchĂŠ tutti i campi soffrono il periodo di crisi: edilizia, rubinetteria, materie plastiche, stampi, valvolame. “Il progetto – aggiunge Bettoni – segue un metodo di lavoro improntato a trasparenza, efficienza, efficacia, organizzazione e abbiamo garantito a ogni impresa almeno otto incontri. L’idea è andare a produrre per il mercato indiano e creare delle joint venture. L’anno scorso abbiamo accompagnato sui mercati mondiali piĂš di 350 imprese. In India saremo a Mumbai (automotive, componentistica, meccano-tessile) e Chennai (automotive, ingegneria, biotecnologie), ma giĂ ci stiamo muovendo molto: la settimana prossima saremo in Cina, a ottobre in Russia, novembre in Brasile, poi Kazakistanâ€?.

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Raimondi, direttrice dell’UfďŹ cio scolastico – arriviamo a 195mila ragazzi e le persone coinvolte sono molte di piĂš se pensiamo che dietro ogni alunno c’è una famiglia, un corpo docenti e il personale di supporto di ogni scuola. Se guardiamo agli istituti superiori, la distribuzione è equilibrata, con il 38% di istituti tecnici che si discosta in positivo rispetto alla media nazionale (per il resto siamo a 35% licei, 24% professioniali)â€?. Globalmente sono 7.138 le classi

che spaziano dalle superiori alla scuola dell’infanzia. “Quest’anno – continua la Raimondi – abbiamo 1.060 alunni in piĂš rispetto all’anno scorso, ma l’aumento va riducendosi anno dopo anno (ad oggi siamo a +0,6%, prima ci attestavamo su +1,5-2,5%). Sul fronte degli alunni disabili siamo a 3.472 (70% in piĂš rispetto al 2010), però, siamo ancora in attesa di maggiori risorse. Per quanto riguarda i docenti sono di poco inferiori a 12mila, mentre quelli di

sostegno sono 1.311 e 496 quelli che insegnano religione cattolica. Siamo riusciti a rispondere a tutte le richieste di tempo-scuola, abbiamo avuto una contrazione nel dato del tempo pieno e ancora ci sono 56 sedi senza un preside titolare. Quel che vogliamo è che si sia sempre piĂš attenzione del territorio verso la scuola. Da parte nostra siamo pronti a far fruttare al meglio ciò che c’è, cercando di dare un orizzonte positivo ai nostri ragazziâ€?.

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sce un quadro traballante dalle riflessioni di Enrico Franceschini, segretario della Cisl Scuola bresciana, sullo stato della scuola oggi. “Nella sola Lombardia, senza andare a fare paragoni, la situazione è abbastanza diversificata. In alcuni luoghi tutto va alla perfezione e in altre, come Milano, tutto è nel caos piĂš totale (classi ancora scoperte, supplenze non ancora conferite). Se guardiamo Brescia, nonostante tutto, l’amministrazione ha fatto i salti mortali per garantire tutto quanto poteva fare. Abbiamo grosse sofferenze per quanto concerne il sostegno, perchĂŠ ancora non sono stati attribuiti i posti sul sostegno riconosciuto in deroga rispetto all’organico. Come pure abbiamo alcune sofferenze sul personale Ata: è difficile sobbarcarsi tutto il lavoro e garantire la regolare apertura di tutte le sedi, perchĂŠ la distribuzione non tiene conto della distribuzione sui vari plessi. Inoltre – continua France-

schini –, alle spalle abbiamo decenni di avvii di riforme mai compiute. Al di là dei contenuti e del sistema erano riforme che avevano una loro anima pedagogico-didattica. Gli interventi del ministro Gelmini sono semplicemente dovuti a esigenze di bilancio. Anche il discorso del

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cole isole). A Brescia questo dimensionamento è stato fatto, mentre in altre parti del Paese non è mai avvenuto. La legge prevede l’autonomia per gli istituti comprensivi che raggiungono i 1.000 studenti e sarebbe in vigore dal 1° settembre 2011, ma abbiamo comunicato al Ministero che era impossibile, quindi tutto è spostato al prossimo anno scolastico. Però, tutto questo processo elefantiaco (iscrizioni, passaggi di ruolo, determinazione degli organici) deve chiudersi entro Natale. Il piano di revisione delle scuole secondarie superiori deve essere approvato entro fine ottobre e per le primarie entro novembre. La questione riguarda le amministrazioni locali, quindi noi non siamo tecnicamente coinvolti, perchĂŠ manca un tavolo istituzionale di confronto. Comincia un anno, ma che qualitĂ di scuola ho? Il nostro è un Paese molto spaccato anche rispetto alle rilevazioni fatte dall’Ocse. Di sicuro senza scuola e senza istruzione il Paese non ha futuroâ€?.


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•’‡”‹‡Â?œ‡ ”‡•…‹ƒ Dzƒ Â•Â…Â—Â‘ÂŽÂƒÇł †‹ ‹ƒ’’‘Â?‡ Settembre è il mese in cui riaprono i battenti le scuole di ogni ordine e grado, ma è anche il mese in cui si moltiplicano le offerte di corsi per tutte le etĂ e per tutti i gusti. Miki Nishiyama, di Tokyo, residente a Brescia dal 1996, è da otto anni responsabile di un corso di giapponese presso l’istituto “Veronica Gambaraâ€? di Brescia. Dopo aver conseguito la laurea in letteratura giapponese nel suo Paese dove ha insegnato per alcuni anni in una scuola privata, spinta dalla sua grande

passione per la musica ha vinto una borsa di studio grazie alla quale è stata ammessa al corso di mandolino al conservatorio di Padova. A Brescia è arrivata per seguire corsi di pianoforte presso il conservatorio Marenzio. Come è nata l’idea dei corsi di giapponese? In Italia la lingua e la cultura giapponese attirano da tempo una considerevole attenzione. Dal 2003, poi, la Regione Lombardia ha messo in progetto in alcuni licei l’opzione di possibili 30 ore di lezione di lingua

giapponese. All’Istituto superiore V. Gambara, dove tengo il corso da otto anni, la lingua giapponese è passata nel curricolare del triennio. Per chi volesse ulteriori informazioni circa i corsi? Ăˆ sufficiente una semplice telefonata al 333/2175143 per ricevere informazioni dettagliate non solo sui corsi di giapponese, ma anche su eventuali lezioni di mandolino e pianoforte. Ci racconti qualcosa in piĂš del mandolino e della sua attivitĂ di insegnante...

La mia passione piĂš grande è la musica. Il mandolino in particolare. Tantissimi sono i musicisti di grande levatura che hanno scritto brani fantastici per questo strumento antichissimo. In particolare, però, è sconosciuto a molti il fatto che, grazie ad una tradizione secolare, una delle capitali mondiali del mandolino è proprio Brescia (ecco il motivo della mia presenza nella vostra cittĂ ) e che esiste anche un tipo di mandolino detto “brescianoâ€? dal suono dolcissimo.

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al 1973, grazie allo Ial Lombardia di Brescia, il sistema formativo locale può contare su una scuola specializzata nella formazione professionale degli operatori dei servizi socio-assistenziali, socio-sanitari, socio-educativi e culturali. L’offerta formativa dello Ial si articola in corsi di qualificazione professionale per giovani e adulti in possesso del diploma di scuola dell’obbligo o di qualifica professionale triennale e in corsi di formazione superiore per giovani e adulti diplomati. Anche quest’anno lo Ial presenta un folto elenco di iniziative formative per chi desidera trovare un’occupazione in settori piuttosto attivi del mondo del lavoro. Per il 20112012 sono infatti previsti tre corsi di qualificazione professionale per operatore socio-sanitario (1000 ore, iscrizioni entro il 23 settembre 2011 ), per ausiliario socio-assistenziale (800 ore, iscrizioni entro il 23 set-

tembre 2011 ) e il corso di riqualifica asa in oss (rivolto a persone giĂ in possesso della qualifica di asa, della durata 400 ore (iscrizioni entro il 14 ottobre 2011). Tre sono poi i corsi di formazione superiore gratuiti: operatore socio-educativo per i servizi della prima infanzia (600

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iscrizioni entro il 23 settembre 2011) Tutti i corsi offerti dallo Ial sono progettati e realizzati in modo da rispondere alle esigenze del mondo del lavoro. Dal punto di vista didattico ogni corso prevede, oltre alle tradizionali lezioni in aula e in laboratori, un significativo monte ore dedicato alla “pratica sul campo� attraverso tirocini effettuati all’interno del percorso formativo presso enti e istituzioni convenzionati con la scuola e attivi da lungo tempo nei settori interessati. Lo Ial inoltre si avvale di uno staff di docenti che offrono le loro competenze maturate nell’esperienza diretta con il mondo del lavoro e nella ricerca scientifica, in modo da rendere disponibile a tutti i corsisti una conoscenza di tipo empirico. Tutti i corsi rilasciano titoli di studio riconosciuti dalla Regione Lombardia. Per informazioni e iscrizioni basta contattare lo Ial Cisl di via Castellini 7 al numero 0302893811 oppure via mail all’indirizzo segreteria@ialbrescia.it o andare sul sito www.ialbrescia.it.

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Per il terzo anno consecutivo torna l’appuntamento con l’unica trasmissione radiofonica dedicata al mondo delle rondinelle e ai suoi tifosi. Da lunedĂŹ 19 settembre riparte su Radio Voce (Fm 88.3-88.5) “100% Bresciaâ€?, striscia quotidiana in diretta, dal lunedĂŹ al venerdĂŹ dalle 14 alle 15, ideata e condotta da Mario Ricci (nella foto). Invariata la formula: spazio alle conferenze stampa integrali dei giocatori, al commento di

opinionisti e collegamenti con le redazioni delle testate locali per le ultime in tempo reale. Tutti gli ascoltatori potranno interagire in diretta inviando un sms al numero 338.3636104. La trasmissione si potrĂ seguire anche su internet: www. radiovoce.it/streaming.php e ogni settimana verranno messi in palio biglietti per le partite casalinghe del Brescia e gadget della squadra.

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ieci punti in classifica nelle prime quattro giornate di campionato e primato in vetta alla classifica di serie B. Questo il biglietto da visita del Brescia che si presenta al primo vero appuntamento della stagione lunedÏ sera nel posticipo dell’Olimpico di Torino. Di fronte le due capoliste con il Padova terzo incomodo e autentica rivelazione di questo inizio di torneo. Per mister Scienza non sarà una partita come le altre. Metà del suo cuore pulsa ancora sangue granata. Prima da giocatore (54 presenze e quattro reti negli anni ’90) e poi da allenatore della formazione Primavera dal 2007 al 2009. Stesso discorso per il centrocampista di Trenzano, Gigi Scaglia e per Davide Zoboli, tornati alla base proprio da Torino. Quest’ultimo si siederà a fianco di Scienza in panchina. In avanti spazio alla coppia del gol che risponde ai nomi di Feczesin e Jonathas. Per il big match in notturna delle 20.45, restano in dubbio Gaetano Berardi e Nicola Leali. Il primo sta svolgendo del lavoro specifico, il secondo sta smaltendo il forte attacco influenzale che gli ha fatto saltare la trasferta di Castellammare di Stabia. Pronto, manco a dirlo, quel Michele Arcari da sem-

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pre sinonimo di sicurezza e professionalitĂ fra i pali. I dieci punti in quattro giornate hanno infiammato la piazza ma a gettare un po’ di acqua sul fuoco della passione ci pensa la societĂ . A partire dal direttore tecnico Gigi Maifredi. “Inizio positivo ma sono abituato a fare bilanci dalla decima giornata in poiâ€?. Segue a ruota mister Scienza. “In molti avevano manifestato dub-

bi su questa squadra; siamo ancora in una fase embrionale ma sono fiducioso perchĂŠ abbiamo dimostrato di avere una difesa solidaâ€?. In effetti è questo il dato positivo che colpisce di piĂš: dal reparto colabrodo dello scorso anno si è passati all’incassare appena due gol in quattro partite. L’unico neo di un puzzle che finalmente ha tutti i pezzi al suo posto è

la posizione dei calciatori Martinez e Cordova. Pare non rientrino nei piani della societĂ . Diplomatica, a tal proposito, la replica arrivata in settimana da via Bazoli e affidata a Gigi Maifredi. “Siamo stati chiari fin dall’inizio con tutta la rosa, loro due compresi. Vogliamo privilegiare un preciso disegno tecnico-tattico, ci sono giocatori abituati a farlo altri no. Sappiamo quanto valgono, se si caleranno nell’ottica del mister è chiaro che verranno utili altrimenti prenderemo altre decisioniâ€?. Infine un’iniziativa rivolta alla tifoseria. Nel proseguimento delle celebrazioni del Centenario, gli abbonati allo stadio che si presenteranno presso il negozio O.B. Elettronica di via Genova 4 in cittĂ e si abboneranno a Sky, riceveranno in omaggio tutte le partite del Brescia e della serie B per l’intera durata del campionato 2011/12, compresi play-off e play-out. Per informazioni: tel.: 030.3530994, fax.: 030.3531394.

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0RQWLFHOOL D FDFFLD GHO SRNHU SURPR]LRQH Presentata ufďŹ cialmente la nuova stagione della Pallacanestro Bettinzoli Monticelli. Dopo la fantastica cavalcata dello scorso anno culminata con la terza promozione consecutiva, la compagine franciacortina si affaccia da neopromossa nel campionato di Divisione Nazionale C guidata da coach Simone Morandi (nella foto). C’è attesa ed entusiasmo da parte di tutta la societĂ , dai dirigenti allo staff tecnico

ďŹ no ai giocatori. Il club ha allestito un roster di valore. Alle riconferme di Sconochini, De Marco, Akrivos e Prandelli, la campagna acquisti ha portato a vestire la maglia gialloblĂš giocatori del calibro di Ochoa, Masieri, Becerra, Tanfoglio e Giovanelli, con in piĂš l’ inserimento del giovane e promettente Cucchi. Negli ultimi giorni è arrivato un altro colpo: il tesseramento di Sandro Marelli, play/guardia classe 1991 di

195 cm. Bresciano doc, cresciuto nelle giovanili del Cus Brescia, nella stagione 2006/2007 è approdato insieme al fratello gemello Davide al settore giovanile dell’ Olimpia Milano, collezionando quattro apparizioni in prima squadra. Nella stagione 2009/2010 viene richiamato a Brescia dalla Centrale del Latte nel campionato di serie A dilettanti. Lo scorso campionato 2010/2011 ha vestito la maglia della Pallacanestro

Iseo Serrature Pisogne (serie C dilettanti). Sandro Marelli andrà ad occupare, insieme a Luca Cucchi, una delle caselle dedicate ai giocatori under del roster a disposizione di coach Simone Morandi. Esordio in campionato (girone B) sabato 24 in trasferta contro l’Urania Milano (ore 21,15). Debutto casalingo, invece, sette giorni dopo nel derby contro la New Best Basket Brescia al Palazzetto di via Villa.


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Ž‹ ƒ”„‹–”‹ ƒŽ ͚Ν –‘”Â?‡‘ ‡Ž‡–Š‘Â? Presenza costante in campo e ai corsi di formazione per le nuove leve sono le parole d’ordine della classe arbitrale ciessina, ma non bisogna dimenticare il terzo caposaldo delle giacchette arancioblĂš: la solidarietĂ . Dopo l’iniziativa “Day arbitroâ€? e la presenza alla manifestazione beneďŹ ca di calcio femminile “Tutte in reteâ€?, la squadra dei ďŹ schietti ha preso parte domenica scorsa anche al 2° torneo Telethon, manifestazione calcistica riservata

alla categoria Pulcini e svoltasi presso lo stadio Comunale di Sirmione. Vi hanno partecipato le compagini di Botticino, Feralpi Salò, Navecortine, Prevalle, Pro Desenzano, Rondinelle, Rovizza e Valtenesi. Il trofeo è stato alzato al cielo per il secondo anno consecutivo dalla squadra delle Rondinelle, ma il risultato piĂš importante sono stati i fondi raccolti e che verranno devoluti alla ricerca scientiďŹ ca e alla lotta contro le malattie genetiche.

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uorimisura e Rovizza apriranno venerdĂŹ al centro sportivo di Calcinato il sipario sulla stagione 2011/2012 del calcio a 11 con la sfida di Supercoppa provinciale. La serata inizierĂ alle 20.30 con la consegna dei calendari. A seguire il fischio d’inizio, previsto per le 21.15. Anche l’annata del calcio a 7 prenderĂ il via questo fine settimana con l’Elite. La rincorsa allo scudetto provinciale riguarderĂ le prime tre classificate dei quattro gironi. Le capoliste accederanno direttamente ai quarti di finale, mentre seconde e terze partiranno dagli ottavi. Retrocessione in Eccellenza per le ultime quattro di ciascun girone. SarĂ una vera e propria scalata per le formazioni di Eccellenza (fischio d’inizio tra sette giorni) per conquistare la massima categoria del calcio a 7. Gli otto gironi di Brescia e hinterland e Sebino daranno il pass per le finali zonali solo alle capoliste. In Valtrompia ci sarĂ il “jollyâ€? riservato alla miglior seconda. Le regine zonali e le medaglie d’argento saliranno direttamente di categoria, mentre la vincente della finalina ci proverĂ con i playoff, incontrando le seconde forze delle altre zone, dove la formula è leggermente diversa. Benacense, Valsabbia, Valverde, Bassa occidentale e Bassa orientale spalancheranno la porta delle finali

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ster Coffee B. Girone B: San Antonio - Violino A; Smv Sovema – Noce; Gambara – S. Filippo Neri B; RG S. Francesco - Sale Gussago; Bar Ciringhito – S. Zeno A; Fiumicello – Cigolese. Girone C: Intrepida B - Bon jour caffè; Ponte Zanano – Furios Pub-Giuliux Alexia; Sirmionese - Carrozzeria Bosini; Lonato 2 Comeca – S. Martino-Bar Mayer; Invicta 1991 – Lonato 2 SGgb; Uso Vobarno – Dreamers Cafè Zanano. Girone D: Mistema – Brandico; Gelateria Marameo - Amici di Ale; Cafè Noir – Orzivecchi; Er Costruzioni in ferro – Elettro 2000; Cri. Di-Auto Marchina – Audax Virle A; Verolavecchia – Mcm Football Club.

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Martinazzoli, un grande ricercatore di veritĂ Egr. direttore, definire Mino Martinazzoli una persona atipica e solitaria, come hanno fatto alcuni giornali, vuol dire non conoscere l’alto valore del suo insegnamento Mino Martinazzoli è stato un grande uomo di pensiero, un grande ricercatore della veritĂ , ovunque; un vero maestro di moralitĂ pubblica; una persona ricercata per confronti e testimonianze vissute. Un sobrio oratore e relatore che mai vendeva fumo, ma offriva spunti di riflessione profonda, anche sul versante antropologico. Certo, aveva ricevuto in dono da Dio un grande carisma intellettivo. Lui era meticoloso nella ricerca e nelle analisi; mentre per le proposte ricercava l’ispirazione migliore. Un profondo conoscitore degli avvenimenti storici dell’Italia, in particolare quelli collegati al Movimento cattolico, bresciano e non solo, dai quali traeva spunto per il suo esemplare impegno al servizio delle Istituzioni repubblicane. L’avvocato Martinazzoli fu presidente della provincia di Brescia dal 1970 al 1972, ed alla fine della carriera politica, Sindaco della cittĂ di Brescia come popolare e tramite un accordo con i democratici di sinistra (1994 – 98). Durante il periodo in cui fu ministro di Grazia e Giustizia (cosĂŹ era la definizione del ministero) si adoperò, con grande passione di giurista e di penalista, perchĂŠ nelle carceri italiane fossero adottati i criteri introdotti dall’ordinamento giudiziario repubblicano,

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che mirano al recupero dei e delle detenute. Di questo ha parlato a Brescia circa due anni fa ad un Convegno relativo al sovraffollamento delle carceri. Ed infine, è bene ricordare che, quando nel 1990 si dimise da Ministro, in contrasto con il presidente Andreotti sulla legge televisiva, era il leader della sinistra democristiana. Quindi, con lui diedero le loro dimissioni dal Governo altri quattro Ministri della stessa area democratica. Questa è coerenza e testimonianza di impegno morale, del quale i cattolici democratici di ieri e di oggi sono riconoscenti e vanno orgogliosi. Molti altri cattolici non hanno saputo o voluto ascoltarlo e meno ancora sostenerlo. Le conseguenze sono ancora evidenti Giuseppe Delfrate

Se insegnare è una missione Egr. direttore, la scuola ha riaperto i battenti e, perciò, “Voceâ€? ed alri periodici della stampa cattolica pubblicano articoli volti a ricordare e rinnovare l’impegno degli insegnanti nel loro ruolo educativo, estremamente delicato ed importante. Tutto bene, condivido pienamente i principi e le massime suggerite, ma avrei una parolina da dire a chiunque, sia esso un ministro ordinato, un religioso consacrato od un laico: troppo spesso nei succitati articoli si parla di insegnanti delle scuole cattoliche e si dimenticano i numerosi insegnanti cattolici che lavorano nella scuola di stato, e in situazio-

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ni assai piĂš difficili, proprio perchĂŠ l’ambiente non è nĂŠ selezionato nĂŠ protetto sul piano ideologico ed educativo, che lascia molto spazio a quel “sacroâ€? rispetto di tutte le linee di pensiero, ma finisce inevitabilmente per calpestarle tutte e non rispettare piĂš nessuno. Chiedo, se non un riconoscimento a chi opera in silenzio ma, si spera, efficacemente perchĂŠ l’educazione e l’istruzione nei sani principi nonostante le difficoltĂ , almeno un ricordino nella preghiera da parte del nostro clero diocesano e, voglio sperare, dai lettori di “Voceâ€? per quella che, con buona pace di esperti, sociologi e teorizzatori vari, continuo ma considerare una missione e non una professione qualunque. Auguri di ogni bene a tutti! . Paola Avanzi

Non mistero, ma folclore Egr. direttore, su Italia Uno è ripresa la trasmissione Mistero. Sin dalle prime edizioni i conduttori e i suoi ospiti, si sono contraddistinti per aver fatto credere ai telespettatori che i fantasmi, non solo esistono, ma anche che sarebbero anime defunte impossibilitate a tornare a “casaâ€?. Senza mai spiegare quale o dove sarebbe la meta ultima delle anime vaganti, i fantasiosi presentatori hanno dato credito alle pseudo rilevazioni “scientificheâ€? di sedicenti ghostbuster ed operatori dell’occulto. L’apice della ridicolaggine è andata in onda il 5 settembre, quando il conduttore Daniele Bossari ha ringraziato (commuovendosi sino alle pelle d’oca) i cacciatori di

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fantasmi e una medium per aver liberato un’anima incatenata in un luogo infestato. Ciò che, non solo i conduttori di Mistero, ma anche la maggioranza della gente ignora, è che, come spiega la teologia cattolica (ma non i preti che hanno altro da fare, o forse piĂš banalmente si vergognano a dirlo), nel momento del trapasso le anime vengono immediatamente giudicate da Dio, e indirizzate subito dopo all’inferno, al purgatorio o in paradiso. La teoria delle anime incapaci a transitare oltre il mondo materiale, è pertanto una mera supposizione folcloristica priva di qualsivoglia prova scientifica, filosofica e teologica. Evidentemente troppi film fantastici dal sapore vagamente new age hanno condizionato troppi italiani e troppi registi televisivi. Gli esorcisti seri asseriscono che eventuali presenze spiritiche localizzate in siti particolari (prevalentemente in luoghi ove sono avvenuti omicidi o dove sono state praticate sedute spiritiche), sono totalmente imputabili alle presenze demoniache. La demonologia sancisce chiaramente che dietro ogni potenziale manifestazione spiritica, si cela certamente uno spirito maligno. Il motivo per cui la Bibbia vieta con parole severe qualunque contatto o tentativo di contatto con l’aldilĂ , è riconducibile alla consapevolezza delle Sacre Scritture (quindi ispirate da Dio, e quindi Vere) circa la “furbiziaâ€? del maligno. Il diavolo, precisa il Magistero, opera generalmente attraverso la tentazione e l’inganno, è mentitore, “padre della menzognaâ€? (Gv 8,44). Può ingannare, indur-

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re all’errore, illudere. Come GesĂš è la VeritĂ , cosĂŹ il diavolo è il bugiardo per eccellenza. Lo scrittore francese Charles Baudelaire diceva che l’astuzia piĂš perfetta di Satana consiste nel persuaderci che non esiste. Se si nutrissero dubbi sulla sorte delle anime dei propri cari: preghiere e messe di suffragio, altro che team di ghostbuster e zuzzurelloni sensitivi. Gianni Toffali

Ancora sul Meeting Egr. direttore, accecato dal pregiudizio. Si può dire solo questo di fronte a quanto scrive Angelo Onger sulla Voce del Popolo parlando del Meeting di Rimini. E fa specie che sia il settimanale diocesano, anzichĂŠ raccontare cosa è successo al Meeting, a proporre un commento cosĂŹ carico di livore. Si riportano le testimonianze di alcuni ragazzi per stroncarle col peggiore cinismo di chi è invecchiato sapendo giĂ tutto e avendo giĂ pronunciato la sua sentenza liquidatoria. Peccato per lui, è un problema suo. E a proposito di quanto scrive Onger segnalo solo quanto ha detto a conclusione del Meeting il neo direttore dell’UnitĂ Claudio Sardo: “Al di lĂ dei singoli appuntamenti, la grande lezione del Meeting è vedere in azione delle persone “viveâ€? che fanno comunitĂ . L’ideologia mercatista degli ultimi trent’anni ci ha abituati a pensare che ormai il mondo è fatto di soggetti sempre piĂš isolati. Proprio per questo penso che qualunque persona di sinistra priva di preconcetti non possa che guarda-

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re con simpatia al Meeting di Cl. Vale anche per meâ€?. Questa è la differenza fra chi è accecato dal pregiudizio e chi osserva la realtĂ e ha ancora la capacitĂ di lasciarsi sorprendere da ciò che accade e incontra. Roberto Zanolini

La sicurezza figlia dell’io Egr. direttore, a proposito del corsivo “Fuori i mercanti dal tempioâ€? di Angelo Onger, mi permetto aggiungere qualcosa. Penso ci stia che dei giovani siano tanto zelanti da esplicitare cosĂŹ il loro stato di fede, che testimonia la freschezza e anche la sacro-santa ingenuitĂ del loro cammino spirituale. Farebbe invece problema qualora questo atteggiamento proseguisse anche nell’etĂ anagrafica adulta, perchĂŠ testimonierebbe che il cammino spirituale non ha fatto sensibili progressi. Tale atteggiamento risulterebbe infatti impediente a creare quella Chiesa di comunione e quel “popolo di Dioâ€? verso cui lo Spirito ci spinge. A proposito del cammino spirituale è forse utile ricordarsi e ricordare a quei giovani e alle loro guide, che i grandi maestri spirituali asseriscono che un sicuro segnale che si sta procedendo nel cammino di fede è la capacitĂ e il desiderio di comunione che si manifesta. Orbene, le sicurezze granitiche manifestate dai giovani del Meeting, ma anche alcuni slogan “rumorosiâ€? esibiti (val la pena ricordarsi che Dio è nella brezza leggera piĂš che nel fragore del tuono) paiono

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piĂš figlie di un Io entusiasta e forse non ancora propenso, per timore, a considerare la dialettica che nell’intimo di ogni uomo sempre agisce. Tutto ciò porta, forse, a convincersi che si è nel giusto (‌ma il Giusto non è il Servo sofferente descritto da Isaia?) ma al contempo tale apparente sicurezza crea fossati con gli altri, invece che comunione con l’Altro. PoichĂŠ la comunione è figlia dell’Amore, compassionevole, per se stessi e per l’Altro; chi è troppo occupato a dichiarare la propria incrollabile certezza non può dunque offrire reale spazio per accostare l’Altro, ma un grande desiderio, magari proprio attraverso la strumentalizzazione dell’Altro, di rafforzare le proprie (in) certezze circondandosi di (in) certi a lui simili. Gianmaria Manerba

La vitalità dei piccoli Comuni Egr. direttore, mi permetto di disturbarla per segnalare alla sua attenzione e quella dei suoi lettori le numerose iniziative promosse dai Comuni dell’Alta Valcamonica per la stagione estiva e vacanziera, da molti usufruite in particolare per la prima parte del mese di agosto, caratterizzato da condizione meteorologiche sfavorevoli. Particolare interesse e vivacità hanno rappresentato quelle messe in atto a Vione: una fiorita di eventi organizzati unendo risorse messe a disposizione dal sindaco Mauro Testini, da Giancarlo Sambinelli del Gruppo Sagra dei CalsÚ, dai capigruppo alpini Luigi Sterli

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(Vione), Sandro Rivetta (CanĂŠ) e Mirko Rossini (Stadolina), ci ha messo del suo anche il parroco don Ermanno Magnolini, assieme ad altri operatori culturali come il maestro Marino Tognali e il giornalista Luciano Costa con molti altri volontari. L’impulso è stato dato dagli alpini che, per la prima, volta unendo sforzi e strutture dei tre gruppi di Vione, CanĂŠ e Stadolina hanno prima organizzato una bella festa unitaria con la rappresentazione di un atto unico sulle campagne di guerra degli alpini presso la chiesa parrocchiale di Vione, seguita da una giornata di festa conviviale e, successivamente, dal pellegrinaggio sulla cima Bles e fiaccolata dal Tonale. Poi una grande festa per i 400 anni di edificazione della chiesa di Stadolina, alla presenza del Vescovo di Brescia, la pubblicazione di un bel libro dello storico dell’Alta Valle, maestro Marino Tognali, dal titolo “Stadolina Terra dell’Alta Vallecamonica - La chiesa parrocchiale di San Giacomo Apostoloâ€? e il paese tutto addobbato a festa con migliaia di fiori preparati in casa dalle donne di Stadolina, un’altra bella festa per i 150 di UnitĂ d’Italia solennizzata con un concerto del Coro del Villaggio Sereno di Brescia, diretto dal maestro Mario Marenghi e con una ricca pubblicazione, sempre del maestro Marino Tognali, dal titolo “Vione e le sue terre al tempo dell’UnitĂ d’Italia, presentata dall’avv. Cesare Trebeschi, ex sindaco di Brescia e vionese d’adozione; la consacrazione ufficiale del piatto tipico vionese “I calzĂšâ€? anche questa fissata in un

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libro dal giornalista Luciano Costa “C’è del buono a Vioneâ€?. Interessante la tavola rotonda con i ricercatori dell’UniversitĂ Cattolica di Milano, coordinati dal prof. Marco Sannazaro sulle ultime scoperte archeologiche in Val di CanĂŠ e a Vione e con uno studio del professer Dario Gallina sulle case storiche del Comune di Vione, per la valorizzazione e la cura del patrimonio urbano esistente, veramente degno di essere conservato e avvalorato. Le varie sagre del capoluogo e delle sue frazioni, con le feste degli alpini e i percorsi gastronomici; insomma una vera e propria sarabanda di eventi che hanno piacevolmente coinvolto residenti ed ospiti e che hanno posto Vione con le sue frazioni di Canè e Stadolina, sindaco Mauro Testini in testa con i gruppi alpini e di volontariato, le parrocchie, davvero su un piano di eccellenza per la qualitĂ delle proposte presentate. E pensare che Vione era uno dei Comuni compresi fra quelli da cancellare nella ipotizzata riforma del governo! Luciano Demasi

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UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI

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