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Abbiamo appena celebrato la festa di San Benedetto, patrono d’Europa, trasferita - per ragioni liturgiche non da tutti comprensibili - dal 21 marzo all’11 luglio. Comunque sia, il ricordo del “patriarca dei monaci d’Occidenteâ€? può esserci di stimolo a riflettere sulla sua figura e sulla sua ereditĂ , che tanto ha segnato la nostra cultura. Se appena potete, vi invito a leggere la sua Regola. Ăˆ vero che non tutti siamo chiamati ad essere monaci - come potrebbero essere dati nuovi figli/e alla Chiesa e al mondo? - ma, se le diverse vocazioni sono collegate fra loro, anche dalle parole di un santo monaco possiamo trarre aiuto per la nostra vita. Potreste cominciare proprio dal Prologo della Regola. Vi troverete, fra l’altro, questo invito: “Ascolta, figlio, i precetti del maestro e inclina l’orecchio del tuo cuore; accogli volentieri gli ammonimenti di un padre che ti vuol bene e mettili risolutamente in pratica, per ritornare con la fatica dell’obbedienza a colui dal quale ti sei allontanato per l’accidia della disobbedienzaâ€?. Alzi la mano chi non ha bisogno di seguire questa proposta.
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Sud Sudan. Nella libertĂ il dono di mons. Mazzolari
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Bagolino. I ragazzi del grest tra gioia e Parola
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—ƒÂ?†‘ Ž‡ ˆ‡”‹‡ •‘Â?‘ „—‘Â?‡ Non so voi, ma in questo periodo sento proprio il bisogno di andare in ferie. SarĂ il caldo e il ritmo quotidiano, ma la necessitĂ di staccare credo tocchi un po’ tutti, fosse solo per un qualche giorno, perchĂŠ è quasi ďŹ sica la necessitĂ di ritemprare le forze. Andare “in ferieâ€? assume poi un signiďŹ cato ancor piĂš profondo quando il sospendere il corso frenetico della vita moderna, fatta di appuntamenti, risposte da dare, sollecitazioni continue ci dĂ l’opportunitĂ di recuperare la bellezza di ciò che è “ferialeâ€?. Ognuno ha le sue idee rispetto alle vacanze, ma la ferialitĂ per me resta la forma dentro cui il riposo si fa piĂš efďŹ cace. SarĂ perchĂŠ l’adolescenza è ormai un ricordo, ma fatico sempre di piĂš a immaginare una vacanza
fatta di eventi incredibili, di ritmi straordinari, di stimoli strabilianti. Non perchĂŠ in vacanza non si possano fare tante cose, vedere molti luoghi, incontrare molte persone; non perchĂŠ essa debba essere, altresĂŹ, l’occasione per fare spazio all’ozio (padre dei vizi), ma oggi la trovo “buona per meâ€? se permette ai ritmi della mia vita di diventare piĂš umani, piĂš rispondenti ai miei bisogni biologici, spirituali e relazionali. Leggendo in questi giorni alcune riessioni per la rubrica di Radio Voce sui “maestri dello spiritoâ€? mi è capitato tra le mani un testo di Enzo Bianchi, priore di Bose, sulla societĂ dei consumi e il bisogno di ritrovare il gusto dell’ascolto. “In questa societĂ dei consumi, che ci crea tanti bisogni, – dice Bianchi – in cui tutto ci è proposto in modo prepotente, come ascoltare? Gli annunci commerciali fanno di noi degli schiavi proprio quando c’è tanta sete di liberazioneâ€?. Bianchi
propone, quindi, il silenzio per combattere gli idoli del nostro tempo che non sono d’argento e oro, ma “di suggestioni e di cattura dei nostri cuoriâ€?. Sono idoli rumorosi, invadenti, che ci fanno rotolare la vita come una sequenza continua e pericolosamente vuota di senso. Bisogna farli tacere. Ecco allora che l’occasione delle vacanze diviene tempo opportuno per ritrovare, nella ferialitĂ , il gusto di stare, di ascoltare, di tacere e far tacere ciò che rende distratto continuamente il nostro cuore. Continua Bianchi: “E questo si può con la preghiera, con l’opporre a queste parole la Parolaâ€?. Vacanze allora, riposo, ferialitĂ , spazio per ritrovare noi stessi e ad accogliere lo spazio di Dio dentro di noi. Dove? “Nel silenzio – dice ancora – del desertoâ€? come GesĂš. Ma come “fare desertoâ€? attorno a noi? Almeno su questo lasciamo lo spazio alla fantasia, anche se una regola base potrebbe essere:
cercare luoghi, almeno un poco, fuori dalla confusione. Le montagne, anche di casa nostra, offrono da sole l’ambiente piĂš in sintonia per ottenere questo risultato. Ciò che una vetta, un bosco, un ghiacciaio sanno restituire per leggere il mistero di Dio sul mondo e su di noi è impagabile. Ma anche l’immensitĂ del mare e il calore del sole possono evocare, in coloro che hanno uno sguardo attento, bellezze altrettanto grandi e suggestioni intense. Il deserto interiore si può scoprire anche nella ferialitĂ della propria casa, magari lasciandosi accompagnare da qualche bel libro che, mai come in ferie, può divenire un autentico compagno di viaggio. E poi la veritĂ dell’ascolto si può sperimentare con le persone care di cui godere, senza la schiavitĂš dell’orologio, la compagnia, la vicinanza e l’amicizia. Insomma ce n’è per tutti i gusti, basta saper scegliere perchĂŠ le vacanze siano davvero “buone ferieâ€?.
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La Provincia di Brescia ha attivato sul proprio sito internet uno spazio che raccoglie tutte le manifestazioni programmate, da Ponte di Legno a Pontevico, per il periodo estivo. Si tratta di un elenco lungo, praticamente impossibile da presentare nel dettaglio. Un elenco in cui compare un po’ di tutto: sagre di paese, feste patronali, happening sportivi, concerti, rassegne teatrali. Una programmazione che potrebbe tenere impegnati per tutta l’estate. Non sono poche, anche nel
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Bresciano, le persone che, elenco degli appuntamenti alla mano, si organizzano per non perdere una data. Il fenomeno, per il momento, riguarda soprattutto gli amanti del ballo. Spesso in gruppi organizzati si spostano nelle diverse località della provincia per dare libero sfogo alla loro passione. A Brescia la parte del leone la fanno le circoscrizioni che hanno messo in campo moltissime proposte per l’estate di chi resta in città . Gite, serate danzanti, teatro dialettale e animazione
per bambini compongono il “corposoâ€? menĂš predisposto. PiĂš di 60 sono gli eventi presenti sul sito della Provincia: si va dalla festa alpina alla manifestazione sportiva, senza dimenticare la sagra enogastronomica o quella pensata per esaltare precise caratteristiche del territorio. Tutte le manifestazioni, e questo è un dato positivo, sono frutto della collaborazione tra diverse realtĂ del territorio che hanno capito l’importanza di lavorare insieme.
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’estate, nonostante tutto, continua a essere “sotto le stelleâ€?. Non sono bastati la crisi e l’eterno dibattito tra qualitĂ e quantitĂ a far venire meno la passione dei bresciani per una serata d’estate da trascorrere all’aria aperta, magari a godersi un concerto, uno spettacolo teatrale, un film. L’invenzione (recente, visto che non arriva ai due decenni di vita, ndr) delle programmazioni estive è di quelle storiche. Invitare la gente a uscire la sera, dopo una giornata di lavoro, magari quando il caldo non dĂ alcuna tregua, con il richiamo della buona musica o di una commedia poteva sembrare un azzardo. Eppure la formula è piaciuta e non solo a Brescia. La cittĂ , con le sue programmazioni estive, ha fatto scuola e in breve quasi tutti i Comuni, dalle valli alla bassa, hanno pensato cartelloni estivi ricchi di proposte in grado di soddisfare la voglia di stare insieme e di divertirsi della propria gente. Non sono mancati, negli anni, tentativi di qualificare le proposte. Molti ancora ricordano quel “Teatro in villaâ€?, nato da un’intuizione di “Promozione Franciacortaâ€?, realtĂ che, avendo compreso l’importanza del marketing territoriale e dell’azione sinergica, aveva lanciato, con interessanti risultati, la proposta di spettacoli teatrali all’aperto in alcune delle piĂš belle ville di Franciacorta, abbinando alla proposta culturale, per altro sostenuta anche grazie alla presenza di personaggi di primo piano del panorama teatrale nazionale, quella storico-architettonica (non
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accadeva spesso, all’epoca, che i proprietari aprissero le loro ville) a quella enogastronomica (l’assaggio di vini e di altri prodotti del territorio). Un’esperienza che ha fatto da apripista: “Odisseaâ€?, nella Bassa, “Acque e terre festivalâ€? in Valsabbia e Archeoweek in Valcamonica, tre fra le tante proposte che ancora oggi tengono banco nel Bresciano, arrivano proprio da lĂŹ. Brescia, negli anni, ha anche vissuto un intenso dibattito (non privo di polemiche) sul “tonoâ€? della propria estate. Meglio una programmazione diffusa, ricca, fatta di piccoli eventi (come era nel-
le primissime edizione dell’Estate in cittĂ ) o un progetto capace di fare della cittĂ un punto di riferimento sovraterritoriale, magari una delle grandi capitali della cultura estiva europea? La domanda si pose con l’idea, geniale, di Gigi Cristoforetti, uomo di cultura di cui la cittĂ forse si è liberata un po’ troppo in fretta. PerchĂŠ, questa la sua sfida, non fare di Brescia la capitale del circo contemporaneo? La cittĂ , con le sue piazze e i suoi parchi, aveva tutte le potenzialitĂ per affermarsi come punto di riferimento europeo di una forma espressiva che utilizza l’aspetto visionario e spettacolare del circo per declinarlo alla danza contemporanea, per costruire coreografie che non hanno nulla a che vedere con i numeri tradizionali. La sfida venne accolta e alla Festa del circo per alcuni anni vennero dedicate gran parte delle risorse che la cittĂ aveva a disposizione per l’estate. L’esperimento ha funzionato e sino al 2008 Brescia è stata la capitale estiva del circo contemporaneo, sede di una festa capace di chiamare un pubblico sempre piĂš numeroso da tutta l’Italia. Un grande successo che, forse, aveva il torto, se di torto di può parlare, di strizzare un po’ troppo l’occhio ai panorami nazionali, lasciando scoperti alcuni “bisogniâ€? tipicamente locali. Laddove non sono arrivate le polemiche è arrivata la crisi e la sempre minore disponibilitĂ di risorse ha indotto molte amministrazioni, non solo quella del capoluogo, a rivedere le filosofie delle proprie estati. Una scelta dettata anche dal fatto che la stagione di difficoltĂ , che ormai dura
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Ăˆ in pieno svolgimento al Vittoriale di Gardone Rivera il festival “Tener-amenteâ€?, il cartellone piĂš importante nell’estate culturale bresciana. Il programma, che nella scelta del nome rimanda a un gioco di parole di Gabriele D’Annunzio, presenta nomi di primo piano del panorama culturale nazionale e internazionale. Un insieme di proposte, quello elaborato da Viola Costa, direttore artistico del Festival, in grado di richiamare l’attenzione (e contestualmente la presenza) di un pubblico numeroso e diversificato. Nel programma messo a punto
figurano infatti proposte di diverso genere, in grado di rivolgersi a un pubblico esigente. Il via l’1 luglio scorso con il Gran Gala, un omaggio alla figura di Gabriele D’Annunzio. Dopo il concerto di Francesco De Gregori (6 luglio) e di Yann Tiersen in programma per domenica 15, c’è attesa per la serata con Pat Matheny e la sua Unity band del 17 luglio. L’artista (nella foto a sinistra) non ha bisogno di presentazioni, è una vera e propria leggenda (vivente) del jazz. Un artista poliedrico e completo, che torna sul palco del Vittoriale nel pieno della sua maturità , a pochi
da qualche anno, ha finito con l’allargare la potenziale platea di chi si vede costretto a rinunciare alle vacanze e chiede alle proprie amministrazioni momenti di svago. Oggi, nonostante i limiti imposti da tagli e difficoltà , le due tendenze sembrano coesistere: non mancano le proposte di ampio respiro (i grandi concerti nelle piazze del centro storico di Brescia o il festival in corso al Vittoriale di cui si parla in queste pagine). Con queste, però,
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ha preso piede una programmazione diffusa di feste sul territorio, proposte che le diverse amministrazioni riescono ancora a organizzare chiamando a raccolta le associazioni del territorio, le parrocchie, il volontariato. Si è scoperto, insomma, il valore delle collaborazioni, del “fatto in casaâ€? per dare, nonostante tutto, ancora una grande estate alle tante persone (il loro numero continua a crescere) che anche d’estate restano a casa.
in Arena. Quest’anno, poi, il cartellone è particolarmente “attraenteâ€?. Aida di Giuseppe Verdi, Carmen di Geoges Bizet, Turandot e Tosca di Giacomo Puccini, piĂš Don Giovanni di Mozart e Romeo et Juliette di Charles Gounod sono i titoli della stagione 2012 che hanno “scatenatoâ€? il consueto pendolarismo tra Brescia e Verona. Una lunga frequentazione che ha consentito di dare vita anche a rapporti che vanno oltre la
stagione delle opere in Arena. Alcune realtà , come l’Associazione amici della musica di Palazzolo sull’Oglio, hanno messo in campo un’ampia collaborazione che consente di anno in anno di programmare la presenza dei bresciani in Arena (e, in inverno, al Filarmonico) e di studiare una serie di iniziative per avvicinare il pubblico a una fruizione piÚ attenta dell’opera in cartellone, con lezioni concerto messe in calendario nel corso dell’anno.
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giorni dal suo 19° Grammy Awards. Cinque giorni piÚ tardi il 22 luglio, è previsto l’arrivo a Gardone Riviera di un altro nome di spicco della musica beat generation come Patti Smith. Di grande richiamo, dopo gli appuntamenti con l’Orquestra Buena vista social club (25 luglio) e con Walter Beltrami e il suo Paroxysmal Vertigo Quintet (27 luglio), la prima volta al Vittoriale di Paolo Conte (nella foto a sinistra) che si esibirà sabato 28 luglio. Altro genere e altro pubblico per l’appuntamento del giorno successivo (domenica 29) con il Kataklò Athletic Dance
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Theatre che porta a Gardone Riviera “Puzzleâ€?, la sua piĂš recente produzione. A sei anni di distanza dalla prima estemporanea e apparizione all’Auditorium Parco della Musica di Roma il 31 luglio si ripropone al Vittoriale il connubio tra Paolo Fresu, protagonista della scena jazzistica degli ultimi anni, e Ludovico Einaudi. Altri nomi di prestigio sono stati chiamati per “Tener-a-menteâ€?: Samuele Bersani con il suo “Psycho tourâ€? il 3 agosto, esponenti di primo piano della danza mondiale che daranno vita al “Gran
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Gala di Danza e Danzeâ€? del 5 agosto. E ancora David Larible (nella foto a destra), il grande clown inglese, giĂ applaudito lo scorso anno, che torna il 6 agosto con uno spettacolo che la critica ha definito come una “summaâ€? dei suoi migliori numeri. Per giovedĂŹ 9 agosto è in cartellone il concerto di Ute Lemper con “Last tango in Berlinâ€?. “Tener-a-menteâ€? chiuerĂ i battenti il 12 agosto con “Principals of New York balletâ€?, uno spettacolo in cui è racchiusa la storia di una delle migliori compagnie di danza del mondo.
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La Libia ha celebrato nei giorni scorsi le sue prime libere elezioni dopo la fine del regime di Gheddafi. Alle elezioni tenute il 7 luglio, secondo i dati forniti dalla commissione elettorale, si sono presentati 2501 candidati indipendenti e 1206 candidati di 142 partiti politici. A votare sono stato chiamati 2 milioni e 700mila libici, gli aventi diritto residenti all’estero hanno già votato nei giorni precedenti. In attesa dei dati ufficiali sembra profilarsi la vittoria dei
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moderati a scapito degli islamici. Se le urne confermassero questo dato la Libia sarebbe il primo Paese della Primavera araba a vedere gli islamici sconfitti alle urne. Quattro i partiti che si sono contesi il grosso dei voti dei libici: il partito Giustizia e costruzione dei Fratelli musulmani; il Fronte nazionale per la salvezza della Libia, creato nel 1981 da Muhammad Yusuf al Magarief, ex ambasciatore libico in India; al Watan, il partito che fa capo ad Abdel Hakim Belhaj e ad
Ali al Sellabi, di ispirazione islamica; e, infine, i ‘laici’ dell’Alleanza delle forze nazionali di Mahmoud Jibril, giĂ primo ministro di transizione. Lo stesso Mahmoud Jibril ha comunque richiamato alla calma e ha inviato i suoi sostenitori ad aspettare i risultati ufficiali delle elezioni per il Congresso nazionale. Ha poi annunciato che, in caso di vittoria lavorerĂ per un progetto di larghe intese al fine di elaborare la nuova costituzione e varare un governo.
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l 9 luglio scorso la Repubblica del Sud Sudan ha festeggiato il suo primo anno di vita. A distanza di un anno, l’arcivescovo cattolico di Giuba, mons. Paulino Lukudu Loro, e il primate anglicano del Sudan, il reverendo Daniel Deng Bul, hanno rivolto un messaggio congiunto ai cittadini. Nel testo, sono stati ricordati i passi avanti compiuti dalla giovane nazione in 365 giorni di indipendenza: la costruzione delle strade, l’ampliamento della rete delle telecomunicazioni, “il nascente senso di orgoglio ed identitĂ nazionaleâ€?. In questo primo anniversario dell’indipendenza (ottenuta dopo un regolare referendum) del Paese africano, che è uscito da una guerra devastante e sta lottando con forza e tra moltissime difficoltĂ per costruire un futuro di pace e sviluppo, c’è anche un po’ di Brescia. Tra i padri fondatori della Repubblica del Sud Sudan un posto di primo piano spetta a mons. Cesare Mazzolari che tanto si è speso perchĂŠ il sogno di un Sud Sudan indipendente da Kartoum potesse diventare realtĂ . Il Vescovo di Rumbek, putroppo, non ha potuto godere a lungo dell’indipendenza della sua gente. Il 16 luglio dello scorso anno, a una settimana dalla proclamazione dell’indipendenza del Sud Sudan, il comboniano bresciano moriva improvvisamente. Il suo impegno e la sua passione per
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con l’anniversario dell’indipendenza del Sud Sudan la fondazione ha inaugurato, a Concesio, la sua nuova sede, e, nel contempo, ha predisposto una serie di iniziative sul territorio e una grande campagna nazionale di comunicazione (sulla Rai e su altre testate) per far conoscere il nuovo Sud Sudan, raccontare l’impegno dell’organizzazione e raccogliere fondi per completare il primo Centro di formazione per insegnanti di Cuiebet, voluto da mons. Mazzolari e realizzato in collaborazione con la popolazione locale. Quello di Cuiebet è un progetto essenziale per lo
sviluppo del Sud Sudan. Ancora oggi infatti sono meno del 60% i bambini che vanno a scuola e di questi nemmeno il 4% sono bambine, costrette spesso ad abbandonare quasi subito gli studi . E per loro, ci sono solo 16 insegnanti diplomati, in tutto il Paese. La maggior parte si dedica all’insegnamento senza titolo, “un capitolo avanti i loro studentiâ€? come diceva mons. Mazzolari, che nell’educazione del suo popolo vedeva l’unica concreta opportunitĂ di pace. Le iniziative messe a punto dalla fondazione Cesar mirano a completare questa importante opera educativa.
$QFRUD YLROHQ]H QHOOD UHJLRQH GL -RV Contingenti militari provenienti da diverse zone della Nigeria hanno raggiunto la regione di Jos, nello Stato centrale di Plateau, dopo gli scontri tra comunità che nello scorso finesettimana hanno provocato almeno 58 vittime. La notizia è stata rilanciata dall’agenzia Misna, che ha raccolto la testimonianza di Andronicus Adeyemo, vice-capo della Croce Rossa per la gestione delle emergenze. Tra i morti delle violenze dei giorni scorsi ci sono
anche due parlamentari. “I soldati e i poliziotti della Forza congiunta sono arrivati da diversi Stati – ha affermato Andronicus Adeyemo – anche per scongiurare rappresaglieâ€?. Secondo il quotidiano “Daily Trustâ€?, molte delle vittime sono state uccise durante assalti di allevatori di etnia fulani e religione musulmana in villaggi per lo piĂš berom e cristiani. La strage piĂš efferata sarebbe avvenuta, ancora una volta, all’interno di una chiesa nella
localitĂ di Maseh, dove molti contadini si erano rifugiati. Negli ultimi anni la regione di Jos è stata piĂš volte teatro di violenze legate a conitti politici o a lotte per il controllo della terra e delle risorse in generale. I fatti del ďŹ ne-settimana hanno trovato ampio spazio sulla stampa nazionale anche per l’assassinio, durante una cerimonia funebre seguita alle stragi, di un senatore del parlamento federale e di un deputato dell’assemblea di Plateau.
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giovani che hanno superato le paure e hanno fatto sentire, attraverso la rete, il grido di libertà �. Ma in Paesi dove non c’è democrazia e nemmeno si sa cosa sia, dove non c’è orizzonte di storia e di cultura, si rischia che dalla radiosa primavera si ripiombi velocemente nel cupo inverno. Da qui parte l’idea del progetto Sfera, acronimo di Sviluppo, fraternità , educazione, responsabilità e accoglienza, di realizzare un campus educativo con scuole primarie, secondarie
e professionali, alloggi per gli studenti e i docenti, refettorio, ofďŹ cine didattiche e poliambulatorio clinico. “Un campus che guarda con particolare attenzione all’aspetto sanitario e all’educazione nei confronti delle donne che rappresentano il perno della societĂ congoleseâ€?. Numerosi sono gli enti aderenti, dalla Congregazione delle Suore Francescane, che saranno direttamente impegnate nella gestione della struttura,
all’Associazione nazionale dei genitori, dai Rotary Club a ComunitĂ e Scuola, Coordinamento del mondo scolastico bresciano, cosĂŹ come numerose sono anche le persone che hanno deciso di mettersi in gioco. “Solo grazie ad una sinergia di collaborazioni il popolo africano diventa soggetto protagonista della propria crescita e diventa possibile costruire una realtĂ che, mettendosi in rete con altre analoghe esperienze, ne garantisca il futuroâ€?.
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l 5 luglio scorso l’Istat ha diffuso un comunicato “I consumi delle famiglie anno 2011â€?. La spesa media mensile per famiglia nel 2011 è stata pari a 2.488, con un aumento dell’1,4% rispetto al 2010 che, tenuto conto dell’inflazione e di altre variabili (aumento del canone d’affitto, etc.) di fatto si traduce, in termini reali, in una leggera flessione. Le principali voci di spesa in ordine di importanza sono: le spese per abitazione (28,9% sul totale), per alimentari e bevande (19,2%), per trasporti (14,2%), altri beni e servizi (10,2%), abbigliamento e calzature (5,4%), combustibili e energia elettrica (5,2%), arredamenti elettrodomestici e servizi per la casa (5,1%). Le famiglie, dunque, hanno usato il buon senso in tempi di crisi tagliando le spese meno necessarie: in particolare hanno utilizzato l’abbigliamento presente negli armadi a volte condividendo gli abiti nella cerchia di amici e parenti, sono state attente ai consumi dei combustibili e chi ha potuto ha anche rinnovato gli impianti di produzione di calore e di energia, hanno rinviato il cambio degli elettrodomestici e dei mobili. Le altre spese relative alla vita sociale hanno subito un leggero calo frutto di maggiore attenzione e alla stabilitĂ dei prezzi. I consumi alimentari sono leggermente diminuiti in quantitĂ con una maggiore
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glio la salute. I consumi rimangono stabili nella salute e nell’istruzione ambiti necessari a preservare il proprio futuro, nelle comunicazioni (in questo caso grazie al calo delle tariffe nell’unico settore dei servizi dove la concorrenza è efficiente). L’incremento della voce trasporti è causata dal prezzo di carburanti, delle assicurazioni, dai biglietti dei mezzi di trasporto. Ăˆ prevedibile per i prossimi anni un calo di questa voce di spesa per effetto della diminuzione delle vetture immatricolate. Un discorso a parte riguarda la casa dove i consumi delle tre voci che la interessano (abitazioni, combustibili e energia, arredamenti e mobili) raggiungono il 39,2%. Incidono negativamente su questa voce gli affitti che malgrado gli anni di crisi non sono diminuiti, le spese condominiali che aumentano per via delle normative, dei lavori condominiali (alcune volte da considerarsi come investimenti se destinati al risparmio energetico). Le famiglie che vivono in abitazioni di proprietĂ sono pari al 72,4% del totale del campione, in calo rispetto al 73,6% del 2010. Il 16% delle famiglie che vivono in proprietĂ paga un mutuo e la rata media è pari a 514 euro mensili in aumento rispetto ai 494 del 2010. Questa voce di bilancio, che non è considerata una spesa per consumi, interessa circa 2.906.000 famiglie.
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Si è aperta nei giorni scorsi la prevendita dei biglietti per la rappresentazione de “La Traviataâ€? di Giuseppe Verdi che si terrĂ il prossimo 17 luglio nella suggestiva cornice del chiostro di San Salvatore nel complesso museale di Santa Giulia a Brescia. Lo spettacolo è inserito nel cartellone di “Operadestateâ€? e fa parte delle manifestazioni estive promosse dal Comune di Brescia. “La Traviataâ€? è promossa a favore della Scuola Nikolajewka di
Ăˆ il programma per venerdĂŹ 13 luglio la “Festa di Emergency in Franciacortaâ€?. La Cascina Clarabella, di via delle Polle 1800 a Iseo, mette a disposizione i suoi spazi per una cena solidale le corso della quale verrĂ presentata l’attivitĂ portata avanti in tanti Paesi dilianiati dalla guerra, dalla associazione umanitaria fondata da Gino Strada. Dopo la cena, il cui inizio è fissato per le 19.30, la serata prevede, alle 21, l’incontro-testimonianza di
Mompiano, conta sul sostegno della Fondazione Asm e di altri sponsor privati. Il capolavoro verdiano andrĂ in scena in allestimento completo e avrĂ per protagonisti la Brixia Symphony Orchestra e Coro diretti dal maestro Giovanna Sorbi. In caso di maltempo l’opera sarĂ rappresentata all’auditorium S. Barnaba. “La Traviataâ€? sarĂ poi replicata giovedĂŹ 19 luglio al castello di Padernello.
Adriano Torri, un infermiere di Emergency che presta la sua opera nel Centro cardiochirurgico Salam di Khartoum in Sudan. A seguire musica dal vivo con il gruppo Utopia. La quota di partecipazione è di 18 euro. Gli interessati possono prenotare presso la Bottega dei popoli di via San Faustino a Brescia (tel. 030/3772355) a quella di Rovato (tel. 030/7709585), presso la libreria Battioni di Iseo (tel.030/9822003) o presso la stessa cascina Clarabella (335/1809785).
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La crisi rallenta l’economia, non i rifiuti Il problema dei riďŹ uti è sempre all’ordine del giorno. Non solo a Napoli. In questo periodo se ne parla anche da noi per un fenomeno molto italiano, in salsa bresciana. Nella nostra provincia ci sono molti Comuni che fanno la raccolta differenziata porta a porta e altri invece che usano ancora i vecchi cassonetti. Come avviene in cittĂ . E molti, all’italiana, approďŹ ttano dei cassonetti dei Comuni vicini per scaricare i propri riďŹ uti e cosĂŹ schivare il disturbo di selezionarli e distribuirli negli appositi contenitori in dote a ogni famiglia. L’abitudine è stata registrata anche in un servizio televisivo de “Le ieneâ€?. Ma non ďŹ nisce qui. C’è chi fa di peggio. Butta i riďŹ uti in qualche angolo, piĂš o meno nascosto, creando delle piccole discariche abusive a cielo aperto. Per combattere il malcostume adesso ďŹ occano le multe, anche salate. In alcuni Comuni vengono fotografati, e puniti, i furbi del caso. Siccome siamo italiani su tutti i fronti, bisogna registrare anche le gesta dei fanatici. Un cittadino della Franciacorta (non
diciamo il paese per caritĂ di Franciacorta) è stato multato per una busta postale che recava il suo indirizzo ed è stata trovata nei pressi di un cassonetto. Motivazione (la formula è di mia invenzione): il signor Tal dei tali abbandonava per terra una busta vuota di sua propria proprietĂ per evitare la fatica di smaltirla nell’apposito cassonetto a portata di piedi e di mani. A nulla è valsa l’opposizione del reo che sosteneva di aver immesso nel cassonetto i riďŹ uti familiari comprendenti
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la famigerata busta, fuoriuscita successivamente per cause imprecisate, forse nel momento del travaso del cassonetto o forse per opera di qualche frugatore di professione. Evidentemente l’idea che uno possa perdere una busta, o un pezzo di carta qualsiasi, per caso e senza rendersene conto, è un pensiero troppo impegnativo per menti burocratiche con macchinetta sputa multe incorporata. A parte questa variazione sul tema, il problema dei riďŹ uti
è un tormentone destinato a restare in primo piano un giorno sĂŹ e l’altro pure. PerchĂŠ ne produciamo troppi. Siamo nell’ordine, in Italia, di 51 milioni di tonnellate all’anno. Secondo i dati Eurostat sono, mediamente, 561 i chilogrammi di riďŹ uti urbani raccolti per abitante. Non molto sopra la media europea che si attesta sui 525 kg. Molti Paesi europei fanno peggio di noi. Meglio invece la Francia, con 543 chilogrammi di riďŹ uti raccolti. I Paesi piĂš virtuosi in
questo senso sono quelli dell’Est. I riďŹ uti organici rappresentano il 30%; molti riďŹ uti sono dovuti agli imballaggi (scatole, bottiglie, confezioni) e agli oggetti usa e getta. Gli scarti industriali aumentano alla stessa rapiditĂ cui la gente consuma le merci. Il Comune di Brescia sostiene la campagna “Riduciamo i riďŹ utiâ€?. Le azioni riguardano in particolare: la vendita di prodotti sfusi presso la grande distribuzione; la vendita a prezzi promozionali di pannolini lavabili per bambini; la promozione dell’utilizzo della compostiera domestica per la riduzione dei riďŹ uti organici; la promozione della vendita di prodotti bio e a ďŹ liera corta in cassetta; l’organizzazione delle “giornate del riusoâ€? che si propone un’azione di scambio di tutto ciò che per qualcuno è diventato superuo ma che per altri può essere ancora molto utile; la distribuzione, tramite associazioni, di prodotti alimentari invenduti ritirati nei supermercati. Il problema dei riďŹ uti è in grande misura un problema di sprechi insensati. Che gridano vendetta al cospetto di Dio.
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Il vostro vicino di casa, in pensione e appassionato di viaggi vi propone una bella vacanza, con tanto di trasporto, pernottamento e visite guidate? Diffidate. O quantomeno informatevi se è in regola con le disposizioni sul settore. E lo stesso dicasi per le iniziative simili proposte da privati cittadini. C’è puzza di bruciato, anzi di abusivismo. La legge è chiara: un pacchetto turistico a pagamento può essere organizzato esclusivamente da una agenzia di
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viaggio con licenza regolarmente concessa dalla Provincia. Tutto il resto rientra nel reato di abuso professionale. Di questo e del danno economico che il sommerso produce, stimato nel bresciano intorno ai 30 milioni di euro, hanno discusso i rappresentanti degli operatori turistici nella sede dell’assessorato provinciale al turismo e alla cultura. “La nostra – spiega l’Assessore Silvia Razzi – è una provincia virtuosa e vogliamo che tale rimangaâ€?. La Provincia,
deputata a vigilare in materia, ha in programma una serie di incontri per portare alla luce il fenomeno. A partire dal prossimo 20 luglio quando in Regione si parlerĂ di una iniziativa a tutela della legalitĂ . E successivamente in Prefettura e sul territorio per far conoscere la legge. “Occorre vigilare per tutelare chi opera nella legalitĂ e nell’interesse dell’economia e del territorio bresciano, ma anche per proteggere i consumatori, che rischiano in qualitĂ , ma soprattutto in sicurezzaâ€?.
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a carica dei 170. O dei 220, se preferite. Tanti infatti sono i ragazzi, se contiamo anche gli adolescenti che si impegnano come animatori, che frequentano in questi giorni il grest della parrocchia di Bagolino, guidato dal curato festivo don Ovidio Vezzoli, insegnante e bibliotecario del Seminario diocesano. L’iniziativa estiva, che si rifĂ al tema “PasspartĂšâ€? proposto dall’Ufficio oratori, durerĂ per quattro settimane, fino a fine luglio, e prevede un ricco programma di appuntamenti. “A fronte di tre giorni di attivitĂ in oratorio − racconta il parroco don Arturo Viani che accompagna molte delle attivitĂ dei ragazzi − ogni settimana si tiene un’uscita sulle montagne di casa per esempio alla piana di Gaver, all’altipiano di Bruffione o al monte Maniva. In queste occasioni viene anche celebrata una Messa all’apertoâ€?. Inoltre sono state previste gite nelle cascine e nei prati intorno al paese, senza contare le uscite settimanali ai parchi acquatici: queste diventano un’occasione per la partecipazione delle famiglie di presenziare all’attivitĂ del grest, con molte mamme che accompagnano i propri figli in piscina. Questo vale soprattutto per i piĂš piccoli, dato che vengono accolti anche i
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Ovidio per avvicinarsi alle tematiche dell’animazione con la sensibilità necessaria a rapportarsi con i bambini piÚ piccoli. in ogni caso riteniamo importante il tema proposto quest’anno, della trasmissione e dell’importanza di una parola efficace�. Tra gli eventi che meritano di essere segnalati, oltre alla festa finale di sabato 28 nella quale ogni gruppo presenterà un proprio ban animato, c’è di certo il pellegrinaggio conclusivo a Montisola di giovedÏ 26 luglio: una volta giunti sull’isola con il traghetto i ragazzi saliranno a piedi fino al santuario
della Madonna della Ceriola. Trascorso poi il periodo di pausa delle attivitĂ nel mese di agosto, la prima settimana di settembre vedrĂ svolgersi una missione popolare tenuta dai frati francescani minori della Lombardia e diretta ai ragazzi dai 15 ai 25 anni: dopo i primi giorni di sensibilizzazione, ai quali collaborerĂ anche un “Gruppo di coordinamentoâ€? formato da giovani universitari, si terrĂ una serie di incontri serali. A conclusione vi sarĂ una festa per le famiglie in oratorio e una serata di spiritualitĂ .
&RQ LO ZL IL L SDUFKL GLYHQWDQR ´ ¾ Anche Concesio entra nel mondo delle connessioni pubbliche senza fili. Un progetto avviato con le aziende locali Intred ed Eir per una rete Wi-fi che l’amministrazione comunale ha voluto concentrare nelle aree verdi del suo territorio. Connessioni gratuite a internet verranno avviate un po’ alla volta nel corso di questo mese, con il primo appuntamento lo scorso venerdÏ 6 luglio alle ore 19.15 al parco di via Santa Giulia a Costorio alla presenza
del sindaco Stefano Retali e dell’assessore all’Informatizzazione Giampietro Belleri. VenerdÏ 20 luglio sarà invece il turno dell’area verde di via Camerate a Sant’Andrea con inaugurazione alle ore 20.30, mentre domenica 29 luglio alle ore 20 toccherà al parco di via Galilei a San Vigilio. Servizi pubblici che coprono alcuni dei parchi di Concesio cosÏ come l’area nei pressi di piazza Paolo VI, antistante il municipio (nella foto), dove è stato
installato un hot-spot e un tabellone elettronico. Per l’accesso a internet basterĂ selezionare dall’elenco delle reti wireless “Eirâ€?, quindi compilare online un form di registrazione fornendo generalitĂ , indirizzo e-mail e numero di cellulare sul quale verranno inviate le credenziali di accesso per la navigazione in tutti i parchi di Concesio. Una procedura che per l’amministrazione ha un costo di circa 600 euro al mese.
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‹––Â? Â? ƒ……‘”†‘ ’‡” ‹Ž ”‡•–ƒ—”‘ †‹ †—‡ Â?‘Â?—Â?‡Â?–‹ Brescia sarĂ ancora piĂš bella, grazie anche all’accordo stipulato fra il Comune e lo Studio Advertising, che prevede il restauro di due monumenti, quelli dedicati ad Arnaldo da Brescia e a Giuseppe Zanardelli in via XX settembre (nella foto). “L’accordo prevede che le spese, circa 160mila euro, siano a carico interamente della società – ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Mario Labolani – che in cambio ha la facoltĂ di poter installare, durante il restauro, dei teloni pubblicitari. Il censimento dei
monumenti in stato di degrado ha dimostrato come questi due abbiano la priorità – ha aggiunto Labolani – ma stiamo lavorando per poter estendere ad altre opere cittadine questo tipo di accordo. Siamo impegnati a promuovere presso i privati l’adozione di spazi verdi e presto presenteremo l’adozione, da parte dei Lyons, di alcune fontane della città , mentre il prossimo monumento che sarà oggetto di attenzione sarà la statua della Bella Italia in piazza Loggia, i cui marmi di base sono danneggiati in maniera
sensibile�. “I lavori saranno realizzati da ditte specializzate – ha illustrato la responsabile del settore Edilizia monumentale Paola Faroni – e consisteranno nella rimozione di polveri e di depositi superficiali incoerenti, applicazioni di cicli di impacchi ed accurati lavaggi, in piena osservanza di quanto disposto dalla Soprintendenza dei beni architettonici e paesaggistici�. “Lo Studio Advertising, specializzato nella ricerca di location e spazi pubblicitari – ha detto il responsabile del progetto Emanuele Piziali – ha proposto al Co-
mune di realizzare il restauro dei due monumenti, ricevendo l’autorizzazione di poter utilizzare le coperture a favore dell’immagine degli sponsor, che avremo cura di ricercare in accordo con il comune stesso, affinchĂŠ non si creino utilizzi inadeguati. I lavori inizieranno contemporaneamente il 1° settembre e la loro durata è stimata in sette mesiâ€?. “Va detto – ha chiosato Paola Faroni – che per quanto attinente il monumento di Giuseppe Zanardelli – la riqualificazione riguarderĂ anche il verde antistante lo stessoâ€?.
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a storia dell’edilizia popolare ha a Brescia una grande importanza, principalmente grazie all’esperienza, avviatasi negli anni Cinquanta, dei famosi “villaggiâ€? costruiti dalla cooperativa “La famigliaâ€? di padre Ottorino Marcolini. Violino, Badia, Prealpino: intere zone della nostra cittĂ edificate a prezzi accessibili per tutti, villette bifamiliari con un piccolo spazio verde intorno, delle quali divenire proprietari non era un sogno. Vista la grande diffusione di questa tipologia abitativa, si può ben comprendere la rilevanza del provvedimento adottato dalla giunta comunale di Brescia e presentato in questi giorni nel corso di una conferenza stampa alla presenza del sindaco Adriano Paroli, del vice Fabio Rolfi e dell’assessore al Bilancio Silvano Pedretti. Recependo un provvedimento legislativo nazionale, infatti, essa consentirĂ la rivalutazione sul mercato di questo tipo di immobili. La questione si pone in questi termini: i terreni sui quali queste case erano stati costruiti erano stati dati in
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abitazioni, che in alcune zone, come il San Polo vecchio, è praticamente fermo. Per quanto riguarda l’edilizia convenzionata, uno dei fattori bloccanti era proprio questa forbice con il valore di mercato, che finora ha scoraggiato i proprietari dalla vendita, anche se a fronte di una certa domanda nel settore�. Il provvedimento dovrebbe interessare circa 5000 immobili in città , per un valore medio di circa 120mila euro ciscuno. Gli introiti derivanti dalla riscossione di questi diritti di superifcie costituiranno per il Comune ulteriori entrate sul fronte immobiliare, sul quale nel frattempo si registrano alcune novità riguardanti il gettito proveniente dall’Imu: nella prima tornata di giugno sono infatti stati versati nelle casse comunali piÚ di 24 milioni di euro.
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8Q DQQR DOO¡LQVHJQD GHOOR VYLOXSSR VRVWHQLELOH Il convitto vescovile San Giorgio ha presentato la propria struttura in occasione dell’apertura delle iscrizioni al prossimo anno accademico 2012-2013. Lo ha fatto con una conferenza stampa alla quale erano presenti Michele Bonetti (presidente dell’opera diocesana “Ven. Alessandro Luzzagoâ€? che gestisce il convitto) e il rettore don Alessandro Camadini, oltre al responsabile della segreteria generale Elvio Favagrossa. Il convitto ospita 99 studenti provenienti in massima parte da Brescia e dalle altre province lombarde, ma anche da Paesi stranieri come Camerun, Congo, Israele e Togo, in una struttura che è stata fortemente rinnovata nel 2010 all’insegna della sostenibilitĂ ambientale. Sono stati infatti installati pannelli solari e impianti per il recupero delle acque reflue, oltre all’isolamento termico su tutta la copertura esterna. Proprio il tema della sostenibilitĂ , declinato non solo in ambito ambientale, ma anche dal punto di vista sociale, economico
ed umano, costituirĂ il programma culturale del prossimo anno. “Tutti gli studenti − spiega il rettore don Alessandro Camadini, nella foto − saranno interessati dal progetto, ognuno nel proprio ambito specifico. Bisogna chiedersi quale modello di umanitĂ oggi è sostenibile, questa diventa in qualche modo anche una domanda vocazionale: che uomo voglio diventare?â€?. Per il prossimo anno buona parte dei posti in collegio saranno coperti da riconferme, mentre vi sono a disposizione alcuni posti; inoltre il collegio alla fine di ogni anno istituisce alcune borse di studio basate sul merito, finanziate da sostenitori esterni. Tra le idee per il futuro, infine, c’è anche la realizzazione di una sezione femminile accanto agli spazi finora in uso.
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ritornare alla Lega degli inizi, quella delle cose concrete. Dobbiamo arrivare al federalismo, perchĂŠ in momenti di crisi economica come questa è fondamentale tenere le risorse economiche sul territorioâ€?. Richiesta invece di un commento sulla propria elezione e sul “pesoâ€? politico acquisito dalla componente bresciana, afferma: “La componente bresciana ha un ruolo importante, la mia presenza, nuova nel consiglio federale, è stata votata dalla base. Io
sostituisco Davide Caparini, che organizzativamente appartiene alla sezione della Valle Camonica. In ogni caso anche lui mi ha votata e questa è un’ulteriore legittimazione oltre a quella della baseâ€?. Un’ultima opinione è dedicata invece alla questione delle alleanze in vista delle future elezioni. Ăˆ nota, infatti, la presa di posizione di qualche tempo fa che prevedeva il mantenimento delle attuali alleanze sul territorio ďŹ no alle elezioni, nelle quali il Carroccio avrebbe corso
da solo. “Credo sia abbastanza prematuro parlare del 2013 − ha affermato in proposito la Bordonali − è certo che dobbiamo ripartire dal territorio, dove moltissimi nostri sindaci e amministratori lavorano per la propria gente, quindi è essenziale puntare sulle amministrative. Quanto alle alleanze, si determineranno nel tempo, quel che è certo è che ora abbiamo le mani libere e questo ci darĂ facoltĂ nel futuro di prendere decisioniâ€?. (f.u.)
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e non abbiamo pace è perchĂŠ abbiamo dimenticato che apparteniamo gli uni agli altri. Questa frase di madre Teresa di Calcutta racchiude il nocciolo della proposta che piĂš enti, tra cui l’associazione ComunitĂ Papa Giovanni XXIII di don Benzi, stanno portando in giro per l’Italia: la Carovana del servizio civile. Un’iniziativa itinerante per risvegliare i cittadini sul rischio che quest’importante espressione di cittadinanza attiva che coinvolge i giovani venga soppressa o notevolmente ridotta. La “Carovana del servizio civileâ€? il cui motto è “RianimiAmo il servizio civileâ€? vuole mettere in luce l’importanza non solo sui tavoli di discussione ma anche in piazza di questa esperienza e del suo rifinanziamento programmatico. Con questo obiettivo vuole coinvolgere le persone ed i giovani che camminano per strada, che si incontrano nelle piazze, nei luoghi di servizio. Una delle tappe del percorso è stata Brescia: il 2 luglio i “rianimatoriâ€? hanno vissuto in cittĂ una giornata all’insegna della solidarietĂ che ha coinvolto i partecipanti a prestare il proprio servizio, nella mattinata, sia al convento dei Carmelitani in Castello (nella foto) sia alla Men-
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della parrocchia di San Giovanni, proprio nel cuore della cittĂ . Nel pomeriggio si è passati dalla “praticaâ€? alla “teoriaâ€? quando i carovanieri hanno accolto i partecipanti al convegno “Servizio civile nazionale: strumento di costruzione di cittadinanzaâ€?, con un corridoio colorato dal logo dell’iniziativa, invitandoli, come di consueto a farsi fotografare per “metterci la facciaâ€?. La relatrice del convegno Elena Marta, autrice del saggio “Costruire cittadinanzaâ€?, ha messo in luce quelli che sono i punti forti, ma anche le criticitĂ del Servizio civile italiano. Da rilanciare due fra i molti concetti esposti: il Servizio civile è un’eccellente occasione per realizzare un ponte tra le istituzioni e i giovani, in cui gli enti che impiegano i volontari hanno una funzione sociale preziosa. Inoltre i volontari percepiscono un contributo irrisorio rispetto al lavoro che svolgono (413 euro mensili per 30 ore settimanali) ma proprio per questo segno tangibile di un valore che non ha prezzo: la soddisfazione di prendersi cura del patrimonio ambientale, istituzionale e umano dell’Italia contribuendo alla costruzione di un mondo migliore che tanto sta a cuore a molti giovani, e non solo.
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Si rinnova l’inziiativa della Fondazione castello di Padernello in collaborazione con Slow Food denominata “I Mercati della terraâ€?. L’appuntamento è per sabato 14 luglio dalle 19 alle 23 negli ambienti del Castello, ad ingresso libero. L’obiettivo è di valorizzare i prodotti del territorio, alla riscoperta di tradizioni contadine invariate nel tempo, rispettose dell’ambiente, dei suoi tipici sapori genuini, e di prodotti lontani dalle
Si terrĂ sabato 21 luglio a partire dalle 16, presso la casa dei Silenziosi operai della croce in via Matteotti 6 a Montichiari, la celebrazione del 28° anniversario della morte del venerabile mons. Luigi Novarese, fondatore della congregazione che sarĂ proclamato beato l’11 maggio 2013. Dopo l’accoglienza, a partire dalle 17, nel parco Bonoris si terrĂ una serie di testimonianze di persone legate alla congregazione e all’associazione “Centro volontari della sofferenzaâ€?, fondata dallo
sofisticazioni. I prodotti, infatti, sono locali, di stagione, ottenuti con tecniche sostenibili, Inoltre il mercato sostiene le aziende agricolo-casearie colpite dal terremoto, attivandosi nella vendita delle forme di formaggio rovinate a terra per conseguenza delle scosse del sisma di maggio. Per informazioni contattare il numero 030 9408766 o il sito www.castellodipadernello. it, oppure scrivere a info@ castellodipadernello.it.
stesso mons. Novarese nel 1947 con lo scopo di riunire persone ammalate e sane, che riconoscono nella sequela di Cristo la possibilità di vivere l’esperienza della sofferenza senza soccombere allo scoraggiamento. Dalle 18, inoltre, dopo il saluto del sindaco del Comune di Montichiari (che ha offerto il proprio patrocinio), si terrà la Messa presieduta dal card. Giovanni Battista Re. La giornata si concluderà con un buffet e una serata in musica. (f.u.)
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a nuova edizione della fiera si avvicina a grandi passi, quali saranno le particolarità dell’appuntamento di fine agosto? Quest’anno ci dedicheremo principalmente alla promozione di alcuni prodotti di eccellenza agroalimentare tipici del nostro territorio: penso per esempio al Grana Padano di elevata qualità prodotto con il latte dei nostri allevamenti. Purtroppo, a questo proposito, quest’anno le difficoltà economiche non ci consentiranno di allestire la tradizionale esposizione della vacca frisona, che costituiva un appuntamento molto atteso. A questo proposito nelle scorse settimane molte sono state le voci di dissenso in merito a questa scelta... Non è una decisione che abbiamo preso a cuor leggero: rinunciare a questa mostra non ci lascia certo indifferenti e siamo consapevoli che in questo modo la rassegna perderà un po’ di lustro. Speriamo che non sia una scelta definitiva e di poter riprendere questa tradizione, magari pensando ad una programmazione biennale. In ogni caso cerchiamo di compensare questa mancanza sia promuovendo altri tipi di esposizione (per esempio quella cunicola) sia allestendo una vasta programmazione di convegni e tavole rotonde, specialmente dedicati al nuovo regime di Pac. Interlocutori privi-
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le su tutta la Bassa e non solo sul territorio comunale. Per questo motivo, per esempio, ci sarà una collaborazione con il Parco dell’Oglio Nord nel contesto di un itinerario turistico ed enogastronomico. Lo ripeto ancora una volta: la fiera dev’essere principalmente una vetrina per il territorio. Il periodo economico non è certamente dei migliori. Quali aspettative avete per l’edizione di quest’anno? Il contesto di sofferenza di molti settori produttivi in effetti è un dato preoccupante, cosÏ come la ridotta capacità di spesa dei consumatori. La preoccupazione non è tanto sul numero dei visitatori, che anche
quest’anno dovrebbe mantenersi elevato e addirittura crescere, quanto piuttosto sul fatto che si traducano in una clientela sufficientemente ampia, che possa consentire agli operatori un ritorno economico�.
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/XJOLR ´FRUDOHÂľ QHOOD SLHYH GL 6DQ 3DQFUD]LR Entra nel vivo il cartellone estivo “Vivi Montichiariâ€? organizzato dall’assessorato alla Cultura in collaborazione con Montichiari Musei, Pro loco e diverse associazioni cittadine: nella serie di eventi in programma, uno dei piĂš interessanti riguarda la Rassegna corale internazionale che si tiene nella Pieve di San Pancrazio, a cura del Festival internazionale Verona Garda Estate. Numerosi sono i cori che, nei quattro venerdĂŹ di luglio a partire dalle
ore 21, si esibiranno nella splendida chiesa romanica monteclarense: i primi tre (due catalani, El Parc e Estrella Blava ed uno brasiliano, Cantus Firmus) hanno dato sfoggio della loro bravura lo scorso 6 luglio eseguendo brani di musica sacra e della tradizione popolare del loro Paese. VenerdĂŹ 13 sarĂ la volta del ďŹ nlandese Viihdekuoro Essut diretto da Arja Virtanen-Haapasalmi, dell’italiana Schola Cantorum Upter diretta da Giovanni Gava
e del coro francese Dauphinelle diretto da AndrĂŠ Chamberod. Complessi molto interessanti anche venerdĂŹ 20 con Rauman Kamarikuoro (coro ďŹ nlandese che sarĂ diretto da Nora Pasi) e del belga Con Cuore Waregem del direttore Jan Vuye. La chiusura della rassegna si terrĂ venerdĂŹ 27 luglio con l’esibizione del coro polifonico Tarenti Cantores di Taranto sotto la guida di Giovanna Facilla, della Corale polifonica Santa Cecilia di Cagliari diretta
da Giovanni Pani e dal gruppo islandese tutto al maschile Heimir Men’s Choir diretto da Helga Ros. “Con questi appuntamenti – ricorda il sindaco Elena Zanola – vogliamo dare modo ai nostri concittadini ed ai tanti turisti presenti nella zona di “avvicinare� complessi di livello nell’ambito della musica corale, visti direttamente all’opera�. I concerti sono ad ingresso libero. Per informazioni: www.montichiari.it; 030/9656309 – 030/9650455.
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Š‹ƒ”‹ ‡Ž ™‡‡Â?‡Â?† –—––‹ ‹Â? ˆ‡•–ƒ …‘Â? ÂŽÇŻ Â?‹–ƒŽ•‹ Chiari si prepara a ospitare nel weekend la prima edizione della festa provinciale dell’Unitalsi, l’associazione nata nel 1903 con lo scopo di accompagnare gli ammalati al santuario di Lourdes e oggi estesa su tutto il territorio italiano. Per tre giorni, infatti, da venerdĂŹ 13 a domenica 15 luglio, la cittĂ della Bassa sarĂ al centro di una serie di iniziative che, organizzate dalla sottosezione bresciana dell’Unitalsi, si estenderanno
anche al mondo del volonatriato e dell’associazionismo locale. “Il nostro intento − spiega il presidente della sottosezione Tarcisio Busseni − è quello di farci conoscere: nonostante la nostra organizzazione abbia una lunga storia alle spalle e sia piuttosto diffusa sul territorio è ancora poco conosciuta. In particolare vorremmo far capire che le nostre attivitĂ non si limitano all’organizzazione dei pellegrinaggi a Lourdes, ma
proseguono durante tutto l’anno con soggiorni, pellegrinaggi in giornata e assistenza agli ammalati, che vengono anche accompaganti ad assistere alle Messeâ€?. A Chiari quindi appuntamento presso il centro sportivo in via TrinitĂ , quando, dopo la serata inaugurale in musica di venerdĂŹ si terrĂ sabato la “Giornata del volontariatoâ€?: a partire dalle 15 incominceranno le dimostrazioni delle associazioni presenti sul territorio oltre ad
una rappresentanza della sezione di protezione civile dell’Unitalsi, attualmente impegnata con il grosso delle sue forze in Emilia a sostegno dei terremotati, mentre alle 18.30 sarà la volta della tavola rotonda con la partecipazione del presidente nazionale Salvatore Pagliuca e di quello della sezione lombarda Vittore De Carli. La domenica, infine, sarà una giornata dedicata al rapporto tra sport e disabilità con una corsa per le vie del centro. (f.u.)
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n queste settimane, a Ghedi, sono partiti i lavori per la realizzazione della piscina scoperta. Nel grande prato che si trova a sud della piscina coperta di Ghedi sono partiti i lavori del cosiddetto Lido, cioè di quella che, tutti chiamano la “piscina scopertaâ€?. Quest’opera doveva essere pronta per la scorsa estate, ma a causa di alcuni problemi tecnici il progetto era rimasto solo sulla carta. La partenza dei lavori, infatti, era stata annunciata un paio di volte, senza che agli annunci seguisse l’apertura del cantiere. “L’inizio dei lavori – riferisce il sindaco Lorenzo Borzi – è stato ritardato da piĂš fattori. Il principale è che, proprio lĂ dove dovevamo scavare la buca per realizzare la vasca, la falda era piĂš alta di quello che doveva essere. Il risultato è che abbiamo dovuto rivedere il progetto, cosĂŹ da poter ‘innalzare’ la vasca. Durante questo iter tecnico-burocratico, però, è cambiata la legge sugli appalti. A quel punto abbiamo dovuto ferma-
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re tutto. Comunque siamo in ritardo e di questo mi assumo la responsabilitĂ , almeno per la parte che mi compete. Ora la cosa importante è che i lavori sono iniziati e si concluderanno a breveâ€?. L’inaugurazione del lido, infatti, è prevista per metĂ luglio. La piscina sarĂ una vasca che potrĂ essere utilizzata per gare agonistiche, ma anche come parco ludico, con zone attrezzate per prendere il sole e un piccolo bar. Il costo del’impianto si aggira intorno al 1.400.000 euro. Soldi a carico della societĂ Sport Management, che ha ottenuto in gestione l’intero impianto per 20 anni. In cambio, realizzerĂ , a spese sue, la piscina scoperta. “Oggi realizzare un’opera di questa entità – conclude il primo cittadino – ha un doppia valenza: primo perchĂŠ a costo zero; secondo, perchĂŠ siamo consapevoli che in un momento di crisi come questo diamo la possibilitĂ alla gente di divertirsi con poco. Credo che la piscina sia una valida alternativa per chi di solito andava altrove. L’unico rammarico è che per quest’anno non riusciremo a concludere la zona verdeâ€?.
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Lourdes, voli sp. diretti Milano Malpensa
Nevers e Lourdes
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Loreto e Assisi Fatima e Santiago, i grandi Monasteri e Porto Lourdes, cammino Santiago e Fatima Fatima, Lisbona e Coimbra
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San Giovanni Rotondo, Pietrelcina
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Terrasanta classico, Speciale Oftal
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28 aprile -1 maggio 12 - 15 agosto 6 -9 dicembre 23 - 27 aprile 18 - 21 giugno 26 - 30 luglio 16 - 19 settembre 28 aprile -1 maggio 12 - 15 agosto 6 - 9 dicembre 6 - 11 giugno (Bus) 7 - 11 giugno (Aereo) 11 - 14 luglio 22 - 23 agosto 24 -28 settembre 7 - 11 maggio 12 - 19 agosto 22 - 25 aprile 18 - 21 agosto 12 -16 ottobre 22 - 25 aprile 28 aprile -1 maggio 14 - 21 novembre
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Chi Siamo Accompagnare il pellegrino e il viaggiatore nel suo cammino, fornendo la massima professionalità e la profonda esperienza maturata, è la passione di Sogevitour, divenuto in breve tempo un punto di riferimento per i Pellegrinaggi e il Turismo Religioso e Culturale. Alle classiche mete ormai consolidate come Lourdes, Nevers,Terra Santa, Fatima, Santiago, San Giovanni Rotondo e Banneux, abbiamo aggiunto nuovi percorsi di approfondimento turistico e culturale. La Nostra Vocazione Andare alle radici del nostro essere, vocazione religiosa e grande respiro culturale. Nuovi percorsi spirituali alla scoperta di luoghi e terre in cui fede e cultura si fondono in un unico cammino di ricerca da vivere fino in fondo per andare alle radici del nostro essere cristiani. Vengo Anch’Io Nel solco della tradizione dell’OFTAL (Opera Federativa Trasporto Ammalati a Lourdes) molte delle nostre proposte, pur riprendendo itinerari e luoghi comuni ad altri operatori del settore, hanno la grande particolarità di rivolgersi anche alle persone disabili, alle quali viene riservato da sempre un trattamento molto curato e personalizzato. 9 L D * L R E H U W L % 7U L Q R 9 & _ W H O _ Z Z Z V R J H Y L W R X U F R P
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27 aprile - 1 maggio 23 - 28 aprile 14 - 20 maggio 11 -19 settembre
* Terra Santa a piedi, sulle orme dei primi pellegrini e dei crociati, Cammino di Santiago, tratto francese e altro su richiesta.
Pellegrinaggio Diocesano - Sezione di Brescia Lourdes 6 - 12 agosto 2012 interviene S. E. Mons. Luciano Monari vescovo di Brescia ,VFUL]LRQL WHO &HOHVWH 5HQDWR ZZZ RIWDOEUHVFLD LW
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L’associazione Pro loco “Per Osèmâ€? propone una serie di escursioni guidate alla scoperta del territorio ossimese, con la ďŹ nalitĂ di studiare e realizzare itinerari naturalistici, storici e culturali, che sono state denominateâ€?Esplorando Ossimoâ€?. In questo contesto domenica 15 luglio si svolgerĂ la prima escursione tra i 1000 e i 1200 metri di quota tra le localitĂ AndarĂš, Predenar e Baleggie, con partenza da piazza Roma
Borno si prepara a un tuffo nel passato con il Palio di San Martino: una magica atmosfera medievale nelle musiche, nei sapori, e in un paese trasformato come tanti secoli fa. A farla da padrona una gara, fatta di giochi antichi rivisitati, che coinvolge le sei contrade di Borno: ecco quindi il torneo di palla corda, la corsa del formaggio, il combattimento sulla trave, lo scontro della battagliola tra combattenti mascherati, e ancora la corsa con gli zoccoli, la pignatta,
alle ore 9 e rientro previsto per le ore 17; il pranzo sarĂ al sacco. Durante l’escursione verranno effettuati alcuni rilievi topograďŹ ci e toponomastici per identiďŹ care e documentare le caratteristiche del territorio attraversato. Si studieranno i percorsi piĂš agevoli e le indicazioni cartograďŹ che in modo che l’esperienza sia piacevole e accessibile per tutti. Nel contempo, se possibile, verranno eseguiti anche alcuni lavori di pulizia dei percorsi.
gli anelli, ďŹ no al campionato di tira la corda al gatto. Si comincia la sera del 13 luglio, a partire dalle 20.30, con la sďŹ lata dei giocatori di tutte le contrade, che conuiranno nella piazza principale del paese, dove avverrĂ la benedizione dei vessilli e si ingaggerĂ subito la battagliola. La giornata di sabato 14, dalle 9 sino al banchetto serale, sarĂ dedicata alle gare. Domenica 15, dopo la Santa Messa mattutina, si disputeranno le ultime gare e nel pomeriggio verrĂ decretata la contrada vincitrice.
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avvero un periodo intenso questo per la comunitĂ di Edolo. Giugno si è aperto con la prima messa di don Claudio Sarotti. Il traguardo tagliato dal novello sacerdote edolese ha suscitato l’entusiasmo generale. L’oratorio, guidato da don Simone Paganin, non solo ha avuto grande parte nel tributo gioioso per uno dei suoi figli divenuto presbitero, ma sullo slancio ha portato a termine fra il 14 e il 17 giugno la festa dell’oratorio, ribattezzata in loco “Oratorenfestâ€?. D’altra parte, come tiene a ricordare don Simone “finiscono la scuola, il catechismo, i mille impegni che durante l’anno ‘soffocano’ un pochino i nostri ragazzi. Quindi, i mesi estivi sono importanti per ‘tirare il fiato’, riposarsi un pochino fisicamente e mentalmente, ma sono anche gli unici momenti in cui si possono vivere delle esperienze prolungate, che la quotidianitĂ impedisce di attuare durante l’anno. Ecco perchĂŠ l’oratorio in estate non si ferma, anzi, intensifica la sua attivitĂ !â€?. Ora è in pieno svolgimento l’affollato grest ‘PaspartÚ’, dove l’occasione educativa intende fare di questa esperienza un qualcosa di piĂš di un ‘parcheggio estivo’ per bambini e ragazzi. Giochi a squadre, gite e momenti piĂš riflessivi ne compongono il programma. Sul fronte ‘animatori’ il tentativo di
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oratori. La raccolta fondi per dotare queste comunità di adeguate tensostrutture, ha trovato buona accoglienza. Resta da dire della proposta per adolescenti e giovani. Con loro non si vuole semplicemente fare una vacanza, ma un’esperienza che sia davvero incisiva per la vita. L’invito è a vivere una particolare settimana di servizio caritativo (23-28 luglio) insieme ad altri ragazzi provenienti da tutta Italia, presso il Sermig di Torino. Ci sarebbe da dire delle iniziative del gruppo Scout per arrivare infine alla festa patronale di Santa Maria Nascente, ma allora sarà l’8 di settembre e ormai i cantieri saranno aperti per il nuovo anno pastorale.
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Berzo Demo l’apertura degli stand gastronomici tipici e alle 21.30 nella Centrale Enel di Cedegolo musica e canti dal mondo celtico con “Morrigan’s wakeâ€?. VenerdĂŹ 13 luglio sono previsti quattro eventi: il primo alle 9.30 alla Casa del Parco dell’Adamello a Cevo con un convegno sull’attuazione della Convenzione delle Alpi; alle 11.30 a Berzo Demo ci sarĂ l’inaugurazione della centrale Green Power di Forno d’Allione; a Sellero alle 15 nelle Torri della “Fabbrica della calceâ€?
con l’inaugurazione della mostra “Abitare minimo nelle Alpiâ€? e il quarto evento dalle 18 a Cedegolo al Musil (nella foto), cui segue alle 20.30 la visita al Parco solare di Cevo e un appuntamento con musica popolare d’autore. Sabato 14 luglio è la giornata dedicata al recupero della pietra istoriata dal villaggio minerario preistorico del “Dos del CurĂšâ€?, mentre in serata a Cevo ci sarĂ la manifestazione “Cento fuochiâ€?. Quattro gli eventi di domenica: il primo sul tema
dell’alpeggio a Cevo allo spazio feste alle 10; sempre alle 10 ci saranno le visite guidate alla centrale Green Power di Forno d’Allione, a seguire a Cevo la presentazione del “Minifestival Scienza & Ambienteâ€? e alle 21 a Saviore dell’Adamello “Viva le nostre bandeâ€?, con le bande di Cevo e Demo. Ci saranno iniziative riservate ai giovani: arrampicata sportiva, conoscenza delle erbe ofďŹ cinali, escursione sui sentieri notturni della Valsaviore, orienteering. (f.g.)
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rima “Fiera della sostenibilitĂ nella natura alpinaâ€?, dal 12 al 15 luglio in Valsaviore, organizzata dalla ComunitĂ montana di Valle Camonica, ente gestore del Parco dell’Adamello, per studiare assieme ad enti, persone, alcuni obiettivi comuni e condivisi per la valorizzazione del territorio. La Fiera, che si presenta come una scommessa da vincere, si avvale del dualismo antitetico di due verbi: “sostenereâ€? e “consumareâ€?. Come afferma il direttore del Parco dell’Adamello, Dario Furlanetto, “sostenereâ€? significa tenere qualcosa o qualcuno sollevati, sopportandone il peso e significa anche rinforzare, aiutare, difendere e dare appoggio, accudire e nutrire. Al contrario, “consumareâ€? significa ridurre al nulla e finire un bene con l’uso, logorare, dissipare, sfruttare. Riflettendo sul loro valore nasce l’idea e il progetto di un evento che intende mettere in mostra tutto ciò che un’area marginale alpina è in grado di mostrare. Infatti la relativa marginalitĂ delle Alpi, mentre le ha rese fragile preda di sistemi economici piĂš forti, le ha anche difese dall’omologazione consumistica sottesa a quei sistemi. Se la “societĂ dei consumiâ€? non ha futuro allora è necessario costruire un sistema sociale che sappia aiutare, accudire, rinforzare, nutrire uomini e natura. Nelle Alpi le prati-
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prima edizione della Fiera, imperniandola sull’azione coordinata del Servizio parco Adamello con il Servizio cultura e valorizzazione del territorio e con il servizio agricoltura della Comunità montana stessa affidando loro il compito di coinvolgere i vari attori locali, impegnati a vari livelli sugli stessi temi. I capisaldi di questa prima Fiera sono legati alle energie rinnovabili, all’agricoltura e agli alpeggi, alle culture per la montagna. L’evento, che coinvolge in prima persona l’Unione dei Comuni della Valsaviore, intende anche dare adeguata visibilità alla valle ed alle sue risorse. Il progetto è grande, ma l’organizzazione lo ha affrontato con decisione.
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live serale di band affermate e dove ci si possa amichevolmente ritrovare in un’atmosfera unica e speciale, che solo i volontari sanno magicamente ricreare, anno dopo anno�. Dopo la prima tornata festiva del 6, 7 e 8 luglio, giovedÏ 12 luglio il Palazzetto dello sport di via Dante Alighieri di Cologne, scenario della manifestazione (nella foto), è pronto cosÏ per essere nuovamente invaso: con l’apertura dalle 19 dei giochi gonfiabili per i piÚ piccoli, del servizio cucina e
con l’inizio dalle 21.30 della musica italiana revival targata “Bitta bandâ€?. VenerdĂŹ 13 la festa proseguirĂ secondo gli stessi orari, anche se la serata sarĂ allietata dal sound della “Solo Liga Bandâ€? in tributo a Ligabue, mentre sabato 14 è atteso sempre dalle 21.30 lo show da non perdere degli “Mt liveâ€?. Il clou della manifestazione sportiva è in programma però per la giornata conclusiva di domenica 15 quando, a partire da mezzogiorno, si potrĂ prender parte al “Maxi spiedo alla
brescianaâ€? da 300 posti imbandito al Palasport dai volontari (info e prenotazioni al 347/1531506). Alle 18, il divertimento proseguirĂ invece per i piĂš piccoli con l’apertura dei gonfiabili gratuiti e l’animazione dei trucca-bimbi itineranti, mentre il top del coinvolgimento sarĂ probabilmente raggiunto in serata con l’esibizione live della band coccagliese dei “Ponderosa Ranchâ€?, pronta a coinvolgere il pubblico col suo trascinante repertorio di musiche e balli country. (a.s.)
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arrocchiale agibile per la festa patronale dell’Assunta. Stanno dando i propri frutti le cure sulla chiesa parrocchiale di Gussago, che a seguito dell’acuirsi di alcune sofferenze strutturali dovute al terremoto emiliano, è da oltre un mese inagibile. L’agibilitĂ ad agosto sarĂ però solo temporanea in attesa degli ultimi lavori di consolidamento previsti da settembre, che dovrebbero riconsegnare definitivamente l’antico tempio alla comunitĂ parrocchiale prima dell’arrivo della brutta stagione. “Siamo soddisfatti di come stanno procedendo i lavori – spiega il parroco don Adriano Dabellani –, sia per come procedono le opere sia per la generositĂ e l’interesse dei parrocchiani, che finora con le loro offerte generose hanno premesso, nonostante la crisi, di far procedere i lavori per il meglio. Confido che la generositĂ dimostrata non venga meno anche per far fronte all’aggravio di costi causato dal terremoto, che comunque si è riusciti a contenere al minimo. Fa inoltre piacere che anche la Soprintendenza per i beni architettonici abbia espresso soddisfazione
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vano indotto la parrocchia nonostante la difficile situazione economica a rompere gli indugi e intervenire. Il piano di lavoro come rimarcato dall’architetto Stefano Cartella, curatore dei restauri dovrebbe durare complessivamente 18 mesi (lavori iniziati a febbraio ndr). “Si interverrĂ a fornire maggiore stabilitĂ alla struttura – ha ribadito l’architetto Cartella – in particolare con il rinforzo degli elementi che costituiscono l’orditura principale della chiesa sia nell’abside che nella sacrestia che in facciata con l’inserimento di elementi metallici per contrastare le spinte subite dall’edificio. Poi si procederĂ con il restauro delle coperture e degli intonaci esterni per limitare le infiltrazioni di acqua garantendo l’integritĂ delle murature nel tempoâ€?. Il successivo intervento riguarderĂ la sacrestia la canonica e il sagrato.
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)HVWD SHU LO PRQXPHQWR GHO 5HGHQWRUH Domenica 15 luglio 2012, l’Associazione culturale Redentore, vuole ricordare i 110 anni del monumento posto sulla sommità del Monte Guglielmo intitolato a Cristo Redentore (nella foto). Lo fa con una festa offerta alla comunità , nella quale al momento musicale previsto con l’esibizione di quattro cori (coro della Montagna di Inzino, coro La Faita di Gavardo, coro Erica di Paitone e coro Isca di Iseo) oltre che della Filarmonica Santa Cecilia di Sarezzo, si aggiungerà il pellegrinaggio di molti fedeli saliti fino alla sommità del Monte Guglielmo per partecipare alle ore 11 alla Santa Messa celebrata dal vescovo di Brescia mons. Luciano Monari. Nell’occasione, il Gal GÜlem proporrà una degustazione di prodotti tipici delle nostre valli oltre che, in visione, materiale illustrativo di alcune realtà locali ancora a molti sconosciute. Questa è solo l’ultima tappa di una storia iniziata il 4 agosto 1902 con l’inaugurazione del monumento al Redentore sulla cima di una montagna della Lombardia (in forma analoga nelle altre 20 regioni d’Ita-
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lia, all’inizio del secolo, per consacrare l’Italia al Redentore). Il progetto dell’architetto Carlo Melchioni, era stato voluto e sostenuto da Giorgio Montini, padre del futuro papa Paolo VI, che nel 1966, volle riportare al primitivo splendore il monumento che necessitava di un energico restauro. Ulteriori interventi si succedettero negli anni, fino all’ultimo nel 2011, quando è stato realizzato un mosaico (l’ultimo di una lunga serie), per impreziosire l’interno del monumento. Questo mosaico, realizzato in vetro di Murano dai mosaicisti Travisanutto, rappresenta la “Madonna dell’accoglienzaâ€?, firmata dall’artista bresciano Furri con la benedizione di mons. Bruno Foresti.
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verso le comunitĂ colpite dal terremoto e con una raccolta di fondi da parte del gruppo Alpini e della Protezione civile. Accogliendo l’invito dell’Anci. Lombardia, il Comune di Palazzolo intende aderire cosĂŹ all’iniziativa “Adotta un Comune terremotatoâ€? che si traduce in un’azione di supporto a favore delle popolazioni e delle strutture danneggiate. In particolare, per quelle del Comune di Moglia, nel mantovano (nella foto), con cui ci si è gemellati. In quelle zone
si sono recentemente recati i volontari del gruppo comunale della Protezione civile e del gruppo di Protezione civile Ana di Palazzolo sull’Oglio, rispettivamente nel Comune di San Giacomo delle Segnate e nel Comune di Moglia. Entrambi i gruppi hanno potuto rilevare la gravità dei danni causati dalle ripetute scosse di terremoto ed aiutare le persone ospitate nelle tendopoli. La serata sarà caratterizzata da un susseguirsi di brani musicali di
vario genere, con ďŹ lmati, immagini, mentre ai lati della piazza i bar e i commercianti offriranno un aperitivo e il gruppo Alpini panini con salamina; è gradita l’offerta, con ricevuta, che verrĂ devoluta al Comune di Moglia. Le iniziative pro-terremotati proseguiranno nel mese di settembre con un concerto dell’associazione “Amici della Musicaâ€? di Palazzolo, presso l’Auditorium S. Fedele, a favore del Comune di Mirandola. L’invito è esteso a tutta la cittadinanza. (l.d.)
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olto spesso pensando all’archeologia le prime immagini che giungono alla mente sono quelle di rovine maestose, tesori sepolti in località esotiche, avventure e misteri. Il tutto rigorosamente lontano nel tempo e nello spazio. Recuperare frammenti di un antico passato a pochi passi da casa sembra impossibile‌ ma è tempo di ricredersi. A San Pancrazio, infatti, è nota ormai da decenni la presenza di una villa romana datata indicativamente al I secolo a.C., sepolta dal tempo e dalle opere umane e ancora non riportata alla luce. Siamo in località Torretta, nei pressi del canale Miola. Da questi campi, dopo ogni aratura, curiosi ed appassionati locali raccolgono frammenti di ceramica, bronzo, intonaco, ma anche tessere di mosaico, pesi da telaio e persino qualche moneta. Tutto questo è noto
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invece, i territori finitimi, studi recenti hanno permesso di confermare la presenza di insediamenti databili all’etĂ del Bronzo recente e finale (secoli XIII-XI a.C.) sulle pendici del Monte Orfano; non possiamo tralasciare che a nord, sulle sponde del lago d’Iseo, sorgevano ancor piĂš antichi abitati palafitticoli, posti a controllo della via che dalla pianura conduceva alle aree minerarie dove venivano estratti metalli. Che l’area in questione fosse legata fin dalla preistoria al comparto lacustre del Sebino (e con esso alle valli prealpine) è cosa nota agli addetti ai lavori. Che il territorio di San Pancrazio ospitasse vestigia romane come la villa rustica e di una via di collegamento tra i centri di Bergomum e Brixia è altrettanto noto. Ăˆ possibile ipotizzare una frequentazione continua del territorio tra preistoria ed etĂ romana?
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Fu un’area insediativa o di solo approvvigionamento? Quali furono le genti che per prime si stabilirono in questa zona? L’obiettivo degli studiosi e degli appassionati palazzolesi è quello di approfondire la ricerca sul territorio e nel contempo di tutelarlo: la nostra storia, infatti, rappresenta una ricchezza per la cittadinanza, è un’occasione per riscoprirsi comunità e per ritrovare un’identità radicata nei secoli.
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‡†‹œœ‘Ž‡ —––‹ ‹Â? ˆ‡•–ƒ ’‡” Žƒ ƒ†‘Â?Â?ƒ †‡Ž ƒœœƒ”‡––‘ In estate è tempo di riposo e vacanza per molti ma non per la comunitĂ di Bedizzole che, come ogni anno, prepara la festa in onore della Madonna del Lazzaretto di Masciaga. Lo storico santuario mariano è casa della Vergine da oltre 200 anni: qui è custodita l’amata efďŹ gie testimone di numerosi miracoli ed avvenimenti storici. Le celebrazioni iniziano venerdĂŹ 13 e proseguiranno ďŹ no a domenica 22 luglio: in questi giorni la comunitĂ vivrĂ momenti di
devozione, condivisione e musica. Il programma religioso prevede nel pomeriggio di domenica 15 Vespro solenne e Santa Messa in onore di “Maria Vergine salute degli infermiâ€?, mentre tra lunedĂŹ 16 e giovedĂŹ 19 luglio, si segnala ogni sera il Rosario e la Santa Messa, in cui la Vergine sarĂ onorata con gli appellativi di “Causa della nostra gioiaâ€?, “Tempio del Signoreâ€?, “Donna nuovaâ€? e inďŹ ne “Madre della riconciliazioneâ€?. Sabato 21 la S. Messa Solenne in onore di
“Maria Vergine madre e immagine della Chiesaâ€? sarĂ allietata dai canti della Corale di Santo Stefano. A corredo delle celebrazioni, diversi gli appuntamenti: venerdĂŹ 13 luglio, alle ore 19, l’apertura ufďŹ ciale con lo stand gastronomico presso il Mandorlo, lo splendido giardino dietro il Santuario e serata in musica con il karaoke e DJ Roby. Sabato 14, invece, grande tombolata. Domenica 15, alle 12.30, grigliata al Mandorlo; alla sera, asta delle torte. VenerdĂŹ 20 luglio in
programma il torneo di calciobalilla: la serata continuerĂ in musica con il gruppo di giovani bedizzolesi “The Reasons After Floodâ€?. Nel weekend gran ďŹ nale con la chiusura del torneo dei calciobalilla e musica revival con il tributo ai Nomadi della band ufďŹ ciale Onda Nomade. Al termine, l’estrazione dei biglietti della lotteria. Chiude la settimana la processione mariana di domenica 22: partenza in Santuario alle ore 20.30 scandita dalle note della Marching Band di Bedizzole. (gdm)
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l lago dal lago, dimenticando traffico, caos e code interminabili. I motivi per concedersi una crociera sulle rotte benacensi non mancano davvero e la Gestione governativa navigazione lago di Garda offre una serie di proposte che si adattano alle richieste del visitatore. Non c’è che l’imbarazzo della scelta con una flotta composta da ventisette imbarcazioni, tra veloci aliscafi e placidi traghetti, tra vecchi piroscafi a pale e moderni catamarani. Il primo servizio pubblico di navigazione sul Garda risale al 1827, con il varo del piroscafo “Arciduca Ranieriâ€? e da quell’anno un popolo di turisti italiani e stranieri, fra i quali si sono mescolati illustri personaggi della storia, dell’arte e della letteratura, ha potuto ammirare le bellezze che il Benaco offre a chi si avventura sulla schiuma delle sue onde o sulla piatta delle frequenti bonacce. Per il giro completo Desenzano-Riva-Desenzano è necessaria una intera giornata, zigzagando
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me ‘grotte di Catullo’. Il lago si apre e si raggiunge Salò con il suo Duomo, il palazzo del Provveditore e il golfo chiuso da un lato dalla lussureggiante Isola del Garda e dall’altro dall’ampia sagoma del Vittoriale di Gardone Riviera, ultima dimora del ‘vate’ Gabriele D’Annunzio. Ăˆ la volta di Toscolano Maderno, reso famoso nei secoli da cartiere e stamperie, ora recuperate in una valle che riporta indietro nel tempo. Risalendo verso nord il lago si stringe per dar modo, quasi, di toccare le storiche limonaie, strappate alla roccia da Gargnano fino a Limone. Ăˆ il regno dei surfisti e degli appassionati di vela che compiono evoluzioni a pelo d’acqua. Approdando sulle rive veronesi si giunge fin sotto il castello di Malcesine sovrastato dalla possente catena montuosa del Baldo, si lambisce la leggiadra punta di S. Vigilio immersa fra olivi e cipressi ed ancora le popolose cittadine ed i piccoli borghi dei pescatori sparsi sulle rive, con i loro castelli, le mura diroccate e
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le storie antiche che ancor oggi si respirano fra le vie di pietra e di mattoni. Riva ci attende, ultima tappa del nostro itinerario. Storica porta del lago, ha da sempre rappresentato il naturale sbocco delle Alpi verso la pianura. Inizia il viaggio di ritorno ed è una nuova scoperta di luoghi, ma soprattutto di colori, dal bianco delle rocce all’azzurro dell’acqua, dal verde degli alberi al rosso del sole che tramonta nel golfo di Desenzano. Per informazioni: www.navlaghi.it, 0309149511.
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sull’uso di strumenti informatici. Abbiamo inoltre razionalizzato le risorse. In passato troppi soggetti si sovrapponevano rendendo inefďŹ cace l’azione. La strategia è piĂš chiara: il nostro ruolo deve essere di supporto, dobbiamo aiutare tali realtĂ a farsi conoscere. Solo cosĂŹ si proporranno in chiave turistica. Pubblico e privato uniti in una visione strategica di medio lungo periodo? Il turismo oggi è “mordi e fuggiâ€?. Senza l’attivitĂ dei privati e dei
volontari il solo pubblico, riesce a fare poco. Dobbiamo imparare a ďŹ darci e interagire. Il turismo è necessario per tutti anche per la Valtrompia e per i suoi operatori. Parliamo di queste sinergie. Cominciamo a veriďŹ care i calendari: non c’è un ďŹ ne settimana senza animazione. Se il turista sceglie una visita, una volta realizzato l’obiettivo se non c’è altro che possa coinvolgerlo torna da dove viene. Noi stiamo cercando di far conoscere le tante occasioni in Valle
per indurre il turista a fermarsi. Anche in tempi come quelli odierni c’è spazio per crescere? Alla fantasia non c’è limite. Bisogna essere attenti, disponibili a innovarsi, e modesti per accettare consigli e suggerimenti. Bisogna essere pronti a cambiare. Cerchiamo di lavorare insieme a beneďŹ cio del territorio, dei suoi residenti, e degli operatori economici, perchĂŠ se proponiamo cose poco interessanti la delusione del turista la pagheremo tutti. (m.l.)
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ella cornice del forno fusorio di Tavernole sul Mella, stupendo monumento industriale, uno dei piĂš importanti in Europa visitato anche da Leonardo Da Vinci, i responsabili della sezione gardonese dell’Aido hanno presentato la 15Ć… edizione del trofeo per auto storiche “Monica Giovanelli Gran Premio Annalisa Gnuttiâ€?. Un filo rosso lega l’Aido e il forno al nome di Monica Giovanelli: quando la giovane scomparve in un tragico incidente d’auto, stava preparando la tesi di laurea proprio sul forno fusorio. I suoi organi furono donati e da allora la sezione Aido gardonese porta il suo nome; la gara la ricorda assieme ad Annalisa Gnutti, giovane lumezzanese pure scomparsa in circostanze analoghe la cui famiglia sostiene fin dagli inizi la manifestazione. Una gara particolare, quindi, che negli anni è diventata importante per partecipazioni e qualitĂ eccelsa della auto d’epoca, ma anche per il suo fascino: i suoi concorrenti sono “ambasciatori dell’Aidoâ€? ed ogni anno nuove motivazioni ne animano l’organizzazione promossa dalla “Associazione sportiva dilettantistica solidarietĂ sport cultura Monica Giovanelli.â€? Quest’ultima appoggia diverse iniziative nello spirito dell’Aido come le borse di studio e il sostegno al day hospital di ema-
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il 150° dell’unitĂ d’Italia, nel 2012 è dedicata a “Gli amici dell’Aidoâ€?: una felice coincidenza infatti unisce il 15° del Trofeo Aido (nacque nel 1997 col prezioso contributo della scuderia Brescia corse, presieduta da Ugo Gussalli Beretta) al 35° della sezione, celebrato in maggio con la stampa e distribuzione a 4500 famiglie gardonesi dell’opuscoloâ€?Un donatore moltiplica la vitaâ€?. L’evento è in programma sabato 15 settembre con il prologo della salita Inzino-Magno “Trofeo Annalisa Gnuttiâ€?, novitĂ di quest’anno, e domenica 16 con il trofeo Aido, partendo come sempre da Gardone Val Trompia presso l’oratorio per arrivare poi a Sarezzo. L’iscrizione da alcuni anni è ad invito per autovetture certificate Csai-Fia, costruite fino al 1961. Inoltre, come nel 2011, è prova dell’Aido historic challenge, che riunisce in un unico concorso manifestazioni di auto storiche dall’Etna a Trieste. Le iscrizioni sono aperte fino al 20 agosto, il sito www.trofeoaido.org fornisce tutte le informazioni. La gara si svolgerĂ su 220 km in due tappe: da Gardone verso Marmentino scendendo in Valsabbia per salire al lago di Ledro con pausa pranzo; poi verso Riva del Garda e ritorno in Valtrompia. L’inziativa è sostenuta da enti pubblici, associazioni e partner ufficiali di prestigio come Ubi-Banco di Brescia e Spa Beretta.
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acquistato è stato individuato seguendo le indicazioni della rianimazione pediatrica, con la quale il pronto soccorso gestisce i pazienti in codice rosso. Il pulsossimetro portatile acquistato, strumento correntemente usato anche negli ambulatori dei medici e dei pediatri di famiglia per la rilevazione della saturazione di ossigeno nel sangue (e quindi, parametro fondamentale per la valutazione della funzione
respiratoria) ha invece la peculiarità di individuare anche la concentrazione di ossido di carbonio, gas responsabile, ogni anno, di numerosi decessi. La diagnosi di intossicazione da ossido di carbonio non è però sempre immediata, soprattutto nei bambini, e questo strumento sarà un ausilio prezioso per non perdere tempo e fornire da subito l’assistenza adeguata, in modo da risolvere nel minor tempo possibile anche le situazioni piÚ critiche.
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pre in questi giorni presso il Presidio ospedaliero di Gardone Val Trompia un nuovo ambulatorio specialistico di radioterapia oncologica, gestito dai sanitari dell’Istituto del Radio degli Spedali Civili. I pazienti valtrumplini hanno cosĂŹ a disposizione una nuova opportunitĂ : l’obiettivo della Azienda è quello di avvicinare all’utenza questo servizio, facilitando l’accesso e riducendo i disagi. Si vuole inoltre favorire la collaborazione multidisciplinare tra gli specialisti del Presidio di Gardone e quelli dell’Istituto del Radio “O. Albertiâ€?. Questa nuova modalitĂ organizzativa faciliterĂ inoltre la collaborazione “in tempo realeâ€? con gli altri specialisti del Presidio Spedali Civili che giĂ gestiscono ambulatori specialistici a Gardone Valtrompia. Presso l’ambulatorio verranno effettuate le diverse tipologie di visite (“primeâ€? visite, controlli periodici‌); la connessione con la cartella informatizzata dell’Istituto del
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di essere prenotato direttamente dagli specialisti che operano nel Presidio di Gardone, o dall’utenza, con impegnativa del medico di famiglia, chiamando il numero telefonico dell’Uo di radioterapia 0303995272 da lunedÏ a venerdÏ dalle 8.30 alle 15. Lo specialista dell’Istituto del radio effettuerà inoltre servizio di consulenza all’interno del Presidio di Gardone. L’associazione Valtrompiacuore ha sostenuto e stimolato l’iniziativa, anche attraverso la donazione degli arredi dell’ambulatorio.
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diversi malanni, da quelli che afiggono le vie respiratorie ďŹ no ai dolori reumatici e alle malattie della pelle. Tutto questo grazie ai fanghi o alle acque con proprietĂ terapeutiche, impiegati in un metodo di cura che non appartiene alla medicina alternativa, ma è considerato preventivo e complementare alla medicina tradizionale, tanto che il Servizio sanitario nazionale prevede il rimborso di un periodo di cura per anno. L’efďŹ cacia di
acque ricche di sali minerali, somministrate generalmente per inalazione, e di fanghi è comprovata ed al proposito si è espresso anche un progetto avviato anni fa a livello nazionale in collaborazione tra Ministero della salute e Federterme: si tratta del progetto Naiade, che ha consentito di gettare uno sguardo d’insieme sulla situazione delle stazioni termali in italia. Il rafforzamento del sistema immunitario prodotto dai
trattamenti consentirebbe una maggiore resistenza alle malattie e una minore necessitĂ di ricorso ai farmaci. Una cura, quindi, salutare da molti punti di vista, che a ragione gode della fama che da sempre gli viene tributata, ad esempio da Cassiodoro nelle Variae: “Le terme, alimentate da vapori caldi, sono piĂš salubri di qualsiasi bagno riscaldato artiďŹ cialmente, poichĂŠ la natura eccelle di gran lunga l’umano ingegnoâ€?.
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on l’avvento della stagione estiva e il consueto aumento delle temperature iniziano da parte del governo e degli enti locali le importantissime campagne di sensibilizzazione per quanto riguarda l’emergenza caldo valutata sulla popolazione anziana. Secondo indagini statistiche effettuate a livello nazionale, a rischio sarebbero tra il 10 e il 20 % della popolazione avanti con l’etĂ , percentuale alla quale vanno aggiunte quelle persone che per cause varie vivono nella piĂš completa solitudine, domiciliate in case con una logistica ostile e senza alcun aiuto esterno. In questo contesto Acquanatura s.r.l sulla scia del Progetto “Senior Livingâ€?, vuole inserirsi come punto di riferimento per dare ospitalitĂ e assistenza a tutti gli anziani bresciani e non che necessitano, in questo periodo di caldo torrido, di un luogo fresco dove trascorrere giornate liete, in compagnia e assistiti giornalmente. Le Terme di Angolo e la nostra strut-
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tura ricettiva si prestano in maniera unica e splendida a questa iniziativa: dal punto di vista ambientale non si può dimenticare il microclima perfetto che si crea nella vallata dove sono site, nonchÊ la flora e la fauna di cui essa è dotata in abbondanza e lo splendido paesaggio che la abbellisce. Tutto ciò, unito alla compagnia e all’allegria, sarà di stimolo psicologico per tutti i villegianti, in modo che possano trascorrere un sereno periodo di ferie. Coloro che, alle prese con qualche problema fisico, in città sarebbero rimasti chiusi soli in casa per intere giornate senza alcuna assistenza o avrebbero seria-
mente rischiato problemi di salute, anche gravi, uscendo all’aperto con temperature proibitive nelle ore piÚ calde del giorno, potranno in questo modo accedere alla possibilità di un soggiorno in montagna. PerchÊ purtroppo la realtà odierna con la quale bisogna fare i conti è che solo poche delle persone bisognose ed anziane riescono ad essere raggiunte da servizi adeguati al clima del periodo e alle loro necessità . Qui alle Terme di Angolo, invece, verrà data la possibilità a tante persone di vivere allegramente e in completa tranquillità fisica e mentale degli splendidi squarci di vita in completo relax, stando in compagnia e soprattutto in completa sicurezza. Infatti, oltre ad una pura azione di ospitalità e accoglienza durante il soggiorno, verranno parallelamente attivate anche delle campagne di sensibilizzazione volte alla cura dell’anziano, sia in situazioni critiche come il periodo estivo, sia in tutti i casi della normalità quotidiana in modo che l’allerta non si limiti a pochi mesi all’anno. Acquanatura
attraverso l’idea prossima futura del “Senior Livingâ€? vuole partecipare attivamente e in maniera innovativa alla cura a 360 gradi della popolazione anziana, offrendo servizi materiali e coinvolgimento umano a coloro che stanno affrontando una difficile stagione della loro vita. L’offerta quindi non è solo quella del classico soggiorno “climaticoâ€? per assaporare la frescura della zona, situata a circa 500 m s.l.m, nĂŠ l’unico beneficio
verrà dalle brezze provenienti dalle cime della Presolana, che dall’alto dei suoi 2521 metri domina sulla vallata. La nostra, infatti, sarà un’offerta integrata, orientata al benessere totale della persona, con il duplice obiettivo sia di limitare i pericoli derivanti dall’opprimente afa cittadina sia di regalare ai nostri ospiti quel valore aggiunto che meritano e che solo in rarissimi casi si può trovare nelle strutture esistenti.
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In quel tempo, GesĂš chiamò a sĂŠ i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: nĂŠ pane, nĂŠ sacca, nĂŠ denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. E diceva loro: “Dovunque entriate in una casa, rimanetevi ďŹ nchĂŠ non sarete partiti di lĂŹ. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loroâ€?. Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.
Mandati, disarmati
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isarmati. Li vuole proprio cosĂŹ: disarmati. Senza la sicurezza di poter contare su una via di fuga, sulla possibilitĂ di fermarsi, sull’attaccarsi a qualcosa o a qualcuno. Disarmati, in fondo, anche riguardo al messaggio, che non è la loro prioritĂ : il loro compito è quello di preparare, di precedere e – sembra curioso alla nostra mente moderna – di allontanare gli spiriti impuri. Come a dire che la preparazione (la conversione, l’allontanamento dei demoni, la guarigione dei malati) è la base per capire il messaggio. Ăˆ fare spazio, trovare il posto necessario nel quale far cadere quelle parole che non sono le loro. Anzi, nemmeno sanno quali parole arriveranno dopo di loro. Loro sono disarmati: senza tetto sulla testa, senza pane, sacca, denaro; senza la sicurezza di potersi arrangiare. O di deviare dal loro compito. E dall’umiltĂ , soprattutto, del loro compito. PerchĂŠ non sono loro la Parola. E per quanto preparino all’incontro, non sono quello che dovrĂ essere incontrato. Disarmati davanti al non
possedere nemmeno quello che devono fare; anche se è importante. Creare lo spazio necessario per il vero arrivo, per le parole vere, per l’incontro vero. Mi ha sempre stupito questa mancanza di contenuti della predicazione dei primi discepoli: non predicano proprio nulla; non parlano di GesÚ; non annunciano nulla. Solo fanno spazio. Disarmati. Come le loro sacche vuote, e un paio solo di sandali. Per non dimenticare che quello che stanno facendo è momentaneo, è un viaggio, è una corsa in avanti. Lui arriverà . E parlerà secondo le parole che deve dire. Forse nemmeno loro saranno capaci di capirle, anche se sono stati mandati prima, mandati avanti a fare spazio. Non sono meglio degli altri, ma sono mandati: inutili perchÊ vuoti, servi perchÊ non proprietari di quello che fanno, instabili perchÊ già devono ripartire. Loro non sanno e devono solo far capire che qualcosa (o qualcuno) arriverà e non sarà dolore nÊ male ma la salvezza. Della quale c’è bisogno senza saperlo ed è quello che sempre manca perchÊ noi uomini di tutti i tempi crediamo
di poter farci bastare quello che c’è. Poi non ci basta nulla e ci accorgiamo di quanto è maligno il nostro credere che basti, che siano solo le cose che abbiamo davanti a renderci felici. Invece non è vero. Non è il rubare il momento, il cogliere l’attimo che ci rende felici. Quella è la resa, la sconfitta davanti a quello che non possiamo. Ăˆ riconoscere che non è nostro nĂŠ il passato nĂŠ il futuro e che solo il presente colma il bisogno. A meno che non arrivi una Parola. E non sia la chiave della speranza, che non sia il senso della salvezza. SalvĂ ti da chi? Da cosa? Da noi stessi prima di tutto e dal non sentire il bisogno di nessuno; dal credere che basti cosĂŹ, che vada bene cosĂŹ. Che non c’è bisogno di salvezza ma solo di salute e di tranquillitĂ . Ăˆ fermarsi a quei disarmati che vengono a due a due a colmare il vuoto e ad aprirne un altro. Aprono all’attesa, a una nuova, non a quella che si chiama nostalgia. Aprono alla speranza che è giĂ desiderio di salvezza che si può trovare in una sola Parola. In Lui che arriva. In Lui che li ha mandati. Disarmati.
, SULPL SHQVLHUL VXOOD PLVVLRQH Una istantanea, vescovi e sacerdoti ritratti nella classica posizione della foto di gruppo. Sono passati 47 anni da quell’immagine, e quello scatto è tornato di attualità . In ultima fila un trentottenne teologo: Joseph Ratzinger. La foto era stata scattata nella casa dei Missionari del Verbo Divino a Nemi. Era la primavera del 1965 e in quei giorni, nella casa che si affaccia sul lago, era in corso un lavoro molto importante. Nell’aula conciliare il progetto di una dichiarazione sull’attività missionaria della Chiesa era stato rimandato alla commissione che ne aveva redatto l’impostazione. Per la nuova stesura si decise di costituire una sottocommissione guidata da padre Johannes Schßtte, allora superiore generale dei verbiti, e composta da quattro vescovi
e cinque periti tra cui il sessantunenne padre Yves Congar e, appunto, Joseph Ratzinger. Nei giorni scorsi quel giovane teologo, oggi diventato papa, è tornato nella casa dove è stato elaborato lo schema della dichiarazione Ad Gentes (nella foto). “Ne avevo un ricordo bellissimo, forse – ha ricordato Benedetto XVI ai partecipanti al 17° capitolo dei missionari verbiti – il piĂš bel ricordo di tutto il Concilio. Io abitavo nel centro di Roma, nel Collegio di Santa Maria dell’Anima, con tutto il rumore: tutto questo è anche bello! Ma stare qui nel verde, avere questo respiro della natura e anche questa freschezza dell’aria, era giĂ in sĂŠ una cosa bella. E poi c’era la compagnia di tanti grandi teologi, con un incarico cosĂŹ importante e bello di preparare
un decreto sulla missioneâ€?. A chiedere la collaborazione dello stesso Ratzinger nella stesura di un nuovo schema De Missionibus era stato il superiore generale dei missionari verbiti, padre Johannes SchĂźtte. Alla prima riunione del gruppo di lavoro, dal 12 al 26 gennaio, il giovane Ratzinger non aveva potuto prendere parte, ma aveva inviato un testo sul fondamento teologico della missione della Chiesa, testo che ispirò, come è stato messo in evidenza in un recente studio sul Vaticano II, alcuni passaggi del primo capitolo del decreto conciliare Ad Gentes. Un contributo che procurò al giovane teologo tedesco l’apprezzamento di padre Yves Congar, che nei suoi diari cosĂŹ lo descrive: â€œĂˆ ragionevole, modesto, disinteressato, di buon aiutoâ€?.
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“Trovare l’alba dentro l’imbrunire. Arte, passione, interculturaâ€?. Ăˆ il tema del 51° convegno di Cem MondialitĂ , che si svolgerĂ a Trevi (Perugia) dal 19 al 24 agosto. Al centro dei lavori, spiega Lucrezia Pedrali, condirettrice di Cem MondialitĂ , il binomio “arte e bellezza come possibilitĂ di miglioramento del rapporto con l’ambiente in cui viviamo e che vive in noi e la produzione artistica come espressione del signiďŹ cato del rapporto fra l’uomo
“In un momento in cui il problema è che tutto sta crollando, ma che sembra difďŹ cile, quasi impossibile rialzarsi, si mette a tema ciò che rende la persona veramente umana: il suo rapporto con l’inďŹ nitoâ€?. CosĂŹ la presidente Emilia Guarneri (nella foto) ha presentato la 33ÂŞ edizione del Meeting per l’amicizia tra i popoli, in programma a Rimini dal 19 al 25 agosto, sul tema: “La natura dell’uomo è rapporto con l’inďŹ nitoâ€?. In programma come
e il mondoâ€?. “Siamo convinti – spiega Brunetto Salvarani, direttore di Cem Mondialità – che anche per il mondo della scuola, della formazione e dell’educazione permanente, nell’attuale momento di crisi, non solo economica, una strada da percorrere con sempre maggiore forza e convinzione sia quella del recupero del bello. Un bello che non ha nulla a che fare con l’estetismo e con i modelli antropologici oggi dominantiâ€?.
ogni anno oltre 100 convegni, 10 mostre, 26 spettacoli, 10 eventi sportivi. Ospiti e visitatori provenienti da tutto il mondo, quasi 4.000 volontari. SarĂ uno dei capolavori della pittura italiana del Quattrocento, il Cristo morto con quattro angeli di Giovanni Bellini, il grande pittore col quale inizia il Rinascimento dell’arte a Venezia, al centro della mostra che aprirĂ il 19 agosto presso i Musei comunali di Rimini e resterò aperto ďŹ no al 28 ottobre.
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ei giorni scorsi si è tenuto ad Edimburgo, in Scozia, il 40° incontro dei segretari generali delle conferenze episcopali europee al quale ha partecipato anche mons. Mariano Crociata, segretario generale della Cei. Molti i temi di rilievo affrontati (vita, famiglia, libertĂ religiosa, libertĂ di educazione) in un incontro che il Segretario della Cei ha definito “non mero adempimento nell’attivitĂ di un organismoâ€?, ma segno dell’interesse “nutrito dai partecipanti mossi dal bisogno di condividere un’esperienza cosĂŹ intensa e significativa come quella delle conferenze episcopaliâ€?. “Credo – ha continuato mons. Crociata – che oggi si sia raggiunta una coscienza avvertita che non si può fare Chiesa rimanendo chiusi nel proprio alveo nazionale. In questo mondo globalizzato, fatalmente ci si impoverisce senza la circolazione della vita delle diverse Chiese in un territorio – pur con tutte le sue differenze – largamente omogeneo come quello europeo. In questo senso le lingue sono la cifra della fatica da fare per superare le barriere che ancora ci sono nel comunicare, ma anche della possibilitĂ e della necessitĂ di imparare a comunicare e a capirsiâ€?. A Edimburgo si è parlato molto di famiglia, anche in termini di preoccupazione. Ăˆ lo stesso Segretario della Cei a dire il perchĂŠ di questa attenzione: “Abbiamo riscontrato la
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confratelli se questo sia l’obiettivo di gruppi di pressione, di aree culturali definite e circoscritte o piuttosto una tendenza che va a diffondersi sempre piÚ�. Dal confronto è emersa la convizione che, nonostante la presenza di lobby attive nel portare avanti iniziative dirette a cambiare volto alla famiglia, al rapporto uomo-donna, alla persona nella sua integrale dignità , ci sia ancora un tessuto di umanità profondamente sano, anche in quei Paesi che appaiono prevalentemente pervasi di laicismo. C’è un sentimento profondo, sotterraneo, radicato, che testimonia che il senso dell’umano persiste e può
essere sempre meglio recuperato. “A fronte di questa sfida – sono ancora considerazioni del Segretario della Cei – dovremmo prendere ancor piĂš coscienza che qui è in gioco l’identitĂ dell’essere umano, la salvaguardia della sua integritĂ â€?.
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8Q VXVVLGLR SHU 5LR GH -DQHLUR Anche in Italia si prepara alla prossima Giornata mondiale della gioventÚ. A poco meno di un anno dall’inizio della Gmg 2013 di Rio de Janeiro, il Servizio nazionale per la pastorale giovanile (Snpg) ha elaborato una serie di sussidi rivolti a tutti, sia a quelli che avranno la possibilità di seguire Benedetto XVI in Brasile, sia a quelli che resteranno in Italia. Si tratta di una scheda mensile, nella quale è raccolto tutto quel mate-
riale che può aiutare a confezionare un incontro di preparazione con cadenza mensile. La scheda, spiegano dal Snpg, “si rivolge ai gruppi diocesani, parrocchiali, associativi, a tutte le realtĂ giovanili interessate; non si tratta di uno schema giĂ pronto ma di una serie di ‘ingredienti formativi’ che ognuno potrĂ adattare alla propria situazioneâ€?. Il materiale è composto da testi, immagini, link e di ďŹ lmati, uno per ogni mese. Il percorso
mensile si è aperto proprio in questo mese di luglio e durerĂ un anno esatto, ďŹ no all’avvio della Gmg 2013. Sul sito italiano (www.gmgrio2013.it) è possibile trovare anche uno schema per la preghiera comunitaria del secondo venerdĂŹ del mese che accompagna, in tutto il mondo, la preparazione alla Gmg. Da domenica 2 dicembre 2012, inďŹ ne, sarĂ attiva una applicazione utile per un cammino quotidiano personale.
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Il Centro oratori bresciani, in collaborazione con l’Opera per l’educazione cristiana, ha organizzato a Concesio tre giorni speciali per i grest bresciani. Circa 400 tra bambini, ragazzi e animatori di grest hanno partecipato all’iniziativa “Summer Art la parola nell’arte�, un progetto che ha permesso di far conoscere e valorizzare i luoghi di Paolo VI anche nel periodo estivo attraverso diversi momenti: la visita alla casa natale di Papa
Montini con un breve video introduttivo, la visita guidata alle opere della collezione Paolo VI Arte Contemporanea (nella foto) su tre percorsi divisi per bambini, ragazzi e animatori e i laboratori didattici sulla parola nell’arte. Proprio la parola è stata il collante tra il grest “PasspartĂšâ€? degli oratori bresciani e i luoghi di Paolo VI dove la “Parolaâ€? è divenuta arte grazie al dialogo del Papa con gli artisti. Per molti bambini è stata l’occasione di
scoprire la ďŹ gura di Paolo VI e i suoi luoghi, per altri un valido momento di approfondimento sul tema del grest 2012. Per il Centro oratori bresciani e per l’Opera per l’educazione cristiana Summer Art è stato un momento di collaborazione molto importante che ha permesso di concludere con successo le attivitĂ educative 2012 volte ad inserire i linguaggi dell’arte contemporanea anche nei percorsi di riessione e di aggregazione degli oratori bresciani.
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1O: non è una formula chimica; si tratta dell’efficace sigla scelta per il 1° happening degli oratori che si terrĂ tra Brescia e Bergamo dal 6 al 9 settembre prossimo. L’iniziativa, di carattere nazionale, è promossa dal Foi, il Forum degli oratori italiani, “coordinamento nazionale degli organismi ecclesiali che dedicano speciale cura all’oratorio, luogo ed espressione dell’amore della Chiesa per le nuove generazioniâ€?, come cita l’art.1 del suo statuto. “Quello che si terrĂ tra Brescia e Bergamo – afferma don Marco Mori che del Foi è presidente – è un happening, cioè un’esperienza che include piĂš proposte. H1O: evoca gli elementi essenziali della vita, l’acqua, la fontana del villaggio, gli incontri di Dio con il suo popolo ai vari pozzi, GesĂš acqua viva. Nell’happening di settembre c’è la volontĂ di far capire gli elementi essenziali dell’essere e del fare oratorio oggi, convinti che la proposta educativa dell’oratorio, nella sua completezza, è ancora attualeâ€?. Il tema scelto per la prima edizione dell’happening è “Oratorio e/è educare. Sfide, prospettive, esperienzeâ€?, con l’obiettivo di esplicitare il modo con cui l’oratorio educa. Diverse saranno le modalitĂ con cui i partecipanti a H1O avranno modo di declinare il tema scelto: nell’incontro con i singoli oratori, nella plenaria
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dell’happening troverĂ poi sintesi nel mandato finale “Continuare a sfidare l’educazioneâ€?. “A H1O – afferma ancora don Mori – parteciperanno animatori in arrivo dagli oratori di tutto il Paese che saranno accolti dalle diocesi di Brescia e Bergamo che insieme hanno lavorato all’organizzazioneâ€?. Province separate dal corso dell’Oglio e dal lago d’Iseo, sono realtĂ accomunate proprio dall’esperienza dell’oratorio, che in ogni paese, dalle valli alle zone della Bassa è sempre stato (e continua ad essere) una grande fucina di creativitĂ , formazione e confronto. Una presenza capillare che ha sempre fatto dell’accoglienza il proprio stile. “Accoglienza – ricorda don Marco Mori – che viene prima anche dell’appartenenza ecclesiale, se è vero che tra questi numerosi volontari c’è anche chi ha qualche conto da fare con la propria fede, accoglienza che si concretizza nel fare qualcosa insieme, nella laboriositĂ e nell’orgoglio di rendere piĂš bello il proprio territorioâ€?. Questo modo di intendere l’oratorio verrĂ proposto alla condivisione e al confronto con altri modelli ed esperienze, compresa quella spirituale. Le iscrizioni a H1O si possono efffettuare, sino al 30 luglio, sul sito www.oratori.org. Per ulteriori informazioni è possibile consultare lo stesso sito o scrivere a scrivere a happening@ oratori.org.
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Dal 15 al 21 luglio Il Vescovo guida gli Esercizi spirituali presso la Casa di spiritualitĂ della Madonna di Pietravolta, a Frassinoro (Mo).
La Cancelleria della Curia diocesana comunica i seguenti provvedimenti.
vicario parrocchiale delle parrocchie della Badia e del Villaggio Violino in cittĂ .
Il sac. don Raffaele Donneschi, parroco del Villaggio Violino in città , è stato nominato parroco anche della parrocchia della Badia, in città .
Il sac. don Luigi Bonardi è stato nominato presbitero collaboratore festivo delle parrocchie della Badia e del Villaggio Violino in città .
Il sac. don Fausto Mussinelli, già vicario parrocchiale di Botticino Sera, Botticino Mattina e San Gallo, è stato nominato
Il sac. don Mario Benedini, presbitero collaboratore della parrocchia della Badia, è stato nominato presbitero collaboratore
anche della parrocchia del Villaggio Violino in città . Il sac. don Luigi Salvetti, presbitero collaboratore della parrocchia del Violino, è stato nominato presbitero collaboratore anche della parrocchia della Badia in città . Il diacono Francesco Turla, in servizio presso la parrocchia della Badia, è stato nominato anche per il servizio nella parrocchia del Villaggio Violino in città .
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re, come il numero delle tende che i discepoli Pietro, Giovanni e Giacomo volevano realizzare sul monte Tabor. Tre tensostrutture che non sono state pensate per ospitare GesĂš, Mosè e il profeta Elia, ma tre comunitĂ private dal terremoto delle loro chiese, dei loro oratori, destinate, dunque, a una funzione non meno nobile rispetto a quella del monte della Trasfigurazione. Le tre tensostrutture sono giunte da Brescia all’Emilia grazie all’iniziativa “Vi attendiamo!â€? lanciata dall’Ufficio oratori e da “Voceâ€? nelle scorse settimane per coinvolgere in una iniziativa di solidarietĂ il “popoloâ€? dei grest bresciani. Le tre tensostrutture che stanno ospitando le iniziative estive, le anche le celebrazioni domenicali a altre attivitĂ comunitarie, sono state montate a Villafranca di Medolla, a San Prospero e a Massa Finalese, tre comunitĂ della diocesi di Modena-Nonantola private di tutto dal terremoto che ogni tanto si fa ancora sentire. La situazione è ancora precaria, ma grazie alla generositĂ dei ragazzi bresciani, tanti pari etĂ delle tre comunitĂ parrocchiali emiliane possono godere, almeno nel momento delle attivitĂ estive, di alcune parentesi di normalitĂ . Come annunciato giĂ in occasione del lancio dell’iniziativa, Brescia ha visitato le tre comunitĂ . Una delegazione gui-
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farsi interprete della vicinanza della diocesi alle comunitĂ colpite dal terremoto. I bresciani sono stati accolti dal Vescovo di Modena-Nonantola. “Vi ringrazio per quanto state facendo per noi – sono state le parole di mons. Antonio Lanfranchi –. Il terremoto, evento terribile, ha però permesso alle nostre Chiese di incontrarsi, di conoscersiâ€?. Ha poi accompagnato mons. Mascher, che gli ha consegnato un’offerta personale del vescovo Monari, in visita alle comunitĂ a cui sono state donate le tensostrutture. Come gli altri bresciani ha potuto toccare con mano l’utilitĂ delle strutture
donate; ha appreso dalle parole dei sacerdoti, degli animatori, dei partecipanti alle attività cosa significhi la vicinanza di tanta gente nel momento della difficoltà . Sotto la tenda issata a Massa Finalese il Vicario generale ha celebrato la Santa Messa al fianco del vescovo di Modena-Nonantola Antonio Lanfranchi che non ha rinnovato il suo grazie e quello della Chiesa modenese a Brescia e ai ragazzi dei grest. La visita della delegazione bresciana è stata conclusa da un momento di festa proprio sotto quelle tensostrutture donate grazie alla generosità dei grest.
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animatori e con i tanti “donâ€? che, con indosso la maglietta d’ordinanza, in mezzo a tante parole non hanno perso l’occasione (perchĂŠ alla fine il grest è anche questo) di buttare lĂŹ la Parola giusta. Molti di quelli che nei giorni scorsi hanno prestato la loro opera come animatori in questi giorni stanno probabilmente vivendo l’esperienza dei campi scuola o di una vacanza al mare con il curato. Proprio in questo sta il bello della grande estate degli oratori: proporre esperienze diversificate in cui
ciascuno, alla fine, trova i propri spazi di protagonismo. Quest’anno, poi, agli oratori bresciani è stata data anche l’opportunitĂ di sperimentare direttamente la dimensione della solidarietĂ . Con l’iniziativa “Vi attendiamo!â€? (di cui si legge nella pagina a fianco, ndr) i grest bresciani sono stati chiamati a sostenere quelli emiliani colpiti dal sisma. In questa pagina trovano spazio immagini dai grest di Rovato, Palazzolo (S.Cuore e S. Sebastiano) e Virle Treponti.
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”‡•…‹ƒ Â? ’”‘‰‡––‘ ’‡” ‹ …‘Â?’‹–‹ †‡ŽŽ‡ ˜ƒ…ƒÂ?œ‡ L’Efal, l’ente di formazione Mcl, in collaborazione con la Circoscrizione Centro e l’Assessorato al Centro storico del Comune di Brescia, ripropone un progetto di sostegno allo svolgimento dei compiti estivi per i ragazzi delle classi I e II media. Le lezioni si terranno dal 9 luglio all’8 agosto, il lunedĂŹ e mercoledĂŹ dalle ore 8.30 alle ore 11.30, perchĂŠ anche i compiti vadano in vacanza (una volta ďŹ niti), queste poche ore riservate allo studio
aiuteranno i ragazzi a tornare a scuola con un sorriso, sicuri di aver passato l’estate in modo costruttivo. Una buona idea che cerca di dare una risposta concreta ad un incombenza che si tende ad accantonare ed aiuto concreto alle famiglie, che con l’ attuale organizzazione della societĂ e la difďŹ cile conciliazione dei tempi tra il lavoro e la famiglia, sono intralciate nella cura dei propri ďŹ gli anche in un momento delicato come quello della trasmissione
culturale. Ad occuparsi degli studenti saranno giovani, tra cui anche studenti universitari, tutti super- qualiďŹ cati, in modo da creare un ambiente giovane in grado di rendere piacevole anche i compiti estivi. Lo scorso anno oltre all’aiuto compiti è nato un corso parallelo per avviare all’italiano ragazzi extracomunitari appena giunti in Italia che, in questo modo, hanno trovato meno faticoso l’inserimento scolastico. Il costo settimanale è di 15 euro, 90 euro per tutto il periodo.
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stata una festa. La Basilica dei Santi Patroni di Brescia gremita di fedeli, i rappresentanti delle istituzioni pubbliche e della societĂ civile, i sacerdoti giunti dalle diocesi lombarde; il card. Giovanni Battista Re, a suo tempo testimone della nascita di Mcl. Tutti hanno ascoltato le sue parole durante l’omelia che, riflettendo sulla centralitĂ del lavoro e della persona, ha ricordato come “Il Movimento ha sempre profuso grande impegno per il lavoro e i lavoratori. Sono stato testimone di questo sin dalla sua costituzione alla quale Paolo VI teneva moltissimo, quando ero a Roma alla Segreteria di Stato con monsignor Giovanni Benelliâ€?. Devozione ai primi diffusori del cristianesimo nella nostra terra, i Santi Faustino e Giovita, nel segno dell’impegno all’ecclesialitĂ di Mcl, ma anche vocazione: la festa è continuata nell’attigua sala che porta il nome del beato (prossimo santo) che ivi fu battezzato nel 1841, Giovan Battista Piamarta, il suo impegno nel sociale ispira la vocazione di Mcl come movimento di lavoratori. Inugurando la mostra “Gerusalemme: dalla terra alle gentiâ€?, hanno parlato Margherita Peroni, assessore regionale, Aristide Peli, assessore provinciale, il Sindaco di Brescia Adriano Paroli, dopo l’intervento del presidente nazionale Mcl Carlo Costalli e del suo vice, nonchĂŠ presidente regionale di Mcl Lombardia Noè Ghidoni (che ha organizzato a Brescia la ricorrenza regionale del 40°). Presente anche l’assistente nazionale Mcl mons. Checco Rosso.
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per piccoli e grandi. Dal pomeriggio alla sera appassionate partite con gli scacchi giganti, una folla di bambini sui gonfiabili disposti in piazza. Una Festa popolare per Mcl, un futuro di impegno per accompagnare la comunitĂ , ricordando le parole di Paolo VI: “La vostra azione e la vostra presenza nel mondo del lavoro, cristianamente ispirate, mentre costituiscono valido apporto al progresso civile e alla promozione umana dei lavoratori, diventano anche forma attuale ed efficace di evangelizzazione. Vi esortiamo, quindi, a perseverare nel vostro impegno con questa duplice prospettiva, che giustifica il vostro Movimento e lo rende elemento vivo ed importante dell’intera comunitĂ ecclesiale.â€?
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I 40 anni di Mcl: una festa vera
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di grande serietà – ha sottolineato il Capo dello Stato – creando un’alleanza che rappresenta il superamento di qualsiasi concorrenzialità , per non dire contrapposizione, del passato. Un esempio unitario molto eloquente�. Luigi Marino ha rivolto al Presidente parole di stima e gratitudine:� La sua presenza fra noi Signor Presidente, rinsalda il legame tra le cooperative e l’Italia. Sottolinea i nessi tra la storia delle cooperative e quella
dell’Italia Unita. Ci richiama verso le difďŹ coltĂ e i problemi attuali del nostro Paese e verso il contributo che noi possiamo e vogliamo dare. Ci ricorda la responsabilitĂ speciďŹ ca di essere cooperatori italiani. La ringraziamo di cuore per questa partecipazione, che completa il signiďŹ cato del nostro incontro. La ringraziamo perchĂŠ la sentiamo vicino all’esperienza cooperativa, quella che si muove lealmente nell’alveo della previsione costituzionaleâ€?.
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stata un’occasione per uno scambio di esperienze e un modo per farsi conoscere, per presentare il proprio lavoro e far sapere alla gente “che molti prodotti e servizi che si utilizzano quotidianamente sono realizzati dalle cooperativeâ€?. Ăˆ questa la sintesi dell’open day promosso da Confcooperative Brescia lo scorso 7 luglio in occasione della giornata mondiale delle cooperative, che si celebra ogni anno il primo sabato di luglio, e che quest’anno ha avuto una valenza ancora piĂš significativa poichĂŠ il 2012 è stato proclamato dall’Onu Anno internazionale delle cooperative. Lasciare la porta aperta è un atteggiamento di apertura, di condivisione, di capacitĂ di colloquio: tutte caratteristiche che non devono mancare mai nelle societĂ cooperative. Ha raccolto apprezzamenti l’open day delle cooperative ade-
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tichiari, allo scambio dei libri usati della Cauto a Brescia, alla possibilitĂ di conoscere servizi per bambini e anziani (due “problemiâ€? che gravano a volte contemporaneamente sulle famiglie che necessitano di sostegno) del Gruppo Elefanti Volanti Andropolis sempre a Brescia. Anche una nota d’impegno civile ha caratterizzato la giornata : la cooperativa SolidarietĂ nelle Botteghe dei Popoli ha promosso la raccolta firme per il progetto di Legge Regionale di iniziativa popolare a favore del commercio equo e solidale. Riprendendo quanto affermato da Luigi Marino, presidente di Confcooperative e dell’Alleanza delle cooperative italiane “La crisi ha portato, nel mondo e in Europa, alla ‘riscoperta’ delle cooperative che hanno resistito e reagito alle difficoltĂ meglio delle altre impreseâ€? si può dire che l’open day bresciano è stato un evento che ancora una volta ha messo in evi-
denza la vitalitĂ , la capacitĂ di reazione e di assunzione di responsabilitĂ delle imprese cooperative che, come ha ricordato il presidente di Confcooperative Brescia Marco Menni, “possono essere un modello anche per altri soggetti economici perchĂŠ il modello imprenditoriale cooperativo è uno dei fattori principali dello sviluppo economicoâ€?.
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abato 7 luglio scorso, presso il Centro pastorale Paolo VI di Brescia, alla presenza del vescovo Luciano Monari e del prefetto Livia Narcisa Brassesco Pace, è stato presentato il volume “Famiglia risorsa della societĂ â€? (Bologna, Il Mulino, 2012), frutto di una ricerca curata da Pierpaolo Donati, ordinario di sociologia della famiglia presso l’UniversitĂ di Bologna, e realizzata in occasione dell’Incontro mondiale delle famiglie che si è svolto nel maggio scorso a Milano. Lo studio presenta una riflessione su dati sociologici e statistici sulla famiglia a livello mondiale: matrimoni, divorzi, problematiche relative all’educazione dei figli (carenza di asili, di spazi verdi, di adeguate politiche sociali e fiscali), piuttosto che all’aumento della povertĂ . La ricerca tuttavia non si limita a descrivere e quantificare i dati, ma ha inteso verificare in che misura i cambiamenti e le situazio-
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presidente del Pontificio consiglio per la famiglia. Come emerso dalla presentazione e come sostenuto nella carta dei Diritti universali dell’uomo e nella Costituzione italiana, la famiglia è il nucleo della societĂ e il luogo di formazione umana e morale del singolo. Tuttavia anche se i risultati dell’indagine rivelano un processo di destrutturazione della famiglia tradizionale, che non sempre migliora le condizioni del singolo, sembra si possa giungere alla conclusione che la famiglia tradizionale genera felicitĂ , mentre le altre forme non tradizionali possono conoscere mediamente un maggiore benessere materiale, ma determinano una minore soddisfazione personale. Lo studio che è alla base del libro ha inteso mettere in relazione la famiglia “normocostituitaâ€?, formata da una coppia sposata con figli, con le altre diverse tipologie di famiglia. Quattro sono i modelli emersi: single
o famiglia monoparentali (per scelta); coppie senza figli (per scelta); coppie con un solo figlio; coppie con due o piÚ figli. Quest’ultima tipologia, oltre a essere la piÚ desiderata, risulta essere quella che complessivamente fornisce un grado maggiore di soddisfazione, nonchÊ la piÚ vantaggiosa per il benessere della società , anche in termini di apertura all’esterno e di educazione dei figli, poichÊ rappresenta il modello di interazione sociale piÚ ricco. Le famiglie cosÏ composte risultano, però, piÚ povere da un punto di vista materiale, e penalizzate sia dallo Stato (per una fiscalità non equa e per la cronica mancanza di servizi) sia dal mercato. Alla realizzazione di una famiglia tradizionale risultano dunque di ostacolo da un lato l’insicurezza economica, dall’altro la mancanza o l’insufficienza del sostegno sociale. La ricerca conferma inoltre dati emersi da indagini precedenti: in primo luogo il matrimonio rende la
coppia piĂš stabile e migliora la condizione finanziaria del singolo, nonchĂŠ la sua salute fisica e psichica. All’interno delle coppie sposate, per esempio, i casi di violenza sulle donne sono meno numerosi che nelle coppie conviventi. Di contro, la rottura del matrimonio impoverisce il singolo e accresce la spesa pubblica: persone cresciute in situazioni familiari complesse risultano inoltre soggetti piĂš a rischio di criminalitĂ e di disagio sociale. Di tutto questo andrebbe tenuto conto anche nelle discussioni parlamentari: invece che di “divorzio breveâ€? sarebbe semmai da affrontare il problema del “matrimonio breveâ€?. Certo il lavoro è impegnativo, soprattutto in un momento delicato come quello presente, ma proporre la famiglia come un investimento economico, oltre che sociale e umano, può essere un argomento convincente anche per chi ha la responsabilitĂ di far quadrare i conti dello Stato.
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Strinati, esperto del Seicento e di Caravaggio, che considera “intelligenteâ€? l’operazione, e riettendo sul metodo (canone geometrico) usato ha sottolineato che â€œĂ¨ meno deboleâ€? di quanto s’aspettasse. Caravaggio è stato nella bottega Peterzano, per cui alcuni disegni potrebbero essere effettivamente suoi, ma “si resterĂ nel dubbioâ€?, ha concluso. Il Comune di Milano ha caricato i disegni sul proprio sito. Ciò che è certo è che ora l’Italia riparla di arte...
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enerdĂŹ 13 luglio prenderĂ il via la 10ÂŞ edizione di Jazz on the Road, festival musicale, in collaborazione con Jazz in Eden. “SarĂ una tre giorni molto intensa – ha spiegato il direttore artistico Francesco Schettino – con grandi concerti che animeranno il centro storico e si sposteranno dalla consueta location di piazza Tebaldo Brusato, per contaminare a ritmo di jazz una zona piĂš vasta, partendo dal chiostro del Museo diocesano, piazzetta Tito Speri, via Gasparo da Salò, fino ad arrivare in via Musei, coinvolgendo appassionati e non nel ritmo e l’atmosfera della musica jazzâ€?. I nomi sono di spicco: ad aprire la kermesse il 13 luglio alle 21 in piazza Tebaldo Brusato sarĂ il Joe Lovano&Dave Douglas Quintet Sound Prints (ingresso 20 euro), gruppo che nasce dalla collaborazione tra Lovano e Douglas, due maestri assoluti di sassofono e tromba, e che porta avanti da anni il tributo ad un’icona vivente del jazz, Wayne Shorter (in terra bresciana in un appuntamento in cartellone al Teatro Grande, il 10 novembre) arrangiando alla loro maniera alcuni dei suoi brani piĂš noti. Lovano sarĂ inoltre protagonista alle 16 di un seminario che avrĂ luogo al Nuovo Eden (ingresso 35 euro). Tre i concerti previsti per sabato: si comincia alle 18 con la fisarmonica di Fausto Beccalossi nel chiostro del Museo diocesano (ingresso gratuito); ci si sposterĂ poi lungo le vie adiacenti con la Magicaboola Brass Band, che si esibirĂ in un concerto itinerante che colorerĂ il cuore del-
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Adentroâ€? (ingresso 10 euro). Jazz on the Road quest’anno ospiterĂ inoltre l’evento “Porsche Live. Giovani e Jazz. Il tourâ€?, che avrĂ luogo domenica dalle 18 alle 21 nel Castello di Brescia, durante il quale si esibiranno i vincitori delle prime due edizioni delle selezioni che Porche Italia ha svolto nel 2010 e nel 2011 nel Nord Italia: AlfaOmega Jazz Duo, composto da due giovanissimi allievi del conservatorio di Trieste, e il torinese Fabio Giachino Trio. Inoltre, si esibiranno il Marta dei Grandi Quartet, il Nido Workshop, il Chromatic Escape Trio ed il Federico Bonifazi Quartet, tutti meritevoli di menzioni speciali durante le selezioni. Per tutti i concerti sono previste riduzioni; per info e prenotazioni: jazzontheroad.net.
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/D IRU]D URFN GHL 1HJULWD VFXRWH %UHVFLD Cambio di location per il concerto dei Negrita del 14 luglio (21.30), previsto in piazza Duomo e trasferito presso la struttura della Fiera Brixia Expo. Cipiesse comunica che i biglietti giĂ acquistati sono validi. ChissĂ se il cambio ha a che fare con il timore che l’energia dei Negrita potesse provocare danni a piazza Duomo? Una cosa è certa, i Negrita sono una delle band italiane piĂš “tosteâ€?, capaci di scatenare una forza rock che ha pochi rivali
in Italia. Con questo “Dannato vivere Tour 2012â€? i Negrita intendono confermare tutte le loro qualitĂ , maturate nel corso di una carriera iniziata nel 1994 con l’album “Negritaâ€? e continuata attraverso una serie di dischi che hanno consolidato e irrobustito il sound della band aretina, che oggi sta vivendo un momento di grande entusiasmo e di meritati consensi. Il primo disco importante è “XXXâ€? del 1997, registrato tra gli Stati Uniti e i
dintorni di Arezzo, disco che vende grazie anche alla spinta regalata loro dall’inserimento del singolo “Ho imparato a sognareâ€? nella colonna sonora del ďŹ lm “Tre uomini e una gambaâ€? di Aldo, Giovanni e Giacomo e dalla partecipazione come opening act ai concerti di Ligabue, tra una data live e l’altra per lanciarlo. Continua la collaborazione con il trio comico per cui compongono l’intera colonna sonora del ďŹ lm “CosĂŹ è la vitaâ€?: il singolo “Ma-
ma Maèâ€? è di quelli che proiettano i Negrita ai vertici delle classiďŹ che, regalando loro la conquista del disco di platino. Il nuovo millennio segna un ritorno alle radici rock, L’ultimo album di inediti rimane “Dannato vivereâ€? del 2011, con il singolo “Brucerò per teâ€?. A Brescia sarĂ grande rock e grande impegno, con i Negrita guidati come sempre da Pau, front men di una band che concentra tutte le caratteristiche che una rock band dovrebbe avere.
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c’è affluenza. Morandini e Guerini, entrambe in prima linea nel lavoro fatto per ottenere il riconoscimento Unesco per Santa Giulia e per il Capitolium, fanno capire che sulla questione risponderà chi di dovere (assessore Arcai, ndr); non è loro competenza. Il mondo culturale in Italia soffre, e soffrirà piÚ di altri settori, la scarsità di fondi, nazionali e locali (A2A). Se poi si pensa alla gloria di Brescia nel passato prossimo, con indotti economici e presenze rilevanti, sfruttate male
o poco, in prospettiva di stagioni difficili, viene da mangiarsi le dita. Ovviamente con il senno di poi; con colpe distribuite, non solo sugli amministratori. Certo la fine di una stagione, ha dato vita ad un’altra che ha rilanciato un tesoro cittadino, poco sviluppato e poco conosciuto come Santa Giulia e il Capitolium. L’occasione è stata data dall’incontro culturale sui luoghi della rete longobarda all’interno della proposta “Il salotto culturaleâ€?, presso “Emporium up. Strumenti
da cucina�, in cui le due relatrici hanno preso per mano i presenti e, dopo aver svelato il mondo Unesco, li hanno condotti in un viaggio virtuale per tutti i sette siti che compongono “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)� unendoli alla storia del popolo che “seppe integrare la propria cultura con quella precedente classica� ha sottolineato Francesca Morandini. Passione nei volti delle relatrici. Ora ci aspettiamo iniziative degne della passione. (m.t.)
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ccidentale e orientale allo stesso tempo, a maggioranza cristiana ortodossa, ma ricca di minareti, la discreta Bulgaria ha deciso di diventare europea dal 2007, insieme alla Romania, dopo aver attraversato 40 anni di comunismo. Oggi questo Stato balcanico confinante con la Turchia ha molte cose da insegnarci sulle nostre origini comuni. La Bulgaria è una terra in cui il tempo sembra sospeso, ma che in realtà è ritmato da numerose feste popolari, caratterizzate da un’allegra combinazione di sapori slavi, greci, orientali e locali, e sempre accompagnate dal famoso yogurt dal gusto unico. Questa la meta del pellegrinaggio diocesano 2012, guidato dal vescovo Luciano Monari, tenutosi dal 22 al 28 giugno scorsi. Una scoperta gradita per tutti anche per il Vescovo di Brescia che, ancora una volta ha riletto l’esperienza del pellegrinaggio come metafora del cammino della vita e come spazio in cui apprendere criteri, elementi e stimoli per dare senso e orientamento all’esistenza di ciascuno. Accompagnati da don Claudio Zanardini, direttore dell’Ufficio per il
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”‡˜‹˜‡– ‡Ž ͚͙͛͘ ’—Â?–‡”‡Â?‘ •—ŽŽƒ ”‡…‹ƒ †‹ ƒ‘Ž‘ Brevivet ha accompagnato con la consueta professionalitĂ e discrezione anche questo pellegrinaggio organizzato dall’UfďŹ cio diocesano per il turismo e i pellegrinaggi. Giovanni Sesana, presidente di Brevivet, è soddisfatto dell’esito di questo appuntamento che unisce la cultura, la storia e la fede di un popolo con la parola sempre ricca e stimolante del vescovo Monari e che negli anni si rinnova come una tappa imprescindibile nelle proposte del tour operator bresciano. “Abbiamo notato che la scelta della meta del pellegrinaggio di Brescia – ricorda Sesana – fa da stimolo poi ad altre diocesi e traina l’interesse nell’anno di molte persone anche singole. Lo è stato anche negli anni scorsi dalla Terra Santa a Cipro e speriamo lo sia anche per la Bulgaria, una terra che davvero merita un’attenzione particolareâ€?. Come da tradizione al termine del pellegrinaggio 2012 è stata annunciata la meta della proposta diocesana per l’estate 2013. “Il vescovo Luciano ha indicato – ha spiegato il presidente – la Grecia di Paolo nel contesto dell’Anno della fedeâ€?.
Bojana. Grazie ai suoi musei, ai piacevoli parchi pubblici, all’atmosfera briosa, vitale e decisamente orientale. Degni di nota la basilica Santa Sofia, la chiesa Alexander Nevski, il Museo delle Icone, la rotonda San Giorgio, la cattedrale di Santa Domenica. La chiesa di Bojana in particolare merita una visita. All’interno, sarete stupiti dagli affreschi realizzati nel 1259. Da Sofia la visita al monastero di Rila, il piÚ grande ed importante della Bulgaria, sotto la protezione dell’Unesco. Testimonianza ricca, insieme ai molti monasteri ortodossi visitati, di una fede che ha le sue radici nella santità di Cirillo e Metodio, patroni d’Europa, e su cui il vescovo Monari ha speso parole alte nella descrizione delle opere e della spiritualità . Annidata a 1000 metri d’altezza, sui primi contrafforti della catena dello Sredna Gora, si estende la cittadina di Koprivťtica. Considerata una della piÚ belle città bulgare, deve in gran parte il suo fascino ai dintorni boscosi e agli edifici dalle pregevoli caratteristiche architettoniche e dalla ricchezza della sua storia legata al risorgimento bulgaro. Veliko Tarnovo, invece, è la capitale del secondo Impero bulgaro e
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ÂŽ •ƒŽ‘––‘ †‡ŽŽƒ …—Ž–—”ƒ Due eventi al mese a cadenza ďŹ ssa sono dedicati alla cultura, il secondo martedĂŹ di ogni mese un esponente della cultura bresciana racconta la sua esperienza e alcune curiositĂ ; l’ultimo giovedĂŹ del mese, invece, è dedicato agli aperitivi letterari: scrittori bresciani presentano negli spazi di Emporium Up, negozio di articoli per la tavola e la cucina (via Duca degli Abruzzi a Brescia), i loro libri. Nel mese di luglio l’appuntamento è con Ruggero Bontempi che accompagnerĂ alla
scoperta del Parco Alto Garda Bresciano, tema dell’omonima guida. La programmazione riprende poi martedĂŹ 11 settembre: Francesca Morandini è protagonista di un incontro dedicato al Patrimonio archeologico bresciano. Sabato 15 settembre il maestro Alberto Presutti, proporrĂ â€œDomani mi sposoâ€?, corso di bon ton per i futuri sposi. Chiude settembre l’aperitivo letterario di giovedĂŹ 27 con Mauro Toninelli e il suo “PerchĂŠ ci vuole Cuoreâ€? sul mondo della scuola.
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incontra a Kazanlak, cittĂ principale della valle delle Rose. Qui si visita una copia della celebre tomba tracia del IV sec. a. C. Degna di nota pure la chiesa russo-ortodossa di Shipka, costruita per commemorare i caduti russi della guerra del 1877. Infine la seconda cittĂ della Bulgaria, Plovdiv che conquista i visitatori grazie alla sua originale topografia. Attraversata dal celebre fiume Marica, si estende infatti su sei ripide colline di granito. Ricca di un passato prestigioso, la cittĂ conserva belle vestigia della civiltĂ tracia, monumenti romani, vecchie moschee turche e soprattutto un eccezionale complesso di case costruite nel periodo della Rinascenza. Insomma un bel viaggio per uscire da un pregiudizio e aprirsi a un’incontro che fa crescere nella condivisione e nella fede comune dei due polmoni del cristianesimo: l’Oriente e l’Occidente. Monari non ha smesso di ricordarlo anche attraverso la catechesi che ha dedicato al tema del “credere oggiâ€?. Una sfida che vedrĂ la Chiesa universale vivere a partire dall’11 ottobre prossimo l’Anno della fede a 50 anni dall’apertura del Concilio Vaticano II.
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Anche nel periodo estivo, dal lunedì al venerdì a partire dalle 7, Radio Voce vi informa sui principali fatti da Brescia, dall’Italia e dal mondo. Nell’arco di oltre due ore in diretta, potete seguire rassegne stampa locali e nazionali ed approfondimenti. Per cominciare la giornata col piede giusto, ascoltando la musica migliore, e costantemente informati, l’appuntamento è con Brescia in diretta. Seguite il nostro consiglio e buon ascolto.
Dal 2 luglio, fino all’1 settembre la mattinata di Radio Voce profuma di salsedine. Dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12, in collegamento con Rimini, potrete seguire l’estate in Riviera, con musica, notizie, le voci dei turisti in spiaggia, oltre alla consueta informazione su Brescia e provincia coi vari gr del mattino. Un programma in collegamento col circuito InBlu e Radio Icaro. Voce mattina con Marco Vignoletti vi dà appuntamento a settembre con sorprese sempre nuove.
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La Messa del sabato alle 18.30, viene trasmessa in diretta dal duomo di Santa Maria Assunta in Montichiari su TT 2 Teletutto (87) e Super Tv (92-115).
L’UfďŹ cio oratori della diocesi in collaborazione con il settimanale “La Voce del Popoloâ€? ha avviato l’iniziativa di solidarietĂ â€œVi attendiamo!â€?, raccolta fondi per l’allestimento di tre tensostrutture per permettere il regolare svolgimento del grest degli oratori della diocesi di Modena e Nonantola. MercoledĂŹ scorso una delegazione diocesana ha visitato Finale Emilia e Massa Finalese incontrando le comunitĂ colpite dal terremoto. In Primo Piano
La prossima puntata della rubrica settimanale “La Buona Notiziaâ€?, e la web tv, manderanno in onda il documentario “La bottega dell’oreďŹ ceâ€? di Karol Wojtyla.“La Buona Notiziaâ€? va in onda: la domenica alle 13.05 su Teletutto e alle 18.30 su Tt2 Teletutto; su Super TV la domenica e il martedĂŹ alle 20; su PiĂš Valli TV la domenica alle 8; su Teleboario la domenica alle 8.15 e alle 10; e su www. vocemedia.tv.
(alle 11.20 circa) interviene don Marco Mori, responsabile della pastorale giovanile. Il programma, prodotto da VoceMedia e curato da Betty Cattaneo, in estate va in onda nella versione estiva di un’ora dalle 11 alle 12. In differita, va in onda, sempre la domenica, anche su Radio Voce Camuna, Ecz, Radio Claronda, Radio Basilica Verolanuova, Radio Ponte Manerbio, Radio RaphaÍl. Primo Piano è disponibile in podcast sul sito www.radiovoce.it
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co degli altoparlanti degli apparecchi tv. Eppure mamma tv continua ad andare in vacanza, mentre i suoi figlioli restano davanti a uno schermo che in buona sostanza è spento anche se acceso. Le repliche impazzano, fra telefilm mattutini, pomeridiani e fiction serali. Torna Terence Hill con “Un passo dal cieloâ€?, in onda le puntate della 1ÂŞ stagione in attesa della 2ÂŞ, in autunno. Canale 5 invece si ostina a riproporre le puntate di “Ciao Darwinâ€?, roba vecchia di anni, addirittura del 2007, ma, si sa, l’indecenza è senza tempo. Per il resto, qualche evento in diretta, film datati ormai visti e stra-
visti, e ancora altre repliche. C’è anche chi ha fiutato l’occasione di sostituire il posto vacante della tv generalista: lo ha capito innanzitutto Sky, che durante il mese di luglio ha scommesso sulle prime visioni di molti film e sulla messa in onda di pesi massimi come per esempio le puntate della seconda stagione di “Falling Skiesâ€?, serie tv di fantascienza prodotta da Steven Spielberg, che ha calamitato anche il pubblico italiano. Anche Piero Angela ci prova con le nuove puntate di “Superquarkâ€?, ma il sentore è che non ci fosse un altro periodo libero per mandarle in
onda. Ma la vera mosca bianca (che però mantiene le abitudini delle mosche normali) è Salvo Sottile, che reduce dalla stagione di “Quarto gradoâ€? propone un nuovo spazio di approfondimento, tutto inchiesta e concitazione: si chiama “Quinta colonnaâ€?, va in onda nella prima serata di Canale 5 e si occupa dell’attualitĂ italiana come solo Sottile sa fare, cucinando una zuppa di gossip, cronaca, lacrime e altre amenitĂ . E cosĂŹ è spuntata addirittura un’intervista a Francesco Schettino, che evidentemente ha fatto o non ha fatto qualcosa che lo ha reso un noto personaggio pubblico, richiestissimo
nei salotti televisivi. Per la cronaca l’ex comandante della Concordia non ha partecipato gratuitamente a “Quinta colonnaâ€?: il prezzo di partenza dell’asta per l’intervista era di 50mila euro: chissĂ a che cifra si è conclusa la trattativa‌ Tutto questo per innalzare sull’altare un altro inutile capro nazionale che la tv ha cresciuto e curato e che ora finalmente si può mangiare insieme ai suoi adepti-utenti. Se questo è lo spettacolo inedito dell’estate della tv generalista, allora ben vengano il tenente Colombo e il commissario Rex: di loro almeno sappiamo che non fanno sul serio.
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are che gli amanti dei fumetti Marvel siano mediamente soddisfatti della nuova versione di “Spider-Manâ€?, con Andrew Garfield al posto di Tobey Maguire e il regista Mark Webb a sostituire Sam Raimi, autore della trilogia il cui primo capitolo risale a 10 anni fa. Il giovane Peter Parker di Garfield, inchiodato dal morso di un ragno alle super-responsabilitĂ che derivano dai suoi superpoteri, sarebbe psicologicamente piĂš affine all’eroe creato nel 1962 da Stan Lee. Che il nuovo protagonista sia piĂš accattivante del suo predecessore – soprattutto del Maguire sottotono visto nell’ultimo episodio della trilogia – è senz’altro vero; come deliziosa è la sua innamorata, Gwen Stacy, nell’interpretazione tutta palpiti di Emma Stone. I migliori film sull’Uomo Ragno restano però, a nostro parere, i primi due “Spider-Manâ€? di Raimi. E in “Amazing Spider-Manâ€?, doverne ripercorrere nuovamente la biografia è causa di qualche sbadiglio. Dal morso originario parte infatti la storia, che riprogramma dall’inizio le avventure variando però alcuni punti nodali. L’incontro con il ragno, in particolare, non è casuale: avviene all’interno di un enorme laboratorio
di ricerche scientifiche, dove Peter si è intrufolato in cerca di informazioni sul padre, fuggito all’improvviso con la moglie quando lui era bambino, e mai piĂš ritornato. Peter è cresciuto con due amorevoli zii (Martin Sheen e Sally Field), ma il ritrovamento di alcuni appunti del genitore lo mette nuovamente sulle sue tracce. E lo porta da un suo vecchio collega, il professor Curt Connors (Rhys Ifans), che incrocia avventurosamente tra loro diverse specie animali in cerca della cura che rigeneri gli organi malati – e gli faccia ricrescere il braccio destro perduto. Ăˆ chiaro che da questi esperimenti non potrĂ uscire nulla di buono. Ma perchĂŠ Spider-Man cominci seriamente a darsi da fare deve passare quasi un’ora, durante la quale seguiamo le sue vicende private e la rapida – ma anche tragica – presa di consapevolezza della nuova situazione. Il ritmo da soap-opera e la prevedibilitĂ di quanto accade non sono d’aiuto, anche se Garfield instilla nel personaggio una tensione e un desiderio di conoscenza contagiosi. Dalle prime esperienze in calzamaglia rossa si passa finalmente al nemico vero, un lucertolone che vuole trasformare gli abitan-
ti di New York in suoi compagni di gioco. Qui però sono gli effetti speciali a mostrare la corda, una scarsa vena creativa che rende il film – nonostante qualche vertigine da 3D – meno spettacolare di altri prodotti del genere. Il risultato finale, insomma, appare incerto. Per sperare in meglio dobbiamo aspettare il terzo “Batmanâ€? di Christopher Nolan, in uscita nel nostro Paese a fine agosto. Anche “Amazing Spider-Manâ€? è di ambientazione prevalentemente notturna, ma non cupo come le avventure dell’uomo pipistrello. Preoccupato di approfondire il lato umano dell’eroe, il regista lo costringe spesso a togliersi la maschera, anche nel pieno delle scene d’azione. L’effetto funziona meglio di altri trucchi piĂš costosi, ma non basta a dare spessore alla storia.
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Si è tenuta a Desenzano l’assemblea annuale di Confagricoltura Donna Lombardia. Al termine dei lavori assembleari la ‘Maratona delle imprenditrici verso Expo 2015’ evento che ha aperto il triennio dedicato ad eventi e rassegne sul tema dell’alimentazione, fortemente correlato al benessere e alla salute, alla sostenibilitĂ e all’innovazione in sintonia con quello che sarĂ il tema centrale dell’Expo 2015 “Nutrire il pianeta, energia per la vitaâ€?. Obiettivo dellaâ€?Maratona delle
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imprenditriciâ€? è di fare fronte comune per migliorare la propria competitivitĂ sul mercato. Particolarmente apprezzati gli interventi di Stefania Tamborini, della Direzione generale Agricoltura di Regione Lombardia, ha presentato lo stato di avanzamento delle iniziative della Regione in previsione di Expo e in particolare riguardo l’alimentazione; il consulente d’impresa Giovanni Moser ha relazionato sul tema “Reti d’impresa (cosa sono e perchĂŠ farle)â€?, come
mettere le aziende virtuose in rete. “L’attivitĂ 2012 – ha affermato la presidente di Confagricoltura Donna Lombardia Gabriella Poli – ci permette di proseguire il percorso avviato sulla valorizzazione dell’agricoltura, dell’impresa agricola e dei suoi prodotti che ne derivano, in quanto primo anello della filiera agroalimentare, sfruttando la capacitĂ che hanno le donne di instaurare un dialogo con i consumatori e con la societĂ nel suo insiemeâ€?.
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tagli che saranno apportati dalla cosiddetta spending review sono piÚ che altro una scrematura, visto che la manovra interessa solo lo 0,4% della spesa pubblica italiana. Detto questo, dentro questa manovra ci sono cosette sacrosante; timidezze che rischiano di essere spazzate via dalle pressioni politiche (non tutte illogiche o corporative); e qualche sciocchezza anche notevole che può scaturire dall’impellenza di fare cassa in poco tempo. Quello della sanità è forse l’esempio piÚ lampante. I 100 e passa miliardi di euro che costa ogni anno, sono perlopiÚ in mano alle Regioni. Ed è loro la competenza in materia, salvo certe linee generali che spettano allo Stato. Ci sarebbe da ragionare sui livelli essenziali di assistenza, sulle prestazioni che la sanità pubblica deve assolutamente dare ai cittadini o gratuitamente o dietro pagamento di un ticket. Se non si ripensa la spesa pubblica secondo logiche migliori di quelle attuali, è chiaro che poi – al momento di tagliare – lo si fa con criteri non sempre indovinati. Chiudere tutti gli ospedali sotto i 120 posti letto era in parte giustissimo, in parte assurdo. Sono sicuramente da ripensare tutti gli ospedali (119 o 121 posti letto che abbiano) privi degli spazi, delle tecnologie e del personale necessari per qualificare una struttura come luogo di cura per malati acuti.
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nere e potenziare, altro che tagliare! Per questo l’intera questione-sanitĂ va ripensata. Se il suo trasferimento alle Regioni è in buona parte fallito (troppi i casi di malagestione) allora lo Stato deve riprendersi la materia e pianificare “l’urbanisticaâ€? ospedaliera con logiche che guardano al futuro: pochi grandi ospedali di ottima qualitĂ , molte piccole strutture sul territorio per le patologie non acute e per la cura dei lungodegenti. Discorso piĂš o meno analogo vale per i tribunali. Averne uno sotto casa è molto comodo (avere qualsiasi cosa sotto casa è molto comodo), soprat-
tutto per chi vi lavora. Ma può essere ormai insostenibile economicamente. Quindi qualcosa va fatto, ma con attenzione e buon senso. Quella presentata come spending review in realtà è stata una manovra per rastrellare 5-6 miliardi di euro e impedire cosÏ l’aumento (stabilito per legge) dell’Iva. Procedere a una seria revisione della spesa in Italia chiede qualcosa di piÚ. Insomma ci vuole ottima politica all’altezza delle sfide che l’Italia ha di fronte, anche se l’Italia non ama affrontarle se non nella logica del burrone dietro alle spalle.
5LGXUUH OD VSHVD SXEEOLFD Scongiurare ulteriori aumenti della pressione fiscale e recuperare risorse per la crescita: queste sono le esortazioni rivolte da Confartigianato al governo, in questo periodo impegnato a varare i nuovi provvedimenti scaturiti dalla spending review. “Il percorso intrapreso – sottolinea il presidente di Confartigianato di Brescia Eugenio Massetti (nella foto) – sembra molto positivo e promettente, ma occorre intensificare il piĂš possibile l’azione
di riduzione di sprechi ed inefficienze. Anche i migliori provvedimenti, senza una decisa volontà d’applicazione, rischiano infatti di restare lettera morta�. La riduzione progressiva prospettata dal governo andrebbe a toccare una spesa pubblica che ha raggiunto la ragguardevole cifra di 809 miliardi di euro, aumentata di 250 miliardi in 12 anni; nello stesso periodo le spese per beni e servizi da parte dell’apparato pubblico sono cresciute del 35,1%.
La via obbligata per riconquistare la competitivitĂ perduta, secondo Confartigianato, va ricercata da un lato nel recupero dell’evasione e dell’elusione e dall’altro nei tagli alla spesa pubblica e nella semplificazione e razionalizzazione della pubblica amministrazione. “CosĂŹ – prosegue Massetti – anche i 23 miliardi che ogni anno le imprese italiane vedono sparire a causa dell’inefficienza burocratica potranno significativamente diminuireâ€?.
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Squadra rivelazione dell’anno. Questo è quello che si dice nell’ambiente attorno alle ragazze del Pavone calcio, guidate da mister Masiello. La definizione si basa sul fatto che solo un anno fa queste ragazze avevano vinto il campionato di promozione andando a guadagnarsi l’accesso al campionato maggiore (elite), di cui ora sono addirittura le vincitrici. E i numeri sottolineano la grandezza del
gruppo: con 19 vittorie, due pareggi e una sola sconfitta il Pavone ha sancito l’ennesimo record di imbattibilità , aggiudicandosi con un totale di 118 gol fatti e 54 subiti anche l’appellativo di miglior attacco del campionato. Vinto il provinciale del calcio a 7, le ragazze della Pavonese si sono battute per la conquista del titolo regionale, guadagnandosi il terzo posto nonostante la squadra dimezzata dagli infortuni.
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inque Paralimpiadi di fila, da Barcellona ‘92 a Pechino ‘08, con la conquista di un oro e quattro bronzi in due discipline diverse. Un palmarès che annovera 58 titoli italiani, 11 record nazionali, due record mondiali e la possibilitĂ di incrementare il bottino ai prossimi Giochi paralimpici a Londra dal 29 agosto al 9 settembre. Oscar De Pellegrin è abituato a centrare il bersaglio nella vita. Nato a Belluno nel 1963, disputerĂ la sua 6ÂŞ Paralimpiade alla soglia dei 50 anni. Questa volta, però, con una motivazione in piĂš: essere portabandiera della Nazionale italiana paralimpica a Londra. Cosa si prova a portare il tricolore della spedizione azzurra? Ăˆ un grandissimo onore e il coronamento di tutta la carriera. Sono grato al presidente del Cip, Luca Pancalli, e a tutta la giunta. Non dimenticherò mai quando mi hanno telefonato per comunicarmi la decisione. Ăˆ stata un’emozione unica, che mi ha tolto le parole. Alla consegna della bandiera, con Valentina Vezzali e Giorgio Napolitano, ho provato una sensazione di condivisione profonda dei valori sportivi. Per me questa è una Paralimpiade speciale. Non si tratta soltanto di portare fisicamente la bandiera ma di rappresentare l’impegno che ogni atleta deve avvertire, tutti quei valori che ci sono sotto il tricolore che il por-
tabandiera ha il dovere di tramandare ai nuovi che magari si affacceranno a Londra. Ăˆ una bella responsabilitĂ . Come è nata la passione per il tiro a segno e con l’arco? Ricordo il primo approccio come una ‘sport terapia’. Ho iniziato a praticare attivitĂ sportiva dopo l’incidente, prima ero dedito soltanto all’azienda agricola di famiglia. Spronato da un
amico disabile, ho cominciato a provare diverse discipline. In quel periodo ero fresco d’incidente e non era facile accettarsi o uscire di casa, 30 anni fa era assai diverso. Fin da subito mi sono reso conto che andando sui campi di tiro a segno, tiro con l’arco, tennis e atletica riuscivo a stare con le persone, relazionarmi con loro ed essere parte integrante della socie-
6L ULSDUWH PD LO SLDWWR SLDQJH Comincia ufďŹ cialmente questo venerdĂŹ la nuova stagione del Brescia con il ritiro precampionato a TemĂš (ďŹ no al 3 agosto). Ma sarĂ un ritiro scaglionato, viste le Olimpiadi che cominceranno il 27 luglio a Londra. Mancheranno sia El Kaddouri (al centro di una telenovela inďŹ nita per la cessione) che DaprelĂ . Il primo impegnato con la Nazionale marocchina, il secondo con quella svizzera. Entrambi sono destinati a lasciare il Cidneo per fare cassa;
in entrata il mercato piange: arrivati i giovani Finazzi, Benali (centrocampisti), Picci (attaccante), Russo (portiere) e Antonio Caracciolo (difensore). Settimana prossima, intanto, presentazione alla stampa del nuovo direttore sportivo Pier Francesco Visci (ricoprirà il ruolo in attesa che Iaconi sconti l’inibizione initta in merito al calcio scommesse quando era dirigente del Grosseto) e del nuovo sponsor tecnico (Gigova al posto di Mass
e verranno svelate le nuove maglie). La squadra sarà presentata sabato 21 alle 21 nella piazza di TemÚ. Ecco le date delle amichevoli: venerdÏ 20 alle 16 partita in famiglia, domenica 22 alle 17 contro una rappresentativa dell’Alta Valcamonica. Da stabilire gli avversari per altre amichevoli di giovedÏ 26, domenica 29 e giovedÏ 2 agosto. Tutti i mercoledÏ pomeriggio, dopo gli allenamenti, i bambini potranno scendere in campo con i giocatori.
tà . Dopo è nata una grande passione che in tutti questi anni, con molto sacrificio, ho coltivato e mi ha restituito tanto nella vita al di là dei risultati sportivi. Per me, lo sport è stato un maestro di vita. Inizialmente sono rimasto affascinato dal tiro a segno; a partire dal 1996, poi, ho cominciato a praticare il tiro con l’arco che mi ha sempre attirato perchÊ era l’unica disciplina in cui non c’era distinzione tra atleti disabili e non, a valere erano soltanto i punti che si riuscivano a segnare sul bersaglio. Il passaggio all’arco non è stato semplice ma si è rivelata una scommessa. Confrontarsi alla pari con tutti, mostrare che nello sport non ci sono differenze, è quello che mi ha stimolato. Atleta e non persona disabile? Quando la gente vedrà un atleta dietro ad una persona seduta in carrozzina sarà il piÚ grande risultato . Quali obiettivi per Londra 2012? Non parto per arrivare sul podio ma, in realtà , la mia mente è lÏ. Arrivo da un brutto infortunio. Arrivare non come favorito mi lascia la mente piÚ leggera. Poi vinca il migliore.
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Sognare per credere. Basta guardare oltreoceano per rendersene conto. Ad Haiti, infatti, un progetto che ďŹ no a 12 mesi fa sembrava ďŹ glio della follia sta mettendo radici. La bandiera arancioblĂš è arrivata sull’isola caraibica martedĂŹ insieme alla delegazione capitanata dal presidente nazionale Massimo Achini e dal responsabile delle attivitĂ internazionali Davide Iacchetti. A Port au Prince i dirigenti ciessini hanno incontrato il governo haitiano e visitato gli orfanotroďŹ
della fondazione Rava. Già da due settimane due operatori del Csi sono ad Haiti. Altri arriveranno, e per tutta l’estate (sino al 20 agosto) allenatori ed animatori (nella foto) saranno attivi in un Paese martoriato da povertà e malattie. Insieme alla professionalità e alla passione stanno arrivando anche container di materiale sportivo donati dalle società sportive del Csi. Grazie all’impegno e alla generosità di tutti un sogno sta diventando realtà . Ed è solo l’inizio.
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n percorso lungo, faticoso e gratificante. Dal bianco al nero. Il viaggio di 13 atleti del Csi nel mondo del judo è giunto all’ultimo grado di preparazione, quello che attribuisce la cintura nera. Sabato 30 giugno al Palazzetto dello sport di Calcinato si sono svolti gli esami regionali, che hanno registrato la collaborazione tra Fijlkam e Csi. A fare la parte del leone è stata la societĂ di casa − il Judo Calcinato − con nove atleti presenti. Gli esami si sono svolti su due tatami davanti a un discreto pubblico e alle due commissioni di giudici, presiedute da rappresentanti di spicco del settore judoistico come il maestro Santo Pesenti (vice presidente federale lombardo della Fijlkam) e il maestro Gualtiero Spagnoli (responsabile provinciale del judo arancioblĂš e componente della commissione regionale). Le prove vertevano su tecnica e teoria. Dopo le esibizioni nelle serie di Kata (Nage, Katame e Goshin) e tecniche del Go–Kio si è passati all’esposizione orale relativa alla storia del judo. Per quanto concerne l’ottimo bilancio conseguito dal Judo Calcinato (storica societĂ ciessina) grandi meriti vanno al maestro Marco Corvetti, ma soprattutto al maestro Ugo Piovanelli, che ha guidato gli atleti fin dai tempi dagli esordi con la cintura bianca. Vedere i suoi allievi Alessandro Gallina, Yuri Chiarini, Carlo Piovanelli,
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—‡•–ƒ †‹•…‹’Ž‹�ƒ ˜ƒ ‘Ž–”‡ Ž‘ •’‘”– †‹˜‡�–ƒ�†‘ ˆ‹Ž‘•‘ˆ‹ƒ †‹ ˜‹–ƒ Michela Mor e Michael Chiara insigniti della cintura nera ha emozionato il tecnico. Gli altri calcinatesi promossi sono stati Dalmazio Gallina e Margherita Pe. Insieme a loro si sono “diplomati� Nicola Buffoli (Monterotondo), Anna Russo (Ko-Dojo Rozzano), Alessandro Codo (Gavirate) e Eleonora Asta (Judo Club Brebbia). Per tutti l’avventura con il judogi non
finisce qui. Questa disciplina va oltre lo sport diventando filosofia di vita. “Bisogna migliorare se stessi per essere di qualche utilitĂ nel mondo che ci circondaâ€?. Le parole di Jigoro Kano sul senso del judo non lasciano spazio a dubbi. La stagione delle arti marziali finisce qui, ma il judo tornerĂ assoluto protagonista dopo la pausa estiva. Come ogni anno il Csi Brescia organizzerĂ un campionato provinciale in quattro prove, la giornata delle arti marziali, manifestazioni dimostrative, stage ed eventi extra provinciali. La formazione avrĂ un ruolo primario, con corsi per presidenti di giuria, giudici e commissari, ma anche per aspiranti allenatori, istruttori e maestri.
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Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x2021; Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?ÇŚ Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Â?Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x160; Â&#x2039;Â&#x17D; Í&#x161;Í&#x161; Â&#x17D;Â&#x2014;ÇŚ Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x2122;Í? Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â? Dz Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;ÇŚÂ&#x192;ÇŚÂ?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Çł Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2030;Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192;ÇŚ Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2021;ÇŁÂ&#x2013;Â&#x160;Â&#x2039;Â?Â?ÇŚÂ&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Ǥ Dz Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?ÇŚ Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021;Çł Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018; Dz Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018;Çł Â&#x2039;Â? Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039; Í&#x17E;ÇĄ Í&#x161;Í?Í&#x2122;Í&#x161;Í&#x2122;Ǥ Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Í&#x161;Í&#x2DC; Â&#x17D;Â&#x2014;ÇŚ Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2018;Ǥ Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x201E;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x160;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â?ÇŚ Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2039; Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x192;Â? Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2021;Â?
Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x2021; Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?ÇŚ Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2021;Â?Â&#x2030;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Í&#x161;Í&#x203A; Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC; Â&#x2039;Â? Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192; Â&#x2014;Â&#x2018;Â?Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2030;Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021;Ǥ Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039; Â&#x192; Dz Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021;Çł Â&#x192; Dz Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018;ÇŚ Â&#x17D;Â&#x2018;Çł Â&#x2039;Â? Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039; Í&#x17E;ÇĄ Í&#x161;Í?Í&#x2122;Í&#x161;Í&#x2122;Ǥ Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Í&#x161;Í&#x2DC; Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2018;Ǥ Â&#x2018;ÇŚ Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x160;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2039; Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2039; Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Ǥ
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Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2018; ÇŻÂ&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2014;Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x192; Í&#x17E;Í Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x192;Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2039; Í&#x161;Í&#x203A;Č&#x20AC;Â&#x201E; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2018;Â?Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2014;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2020;Č&#x20AC; Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2014;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x2039; Í&#x161;Í&#x17E; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Í&#x161;ÍĄ Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x161;Í?
Â&#x192;Â&#x2030;Â?Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x192; Ǥ Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018; ÇŻ Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x201E;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x192;Â? Í&#x2122;Í&#x2DC; Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039; ÇŻÂ&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x201E;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021; Í&#x161;ÍĄ Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Í&#x161;Í&#x;Í&#x; ÇĄ Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2039;Â&#x2018; Í&#x161;
Â&#x160;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2018;Â?Â&#x192;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2020;Â&#x2039; Í&#x2122;Í&#x17E;
Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2021;Â?Â&#x2030;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Dz Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2013;dzǥ Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â?Â&#x192;Â?Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021; Í&#x161; Â&#x2021;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192; Í&#x203A;Č&#x20AC;Â&#x2C6; Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x2039; Í&#x153; Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2039;Â?Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â?Â&#x192;Â?Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x153; Â&#x2014;Â&#x2039;Â?Â&#x153;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;ÇŻ Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2020;Â&#x2039; Í&#x17E; Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192;Â?Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x2039; Í&#x2122;Í?
Lettera aperta a Mario Monti
Camera e Senato enti benefici?
Egr. direttore, approfitto delle pagine di â&#x20AC;&#x153;Voceâ&#x20AC;? per indirizzare al senatore Mario Monti questa lettera aperta. â&#x20AC;&#x153;Signor Presidente, come moltissimi italiani, seguo con attenzione e condivisione il suo impegno per risollevare lâ&#x20AC;&#x2122;Italia e riportarla a svolgere un ruolo significativo nel contesto europeo e mondiale. In merito ai tagli economici che il governo sta per varare nellâ&#x20AC;&#x2122;ampio settore della Pubblica amministrazione ritengo che sia giusto chiedere la condivisione di alcuni sacrifici anche alle persone che occupano un posto ed un ruolo abbastanza sicuro; certamente molto piĂš garantito rispetto alla stragrande maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori italiani. Tuttavia, ritengo sia prioritario operare vere e proprie riduzioni dei costi attraverso la contrazione di stipendi, e quindi di pensioni, oltre misura. Per tutto il settore pubblico deve essere stabilito un tetto invalicabile delle retribuzioni per ogni dirigente. Non possiamo, come si riscontra pure nellâ&#x20AC;&#x2122;Amministrazione provinciale di Brescia, avere dirigenti che percepiscono singolarmente cinque ed anche otto volte quanto ricevono in media gli impiegati. Si tratta di ridurre certe disuguaglianze sociali che sono un vero scandalo, almeno agli occhi di quanti si impegnano per la giustizia sociale. Ă&#x2C6; il momento del coraggio e della testimonianza per ricreare nei cittadini la consapevolezza e la fiducia che un futuro migliore è possibile: basta crederci e perseguirlo con determinazione. Giuseppe Delfrate
Egr. direttore, Camera e Senato sono lo Stato, ma che cosa è lo Stato? Certo, per gli italiani le risposte possono essere varie e pittoresche, non a caso proprio per questo curioso e strano atteggiamento verso lo Stato gli italiani sono noti anche allâ&#x20AC;&#x2122;estero. In sostanza, pare che lâ&#x20AC;&#x2122;italiano abbia nei confronti dello Stato una sorta di diffidenza, considerandolo â&#x20AC;&#x153;un gabelliere esoso e benefico in modo particolare con senatori e deputatiâ&#x20AC;?. Per questo motivo si fa sempre piĂš fatica a tollerare i privilegi di cui i parlamentari godono oltre i loro lauti guadagni. Hanno lo stipendio base, lâ&#x20AC;&#x2122;indennitĂ , i rimborsi per i trasporti, quelli per le telefonate, coperture sanitarie che sono spesso estese anche ai familiari, pranzi a prezzi â&#x20AC;&#x153;politiciâ&#x20AC;?. Tutto questo senza parlare di pensioni: tra Camera e Senato il Paese versa un vitalizio a oltre 4000 ex, con un costo annuo vicino ai 200 milioni di euro, a fronte di entrare contributive che raggiungono i 14 milioni. Si tratta di una situazione pesante, ma che non sembra preoccupare piĂš di tanto deputati e senatori evidentenemte piĂš portati, in materia di tagli, a vedere la pagliuzza nellâ&#x20AC;&#x2122;occhio del vicino che non la trave nel proprio. Ci sono poi alcune situazioni che sfiorano lâ&#x20AC;&#x2122;assurdo. Lo Stato italiano, per esempio, versa una pensione mensile di oltre 3800 euro, a un ex parlamentare come Toni Negri, ex leader di Potere operaio, condannato per associazione sovversiva. Una pensione che gli deriva dallâ&#x20AC;&#x2122;aver frequentato per poche settimane Montecitorio prima della
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fuga in Francia per sottarsi alla giustizia italiana. E pensare che ci sono cittadini â&#x20AC;&#x153;comuniâ&#x20AC;? che per avere una pensione devono lavorare per oltre 40 anni... Dinanzi a certe situazioni non basta piĂš dire â&#x20AC;&#x153;non vado piĂš a votareâ&#x20AC;?. Cosa si può fare per mettere mano a questa e altre situazioni vergognose? Lâ&#x20AC;&#x2122;ideale sarebbe trovare il sistema di una vera selezione della classe politica interessata realmente al bene del Paese e non solo al proprio tornaconto personale. La crisi economica ha imposto una manovra fatta di sacrifici e rinunce per il bene del Paese, come va ripetendo il premier Mario Monti. Sacrifici e rinunce che sembrano, però, gravare solo sulle spalle di lavoratori e pensionati. Se è vero che le misure che il Presidente del consiglio sta adottando sono pensate per salvare lâ&#x20AC;&#x2122;Italia dalla bancarotta, perchĂŠ non mette mano, al di lĂ di tante belle dichiarazioni, a quei privilegi di cui la classe politica ancora gode? PerchĂŠ non richiama allâ&#x20AC;&#x2122;ordine deputati e senatori chiedendo anche a loro un minimo di rigore? Sarebbe un richiamo gradito a tutto il Paese costretto a stringere sempre di piĂš la cinghia e che non ne può piĂš di parole che non si trasformano mai in azioni concrete. Non câ&#x20AC;&#x2122;è deputato o senatore che non si dica dâ&#x20AC;&#x2122;accordo sulla riduzione dei costi della politica. Pochi, pochissimi, però, passano dalle parole ai fatti. Insomma, predicano bene ma razzolano male. Posso immaginare che chi, per anni, è stato abituato a certi privilegi faccia fatica a vivere normalmente, ma non câ&#x20AC;&#x2122;è altra soluzione gradita agli italiani che vivono da anni la stagione della crisi. Edmondo Del Prete
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UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA
FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI
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