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Anche in seguito a un discutibile romanzo, Maria Maddalena è tornata a godere di una certa celebritĂ . Non che i secoli trascorsi l’avessero dimenticata: possiamo incontrare infatti nelle chiese tante sue raffigurazioni. Se però in passato si insisteva sulla sua conversione (cosa che secondo alcuni andrebbe meglio approfondita), oggi si mette maggiormente in rilievo il suo compito di testimone e messaggera della risurrezione. Ăˆ lei, infatti, che porta il “lieto annuncioâ€? della Pasqua ai discepoli, tanto da essere denominata “Apostola degli Apostoliâ€?. Santa Teresa di GesĂš Bambino e del Volto Santo (che si richiama a lei piĂš volte) in una sua poesia cosĂŹ si esprime: “Al santo Sepolcro, Maria Maddalena si chinava piangendo, cercando il suo GesĂš. Venne anche il suo Dio, velando la sua luce. Mostrandole prima il suo Volto benedetto, sgorgò subito dal suo Cuore una sola parola. Mormorando il nome cosĂŹ dolce di “Mariaâ€?, GesĂš le rese la pace, la gioiaâ€?. Il Signore ci chiama ogni giorno: che ascoltandolo possiamo anche noi almeno un poco - gustare la sua pace e divenirne apostoli gioiosi.
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Olimpiadi: cosa è rimasto del sogno
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ƒ •’‡”ƒÂ?œƒ ‘Ž‹Â?’‹…ƒ In origine furono i giovani guerrieri della nobiltĂ ateniese a organizzare, in tempo di pace, i giochi in onore delle divinitĂ dell’Olimpo. Lancio del giavellotto, tiro con l’arco, combattimento con la spada, lotta corpo a corpo, erano alcune delle prime discipline olimpiche. L’arte di prepararsi alla guerra diventò un gioco con vincitori e vinti. Non stupisce che proprio ad Atene, culla della civiltĂ classica, la corporeitĂ e lo sport fossero ritenuti un valore e che il campione venisse celebrato come un eroe. L’atleta, con le doti mostrate nei giochi olimpici, avrebbe difeso la cittĂ dagli assalti dei nemici, garantendo la prosperitĂ economica e la libertĂ di ďŹ losofeggiare. Sospese nel 393 con
l’editto di Teodosio, le Olimpiadi moderne ripresero nel 1896 con De Coubertin. In piena modernitĂ e industrializzazione le Olimpiadi moderne ebbero il pregio di porre ancora una volta l’uomo al centro del vissuto sociale. Non sono le macchine, nĂŠ il proďŹ tto, nĂŠ la societĂ a prevalere nei giochi, ma è l’uomo che attraverso il sacriďŹ cio personale e il perfezionamento del gesto atletico, diviene vincitore sui propri e altrui limiti. Cosa c’è di tutto questo nelle Olimpiadi 2012? Non la tregua olimpica presente nell’antichitĂ : nel mondo continueranno le guerre tra quegli Stati che a Londra si confrontano in pace. Ci sarĂ piuttosto un piccolo esercito formato da 27mila uomini, che veglierĂ sulla pace degli atleti. Nessuna tregua tra i mass media: solo chi ha pagato i diritti potrĂ trasmettere! Proibito mettere in rete immagini rubate coi cellulari. Anche gli sponsor hanno giĂ vinto, decidendo a priori i materiali per
le gare, le divise, l’alimentazione, le cerimonie ufďŹ ciali. Solo la pioggia, ne è prevista molta, avrĂ libertĂ d’azione. Il ricordo dei nostri atleti italiani, speriamo con molte medaglie, si dissolverĂ in breve tempo. Anche se difendono i colori nazionali non saranno celebrati con la stessa enfasi dei calciatori. Le vittorie degli atleti non serviranno a difendere le ďŹ nanze pubbliche dagli attacchi dello spread e neppure garantiranno loro un futuro benessere: i piĂš torneranno a lavorare con stipendi sindacali nelle forze dell’ordine, nelle attivitĂ di famiglia o nella comunicazione. Non saranno neppure eroi mediatici: dura poco la fama degli olimpionici. Eppure, guardando in profonditĂ la loro vita abbiamo molto da imparare: la passione li ha motivati nell’esercitarsi con sudore; nessuna certezza sulle possibilitĂ di riuscita; nessuna resa alla fatica o allo sconforto. Semplicemente nell’impegno
personale abita il loro primo e piĂš importante appagamento. Eppure l’Olimpiade affascina e coinvolge l’intera umanitĂ perchĂŠ, attraverso lo sport, è maestra di vita. Il ďŹ losofo Emanuele Isidori, afferma che “può essere considerata una vera e propria ďŹ losoďŹ a dell’educazioneâ€?. Ci rimarrĂ dunque un grande insegnamento: l’uomo resta arteďŹ ce della propria vita e della realizzazione della propria felicitĂ . Questo ci insegna lo sport olimpico: esercizio, esercizio e poi ancora esercizio. Su questo si fonda la felicitĂ e la realizzazione di una vita. Come lo sport, cosĂŹ la fede si fonda sull’esercizio della preghiera; cosĂŹ la cultura (repetitio est mater studiorum!); cosĂŹ l’amicizia ed anche l’amore domandano esercizio paziente e insaziabile. Se dalle opere si riconoscono i frutti buoni, dall’Olimpiade di Londra ci aspettiamo un sussulto di umanitĂ e una speranza di vita.
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Walter Braghini (nella foto) è il responsabile bresciano di Special Olympics, l’associazione che promuove lo sport come strumento per valorizzare le potenzialità delle persone affette da disabilità intellettiva e favorire percorsi di integrazione nella società . Un mondo, quello dello sport nella disabilità intellettiva, che Braghini segue da vicino e che, per sua ammissione, è profondamente diverso da quello paraolimpico che tra poche settimane avrà la sua
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vetrina mondiale a Londra. “Quando si parla di Paralimpiadi – afferma al riguardo – si fa riferimento a un tipo di disabilitĂ che è fisico ma che permette, comunque, di misurarsi su basi agonistiche e fisicheâ€?. Diverso è il mondo dello sport praticato da chi soffre di forme di disabilitĂ intellettive che anche nel momento del confronto e della gara chiama in causa tutta una serie di aspetti per lo piĂš sconosciuti agli atleti che praticano le discipline riconosciute dai diversi comitati paralimpici
nazionali. “Di per sĂŠ – sono ancora considerazioni di Braghini – anche i portatori di sindrome Down potrebbero partecipare alle Paralimpiadi, perchĂŠ in grado di competere con chi è affetto da un handicap fisicoâ€?. Per queste persone, però, la gara è qualcosa di piĂš di un semplice confronto sportivo e mette in gioco anche una serie di situazioni emotive importanti. Nonostante questa diversitĂ Braghini è convinto che parlare di sport e di disabilitĂ sia un modo per ridurre le distanze.
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hi si intestardisce a usare una terminologia che sa di passato li definisce ancora “giochi olimpiciâ€?. GiĂ il termine Olimpiadi suona stretto e per certi verso anacronistico. “Olimpiadeâ€? infatti rimanda, come bene scrive Claudio Paganini nell’editoriale che apre questo numero di “Voceâ€?, all’antica Grecia, un mondo in cui il cimento sportivo aveva anche un profondo significato religioso. Tutto si fermava per le Olimpiadi, guerre comprese. Un mondo ideale, quello delle antiche olimpiadi, irrimediabilmente perduto, nonostante il sogno del barone Pierre De Coubertin che sul finire del XIX secolo ebbe l’idea di organizzare dei giochi simili a quelli dell’antica Grecia. Ben presto il mondo si accorse che non era piĂš tempo di sogni e di mondi ideali. Le Olimpiadi che mettevano uno stop alla guerra, sono state costrette nel corso del XX secolo a cedere il passo al tuono delle armi. Ăˆ stato cosĂŹ per l’edizione del 1916 che avrebbe dovuto tenersi a Berlino ma che venne soppressa perchĂŠ l’Europa era teatro di ben altri scontri: le battaglie della Prima guerra mondiale. Sorte analoga toccò alle edizioni del 1940 assegnate a Tokyo e del 1944 in programma a Londra. La Seconda guerra mondiale fu piĂš forte dello spirito olimpico che per altro aveva giĂ conosciuto una profonda ferita con le Olimpiadi celebrate a Berlino nel 1936 e pensate da Hitler come l’esaltazione del nazismo e della superiotitĂ della razza ariana (anche se ci pensò Jessie Owens, con le sue vittorie, a mettere un bastone tra le ruote della Germania). Nel 1972, a Monaco,
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il sogno olimpico si trasformò addirittura in incubo con la strage degli atleti israeliani a opera del gruppo terroristico Settembre nero che scelse il palcoscenico olimpico per portare la questione palestinese sotto i riflettori. Poi ci sono state le Olimpiadi di Mosca del 1980 boicottate da tanti Paesi, Usa in testa, per protestare contro l’invasione sovietica dell’Afghanistan. A completare l’opera della politica e della guerra è giunta infine la stagione del doping. Ăˆ ancora negli occhi di tanti la calvacata vicente del canadese Ben Johnson a Seul 1988 contro il rivale di sempre Carl Lewis, viziata però dal ricorso a
sostanze proibite da parte del vincitore, poi cacciato dai giochi. Insomma, la sensazione è che si parli sempre di meno delle Olimpiadi come festa dello sport e sempre di piĂš in termini problematici. Atene 2004, per esempio, è passata alla storia non tanto per i risultati sportivi ma per essere considerata la “causa delle causeâ€? della crisi economica che ha portato il Paese sull’orlo della bancarotta. Pechino 2008, è stata occasione per mettere sotto la lente di ingrandimento un Paese che ha tanti limiti da nascondere: dallo scarso interesse per la tutela dell’ambiente alla sistematica violazione dei piĂš elementari diritti umani. Ma quella cinese è stata anche l’edizione dei proclami rimasti tali. In tanti minacciavano il boicottaggio, nessuno l’ha fatto nonostante la Cina abbia continuato imperterrita sulla sua strada. Ăˆ stata soltanto molto abile nel mettere tutto sotto terra per 15 giorni. Londra 2012 è ormai alle porte: la cerimonia inaugurale è prevista per venerdĂŹ 27 luglio. Anche quest’anno, però, non sembra lo sport l’elemento centrale dell’evento. Si dice che sarĂ l’edizione piĂš blindata di sempre, con controlli rigidissimi che arriveranno ad impedire l’uso di ombrelli in caso di pioggia e di apparecchi fotografici per immortalare le gesta degli atleti. Saranno anche, come in molti hanno scritto, le Olimpiadi piĂš ecologiche ed economiche della storia moderna, nonostante i costi siano lievitati di oltre il 170% rispetto ai preventivi iniziali. Riusciranno, dal 28 luglio, gli atleti a conquistare il centro dell’interesse e a rinverdire lo spirito delle Olimpiadi dell’antica Grecia? Ăˆ la speranza di tutti, anche del presidente del Coni di
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Brescia Ugo Ranzetti che nell’augurare il massimo del successo ai bresciani in gara a Londra (a cui sono dedicate queste pagine, ndr) non manca di sottolinare come lo sport paghi un pesante dazio al dio denaro. “Se il movimento olimpico italiano – afferma Ranzetti – fatica è perchĂŠ mancano le risorse per costruire dalla baseâ€?. Il calcio che fagocita ( o fagocitava) la stragrande maggioranza delle risorse incide anche sulla mentalitĂ corrente. “Oggi – conti-
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Tre sono gli atleti bresciani che prenderanno parte ai giochi paralimpici in programma sempre nella capitale del Regno unito a partire dal 29 agosto prossimo. Si tratta del cestita su carrozzina Matteo Cavagnini (primo da sinistra), 34 anni, una gamba amputata a 14 anni dopo una scellerata caduta dal motorino. Cavagnini, atleta di punta del basket su sedia a rotelle, gioca nel ruolo di pivot ed è in forza al Cmb Santa Lucia. Altro bresciano in gara a Londra è il velista
Massimo Dighe (in centro), nato a Iseo nel 1976, che solo da pochi anni frequenta con successo il mondo delle regate. Chiude l’elenco Efrem Morelli (ultimo a destra), nuotatore della polisportiva “No frontiere”. Cremonese di nascita, Morelli, alla sua seconda paralimpiade, punta a migliorare il 10° posto otttenuto nei 100 rana a Pechino 2008. Un passato di successo nel motocross a cui ha dovuto rinunciare dopo un incidente, ma ha saputo ritrovare spirito e motivazione nel nuoto.
nua – non c’è bambino che non sogni il calcio, non come momento sportivo, ma come occasione si affermazione sociale. E, probabilemte, è anche il sogno di tanti genitori”. In una tale situazione è un miracolo che l’Italia riesca a conquistare con i suoi atleti medaglie olimpiche. “Mancano i soldi – conclude Ranzetti – e manca la cultura”. Con questa situazione è possibile sperare? La pattugila bresciana in gara a Londra (Olimpiadi e Paralimpiadi) crede di sì.
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La notizia non ha impressionato piÚ di tanto: le 54 persone morte nei giorni scorsi nel tentativo di giungere via mare in Italia dalla Libia sono andate nella contabilità di questo triste fenomeno. Non sembra avere smosso piÚ di tanto le coscienze nemmeno il racconto dell’unico superstite, un cittadino eritreo: 55 le persone che si sarebbero infatti imbarcate in Libia, 54 delle quali sarebbero morte di disidratazione dopo un calvario
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durato 15 giorni. Uno dei pochi a parlare di tragedia è stato T. Alexander Aleinikoff, vice alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati. L’Unhcr ricorda che dall’inizio dell’anno ad oggi circa 1.300 persone sono giunte via mare in Italia dalla Libia. Un’imbarcazione con 50 fra eritrei e somali, tra i quali 11 donne e una bambina di due anni, è stata soccorsa 60 miglia a sud di Capo Passero (Messina) da un guardacoste della
Guardia di Finanza. Gli immigrati sono stati trasportati al porto di Pozzallo. Si tratta, insomma, del terzo sbarco nel giro di tre giorni nel Siracusano. Secondo Fortress Europe, dal 1988 sono morte lungo le frontiere dell’Europa almeno 18.345 persone. Di cui 2.352 soltanto nel corso del 2011. Il dato è aggiornato al 10 luglio 2012 e si basa sulle notizie censite negli archivi della stampa internazionale degli ultimi 24 anni.
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iniziata la battaglia di Damasco? Voci e video dalla capitale siriana mostrano come l’esercito nei giorni scorsi abbia bombardato il quartiere al Tadamon. I colpi hanno fatto seguito agli scontri durissimi nei quartieri meridionali e occidentali della capitale con decine e decine di morti. Il Libero esercito siriano (la milizia dei ribelli anti-Assad) ha risposto all’azione dell’esercito regolare con un attentato contro il palazzo della sicurezza dove era in corso un vertice tra il governo di Assad e i capi dell’intelligence. L’azione ha causato la morte del ministro della Difesa Dawoud Rajiha, del cognato del presidente, Assef Shawkat (vice ministro della Difesa) e il ferimento del ministro dell’Interno Mohamed Al Shaar. Le ripetute azioni violente nella capitale sono ormai i sintomi della definitiva deflagrazione del conflitto, che non rimane piÚ confinato in alcune aree del Paese, ma giunge sino alla capitale a insediare un presidente sempre piÚ piccolo e isolato. Ciò che è sotto gli occhi di tutti è che la situazione è ormai insostenibile, mentre non si trova il percorso per un intervento realmente risolutivo. La vicenda siriana infatti ha una dimensione interna e una internazionale. In quella internazionale pesa il confronto tra Russia, Cina e Paesi occidentali. Al Consiglio di sicurezza delle Nazioni
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tuttora e i due grandi big orientali non hanno alcuna intenzione di lasciare di nuovo carta bianca a europei e americani. Si tratta di una zona strategica del pianeta, ma soprattutto ritengono che sia in gioco la loro autorevolezza internazionale, necessaria per negoziare con peso su altri tavoli e preziosa per legittimare le scelte interne. La comunitĂ internazionale, comunque, nutre qualche preoccupazione anche per un eventuale “dopo Assadâ€?. C’è il timore che la caduta del presidente possa aprire la strada a derive fondamentaliste anche peggiori dell’attuale inaccettabile regime. Voce in capitolo
per uscire dalla crisi siriana potrebbe essere quella della Turchia, con cui Damasco è riuscita a ricucire i rapporti dopo la crisi seguita all’abbattimento di un caccia turco. Se Ankara riuscisse nell’intento riporterebbe in primo piano anche il tema dell’ingresso della Turchia nell’Unione europea. La via di una mediazione guidata da un attore regionale, di fronte all’impasse in cui si trova l’azione internazionale, potrebbe smuovere gli equilibri cristallizzati. Il bombardamento di Damasco, però, rendere tutto piÚ difficile. Ogni proiettile in piÚ oggi rende piÚ difficile la ricostruzione di una pace vera.
8Q¡RSHUD]LRQH FKH VSDYHQWD Migliaia di persone hanno dovuto lasciare i loro villaggi nella regione di Jos, nello Stato centrale di Plateau, per l’imminente avvio di un’operazione “anti-terrorismoâ€? dell’esercito nigeriano decisa dopo una strage legata alla rivalitĂ tra comunitĂ di contadini e allevatori, ricordate anche da “Voceâ€? nelle scorse settimane, che sarebbe costata la vita di 58 persone, tra cui due parlamentari del Paese. Secondo il quotidia-
no “Daily Trustâ€?, il trasferimento di migliaia di persone di etnia fulani e religione musulmana da cinque villaggi alle porte di Jos è stato concordato dopo un difďŹ cile negoziato tra i rappresentanti della comunitĂ e dell’esercito. Secondo un portavoce delle unitĂ militari incaricate dell’operazione, i soldati potrebbero cominciare la “caccia ai terroristiâ€? a breve. La tesi del governo è che le stragi del 7 e dell’8 luglio in alcu-
ni villaggi berom, un gruppo dedito all’agricoltura e in maggioranza cristiano, non siano da attribuire alla comunitĂ fulani in quanto tale ma a elementi criminali che userebbero la popolazione civile “come scudo umanoâ€?. L’avvio dell’operazione suscita timori sia per i problemi di carattere umanitario legati alla sistemazione di migliaia di persone in campi improvvisati sia per l’incertezza sulla sua durata.
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emergono dall’indagine Istat “La povertĂ in Italia nel 2011â€? presentata nei giorni scorsi. La mancanza di lavoro o la bassa qualiďŹ cazione professionale contribuiscono a determinare situazioni di povertĂ assoluta: aumenta infatti dal 4,7% del 2010 al 5,4% del 2011 la povertĂ nelle famiglie con persona di riferimento ritirata dal lavoro. Per il capofamiglia con basso proďŹ lo professionale, ad esempio operaio, si passa dal 6,4 al 7,5%. Le famiglie piĂš numerose, con tre o piĂš ďŹ gli,
basso livello d’istruzione e basso proďŹ lo professionale ed esclusione dal mercato del lavoro, sono le piĂš povere. Vivono prevalentemente nel Mezzogiorno d’Italia, soprattutto in Calabria e Sicilia. “Sta emergendo un enorme blocco sociale fatto di poveri e disoccupati che va considerato come la prima grande emergenza di questo Paese, con la quale bisogna assolutamente fare i conti. Non possiamo continuare a tollerare ancora, in Italia, la mancanza di una misura strutturale
di contrasto alla povertĂ assolutaâ€?. Questo il commento di Roberto Rossini (nella foto), presidente provinciale delle Acli, ai dati Istat, che ha evidenziato come l’Italia sia l’unico tra i Paesi dell’Europa, con la Grecia, a essere privo di una misura stabile per il contrasto della povertĂ . Le preoccupazioni di Rossini, afďŹ date a un comunicato stampa, sono indirizzate verso quelle forme di povertĂ che rischiano di colpire un numero sempre piĂš ampio di famiglie anche in cittĂ come Brescia.
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elice Scalvini, bresciano vice presidente italiano dell’Ica, per conto dell’organizzazione mondiale delle cooperative ha sottoscritto nei giorni scorsi un importante accordo con la Fao, nell’anno dedicato dall’Onu alle cooperative. La Fao ha reso noto di aver aperto un nuovo ufficio di collegamento con le realtĂ cooperative e le organizzazioni dei produttori agricoli, “per rivitalizzare la collaborazione con queste organizzazioniâ€?. Il direttore generale dell’agenzia Onu, Josè Graziano da Silva, spiega che “il nostro intento è di dare a cooperative e organizzazioni dei produttori una voce piĂš forte nel ruolo di partner chiave della Fao contro la fameâ€?. “I piccoli produttori da soli hanno meno opportunità – sottolinea Da Silva – se si mettono insieme possono invece negoziare meglio i prezzi e avere miglior accesso ai mercatiâ€?. La Fao sottolinea anche che, in partnership con le organizzazioni dei produttori e le cooperative, “continuerĂ a incoraggiare i governi a stabilire politiche favorevoli, quadri legislativi, incentivi economici e processi di coinvolgimento nei quali le cooperative agricole e alimentari, come pure le organizzazioni agricole, possano crescere e diventare
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ni traggono reddito dalla loro partecipazione a realtĂ cooperative e in Kenya le cooperative sono una forza economica con asset finanziari da 2,7 miliardi di dollari. Felice Scalvini, ha dichiarato che “questa iniziativa è ispirata da una visione di reale e lungimirante sussidiarietĂ e aiuterĂ moltissimo il nostro lavoro di legittimazione e sostegno delle imprese cooperative presso i governi di tutti i Paesi. Prende sempre piĂš forza l’ipotesi dell’Ica di fare in modo che il 2012, Anno mondiale delle cooperative, rappresenti il punto di decollo di un decennio di sviluppo cooperativo: l’economia e la societĂ mondiale ne hanno bisognoâ€?.
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Piena soddisfazione a Palazzolo per la serata del 15 luglio organizzata in favore della popolazione di Moglia, colpita dal recente terremoto. I palazzolesi, come si legge in un comunicato stampa diffuso dal Comune, sono stati estremamente generosi e nel corso della manifestazione musicale resa possibile grazie alla cooperazione tra l’associazione Culturale “Terzarmonicaâ€?, il Corpo musicale “CittĂ di Palazzolo s/Oâ€? e il Centro di formazione musicale “Riccardo
“La CittĂ per il Verdeâ€?, il Premio per i Comuni e le Province verdi d’Italia organizzato dalla casa editrice Il Verde Editoriale che viene assegnato ai Comuni e alle Province italiani che si sono particolarmente distinti per realizzazioni o metodi di gestione innovativi, finalizzati all’incremento del patrimonio verde pubblico. Sono premiati inoltre gli enti che, attraverso programmi mirati e in maniera esemplare, hanno migliorato le
Moscaâ€?, il Coro polifonico “La Rocchettaâ€?, l’Associazione “Amici della musicaâ€?, il Gruppo Alpini di Palazzolo, il Gruppo comunale di Protezione civile, i Commercianti della Piazza, il Gruppo della Croce Rossa e I Vigili del Fuoco, sono stati raccolti 4900 euro (a cui andranno ad aggiungersi quelli raccolti con il conto corrente della tesoreria comunale). I rappresentanti della comunitĂ di Moglia presenti alla serata hanno speso parole di elogio per l’iniziativa.
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condizioni ambientali del proprio territorio. Nei giorni scorsi sono stati comunicati i Comuni i vincitori della 13ÂŞ edizione del premio che quest’anno, ha registrato un’ampia partecipazione su tutto il territorio nazionale. Il Comune di Berlingo è risultato vincitore nella categoria “Comuni fino a 5000 abitantiâ€?. Tra gli interventi particolarmente apprezzati dalla giuria, il parco di Artemide e la pista ciclabile della Santella Mora.
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Anche in tempo di crisi la coerenza è una virtĂš Avevo pensato di dedicare qualche parola a quelli che volano dalle stalle alle stelle, andata e ritorno. Come Umberto Bossi cancellato dal logo della Lega da coloro che ďŹ no a ieri erano i suoi sudditi stupidi se non sapevano, ipocriti se sapevano. Oppure come Nicole Minetti, inserita d’autoritĂ nel listino di Formigoni per le elezioni regionali e da allora seduta sugli scranni del Pirellone. Dopo lo scoppio dello scandalo del bunga bunga, il signor B. la difese deďŹ nendola “la lady, splendida, competente, studiosa, laureata con lode e con un inglese di madre lingua, che permette alla Regione Lombardia di fare una bellissima ďŹ gura con gli ospiti internazionaliâ€?. Adesso i soliti ipocriti la vogliono costringere a dimettersi, nel tentativo, come i leghisti, di rifarsi una verginitĂ . Tutti vogliono ricominciare da capo. Senza pagare dazio, scaricando su qualche capro espiatorio la vergogna che non sono in grado di riconoscere e di sopportare. Ma meglio lasciar perdere queste tristezze e invece dare spazio e attenzione a una notizia a mio avviso molto buona. Il titolare e i lavoratori di una piccola impresa artigiana della
Toscana a maggioranza hanno deliberato di non accettare una commessa della Waas (Whitehead Alenia Sistemi Subacquei), gruppo Finmeccanica, per realizzare un impianto per refrigerare la grande vasca dove si testano i siluri militari. Un lavoro da 30mila euro, prezioso perchĂŠ l’azienda è in difďŹ coltĂ , sempre a causa della famigerata crisi, ma i lavoratori hanno deciso di esprimere un “no paciďŹ staâ€? disposti a pagare di persona tale scelta. “Ho 39 anni, moglie, un mutuo sulla
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testa, però a 18 anni ho fatto obiezione di coscienza al servizio militare e ďŹ guriamoci se 20 anni dopo mi metto a contribuire alla costruzione di strumenti belliciâ€?, ha detto uno dei cassintegrati in riduzione di orario. PerchĂŠ è una buona notizia? PerchĂŠ il commercio, anche clandestino, delle armi rappresenta una voce importante per i bilanci italiani e ogni volta che si solleva il problema viene invocata la necessitĂ di salvare i posti di lavoro. Alla faccia della coerenza di un Paese
che si dice cattolico e quindi dovrebbe considerare la pace un principio non negoziabile. Anzi, siamo di fronte a un preoccupante incremento di autorizzazioni all’esportazione di armamenti (piÚ 5,28%) verso le zone di maggior tensione del pianeta. Le operazioni piÚ consistenti riguardano principalmente le aree al di fuori delle tradizionali alleanze del nostro Paese: solo il 36% delle autorizzazioni all’esportazione è verso i Paesi della Nato/Ue ed europei Osce (per un valore di
1,1 miliardi di euro), mentre oltre il 64% (per un valore di 1,959 miliardi di euro) è diretto verso Paesi non inseriti in queste alleanze. Il Rapporto, fra l’altro, non documenta le esportazioni di armi comuni da sparo, di cui l’Italia è uno dei maggiori produttori e esportatori mondiali, che sono vendute per uso “civile, sportivo, per la difesa personale e per corpi di polizia e di sicurezzaâ€? cioè non speciďŹ camente dirette all’uso delle forze armate di altri Paesi. “Lo scorso anno, anche nel periodo delle rivolte della cosiddetta ‘Primavera araba’, dalla Provincia di Brescia sono state esportate ‘armi e munizioni’ per un valore complessivo di 6,8 milioni di euro ai Paesi del Nord Africa, e oltre 11 milioni di euro ai Paesi del Medio Oriente. Il governo dovrebbe inoltre spiegare chi sia il destinatario di oltre 1 milione di euro di armi esportate da qualche azienda bresciana in Bielorussia tra aprile e giugno 2011, cioè pochi giorni prima che l’Unione europea decretasse un embargo di armi verso il Paese ex-sovietico a causa delle violazioni dei diritti umani e della repressione messa in atto dal regime del presidente Lukashenkoâ€?.
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Cambia la cornice, ma non i soggetti, il quadro e il senso che, anzi, s’arricchisce ancor di piĂš. Stiamo parlando dell’acclamato musical itinerante “Forza venite genteâ€? di Paulicelli portato sotto i riflettori in diverse localitĂ del bresciano dalla compagnia “Il sogno nel cassettoâ€? dell’oratorio di Zocco d’Erbusco, sotto la direzione artistica del diacono Costantino Raineri e la regia di Pasquino Sottini. Reduce della recente vittoria, come miglior musical e
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coreografia, al concorso “Punto Artâ€? promosso dal Centro oratori bresciani, l’esuberante compagnia dell’oratorio San Domenico Savio s’appresta a far tappa, domenica sera 22 luglio, al Cappuccini Resort di Cologne sul Monte Orfano. “Lo scopo della serata benefica – spiegano gli ideatori – è quello di raccogliere fondi da destinare alle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dal terremoto, nell’auspicio di seguire le orme e attualizzare quello spirito di caritĂ tanto
predicato da San Francesco�. L’iniziativa è aperta a tutti (privati, gruppi, associazioni, comuni...); alle 20 agli spettatori sarà offerto un buffet dal rinomato ristorante Cappuccini, mentre il musical andrà in scena alle 21.15. Nel corso della serata, si terrà inoltre l’estrazione della lotteria, mentre la quota di partecipazione è di 20 euro (ingresso gratuito per i bambini). Per info e prenotazioni: 030/7157254 – 030/7267327 – 030/7267031 – info@ cappuccini.it. (a.s.)
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ici Collebeato e subito pensi alle pesche. Il tradizionale legame tra il frutto e il Comune alle porte di Brescia è in questi giorni reso ancor piĂš evidente dalla tradizionale ricorrenza della “Festa dei pèrsechâ€?. La manifestazione è incominciata domenica 15 luglio e per una settimana, fino al 22, coinvolgerĂ tutta la comunitĂ , spostandosi tra i luoghi piĂš significativi del paese: dopo essere iniziata, infatti, nella splendida cornice di palazzo Martinengo, con “Playlistâ€?, il concerto della “Suite Orchestraâ€? diretta dal maestro Massimiliano Pezzotti che ha suonato brani selezionati dai musicisti componenti il gruppo, formato da giovani dai 13 ai 20 anni, è passata nelle contrade nelle quali è diviso il Comune. “Finora, per i primi appuntamenti, è stato un successo − commenta Gianni Rodella, presidente della Pro loco organizzatrice dell’evento − c’è stata una grandissima partecipazione di pubblico. Ora, per il fine settimana ci prepariamo a spostarci presso il parco I maggio, che diventerĂ il cuore degli ultimi eventi della festaâ€?. Per il weekend, infatti, sono previste per sabato la sfilata della pianta di pesco accompagnata da tamburini e percussionisti della Banda
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stare insieme e dell’aggregazione: “La Festa dei pèrsech − afferma infatti − rappresenta la nostra storia. All’inizio del Novecento furono importate dall’America le prime piante e soprattutto un’idea di coltivazione industriale. Con l’arrivo degli anni Sessanta il paese ha preso altre strade di sviluppo e la coltivazione sopravvive oggi in pochi contesti. Tuttavia essa fa parte del vissuto e della memoria di molti e, in generale, dell’identitĂ di Collebeato. Per questo essa contribuisce a creare un forte momento di aggregazione che coinvolge tutte le realtĂ
locali: è bello vedere come in questi giorni ci siamo moltissime persone che si danno da fare e collaborano per la buona riuscita dell’eventoâ€?. Non poteva infine mancare all’iniziativa un risvolto solidale: “Quest’anno − conclude in proposito Gianni Rodella − abbiamo voluto mettere al centro della festa la tematica della solidarietĂ . All’interno della festa infatti campeggerĂ uno stand che raccoglierĂ , in cambio di gadget, fondi per le popolazioni colpite dal terremoto. Questo per ricordarci, anche in un momento gioioso, di chi è meno fortunato di noiâ€?.
,Q IHVWD QHOOD FKLHVD ULQQRYDWD Maspiano, frazione di Sale Marasino, la prossima settimana darà inizio ai festeggiamenti in onore a San Giacomo apostolo, titolare dell’omonima chiesetta che si affaccia sulla piazzetta (nella foto). La chiesa, da quattro anni inagibile a causa del cedimento di parti del tetto e di infiltrazioni d’acqua, è stata riaperta in occasione del mese di maggio. Gli interventi di restauro hanno riguardato l’intera copertura della chiesa e gli intonaci esterni del-
le facciate e del campanile. La parrocchia, in collaborazione con il comitato di Maspiano, ha steso un programma che prevede celebrazioni religiose e intrattenimenti di vario genere. Si inizia lunedĂŹ 23 luglio, nella chiesetta di San Giacomo, alle ore 20.30 con i vespri e le Orationes deprecatoriae. MartedĂŹ 24 alle 20,30 Orationes peregrinatoriae e mercoledĂŹ 25, solennitĂ di San Giacomo apostolo, alle 10.30 si terrĂ la funzione del “botafumei-
ro�, con l’incensazione della chiesa, dell’altare e delle reliquie come a Santiago de Compostela. Alle ore 20 sarà presieduta dal parroco emerito don Firmo Gandossi la solenne S. Messa con la benedizione dei restauri e la tradizionale processione con la statua e la reliquia del santo. La festa esterna aprirà i battenti venerdÏ 27 luglio e tutto il ricavato servirà per coprire le spese sostenute dalla parrocchia per questa importante opera.
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stipendi dei parlamentari. La raccolta delle firme (ricordiamo che ne sono necessarie almeno 500mila perchĂŠ la proposta abbia seguito e venga valutata dalla Corte costituzionale) sta avvenendo prevalentemente presso gli uffici di anagrafe comunali, che custodiscono i certificati elettorali, a quanto pare a ritmo piuttosto sostenuto. Una rapida indagine su questa situazione ha infatti rivelato un afflusso puttosto notevole. Dalla
Segreteria generale del Comune di Brescia, interpellata in merito, fanno sapere che molti sono gli accessi, tanto che ci sarebbero delle difficoltĂ a mettere a disposizione sufficienti moduli per la raccolta delle firme (la cosa avrebbe riscontro anche sul sito di “Unione popolareâ€? che proprio per questo motivo mette a disposizione i pdf dei moduli da scaricare e stampare). In cittĂ , oltre che presso la Segreteria, è possibile firmare anche
presso l’Ufficio di relazioni con il pubblico e in tutte le sedi circoscrizionali, negli orari compresi tra le 9 e le 12 e tra le 14 e le 16. La raccolta, in ogni caso, si avvia ormai verso la conclusione, ma sulla sua validità pesa la legge 352 del 1970, che all’articolo 31 afferma la non ammissibilità della richiesta di referendum un anno prima dello scioglimento delle Camere. In questo caso le elezioni in vista nel 2013, rimetterebbero tutto in discussione. (f.g.)
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on lasciamoli soliâ€? è l’appello che ogni anno i sindacati dei pensionati di Brescia (Spi Cgil, Uil Pensionati, Fnp Cisl) rivolgono ai cittadini e alle istituzioni per sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alle situazioni di abbandono che le persone anziane e quelle non autosufficienti si trovano ad affrontare soprattutto nel periodo estivo. “La campagna 2012 − spiega Ernesto Cadenelli, segretario Spi Cgil − non è circoscritta ai mesi piĂš caldi dell’anno, perchĂŠ stiamo vivendo una situazione di difficoltĂ che si è estesa, ormai, anche alle altre stagioniâ€?. Le sigle sindacali rilevano infatti tre nodi problematici nella gestione degli anziani, che si identificano nella diminuzione del reddito, nella carenza di un’assistenza sostenibile e nell’aumento dei costi della sanitĂ . I dati Istat dimostrano che nella nostra provincia i pensionati ammontano a 351mila. Circa l’80% di essi riceve una retribuzione mensile inferiore ai 1400 euro lordi; di questi, il 42%, gode al massimo di 418 euro, il 30% di 868 euro, mentre solo l’8% raggiunge la somma massima di 1400 euro. “La rivalutazione delle pen-
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sioni all’1,6% lordo − spiega Alfonso Rossini, segretario Fnp Cisl − non è servita ad aumentare il potere d’acquisto, che è invece diminuito a causa dell’aumento del costo della vita, dei farmaci e dei ticket sanitariâ€?. Anche l’assistenza, per anni fiore all’occhiello del sistema di welfare bresciano, ha dovuto arrendersi dinanzi ai numerosi tagli subiti negli anni; da ultimo, la cancellazione del Fondo per la non autosufficienza, che nel 2010 aveva garantito 5 milioni di euro alle strutture della provincia, e che dal 2011 non eroga piĂš alcun contributo. “Gli interventi dei singoli comuni − continua Rossini − non riescono a fare fronte all’intera casistica, e conseguentemente il carico della cura finisce sulle spalle delle famiglie e delle donne, in particolareâ€?. Per questo motivo i sindacati chiedono il ripristino del Fondo ed un maggior intervento
delle amministrazioni pubbliche, che in questo momento offrono come unico servizio per la non autosufficienza quello delle Rsa, che sul nostro territorio sono 86 per un totale di 6000 posti disponibili, ma le cui rette minime variano tra i 1500 e i 3000 euro, registrando un aumento dal 2010 ad oggi del 12%. “Non lasciamoli soli significa assistere le persone in casa, nel disagio, nella vita pubblica, offrendo l’assistenza di vicini, amici, conoscenti, ma anche delle istituzioniâ€?, precisa Giovanni Belletti, segretario di UILPensionati. Per questo, nei prossimi giorni saranno distribuiti un migliaio di manifesti in tutta la Provincia, “ma il lavoro dei sindacati proseguirĂ per chiedere un aumento del reddito derivante dalle pensioni, il ripristino del Fondo per la non autosufficienza ed un maggior intervento economico da parte delle istituzioniâ€?.
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&RQFRUVL H SUHPL SHU JOL VWXGHQWL EUHVFLDQL I giovani musicisti in cerca di conferme dei propri talenti, da tempo hanno l’opportunitĂ di confrontarsi con i coetanei nei numerosi concorsi d’esecuzione, ma anche di composizione o di direzione d’orchestra, che vengono organizzati in Italia ed all’estero. L’obiettivo è un premio, un riconoscimento: talvolta una pergamena, talora una borsa di studio, e spesso un consiglio da parte di qualche qualificato membro di giuria, per proseguire gli studi con qualche stimolo in piĂš e, in casi rari, cioè quelli che si verificano nei concorsi internazionali di maggior prestigio, per avviare la carriera. Gli studenti del Conservatorio di Brescia (nella foto) non sono diversi dalle migliaia di allievi musicisti italiani e dunque tentano, in qualche caso con successo, la via delle competizioni e in alternativa la prosecuzione della formazione in orchestre o accademie di prestigio internazionale. Nel corso dell’ultimo anno sono stati raggiunti dagli allievi del “Marenzioâ€? (delle due sedi di Brescia e Darfo Boario) esiti molto confortanti. Tra gli alunni premiati
figurano Tatiana Alquati e Francesca Virgilio della classe di arpa della prof.ssa Anna Loro; Paolo Bertinelli della classe di pianoforte del prof. Giampaolo Stuani; Federica Bortoluzzi classe di pianoforte del prof. Livio Cadè; Domenico Brancati della classe di trombone del prof. Lauro Bassi, Nadia Fracchiolla della classe di violoncello del prof. Paolo Perucchetti, Paolo Gorini della classe di pianoforte del prof. Mario Boselli, Davide Maffolini della classe di violoncello del prof. Fabio Guidolin, Cecilia Mazzoli della classe di pianoforte della prof.ssa Daniela Piovani; Daniela Negrini e Martino Tosi della classe di pianoforte della prof.ssa Pinuccia Giarmanà ; Giacomo Papetti della classe di jazz del prof. Corrado Guarino e Gabriele Levi della classe di organo del prof. Giorgio Benati.
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riconosca la speciďŹ citĂ della loro attivitĂ , rispetto alle normali cave di inerti. “Speriamo che si giunga ad un testo di legge equilibrato che dia effettivo riscontro e riconoscimento ad un mondo che è stato confuso, nella legislazione pregressa, con le cave degli inertiâ€?. Questo l’auspicio manifestato durante un incontro organizzato nei giorni scorsi dall’Associazione artigiani, che ha visto riuniti nella sede dell’organizzazione di via Cefalonia il presidente Enrico
Mattinzoli e il presidente della 6Ć… Commissione ambiente della Regione Lombardia, Giosuè Frosio, accompagnato dal consigliere regionale Pierluigi Toscani e da quello provinciale Roberto Faustinelli (tutti e tre in quota Lega Nord). In un comunicato stampa diffuso in seguito all’incontro da parte dell’Associazione artigiani si è sottolineato come il presidente Frosio abbia manifestato “la volontĂ di creare un testo di legge coerente, avendo giĂ recepito nell’audizione
della categoria le storture della norma in vigoreâ€? e ancora di come vi siano “tutti i presupposti per stendere un testo di legge adeguato e che possa trovare il consenso della categoriaâ€?. L’incontro dovrebbe avere anche sviluppi successivi: è stata infatti condivisa la consapevolezza della necessitĂ di apportare sempre piĂš elementi utili alla stesura del nuovo testo di legge perciò, se sarĂ necessario, si sono ipotizzati piĂš incontri di approfondimento.
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a Consulta per l’ambiente del Comune di Brescia, organo cui fanno riferimento i vari soggetti che si occupano di ambiente, nelle ultime sei riunioni ha incontrato il Consiglio comunale per esprimere le proprie posizioni sui temi del Mella, dell’acqua che beviamo, dell’aria che respiriamo, delle cave, delle discariche e della Caffaro, con tutte le problematiche ad essi connesse. Il coordinatore dell’Ufficio di presidenza della Consulta Maurizio Frassi si è espresso positivamente “su questi incontri, perchĂŠ è la prima volta che il Consiglio affronta in modo sistematico questi problemi. Questi incontri sono un’opportunitĂ di lavoro per i prossimi anni – ha aggiunto – indipendentemente da chi sarĂ chiamato a governare la cittĂ â€?. Ogni tema è stato riassunto da un esponente la Consulta e Marino Ruzzenenti ha evidenziato come “il rischio idrogeologico del Mella sia da sempre sottovalutato da
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di Acerra, anch’essi gestiti da A2A. Ăˆ cosĂŹ difficile adottare gli stessi filtri? Brescia brucia 800mila tonnellate di rifiuti all’anno. Quanti camion servono per trasportarli e quanta anidride carbonica emettono?â€?. “Sembra che tutto funzioni bene – ha detto Pietro Garbarino – ma cosa succede se si incrociano i dati relativi alle varie tematiche? Gli inquinanti hanno quasi raggiunto le acque profonde, ed è solo questione di tempo perchĂŠ anche queste costituiscano un problemaâ€?. “Brescia conta 80 discariche e quattro cave in uso estrattivo – ha affermato Angela Paparazzo – e l’intero territorio va riqualificato, considerando che la nostra è la terza cittĂ europea per inquinamento e che vi è una norma, troppo spesso inosservata, che impone ai cavatori di riqualificare l’area una volta utilizzataâ€?. “La Cava Piccinelli ha rivelato rifiuti radioattivi contaminati da Cesio 137 – ha evidenziato Lidia Bontempi – e la falda acquifera è a solo tre metri dai teloni
protettivi, ormai vicini all’autoconsumo. Originariamente si parlò di 2,5 milioni di euro per porvi rimedio. Ora la cifra è ridimensionata a 350mila euro. A cosa possono servire?â€?. Guido Menapace, ricordando la situazione Caffaro, chiede “cosa e quando l’Amministrazione intenda fare per ridare ai cittadini i ‘loro’ 110 mila mq, per 30 di profonditĂ media, inquinatiâ€?. Sono domande che la Consulta ha posto al Consiglio, da cui, assieme ad Arpa, A2A, Asl, attende risposte concrete.
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In relazione alle dichiarazioni rilasciate dal ministro per l’Ambiente Corrado Clini (nella foto), riguardo l’inquinamento da Pcb dell’area Caffaro (a margine dell’inaugurazione del nuovo depuratore a Gardone Riviera aveva parlato dei fondi pubblici destinati alla bonifica e della semplificazione delle procedure necessarie a metterla in atto), il sindaco di Brescia, Adriano Paroli, ha commentato: “Accolgo con favore l’indicazione del ministro Clini, che ha manifestato la volontĂ di semplificare e accelerare le procedure per la bonifica dell’area Caffaro. L’assessore Vilardi in questi ultimi quattro anni ha partecipato a numerose riunioni promosse al Ministero proprio per ottenere la
possibilità di spendere per le bonifiche i soldi che lo Stato ha in piÚ occasioni garantito che verranno a supporto degli interventi che il Comune sta già facendo. Purtroppo le procedure sono lunghe e tortuose e nonostante l’area Caffaro sia inquinata da molti anni, le uniche bonifiche fatte sono state quelle realizzate dal Comune di Brescia a proprie spese. Confido che si possa finalmente mettere mano a un intervento che si riveli definitivo per l’area. Un’operazione che è necessaria e che la città si attende. Proseguiremo naturalmente sino ad allora a monitorare e intervenire con tutti gli strumenti che sono a disposizione dell’amministrazione comunale�.
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circostanze particolari. Dall’altra, però, si vuole anche fare in modo che le polizie locali dei tre Comuni possano crescere e qualiďŹ carsi sempre di piĂš proprio attraverso il confronto e la collaborazione che questo progetto metterĂ in atto. A livello pratico vi sarĂ un automezzo incaricato del controllo che visiterĂ di volta in volta il territorio di un paese. Il Comune di Ghedi metterĂ di volta in volta a disposizione dell’operazione l’automezzo e due agenti, mentre le amministrazioni
di San Zeno e di Borgosatollo, oltre ad afďŹ ancare i loro agenti, verranno incontro con il pagamento delle somme necessarie per retribuire le ore straordinarie che verranno sostenute. L’intento di tutelare al massimo la sicurezza, un proposito che, ovviamente, acquista un particolare signiďŹ cato proprio d’estate, quando la gente vuole passeggiare per il paese, la vita si prolunga ďŹ no a tardi e le case possono rimanere abbandonate perchĂŠ i proprietari sono partiti
per le vacanze. “In estrema sintesi – spiega il vicesindaco di San Zeno, Omar Bertelli (nella foto) – verrĂ introdotto un servizio straordinario nelle notti estive. Un’attivitĂ che potrĂ fungere anche da supporto a manifestazioni particolari e che amplierĂ in maniera concreta la copertura del nostro territorio. Ăˆ una risposta efďŹ cace alle istanze della gente che ci chiede sicurezza e di fare tutto il possibile per prevenire tutti quegli episodi che la possono mettere in pericoloâ€?.
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e farmacie vanno sempre piĂš incontro alle esigenze dei cittadini con il nuovo servizio Cup 2, il Centro unico di prenotazione servizi sanitari privati. Il nuovo servizio attivato da Federfarma Brescia permette ai cittadini di prenotare direttamente, nelle 333 farmacie bresciane aderenti, servizi sanitari erogati in forma privata a domicilio. Grazie ad accordi stipulati con centri infermieristici iscritti all’Ipasvi e laboratori di analisi, le farmacie saranno in grado di offrire ai cittadini di Brescia e provincia una serie di servizi a cui accedere a prezzi agevolati e in tempi brevissimi. “Con questo servizio − afferma Clara Mottinelli, presidente di Atf Federfarma − potrĂ essere richiesta un’assistenza infermieristica completa, che va per esempio dai cicli iniettivi all’assistenza notturna, in ogni caso tutte le esigenze e le richieste di cui una famiglia o un cittadino può aver bisogno. Questa convenzione inoltre ha permesso di calmierare i prezzi, con il risulatto di una copertura a 360 gradiâ€?. Non piĂš solo farmaci da banco, quindi, la farmacia diventa sempre piĂš un’erogazione di servizi che evita alle persone code e disagi legati alle prenotazioni.
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ca online e nel concreto il cittadino che voglia avvalersi di tale servizio può chiedere un preventivo al proprio farmacista, che provvederĂ a mettersi in contatto con il centro infermieristico piĂš vicino. “Il farmacista − prosegue la dottoressa Mottinelli − ha un ruolo importante nel mettere in contatto domanda e offerta e un punto di riferimento sul territorio per quello che riguarda la prevenzione e l’assistenza. Questo però è solo l’inizio del progetto: in futuro prevediamo di mettere in funzione altri servizi in collaborazione con altri professionisti perchĂŠ oggi la crisi economica e la razionalizzazione delle risorse impongono di lavorare sulla prevenzioneâ€?. Un vantaggio per i cittadini giĂ a partire da questa stagione “che quindi avranno un punto di riferimento vicino, sempre aperto e facile da raggiungere a cui rivolgersi per dare risposta alle piĂš diverse esigenze di salute. Sono certa che il servizio sarĂ apprezzato specialmente in questo periodo estivo dalle famiglie che hanno in carico anziani e persone fragili: finalmente potranno recarsi in farmacia non soltanto per un farmaco o per un consiglio professionale, ma anche per prenotare un servizio di assistenza domiciliareâ€?.
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•‘”‡ŽŽƒ ƒ ‡•–ƒ †‡ŽŽ‘ •’‘”–‹˜‘ Milletrecento persone, nella serata inaugurale oltre 2.500 ingressi nel week end ogni sera tavolate ricche, cucina tipica, cocktail bar, bancarelle e musica: non delude la festa dello sportivo di Isorella, alla 19Ć… edizione. “Viene gente da tutto il Nord, dal Veneto, dall’Emilia e naturalmente dalla provincia di Bresciaâ€? dice Guidi, presidente dell’Associazione sportiva Isorella, organizzatrice dell’evento. e ringrazia il Comune
‡”Ž‹Â?‰‘ —Ž ’ƒŽ…‘ ‹ Â?—•‹…‹•–‹ †‡Ž ’ƒ‡•‡ per aver concesso lo spazio. La festa è nata per accompagnare la fine del campionato ed aiutare la locale squadra di calcio ma quest’anno c’è un motivo in piĂš per festeggiare: la prima squadra è passata in Promozione. “In un paese piccolo come questo − dice Beretta, presidente dell’Asd Bassa bresciana − lo sport è uno strumento fondamentale per insegnare la disciplina ai ragazziâ€?. E Isorella conta ben 350 giovani calciatori.
Il punto, cioè il progetto adolescenti del Comune di Berlingo gestito dalla Cooperativa “La Nuvola nel Saccoâ€? di Brescia, presenta la 14Ć… edizione di “Festivalâ€?, l’appuntamento musicale con i cantanti e i musicisti di Berlingo e dintorni. La manifestazione si terrĂ nel piazzale antistante il municipio di Berlingo nella serata di sabato 21 Luglio a partire dalle ore 20.45, l’ingresso sarĂ libero e gratuito. La manifestazione vedrĂ la partecipazione di numerosi
cantanti della zona accompagnati da una band dal vivo, per un totale di 12 canzoni in gara con un repertorio che va da Arisa ai Nickelback, da Mina a Pink, dai grandi classici della musica a canzoni completamente inedite, per una serata all’aperto di bella musica con i ragazzi di “Punto�. Al termine della serata verranno assegnati il premio al vincitore del Festival e il premio della critica, con il voto di un’apposita giuria. Per informazioni: www.puntoberlingo.it.
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e vibrazioni che si ripercutono su tutto il presbiterio, i calcinacci e gli stucchi (in qualche caso anche teste di putti decorativi) trovati spesso sul pavimento dopo essersi staccati dal soffitto: sono questi solo alcuni dei disagi che la parrocchiale di Orzivecchi deve subire a causa dell’intenso traffico che passa sulla statale 235, su cui la chiesa stessa si affaccia. “GiĂ lo scorso anno − racconta il parroco don Franco Cavalli − ho dovuto far intervenire i restauratori, ma la situazione non cambierĂ finchĂŠ non si risolve il problema del traffico. Senza contare che la facciata della chiesa è retta da una gabbia metallica realizzata negli anni Sessanta che le impedisce di inclinarsi verso la strada. GiĂ allora l’intervento fu fatto a causa del traffico, ma se si continua cosĂŹ non so se basterĂ o bisognerĂ nuovamente metterci mano. Inoltre qui la gente quando deve uscire dalla chiesa, rischia continuamente di essere investita, è pochissimo lo spazio tra la strada e i gradini e troppe le auto e i camion che passanoâ€?. Molteplici problemi, quindi, che si estendono anche all’ambito della salute: “Mi piacerebbe − prosegue don Cavalli − che misurassero i livelli di smog lungo la via principale, che certamente non sono nella mediaâ€?. La causa di tutto, com’è stato detto, è il traffico che passa dal centro cittadino: due anni fa la circonvallazione che avrebbe dovuto deviar-
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è giusto che rimanga incompiuta un’opera cosĂŹ importante per il paeseâ€?. L’opinione del parroco è condivisa da molti in paese e nei giorni scorsi sono comparsi diversi cartelli che chiedevano la riapertura della strada o lamentavano le lungaggini in cui questa vicenda si è arenata (“50 anni per pensarla, 100 per costruirlaâ€?). Pochi giorni fa il Comune ha chiesto via lettera delucidazioni sui tempi che avrĂ la vicenda, non avendo però ricevuto nel frattempo una risposta. Bisogna quindi fare i conti con l’impazienza che aumenta sempre piĂš, come del resto ha dichiarato anche don Franco: “Se la situazione non vien sbloccata entro poco tempo,
siamo pronti a mettere in atto anche azioni dimostrative come il blocco in qualche occasione del traffico. Porteremo in strada trattori e altri mezzi per farci ascoltare, se necessario, perchÊ cosÏ non si può andare avanti�.
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7RUQD OR VSLHGR GD *XLQQHVV GHL SULPDWL Nel 2007, la prima edizione, entrò nel Guinness dei primati, per poi proseguire con novitĂ collaterali come la presenza della Coppa del mondo (nel 2008), di una gigantesca mongolďŹ era (nel 2009) e della ruota panoramica (nel 2011) che anche quest’anno servirĂ per rendere ecologica la manifestazione. Ăˆ lo spiedo di Borgosotto, in programma domenica 22 luglio a partire dalle 19,30. La parrocchia e il Centro sportivo oratorio di Bor-
gosotto hanno messo in moto oltre 300 volontari impegnati a cucinare 15 quintali di carne, da servire poi ai 3000 commensali disposti su oltre 800 metri di tavoli disposti lungo le vie della frazione: l’intero ricavato sarĂ destinato alle necessitĂ parrocchiali. Tanti sono anche gli appuntamenti collaterali allo spiedo: giĂ dalle 11, infatti, appassionati di cavalli e pony potranno divertirsi con “Il battesimo della sellaâ€? presso il campo sportivo.
Un’altra novità interessante riguarda la Rassegna provinciale dello spiedo, evento che, dalle 14, vedrà in gara cuochi provenienti da diversi paesi del Bresciano. Anche l’arte avrà il suo spazio con l’esposizione di opere della pittrice Roberta Marchini aperta dalle 14.30 alle 18.30 in vicolo Moreni. Al termine della cena, alla Pieve di San Pancrazio alle ore 22, si terrà un concerto del coro La Faita di Gavardo: per l’occasione i vicoli che portano da
Borgosotto al colle saranno illuminati da 300 ďŹ accole per ricordare il numero di anni dalla costruzione della chiesa parrocchiale; è previsto anche un bus navetta gratuito in partenza da via Arzaga per la Pieve. Presso il campo sportivo, invece, in serata ballo liscio con esibizione di Boogie Woogie della scuola di danza “Vivi il balloâ€?. Per ulteriori informazioni o per prenotare si possono chiamare i seguenti numeri: 333/3904153 oppure 030/961433.
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‘––‘Ž‡Â?‰‘ ”‡ ‰‹‘”Â?‹ †‹ ˆ‡•–ƒ ’‡” Žƒ ƒ†‘Â?Â?ƒ †‡Ž ƒ”Â?‡Ž‘ Gottolengo si prepara a festeggiare la solennitĂ della Beata Vergine Maria del monte Carmelo. La statua che rappresenta la Vergine del Carmine seduta col Bambino (nella foto) sulle ginocchia da secoli è soggetto di venerazione in paese. Ogni anno, infatti, il prezioso simulacro viene trasportato dalla chiesa di S. Girolamo alla parrocchiale con processione solenne e riportato, sempre in processione, il lunedĂŹ.
Ăˆ una ricorrenza che continua ad essere sentita a Gottolengo come appuntamento per chi non è partito per le vacanze. La celebrazione religiosa del sabato sera, che inaugura la solennitĂ , riunisce sempre un buon numero di fedeli e quest’anno sarĂ presieduta da don Gino Porta, curato a Gottolengo dal 1952 al 1960, nel 60° di ordinazione sacerdotale. La devozione alla Madonna del monte Carmelo è stata tramandata dai padri
Carmelitani, che dalla ďŹ ne del Quattrocento ďŹ no alla ďŹ ne del Settecento, hanno arricchito spiritualmente, con la loro presenza nel convento di San Girolamo, la comunitĂ . Il messaggio di questa solennitĂ non è il folklore che la circonda, ma l’annuncio del perdono: questa festa, infatti, era chiamata festa dell’indulgenza e festa del perdono, la quale era seguita il lunedĂŹ da una appendice di festa civile chiamata “l’indulgenzinaâ€?.
Un importante momento di questa ricorrenza, inoltre, è costituito dalla Fiera, una visita alla quale diventa quasi un appuntamento imprescindibile, anche perchÊ lÏ si possono incontrare persone che da tempo non si vedeva. La manifestazione si chiuderà quindi lunedÏ 22 luglio quando, dopo la Messa e la processione che riporterà la statua della Madonna in convento, verranno consegnati gli scapolari, segno di devozione alla Vergine del Carmelo.
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l mercatino del libro usato a Manerbio è nato nel 2005, come semplice scambio di libri scolastici tra genitori, ma l’iniziativa ha subito avuto successo e, dopo aver coinvolto ulteriori famiglie, è stato riconosciuto anche dal Comune, che ha messo a disposizione la ex sala consigliare per il deposito dei manuali e tre computer per la raccolta dei dati. Il “Comitato genitori per il mercatino del libro usatoâ€? si è costituito quest’anno per la settima volta, a maggio, e durerĂ per il tempo strettamente necessario allo scambio dei libri: sono 15 i genitori che figurano nell’atto costitutivo 2012, ma naturalmente numero e nomi cambiano di anno in anno visto che i figli crescono, vanno all’UniversitĂ e col tempo non hanno piĂš esigenza di testi scolastici. Per partecipare ed usufruire del servizio basta rivolgersi all’Ufficio cultura ovvero visitare la sala mostre del Comune durante una delle serate dedicate al ritiro dei libri o alla vendita (23-24-26 luglio, 20-21 agosto) dalle 20.30 alle 22. I manuali sono quelli indicati sul sito comunale, per gli istituti scolastici del luogo, scuole medie e istituti superiori. I testi, ritirati e messi in deposito, vengono alienati al 50% del prezzo di copertina, oppure riconsegnati al proprieta-
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va integralmente al proprietario del libro venduto. A Manerbio, il servizio di compravendita dell’usato è effettuato però anche da alcune librerie, per conto proprio: ‘Tomasoni’, ‘Quarto Stato’ e ‘All’ombra del Baobab’ che effettueranno pure uno sconto del 15% per chi acquista l’usato. Insomma, se come si dice, la necessitĂ aguzza l’ingegno, la comunitĂ manerbiese fa scuola nel trovare soluzioni anti-crisi. “All’inizio erano poche le famiglie che usufruivano del servizio – dice la titolare della libreria ‘Quarto stato’ – poi c’è stato un netto incremento nella vendita di usato.â€? Ăˆ soddisfatto il sindaco di Manerbio Cesare Meletti, per l’operositĂ dei proprio concittadini, e commenta “In periodi di crisi ci sono forti energie che se ben convogliate possono sopperire alle difficoltĂ ed anzi migliorare la qualitĂ della vita. Pochi giorni fa – aggiunge – alcuni genitori di bambini frequentanti la scuola materna si sono anche resi volontari per la sistemazione dell’istituto, ognuno metterĂ a disposizione le proprie abilitĂ â€œ. Sfrutteranno il periodo di chiusura estiva per effettuare, senza disagi, i piccoli lavori di imbiancatura o le riparazioni ed il Comune penserĂ solo al coordinamento, alla sicurezza ed alla fornitura del materiale.
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minuti e i Vigili volontari di Edolo, Ponte di Legno, Vezza d’Oglio, TemĂš e Vione piĂš volte hanno denunciato il disservizio. Un veicolo dotato di un serbatoio idrico di almeno 4000 litri costa attualmente circa 230mila euro e coi tempi che corrono non si tratta di bruscolini. L’idea degli amministratori locali dei Comuni di Cedegolo, Paisco-Loveno, Malonno, Sonico, Edolo, Corteno Golgi e Monno è quella di consorziarsi per affrontare la spesa. “La richiesta dei Vigili del fuoco non cadrĂ nel vuoto.
-- ha spiegato il sindaco di Edolo Vittorio Marniga -- Stiamo studiando un piano pluriennale di finanziamento e unendo le forze metteremo a disposizione la somma necessaria pur ragguardevole�. Nell’arco di pochi mesi il distaccamento dei Vigili del fuoco volontari di Edolo dovrebbe disporre della nuova autobotte, a servizio di tutto il territorio da Capo di Ponte in su. L’impegno da parte degli amministratori è stato messo nero su bianco in un recente incontro in municipio a Edolo, alla presenza dei sindaci,
alcuni consorziati nell’Unione delle Alpi orobie bresciane, dei responsabili provinciali dei Vigili del fuoco nonchÊ dei volontari. Questi ultimi hanno avuto modo di illustrare la situazione e i disservizi, avanzando la richiesta di collaborazione a motivo dell’endemica penuria di finanziamenti che riguarda il Corpo, aggravata dalla crisi attuale. Si attende a breve, quindi, l’entrata in servizio del nuovo mezzo a supporto, quando necessario, dell’autopompa di primo intervento. (g.c.)
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’ Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Lombardia ha deciso di potenziare la sede di Darfo Boario Terme accreditandola del titolo, delle funzioni e dell’organico di “Distretto dell’Arpa di Vallecamonicaâ€?. Per fare questo sono stati chiusi alcuni uffici periferici giudicati poco funzionali, tra cui Salò, Chiari e Leno, mentre alla Vallecamonica è stato assegnato un organico maggiore, dagli attuali otto tecnici fino al numero totale di 14 a breve (due sono giĂ operativi dall’1 luglio). La sede di Darfo Boario Terme, posta nell’ex-convento di via Quarteroni da oggi diventa dunque indipendente sul piano tecnico e funzionale dalla sede provinciale. Il successo di questo risultato, hanno dichiarato il direttore generale dell’Arpa Lombardia Umberto Benezzoli ed il direttore generale del Dipartimento dell’Arpa Brescia Giulio Sesana, deve essere ascritto all’impegno dell’ing. Umberto Cassio, direttore della struttura di Darfo, che ha lavorato d’intesa con Francesco Abondio, sindaco uscente di Darfo e attuale presidente della Conferenza dei sindaci dell’Asl
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dell’Arpa, che si configura come un mini-dipartimento, sarà totalmente autosufficiente per procedure, pratiche, verifiche, esami e quant’altro di competenza, senza dover ricorrere a strutture provinciali o regionali. La legge regionale del 14 agosto 1999, istitutiva dell’Agenzia regionale per l’ambiente della Regione Lombardia, ha in sÊ tutte le caratteristiche che possono dare risposte immediate ai cittadini, partendo dalle esigenze della pubbliche amministrazioni. L’aver accorpato le funzioni in un territorio omogeneo, ma lontano dai grandi centri urbani, quale è la Vallecamonica, è un segnale importante di rispetto delle norme e soprattutto di reale democrazia nella distribuzione dei servizi alla popolazione. Grande dunque anche la soddisfazione in Vallecamonica per questo servizio di fondamentale importanza.
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,Q FDPPLQR WUD L OXRJKL GHOOD *UDQGH JXHUUD Si terrà il prossimo fine settimana il 49° pellegrinaggio solenne degli alpini di Valle Camonica e del Trentino in Adamello, dedicato al capitano Arnaldo Berni, l’alpino sepolto nei ghiacci: sarà senz’altro un pellegrinaggio carico di significati, che si svolgerà tra il 27 ed il 29 di luglio sul massiccio dell’Adamello, prima di tutto, come detto, per il ricordo del giovane capitano degli Alpini Arnaldo Berni, rimasto sepolto sotto i ghiacci dell’Adamello, dove tutt’ora riposa assieme ai suoi soldati. La manifestazione è stata ufficialmente inserita nel programma degli eventi che Provincia di Trento e la Fondazione museo storico del Trentino, unitamente a molte altre associazioni ed enti, tra le quali figura anche l’Ana, sta calendarizzando in vista del prossimo centenario dallo scoppio della Grande guerra. Il luogo prescelto per la cerimonia di sabato 28 luglio è la località Pian della Vegaia (nella foto), un ampio terrazzo panoramico a quota 1950 metri in Val del Monte (laterale della Val di Peio), carat-
terizzato dalle ancora evidenti trincee militari e posto nel mezzo di un noto itinerario storico di circa nove chilometri. Questo percorso, realizzato dal Parco nazionale dello Stelvio, è illustrato con tabelle informative in lingua italiana, inglese e tedesca e richiede circa quattro ore di cammino con un dislivello di 440 metri. In occasione del pellegrinaggio, il Parco dovrebbe completare ulteriormente tale percorso, pulendo e ripristinando camminamenti, grotte e trincee. Il momento culmine dell’evento sarà la S. Messa celebrata sabato 28 luglio alle 11 dall’arcivescovo Luigi Bressan proprio presso Pian della Vegaia. Il luogo della cerimonia è raggiungibile in un’ora e mezzo di cammino, in ogni caso è stato organizzato un servizio di trasporto con mezzi fuoristrada.
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S.Fiorano (Cedegolo)-Robbia (Svizzera) capace di importare 1050 MW d’oltreconďŹ ne. L’impatto ambientale era stato pesante: 46 km di linea dell’alta tensione a 380 kV. In cambio i Comuni avevano ottenuto che venissero demoliti ed eventualmente interrati 91 km di elettrodotti costruiti nei decenni precedenti. Ad oggi è stato completato lo smantellamento di quattro linee locali (San FioranoSellero; San Fiorano-Cedegolo; Edolo-Sonico; Edolo-TemĂš) per
18 km totali con relativi 71 tralicci, mentre entro settembre sarĂ la volta di altri 16 km e 67 tralicci sul tratto Cedegolo-Sonico. Restano da trasformare i segmenti TemĂšTonale, Sonico-Cedegolo, EdoloForno Allione e Forno Allione Cedegolo. Il riassetto della rete elettrica aerea è stato avviato nel 2007 e procede in accordo con Comuni e ComunitĂ Montana. Alla ďŹ ne saranno circa 350 i tralicci che libereranno il territorio di 12 Comuni (alcuni anche in Valtellina
e Trentino), eliminando la servitĂš da elettrodotto su 330 ettari di terreno. E’ ovvio che le linee smantellate non scompaiono. Vengono semplicemente interrate e anche in questo caso le conseguenze ambientali non sono sempre lievi. Tuttavia, gli amministratori guardano in modo positivo la riconversione delle linee sia per la possibilitĂ di sfruttare per l’ediďŹ cazione aree altrimenti bloccate, sia per il miglioramento a livello paesaggistico. (g.c.)
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nche per quest’anno torna “Archeoweek-Festival della Preistoriaâ€?, giunto ormai alla sua 4Ć… edizione. L’iniziativa è nata nel 2009 con l’intento di valorizzare il patrimonio di arte rupestre sul territorio camuno, divulgarne il valore e promuoverne la capacitĂ di attrazione culturale e turistica. L’edizione di quest’anno dedicata alla riscoperta del paesaggio che ci circonda, quasi che l’arte e la bellezza di cui la Valle Camonica è ricca diventassero la chiave di lettura attraverso cui fare ritorno alle proprie radici piĂš autentiche, alla piĂš pura essenza di un’intera comunitĂ . Esigenza quanto mai contingente in tempi di crisi e incertezze che molto spesso minano e compromettono le relazioni sociali e personali. Gli sguardi privilegiati di questa prima parte di Archeoweek 2012 saranno quelli di due grandi artisti: Lucilla Giagnoni che si esibirĂ con
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il suo “Paesaggi, segni e visioniâ€? il 27 luglio alla Rocca di Mu, nel sito recentemente oggetto di recupero da parte del Comune di Edolo. Il 29 luglio nel prato della Piana di Pescarzo, Marco Paolini farĂ ritorno in Valle Camonica con “Par Vardarâ€?, antologia errabonda del peregrinare dei poeti attraverso i luoghi, i differenti paesaggi, ma anche attraverso i meandri della lingua e dei dialetti, per tornare, a volte anche con fatica e disillusione, alle proprie radici. Nella sezione autunnale di Archeoweek, poi, saranno i giovani i protagonisti nella lettura e nella scrittura del paesaggio. E giovani camuni in particolare, a testimonianza della maturata coscienza di essere possessori di un patrimonio apprezzato dal mondo, patrimonio la cui tutela e la cui valorizzazione consapevole verranno canalizzate dagli strumenti della contemporaneitĂ . L’azione territoriale che coinvolgerĂ molti dei Comuni del Gruppo istituzionale di coordinamento del sito unesco “Arte rupestre della Valle Camonicaâ€?, è in via di definizione.
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una rotatoria che regolerà il flusso automobilistico tra via Mazzini, via Marconi e via Rosaghe. Il nuovo rondò sorgerà davanti all’ex sede della Croce Bianca, un incrocio pericoloso per tutti gli utenti della strada. Infatti per chi proveniva dalla frazione di Piatucco e voleva svoltare per proseguire fino in via Roma la visuale era limitata. Altro disagio risolto dalla nuova rotatoria riguarda anche quegli utenti che desiderano andare in via Rosaghe e che adesso non dovranno invadere
l’altra corsia per svoltare. D’ora in poi gli automobilisti valgobbini dovranno abituarsi alla rotatoria, che dopo le sperimentazioni in questi mesi estivi verrà resa definitiva tra settembre e ottobre. Ma come dovranno comportarsi adesso i valgobbini? Chi arriva da via Mazzini può proseguire verso via Marconi e con il diritto di precedenza verso via Roma, mentre per svoltare in via Rosaghe sarà necessario girare lungo la rotatoria e poi scendere. Ma le novità non
finiscono qui, perchÊ l’assessore Mario Salvinelli ha voluto intervenire modificando lo svincolo tra via San Filippo e via Gnutti. Per evitare ingorghi è previsto, con il nuovo intervento, che chi arriva da San Sebastiano non potrà piÚ svoltare per recarsi in via Gnutti e per farlo dovrà prima percorre il rondò posto tra via San Filippo e via Verginella. Due interventi che semplificheranno la vita degli automobilisti e motociclisti della Valle del Gobbia. (al.andr.)
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uando si parla di povertĂ non dobbiamo pensare solo ai paesi del Terzo Mondo. Con la crisi economica che avanza imperterrita, i dati Istat sottolineano che nel nostro Paese le famiglie che superano la soglia della povertĂ relativa sono salite all’ 11,1%. Molti nuclei famigliari sono spesso costretti a chiedere mutui per sopravvivere. Ed ecco che oltre ai prestiti bancari c’è un altro sistema basato sulla fiducia e solidarietĂ : il microcredito sociale. “Sfruttare la crisi per aumentare i rapporti e il legame con le persone in difficoltĂ â€?. Ăˆ cosi che Giorgio Cotelli, direttore della Caritas diocesana di Brescia, ha aperto la conferenza stampa con la quale è stato presentato ufficialmente il Progetto Microcredito, che vedrĂ la collaborazione tra Caritas e Comune. Ma che cos’è il microcredito? Ăˆ quel sistema che vuole coinvolgere i soggetti non bancabili, cioè quelle famiglie che a causa di un imprevisto (ad esempio una spesa medica) hanno bisogno di un aiuto finanziario e non possono avvalersi di un finanziamento bancario, fornendo un percorso di accompagnamento
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tas lumezzanese e l’amministrazione comunale valgobbina hanno voluto aderire con entusiasmo. L’amministrazione rappresentata dall’assessore Pasotti ha voluto stanziare 10mila euro ai quali verranno sommati i 3500 messi a disposizione dalle sette parrocchie della Valgobbia; 13.500 euro che saranno poi triplicati in seguito agli accordi presi con il Credito Cooperativo di Brescia. Le famiglie che accederanno al microcredito potranno beneficiare di un prestito che va dai 500 ai 3000 euro rimborsabili in 36 mesi al tasso dell’1%. Chi fruirà del servizio sarà accompagnato in un percorso ad hoc nel quale specialisti aiuteranno le famiglie a creare un budget e a educarsi alla sobrietà . A livello diocesano sempre piÚ persone si sono appellate al Microcredito, per un totale di 808.000 euro erogati su 1.728.892 euro a disposizione.
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&RQRVFHUH OH HUEH JUD]LH D XQ EDOFRQH La Valtrompia si è arricchita di un’altra eccellenza che va ad affiancarsi ai personaggi, luoghi e siti museali giĂ degni di nota. Da poco tempo infatti è stato inaugurato un singolare ed originale “balcone didatticoâ€? a Bovegno Piano, in via Indipendenza 34, nella casa dove risiedeva l’erboraio Carlo Cibaldi (nella prima edizione del suo “Testamento di un erboraioâ€? si legge la presentazione di Natalia Ginzburg; sul solaio faceva seccare le erbe medicinali prima di portarle a Brescia alle varie farmacie) nonno del poeta Aldo Cibaldi, che da piccolo, fra quelle mura, elevò i primi acerbi versi. Il nastro è stato tagliato da Giuseppe Paitoni – un’autoritĂ nel campo erboristico e micologico e che presto pubblicherĂ un suo originale libro sulle erbe – proprietario della storica dimora, affiancato da amici e dal console onorario dell’Arcipelago Inglese di Guernsey, Judith Finetti. In 40 metri quadrati Paiotni ha raccolto 108 erbe spontanee, pronte per essere riconosciute e degustate. Ci sono quelle di uso comune come la borragine e la calendula, la cicoria e la malva, oltre a melissa, menta, origano e molte altre. ma anche quelle medicinali, da usare con
cautela, come la belladonna, l’aconito e la digitale. La visita guidata, utile soprattutto a scolaresche, anziani e disabili, potrĂ essere concordata anche con l’associazione Scoprivaltrompia, nata per valorizzare la valle e che giĂ promuove e coordina eventi e visite ai vari siti museali. Ma è anche possibile partecipare ad una delle “Passeggiate per erbeâ€? lungo i sentieri di Bovegno che Paitoni da diversi anni organizza. Nell’occasione dell’inaugurazione si è saliti fino al Maniva: in localitĂ Sari dove il pittore Eugenio Busi ha offerto un’abbondante merenda a base di prodotti locali, poichĂŠ la Valtrompia oltre che vero scrigno botanico, offre anche ottimi prodotti tipici che ben si sposano, nel piatto, con le spontanee verzure. (g.b.)
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cittadinanza “a mettere in pratica tutte le difese passive: chiudere le ďŹ nestre e abbassare le tapparelle, contattare subito le centrali operative delle forze dell’ordine e della polizia locale e segnalare la presenza di soggetti strani.â€? Per rendere piĂš sicura la Valtrompia è stato sottoscritto dai cinque Comuni piĂš grandi della Valle (Lumezzane, Gardone V.T., Sarezzo, Villa Carcina e Concesio), dalla Prefettura e dalla Provincia un “Patto per la sicurezza della Valtrompiaâ€?. Un accordo che
prevede l’intensiďŹ cazione degli interventi e la partecipazione delle varie Forze dell’Ordine. Il Patto prevede inoltre che i vari organi di polizia locale dei Comuni che hanno sottoscritto l’accordo svolgano servizi con scambio reciproco di mezzi e personale. Al tavolo è stato raggiunto l’accordo attraverso il quale verranno dati in comodato d’uso varie strumentazioni tecnologiche per garantire un miglior usso d’informazioni e operativitĂ . La Prefettura inoltre ha
messo ha disposizione 23 uomini da spostare sul territorio, mentre la Regione destinerĂ fondi ai Comuni aderenti al Patto. L’assessore Alemanno ha poi dichiarato che “i servizi sono stati intensiďŹ cati ed ai normali controlli si andranno ad aggiungere ben otto servizi speciali in collaborazione con gli altri organi delle Forze dell’Ordineâ€?. Il patto prevede anche la prevenzione degli incidenti stradali e per questo aumenteranno i controlli con autovelox ed etilometri. (al.andr.)
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i avvicinano le ferie: l’Alta Valtrompia insieme alla bellezza e al fresco dei suoi monti offre fino a settembre tante occasioni di ritrovare il gusto di stare assieme delle feste paesane, nella riscoperta anche di tradizioni religiose e cultura secolare. Quest’anno, oltre ai programmi dei singoli paesi, c’è l’iniziativa promossa dalla ComunitĂ montana di Valle Trompia e Gal GĂślem denominata “Alla scoperta della Via del ferro con il menĂš del minatoreâ€?: un itinerario culturale e gastronomico attraverso i siti del sistema museale (miniera S. Aloisio Collio, miniera Marzoli Pezzaze, forno Fusorio Tavernole, musei i Magli di Sarezzo e Borgo del Maglio di Ome, museo delle Armi e tradizione armiera di Gardone ValTrompia) straordinari nella loro varietĂ e offerta. Vi aderiscono una quarantina di ristoratori della zona: fino al 31 agosto, presentandosi, anche in data diversa dall’emissione, col biglietto di ingresso ricevuto in uno dei locali con apposita vetrofania esposta (l’elenco è sul sito http://cultura.valletrompia.it) si avrĂ avranno pranzo o cena con piatti tipici a 15 euro. Venendo ai singoli paesi a Pezzaze dal 25 al 29 luglio viene riproposta al piazzale Stese la classica
‹ŽŽƒ ƒ”…‹Â?ƒ ˜‡Â?–‹ †‡Ž Dz Š‹‘•…‘dz Il Chiosco solidale, frutto della collaborazione fra il Comune di Villa Carcina e le Cooperative sociali Karibu e Il Ponte, oltre a numerose altre realtĂ locali di volontariato, ospita per l’estate numerosi eventi e proposte: per i giovani ospiterĂ l’associazione Oltreverso tutti i lunedĂŹ sera dalle 19 alle 23 per passare serate in allegria con animazione e giochi per tutti i gusti. Per i bambini, invece, il martedĂŹ, dalle 16 alle 18, si anima per accoglierli insieme alle loro famiglie: la Biblioteca comunale propone, infatti, letture animate e laboratori creativi per i bambini dai 3 ai 10 anni, in programma il 24 luglio con “Vola vola‌ pesciolinoâ€?. Il nido “Il Pulcinoâ€? propone per i piccolissimi un pomeriggio di animazione in programma per sabato 28 luglio dalle 15.30 alle 17, mentre per gli adulti l’appuntamento è giovedĂŹ 26 luglio, dalle 16 alle 18, quando si ballerĂ con i “Come som bĂšâ€?.
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ci saranno le premiazioni del Palio della montagna. L’11 e 12 agosto è in programma la classica Festa del formaggio e dal 31 al 2 settembre la Sagra del fungo. A Bovegno, dopo la festa dell’oratorio dal 19 al 23 luglio, spicca il Torneo Nazionale dell’Asd Tennis Bovegno ritornato “open maschileâ€? organizzato sui campi in Pineta dal 4 al 12 agosto. Da non dimenticare le feste mariane quest’anno dal 6 al 17 agosto con le tre processioni con la statua della Madonna della Misericordia da S.Rocco alla parrocchiale (6 agosto), da qui a Piano
(11 agosto) e al santuario il 17. In mezzo, il 15 agosto, la grande festa civile dell’Anpi in ricordo del 68° della strage nazifascista del 15 agosto 1944 che vide monsignor Francesco Bertoli prodigarsi perchĂŠ il paese non fosse bruciato. Il 19 agosto in piazza piatti nostrani con “Bovegno con gustoâ€?. Inoltre si susseguono fino al 24 agosto le mostre di pittura alla Torre romana curate dalla Fondazione CanossiCibaldi. A Collio numerose sono le occasioni di intrattenimento offerte: da citare dal 4 al 5 agosto la Festa della Protezione civile; dall’8 al 14 agosto le gare (Coppie sorteggiate e Lui e Lei) al Bocciodromo NaanĂŹ; l’8 agosto, nel capoluogo, la festa gastronomica “Sapori in Piazzaâ€?; il 15 agosto l’originale gara dei tagliaboschi delle diverse contrade. A Lodrino due gli avvenimenti importanti: dal 3 al 5 agosto la festa degli alpini delle valli bresciane in Pineta e dal 14 al 16 agosto la sagra di S. Rocco a Invico. A Marmentino la Festa dell’estate al centro sportivo organizzata dalla Polisportiva dal 10 al 16 agosto. A Irma l’11 agosto il Gir delle malghe. Infine l’“Agosto pezzoreseâ€?: dal 4 al 18 agosto serate gastronomiche, musica, tombolata, il culmine si avrĂ il 15 con la antica processione di S. Michele.
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condivisi con Ant e si rivolge ai pazienti terminali che necessitano di assistenza e cure per il controllo dei sintomi ďŹ sici e psicoemozionali e per il mantenimento della miglior qualitĂ di vita possibile. Ai pazienti viene garantita una presa in carico globale dal punto di vista assistenziale e psicologico con un’attenzione particolare anche ai familiari. Con l’ospedalizzazione domiciliare il paziente può rimanere nella propria abitazione, con i propri cari, ed essere assistito con terapia
del dolore e supporto nutrizionale adeguati. L’attenzione è quindi focalizzata sulla qualità di vita del paziente. Il passaggio a questo tipo di assistenza viene deciso dal personale medico dell’Unità operativa cure palliative di Gavardo, diretta dal dottor Maurizio De Giuli. Per attuare il servizio Ant mette a disposizione un’Êquipe multidisciplinare composta da medici e infermieri che può essere integrata, a seconda delle necessità ,
con altri operatori quali psicologo, assistente sociale, ďŹ sioterapista, volontari e personale religioso. La collaborazione ha permesso di allargare le zone di assistenza – che copriva inizialmente i Comuni di Gavardo, Paitone, Prevalle, Salò, Roè Volciano e Villanuova sul Clisi – per estenderli a Puegnago, Vobarno, Calvagese, Muscoline e Serle. Dopo la prima fase di consolidamento del progetto si intende ampliare il servizio anche agli altri Comuni del Distretto Alto Garda e Valle Sabbia.
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l Garda offre un diffuso patrimonio museale che consente diverse chiavi di lettura. Scegliamo quella che all’aspetto museale intrinseco abbina quel concetto di museo a cielo aperto o ‘ecomuseo’ tanto caro al turista moderno e dove natura, cultura, storia e tradizioni diventano attori primari, risorse d’eccellenza meritevoli di tutela e valorizzazione in quanto riconosciute ed apprezzate dalla comunitĂ locale alla quale appartengono. Nel basso lago, l’inconfondibile sagoma della Rocca di Manerba invita a inerpicarsi sui suoi sentieri e raggiungere la cima per godere di una visione panoramica davvero unica, con l’isola del Garda in primo piano e le montagne del Baldo come sfondo. Prima di raggiungere la sommitĂ incontriamo l’edificio che ospita il “Parco archeologico-naturalisticoâ€?. La struttura è caratterizzata da un’ampia vetrata che enfatizza lo stretto collegamento del complesso con il paesaggio circostante. All’interno il percorso espositivo si sviluppa su due livelli e valorizza contestualmente le realtĂ archeologiche e gli aspetti paesaggistici e naturalistici del territorio, sottolineando come il Parco della Rocca sia di fatto il vero “Museoâ€?, mentre il Centro visitatori ne costituisca l’ingresso e il luogo di approfondimento di potenzialitĂ e tematiche.
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Cartiere�, lo straordinario patrimonio d’archeologia industriale conservato in quella che è stata la culla dell’industria cartaria italiana e che, fino al Novecento, ha rappresentato il centro della vita economica e sociale dell’intera comunità locale. L’ingresso si trova nei pressi dell’antica contrada Ponte a Toscolano. Giunti al bivio per Gaino si imbocca la strada sulla sinistra. Il sito ha conservato imponenti testimonianze del suo passato industriale inserite entro un ambiente che appare in suggestivo contrasto con quello della Riviera. Chi lavorava nelle cartiere viveva al loro interno o in edifici limitrofi: abitazioni, orti, sentieri, campi terrazzati, sapienti sistemi di canalizzazione delle acque la caratterizzarono fino al 1962 quando anche l’ultima cartiera cessò definitivamente la propria attività . A partire dal 2001 un gruppo di volontari dell’Associazione lavoratori anziani della Cartiera di Toscolano diede vita al recupero dell’intero complesso che portò alla realizzazione del Centro di eccellenza all’interno del quale si possono ripercorrere le tappe della storia della produzione cartaria. Nel 2008 la Valle, insieme a tutto il territorio comunale, ha ottenuto dalla Regione il riconoscimento di Ecomuseo, grazie alle sue peculiarità naturalistiche, storiche, archeologiche e culturali.
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Informazioni utili per programmare una visita. Il Parco archeologiconaturalistico della Rocca di Manerba è aperto nei seguenti giorni e orari: da aprile a settembre, tutti i giorni dalle 10 alle 20; da ottobre a marzo, da lunedÏ a mercoledÏ su prenotazione e da giovedÏ a domenica dalle 10 alle 18. Per informazioni: www.parcoroccamanerba.net, 3396137247. L’Ecomuseo della Valle delle Cartiere di Toscolano è aperto nei seguenti giorni e orari: dal 1 aprile al 27 maggio, il sabato e la domenica dalle 10 alle 18, dal 28 maggio al 30 settembre, da lunedÏ a domenica dalle 10 alle 18 e dal 6 al 14 ottobre, il sabato e la domenica dalle 10 alle 18. Scolaresche e gruppi possono prenotare una visita tutto l’anno. Per informazioni: www. valledellecartiere.it, 3389336451.
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un intervento di restauro negli anni dell’amministrazione comunale presieduta da Gamba, un intervento che portò al recupero di affreschi antichi, palchi, stucchi e del sipario del Campilli del 1870, anno in cui l’antichissimo ediďŹ cio diventò il teatro della cittĂ . I restauri vennero inaugurati nel 1997 dopo anni di chiusura che avevano compromesso molto del teatri realizzato su un precedente ediďŹ cio del Quattrocento che ospitava la chiesa della confraternita dei Disciplini,
costruita sulla cappella del primo cimitero di Palazzolo. Ampliata e modiďŹ cata nel Cinquecento, nel Seicento, rifatto il tetto e decorata la facciata, all’interno fu affrescata “La fuga in Egittoâ€?. Soppressa la confraternita nel 1797, un decreto napoleonico lo assegnò nel 1806 al municipio di Palazzolo, che lo mise in vendita per pagare le spese per la scuola. Ritornato ediďŹ cio sacro per alcuni anni, nel 1813 diventò caserma, ďŹ nchĂŠ nel 1869 il consiglio comunale decise di cederlo alla
SocietĂ teatrale palazzolese per costruirvi il teatro. Demolito il campanile, costruiti boccascena e due ordini di palchi in legno, il teatro fu inaugurato il 15 ottobre 1870 e fu per anni il cuore artistico di Palazzolo. PiĂš volte richiuso e riaperto, dal 1998 al 2009 funzionò con una nuova certiďŹ cazione di agibilitĂ che permise di allestire stagioni di teatro e di musica di grande successo. Ora, ďŹ nalmente, il teatro riaprirĂ e Palazzolo ritroverĂ il centro dell’attivitĂ culturale. (l.d.)
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lla fine del XIX secolo, papa Leone XIII propose la costruzione di 20 monumenti per un grandioso omaggio a Dio da edificarsi su altrettanti monti nelle diverse regioni italiane. Per la Lombardia la scelta cadde sul Monte Guglielmo, la cui cima del dosso Pedalta a quota metri 1957 è la piÚ alta della montagna: nacque dunque un comitato promotore nel febbraio 1900, presieduto da Giorgio Montini, figura di spicco del movimento cattolico bresciano e padre del futuro papa Paolo VI, che affidò all’architetto Carlo Melchiotti il progetto di un tempio, realizzato in stile vagamente neogotico, alto 20 metri, con quattro facciate rivolte alla Valtrompia, alla Valle Camonica, al Sebino ed alla grande pianura. La prima pietra venne posta e benedetta il 15 luglio 1901 dal parroco di Artogne alla presenza del parroco di Zone. Il 24 agosto del 1902 il vesco-
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ogni anno, un migliaio di pellegrini da Zone, dal Sebino e da Caregno, in Valtrompia, hanno animato la festa del Redentore sulla sommità del monte Guglielmo, volendo solennizzarla in modo speciale per i 110 anni dalla dedicazione del Monumento al Redentore, piÚ volte restaurato nel tempo ed oggi mantenuto in ottime condizioni grazie all’Associazione culturale Redentore. Il tempo particolarmente instabile non ha scoraggiato nessuno: con loro c’era il vescovo di Brescia Luciano Monari, accolto al rifugio Almici dalla Filarmonica Santa Cecilia di Sarezzo e dal parroco di Zone don Lorenzo Pedersoli col sindaco Marco Antonio Zatti. Con l’arrivo del Vescovo, trasportato al Rifugio Almici da un mezzo fuoristrada della Protezione civile di Zone, è cessata anche la pioggia torrenziale, accompagnata da raffiche di vento e dalla grandine a tratti: si è potuto quindi dar vita alla processione che è salita dall’Al-
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mici alla vetta, sotto un bellissimo cielo. Quindi davanti al monumento il Vescovo ha presieduto la celebrazione della Santa Messa, concelebrata dai tanti sacerdoti presenti e accompagnata dal coro Inzino. L’Associazione culturale Redentore, che ha curato la cerimonia, ha donato al vescovo Monari una croce pettorale che riproduce quella longobarda di re Desiderio. Il pomeriggio è continuato con una festa allietata dai prodotti tipici offerti da Gal GÜlem.
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Clusane celebra il suo piatto forte con una “sette giorniâ€? tutta dedicata alla tinca al forno: da lunedĂŹ 16 e fino a domenica 22, infatti, nel pittoresco borgo lacustre va in scena la 31Ć… edizione della Festa dei sapori, un appuntamento che basa il suo successo principalmente sul saporito pesce, abbinato a un contorno fatto di musica, arte e intrattenimento. L’appuntamento è per tutte le sere alle 21 sul Lungolago Capponi: a partire da giovedĂŹ 19 luglio in scaletta ci saranno “Le canzoni dei ricordiâ€?, una selezione di musica degli anni ‘60-’80 con Nello; venerdĂŹ 20, invece, spazio a “Notturno pop – Stasera Tincantoâ€? in compagnia della Dream’s Street Band. Sabato si terrĂ un intrattenimen-
to musicale, mentre domenica 22 gran finale con il seguente programma: alle 16 lo show delle majorettes di Palazzolo, seguito alle 17 il palio del Naet d’Or a cura dei Giovani vogatori clusanesi. Alle 21 concerto del Corpo musicale “Attilio Roucanoâ€? di Solaro e alle 23 conclusione con i fuochi d’artificio. In caso di maltempo gli appuntamenti potrebbero subire variazioni. Sabato e domenica, inoltre, dalle 19 alle 22 nella Fossa del Castello Carmagnola sarĂ inoltre visitabile l’esposizione “Clusane in mostraâ€?. Si tratta di una serie di disegni e plastici degli alunni della scuola primaria di Clusane e la mostra pittorica degli allievi di J. Picking in memoria di Giovanni Gonzini. (a.s.)
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In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a GesĂš e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: “Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’â€?. Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le cittĂ accorsero lĂ a piedi e li precedettero. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perchĂŠ erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
Il tempo di Dio
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empo. Voglio soffermarmi sul tratto di tenerezza di GesĂš che, vedendo i discepoli stanchi, li prende in disparte e li invita a riposare. Ăˆ un tratto che mette in risalto l’attenzione di GesĂš verso i suoi ma è anche l’altra faccia della medaglia della sua personalitĂ piĂš profonda: l’accorgersi del bisogno. I discepoli hanno bisogno di riposo ma la folla ha bisogno di loro, e di Lui. Questo i discepoli non lo vedono: vedono il loro bisogno, la loro stanchezza, il loro tempo. GesĂš li capisce e li prende in disparte, va con loro, prende la barca. Ma Lui sa che c’è un altro bisogno e, quando sente compassione per quelle pecore senza pastore, sa che l’attenzione per le pecore si impara, si affina ed è una necessitĂ che non si improvvisa. Sa che sono come pecore che non hanno pastore perchĂŠ lo rincorrono, ne sentono il bisogno. E non hanno bisogno di cose ma di parole. Ăˆ questo che fa Lui: si mette a insegnare molte cose. E questi vengono da tutte le parti solo per questo. Ăˆ difficile da credere: che
vogliano solo questo. Ma Lui capisce il bisogno. E i discepoli dovranno imparare a capire questo bisogno. Non dovranno continuare a correre senza avere il tempo nemmeno per mangiare; dovranno fermarsi e ascoltare, anche loro. E poi dovranno imparare a parlare a quel bisogno come ha fatto Lui. Quelle pecore che hanno bisogno di parole e non di cose, che sono smarrite perchÊ cercano e non sanno cosa cercare, che sono lasciate sole da quelli che con GesÚ ingaggiano la sfida delle parole: quelle pecore vengono da ogni parte e non giocano con le parole; sentono che quelle parole colmano un bisogno. Per il quale non esiste il tempo del privato ma solo il tempo di Dio. Che è il tempo dell’attenzione, dell’amorevole attenzione, sia che inviti al riposo, sia che riconosca la necessità , l’urgenza dell’altro. Il tempo di Dio è incontro con il bisogno dell’altro e solo GesÚ, in quel momento lo capisce, e solo Lui interviene: lo insegna con l’esempio ai suoi e con le parole a quelli che lo hanno inseguito senza lasciargli un momento di respiro. Ma è
il tempo dell’incontro vero, dell’incontro che chiede il bisogno: non è l’intervento, la pianificazione, la definizione del bisogno secondo quanto sembra necessario. Chiede l’attenzione, la tenera attenzione di GesÚ che intuisce il bisogno e dà il tempo necessario a questo bisogno e vede nell’altro quel figlio, quel fratello, quell’opera di Dio che sta cercando una strada, un luogo, un pastore. La stanchezza: mancherà il tempo perfino per mangiare ma la necessità sarà un’altra: sarà guardare nel profondo l’altro per scoprire il suo bisogno di Dio perso dentro tanti altri bisogni, sepolto nel vagare senza sapere. E se quel tempo necessario a farlo ritrovare sarà tempo nostro buttato, diventerà tempo di Dio, intuito come necessario perchÊ le pecore ritrovino il pastore. Ma è necessaria quell’attenzione amorosa di GesÚ per non cadere nel tranello di dare quello che appare come prima necessità : il tempo di Dio chiede l’incontro vero e profondo con l’altro perchÊ emerga il bisogno che costringe a cercare. Altrimenti sarà tappare un buco. E perdere tempo.
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/D FHQWUDOLWj GL &ULVWR Benedetto XVI sta trascorrendo un periodo di riposo nella residenza di Castel Gandolfo, dove ogni domenica guida la recita dell’Angelus. Lo scorso 15 luglio, dopo essersi scusato con i fedeli presenti per il ritardo dovuto alla visita a Frascati il Papa ha ricordato la memoria di San Bonaventura da Bagnoregio, francescano, dottore della Chiesa, successore di San Francesco d’Assisi alla guida dell’Ordine dei frati minori. San Bonaventura è stato il primo a scrivere una biografia ufficiale del Poverello, e alla fine della vita fu anche vescovo di questa diocesi di Albano. Riprendendo il Vangelo della domenica, che presentava il primo invio in missione dei 12 apostoli da parte
di GesĂš, Benedetto XVI ha sottolineato che “Francesco d’Assisi, dopo la sua conversione, praticò alla lettera questo Vangelo, diventando un testimone fedelissimo di GesĂš; e associato in modo singolare al mistero della Croce, fu trasformato in un ‘altro Cristo’, come proprio San Bonaventura lo presentaâ€?. D’altra parte - ha continuato Benedetto XVI - tutta la vita di san Bonaventura, come pure la sua teologia hanno quale centro ispiratore GesĂš Cristoâ€?. Questa centralitĂ di Cristo si trova nel “celebre inno della Lettera di San Paolo agli Efesiniâ€?. Questo inno paolino, ha posto in evidenza il Papa, “contiene la visione della storia che San Bonaventura ha contribuito a dif-
fondere nella Chiesa: tutta la storia ha come centro Cristo, il quale garantisce anche novitĂ e rinnovamento ad ogni epoca. In GesĂš Dio ha detto e dato tutto, ma poichĂŠ Egli è un tesoro inesauribile, lo Spirito Santo non finisce mai di rivelare e di attualizzare il suo mistero. Perciò l’opera di Cristo e della Chiesa non regredisce mai, ma sempre progredisceâ€?. Di qui l’invocazione a “Maria Santissima (celebrata lunedĂŹ 16 luglioquale Vergine del Monte Carmelo, ndr) affinchĂŠ aiuti, come San Francesco e San Bonaventura, a rispondere generosamente alla chiamata del Signore, per annunciare il suo Vangelo di salvezza con le parole e prima di tutto con la vita.
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Una “Summer schoolâ€? sull‘immigrazione per operatori delle Caritas di tutta Italia: è quella in corso ďŹ no al 21 luglio, a Siculiana Marina (Ag). L’iniziativa permette ai 25 partecipanti provenienti dalle Caritas diocesane di approfondire le tematiche legate ai ussi migratori. La “Summer school Migramedâ€? nasce come “risposta alla crescente domanda di analisi e di alta formazione generata dai fenomeni migratori – spiega il
“Beati gli operatori di paceâ€?: è questo il tema scelto da Benedetto XVI per la 46ÂŞ Giornata mondiale della pace del1° gennaio 2013. Il Messaggio del Papa – come riferisce un comunicato diramato dal PontiďŹ cio consiglio della giustizia e della pace – nel complesso contesto attuale intende incoraggiare tutti a sentirsi responsabili riguardo alla costruzione della paceâ€? e abbraccerĂ â€œla pienezza e molteplicitĂ del concetto di pace,
direttore della Caritas di Agrigento Valerio Landri – e dai processi a questi correlati, che richiedono uno sforzo di comprensione globale e un metodo d‘indagine interdisciplinareâ€?. L’obiettivo del corso è “formare professionisti con competenze adeguate, con particolare riguardo alla protezione dei migranti e di speciďŹ ci target (donne vittime di tratta, minori stranieri non accompagnati, rifugiati politici, richiedenti asilo, ecc).
a partire dall’essere umano: pace interiore e pace esteriore, per poi porre in evidenza l’emergenza antropologica, la natura e incidenza del nichilismo e, a un tempo, i diritti fondamentali, in primo luogo la libertà di coscienza, la libertà di espressione, la libertà religiosa�. Il messaggio guarderà anche al 50° anniversario del Concilio Vaticano II e dell’enciclica di papa Giovanni XXIII, Pacem in terris.
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ra circa due mesi Benedetto XVI volerĂ in Libano (14-16 settembre) per un viaggio apostolico che lo vedrĂ promulgare l’Esortazione apostolica post-sinodale per il Medio Oriente, frutto dell’Assemblea speciale del Sinodo, svoltosi in Vaticano dal 10 al 24 ottobre 2010, sul tema “La Chiesa cattolica nel Medio Oriente: comunione e testimonianza - La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuor solo e un’anima solaâ€? (At 4,32). Al termine dei lavori furono presentati i documenti conclusivi, il “Messaggio al popolo di Dioâ€? e 44 Propositiones, concentrati, in particolare sulla presenza cristiana in Medio Oriente, la comunione ecclesiale e la testimonianza di fede, la questione palestinese, le realtĂ dell’Iraq e del Libano, con un appello “ai responsabili pubbliciâ€? e “alla comunitĂ internazionaleâ€?. Sui possibili contenuti dell’Esortazione post-sinodale sono state poste alcune domande al vicario patriarcale caldeo di Baghdad, mons. Shlemon Warduni, tra i partecipanti al Sinodo. Alla luce delle Propositiones, quali sono, a suo avviso, i temi principali che verranno toccati nell’Esortazione? Penso che l’Esortazione sarĂ un testo abbastanza ampio che prenderĂ in esame tutte le questioni cruciali del Medio Oriente, in particolare la pa-
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Un’Esortazione, quindi, che potrebbe rivolgersi non solo alle Chiese del Medio Oriente ma anche ai cittadini di questa area martoriata? Tutti i cittadini mediorientali desiderano vivere nella stabilità , nella sicurezza, nel diritto e nella libertà , in una parola vogliono la pace. Le religioni possono fare molto per costruire la pace nella regione, ma non devono essere strumentalizzate a fini politici, non devono essere motivo di violenza e di divisione. Le religioni sono per il bene dell’uomo, per permettere la convivenza naturale.
C’è un messaggio che piÚ di altri si attende da questa Esortazione? Per le nostre Chiese mi aspetto un richiamo all’unità . Se vogliamo il bene dei cristiani dobbiamo unirci, almeno nei pensieri, per servire i nostri fedeli, per aiutarli a restare nelle loro terre.
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/¡LQTXLHWXGLQH H O¡DOWUR Lavoro attoriale e mistica, liturgia e rito, rappresentazione e incarnazione. Sono questi alcuni dei temi affrontati nel corso del convegno “Il teatro e l’esperienza del sacroâ€?, svoltosi a San Miniato (Pisa), dal 13 al 14 luglio. Un incontro voluto dal Servizio nazionale per il progetto culturale Cei e dalla Federgat, di concerto con la Fondazione istituto dramma popolare di San Miniato, con la consapevolezza che il teatro sia espres-
sione di “una spiritualitĂ incarnata, capace di rispondere a un sempre piĂš diffuso bisogno di silenzio e di autenticitĂ â€?. Un appuntamento, quello dei giorni scorsi, nato sulla scia de “I teatri del sacroâ€? e pensato per “rimarcare quel rapporto particolare e storico che la cittĂ di San Miniato ha con il teatroâ€?, ha sottolineato Vittorio Sozzi, responsabile del servizio nazionale per il progetto culturale. Il convegno è infatti realizzato in con-
certo con la diocesi di San Miniato e con la Festa del teatro dello spirito, la cui 66ÂŞ edizione è in corso in questi giorni. Una cittĂ , dunque, che “rimanda al rapporto fecondo tra comunitĂ cristiana e teatroâ€?. “Mons. Domenico Pompili, sottosegretario Cei e direttore dell’UfďŹ cio nazionale per le comunicazioni sociali, nel suo intervento ha illustrato “le ragioni per cui il rapporto tra Chiesa e teatro è sempre vivoâ€?.
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Ž‹ ‡•‡”…‹œ‹ •’‹”‹–—ƒŽ‹ †‹ ƒ‰‘•–‘ Prosegue anche nel mese di agosto la programmazione di corsi di esercizi spirituali all’Eremo di Montecastello, il centro di spiritualitĂ della diocesi di Brescia. Dal 23 luglio all’1 agosto, don Dino Capra, direttore dello stesso Eremo, predica gli esercizi per religiose e consacrate laiche sul tema “Cantate al Signore, perchĂŠ ha mirabilmente trionfato. Lectio divina con il libro dell’Esodoâ€?. Lo stesso rettore predicherĂ
anche un corso di esercizi sempre pensato per le religiose e le consacrate laiche in programma dal 2 al 10 agosto. Ăˆ in programma, invece, dall’11 al 18 agosto prossimi, il corso di esercizi per laici sul tema: “I vostri ďŹ gli vi chiederanno: che signiďŹ ca per voi questo rito? Voi risponderete... Lectio divina con il libro dell’Esodo, predicato ancora da don Dino Capra. La programmazione del mese di agosto si conclude con il corso di
esercizi spirituali per presbiteri, religiosi e diaconi “Dio non è quello che credi! In ascolto dell’evangelo dell’Esodo. Lectio divina con il libro dell’Esodoâ€?. Il corso, in programma dal 19 al 24 agosto sarĂ predicato da mons. Antonio Zani, patrologo nel Seminario di Brescia. Per informazioni e iscrizioni è possibile contattare l’Eremo: informazioni@montecastello. org; www.montecastello.org, tel 0365/760255.
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aranno una settantina le persone che, il 26 luglio prossimo, decolleranno con il vescovo Luciano Monari alla volta della Terra Santa per vivere un’esperienza nuova, probabilmente irripetibile. Si tratta infatti del Pellegrinaggio delle famiglie che l’Ufficio famiglia della diocesi ha pensato come ideale momento di chiusura di un anno pastorale come il 2012 particolarmente intenso, segnato dall’Incontro mondiale di Milano delle scorse settimane. Per questo don Giorgio Comini e i suoi collaboratori hanno pensato a una proposta, per altro carica di significato, che non si esaurisse nel tradizionale cammino tra tutti quei luoghi che hanno fatto da sfondo alla vicenda terrena di GesÚ. Hanno invece progettato un’esperienza di cammino carica di rimandi all’impengo quotidiano nel campo della pastorale familiare. Per questo motivo il pellegrinaggio non è stato aperto a un pubblico indifferenziato: si è preferito rivolgersi a un pubblico mirato, quello degli operatori della pastorale familiare (sacerdoti, religiosi, religiosi, coppie e laici) che operano nelle diverse parrocchie della diocesi. Guidati da mons. Luciano Monari i partecipanti al pellegrinaggio delle famiglie vivranno l’esperienza in Terra Santa come un’occasione di formazione per il
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le tappe classiche del cammino in Terra Santa, è stata pensata come un percorso nelle diverse fasi dell’esperienza famigliare: da Nazareth dove la stessa Sacra Famiglia si è formata a Betlemme in cui si è verificato il miracolo della nascita, della vita per arrivare a Gerusalemme, cittĂ della prova, della sofferenza. Nel corso delle giornate che trascorreranno in Terra Santa i partecipanti al pellegrinaggio avranno anche modo di vivere momenti di incontro con realtĂ locali che si occupano di questo importante settore della pastorali e con famiglie del posto, per uno scambio di esperienze. Per l’Ufficio famiglia si tratta della prima esperienza del genere. “Ancora – afferma la vicedirettrice dell’Ufficio Chiara Pedraccini – non abbiamo preso in considerazione l’ipotesi di fare del pellegrinaggio delle famiglie un appuntamento fisso del nostro calendarioâ€?. Per il momento c’è solo il desiderio e l’attesa di vivere questa esperienza molto particolare che mette al centro la famiglia e l’attenzione che a questa dedica la pastorale. “La maggioranza dei partecipanti – prosegue ancora Chiara Pedraccini – è costituita da coppie impegnate, nelle parrocchie di appartenzenza, nel campo della pastorale familiare che chiedono a questa esperienza quella forza e quella carica per portare avanti il loro impegnoâ€?.
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Sino al 21 luglio Il Vescovo guida gli Esercizi spirituali presso la Casa di spiritualitĂ della Madonna di Pietravolta, a Frassinoro (Mo).
Si terrĂ dal 6 al 12 agosto prossimo il pellegrinaggio diocesano dell’Oftal a Lourdes. L’intensa esperienza di fede e di preghiera sarĂ quest’anno presieduta dal vescovo Luciano Monari. “La presenza del Vescovo – afferma don Piero Bonetta, delegato vescovile dell’Oftal (Opera educativa trasporto ammalati a Lourdes) di Brescia – è per noi motivo di grande gioia e espressione della sua vicinanza e della Chiesa bresciana non solo a chi vive l’esperienza della sofferenza, ma
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anche a chi cerca nel pellegrinaggio alla grotta di Massabielle un momento di riflessione sulla propria esistenza�. Da anni l’Oftal ha scelto il periodo tra il 6 e il 12 agosto per vivere questa significativa esperienza che vede centinaia di bresciani, ammalati, accompagnatori o semplici pellegrini, salire sul treno a Brescia per prendere parte a pellegrinaggio diocesano quest’anno dedicato al tema “Pregare il Rosario con Bernadette�.
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ono giĂ trascorsi sette mesi dalla morte improvvisa di don Giuseppe Pezzola stroncato, il 6 dicembre 2011, da un infarto a soli 59 anni, mentre si preparava a vivere un’altra normale giornata di Avvento con la sua gente, in prossimitĂ della festa dell’Immacolata. Alla notizia del suo decesso tutta la comunitĂ parrocchiale di Lodetto, che guidava da 10 anni, ha avvertito la sofferta sensazione di essere rimasta orfana. Infatti nella piccola frazione di Rovato don Giuseppe Pezzola era molto amato e apprezzato, non solo dal punto di vista spirituale, ma anche per l’attivitĂ culturale e il volontariato. Infatti solo poche settimane prima, il 4 novembre, festa di S. Carlo Borromeo aveva ricevuto il “Leone d’oroâ€?, massimo premio cittadino rovatese consegnato ai cittadini benemeriti, “in segno di riconoscimento per l’impegno profuso come Caritas Lodetto nei confronti delle persone bisognose e indigenti verso le quali ha indirizzato la propria azione portando loro soccorso e aiuto e per avere contribuito a diffondere la cultura e la pratica del volontariato sociale, costituendo un insostituibile punto di aggregazione e organizzazione di quanti con umanitĂ operano verso il prossimoâ€?. Ma questa
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ama i suoi figli, condivide con loro la vita, li accoglie e, se necessario, li richiama e corregge, con toni magari burberi e a volte anche pepati, come era nel suo carattere timido e impulsivo insieme, ma sempre tesi al bene comune. Questa passione pastorale l’ha sempre sostenuto nell’arco dei 25 anni di sacerdozio, festeggiati con i suoi compagni di messa il mese di ottobre con un pellegrinaggio a Roma. La sua vocazione era maturata a Bagnolo, in giovinezza, sotto la guida del parroco mons. Ugo Baccaglioni. Infatti, secondo di sei fratelli,
dopo le medie cominciò a lavorare e la decisione di diventare prete lo portò a bussare al Seminario di Belluno. Dopo una breve interruzione degli studi per motivi di salute, fu accolto nel Seminario di Brescia. Celebrata la prima Messa, la sua prima destinazione fu Virle dove rimase quattro anni e dove è ancora ricordato per il suo impegno nella catechesi in oratorio e nel seguire la squadra di Calcio Audax. Per l’anziano parroco fu di grande aiuto e collaborazione. Poi vennero gli anni, oltre 10, nelle frazioni di Zurlengo e Gerolanuova. Nelle piccole comunità della Bassa si trovò bene ed iniziò un lavoro pastorale preciso e generoso. Nei confronti dei suoi parrocchiani si rapportava senza tante diplomazie ma con immediatezza, guardando all’essenziale e alle finalità di ogni scelta, col desiderio di fare bene ogni attività e di fare il vero bene della comunità cristiana. Quando il Vescovo lo destinò a Lodetto giunse ricco dell’esperienza parrocchiale maturata nei due centri rurali e potÊ proseguire con frutto la sua missione, subito ben corrisposta da una comunità che ai suoi funerali, presieduti da mons. Vigilio Mario Olmi, era tutta presente al punto che furono allestiti altoparlanti all’esterno per una grande folla che non trovava posto nella chiesa gremita.
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è fornito dalla Congrega della CaritĂ Apostolica che a Brescia dispone di due strutture: la “Casa per studenti Alessandro Cottinelliâ€?, sita in via Silvio Pellico 8, e la “Casa per studenti Beato Bartolomeo Gualaâ€? posta all’angolo tra via Pusterla e piazzale Cesare Battisti. I posti complessivamente messi a disposizione per gli studenti sono 41. Nei giorni scorsi è stato aperto il bando per l’assegnazione dei posti a disposizione.
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Brescia la Congrega della Carità Apostolica e la Fondazione Alessandro Cottinelli – da essa amministrata – da alcuni anni mettono a disposizione degli studenti universitari due strutture (in via Silvio Pellico e in via Pusterla), con alloggi nuovi, arredati e indipendenti, per un totale di 41 posti letto di diverse tipologie. I posti sono assegnati, secondo pubblica graduatoria, a studenti che abbiano i seguenti requisiti: devono essere iscritti a corsi universitari, post-universitari, di dottorato e di specializzazione presso l’Università degli studi di Brescia, l’Università cattolica del Sacro Cuore, l’Accademia Laba o l’Accademia Santa Giulia; devono essere residenti ad almeno 30 km di distanza dalla sede di frequenza del corso; devono avere un reddito Isee del nucleo familiare inferiore a 44mila euro. Conclusa la sessione di laurea estiva, che ha portato molti degli inquilini a concludere il proprio percorso di studi, il 5 luglio 2012 è stata riaperta la procedura di assegnazione: il termine di presentazione delle domande è fissato all’1 agosto 2012. Alla graduatoria che si formerà mediante il bando si attingerà anche per l’assegnazione di ulteriori posti che si rendessero vacanti entro l’inizio dell’anno accademico. Le due residenze della Congrega sono state completamente ristrutturate nel 2008 e possono contare su una posizione strategica rispetto alle facoltà che hanno sede in centro: sono tutte nel raggio
di poche centinaia di metri. Inoltre, grazie alla rete di trasporti pubblici, sono facilmente raggiungibili anche le sedi del polo scientifico e delle accademie di belle arti della cittĂ . I canoni di locazione, fissati secondo gli standard regionali, sono comprensivi delle spese per i consumi domestici e condominiali e in
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entrambe le residenze è disponibile gratuitamente il collegamento ad internet. Curiosa è l’intitolazione delle strutture: “Casa Alessandro Cottinelliâ€? ricorda la generositĂ di una famiglia che con molte opere benefiche tra Ottocento e Novecento è venuta incontro alle necessitĂ dei piĂš poveri; con la “Casa Beato Bartolomeo Gualaâ€? si è voluta onorare la memoria del vescovo di Brescia che nella prima metĂ del XIII secolo istituĂŹ in tutte le parrocchie quei consorzi caritativi da cui la Congrega ha tratto origine. Per qualsiasi informazione è possibile contattare lo 030/291561, inviare una e-mail all’indirizzo zaninetta@congrega.it, oppute consultare il sito www.congrega.it
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a questione parte da lontano, dai fondi che il Mibac dĂ alla culturaâ€?. Ci tiene a precisarlo l’assessore Andrea Arcai prima di chiarire qualunque questione legata alla cultura a Brescia. I dati dimostrano che dal 2000 al 2012 (anche se per 2011 e 2012 è previsionale) è sempre calata; la cifra da 2 miliardi 399 milioni fino al previsionale di quest’anno a 1 miliardo 509 milioni. Questo in percentuale rispetto al bilancio dello Stato che nel 2000 era lo 0,39%, si è attestato fino al 2005 allo 0,34% per scendere velocemente fino al 2011 a 0,19%. “In base ai dati 2008 e 2009 dei Comuni (per cultura 2 miliardi 462 milioni nel 2008 contro i 2 miliardi e 100 milioni, 2 miliardi 369 milioni contro il miliardo 900 milioni) – spiega l’assessore – possiamo dire che questi spendono di piĂš in beni culturali dello Stato. L’incidenza della spesa dei Comuni in cultura è di 3,3% in entrambi gli anni in questioneâ€?. Per quanto riguarda Bre-
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ratterizzata dai dipendenti. Una spesa sempre in aumento, anche solo rispettando l’indice Istatâ€?. La questione del personale è quella che ha scatenato le discussioni dei giorni scorsi, con la messa in cassa integrazione di alcuni dipendenti, con la levata di scudi di Cgil. Per quanto riguarda i numeri: 61 dipendenti della cooperativa sorveglianti, nove addetti alle pulizie, 15 dipendenti della Fondazione Brescia Musei. Nei Musei civici di Brescia ci sono 26 postazioni attive (19 in S. giulia, tre al Museo del Risorgimento e quattro al museo delle armi). “Il Maxxi, 26mila metri quadri, ha 59 addetti – illustra Arcai – il Regina Sofia a Madrid, 55 mila metri quadri, ha 71 postazioni mentre il Mart con 17mila metri quadri ne ha 61. Sono il primo ad ammettere che non si possa fare una classifica cosĂŹ, perchĂŠ dipende dagli edifici nuovi o vecchi, sistemi di sorveglianza avanzati o meno. La nostra situazione non è brutta perchĂŠ è tarata su cinque musei. Quando ab-
biamo chiuso per lavori la Pinacoteca – ricorda l’Assessore – non abbiamo chiesto alla cooperativa di diminuire i lavoratori, ma abbiamo cercato di far sĂŹ che tutti fossero utilizzati. Ăˆ un dato assodato. Non abbiamo preteso nemmeno questa volta di lasciare a casa qualcuno, ma abbiamo preferito fare una rimodulazione degli orari delle aperture dei musei cercando di soddisfare i visitatori e tenere occupati il piĂš possibile i dipendentiâ€?. Alla fine del 2011 i visitatori ai musei erano 49.500, mentre alla fine di giugno 2012 sono 44.500 “e alla fine dell’anno ci sarĂ un aumento e oserei dire che la rimodulazione, creando certo problematiche, non ha fatto scappare i visitatori. Nel 2010 con la mostra Inca il quarto museo a livello nazionale è Santa Giulia. Dobbiamo stare attenti a dare notizie. L’offerta che diamo è piĂš variegata per esempio con ‘Museo per tutti’ legato alla didattica o le molte mostre nel sito dei musei dal 2008 al 2011. Pensiamo alle mostre
in mediateca o in sala San Filippo e Giacomo, all’utilizzo di San Barnaba, o l’utilizzo del teatro Santa Giulia (al Prealpino) in cui abbiamo giĂ finito le gratuitĂ (30). La cultura a Brescia non è solo la mostra a Santa Giulia o la visita di Santa Giulia. La cultura a Brescia è fatta da molto piĂš, in unione tra Comune e realtĂ privateâ€?. Tra queste eccellenze culturali ecco il Teatro Grande “operazione di rilancio incredibile costato al Comune dal 2010 un milione 500mila euro, cosĂŹ per il Ctb, in Italia realtĂ di teatro stabile con piĂš abbonati, e Brescia Musei. E poi penso al Nuovo Eden, che ha fatto rinascere il Carmine. Brescia ha avuto una risonanza internazionale in questi anni; è innegabileâ€?. E i cassa integrati saranno reintegrati all’apertura del Capitolim? “Certo non lo lasciamo da solo, anche se l’assessorato può scegliere quante postazioni, poi tocca a Brescia Musei. La presenza umana rende vero il museo. Confido che Brescia vinca la battaglia della culturaâ€?.
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protagonista Giorgio Dellarole, il quale proporrĂ attraverso le note della sua fisarmonica le musiche di Frescobaldi, Bach, Scarlatti, Daquin, Rameau. La rassegna proseguirĂ tutti i sabati alle 17 anche nei mesi di agosto e settembre. Il 18 agosto si esibiranno al flauto e alla chitarra Gianni Biocotino e Giacomo Baldelli, mentre il 25 suonerĂ il gruppo “Peri classic-swing quintetâ€?. A settembre si proseguirĂ l’1 con Anthony Guerrini alla chitarra, l’8 con il violino e il fortepiano di
Gemma Longoni e Dusan Toroman, il 15 con Katarzyna Medlarska soprano accompagnata da Luca Poppi al pianoforte. A cura di Andrea Talmelli il 22 si esibiranno Aurora Ensemble Michela Malinverno flauto, Sara Rozzi chitarra, Ilaria Cavalca pianoforte. La rassegna finirĂ sabato 29. Ad agosto si svolgerĂ il “SuonArte Masterclassesâ€?. InizierĂ il 4 alle 17 con il concerto degli allievi vincitori delle borse di studio. ProseguirĂ il 7 agosto, il 9 e si chiuderĂ il 10. (n.p.)
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ove anni sono passati dall’ultima apparizione di Patti Smith al Vittoriale domenica 22 luglio alle 21.15 per il festival “Tener-a-menteâ€?. Ed è giĂ tutto esaurito, con lunghe code d’attesa e prenotazione; chi si trova tra questi elenchi spera che qualcuno si ritiri e trovare cosĂŹ un posto tra i fortunati. Nove anni in cui l’artista ha proseguito nel suo lavoro e nel suo percorso musicale che l’ha vista pubblicare il 5 luglio il nuovo album “Bangaâ€? che include una canzone dedicata al popolo giapponese e una ballata in memoria di Amy Winehouse. La sacerdotessa “mauditeâ€? è apparsa al festival di Sanremo nell’ultima edizione, stregando l’Italia. “Bangaâ€?, 11° album da studio di Patti, è il primo fatto interamente di brani inediti dal 2004. Il primo singolo estratto da Banga, dal titolo “April Foolâ€?, vede la partecipazione di Tom Verlaine. Apprezzata per la sua capacitĂ unica di raccontare storie, Patti Smith ha creato un album che riesce a catturare varie esperienze umane. I testi poetici di Banga, che si ispirano alle straordinarie visioni e osservazioni di Patti Smith, riflettono il nostro mondo complesso, pieno di caos e bellezza. I riferimenti all’Italia, a riprova dell’amore che lega l’artista al Bel Paese, sono numerosi: un’ouverture melodica per immaginare il viaggio di Amerigo Vespucci nel Nuovo Mondo nel 1497 (“Amerigoâ€?), un brano dedicato a San Francesco, un altro ancora al Sogno di Costantino di Piero della Francesca (conservato
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ensamble di veterani musicisti Cubani, fece seguito il celebre e fortunatissimo film di Wim Wenders, oltre ad una serie di tour internazionali e da ulteriori album solisti dei componenti del gruppo, dando vita ad un vero e proprio “fenomeno Buena Vistaâ€?. Saranno sul palco del Vittoriale all’interno di un tour che sta attraversando l’Europa. Anche per questo cocerto sono giĂ esauriti i posti numerati. Restano solo i biglietti per i posti non numerati (25 euro + 3 per la prevendita). Ennesimo successo per Re:think-art che sta gestendo il festival del Vittoriale “Tener-a-menteâ€? per la seconda stagione consecutuva. Lo scorso anno la rassegna ha fatto registrare un incremento di pubblico del 44% ri-
spetto alla stagione 2010 e addirittura del 120% rispetto a quella del 2009. i numeri di quest’anno stanno sicuramente mantenedo il trend di incremento. A dimostrazione che la gente ama ancora la cultura, se di qualità . Info: anfiteatrodelvittoriale.it
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%RFHOOL DO *UDQGH LO RWWREUH q XQD VILGD Andrea Bocelli al Teatro Grande. Si farĂ il 10 ottobre. La macchina organizzativa è partita. Lo scopo della presenza del cantante pisano a Brescia è per beneďŹ cenza. Dietro le quinte l’associazione cattolica onlus Olimpiadi del cuore fondata da Paolo Brosio, in collaborazione e col patrocinio del Comune di Brescia. SarĂ la prima volta che il tenore si esibirĂ a Brescia e lo farĂ â€œcon un repertorio classico – ricorda Bocelli – ma la scaletta è an-
cora da studiare. Non mancherĂ nemmeno qualcosa del repertorio sacroâ€? e un’orchestra da 62 elementi. I soldi raccolti andranno a finanziare due progetti in Bosnia-Erzegovina delle “Olimpiadi del cuoreâ€? “Nonni e nipotiâ€?, struttura in cui sono accolti orfani e anziani abbandonati, entrambi vittime del conitto degli anni Novanta; “Studenti talentuosi ma poveriâ€? che si offre di pagare gli studi universitari a chi, dotato, non potrebbe per le situa-
zioni difďŹ cli. Ma la beneďŹ cenza arriverĂ anche in Burundi con il progetto “Piccola Lourdesâ€? di Claudia Koll un ospedale pediatrico di chirurgia ortopedica con vasche di riabilitazione. La quarta sono i terremotati della Lombardia e dell’Emilia. I biglietti saranno in vendita dalla prima settimana di settembre. “Abbiamo giĂ raccolto 100mila euro – aggiunge Paolo Brosio – ma ne servono ancora. Un po’ arriveranno dai biglietti (in vendita da
settembre a partire da 80 euro, ndr.), ma ne servono altri dai privatiâ€?. Sulla stessa linea i presenti: l’assessore Andrea Arcai, che ha messo a disposizione la propria mail aarcai@comune. brescia.it, e l’assessore regionale Margherita Peroni. Per il sostegno anche 3384945097, 3470664100, 3348590043. Chiude Brosio: “Potrebbe diventare un po’ come “Pavarotti&friendsâ€?, ma ci deve credere Brescia. La nostra è la solidarietĂ spinta dai valori cattoliciâ€?.
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I giovani musicisti in cerca di conferme dei propri talenti da tempo hanno l’opportunità di confrontarsi con i coetanei nei numerosi concorsi d’esecuzione che vengono organizzati in Italia ed all’estero. Gli studenti del Conservatorio di Brescia non sono diversi dalle migliaia di allievi musicisti italiani e dunque tentano la via delle competizioni e in alternativa la prosecuzione della formazione in orchestre o accademie di
Continuano le iniziative culturali organizzate dall’associazione Pro Camunia alla galleria d’arte Alessandro Manzoni di Darfo. Fino al 25 luglio è possibile visitare la mostra personale di Maryna Sakaluskaya. Artista di origine bielorussa, nata a Minsk nel 1980, camuna di adozione, presenta opere della recente produzione e alcuni lavori antologici. Sin da piccola ha mostrato interesse per la musica e l’arte ma solo quando è arrivata in Italia nel 2000, ha approfondito
prestigio internazionale. Questi sono i nomi dei giovani bresciani segnalati: Tatiana Alquati (arpa); Paolo Bertinelli (pianoforte); Domenica Brancati (trombone); Nadia Fracchiolla (violoncello); Paolo Gorini (pianoforte); Davide Maffolini (violoncello); Cecilia Mazzoli (pianoforte); Daniela Negrini (pianoforte); Giacomo Papetti (classe di Jazz); Martino Tosi (pianoforte); Francesca Virgilio (arpa); Gabriele Levi (organo).
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la sua esperienza con corsi di pittura e cominciato dipingere da autodidatta, ispirandosi nelle sue prime opere alla ďŹ losoďŹ a. I suoi lavori nascono nel laboratorio di Cividate Camuno. Ha partecipato a mostre e a concorsi guadagnandosi elogi e riconoscimenti. Ăˆ visitabile da martedĂŹ a domenica (10.30-12.30 e 17-19.30). Uno degli obiettivi di Pro Camunia è valorizzare i giovani artisti camuni. In agosto è in programma la mostra “Giovani artisti camuni in galleriaâ€?.
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rancesco Renga e Giorgia si esibiranno in piazza Duomo alle 21.30 rispettivamente il 23 e il 25 luglio. Francesco, dopo le dosi di pop melodico e la parentesi orchestrale con accenni alla lirica, riscopre la forza e l’energia del rock, senza tralasciare quella che possiamo definire la sua forza: la melodia di una voce unica. Il suo ennesimo concerto bresciano, sempre molto atteso e caldo, diventa cosĂŹ un nuovo “T estâ€? (abbreviazione di “Tour Estivoâ€?), inteso proprio come test, prova, in vista della pubblicazione del prossimo disco di inediti. Francesco, che vanta la recente pubblicazione del suo primo best of, piĂš che una selezione dei suoi migliori successi un “Fermoimmagineâ€? di una carriera da solista che ha ormai toccato i 12 anni. Il disco è uscito in parallelo con la sua ultima esibizione al Festival di Sanremo di quest’anno, dove ha presentato il brano “La tua bellezzaâ€? che, pur non conquistando alcun piazzamento ha confermato la sua classe e la sua capacitĂ nel trattare con eleganza e profonditĂ il difficile – perchĂŠ spesso banalizzato – tema dell’amore. Proprio questa canzone, prodotta da Fabrizio Barbacci (giĂ al suo fianco nel primo omonimo disco), è uno dei tre inediti presenti su questa compilation: gli altri sono “Ho ma non hoâ€? e “Senza sorridereâ€?. In piazza Duomo sarĂ cosĂŹ di nuovo festa grande, con il pubblico ancora una volta in visibilio all’ascolto della splendida voce di un ragazzo di casa perennemente in bilico, possiamo dirlo, tra pop e rock. Chiude la stagione
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Â?ÂˆÂ‘ÇŁ …‹’‹‡••‡nj„•Ǥ‹– estiva dei grandi concerti Giorgia, la regina (con Laura Pausini) italiana del pop, inteso come genere immediato e semplice (ma non facile!). Giorgia ha anch’essa il dono della voce, che la rende superiore alla qualitĂ , talvolta giudicata non eccelsa, delle sue canzoni. Ma con quella voce può fare ciò che vuole, dal soul al rock alla canzone intima fino alla dance. Se poi lo vogliamo definire pop, ok, forse è solo
un problema di noi critici. Il concerto di Giorgia è comunque sempre uno spettacolo, perchĂŠ le sue corde vocali ma anche la sua interpretazione sono di un livello decisamente superiore alla media. A Brescia presenterĂ la consueta carrellata di grandi successi, con una attenzione particolare alle canzoni del suo ultimo disco, “Dietro le apparenzeâ€?, nel quale semina un po’ tutti i generi, dal pop, alla dance, all’hip-hop, con qualche spruzzatina rock e sfumature elettroniche. CosĂŹ è se vi pare, potremmo chiamarlo melting pot, ma di fronte alla classe cristallina della cantante romana ogni remora e titubanza perde di consistenza e non resta che abbandonarsi alla sua strepitosa voce, che da sola basta a rendere ogni suo concerto magico.
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1DVFH OD ´)LOP &RPPLVVLRQ %UHVFLD¾ L’iscrizione di Santa Giulia, San Salvatore e l’area archeologica monumentale nel Patrimonio mondiale dell’Unesco ha offerto una vetrina alla bellezza di Brescia. Il patrimonio storico-artistico di una città , unito al lavoro dei suoi abitanti e della sua amministrazione, può aiutare la stessa a risollevarsi da periodi bui come quelli in piena crisi economica. L’intuizione comune di alcuni soggetti ha dunque fatto sÏ che venisse
a costituirsi la “Film Commission Bresciaâ€?: forti di un riconoscimento tanto pregiato come quello assegnato a Brescia, l’assessore comunale alla Cultura, Andrea Arcai, l’assessore alle politiche di sviluppo del centro cittadino, Mario Labolani e l’assessore alle attivitĂ produttive, Maurizio Margaroli si sono quindi riuniti in una piccola task force per portare il progetto in Consiglio comunale, cosĂŹ che esso potesse essere approvato.
La Film Commission Brescia nasce come forma di comunicazione ed ha essenzialmente un ruolo di servizio: essa lavorerĂ infatti per permettere ad attori, registi, fotograďŹ ed artisti in genere che desiderano utilizzare Brescia come set per le loro opere, di potersi rivolgere a una commissione di persone competenti in materia, dalle quali ricevere tutto il supporto necessario al loro lavoro. La Commissione bresciana, tutta-
via, non lavorerĂ sola: alla sue spalle ci sarĂ infatti la Film Commission lombarda, che sosterrĂ l’importante ďŹ liera imprenditoriale e contribuirĂ a valorizzare il territorio cittadino, promuovendo ed incentivando il cine-turismo. La nostra cittĂ potrĂ cosĂŹ inserirsi all’interno di un mercato dal potenziale enorme che le potrebbe donare nuovi posti di lavoro, indotto immediato e un aumento incrementale del turismo.
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corso del tempo ci auguriamo che la collaborazione possa ampliersi ad altre realtà . Sempre piÚ persone in questi anni hanno assistito a concerti e a spettacoli gratuitamente e diversi hanno ringraziato per averne data loro la possibilità . Ma la notizia è l’enorme numero di regali omaggio in programma su questi ultimi numeri prima della pausa estiva. In questo numero (vedi pag. 39) in palio ben sei spettacoli. Due di questi sono targati Cipiesse: i Litfiba, dopo la
”ƒ˜‘ Â?‡– ”‡Â?‘–ƒœ‹‘Â?‹ Â‡Â•Â…ÂŽÂ—Â•Â‹Â˜Â‡ÇĄ Â?ƒ •‘––‘ …ƒ•ƒ 70 agenzie riunite. Bravo net è il gruppo di agenzie turistiche associate che offrono con “La Voce del Popoloâ€? la 1ÂŞ grande crociera per i lettori e amici di “Voceâ€?. “La Voce del Popolo è storicamente il settimanale piĂš conosciuto e diffuso – racconta Gianbattista Merigo di Bravo net – a Brescia e l’unico in grado di penetrare in determinate situazioni. Mi ricordo che quando ero bambino mia mamma leggeva solo ‘La Voce del Popolo’ e nient’altroâ€?. Nasce da qui la collaborazione per la proposta di una crociera “non necessariamente un pellegrinaggio – sottolinea – che in accordo con il direttore del giornale abbiamo voluto rendere il piĂš accessibile possibile e in quest’ottica abbiamo fatto alcune scelte. Costa 290 euro, tasse portuali comprese, il che vuol dire che realmente la crociera costa 20 euro al giornoâ€?. In linea con le scelte di facilitare l’adesione la collaborazione con bravo net permette di avere sotto casa l’agenzia per iscriversi. “Ci piacerebbe che diventasse una tradizione tutti gli anni proporre la crociera di Voceâ€? ha chiuso Merigo. Info: lavocedelpopolo.it
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’occasione è di quelle da non farsi scappare. Una di quelle che probabilmente non cambiano la vita, ma che perderle o tralasciarle può lasciare qualche rimorso. Potremmo poi aprire una discussione se sia meglio il rimorso o il rimpianto, ma nel caso, senza voler fare di questo spazio un concentrato di saggezza e buoni consigli sulla vita, la scelta potrebbe essere quella di Ornella Vanoni “Meglio avere dei rimorsi o dei rimpianti è un dubbio mio, ma ti dico che alla fine tutto quanto rifareiâ€? (“Solo un voloâ€? con Eros Ramazzotti). SĂŹ, perchĂŠ l’occasione in questione è la prima grande crociera de “La Voce del Popoloâ€? con partenza l’11 novembre al costo di 290 euro a testa (cabina interna). Il prezzo è giusto. Non è un refuso: 290 euro, sei giorni, cinque notti. La crociera sulla nave Costa Favolosa partirĂ da Venezia, toccherĂ Bari, CorfĂš, Malta, Napoli e approderĂ a Savona. “Certoâ€?, qualcuno dirĂ , “poi bisogna aggiungere quello, quest’altro e quell’altro ancoraâ€?. Sbagliato! Il prezzo della crociera di “Voceâ€?, in collaborazione con Bravo net e Costa Cro-
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stioni piÚ burocratiche e amministrative (cosa che in questa situazione di crisi non va sottovalutata), che hanno guidato la stesura e una proposta accessibile economicamente e logisticamente, visto che per prenotare basta recarsi in una delle agenzie Bravo net, distribuite sul territorio capillarmente, come i nostri lettori e i nostri prodotti (La Voce del Popolo, La Voce della Valtrompia, La Voce della Franciacorta, La Voce di Brescia, La Voce dello sport, Radio Voce). E fatta tutta la burocrazia ecco il viaggio. La partenza è fissata l’11 novembre da Venezia. La città è icona di bellezza e arte, è un continuo incanto per gli occhi, tra monumenti e palazzi, armoniosi ponti, gondole, tipiche calli e suggestivi campi. Uno spettacolare inizio per una crociera che si promette spettacolare. Dal porto della città dei dogi e di San Marco salpa la nave favolosa e attraverso il Mediterraneo, suggestivo e meraviglioso mare d’inverno, il giorno dopo il panorama agli occhi del viaggiatore sarà completamente diverso: Bari. La città al sud Italia che tra i vicoli della parte antica offre capolavori architettonici creati nei se-
reunion, si esibiranno in piazza Duomo martedĂŹ 24 luglio alle 21.30 (estrazione 24 luglio), e Giorgia chiuderĂ i grandi concerti estivi in cittĂ mercoledĂŹ 25 luglio alle 21.30 (estrazioni mercoledĂŹ 25 luglio); gli altri quattro eventi consolidano la collaborazione con re:think-art per il festival “Tener-a-menteâ€?: il concerto dell’Orquestra buena vista social clubâ€? mercoledĂŹ 25 luglio alle 21.15 (estrazione il 25 luglio); il concerto di Walter Beltrami con “Postural vertigo quintetâ€? venerdĂŹ
27 luglio (estrazioni giovedĂŹ 26); il concerto di Paolo Conte, premiato con il premio “Il Vittorialeâ€? dalla fondazione presieduta da Giordano Bruno Guerri, previsto sabato 28 luglio (estrazione giovedĂŹ 26 luglio); chiude la carrellata domenica 29 luglio l’esibizione dei Kataklò (estrazione 27 luglio). Spedisci a “All’evento con Voceâ€? a “La Voce del popoloâ€? in via Callegari 6, 25121. G.Battista Budria ha vinto i biglietti per Pat Metheny e Maria Rosa Valli per i Subsonica.
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†‹–”‹…‡ ƒ‘Ž‹�‡ ‹ ƒ�’Ž‹ƒ Žƒ ’”‘’‘•–ƒ ‡„‘‘� Si arricchisce di altri cinque titoli il catalogo e-book delle Paoline. Sono disponibili, nel duplice formato ePub e pdf, “Il codice di Tarso�, appassionante e originale romanzo di Marco Garzonio; “Il brutto anatroccolo� coraggioso saggio di Fulvio De Giorgi sul laicato cattolico italiano alla luce del Concilio Vaticano II; “Io madre di mia suocera�, toccante testimonianza di vita accanto ad una persona malata di Alzheimer; “Cosa crede chi crede?�,
provocatorio viaggio alle radici della fede; “Enrico Bartolettiâ€?, biograďŹ a di un grande testimone della Chiesa italiana negli anni della Contestazione e del post-Concilio. I nuovi e-book si sommano ai sei giĂ presenti nelle principali librerie online. L’iniziativa di conversione della produzione libraria cartacea in e-book, partita nel dicembre del 2010 insieme ad altri editori cattolici nasce dall’opportunitĂ di presidiare le nuove modalitĂ di diffusione editoriale.
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presentata in molte opere d’arte di carattere religioso a Malta. Secondo la leggenda, San Paolo si rifugiò in una grotta, oggi conosciuta come le Catacombe di San Paolo a Rabat. Lasciata Malta la Costa Favolosa porterĂ i viaggiatori a Napoli, cittĂ sfiorata da San Paolo, sbarcato a Pozzuoli. Napoli è un mondo di ricchezza artistica, culturale e umana che palpita tra la collina di Posillipo e le pendici del Vesuvio. Da lĂŹ il viaggio continua fino a Savona dove si arriverĂ l’ultimo giorno, accolti nella riviera di Ponte dalla cittadina dominata dalla fortezza del Priamar. Sei giorni e cinque notti da trascorrere sulla Costa Favolosa che è proprio come nelle fiabe: una nave da crociera che ha la magia del castello incantato e il divertimento di un luna park virtuale, l’eleganza del palazzo reale e il benessere di un angolo di paradiso. I materiali preziosi degli arredi della nave, gli spazi slanciati in stile gotico dell’atrio, il salone illuminato da migliaia di cristalli Swarovski, il cinema in 4d e i simulatori di gioco, la ludoteca e l’Acqua park per i bambini: tutto è fatto per sorprendere e divertire. Benvenuti alla prima grande crociera di “Voceâ€?!
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Anche nel periodo estivo, dal lunedì al venerdì a partire dalle 7, Radio Voce vi informa sui principali fatti da Brescia, dall’Italia e dal mondo. Nell’arco di oltre due ore in diretta, potete seguire rassegne stampa locali e nazionali ed approfondimenti. Per cominciare la giornata col piede giusto, ascoltando la musica migliore, e costantemente informati, l’appuntamento è con Brescia in diretta. Seguite il nostro consiglio e buon ascolto.
Dal 2 luglio fino all’1 settembre la mattinata di Radio Voce profuma di salsedine. Dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12, in collegamento con Rimini, potrete seguire l’estate in Riviera, con musica, notizie, le voci dei turisti in spiaggia, oltre alla consueta informazione su Brescia e provincia coi vari gr del mattino. Un programma in collegamento col circuito InBlu e Radio Icaro. Voce mattina con Marco Vignoletti vi dà appuntamento a settembre con sorprese sempre nuove.
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La Messa del sabato alle 18.30, viene trasmessa in diretta dal duomo di Santa Maria Assunta in Montichiari su TT 2 Teletutto (87) e Super Tv (92-115).
Stanno per chiudersi le iscrizioni al primo Happening degli oratori in programma dal 6 al 9 settembre nelle diocesi di Brescia e Bergamo. In Primo Piano (alle 11.20 circa) ne illustra temi, obiettivi e programma don Marco Mori. Il commento al Vangelo è sempre a cura di don Diego Facchetti, docente in Seminario e responsabile diocesano dell’Apostolato della preghiera. Il programma, prodotto da VoceMedia e curato da Betty
La prossima puntata della rubrica settimanale “La Buona Notiziaâ€?, e la web tv, manderanno in onda le ordinazioni sacerdotali, tenute nella Cattedrale di Brescia.“La Buona Notiziaâ€? va in onda: la domenica alle 13.05 su Teletutto e alle 18.30 su Tt2 Teletutto; su Super TV la domenica e il martedĂŹ alle 20; su PiĂš Valli TV la domenica alle 8; su Teleboario la domenica alle 8.15 e alle 10; e su www.vocemedia.tv.
Cattaneo, in estate va in onda nella versione ridotta della durata di un’ora dalle 11 alle 12. In differita, va in onda, sempre la domenica, anche su Radio Voce Camuna, Ecz, Radio Claronda, Radio Basilica Verolanuova, Radio Ponte Manerbio, Radio RaphaÍl. Primo Piano è disponibile in podcast sul sito www.radiovoce. it dove si trovano anche tutte le puntate di Ecclesia e le Rubriche per lo spirito, che riprenderanno in autunno.
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/¡DPDUFRUG GLYHUWH DQFKH FRQ O¡LURQLD ComicitĂ , improvvisazione, cultura e – naturalmente – spettacolo, all’insegna di un montaggio che spazia dalle esibizioni danzanti o canore di personaggi dello spettacolo a frasi celebri, con accostamenti spesso all’insegna dell’ironia, fanno di “TechetechetĂŠâ€? (Rai1, dal lunedĂŹ al venerdĂŹ ore 20.30) uno spazio di amarcord che intrattiene divertendo. Attingendo a piene mani agli archivi delle Teche Rai, il programma si colloca nel filone preserale felicemente inaugurato nelle passate stagioni estive e si pone in ideale continuitĂ con il fortunato “Da Da Daâ€?, anche se rispetto a quest’ultimo presenta qualche variazione strutturale.
La scommessa degli autori è quella di mostrare le molte facce della televisione dal 1954 – anno dell’avvio ufficiale delle trasmissioni Rai – a oggi. Non sono soltanto i personaggi piÚ strettamente legati al piccolo schermo i protagonisti di ogni puntata ma attorno a essi ruotano moltissime altre figure, pronte a lasciare traccia del loro passaggio sul piccolo schermo con battute, gag, frasi fulminanti e parole a effetto. Il risultato è una sorta di rivista per immagini, in cui anche l’alternanza fra i frammenti in bianco e nero e quelli a colori contribuisce all’effetto di spiazzamento attraverso cui l’insieme di
citazioni produce un testo comunicativo decisamente “sui generisâ€?. Il sottotitolo “Il nuovo che fuâ€? sottolinea la costante oscillazione fra un “alloraâ€? e un “adessoâ€?, lasciando intuire che lo sguardo degli autori si proietta anche verso un “dopoâ€? tutto da costruire (televisivamente parlando). Dal punto di vista narrativo, “TechetechetĂŠâ€? si potrebbe definire un postspettacolo, in forma di varietĂ in pillole. Il fascino del ricordo attira e piace, se è vero che finora il programma ha ottenuto una media di ascolti superiore a “Velineâ€? (Canale 5, ore 20.30), kermesse di selezione delle aspiranti ragazze-immagine di “Striscia la noti-
ziaâ€? condotta da Ezio Greggio. Ăˆ come sfogliare l’album dei ricordi: ogni immagine evoca un periodo, un’emozione, un’epoca sociale da rivivere a distanza, riscoprendone i protagonisti e ritrovando nei tormentoni del momento una parte di se stessi. Punto di forza del programma è la possibilitĂ di rivedere personaggi che hanno fatto la storia della televisione italiana, e della Rai in particolare; molti di loro, pur risalenti all’epoca pionieristica della tv, negli attuali palinsesti non stonerebbero affatto e – anzi – avrebbero molto da insegnare a qualche improvvisato protagonista capitato lĂŹ per caso.
Nel confronto fra allora e adesso si apprezzano la professionalità e la compostezza formale di un periodo in cui il piccolo schermo non era soltanto fonte d’intrattenimento, ma insisteva su una proposta a sfondo culturale anche nelle trasmissioni apparentemente meno impegnate. Per fare televisione era necessario possedere specifiche competenze artistiche o teatrali e l’improvvisazione poteva trovare uno spazio soltanto se veniva proposta da professionisti. Oggi non è cosÏ, ma dubitiamo che molte meteore che quotidianamente incontriamo in tv possano essere ricordate anche soltanto da qui a un paio d’anni.
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adendo quest’anno il centenario della nascita di Nereo Rocco, il leggendario allenatore del Milan, è stata piĂš volte rievocata una sua celebre battuta. A chi, prima di una partita, gli augurava “Vinca il miglioreâ€?, el Paròn rispose: “SperĂŠmo de no!â€?. La stessa speranza sarĂ passata, in qualche momento, nella testa di Kristen Stewart, Biancaneve guerreggiante nella nuova versione fantasy della fiaba dei fratelli Grimm? PerchĂŠ bisogna ammetterlo: tra lei e la crudele strega Ravenna affidata a Charlize Theron, splendida e seducente anche in un ruolo non memorabile, la bilancia dell’interesse appare subito pendere dalla parte dei cattivi. In “Biancaneve e il cacciatoreâ€?, poi, la sceneggiatura regala alla regina malvagia perfino qualche scusante, sentendo il bisogno di ricostruire l’infanzia infelice che sarebbe alle origini del suo comportamento. Mentre Biancaneve, predestinata fin dall’inizio a riportare la luce nel mondo, viaggia senza esitazione – e senza grandi emozioni – verso la battaglia finale. L’eroina è “quasi la versione femminile di Luke Skywalkerâ€? secondo il regista Rupert Sanders. Ma piĂš che
a “Guerre stellariâ€? il film guarda al Medioevo fantastico del “Signore degli Anelliâ€?, e anche al “Twilightâ€? che ha reso famosa la Stewart, pure in quel caso contesa tra due uomini. Il principe azzurro infatti si duplica: c’è William (Sam Claflin), vero figlio di re, amico d’infanzia della principessa; e c’è la sua versione muscolosa e rozza, il “cacciatoreâ€? Chris Hemsworth, ubriacone, triste ma capace di mettere il proprio coraggio al servizio della giovane quando Biancaneve riesce a fuggire dalla torre dove Ravenna l’ha confinata dopo averne sposato e ucciso il padre. Ăˆ un concentrato dei baci dei due uomini ad avere effetto salvifico quando Biancaneve addenta la mela avvelenata. Ma, salvo un breve momento di abbandono pagato caro, a nessuno di loro la protagonista sembra essere troppo interessata, assorbita dal proprio destino di Giovanna d’Arco fiabesca. Il film di Sanders è meno originale del recente adattamento della fiaba diretto da Tarsem Singh, coloratissimo, allegramente visionario ma forse meno attraente per un pubblico giovane. Qui tutto è serioso e i personaggi seguono schemi collaudati, anche se le invenzioni non mancano: un’armata che si scioglie
in schegge di metallo, una foresta animata e mostruosa, la truppaglia dei nani interpretata da un gruppo di eccellenti attori inglesi (tra loro il saggio Muir di Bob Hoskins). Lo specchio magico, nel quale Ravenna riversa la sua ossessione per la bellezza che scompare, è una superficie gelatinosa che assume forma umana quando viene interpellata. La produzione ha largheggiato in scenografie e costumi, cercando di costruire per i personaggi un look da tempi bui, ma modaioli. CosĂŹ la costumista Colleen Atwood racconta di come ha rivestito Biancaneve con un abito “di una bellissima pelle scamosciata verde che sta benissimo con il colore degli occhi di Kristenâ€?. Il guardaroba piĂš ricco è riservato alla regina Charlize: alla quale, peraltro, basta uno sguardo di ghiaccio per incantare.
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Nonostante la situazione di grande difficoltà economica e finanziaria che sta investendo tutta l’Italia, dopo il calo registrato a inizio anno, le imprese bresciane superano quota 122mila attestandosi alla fine di giugno a 122.481 unità . La crescita, tuttavia, non è stata brillante, l’aumento registrato è stato, infatti, pari allo 0,4% nel trimestre e allo 0,2% in confronto allo stesso periodo dello scorso anno; bisogna tornare ad aprile-giugno 2009 per ritrovare un risultato cosÏ basso. Sono questi
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alcuni dei dati contenuti in una analisi elaborata dall’Ufficio studi e statistica della Camera di commercio di Brescia. La timida crescita del numero delle imprese è dovuta ai morsi della crisi che dispiega i suoi effetti sul sistema produttivo facendo registrare a fine giugno l’apertura di 1892 imprese, il numero piÚ basso dei corrispondenti trimestri degli ultimi 10 anni. Sono state, invece, 1412 le imprese che tra aprile e giugno hanno cessato l’attuività , 140 in piÚ rispetto allo stesso trimestre
del 2011, un numero ancora molto lontano dal picco raggiunto nel secondo trimestre del 2008. Il bilancio demografico si è chiuso, dunque, in positivo con 480 unità in piÚ nel trimestre; il confronto con lo stesso periodo dell’anno scorso, tuttavia, produce un risultato piÚ attenuato pari a 282 unità in piÚ. Tutti i settori presentano tra aprile e giugno saldi positivi. Il confronto con lo stesso periodo del 2011 mette in evidenza il perdurare delle difficoltà delle costruzioni (-181 unità ).
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pread, default, cambio dell’euro, bolla speculativa, agenzie di rating: sono queste le parole che ogni giorno, da giornali e televisioni, tengono in apprensione gli italiani alle prese con il quotidiano bollettino di guerra della crisi economica. Parole familiari che hanno generato un clima di generale sfiducia nella gente anche se nel loro reale significato sono ai piÚ sconosciute, cosÏ come molte scelte economiche indicate come causa della crisi in atto. L a c o n f e r m a a r r i v a d a C o rrado Caironi, palazzolese, di Ricerca&finanza, esperto di questioni economico-finanziarie, intervistato in questa pagina. Si sentono in giro tanti rimpianti per la vecchia lira. La scelta di entrare nella zona euro è stata giusta? SÏ, è stata una scelta giusta perchÊ l’Italia, che si presentava con il suo enorme debito, ha ragionato sul futuro ed entrando a far parte sin dall’inizio della zona euro ha beneficiato di tassi di finanziamento molto bassi e di una stabilità valutaria utile se abbinata alla nostra capacità di esportare e una rinnovata credibilità finanziaria. Quali sono le cause prossime e quelle remote che hanno por-
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tri previsti dal “Patto di stabilitĂ â€?; un lavoro che aveva dato buoni risultati nei primi anni Duemila, ma poi si è perso completamente. La crisi finanziaria del 2008, che ha coinvolto tutte le maggiori economie, ha messo in luce un aumento degli squilibri tra i Paesi dell’eurozona, e il nostro Paese si è trovato “quasi bocciatoâ€?, con il bisogno di recuperare. Dal suo punto di vista i mezzi di comunicazione producono allarmismo o forniscono un’informazione corretta sulla stagione attuale?
Ăˆ evidente che la maggior parte dei media tende a enfatizzare la realtĂ , amplificando alcuni aspetti di impatto. La situazione presenta comunque delle reali criticitĂ a partire dai costi del debito pubblico. Costo della politica, debito pubblico, evasione fiscale sono questi i campi su cui intervenire per chiudere la crisi che l’Italia sta attraversando? Direi che sono tutti temi su cui è necessario accelerare, un compito che spetta però alla nostra classe politica, che deve operare alcune scelte precise.
Ăˆ GRS LO ´1RVWUDQR 9DOWURPSLDÂľ Trascorsi i sei mesi canonici nessuno Stato membro ha presentato domanda di opposizione e cosĂŹ si è perfezionato positivamente il percorso che iscrive il “Nostrano Valtrompiaâ€? nel registro dop riconosciute ufficialmente dall’Unione europea. Si tratta di un “Formaggio semigrasso a pasta extra dura, prodotto tutto l’anno, a partire dal latte crudo e con l’aggiunta di zafferano. La produzione del latte, le fasi della sua trasformazione, la stagio-
natura, la raspatura e l’oliatura delle forme di formaggio devono avvenire nell’area geografica delimitata nel rispetto dei tempi e delle metodiche di produzioni tradizionali. La zona di produzione e di stagionatura del formaggio appartiene ai Comuni della Provincia di Brescia nella Valle Trompia. “Con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale del regolamento di riconoscimento – afferma il presidente di Coldiretti Brescia Ettore Prandini (nella
foto) – per il Nostrano Valtrompia si conclude positivamente il percorso burocratico e inizia il percorso di promozione e valorizzazione del prodotto, con l’auspicio che ne possa trarre vantaggio l’intera filiera. Anche questo riconoscimento conferma la bontà del progetto Coldiretti, che mette la qualità e la tipicità delle nostre produzioni al primo posto: viene premiato il sistema produttivo italiano, esempio per tutti di affidabilità , trasparenza e qualità �.
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Il critico d’arte Vittorio Sgarbi, ammirando nel febbraio del 1999 il dipinto non ancora restaurato a Villa Glisenti di Carcina in occasione della mostra della pittura del ’700 in Valtrompia, giudicò la pala “Il miglior quadro del secolo XVIII della Valle del Mellaâ€?. In basso, al centro, l’opera è ďŹ rmata e datata Angelus Palea F. 1728. L’artista è Angelo Paglia, ďŹ glio del celebre pittore Francesco, nato a Brescia nel 1681 e morto in cittĂ nel 1763. Il quadro
rappresenta la Madonna col Bambino in gloria, S. Sebastiano martire e S. Fabiano papa martire. Come speciďŹ cò Sandro Guerrini grazie all’esposizione valtrumplina, è emerso il valore di Angelo Paglia, come â€œďŹ gura di primo piano nella storia dell’arte bresciana, ben collocata sulla via della pittura della realtĂ , a ponte tra l’intima e malinconica severitĂ di Francesco Paglia ed il potente senso del quotidiano del Ceruti. Soprattutto per la composizione
dei dipinti a soggetto sacro e per lo studio delle espressioni, il Ceruti deve aver guardato ad Angelo Paglia, mentre per la resa dei panneggi gli devono essere giunte preziosissime – insieme agli insegnamenti del Cifrondi – le soluzioni di Antonio Paglia. La pala di Lumezzane S. Sebastiano dimostra la sapienza compositiva del pittore che, in pieno rococò, torna a disporre le immagini secondo ďŹ gure geometriche chiuse e simmetricheâ€?. (c.s.)
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ffrontare l’argomento del restauro dei beni culturali, è tema alquanto complesso e discusso. Anche se ci sono idee abbastanza chiare, numerosi sono i caratteri soggetti a continui sviluppi e precisazioni. Abbiamo voluto affrontare il tema con il prof. Leonardo Gatti, noto restauratore bresciano. “La figura del restauratore – ci spiega Gatti – è da considerarsi un’eccellenza nel nostro Paese, riconosciuta anche a livello internazionale. I tecnici restauratori che operano sui beni tutelati con imprese specialistiche, si occupano prevalentemente di restauro di beni culturali
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mobili, di interesse storico, artistico, archeologico ed etnoantropologico, e di superfici decorate di beni immobili del patrimonio culturale. Il grande riconoscimento in ambito internazionale della figura del restauratore italiano, nasce da una prepa-
razione teorica, dall’applicazione di una sofisticata metodologia scientifica, e dall’alta qualità operativa. Un sistema di qualificazione alquanto rigoroso, è diventato la solida base sulla quale la cultura del restauro italiana, è riuscita ad imporsi. Tutela e conservazione dei beni culturali: questo dovrebbe essere lo scopo del restauro, che non deve limitarsi ad eliminare il degrado dovuto ad eventi traumatici, ma preservare e conservare le opere d’arte anche attraverso la manutenzione ordinaria, con il fine di prevenire i danni e limitare i costi di futuri interventi. Il restauro dovrebbe però essere anche l’occasione per approfondire lo studio e la
conoscenza dell’opera d’arte sottoposta ad intervento di manutenzione, attraverso l’interpretazione dei dati conoscitivi sia tecnici che storico-artistici, atti ad eseguire le scelte metodologiche piÚ opportune al recupero dell’opera stessa. Troppo spesso purtroppo, pratiche improvvisate e incontrollate hanno causato e stanno causando tuttora gravi danni al nostro patrimonio storico-artistico. Nascono cosÏ due grossi problemi. Il primo riguarda l’eccessiva burocrazia e l’innalzamento dei costi dovuti alla stessa, che porta molte volte l’affidamento di restauri a personale non qualificato, scavalcando, di fatto, gli enti preposti al controllo, quali
le Soprintendenze. Il secondo, e non meno grave, è che il restauratore nella complessa macchina operativa, rischia di diventare un’interferenza con la condotta assunta da altre figure professionali e imprenditoriali, proiettate al pieno e totale controllo del ciclo del restauro. Il patrimonio tecnico e culturale del restauratore, eccellenza dell’artigianato italiano, rischia di passare cosÏ in secondo piano. Credo pertanto – prosegue Gatti – che la figura del restauratore dovrebbe essere riqualificata e maggiormente responsabilizzata, onde evitare di perdere un patrimonio sia tecnico sia culturale, invidiato da tutto il mondo�.
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Il Coordinamento Brescia Club promuove un’iniziativa rivolta a tutti gli sportivi e ai tifosi denominata “Famiglie a TemĂšâ€?. Domenica 29 luglio è, infatti, prevista una piacevole trasferta in Valcamonica per trascorrere una tranquilla giornata in montagna con la famiglia e assistere all’amichevole del Brescia. Il programma prevede il ritrovo e la partenza dei partecipanti nel piazzale Giacinto Tredici in cittĂ di fronte alla Chiesa di Lamarmora
alle ore 9. Il costo del pullman è di 10 euro. Per chi lo vorrà ci sarà la possibilità di pranzare al costo di 11 euro oppure, per chi lo desidera, pranzare al sacco o usufruire delle strutture esistenti (stand gastronomici). L’iscrizione al pranzo non e’ obbligatoria. Durante la giornata si potrà incontrare la squadra e l’allenatore per fotografie e autografi. Informazioni e adesioni (entro il 23 luglio): info@ bresciaclub.it
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n principio si chiamava Football Club Brescia ma sempre delle Rondinelle stiamo parlando. Era il 17 luglio del 1911 e i colori sociali erano l’arancio e il blÚ. Ne è passata di acqua sotto i ponti per la vecchia e mai doma Leonessa d’Italia che nei giorni scorsi ha spento le 101 candeline. Di campioni ne sono passati tanti: dai vari Pirlo a Hubner, Bonera e Hagi, senza dimenticare i vari Baggio, Guardiola, Hamsik, Zebina, Caracciolo e Diamanti per arrivare ai giorni nostri. Anche in panchina si sono alternati tecnici di livello: da Sonetti a Zeman, senza tralasciare l’epoca piÚ splendente (quella di Mazzone) fino al discepolo Serse Cosmi. Non è facile sintetizzare oltre un secolo di vita; questi i nomi che balzano alla mente ma ce ne sarebbero un’infinità . Dall’esaltazione per le apparizioni in Europa (Trofeo Anglo-italiano vinto nel ’94 a Wembley fino all’Intertoto nell’estate del 2001), ai continui sali e scendi dalla massima serie a quella cadetta. Brucia ancora quella in occasione del Centenario: schiaffi che fanno ancora male e uno strappo tra dirigenza e tifoseria sempre piÚ aperto. A proposito di dirigenza, diventano ventennale la guida del presidente del Brescia piÚ longevo: quel Gino Corioni nominato patron nella sta-
gione 1992/1993 ma già da qualche anno inserito nell’organigramma dei soci. E, a proposito di matrimoni, rinnovato l’accordo con il Banco di Brescia, sponsor ufficiale anche per la prossima stagione. Intanto prosegue il ritiro precampionato a TemÚ. Definite le amichevoli: si parte venerdÏ 20 luglio
con la partita in famiglia Brescia A-Brescia B alle ore 16. A seguire, domenica 22 luglio, alle ore 17 i biancoazzurri sfideranno la rappresentativa locale dell’Alta Val Camonica. GiovedÏ 26 luglio sarà la volta di Brescia-Bienno (squadra che milita nel campionato regionale di Promozione), partita in programma alle 17. Domenica 29 luglio sa-
rĂ la volta contro il Tonezza Team (squadra disoccupati Aic): il fischio d’inizio previsto per le 17. Infine la gara che chiuderĂ il ritiro di TemĂš, prevista per venerdĂŹ 3 agosto alle 16: Brescia-Liberty Oradea (squadra che milita nel campionato di Serie B della Romania). Al termine dell’amichevole si concluderĂ anche il ritiro, con la squadra che rientrerĂ a Brescia e godrĂ di alcuni giorni di riposo. Sul fronte mercato, infine, la telenovela El Kaddouri prosegue a oltranza mentre l’obiettivo principale – Pablo Granoche – rimane a Padova, la “zavorraâ€? Andrea Caracciolo resta ancora a TemĂš, Martini Rini ha firmato il prolungamento di contratto fino a giugno 2015 e si è unito alla squadra. Il nome nuovo è Marko Mitrovic: 20 anni, svedese d’origine balcanica, è cresciuto nel Chelsea. Ăˆ stato soprannominato “il piccolo Ibrahimovicâ€?: mercoledĂŹ scorso si è sottoposto alle visite mediche di rito prima di raggiungere i nuovi compagni in Valle Camonica.
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%UHVFLD 7HP DQFKH SHU OH GRQQH Anche il Brescia Calcio femminile, cosÏ come i colleghi uomini, ha scelto TemÚ come sede del ritiro precampionato. La comitiva biancoazzurra soggiornerà in Valle Camonica per la preparazione estiva dal 16 al 22 agosto. TemÚ è conosciuto dagli appassionati di sci perchÊ fa parte, insieme a Ponte di Legno, al Passo Tonale e al ghiacciaio Presena, del comprensorio Adamello Ski che con i suoi 100 km
di piste rappresenta la destinazione sciistica preferita dai bresciani. L’appeal della montagna in versione invernale va scemando notevolmente durante i mesi estivi, nonostante le molteplici sfaccettature che la vacanza estiva può assumere: l’Alta Valle Camonica in particolare presenta delle interessanti possibilitĂ legate al trekking e alla mtb. Sul territorio dell’Alta Valle Camonica esistono giĂ una ďŹ tta
rete sentieristica, 500 km di tracciati per i biker e un bike park per i bambini, una piscina, vari campi da tennis, bocce, un parco avventura con ponti sospesi tra gli alberi, un palazzetto che ospita regolarmente camp di basket, scherma e judo, sono praticati l’huskytrekking, la pesca sportiva e la pesca a mosca e sono in fase di realizzazione una pista ciclabile ed una pista da freeride per una vacanza attiva
e accattivante per tutta la famiglia. Tornando alle Leonesse, che nella stagione appena conclusa hanno chiuso al quarto posto in serie A, questo il programma: 16 agosto visite mediche e partenza per TemĂš, sabato 18 ore 21 presentazione della squadra in piazza, mercoledĂŹ 22 ritorno in cittĂ . Sabato 25 agosto, inďŹ ne, il Brescia disputerĂ la prima amichevole stagionale contro il Fiammamonza.
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Tra le novitĂ del Csi Brescia per la prossima stagione c’è il tesseramento online, una vera e propria rivoluzione per il comitato nel segno dell’efďŹ cienza e della qualitĂ del servizio rivolto a societĂ e tesserati. Tutte le procedure di afďŹ liazione e tesseramento verranno effettuate sul sito ufďŹ ciale arancioblĂš www.csi.brescia.it. La procedura è giĂ attiva, e all’interno del portale sono scaricabili le indicazioni e le modalitĂ operative, illustrate all’interno dell’apposito
vademecum. Durante le riunioni preparatorie delle singole discipline che si terranno in sede dal 23 al 31 agosto verrĂ illustrata la procedura e sarĂ consegnato a ciascuna societĂ il relativo codice di accesso. Qualora emergesse la necessitĂ di effettuare afďŹ liazione e tesseramento in anticipo, i codici potranno essere ritirati in segreteria provinciale. Per informazioni consultare il sito internet, oppure contattare lo 030.312328 (segreteria@csi.brescia.it).
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ratorio, sport emergenti e formazione. Sono queste le parole d’ordine del Csi Brescia per il 2012/2013. Ăˆ quanto si evince dal piano di attivitĂ in spedizione alle societĂ e disponibile in segreteria dalla prossima settimana. Gli sport di squadra continueranno a fare la parte del leone, trainati dal calcio (a 11, a 7, a 5 e femminile) con l’aggiunta della categoria over 35. Pallavolo confermata in tutte le sue varianti: maschile, femminile e misto, mentre il basket ripartirĂ dal campionato open con la speranza di poter dare slancio anche al settore giovanile, sempre piĂš florido nel calcio e nella pallavolo e impreziosito dal progetto polisportivo, che consente ai ragazzi dai sei ai 12 anni di partecipare a giornate di sfide di altre discipline (podismo, atletica, pallamano e tennis tavolo su tutte). Non si può piĂš parlare di sport minori per arti marziali, ginnastica artistica e tennis tavolo, che vantano numeri e affermazioni regionali e nazionali di primissimo piano, per non parlare del ciclismo, considerato un modello dai comitati di tutta Italia. Si ripartirĂ da queste certezze, dando ulteriore slancio ai campionati interprovinciali di sci e speed down − in collaborazione con il Csi Valcamonica − e rispolverando il tennis, ma non basta. Si prevede una presenza sempre piĂš viva negli ora-
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alla crescita dello sport italianoâ€?. In programma corsi per allenatori, dirigenti, arbitri e primo soccorso. â€œĂˆ nei momenti di crisi che bisogna far emergere ancor di piĂš impegno, entusiasmo e responsabilità – ha affermato la presidente del Csi Amelia Morgano – e lo faremo puntando su continuitĂ e rinnovamento. Daremo piĂš slancio agli sport minori spingendo nuove attivitĂ e dando risalto all’attivitĂ giovanile. Cercheremo sinergie e nuove alleanze sul territorio, ma gli oratori resteranno il luogo principe in cui fortificare le nostre radici. Grazie ai corsi formativi, poi, eleveremo la qualitĂ dello sport targato Csi Bresciaâ€?.
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La giusta via Egr. direttore, ho letto la lettera di don Raffaele Donneschi e poi di Gualtiero Comini. Entrambe mi hanno suscitato la riflessione che in una parte della Chiesa emerga la convinzione che il denaro e le cose di amministrazione economica non siano roba da prete (e non solo per una mancanza di tempo di fronte a pressanti impegni pastorali), bensĂŹ da delegare al laico. Mi domando se non vi sia sotto lâ&#x20AC;&#x2122;idea che il denaro sia tutto sommato roba sporca e troppo legata al mondo materiale, in cui il prete perciò non dovrebbe immischiarsi, dedicandosi invece alle cose spirituali e pastorali. Mi risulta che questa idea si avvicini ad unâ&#x20AC;&#x2122;eresia del passato, che certamente serpeggia ancora fra noi nei suoi strascichi; talvolta si traduce nel pauperismo, che non è esattamente il giusto distacco dai beni, altre volte nello spiritualismo. Mi sembra che GesĂš Cristo sia stato un uomo divino molto concreto! Condivido alcune affermazioni contenute nelle due lettere. Penso però che in una parrocchia debba sempre essere il parroco responsabile economico, pur facendosi aiutare da laici. Sappiamo, non essendo noi nĂŠ buddhisti nĂŠ induisti, che nulla di ciò che è materiale è male in sĂŠ; in sĂŠ e per sĂŠ il denaro, la materia, è solo strumento: dipende dal fine per cui lo uso e dal come lo uso che io con la mia responsabilitĂ lo faccio diventare un male o un bene. Anche una pistola: se la uso per sparare alle gambe di uno che sta violentando mia figlia per fermarlo, la pistola diventa un bene, se la uso per ammazzare una persona senza una legittima difesa da un gravissima aggressione alla mia vita e in rapporto
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a valori e soggetti deboli che io debba proteggere, lo stesso oggetto di metallo, diventa un male. Poi sĂŹ il violentatore andrò certamente a trovarlo in carcere e gli parlerò di Cristo, perchĂŠ quellâ&#x20AC;&#x2122;uomo è il mio povero anche se lui fosse milionario di denaro. Non capisco perchĂŠ si sminuisca il laicato in questo modo: i laici facciano il lavoro considerato un poâ&#x20AC;&#x2122; sporco. Lâ&#x20AC;&#x2122;esperienza del Cenacolo fallĂŹ solo per lâ&#x20AC;&#x2122;attaccamento dei presbiteri alla cassaforte, come fa capire il sig. Comini, oppure ne salviamo alcuni e pensiamo che questi fossero consapevoli che il loro ministero è anche santificare il denaro senza aborrirlo? Del resto questo ci indica GesĂš e senza complessi. Vi è, sempre in nome della povertĂ , chi guarda infastidito i beni ecclesiastici di valore artistico, ritenendo che la Chiesa debba disfarsene; ma perchĂŠ mai?! Essi celebrano la bellezza che è dono di Dio, fanno elevare lo Spirito, ci aiutano nella meditazione spirituale, danno pace allâ&#x20AC;&#x2122;anima. Dipende anche qui dallâ&#x20AC;&#x2122;uso che se ne fa. Lâ&#x20AC;&#x2122;idea che la povertĂ in sĂŠ e per sĂŠ sia segno di maggiore coerenza al cristianesimo, non mi risulta evangelica. Dio si è incarnato, si è fatto materia, è entrato nella storia concreta per amarla con concretezza. Il denaro e la materia sono utili strumenti per realizzare la parola â&#x20AC;&#x2DC;amareâ&#x20AC;&#x2122; che non è certo solo il povero di mezzi (anche un ricco politico corrotto è un povero, il coniuge è il mio povero, la persona egoista in tutte le sue forme è un povero, lâ&#x20AC;&#x2122;uomo che induce alla prostituzione è un povero, la donna che abortisce e vedo la Chiesa operare accompagnamento nella conversione, sostegno e accoglienza splendidi...); poi ben vengano i S. Francesco a richiamarci con forza al giusto distacco dai beni.
1 Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x17D; Í&#x153; Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x192; Í?Í&#x2DC; Â&#x192;Â?Â?Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x201D;Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2039;Ǥ Â&#x192; Â?Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021; Â?Â&#x2018;Â? Â&#x2026;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2019;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x192; Â&#x192;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192;ÇĄ Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â?Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2018; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039; Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x160;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x201E;Â&#x2021;Â?Â&#x2021; Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021;Ǥ Â&#x2021; Â&#x2C6;Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2021; Â&#x2018;Â?Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039;Â?Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2039; Â&#x2C6;Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Ǥ
ÇŻÂ&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2021; Ǥǣ Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2039;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â?Â&#x2039; Â&#x2039; Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x201E;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2018;Â?Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192;Â?Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x2026;Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x192;ÇŤ Ǥǣ Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x201E;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; ° Â?Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;ÇŚ Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x2013;Â? Â&#x2039;Â?Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192; Í&#x203A;Í&#x17E; Â&#x192;Â?Â?Â&#x2039; Č&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2018;ÇŚ Â?Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x192;Č&#x152;ÇĄ Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2014;Â? Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2021; Â?Â&#x2018;Â? Â&#x2039;Â?Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192; ÍĄÍ&#x2DC;Í&#x2DC;Í&#x2DC; Â&#x2021; Â?Â&#x2018;Â? Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192; Í&#x203A;Í?Â?Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x2014;ÇŚ Â&#x201D;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â?Â?Â&#x2018; Í&#x161;Í&#x2DC;Í&#x2122;Í&#x2122;Ǥ Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x17D; Í&#x2122;Îť Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2014;Â&#x2030;Â?Â&#x2018; Í&#x161;Í&#x2DC;Í&#x2122;Í&#x161; Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Í&#x203A;Í&#x2122; Â?Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018; Í&#x161;Í&#x2DC;Í&#x2122;Í&#x203A; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192;Â?Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2021;ÇŁ Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â?Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2039; Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2018;Ǣ Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2019;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x201E;Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2014;Â? Â&#x2026;Â&#x2018;Â?ÇŚ Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â?Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2018; Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â?Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â?Â&#x2018;Â? 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Ciò che mi procura tristezza e dolore verso la Chiesa non è la ricchezza, ma il prete e il laico che accumulano ricchezze per il proprio benessere anzichĂŠ per cominciare a costruire il Regno dei Cieli. Penso che sia necessario offrire ai seminaristi nozioni di economia e diritto italiano perchĂŠ continuo cocciutamente a ritenere che essere cristiani sia avere la testa rivolta al Cielo e i piedi ben piantati per terra. Un prete deve sapere come â&#x20AC;&#x2DC;gira il mondoâ&#x20AC;&#x2122;, oltre ad avere la preparazione teologica. In questo modo ci capiamo di piĂš e ci aiutiamo meglio nel santificare le cose del mondo per portarle a Dio. Lo so, a voi preti è chiesto molto, ma anche a me, donna cristiana, moglie, madre, lavoratrice; se le nostre giornate intense sono fondate costantemente sulla preghiera e la comunione con Dio, allora ci si riesce: Lui è la nostra garanzia! Francesca Paganuzzi Caldonazzo
Una domanda Egr. direttore, nei giorni scorsi ho letto sui principali quotidiani nazionali delle polemiche interne al Pd e, piĂš in generale, allâ&#x20AC;&#x2122;area di centro sinistra per la mancata messa ai voti, nel corso dellâ&#x20AC;&#x2122;assemblea del partito di Bersani, di una proposta per il matrimonio tra gay. Personalmente la polemica mi ha disturbato, non tanto per lâ&#x20AC;&#x2122;argomento in sĂŠ, quanto per i contesti in cui questa è stata montata. Possibile che con un Paese ancora sullâ&#x20AC;&#x2122;orlo del precipizio, con una crisi che sembra senza fine, con tassi di disoccupazione in continua ascesa, un partito che vuole vincere le elezioni in programma il prossimo anno, non abbia altre prioritĂ a cui mettere mano? Maria Barsini
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