La Voce del Popolo 2013 11

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Lo spazio, sia esterno che interno della chiesa di Santa Maria della Carità , ha acquisito nuova luce e splendore con il restauro. Chi ha potuto assistere al lavoro artistico e certosino di chi ha operato ai vari livelli sui muri, sulla volta, sulle strutture in genere, sui quadri e sugli affreschi, ha potuto condividere la gioia di vedere rinascere questo spazio, che mantiene sempre qualcosa di non ben decifrabile, forse per il suo carattere trascendente o per la sua carica di significato accumulata dalla storia, dalla presenza dei fedeli, dei rettori, dei sacristi e delle suore. Le suore del Buon Pastore, cosÏ grandi nella scelta della clausura, cosÏ disponibili per l’altro, cosÏ presenti nella preghiera offerta soprattutto per chi non prega, per chi non crede, per chi offende Dio e il prossimo. Le suore sono state per tanti anni l’anima di questa chiesa. L’hanno accudita, amata, venerata e, nello stesso tempo, sono state per i fedeli e per la città una presenza viva oltre che gradita. Si è avvertita la loro mancanza quando sono dovute andare via. La nuova luce dell’intervento aiuta a vedere meglio i particolari e a cogliere quel trascendente che c’è in ogni autentico luogo sacro.

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ei prossimi mesi 125mila famiglie rischiano di essere sfrattate per morositĂ . Analoga sorte potrebbe toccare ad altre 150mila nell’arco del prossimo triennio. Non ha sbagliato, dunque, chi in Italia ha iniziato da tempo a parlare di “emergenza sfrattiâ€?.

D’altra parte da tempo i sindacati e le associazioni nate a tutela degli inquilini vanno parlando di crisi e di disagio abitativo.

La conferma che quello degli sfratti sia diventato a tutti gli effetti un vero e proprio problema sociale è arrivata anche dal governo Monti che con il Milleproroghe adottato nelle prime settimane di quest’anno ha inserito una proroga degli sfratti per le categorie sociali piÚ disagiate: anziani, portatori di handicap e malati terminali.

Il provvedimento, confermano dalle diverse sigle sindacali non risolve il dramma di chi non può pagare non per cattiva volontà ma per indisponibilità causate da spese dell'abitazione e da affitti insostenibili, disoccupazione e cassa integrazione.

Quel che piÚ preoccupa, però, è che di sfratti come emergenza sociale si parla ormai dalle Alpi alla Sicilia.

Un numero sempre crescente di famiglie bresciane, che sino a qualche anno fa, conosceva cosa fosse uno sfratto magari per via di qualche servizio televisivo realizzato in cittĂ del sud o nelle grandi aree metropolitane, ha dovuto sperimentare sulla propria pelle il dramma della perdita della casa per insolvenza.

Anche a Brescia, dunque, l’emergenza sfratti è esplosa come nuovo e drammatico fronte tra le pieghe della crisi.

Il fenomeno degli sfratti nel Bresciano sta crescendo a un ritmo costante, che assume i connotati di una vera e propria piaga.

Bastano pochi numeri – oltre 2.000 sfratti lo scorso anno (693 in cittĂ , il resto in provincia) rispetto agli 847 (rispettivamente 413 e 434) del 2004 – per comprendere la drammatica portata di un fenomeno che nella quasi totalitĂ dei casi è dovuto a morositĂ â€˜incolpevole’, figlia anche della difficile situazione economica

in cui versano le fasce piĂš deboli dei cittadini e che coinvolge chi perde reddito e lavoro.

E dal sogno ‘casa-lavoro’ si sprofonda in pochi mesi nell’incubo di trovarsi con uno sfratto in mano e non avere piĂš un tetto sopra la testa.

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Un fenomeno che rimbalza sui media grazie anche alle azioni intraprese dagli attivisti dell’Associazione diritti per tutti e del Comitato provinciale contro gli sfratti, scesi piÚ volte in piazza per ottenere delle moratorie.

Da piÚ parti si fa presente che il problema, acuitosi negli ultimi anni, parte da lontano. Non a caso, nel periodo immediatamente precedente la crisi economica, proprio il costo delle abitazioni e l’aumento degli affitti sono stati la principale causa dell’impoverimento delle famiglie

italiane. Secondo i dati pubblicati dall’Osservatorio della Regione Lombardia sulla condizione abitativa nel periodo dal 1994 al 2004 la spesa sostenuta per l’abitazione è cresciuta del 31% a livello nazionale e del 40% in Lombardia. Questo dato è stato confermato dall’Istat secondo cui dal 1994 al 2004 l’incidenza del costo dell’abitazione rispetto alla spesa totale delle famiglie è passato dal 19,5% al 25,5%. Successivamente nel rapporto sui consumi delle famiglie nell'anno 2009 lo stesso istituto ha precisato che “all’abitazione viene ormai destinato oltre un terzo della spesa totale (il 33,5% del 2009 contro il 32,1% del 2008).

E proprio dallo scoppio della bolla speculativa nel settore immobiliare è nata la crisi economica, prima in America e poi in Europa. La provincia di Brescia, prima e meglio di altre, ha messo in cantiere a livello istituzionale una serie di interventi mirati – dal “Tavolo provinciale sfrattiâ€? della Prefettura, al “Protocollo d’intesa per il contenimento sfrattiâ€? del Comune di Brescia, passando dall’apertura dello “Sportello informativo per la casaâ€? istituito dalla Regione Lombardia nella sede di via Dalmazia – ma il problema è rimasto sostanzialmente irrisolto e anzi si profila sempre di piĂš come una vera e propria emergenza.

Non è un caso, dunque, che anche nel Bresciano si siano negli ultimi tempi moltiplicate forme di protesta sino a oggi viste in televisione. Occupazioni di immobili, appelli, grida di allarme sono stanno diventando routine anche in quel Bresciano sino a pochi anni fa ritenuta terra ricca e guardata da tanti con malcelata invidia. Sono i numeri a dire che la situazione oggi è cambiata, in peggio, anche per il venire meno di sostegni consistenti.

Con il tetto dei redditi per accedere ai contributi di locazione precipitato da 12mila a 4000 euro l’anno, le assegnazioni di appartamenti pubblici che in città si aggirano sui 100 l’anno a fronte di liste d’attesa che comprendono 3000 famiglie è difficile pensare che si possa bloccare il crescere esponenziale del numero degli sfratti.

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ro considerevole di appartamenti e case sfitte, lasciate a invecchiare in attesa che il mercato immobiliare si sblocchi e le vendite ripartano.

Poche però sono le proposte per cercare di mettere in collegamento, anche grazie all’opera di mediazione o di garanzia delle Amministrazioni locali, chi detiene un grande numero di case vuote e chi ha un disperato bisogno di un tetto sulla testa, magari a canone calmierato. “Proprio per questo Č‚ confermano al Sicet Č‚ sarebbe opportuno dare un seguito alle iniziative locali coinvolgendo tutti i Comuni della provincia interessati dall'emergenza sfrattiâ€?. Ma le politiche locali non possono essere sufficienti se non efficacemente supportate da un quadro di riforme strutturali da parte della politica nazionale, destinate comunque a realizzarsi nel medio-lungo periodo. E in questa prospettiva non aiuta certo il taglio del fondo affitti della Regione Lombardia passato attraverso una drastica cura dimagrante dettata dalla crisi che l’ha fatto calare una prima volta da 60 a 40 milioni

di euro per arrivare ai circa 14 milioni di euro per il 2013. A incidere pesantemente c’è anche l’eliminazione del finanziamento ordinario a favore dell’edilizia residenziale pubblica e il progressivo aumento di prezzi delle abitazioni a uso primario in seguito alla liberalizzazione del mercato privato delle locazioni, aumento che non ha trovato un freno nemmeno con la crisi del mercato immobiliare che anche nel Bresciano si è fatta pesantemente sentire. “Nel frattempo è necessario sollecitare gli organi competenti ad adottare indispensabili provvedimenti tampone. Primi fra tutti il rifinanziamento del “Fondo nazionale per il sostegno al pagamento dell'affittoâ€?, che, costituito nel 2000 con 362 milioni di euro, si è ridotto a 0 nel 2012 e l’estensione agli sfratti per morositĂ , che rappresentano ormai il 98% del totale, della proroga giĂ prevista per i provvedimenti per finita locazione, introducendo agevolazioni fiscali e compensazioni economiche in favore della proprietĂ edilizia che la deve sopportareâ€?. Servono provvedimenti

urgenti per incentivare la locazione delle abitazioni sfitte con costi sostenibili per gli inquilini offrendo agevolazioni ai proprietari che mettono a disposizione gli immobili inutilizzati, uscendo dal paradosso della ‘gente senza casa’ e delle ‘case senza gente’. Al tempo stesso occorre approvare una riforma della legge che regola il mercato delle locazioni e rifinanziare il comparto dell’edilizia pubblica a canone sociale per costruire un sistema di offerta adeguato al fabbisogno. â€œĂˆ tempo di agire e in fretta – afferma ancora Esposito - per evitare che il tessuto sociale, giĂ fragile, si sgretoli definitivamenteâ€?. Con le conseguenze che si possono immaginare..

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L’ennesimo focolaio di tensione internazionale arriva in questi giorni dalla penisola coreana. Il regime di Pyongyang ha risposto duramente all’inizio delle manovre militari congiunte tra le truppe di Seul e Washington, ritenute un atto di provocazione ed invasione.

Annullamento dell’armistizio firmato con il Sud nel ’53 e interruzione della “linea rossa�, il collegamento telefonico che garantiva un contatto tra Seul e Pyongyang in caso di emergenze

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sono le prima misure adottate dalla Corea del Nord. Il leader nordcoreano, Kim Jong-Un è arrivato anche a minacciare un attacco contro i due Paesi. Le forze armate di Pyongyang, da parte loro, hanno fatto sapere di aspettare solo “l’ordine finaleâ€? del capo supremo per lanciare un attacco, per “trasformare, come pubblicato sul quotidiano ufficiale del regime, i regimi marionetta degli Stati Uniti e della Corea del Sud in un mare di fuocoâ€?. Il riferimento ad un attacco

nucleare è chiaro, riecheggiando le minacce dei giorni scorsi dopo l’adozione di nuove sanzioni all’Onu, per la prima volta in accordo con la Cina, l’unico alleato di Pyongyang.

La preoccupazione è alta soprattutto a Seul, dove si attende una prova di forza dimostrativa da parte della Corea del Nord, come il lancio di un nuovo missile balistico intercontinentale. Una nuova violazione del suo spazio aereo potrebbe comportare una reazione del governo di Seul.

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ssendo stato non è soltanto il gerundio passato del verbo essere. Ăˆ anche (e soprattutto) il titolo di uno spettacolo con cui un gruppo di magistrati, operanti con vari incarichi presso il Tribunale di Milano, intende, attraverso il ricordo dell’impegno e del sacrificio di Paolo Borsellino, favorire una riflessione sull’infiltrazione della criminalitĂ organizzata nel territorio industriale locale e sul fenomeno delle â€?ecomafieâ€? che sta venendo prepotentemente alla ribalta anche nel Bresciano.

Dismesse per un giorno le toghe e lasciate le aule dei tribunali i protagonisti di “Essendo statoâ€? salgono sulla scena per rappresentare con profonda e toccante poesia gli ultimi istanti di vita del loro collega assassinato in via d’Amelio a Palermo. Non c’è, dunque, solo l’aspetto della memoria nello spettacolo che arriva a Brescia il prossimo 16 marzo, ma anche la denuncia che situazioni malavitose che si pensavano relegate in altra parte del Paese stanno venendo prepotentemente alla ribalta anche nel Bresciano. A confermarlo sono i numeri. Lo scorso anno sono state 223 le aziende confiscate alle mafie in Lombardia.

Nella non certo invidiabile classifica delle province per il maggior numero di aziende confiscate a organizzazione di stampo mafioso Brescia, con 30 casi, è seconda in Lombardia alla sola

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che anche grazie al teatro si possa combattere la mafia, promuovendo la cultura della legalità nella società civile. L’iniziativa, originariamente realizzata dall’Associazione nazionale magistrati di Milano, ha avuto grande successo ed è stata ripresa in diverse città tra cui Sassari, Trieste e Palermo.

A Brescia lo spettacolo arriva grazie all’interessamento di Muse Solidali, cooperativa non profit che organizza eventi socialmente utili. Oscar Magi, che dello spettacolo cura anche la regia, Lucio Nardi, Ilio Mannucci Pacini, Monica Cavassa, Luciana Greco, Maria Bambina, Barbara Medagliani

e Marika Medagliani sono i magistrati che anche a Brescia, presso la Camera di commercio in via Einaudi 23, portano in scena lo spettacolo tratto da un’opera di Ruggero Cappuccio, una sorta di oratorio funebre di commovente intensitĂ e lucida analisi politica che racconta l’ultimo secondo di vita del giudice palermitano. “Essendo statoâ€? (inizio ore 21 ingresso liberto) rappresenta dunque un’occasione importante per favorire la riflessione anche a Brescia, esposta al rischio di infiltrazione mafiosa, per promuovere un dialogo tra magistratura e societĂ su un tema di grande attualitĂ .

6DQLWj SURSRVWD FKH ID GLVFXWHUH Un documento (per ora annunciato) che rischia di rendere meno unità in tema di welfare l’Unione europea.

Germania, Austria, Olanda, e Gran Bretagna, avrebbero concordato di inviare una lettera alla Commissione europea in cui chiederebbero l’assunzione di misure comunitarie che consentano di poter rifiutare l’assistenza sociale agli immigrati Ue che non abbiano mai lavorato prima entro i suoi conďŹ ni. Destina-

tari delle misure ipotizzane sono quei cittadini romeni e bulgari che dal 2014, ďŹ nita la moratoria sui loro trasferimenti, potranno cercar lavoro altrove. GiĂ si parla di centinaia di migliaia di nuovi immigrati. Alla base della richiesta la convinzione dei Paesi ďŹ rmatari della lettera che troppi possano approďŹ ttare di sistemi di welfare piĂš avanzati. Non si sa ancora se il limite che Germania, Austria, Olanda e Gran Bretagna sta-

rebbero per invocare riguardi anche studenti, ricercatori, artisti di tutti i Paesi. Un ostacolo insormontabile all’accoglienza di questa richiesta è costituito dal fatto che la solidarietĂ comunitaria, e la libertĂ di movimento delle persone, sono fra i valori fondanti dell’Ue che non possono essere calpestati. Fino a oggi, con piĂš o meno difďŹ coltĂ , qualunque immigrato europeo in una nazione Ue ha sempre ottenuto assistenza sanitaria

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I marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone (nella foto), accusati di aver ucciso due pescatori indiani quando erano a bordo della petroliera Enrica Lexie il 15 febbraio 2012 restano in Italia. L’annuncio è stato dato da Giulio Terzi, ministro italiano degli Esteri, citando la “controversia internazionaleâ€? intercorsa tra India e Italia. I due fucilieri del Battaglione san Marco erano in Italia con un permesso speciale di un mese per le elezioni politiche.

In un rapporto diffuso nei giorni scorsi, Amnesty International denuncia che, 10 anni dopo l’invasione diretta dagli Usa che segnò la ďŹ ne di Saddam Hussein, “l’Iraq resta intrappolato in un orribile ciclo di abusi, tra i quali gli attacchi contro la popolazione civile, la tortura nei confronti dei detenuti e i processi irregolariâ€?.

Presentando una cronologia di torture e altri maltrattamenti a opera delle forze di sicurezza irachene e di truppe straniere,

Trascorso il periodo non faranno ritorno in India, dove un tribunale speciale avrebbe dovuto stabilire la giurisdizione del caso. La decisione della Farnesina ha suscitato la reazione immediata delle autorità indiane che, al pari di quelle italiane, rivendicano il diritto di giudicare i due militari italiani. Pur non avendo annunciato misure particolari le autorità di New Delhi hanno dichiarato inammissibile l’atteggiamento e la scelta del governo italiano.

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all’indomani dell’invasione del 2003, il rapporto mette in luce “il costante venir meno delle autoritĂ irachene all’obbligo di rispettare i diritti umani e lo stato di diritto nella risposta agli incessanti attacchi mortali dei gruppi armati, i quali mostrano un vergognoso disprezzo per la vita dei civiliâ€?.

Secondo Amnesty International molti iracheni godono di maggiore libertĂ ma i traguardi fondamentali nel campo dei diritti umani devono ancora diventare realtĂ .

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na situazione di lento, ma inesorabile declino: è questa l’immagine triste, ma certamente efficace, del Bresciano che esce dalla quinta edizione del Rapporto sui redditi elaborato dalle Acli provinciali. Ăˆ un’immagine attendibile perchĂŠ fondata sulle quasi 45mila dichiarazioni dei redditi (il 12% di quelle complessivamente elaborate dai diversi Caf nel Bresciano) compilate dall’associazione di via Corsica.

Un primo dato che conferma il declino è quello della forte presenza di soggetti tenuti alla presentazione della dichiarazione dei redditi per via di piÚ rapporti di lavoro avuti nel 2011.

Non è, come potrebbe sembrare a prima vista, un elemento che depone a favore di un mercato del lavoro particolarmente dinamico nel Bresciano, ma l’esatto contrario: troppi lavori a tempo determinato, troppi posti che saltano e costringono all’affannosa ricerca di una nuova occupazione...

C’è poi un secondo dato che merita una considerazione. La crescita delle dichiarazioni di redditi sino a 15mila euro (il 32,66% del totale) che contestualmente alla riduzione della categoria appena superiore (quella dei redditi tra 15 e 28mila euro passata dal 50,6% del 2008 al 47,6% dello scorso anno) conferma il progressivo impoverimento della popolazione. La

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D’altra parte con stipendi fermi, blocco degli aumenti salariali e delle pensioni non è che si ci potessero aspettare indicazioni diverse. Dal quinto rapporto sui redditi 2102 delle Acli

emergono altri indicatori dello stato di difficoltà in cui Brescia, come il resto del Paese, si trova. Da un mercato del lavoro che penalizza (anche in termini di reddito) piÚ le donne che gli uomini alla drastica riduzione dell’accensione di mutui, dalla contrazione delle spese sanitarie all’aumento delle spese per l’assistenza di anziani non autosufficienti... dietro alle dichiarazioni dei redditi di quei 45mila bresciani che si sono rivolti agli sportelli delle Acli c’è un vasto mondo che fa fatica e che aspetta (probabilmente con sempre minore fiducia) misure e azioni che possano consentire di invertire una situazione difficile da sostenere ancora a lungo.

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Un tuffo nel jazz piĂš elegante declinato in una delle varie formazioni classiche, è quello proposto sabato 16 marzo al Teatro S. Filippo di Darfo Boario Terme (alle 16) e all’Auditorium S. Barnaba in Brescia (alle 17) nell’ambito della rassegna “ConcertiAmo, la musica che rendeâ€?, organizzata dal conservatorio Luca Marenzio in collaborazione con la Fondazione Cariplo e la Congrega della caritĂ apostolica. Due veri e

Prosegue domenica 17 marzo la proposta “Sul filo della memoria�, la serie dei percorsi guidati promossa dalla Fondazione Cocchetti di Cemmo di Capodiponte.

La terza tappa del percorso prevede la visita di Malonno.

L’itinerario partirà dalla chiesa parrocchiale dedica ai SS. Faustino e Giovita, maestoso monumento settecentesco.

ProseguirĂ con il forno fusorio e i luoghi che per tanti secoli

propri tributi in forma di suites elaborate da Corrado Guarino, docente del conservatorio, costituiscono l’omaggio a George Gershwin, assieme a due arrangiamenti originali del genio, eseguiti dalla Big Band Jazz della scuola, con la partecipazione di Guido Bombardieri ai sax contralto e soprano, nonchÊ di Corrado Guarino in veste anche di direttore. L’ingresso è riservato solo ai possessori dell’abbonamento per la rassegna.

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sono stati il cuore produttivo di Malonno. Si concluderĂ al palazzo Celeri-Martinengo, testimone del potere politico ed economico delle due famiglie citate.

La visita guidata, che prende il via alle 15, è a cura di Angelo Moreschi, che ha recentemente pubblicato il libro “Vicende e personaggi della storia di Malonnoâ€?. Il ritrovo dei partecipanti è fissato presso il sagrato della stessa chiesa SS. Faustino e Giovita .

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Il domani dei cristiani C’è chi si stupisce dell’immoralità dilagante e dell’attuale situazione del popolo. Strano questo stupore! Io direi che bisognerebbe meravigliarsi del contrario!

Chi semina vento, raccoglie tempesta, dice un proverbio. (...)

L’attuale situazione è la naturale conseguenza della predicazione di ieri, l’attuale piaga è il logico sviluppo di una malattia che era giĂ stata inoculata da secoli nell’organismo sociale. Non è cosĂŹ? I nostri nonni hanno negato Cristo e la Chiesa. I nostri padri a quella scuola hanno continuato la marcia e han perfino negato Iddio! E i figli? Hanno tirato le naturali conseguenze. (...) I nostri buoni padri han negato Dio nella loro vita ma, romantici e sognatori, non hanno osato vivere praticamente le loro idee; credevano ancora nel “piacere dell’onestĂ , e poi‌ è tanto difficile sradicare dal cuore il cristianesimo quando lo si è respirato da fanciulliâ€?!. I figliuoli furon piĂš logici, piĂš semplici nei loro ragionamenti, piĂš pratici.

Non c’è Dio? E allora: perchÊ l’onestà ? PerchÊ la moralità ? (...)

Via questo vecchio bagaglio dei dieci comandamenti! Via ogni ritegno! E le conseguenze ora si

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Contro i sacerdoti cosa si dice?

“Sono dei lazzaroni e fannulloni.

Le lemosine permettono loro di passarsela bene anche nella durezza presente. I preti non hanno caritĂ , sono i padroni peggiori e lasciano vistose ereditĂ .

Non si sposano, cosÏ sono piÚ liberi. Si mettono in borghese e poi vanno in città piÚ lontane a fare i propri comodi‌ Sulla sfrenatezza morale? Ecco: l’ambiente di lavoro è generalmente promiscuo. Quasi tutti i discorsi terminano sulla donna e cadono sulle cose oscene.

(...) Gli individui disposti ad agire in tal mondo sono il 99 per cento.

Il comportamento pratico della ragazze è di solito volutamente provocante e volgare. (...) Signori legislatori, registi, scrittori, filosofi: razza malnata, vipere velenose, avete visto i frutti della vostra azione scristianizzatrice?

Coi discorsi, con la penna, con l’arte, col teatro, col cinema avete seminato il vostro ateismo alle folle (...) “Meglio sarebbe per voi, vi urlerebbe GesĂš, che vi legaste una macina da mulino al collo e vi sprofondaste nel mare!â€?. Ma, come dicevo, le cose su questo settore andranno sempre peggio e vedremo dell’altro di certo!

Anche perchÊ purtroppo il male ha invaso la compagine dei cristiani e il paganesimo si è diffuso tra i cresimati. La vedete voi la differenza radicale, fondamentale tra i pagani e i cristiani? Non è un ibrido connubio in molti settori?

Uno sfasamento quasi totale? Una presa in giro vergognosa? SĂŹ, una presa in giro! Parole, gesti; gesti, parole; formalismo, grettezza, taccagneria, e tutto propalato sotto l’insegna del Vangelo! E col collo torto e le mani giunte e parole dolci, dolci! Ăˆ meglio buttare la maschera e chiamare pane il pane

e vino il vino. Ricordiamoci che i moderni sono molto semplici nei loro ragionamenti, molto logici e non si lasciano “imbonireâ€? dai soliti atteggiamenti. Basta con le parole, ci gridano in tutte le maniere! Opere, ci vogliono opere. E appunto questo sarĂ il cristianesimo di domani. Noi vedremo, man mano passano i decenni, formarsi distinti i due eserciti: i pagani sempre piĂš pagani e i cristiani sempre piĂš cristiani. (...) Opere! Opere!

Opere! Quando io penso ai duemila operai dello stabilimento vicino a casa mia e studio il piano della loro conquista, vedo chiarissimamente l’impotenza delle mie parole e l’impotenza della sola funzione parrocchiale. (...)

Costruiremo una casa al centro del paese e sopra ci scriveremo: “Chi ha un dolore venga a me�!

Ci sono degli affamati? Daremo loro un po’ di cibo Ci sono degli orfani? Un cuore. Degli ignoranti?

Una scuola. Degli apprendisti operai? Un pensionato. E chi farà funzionare tutto ciò? I cristiani di domani(...) Diamo loro la passione delle opere e poi vedrete che capiterà ! (...) Questa speranza mi consola nelle presenti tremende vicissitudini.

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Le scuole dell’infanzia paritaria aderenti all’Adasm-Fism di Brescia sono 261 per un totale di 860 sezioni.

Gli alunni complessivamente sono 21.020 (di cui 2.420 stranieri e 175 diversamente abili), gli insegnanti raggiungono quota 1.265 (65 religiose), mentre il personale ausiliario è composto da 560 persone. In Lombardia, invece, le scuole sono 1.778 (di cui 1.467 associate alla Fism), con 158.756 bambini accolti (di cui 17.447 stranieri e 1.617 con

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disabilitĂ certiďŹ cata). Il compito dell’Adasm-Fism è quello di erogare servizi sia in campo amministrativo che formativo con continui aggiornamenti per il personale scolastico. Nel Bresciano le difďŹ coltĂ sono legate alle rette imposte dai Comuni che non riescono a coprire le spese e ai ďŹ nanziamenti statali che arrivano in ritardo... Molte amministrazioni comunali stabiliscono rette basse per tutti gli asili del territorio, pur sapendo che a ďŹ ne anno saranno

costrette a intervenire per ripianare i bilanci delle stesse scuole paritarie.

Non sarebbe piĂš equo permettere alle paritarie, all’interno di una convenzione che rispetti la qualitĂ , di ďŹ ssare le rette? “Il disinteresse per le materne paritarie coinvolge anche Stato e Regioni, che da un lato riconoscono – spiega Lorenzo Albini, presidente dell’Adasm di Brescia – la paritĂ scolastica, mentre dall’altro cancellano o ritardano l’erogazione dei conseguenti sostegni economici alle scuoleâ€?.

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a 125 anni è una presenza significativa all’interno della comunità . Oggi la Scuola materna paritaria Paola Di Rosa chiede alla stessa comunità di prendere coscienza di una situazione che, per diversi motivi, si presenta complessa. L’obiettivo, dopo aver percorso i diversi canali istituzionali (sono state incontrate le diverse organizzazioni che operano sul territorio nel campo sociale, economico e culturale) è quello di sensibilizzare anche le singole persone. La Scuola, che è un ente morale costituito in associazione, ha adottato il progetto educativo dell’Adasm. La sua valenza educativa (l’ispirazione è religiosa) è riconosciuta dagli stessi abitanti che si affidano, numeri alla mano, alla scuola Paola Di Rosa: 111 bambini suddivisi in quattro sezioni contro i 150 complessivi delle altre due materne comunali. In questi anni la struttura ha ampliato la sua offerta formativa (con anche l’ingresso anticipato e il posticipato), basti pensare che da due anni è attivo un corso di musicoterapia ed è aperto uno sportello (molto apprezzato) per le famiglie con uno psicologo (è stata introdotta da tempo anche la psicomotricità ). A fine anno sono 27 i bambini che terminano il percorso scolastico, ma sono ben 53 i preiscritti (e ovviamente qualcuno

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componenti sono invece in rappresentanza dell’Amministrazione comunale. Da tre anni il bilancio della Scuola, che ha a carico i costi del personale (quattro maestre e una direttrice), è in passivo. Sia chiaro, non è in discussione l’esistenza della Scuola, ma è altrettanto evidente che questa richiesta di aiuto è finalizzata a una progettazione nel medio-lungo periodo. In un incontro pubblico sono state presentate le nuove sfide alle quali sarà esposta la Scuola; prima fra tutte il rifacimento del tetto. In buona sostanza sono le spese straordinarie a spaventare a

fronte di una retta che, determinata con una convenzione dal Comune, non riesce a coprire le spese. I responsabili della Scuola sono consapevoli che la situazione contingente non ammette, soprattutto da parte delle istituzioni, grandi investimenti, ma sono altrettanto consapevoli della valenza educativa di un asilo che ha saputo formare generazioni di bambini. Adesso non resta che aspettare le proposte e le idee per il futuro, anche se una parte della comunitĂ , come accade in questi casi, non sembra accorgersi del problema.

%DPELQL DOOD ULFHUFD GHJOL DQLPDOL Per il terzo anno consecutivo la Fondazione Cocchetti organizza “Bambini, si parte. Alla ricerca degli animaliâ€?: due attivitĂ dedicate totalmente ai bambini dall’ultimo anno della scuola materna alla quinta elementare. La prima delle due si svolgerĂ nella Pieve di San Siro a Cemmo di Capo di Ponte. Attraverso il gioco i bambini verranno accompagnati e guidati nell’osservazione delle opere d’ar-

te e cercheranno di scoprire e stanare gli animali scolpiti nella pietra, per capirne il loro significato iconografico. Domenica 24 marzo 2013, dalle 14.30 alle 17, “S-colpiti al cuoreâ€?: gli animali nella Pieve di San Siro a Cemmo di Capo di Ponte. Il ritrovo è al parcheggio del cimitero di Cemmo. L’attivitĂ si compone di tre momenti: dalle 14.30 alle 16: laboratorio per i bambini; dalle 16 alle 16.30: i bambini pre-

sentano ai genitori l’esito del loro lavoro; alle 16.30 il momento della merenda tutti insieme. Ai bambini sarà fornito un kit didattico appositamente predisposto, su cui annotare e disegnare le proprie scoperte. La quota di partecipazione è di 4 euro a bambino.

Le prenotazioni si ricevono preferibilmente entro lunedĂŹ 18 marzo 2013, contattando il numero 0364 331284.

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ƒ ’”‘–‡•–ƒ ƒ ‡œœƒ–‘ ‹•…ƒ”‹…ƒ ÂƒÂ•Â–Â‡ÂŽÂŽÂƒÇŁ Ž‡ Â?ƒÂ?Â?‡ †‹…‘Â?‘ Â?‘ La possibile autorizzazione della discarica in localitĂ Cascina Castella a Rezzato crea grande preoccupazione, specialmente tra le mamme residenti. Laddove un tempo sorgeva una cascina, che veniva visitata per l’importante signiďŹ cato storico, oggi potrebbe nascere una discarica di riďŹ uti putrescibili. Si tratta di un’area situata nei pressi delle abitazioni, delle scuole e della palestra della zona di Buffalora, con un impatto ambientale che si preannuncia

particolarmente critico. Federica Spada, ospite di Radio Voce, ha sottolineato che il rispetto della distanza minima della discarica dal centro abitato non risolve certo il problema, se si pensa solo all’odore che una struttura di questo genere inevitabilmente crea. La speranza espressa durante la diretta è che alla ďŹ ne prevalga la tutela del diritto alla salute dei residenti, che oltretutto hanno investito in abitazioni che verrebbero svalutate. “La Castella anticamente era un importante

punto di passaggio per carri e luogo adibito all’agricoltura attraverso diverse epoche. Ai miei tempi le maestre ci portavano in visita ad ammirare questo bene culturale, un bene culturale che abbiamo persoâ€? afferma Federica Spada mentre opera una contestualizzazione storica della zona per la quale lei e tante altre madri si stanno battendo. Secondo le mamme di Buffalora la distanza di 1 km o di qualche centinaio di metri non sono distanze affatto sufďŹ cienti a tutelare

il diritto alla salute dei residenti, in proporzione alla vastitĂ dell’area da convertire in discarica. Forme di protesta ďŹ no ad ora utilizzate? “L’anno scorso abbiamo tenuto – spiega Federica Spada – tutti i nostri ďŹ gli a casa da scuola per un giorno, abbiamo fatto una manifestazione molto bella sul sagrato della chiesa e addirittura abbiamo anche inscenato un ‘funerale’ del quartiere.

Ora è stata inviata una lettera a istituzioni e giornali per attirare l’attenzione sulla vicenda�.

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’Osservatorio sul volontariato, nato alcuni anni fa in qualità di centro di ricerca, fu realizzato grazie alla collaborazione tra l’Università cattolica del Sacro cuore e il Centro servizi per il volontariato ed opera tuttora promuovendo progetti di studio, ricerche e azioni educative/ divulgative legate al mondo del volontariato. In collaborazione con Avis l’Osservatorio sul volontariato, ha organizzato tra le altre cose un importante seminario formativo per riflettere sulla scelta di diventare donatore di sangue.

L’incontro, è stato ospitato, nella mattinata di sabato 9 marzo, dalla sede dell’Avis provinciale. L’ Avis è una Onlus presente in tutta Italia, che riunisce coloro che donano volontariamente, gratuitamente, periodicamente e anonimamente il proprio sangue. A Brescia e provincia Avis opera dal 1964 e, ad oggi, le Avis Comunali bresciane sono oltre un centinaio, con oltre 33mila donatori attivi. Ognuna delle sezioni Avis sa bene quanto una donazione come quella del sangue, possa divenire simbolo tangibile di reciprocità , nella ricerca del benessere comune. Nella società odierna non basta infatti invitare i cittadini a di-

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Da qui dunque la stretta collabo-

razione intessuta con l’Ov, che ha permesso ad Avis di sostenere, in questi ultimi anni, numerosi studi e ricerche. Durante il seminario di sabato aperto e chiuso da un intervento del presidente provinciale Gianpietro Briola, sono stati quindi presentati i risultati di recenti ricerche sulla donazione del sangue raccolti poi all’interno di due volumi editi da La Scuola. Una prima ricerca, portata avanti dal dottor Paolo Guiddi, nasce da un lavoro congiunto pubblicato all’interno del libro “Quando uno vale due: psicologia della donazione di

sangue�; l’opera di Guiddi si divide in quattro capitoli e due sezioni: una prima dedicata alla teoria e una seconda che raccoglie dati e osservazioni sulle ricerche fatte.

In sintesi, la ricerca, portata avanti in Lombardia, Liguria, Sicilia e Calabria ha evidenziato l’importanza di un’accoglienza mirata, del ruolo dei già donatori, dell’informazione e dell’utilizzo di strategie adeguate al singolo potenziale donatore, ma anche il fondamentale apporto delle famiglie, dei loro valori e della loro cultura, nella scelta di diventare o meno donatore. Una seconda ricerca, realizzata dalla dottoressa Annamaria Fantauzzi si è invece concentrata sull’aspetto antropologico della donazione, dedicando un intero capitolo alla donazione nelle e dalle comunità immigrate, per concludere che la diversità non deve spaventare ma essere invece considerata una ricchezza. Nella seconda parte della mattinata si è poi svolta una tavola rotonda moderata dal professor Luigi Pati, che ha visto la partecipazione della ricercatrice Sabina Polidori, del presidente Avis Nazionale, Vincenzo Saturni, del presidente Avis Lombardia, Domenico Giupponi e, infine, del presidente Avis dell’Emilia Romagna, Andrea Tieghi.

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*LDQIUDQFR 3DUROL SURQWR DOOD VILGD Gianfranco Paroli è ufficialmente candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative. Eloquente lo slogan: dare voce a chi non ha voce, per portare alla ribalta vari temi, tra i quali spicca quello riguardante la “movidaâ€? del Carmine ma anche la questione del commercio, il decoro urbano e l’assistenza alle famiglie.

Paroli, ospite dello Zoom di Radio Voce, ha sottolineato la gravitĂ della situazione, e la necessitĂ di una soluzione da prendere in fretta per il bene di cittadini ormai esasperati, anche dal disinteresse dell’attuale amministrazione. Nel corso del suo intervento il neocandidato sindaco insiste su queste problematiche affermando: “Al Carmine non si vive piĂš, da anni sto provando a smuovere le istituzioni. Il mio slogan vuol dire che voglio dare voce a chi vive in quel quartiere e non riesce piĂš a dormire a causa

della movida. La situazione per i residenti è giĂ insostenibile ora che è inverno, ďŹ gurarsi con l’arrivo dell’estateâ€?. Gianfranco Paroli non si tira certo indietro nel criticare quello che per lui è un atteggiamento di grave indifferenza da parte del fratello sindaco (Adriano) e anche da parte del vicesindaco Fabio RolďŹ , quest’ultimo colpevole soprattutto di nascondersi dietro gli interessi economici di ristoratori e baristi, ignorando il rispetto per lavoratori e anziani che abitano in zona e sono sempre piĂš esasperati. “Sul volantino distribuito la settimana scorsa compare solo il nome Gianfranco, per non strumentalizzare il cognome del sindacoâ€?, volantino sul quale appaiono anche citazioni del testo “Don Chisciotteâ€? di Guccini, di cui Gianfranco Paroli si è detto grande ammiratore sin dalla giovinezza e la cui frase “solo

i cinici e i codardi non si svegliano all’auroraâ€? è rivolta, come esplicitato da Paroli stesso, all’immobilismo di RolďŹ , del fratello sindaco e delle istituzioni che chiudono gli occhi davanti alla deriva della cittĂ . Convergenza con altri partiti? “L’intenzione è quella di andare da solo, dato che non sono mai stato in politica e sono solo un cittadino che vuol far valere i suoi dirittiâ€?. Roberto Margaroli (fratello dell’assessore Maurizio) è il capolista designato dal movimento di Gianfranco Paroli. Nella parte conclusiva del suo intervento radiofonico, Gianfranco Paroli ha anche rimarcato l’importanza di maggiore equitĂ e qualitĂ nell’operato dei servizi sociali, accennando a tematiche quali i criteri per l’assegnazione di case da parte del Comune, assistenza agli anziani e ai minori provenienti da famiglie particolarmente disagiate.

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…‘Â?‡ …‘Â?–‡Â?’‘”ƒÂ?‡‡ǣ Žƒ ˆ‘”œƒ †‡ŽŽƒ ˆ‡†‡ Nella Chiesa ortodossa l’icona è piĂš di un’immagine religiosa, è vera arte sacra che ha un posto ben determinato nel culto liturgico; è un mezzo efďŹ cace per poter conoscere Dio, la Madre di Dio ed i Santi; è una confessione delle veritĂ religiose, non soltanto un’arte che illustra la sacra Scrittura, è un linguaggio che equivale ad essa e che corrisponde alla predicazione Evangelica cosĂŹ come i Testi Liturgici. La Pieve di Urago Mella ospita ďŹ no al 17 marzo l’esposizione di icone

contemporanee delle grandi feste nella tradizione liturgica. Gli iconograďŹ Rita Bonera, Lucia Pasini e Carlo Richiedei condividono una grande passione: le icone, tavole di legno di soggetto religioso che essi realizzano secondo l’antica tradizione russa in accordo con i canoni e le tecniche tramandate in modo pressochĂŠ immutato ďŹ no ai giorni nostri. L’icona è una pagina della storia di salvezza, della vita della Chiesa; è una vera professione di fede perchĂŠ rende vivo con

i colori l’annuncio del Vangelo. “Ciò che le parole annunciano all’orecchio, la pittura su un’icona lo mostra silenziosamente agli occhiâ€? (Concilio Niceno II). Le icone proposte sono frutto di continue ricerche di immagini del passato, scritte perchĂŠ gli uomini di oggi siano catturati e affascinati dalla bellezza della vera luce che è Cristo Signore. Per “scrivereâ€? le icone servono: la passione per l‘arte, un cammino di fede, molta pazienza, un po’ di umiltĂ , lo studio

dei modelli, ma anche la guida costante di validi maestri iconograďŹ .

La mostra segue questi orari: da lunedÏ a venerdÏ dalle 16 alle 19, il sabato e la domenica dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19. L’ingresso è libero.

A richiesta si possono effettuare visite su appuntamento, telefonando al numero 0305033360. La corale parrocchiale di Monticelli Brusati e l’Accademia musicale di Ome si esibiranno in un concerto gratuito sabato 16 marzo alle ore 20.45 nella parrocchiale di Urago Mella.

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cooperatori bresciani hanno incontrato il Vescovo, non per rendergli nota la loro esistenza e il loro agire, ma per sottolineare la necessitĂ di un’azione comune, alla luce sia della crisi che attanaglia la societĂ in questo momento e di cui non sembra vedersi la fine, sia delle novitĂ emerse nel recente Sinodo diocesano. “La cooperazione e il volontariato sono l’incarnazione dei princĂŹpi espressi dal Concilio Vaticano II – ha detto in apertura dell’incontro il direttore dell’Ufficio pastorale sociale don Mario Benedini – in cui è stata posta al centro dell’attenzione l’esigenza, sotto ogni aspetto, dell’uomo, con precisi riferimenti ai laici e alle loro responsabilitĂ . Tali princĂŹpi sono stati ripresi nel Sinodo diocesano appena concluso, dove è emersa la necessitĂ di aiutare le unitĂ pastorali nella loro attenzione al territorio, dando concretezza alla vita della Chiesa stessaâ€?. “L’uomo, nella sua complessitĂ spirituale e materiale – ha detto il presidente di Confcooperative Brescia Marco Menni – deve trovare risposte articolate che gli impediscano di isolarsi e sentirsi solo e noi vogliamo far parte di questa nuova dimensione delle UnitĂ pastorali dove laici e sacerdoti devono raccogliere, nel reciproco rispetto, le provocazioni cui dare soluzione assieme. La nostra storia sessanten-

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spesso è solo descritto. Lo strumento cooperativo si è mostrato importante nel garantire percorsi virtuosi e sono certo che nelle Unità pastorali disegnate dal Sinodo vi siano quelle risorse che possono creare reti e ricercare azioni comuni di speranza. La crisi non è passeggera e nessuno ne prevede la fine – ha chiosato Marco Menni – e la nostra storia ci insegna che nell’interazione fra laici e sacerdoti si possano trovare nuovi modi di stare insieme nello status sociale ed economico che si sta configurando�.

AnzichĂŠ affidarsi ad una fredda elencazione di numeri, una decina di per-

sone, ognuna per conto della propria realtĂ cooperativistica, ha portato la personale esperienza diretta, ben piĂš efficace di molte descrizioni spesso non percepite nella loro concretezza. “Alla mia presenza era affidato il compito dell’ascolto e della conoscenza – ha detto il vescovo Luciano Monari – e quanto ho ascoltato ha rafforzato in me il desiderio di incoraggiare il lavoro comune immaginando vie nuove, le cui radici sono nel forte senso di socialitĂ che emerge da questo incontro. I beni individuali e sociali non possono essere disgiunti – ha aggiunto Monari – perchĂŠ solo nella collaborazione, ormai indispensabile, vi è l’impegno alla continuitĂ .

Se la società si frantuma, la collaborazione diventa difficile, ma se si riesce a coordinare le diverse capacità , il futuro diventa possibile e credo che tutte le componenti a che ciò si possa realizzare siano ben presenti nella realtà bresciana�.

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‡ƒ–”‘ ƒÂ? ƒ”Ž‹Â?‘ Dz ‘Â?ÇŚÂˆÂ—Â•Â‹Â‘Â?‡dz ’‡” ÂŽÇŻ Â?– La poesia si fonde con la danza, la musica e l’arte per uno scopo di solidarietĂ . La presentazione del libro “Con-fusioneâ€?, prima raccolta di poesie scritte da Miriam Notarangelo, pubblicata dall’editrice Walmar di Alberto Redaelli, diventa cosĂŹ l’occasione per raccogliere fondi a sostegno della delegazione bresciana di Fondazione Ant. La serata, in programma per sabato 16 marzo alle ore 21 al Teatro San Carlino, prende il titolo di “Confusione e Con-tattoâ€?: le diverse

forme artistiche si fonderanno, mantenendo uno stretto legame con la solidarietĂ . Per la regia di Katiuscia Armanni, tre attori (Antonino Ingiulla, Francesca Armaroli ed Eleonora Boglioni) presteranno voce e corpo alle poesie di Miriam Notarangelo. Alla recitazione si alterneranno momenti di danza, grazie alle performance degli allievi della scuola Danza Teatro di Travagliato, coreografate da Valentina Inselvini, ed ntermezzi musicali, con le interpretazioni di

brani tratti dal repertorio di Lucio Battisti, Fabrizio De AndrĂŠ e dei Timoria. Sullo sfondo, verranno proiettate le immagini delle opere degli otto artisti che hanno illustrato “Con-fusioneâ€?. L’autrice, nata a Tione, da anni vive e lavora a Ospitaletto. “Miriam – scrive di lei Karine Bride nella quarta di copertina del volume – trascrive piccoli pezzi di una realtĂ vissuta con pena o allegria come in uno specchio rotto, li dilata nello spazio, nel tempo, li trasforma in un

momento di breve contemplazione, per dare un senso all’assurdità , ma soprattutto per esprimere la sua voce di donna�. Con una piccola offerta si potrà partecipare allo spettacolo e avere in palio dipinti gentilmente donati dalla pittrice Karine Bride. Il ricavato andrà a favore della delegazione Ant di Brescia per sostenere le attività di assistenza socio-sanitaria domiciliare gratuita ai sofferenti di tumore e i progetti di prevenzione oncologica. Info: www.ant.it. (a.g.)

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a casa, il luogo per natura deputato alla protezione, alla cura, agli affetti, diviene spesso scenario di violenze. Due i casi avvenuti nello scorso fine settimana: una donna residente a Gussago ha tolto la vita alla convivente, mentre un uomo di Pisogne ha aggredito l’ex moglie davanti allo sconcerto dei figli.

Il dato è allarmante: dei 91 casi di omicidio e tentato omicidio avvenuti in famiglia nella Lombardia Orientale tra il 2005 ed il 2012, ben 40 hanno colpito Brescia e i comuni limitrofi. Una percentuale che supera nettamente i casi avvenuti a Bergamo (24), Cremona (12) e Mantova (15).

Senza dubbio, pesa sul numero bresciano il dato demografico, maggiore rispetto agli altri comuni lombardi presi in considerazione.

Tuttavia, “la sola motivazione demografica non giustifica la presenza di casi cosĂŹ numerosi di violenze familiari sul territorio brescianoâ€?, ha spiegato Marina Bacciconi, responsabile dell’Osservatorio nazionale violenza domestica, che, in collaborazione con la Provincia di Brescia, la Procura generale presso la Corte d’appello e il Dipartimento di scienze giuridiche dell’UniversitĂ di Trieste, ha realizzato il volume “Case o Prigio-

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Analizzando i dati che l’Onvd ha raccolto, emerge infatti che sebbene i casi di omicidio dovuti alla criminalità organizzata siano in netta diminuzione, è invece in aumento la tendenza delle aggressioni che avvengono tra le mura domestiche.

Ancora piÚ allarmante è il dato che rivela essere il sabato il momento della settimana piÚ critico, in cui avvengono tra il 20 e il 22% dei casi di violenza.

Il giorno in cui le famiglie si riuniscono, si confrontano e condividono gli spazi, sfocia piĂš facilmente nel dramma rispetto alla settimana lavorativa. Dato confermato anche dalla distribuzione degli eventi violenti per fascia oraria: il 54% delle

situazioni aggressive avvengono complessivamente tra le 19 e le 6 del mattino. Se si considera invece la distribuzione per sesso, due terzi delle vittime è donna, altrettanti due terzi degli omicidi sono uomini. Vittime che, sia nei casi di omicidio, sia di omicidio tentato, hanno molto spesso un’età compresa tra i 18 e i 30 anni, mentre gli autori hanno piÚ frequentemente tra i 51 e i 65 anni.

Gli scontri hanno quindi un esito drammatico quando uno dei due componenti ha un’etĂ piĂš avanzata rispetto all’altra, si tratti di coniugi o di genitori e figli. Ma sono proprio gli “exâ€? a commettere molto piĂš spesso omicidio (esattamente in 20 dei 91 casi studiati dall’Onvd), dato confermato anche dalle motivazioni riferite dagli autori, che riguardano l’incapacitĂ di gestire in maniera ragionevole la fine di un rapporto.

Tuttavia, sono in aumento anche i casi dovuti a motivazioni economiche e alla sofferenza psichica dell’autore e della vittima. Molta strada deve essere ancora fatta per garantire che la casa non si tramuti in una “prigione�.

E nell’attesa, la presidente della Corte d’appello di Brescia, Graziana Campanato, invita alla denuncia, “per evitare che l’escalation di violenza sfoci in omicidio�.

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L’attivitĂ dell’Osservatorio nazionale di violenza domestica è oggi il risultato di un lavoro “a piĂš maniâ€? (universitari e criminologi, personale delle UnitĂ ospedaliere di Pronto soccorso, Medici di medicina generale, personale dei Consultori familiari territoriali, operatori della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, Polizia giudiziaria e Magistrati).

Ognuno contribuisce, per le proprie competenze speciďŹ che, all’individuazione delle molte forme di abuso e di violenza e al tempo stesso all’indicazione degli atti operativi necessari. Sulla violenza domestica, ossia su un consistente fenomeno che interessa la vita interna della famiglia, poco si trova in letteratura, carenti sono i dati in quantitĂ e qualitĂ , la sua visibilità è scarsa.

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‘Â?–‘‰Ž‹‘ ÇŻ ’‡”‹–‘”‹‘ ’‡” ƒÂ?‹Â?ƒ”‡ Žƒ †‘Â?‡Â?‹…ƒ L’idea è nata lo scorso agosto, nel semplice intento di animare l’estate oratoriana. Poi il successo e l’entusiasmo di procedere con la bella proposta, portarla avanti e darle un futuro... Ăˆ cosĂŹ che a Pontoglio si è insediato l’Aperitorio.

L’iniziativa prevede di trasmettere il calore dell’oratorio, allestendo durante una domenica al mese nel bar oratoriano, un aperitivo aperto a tutti, accompagnato da un ricco buffet. L’impegno richiesto non è indifferente, ma lo spirito

e l’entusiasmo con il quale si svolge il tutto hanno sempre la meglio: i ragazzi lavorano sodo per organizzare i vari appuntamenti snodandosi tra cucina, preparazione e gestione dei tavoli, servizio, barman e animazione. “Non si tratta solo di un modo per animare le fredde domeniche invernali – ha sottolineato tra gli ideatori Fabio Togni -, bensĂŹ di un’occasione per coinvolgere ragazzi e ragazze, invogliandoli a mettersi in gioco e a dar libero sfogo alle capacitĂ

e alla fantasia che li animano: con l’Aperitorio i giovani hanno infatti tempo e modo di tirare fuori tutto ciò che di bello hanno dentro e che spesso viene invece messo a tacereâ€?. La serata d’esordio del 16 dicembre e le successive due del 27 gennaio e 24 febbraio si sono svolte in maniera impeccabile, sia dal punto di vista della partecipazione, che per quanto concerne la speciale atmosfera creatasi tra “clienti e camerieriâ€?. “Sono loro i registi – ha continuato Togni - sempre pronti

ad investire predisposizione, voglia di fare, idee e pensieri da condividere e sperimentare...

Spesso noi adulti abbiamo poca fiducia e dimentichiamo che ognuno di loro ha un arcobaleno di colori dentro sÊ: questo è lo spazio e l’occasione giusta per dare carta bianca, nell’auspicio di poter ammirare stupiti il meraviglioso dipinto finale�. Il calendario prevede le prossime due date fissate per il 17 marzo e il 21 aprile, sempre a partire dalle 19 in oratorio. (a.s.)

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l gioco è veramente una cosa seria. Molto spesso è un momento che viene sottovalutato ma può essere una straordinaria opportunitĂ di incontro tra genitori e figli. Anche per questo motivo la cooperativa La Nuvola ha pensato, su sollecitazione del territorio, a una serie di serate per i genitori dei bambini di etĂ compresa tra uno e cinque anni. La regia organizzativa è curata proprio dall’equipe nidi de La Nuvola in collaborazione con i Comuni di Maclodio, Lograto, Berlingo, Trenzano e Longhena (territori nei quali sono presenti due nidi gestiti dalla Cooperativa stessa: “Don Angelo Falardiâ€? a Maclodio e il nido “Il Girasoleâ€? a Longhena). La proposta rispetto al tema del gioco nasce da una raccolta del bisogno che le educatrici effettuano quotidianamente nel corso del loro lavoro. Spesso i genitori chiedono alle educatrici consigli rispetto ai giochi da fare con i propri figli, oppure riscontri o pareri rispetto alle loro modalitĂ di gioco... Oggi il genitore che lavora vuole riempire di qualitĂ il tempo trascorso con i propri figli: si interroga, chiede suggerimenti, cerca un confronto. Agli educatori spetta il compito di raccogliere questi stimoli e proporre diverse risposte, offrendo anche spazi di incontro e di confronto. Gli incontri formativi per genitori sono condotti dalla psicomotricista Sara Rezzola. “Il gioco senso motorio: corpo, sensi e movimento nelle prime forme di gioco del bambinoâ€? è in

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di “Le favole per i bambini: istruzioni per l’usoâ€?. Durante le serate per i genitori sarĂ attivo anche un servizio di baby sitter previa prenotazione al numero 3346650816.

Sono previsti anche tre laboratori espressivo- artistico per genitori e figli di etĂ compresa tra i 18 mesi e i 6 anni; conduce il laboratorio la dott.ssa Paola Pasolini, docente di arte e immagine. Quando? LunedĂŹ 8 aprile dalle ore 16.45 alle 18.30 all’asilo nido “Nonna NinĂŹâ€? di Orzinuovi, lunedĂŹ 15 aprile (dalle 16.45 alle 18.30) all’asilo nido “Il Girasoleâ€? di Longhena, e lunedĂŹ 22 aprile (dalle 16.45 alle 18.30) al nido di Maclodio. L’accesso è solo su prenotazione, ma la partecipazione è gratuita.

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,O ´GRQR SDVTXDOHÂľ DO 0XVHR Il museo di Milzano “Lucio Bulgariâ€? e l’associazione “Amici del museoâ€? nella domenica di Pasqua offriranno a tutte le persone che visiteranno la struttura il “dono pasqualeâ€?, antica tradizione che il Museo rinnova. Ai visitatori nella mattina di Pasqua dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 14.30 alle 18 sarĂ offerto un aperitivo a base di uova sode benedette per condividere il signiďŹ cato piĂš grande delle manifestazioni religiose cristiane: “la

risurrezione di Cristoâ€?. Ăˆ la consuetudine che ritorna a Milzano dove ďŹ n dall’antichitĂ nella sera del VenerdĂŹ Santo si faceva una processione per il paese al seguito di una statua della Madonna vestita a lutto; lungo il percorso gli uomini sparavano dei colpi di fucile, arrivati in chiesa il sacerdote teneva una lunga predica. Nella stessa giornata erano raccolte e messe da parte le uova che, dopo essere state benedette, si mangiavano alla

mattina di Pasqua. Con questo spirito il Museo, costituito all’interno di una porzione di cascina-corte chiusa, invita al Museo che offre un’incantevole panoramica delle vecchie attrezzature ambientate in una raccolta della cultura rurale della pianura bresciana; con passione e amore un gruppo di volontari sono diventati custodi della preziosa collezione che entra nel panorama museale della provincia di Brescia. Ăˆ stato

raccolto materiale proveniente dal territorio, testimone della quotidianità e delle sue miserie: attrezzi da lavoro, utensili da cucina e altro ancora, adoperati fino agli anni Sessanta, memoria di una civiltà ormai perduta. A pianterreno la ricostruzione dei locali del tempo: cucina, camera, cantina-dispensa e stalla; fuori l’ex portico colmo di macchinari rurali; al primo piano, invece, una mostra permanente.

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‘Â?–‹…Š‹ƒ”‹ Â?ƒ Â?‘•–”ƒ •—ŽŽƒ ’ƒ••‹‘Â?‡ †‹ ”‹•–‘ Â?‡ŽŽƒ ƒŽŽ‡”‹ƒ …‹˜‹…ƒ La capitale della Bassa Bresciana, dopo l’ottimo successo della mostra del Premio nazionale di pittura e scultura Treccani degli AlďŹ eri da poco conclusasi, si appresta ad ospitare un’altra signiďŹ cativa esposizione che riunisce artisti consolidati e di fama e semplici appassionati di tela e pennello. “Oltre il martirio, la vitaâ€?, questo il nome dell’evento, si inaugura sabato 16 marzo alle ore 11 nella Galleria civica della Pro loco e raccoglie opere dei pittori

Giuseppe Ferretti, Lauro Gorini, Raffaello Costanzo e del gruppo Arte della Casa Bianca (Mariarosa Farinelli, Mariarosa Bertoli, Margherita Pasini, Enrico Frigerio, Ivana Ferronato, Enrico Ferri, Melania Chiarini) che daranno sfoggio dei rispettivi stili e qualitĂ .

Le opere, che spaziano da olii su tela ad acrilici, dagli affreschi alle tecniche miste, rafďŹ gurano, con originalitĂ e creativitĂ , i momenti della Passione di Cristo “e vogliono mettere l’accento – dichiara

Fabrizio Migliorati, curatore della mostra – sulla posizione vitale del messaggio storico e divino del sacriďŹ cio cristico, andando oltre la terribile sofferenza corporea per mostrare la potente luce di una vita che non smette di offrirsi a noiâ€?. Ăˆ ben chiaro, del resto, il signiďŹ cato del titolo dell’esposizione con il quale gli organizzatori si sono proposti di rendere omaggio alla vita che nasce, o meglio, rinasce, dopo il martirio. La mostra rimarrĂ aperta, ad ingresso libero, sino

al 1° aprile con i seguenti orari: mercoledÏ e venerdÏ dalle 16 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Info: 030/5235123.

Tra aprile e maggio, inďŹ ne, sia la Galleria civica che Palazzo Tabarino faranno da cornice ad altre importanti mostre di artisti locali tra i quali ricordiamo i pittori Piero Nolli ed Ezio Soldini, contribuendo sempre di piĂš a garantire a Montichiari un posto di rilievo nel panorama artisticoculturale provinciale. (f.m.)

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a passione per il cinema si fa largo nella Bassa. Nasce infatti il progetto “Cineforum Orzinuoviâ€?, che grazie alla passione di tre amici porterĂ nella cittĂ orceana una serie di rassegne dedicate alla settima arte. “Abbiamo creato – racconta Francesco Cianciarelli, presidente dell’associazione e anima del progetto – un’associazione culturale senza scopi di lucro finalizzata alla promozione della settima arte nella bassa bresciana. Il tutto nasce dalla nostra passione e dal desiderio di fare qualcosa di originale e interessante. oltre che dalla frustrazione di dover necessariamente fare i km per raggiungere la cittĂ in modo da vedere qualche film significativoâ€?.

Un’idea che ha alla base una solida formazione e competenza: “Collaboro -prosegue Cianciarelli - con il Prof.

Massimo Locatelli come cultore di Istituzioni filmiche e audiovisive presso l’Università Cattolica di Brescia: la mia è quindi una passione verso il

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sere non vincolati a logiche di mercato e all’imperativo dell’incasso a tutti i costi e soprattutto una struttura leggera, flessibile ed adattabile ad esigenze differenti: pensiamo di mettere in atto un mini ciclo di film leggeri in un bar, oppure una rassegna impegnativa arricchita dall’apporto di esperti in luoghi piÚ consueti�.

Un progetto di grande interesse, che finalmente si sta avviando alla realizzazione concreta: “Oltre a me lavorano in questo progetto Nicolò Cappellini per le pubbliche relazioni e cura delle immagini e Nello Caldarese per l’ambito amministrativo ed economico-finanziario. Ci siamo dibattuti fra diritti d’autore, permessi legali. Fortunatamente siamo a buon punto: a inizio aprile partirĂ la prima rassegna seguita, lo speriamo, da altre in poco tempo. L’associazione vive della generositĂ dei finanziamenti dei privati locali e grazie alla vendita delle tessere di durata annuale: costano 10 â‚Ź e permettono la visione gratuita di ogni

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Lavori in corso per circa un anno.

Le celebrazioni liturgiche della parrocchia di Pavone Mella sono state trasferite nella chiesetta della Madonna dello Spasimo e in quella dell’oratorio per consentire il completamento interventi sulla navata e il rifacimento del pavimento, lavori di restauro conservativo e di abbellimento dell’interno della chiesa parrocchiale di Pavone Mella dedicata a San Benedetto. La durata dell’intervento è di un anno almeno.

I fedeli dovranno perciò sopportare alcuni disagi e il parroco don Lorenzo Boldrini non ha avuto altra scelta se non quella di appellarsi alla loro pazienza. Il progetto di restauro avviato nella prima fase con la revisione, la pulitura e la manutenzione dell’abside, del transetto e

del presbiterio nel novembre 2011, prosegue ora con i ponteggi che consentono di intervenire sul ripristino di stucchi, dipinti, decori, statue collocate nel 1900 che necessitano di una pulitura e il restauro della sacrestia. Il progetto è stato approvato dalla Soprintendenza e prevede un costo complessivo di 550mila euro: la Cei ha stanziato 90mila euro a fondo perduto, mentre è previsto un contributo del Ministero per i Beni culturali di 360mila euro. Per la restante parte della spesa la parrocchia si affida alla generosità dei fedeli. Tocca alla comunità ora rimboccarsi le maniche per restituire a tutti un luogo prezioso e significativo che ha accompagnato i matrimoni, le nascite e i sacramenti fino alle esequie funebri. (f.pio.)

film che proietteremo in un anno intero. i soldi che guadagneremo saranno interamente utilizzati per il pagamento dei diritti d’autore dei film.

Inoltre i nostri piÚ sentiti ringraziamenti vanno al Gruppo AB di Orzinuovi che ci ha permesso, con un finanziamento, di nascere e di realizzare la prima rassegna�.

Tra i primi progetti in cantiere una rassegna sulle tematiche di Dio e della redenzione affrontate da alcuni grandi registi della storia del cinema.

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braio, nella Sala delle Firme della Casa della SolidarietĂ â€œVita per la Vitaâ€?, si è tenuta la partecipata serata di apertura dell’intenso calendario di appuntamenti che interesserĂ il sodalizio fino a fine anno, con l’illustrazione dell’intero programma da parte del carismatico presidente Lino Lovo. VenerdĂŹ sera 8 marzo, in occasione della Festa della donna, si è tenuto un incontro incentrato su “No alla violenza sui bambini e sulle donneâ€?, mentre il 22 è in programma una

serata dedicata a come prevenire e curare le patologie che possono portare al trapianto di cuore e reni (ore 20.30 nella Casa della SolidarietĂ ). Il 10 aprile si parlerĂ invece del “Valore etico-morale della donazione degli organi, del sangue, dei tessuti e delle celluleâ€?; il 26 avrĂ luogo una conferenza incentrata su “Il movimento: medicina per la prevenzione di molte patologie dell’anzianoâ€?; mentre per il 24 maggio è in programma l’incontro motivazionale “Essere volontari

oggi in Italia e all’esteroâ€?. Da non perdere anche le date del 26 maggio in occasione della grande Festa della Associazioni con l’iniziativa “Un fiore per la vitaâ€? dalle 9 alle 19 in piazza e del 2 giugno, quando dalle 20 in occasione della tradizionale e apprezzata sfilata di moda accompagnata dallo spettacolo di danza, il sindaco Franco Claretti terrĂ la cerimonia di consegna della Costituzione ai diciottenni.

Programma completo su www.vitaperlavita.it. (a.s.)

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ientra nella categoria degli interventi attesi e molto discussi che hanno creato, per via delle lungaggini burocratiche, non pochi problemi. Da due anni e mezzo è chiusa al pubblico, chiusa da un pesante cancello di ferro. Qualcuno, nel tempo, vi ha scritto a caratteri cubitali: “Vergogna!â€?. Ora però, la Vello-Toline, il percorso ciclopedonale piĂš panoramico e battuto dell’intero lago Sebino, rivedrĂ la luce. Dopo tanti annunci, poi smentiti da fatti, ora una certezza nero su bianco c’è: i lavori per la riapertura della strada cominceranno in primavera e ne permetteranno di nuovo la fruibilitĂ totale, in vista della bella stagione, quando centinaia di biciclette e pedoni potranno finalmente tornare a godersi lo spettacolo del medio lago d’Iseo. In tempi di magra per i conti pubblici, i fondi necessari ai lavori arrivano da un lavoro di squadra: la Provincia di Brescia metterĂ circa 350 mila euro, la ComunitĂ montana del Sebino 143mila euro.

Contributi in vista anche per i Co-

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A tirare le fila sarĂ comunque la ComunitĂ montana del Sebino, che ha inserito il progetto “Adeguamento e messa in sicurezza della pista ciclabile Vello-Toline in funzione dell’intermodalitĂ ferro-gomma-acquaâ€? nel programma triennale delle opere pubbliche 2013-2015 e nell’elenco annuale del 2013. “Per quanto ci compete, cominceremo i lavori per il mese di marzo: salvo intoppi, la firma sui contratti sarĂ il 25 marzo: a dirlo è Giuseppe Florio, responsabile dell’area tecnica della ComunitĂ montana.

I lavori riguarderanno principalmente la rimozione dei detriti della frana risalente all’agosto del 2010, data della chiusura, e di quelle successive, minori ma comunque dan-

nose. Si procederà all’imbrigliamento della montagna sovrastante la Vello-Toline, con la realizzazione di barriere paramassi, indispensabili per poter riaprire il percorso in totale sicurezza.

Da un paio di settimane la ciclopedonale Vello-Toline è stata inoltre inserita nel percorso ciclabile transalpino Tonale-Po per il quale le istituzioni hanno firmato un accordo di programma che prevede la realizzazione e il completamento dei tratti mancanti.

L’obiettivo è quello di integrare il percorso ciclopedonale con il trasporto su ferro, gomma e acqua, con opere di rifacimento del manto stradale, nuova segnaletica e postazioni di bike sharing all’inizio e alla fine della ciclopedonale. Per questi interventi, però, si dovrà aspettare l’arrivo di nuovi fondi.

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PHVL SHU UHFXSHUDUH LO SUH]LRVR VFULJQR In questi giorni, presso la sala consiliare del Comune di Lovere, s’è svolta la conferenza stampa di presentazione degli importanti interventi di restauro della quattrocentesca basilica di Santa Maria in Valvendra, che sono appena iniziati in seguito all’aggiudicazione delle gare d’appalto. Come giĂ annunciato, l’intervento è stato inserito nel decreto del Presidente del consiglio dei Ministri del 10 dicembre 2010, relativo alla ripartizione della quota dell’otto per mille dell’Irpef per l’anno 2010. Su 1.133 domande allora presentate, ne erano state accolte 313, fra le quali anche quella del Comune di Lovere, per un finanziamento complessivo di euro 1.140.377, pari all’80 % di quanto richiesto. Soddisfatti il sindaco Giovanni Guizzetti, il presidente della fondazione “Santa Maria in Valvendraâ€? Luigini Ruffini, la Soprintendenza, la Parrocchia. I lavori saranno realizzati nell’arco di un periodo stimato di 18 mesi. Gli interventi sulle varie opere saranno di tipo conservativo e richiederanno provvedimenti differenziati a seconda dello stato di conservazione di ogni singola opera e della sua situazione peculiare. Il restauro delle sei cappelle interesserĂ per lo piĂš dipinti parietali eseguiti con tecnica a fresco per una superficie approssimativa di circa 250 metri quadrati per ogni cappella. All’interno di ognuna di esse saranno inoltre restaurate altre opere di varia natura, a titolo di sconto sulla base della gara. Ol-

tre ai dipinti collocati nell’abside, saranno restaurate anche 14 stazioni della Via Crucis. Per garantire il regolare svolgimento dell’intervento è stata disposta la chiusura al pubblico della basilica per tutta la durata dei lavori. “A tal proposito – segnala don Tiberio Cantaboni, curato di Lovere – come Parrocchia, dallo scorso 17 febbraio abbiamo sospeso la celebrazione di tutte le funzioni religiose in considerazione della sicurezza e del decoroâ€?. (e.g.)

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Â?…‘Â?–”‹ǥ …‘Â?˜‡”•ƒœ‹‘Â?‹ ‡ ˜‹†‡‘ ’”‘‹‡œ‹‘Â?‹ Gli appuntamenti de “Il Maestraleâ€? a cura dell’associazione culturale palazzolese “Il Maestraleâ€? continuano gli incontri, organizzati come conversazioni e video proiezioni, con il seguente programma: 27 marzo 2013, ore 20.30 “Caravaggio e la nascita della natura morta in Italiaâ€?, (nella foto) relatore il prof.

Davide Dotti, storico dell’arte nella Sala civica di via Torre del Popolo a Palazzolo sull’Oglio. Il

secondo appuntamento è fissato per mercoledĂŹ 24 aprile alle ore 20.30 con “Arte informale in Europaâ€?: interviene la prof.ssa Silvia Iacobelli, storico dell’arte, a Villa Gnecchi in via Facchetti 1 nella Sala Teosa di Cologne.

MercoledĂŹ 22 maggio, alle ore 20.30, tocca al prof. Giuseppe Belotti raccontare “Matteo Pedrali dentro il ‘900â€? nel centenario della nascita. Dove al Teatro sociale di via Bissolotti a Palazzolo sull’Oglio; l’ingresso è libero.

Per informazioni, contattare il numero 030731088. Inoltre, per unire l’utile al dilettevole, il direttivo dell’Associazione propone per domenica 17 marzo presso la sede del Gruppo alpini di San Pancrazio in via Brigate Alpine 8. Alle ore 12.30 lo spiedo sociale, alle 15.30 l’assemblea ordinaria dei soci con la presentazione del Bilancio consuntivo 2012 e del bilancio preventivo 2013. Verranno ricordate anche le attività svolte

nell’anno 2012 e quelle già allestite nel 2013; sarà l’occasione anche per porre modifiche allo statuto e prendere le iscrizioni 2013. Alle ore 17 l’estrazione di un premio, un’opera del pittore Giuseppe Belotti e brindisi per la Santa Pasqua. Per prenotarsi (fino a un massimo di 60 persone), bisogna chiamare Antonella Bonadei ai numeri 0307400719 o 3391003726, info@ilmaestrale.eu; o contattare Bianca Alberti allo 030731088, 3391495773.

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rriva il debutto della compagnia “Teatro e dintorniâ€? in terra bergamasca. Sabato 23 e domenica 24 marzo, ore 16, presso il Teatro Oratorio di Bolgare, ci sarĂ il debutto di “Mâ€? tragicommedia di Woody Allen nell’allestimento del neo gruppo “Teatro e dintorniâ€? , una compagnia che ha origini e radici anche palazzolesi, essendo composta da operatori (regista e attori) palazzolesi, frutto di uno scambio artistico tra il territorio bresciano e bergamasco e una fusione di due esperienza di teatro: una di ricerca di nuove forme espressive, l’altra tradizionale e popolare. “Mâ€? semplicemente “Mâ€?. Una sola consonante per definire un’azione teatrale complessa e ben architettata da Woody Allen, un autore che ha lasciato segni importanti nel panorama culturale del nostro tempo. L’estrema sintesi del titolo è piĂš che un esplicito invito a non fermarsi appunto al titolo, ma scavare e cercare oltre il “visibileâ€? o meglio oltre il “presentatoâ€? di fronte all’opera dell’ingegno umano.

M come mostro. M come maniaco. Un mostro che alberga dentro questo piccolo uomo, un mostro che si alimenta con le paure di Kleinman (piccolo uomo) un uomo in perenne attesa di ordini; un uomo assolutamente privo d’iniziativa che segue un percorso sistematicamente tracciato da altri, un uomo che di fronte ad ogni minima difficoltà si nasconde ponendo però sempre se stesso al centro di ogni discorso. Anna, eterna figura di riferimento (mamma/amante, ma‌), il dottore, colui che dovrebbe risolve-

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fragile scelta di seguire un gruppo e/o un capo non porti frutti in quanto ogni gruppo tende a frazionarsi senza mete precise e sempre pronti a cambiare casacca al primo soffio di vento contrario. Insomma un panorama freddo, ma realisticamente vero di una condizione sociale sempre piÚ degradata e amorfa dove il protagonista pur consumando una quantità enorme di energie, non costruisce nessuna base efficace, anzi, crea i presupposti per un tragico epilogo. Ma, ancora una volta è la creatività dell’autore a rendere teatrale, quindi elemento di pensiero, il finale, che potrebbe sembrare scontato, ma che l’autore, con un vero e proprio coup de teatre, rilancia in termini di pensiero autonomo come ultima esca allo spettatore.

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/D VWUDGD YHUVR OD SURPR]LRQH Dopo 24 partite il Palazzolo ha 57 punti, a quattro lunghezze c’è lo Scanzo-Pedrengo e, a nove lunghezze, la Grumellese. Guardando la classiďŹ ca sembrerebbe fatta per la squadra del presidente Liborio. Come giĂ ricordato il 2013 è l’anno del centenario e si festeggerĂ nei migliori dei modi facendo magari il salto di categoria, quella della serie D che in riva all’Oglio manca da quattro anni. La categoria superiore è ora a portata di mano; bi-

sogna tenere presente che il progetto dei palazzolesi era di salire di categoria nel giro di tre anni ma, visto come stanno andando le cose, si intravede la possibilità di anticipare l’obiettivo.

Zobbio, manager e allenatore del Palazzolo, getta acqua sul fuoco e non vuol sentir parlare di promozione perchĂŠ la strada è lunga e dice “La partita con lo Scanzo-Pedrengo di mercoledĂŹ 20 Marzo alle ore 20.30 in casa sarĂ determinante ai ďŹ ni della classiďŹ ca.â€?

Il gioco del Palazzolo non è spumeggiante, ma molto redditizio perchÊ prende pochi gol e anche quando segna riesce sempre a non subirne.

Tre sconďŹ tte subĂŹte ďŹ nora su 24 giornate, di cui una sola all’andata con il Valcamonica, e due di seguito il mese scorso con il Ciliverghe Mazzano e la Grumellese, la dicono lunga su questo campionato. Domenica verrĂ a far visita la Rigamonti-Nuvolera e poi il big match con lo Scanzo-Pedrengo. L’im-

portante è non perdere nello scontro diretto: con un risultato positivo le possibilitĂ di vincere il campionato aumentano. Il San Pancrazio di Chiari sta facendo un campionato in seconda categoria, senza infamia e senza lode con i suoi 28 punti si trova di poco sotto la metĂ classiďŹ ca, ma fuori dal rischio dei play-out. Squadra giovane e ambiziosa, sta preparando con i suoi giovani la prossima stagione che la dovrebbe vedere protagonista.

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ƒ‰‘ †‹ ƒ”†ƒ ‘Â?„ƒ”†‹ƒ Â? —Â?‹…‘ Ž‘‰‘ ’‡” ͘͘͞ ‘Â?—Â?‹ “Questo matrimonio non s’ha da fareâ€?. Per anni è stato il leitmotiv della promozione turistica della riviera bresciana del Garda. Ma alla fine, il matrimonio tra le due Riviere, quella dei Limoni e dei Castelli, in rappresentanza dell’alto Garda e della Valtenesi e quella del Garda e delle Colline Moreniche, che riunisce le realtĂ turistiche di Lonato, Pozzolengo, Desenzano e Sirmione, le due anime del turismo gardesano di sponda bresciana, si è consumato. Dalla loro unione

nasce “Lago di Garda Lombardia�, un unico consorzio di promozione turistica per presentare il Garda unito ai mercati internazionali, oltre gli sterili e anacronistici campanilismi. Il nuovo soggetto riunisce sotto un unico nome e un unico logo circa 600 tra Comuni, associazioni, musei, fondazioni, ristoranti, strutture ricettive e aziende private di interesse turistico, da Sirmione a Limone (nella foto), ora unite con il solo compito di garantire la promozione

turistica della riviera bresciana del piÚ grande lago italiano, che vale quasi 6,5 milioni di presenze l’anno. La carica di presidente è stata assegnata a Franceschino Risatti, già presidente della Riviera dei Limoni e dei Castelli. Sarà coadiuvato da due vicepresidenti, in rappresentanza delle altre aree territoriali coinvolte: Franco Gerini, già presidente del consorzio del basso lago, e Luigi Alberti, già presidente del consorzio della Valtenesi. A completare la giunta

sono stati chiamati Orietta Papini Mizzaro, Paolo Manestrini e Valentino Righetti. “L’obiettivo perseguito da tempo – afferma il presidente Risatti – è stato centrato: ora che siamo tutti uniti l’azione promozionale potrĂ essere piĂš incisivaâ€?. Il nuovo consorzio “Lago di Garda Lombardiaâ€? aderisce, insieme alle realtĂ gemelle della riviera veronese e di quella trentina, a “Garda unicoâ€?, il progetto di gestione sinergica e unitaria di tutto il Benaco. (v.b.)

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edizzole - Rouen: 1000 kilometri per due cittadine distanti ma, a breve, unite da un patto di reciprocità fatto di scambi interculturali, sociali ed economici il cui obbiettivo è l’azione comune per la pace e la solidarietà . Un legame ben saldo che diventerà realtà grazie al comitato pro gemellaggio stellare: una delegazione, composta dai sindaci di Bedizzole, Manerba e Polpenazze, da tre consiglieri del Comune di Bedizzole ed altri due membri, partirà domenica 17 marzo alla volta dell’Alta Normandia per incontrare il ComitÊ Europe Inter-Echange.

Attivo dal 1992, il ComitĂŠ racchiude tutti i comuni del territorio del Plateau de Rouen nel dipartimento della Senna Marittima in Francia.

Qui la delegazione getterĂ le basi istituzionali utili alla realizzazione di un gemellaggio tra i Comuni di Bedizzole, Manerba, Polpenazze,

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Moniga, Padenghe e Soiano. Numerosi gli impegni in calendario durante la missione: incontri ufďŹ ciali di lavoro, visite alle migliori realtĂ produttive locali, workshops tra la delegazione e le comunitĂ ospitanti per costruire la futura rete tecnicooperativa del progetto. Oltre alla promozione turistica e culturale del territorio della Valtenesi e dell’entroterra del Garda, tra i principali obbiettivi della missione trova spazio la creazione di nuovi rapporti di scambio con le popolazioni locali coinvolte nel progetto a livello linguistico, sportivo e musicale. Bedizzole, grazie alla posizione geograďŹ ca ideale che permette di raggiungere comodamente innumerevoli mete turistiche e culturali del Lago di Garda e della provincia di Brescia, ha come motore centrale della sua economia l’agricoltura e l’industria: una storia antica fatta di tradizione e modernitĂ , favorita in parte anche dalla formazione geologica del terreno e della presenza del ďŹ ume Chiese. Punti di incontro questi che uniscono Bedizzole al

capoluogo francese. Insignita della lÊgion d’honneur nel 1949, Rouen è situata sulle sponde della Senna, all’incrocio di importanti vie di comunicazione stradali e ferroviarie, e dotata di un porto a 125 km dal mare: vanta importanti industrie nel settore alimentare, petrolchimico, automobilistico e cantieristico.

Da sempre, storia e cultura si intrecciano a Rouen: qui venne arsa viva la pulzella d’OrlĂŠans Giovanna d’Arco e vi nacquero il drammaturgo Corneille, lo scrittore Flaubert e l’attuale presidente francese François Hollande. Ăˆ un progetto quello del gemellaggio stellare bedizzolese che prende vita aldilĂ di qualsiasi bandiera politica e vuole sopravvivere alle amministrazione future del paese, il cui scopo è quello di promuovere un “Distretto Valtenesi allargatoâ€? ovvero un territorio simile per morfologia, assetto economico-turistico in grado di guardare alla Francia e all’Europa stessa con rinnovato entusiasmo ed ottimismo in un clima italiano fortemente colpito dalla crisi.

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ÂŽ •‘‰Â?‘ –”‡Â?–‡Â?Â?ƒŽ‡ †‡ŽŽƒ …‘‘’‡”ƒ–‹˜ƒ Dz ÂœÂœÂ—Â”Â”ÂƒÇł Dire che la Cooperativa “Azzurraâ€? ha dato le ali a un sogno non è retorico; è solo un po’ come tirare le somme di un lungo percorso incominciato 30 anni fa da un gruppo di “visionariâ€? (gente impegnata nel sociale e genitori di ragazzi disabili) che hanno lavorato sodo per il diritto dei portatori di “handicapâ€? di godere di una vita piena e soddisfacente come chiunque altro.

Per i progressi raggiunti il termine “visionarioâ€? può sembrare esagerato. Bisogna però – per rendersi

conto – tornare indietro nel tempo al 1983 (30 anni fa) quando il sodalizio venne fondato: fu in assoluto la prima realtĂ ad occuparsi di disabilitĂ in Valle Camonica. Da allora ad oggi sono stati raggiunti tanti piccoli e grandi traguardi, come ad esempio la ristrutturazione dell’edificio di via Quarteroni a Darfo e l’aumento del numero degli utenti e di educatori sempre piĂš qualificati e preparati. Nel corso del tempo “Azzurraâ€? ha attivato numerosissimi servizi: il cen-

tro diurno per disabili, il centro socio-educativo, il servizio formazione all’autonomia, la comunitĂ alloggio, l’assistenza scolastica specialistica, il sostegno familiare, la comunitĂ socio-sanitaria ed infine il recentissimo spazio ausili, un nuovo servizio di “softwareâ€? didattici dedicati a chi ha difficoltĂ , o disturbi di apprendimento.

Nel corso degli anni la cooperativa “Azzurraâ€? ha attivato una fitta rete di collaborazioni con il territorio: dalle realtĂ â€œnon profitâ€? della zo-

na (Polisportiva Disabili, Tapioca, Caritas, Procivil Camuna, centro anziani, gruppo acquisti solidali, Oratori), alle scuole primarie e secondarie; dagli enti locali (Comune di Darfo Boario Terme, Comunità montana e Azienda territoriale), all’adesione al Forum del Terzo settore e alla Rete sociale camuna. Nei mesi di marzo, maggio e settembre sono previsti eventi di celebrazione del 30° anniversario della fondazione, col patrocinio del Comune. (e.g.)

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fedeli di Novelle vanno da sempre orgogliosi della loro parrocchiale. La storia racconta che la comunitĂ cattolica di Novelle di Sellero diventa autonoma e parrocchia nel 1615, prima era una curazia collegata a S. Desiderio. L’edificio viene dedicato a S. Giacomo Apostolo. Quegli anni si segnalano per il lungo parrocchiato di don Pietro Tonsi, che diventa parroco nel 1665 e serve la comunitĂ fino al 1703. Don Pietro conosce bene Giangiacomo Gaioni, pittore di Ponte, e anche gli scultori Ramus di Saviore. A questi affida le decorazioni della parrocchiale di Novelle. Le prime opere d’arte sono la soasa, che si trova dietro l’altare maggiore, e il quadro che rappresenta S. Giacomo, S. Desiderio e S. Rocco; l’opera porta la seguente firma: Jacobus, Burni-Bate pingebat 1670. Burni o Borni Bate è proprio il nome d’arte di Giangiacomo Gaioni. Ăˆ probabile che la soasa sia la grande cornice lignea che racchiude il quadro sia stata creata da Pietro Ramus di Saviore.

Nella seconda metà del Novecento fecero decorare anche le due navate laterali; la piÚ elaborata, un barocco camuno meraviglioso, è quella a ovest.

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Raffigura la Madonna con in braccio GesÚ Bambino e a fianco S. Antonio e S. Francesco. L’autore del quadro non ha firmato l’opera, ma è probabile che sia ancora Jacobus Burni-Bate, cioè Giangiacomo Gaioni. La meravigliosa cornice sembra da attribuirsi al Ramus di Ponte Saviore. Durante il parrocchiato di don Pietro Moreschi (1902-1909), si toglie il quadro, si fa un incavo nel muro che divide la sagrestia, si posa la statua della Madonna di Lourdes e si completa con la cornice intagliata e dorata; un intervento simile viene fatto anche nell’abside laterale dove si pone la statua del Sacro Cuore. Questo quadro e il suo gemello sono portati negli anni Ottanta nella chiesa della Madonna del patrocinio di Novelle. Nel primo decennio del 2000 i Consigli pastorale e amministrativo presentano numerose

proposte per rendere i fedeli piĂš corresponsabili della vita religiosa e dei beni della parrocchia. Per i beni della chiesa le proposte piĂš sentite sono i due altari laterali: Madonna e Sacro Cuore. Vengono presi in considerazione i tempi per il restauro e i preventivi di spesa. La scelta ricade sul restauratore di opere lignee Vincenzo Marini di Rovato. Nel 2012 dopo tutti i sopralluoghi la parte lignea dell’altare della Madonna viene smontata; nella settimana dal 3 al 10 febbraio Paliotto e soasa sono stati rimessi al loro posto e finisce cosĂŹ il restauro dell’altare della Madonna. “Il tutto – racconta con gioia il parroco don Gianni Martenzini - è stato reso possibile grazie alla generositĂ dei fedeli. Il ringraziamento va anche alla Curia nelle persone di mons. Federico Pellegrini e di don Giampietro Girelli, alla Sovrintendenza e alla ditta Vincenzo Mariniâ€?.

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8QD YLWD WUDVFRUVD DOO¡LQVHJQD GHOO¡LPSHJQR Tristezza e riconoscenza: sono i due sentimenti che si respirano tra tutte le sette Avis camuno-sebine per l’improvvisa scomparsa di Mario FarisÊ di Niardo, 77 anni vissuti all’insegna del volontariato nell’Avis di cui era coordinatore delle sette sezioni camune, iscritto all’Avis Breno dal 1963, uomo di grande equilibrio, umanità , sobrietà e impegno sociale, civile e politico. Attualmente era anche segretario dell’Avis di Breno e come coordinatore generale degli oltre 3.000 iscritti delle Avis camune provvedeva quotidianamente ad organizzare le donazioni di sangue da parte dei volontari presso il Centro trasfusionale dell’Ospedale di Esine, facendo in modo che i turni dei donatori fossero sempre coperti e quindi venisse garantito il preziosissimo servizio. Grazie alla sua attività , che coinvolgeva tutti i Presidenti di sezioni e gruppi, era riuscito ad ottenere donazioni abbondanti e superiori alla stessa media regionale annuale per ogni donatore. E infatti, una significativa quota parte del sangue donato in Valle Camonica viene ceduto ogni anno a Brescia per i fabbisogni degli ospedali cittadini. Fu anche vicesindaco di Niardo nel tempi duri dell’alluvione del 24 agosto 1987. Recentemente era stato riconfermato a gran voce alla carica di Segretario coordinatore delle sette sezioni camune, carica che difficilmente troverà a breve un sostituto in grado di affrontare la mole di impegni ai quali Mario sapeva far fronte. Domenica sera aveva

partecipato alla messa nella Chiesa di Berzo Inferiore in onore del Beato Innocenzo e lunedĂŹ aveva partecipato alla riunione dell’Avis a Brescia: nulla lasciava presagire la sua fine imminente. Stava bene e continuava con serenitĂ i suoi impegni quotidiani, tra cui l’organizzazione della storica “Via Crucisâ€? dell’Avis al Monte Nebo di Berzo Demo nella domenica delle Palme. Tutta la Vallecamonica si è stretta attorno alla sua famiglia.

(Franco Garattini)

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”‘œœ‘ †‹ ƒ”…Š‡Â?‘ Â?ƒ •‡”ƒ–ƒ …‘Â? –‡ˆƒÂ?‘ ‹‰Ž‹‡––‹ Nel novembre 2012 ha portato a termine un’altra impresa sportiva da primato, spostando la soglia del limite umano. Ha corso per 250 km per 38 ore consecutive senza acqua e senza cibo nella depressione di Qattara in Egitto, attraversando questo deserto in autosufďŹ cienza.

Lui è Stefano Miglietti, uno di quegli sportivi che abbattono i record. Miglietti racconterà la sua vita e le sue imprese presso la palestra comunale di Brozzo sabato 16 marzo alle 20.30 grazie a

una serata organizzata dagli alpini di Brozzo, Marcheno e Cesovo.

SarĂ ospite speciale di uno dei tanti appuntamenti organizzati dalle Penne nere marchenesi all’interno del programma “Aspettando l’adunata sezionaleâ€?.

Una serata che farĂ conoscere a tutti gli appassionati lo spessore di Stefano Miglietti, che da tennis e rugby è approdato al grande successo all’interno di quello che viene deďŹ nito “sport estremoâ€?, prendendo parte a competizioni

come la Yukon Arctic Ultra (quella vinta un mese e mezzo fa da Enrico Ghidoni) o le traversate a piedi nei deserti dell’Egitto. Un bresciano che detiene anche il record mondiale di 10 maratone non stop nel gennaio 2011. Il percorso totale si estendeva per 421,95 km. e toccava il deserto Nero, il Deserto Bianco e il Gran Mare di Sabbia. La distanza totale, pari al percorso di 10 maratone, è stata coperta in 52 ore e 30 minuti senza effettuare alcuna sosta per dormire.

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a sua impresa sportiva è un messaggio di speranza e fiducia nel futuro: Sergio Cantoni di S. Colombano ha bissato il successo dell’anno scorso al campionato italiano sugli sci dei trapiantati a Chiesa di Valmalenco, primo assoluto. L’anno scorso aveva vinto anche due medaglie d’oro in supergigante e parallelo, in Svizzera ad Anzère, la località svizzera che ospitava lo Word Transplant, il campionato mondiale che si svolge ogni due anni, con 28 nazioni presenti.

Con la testa è giĂ lĂ per il 2014 fiducioso nell’aiuto costante dei suoi amici tifosi compaesani. Ma subito ricorda che era iscritto alla gara Carlo Maffeo, un esempio anche per lui “la mia avventura mi ha insegnato che nella vita bisogna crederci, un traguardo lo si raggiunge se lo si vuole veramente: Maffeo, 82 anni, ex dirigente Fiat trapiantato da 26 anni di fegato, nel 2012 ha dominato ai mondiali nella sua categoria over 70. E anche quest’anno era a Chiesa di Valmalenco. Sergio, classe 1981, nella vita conduce in paese la conosciuta omonima pasticceria di famiglia. Quasi tre anni fa, a luglio 2010 era su un lettino in ospedale a Padova per un trapianto di rene. Allora l’operazione aveva fatto scalpore.

Il trapianto era improcrastinabile. Il problema era stato diagnosticato nel 1999, causato da malattia rara e ereditaria: un caso scoperto nel famoso

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complesse come quelle renali. Portò a ricostruire l’albero genealogico della famiglie di S. Colombano, con conferme sulla “ereditarietĂ â€? oggetto di pubblicazioni e studi nel mondo. L’intervento di Padova fece sensazione perchĂŠ era il primo nel Triveneto e il terzo in assoluto in Italia con donatore “incompatibileâ€?: una strada nuova di speranza nei trapianti. Gli diede il suo rene la mamma Cesarina Rambaldini. Da allora ambedue conducono una vita normale, anzi straordinaria per Sergio. Appassionato di calcio e soprattutto di sci che mastica fin da bambino riprese subito gli allenamenti. Per lo sci ha eccezionale maestro e allenatore nell’amico Daniel Bellardini vincitore delle Alpiniadi,il mondiale degli alpini a Falcade e non dimentica il “miracoloâ€?: ne ha fatto una motivazione quotidiana. Segue personalmente una squadra dell’oratorio under 10 iscritta al campionato Csi. Iscritto e portabandiera di Aido e Avis è nel direttivo della sezione locale, è nella nazionale Aned (Associazione nazionale emodializzati) di calcio. Chiude, a sottolineare e rafforzare il “messaggioâ€? di fiducia nella vita, ricordando che sul podio con lui c’era il milanese Enrico Berlingheri, 28 anni, dializzato a quattro anni, trapiantato ben due volte, a Parigi a sei anni e in Italia a 21, suo compagno nella squadra Aned, che sempre è riuscito a condurre una vita normale dalle elementari a oggi.

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In quel tempo, GesĂš si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: “Maestro, questa donna è stata sorpresa in agrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?â€?. Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma GesĂš si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poichĂŠ insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: ÂŤChi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di leiÂť. E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai piĂš anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era lĂ in mezzo.

Allora GesĂš si alzò e le disse: “Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?â€?. Ed ella rispose: “Nessuno, Signoreâ€?. E GesĂš disse: “Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare piĂšâ€?.

*

iudicare. A non capire e a giudicare quella donna sono due gruppi distinti, anzi, contrapposti. Uno è presente sulla scena: è quello degli scribi e dei farisei che la conducono davanti a GesÚ. Che gliela portano per metterlo alla prova, per vedere come la giudicherà , per sapere se sta dalla loro parte, cioè di chi condanna, o se si mette con l’altro gruppo, quello invisibile, che la assolve. Il secondo gruppo, infatti, è quello di chi sta dalla parte opposta e giudica che quella donna non debba essere condannata. Opposte le parti, uguale l’atteggiamento: il giudizio. Non il futuro. Il giudizio come condanna o assoluzione di un peccato. Che resta. Ma che è misurato diversamente dai due gruppi. E su questo giudica GesÚ: sull’adeguatezza a giudicare il peccato da parte di chi ha peccato. E quelli che se ne vanno sono i visibili, quelli che volevano condannare, ma – senza che li si possa vedere – gli invisibili non se ne vanno. PerchÊ credono di non

aver peccato e giudicano allo stesso modo la donna non per pietĂ nei suoi confronti, ma perchĂŠ hanno eliminato il senso del peccato. E le parole di GesĂš alla donna, di lui che resta solo lei, riguardano entrambi i gruppi: “non ti condannoâ€? dice per chi la voleva giudicare colpevole; “non peccare piĂšâ€? dice per chi voleva giudicarla priva di peccato. E se il primo gruppo, quello dei visibili, è ben riconoscibile e facilmente bersagliabile con le parole stesse di GesĂš “chi è senza peccato scagli per primo la pietraâ€?, piĂš complicato è vedere chi queste pietre le scaglia in nome di un’innocenza che non c’è. E non in quella donna soltanto, ma in tutte le situazioni nelle quali il peccato si presenta. Il gruppo dei visibili è facile da riconoscere e prende spesso il nome di intransigente, di integralista, di perbenista, di conservatore. Il gruppo degli invisibili si definisce di meno, è piĂš fluido e all’apparenza piĂš comprensivo.

Ma distrugge non meno dell’altro il senso dell’agire e del vivere secon-

do Dio: legge bene il rifiuto della condanna ma non sente la necessitĂ dell’impegno a non peccare piĂš che GesĂš rivolge alla donna. Questo non lo ascolta proprio. PerchĂŠ il giudizio di questo gruppo è di assoluzione, di autoassoluzione. Ed essendo (teoricamente) senza peccato può scagliare pietre contro gli altri, contro i visibili e contro tutti quelli che giudicheranno colpevoli. Ăˆ una posizione di vantaggio estremo quella di chi si assolve (usando a metĂ le parole di GesĂš): un vantaggio che permette di giudicare e di condannare in maniera piĂš sottile e soggettiva, di figurarsi i nemici a seconda del comodo e dello scomodo. Non piĂš la Legge come per gli scribi e i farisei, ma il diritto di scagliare pietre perchĂŠ innocenti, senza peccato, puliti. Invisibili ma in grosso numero: e rimangono, non se ne vanno dalla scena e guardano GesĂš solo con la donna. E su quelle parole riguardo al peccato con le quali GesĂš finisce di parlare alla donna potrebbero cadere molte e molte pietre.

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,O OHJQR YHUGH Nello scorso mese di gennaio, allettato per un’influenza che non dava tregua ho letto un libro divertente, leggero ma che ogni tanto apriva qualche spiraglio di poesia. Il titolo “Tre uomini in Poâ€? di Beppe Gualazzini. Tre uomini decidono di costruire una zattera e di raggiungere la laguna veneta seguendo la corrente del maggiore fiume italiano. Toccano varie cittĂ affacciate sul corso d’acqua e per ognuna di esse si racconta un pezzo di storia d’Italia: Attila, Giovanni dalle Bande Nere, Matilde di Canossa, i Gonzaga, il pittore Ligabue‌ Con i tre uomini c’è un cane che sembra parente del “Ronzinoâ€? di Don Chisciotte, tanto è magro e strano. Ăˆ grazie alla condotta di Fulmine (questo il nome della bestia) che spesso il

lettore scoppia a ridere. Comunque, tra una pagina e l’altra mi sono imbattuto in questo racconto ambientato a Guastalla, che fa da sfondo all’articolo di questa settimana. Alcuni secoli fa arrivò a un cascinale un pellegrino scalzo. Fu ben accolto dai contadini che gli raccontarono di come la siccitĂ avesse compromesso il raccolto della stagione. Anche le bestie nelle stalle si lamentavano per la fame e la sete. Molte erano addirittura morte. Il pellegrino si fece rinchiudere in uno stanzino sopra il fienile, dopo aver chiesto e ottenuto un tronco di legno. Ogni giorno i contadini gli portavano una ciotola di riso. “Il tredicesimo giorno sentirono solo un grande silenzio, pensarono che l’uomo fosse morto e abbatterono la porta. Lui non

c’era piĂš. Nella stanza le dodici ciotole, ancora fumanti, erano allineate come un’Ultima Cena e in mezzo ad esse, si ergeva il magnifico crocefisso in legno. In quel momento il cielo si squarciò e piovve e l’acqua salvò le bestie e i raccoltiÂť. Nel mese di luglio ancora oggi a Guastalla si porta in processione quel crocefisso che chiama la pioggia sui campi. Nel nostro Paese molte espressioni della fede sono legate a crocifissi. Anche nella parrocchiale del paese dove sono nato c’è un Santo Crocifisso che si scopre due volte all’anno. La vita di ciascuno in fondo è legata a quel “Legno Verdeâ€? (Lc 23,31) dal quale ben altra pioggia scaturisce: “non con acqua soltanto ma con Sangue e con Acquaâ€? (1Gv 5,6).

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Papa dal greco papas o pappas vuol dire padre. Titolo oggi riservato nella Chiesa Cattolica Romana solo al Sommo Pontefice, in quanto padre di tutti i credenti, nella Chiesa dei primordi era un termine riferito a tutti i Vescovi. A partire dal IV secolo si affermò come appellativo del Vescovo di Roma. Servus Servorum Dei: si deve a San Gregorio I â&#x20AC;&#x153;Magnoâ&#x20AC;? il fatto di aver reso questa espressione uno dei titoli pontifici; indica una condizione di profonda umiltĂ nel ministero petrino.

Il giorno successivo allâ&#x20AC;&#x2122;elezione del Santo Padre nelle case di tutti gli abbonati di Voce arriverĂ un numero speciale del settimanale diocesano dedicato proprio al PonteďŹ ce. Allâ&#x20AC;&#x2122;interno oltre alle biograďŹ a e alle opere del successore di Benedetto XVI, raccoglieremo anche le reazioni dei bresciani alla nomina. Giovani, adulti e anziani racconteranno cosa hanno provato al momento della fumata bianca e, soprattutto, cosa si aspettano dal nuovo Papa.

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Alcuni commentatori rileggeranno invece lâ&#x20AC;&#x2122;elezione alla luce di alcuni grandi temi: il laicato, la teologia, la missionarietĂ e la sďŹ da della Chiesa nel mondo che verrĂ . Pensando alla Chiesa che verrĂ pubblicheremo anche due testimonianze esclusive: una mai pubblicata al card. Martini (ripresa da un incontro del 2005 con i sacerdoti del Seminario Lombardo) e una al vaticanista del Corriere della Sera Luigi Accattoli a 50 anni dal Concilio Vaticano II.

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l nuovo papa è Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires (Argentina), Ordinario per i fedeli di rito orientale residenti in Argentina e sprovvisti di Ordinario del proprio rito.

Ha scelto il nome di Francesco. Il nuovo Papa è nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936. Ha studiato e si è diplomato come tecnico chimico, ma poi ha scelto il sacerdozio ed è entrato nel seminario di Villa Devoto. Lâ&#x20AC;&#x2122;11 marzo 1958 è passato al noviziato della Compagnia di GesĂš, ha compiuto studi umanistici in Cile e nel 1963, di ritorno a Buenos Aires, ha conseguito la laurea in filosofia presso la FacoltĂ di Filosofia del collegio massimo San JosĂŠ di San Miguel. Fra il 1964 e il 1965 è stato professore di letteratura e di psicologia nel collegio dellâ&#x20AC;&#x2122;Immacolata di Santa Fe e nel 1966 ha insegnato le stesse materie nel collegio del Salvatore di Buenos Aires. Dal 1967 al 1970 ha studiato teologia presso la FacoltĂ di Teologia del collegio massimo San JosĂŠ, di San Miguel, dove ha conseguito la laurea. Il 13 dicembre 1969 è stato ordinato sacerdote. Nel 1970-71 ha compiuto il terzo probandato ad AlcalĂĄ de Henares (Spagna) e il 22 aprile 1973 ha fatto la sua professione perpetua. Ă&#x2C6; stato maestro di novizi a Villa Barilari, San Miguel (1972-1973),

Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x192; Â&#x2014;Â&#x2021;Â?Â&#x2018;Â&#x2022; Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022; Â&#x2039;Â&#x17D; Í&#x2122;Í&#x; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2021;Â?Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;ÍĄÍ&#x203A;Í&#x17E;ÇĄ Â?Â&#x2021;Â&#x17D; Í&#x2122;ÍĄÍ?Í Â° Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x201D; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â?Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2018;Â?Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2030;Â?Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2021;Â&#x2022;ĂŽ professore presso la FacoltĂ di Teologia, Consultore della Provincia e Rettore del collegio massimo. Il 31 luglio 1973 è stato eletto Provinciale dellâ&#x20AC;&#x2122;Argentina, incarico che ha esercitato per sei anni. Fra

il 1980 e il 1986 è stato rettore del collegio massimo e delle Facoltà di Filosofia e Teologia della stessa Casa e parroco della parrocchia del Patriarca San JosÊ, nella Diocesi di San Miguel. Nel marzo 1986 si è recato in Germania per ultimare la sua tesi dottorale; quindi i superiori lo hanno destinato al collegio del Salvatore, da dove è passato alla chiesa della Compagnia nella città di Cordoba come direttore spirituale e confessore. Il 20 maggio 1992 Giovanni Paolo II lo ha nominato Vescovo titolare di Auca e Ausiliare

di Buenos Aires. Il 27 giugno dello stesso anno ha ricevuto nella cattedrale di Buenos Aires lâ&#x20AC;&#x2122;ordinazione episcopale dalle mani del Cardinale Antonio Quarracino, del Nunzio Apostolico Mons. Ubaldo Calabresi e del Vescovo di Mercedes-LujĂĄn, Monsignor Emilio OgùÊnovich. Il 3 giugno 1997 è stato nominato Arcivescovo Coadiutore di Buenos Aires e il 28 febbraio 1998 Arcivescovo di Buenos Aires per successione, alla morte del cardinale Quarracino. Ă&#x2C6; autore dei libri: â&#x20AC;&#x153;Meditaciones para religiososâ&#x20AC;? del 1982, â&#x20AC;&#x153;Reflexiones sobre la vida apostĂłlicaâ&#x20AC;? del 1986 e â&#x20AC;&#x153;Reflexiones de esperanzaâ&#x20AC;? del 1992. Ă&#x2C6; ordinario per i fedeli di rito orientale residenti in Argentina che non possono contare su un Ordinario del loro rito. Gran Cancelliere dellâ&#x20AC;&#x2122;UniversitĂ cattolica argentina. Relatore Generale aggiunto alla 10ÂŞ Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi (ottobre 2001). Dal novembre 2005 al novembre 2011 è stato Presidente della Conferenza episcopale argentina. Dal beato Giovanni Paolo II creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 21 febbraio 2001, del Titolo di San Roberto Bellarmino. Ă&#x2C6; Membro delle Congregazioni: per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, per il Clero, per gli Istituti di vita consacrata e le SocietĂ di vita apostolica, del Pontificio consiglio per la Famiglia, della Pontificia commissione per lâ&#x20AC;&#x2122;America Latina.

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6DQ %HQHGHWWR IRUPDWRUH GL FDUDWWHUL Ha preso il via lo scorso 8 marzo, da Norcia, con lâ&#x20AC;&#x2122;accensione della Fiaccola â&#x20AC;&#x153;Pro Pace et Europa unaâ&#x20AC;?, il programma delle â&#x20AC;&#x153;Celebrazioni Benedettine 2013â&#x20AC;?, che culminerĂ nella giornata del 21 marzo, festa di San Benedetto da Norcia, patrono principale dâ&#x20AC;&#x2122;Europa. â&#x20AC;&#x153;Nel clima di incertezza e di confusione culturale nel quale siamo immersi â&#x20AC;&#x201C; ha affermato mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Norcia, nel messaggio per le celebrazioni â&#x20AC;&#x201C; è signiďŹ cativo ricordare la ďŹ gura e lâ&#x20AC;&#x2122;insegnamento di Benedetto da Norcia, un uomo che ha saputo far incontrare il messaggio del Vangelo con le esigenze piĂš profonde dellâ&#x20AC;&#x2122;uomo. Oggi piĂš che mai abbiamo bisogno di guardare al patrono dâ&#x20AC;&#x2122;Europa come maestro di vita, uomo che, nellâ&#x20AC;&#x2122;equilibrio, nella serenitĂ e nella pace interiore. Mi sembra che lo stesso messaggio possa essere riproposto anche oggiâ&#x20AC;?. La

ďŹ gura del santo di Norcia è stata richiamata piĂš volte nel corso del suo PontiďŹ cato anche da Benedetto XVI. Nella sua ultima udienza, il 27 febbraio, prima di lasciare il governo della Chiesa, Benedetto XVI, spiegando la sua decisione ha affermato: â&#x20AC;&#x153;Non abbandono la croce, ma resto in modo nuovo presso il Signore CrociďŹ sso...

San Benedetto, il cui nome porto da Papa, mi sarĂ di grande esempio in questo. Egli ci ha mostrato la via per una vita, che, attiva o passiva, appartiene totalmente allâ&#x20AC;&#x2122;opera di Dioâ&#x20AC;?.

Sullâ&#x20AC;&#x2122;attualitĂ del messaggio di San Benedetto, abbiamo posto alcune domande allâ&#x20AC;&#x2122;abate primate della Confederazione benedettina, il tedesco Notker Wolf.

Padre abate, alla luce della predilezione mostrata per Benedetto da Norcia, si può dire che sia stato un ponteďŹ ce benedettino?

Papa Ratzinger ci ha riportato allâ&#x20AC;&#x2122;essenza dellâ&#x20AC;&#x2122;esperienza benedettina che pone Dio al centro della vita di ogni uomo. Nella Regola, infatti, San Benedetto scrive di non anteporre nulla allâ&#x20AC;&#x2122;amore di Dio. Inoltre Benedetto XVI, nei suoi otto anni di pontiďŹ cato, ha sintetizzato magniďŹ camente quei tre cardini della vita del santo di Norcia che sono la Croce, il libro e lâ&#x20AC;&#x2122;aratro, descritti da Paolo VI nella sua lettera apostolica, Pacis nuntius (1964), con cui lo eleva a patrono dâ&#x20AC;&#x2122;Europa.

Benedetto XVI ha cercato di riportare lâ&#x20AC;&#x2122;Europa e il mondo a riscoprire le vere fondamenta della civiltĂ , ovvero lâ&#x20AC;&#x2122;amore e la pace di Dio. Ed ha fatto lo stesso anche per la Chiesa preda di tensioni interne.

La Croce, ovvero la legge di Cristo che deve regolare, nellâ&#x20AC;&#x2122;esperienza di San Benedetto la vita pubblica e privata. Questa visione è ancora

attuale, praticabile, nonostante il secolarismo e il relativismo etico della nostra societĂ ?

Sotto la Croce è possibile capire e vedere le sofferenze di questo mondo e sostenerle attraverso lâ&#x20AC;&#x2122;esperienza della preghiera. Benedetto da Norcia seppe cementare lâ&#x20AC;&#x2122;unitĂ spirituale dellâ&#x20AC;&#x2122;Europa e avvicinare popoli divisi sul piano linguistico, culturale ed etnico.

Paolo VI scrive che San Benedetto al crollo dellâ&#x20AC;&#x2122;Impero Romano seppe con il suo impegno far nascere una nuova era. Può essere cosĂŹ anche oggi?

Il contributo che può venire è quello di unâ&#x20AC;&#x2122;umanizzazione attraverso la fede. Il che signiďŹ ca, per ciascuno di noi, sentirsi responsabile verso gli altri e verso Dio. Questo atteggiamento ci orienta nel nostro vivere e convivere.

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assimilati allâ&#x20AC;&#x2122;offerta di Cristo.

Lâ&#x20AC;&#x2122;11 maggio a Roma verrĂ beatiďŹ cato, presso la Basilica di San Paolo Fuori le Mura, mons.

Luigi Novarese (1914-1984) in una celebrazione presieduta dal Cardinale Tarcisio Bertone In occasione della settimana Santa, dal 26 marzo al 2 aprile, i Silenziosi Operai della Croce con il Centro dei Volontari della Sofferenza si faranno promotori di un importante appuntamento morale e spirituale, il loro 40°

Pellegrinaggio a Lourdes.

Questâ&#x20AC;&#x2122;organizzazione religiosa ha deciso di intraprendere questo viaggio di preghiera personale e comunitaria, non solo per celebrare insieme a milioni di fedeli il Mistero Pasquale, ma anche per omaggiare il ricordo del Venerabile mons.

Luigi Novarese, fondatore di diverse congregazioni tra cui i Volontari della sofferenza, i Silenziosi operai della croce e i fratelli degli ammalati,

Associazioni accomunate dallo scopo di aiutare i malati e gli infermi attraverso la fede cristiana e la preghiera. Questo 40° Pellegrinaggio sarĂ anche lâ&#x20AC;&#x2122;occasione religiosa piĂš adatta per rendere omaggio al nostro fondatore, mons. Luigi Novarese, che per le sue innumerevoli opere di caritĂ cristiana verrĂ beatiďŹ cato lâ&#x20AC;&#x2122;11 maggio 2013.

Per informazioni sul pellegrinaggio, contattare il numero 030/9961238.

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Â&#x2018;Â?Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x17D;Â&#x192; Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2022;Ǥ Â?Â&#x2030;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021;

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li orari e i giorni di apertura (o chiusura) degli esercizi commerciali sono un tema che non cessa di interessare e anche dividere lâ&#x20AC;&#x2122;opinione pubblica, il mondo politico nonchĂŠ la stessa Chiesa, soprattutto per gli aspetti legati al riposo festivo, alla celebrazione cristiana della domenica, alla vita comunitaria, alla dimensione dei legami familiari. Recentemente la Corte Costituzionale italiana si è pronunciata sulla materia, prendendo in considerazione numerosi ricorsi presentati da diverse Regioni italiane, in forma e con modalitĂ e contenuti diversi, ma tutti accomunati dallâ&#x20AC;&#x2122;intento di salvaguardare, in qualche modo, la domenica come giorno festivo e di riposo oltre che di armonia familiare e sociale. La Corte Costituzionale ha di fatto rigettato tutti i ricorsi regionali variamente motivati a difesa dei piccoli esercizi (Piemonte), del riposo settimanale (Friuli e Toscana), del rispetto delle peculiaritĂ socio-culturali (Lombardia) e altre. La Consulta ha cosĂŹ sancito, a quanto sembra una volta per tutte, la prevalenza del principio di â&#x20AC;&#x153;tutela della concorrenzaâ&#x20AC;? e del valore superiore della liberalizzazione, â&#x20AC;&#x153;rimuovendo vincoli e limiti alle modalitĂ di esercizio delle attivitĂ economicheâ&#x20AC;?.

Tutto ciò â&#x20AC;&#x201C; sostiene la Corte â&#x20AC;&#x201C; va â&#x20AC;&#x153;a beneficio dei consumatoriâ&#x20AC;? creando â&#x20AC;&#x153;un mercato piĂš dinamico e piĂš aperto allâ&#x20AC;&#x2122;ingresso di nuovi operatoriâ&#x20AC;?.

La domenica non è piĂš â&#x20AC;&#x153;sacraâ&#x20AC;? e il mercato ha vinto. Mons. Casile, qual è il pensiero della Chiesa?

Per rispondere mi rifaccio a una prolusione del presidente della Cei, card. Bagnasco, che ebbe a precisare: â&#x20AC;&#x153;Non è assolutamente indifferente nĂŠ efficace parcellizzare il tempo del riposo in base alle leggi del mercato. La domenica, che nella tradizione del nostro Paese è dedicata alla famiglia e, se cristiana, al Signore nella comunitĂ , non può essere sacrificata allâ&#x20AC;&#x2122;economia, indebolendo anche in questo modo un istituto che sempre di piĂš si conferma, insieme alla persona, come la prima risorsa di una societĂ che voglia essere non una moltitudine di individui ma un popolo coeso e solidaleâ&#x20AC;?. Mi pare un intervento chiaro e motivato.

Alcuni obiettano che dietro alle

Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â?Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021; ° Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x192;ÇĄ Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2039;Â&#x2030;Â?Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x2013;Â?ÇĄ Â?Â&#x2018;Â? Â&#x2019;Â&#x2014;Ă&#x2013; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2039;Â&#x192; resistenze al lavoro domenicale ci sia una visione agreste e superata della societĂ ...

La societĂ agricola aveva mantenuto un rapporto tra lavoro e festa molto forte e attento ai ritmi del riposo e

del lavoro di cui godevano indirettamente anche gli animali e la stessa terra. Pensiamo alla mirabile descrizione leopardiana contenuta ne â&#x20AC;&#x2DC;Il sabato del villaggioâ&#x20AC;&#x2122;. Con la progressiva industrializzazione del lavoro, la societĂ ha gradualmente perso il rapporto tra giorno feriale e giorno festivo. Papa Leone XIII nellâ&#x20AC;&#x2122;enciclica Rerum Novarum richiamava il dovere di riconoscere nella vita sociale gli obblighi imposti dalla legge di Dio e di rispettare i valori religiosi, ai quali si ricollega il riposo festivo a vantaggio dei lavoratori. Il riposo festivo, scriveva, scaturisce dalla â&#x20AC;&#x2DC;dignitĂ dellâ&#x20AC;&#x2122;uomo di cui Dio stesso dispone con grande rispettoâ&#x20AC;&#x2122;. Oggi tutto sembra essere cambiato.

Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2021;Â?Â&#x2019;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2C6;Â&#x2021;ÇŚ Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2018;ÇŤ ¿ǥ Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x160;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â?Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2C6;Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2018; Â&#x192;Â?ÇŚ Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â?Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x160;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2C6;ÇŚ Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2021; Â?Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2018;ÇŚ Â&#x2030;Â&#x160;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039;Ǥ Â&#x2039; ° Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192;ÇŚ Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2014;Â?ÇŻÂ&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2014;Â&#x2018;Â?Â&#x2039;Â?Â&#x2039; Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â?Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;ÇŚ Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2013;Â? Â&#x2019;Â&#x2039;ĂŽ Â&#x2020;Â&#x2039;ÇŚ Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;ÇŚ Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2013;Â? Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Ǥ Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2DC;Â&#x192; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018;ÇŚ Â&#x201D;Â&#x2039; Č&#x2039;Â&#x2039;Â?Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2019;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Č&#x152; Â?Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x160;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;ÇŚ Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â? Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;ÇŚ Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2C6;Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x160;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2021; ° Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x192;Â?ÇŚ Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x192;Â?Â&#x2030;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Ǥ

Â&#x17D; Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2014;Â? DzÂ&#x192;Â&#x201D;Â&#x2030;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021;Çł Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2039;Â?Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D; Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x201D;Â&#x2039;ÇŚ Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2018;Ǥ 1 Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2022;¿Ǎ 1 Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018;ÇŁ Â&#x2014;Â?ÇŻÂ&#x192;Â&#x201D;Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2019;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;ÇŚ Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2014;Â?Â&#x192;Â?Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x2C6;Â&#x192;ÇŚ Â?Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2014;Â? Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2030;Â?Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2018;Ǥ ÇŻÂ&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x192;ÇŚ Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x17D;Â&#x2021;Â?Â&#x2039; Â&#x2C6;Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2021; Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2039; Â&#x2030;Â&#x2039;Â? Â&#x2C6;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2021;Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2039;Â? Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2039;Â?Â&#x2019;Â&#x2021;ÇŚ Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039; Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x192;ÇŚ Â&#x17D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2C6;Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;Ǥ

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â&#x20AC;&#x201C; i gardonesi lâ&#x20AC;&#x2122;hanno vista ogni domenica, dietro il bancone, attenta a ordinare giornali e riviste e a disciplinare â&#x20AC;&#x201C; come coordinatrice â&#x20AC;&#x201C; il numeroso gruppo di volontarie incaricate di distribuire in molte famiglie la stampa cattolica. I quotidiani â&#x20AC;&#x153;Lâ&#x20AC;&#x2122;Italiaâ&#x20AC;? e â&#x20AC;&#x153;Avvenireâ&#x20AC;?, il settimanale diocesano â&#x20AC;&#x153;La Voce del Popoloâ&#x20AC;?, i periodici â&#x20AC;&#x153;Albaâ&#x20AC;?, â&#x20AC;&#x153;Madreâ&#x20AC;?, â&#x20AC;&#x153;Il Vittoriosoâ&#x20AC;?, â&#x20AC;&#x153;Il Giornalinoâ&#x20AC;?, â&#x20AC;&#x153;Famiglia Cristianaâ&#x20AC;?, accompagnati dal mensile del Bollettino parrocchiale, sono gli

strumenti della comunicazione a mezzo stampa piĂš diffusi in quegli anni nella comunitĂ religiosa locale.

Nei decenni successivi e ďŹ no agli inizi di questo secolo Ernestina ha svolto con la consueta puntualitĂ il suo servizio, non solo presentandosi regolarmente, ogni domenica, accanto allâ&#x20AC;&#x2122;edicola allestita allâ&#x20AC;&#x2122;interno della chiesa parrocchiale ma anche continuando a raccogliere abbonamenti ďŹ no a quando le forze ďŹ siche glielo hanno consentito.

Il 19 maggio 1996, ricorrendo il

suo ottantesimo genetliaco e il sessantesimo anno dallâ&#x20AC;&#x2122;inizio del suo prezioso servizio alla comunitĂ gardonese, il parroco Severino Chiari le ha consegnato uno speciale diploma di benemerenza.

Ma ben piĂš di ogni festeggiamento o riconoscimento ufďŹ ciale vale â&#x20AC;&#x201C; per quanti lâ&#x20AC;&#x2122;hanno conosciuta e stimata â&#x20AC;&#x201C; il ricordo della sua semplicitĂ , della cordialitĂ con la quale sapeva avvicinare tutti e lâ&#x20AC;&#x2122;esempio di una vita generosamente spesa per una buona causa.

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scomparso a 96 anni, 73 di sacerdozio al servizio della Chiesa bresciana, come formatore prima e come parroco poi e, infine, come attivo collaboratore in vecchiaia. Questa in sintesi la vita di don Giuseppe Garatti, lâ&#x20AC;&#x2122;ultimo dei preti bresciani ad aver lasciato questo mondo nel 2012. E con lui se ne è andato un altro prete di grande fede, vivace intelligenza, capacitĂ di fondere insieme contemplazione e azione. Un prete che non stava fermo ma che era facile trovare in chiesa, per pregare e per dedicarsi al decoro della casa del Signore. Era stato ordinato quando non aveva ancora 23 anni nella chiesa di Pian Camuno, suo paese. La sua vocazione era germinata in famiglia e in parrocchia. Ad alcuni amici confidò di aver ricevuto dalla mamma le prime lezioni di teologia, quando bambino le aveva chiesto chi avesse posto la luna in cielo.

Lâ&#x20AC;&#x2122;ingenua domanda fu lâ&#x20AC;&#x2122;occasione per sentire parlare della bontĂ di Dio. Poi gli esempi, in lui sempre vivi, di don Stefano Gelmi, per 36 anni parroco di Pian Camuno e animatore del movimento cattolico della Valle.

Don Giuseppe, prete novello, per le sue buone qualità , fu nominato vicerettore in Seminario, incarico che durò per tutto il difficile decennio che inglobò la seconda guerra mondiale.

Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2014;Â? Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x160;Âą Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x192; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2039;Â?Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2030;Â?Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2013;Â? Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â?

Seguirono tre esperienze di parroco a Ceto, Castelfranco di Rogno e Pilzone dâ&#x20AC;&#x2122;Iseo che resse per un ventennio. Raggiunta lâ&#x20AC;&#x2122;etĂ della pensione, si ritirò a Pian Camuno continuando un prezioso lavoro pastorale e rico-

prendo anche lâ&#x20AC;&#x2122;incarico di esorcista.

Significativa anche la sua esperienza di oltre cinque anni nella ComunitĂ sacerdotale degli Oblati. In tutte le comunitĂ dove svolse il suo ministero ebbe particolarmente a cuore la famiglia, i giovani e le vocazioni. Alla famiglia, preoccupato dai fenomeni di disgregazione in corso, raccomandava di non lasciarsi travolgere dal fascino del consumismo e di non allontanarsi dalla legge del Signore. Ai giovani ha sempre dato fiducia, rimanendo loro accanto anche nella stagione delle incertezze, comunican-

do quei valori che danno robustezza alla crescita umana e convincendoli che la frequenza della Chiesa è una forza trainante per il loro futuro. Per le vocazioni era convinto che sono numerose anche oggi: non bisogna desistere di puntare sulla formazione dei giovani. Per tutte le persone che lo accostavano, ad ogni etĂ , era un pastore autorevole perchĂŠ viveva quanto insegnava, praticando in modo singolare le due virtĂš che secondo lui dovevano accomunare preti e laici: lâ&#x20AC;&#x2122;umiltĂ e la sinceritĂ . In occasione della festa per il suo sessantesimo di sacerdozio, il compianto mons. Enzo Giammancheri, invitato come oratore alla Messa di ringraziamento, disse che la societĂ di oggi manca di fede, speranza e caritĂ . E si chiedeva dove si possono trovare oggi queste virtĂš. Don Garatti, nel suo intervento, rispose: â&#x20AC;&#x153;Nel vangelo câ&#x20AC;&#x2122;è la chiave della serenitĂ dellâ&#x20AC;&#x2122;uomo e le sue parole vengono amministrate dal sacerdote, che queste virtĂš deve vivere e deve suscitareâ&#x20AC;?. In queste parole è racchiuso tutto il suo lungo ministero apostolico svolto con tenacia, serenitĂ , credibilitĂ .

Â&#x2039; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192;Â?Â&#x2039; Â&#x160;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;ÇĄ Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x2021;

Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2039; Â&#x2C6;Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2020;Âż Í&#x2122;ÍĄ Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2039; Â&#x2C6;Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2018; Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021;Ǥ Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x2030;Â?Â&#x2039; Â&#x192;Â?Â?Â&#x2018; Â&#x192; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2014;Â?Â&#x2021; Â&#x2014;Â? Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021;ÇŁ Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2039;Â?Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x192; Dz Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192; Â?Â?Â&#x2014;Â?Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192;dzǤ Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2039;Â?Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2018; Dz Â&#x2039;Çł ° Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018;

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Â&#x2030;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2018; VenerdĂŹ 15 marzo Ore 6.50 - Brescia S. Messa presso il Seminario minore.

Ore 21 - Brescia Incontro con gli scout di Brescia e Sebino presso la chiesa di S. Maria della CaritĂ .

Sabato 16 marzo Ore 9.30 - Brescia Consiglio pastorale diocesano presso il Centro pastorale Paolo VI.

Ore 18 - Brescia Catechesi per gli animatori di â&#x20AC;&#x153;Una luce nella notteâ&#x20AC;? presso lâ&#x20AC;&#x2122;oratorio di Santâ&#x20AC;&#x2122;Afra.

delle parrocchie di Rovato presso il salone S. Carlo.

Domenica 17 marzo Ore 10.15 - Fucine di Darfo Santa Messa e inaugurazione del Museo degli alpini.

MercoledĂŹ 20 marzo Ore 8.25 - Brescia Incontro con i diaconi del Seminario.

Ore 11 - Brescia S. Messa per le Forze dellâ&#x20AC;&#x2122;ordine in Cattedrale.

MartedĂŹ 19 marzo Ore 9.30 - Brescia S. Messa in occasione del Dies Academicus dellâ&#x20AC;&#x2122;UniversitĂ cattolica presso la Cappella della sede.

Ore 20.30 - Rovato Incontro con gli operatori pastorali

GiovedĂŹ 21 marzo Ore 10 - Brescia Incontro con gli studenti delle scuole cattoliche presso lâ&#x20AC;&#x2122;Istituto Piamarta di via Cremona.

Ore 12.30 - Rezzato Incontro con la Cisl presso Villa Fenaroli.

Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x161;Í&#x203A; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x17D;Â?Â&#x2021; Sabato 23 marzo è in programma la veglia delle palme. Dalle 18 al Centro pastorale Paolo VI la penitenziale per i giovani. Alle 20 lâ&#x20AC;&#x2122;accoglienza in Castello, alle 20.30 la veglia con il Vescovo, alle 21 la discesa lungo via Castello, via Avogadro, via Piamarta, via Musei, via Raccagni, viale Mazzini, via card. Querini. Alle 21.30 la preghiera in piazza Paolo VI (in caso di pioggia in Duomo) sul tema della Gmg: â&#x20AC;&#x153;Andate e fate discepoli tutti i popoliâ&#x20AC;?.

Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039; Â?Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2039;Â?Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â?Â?Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018;

DQQL ID PRULYD &KLDUD /XELFK Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2026;Â&#x2014;Â?Â&#x2021; Â&#x2039;Â?Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x2039; Â&#x2014;Â? Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2021; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x192; Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2022;Ǥ Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2C6;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x2122;Í&#x17E; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í Ç¤Í&#x203A;Í&#x2DC; Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2018;Â?Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â? Â&#x192;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x192; Â&#x192;Â? Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018;

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iviamo questo anniversario â&#x20AC;&#x201C; sottolineano Antonio Dametto e Daniela Fiorani, responsabili bresciani del Movimento dei focolari â&#x20AC;&#x201C; consapevoli dellâ&#x20AC;&#x2122;attualitĂ del carisma di Chiara che ha aperto vie di dialogo inesplorate per la convivenza tra persone e popoli di cultura e religioni diverse, ma che ha anche fatto nascere esperienze nuove in campo economico, sociale e politico. Brescia non è estranea a queste esperienze di fraternitĂ che coinvolgono giovani e adulti in tante realtĂ della nostra provincia. Ed è cosĂŹ che cerchiamo di testimoniare unâ&#x20AC;&#x2122;ereditĂ davvero straordinaria, costruendo giorno per giorno rapporti sempre piĂš autentici in tutti gli ambiti dellâ&#x20AC;&#x2122;agire umanoâ&#x20AC;?. Il Movimento dei focolari, guidato da Maria Voce, ha saputo continuare lâ&#x20AC;&#x2122;opera intrapresa da Chiara Lubich e, soprattutto, è riuscito a essere

Dz Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x192;Â?Â?Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â?Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x160;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2018;Çł sale e lievito nelle comunitĂ ecclesiali. Sono i giovani del Movimento a farsi protagonisti delle iniziative per il quinto anniversario della morte di Chiara Lubich avvenuta il 14 marzo del 2008. La prima tappa è stata domenica 3 marzo quando hanno proposto 2000 persone, il musical â&#x20AC;&#x153;Raggi di luceâ&#x20AC;? dedicato ai 17 anni di vita di Chiara Luce Badano, una loro coetanea che, sostenuta dalla spiritualitĂ dei focolari, ha affrontato con straordinario coraggio la malattia che lâ&#x20AC;&#x2122;ha colpita. La Chiesa ha scelto la giovane beata come protettrice della

Giornata mondiale della gioventĂš.

Altro versante di impegno dei giovani del Movimento dei focolari nel ricordo della loro Fondatrice è far nascere anche a Brescia un â&#x20AC;&#x153;osservatorio della fraternitĂ â&#x20AC;?; si tratta di United World Project, un progetto lanciato al congresso mondiale dei giovani del Movimento per portare nei mondi della politica e del sociale i temi della condivisione dei beni, dellâ&#x20AC;&#x2122;interdipendenza e della corresponsabilitĂ , del dialogo come via per far tacere ogni forma di violenza. MercoledĂŹ 14 marzo, anniversario della scomparsa di Chiara, le comunitĂ locali del Movimento dei Focolari di Gussago, Manerbio e Bagolino avevano promosso la celebrazione di una Santa Messa.

Sabato 16 marzo sarĂ la comunitĂ locale di Brescia cittĂ a ricordare la Fondatrice del Movimento dei Focolari con una Messa celebrata dal vicario generale, mons. Gianfranco Mascher, alle ore 18.30 nel-

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la parrocchia della Conversione di San Paolo in via San Polo, 239 (di fronte alla Alfa Acciai); a Chiari, invece, alle 20.45 è in programma presso il Centro giovanile un incontro aperto alla cittĂ dedicato alle iniziative nate dal carisma di Chiara Lubich: dal dialogo tra le culture e le religioni al progetto sociale dellâ&#x20AC;&#x2122;economia di comunione, dal Movimento politico per lâ&#x20AC;&#x2122;unitĂ alla â&#x20AC;&#x153;spiritualitĂ di comunioneâ&#x20AC;? che Papa Giovanni Paolo II valorizzò nella lettera apostolica Novo millennio ineunte.

Dz Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2014;Â?ÇŻÂ&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2014;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2039;ĂŽ Â&#x192;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039; Â&#x2039;Â? Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x192;Â?Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Çł

Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2020;Âż Í&#x161;Í&#x2DC; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻ Â&#x2020;Â&#x2019;

Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2018; Dz Â&#x203A;Â?Â&#x201E;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2014;Â?ÇĄ Â&#x2039;Â? Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;ÇŤÇł

Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2013; Â&#x2018;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2022; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192;

Â&#x17D; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻ Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x201D;Â? Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2020;Âż Í&#x161;Í&#x2DC; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018;

Č&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x192; Ǥ Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â?Â&#x2039;ÇĄ Í&#x203A;Í&#x2DC;Č&#x152;ÇĄ Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; ͥǤÍ&#x203A;Í&#x2DC; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í&#x;Ǥ Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x192; Â?Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2014; Dz Â&#x2021; Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2030;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x153;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021; Č&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â?Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039;Č&#x152;Ǥ Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2014;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Ǥ Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192;Ǥ Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201E;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2021;Â&#x2022;ĂŽ Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018; Č&#x2039;Â&#x17D;Â&#x192; DzÂ&#x2019;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;ÇłČ&#x152;ÇĄ Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2021; Â?Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â?Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Ǥ Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2014;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2019; Â&#x2039;Â? Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Ǥ Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2026;Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;Â? Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x2014;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Ǥ ÇŻÂ&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018; ° Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Ǥ

Â&#x17D; Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192;Â?Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039;Â?Â&#x192;ÇŁ Dz Â&#x203A;Â?Â&#x201E;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2014;Â?ÇĄ Â&#x2039;Â? Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;ǍdzǤ Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2039;Â?Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x2030;Â?Â&#x2014;Â?Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2019;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;Ǥ Â&#x2021; Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039; Â?Â&#x2018;Â? Â&#x2026;Â&#x2039; Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â?Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2014;Â?Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2014;Â?ÇŻÂ&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x192; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x17D;ÇŻ Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; ° Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Ǥ Â&#x17D; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x201D;Â? Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2018; Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í?ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x2122;Í&#x17E; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í&#x17E;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x2122;Í&#x; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018;Ǥ Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018; ° Â&#x2020;Â&#x2039; Í&#x2122;Í? Â&#x2021;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2018;Ǥ Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻ Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2C6;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D; Â?Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018; Í&#x2DC;Í&#x203A;Í&#x2DC;Í&#x153;Í&#x2DC;Í&#x2122;Í&#x2DC;Í&#x161; ÇŚ Â&#x2039;Â?Â&#x2C6;Â&#x2018;Ěť Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;ǤÂ&#x2039;Â&#x2013;Ǥ

Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x192;Ǥ Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2022; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2013;Ǥ Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â? Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â? Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x2018; Č&#x2039;Â&#x17D;ÇŻÍ&#x2122; Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021;Č&#x152; Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2022; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2030;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x192; Â?Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192; Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;Ǥ Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018; ° Â&#x2020;Â&#x2039; Í&#x203A;Í&#x2122;Í&#x2DC; Â&#x2021;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2018;Ǥ Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â?Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2013; Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â? Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x2018; Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2039;Â?Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;ÇŁ Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2020;Âż Í&#x161;Í? Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x17D; Í&#x2122;Í? Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Í&#x161;ÍĄ Â?Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x17D; Í&#x2122;Í&#x161; Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Í&#x161;Í&#x17E; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2014;Â&#x2030;Â?Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x17D; Í&#x2122;Í&#x; Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x17D; Í&#x161;Í? Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Í&#x2122;Í&#x17E; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021;Ǥ Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039; Č&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x2039;ÇŚÂ&#x2026;Â&#x2039;Â?Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021; Â?Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x2039;ÇŚÂ&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2039; Â?Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022; Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x2039;ÇŚÂ&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021; Â?Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Č&#x152;Ǥ

Í&#x2122;Í&#x153; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Í&#x161;Í&#x2DC;Í&#x2122;Í&#x203A;

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Â&#x2018;Â?Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2030;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192;Â?Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2014;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;Â?Â?Â&#x2021; Nel 40° della sua fondazione, il Movimento cristiano lavoratori, come giĂ raccontato anche da queste pagine, aveva accolto lâ&#x20AC;&#x2122;invito di mons. Fouad Twal ed ha partecipato generosamente al progetto per la costruzione di nuove case per le giovani coppie di Gerusalemme.

Ora il progetto si è concretizzato. Il nuovo complesso residenziale di Beit Safafa (piccolo quartiere di Gerusalemme sud) sta

per essere ultimato. I primi appartamenti sono disponibili.

Nove delle famiglie che vi abiteranno hanno ricevuto le chiavi lo scorso 22 febbraio, al Patriarcato Latino di Gerusalemme.

Questo progetto immobiliare mira a rendere stabile la presenza dei cristiani a Gerusalemme. La consegna delle chiavi dei primi appartamenti del nuovo complesso abitativo si è svolta in un clima di

festa al Patriarcato Latino a testimonianza della gioia dei futuri residenti. Saranno 80 in tutto gli appartamenti che verranno consegnati a destinatari per la maggior parte di confessione cristiana o musulmana (2 famiglie).

Il Patriarcato di Gerusalemme ha deciso di investire nella costruzione, per rispondere allâ&#x20AC;&#x2122;urgente bisogno di alloggi â&#x20AC;&#x153;per la comunitĂ palestinese in generale e la comunitĂ

cristiana in particolareâ&#x20AC;? ci tiene a sottolinearemons.

Shomali. Ci sono voluti un poâ&#x20AC;&#x2122; meno di 10 anni perchĂŠ questo progetto potesse realizzarsi.

Gli appartamenti hanno una superďŹ cie di 100 mq con la veranda e ciascuno dispone di un garage e di un deposito.

Il complesso si trova a 1 km da Tantur e gode di un panorama molto bello a metĂ strada tra Patt e Gilo, alla periferia di Betlemme.

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La Pasqua e i tempi che cambiano

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no studio pubblicato sulla rivista â&#x20AC;&#x153;Nature climate changeâ&#x20AC;? e condotto da sette Paesi col supporto della Nasa, riporta che lâ&#x20AC;&#x2122;effetto serra sta estinguendo le stagioni alle latitudini piĂš settentrionali, rendendo il nord sempre piĂš simile al sud, non solo per le temperature, ma anche per la vegetazione. I dati osservati sono relativi agli ultimi 30 anni. Il tempo sta cambiando, e non da ora.

Crisi economica, crisi sociale, crisi politica (solo in Italia?) ci stanno obbligando a cambiare i costumi, a ridisegnare prioritĂ e obiettivi, senza cogliere con chiarezza le cause del processo in atto e senza trovare soluzioni applicabili nel breve periodo.

I tempi stanno cambiando, e non da ora. In tali condizioni la tradizione non muta e risulta anacronistica?

La Pasqua è da secoli fissata la domenica successiva al primo plenilunio di primavera e questa ci sembra una certezza granitica.

Ricordiamo però come la data per fissare la primavera è variata nel corso dei secoli: dal 25 al 21 marzo nel 325 con il Concilio di Nicea, che però continuò a utilizzare il calendario giuliano con un sistema di calcolo errato, andando ad accumulare progressivamente nei secoli successivi un ritardo di 10 giorni tra lâ&#x20AC;&#x2122;equinozio di primavera fissato nel calendario (21 marzo) e lâ&#x20AC;&#x2122;effettivo moto degli astri: intervenne la riforma del calendario gregoriano nel 1582 che abolĂŹ quei 10

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Â? Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â?Â&#x2018;Â? Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2014;Ă&#x2013; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192;Â?Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;ÇŤ

giorni (si passò dal 5 al 15 ottobre) rimettendo le cose a posto. Quindi anche la tradizione cambia, adeguandosi ai tempi.

Ripensando a questa stagione in cui â&#x20AC;&#x153;la rondine sotto il tettoâ&#x20AC;? non fa piĂš primavera (tra lâ&#x20AC;&#x2122;altro la ricorrenza di San Benedetto è stata spostata allâ&#x20AC;&#x2122;11 luglio), dopo la scienza, la societĂ e la tradizione, la rifles-

sione si spinge a trovare sostegno nellâ&#x20AC;&#x2122;ambito spirituale, e cercando tra i pensieri pasquali di Benedetto XVI si legge dal messaggio Urbi et Orbi della Pasqua 2011 il seguente: â&#x20AC;&#x153;Come i raggi del sole, a primavera, fanno spuntare e schiudere le gemme sui rami degli alberi, cosĂŹ lâ&#x20AC;&#x2122;irradiazione che promana dalla Risurrezione di Cristo dĂ forza e significato a ogni speranza umana, a ogni attesa, desiderio, progettoâ&#x20AC;?.

Parole di speranza e salvezza che accostano natura e societĂ , riportando alla mente quel mondo medievale ricostruito tenacemente dallâ&#x20AC;&#x2122;â&#x20AC;?Ora et laboraâ&#x20AC;? benedettino, patrono dâ&#x20AC;&#x2122;Europa e di cui, forse non a caso, il Papa ormai emerito porta il nome. Buona Pasqua.

Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2039;

Â? Â&#x2014;Â? Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2039;Â?Â&#x2030;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2021; Â?Â&#x2018;Â? Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2018; Â?Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2039;Â? Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x2039; Â?Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â?Â&#x2014;Â?Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x2021; Â?Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021; Č&#x2039;Â&#x2039;Â?Â&#x2030;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â?ÇĄ Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2039;Â? Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039; Â?Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2C6;Â&#x2039;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;ÇĄ Â?Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x153;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â?Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2039;Â? Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Č&#x152; Â&#x2021;Â&#x2020; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;ÇĄ Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â?Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x17D;ÇĄ Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x17D; Í? Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â?Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2020; Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x2014;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Ǥ Dz Â&#x192;Â?Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â?Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â?Â&#x2039;ÇŁ Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039; Â&#x2021; Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039; Â?Â&#x2018;Â? Â&#x160;Â&#x192;Â?Â?Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x192;Ǥ Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2DC;Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2DC;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x192;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2039;Ǥ

Â&#x17D; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018; ° Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2018;dzǤ

Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2018;Â?Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â?ÇĄ Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021;ÇĄ ° Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;ÇĄ DzÂ&#x2019;Â&#x2014;Ă&#x2013; Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2030;Â?Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â?Â&#x2018;Â? Â&#x160;Â&#x192;Â?Â?Â&#x2018; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039;Çł Â?Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2DC;ÇŻÂ&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; DzÂ&#x2014;Â? Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2030;Â?Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2DC;Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;ÇĄ ° Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x192; Â&#x2039;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â?Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x192; Â&#x2014;Â? Â?Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2018; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2014;Â&#x201D;Â?Â&#x2021;dzǤ Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x160;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;

Â?Â&#x2021;Â&#x2039; Â?Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2039; Â?Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2DC;Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2018; Â?Â&#x192; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Č&#x201A; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2021; Č&#x201A; Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Ǥ Dz Â&#x17D;Â&#x2026;Â&#x2014;Â?Â&#x2039; Â&#x160;Â&#x192;Â?Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039;Â?Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â?Â&#x2018;Â? Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039; Â?Â&#x2018;Â? Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2039;Â?Â?Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2039;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2014;Â?Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Ǥ Â&#x2018;Â? Â&#x2022;Â&#x2039; ° Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2039;Â? Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;ÇĄ Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2039;Â?Â?Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2014;Â&#x2018;Â?Â&#x2039;Â?Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2014;Â? Â&#x2DC;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2014;Â?Â&#x2013;Â&#x2018;ÇŁ ° Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018; Â?Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2021; Â?Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â?Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2018;dzǤ Â&#x2026;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2039;Â? Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x17D;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x192; Â&#x2014;Â? Â&#x2030;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â?Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2039; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â?Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2014;Â? Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â?Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2039;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â?Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x192;Ǥ Dz Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x2021; Č&#x201A; Â&#x160;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Č&#x201A; Â?Â&#x2018;Â? 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Í&#x161;Í Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2039;Â&#x2018; Í&#x161;Í&#x2DC;Í&#x2122;Í&#x203A;

Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x192; Provare insieme attraverso il dialogo e la reciproca conoscenza, ma soprattutto attraverso la reciproca ďŹ ducia, a camminare verso un modo diverso di fare impresa che coinvolga entrambi gli attori: imprenditori da una parte, lavoratori dallâ&#x20AC;&#x2122;altra. Ă&#x2C6; questa la sďŹ da del futuro per unâ&#x20AC;&#x2122;Italia che oggi, stante anche lâ&#x20AC;&#x2122;attuale situazione dâ&#x20AC;&#x2122;impasse politico, appare sempre piĂš allo sbando e senza una guida sicura, ma comunque ancora piena di risorse. Ă&#x2C6; questo quanto emerso

dal primo Congresso della FimCisl di Brescia, tenutosi dal 6 allâ&#x20AC;&#x2122;8 marzo. Non solo programmazione e riorganizzazione dei vertici dellâ&#x20AC;&#x2122;organizzazione ma, soprattutto, lâ&#x20AC;&#x2122;occasione per riďŹ&#x201A;ettere e provare a guardare oltre la situazione economica attuale.

Fulcro del congresso, in questo senso, la tavola rotonda che ha visto le relazioni di Stefano Zane, impegnato nello studio e nellâ&#x20AC;&#x2122;insegnamento dellâ&#x20AC;&#x2122;Economia dâ&#x20AC;&#x2122;impresa; di Riccardo Cappellini,

docente di Economa politica dellâ&#x20AC;&#x2122;UniversitĂ di Tor Vergata a Roma; di Luca Failla, consulente dâ&#x20AC;&#x2122;impresa. Dai loro diversi punti di osservazione i tre hanno provato a delineare la strada di una nuova politica economica, analizzando la situazione attuale, evidenziandone le tantissime lacune, ma provando anche a scovare le potenzialitĂ da valorizzare per provare a rilanciare il sistema Italia. Per arrivare a ciò è necessario che imprenditori e lavoratori non si

trovino piĂš su fronti opposti ma che provino a dialogare e, nella tutela dei reciproci interessi, provino a tracciare un percorso comune basato sulla reciproca ďŹ ducia, elemento basilare in una relazione, per risolvere insieme i problemi e affrontare sempre insieme nuove sďŹ de. Ă&#x2C6; un tentativo da fare, dal quale non si può piĂš prescindere, un modo nuovo di vedere le relazioni industriali, una sďŹ da allâ&#x20AC;&#x2122;imprenditore stesso sul suo campo.

Â&#x2018;Â?Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018; ÇŻÂ&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2039;Â? Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x17D;

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onfermata alla guida della Fim Cisl per il prossimo quadriennio, insieme alla sua segreteria composta da Alessandra Damiani, Stefano Olivari e Daniela Pedrali, Laura Valgiovio. Il congresso dei metalmeccanici della Cisl che, come quello di altre categorie, ha segnato la fusione tra Brescia e la Valle Camonica nellâ&#x20AC;&#x2122;ambito di un piĂš vasto progetto di riorganizzazione territoriale del sindacato, ha permesso al segretario rinconfermato di tracciare un bilancio di ciò che è accaduto in questi anni di crisi e di ipotizzare scenari futuri. â&#x20AC;&#x153;Non è certamente una situazione facile â&#x20AC;&#x201C; è la prima constatazione della riconfermata Valgiovio â&#x20AC;&#x201C;, certamente stiamo vivendo in un momento di transizione, nel quale anche il sindacato deve essere capace di trasformarsi e adeguare le proprie strategie alle nuove esigenze che si stanno venendo a creare, questo senza mai perdere di vista il valore primario per tutti: quello del lavoroâ&#x20AC;?.

Purtroppo in questi anni si è delineata una netta divisione di vedute e di modalitĂ di azione nel panorama dei sindacati confederati, che ne hanno limitato in tante occasioni anche lâ&#x20AC;&#x2122;efficacia dellâ&#x20AC;&#x2122;intervento. â&#x20AC;&#x153;Grave è il fatto che di sei contratti nazionali sottoscritti nellâ&#x20AC;&#x2122;ultimo decennio, ben quattro non siano stati firmati da unâ&#x20AC;&#x2122;organizzazione â&#x20AC;&#x201C; conferma Valgiovio â&#x20AC;&#x201C;. Il mercato del lavoro ha bisogno di certezze, penso ad esempio alla categoria dellâ&#x20AC;&#x2122;artigianato che conta 500mila lavoratori e che

Â?Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2014;Â? Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â?Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2039;Â? Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x17D; Â&#x160;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018;Ǥ Â&#x2018;Â?Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2018; si appresta al rinnovo ancora con piattaforme che vedono Fim e Uilm da una parte e Fiom dallâ&#x20AC;&#x2122;altra. Altro caso emblematico è il contratto Fiat, costellato anche da vicende giudiziarie che ne complicano il rinnovoâ&#x20AC;?.

Dal panorama nazionale a quello locale poco cambia. Per tanti aspetti la realtà bresciana, come in molti altri casi, si è confermata un laboratorio capace di anticipare quello che ac-

cade poi ad un livello piĂš allargato. â&#x20AC;&#x153;A Brescia, dal 2008, è in atto un lento ma continuo rallentamento a cui si aggiungono scelte di delocalizzazione â&#x20AC;&#x201C; ha osservato al riguardo il segretario provinciale della Fim â&#x20AC;&#x201C;.

Hanno chiuso Gnutti Rubinetterie, Federal Mogul, Cacciamali, Metalgoi, Seggioline e Mac, tutte aziende di significative dimensioni a livello occupazionale che, per svariati motivi non ci sono piĂš; la stessa Brandt di Verolanuova ha dichiarato la cessazione.

Ci sono interi settori in crisi come lâ&#x20AC;&#x2122;automotive, il casalingo, ma anche la siderurgia stessa da sempre trainante per il sistema economico provinciale.

Accanto a questi casi altamente problematici (che la Valgiovio ha defini-

to addirittura tragici) non mancano fortunatamente realtĂ che provano con tutte le forze a disposizione ad affrontare la crisi attraverso investimenti per il futuro come Aida, Baumann, Glisenti, Trw e anche Iveco stessa. Da qui si deve ripartire. Clinton, nel 1997, diceva che lâ&#x20AC;&#x2122;avversario del nostro tempo è lâ&#x20AC;&#x2122;inazione. Noi non possiamo piĂš permetterci il lusso di stare fermi e ancorati a ciò che abbiamo, dobbiamo invece unire le nostre forze con quelle industriali, istituzional,i e provare a percorrere insieme nuove strade. Per far questo dobbiamo metterci in gioco tutti, noi per primi, per realizzare politiche industriali condivise che mancano al Paese da 20 anniâ&#x20AC;?. Con le attuali divisioni sindacali sussistono però delle difficoltĂ a livello di rappre-

sentanza verso gli altri interlocutori. â&#x20AC;&#x153;Le regole ci sono, sono state fissate dallâ&#x20AC;&#x2122;accordo interconfederale del 2011 firmato da tutte e tre le sigle â&#x20AC;&#x201C; ha tagliato corto Valgiovio â&#x20AC;&#x201C;, se poi qualcuno si oppone alle regole da lui stesse sottoscritteâ&#x20AC;Ś diventa un problema di democraziaâ&#x20AC;?.

Unâ&#x20AC;&#x2122;altra forte fonte di divisione è la scelta di strade diverse nel modo di affrontare i problemi. â&#x20AC;&#x153;Câ&#x20AC;&#x2122;è chi ha ormai delegato il proprio ruolo a una terza forza, quella della magistratura chiamata a interpretare le norme, a volte anche sulle teste degli stessi lavoratori coinvolti nelle vertenze.

Una situazione che si ripete cercando di coinvolgere le istituzioni in nome del principio che nega la cessazione di unâ&#x20AC;&#x2122;impresa. Anche a Brescia gli imprenditori devono avere il diritto di confrontarsi con un sindacato che non si basi piĂš sul conflitto ma sulla collaborazione, accordi che permettono di salvare lâ&#x20AC;&#x2122;occupazione e gli investimenti sul nostro territorio, come accaduto con Baumann, Glisenti, Hayes Lemmerz e Lanfranchi, a esempioâ&#x20AC;?.

Il nuovo incarico assunto prevede lâ&#x20AC;&#x2122;unificazione della Fim-Cisl di Brescia con quella di Valle Camonica e Sebino, per oltre 10.500 tessere, â&#x20AC;&#x153;numeri importanti che responsabilizzano me e la segreteria, una fiducia che ci stimola a continuare nella nostra sfida al territorio iniziata durante questi anni di attivitĂ e che ci porterĂ a rilanciare il nuovo modo di essere e fare sindacato; sappiamo che la strada da percorre è ancora lunga, ma va percorsa fino in fondoâ&#x20AC;?.

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Il 120° anniversario della nascita de â&#x20AC;&#x153;La Voce del Popoloâ&#x20AC;?, fortemente voluta dal Beato Giuseppe Tovini come â&#x20AC;&#x153;umile e modesto fogliettoâ&#x20AC;? per rivolgersi â&#x20AC;&#x153;in forma semplice, breve e spigliata ed allegra, in modo da farsi capire e piacere alle piĂš volgari intelligenzeâ&#x20AC;? come si leggeva nellâ&#x20AC;&#x2122;editoriale del primo numero dellâ&#x20AC;&#x2122;8 luglio 1893, è occasione per una riflessione su come trovi oggi attualizzazione la convinzione toviniana che la causa del cattolicesimo dovesse

Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2039;ĚťÂ&#x17D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018;ǤÂ&#x2039;Â&#x2013;

essere sostenuta in campi diversi, compreso quello della comunicazione sociale. Una riflessione non può non partire dal fatto che alla Fondazione Tovini, a cui per intuizione di Vittorino Chizzolini è stato affidato il compito di farsi continuatrice dellâ&#x20AC;&#x2122;opera del Beato bresciano, controlla indirettamentela lâ&#x20AC;&#x2122;Editoriale Bresciana, societĂ editrice del Giornale di Brescia, Teletutto, Teletutto 2 e 24, Radiobresciasette e Bresciaonline

Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192; Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â?Â&#x2039;

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a Voce del Popolo, come molte delle realtĂ cattoliche bresciane nate tra la fine del 1800 e lâ&#x20AC;&#x2122;inizio del XX secolo, ha un debito di riconoscenza nei confronti del Beato Giuseppe Tovini. Lâ&#x20AC;&#x2122;8 luglio 1893 â&#x20AC;&#x153;benedivaâ&#x20AC;? la prima uscita del settimanale diocesano, convinto comâ&#x20AC;&#x2122;era che alla causa del cattolicesimo del tempo servisse anche uno strumento di comunicazione popolare. Oggi, in contesti sociali profondamente mutati, la convinzione di Giuseppe Tovini è ancora attuale? La domanda è stata posta a Michele Bonetti, presidente della Fondazione Tovini, continuatrice dellâ&#x20AC;&#x2122;opera e del pensiero del Beato bresciano. â&#x20AC;&#x153;Ă&#x2C6; una domanda di fondo â&#x20AC;&#x201C; è la risposta dellâ&#x20AC;&#x2122;avv. Michele Bonetti â&#x20AC;&#x201C;, che ci tocca tutti, in quanto parte di una storia, a partire proprio da â&#x20AC;&#x2DC;La Voce del Popoloâ&#x20AC;&#x2122;, che è il â&#x20AC;&#x2DC;nostroâ&#x20AC;&#x2122; settimanale, â&#x20AC;&#x2DC;nostroâ&#x20AC;&#x2122; in quanto della Chiesa di Brescia. Detto questo, io credo che la grandezza di Giuseppe Tovini stia nella sua capacitĂ di cogliere gli elementi di complessitĂ che emergevano da una societĂ aperta alla modernitĂ , avviata verso il superamento di un ormai stanco â&#x20AC;&#x2DC;piccolo mondo anticoâ&#x20AC;&#x2122;. Proprio la consapevolezza della complessitĂ porta Tovini ad affrontare la realtĂ con strumenti diversificati: da quello della comunicazione a quello dellâ&#x20AC;&#x2122;educazione, da quello di un credito non fine a sĂŠ stesso ma funzionale allâ&#x20AC;&#x2122;impegno educativo a quello dellâ&#x20AC;&#x2122;impegno politico/amministrativo. Ecco perchĂŠ lâ&#x20AC;&#x2122;accezione â&#x20AC;&#x153;popolareâ&#x20AC;? deve essere coniugata e interpretata in senso alto, comprensivo, in cui lâ&#x20AC;&#x2122;idea di popolo â&#x20AC;&#x201C; lâ&#x20AC;&#x2122;idea toviniana di popolo â&#x20AC;&#x201C; è davvero profonda e complessa. Unâ&#x20AC;&#x2122;idea che guarda, con spirito di sintesi, dagli ultimi alle classi dirigenti. Senza paternalismi, ma con attenzione e coinvolgimento verso ciascuno e tutti. Vi è insomma una dinamicitĂ interna, in cui la parola â&#x20AC;&#x153;popolareâ&#x20AC;? ha piĂš a che vedere con la parola â&#x20AC;&#x153;cristianoâ&#x20AC;?: in quanto mondo concretamente orientato dalla fede, solida, visibile, vivibile e creativa.

Lo spirito â&#x20AC;&#x153;popolareâ&#x20AC;? che ha animato il Tovini non si è esaurito con la sua esistenza: la sua opera è stata portata avanti da una pluralitĂ di protagonisti, di alte sensibilitĂ religiosa, culturale

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CosĂŹ come vâ&#x20AC;&#x2122;è urgente bisogno di sentirci popolo, senza elitarismi e ostracismi: innanzitutto popolo cristianoâ&#x20AC;?.

Quali rapporti ha oggi la Fondazione Tovini con il mondo della comunicazione nel Bresciano?

La Fondazione Tovini ha con il mondo della comunicazione un rapporto istituzionale. Ă&#x2C6; una â&#x20AC;&#x153;fondazione pedagogicaâ&#x20AC;?, unâ&#x20AC;&#x2122;istituzione educativa e di promozione umana, a livello sia locale che di cooperazione internazionale. Dunque, gli strumenti della

comunicazione del nostro territorio â&#x20AC;&#x201C; ma non solo â&#x20AC;&#x201C; sono importanti per la maturazione delle finalitĂ specifiche della Fondazione stessa e delle iniziative che mette in campo e in cui collabora e si trova parte, in via diretta o mediata.

La Fondazione Tovini controlla, tramite la Gold line spa di Roma, lâ&#x20AC;&#x2122;Editoriale Bresciana. Come si esplica in questo campo la fedeltĂ allâ&#x20AC;&#x2122;intuizione del Beato Tovini in merito allâ&#x20AC;&#x2122;impegno dei cattolici del campo della comunicazione?

SĂŹ, alla Fondazione Tovini fa indirettamente riferimento la maggioranza delle azioni di Editoriale Bresciana, societĂ editrice del Giornale di Brescia. Va rimarcato che la natura stessa della Fondazione, quale Ente di diritto civile, e la vocazione propria del Giornale di Brescia dâ&#x20AC;&#x2122;esser strumento per una crescita compositiva della societĂ civile locale, sono espressioni di significativa coerenza con le intuizioni toviniane, precorritrici nella capacitĂ di distinguere lâ&#x20AC;&#x2122;ambito del servizio confessionale da quello dellâ&#x20AC;&#x2122;impegno civico e sociale e di utilizzare, in cia-

scuno, gli strumenti operativi a esso propri, in convergenza, comunque, di finalitĂ ideali. Il rapporto tra Fondazione ed Editoriale è un rapporto tra istituzioni. Ă&#x2C6; sul piano della fedeltĂ alla linea toviniana che tale rapporto si esplicita. Essa fa riferimento proprio allo spirito partecipativo e civile di Giuseppe Tovini, di un cattolicesimo attivo, capace di creativo dialogo, anche con la cultura laica. Qui sta la fedeltĂ allâ&#x20AC;&#x2122;intuizione di Giuseppe Tovini, che in realtĂ non è semplicemente unâ&#x20AC;&#x2122;intuizione, ma è fedeltĂ a un impegno civile, a un progetto di santitĂ sociale che si radica in una storia solida, in una fede profonda.

Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2039;Ă&#x2013; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x2021; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; ° Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2018;ÇŤ Â&#x2021;Â?Â&#x2019;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D; Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x2014;Â? Â&#x2019;Â&#x2018;ÇŻ Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018;

Â? Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x192;Â?Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; ° Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2DC;Â&#x2039;Â?Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2018;Ǥ 1 Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2039;Â?Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x192; Â?Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻ Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â?Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x160;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â?Â&#x153;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2DC;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2DC;Â&#x2039;Â?Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;ÇŤ Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Č&#x2039;Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2018;Č&#x152;ÇŁ Dz Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2014;Â?Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021;ÇŁ Â?Â&#x2018;Â? ° Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â?Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x192; DzÂ&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â?Â&#x153;Â&#x192;Çł Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x192;Ǥ 1 Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x192;ÇŁ Â&#x2021;Â&#x2020; ° Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x17D;Â&#x2018;Ǥ Â&#x2018;Â? Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â? Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018;ÇĄ Â?Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2018;Â?Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2021;Ǥ Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2DC;Â&#x2039;Â?Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2039;Ă&#x2013; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x2021; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2DC;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2019;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2021; Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â?Â&#x2018;Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x2021;Â?Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x17D; Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2018;Ǥ 1 Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2019;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2014;Â? Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2018; Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x2014;Â? Â&#x2019;Â&#x2018;ÇŻ Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2019;Âż Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201E;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â?Â&#x2039;Ǥ

Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2039;Â? Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â?Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2039;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2039;ÇŤ Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2013;Â? ° Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x2030;Â?Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2019;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2DC;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192;Ǥ

Â? Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Ǥ Â&#x192;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â?Â&#x2039; Â?Â&#x2018;Â? ° Â&#x2039;Â?Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2039;Â? Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x192; Â&#x2039;Â? Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2022;Â&#x2018;Ǥ Â&#x192; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2018;Â?Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;ÇŁ Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039;ÇĄ Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2014;Â?Â&#x2021;ÇĄ Â&#x160;Â&#x192;Â?Â?Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2018;Â?Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â?Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Ǥ

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Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x2020;ÇŻ Â&#x201D;Â&#x201E;Â&#x2014;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Dz Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192;Çł

â&#x20AC;&#x153;Arte e ricicloâ&#x20AC;? è il tema di due laboratori per bambini dai cinque ai 10 anni che la â&#x20AC;&#x153;Libreria dei ragazziâ&#x20AC;? di Brescia propone nelle giornate di sabato 16 e 23 marzo. La prima delle due proposte â&#x20AC;&#x153;Che spasso con Picassoâ&#x20AC;? è curata da Lucia Damiani esperta di laboratori creativi per bambini, ragazzi e adulti.

La seconda, â&#x20AC;&#x153;Salutiamo lâ&#x20AC;&#x2122;arrivo della primaveraâ&#x20AC;?, in programma per sabato 23 marzo, propone una lettura de â&#x20AC;&#x153;La gallinella Rossaâ&#x20AC;? di Barton Byron al termine della quale

VenerdĂŹ 15 marzo, alle 20,30, presso la chiesa parrocchiale di S. Lorenzo in Zocco dâ&#x20AC;&#x2122;Erbusco, il coro polifonico â&#x20AC;&#x153;La Rocchettaâ&#x20AC;? di Palazzolo sullâ&#x20AC;&#x2122;Oglio, diretto dal maestro Renzo Pagani, animerĂ la serata, vigilia dellâ&#x20AC;&#x2122;ultima domenica di quaresima, con una elevazione spirituale composta da brani di polifonia antica e moderna tipici del Triduo Pasquale (giovedĂŹ santo, venerdĂŹ santo e Pasqua di resurrezione).

Il programma messo a punto dal

Federica Baldussi, bibliotecaria, educatrice ambientale e museale, proporrĂ un laboratorio manuale basato sulle tecniche del riciclo.

I laboratori inizieranno alle 14.30 presso la sede della â&#x20AC;&#x153;Libreria dei ragazziâ&#x20AC;?, in via S. Bartolomeo 15/a a Brescia. Ciascun laboratorio ha un costo di 10 euro. Iscrivendosi a entrambi i laboratori il costo complessivo è di 15 euro. Per informazioni 030/3099737; brescia@ lalibreriadeiragazzi.it, www. lalibreriadeiragazzi.it

coro polifonico palazzolese per lâ&#x20AC;&#x2122;elevazione spirituale prevede lâ&#x20AC;&#x2122;esecuzione di brani di Felix Mendelsshon, Marco Frisina, Jean Sibelius, William Monk, P.L. Palestrina, J.S. Bach, Marco Antonio Ingegneri, Z. KodĂ ly, L. van Beethoven, G.F. Haendel e G. Aichinger.

Il maestro Davide Bottarelli accompagnerĂ allâ&#x20AC;&#x2122;organo la corale palazzolese Lâ&#x20AC;&#x2122;ingresso allâ&#x20AC;&#x2122;elevazione spirituale è libero e gratuito.

Â&#x2014;Â&#x2018;Â?Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x2018; Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2022;

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uongiorno Cinema!â&#x20AC;? torna. E lo fa alla grande! Il primo vero cambiamento del progetto, voluto da Provincia di Brescia e realizzato in collaborazione con Voce Sas (servizio assistenza sale della diocesi di Brescia), è lâ&#x20AC;&#x2122;assetto temporale: non piĂš due momenti ben precisi, una settimana a novembre e due tra febbraio e marzo, ma un unico lasso di tempo per tutti i mesi di aprile e maggio. La seconda novitĂ riguarda il numero di Sale coinvolte. Sono le 37 sale della comunitĂ che lavorano con Voce Sas, dislocate sullâ&#x20AC;&#x2122;intero territorio provinciale a poter ospitare le proiezioni.

Si aumenta cosĂŹ la possibilitĂ per le scuole di scegliere una data funzionale alla propria programmazione appoggiandosi alla Sala della comunitĂ piĂš vicina. Câ&#x20AC;&#x2122;è ovviamente un limite, legato ai fondi a disposizione e al numero di presenze in sala. Si calcolano 17 spettacoli possibili e si richiede un numero significativo di presenze.

Questo nuovo aspetto del progetto stimola cosĂŹ unâ&#x20AC;&#x2122;interazione maggiore tra scuole e Sale della comunitĂ , sperando cosĂŹ di gettare i germi per un dialogo e una collaborazione.

Â? Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2021; Â?Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x17D;Â? Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2018;Ǥ Dz Â? Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018; Â?Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x192;Çł Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x2039;Ǥ Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â?Â&#x2C6;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2014; Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x2022;ǤÂ&#x2039;Â&#x2013; Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018; Í&#x2DC;Í&#x203A;Í&#x2DC;Í&#x153;Í&#x153;Í&#x161;Í?Í&#x2DC; â&#x20AC;&#x153;Un vero e proprio â&#x20AC;&#x2DC;viaggio nel cinemaâ&#x20AC;&#x2122; â&#x20AC;&#x201C; scrive Silvia Razzi, assessore alla cultura e al turismo della Provincia di Brescia nellâ&#x20AC;&#x2122;introduzione allâ&#x20AC;&#x2122;opuscolo â&#x20AC;&#x201C; che vuole offrire ai giovani spettatori una preziosa occasione di â&#x20AC;&#x2DC;scambioâ&#x20AC;&#x2122;, incentivando la loro libera espressione nonchĂŠ lo sviluppo di un rapporto diverso con i docentiâ&#x20AC;?. Don Adriano Bianchi, direttore del Centro per le comunicazioni sociali della diocesi di Brescia cosĂŹ descrive il senso del progetto: â&#x20AC;&#x153;Il cinema è un linguaggio, è un testo che dobbiamo imparare a leggere per poterne gustare fino in fondo il saporeâ&#x20AC;?, â&#x20AC;&#x153;Buongiorno Cinemaâ&#x20AC;? è â&#x20AC;&#x153;unâ&#x20AC;&#x2122;occasione da cogliere.

Un servizio che speriamo trovi nei giovani studenti bresciani e nei loro insegnanti il giusto apprezzamentoâ&#x20AC;?.

Nel concreto ecco una vasta gamma di proposte che vanno dai 5 anni alla fine delle scuole superiori. Tutti titoli

che si segnalano per lâ&#x20AC;&#x2122;importanza dei temi, ma anche per il valore cinematografico come â&#x20AC;&#x153;Pinocchioâ&#x20AC;? di Enzo Dâ&#x20AC;&#x2122;Alò, â&#x20AC;&#x153;Ribelleâ&#x20AC;? (vincitore dellâ&#x20AC;&#x2122;Oscar come miglior cartoon), â&#x20AC;&#x153;Hugo Cabretâ&#x20AC;? di Martin Scorsese sul cinema, â&#x20AC;&#x153;Tutti per unoâ&#x20AC;?, la poesia e lâ&#x20AC;&#x2122;ironia di â&#x20AC;&#x153;Quasi amiciâ&#x20AC;? o quella di â&#x20AC;&#x153;Paradiso amaroâ&#x20AC;? o il vincitore dellâ&#x20AC;&#x2122;Oscar come miglior film, â&#x20AC;&#x153;Argoâ&#x20AC;? di Ben Affleck. A fianco di tutto questo si confermano le proposte di laboratori, lâ&#x20AC;&#x2122;introduzione di un esperto e il dialogo post proiezione e lâ&#x20AC;&#x2122;iniziativa â&#x20AC;&#x153;Piccolo criticoâ&#x20AC;?, in cui i ragazzi si cimentano nellâ&#x20AC;&#x2122;arte del critico cinematografico. Sono giĂ oltre 800 i ragazzi che hanno prenotato con le loro scuole. Il fascicolo con la proposta e le informazioni sono sul sito vocesas.it o in vocemedia.it/buongiornocinema.it. Ă&#x2C6; possibile chiamare lo 03044250 o scrivere a buongiornocinema@vocemedia.it.

Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x17D; Â&#x2014;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2014;Â? Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;

Â? Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Č&#x2039;Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2018;Č&#x152; Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x201D;Â? Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2014;ÇŚ Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x17D; Í&#x161;Í&#x2122; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í&#x;ÇĄ Â&#x2039;Â? Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2014;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x192; Dz Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x192; Â&#x2021;Â?Â&#x192;Çł Í&#x2122;ÍĄÍ&#x17E;Í&#x203A;ÇŚÍ&#x161;Í&#x2DC;Í&#x2122;Í&#x2122;Ǥ ÇŻÂ&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192; ° Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2014;Â? 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Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039;Â&#x2022; Â&#x2020;Â&#x2039; Ǥ Â?Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x192; Â&#x2039;ÇŚ Â&#x17D;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Č&#x2039;Í&#x161;Í&#x2DC;Í&#x2122;Í&#x2122;Č&#x152;Ǣ Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2014;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192; Č&#x2039;Í&#x161;Í&#x2DC;Í&#x2122;Í&#x2122;Č&#x152;Ǥ Â&#x2019;Â&#x2021;ÇŚ Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2021; Â&#x2039;Â?Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2030;Â?Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2C6;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2030;Â?Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2026;Â&#x2014;Â?Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2039;ĂŽ Â&#x2039;Â?Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2018; Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x17D;ÇŻ Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2021;Â?Â&#x192; Í&#x2122;ÍĄÍ&#x17E;Í&#x203A;ÇŚÍ&#x161;Í&#x2DC;Í&#x2122;Í&#x2122; Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â? Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2021; Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?ÇŚ Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Ǥ ÇŻÂ&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x2030;ÇŚ

Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2030;Â&#x2014;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻ Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2021;Â?Â&#x192; Í&#x2122;ÍĄÍ&#x17E;Í&#x203A;ÇŚÍ&#x161;Í&#x2DC;Í&#x2122;Í&#x2122;ÇĄ Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2019;Â&#x2018;ÇŚ Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Ǥ Â&#x2039;Â&#x2014;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2039;Â? 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0DUDWRQD PXVLFDOH FRQ LO &RQVHUYDWRULR Una vera e propria maratona con le sette note, ma anche tutte le 12 del sistema musicale, bianche e nere talmente grandiosa da far tremar le vene e i polsi degli esecutori ma anche la capacitĂ dâ&#x20AC;&#x2122;ascolto e la resistenza dei musicofili piĂš incalliti, quella organizzata da e con gli allievi del Conservatorio statale di musica â&#x20AC;&#x153;Luca Marenzioâ&#x20AC;? lâ&#x20AC;&#x2122;istituzione ministeriale di alta formazione artistica e musicale, sempre piĂš attiva, con ghiottissime occasioni in cittĂ e provincia. Ben 13 ore ininterrotte di musica, un grande fiume di armonie e melodie riempirĂ dalle 10 di domenica 17 marzo le navate della magnifica chiesetta di S. Giorgio situata nella piazzetta omonima che si affaccia su via Gasparo da Salò. PressochĂŠ tutti gli strumenti potranno essere ascoltati assieme al sostegno del pianoforte il quale farĂ la parte del leone anche come solista. A essi si affiancheranno le voci piĂš belle degli studenti piĂš promettenti impegnati in brani presi da opere o arie antiche, una delle quali attribuita addirittura a Leonardo da Vinci. Cammei verranno dedicati al flauto e alla chitarra. Anche violini e violoncelli avranno modo di dimostrare la loro preparazione. Ragazzi giovani o meno, alle prime armi o quasi veterani, alti o bassi, timidi o sfrontati soprani o baritoni, si alterneranno fino alle ore 23 per deliziare le assetate orecchie dei cittadini bresciani. Ă&#x2C6; nutritissimo il programma della maratona musicale resa possibile dalla partecipazione degli allie-

vi delle classi di canto di Donatella Lombardi e Cristina Pastorello, di quella di chitarra di Marco Taio, di quella di contrabbasso di Riccardo Crotti, di flauto di Mauro Scappini, di musica dâ&#x20AC;&#x2122;insieme di Luca Morassutti, quella di pianoforte di Maurizio Baglini, Pinuccia GiarmanĂ , Alberto Ranucci, Giampaolo Stuani, quella di violino di Filippo Lama e quella di violoncello di Claudio Marini e Paolo Perucchetti.

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Accogliendo la proposta di molti visitatori, lo scultore ha accettato di programmare una serata durante la quale parlerĂ di come nascono le sue opere e si confronterĂ con il pubblico.

Lâ&#x20AC;&#x2122;appuntamento è giĂ stato ďŹ ssato per lunedĂŹ 18 marzo alle

ore 20,30, nella sala conferenze del Centro civico, adiacente alla sala mostre dove sono esposte alcune decine di opere di Bombardieri.

La mostra â&#x20AC;&#x153;Remo Bombardieri â&#x20AC;&#x201C; Opereâ&#x20AC;? è visitabile il lunedĂŹ, mercoledĂŹ e giovedĂŹ dalle 14 alle 18, il martedĂŹ dalle 10 alle 12, il sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, il venerdi dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18. La domenica, inďŹ ne, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

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on è una parodia di Mussolini. Il monologo è uno spettacolo da ridere. Ma è anche una storia con drammi, tragedie e persino amore, ambientata sullo sfondo degli anni Trenta. CosĂŹ Paolo Cevoli riassume il contenuto del suo nuovissimo spettacolo, â&#x20AC;&#x153;Il sosia di luiâ&#x20AC;?, da febbraio in tournĂŠe teatrale in tutta Italia, in programma mercoledĂŹ 20 marzo alle ore 21 al Teatro PalaBrescia. Il â&#x20AC;&#x153;luiâ&#x20AC;? in questione è proprio Benito Mussolini, mentre il â&#x20AC;&#x153;sosiaâ&#x20AC;? è Paolo Cevoli, che sulla scena interpreta il ruolo del meccanico romagnolo Pio Vivadio detto Nullo, figlio di â&#x20AC;&#x153;enneenneâ&#x20AC;?, allevato dalle suore, di fede politica anarchica e carattere ribelle. Suo malgrado diventerĂ la controfigura del duce durante gli anni del regime presenziando a inaugurazioni, ricevimenti, cene di gala, fino allâ&#x20AC;&#x2122;inevitabile confusione tra sosia e originale. Ma andiamo per ordine. Siamo a Riccione, nellâ&#x20AC;&#x2122;estate del 1934. Sulle sponde della â&#x20AC;&#x153;perla verde dellâ&#x20AC;&#x2122;Adriaticoâ&#x20AC;? approda un idrovolante con a bordo un uomo.

Camicia bianca, cappello da marinaio, mascella volitiva: è Benito Mussolini, venuto a Riccione per

ricongiungersi con la sua famiglia e trascorrere qualche giorno di riposo nella villa di proprietĂ .

PoichĂŠ uno dei motori ha qualche problema, viene subito chiamato un meccanico locale, Pio Vivadio detto Nullo. Mentre questâ&#x20AC;&#x2122;ultimo sta lavorando sul motore ingolfato, Romano e Annamaria Mussolini lo scambiano per il loro papĂ , e anche un gerarca fascista si accorge di questa somiglianza. Arresta Pio Vivadio e lo trasforma nel sosia del duce. Negli anni, tutto sembra procedere per il meglio, fino a quel fatidico 25 luglio 1943 che cambierĂ la storia. Pio Vivadio, per la sua connotazione sociale, è la quintessenza dellâ&#x20AC;&#x2122;Italia popolare di quegli anni.

Lo stesso Cevoli, pur essendo nato 30 anni dopo il periodo di cui narra nel suo monologo comico-storico, ha dichiarato che â&#x20AC;&#x153;ogni volta che un attore sale sul palco, interpreta sempre se stessoâ&#x20AC;?. E, a chi gli chiede se ci sia qualcosa da rimpiangere di quel periodo, risponde: â&#x20AC;&#x153;Io non rimpiango neanche la giornata di ieri. Pensa te se rimpiango un periodo in cui non ero ancora stato concepitoâ&#x20AC;?. Paolo Cevoli ha da sempre una grande attenzione nei confronti della sua terra, la Roma-

gna, evocata nella maggior parte dei suoi spettacoli. Ne â&#x20AC;&#x153;Il sosia di luiâ&#x20AC;?, Riccione diviene lo scenario privilegiato di politica, tradimenti, feste da ballo, fasti, donne e motori.

Un mondo fatto di speranze, voglia di divertirsi, paure, poesia, emozioni e tante â&#x20AC;&#x201C; per usare un termine caro al comico â&#x20AC;&#x201C; â&#x20AC;&#x153;pataccateâ&#x20AC;?. â&#x20AC;&#x153;In quegli anni â&#x20AC;&#x201C; racconta Cevoli â&#x20AC;&#x201C; câ&#x20AC;&#x2122;è stato il primo boom del turismo. I romagnoli in quel periodo hanno scoperto la loro vocazione e natura. Ă&#x2C6; stata come una specie di metamorfosiâ&#x20AC;?.

Biglietti disponibili alla biglietteria del PalaBrescia (via San Zeno 168, lun-sab ore 16-19, tel. 030348888) e al Centro oratori bresciani (via Trieste 13/C, tel. 0303722244) e nelle prevendite abituali del circuito TicketOne. Prezzi da 19 a 33 euro prevendita inclusa.

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Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;ÇŚ Â&#x2013;Â?Ǥ Â&#x2021;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x2021;Â?Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2030;Â&#x2014;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â?Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â?Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2019;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2039;ÇŚ Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â?Â&#x2018;Â? Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â?Â&#x192;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039; Â?Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Ǥ Ǥ Â&#x160;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2022;Â&#x2021;Â?ÇĄ Â&#x2014;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2020;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x2014;ÇŚ Â&#x2122;Â&#x2021;Â? Â&#x2021; Ǥ Â&#x192;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2020; Â&#x160;Â&#x192;Â?Â?Â&#x2018; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2018; Â&#x2C6;Â&#x192;Â?Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2039;ÇŚ Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x160;Â&#x192;Â?Â?Â&#x2018; Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;ÇĄ Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â?Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x2014;Â&#x2122;Â&#x2021;Â? Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x192;Ǥ

Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2039;ÇŚ Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x17D; DzÂ&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Çł Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2013;ÇŚ Â&#x2013;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2018;Â?Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â?Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â?Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x17D;ÇŻ Â&#x2022;ÇŚ Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x201E;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Ǣ Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2018;Â?ÇŚ Â&#x2020;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2030;Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; DzÂ&#x201D;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2018;Çł Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2039;ÇŚ Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;Ǥ Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2030;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2022;Âż Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;ÇĄ Â?Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x192;ÇŚ Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2030;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021; Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x192;Ǥ Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2018; Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2030;Ă&#x2013;ÇĄ Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; ° Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; DzÂ?Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2018; Â?Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Çł Â&#x2021; DzÂ&#x2019;Â&#x2018;ÇŚ Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018; Â?Â&#x2021;Â&#x17D; Â?Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2018;dzǤ Â? Â&#x2014;Â? Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2019;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â?Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;ÇŚ Â&#x2030;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â?Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2021; Â&#x2030;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2014;Ă&#x2013; Â&#x2018;Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2039;Â?Â&#x2030;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x2013;Â?ÇŁ Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2014;Â? Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2014;Ă&#x2013; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â?Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Ǣ Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2014;Ă&#x2013; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â? Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Ǥ

Â&#x17D; Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2014;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2030;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x2039;Â? Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x192; ° Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2014;Â?Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x2019;ÇŚ Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2039;Â? Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x160;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2021;ÇŚ Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;ÇŚ Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻ Â&#x2014;ÇŚ Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x192;Ǥ Â&#x2021; Â&#x160;Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2039;Â?Â&#x2030;Â&#x2014;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;ÇĄ Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2022;Âż Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â?Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2039;ÇŚ Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2021;ÇĄ Â?Â&#x2018;Â? Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2018;ÇĄ Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2DC;Â&#x2039;ÇŚ Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â? Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018;Ǥ ÇŻÂ&#x192;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x192;Â?ÇŚ Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192;Â?ÇŚ Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039; Â&#x2C6;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2039;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2030;Â?Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2013;Â? Â&#x2039;Â? Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â?Â&#x2021;Â&#x2013;ÇŚ Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x201D;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2DC;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x153;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D;ÇŚ Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2019;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2C6;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Ǥ

Dz Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x201E;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2030;Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x160;Â&#x192;Â?Â?Â&#x2018; Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2030;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039;ÇŁ Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2014;Â&#x2018;ÇŚ Â?Â&#x2039;Â?Â&#x2039;ÇĄ Â?Â&#x2018;Ǥ Â&#x2018;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2026;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2018;Ǥ Č?ÇĽČ? 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Come ogni anno Radio Voce offre agli ascoltatori una serie di dirette speciali in occasione dei Quaresimali e della Scuola di preghiera. Giovedì 14 alle 20.30 in collegamento dalla Cattedrale è in programma la quarta serata della Scuola di preghiera con il vescovo Monari. Venerdì 15 marzo, sempre alle 20.30 in collegamento diretto dalla Cattedrale, la riflessione di don Flavio Dalla Vecchia “Melchisedec il sacerdote senza genealogia”, all’interno dei Quaresimali.

La Messa del sabato alle 18.30, viene trasmessa in diretta dalla chiesa parrocchiale di Cristo Re in Brescia su TT 2 Teletutto (87) e Super Tv (92-115).

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La profonda convinzione che la preghiera fosse il cardine della pastorale vocazionale, spinse papa Paolo VI a istituire nel 1964 questa iniziativa, che il 20 e 21 aprile di questâ&#x20AC;&#x2122;anno coinvolgerĂ a livello nazionale la nostra diocesi. Don Alessandro Tuccinardi, in Primo Piano (ore 9.20 circa), illustra il senso e il programma della giornata. La rubrica Ecclesia si occupa dellâ&#x20AC;&#x2122;anno di Volontariato sociale, lâ&#x20AC;&#x2122;iniziativa della Caritas diocesana inserita nel progetto

La prossima puntata della rubrica â&#x20AC;&#x153;La Buona Notiziaâ&#x20AC;? apre con il servizio â&#x20AC;&#x153;Il Beato fra Giovanni Bodeoâ&#x20AC;? e la Messa di ringraziamento per la sua beatiďŹ cazione, nella chiesa di San Gaudenzio a Mompiano.

A seguire: la visita di â&#x20AC;&#x153;Mons.

Monari in Confcooperativeâ&#x20AC;?; la Messa presieduta dal Vescovo in ricordo di don Giussani; la raccolta viveri da inviare in PerĂš organizzata a Borgosatollo dai ragazzi del catechismo e dagli

Spes at work, la speranza è giovane, a favore dellâ&#x20AC;&#x2122;occupazione giovanile. Ne parla il responsabile Diego Mesa (ore 11).

Il programma domenicale prodotto da VoceMedia e curato da Betty Cattaneo, va in onda (in differita e in diversi orari) anche su Radio Voce Camuna, Ecz, Radio Claronda, Radio Basilica Verolanuova, Radio Ponte di Manerbio e Radio RaphaĂŤl. Le rubriche si possono riascoltare in podcast sul sito radiovoce.it.

amici dellâ&#x20AC;&#x2122;operazione Mato Grosso. La rubrica â&#x20AC;&#x153;4 parole...â&#x20AC;? è con don Marco Mori sulla â&#x20AC;&#x153;Veglia delle palmeâ&#x20AC;?. â&#x20AC;&#x153;La Buona Notiziaâ&#x20AC;? va in onda: la domenica alle 13.05 su Teletutto e alle 18.30 su Tt2 Teletutto; su Super TV la domenica e il martedĂŹ alle 20; su PiĂš Valli TV la domenica alle 8; su Teleboario la domenica alle 8.15 e alle 10; e su www.vocemedia.tv che manderĂ in onda anche lo speciale â&#x20AC;&#x153;Spunti sul pensiero sociale di San Paoloâ&#x20AC;? con relatore mons. Monari.

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Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2022;Â?Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x192;Ǥ Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â?Â&#x2018; Â&#x2021;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x2039;Â?Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2020;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x2DC; Â&#x2039;Â? Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Ǥ

Â&#x192;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Í?ÇĄ Â&#x160;Ǥ Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;

Â&#x2039;Â&#x17D;Â? Â&#x2020;ÇŻÂ&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2021;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x160;Â? Â&#x192;Â&#x17D;Â?Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160;Ǥ

Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2014;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2014;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x2039; Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x2021; Â&#x2039;Â? Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2C6;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2030;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018;Ǥ

Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2021; Â?Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2018;ÇĽ

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Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x160;Ǥ Í&#x161;Í&#x203A;ǤÍ?Í?

Â&#x2039;Â&#x17D;Â? Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Í&#x2122;ÍĄÍ&#x;ÍĄ Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x17D;Â&#x2039;Â?Â&#x2013; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2122;Â&#x2018;Â&#x2018;Â&#x2020;Ǥ Â? Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x192; Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â?Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â?Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻ Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x153;Ǥ Â&#x2014;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2039;Â?Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x2014;Â&#x2030;Â&#x192;Ǥ

Â&#x2DC;Í&#x161;Í&#x2DC;Í&#x2DC;Í&#x2DC;ÇĄ Â&#x160;Ǥ Í&#x2122;Í?ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC; ÇŻ

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Â&#x192;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x160;Ǥ Í&#x2122;Í&#x;ǤÍ&#x153;Í?

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Â? Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2014;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÍ&#x2122;Í&#x2122;Ć&#x2026; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Ǥ Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2021; Í&#x153;ÇĄ Â&#x160;Ǥ Í&#x2122;Í&#x;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;

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Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2014;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2039;Â?Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2014;Â&#x2019;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2026;Â?Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â?Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2039;Â? Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x2019;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Ǥ

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Â&#x160;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Í&#x161;Í&#x2DC;Í&#x2122;Í&#x2122; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2039;Â&#x192;Â? Â&#x2021;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Ǥ Â? Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x201E;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x2039;Â? Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x17D;Â&#x2039;Â?Â&#x2018; ° Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â? Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Ǥ Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2026;Â&#x2014;Â?Â&#x2018; Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x160;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2014;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2013;Â?ÇĽ

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,O YRUWLFH GHOOD WY WXWWR H LO FRQWUDULR GL WXWWR Se câ&#x20AC;&#x2122;è una veritĂ condivisa sullâ&#x20AC;&#x2122;Italia è che la nostra cucina è la migliore al mondo, per qualitĂ , varietĂ e bontĂ .

Nel Belpaese tutto accade intorno a una tavola imbandita: tradizione, cultura, societĂ . Del resto il cibo è una componente fondamentale della vita, è in sostanza il reale collegamento del nostro corpo con la realtĂ esterna, ed è ormai dimostrato che lâ&#x20AC;&#x2122;alimentazione è il primo fattore decisivo sulla nostra salute. Ă&#x2C6; anche ovvio che se la societĂ dellâ&#x20AC;&#x2122;abbondanza ci inocula altri diktat da mettere al primo posto nella lista delle prioritĂ , lâ&#x20AC;&#x2122;alimentazione diventa un aspetto marginale o peggio viene vis-

suta in modo distorto e sfruttata per compensare disagi e storture creati da un modus vivendi schizofrenico.

Ma attenzione, con ciò non si vuole demonizzare il panino imbottito al posto di un pranzo decente; la situazione è ben piÚ preoccupante, ed è conseguenza di un atteggiamento poco realista nei confronti della vita in generale.

Su Cielo, canale 26 del digitale terrestre, arriva â&#x20AC;&#x153;Tesoro salviamo i ragazziâ&#x20AC;?, un docu-reality che si propone di migliorare le abitudini alimentari di alcune famiglie italiane, seguendone una per puntata, concentrandosi soprattutto sullâ&#x20AC;&#x2122;educazione alimentare

nei confronti dei bambini. Non è certo il primo programma di questo genere: dallâ&#x20AC;&#x2122;America arrivano da anni trasmissioni che seguono i progressi di ragazzi obesi che si affidano alle cure di nutrizionisti e preparatori atletici. Insomma al giorno dâ&#x20AC;&#x2122;oggi non si può dire che il tema dellâ&#x20AC;&#x2122;alimentazione non venga affrontato in tv.

Certo, fa sorridere il fatto che sempre dallo stesso schermo arrivino anche e soprattutto gli input opposti.

La deformazione culturale che negli ultimi decenni si è sviluppata attraverso il piccolo schermo ci ha fatti ingrassare di cose, e quindi anche di cibo. Sentirsi prima la ramanzina sui

grassi in eccesso e poi vedere tonnellate di pubblicitĂ di cibo spazzatura, presentato come lâ&#x20AC;&#x2122;unica soluzione logica del vivere quotidiano. Ă&#x2C6; un poâ&#x20AC;&#x2122; come vendere il problema e poi vendere anche la soluzioneâ&#x20AC;Ś Non serve un genio per capire lo stretto legame fra televisione e vita sedentaria. Capita a tutti, prima o poi (o sempre), di passare ore davanti alla tv, magari sgranocchiando qualcosa che probabilmente non è sedano o germogli di soia. E se ciò non bastasse, possiamo farci un giro al supermercato e riempirci il carrello di ciò che abbiamo appena visto celebrare in tv. Spendere soldi per ingrassare,

spendere soldi per dimagrire, un paradosso che, se visto nellâ&#x20AC;&#x2122;ottica del consumismo, non è per niente contraddittorio. Ă&#x2C6; il vortice del tutto-eniente, il â&#x20AC;&#x153;contenitore socialeâ&#x20AC;? in cui viviamo ogni giorno spendendo le nostre energie, non importa come, lâ&#x20AC;&#x2122;importante è che accada. Ă&#x2C6; semplice lasciarsi cadere in questa â&#x20AC;&#x153;precarietĂ esistenzialeâ&#x20AC;? attualissima e incantevole, che ci porta a â&#x20AC;&#x153;vivere alla giornataâ&#x20AC;? in ogni attimo della nostra vita. Facciamo tante cose, ma il motivo ci sfugge sempre. Ă&#x2C6; lâ&#x20AC;&#x2122;ereditĂ ultima del consumismo: finiti i soldi non ci resta che lo sperpero della nostra vita.

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Í&#x; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Í&#x161;Í&#x2DC;Í&#x2122;Í&#x203A;

Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x201D;Â&#x201E;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x17D;ÇŻ Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x192; Sabato 16 marzo alle 21 al PalaBrescia arrivano Renzo Arbore e lâ&#x20AC;&#x2122;Orchestra Italiana. Nato a Foggia nel 1937, Arbore si trasferisce a Napoli dove inizia a esibirsi come clarinettista jazz nel Club Uso di Calata San Marco. La sua attivitĂ si svolge per 20 anni principalmente in radio e in televisione. Il debutto discograďŹ co come clarinettista avviene nel 1972 con il 45 giri â&#x20AC;&#x153;She was not an angelâ&#x20AC;? della N.U. Orleans Rubbish Band, quello come

cantante nel 1981, quando pubblica il 45 giri di â&#x20AC;&#x153;Smorza â&#x20AC;&#x2DC;e llightâ&#x20AC;?, sigla del programma â&#x20AC;&#x153;Telepatria Internationalâ&#x20AC;?. Lâ&#x20AC;&#x2122;Orchestra è stata fondata da Arbore nel 1991 â&#x20AC;&#x153;per valorizzare la canzone napoletana classica restituendo dignitĂ , tra lâ&#x20AC;&#x2122;altro, al mandolinoâ&#x20AC;?. Nel 2006 è uscito il doppio live â&#x20AC;&#x153;Renzo Arbore e lâ&#x20AC;&#x2122;orchestra italiana at Carnegie hall New Yorkâ&#x20AC;?, seguito lâ&#x20AC;&#x2122;anno dopo da un cofanetto dedicato alle canzoni napoletane.

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Â? Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;

Dz Â&#x17D; Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2018;dzǥ Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2020; Ǥ Â&#x2014;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x203A; Â&#x2018;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D; Â&#x2021;Â?Â?Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x192;Â&#x2122;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2026;Â&#x2021;

Bipolarismo. E la possibilitĂ di scoprirne â&#x20AC;&#x153;Il lato positivoâ&#x20AC;?. A firmarne la regia David O. Russell che affida a Bradley Cooper il ruolo di Pat, protagonista di questa storia. Dopo otto mesi trascorsi in un istituto psichiatrico torna a casa con i suoi genitori. Unico stimolo al suo recupero è il tentativo di recuperare il rapporto con la moglie, dalla quale, però, deve stare lontano per ordine dei giudici.

Stimolo e croce: è sempre lâ&#x20AC;&#x2122;idea di lei, del ricordo, della canzone del matri-

Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2026; Dz ÇŻÂ&#x192;Â?Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2018;Çł Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x17D;Â? Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x2014;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x192; Â&#x2039;Â? Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2026;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x17D;Â? Dz ÇŻÂ&#x192;Â?Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2018;dzǥ Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x201E;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;ÇŚÂ&#x2022;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x201D; Dz Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x160;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021; Â&#x192;Â?Â&#x2018;Â?Â&#x203A;Â?Â&#x2021;Çł Č&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x203A; Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2018;Â&#x2013;ÇĄ Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Č&#x152; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? 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Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x192;ÇĄ Â&#x201D;Â&#x17D;Â&#x203A; Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;ÇĄ Â&#x192;Â&#x17D;ÂąÂ&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2021; Â&#x2018;Â?Â?Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2018;Â?ÇĄ Â&#x2021;Â&#x192;Â?ÇŚ Â&#x2014;Â&#x2026; Â&#x2039;ÇŚ Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x2014; Â&#x2021; Â&#x2021;Â?Â&#x152;Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â? Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x203A;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x17D;Â? ° Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2018; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018;Ǥ

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iò che talvolta manca allâ&#x20AC;&#x2122;uomo di oggi è la capacitĂ di lasciarsi stupire. CosĂŹ il concerto di uno dei piĂš importanti cantautori delle storia musicale italiana rischia di non essere valorizzato come invece meriterebbe. Stiamo parlando di Francesco De Gregori, il principe dei cantautori italiani, che sarĂ in concerto sabato 23 marzo al PalaBrescia di via Ziziola, con biglietti giĂ in prevendita a 25/35/46 euro (la sera del concerto costeranno 2 euro in piĂš). De Gregori ritorna a Brescia per presentare il suo recente disco, â&#x20AC;&#x153;La stradaâ&#x20AC;?, che spiega ciò che Francesco ama di piĂš della sua professione, essere cioè sempre on the road per suonare le sue canzoni. â&#x20AC;&#x153;La stradaâ&#x20AC;? è un album composto da 9 tracce che descrivono, con la consueta vena poetica, il tragitto di un uomo, con i suoi amori (in â&#x20AC;&#x153;Falso movimentoâ&#x20AC;? canta â&#x20AC;&#x153;Lâ&#x20AC;&#x2122;amore è mascalzone/viaggia contro mano/parcheggia sempre dove vuoleâ&#x20AC;?), le sue riflessioni private ma anche sociali e poetiche e la sempre viva capacitĂ di osservare e analizzare la realtĂ . Un disco che lo stesso De Gregori definisce tra i piĂš riusciti della sua carriera, grazie anche alla cura dedicata alla sua realizzazione, che ha richiesto ben due

anni di lavoro. Il disco è stato prodotto dal fido Guido Guglielminetti, che sarĂ naturalmente in prima fila nella band che lo accompagna in concerto. Un album ricco di collaborazioni importanti: â&#x20AC;&#x153;Passo dâ&#x20AC;&#x2122;uomoâ&#x20AC;? e â&#x20AC;&#x153;Guarda che non sono ioâ&#x20AC;?, presentano gli archi scritti e diretti da Nicola Piovani, mentre i brani â&#x20AC;&#x153;Omero al Cantagiroâ&#x20AC;? e â&#x20AC;&#x153;Ragazza del 95â&#x20AC;?, entrambi su ritmi latini, vedono la partecipa-

Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x160;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2030;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2014;Â? Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x2039;Â?Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021; Â?Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2021; Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x153;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x201E;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2C6;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? zione di Malika Ayane. Ampia anche la gamma dei ritmi musicali utilizzati per questo disco, che si estende al valzer lento di â&#x20AC;&#x153;Showtimeâ&#x20AC;? e al rebetiko greco che anima â&#x20AC;&#x153;Belle Ă&#x2030;poqueâ&#x20AC;?.

Ritorna anche una canzone dedicata alla guerra (di questo filone tutti ricordiamo la mitica â&#x20AC;&#x153;Generaleâ&#x20AC;?), intitolata semplicemente â&#x20AC;&#x153;La guerraâ&#x20AC;?, costruita attorno allâ&#x20AC;&#x2122;immagine di un soldatino â&#x20AC;&#x153;che ripensa al suo rancio disgraziato e allâ&#x20AC;&#x2122;odore della notte e

del sangue che ha versatoâ&#x20AC;?. Oggi Francesco De Gregori, figlio di un bibliotecario e di una insegnante, è un tranquillo signore di 62 anni, che ha trovato nella musica la realizzazione dei propri ideali. Artefice di album imperdibili come â&#x20AC;&#x153;Rimmelâ&#x20AC;?, â&#x20AC;&#x153;Titanicâ&#x20AC;?, il q-disc di quattro canzoni â&#x20AC;&#x153;La donna cannoneâ&#x20AC;?, â&#x20AC;&#x153;Amore nel pomeriggioâ&#x20AC;?, Francesco De Gregori ha segnato un solco indelebile nel cantautorato italiano, grazie a canzoni di rara bellezza e profonditĂ .

Nonostante ciò Francesco de Gregori è stato anche protagonista di uno dei momenti piĂš tristi della musica italiana, quando venne sottoposto, nel 1976, durante un suo concerto al Palalido di Milano a un autentico processo pubblico da parte di alcuni spettatori, saliti sul palco per accusarlo di aver tradito gli ideali del popolo a favore di una condotta di vita borghese. La storia (che â&#x20AC;&#x153;siamo noiâ&#x20AC;?, come canta Francesco stesso) ha saputo poi ristabilire la giustizia e la veritĂ del suo messaggio, che va ben oltre le false pretese dei contestatori dellâ&#x20AC;&#x2122;epoca. E oggi, a quasi 30 anni di distanza, quellâ&#x20AC;&#x2122;episodio rimane solo una parentesi buia, mentre le gemme musicali disseminate da De Gregori lungo â&#x20AC;&#x153;la stradaâ&#x20AC;? continuano a risplendere di autentica luce.

Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; ÇŚ Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â? Â?Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039; Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D; Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018;ÇŁ Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018;

Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2014;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x2013;Â? 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Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x17D;Ǥ Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2019;Â&#x2039;Â?Â&#x2018;

Â&#x17D; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x192;Â?Â&#x153;Â&#x192; Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2020;Âż Í&#x2122;Í? Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC; Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2019;Â&#x2039;Â?Â&#x2018; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Dz Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018; Ǥ Â&#x2039;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Çł Â?Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;ÇŚ Â&#x201D;Â? Â&#x2039;Â? Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2021;Â?Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x192; Dz Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2014;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2022;Çł Â&#x2039;Â? Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2039;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;ÇŚ Â?Â&#x2039;Ǥ ÇŻÂ&#x192;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201D;Â? Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2039;Â? Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x192;Ǥ Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x192; ° Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2018; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x2039; Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039; ° Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2039;Ǥ ÇŻÂ&#x2039;Â?Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018; ° Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018;Ǥ Â&#x2021;Â?Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021; Â?Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x2122;Í&#x17E; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2122;ÇĄ ° Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2021;Â?Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x192;Â?Â&#x153;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2021; Dz Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x2013; Â&#x161;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Çł Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192; Dz Â&#x2018;Â?ÇŚ Â?Â&#x2021; Â&#x2039;Â? Â&#x2020;Â&#x192;Â?Â&#x153;Â&#x192;dzǤ Â?Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2039;Â? Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;ÇŁ Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018; Í&#x2122;Í&#x2DC; Â&#x2021;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x; Â&#x2021;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2018;Ǥ

Â&#x17D; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2039;Â?Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â? Â&#x192; Í&#x2122;Í&#x161; Â&#x2021;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x192; Í Â&#x2021;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Ǥ Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2039;Â?Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039;ÇŁ Â&#x2039;Â?Â&#x2C6;Â&#x2018;ĚťÂ&#x192;Â&#x201D;ÇŚ Â&#x2022;Â?Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;ǤÂ&#x2026;Â&#x2018;Â?Ǥ

Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; ÇŻÂ&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Dz Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x192;Çł Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2020;Âż Í&#x2122;ÍĄ Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x153;Í? Â?Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;ÇŚ Â&#x2DC;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x201D;Â? Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2039;Â? Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Dz Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x192;Çł Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2018;ÇŚ Â?Â&#x2018; Â&#x2014;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2039;Â?Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x192;Ǥ Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â?Â&#x153;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2026;ǯ° Dz Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x192;Â? Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;dzǤ

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monio, e ironia della sorte la stessa anche del tradimento, a far scattare la violenza di Pat. Anche Hemingway e il suo â&#x20AC;&#x153;Addio alle armiâ&#x20AC;? finisce fuori dalla finestra in piena notte, perchè è, a suo parere, unâ&#x20AC;&#x2122;offesa allâ&#x20AC;&#x2122;umanitĂ la morte di lei alla fine. Il recupero pare difficile persino al padre (Robert De Niro) e alla madre (Jacki Weaver). Ma Pat corre, sacco nero sulla tuta per dimagrire, corre; non solo fisicamente. La sua corsa è quella del tentativo di recupero, dellâ&#x20AC;&#x2122;essere positivo. Re-

cuperare sè, per riavere la ex moglie e la sua vita con lei. Pat corre, ma la sua folle corsa è una corsa solitaria, fino allâ&#x20AC;&#x2122;incontro con Tiffany. Il volto è quello di Jennifer Lawrence, Oscar come migliore attrice (22 anni). Ă&#x2C6; lei, la disinibita vedova, forse piĂš pazza di Pat, che riesce a correre con lui, affiancandolo verso la meta che lui crede di raggiungere, fino a tramutare la sua folle corsa in una danza a due, nel vero senso della parola. Ritmo serrato, che scorre sui dialoghi dei

protagonisti, a tratti frenetico che comunica allo spettatore il disagio di chi spesso si trova a correre da solo. David O. Russell rimane in equilibrio tra commedia e dramma, a suscitare sentimenti contrastanti. Lo aiutano certo i bravi interpreti (quattro nomination agli Oscar), ma anche lui ci mette del suo visto che con â&#x20AC;&#x153;Fighterâ&#x20AC;?, suo film precedente, erano stati tre gli attori ad avere una nomination. La lotta contro gli scherzi della mente diventa nostra, ci abbatte quando prende pieghe ina-

Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â?Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021;Ǥ Â&#x2018;Â? Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x201D; Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2021; Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x201D;

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Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x2122;Í&#x; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í?ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;ÇĄ Í&#x2122;Í&#x;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;

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Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x203A;Â?Â&#x2021; Â&#x160;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x203A;

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Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x2122;Í&#x; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC; Â&#x17D;Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â&#x2020;Âż Í&#x2122;Í Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;

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Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x2122;Í&#x; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í&#x;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;

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Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2019;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x2014;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2018;

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Â&#x2039;Â?Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2018;

Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x2122;Í&#x17E; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x2122;Í&#x; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;

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Â&#x2039;Â?Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â?Â&#x153;Â&#x2018; ÇŻ Â&#x17D;Ă&#x2013;

Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160; Â&#x2018;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021;

Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x2122;Í&#x17E; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x2122;Í&#x; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í&#x153;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;ÇĄ Í&#x2122;Í&#x;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;ÇĄ Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;

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Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018; Â?Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2019;Â&#x160; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x192; Â?Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x2021; Â?Â&#x2018;Â? Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2039; Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2030;Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;ÇĄ Â?Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â?Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192; ° Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2039;Â?Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2039;Â?Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x192; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x2039;Â? Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â&#x192;Ǥ Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2030;Â&#x2021;ǤǤǤ

Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2019;Â&#x160; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;

Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2039;

Â&#x192; Â&#x192;Â?Â&#x201E;Â&#x2021;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x192; Â?Â&#x201E;Â&#x2021;Â&#x153;Â&#x2039; Â&#x201E; Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x2122;Í&#x17E; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x2122;Í&#x; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í?ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;

Č&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Í&#x161; Č&#x152;

Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x2122;Í&#x17E; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2122; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x2122;Í&#x; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2122;

Â&#x17D; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;

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Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x2122;Í&#x; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í&#x17E;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;ÇĄ Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;

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Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x2122;Í&#x; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í?ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;

Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x2122;Í&#x17E; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x153;Í? Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x2122;Í&#x; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í&#x17E;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;

Â&#x2039;Â?Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2018;

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Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2019;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x2014; Â&#x2014;Â&#x2022;

Â&#x2014;Â&#x2018;Â?Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2019;Â?

Â&#x2020;Â&#x2039; Â?Â&#x153;Â&#x2018; ÇŻ Â&#x17D;Ă&#x2013;

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Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2021;

Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x2122;Í&#x; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í&#x17E;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;

Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â? Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x201E;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2030;

Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x2122;Í&#x17E; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x2122;Í&#x; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í?ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;ÇĄ Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;

Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2039;

Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2039;Â? Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2018;Â?

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Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2020;Âż Í&#x2122;Í&#x153; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í?ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;

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Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x2122;Í&#x17E; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x2122;Í&#x; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í?ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;

Â&#x2020;Â&#x2039; Â?Â&#x2020;Â&#x201D;ÂąÂ&#x2022; Ǥ Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x192;Â&#x2021;Â&#x201D;

Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2039;

Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2019;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x2014;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2018;

Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2020;Âż Í&#x2122;Í? Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x153;Í? Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x2122;Í&#x17E; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x153;Í? Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x2122;Í&#x; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x153;Í?

Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2039;

Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2021;

Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2020;Âż Í&#x161;Í&#x2DC; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC; Č&#x2039; Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2014;Â?Č&#x152;

Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x2122;Í&#x17E; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x2122;Í&#x; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í&#x17E;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;

Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192;

Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2039;Â&#x2014;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;

Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x203A;Â?Â&#x2021; Â&#x160;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x203A;

Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x2122;Í&#x17E; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC; Č&#x2039;Í&#x203A; Č&#x152; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x2122;Í&#x; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í?ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC; Č&#x2039;Í&#x203A; Č&#x152;ÇĄ Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC; Č&#x2039;Í&#x161; Č&#x152; Â&#x17D;Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â&#x2020;Âż Í&#x2122;Í Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC; Č&#x2039;Í&#x203A; Č&#x152;

Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021;

Â&#x192;Â?Â&#x201E;Â&#x2021;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x192;

Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â? Â&#x192;Â&#x2039;Â?Â&#x2039;

Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2020;Âż Í&#x2122;Í? Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x2122;Í&#x17E; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x2122;Í&#x; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í?ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;ÇĄ Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC; Â&#x17D;Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â&#x2020;Âż Í&#x2122;Í Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2020;Âż Í&#x2122;ÍĄ Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;

Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x160;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022; Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x201D;

Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x2122;Í&#x; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í?ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;

Â&#x2020;Â&#x2039; Â?Â&#x2020;Â&#x201D;ÂąÂ&#x2022; Ǥ Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x192;Â&#x2021;Â&#x201D;

Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2013;Â? Â&#x2039; Â&#x2013;Â?

spettate o quando ormai speravamo in una soluzione positiva, rimettendo tutto in gioco, o ci esalta quando le pieghe della mente e della vita seguono il percorso che pare volgere verso â&#x20AC;&#x153;Il lato positivoâ&#x20AC;?. E forse lâ&#x20AC;&#x2122;equilibrio di una mente e una vita sta proprio nelle persone con cui ci si trova a correre o, meglio ancora, danzare, lanciandosi nelle loro braccia. E capire che per superare le piccole pazzie della vita, la fiducia e lâ&#x20AC;&#x2122;amore sono meglio del â&#x20AC;&#x153;vissero felici e contentiâ&#x20AC;? del cinema.

Â&#x2039; Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2014; Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2039;Â&#x17D;ÇŁ

Â&#x2020; Â&#x17D; Â&#x2039; Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2039; Č&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Í&#x203A; Č&#x152; Â&#x2020;Â&#x2039; Â?Â&#x2020;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2122; Â&#x2020;Â&#x192;Â?Â&#x2022;Â&#x2018;Â?

Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2020;Âż Í&#x2122;Í? Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x153;Í? Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x2122;Í&#x17E; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x153;Í? Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x2122;Í&#x; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í?ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;ÇĄ Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x153;Í? Â&#x17D;Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â&#x2020;Âż Í&#x2122;Í Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x153;Í?

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Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x2122;Í&#x17E; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2122;ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x2122;Í&#x; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í?ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;

Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x161; Â&#x2021; Â&#x201E;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x161; Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â? Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2013; Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2020;

Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x2122;Í&#x17E; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x2122;Í&#x; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í?ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;

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Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â? Â&#x192;Â&#x2039;Â?Â&#x2039;

Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x2122;Í&#x17E; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x2122;Í&#x; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í?ǤÍ&#x2DC;Í&#x2DC;ÇĄ Í&#x2122;Í&#x;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;

Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x2122;Í&#x17E; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC; Â&#x2020;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Í&#x2122;Í&#x; Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í&#x153;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;ÇĄ Í&#x161;Í&#x2DC;ǤÍ&#x203A;Í&#x2DC;

Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013; Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x201D; ° Â&#x2014;Â? Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2014;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;ÇŻÂ&#x192;Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x2021; Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2018; Â&#x2039;Â?Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â?Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2014;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x2030;Â&#x192; Â&#x192; Â&#x2030;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192;Ǥ Â&#x2039;Â?Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x160;Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2018; Â?Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â?Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â?Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2021; Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x2020; Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;ǤǤǤ

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Ammonta a 2 milioni 343mila 770 euro lâ&#x20AC;&#x2122;assegnazione dei fondi approvata dalla Regione Lombardia per il quarto periodo di applicazione della Misura 112 del Programma di sviluppo rurale (Psr) 2007/2013, che sostiene lâ&#x20AC;&#x2122;insediamento dei giovani imprenditori agricoli e forestali. La quarta tranche di ďŹ nanziamenti va a 112 beneďŹ ciari, che hanno presentato domanda di contributo tra il 1° agosto e il 14 dicembre 2012. â&#x20AC;&#x153;Sale a quota 1.279 â&#x20AC;&#x201C; ha commentato lâ&#x20AC;&#x2122;assessore

Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2039;ĚťÂ&#x17D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018;ǤÂ&#x2039;Â&#x2013;

regionale allâ&#x20AC;&#x2122;Agricoltura Giuseppe Elias â&#x20AC;&#x201C; il numero dei giovani agricoltori che, dal 2007 a oggi, hanno avviato la propria attivitĂ in Lombardia, beneďŹ ciando del premio di primo insediamento.

In totale sono stati impegnati 29,5 milioni di euro. Per la Regione Lombardia resta quindi un obiettivo strategico sostenere le nuove leve del mondo agricoloâ&#x20AC;?.

Brescia ha visto lâ&#x20AC;&#x2122;accoglienza di 17 domande ďŹ nanziate con 298mila 500 euro.

Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x17D; Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2018; Í&#x161;Í&#x2DC;Í&#x2122;Í&#x161; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â?Â&#x2018; Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018;

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auta soddisfazione. Ă&#x2C6; con questo stato dâ&#x20AC;&#x2122;animo che Silvia Razzi, assessore al turismo della Provincia di Brescia ha presentato nei giorni scorsi, i dati definitivi sui flussi turistici per il 2012 nel Bresciano. Nonostante la crisi, questo è lâ&#x20AC;&#x2122;aspetto piĂš confortante almeno sul versante statistico, il turismo provinciale ha retto, migliorando addirittura i dati del 2011. Lo scorso anno si è chiuso con un aumento complessivo di 3,6 punti percentuali per quel che concerne gli arrivi (2 milioni 185mila) e di 1,49 punti sul fronte delle presenze (8 milioni 831mila). Dati importanti che confermano quella bresciana come la seconda provincia turistica lombarda. â&#x20AC;&#x153;Il risultato positivo â&#x20AC;&#x201C; ha sottolineato lâ&#x20AC;&#x2122;assessore Razzi â&#x20AC;&#x201C; è dovuto in gran parte allâ&#x20AC;&#x2122;incremento dei turisti stranieri che hanno confermato ancora una volta il gradimento per il territorio brescianoâ&#x20AC;?. Quelli presentati, dunque, sono dati che fanno ben sperare per questo 2013 a partire dalle vacanze pasquali ormai alle porte. Come sempre è stato il lago di Garda a fare la parte del leone nella dinamica dei flussi turistici nel Bresciano, con il 63,58% degli arrivi (1 milione 389mila) e il 72,14% delle presenze (6 milioni 371mila).

Quelli raggiunti dal comprensorio

Â&#x17D; Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x201D;Â?Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2013;Â? Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;Ǥ Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2039; Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x160;Â&#x2039; Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2039; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; DzÂ&#x201E;Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Çł

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bresciano del Benaco sono dati di estrema importanza perchĂŠ conseguiti in un anno che sino al mese di maggio era stato tragico. Il secondo posto nella graduatoria del turismo nel Bresciano è andato al lago dâ&#x20AC;&#x2122;Iseo e alla Franciacorta che hanno migliorato i dati 2011 con 249mila 297 arrivi e poco piĂš di 774mila presenze in un contesto caratterizzato da una offerta ricet-

tiva prevalentemente extra-alberghiera. Lâ&#x20AC;&#x2122;ultimo posto sul podio è andato alla Valle Camonica nonostante il comparto abbia dovuto pagare dazio ai risultati non certo entusiasmanti fatti registrare in alcune delle sue localitĂ piĂš note.

Un clima che non è stato benevolo e alcuni pesanti disagi alla viabilitĂ , soprattutto nellâ&#x20AC;&#x2122;ultima parte del 2012, hanno inciso pesantemente

sul bilancio finale. Un buon risultato ha ottenuto anche il comprensorio della Valle Sabbia e del Lago dâ&#x20AC;&#x2122;Idro che ha registrato una crescita complessiva del numero degli arrivi e delle presenze. Discorso piĂš o meno analogo per la cittĂ e lâ&#x20AC;&#x2122;hinterland che ha realizzato i suoi numeri con i turisti italiani e, piĂš nel dettaglio, con i lombardi.

Le zone che hanno registrato un passo indietro rispetto al 2011 la Pianura bresciana, penalizzata da un -6,92% degli arrivi e la Valle Trompia che nel corso del 2012 ha fatto registrare un -25,91% degli arrivi e un - 33,81% delle presenze. Complessivamente, comunque, il Bresciano ha tenuto, arrivando a migliorare, seppure di poco, i dati 2011. Lâ&#x20AC;&#x2122;assessore Razzi si è dichiarata decisamente piĂš ottimista per il 2013 anche grazie allâ&#x20AC;&#x2122;operazione bike hotel e bike village che dovrebbero fare entrare Brescia nellâ&#x20AC;&#x2122;importante circuito del turismo a due ruote, grazie alla sinergia tra Provincia e operatori.

Â&#x161;Â&#x2019;Â&#x2018; Í&#x161;Í&#x2DC;Í&#x2122;Í? Â&#x201D;Â&#x2030;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x161;Â&#x2019;Â&#x2018; Í&#x161;Í&#x2DC;Í&#x2122;Í? ° Â&#x2014;Â? 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Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2030;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2039;Â?Â&#x2018; Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2039;Â? Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x161;Â&#x2019;Â&#x2018; Í&#x161;Í&#x2DC;Í&#x2122;Í? 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,O JULGR G¡DOODUPH GHOOH IDPLJOLH Ennesimo allarme famiglie: questa volta a lanciarlo è Bankitalia in due studi, pubblicati ieri, in cui avverte che il 65% delle famiglie italiane valuta che il proprio reddito è inferiore al necessario e che il 22% dei nuclei ha un reddito insufďŹ ciente a coprire i consumi. Nel complesso, dagli studi, che prendono in esame gli anni che vanno dal 1990 al 2010, emergono â&#x20AC;&#x153;chiari segnali di difďŹ coltĂ delle famiglie nel riuscire a risparmiare la quan-

titĂ di risorse desiderata: la quota di quelle che ritengono di avere effettive possibilitĂ di risparmio si è collocata su livelli storicamente bassi, intorno al 30% dalla metĂ dello scorso decennio (contro il 50% degli inizi degli anni â&#x20AC;&#x2DC;90). Lâ&#x20AC;&#x2122;aumento degli squilibri, osserva la Banca dâ&#x20AC;&#x2122;Italia, è messo in luce anche dallâ&#x20AC;&#x2122;incremento della concentrazione della ricchezza: tra il 2008 e il 2010 la quota di ricchezza netta posseduta dai tre quarti della popolazio-

ne con reddito piÚ basso è diminuita a vantaggio della classe piÚ elevata.

Preoccupato della situazione in cui versa un numero sempre maggiore di famiglie è Roberto Bolzonaro (nella foto), vice presidente del Forum delle Associazioni familiari e presidente dellâ&#x20AC;&#x2122;Associazione italiana delle famiglie. â&#x20AC;&#x153;Con la situazione politica italiana attuale â&#x20AC;&#x201C; è il suo pensiero â&#x20AC;&#x201C; non vedo luce in fondo al tunnel. Il recente voto mostra una situazione confu-

sa in cui è piÚ importante gridare che non portare avanti delle idee chiare.

Fortunatamente la rete familiare italiana è ancora forte e costituisce il migliore fra tutti gli ammortizzatori sociali possibili. Le nostre famiglie non sono solo quelle dei delitti e dei disastri ma anche quelle della solidarietĂ , dellâ&#x20AC;&#x2122;accoglienza, della capacitĂ di tenere anche nei momenti piĂš duri. Ed è per questo che vanno aiutate e sostenuteâ&#x20AC;?.

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Si è tenuta in questi giorni la presentazione in Camera di Commercio delle iniziative in vista della gara contro la Pro Vercelli. â&#x20AC;&#x153;Benvenuti a Vercelli.

Unâ&#x20AC;&#x2122;accoglienza da serie A per vivere la cittĂ â&#x20AC;?, è il nome di questo progetto per i tifosi bresciani che andranno in trasferta e avranno uno sconto su bar, ristoranti, alberghi ed esercizi commerciali.

A margine il presidente Corioni è intervenuto sul momento della

squadra, dicendosi soddisfatto dei risultati e replicando alle dichiarazioni di Calori sul rinnovo del contratto in scadenza il 30 giugno.

Si torna anche a parlare della questione-stadio: il presidente Francesco Bettoni, infatti, dopo aver elogiato lâ&#x20AC;&#x2122;operato di Corioni in 23 anni di presidenza si è sbilanciato sulle tempstiche, affemando che si dovrebbe arrivare al nuovo stadio entro cinque anni. (f.u.)

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o spazio di una settimana. Tanto è bastato per ribaltare completamente una situazione che aveva assunto contorni davvero preoccupanti.

Nello spazio di tre partite, infatti, il Brescia ha conquistato la bellezza di sette punti, due vittorie entrambe in trasferta contro Lanciano e Modena, seguite dal pareggio interno con il Novara.

Un filotto importante non solo per i risultati, ma anche e soprattutto per come sono arrivati, sistemando, almeno in parte, alcune questioni problematiche.

Alla voce zero sotto la casella dei gol segnati, infatti, non ancora smossa nel girone di ritorno, sono seguiti cinque gol in tre partite, con buone prove degli attaccanti titolari: Corvia ha segnato una doppietta contro il Lanciano e soprattutto a Modena, quando ormai il risultato sembrava fissato sul pareggio si è sbloccato finalmente Andrea Caracciolo, che non segnava da mesi.

Cross di Zambelli, uno stacco imperioso degno del soprannome di â&#x20AC;&#x153;Aironeâ&#x20AC;? e la palla che si infila in rete: è il minuto 44 del secondo tempo e questo gol regala la vittoria al Brescia.

Ora i playoff sono tornati a un solo punto di distanza, con la sesta piazza occupata dal Padova a 42 punti,

giochiamo in casa, visto che lontano dalle mura amiche lâ&#x20AC;&#x2122;andamento ultimamente è piĂš che positivo. In questâ&#x20AC;&#x2122;ultima parte della stagione senza dubbio è necessario ritrovare la continuitĂ anche nelle partite che disputiamo al Rigamontiâ&#x20AC;?.

Un impegno questo che potrĂ essere proficuamente affrontato grazie anche ad alcuni giocatori che recentemente hanno dato un ottimo contributo, primo tra tutti Sodinha, per il quale il tecnico ha speso parole di elogio e di incoraggiamento a migliorarsi.

In ogni caso ora si guarda alla sfida interna contro il Bari, che si disputa sabato alle 15, il primo di quattro impegni concentrati in 13 giorni.

Da questo vero e proprio tour de force si potrĂ capire quanto la â&#x20AC;&#x153;rinascitaâ&#x20AC;? di questo Brescia abbia radici profonde e, di conseguenza, quanto lontano questa squadra possa arrivare.

Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2022;Â?Â&#x2018; Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x192; Dz Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Çł 1 Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â?Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2039;Â? Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x192; Í&#x161;Í&#x153;ÂŞ Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;ÇŚ Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192;Ǥ ÇŻÂ&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2014;Â?Â&#x2013;Â&#x192;ÇŚ Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2039;Â? 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e soprattutto senza alcuna squadra di mezzo.

Tutti aspetti questi che fanno ben sperare per il futuro, senza però dimenticare alcuni aspetti che devono essere affrontati. Il pareggio interno con il Novara, infatti, ha ufficializzato un cambio di tendenza nei risultati: se prima il Rigamonti era un fortino e una preziosa riser-

va di punti, in casa il Brescia nel 2013 non ha ancora vinto. Calori in proposito afferma: â&#x20AC;&#x153;Contro il Novara a abbiamo pagato qualcosa nellâ&#x20AC;&#x2122;approccio iniziale; venivamo da una settimana positiva dal punto di vista del morale, ma fisicamente qualcosa abbiamo pagato.

In ogni caso è chiaro che dobbiamo ritrovare le certezze anche quando

Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;ÇŁ Dz Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x2021; Â&#x192;Â?Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x192;Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2026;Â&#x160;Âą Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2C6;Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x192; ° Â&#x2019;Â&#x2039;ĂŽ Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2018;Çł

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5LSDUWH LO PRQGLDOH DVSHWWDQGR OD )HUUDUL Finalmente ci siamo. Domenica parte da Melbourne, uno dei Mondiali di Formula 1 piĂš incerti dellâ&#x20AC;&#x2122;ultimo decennio: da una parte la Red Bull, che deve confermare con Sebastian Vettel la leadership degli ultimi due anni. Dallâ&#x20AC;&#x2122;altra il gruppo degli inseguitori, capitanato dalla Ferrari. Il segnale forte lo deve mandare innanzitutto il â&#x20AC;&#x153;laboratorio di Maranelloâ&#x20AC;?, che non a caso ha lavorato in questi mesi a pieno ritmo, testando a livello

aerodinamico la nuova F138 che dovrebbe fin dal primo Gp australiano essere affidabile e piĂš veloce rispetto allâ&#x20AC;&#x2122;anno scorso. Che poi Ferrari sia giĂ riuscita a colmare completamente il gap con i campioni, questo forse sarebbe chiedere troppo: ma un poâ&#x20AC;&#x2122; tutti gli addetti ai lavori credono nel lavoro svolto, senza contare lâ&#x20AC;&#x2122;incognita delle nuove coperture Pirelli, che potrebbero rivelarsi una delle chiavi di volta della stagione. Ma i ferraristi

sanno che, per non fiaccare troppo le attese di un popolo affezionatissimo ma stanco dâ&#x20AC;&#x2122;inseguire, non possono piĂš sbagliare. Dai test di Montmelò come primo sfidante si farebbe però preferire quel Lewis Hamilton fresco di trasloco in Mercedes. Eppure Alonso sa che questa devâ&#x20AC;&#x2122;essere la â&#x20AC;&#x153;suaâ&#x20AC;? stagione e come lui lo sanno i vertici della scuderia, Domenicali in testa, che continua a insistere sullâ&#x20AC;&#x2122;esigenza di restare ancorati a una forbice di

un paio di decimi al massimo: se le distanze saranno quelle, tempo un paio di Gran Premi e la Ferrari potrĂ essere competitiva per vincere. Detto della casa di Maranello e della Mercedes, ci saranno sicuramente anche Lotus e McLaren a contendere il predominio Red Bull. Non ci resta che aspettare domenica, con una copertura televisiva mai cosĂŹ ricca in Italia: oltre alla conferma Rai, infatti, câ&#x20AC;&#x2122;è Sky, allâ&#x20AC;&#x2122;esordio nella manifestazione.

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Un libro, per piacere!â&#x20AC;?, giunta alla decima edizione e dedicata alla letteratura sportiva. Lâ&#x20AC;&#x2122;associazione arancioblĂš ha garantito il patrocinio al ciclo di appuntamenti organizzato dal Sistema bibliotecario Sud Ovest Bresciano, per comunicare le emozioni dei libri attraverso le letture di attori e lâ&#x20AC;&#x2122;accompagnamento di musicisti,

Â&#x192;Â&#x201D;Â? Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x2018;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2030;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;

oppure tramite lâ&#x20AC;&#x2122;incontro diretto con gli autori. Spazio anche a una penna arancioblĂš, quella del consulente ecclesiastico nazionale don Alessio Albertini (nella foto), autore del libro: â&#x20AC;&#x153;PiĂš su. Trenta balzi verso il cielo per uno sportivo al topâ&#x20AC;?. SarĂ una serata dedicata alla promozione di un concetto di sport capace di guardare verso lâ&#x20AC;&#x2122;alto, con chiari riferimenti allâ&#x20AC;&#x2122;attivitĂ del Csi. Appuntamento al Teatro Rizzini di Cazzago San Martino (venerdĂŹ 15 marzo ore 21). Ingresso gratuito.

Â&#x2014;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â?Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x153;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x2019;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â?Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;

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Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â?Â&#x2039;Â?Â&#x2018; Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039; ° Â&#x2039;Â?Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018;Ǥ Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2014;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201D; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2018;Â? Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x17D;ÇŚ Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x203A; ° Â&#x2C6;Â&#x2039;Â?Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â?Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â?Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2039;Â? Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;ÇŚ Â&#x2DC;Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2030;Â?Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;Â?ÇŚ Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x203A;Â&#x2018;Â&#x2C6;Â&#x2C6;Ǥ Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x2021; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Č&#x2039; Â&#x2021; Č&#x152; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2014;Â?Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D; Í&#x2122;Í&#x153;ÇĄ Â&#x152;Â&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022; Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2021;Â? Â&#x2C6;Â&#x2021;Â?Â?Â&#x2039;Â?Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x2021;Ǥ Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2039;Â?Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x2019; Â&#x152;Â&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D; Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2021;Â? Â?Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021;Ǥ Â&#x2039;Â? Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2019;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;ÇŚ Â?Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039;Ǥ Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2039;ĂŽ Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192;Â?Â&#x2039; Â&#x2026;ǯ° Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â&#x2020;Â&#x2021; Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192;Ǥ Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x152;Â&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022; Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x192;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2018;Â?Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;ÇĄ Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x2019; Â&#x152;Â&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D; ° Â&#x201E;Â&#x2026;Â&#x2C6; Â&#x2018;ÇŚ Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018;Ǥ Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2021;Â? Â?Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x2018; Â&#x160;Â&#x192; Â&#x2039; Â?Â&#x2021;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2022;Â&#x2018;Â&#x2030;Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021;Ǣ Â?Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2C6;Â&#x2021;Â?Â?Â&#x2039;ÇŚ Â?Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201D;Â? Â&#x17D;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2014;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2014;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x192; Ǥ Â?Â&#x2030;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2019;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2021;Ǥ

Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x2021; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2030;Â?Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;ÇŁ Â?Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D; Í&#x2122;Í&#x153; Č&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;Í&#x153;Č&#x152;ÇŁ Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x192; ÇĄ Â&#x192;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018;

Â&#x2018;Â?Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x160;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2030;Â?Â&#x192;ÇŚ Â&#x2013;Â&#x2018;ÇĄ Ǥ Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2021; Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x2018;Ǥ

Â&#x17D;Â&#x2026;Â&#x2014;Â?Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2039; Â&#x160;Â&#x192;Â?Â?Â&#x2018; Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â?Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2039; Â&#x2039;Â?Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x2014;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2018;

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ella nostra associazione, ma anche in altre per la veritĂ , si sente spesso parlare di crescita tecnica e umana, di cultura dello sport per far capire ai giovanissimi, soprattutto, una dimensione diversa dello sport. Scorrendo nelle pagine dei giornali si possono cogliere alcune perle. Prima di Feralpisalò â&#x20AC;&#x201C; Lecce di calcio, i ragazzi del settore giovanile della squadra gardesana hanno esposto uno striscione che denunciava quanto avvenuto in Siria dove 10 bambini erano stati uccisi mentre giocavano a calcio. Lo striscione diceva testualmente: â&#x20AC;&#x153;Feralpisalò e Lega Pro insieme per il diritto al gioco di tutti i bambini. â&#x20AC;&#x201C; A grappoli sui campi di calcio vogliamo solo i gol â&#x20AC;&#x201C;. Dopo la strage in Siria urliamo no alla violenza sui bambiniâ&#x20AC;?.

Sarebbe stato â&#x20AC;&#x153;educativoâ&#x20AC;? che altre societĂ sportive facessero proprio questo tipo di intervento, almeno nei settori giovanili, dove non è poi cosĂŹ scontato che il diritto al gioco sia garantito a tutti i bambini. Nella nostra provincia non ci risultano iniziative analoghe. Dalla Lega Pro allâ&#x20AC;&#x2122;Uefa, dove il presidente Michel Platini ha affermato che â&#x20AC;&#x153;utilizzare la tecnologia in campo nel calcio costerebbe circa 50 milioni in cinque anni.

Meglio utilizzarli per il calcio di baseâ&#x20AC;?. Assolutamente dâ&#x20AC;&#x2122;accordo con â&#x20AC;&#x153;Le Roiâ&#x20AC;?. Torniamo sui campi della provincia, dove è apparso un cartel-

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Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2026;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x2014;Â?Â&#x192;Â?Â&#x192;ÇĄ Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013; lo di questo tipo: â&#x20AC;&#x153;I signori genitori che pensano che la Rigamonti possa precludere ai propri figli la conquista della Champions League sono liberi di trovare una societĂ che gli garantisca lâ&#x20AC;&#x2122;ambizioso traguardoâ&#x20AC;?. Ci piacerebbe vedere lo stesso manifesto sui cancelli delle strutture dove giocano le societĂ del Csi. Lâ&#x20AC;&#x2122;ultima perla viene dalla societĂ Atletico Brescia

Team Out, dove si descrivono atteggiamenti educativo-sportivi di questo tipo: â&#x20AC;&#x153;viene insegnato il rispetto delle regole e degli avversariâ&#x20AC;? e ancora â&#x20AC;&#x153;non si viene convocati solo se ci sono problemi con lo studio, invitando i piĂš bravi (a scuola) a sostenere chi è in difficoltĂ â&#x20AC;?. Quindi anche i meno dotati vengono sempre convocati e tutti hanno la possibilitĂ di giocare: i ragazzi sono sereni, felici di trovarsi agli allenamenti e alle partite. Se questo vi sembra pocoâ&#x20AC;Ś Siamo certi che in giro ci siano altre perle. Ci piacerebbe farle conoscere e renderle â&#x20AC;&#x153;esempio imitabileâ&#x20AC;? per tutti. In tempo di crisi sono un tesoro che non costa nulla.

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Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x2018;Â? Dz Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021;Çł

Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021;ĚťÂ&#x17D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018;ǤÂ&#x2039;Â&#x2013; Â&#x2014;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2021;Â?Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2014;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; ° Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x2014;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2014;Â?Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;ÇŚ Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2018;Â?Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â? Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2013;ÇŚ Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021;Ǥ Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; ° Â?Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2039;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021; Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2030;Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2039;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2021; Â?Â&#x2014;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2C6;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;Â?Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2039;Â&#x2020;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Ǥ Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2DC;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x201D;Â?Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2022;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x201E;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2018; Â&#x17D;Â&#x2014;Â?Â&#x2030;Â&#x160;Â&#x2039; Č&#x2039;Â?Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â?Â&#x2018; Í&#x161;ǤÍ?Í&#x2DC;Í&#x2DC; Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2021;Č&#x152; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â?Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Ă&#x2013;ÇĄ Â&#x2039;Â?Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2039;Â?Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x17D;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x17D; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2018;Â?Â&#x17D;Â&#x2039;Â?Â&#x2021; Â&#x2122;Â&#x2122;Â&#x2122;ǤÂ&#x17D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018;ǤÂ&#x2039;Â&#x2013;Ǥ Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2014;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â?Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x192; Â?Â&#x2018;Â? Â&#x2039;Â?Â&#x2019;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?ÇŚ Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021;Ǥ Â&#x2018;Â? Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x192;Â?Â?Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2014;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2030;Â&#x2039;Â? Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2014; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2030;Â&#x192;Â?Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2019;Â&#x192;Ǥ Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x192; Dz Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018;dzǥ Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;ÇĄ Í&#x17E; ÇŚ Í&#x161;Í?Í&#x2122;Í&#x161;Í&#x2122; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2018; Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x192; Â?Â&#x192;Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021;ĚťÂ&#x17D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018;ǤÂ&#x2039;Â&#x2013;Ǥ

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Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x192;Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2039; Í&#x161;Í&#x203A;Č&#x20AC;Â&#x201E; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2018;Â?Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2014;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x2020;Č&#x20AC; Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2014;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x2039; Í&#x161;Í&#x17E; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Í&#x161;ÍĄ Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2018; Í&#x161;Í?

Â&#x192;Â&#x2030;Â?Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x192; Ǥ Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x201E;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x17D;Â&#x2021; Í&#x161;ÍĄ Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Í&#x161;Í&#x;Í&#x; ÇĄ Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2039;Â&#x2018; Í&#x161; Â&#x2018;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x192;Â?Â&#x2039; Í&#x153; Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192;Â?Â&#x2014;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x192;Â?Â&#x2039;Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x2039; Í&#x2122;Í?

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Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2022;Č&#x20AC; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x192; Í&#x2122;

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Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x201E;Â&#x201D;Â&#x2021; Í&#x2122;ÍĄ

Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2030;Â?Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192;ÇŚ Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2018;Â?Â&#x192; Í&#x203A;Í&#x17E; Â&#x192;Â&#x17D;Ă&#x2013; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Ă&#x2013; Í&#x2122;Í&#x2122;Í Â&#x2018;Â&#x201E;Â&#x192;Â&#x201D;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2021;Â?Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;

Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x17D; Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x192;Â?Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2039; Í?Í&#x2DC;

PerchĂŠ non ho votato Egr. direttore, appartengo a quel 25% di cittadini che non ha votato alle politiche. Ho cosĂŹ espresso il mio rifiuto di dare il voto alle segreterie dei partiti, le quali, poi, avrebbero deciso il candidato vincitore, sottraendo a me questo diritto democratico. Per questo motivo non ho condiviso lâ&#x20AC;&#x2122;invito a votare da parte di varie autoritĂ sia civili che ecclesiastiche, nĂŠ le affermazioni che in queste elezioni la sconfitta dellâ&#x20AC;&#x2122;astensionismo sarebbe stato segnale di maturitĂ o che esercitare il diritto al voto sarebbe stato premiare libertĂ e democrazia: discorsi validi in altri frangenti, non con questa legge elettorale gravemente antidemocratica e mantenuta dai partiti perchĂŠ utile ai loro giochi.

Meditando la lettera pubblicata sul settimanale da Lei diretto â&#x20AC;&#x153;Unâ&#x20AC;&#x2122;occasione perdutaâ&#x20AC;?, ritengo che talune affermazioni delle due autrici siano applicabili anche al Pd. Credo che chi non voti Pd sappia comunque leggere con intelligenza la realtĂ , mentre forse noi cattolici non dovremmo adeguarci allo stile di chi attribuisce patentini di maggiore o minore capacitĂ intellettiva a sinistra o a destra. Alle elezioni regionali ho votato la lista civica Monti, pur ritenendo ben poco significativa la personalitĂ del candidato governatore, non volendo contribuire a dare spazio politico alle alleanze volute dal Pd, perchĂŠ hanno una visione antropologica, sociale e di strategia economica opposta alla mia.

Del resto non voto un partito semplicemente perchĂŠ le previsioni lo danno vincente! Non pare che Bersani, bloccato Renzi e alleatosi con Sel, possa rappresentare lâ&#x20AC;&#x2122;icona di un mo-

ÇŻÂ&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2018;Â?Â&#x2020;Â&#x2021;

Â? Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x192;Â&#x2030;Â&#x2039;Â?Â&#x192; Â&#x2039;Â?Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2022; Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039;Â?Â&#x192;Â?Â&#x192;ÇĄ Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2019;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x192;Â?Â?Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x192;Â?Â?Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;ÇĄ Â&#x2039; Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039;Â?Â&#x2018;Â?Â&#x2039;ÇĄ Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2030;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2039; Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x2014;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2039; Â&#x2021; Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Ǥ Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2019;Â&#x2014;Â&#x201E;Â&#x201E;Â&#x17D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x2030;Â&#x201D;Â&#x192;Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â? Â?Â&#x2039;Â?Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021;Â?Â?Â&#x2021; ° Â?Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2022;ÇŚ Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x192;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x2014;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2014;Â&#x2021; Â&#x2030;Â&#x2021;Â?Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2039;Ǥ Â?Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2039;Â?Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x153;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x2014;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;ÇŁ Dz Â&#x192; Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018;dzǥ Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2030;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2039; Í&#x17E; ÇŚ Í&#x161;Í?Í&#x2122;Í&#x161;Í&#x2122; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;Ǣ Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2018;Â&#x201D;Â&#x2021;ĚťÂ&#x17D;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018;ǤÂ&#x2039;Â&#x2013;

ÇŁ Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2021;Â?Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018;ÇĄ Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2030;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x192;Â?Â?Â&#x2039; Â?Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2014;Â&#x2020; Â&#x2020;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻ Â?Â&#x2019;Â&#x2022;Ǥ Â&#x2018; Â&#x2039;Â?Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x192; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;ÇŻÂ&#x192;Â?Â?Â&#x2018; Â?Â&#x2018;Â? Â?Â&#x2039; Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x201D;Â? Â&#x2019;Â&#x2039;ĂŽ Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x192; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x192;ÇĄ Â?Â&#x192; Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x192; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Ǥ Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x192;Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2039;Ă&#x2013; ° Â&#x2DC;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2018; Â&#x2021; Â&#x2026;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x17D;Â&#x2018;Ǥ

ÇŁ Â&#x192; Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2013;ÇŻÂ&#x192;Â?Â?Â&#x2018; Â&#x17D;ÇŻ Â?Â&#x2019;Â&#x2022; Â?Â&#x2018;Â? Â&#x2021;Â&#x2C6;Â&#x2C6;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2014;Â&#x2021;Â&#x201D;Â? Â&#x17D;ÇŻÂ&#x2039;Â?Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2014;Â&#x2020;Ǥ Â&#x2014;Â&#x192;Â?Â&#x2013;Â&#x2039; Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x2039;Â? Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2019;Â&#x2039;Â?ÇĄ Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2018;Â?Â&#x2018; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x2039;Â? Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x2021;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2018; Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻ Â?Â&#x2019;Â&#x2022;Ǥ

Â? Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x201D;Â?Â&#x192;Â&#x2013;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x17D; Â?Â&#x2018;Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x201D;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2026;Â&#x2021;Â&#x2018; Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2019;Â&#x2014;Ă&#x2013; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2030;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192;Â?Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x2021; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;ÇŻ Â?Â&#x2019;Â&#x2022;ÇĄ Â&#x2018;Â&#x2019;Â&#x2019;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2039;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2021;Â?Â&#x2020;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2018; Â&#x2039;Â? Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x192; Č&#x2039;Â&#x192;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2039; Í&#x203A;ÇĄÍ&#x161;Í&#x; Â&#x2021;Â&#x2014;Â&#x201D;Â&#x2018;Č&#x152;Ǥ ÇŻ Â?Â&#x2019;Â&#x2022; Â&#x160;Â&#x192; Â&#x2039;Â?Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2019;Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2018; Â&#x2026;Â&#x160;Â&#x2021;ÇĄ Â&#x2019;Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x17D;ÇŻÂ&#x192;Â&#x2026;Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x153;Â&#x2039;Â&#x2018;Â?Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x17D; Â&#x2014;Â&#x2020;ÇĄ Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x192;Â&#x2020;Â&#x2039;Â?Â&#x2018; Â&#x2019;Â&#x2018;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x192; Â&#x192;Â&#x2DC;Â&#x2DC;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2021;Â&#x2039; Â&#x2021;Â?Â&#x2013;Â&#x201D;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x153;Â&#x192; Â&#x2C6;Â&#x2039;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x2021;Ǥ Â&#x2021;Â&#x201D; Â&#x2018;Â&#x2013;Â&#x2013;Â&#x2021;Â?Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2021; Â&#x2039;Â&#x17D; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2018; Â&#x2014;Â&#x2020; Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2014;Â&#x2030;Â&#x2030;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x192;Â?Â&#x2018; Â&#x2020;Â&#x2014;Â?Â&#x201C;Â&#x2014;Â&#x2021; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2039;Â&#x2DC;Â&#x2018;Â&#x17D;Â&#x2030;Â&#x2021;Â&#x201D;Â&#x2022;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x17D;Â&#x17D;Â&#x2021; Â&#x2022;Â&#x2021;Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x192;Â&#x2C6; Â&#x2026;Â&#x17D;Â&#x2039; Â&#x2020;Â&#x2039; Â&#x201D;Â&#x2021;Â&#x2022;Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192; Â&#x2021; Â&#x201D;Â&#x2018;Â&#x2DC;Â&#x2039;Â?Â&#x2026;Â&#x2039;Â&#x192;ÇĄ Â&#x2013;Â&#x2021;Â&#x17D; Í&#x2DC;Í&#x203A;Í&#x2DC;ǤÍ&#x161;Í&#x153;Í&#x2DC;ÍĄÍ Í Í&#x153;Ǥ

do trasparente e nuovo di perseguire un fine. La campagna elettorale è stata infarcita di slogan, alcuni ancora e sempre allâ&#x20AC;&#x2122;insegna dellâ&#x20AC;&#x2122;antiberlusconismo; basti poi pensare alle alleanze volute da Bersani con ostinazione e a trattative con altri candidati premier del tipo ...ti garantisco due senatori, se in cambio fai desistenzaâ&#x20AC;Ś Dietro il volto pulito, impegnato e attraente di Ambrosoli, câ&#x20AC;&#x2122;è sempre il Pd che tira le fila col suo presente e il suo passato. Eâ&#x20AC;&#x2122; chiaro che tutti i partiti vivono e godono della memoria corta del popolo e senza alcuno pudore promettono che faranno domani quello che ieri, avendo il potere, non hanno realizzato. Trovo incredibile che, di fronte a risultati elettorali negativi, i dirigenti del PD accusino dâ&#x20AC;&#x2122;immaturitĂ lâ&#x20AC;&#x2122;elettorato, magari autodefinendosi â&#x20AC;&#x153;cattolici adultiâ&#x20AC;? con un complesso adolescenziale mai risolto, anzichĂŠ analizzare la propria incapacitĂ propositiva e il distacco sempre piĂš marcato dalla vita reale della gente. Valuto lâ&#x20AC;&#x2122;azione politica, la coerenza e il rigore morale dei candidati, ma non reputo di poter giudicare non nobili le motivazioni dei singoli cittadini per il voto dato, perchĂŠ queste sono spesso diverse allâ&#x20AC;&#x2122;interno della medesima espressione politica e dovute a delusione, a reazione, a progetti, a intime certezze, a interessi non limpidi, a meditata ricerca di coerenza. Peraltro corrotti e corruttori emergono sia di qua che di lĂ . Credo inoltre che sostenere le scuole cattoliche o le strutture sanitarie religiose non sia genericamente definibile scelta opportunistica, salvo casi precisi; è sufficiente informarsi con i dati concreti per rendersi conto che in Italia, con una scelta affatto progressista nĂŠ democratica, si vuole conservare una situazione iniqua, un

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vero furto da parte dello Stato verso le famiglie che usufruiscono delle scuole paritarie, le quali fanno parte del sistema dâ&#x20AC;&#x2122;istruzione pubblico. Câ&#x20AC;&#x2122;è qui un greve e persistente pregiudizio in cittadini anche cattolici, pur potendo approfondire la situazione reale, se solo lo si volesse. La Costituzione, che i Cattolici devono difendere per intero data la loro onestĂ intellettuale, non può essere citata solo nei commi utili al proprio interesse ideologico, tacendone altri. Penso che i principi non negoziabili siano da sottolinearsi con forza perchĂŠ illuminano a cascata tutto il resto e se si aderisce ad essi in modo approfondito e autentico, allora è naturale impegnarsi a rispettare il 7° comandamento, che è declinabile variamente in modo tragico, oltre che con il gravissimo furto del denaro appartenente al bene comune; quando il 7° comandamento non è rispettato, è perchĂŠ lâ&#x20AC;&#x2122;adesione ai valori fondamentali risulta solo strumentale. Per un Cattolico questi sono saldi e certi, lâ&#x20AC;&#x2122;agire poi deve essere misericordioso. A questo proposito trovo che gli interventi del Magistero per aiutarci ad orientare la coscienza siano stati articolati e numerosi. Un amico impegnato in politica mi disse anni fa â&#x20AC;&#x153;â&#x20AC;Ś ma certo! Lâ&#x20AC;&#x2122;intelligenza politica sta da sempre a sinistra! â&#x20AC;&#x153;. Io, stupefatta di questo complesso di superioritĂ , mi domando se non sia proprio il problema principale del Centrosinistra, un errore reiterato nel tempo che impedisce di interpretare gli umori del popolo, di condividerne le speranze e le attese, facendosi carico dei suoi problemi; invece appare sempre piĂš lontano dalla vita della gente comune a causa di una costante superbia intellettuale elitaria.

Francesca Paganuzzi Caldonazzo

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