La Voce della Valtrompia 2009 01

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La Voce della Valtrompia

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WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT

MENSILE D'INFORMAZIONE

ANNO I - APRILE 2009

Editoriale

Elezioni. Meno di due mesi alle amministrative

La Valtrompia impugna la scheda elettorale Dodici Comuni rinnovano sindaco e consiglio. Tra questi Marcheno, Lumezzane, Gardone V.T., Sarezzo e Concesio. Si vota anche per Provincia e Parlamento europeo

Il servizio a pag. 2

Primavera in Valle

Una Valle tutta da riscoprire L'incanto della natura è intorno a noi, basta alzare lo sguardo sopra le fabbriche e le case

Lumezzane

Villa Carcina

Cinque anni di giunta Corli: il consuntivo e le sfide per il futuro

Via libera alla nuova piazza, un comitato si oppone alla realizzazione

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Una nuova Voce di Adriano Bianchi

 Non vi nascondo che c’è sempre un po’ di emozione quando nasce un giornale. Un giornale nuovo e dedicato alla Valtrompia. Soprattutto un “giornale”, con l’obiettivo esplicito di coniugare la professionalità di chi mette mestiere e passione nel tradurre i fatti in notizie, e chi cerca di farlo innestandosi su una tradizione che ha radici ben piantate, ma con lo sguardo sul futuro. La tradizione per noi è rappresentata da una paternità chiara: il Centro diocesano per le comunicazioni di Brescia a cui fa capo lo storico settimanale diocesano “La Voce del Popolo”, nato nel 1893 per opera del Beato Giuseppe Tovini; nel suo motto, fede, lealtà, coraggio, sta la nostra spinta ideale. Nuovo perché la formula di un’attenzione mirata a un territorio particolare come quello della Valtrompia, reso possibile da quella sinergia tra creatività imprenditoriale e risorse tipiche della Valle del Mella, è nel nostro desiderio da tempo. L’altra enorme novità è che il giornale che avete tra le mani è gratis. Si colloca, quindi, tra la stampa “free press”. È distribuito, gratuitamente nei luoghi della vita: mercati, incroci, istituzioni, parrocchie... Molta di questa stampa è schiava della pubblicità. Spesso diventa arrogante, aggressiva, tendenziosa, tesa a solleticare gli appetiti più bassi delle persone. Noi cercheremo di fare diversamente. Anche “La Voce della Valtrompia” vive di pubblicità, ma non ne è e non vuole esserne schiava. È una sfida. Dare dignità di giornale anche a qualcosa di puramente commerciale. È il futuro, forse, dell’informazione tutta, almeno così dicono gli esperti. È operazione rischiosa perché non sempre qualità e sostenibilità economica vanno d’accordo. Se vi piacerà e ci darete “ un anticipo di fiducia”, ci proveremo.


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La Voce della Valtrompia 1 aprile 2009

Sito: www.lavocedelpopolo.it

Primo piano

Pillole di storia Introdotta in Italia con il dominio napoleonico, la figura del sindaco venne cancellata all’avvento del fascismo e sostituita dal podestà, di nomina governativa; poi, caduto il regime, la gestione dei Comuni venne affidata a un sindaco e ad una giunta comunale nominati dal Prefetto; quindi, dal 1946, il sindaco venne eletto dai cittadini.

Alle urne. Dodici i Comuni valtrumplini chiamati a rinnovare sindaco e consiglio comunale il 6 e 7 giugno

Anche la Valtrompia si prepara al voto per le amministrative di Andrea Alesci

 Il 6 e 7 giugno prossimo gli abitanti di dodici Comuni della Valtrompia saranno chiamati al voto per il rinnovo delle rispettive amministrazioni comunali, così come altri 141 comuni bresciani. Questi i dodici territori interessati e le rispettive liste uscenti: Bovezzo (Centro sinistra civica), Caino (Lista Tutti per Caino), Collio (Alta Valle Trompia Collio), Concesio (Progetto Democratico centro Sinistra), Gardone Val Trompia (Progetto democratico centro sinistra), Lodrino (Bruno Bettinsoli per Lodrino), Lumezzane (Democratici di Sinistra), Marcheno (Vivere a Marcheno Lista Gitti), Marmentino (Insieme per Marmentino), Sarezzo (Popolari e Democratici), Tavernole sul Mella (Coalizione democratica) e Villa Carcina (Città aperta Bodini Villa Carcina). Le modalità di voto si differenziano a seconda del numero di abitanti del comune, prendendo come riferimento il censimento effettuato nel 2001 dal Ministero del’Interno. Nei comuni “minori” (con meno di 15mila abitanti) ogni candidato a sindaco è collegato ad una lista di possibili consiglieri, pertanto il voto è unico sia che l’elet-

tore dia la preferenza alla lista sia che la esprima per il candidato a sindaco. Si vota in un solo turno e il candidato che riceve più voti è eletto: automaticamente sono eletti consiglieri i due terzi di quelli della sua lista; gli altri seggi vengono ripartiti in proporzione ai voti ottenuti dalle altre liste. Per quanto riguarda Lumezzane (unico comune “maggiore”), il sindaco e i

consiglieri sono eletti a suffragio universale e diretto. L’elettore si troverà davanti una scheda unica: nella parte sinistra saranno presenti i candidati a sindaco, a destra le rispettive liste cui questi sono obbligatoriamente collegati. Le facoltà di voto sono le seguenti: votare solo per un candidato; votare per il sindaco e una delle liste collegate; votare solo per la lista (in

questo caso il voto ricade sul candidato a sindaco collegato); votare per un candidato e una lista a lui non collegata. Al voto di lista si può aggiungere la preferenza per un candidato specifico. Viene eletto sindaco chi consegue la maggioranza assoluta dei voti validi; se ciò non accade si ricorre a un turno di ballottaggio che avrà luogo due domeniche dopo la prima chiamata alle urne. Sono ammessi al ballottaggio i due candidati alla carica di sindaco che hanno ottenuto al primo turno il maggior numero di voti (in caso di parità è ammesso al ballottaggio il candidato collegato alla lista o al gruppo di liste che ha conseguito la maggiore cifra elettorale complessiva). Al ballottaggio si vota solo per il sindaco, tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato. Il candidato eletto garantisce alle liste a lui collegate, salvo casi marginali, una sicura maggioranza del 60% dei seggi consiliari, mentre il resto dei seggi va alle minoranze. Ricordiamo ancora che le urne saranno aperte il pomeriggio di sabato 6 giugno e tutta la giornata di domenica 7 giugno. Insieme al rinnovo dei mandati comunali si voterà anche per la Provincia e per le elezioni europee.

Elezioni. Istruzioni per l'uso

Modalità d’elezione e composizione di giunta e consiglio  Prima del 1993 gli elettori sceglievano la composizione del consiglio comunale (o provinciale) ed erano poi i consiglieri eletti che nominavano il sindaco. In sostanza il primo cittadino poteva diventare “ostaggio” dei delicati rapporti politici in seno alla maggioranza. Con la legge elettorale n° 81 del 1993 il sistema di rappresentanza è stato radicalmente cambiato: all’elezione del consiglio comunale è stata affiancata quella diretta del sindaco. Il Decreto legislativo n° 267 del 2000 fissa la durata in

carica del primo cittadino in cinque anni, così come quella del consiglio comunale. Inoltre, chi ha ricoperto per due mandati consecutivi la carica di sindaco, allo scadere del secondo mandato non può immediatamente ricandidarsi. Sono eleggibili a sindaco gli elettori di un qualsiasi comune della Repubblica che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione (perciò può essere eletto primo cittadino di un Comune anche chi non risiede nel Comune stesso). Il

numero dei consiglieri, da eleggere a suffragio universale, varia da 12 (nei Comuni con meno di 3.000 abitanti) a 60 (nei Comuni con più di 1 milione di abitanti). Anche per la Giunta vi sono limiti legati al numero dei consiglieri che, pur regolato da uno statuto interno all’ente locale, non può essere maggiore a un terzo dei membri del consiglio e comunque non superiore a 16. Infine, solo per i Comuni con più di 15mila abitanti, la carica di assessore non è compatibile con quella di consigliere.


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La sede della Comunità montana

Civitas, impegno nel sociale “Civitas Srl” è una società a capitale pubblico della Comunità Montana e dei Comuni della Valtrompia, che sostiene vari tipi di attività: culturali (gestione del sistema museale, archivistico e bibliotecario), dei servizi sociali (tutela minori, equipe disagio, sportelli famiglia) e dei consultori familiari prima gestiti dall’Asl (consulenza socio-psicologica, sostegno alla genitorialità, mediazione familiare, consulenze ginecologiche e ostetriche, assistenza alla gravidanza in ambulatorio e a domicilio, consulenza legale, servizio di ascolto e sostegno alle famiglie con disabili e interventi di prevenzione). La sede principale è presso la Comunità Montana in via Matteotti, 327 a Gardone Val Trompia.

La Comunità Montana di Valtrompia ha sede in via Matteotti, 327 a Gardone V.T. Orari: dal lunedì al venerdì (8.00 - 12.00); lunedì, mercoledì e giovedì (14.00 - 17.00). L'Area Cultura si trova presso il Convento di S. Maria degli Angeli (via S. Francesco a Gardone) www.cm.valletrompia.it

Comunità montana. Nel 2002 Lumezzane era uscita dalla Comunità per rientrare nel 2007

Un rapporto in discussione di Angelo Seneci

 Uno ha votato per l’uscita di Lumezzane dalla Comunità Montana, l’altro ne era presidente e, appena ha potuto, si è prodigato perché la Valgobbia vi rientrasse. Stiamo parlando di Lucio Facchinetti e Silvano Corli, rispettivamente ex sindaco e attuale primo cittadino di Lumezzane. Una vicenda cominciata nel luglio 2002, quando la precedente amministrazione decise di non voler far più parte dell’ente sovra-comunale. "Con l’uscita di Lumezzane dalla Comunità Montana – dice Facchinetti – volevamo porre l’accento sulla disparità fra le risorse date e ricevute dal Comune alla Comunità Montana". Una scelta, quella della vecchia giunta comunale, che inquadrava Lumezzane in maniera disomogenea rispetto agli altri paesi

valtrumplini, ma secondo l’ex sindaco ne garantiva l’autosufficienza: "Con i contributi regionali e comunali rimasti pressoché invariati, siamo comunque riusciti a condurre una tranquilla gestione". L’amministrazione insediatasi nel 2004 si è mossa subito per reintegrare Lumezzane nella Comunità Montana. "Una scelta importante – riferisce il sindaco, Silvano Corli – con la quale il Comune di Lumezzane ha potuto riacquistare credito fra i comuni valtrumplini, senza restare escluso dalle decisioni relative ai progetti sovra-comunali". Alla base del ragionamento di Corli sta il valore dell’appartenenza e di un lavoro condiviso nella gestione dei servizi. "Non è solo una questione di contributi che potevamo ricevere – prosegue il primo cittadino lumezzanese – come poi accaduto coi fondi per il parco Avogadro, il fotovoltaico di piscina e bocciodromo e un intervento al parco della Brignasca. Le

Lucio Facchinetti

Silvano Corli

risorse decisive sono quelle dirette ai servizi, come il Sistema Bibliotecario o la Civitas". Corli puntualizza: "Per il futuro, ferma restando l’attuale zonizzazione e l’esistenza della Comunità Montana (confermata dalla Regione Lombardia), il problema principale riguarda le risorse nazionali per le spese correnti, che scenderanno dal milione e duecentomila euro dello scorso anno ai risicati 400mila attuali, per attestarsi nel 2010 intorno ai 200mila euro". A queste si aggiungeranno varie spese per la presenza valgobbina in Comunità montana: quota associativa (14.693 euro), difensore civico (9.119 euro), sistema museale, archivistico e bibliotecario (42.571 euro), proget-

to di produzione basi cartografiche (7.200 euro), gestione associata della protezione civile (15.554 euro) Frisl, “Fondo Ricostruzione Infrastrutture Sociali Lombardia” (5.523 euro), sostegno al commercio delle aree montane (4.510 euro). E se si alleggerirà la quota per l’avvio del Polo Catastale della Valtrompia (dai 23.962 euro del 2008 ai circa 9mila euro del 2009), sarà cospicua quella di solidarietà per sistemi delegati (100.640 euro). Così, in tempi di crisi economica, l’ottimizzazione delle risorse diventa un fattore imprescindibile per la gestione delle molteplici necessità di un comune vasto come Lumezzane, dal novembre 2007 di nuovo parte integrante della Comunità Montana.

Luciano Delpani

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La Voce della Valtrompia 1 aprile 2009

E-mail: valtrompia@vocemedia.it

La parola ai lettori

Laureati di Nave La redazione si complimenta con i neodottori Giovanni Milesi (26 anni) e Alice Zanetti (25 anni) di Nave. Mercoledì 25 marzo i due giovani navensi hanno coronato la propria carriera scolastica raggiungendo, rispettivamente, la laurea in Ingegneria meccanica e in Giurisprudenza.

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VALTROMPIA DA BOCCIARE

Una piazza mal... ridotta

Sei anni or sono si completavano i lavori per la piazza di Sarezzo e i primi tratti delle attigue via IV Novembre e via Roma, decidendo di posare un rivestimento di cubetti in porfido. Oggi quel rivestimento si presenta in queste condizioni disastrate, continuamente rattoppato nel tentativo di porre rimedio agli errori iniziali (spessore insufficiente, fughe troppo ampie, sigillatura con malta anziché con sabbia/cemento). Risultato: con il continuo passaggio di macchine e il lavorio delle intemperie quelle intercapedini si sono dilatate e hanno fatto saltare via i sampietrini.

LETTERE

Autostrada Valtrompia Ho letto di recente che è stato approntato il progetto per la costruzione del primo lotto dell’autostrada in Valtrompia. Sin da quando ero bambino ne ho sentito parlare. Ora ho 57 anni, perciò la cosa si trascina ormai da quasi mezzo secolo. Una serie di ritardi che, come cianfrusaglie in una buia cantina, si sono accumulati sulla lingua d’asfalto che attraversa la nostra valle. E il risultato è quel nastro di catrame, giustamente costruito a suo tempo per supportare le attività, ma oggi sovraccaricato da una portata d’auto simile a quella delle grandi metropoli. Ecco il risultato di chi con demagogia ha sempre rimandato, posticipato, ritardato con la testa bassa senza immaginare il futuro a venire. Un futuro che ha visto crescere i paesi, crescere il numero delle persone, crescere i mezzi di trasporto, crescere le esigenze di spostarsi, e che ora cerca di medicare come può la profonda ferita di una strada fra le più trafficate d’Europa, di una strada che ha spaccato in due tutti i paesi che attraversa. Io voglio credere che questo passante (peraltro per buona parte in galleria) finalmente si faccia, perché voglio credere che finalmente esista qualcuno che si sia accorto di quanto i rondò, piazzati qua e là, non risolvano la situazione (in taluni casi si rivelano addirittura controproducenti). Perché voglio credere che la Valtrompia possa avere la sua autostrada. Voglio credere, certo. Ma da buon valtrumplino, come il fabbro sente fra le sue mani il pezzo da lavorare, voglio tastare e mettere il piede sull’asfalto. Allora crederò. Luigi Castelli

Il sottopassaggio: specchio di brutture Passeggiavo l’altro giorno per le vie di Sarezzo e mi sono trovato a percorrere il sottopassaggio. Perché imbrattarlo di scritte incomprensibili? Perché gli adolescenti devono ridurre a spazzatura muri appena ridipinti? Mi rivolgo a loro, dunque: so che volete apporre il vostro marchio d’esistenza, dire “io ci sono”, dichiarare il vostro amore, ma perché non scrivete una poesia, perché

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VALTROMPIA DA PROMUOVERE

La bianca quiete nell’alto dei cieli Benedetta da un inverno munifico di neve, lassù a 1600 metri, sotto il Monte Maniva che guarda l’intera Valtrompia, riposa silenziosa una chiesetta. Eretta tra il 2001 e il 2003 e dedicata alla Madonna delle Tre Valli, in onore dei caduti della montagna e della patria, sembra una costruzione fuori dal tempo. Un luogo di pace che lo scatto del fotografo Andrea Medaglia ha colto mentre il sole di fine giornata ne accarezza i morbidi e rassicuranti profili di pietra e legno.

non ne parlate a scuola, perché non pubblicate un giornalino. Volete gridare che ci siete, che siete in questo tempo insieme a tanti altri uomini e che avete qualcosa da dire al mondo, ma allo stesso tempo avete paura di stenderlo in parole d’inchiostro su un foglio che tutti possono vedere. Lì sotto ci siete, ma nessuno vi vede. Anzi, se per caso qualcuno coglie il vostro nome probabilmente vi disprezza, perché avete imbrattato una cosa che è anche sua, anche vostra. E lo stesso accade per i muri delle case, insozzati di simboli incomprensibili. Sentite di avere dentro di voi il genio del pittore? Ditelo a un liceo artistico, bussate all’Informagiovani, parlatene ai professori. Gli adulti che vi educano sono qui per ascoltare. Canalizzate la vostra forza eversiva verso il bello, non verso il brutto. Piero Grossi

dalla pulizia e dal rispetto che la gente del posto nutre per le cose pubbliche. Ho assistito di persona a un ragazzo che spegneva la cicca di sigaretta sotto la scarpa e poi la gettava nel cestino. Ci lamentiamo tanto di quello che dall’alto non ci viene dato, ma la civiltà si costruisce dal basso. Anzi, da dentro: dentro la testa di ciascun cittadino. Letizia Caravaggi

Siamo come gli zombi di Romero? Continuiamo a erigere centri commerciali, uno dopo l’altro. È pur vero che siamo nell’epoca dei consumi, ma diventeremo morti viventi come profetizzato da Zombi, film del 1978 di George A. Romero? O lo siamo già e non ce ne rendiamo conto? Comprare per affermare di essere vivi? Jacopo Salvetti

Tappeti di sigarette

Il tirannico signor Sky

Mi chiedo che cosa costi ai fumatori spegnere le sigarette negli appositi cestini. Viaggio abbastanza per via della mia professione, in particolar modo nell’Europa del nord. Sono rimasta sconvolta

Sono abbonato alla tv satellitare da quando c’era TelePiù, da diversi anni diventato Sky Italia. Avevo deciso di abbonarmi, perché sul satellite c’era la possibilità di scegliere, senza demanda-

re tutto alla televisione pubblica, spesso protagonista di ignobili investimenti. Ma ora sto pensando di disdire tutto, perché va bene la legge del mercato libero secondo la quale io accetto prezzi alti, perché ho la facoltà di acquistare il prodotto. Ma quella messa in atto dal signor Sky è una truffa legittimata: un aumento che nel giro di due anni è stato del 27%. Meglio spegnere la televisione! Gregorio Putelli

Pippo Inzaghi, il bello del calcio Dopo aver festeggiato di recente le 300 marcature fra i professionisti Pippo Inzaghi ha dichiarato: “Mi sento un bambino”. È proprio questo che dovrebbe essere il calcio: la gioia pura di un bimbo. Al di là dei soldi, dei premi, degli sponsor, delle competizioni, il calcio è una palla che entra in rete e fa scatenare la contentezza di chi calciando quella sfera di cuoio ha segnato un gol. Per fortuna siamo italiani e possiamo gridare: “Pippo Inzaghi ce l’abbiamo noi”. Stefania Faustini

Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Valtrompia”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a valtrompia@vocemedia.it.


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E-mail: valtrompia@vocemedia.it

Lumezzane

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Un nuovo parco

Domenica 22 marzo il parco di via Moretto a S. Sebastiano è stato intitolato alla memoria di “Don Carlo Gnocchi – Cappellano degli Alpini”. L’inaugurazione è avvenuta alle ore 11.30, a seguito della S. Messa concelebrata da mons. Angelo Bazzari, presidente della “Fondazione Don Gnocchi”.

Parla il Sindaco. Bilancio di fine mandato per il primo cittadino della città valgobbina

Silvano Corli: «Il nostro stile? Pochi proclami e molto lavoro» di Angelo Seneci

 “Quasi a conclusione di que­sto quinquennio ammini­strativo è d’obbligo guar­darsi indietro e ripercorrere, almeno nelle grandi linee, il cammino fatto, cercando di scorgervi un senso, un filo conduttore, nella spe­ranza che i cittadini abbiano com­preso lo spirito e l’impegno di que­sta Amministrazione, al di là dei risultati che sono sempre inferiori a ciò che un amministratore coscien­ zioso auspica per la sua comunità”. Il primo cittadino di Lumezzane, Silvano Corli, che al momento in cui scriviamo non ha sciolto ancora la riserva per una sua prossima ricanditatura, traccia il bilancio della sua amministrazione. Diversi gli argomenti messi in evidenza, a cominciare dalla volontà di distinguersi da chi l’ha preceduto. “In questi cinque anni, abbiamo volu­to, fin dal principio, dare un forte segnale di stile politico-amministra­tivo. Uno stile che si radica nell’idea che la politica è prima di tutto ser­vizio ad una comunità. Un servizio che si declina a cominciare dai più deboli, dagli ultimi, dai meno tutela­ti, ponendo la massima attenzione ai servizi speci­ficamente a loro indirizzati, all’ac­cessibilità di questi servizi, alla loro qualità. La nostra idea di politica è lontanis­sima da certo avventurismo, da certa creatività, tesi solo a masche­rare la mancanza di veri fondamen­ti al proprio agire”. Non è stata, l’amministra­zione dei proclami o degli annunci a effetto: questi cinque anni sono stati d’impegno “continuo e silenzioso, cercando soluzioni non traumatiche a enormi problemi lasciatici in eredità. Sono state fatte una quantità di cose che forse sono sfuggite ad un occhio poco attento”. Per capire cosa è stato fatto, il primo cittadino ama ricordare in primo luogo le condizioni in cui ha operato, con una situazione debitoria pesantissima delle aziende del

Uno scorcio di Lumezzane

Comune, “risultato di una gestione incompetente e, appunto, avventu­ ristica”; poi ci sono stati i vincoli, davvero incompren­sibili, in alcuni casi, posti al bilancio, a tal punto da impedire di spende­re risorse già acquisite; il calo drasti­co dei trasferimento dallo Stato, che hanno costretto a ridimensio­nare alcuni capitoli di spesa. Di fronte a tutto questo, la qualità e il numero dei servizi più essenziali e più qualificanti per una comunità, non sono mai comunque venuti meno. Qual è stato allora lo spirito che ha guidato l’attività del quinquennio? “Abbiamo messo al centro del nostro operare l’attenzione alla qualità della vita, al miglioramento costante del suo livello. La qualità della vita si migliora solo intervenendo gradualmente su molti fronti, cercando di creare una cultura, delle abitudini, promuoven­do continuamente occasioni per­ché ci sia incontro, scambio, solida­rietà e condivisione. Ecco perché abbiamo privilegiato gli interventi sistematici sul territo­rio per risolvere i problemi, dai più piccoli”. Lumezzane è una struttura complessa e richiede un’azione adatta a questa complessità, un disegno chiaro di ciò che è necessario fare e poi un’azione che

Il sindaco Silvano Corli

non può limitarsi a spunti. “Non va dimenticato poi che la comunità lumezzanese, negli ultimi dieci anni è radicalmente mutata sotto più di un aspetto determinante, aggiun­gendo nuovi aspetti e nuove neces­sità alle dinamiche già molto artico­late che la caratterizzano da sem­pre. La domanda vera, alla quale abbia­mo tentato di cominciare a rispon­dere, riguarda il futuro della nostra cittadina”. Un futuro che non sarà in continuità con il passato. I segni in questo senso sono molti: la comunità, frenetica, compatta, con davanti comunque ancora prospettive di sviluppo, magari disordinato, ma promettente, sembra essere venuta meno. “Oggi la comunità è diventata multietni­ca, la frenesia si è spostata nel vastissimo bacino che gli imprendi­tori di Lumezzane hanno creato in tutta la provincia ma anche oltre. La politica, con le sue esasperazioni e i suoi radicalismi estranei alla nostra mentalità, non aiuta, e crea divisioni là dove sarebbe necessaria concor­dia e unità d’intenti”. Per questo, a giudizio del primo cittadino, serve riprogettare un futuro che salvaguardi il meglio di quanto ha saputo esprimere. “Riprogettare,

senza dimenticare il pre­sente, mai come ora difficile per una pubblica amministrazione loca­le, investita di compiti sempre più gravosi, senza la possibilità di risor­se adeguate”. L’eredità che viene lasciata da Corli, e che lui stesso potrebbe essere chiamato a riprendere, interessa più punti: il nuovo Piano di governo del territorio, un nuovo legame con la Valle Trompia, una attenzione nuova alla qualità della vita. Ma ciò che preoccupa ancora di più è la crisi a livello mondiale, che sta colpendo famiglie, imprese, categorie, congelando l’ini­ziativa e comprimendo le possibili­tà per molti di migliorare la propria condizione. “Un Sindaco, un’amministrazione comunale, possono fare ben poco per rimediare a questo stato di cose. Possono solo ricordare la tenacia e la fiducia nelle proprie capacità, che hanno sostenuto Lumezzane nei secoli, per sostene­re tutti in questa prova davvero dura. Possono ricordare la solida­rietà che tanto ha fatto per cemen­tare l’unione della nostra comunità e la capacità di destreggiarsi anche nelle situazioni più difficili. Sono momenti in cui gli amministratori sono chiamati a 'un di più' che fa la differenza”.


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Alta Valtrompia Collio. Bilancio positivo per la stagione sciistica. Le abbondanti nevicate hanno attirato molti appassionati

Maniva e Pezzeda. L'annata del rilancio e della semina Con un incremento del 50% in più di accessi rispetto allo scorso anno l'inverno 2008-2009 è da ricordare. Parlano gli operatori del settore di Edmondo Bertussi

 La stagione sciistica in Alta Valle è stata sicuramente buona per le due stazioni sull’Alpe Pezzeda e Maniva. Si stima un incremento degli accessi sul 50%. Anno eccezionale certo, con apertura anticipata all’Immacolata: gli operatori hanno sfruttato in pieno le vacanze natalizie e di fine anno. Non succedeva da decenni. Ma è il complesso che dà segnali positivi: “Si sente in giro aria diversa, più distesa e fiduciosa”, sintetizza Silvio Zanini che col suo supermercato a S. Colombano lì sulla strada, ha il polso dei “consumi”, cresciuti attorno al 30%. E poteva anche andare meglio senza le bizze del tempo in febbraio. Imerio Lucchini, presidente della Maniva-Ski srl, completamente pri-

Impianto di risalita sul monte Maniva

vata e controllata dalla sua famiglia, se lo sente meritato: “La società ha fatto anche quest’anno gli investimenti previsti nel suo piano industriale: riqualificazione parcheggi con uno nuovo a ridosso degli impianti sul versante di Bagolino (comune che devo ringraziare per la forte concreta collaborazione),

garantendo anche accesso sicuro sulla strada agli appassionati della Valsabbia e Basso Garda; nuovo impianto di innevamento artificiale razionalizzando gli impianti esistenti; rinnovo dello “Chalet Maniva” con moderno sistema di ristorazione, pronto, veloce ed accessibile, altamente gradito agli sportivi. L’anno

prossimo si realizzerà la seggiovia quadriposto in sostituzione dei due “paralleli”; si prospetta il collegamento verso il Dasdana. Abbiamo già investito circa 4 milioni: abbiamo posto le basi per il recupero di clientela (fra i testimonial Francesco Moser e Chicco Ghidoni, e si sono visti pure i primi stranieri) ed accreditare una nuova immagine positiva”. Fausto Tonassi, vice presidente della Siv Spa, a maggioranza pubblica, proprietaria della Pezzeda, ricordato il completamento dell'impianto d'innevamento, sottolinea comodità e garanzia di accesso alla stazione in qualsiasi evenienza e le nuove attrattive: parco snow-board; pista verso Collio per bob e slitte; bike- park per Mtb (ospiterà quest’estate una prova del campionato italiano). Con il recupero dei clienti, sottolinea il ritorno delle gare ufficiali Fisi (sei di allievi, ragazzi, juniores) sul mitico Canalone, di quelle sociali (Provincia ecc.), dei corsi di sci per i giovanissimi (tra i quali Comune di Brescia, Uoei). Segnale di una crescita d'immagine, sottolineato anche da Pierfranco Tanghetti, presidente della scuola di sci “Tre Valli” che opera con 24 maestri nelle due stazioni: “Ci sono stati corsi anche di scuole valsabbine; le soddisfazioni non sono mancate".

La parola al sindaco di Collio Mirella Zanini Mirella Zanini è sindaco di Collio dal giugno 2004: tutti la danno ricandidata per un nuovo mandato. È anche operatrice turistica e ristoratrice per lunga tradizione di famiglia. Il suo giudizio sulla stagione quindi è completo, a 360°. “In un periodo di difficoltà generale possiamo stimare un incremento attorno al 30% rispetto all’anno scorso per quanto ruota attorno alla stagione invernale. La neve anticipata si è rivelata davvero oro bianco”. In generale, l’intero periodo natali-

zio e quello subito successivo è stato positivo. Certo, eravamo pronti: sia l’amministrazione pubblica che i privati ne avevano creato le premesse. Sottolinea: “Da una parte il Comune ha sottoscritto per intero la quota (225mila euro) spettante dell’aumento di capitale della Siv per fornire alla società i mezzi necessari a programmare stagione e futuro sviluppo. Dall’altra parte la famiglia Lucchini, che controlla la Maniva Ski srl, ha rispettato il programma che ci aveva illustrato, compreso il collegamen-

to verso Bagolino, Comune col quale operiamo in sinergia. I privati hanno contribuito anche alla transitabilità della strada da Collio: il problema dell’enorme frana a Pian della Pietra Alta è stato risolto in 24 ore con la partecipazione dei due operatori del Passo, Lucchini ed Ettore Rambaldini”. Conclude: ”È stata una stagione importantissima: per il recupero avvenuto di vecchia clientela e per il rilancio. Credo si sia ben seminato per il futuro”. e.b.

Il sindaco di Collio Mirella Zanini


La Voce della Valtrompia 1 aprile 2009

E-mail: valtrompia@vocemedia.it

Irma. Cresce la popolazione del più piccolo comune della provincia

Con i servizi migliora la vita e vola la cicogna di Edmondo Bertussi

 Irma “la dolce”, grappolo di case a solivo, è il più piccolo comune della provincia, ma è la prova che autonomia locale ed attaccamento alle radici attraversano crisi e storia. Oggi conta 162 abitanti: dal 2002 la cicogna ha volato 16 volte. Da anni l’aveva abbandonato: negli Anni 80 era sceso a 130 abitanti. A cavallo del 2000 aveva perso l’unico negozioemporio, poi l’ultimo bar. Le scuole erano chiuse da tempo. La parrocchia da vent’anni è affidata a un sacerdote non residente. L'allora sindaco Mauro Bertelli coi suoi amministratori, tra i quali l’attuale primo cittadino Mara Corsini, capì che bisognava trovare il modo di recuperare i servizi persi. Hanno avuto coraggio e ragione, sostenuti da Provincia e Comunità montana. Nel 2002, vicino al Municipio, già rinnovato, hanno avviato il centro civico: la realizzazione e messa in funzione in un corpo unico dei locali per sala-auditorium, bar, negozio alimentari e farmacia, recuperando anche spazi in disuso. Una scommessa da 300mila euro vinta: ora è funzionante, inaugurato a novembre del 2005 assieme ad un'altra opera storica, la metanizzazione fatta dalla Siner-

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Una comunità viva Mara Corsini, sindaco, nella vita impiegata di banca, così commenta: “È una esperienza completamente diversa: qui le parentele sono antiche, intrecciate, si guarda al sindaco per ogni problema. Il recupero di servizi sta producendo i suoi effetti positivi. Abbiamo adottato il Piano di governo del territorio recependo una dozzina di richieste dei cittadini, indice di fiducia nel futuro. L’apertura del punto di prestito bibliotecario con spazio-bimbi sta dando grande soddisfazione. Irma da decenni è senza oratorio: la biblioteca è diventata il punto di ritrovo dei ragazzi. Il centro civico nel suo complesso sta dispiegando tutte le sue potenzialità.” Don Saverio Porcelli, parroco di Marmentino lo è anche di Irma dal 2007. Parla di una comunità ancora credente e legata alle sue tradizioni secolari come la festa di S.Croce ed i “tridui”: al centro della chiesa c’è il baldacchino con la cassa da morto e attorno i drappi neri appesi portano figure di scheletri col cappello delle autorità, dal carabiniere al Papa, che la morte fa tutti uguali. e.b.

Un panorama di Irma

gia Spa (Asm): mano decisiva dava la Comunità montana all’unanimità, fornendo i 75mila euro richiesti al Comune come compartecipazione alla realizzazione. Il primo allacciamento dato a Maria Angela Ferlinghetti, ultranovantenne, era gesto che univa più generazioni nel rilancio del paese. Ultimamente l’opera conclusiva: il recupero dei locali sotto il municipio, adibiti ad ambulatorio, farmacia, biblioteca. Ad ottobre è stato inaugurato il punto di

prestito bibliotecario, e da febbraio funziona un giorno alla settimana il dispensario farmaceutico, importantissimo in un paese che conta quasi il 20% di over 70. Senza dimenticare parco giochi ed opere di arredo urbano importanti, nonché la “provincializzazione” della strada, preziosa alternativa dalla Valtrompia, verso Marmentino e Valsabbia. Col nuovo piano di governo del territorio (Pgt), si sta studiando come eliminarne la strozzatura nel nucleo antico.

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Progetto pilota Il progetto di nuovo municipio e nuova piazza a Villa Carcina, nell'area ex Lmi a fianco della rotonda di Pregno, è affidato, unico in provincia di Brescia, a una Società di trasformazione urbana (Stu) a capitale misto pubblico e privato. La maggioranza è nella mani del Comune di Villa Carcina.

Villa Carcina. Approvato il progetto definitivo portato avanti da una Stu (Società di trasformazione urbana)

Si farà la piazza della discordia L'area ex Lmi è destinata a diventare il nuovo centro del paese. Vi si oppone un Comitato di cittadini denominato "Piazza pulita" Fabio Larovere

 Un progetto contestato, ma che si farà. La nuova piazza e il nuovo municipio di Villa Carcina sorgeranno nell’area detta ex Lmi, a fianco della rotonda di Pregno sulla provinciale, secondo quanto deciso dalla maggioranza di centro sinistra. Il progetto – unico in provincia di Brescia – è stato affidato ad una Stu, Società di trasformazione urbana a maggioranza pubblica che realizzerà anche altre opere. Al progetto si oppone un Comitato denominato “Piazza Pulita”, che raccoglie non solo esponenti dell’opposizione presenti in consiglio comunale, ma anche semplici cittadini, contrari a un intervento che giudicano eccessivamente invasivo dal punto di vista ambientale e troppo dispendioso per l’ente locale. In particolare, il Comitato contesta gli oltre 400mila euro recentemente stanziati dal Comune per la bonifica dell’area, e in precedenza non previsti. Dal canto suo la maggioranza difende la scelta come unica opzione possibile per dare al paese un nuovo centro e una sede comunale più funzionale. Il progetto peraltro è stato modificato rispetto ad un primo preliminare in cui erano previste alcune palazzine organizzate in una serie di piazzette in batterie. Il progetto definitivo depositato le scorse settimane rispecchia il preliminare approvato l’ottobre scorso con una piazza centrale e gli edifici a corte, tra i quali spicca per importanza il nuovo municipio. Dal punto di vista urbanistico vi è la presenza di una piazza centrale compatta in un’unica estensione

Scorcio della vecchia piazza con il Municipio

dimensionale di circa 3000 mq, che diventa di 5000 mq con le aree pedonali che lambiscono gli edifici, a cui si aggiungono le parti private asservite ad uso pubblico, quali gallerie commerciali, porticati e passaggi. Viene superato l’impianto del progetto preliminare precedente, organizzato nelle cinque palazzine, per lasciare spazio ad una soluzione più lineare dove gli edifici fanno da corona alla piazza sulla quale, tramite i portici, si affacceranno gli immobili commerciali e direzionali. Questa nuova soluzione con fronte continuo ha portato alla riduzione delle altezze degli edifici adibiti alla residenza, così passate dai 6/7 piani del precedente progetto agli attuali 4/5 comprensivi del piano terra. Vengono confermati sia la posizione che il progetto del Municipio, giudicati dalla maggioranza consigliare più funzionali, nonché più adeguati alle esigenze dell’articolazione degli spazi interni, con il mantenimento di una sala polifunzionale adatta a più scopi. Confermata anche la

collocazione dell’edilizia convenzionata e direzionale posta in lato nord dell’intervento. Le superfici del municipio, compresa la farmacia, assommano a circa 2800 mq, come prevede la convenzione. All’accesso vi è un’ampia tettoia rispondente ai criteri fissati dal piano particolareggiato. L’edificio con destinazione direzionale misura complessivamente 1000 mq, mentre le superfici adibite ai negozi sono di 3500 mq. Entrambi sono posti al piano terra per rispondere ai dettami delle prescrizioni del progetto di bonifica. “Un elemento migliorativo rispetto al passato – spiega il sindaco Evaristo Bodini - è dato dalla quantità delle superfici dei parcheggi. Infatti, in questo nuovo progetto sono stati aggiunti circa 2800mq di parcheggio pubblico interrato, che sommati ai 3350mq in superficie hanno contribuito ad incrementare gli standard previsti dalla normativa”. Sempre nell’interrato verranno realizzati i parcheggi privati per un totale di 4760 mq circa, superiori a quan-

to previsto nel precedente progetto. Viene confermato anche il sistema del verde pubblico di mitigazione che circonda tutta l’area oggetto di trasformazione urbana, posto sui lati nord ed est per schermare la piazza e gli edifici dall’inquinamento acustico generato dalla strada provinciale 345. Viene infatti confermata la filosofia di fondo della progettazione sostenibile che è stata ripresa, seppur con le opportune modifiche, anche nella nuova impostazione urbanistica. Nella relazione descrittiva vengono così confermate le verifiche ambientali, gli accorgimenti per l’abbattimento dell’inquinamento acustico e per la sicurezza, il confort termico sia degli spazi esterni che interni, il controllo dei flussi d’aria, il confort visivo e percettivo, l’abbattimento dei consumi energetici attraverso isolamenti termici e sistemi solari passivi, nonché il ricorso a fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica e il riutilizzo dell’acqua piovana.


La Voce della Valtrompia 1 aprile 2009

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Sarezzo. Un aiuto ai ragazzi di medie e superiori presso l'istituto "G. La Pira"

Una casa per lo studente Lo psicologo Claudio Tanghetti: «Offriamo un punto di riferimento ai più giovani, per una crescita equilibrata». Attenzione anche alla prevenzione del disagio di Andrea Alesci

Non solo studio  La Casa dello studente nasce da un’idea di un giovane psicologo e formatore valtrumplino, Claudio Tanghetti, e si è ufficialmente concretizzata nel maggio 2008 con l’apertura della sede presso l’istituto ”G. La Pira” di Sarezzo. A illustrare il progetto è proprio Claudio Tanghetti: "L’Associazione culturale Casa dello studente nasce come ausilio formativo educativo per i ragazzi in età scolastica, ponendosi come obiettivo principale quello di arginare il fenomeno della dispersione scolastica, soprattutto negli istituti secondari inferiori e superiori (legge 285/97, “Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza”). Troppo spesso – continua lo psicologo – i ragazzi affrontano il delicato momento dello sviluppo con pochi punti di riferimento esterni e famiglie che dispongono di poco tempo o non sempre sono adeguatamente preparate ad assisterli". La Casa dello studente è rivolta per lo più a giovani delle medie inferiori e delle superiori che vogliono colmare le proprie lacune (singole materie o debiti formativi). Coordinati da un responsabile, una quindicina fra universitari e studenti al quarto anno

La scuola media di Sarezzo, sede della Casa dello studente

dell’Istituto “Primo Levi” affiancano in piccoli gruppi di lavoro i ragazzi, cercando di far maturare loro un metodo di studio utile a gestirsi poi in maniera autonoma. Un impegno crescente, giacché da gennaio 2009 i ragazzi sono passati da venti a sessanta: trentacinque frequentano le medie, mentre i restanti sono già alle superiori. Mensilmente, tutto il personale, sotto la supervisione di uno psicologo, si riunisce per monitorare il corretto andamento dell’attività e l’efficacia dell’intervento educativo, rivolto al giovane prima che allo studente. Inoltre, la Casa interviene anche nelle situazioni di disabilità (problemi di dislessia, ritardo mentale, disturbi del comportamento), lad-

dove sia verificata, previa diagnosi e studio del piano educativo, una concreta possibilità d’inserimento. Per il futuro sono allo studio convenzioni con altri enti, tra cui il Comune di Bovegno, gli oratori di Gardone V.T. e Inzino. La Casa dello studente resta aperta tutto l’anno scolastico, dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 18.00. Si prevedono lezioni di recupero, preparazione esame licenza media, maturità e recupero debiti anche durante le vacanze natalizie, pasquali ed estive. Per informazioni: Associazione Casa dello studente - Via Alessandro Volta, 180 - 25063 Gardone Val Trompia. Telefono: 030 8910323: Mail: casadellostudente@gmail.com.

Oltre alla normale attività di sostegno allo studio, l’associazione cerca da sempre di aiutare i ragazzi a crescere in modo sano, organizzando in prima persona (e in collaborazione con realtà già presenti sul territorio) momenti di aggregazione sociale esterni. Su richiesta dei ragazzi ci si può trovare per un momento di svago serale, da condividere con chi li ha aiutati a studiare durante la giornata. "In questo modo – spiega Claudio Tanghetti – la formazione non si esaurisce mai e cementifica le relazioni fra i ragazzi". I momenti di condivisione possono andare dalla serata trascorsa mangiando una pizza in compagnia, alla partita a bowling, alla visione di un film al cinema. Inoltre, sono già state organizzate serate d’impegno sociale con incontri mirati tenuti da esperti formatori, sensibilizzando i ragazzi su pericoli quali il consumo di droghe o l’abuso di alcolici. Iniziative che l’associazione porta avanti dalla sua nascita, grazie ad una stretta collaborazione con il Rugby Lumezzane e al tempo dedicato dalla signora Agnese Cigala, socia sia della Casa che della società rugbystica rossoblù. Sono inoltre in fase di studio futuri progetti di condivisione con i Cag (Centri di aggregazione giovanile) degli oratori di Gardone Val Trompia e Inzino.

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Ascoltare Bassa Valle

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Breve biografia di Giovanni Battista Montini Giovanni Battista Enrico Antonio Maria Montini nasce a Concesio il 26 settembre 1897, nella casa nobiliare di via Rodolfo. Viene battezzato il 30 settembre nella Pieve dedicata a S. Antonino Martire. Ordinato sacerdote il 29 maggio 1920, diventa arcivescovo di Milano l’1 novembre 1954 e viene eletto 262° vescovo di Roma e Papa della Chiesa cattolica il 21 giugno 1963. Muore il 6 agosto 1978 a Castel Gandolfo. Poco dopo la sua morte è costituito l’Istituto Paolo VI, centro internazionale di studi e di documentazione che nell’anno in corso si trasferirà dalla sede di Brescia al nuovo sito di Concesio. Per informazioni www.istitutopaolovi.it

Concesio. Già in fase avanzata la preparazione della decima edizione della Settimana montiniana

Concesio e la memoria del suo figlio più illustre: Paolo VI L'edizione 2009 conferirà il "Premio bontà Paolo VI" al vescovo Giorgio Biguzzi della Sierra Leone. Presenti a Concesio nel mese di settembre gli attori e il regista della fiction "Paolo VI" trasmessa da Raiuno. Mons. Dino Osio traccia il bilancio dell'iniziativa dello scorso anno per il 30° anniversario della morte del Papa bresciano

di Andrea Alesci

 Con mons. Dino Osio e Claudio Fiorini, rispettivamente arciprete e diacono della parrocchia di S. Antonino Martire, tracciamo il bilancio delle grandi iniziative messe in campo l’anno passato dalla comunità della Pieve di cui era originario Papa Paolo VI. Un anno 2008 in cui ricorreva il trentesimo dalla morte del Papa valtrumplino, ricordato il 4 luglio con una S. Messa nella parrocchiale della Pieve, alla presenza di tutti i vescovi lombardi, dei vescovi emeriti di Brescia e delle autorità militari e civili. A questa celebrazione ha poi fatto seguito quella del 17 agosto, presieduta da mons. Luciano Monari e trasmessa dalla Rai. Dal 6 al 13 luglio l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Diego Peli, e le cinque parrocchie di Concesio hanno fatto un pellegrinaggio in Siria, sulle orme di S. Paolo; occasione buona anche per incontrare il Nunzio Pontificio mons. Giambattista Morandini, i Vescovi Siro-cattolico e Armeno cattolico e l’Archimandrita della chiesa Melchita-cattolica. In autunno un’altra delegazione concesiana di parrocchia e Comune si è recata a Gitega, in Burundi, dove operava il Nunzio apostolico Paul Richard Gallagher. "Obiettivo del viaggio era presenziare all’inaugurazione di una scuola dedicata a Paolo VI – racconta il parroco della Pieve, mons. Dino Osio - ma durante la settimana passata nel cuore dell’Africa abbiamo anche visitato la comunità burundese, giungendo sino a Kiremba, cittadina molto legata a Brescia per via di un progetto di solidarietà nato proprio con l’elezione a pontefice di Giovanni Battista Montini". Una figura, quella di Paolo VI, che la sua comunità natale onora annualmente con uno speciale appuntamento. Infatti, è ormai consuetudine che le cinque Parrocchie e l’amministrazione comunale di Concesio ricor-

La facciata della chiesa di S. Antonino

dino ogni anno il defunto Papa con la “Settimana montiniana”, giunta l’anno passato alla IX edizione. Una sette giorni di intense iniziative che Claudio Fiorini, presidente della manifestazione, illustra con estrema precisione: "Per l’occasione vengono organizzate tavole rotonde, conferenze, concerti, eventi artistici, celebrazioni liturgiche e commemorative. Tutte le iniziative si svolgono sempre in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale, che ha creato un’apposita 'Commissione montiniana' di cui fanno parte un rappresentante per ogni parrocchia, il parroco della Pieve e don Antonio Lanzini, vice-postulatore della causa di beatificazione di Paolo VI e rappresentante della Diocesi di Brescia. Nell’edizione 2008 - prosegue Claudio Fiorini – la tavola rotonda ospitata dalle Acli era incentrata sul tema 'Paolo VI e la pace', ma l’intervento che ha suscitato più commozione è stato quello della sorella di Santa Gianna Beretta Molla, per la quale il

processo di beatificazione venne avviato proprio da Papa Paolo VI". Ogni anno viene anche assegnato il “Premio della bontà Paolo VI” che – riferisce mons. Dino Osio - "premia persone, enti o istituzioni per l’amore disinteressato verso il prossimo". Nel 2008 è stato conferito alla Comunità di Sant’Egidio per l’attività svolta a favore della diffusione della pace. In campo culturale si tiene la consueta mostra d’arte contemporanea, allestita nell’antica parrocchiale di S. Andrea e curata dal Museo “Arte e Spiritualità”. E dalla passata edizione è stato dato spazio per la prima volta, oltre ai consueti appuntamenti pittorici, anche a letteratura (concorso internazionale di poesia), danza (partecipazione della ballerina Liliana Cosi), musica (allestimento di vari concerti) e cinema (incontro con Claudio Malaponti, regista di “7 km da Gerusalemme”). In questo 2009 la Settimana montiniana giunge alla sua X edizione, ma per la data ufficiale d’inizio si

dovrà attendere ancora qualche settimana. Il “Premio della bontà Paolo VI” verrà conferito a mons. Giorgio Biguzzi (vescovo in Sierra Leone) per l’attività svolta a favore del recupero dei bambini soldato. Mentre la tavola rotonda delle Acli verterà sul mondo del lavoro, prendendo spunto dal discorso tenuto da Paolo VI a Ginevra nel giugno del 1969. Le iniziative culturali saranno a tutto tondo: per ora sono certe l’esposizione di una mostra d’arte contemporanea a tema religioso e la presenza di regista e attori della fiction televisiva “Paolo VI”. Inoltre, verrà allestita una mostra fotografica con scatti che ricordano i cinquant’anni (16 agosto 1959) della visita a Concesio dell’allora cardinale Giovanni Battista Montini. E in tale occasione si potrà sentire per la prima volta assoluta il discorso originale del futuro Papa, all’epoca inciso su nastro magnetico ed ora recuperato e riversato su Cd-rom, perché sia patrimonio di tutti.



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Nave. Previsto per il mese di giugno il completamento del restauro della chiesa di Santa Maria Immacolata

Dopo i danni del terremoto 2004 la Parrocchiale ritrova splendore di Andrea Alesci

 Ancora due mesi d’attesa e la chiesa navense dedicata a Santa Maria Immacolata potrà riacquistare lo splendore che aveva fino al 24 novembre 2004. In quella data, infatti, venne seriamente danneggiata dal terremoto che ebbe come epicentro Salò. Allora la situazione della parrocchiale e delle due discipline (S. Rocco e dell’Annunciata) fu classificata con “priorità 2”, cioè come edificio gravemente lesionato ma con parziale agibilità. “Scavalcato” da lavori più urgenti, il procedimento per il riconoscimento dei danni si protrasse sino al maggio 2007, quando il progetto definitivo venne finalmente approvato. I danni subiti erano sostanzialmente di ordine strutturale e colpivano una chiesa già di per sé fragile, con un corpo lungo 25 metri e largo 14 che si ergeva senza tiranti né chiavi di legatura. "Già il tempo stava compiendo il suo naturale lavoro di degrado – rileva il parroco di Nave, don Gian Luigi Carminati – e ad un intervento minimo, comunque in preventivo, si è sommato quello portato dalla scossa tellurica di cinque

Lavori in corso alla chiesa parrocchiale di Nave

anni fa, occasione propizia per un ulteriore consolidamento». Partiti il 10 marzo 2008 su progetto dell’ingegner Gianni Pellegrinelli, dell’architetto Luca Pellegrinelli di Brescia e dell’ingegner Pietro Agosto di Nave, i lavori dovrebbero terminare il prossimo giugno. Ditta appaltatrice è il Gruppo Rga, azienda di Vittorio Veneto diretta da Adeodato e Gabriele Rui e nel corso degli anni

specializzatasi nel restauro conservativo di edifici storici. "Una scelta, quella dell’impresa veneta, che ha voluto premiare l’esperienza acquisita nel recupero di strutture artistiche e religiose – sottolinea don Gian Luigi – nonché la promessa della stessa impresa di svolgere il lavoro in un anno soltanto, a dispetto dei due preventivati dagli altri partecipanti alla gara d’appalto".

I lavori sulle due discipline sono stati ultimati e restano da completare solo gli interventi di tipo strutturale sul corpo centrale della chiesa parrocchiale: in sintesi si è operato all’irrigidimento del sottotetto, al consolidamento e incatenamento delle murature fessurate, al rinforzo dei pilastri, all’introduzione di controventamenti per solidarizzare le murature e ridistribuire gi sforzi. Eccettuato un contributo di 75mila euro da parte della precedente amministrazione comunale, è stata la parrocchia a farsi carico di tutte le spese per i lavori di restauro. Un onere non da poco, giacché il costo del progetto iniziale era nell’ordine del milione e mezzo di euro, al quale sono andati a sommarsi circa 400mila euro per i lavori aggiuntivi (dalla pulizia di tutta la superficie, al restauro delle vetrate, al rifacimento degli intonaci esterni delle due chiesette laterali). Finora, a scontare più di tutti la situazione precaria è stata la comunità di Nave, che può accedere alla parrocchiale per la normale liturgia soltanto la domenica, unico giorno di agibilità. Nel resto della settimana le celebrazioni si tengono nella disciplina di S. Rocco, mentre gli uffici funebri sono ospitati dalla cappella dell’Istituto salesiano di Nave.



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Economia L'incontro

Giuseppe Calvagna Dalla "bottega" del 1976 alla brillante gioielleria odierna

Nel mezzo della crisi sopravvive chi innova Per tornare competitivi serve il sostegno dei crediti finanziari La gioielleria di Giuseppe Calvagna

di Angelo Seneci

 I segnali di una ripresa economica? Troppo presto per conoscerli e, sentendo varie voci, la risposta degli imprenditori è ancora negativa. I telefoni nella maggior parte delle aziende non squillano lo stesso accade per i fax e così gli ordini sono posticipati, anche di qualche mese. La speranza è che non vengano cancellati. Si confida negli aiuti che lo stato ha erogato in alcuni settori, edile e automobilistico in particolare. Le offerte fatte non si tramutano in lavoro effettivo. La crisi ha colpito anche la Valgobbia, che pure rimane al quarto posto nazionale fra le realtà che possono vantare “eccellenza nella produttività”, secondo il rapporto di febbraio del Censis (Centro Studi Investimenti Sociali). Chi riuscirà a uscire indenne dalla difficile situazione economica potrà ritrovarsi in una condizione migliore di quella precedente alla crisi, profittando della chiusura di chi occupava posizioni marginali. I pensieri dei cittadini corrono al futuro delle aziende e dei posti di lavoro. Una cosa è certa: la ripresa dovrà ripartire dall’industria; i teoremi della facile ricchezza in investimenti finanziari sono caduti miseramente. Sono momenti difficili, ma è necessario capire che innovazione, ricerca di nuove tecnologie, copertura di settori lasciati liberi da chi è in crisi e unioni di forze prima impensabili possono essere valide soluzioni. La finanza deve tornare al suo ruo-

lo primario, ovvero dare credito alle imprese, sostenere le iniziative, ridurre i tassi (ancora assestati su livelli alti). Sul fronte del commercio alcuni negozianti, dopo un dicembre magro, nei primi due mesi del 2009 hanno registrato risultati migliori rispetto allo stesso periodo dell’anno passato. Certo, si contano sulle dita di una mano e potrebbero avere usufruito di nuova clientela che prima si serviva in negozi ora chiusi. Sono premiati soprattutto coloro che investono in linee di comunicazione, mantenute peraltro aperte tutto l’anno. Unito a questo, il fattore determinante che può differenziare un punto vendita da un altro è il servizio offerto. Sotto questo profilo si distingue la Calvagna Gioielli di via Matteotti, 47 a Lumezzane Piatucco. Era il 1976 quando Giuseppe Calvagna avviava la sua attività e l’impegno profuso ha fatto sì che riuscisse a consolidare un rapporto vivo con il bacino lumezzanese, tanto da poter affermare che Calvagna sia un cittadino onorario della Valgobbia. Nato come orologiaio, ha proseguito l’esperienza fatta nel laboratorio/ orologeria del papà Emanuele. Oggi è l’unico orologiaio a Lumezzane in grado di fare interventi, preventivi, diagnosi sul problema. L’evoluzione nel mondo del lavoro è poi continuata in veste di gioielliere. Il negozio o la “bottega” (comunque termini riduttivi) è gestito in collaborazione con la moglie Annamaria e l’aiuto di Franca e Raffaella, presenze costanti da 27 anni a questa parte. Con affabilità, squisitezza e conoscenza tecnica, il

La Valgobbia nonostante la crisi resta al quarto posto nazionale tra le realtà di eccellenza nella produttività. Differenziare rimane la parola d'ordine. L'incontro con la gioielleria Calvagna: un punto di riferimento per tutta la cittadina lumezzanese, esempio di attività che ha saputo trasformarsi nel corso del tempo quartetto cura il cliente con attenzione, seguendolo in ogni sua più piccola esigenza in maniera precisa e puntigliosa. Nel tempo l’orologeria/gioielleria valgobbina ha avuto l’esclusiva per tutta la Valtrompia delle più note marche di orologi e gioielli. Sono proprio gli acquisti ricercati che distinguono Calvagna. Uno dei punti saldi delle proposte è il marchio Damiani. Preziosi indiscutibili, dalle forme perfette, dallo stile sobrio. Le collezioni più note comprendono quelle storiche, come San Lorenzo e Belle Epoque e le nuove, Sophia Loren e Juliette. Altro punto di forza è la produzione targata Chimento, gioielli più “giovani”, che seguono l’evolversi della moda, ma con design che mantengono viva

l’esclusività della proposta. I nuovi arrivi sono targati Marco Bicego, con oro giallo e gemme colorate, e Leo Pizzo, con gioielli classicheggianti più importanti e preziosi. Immancabile Cartier (pelletteria, penne, foulard e cadeaux) e Montblanc (penne, orologi e pelletterie). Nel campo dei diamanti Calvagna garantisce un acquisto sicuro con l’adesione a “Diamant partner”, un centro specializzato. Per gli orologi le marche sono Girard-Perregaux, Baume & Mercier, Tissot e Locman. Tutto quello che si trova da Calvagna possiede un nobile sentimento, quello stesso che caratterizza la vita di coppia e il matrimonio. Qui la fanno da padrone le fedi di Unoaerre, Polello e Anteo. Sugli scaffali vellutati di via Matteotti trova posto anche l’argenteria più esclusiva, come quella di Giovanni Raspini e Maria Cristina Sterling e i cristalli e le porcellane di Fabergé, celebre per le uova pasquali. I gioielli sono un elemento caratterizzante, soggettivo; Annamaria lo sa bene e ad ogni cliente che le propone una modifica risponde con le armi dell’attenzione e della comprensione. Donna grintosa, decisa, capace di grandi entusiasmi, estrosa e con piglio creativo. Caratteristiche che si colgono anche nelle vetrine. L’esposizione è lo specchio della sua personalità: gradevole e raffinata, senza scadere mai nella vistosità. Da Calvagna anche le proposte più economiche rimangono di livello, senza pregiudicare la qualità. È l’ultimo tocco aggraziato che consegna grande completezza al prezioso salotto espositivo di Calvagna.


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Cultura

e comunicazione

Il Santuario di S. Emiliano è aperto da maggio a ottobre, tutti i sabati e le domeniche (i volontari s’impegnano a garantirne l’apertura per quasi tutti i fine settimana dell’anno, salvo sfavorevoli condizioni climatiche). Per informazioni più dettagliate è possibile contattare l’Associazione Gam, tramite mail all’indirizzo gam.santemiliano@gmail. com o via telefono allo 030 8901839.

Santuari della Valle. Un luogo molto amato dai saretini e dagli appassionati della montagna

Sant'Emiliano veglia su Sarezzo di Andrea Alesci

 Fioriscono i cornioli sulla strada che dalla valle di Sarezzo sale al santuario dei Ss. Emiliano e Tirso. Con la primavera che si ridesta sotto le ultime tracce bianche dell’inverno, comincia un’altra stagione per S. Emiliano: restaurato tra il 2004 e il 2005, è pronto ad accogliere i visitatori all’insegna di una gestione nuova di zecca. Ad occuparsene, per concessione del Comune di Sarezzo, è il Gam (Gruppo autonomo montano), associazione da sempre promotrice di attività sportive in montagna e da qualche anno subentrata al vecchio Comitato di S. Emiliano. Da quest’inverno ha cominciato a collaudarsi un nutrito gruppo di volontari che già prima della stagione ufficiale (maggio/ottobre) si è impegnato a tenere aperti chiesa e annesso punto di ristoro, ogni sabato e domenica. Un’idea che ci illustra il presidente dell’associazione Luciano Pintossi: "Dopo le precedenti gestioni affidate a un unico custode abbiamo deciso di intraprendere la strada del volontariato. Un’iniziativa – continua il presidente Gam che auspichiamo possa portare alla riscoperta di un millenario luogo sacro, immerso nella natura valtrumplina e da sempre meta di escursionisti e visitatori da ogni punto della provincia. Inoltre, mi fa piacere sottolineare come nel folto gruppo di volontari (circa una quarantina) siano presenti 18 giovani, saretini e non, segnale forte di continuità tra le generazioni e di attaccamento alla terra". S. Emiliano è un luogo che affonda le proprie radici nel lontano XIII secolo, quando sopra i ricchi pascoli dei Grassi un monastero bresciano (S. Eufemia o S. Giulia) decise d’insediare il santuario dedicato ai Ss. Emiliano e Tirso. Culto che si salda anche a quello di S. Cecilia, ricordata nell’omonima grotta a pochi minuti dal santuario, e alla sua leggenda. S. Cecilia, fanciulla cristiana che si dice sfuggì all’inseguimento

La facciata del santuario intitolato ai Ss. Emiliano e Tirso

dei soldati romani: fermatasi sotto un faggio (fo del pater) a recitare il Padrenostro si rifugiò poi nella grotta che ora porta il suo nome, mentre i soldati precipitavano nell’orrido da allora soprannominato “Corna dei pagani”. Storie di Santi incise nei secoli andati e conservate nella memoria dei saretini. Perché S. Emiliano è di tutta la comunità, da quando verso la fine del ‘500 si trova sotto il patronato del Comune di Sarezzo, che di volta in volta ne ha affidato la custodia a un eremita (romét). Aspetto e gestione che rimasero così immutati sino ai primi Anni Sessanta, quando cominciarono i primi lavori di restauro strutturale e decorativo. Da allora il Gruppo Alpini di Sarezzo se ne prese cura con particolare passione, installando nel 1962 una teleferica (oggi non più in funzione) e portandovi nel 1982 una campana di 104 chili in onore dei caduti di Sarezzo. Dall’amorevole cura degli alpini

Tanti i volontari del Gam (Gruppo autonomo montano) che curano manutenzione e apertura del Santuario. Un impegno esemplare per valorizzare un luogo ricco di storia e di arte, dal XIII secolo custode di leggende e realtà avvolte nel silenzio della natura

La piazza di Sarezzo

all’impegno del Gam giungiamo al S. Emiliano dei giorni nostri, rinnovato ma sempre custode di storie passate. Di miti secolari e realtà da poco scoperte: è il caso di recenti scavi archeologici che hanno portato alla luce i resti di un livello inferiore, segno di una costruzione anteriore al 1200. O del rinvenimento datato 2003, quando alla ricerca di acqua in una perenne pozzanghera, fu scovato un vecchio pozzo (ora riattivato) e, seppellito da otto metri di terreno, un vecchio cestello di legno, ricomposto e visibile appena dentro la chiesetta. S. Emiliano ci parla di tutto questo, di storie custodite dalla terra, di anni sprofondati come acqua in un pozzo, di epoche dimenticate nei pavimenti scrostati dal tempo. I suoi muri bianchi hanno attraversato il tempo e rassicurano tuttora gli sguardi dei saretini volti al cielo e basta un salto ai suoi 1102 metri, fra gli alti fusti degli abeti, per carpirne i sussurri.


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Pasquetta. Alcune delle mete preferite dai valtrumplini

Giorni di gite fuori porta

F

FLASH

Sarezzo

di Andrea Alesci

 Alla celebrazione della Pasqua si accompagna ormai da decenni la Pasquetta, un lunedì dell’Angelo trascorso con una gita fuori porta. Così ci si mette in cammino verso bianchi santuari, che punteggiano come stelle in un cielo notturno i prati di verde acceso della Valtrompia. Uno di essi è sul limitare del lago d’Iseo: si tratta del santuario di S. Maria del Giogo, balcone naturale sul Sebino, posto a 968 metri di quota nel territorio di Polaveno. Proprio da Polaveno si può partire, svoltando in località Zoadel, lasciando l’auto in prossimità dei Colmi e imboccando un sentiero ombroso che traversa il fianco del monte Castellino. Ma le salite più faticose cominciano più sotto: c’è chi dalla valle di Gardone percorre una vecchia mulattiera e passando per Domaro risale le pendici del monte Rodondone, scortato dalla rassicurante presenza di aceri e faggi; oppure chi s’inoltra nella valle del Gombio fra carpini, noccioli e prati ricchi di frutteti, prima di gustare il meritato riposo nei pressi del quattrocentesco santuario mariano. Un erboso piazzale come quello che si stende ai 1102 metri del santuario saretino di S. Emiliano. Qui, famiglie e amici s’incontrano salendo dalla valle di Sarezzo, partendo dal Büs del Cuel o inerpicandosi lungo il più erto

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Spettacoli al teatro S. Faustino

Il santuario di Conche nel territorio di Nave

sentiero dei Gromi Bassi. S. Emiliano santuario dei saretini, ma anche crocevia d’incontri: per chi decide di partire da Marcheno, risalendo la Valle Vandeno, per chi proviene da Lumezzane via S. Bernardo o per chi affronta la ripida strada cementata della “Passata” (da Zanano) sbuffando sui pedali di una bicicletta. Tutti in cammino in una giornata di festa, dalla media alla bassa valle. Così anche a Nave, dove ci si muove alla volta del santuario di Conche. Due sentieri si snodano dalla località Navezze e portano a destinazione in due ore circa. I più, però, preferiscono portarsi in auto alla località Cocca (sulla strada verso Le Poffe, a Lumezzane) e affrontare una dolce camminata di quaranta minuti.

Ad attenderli a quota 1066 metri c’è il santuario del XII secolo dedicato a S. Costanzo e alla Madonna della Misericordia, accorpato a un edificio rustico (forse una vecchia stalla) e ad un ex-convento, ora ristoro gestito da volontari. Pasquetta in questo luogo è una riunione che rasserena l’animo e offre un panorama che abbraccia lago di Garda, Alpi bresciane, pianura padana, Alpi liguri e piemontesi. Un lunedì di festa che i valtrumplini celebrano camminando verso luoghi tutto l’anno testimoni silenziosi delle loro vite affaccendate. E nei prati colorati da coperte sparse qua e là i camminatori ritrovano la quiete dell’uomo, disteso a immaginare le forme delle nuvole.

Il teatro S. Faustino di Sarezzo prepara la stagione primaverile con due spettacoli promossi dal Comitato Saretino Paolo VI. La prima rappresentazione è il musical ”E sulle onde viaggiò” di Michele Paulicelli e Piero Castellacci, narrazione della vita di S. Francesco di Paola messo in scena dalla compagnia teatrale “Temerari” di Sarezzo. La rappresentazione intende ripercorrere in prosa e musica i miracoli del Santo vissuto in Sicilia nel XVI secolo e divenuto protettore della gente di mare e degli emigranti. L’opera, attraversata dal tema del viaggio, è stata cercata con l’intento di dedicarla all’amato parroco don Francesco Bresciani, che ha raggiunto l’età pensionabile e presto lascerà Sarezzo. L’appuntamento è per sabato 18 aprile alle ore 20.45 e domenica 19 aprile alle ore 16.00. La seconda proposta è “Paulus. Un prigioniero di nome Paolo” di Fabio Baggio, rappresentato dai ragazzi dell’oratorio “Gesù Buon Pastore” di Sarezzo con la regia di Anna Filippini. Un testo che, tra dialoghi e canzoni, ripercorre la vita di San Paolo, dalla famosa conversione sulla strada di Damasco fino al processo a Roma e alla sua condanna a morte. Lo spettacolo andrà in scena sabato 30 e domenica 31 maggio, entrambe le serate alle ore 20.30. Sempre al teatro S. Faustino segnaliamo che il 16 maggio alle ore 20.45 si terrà il consueto “Bimbo Music”, manifestazione canora riservata ai bambini.

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Sport Rugby Lumezzane. Per la società valgobbina l'obiettivo stagionale rimane la salvezza

Rossoblù in cerca di conferme Futuro all'insegna dei più piccoli Bugatti: «Bisognerà compiere alcune valutazioni importanti per condurre un campionato in tranquillità» di Andrea Alesci

 Quella del Rugby Lumezzane è una realtà sportiva bresciana di alto livello, con una prima squadra che milita nel campionato di Serie B (terza dopo Super 10 e Serie A) e soprattutto un florido vivaio, che va dagli under 9 agli under 19. Dal 1964 la società valtrumplina altalena fra Serie C e Serie B. Proprio in quest’ultima milita ininterrottamente dal 2002, e anche quest’anno cerca di rimanervi con la tenacia dell’ampia rosa (43 giocatori) a disposizione dell’allenatore Marco Ghidini. "Partiti a settembre con grandi aspettative – riferisce il responsabile della prima squadra, Francesco Bertoli – e coltivando la speranza di arrivare a fine anno a giocarci la promozione, dobbiamo invece lottare strenuamente per la salvezza". Ambiziosa sin dall’inizio del torneo ma realista, la società rossoblù pensa già all’anno prossimo, come si evince dalle parole del presidente Ottorino Bugatti: "Per la stagione a venire bisognerà compiere delle valutazioni importanti, comunque in linea di massima tenteremo di condurre un campionato in tranquillità". Quella del rugby lumezzanese è una realtà molto complessa e che richiede grandi risorse, tanto che per ottimizzarle si è separata in due società: la prima squadra (Asr Lumezzane) e il settore giovanile (Rugby Union Lumezzane). Proprio il vivaio si rivela essere il gioiello della realtà rugbystica rossoblu. I ragazzi dall’under 13 all’under 19 disputano campionati provinciali, regionali e nazionali e sono il vero serbatoio per la prima squadra. Ma l’attenzione maggiore va alle squadre dei bambini (sino all’under 9), interessate dal “Progetto Valtrompia”: un programma che, raccogliendo 75 classi scolastiche (dalla terza

Una mischia sul campo di via Rossaghe

elementare alla terza media) e avvalendosi di 12 allenatori e 8 educatori, cerca di far avvicinare i ragazzi a questo sport, sensibilizzandoli al suo valore educativo. "Una proposta che riscontra crescente successo – dice il presidente delle giovanili, Claudio Zanchigiani – dagli 800 bimbi dell’anno scorso siamo passati ai 1500 di quest’anno, con richieste per la stagione a venire giunte anche dalla Valsabbia e dall’Alta Valtrompia. Gli allenamenti si svolgono tre volte la settimana – continua Zanchigiani – e, visto il numero altissimo di partecipanti, ci diamo da fare in ogni modo per trovare strutture che ci ospitino. Le risorse finanziarie impiegate sono notevoli (anche solo per affittare gli spazi), ma a questo non badiamo e adesso, oltre al campo di via Rossaghe, ci appoggiamo agli oratori (S. Sebastiano, Piatucco e un centro sportivo messoci a disposizione da

un facoltoso imprenditore lumezzanese)". Una vera e propria miniera di formazione sportiva e sociale quella del Rugby Lumezzane che, oltre agli allenamenti, ogni mese appronta un incontro con lo psicologo e una serata per i ragazzi, in collaborazione con progetti come il “Fuori Piazza” di Sarezzo. Zanchigiani prosegue come un fiume in piena: "Mi preme ricordare che per i ragazzi fino ai tredici anni quello che ci interessa di più è l’aspetto di socializzazione, tanto che il gioco avviene senza alcun contatto. Inoltre, abbiamo una Club House, nella quale il venerdì, dopo l’allenamento, i bambini possono cenare senza pagare nulla e dove ogni secondo mercoledì del mese festeggiano i compleanni. In questo modo – prosegue il presidente rossoblù – cerchiamo di coinvolgere quante più persone

possiamo, a partire dai genitori, i quali hanno sottoscritto come tutti (settore giovanile e prima squadra) un rigido statuto comportamentale, all’insegna del rispetto altrui, sugli spalti e in campo". Tutte queste iniziative cercano di avvicinare il maggior numero di persone a uno sport che vuole sfatare il cliché di disciplina violenta, facendo terminare l’agonismo nel momento stesso in cui si esce dal campo. E cosa c’è di meglio per farlo se non l’ormai famoso “terzo tempo”? Anche qui a Lumezzane lo praticano, con i padroni di casa, dai più grandi ai più piccini, che accolgono e servono gli ospiti, come in una grande famiglia. Per informazioni e contatti: AsdRugby Lumezzane - Via Brescia, 41/C - 25065 Lumezzane (Bs) - Tel. e Fax 030 872224. Sito Web: www. rugbylume.it


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Ginnastica ritmica. I successi di una campionessa triumplina

Beatrice Vivaldi studia da miss Ritmica

La giovane ginnasta della società Asd Ritmica di Villa Carcina difenderà il titolo alla finale nazionale di fine aprile a Firenze di Fabio Larovere

 Il prossimo appuntamento è per la finale nazionale che si terrà a fine aprile a Terranuova, in provincia di Firenze. Beatrice Vivaldi, ginnasta di Villa Carcina, cercherà così di difendere il titolo già conquistato lo scorso anno nel campionato italiano di ginnastica ritmica, nella specialità nastro. Una tappa ulteriore in un percorso che ha già visto la giovane atleta, classe 1991, aggiudicarsi importanti risultati. Nel 2002 Beatrice ha vinto il terzo posto nel campionato italiano a squadre, nel 2004 si è aggiudicata il secondo posto, mentre nel 2008 ha ottenuto il titolo di campionessa interregionale del nord–ovest nella specialità nastro. Ma Beatrice non è solo un’ottima ginnasta. Frequenta attualmente con profitto la classe quarta superiore e nei primi tre anni è sempre stata inserita fra le “Pagelle d’oro” della provincia grazie ad una media superiore al 9; coltiva inoltre la passione per la scrittura (nel 2006 e nel 2008 ha vinto due concorsi let-

Beatrice Vivaldi al nastro

terari) e per il web (ne riferiamo nell’articolo a fianco). Alle spalle di Beatrice, l’Asd Ritmica Villa Carcina, neonato sodalizio presieduto da Giampietro Pederboni e con la direzione tecnica di Alessandra Farina. Il gruppo conta già 120 iscritte suddivise nei vari corsi che vanno dalla

psicomotricità all’agonismo. I corsi si svolgono principalmente nella paletsra di Cailina grazie ad una convenzione col comune di Villa Carcina, mentre le agoniste, per ragioni di spazio e di altezza delle palestre, per due giorni alla settimana si esercitano a San Vigilio e a Bovezzo.

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La ginnastica corre anche nel web Un sito di riferimento per la ginnastica ritmica in Italia. E pensare che è nato per gioco. Nell’aprile 2006, a causa di un infortunio che l’ha obbligata a rimanere ferma per due mesi, Beatrice Vivaldi ha deciso di investire il suo tempo per costruire, un sito dedicato non solo alla sua storia di giovane e di atleta, ma anche al suo sport, la ginnastica ritmica. È nato così il sito www. beatricevivaldi.it che ha raggiunto oggi oltre 4 milioni di pagine visitate e 435mila visitatori. Ma cosa vi si può trovare? Filmati, foto, interviste, classifiche e calendari, oltre che notizie varie relative allo sport praticato da Beatrice e non solo sui suoi risultati. Nell’estate 2007 la rivista ufficiale della Federazione italiana ginnastica ritmica ha dichiarato il sito “di riferimento per gli appassionati italiani” e nello stesso anno è stata realizzata una t–shirt ideata da Beatrice che viene regalata alle utenti e agli appassionati del sito durante le competizioni. Nel dicembre 2007 il videomontaggio “A te”, creato da Beatrice e dedicato alla ritmica, è stato utilizzato come sigla di apertura della finale nazionale di categoria a Genova e nel dicembre scorso, l’ex campionessa italiana Beatrice Zancanaro ha chiesto l’appoggio del sito per promuovere la sua presenza alla trasmissione “Amici” di Maria De Filippi. Il sito è stato inoltre pubblicizzato durante i campionati internazionali svoltisi a Tel Aviv, in Israele. Alcuni numeri danno l’idea della potenza dello spazio creato da Beatrice Vivaldi: 1132 video scaricati 338mila volte; oltre mille visite giornaliere da cento nazioni ed oltre mille iscritti.

Lumezzane calcio. Buona stagione con qualche speranza di salire

Sognando la serie "B"  Dalle prime partite disputate nel 1948 in seconda divisione, la società lumezzanese ha percorso tanta strada e sono ormai sedici anni che milita ininterrottamente nel calcio professionistico. Un percorso che per due volte ha sfiorato la Serie B e che quest’anno vede la società del presidente Renzo Cavagna impegnata nel campionato dell’ex Serie C1. Infatti, dopo la promozione della passata stagione, il Lumezzane Calcio si sta ben comportando in questa annata 2008/2009, posizionato a centro classifica (Lega Pro 1, girone A), ma ancora con qualche concreta possibilità di accedere ai play-off. La rosa a disposizione dell’allenatore Leonardo Menichini è giovanissima: tutti under 30 eccetto l’esperto portiere Massimo Gazzoli e l’ex “genoano” Davide Nicola, con trascorsi anche in serie A. L’obiettivo stagionale rimane la

salvezza, ma in casa rossoblù tutti sperano segretamente di arrivare a fine campionato nelle posizioni di vertice, con l’opportunità di centrare il bersaglio grosso: la promozione nella serie cadetta. Così, nell’attesa del verdetto che il campo emetterà il prossimo 31 maggio, i valgobbini non possono che serbare i consigli che Niccolò Machiavelli dava per il buono arciere: “puntare in alto per colpire nel mezzo, in virtù di un ben studiato gioco di parabole”. Se non saranno i playoff, resterà la soddisfazione di un buon torneo di Lega Pro 1. Un campionato che La Voce del Popolo continuerà a seguire con collegamenti e aggiornamenti sulle gare interne ed esterne, tutte le domeniche su Radio Voce nel contenitore Diretta Sport in onda dalle 14.35. Per informazioni sull’Associazione Calcio Lumezzane è possibile visi-

Una formazione del Lumezzane 2008-2009

tare il sito web www.lumezzanecalcio.it. Mentre per tenersi aggiornati sulle partite e le iniziative del nutrito settore giovanile (che va dai Berretti

agli Allievi ai Giovanissimi agli Esordienti sino ai Pulcini classe ’98) è disponibile il sito web www.lumezzanecalciosettoregiovanile.com. a.a.


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SERVIZI e NUMERI UTILI COLLIO Piazza Zanardelli, 24 – 25060 Collio - Tel.

COMUNI CONCESIO

P.zza Paolo VI, 1 – 25062 Concesio - Tel. 030 2184000 - Sito: www.comune.concesio.brescia.it

BOVEZZO Via Vittorio Veneto, 28 – 25073 Bovezzo - Tel. 030 2111211 - Sito: www.comune.bovezzo.bs.it

NAVE Via Paolo VI, 17 – 25075 Nave - Tel. 030 2537411 - Sito: www.comune.nave.bs.it

CAINO Via Villa Mattina, 9 - 25070 Caino - Tel. 030 6830016 - Sito: www.comune.caino.bs.it

VILLA CARCINA Via Marconi, 27 – 25069 Villa Carcina - Tel. 030 8984301 - Sito: www.comune.villacarcina.bs.it

LUMEZZANE Via Monsuello, 114 – 25065 Lumezzane San Sebastiano - Tel. 030 8929268 - Sito: www.comune.lumezzane.bs.it

SAREZZO Piazza Battisti, 4 - 25068 Sarezzo - Tel. 030 8936211 - Sito: www.comune.sarezzo.bs.it

POLAVENO Piazza Marconi, 4
- 25060 Polaveno - Tel. 030 8940955 - Sito: www.comune.polaveno.bs.it

BRIONE Via San Zenone, 1 - 25060 Brione - Tel. 030 84013

GARDONE VAL TROMPIA Via Mazzini, 2 - 25063 Gardone Val Trompia - Tel. 030 8911583 - Sito: www.comune.gardonevaltrompia.bs.it

MARCHENO Via Zanardelli, 111 – 25060 Marcheno - Tel. 030 8966018 - Sito: www.valletrompia.it

LODRINO Via Roma, 90 – 25060 Lodrino - Tel. 0308950160 - Sito: www.valletrompia.it

TAVERNOLE SUL MELLA Piazza Martiri, 1 - 25060 Tavernole sul Mella - Tel. 030 920108 - Sito: www.valletrompia.it

MARMENTINO Via S. Faustino, 30 – 25060 Marmentino - Tel. 030 9228202 - 030 9229006 - Sito: www.valletrompia.it

PEZZAZE

Via Caduti Del Lavoro, 3 – 25060 Pezzaze - Tel. 030 9220100 - Sito: www.valletrompia.it

030 927213 - Sito: www.valletrompia.it

COMUNITA’ MONTANA Via Matteotti, 327 - 25063 Gardone Val Trompia Tel. 030 833741 - Sito: www.cm.valletrompia.it

FARMACIE NUMERO VERDE PER LE FARMACIE DI TURNO: 800 296157

CONCESIO

Farmacia Comunale Concesio - via Europa, 62 - Tel. 030 2007874 Farmacia Dr. Lazzari Gianfranco - via Europa, 154 Tel. 030 2185219 Farmacia S. Vigilio dei Dottori Bontempi Alberto e Mauro S.n.c. - via Mazzini, 63 (località: San Vigilio) Tel. 030 2185012

BOVEZZO

MARCHENO

Farmacia Ghidini Sonia - p.zza Caduti Della Loggia, 2 - Tel. 030 861504

LODRINO

Farmacia Rampini Dr. Rosella - via Roma, 90 - Tel. 030 850231

TAVERNOLE SUL MELLA

Farmacia Scarabello di Rubuano Benedetta - via Amadini, 8 - Tel. 030 920151

MARMENTINO

Farmacia Spanò Angela - via Santellone, 18 - Tel. 030 9229024

PEZZAZE

Farmacia dei Dott. Grandi Daniele e Marchesi Annamaria S.n.c. - via Taverna, 45 - Tel: 030 920788

BOVEGNO

Farmacia Dalla Vecchia P. & C. Sas - via IV Novembre, 32 - Tel. 030 926154

COLLIO

Farmacia De Michelis Eredi - via Dei Prati, 26 - Tel. 030 2092566

Farmacia Gerola di Paola e Daniela Gerola Snc P.zza Zanardelli, 80 - Tel. 030 92722

Farmacia Comunale Nave - via Brescia, 175 - Tel. 030 2530346

OSPEDALE GARDONE VAL TROMPIA

NAVE

CAINO

Farmacia Verzeni R. e Ciotti S. & C. Snc - via Brescia, 116 - Tel. 030 2530134

VILLA CARCINA

Azienda Servizi Farmaceutici S.r.l. via Zanardelli, 22 - Tel. 030 8982791

 Farmacia S. Antonio Dott. Matteo Preceruti e c. S.n.c. - via Glisenti, 13 - Tel. 030 881313

LUMEZZANE

Farmacia Arrivabene Giovanna - Piazza Portegaia, 11 (località: Sant’Apollonio) - Tel. 030 828931 Farmacia De Natale Francesco - via Montini, 233 Tel. 030 827788 Farmacia Fossati Mario - via Monsuello, 161/A (località: San Sebastiano) - Tel. 030 826744 Farmacia Morandi Simone - via S. Filippo Neri, 162 Tel. 030 8921759 Farmacia Scaglioni Franco - via Giacomo Matteotti, 45 - Tel. 030 871313

SAREZZO

Via Giovanni XXIII, 4 - 25063 Gardone Val Trompia Tel. 030 8912661 - 030 8911517 - Sito: www.spedalicivili.brescia.it/Gardone/top_gardone.htm

GUARDIA MEDICA GARDONE VAL TROMPIA

Pronto Soccorso c/o presidio ospedaliero - via Giovanni XXII, 4 – 25063 Gardone Val Trompia - Tel. 030 89331

BOVEZZO

C/o Cosp di via Vittorio Veneto, 33 - Tel. 030 2711502 Orari: dalle 20.00 alle 8.00 di tutti i giorni della settimana. Dalle 8.00 alle 20.00 del sabato e dei giorni infrasettimanali prefestivi. Dalle 8.00 alle 20.00 di ogni giorno festivo. Per i Comuni di: Caino, Nave, Bovezzo, Concesio, Villa Carcina.

SAREZZO

Farmacia Centrale Dr. Appodia - via Repubblica, 102 - Tel. 030 8901167 Farmacia Comunale Sarezzo - via Dante, 39 - Tel. 030 800759 Farmacia Fulgaro M. Antonietta - via Dante Alighieri, 183/B (località: Ponte Zanano) - Telefono: 030 8900550

C/o presidio ASL di via IV Novembre, 19 - Tel. 030 8900567 Orari: dalle 20.00 alle 8.00 di tutti i giorni della settimana. Dalle 8.00 alle 20.00 del sabato e dei giorni infrasettimanali prefestivi. Dalle 8.00 alle 20.00 di ogni giorno festivo. Per i Comuni di: Gardone V.T., Polaveno, Brione, Sarezzo, Lumezzane.

Donati Dr. Luciano Farmacia - via Europa, 1 - Tel. 030 84079

TAVERNOLE SUL MELLA

POLAVENO BRIONE

IRMA

Farmacia Brione - via Gazzane, 23 - Tel. 030 84059

Via Casa dell’Alpino - 25061 Irma - Tel. 030 9220157 – 030 9220974 - Sito: www.valletrompia.it BOVEGNO Piazza Zanardelli, 1 - 25061 Bovegno Tel. 030 9259641 - Sito: www.valletrompia.it

Farmacia Comunale Gardone - via Matteotti, 300 Tel. 030 8912510 Farmacia Comunale Inzino - via Matteotti, 75 (località: Inzino) - Tel. 030 8912600

ANNO I NUMERO 01 APRILE 2009 Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales Registrazione del Tribunale n. 22/2009 del 21 marzo 2009 Direttore responsabile: Adriano Bianchi Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia tel.: 03044250 - fax: 0303757897 e-mail valtrompia@vocemedia.it Pubblicità: Voce Media Pubblicità - Via Callegari, 6 Brescia Tel.: 0302808966 - fax: 0302802371 - e-mail: vmp@vocemedia.it Stampa: CENTRO STAMPA QUOTIDIANI Spa - Via dell'Industria, 52 25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566 Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti

Farmacia Gamburri Elisabetta - via Matteotti, 205/E - Tel. 030 8912041

GARDONE VAL TROMPIA

C/o presidio ASL di via Amadini, 49 Telefono: 030 9220271 Orari: dalle 20.00 alle 8.00 di tutti i giorni della settimana. Dalle 8.00 alle 20.00 del sabato e dei giorni infrasettimanali prefestivi. Dalle 8.00 alle 20.00 di ogni giorno festivo. Per i Comuni di: Marcheno, Lodrino, Marmentino, Tavernole, Pezzaze, Irma, Bovegno, Collio.

INFORMAGIOVANI

EMERGENZA

CONCESIO

118 (Emergenza sanitaria) 112 (Carabinieri) 113 (Polizia) 115 (Vigili del Fuoco) 117 (Guardia di Finanza) 1515 (Corpo Forestale)

Piazza Paolo VI, 1 - Tel. 030 2184141

NAVE Via Brescia, 29 c/o biblioteca - Tel. 030 2532753

VILLA CARCINA Via Italia, 24 - Tel. 030 8988224

LUMEZZANE Via Umberto Gnutti, 2 - Tel. 030 8920519

SAREZZO Via Bailo, 47 c/o biblioteca - Tel. 030 8907539

SOCCORSO ALPINO Bovegno: Tel. 030 926775


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ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive) CONCESIO S. Andrea - S. Andrea Apostolo: Prefestivo:

8.00 – 18.00 - Festivo: 7.30 – 10.30 – 18.00 Pieve - S. Antonino: Prefestivo: 8.30 – 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30 Costorio - S. Giulia: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 11.00 – 18.00

S. Vigilio - Santi Vigilio e Gregorio Magno: Prefestivo: 8.30 – 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00 Concesio - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.00 - Festivo: ore 8.00 – 10.30

BOVEZZO S. Apollonio: Prefestivo: 16.30 (chiesa vecchia) –

18.30 - Festivo: 8.00 (chiesa vecchia) – 9.30 – 11.00 – 18.30

NAVE S. Maria Immacolata: Prefestivo: 8.30 – 18.30 -

Festivo: 7.30 – 9.30 – 10.45 – 18.00

Muratello - S. Francesco d’Assisi: Prefestivo:

8.30 – 18.30 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 17.30 Cortine - S. Marco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30

CAINO S. Zenone: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00

– 18.00

VILLA CARCINA Santi Emiliano e Tirso: Prefestivo: 8.30 – 16.00

(Casa di Riposo) – 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00 Cailina - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00 Carcina - S. Giacomo: Prefestivo: 17.00 (Pregno) 18.00 - Festivo: 9.30 - 11.00 - 18.00 Cogozzo - S. Antonio: Prefestivo: 8.30 - 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00

LUMEZZANE S. Sebastiano - Santi Fabiano e Sebastiano:

Prefestivo: 7.00 – 9.00 – 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 19.00 Valle - S. Carlo Borromeo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 Villaggio Gnutti - S. Giorgio: Prefestivo: 18.00 (Casa di Riposo) - Festivo: 11.00 – 18.00 Gazzolo - S. Antonio di Padova: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 18.00

Fontana - S. Rocco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 19.00

Pieve - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.30 -

Festivo: 7.30 – 10.00 – 11.00 – 18.30 S. Apollonio - S. Apollonio: Prefestivo: 19.00 Festivo: 7.00 – 8.30 – 10.00 – 11.15 – 19.00

SAREZZO Santi Faustino e Giovita: Prefestivo: 8.30 – 18.30

- Festivo: 7.30 – 10.00 – 18.30

Zanano - Regina della Pace: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 (S. Bernardino di Noboli) – 10.30 – 18.30 Ponte Zanano - Cristo Re: Prefestivo: 8.30 (Maria Madre del Redentore) – 18.30 - Festivo: 8.00 (Maria Madre de Redentore) – 11.00 – 18.30 POLAVENO S. Nicola Vescovo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00

– 11.00

Gombio - S. Maria della Neve: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 10.00 – 18.00 - S. Maria del Giogo: Festivo: 16.00 (maggio/settembre) S. Giovanni Polaveno - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 8.00 – 10.30

BRIONE S. Zenone: Prefestivo: 10.30 – 17.00 - Festivo: 10.30

– 17.00

GARDONE VAL TROMPIA S. Marco: Prefestivo: 8.00 – 18.30 - Festivo: 8.00 –

10.30 – 18.30

Inzino - S. Giorgio: Prefestivo: 17.30 (Santuario Madonna del Castello) – 19.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 19.00 Magno - S. Martino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 11.15 – 18.30 MARCHENO Santi Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.30 (Santuario

della Madonnina) - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.30 Brozzo - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 18.30 Cesovo - S. Giacomo: Prefestivo: 19.30

LODRINO S. Vigilio: Prefestivo: 17.00 (Invico) – 18.00 - Festivo: 8.30 (Invico) – 10.00 – 11.00 - 18.00

TAVERNOLE SUL MELLA Chiesa Parrocchiale - Santi Filippo e Giaco-

Marcheno: Parrocchiale dei Ss. Pietro e Paolo

mo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 11.00 – 18.00 Cimmo - S. Calogero: Prefestivo: 20.00 - Festivo:

10.30 – 20.00

Pezzoro - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 9.30

MARMENTINO Santi Cosma e Damiano: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 11.15

Ville di Marmentino - Santi Faustino e Giovita: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.00 PEZZAZE S. Apollonio: Prefestivo: 15.45 (Casa di Riposo) – 18.30 - Festivo: 8.00 – 11.00

Lavone - S. Maria Maddalena: Prefestivo: 18.00

- Festivo: 18.00

IRMA SS. Trinità: Festivo: 8.30 COLLIO Santi Nazaro e Celso: Prefestivo: 8.30 (chiesa

di Tizio) - 18.00 - Festivo: 9.30 (chiesa di Memmo) – 11.00 – 18.00 S. Colombano - S. Colombano Abate: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 11.00 – 17.00 - Maniva: Festivo: 15.30 (giugno/settembre)

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MENSILE D'INFORMAZIONE

ANNO I - APRILE 2009

Editoriale

Elezioni. Meno di due mesi alle amministrative

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La Valtrompia impugna la scheda elettorale Dodici Comuni rinnovano sindaco e consiglio. Tra questi Marcheno, Lumezzane, Gardone V.T., Sarezzo e Concesio. Si vota anche per Provincia e Parlamento europeo

Il servizio a pag. 2

Primavera in Valle

Una nuova Voce di Adriano Bianchi

 Non vi nascondo che c’è sempre un po’ di emozione quando nasce una giornale. Un giornale nuovo e dedicato alla Valtrompia. Soprattutto un “giornale”, col l’obiettivo esplicito di coniugare la professionalità di chi mette mestiere e passione nel tradurre i fatti in notizie, e che cerca di farlo innestandosi su una tradizione che ha radici ben piantate, ma con lo sguardo sul futuro. La tradizione per noi è rappresentata da una paternità chiara: il Centro diocesano per le comunicazioni di Brescia a cui fa capo lo storico settimanale diocesano “La Voce del popolo”, nato nel 1893 per opera del Beato Giuseppe Tovini; nel suo motto fede , lealtà, coraggio sta la nostra spinta ideale. Nuovo perché la formula di un’attenzione mirata a un territorio particolare come quello della Valtrompia, reso possibile da quella sinergia tra creatività imprenditoriale e risorse tipiche della Valle del Mella, è nel nostro desiderio da tempo. L’altra enorme novità è che il giornale che avete tra le mani è gratis. Si colloca, quindi, tra la stampa “free press”. È distribuito, gratuitamente nei luoghi della vita: mercati, incroci, istituzioni, parrocchie... Molta di questa stampa è schiava della pubblicità. Spesso diventa arrogante, aggressiva, tendenziosa, tesa a solleticare gli appettiti più bassi delle persone. Noi cercheremo di fare diversamente. Anche “La Voce della Valtrompia” vive di pubblicità, ma non ne è e non vuole

Voce Media Pubblicità - tel. 030 280866 - fax 030 2809371 - vmp@vocemedia.it Una Valle tutta da riscoprire L'incanto della natura è intorno a noi, basta alzare lo sguardo sopra le fabbriche e le case



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