La Voce della Valtrompia 2010 03

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La Voce della Valtrompia n.

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MENSILE D'INFORMAZIONE

ANNO II - MARZO 2010

Progetti. Previste alcune opere di rilievo per tutti gli atleti e gli appassionati

La Valle scommette sugli impianti sportivi A Bovezzo, Concesio, Gardone Val Trompia e Lumezzane sono Il servizio in corso o in fase di studio una serie di interventi per rispondere alle a pag. 2 esigenze di un territorio dalla forte vocazione sportiva A giugno è atteso da un'impresa tra Pakistan e Cina

Semplicemente "Gnaro" Silvio Mondinelli racconta il suo modo di vivere la montagna. Alpinista di grande successo: nella storia è uno dei sei (il secondo italiano dopo Messner) ad aver scalato i 14 ottomila. Il 31 marzo riparte per il Nord dell'Everest

Il servizio a pag. 11

Cultura

Sport

Charlie Cinelli presenta il suo ultimo lavoro musicale

Roberto Ghidoni descrive i suoi viaggi nella terra d'Alaska

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Editoriale

Benedetti politici di Adriano Bianchi

Questa strana democrazia all’italiana ci ha propinato un’innaturale campagna elettorale. Lo dimostrano i toni, la spettacolarizzazione dello scontro politico e il tentativo di delegittimazione degli avversari che lasciano sempre in seconda fila le scelte da compiere per il bene del Paese. Vizio italiano? Solo una politica che mostra ormai tutto il suo limite. C’è in più oggi una società civile dispersa, frantumata dai contrasti sociali e dall’invadenza dei partiti nella vita pubblica tanto da renderla quasi inconsistente. Torna allora urgente il compito formativo della comunità cristiana. Una nuova generazione di politici cristiani, chiedono i Vescovi, che sono però da far crescere. Un ruolo per la Chiesa chiaro e difficile con, al tempo stesso, qualche tentazione che forse, in passato, era meno evidente. Fin dal suo interno la Chiesa è tentata di riproporre lo stile di questo schema politico. Non nelle logiche, ma come se l’appartenenza agli schieramenti esprimesse visioni entrambe cristiane dell’uomo e del mondo tra loro inconciliabili. Questa divisione marcata tra cattolici di destra, di sinistra o di centro rischia oggi di “inquinare” anche la vita ecclesiale e trova casa persino nei consigli pastorali, nei gruppi e nei movimenti ecclesiali. Sta alla Chiesa ribadire con forza che essa è altro rispetto a tutto questo, e che qualunque politica miri ad accreditarsi tra i preti, le suore, i Vescovi, ma anche gli organismi e le istituzioni pastorali, è fastidiosa e non fa bene nemmeno ai valori che intende difendere. Resto convinto che i veri politici cattolici non ne hanno bisogno, se “brillano” lo fanno già per la testimonianza evangelica della loro vita e la coerenza delle loro scelte. A questi dobbiamo dare coraggio, ma nessuna benedizione, qualunque sia lo schieramento politico a cui appartengono. Così sia anche per le elezioni lombarde. Per il resto non ci resta che informarci; e ciascuno giudichi col voto chi merita la sua fiducia.


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Primo piano

Il centro sportivo Redaelli Nel prossimo futuro è in previsione il recupero del Centro sportivo Redaelli nella frazione saretina di Ponte Zanano, con tre soggetti cinvolti: Comune di Sarezzo, Comune di Gardone Val Trompia e Rugby Lumezzane. La palazzina d’ingresso diventerà la nuova Club House della società rugbystica e del centro sportivo, oltre ad accogliere nuovi spogliatoi. Il fondo in sabbia del terreno di gioco verrà sostituito con un manto sintetico. Inoltre, sono previsti interventi di ristrutturazione anche sul campo più piccolo (Redaelli 2), recupero e valorizzazione dei campi da tennis e sistemazione degli spazi dove sorge il terzo campo da calcio, destinato agli allenamenti.

Gardone Val Trompia. In attesa che al Centro di Rovedolo partano i lavori per la sistemazione del campo

Le squadre di pallavolo e basket trovano una casa temporanea Il palazzetto dello sport, collocato all'interno dell'oratorio S. Giovanni Bosco, è inagibile. Elaborato un nuovo progetto. Per ora le gare ufficiali sono disputate nella palestra dell'Itis di Lia Micale

Pallacanestro e pallavolo gardonesi sono in fase di trasloco. Il palazzetto dello sport che si trova all’interno dell’oratorio S. Giovanni Bosco ha evidenziato vari problemi. “Finora – dice l’assessore ai Lavori pubblici Fausto Gamba – sono stati effettuati tamponamenti provvisori con la posa di guaine, ma è necessario approntare una nuova copertura, oltre all’adeguamento dell’impianto di aerazione e del comparto tribune”. Proprietaria della struttura è la Parrocchia, che dal prossimo anno non si assumerà la respon-

Il Palazzetto dello sport di Gardone Val Trompia

sabilità di ospitare alunni delle scuole superiori e società sportive. Delle due possibili soluzioni (demolire e ricostruire oppure ristrutturare), i tecnici hanno verificato che la struttura è ancora valida, optando per la ristrutturazione, con una spesa di circa 1 milione e 700mila euro. “La scelta – sintetizza il parroco don Francesco Bazzoli – è stata fatta tenendo conto che la struttura è un elemento ben individuabile all’interno dell’oratorio. Il progetto è

stato elaborato dall’architetto Cesare Archetti, sottoposto alla parrocchia e mostrato all’Amministrazione comunale, che ha messo a disposizione un’area su via S. Giovanni Bosco dove ricavare un secondo accesso indipendente”. Il progetto prevede il rifacimento di copertura, impiantistica idrotermosanitaria e tribune. Il campo da gioco verrà destinato alla pallavolo, ampliando il lato sud con una nuova batteria di spogliatoi, destinando il

piano superiore a zona deposito e ad uso delle società sportive e creando sul lato est biglietteria e guardaroba per il pubblico. “Un grosso lavoro di ristrutturazione – puntualizza il parroco gardonese – che non trascurerà gli spazi esterni: curva della pista abbassata a rasoterra, pavimentazione dello spazio tra oratorio e palazzetto e rifacimento dell’accesso dalla statale”. “L’Amministrazione – ribadisce l’assessore Gamba – ritiene un imperativo morale intervenire, perché la struttura è a disposizione della cittadinanza. I tempi richiederanno due anni di lavoro e si comincerà non appena la parrocchia avrà valutato la soluzione finanziaria migliore. Ci siamo attivati trovando nuova sistemazione alle due società di basket e pallavolo al centro di Rovedolo e nella palestra dell’Itis. L’Amministrazione è pronta a spendere per potenziare la struttura di Rovedolo e farla diventare polifunzionale, investendo 120mila euro. Per il momento – precisa Fausto Gamba – la palestra Itis verrà usata per le gare ufficiali. Sono già stati presi contatti con una ditta, che ha garantito il termine dei lavori entro la fine dell’estate, rendendo disponibili i campi a partire dal prossimo mese di settembre.

Concesio. L'investimento è stato affrontato dalla società Gestsport che gestisce l'impianto natatorio di S. Vigilio

Il centro Aldo Moro punta tutto sul risparmio energetico Nel corso degli anni Concesio è riuscito a far crescere il proprio patrimonio di impianti sportivi, con l’eccellenza del Centro comunale Aldo Moro. “Il centro sportivo di S. Vigilio – ribadisce il sindaco Stefano Retali – è un fiore all’occhiello dell’amministrazione, con lo stadio per il calcio che può contare su uno dei migliori manti erbosi della Valle, il campo a 11 in sabbia e quello a 7 riservato agli allenamenti dei più piccoli e da poco recintato e dotato di un impianto d’illuminazione. Non solo calcio, ma anche una pista di atletica che viene sfruttata anche per gli allenamenti ciclistici, il bocciodromo

rimesso a nuovo (manto sintetico e ritinteggiature), oltre agli spazi della piscina (www.piscinetibidabo.it), che è a tutti gli effetti un centro polifunzionale. Unica struttura per ora inagibile rimane la pista da pattinaggio, la cui pavimentazione andrà rifatta completamente”. La struttura della piscina può contare anche su campi di beach volley, calcetto, basket, di un’area giochi, ristorante, palestra, libreria e alcuni ambulatori, configurandosi come un impianto infrastagionale grazie al tetto scorrevole e rivolta alle esigenze di tutti. L’amministrazione comunale e la società Gestsport che gestisce il

I pannelli solari di S. Vigilio

centro natatorio hanno unito le loro forze per realizzare un innovativo impianto fotovoltaico, con il parcheggio pubblico interamente coperto da una serie di pannelli che produce 200mila kW annui, dei quali 20 ceduti al centro sportivo. “Le strutture – dice l’assessore ai Lavori pubblici, Renato Poinelli – non mancano (vedi il nuovo stadio di S. Andrea o lo Skatepark a Ca’ De Bosio) e possono diventare una risorsa, così come è accaduto anche per il Pala 53 della Pieve, dotato di pannelli fotovoltaici e fornito di luci a basso consumo energetico che si regolano in base all’illuminazione naturale.


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Elezioni Regionali 2010, modalità di voto

Quando si vota

L’elezione del presidente della Regione Lombardia avverrà, domenica 28 e lunedì 29 marzo, per mezzo di un’unica scheda di colore verde. L’elettore ha tre possibilità di voto: 1. Apporre una X sulla lista provinciale collegata al candidato presidente (con possibilità di esprimere una preferenza al candidato del partito per la ripartizione provinciale dei seggi); 2. Apporre una X sul nome di una lista regionale o sul nome del candidato presidente; 3. Optare per il voto disgiunto, apponendo una X sulla lista provinciale di un raggruppamento e una X sul candidato presidente di un altro raggruppamento. Il Presidente e il consiglio regionale restano in carica per un periodo di cinque anni.

Le votazioni per l’elezione dei consiglieri regionali e del presidente di Regione Lombardia si svolgeranno domenica 28 e lunedì 29 marzo. Domenica si potrà votare dalle ore 8 sino alle 22; lunedì dalle ore 7 alle 15. Gli elettori che all’ora di chiusura si troveranno nei locali del seggio saranno ammessi a votare.

Lumezzane. Campo da calcio e parcheggio pronti per l'estate. Attesa per l'avvio dei lavori a Sant'Apollonio

Il centro sportivo in Val De Put e il sintetico al Villaggio Gnutti dente Pasetti della Uasl, si è valutata l’opportunità di sfruttare la zona per la costruzione di due campi da rugby e di una pista da pattinaggio. Le associazioni rugbiste faticano a trovare un luogo definitivo dove allenarsi, di conseguenza i circa 300 ragazzi impegnati in questo sport sono alle prese con spostamenti e problemi di spazio. L’assessore ai lavori pubblici Mario Salvinelli spiega che la difficoltà di realizzazione del progetto non risiede nel lavoro in senso stretto, ma nell’iter burocratico: “I tempi di acquisizione della zona sono molto lunghi, e non si possono ottenere finanziamenti né iniziare alcun tipo di lavoro se prima non si è ottenuta la proprietà definitiva del terreno. Non si possono fare previsioni esatte riguardo alla tempistica di concretizzazione del disegno. Occorre attendere la chiusura della procedura di acquisto, nel frattempo stiamo pulendo l’area per valutare la conformazione del suolo e il tipo di lavoro da svolgere”. Un evento considerevole si terrà il prossimo 3 aprile. “Si svolgerà proprio a Lumezzane – rivela il sindaco Silverio Vivenzi – una tappa della 40ª edizione della Settimana ciclistica lombarda: vedremo qui da noi campioni di fama internazionale”.

di Daniela Fedrigo

Negli ultimi tempi Lumezzane si sta impegnando per mettere a disposizione impianti sportivi di un certo livello. Le strutture non mancano, ma ci sono novità all’orizzonte. Il campo del Villaggio Gnutti, ancora in rifacimento, vedrà concludersi i lavori prima dell’estate: si potrà godere del nuovo parcheggio sottostante, e gli atleti potranno finalmente giocare su un campo sintetico illuminato da fari più forti. Per quanto riguarda il Palazzetto dello Sport nella zona industriale, numerose associazioni si allenano al suo interno; vi si accolgono diverse altre manifestazioni e incontri di vario genere (questo mese è iniziato un corso di autodifesa personale tenuto dai maestri dello Shotokan Karate Club di S. Sebastiano). È già un punto in piena attività e ora si valuta di facilitarne l’accesso attraverso la sistemazione della strada che dalla Faidana porta fino all’edificio. Tra i nuovi progetti, ancora in via di definizione, spicca quello che riguarda la Val de Put. A seguito di un consulto con il presi-

Il campo al Villaggio Gnutti

Bovezzo. L'assessore allo Sport Nicola Fiorin spiega le modalità e i tempi degli interventi da realizzare

Campi da tennis, calcetto e nuove tribune al parco II Aprile Bovezzo cerca di rispondere alle esigenze delle associazioni sportive del suo territorio. “L’amministrazione – spiega l’assessore allo Sport Nicola Fiorin – ha stipulato la scorsa estate un accordo con la parrocchia per l’utilizzo della palestra da parte delle squadre di pallacanestro e pallavolo. Gli interventi prossimi riguarderanno il parco II Aprile, dove qualche anno fa è stato rifatto il manto sintetico del campo di calcio a 11. Ora, sulla medesima struttura interverremo ristrutturando la tribuna e dotandola di copertura con annesso impianto fotovoltaico tale da garantire l’autosufficienza

energetica dell’intero impianto. Il cuore dell’intervento – prosegue Nicola Fiorin – riguarderà la creazione di un campo sportivo a 6 giocatori (sempre in sintetico) e il contemporaneo spianamento di un pendio per la realizzazione del quarto campo da tennis (coperto), che si sommerà ai tre già presenti (due coperti e uno all’aperto) e sostituirà vecchie piastre in cemento ormai da anni in disuso”. Un’attenzione verso la pratica sportiva che si muove nella direzione di un vero e proprio distretto, senza dimenticare altri spazi deputati al gioco. “Un intervento altrettanto significativo – aggiunge Fiorin –

Il campo di calcio in sintetico

avverrà nella palestra comunale Paolo VI presso la scuola secondaria, con il rifacimento della pavimentazione, anche se è ancora in fase di studio la scelta del materiale (gomma o legno), oltre all’ipotesi di usufruire anche qui di un sistema fotovoltaico. Per tennis e calcio – chiude l’assessore bovezzese – il progetto è già stato approvato (spesa di 360mila euro con Bando Regionale e ricorso al Credito sportivo) e siamo in attesa del parere del Coni. Per la palestra, invece, attingeremo a risorse comunali derivanti da oneri di urbanizzazione, ma aspettiamo di fare tutte le valutazioni del caso”.


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Rotte letterarie

La parola ai lettori

Nomade rimane nell’animo l’uomo, sempre alla ricerca di un oceano da solcare, di una terra da scoprire, nell’insaziabile rincorsa a se stesso. In moto perpetuo verso il passato che lo definisce, votandosi alla domanda di Bruce Chatwin: “Che ci faccio qui?”. Il pensiero in cammino, nell’atto più vero di una “Anatomia dell’irrequietezza”, di un’instabilità perenne che muove sui passi di una musica a lui preesistente, in ogni luogo l’uomo si sia poi trovato a vivere. La musicalità delle sue parole che continua a correre sulle piste di tutto il mondo, nell’intricata rete delle lingue, lungo i tragitti delle “Vie dei canti” per dare senso a ogni cosa.

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IL PEGGIO DELLA VALTROMPIA

Bovegno, la svolta per Irma Per chi proviene da nord e vuole svoltare verso l’abitato di Irma diventa davvero pericoloso l’attraversamento della corsia, che di fatto è cieco. I problemi, però, li incontra anche chi sopraggiunge da sud, costretto a decelerare moltissimo per svoltare e così rischiando d’essere incocciato da chi sopraggiunge dietro di lui. L’angolo di questa “malefica” curva andrebbe decisamente smussato, sull’esempio dei lavori che stanno giungendo a conclusione proprio in questi mesi nella frazione marchenese di Brozzo.

LETTERE

Dossi artificiali Nel nostro quotidiano spostarci in macchina ci troviamo ad affrontare i su e giù dei dossi artificiali. Presenti ormai in ogni strada interna della Valtrompia, sono stati via via adottati per disincentivare i comportamenti scorretti e pericolosi di alcuni automobilisti che prendevano le strade di casa per la pista di un autodromo. Sono certamente una soluzione efficace affinché il modo di guidare sia moderato, preservando la sicurezza di pedoni e ciclisti. Nascono da un buon intento, ma negli anni s’è verificata una proliferazione incontrollata e senza rispetto delle normative. Ecco che ci troviamo a fronteggiare (proprio fronteggiare) i dossi, come fossero nemici da superare con un delicato e decisivo colpo. Dossi che vanno messi in ambito urbano e sono utili in aree particolarmente frequentate (specie da bambini) e zone che per conformazione naturale (es. i lunghi rettilinei) “invitano” a schiacciare di più sull’acceleratore. Se si può chiudere un occhio sull’eccessivo numero di dissuasori sparsi ovunque, non è tollerabile siano costruiti in maniera illegale. Il Regolamento di attuazione del Codice della Strada (Dpr. 495/1992 modificato dal Dpr. 610/96) all’articolo 179 prescrive al comma 5 che “i dossi artificiali possono essere posti in opera solo su strade residenziali, nei parchi pubblici e privati, nei residence; possono essere installati in serie e devono essere presegnalati”. Inoltre, al comma 6 viene specificato: “In funzione dei limiti di velocità vigenti sulla strada interessata hanno le seguenti dimensioni: a) per limiti di velocità pari o inferiori a 50 km/h larghezza non inferiore a 60 cm e altezza non superiore a 3 cm; b) per limiti di velocità pari o inferiori a 40 km/h larghezza non inferiore a 90 cm e altezza non superiore a 5 cm; c) per limiti di velocità pari o inferiori a 30 km/h larghezza non inferiore a 120 cm e altezza non superiore a 7 cm. Proprio riguardo all’altezza massima (e in diversi casi per la lunghezza minima) sorge la divergenza fra realtà e norma, con gran parte dei dos-

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IL MEGLIO DELLA VALTROMPIA

L'anemometro al Dosso dei Galli Nel ricircolo continuo di correnti ambientaliste che ammoniscono su sventure apocalittiche, ecco un esempio di rispetto per l’ambiente. L’anemometro di 50 metri che L‘imprenditore Imerio Lucchini ha piazzato al Dosso dei Galli potrebbe incontrare da altre parti gli sfavori dell’ideologia “verde”, intanto lui analizza e restituisce dati sulle dinamiche dei venti. Se si potrà un giorno impiantare una pala eolica per la produzione di energia, ce lo dirà il tempo.

si che risulta fuori norma. La costruzione degli stessi viene delegata alle amministrazioni, con risultati spesso di totale anarchia e inefficienza: dossi realizzati con mattoncini di porfido, pendenze spropositate, altezze eccessive, dossi non realizzati a filo della strada. Tutta una serie di incongruenze che trasformano un’opera utile in una fonte di pericolo. Fabrizio Mosetti

Senza la geografia siamo persi Tutti sarebbero fieri di passare alla storia, ma “passare alla geografia” sarebbe cosa di gran lunga migliore. Dentro questa battuta che ho sentito di recente pronunciare dallo scrittore Erri De Luca al teatro di Inzino sta racchiusa una verità che pochi mestieranti del potere paiono aver compreso. Gli uomini transitano sulla Terra, ma i luoghi che scoprono, trovano, circumnavigano, battezzano, calpestano fortunosamente, rimangono nei secoli e diventano come saldi punti di riferimento per capire il mondo. Senza la geografia sa-

remmo persi, senza sapere dove andare non ci ritroveremmo più. Come smarrirsi dentro una tormenta di neve e cominciare a provare un senso d’angoscia nel non conoscere più la propria posizione e direzione. La geografia ci aiuta a riconoscere i posti, a ritrovare le orme degli uomini che vi sono passati, a dire chi fossero e che cosa avessero fatto, a capire perché l’avessero fatto. È a scuola che la geografia deve farsi parte di noi: alle elementari per incuriosire, alle medie per conoscere, alle superiori per interrogarsi. Lucia Mandorlaschi

Le bestemmie in campo Si è dovuti arrivare a formulare una legge che proibisce le bestemmie in campo, punendo con la prova Tv un comportamento che doveva essere normale per uomini come i calciatori che dovrebbero essere esempi. Certo, lo spunto è giusto, punisce gli atteggiamenti blasfemi, ma un’incongruenza rimane, perché la contesa si

scatena poi nell’analizzare alla moviola se le parole pronunciate siano o meno bestemmie o da tali camuffate. Eppure, nel Regolamento del Giuoco del calcio sta scritto alla Regola 12 (paragrafo “Infrazioni passibili di espulsione”): “Un calciatore titolare, di riserva o sostituito deve essere espulso se usa un linguaggio o fa dei gesti offensivi, ingiuriosi o minacciosi”. Rieducare sarebbe il comportamento più corretto, così come viene fatto nel campionato del Csi (Centro sportivo italiano), dove le bestemmie sono punite con il cartellino rosso o blu (espulsione temporanea) per il significato che portano con sé e non per l’interpretazione mediata di un labiale. Mario Pedretti

Ecco i vincitori dello Skipass Di seguito riportiamo i nomi delle persone sorteggiate per il concorso di febbraio e che hanno ricevuto in omaggio uno Skipass per il comprensorio sciistico del Maniva: Pier Alberto Sorio e Luigi Fantini.

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Lumezzane

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La Settimana lombarda arriva in Valtrompia Tutti in sella. Sabato 3 aprile Lumezzane sarà protagonista di un importante appuntamento ciclistico, con partenza e arrivo nella città valgobbina: si tratta del 41° Trofeo Comida, inserito come terza tappa nella 39ª edizione della prestigiosa Settimana lombarda (per informazioni, www.settimanaciclisticalombarda.it). Una Lumezzane-Lumezzane lunga 125 km, che vedrà i corridori salire al Passo del Cavallo, percorrere le coste di S. Eusebio, risalire al Cavallo e ascendere verso Lodrino dal versante valsabbino, prima di affrontare i numerosi tornanti dell'abitato lumezzanese e giungere sul traguardo di piazza Paolo VI, nella frazione di Sant’Apollonio. Il ritrovo sarà alle ore 11 di sabato 3 aprile e l’arrivo dei primi ciclisti è previsto per le ore 14.

Storie. L'artigiano lumezzanese ha consegnato al Pontefice una scultura con tre fabbri e i loro strumenti

Dal Papa l’arte di Oreste Pezzola di Angelo Seneci

L’artigiano lumezzanese Oreste Pezzola è giunto sino a Roma con delle proprie opere, per ben due volte. In particolare, un lavoro è stato consegnato al Sommo Pontefice, ossia una scultura che rappresenta tre fabbri con gli strumenti da lavoro; un’altra, invece, è stata donata al cardinale Giovanni Battista Re e raffigurante la Madonna di Loreto. Pezzola non ha mai smesso di lavorare. Fino al 1995 la sua azienda ha progettato e realizzato stampi, poi, una volta in pensione, ha cominciato a dare sfogo al suo animo creativo e artistico. Quello che in un primo momento è stato un pensionamento obbligato, è andato trasformandosi in un’intensa attività. “In realtà – dice l’82enne artista lumezzanese –, non ho mai pensato alla pensione. Fin quando potrò godere della salute non lascerò il mio laboratorio e posso dire di lavorare per la sola passione di farlo, senza nessun obbligo, per questo non mi pesa e quando serve passo anche le domeniche nel modellare i miei lavori”. Oreste Pezzola realizza le sue opere sulla

Pezzola nel suo laboratorio e nel riquadro l'opera consegnata a Benedetto XVI

Gli impegni della sezione Cai Per la sezione Cai di Lumezzane è iniziata un’altra stagione ricca di impegni. La prima iniziativa è stata la pubblicazione de “Il Ladino”, l’annuario che racconta il passato ma al medesimo tempo vuole essere tempo un punto di partenza su ciò che verrà fatto. Una delle caratteristiche che contraddistingue il sodalizio valgobbino è vedere la sede di Via Cavour 4 a Mezzaluna (aperta tutti i mercoledì dalle ore 20) piena e viva. “Da alcuni mesi – ricorda il presidente Giuseppe Aquino – si è creato anche un buon movimento intorno alla piccola palestra d’arram-

picata che i nostri alpinisti hanno allestito con grande volontà e disponibilità. È un passo significativo, volto soprattutto ad avvicinare i giovani al mondo dell’arrampicata sportiva e più in generale della montagna”. L’attenzione ai ragazzi è un punto fermo che la sezione si è posta come obiettivo principe. A favore dei giovani sono state rivolte iniziative sia escursionistiche sia alpinistiche, che hanno visto la partecipazione anche di molti giovanissimi, sperando che “abbiano ricevuto degli stimoli positivi ad avvicinarsi al mondo della montagna”.

base di un’esperienza lunga una vita, che finisce per esaltare ogni singola creazione. “Questo è uno dei vantaggi che mi permette di trasferire davvero nella mie creazioni tutto quanto ho dentro. Non devo rivolgermi a nessun altro per alcun tipo di lavorazione. Tutto ciò che realizzo, alla fine è proprio ciò che intendevo creare”. La lunga esperienza d’incisione di stampi, unita a una preparazione artistica sotto la guida di maestri come lo scultore Gino Casari, ha forgiato l’artigiano e l’artista in un connubio di tecnica e arte che sanno rappresentare in maniera singolare gli stimoli dello scultore. Le opere di Pezzola si trovano disseminate sul territorio lumezzanese: esempi ne sono il busto di Felice Saleri, che si trova nell’omonima biblioteca, oppure l’opera dinanzi alla scuola di Rossaghe, oltre a quelle che campeggiano all’ingresso di diverse abitazioni o aziende, dove i proprietari hanno inteso, con un busto, ricordare il fondatore. Ovviamente, la maggior soddisfazione è avere anche due opere che hanno raggiunto la città eterna. Una grande soddisfazione per una persona che non si è mai risparmiata nell’aiutare gli altri, in particolare con la Croce bianca.

Teatro Odeon. Per il nono anno consecutivo torna, il 17 e il 18 aprile, la manifestazione canora per ragazzi

Memorial Lucrezia: i bambini gareggiano con la loro voce Il Memorial Lucrezia torna il 17 e 18 aprile al Teatro Odeon di Lumezzane per il nono anno consecutivo. Si tratta del concorso canoro organizzato dall’Associazione Coro Voci Incanto in collaborazione con il Comune di Lumezzane, la Biblioteca Felice Saleri e la Provincia di Brescia. L’Associazione viene fondata nel 1995 da un gruppo di ragazzi intenzionati a donare ai meno fortunati un po’ di speranza e di felicità attraverso la musica. Il Coro è in grado di eseguire svariati brani, sia tradizionali sia popolari, includendo nel repertorio

anche canzoni sacre e per bambini, fino ai canti alpini. Il Concorso Lucrezia nacque come particolare iniziativa a ricordo di una corista, la piccola Lucrezia Berna, che a soli nove anni perse la vita in un incidente stradale. Nel susseguirsi delle edizioni l’evento è riuscito a farsi conoscere anche al di fuori della realtà lumezzanese: già dal secondo anno le richieste di iscrizione giungevano da tutta la provincia, e attualmente si è raggiunto il livello interregionale. Vi sono due categorie di partecipanti: la prima riguarda i bambini nati tra il 1997 e il

Un'immagine d'archivio del concorso

2002, i quali eseguiranno testi dello Zecchino d’Oro o comunque adatti alla loro giovane età; la seconda comprende i nati tra il 1994 e il 1996 che hanno invece la possibilità di portare canzoni a scelta. Si costituirà una giuria di esperti ai quali spetterà il compito di valutare tecnicamente l’abilità dei concorrenti e di conferire i premi ai finalisti: in aggiunta alla pergamena in dono a ciascun ragazzo, saranno assegnati 300 euro al primo classificato, 200 euro al secondo e 100 euro al terzo. Come da tradizione, l’aspetto musicale della manifestazione è curato dai due maestri del Coro, Agnese Perotti e Mirio Masina, che durante l’anno seguono le prove dei cinquanta bambini presenti in Associazione. (d.f.)



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Lumezzane. L'Amministrazione ha tracciato un bilancio del "Piano neve"

Positive le risposte sull’impatto ambientale di Angelo Seneci

Secondo il Comune sono stati raggiunti gli obiettivi primari, cioè l'abbattimento delle polveri fini presenti nell'aria e la diminuzione delle quantità da smaltire al termine della stagione L’amministrazione comunale ha tracciato un bilancio sull’applicazione del “Piano neve” 2009/2010, i cui obiettivi primari sono stati l’abbattimento delle polveri fini presenti nell’aria e la diminuzione delle quantità di ghiaia da smaltire al termine della stagione. Il principio logico su cui si è improntato tutto il piano è che, terminata la nevicata e scioltasi la neve, le strade dovevano essere sgombere da ghiaia e polvere. L’assessore all’Ambiente Andrea Capuzzi ha cercato di creare le condizioni affinché vi fosse un generale miglioramento della vivibilità nel periodo invernale. “Rispetto agli anni precedenti – dice soddisfatto Capuzzi – è stata introdotta l’azione preventiva, utilizzando solo sale ed è stato aumentato del 14% il numero dei chilometri trattati. In base ai dati

La città valgobbina imbiancata dalla neve il 10 e l'11 marzo

in possesso si è appurato che sono state raccolte da dicembre a febbraio 226,56 tonnellate in meno di rifiuti da spazzamento stradale e sono stati effettuati 18 viaggi in meno rispetto allo stesso periodo dell’inverno precedente. Infine, va sottolineato come la riuscita di un progetto sia segnale di una fattiva collaborazione tra uffici comunali coinvolti e ditta appaltatrice, che ha eseguito i lavori nel migliore dei modi”. Dal momento che le precipitazioni nevose sono confrontabili con quelle dello scorso inverno, si possono anche paragonare le quantità dei rifiuti da spazzamento stradale: nel periodo tra dicembre 2008 e febbra-

io 2009 (quando veniva utilizzata la ghiaia) sono state raccolte 314,04 tonnellate e sono stati effettuati 26 trasporti, mentre tra dicembre 2009 e febbraio 2010 sono state raccolte 87,48 tonnellate ed effettuati 8 trasporti. Secondo una proiezione fatta dall’ufficio Ambiente, è stato stimato che, alla fine di marzo, verrà raccolta una quantità inferiore a 290 tonnellate di rifiuti da spazzamento stradale rispetto all’inverno 2008/2009. Infine, va evidenziata anche la diminuzione dei viaggi necessari al trasporto dei materiali verso le discariche, con una conseguente diminuzione del traffico e di anidride carbonica emessa dai mezzi.

Fuoriclasse con Il Mosaico È partito da poco il progetto Fuoriclasse promosso dalla Regione Lombardia e attuato da numerose istituzioni e enti (Confcooperative, Centro Oratori, Provincia di Brescia, Consorzio Solco, Comuni, presidi Asl, Comunità montana) impegnate in materia di politica d’intervento per i giovani. L'iniziativa si rivolge a persone comprese tra i 16 e i 30 anni e mira a incoraggiare le loro “competenze alla vita”: si aspira a rendere concreta la vena espressiva dei partecipanti, attraverso l’attuazione di poli creativi, finalizzati alla valorizzazione del tempo libero, riguardanti la musica, il teatro, l’arte, lo sport e il web. L’obiettivo è quello di proporre concorsi e mostre che possano far emergere il talento dei giovani, facilmente sfruttabile in futuro anche in ambito lavorativo. La Cooperativa Tempo Libero, in collaborazione con gli operatori de Il Mosaico di Lumezzane e l’Assessorato ai servizi sociali dello stesso paese, ha recentemente colto l’occasione del progetto per sviluppare un corso di videocinematografia digitale, rivolto a cittadini che mostrassero interesse e disponibilità ad aderire e a portare avanti il programma. La scorsa settimana si è tenuto il primo start-up a contenuto tecnico, con nozioni riguardanti l’uso dei macchinari professionali che verranno utilizzati per le riprese. Gli incontri prevedono infatti un affiancamento sia nell’area strettamente tecnica che nell’area produttiva e post-produttiva. Lo staff comprende un ristretto gruppo di 4 o 5 persone fortemente motivate a valorizzare la nostra zona: il lavoro ha avuto inizio proprio in questi giorni, si concluderà a maggio e consisterà fondamentalmente nel video documentare il contesto socio culturale del territorio. Il traguardo è la realizzazione di due documentari, uno riguardante l’ambiente sociale di Lumezzane e paesi limitrofi, e l’altro inerente ai numerosi gruppi teatrali giovanili che si stanno formati negli ultimi anni. (d.f.)

Emmebi 70. Presentati i nuovi vertici e la stagione, che si è aperta con una bella vittoria di squadra

Auto e moto d’epoca in pista Il Club di auto e moto d’epoca valgobbino Emmebi 70 ha presentato i rinnovati vertici e la nuova stagione, che si è aperta con una vittoria di squadra nella prima uscita. “Abbiamo deciso di rilanciare il club che nel passato era giunto a livelli nazionali con i suoi equipaggi – ricorda il neo presidente Roberto Danesi –. Il nuovo direttivo ha steso un programma che prevede partecipazioni a gare nazionali, ma anche l’organizzazione di raduni sociali, per i soci che non amano troppo le gare”. Sono stati nominati alcuni responsabili che dovranno occuparsi del reparto agonistico e dei raduni. Per il primo l’indicazione è caduta su Maurizio Rampello, top driver, specialista

nelle gare di regolarità storiche; per i raduni i responsabili sono Ernesto Pasotti e Giovanni Prandelli. Il sodalizio ha stretto un connubio con l’Ant (Associazione nazionale tumori). La sede della Emmebi 70 (di proprietà comunale) si trova in via Cavour 4 a Mezzaluna ed è aperta tutti i giovedì a partire dalle 20.30. Per l’amministrazione era presente l’assessore all’Urbanistica Andrea Capuzzi, appassionato di auto storiche: “È motivo di soddisfazione per l’amministrazione vedere che un gruppo sportivo vuole anche impegnarsi nel sociale. Questo testimonia come i soci non vogliano solo distinguersi per l’attività sportiva, ma anche per quella di supporto agli altri”.

Alcune vetture del club Emmebi 70

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Alta Valle

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Poesia e formaggio, un concorso letterario Il Comitato “Sagra del formaggio nostrano di Valtrompia” e Acv (Associazione culturale Valle Trompia) organizzano il concorso letterario aperto a tutti “Che poesia il nostrano Valtrompia!”. Per partecipare basta comporre una poesia o uno slogan in lingua italiana o dialetto bresciano che abbia come tema la produzione del formaggio nostrano Valtrompia, il mondo contadino o l’allevamento. Le poesie devono pervenire all’Acv (via S. Carlo 5, Gardone VT) entro il 3 luglio. I vincitori saranno premiati durante la sagra del formaggio nostrano di Pezzaze del 7 e 8 agosto con forme di nostrani o opere letterarie di Aldo Cibaldi e Angelo Canossi. Info allo 030 8913473.

Marcheno. Silvio Mondinelli alla vigilia di un'altra grande possibile impresa in Nepal racconta la sue esperienza

Il grido di “Gnaro” Mondinelli: “La montagna va rispettata” di Edmondo Bertussi

Alpinista di grande successo, è uno dei sei nella storia (unico italiano dopo Messner) ad aver scalato i 14 ottomila più alti della terra. Il 31 marzo riparte per il Nord dell'Everest (8.848 metri) Silvio Mondinelli, valtrumplino gardonese con genitori pezzoresi, “Gnaro” in tutto il mondo, uno dei sei nella storia dell’alpinismo (unico italiano dopo Messner) ad aver scalato i 14 ottomila più alti della terra senza far uso di ossigeno, col record di cinque in un anno, il 31 marzo riparte per il Nepal: meta la terribile Nord dell’Everest (8.848 metri). Se andrà in vetta sarà la sua ventesima volta in cima a un ottomila. In gennaio si è congedato col grado di brigadiere capo dopo 33 anni di Finanza nel Soccorso Alpino ad Alagna. È in pensione a modo suo. “Esistono – afferma – due tipi di mal di montagna. Uno è quello che viene salendo in alta quota, l’altro è quello che colpisce chi non ci va. Il primo ogni tanto mi viene, ma è raro e molto

Silvio Mondinelli il 16 maggio 2002 a Makalu (8463 metri)

lieve. L’altro, invece, fa stare davvero male e non ho nessuna intenzione di beccarmelo!”. L’estate scorsa ha perso la mamma Luciana, a Gardone gli sono rimaste le sorelle, ad Alagna i figli Emilia di sei anni e Ferruccio di quattordici. In Nepal gli vogliono bene: nel Kumbu degli sherpa non hanno dimenticato l’alpinista che si caricò sulle spalle uno di loro colpito da una grave dissenteria, i suoi impossibili soccorsi rinunciando alla vetta, la scuola

a 3440 metri di quota con 80 alunni e il presidio ospedaliero di primo intervento a Malekhu realizzati con l’onlus “Amici del Monte Rosa”. Silvio a 52 anni perfettamente integro scrive: “Noi alpinisti non conquistiamo niente, cerchiamo solo di salire. La montagna va rispettata non sfidata. Salirò sempre solo con le mie forze…”. Ma anche quello che predica sempre “la vita umana viene prima di tutto: non sopporto chi finge di non vedere l’alpinista

in difficoltà…”. Ha rischiato la vita per dare sepoltura all’amico Gianni Calcagno sul McKinley. Poi c’è il Gnaro che ha girato in cima agli ottomila per la tv spagnola; quello che ha montato in Nepal nel 2008 la stazione meteorologica del Cnr più alta del mondo. A giugno ripartirà con la spedizione guidata dal bergamasco Agostino da Polenza per la parete nord del Gasherbrum 1 (8068 metri) tra Pakistan e Cina, unica parete inviolata dei 14 ottomila.

Attività mineraria: il via libera al permesso di ricerca alla Torgola Dopo 11 anni si stanno creando le premesse per il ritorno della ricerca e successiva estrazione mineraria in Alta Valle alla Torgola, il sito minerario attraversato dalla provinciale tra Bovegno e Collio. Lì fino al 1999 si “coltivava” fluorite, che viene usata prevalentemente come fondente nelle attività siderurgiche. Attività che risale almeno al XVII secolo: nella zona cercavano argento gli emissari dei duchi di Mantova. L’estrazione della fluorite raggiunse il culmine con l’avvento della elettrosiderurgia tra gli anni '50 e '60 dando pane e lavoro all’intera zona. Ora a muoversi è la Srl “Società Mineraria Alta Valtrompia”, che ha la

sede presso la Miniera Torgola. Il capitale sociale è di 50mila euro, mentre il presidente è Aldo Zubani “inventore” a suo tempo, assieme ad Alessandro Bernardi, del Parco Minerario. Il presidente ha richiesto il permesso di ricerca per il vicino sito Checca Val Porcile ai sensi delle disposizioni delle leggi minerarie vigenti. La richiesta, spiega Zubani, ha fatto un primo passo importante con il decreto pubblicato sul B.U.R. (Bollettino ufficiale regionale) di “esclusione dal V.I.A.“ (Valutazione impatto ambientale). Poi c’è stata la prima conferenza dei servizi a inizio febbraio e la seconda conclusiva del 24 febbraio dove Comunità monta-

na e Provincia hanno dato il via libera. A giorni è atteso il permesso di ricerca dalla Regione. Si sa già che la fluorite c’è, la Torgola chiuse, perché con costi e prezzi di allora non era ritenuta più conveniente la sua coltivazione. Poi, Zubani, rimandando tutto al momento del “permesso in mano” dichiara: “Riprende con privati che ci credono, un discorso che a suo tempo col presidente dell’Agenzia Parco Minerario Luigi Mancini, progettava l’attività industriale vicino a quella turistica per dare gambe economiche a questa, valorizzare le miniere dimesse dell’Alta Valle e con esse l’intera zona”. (e.b.)

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Maniva. Raggiungerà il Dasdanino: la stagione si può così allungare a sei mesi

Una nuova seggiovia per il rilancio dello sci

Dasdanino, la biposto sale sulla destra

di Edmondo Bertussi

Sono soddisfatti Imerio, Alberto e Stefano Lucchini dopo aver firmato per la loro Maniva Ski l’ordine alla ditta C.C.M. per la nuova seggiovia che da Persòle (m. 1755), sfruttando la valletta defilata, sotto malga Zocchi, sulla destra della dorsale amata dagli sci alpinisti, raggiungerà il Dasdanino ( 2070 metri). Una bella notizia per tutta l’Alta valle. In pratica realizzano il progetto suggerito quarant’anni fa alla Spa Tre Valli da Pirovano, quello dello Stelvio, e non attuato: faceva parte, ricordiamo, dell’ambizioso piano Tekne che prevedeva il collegamento dal Maniva verso Gaver e Montecampione. Spostano così il baricentro della stazione verso l’alto e verso nord: raddoppiano il demanio sciistico (oltre 30 km

di piste) facendo sistema con la splendida pista nera degli Zocchi e la seggiovia esistente sul versante bagosso e allungano la stagione a sei mesi: in Dasdana nevica da novembre e dura almeno fino ad aprile. Sono evidenti riflessi su posti di lavoro, indotto e conto economico della Maniva Ski che completa il piano industriale senza tentennamenti e accetta la vera sfida: pronta la “fabbrica” vendere il prodotto. Queste le caratteristiche dell’impianto: seggiovia biposto con tappeto mobile alla partenza in Persòle; lunghezza circa 1400 metri con dislivello di 315 metri; portata oraria 2400 persone. La partenza in Persòle sarà raggiungibile con la seggiovia che già arrocca sul Monte Maniva (m. 1864): poi si scenderà sulla destra verso l’attuale Zocchi. Raggiunto il Dasdanino si avranno a disposizione due piste: una facile e una seconda più impegna-

tiva. Il rientro verso il Passo Maniva sarà possibile In due modi: scendendo verso il Bonardi dove verrà ampliato il parcheggio, Oppure da Persòle con nuovo collegamento verso gli Zocchi e giù alla partenza dello skilift omonimo che arrocca pure sul Monte Maniva e da qui discesa al Passo. È allo studio pure l’affascinante discesa dalla parte nord del Dasdanino verso il laghetto Dasdana con rientro su traverso verso gli Zocchi. Consegna, a termine di contratto, ottobre di quest’anno 2010. Un investimento di oltre 2 milioni di euro che va ad aggiungersi agli altri 6 investiti dalla famiglia Lucchini nel triennio: nuova locanda Bonardi, nuovo chalet Maniva, ristrutturazione vecchia seggiovia, innevamento artificiale con suo bacino, nuovo parcheggio sul versante bagosso con nuova quadriposto Persèk, in funzione da inizio stagione, pista di fondo.

Marmentino: arriva la mensa Dopo l’inaugurazione della nuova e moderna scuola materna avvenuta lo scorso gennaio, il comparto scolastico di Marmentino si arricchisce con il nuovo servizio di mensa presso la scuola elementare “Nicolò Tartaglia”. “I 42 bambini che frequentano l’istituto – dice il sindaco Gabriele Zanolini – potranno usufruire di un servizio che per le famiglie diventa spesso fondamentale. Un servizio che rappresenta uno di quegli aspetti per cui i piccoli comuni di montagna lavorano per consentire alla gente di rimanere ad abitare in zone periferiche come possono essere Marmentino e Irma”. La mensa scolastica viene garantita dall’Amministrazione, che ne ha affidato il servizio all’ente morale “Don Carlo Zubani”, che si occupa già della rete distributiva comunale di pasti a domicilio. I locali della mensa si trovano all’interno del nuovo asilo e i bambini vi vengono accompagnati da un impiegato del Comune. “Il servizio – ricorda il consigliere delegato ai Servizi sociali Elisa Zubani – è disponibile nelle giornate durante le quali i bambini hanno il tempo pieno (lunedì, mercoledì e venerdì) e rimane aperta dalle 13 alle 14. Il servizio è in fase sperimentale sino alla fine dell’anno scolastico, però abbiamo riscosso già un notevole successo, con più della metà dei ragazzi che ha deciso di usufruirne. Un servizio che serve due piccoli paesi come Marmentino e Irma, con un costo di 4 euro per pasto pagato dal Comune alla scuola materna e una contribuzione delle famiglie in base alle fasce di reddito. Ora ne osserviamo gli sviluppi, poi ci adopereremo per mettere a punto migliorie a partire dal prossimo mese di settembre”.

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Corsi di disegno e pittura al "Primo Levi"

Media Valle

Il Liceo artistico di Sarezzo in collaborazione con gli assessorati alla Cultura dei Comuni di Marcheno, Concesio, Gardone V.T., Villa Carcina e Sarezzo organizza due corsi serali (ore 20.30/22.30) di disegno e pittura nei mesi di aprile e maggio. I corsi saranno tenuti da insegnanti qualificati presso l’istituto “Primo Levi” di Sarezzo in aule attrezzate. Il costo di ogni corso è di 120 euro (per chi partecipa a entrambi il prezzo del secondo è di 80 euro): disegno ogni martedì dal 6 aprile al 25 maggio, pittura ogni giovedì dall’8 aprile al 27 maggio. Info e iscrizioni presso la segreteria del liceo artistico (tel. 030 800846) o gli assessorati alla Cultura dei Comuni aderenti.

Sarezzo. L'Azienda servizi di Valle Trompia è pronta a traslocare. Termine dei lavori entro la metà del 2012

Asvt, la nuova sede all’insegna di fotovoltaico e geotermia Il presidente Diego Toscani spiega le ragioni che hanno portato la società a cercare una nuova sistemazione. Sarà costruita secondo criteri di efficienza e di risparmio energetico di Rosa Casari

I I lavori per la nuova sede di Asvt (Azienda servizi di Valle Trompia) sono ormai prossimi a cominciare. “Il progetto definitivo è già stato redatto - dice il presidente dell’azienda di Valle Diego Toscani - e stiamo imbastendo proprio in questo periodo la gara d’appalto, confidando nella posa della prima pietra al termine dell’estate. Le attuali sedi sulle quali sono dislocate le attività di Asvt sono sempre più inadeguate, mentre il nuovo edificio sarà costruito secondo i più moderni criteri di efficienza e risparmio energetico, sfruttando tecnologie evolute quali la geotermia, la domotica e il fotovoltaico”. L’area è stata ceduta ad Asvt a condizioni molto vantaggiose grazie a una convenzione col Comune di Sarezzo e consentirà all’azienda

Un rendering della nuova sede dell'azienda di Valle

di funzionare al meglio, anche per via del posizionamento centrale rispetto ai comuni triumplini. Un edificio che sarà dotato di una piccola torre ellittica e di una piastra studiata per inserirsi armonicamente nel contesto compreso fra piazza Paolo VI (che verrà completata), via Verdi, via Repubblica e la scuola media “Giorgio La Pira”. Distribuita su un’area di circa 3.500 metri quadrati avrà un volume totale di 9.000 metri cubi, che sa-

ranno occupati da uffici direzionali, uffici tecnici, magazzino, deposito mezzi, sala riunioni polifunzionale e uffici aperti al pubblico, mentre un’parte dell’edificio verrà destinata ad ospitare altri enti e associazioni. “Attualmente – precisa Toscani – stiamo valutando le possibilità che si presentano per sostenere la spesa di 3,2 milioni di euro (accensione di un mutuo oppure finanza infragruppo, attingendo alla liquidità di A2A). In ogni

caso, si viene a creare un risparmio rispetto agli affitti che l’azienda ora come ora paga per le sue sedi, e gran parte dei costi rientreranno a seguito della cessione di alcune superfici non necessarie all’attività dell’azienda. Un trasferimento che si è reso necessario, perché l’azienda si trova a operare in sedi inadeguate e dislocate in tre punti differenti: gli uffici principali nell’edificio della Comunità montana a Gardone Val Trompia, altri in uno spazio sempre a Gardone e il deposito a Marcheno”. Con un tempo di apertura del cantiere stimato in 18 mesi, i lavori dovrebbero concludersi entro la metà del 2012. “La nuova sede – riferisce il presidente di Asvt – sarà molto moderna sia nell’aspetto sia nei contenuti tecnologici, dotata di apparecchiature (fotovoltaico e geotermia) che consentiranno di avere un impatto ecologico ridotto rispetto al tradizionale modo di costruire e che permetteranno di essere autosufficienti nella gestione e regolazione degli impianti interni. La geotermia verrà utilizzata per l’affrescamento e il riscaldamento, sfruttando il differenziale termico fra superficie e ipogeo, e costituirà una sfida molto stimolante nell’ambito delle energie rinnovabili, un potenziale ricco di opportunità la cui prima applicazione sarà la differente regolazione del clima in ogni singola stanza”.

Da gestire la situazione dell'acquedotto di Valle Il capitolo acquedotto rimane aperto: le osservazioni di Asvt e di tutti i portatori d’interesse sono state inoltrate alla Regione, e ora non resta che attendere (entro fine giugno) la relazione che lo stesso ente regionale dovrà redigere sulla Via (Valutazione d’impatto ambientale). “Il progetto – riferisce il presidente di Asvt, Diego Toscani – è condiviso da tutta la comunità triumplina, pur con un distinguo che stiamo cercando di risolvere, in modo da pervenire a una soluzione soddisfacente. Si tratterebbe di un investimento importante (circa 40 milioni di euro), in parte ripagato dallo sfruttamento dell’acqua a fini idroelettrici,

che garantirebbe acqua in quantità e di qualità adeguata a tutta la Valle. Certo, un intervento di questa portata richiederà piccoli adeguamenti tariffari, ma la nostra opinione è che pagare l’acqua del rubinetto qualche punto percentuale in più sia un piccolo sacrificio per disporre poi di acqua bevibile e considerando che un metro cubo di acqua costa quanto una bottiglia del supermercato (senza la spesa e lo smaltimento del contenitore)”. Il ciclo dell’acqua comprende la depurazione, un aspetto troppo importante per essere trascurato. Attualmente esiste il collettore fognario da Brozzo a Concesio, ma ormai pare non più procrastina-

bile il collegamento con Verziano. “Con questa operazione – precisa Toscani – si possono togliere dall’alveo del Mella i reflui di 100mila persone. Nell’ambito del collegamento con Verziano verrà creata a Concesio una vasca di equalizzazione per normalizzare il flusso dei reflui dalla Valle prima che si immettano nella condotta e verrà potenziato l’impianto stesso di Verziano”. Un’opera per la quale è in corso un confronto fra Asvt e Aato (Autorità di ambito territoriale ottimale), in modo da verificare la forma migliore di finanziamento per sostenere la spesa di circa 100 milioni di euro.

Il Mella a Concesio


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Zanano. A novembre conclusi i lavori di restauro e l'inaugurazione dell'organo

Tempo di dedicazione per la parrocchiale La comunità con il Parroco si sta preparando per l'evento di sabato 18 aprile, quando sarà presente il vescovo Luciano Monari per una celebrazione eucaristica di Lia Micale

Il 18 aprile 2010 sarà un giorno particolare per la chiesa dedicata alla Regina della Pace, allorché ci sarà la sua dedicazione ufficiale. “Come comunità – dice il parroco don Cesare Cancarini – ci stiamo preparando con una serie di incontri il venerdì sera e già durante i lavori la gente ha partecipato sia moralmente che con donazioni. La ristrutturazione è stata un’avventura molto bella, perché abbiamo potuto completare i lavori cominciati negli anni Cinquanta e allora posticipati per mancanza di risorse”. L’apertura al culto è avvenuta nel novembre 1959 e gli ultimi interventi di restauro sono cominciati nell’aprile 2008 per terminare proprio lo scorso novembre. “Attorno a tutta la chiesa – illustra don Cesare – è stata creata un’intercapedine per far

La chiesa parrocchiale dedicata alla Regina della Pace

passare gli impianti, messi a norma; inoltre, sono state risanate pareti, vetrate ed elementi liturgici fondamentali (tabernacolo, altare, ambone e battistero), sono stati messi nuovi confessionali e dallo scorso ottobre abbiamo un nuovo organo a canne proveniente dall’Inghilterra e datato alla metà del XIX secolo”. Un’opera di rifinitura che ha comportato una spesa complessiva di un milione e 200mila euro (110mi-

la euro per l’organo), affrontata dalla parrocchia, con il sostegno anche di Comune, Comunità montana e Curia. L’appuntamento per la dedicazione ufficiale è fissato per sabato 18 aprile alle ore 18 alla presenza del vescovo mons. Luciano Monari, il quale ungerà le pareti e l’altare per consacrare la chiesa alla liturgia, prima di celebrare la S. Messa e poi spostarsi in oratorio per un grande rinfresco.

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A Gardone V.T. 50 anni in edicola C’è chi osserva da cinquant’anni la strada della Valtrompia: è l’edicola Franzini di Gardone Val Trompia, un cognome blasonato che alcuni documenti attestano presente nella città gardonese già nel XV secolo. Ad guardare movimenti di tutti e tutto dietro un vetro c’è oggi Cesare Franzini, nipote di quel Guido che nel dicembre 1959 acquisì la licenza di edicolante per aprire nei primi giorni del 1960 la rivendita di giornali e riviste. “Lo zio è morto nel 2004 – dice Cesare – e da allora l’edicola è intestata a me, ma sono già ventitré anni che faccio questo mestiere, dopo nove anni di lavoro alla Zenith di Sarezzo. Già quando ero bambino aiutavo lo zio Guido e davo una mano alla zia e alla nonna nei rari casi in cui era ammalato. Poi ho cominciato a sostituirlo nel periodo estivo e non so se fosse scritto nel destino, ma era come se sotto sotto fosse chiaro che sarei venuto qui a lavorare, come se ci fosse un tacito accordo. Prima l’edicola era sempre sul marciapiede, però più vicina a dove adesso c’è lo stop, mentre da una ventina d’anni ci siamo spostati qui. L’edicola di una volta era piccolina, una di quelle edicole di forma circolare nella quale si riusciva a malapena a stare in piedi”. “La giornata di lavoro comincia presto alle 5 del mattino, perché alle 5.30 arriva il furgoncino che mi porta i giornali (e faccio anche consegne, portandoli a 150 persone tra Gardone e Ponte Zanano). Sto qui fino all’una e riapro verso le tre del pomeriggio, prima di andare da moglie e figli alle sette di sera. Adesso che gli anni cominciano a salire, il lavoro comincia a pesare, anche perché lavoro pure il sabato e la domenica mattina, facendo in pratica 80 ore settimanali. Non posso permettermi nessun assistente, perché non riuscirei a starci dentro con i costi. In ogni caso, io sono sempre qui e la parte bella rimane il poter vedere la gente, fare due chiacchiere, vedere scorrere la vita del paese da questa piccola postazione sulla strada".

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Bassa Valle

Concesio, la mostra di Ettore Donini Sabato 27 marzo alle ore 18 alla biblioteca comunale di Concesio s’inaugura la mostra del pittore bresciano Ettore Donini ”L’emozione del paesaggio”. La presentazione sarà curata dal critico d’arte Mauro Corradini, insegnante presso la Laba (Accademia di Belle Arti) di Brescia. La mostra vuole essere un omaggio all’artista bresciano, morto in questo inizio di 2010 all’età di 93 anni. Un'esposizione che sarà visitabile sino a domenica 18 aprile durante il normale orario di apertura della biblioteca. Per informazioni più dettagliate sul pittore originario di Corticelle, è possibile visitare il sito web a lui dedicato dall'associazione artistica per la pittura "Donini", www.ettoredonini.it.

Concesio. L'Amministrazione comunale ha predisposto il piano di riorganizzazione, puntando sull'efficienza

Strutture scolastiche al riordino di Lia Micale

La lungimiranza è alla base di una società civile, che può progredire a partire dall’educazione dei futuri cittadini. Il Comune di Concesio, nel suo piccolo, cerca di mettere in pratica questo insegnamento e guarda con spirito accorato all’istruzione di bambini e ragazzi, di chi già c’è e di chi arriverà. In questo senso si muovono le intenzioni dell’amministrazione comunale, che nel prossimo futuro intende dare nuovo lustro ai poli scolastici del suo territorio, rendendoli più funzionali ed efficienti. “Non c’è cosa più importante dell’istruzione – dice il sindaco Stefano Retali – e questo è un impegno che ci siamo presi con la cittadinanza con un documento approvato all’unanimità in consiglio comunale e che punta a ridisegnare le dislocazioni scolastiche di Concesio. Il percorso dovrà tracciare un quadro progettuale che guardi all’intero paese nel tempo. Venne formulato nella precedente amministrazione e adesso tocca a noi rivedere l’intero disegno, anche alla luce dei cambiamenti avvenuti sul territorio negli ultimi cinque anni. Ci avvaleremo di un

L'ingresso dell'istituto di S. Vigilio

Il futuro delle sedi didattiche La revisione delle strutture scolastiche porterà l’esteso comune di Concesio ad avere sette plessi in luogo degli attuali nove, rappresentati da scuola materna e primaria a Ca’ De Bosio e Costorio; materna, elementari e medie a S. Vigilio; materna alla Pieve; medie a S. Andrea. I progetti riguardanti le scuole elementari sono stati inseriti nel piano ed esiste la cifra di progettazione nel bilancio, anche se è ancora tutto in fase di studio. Per quanto riguarda la parte nord del paese, nella frazione di S. Vigilio

la scuola media verrà ristrutturata e accorpata alla scuola elementare “Primo Levi”, dotando l’edificio di nuove funzionalità che puntino all’autosufficienza energetica. La scuola d’istruzione secondaria di S. Andrea, invece, verrà accorpata alle elementari site in località Ca’ De Bosio. In tutti gli edifici saranno mantenuti i servizi di mensa scolastica, con una migliore riorganizzazione degli spazi. Inoltre, sono previsti interventi tesi al risparmio energetico, tramite l’utilizzo di pannelli fotovoltaici.

finanziamento a stralci e costituiremo un gruppo di progettazione, con l’architetto Riccardo Gardoni che ne seguirà lo sviluppo sotto tutti i punti di vista, coordinando un pool tecnico di professionisti. Una progettazione che sarà partecipata con i singoli istituti: l’architetto Renato Poinelli seguirà tutta la parte tecnica, l’assessore all’Istruzione quella relativa alla didattica”. Ad oggi ci sono quattro scuole dell’infanzia, tre elementari e due medie. L’intenzione del Comune è mantenere tutte le scuole dell’infanzia, perché si tratta di un servizio molto delicato per le famiglie. Anche l’Asilo nido non sarà interessato dal riordino e rimarrà dove si trova da dieci anni, nella sede recentemente rimodernata di fronte al municipio, gestito direttamente dalla Rsa. “Per la sistemazione generale del servizio scolastico – precisa il Sindaco concesiano – la spesa si aggirerà sui 12-14 milioni di euro e serviranno contributi sia regionali sia statali, con il 50% dell’opera da realizzare secondo un mutuo e l’unico vincolo da superare rappresentato dal patto di stabilità”. Un piano di riordino che punta a razionalizzare i poli scolastici, diminuendo gli interventi di manutenzione e garantendo un maggior livello di sicurezza.

Concesio. Al centro dell'attenzione il tema della viabilità fra interventi programmati e altri portati a termine

Per snellire la circolazione si pensa a rotatorie e rampa Cominciati a cavallo tra i mesi di febbraio e marzo, continuano in maniera fervente i lavori sulla Sp 19 che convoglia verso Concesio il flusso veicolare proveniente dalla Franciacorta. “Su questo tratto di strada che collega la zona occidentale della provincia di Brescia alla Valtrompia – dice l’assessore a Lavori pubblici e patrimonio, Renato Poinelli – ci sembrava necessario andare ad operare per rendere più snello l’inserimento sulla ex statale 345 delle ‘Tre Valli’. Un doppio intervento con il quale verrà approntata una roton-

da in via Mazzini e attraverso cui andremo a creare una rampa di discesa proprio dalla Sp 19”. Sulla strada che proviene da Gussago, poco prima dell’attuale cavalcavia, si verrà a creare una discesa che insisterà sulla rotonda in fase di realizzazione proprio in via Mazzini e che proseguirà sulla strada (anch’essa in fase di realizzazione) vicino al corso del fiume sino a raggiungere la zona Pip (Piano per gli insediamenti produttivi) nella frazione di Campagnola e che in futuro consentirà agli automobilisti podi poter arrivare fino alla succes-

I lavori in via Mazzini

siva rotatoria nella zona della Pizzeria Levata. Un’opera che rientra nella lottizzazione compiuta come oneri di urbanizzazione nell’area Faini. Oltre alla rotatoria (già realizzata) fanno parte dell’accordo anche il prolungamento della rete di teleriscaldamento, la prevista fognatura di via Mazzini, il sottopassaggio ciclopedonale realizzato all’altezza dalla banca San Paolo e la bretella all’altezza di via Brusaferri. “Una serie di lavori – spiega il sindaco Stefano Retali – che cerca di migliorare il tessuto urbano di Concesio, puntando sul comfort per chi è in transito da Concesio e sulla vivibilità per tutti i residenti, che a breve potranno assistere anche alla ristrutturazione della sede municipale”.


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Cortine di Nave. La cooperativa sociale Futura, in collaborazione con il Crams, ha sviluppato dei laboratori

Soundbeam e la metamorfosi di un movimento in suono Si tratta di un progetto, inaugurato recentemente al Teatro San Costanzo, per trasformare il dinamismo del corpo in sequenze sonore e rumori di Matilde Russo

Immaginiamo di poter muoverci e trasformare il dinamismo del corpo in suoni e rumori, una metamorfosi tattile-uditiva. Non è fantascienza, ma uno strumento con un nome preciso: Soundbeam (letteralmente “raggio di suono”). Un progetto che è stato ufficialmente inaugurato in Valtrompia a cavallo della metà del mese di marzo 2010, con i laboratori svoltisi al teatro S. Costanzo di Nave. A occuparsene in maniera esclusiva per le province di Brescia e Cremona è la Cooperativa sociale Futura nella frazione di Cortine. “Soundbeam – dice la responsabile Tiziana Manigrasso – è inserito all’interno del progetto ‘Futuramente’, dedicato alla disabilità e all’informatica, nella forma di laboratori creativi rivol-

La questione del parco sportivo Sul fianco del monte Maddalena potrebbe sorgere un’area sportiva (maneggio e tiro con l'arco) di 34.000 mq che il Comune nel maggio 2007 aveva inserito come variante nel Prg. "Potrebbe", perché il Tar di Brescia ha sì respinto il ricorso avanzato da pro-

prietari e affittuari dell’azienda agricola che occupa il terreno confinante, ma c'è la possibilità di un ricorso al Consiglio di Stato. Il ricorso al Tar è arrivato dopo la concessione all’associazione West Country Ranch dell’area in comodato per 10 anni.

ti a scuole di qualsiasi ordine e grado, adulti, anziani, nonché a persone disabili”. Un progetto portato avanti con la collaborazione del Crams (Centro ricerca arte musica spettacolo) di Lecco, che lo ha sviluppato e perfezionato. Di fatto, si tratta di un sistema di sensori che proietta nello spazio fasci di ultrasuoni: allorché questi fasci incontrano un ostacolo e tornano alla sorgente, i sensori ne captano l’eco. Così facendo, i movimenti fatti col corpo all’interno del raggio vengono intercettati e tradotti in segnali midi (Musical instrument digital interface) diversi tra loro a seconda del tipo di movimento, mezzo usato per compierlo, velocità di esecuzione e distanza. Il Soundbeam ha l’aspetto di un microfono montato su un’asta e traduce i movimenti in suoni grazie allo stesso principio di rifrazione del suono che i pipistrelli usano per costruirsi una mappa dello spazio in cui si trovano. “Il Soundbeam – precisa la dott.ssa Manigrasso – consente a soggetti con disabilità fisiche o difficoltà d’apprendimento di esprimersi e comunicare attraverso note e sequenze sonore. Il progetto è ancora in fase sperimentale. Per informazioni contattare la cooperativa sociale Futura (via Scuola, 13 Cortine di Nave) al numero di telefono 030 2532816 o mandando una e-mail a info@cooperativafutura.com.

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Economia L'incontro

William Valoti L'illuminazione con lampade e lampadari a basso consumo

Le mille luci dell'ottone Da alcuni anni nel campo della progettazione d'interni William Valoti, proprietario della "Fabbrica dell'ottone"

di Andrea Alesci

Incontriamo William Valoti nel negozio che da trent’anni affianca la strada della Valtrompia nella frazione di Cogozzo, seduto fra le mille luci della “Fabbrica dell’ottone”. A quando risale l’origine della vostra impresa? L’azienda odierna è frutto del lavoro che mio padre Pietro Bruno ha appreso dai miei nonni, i quali operavano in Valtrompia già a partire dagli anni Trenta. Loro hanno cominciato la lavorazione di alcuni materiali fra cui l’ottone, poi il papà ha appreso il mestiere e ha deciso di aprire un’azienda tutta sua. Quali sono le attività che svolgete quotidianamente? Uno dei nostri punti di forza riguarda gli allestimenti navali, che ci impegnano parecchio. Molti lavori vengono fatti per conto di Fincantieri, uno dei maggiori gruppi esistenti al mondo, attivo nella progettazione e costruzione di navi mercantili e militari. Quando una ditta come Fincantieri ci chiama lo fa perché noi possiamo occuparci di tutto ciò che riguarda gli arredi interni: corrimano, cerniere, colonne, tavoli, sgabelli. Noi riceviamo, ad esempio, il disegno di un piano e vediamo che cosa possiamo fare per quanto riguarda la lavorazione del metallo: piegatura, tranciatura, plasmatura. La collaborazione per questi tipi di lavori è ormai collaudata, anche se nasciamo come ne-

gozio a conduzione familiare che si occupa della rivendita minuta di lampade e lampadari direttamente ai privati. Poi, sempre nel campo della luce ci siamo mossi nella progettazione d’interni, lavoran-

do a stretto contatto con tecnici professionisti per conto di imprese che costruiscono negozi, hotel, banche, case. Come è cambiato nel tempo il mercato della luce?

A contatto con bronzo, ferro e alluminio Nata nel 1980 come “Fabbrica dell’ottone”, l’impresa guidata da William Valoti si occupa non solo della lavorazione del bronzeo metallo, ma anche di materiali quali ferro e alluminio, per i quali l’impresa si avvale della collaborazione di alcuni artigiani esterni: oltre all’officina di Cogozzo anche a Lumezzane e Bagnolo Mella, dove vengono curati gli aspetti riguardanti lucidatura, spazzolatura e piegatura. All’iniziale direzione come negozio a conduzione familiare s’è affiancata negli ultimi anni la passione per la progettazione d’interni, con William Valoti che lavora di concerto con architetti, ingegneri e designer, per studiare le soluzioni migliori da adottare relativamente al calcolo illuminotecnico e alla scelta del tipo d’illuminazione più appropriata. I progetti pos-

sono riguardare la progettazione del sistema d’illuminazione artificiale di hotel, negozi, banche, case private, spaziando in tutta Italia (Sardegna, Milano, Sirmione, Desenzano e un po’ tutta la provincia di Brescia) e all’estero puntando molto su Dubai. Forte di prodotti costruiti prevalentemente in Italia e nella Comunità europea, l’azienda ha un reparto interno dove vengono compiuti test d’efficienza. “Avvalendosi di aziende serie – spiega William Valoti – il prezzo può talvolta alzarsi, perché alcune opere sono realizzate da stimati designer e diventano a tutti gli effetti oggetti d’arte. Comunque, io sono giro sempre per le maggiori fiere (“Euroluce” a Milano, “Abitare il tempo” a Verona, Francoforte) alla ricerca di aziende valide e prodotti nuovi da poter valorizzare”.

Il campo dell’illuminazione è come quello della moda, perché la luce non solo illumina ma costituisce anche un elemento di decoro. Dai privati c’è un po’ di reticenza nell’accettare le nuove tecnologie come i led, ma il risparmio in termini di bolletta è notevole e il costo iniziale si ammortizza tranquillamente nel tempo. Nella luce è in corso una grande rivoluzione, poiché il led esiste dagli anni Sessanta, ma soltanto adesso comincia a entrare nel mercato a prezzi competitivi. Oggigiorno si punta con giusta causa sul risparmio energetico e ci sono anche nuovi tipi di neon che permettono di regolare la potenza e l’intensità della luce. Proprio per quanto riguarda la tecnologia led siamo rivenditori esclusivisti Philips, così come per le lampade tradizionali di altre prestigiose marche. In questo ultimo anno come si è fatta sentire la recessione economica? I lavori per conto terzi non si sono fermati più di tanto, mentre abbiamo registrato un rallentamento nel settore privato, con un calo soprattutto in Valtrompia. In Valle ci siamo da tanti anni e ci conoscono, ma molti clienti vengono da fuori. La Valtrompia è penalizzata per il traffico intenso e spesso il valore aggiunto delle imprese ne risulta danneggiato. Comunque, il negozio di Cogozzo continua la sua vita e proprio in questo periodo lo stiamo allargando, con un nuovo spazio espositivo di circa 300 metri quadrati da destinare ai nuovi sistemi d’illuminazione.


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Cultura

Sarezzo, lo spettacolo "Ragazzi in Music" Un'occasione per essere protagonisti. Sabato 10 aprile al teatro S. Faustino si terrà un’iniziativa promossa da Fuoripiazza (progetto adolescenti del Comune di Sarezzo) e dal Comitato Sportivo Saretino Paolo VI. Si tratta di “Ragazzi in Music”, un’opportunità offerta ai ragazzi dai 12 ai 18 anni per potersi esibire sulle assi di legno del palcoscenico saretino, proponendo se stessi in un concorso di canzoni, videoclip o brevi esibizioni cabarettistiche, grazie a un percorso formativo portato avanti di concerto con il Centro di aggregazione giovanile locale. Per maggiori informazioni contattare telefonicamente Federica (333 6930341) oppure Tecla (338 3024098).

Sarezzo. In arrivo nuovi arredi e già attive due postazioni multimediali per visione di film e ascolto di musica

La biblioteca del Bailo celebra dieci anni con una doppia festa L'11 aprile si festeggia il compleanno con l'apertura domenicale, mentre per il 24 aprile è stato organizzato un convegno con alcuni esperti dedicato al ruolo delle biblioteche di Lia Micale

In questa primavera 2010 saranno dieci le candeline per la Biblioteca comunale del Bailo, che dal 26 marzo 2000 è nella prestigiosa sede di Palazzo Bailo a Sarezzo. E non c’è compleanno senza regalo, dunque ecco il convegno a tutto tondo dedicato proprio al ruolo delle biblioteche di ente locale in quest’inizio di XXI secolo e che il prossimo 24 aprile convoglierà a Sarezzo importanti esperti del settore. “Il senso di questo appuntamento – dice Alessandro Anelotti, presidente della biblioteca – sta nel coinvolgi-

L'ingresso della biblioteca

mento di tecnici e utenti per approfondire la conoscenza delle opportunità che la biblioteca può offrire oggi. Un modo per riconoscere e festeggiare i risultati raggiunti e cogliere le linee di sviluppo in un orizzonte in continuo movimento, che prefigura profonde trasformazioni e apre nuovi scenari legati al mondo del digitale”. Il convegno si aprirà alle 10 del 24 aprile e durerà tutta la giornata (pausa pranzo dalle ore 13 alle 14), con temi che spazieran-

no dalla gestione della cooperazione per lo sviluppo dei servizi digitali delle biblioteche, all’interrogarsi su una possibile biblioteca pubblica interculturale, ai principi per la giovinezza (nutriente fondamentale per il futuro), alla biblioteca digitale pubblica, il ruolo del bibliotecario di ente locale, l’annosa questione dell’e-book in biblioteca con l’ascolto dell’esperienza di Cologno Monzese e la presentazione della tesi di laurea di Daniela Torraca

proprio sulla biblioteca saretina. Dieci anni che verranno festeggiati anche in una delle aperture domenicali (11 aprile) con iniziative riservate a bambini, ragazzi e giovani. “Domenica 11 aprile – sottolinea Anelotti – sarà l’occasione ideale per inaugurare i nuovi spazi dell’emeroteca, comprensivi di due postazioni multimediali per la visione di film e l’ascolto di brani musicali”. Due momenti (compleanno e convegno) per guardare alla la strada fatta negli anni. Da quando nel 1961 l’allora sindaco Alfredo Soggetti istituì la biblioteca comunale, stanziando 200mila lire per l’acquisto di libri e fissandone la sede proprio in un locale di Palazzo Bailo. Poi, nel 1970 il Comune trovò una spazio nel piano rialzato di un edificio in via IV novembre, con sala di lettura, ufficio del bibliotecario e sala riunioni. Una biblioteca da sempre in contatto con le scuole e dal 1995 sede anche della biblioteca nazionale di scacchi prima del riconoscimento (1997) come biblioteca di centro sistema di tutta la Valtrompia. Poi, gli anni sono passati e dopo lo spostamento provvisorio (1998) in via Zanardelli, ecco nel 2000 l’arrivo nella prestigiosa sede di Palazzo Bailo, lì dove tutto cominciò mezzo secolo prima.

Sarezzo. Al museo "I Magli" di Sarezzo è aperta fino all'11 aprile un'esposizione curata da giovani artisti

L’universo femminile e un mondo tutto da scoprire La figura femminile è il più intrigante enigma riservato all’uomo, come un puzzle che va componendosi in eterni e indefinibili paesaggi e ad essa è riservata la mostra allestita al museo “I Magli” di Sarezzo: “Donne. L’universo femminile interpretato da giovani artisti”. “L’iniziativa – dice Alice Podestini, coordinatrice del Sistema museale di Valle Trompia – nasce dall’intento delle operatrici Veronica Ghidini, Elisa Martinelli e Federica Baldussi di valorizzare gli spazi del maglio e consentire ad alcuni artisti d’esplorare l’archetipo della dimensione umana costituito dalla donna”. Inaugurata il 7 marzo,

l’esibizione prosegue sino a domenica 11 aprile, accogliendo i visitatori con la rielaborazioni di Veronica Ghidini. Quindi, la malinconia impressionista nei volti adolescenziali di MariaPaola Raneri, passando per l’opera di Giada Zubani che ritrae Giuditta, preoccupata di sistemarsi l'orecchino dopo aver decapitato il suo amante; le sofferenze femminili bloccate nelle fotografie e nei video di Letizia Bui; la riflessione di Elena Volongo sui volti delle donne d’oggi; le parole graffiate e gettate sulla tela da Andrea Avitabile per cristallizzare amore e odio. Poi, un universo femminile che trova declinazione nelle

Una scultura in esposizione

forme tridimensionali della scultura: nelle donne austere di Cristiano Ranghetto, imprigionate dentro la responsabilità del proprio ruolo; nella consapevolezza di una sofferenza plasmata nella creta da Alberto Rodolfi. Mostra di dipinti, di sculture ma anche di parole con le poesie d’elogio e celebrazione di Mario Colosio e Alessandro Rizzini. Sei giovani pittori, due scultori e due poeti che si uniscono per celebrare le mille sfaccettature della donna in una mostra visitabile tutti i sabati (14.30/18.30) e le domeniche (14/18), al costo del biglietto d’ingresso al museo (3 euro intero, 2 euro ridotto).


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Musica. Nell'ultimo lavoro di Cinelli un perfetto impasto tra folk e brescianità

I versi di Merlin Magù nella musica di Charlie Nelle dodici canzoni del cantautore saretino emergono i personaggi, i costumi e le storie tratte dall'opera poetica di Leonardo Urbinati, scomparso la scorsa estate di Andrea Alesci

Nella terrigna vibrazione del dialetto riusciamo ancor a sentire il rapporto dell’uomo con le cose. E possiamo riviverlo nell’incantesimo della poesia, ascoltando i versi di un mago che si tramutano in spartiti: ecco “Charlie Cinelli canta Merlin Magù”, l’ultimo lavoro musicale del cantautore saretino. Merlin Magù è il soprannome di Leonardo Urbinati, professore che agli studi di filologia e storia affiancò lo studio del dialetto bresciano e la sua scrittura in versi, nel 2001 trasformata nella raccolta di poesie “Zöch de parole”. Da qui nascono i personaggi, i costumi, le storie che popolano le 12 canzoni dell’estroso musicante triumplino. “Leonardo è scomparso la scorsa estate a 84 anni – dice Charlie – e in suo onore ho tentato di mettere in mu-

Charlie Cinelli, in alto a destra la copertina dell'ultimo cd

sica alcune poesie, cantate con quella ‘s’ cittadina che noi della Valle poco conosciamo. Spero che da dove si trova possa perdonarmi se ho sforbiciato un po’ qua e là fra i suoi testi per adattarli al ritmo della musica”. I personaggi umili, il dialetto che svapora, le situazioni grottesche, l’ironia di strani personaggi abitano i drappeggi musicali di “Charlie Cinelli canta Merlin magù” e in essi si sente la “vita di una

volta” che si respirava in Törölölö (da Leonardo Urbinati trasse “Le strie”), le tradizioni cucite dentro “En casa, en césa … al bar”, i ricordi svaniti e incisi nel suo “Nòm e cognom” e le storie perdute nei secoli che luccicavano in “Siforàl”. Tutto torna a farsi vivo in un perfetto impasto di folk e brescianità, con le tenui parole di un poeta fissate sulla tavola del tempo dalla vivida voce di un cantastorie.

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“Fiori, colori e sapori” a Gardone Domenica 18 aprile la città di Gardone Val Trompia sarà protagonista per la seconda volta di “Fiori, colori e sapori”, la mostra-mercato che abbraccia il mondo dei fiori dell’artigianato e della gastronomia. Una seconda edizione promossa da assessorato al Commercio e cultura del Comune di Gardone, assessorati alla Cultura e all’Agricoltura della Comunità montana, Comitato Acqualunga, assessorati al Turismo e all’Agricoltura della Provincia e Ascom (Associazione commercianti) di Brescia. Un’iniziativa che ritorna sulla scia del successo riscontrato dalla mostra di arte, curiosità, collezionismo e artigianato “Rebelot”. Dedicata alla promozione e valorizzazione della produzione florivivaistica e del giardinaggio, “Fiori, colori e sapori” colorerà il centro storico con diverse modalità, ma tenendo come denominatore comune il fiore: composizioni, installazioni, ricami, fiori in legno, sementi, concimi, orticoltura, découpage, quadri. Per il capitolo sapori saranno presenti espositori gastronomici, con il Consorzio Alta Valtrompia pronto a far conoscere i prodotti tipici della Valle del Mella. Nel percorso che si snoda per le vie del centro storico ci saranno anche una postazione del Gal Gölem (Gruppo di azione locale), che punta alla promozione della competitività nel settore agricolo e forestale, e uno spazio riservato a hobbysmo, antiquariato e artigianato. “Questa – dice il sindaco gardonese Michele Gussago – è una manifestazione a tutto tondo e stiamo cercando di concretizzare un’altra idea: aprire alcuni negozi vuoti del centro storico per ospitare una mostra dedicata all’arte incisoria gardonese; un’altra esibizione è in fase di preparazione a cura dell’associazione Amici del bonsai, che esporrà le realizzazioni e terrà una dimostrazione sulla coltivazione”. Per informazioni, telefonare all’Ufficio Commercio del Comune di Gardone (0308911583) o visitare il sito web www.comunegardonevaltrompia.it.


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Riti e tradizioni. L'archivio dei ricordi consegna alcuni oggetti che venivano utilizzati nella Settimana Santa

La spolverina, le catene e i grì di Edmondo Bertussi

Il significato religioso della Pasqua si accompagnava anche ad alcune manifestazioni concrete, ancora vive nell'immaginario di molte persone. Proviamo a rispolverarle La tradizione popolare della Settimana Santa è ricchissima di canti, poemi, raffigurazioni e rievocazioni sceniche della Passione di Gesù. Le vicende umane e divine di Cristo, rievocate nella Settimana Santa, hanno ispirato l'opera non solo di numerosi scrittori e poeti, ma anche di musicisti, pittori, scultori, architetti, artisti in genere. Fino all’immediato dopo guerra, quando sulla provinciale passava il tram, le strade del paese non erano asfaltate e si andava da una frazione all’altra su viottoli polverosi o vecchie mulattiere con l’acciottolato, per noi ragazzi di Aleno la settimana prima di Pasqua erano di “passione” per le corse e servizi alle funzioni in Chiesa ma anche per altre cose concrete ed importanti: la spolverina, le catene del fuoco, i grì per

La raganella

Il suono stridente della raganella Fra gli strumenti o gli oggetti legati alla Settimana Santa, il vero assillo era il grì: la raganella custodita tutto l’inverno nel luogo più asciutto della casa. Guai se l’umidità aveva indebolito la lingua di legno, rigorosamente “romiglia” (loto, celtis australis) che, bloccata sul supporto a cassetta, sfiorava rigida la ruota dentata (corniolo), pezzo unico col manico che la faceva ruotare velocemente: invece del gracidio secco in mille tonalità dei diversi grì ne sarebbe uscito un rumore impastato da fare rabbia, perché non si veniva messi nella squadra che durante le funzioni aveva un compito speciale. Quando si copriva la croce col drappo viola e si spegnevano le candele

si alzava il loro grido improvviso, accompagnato dall'incessante tamburellare sulle panche di legno e dal secco ritmato rumore dei martinèi, i martelli di legno impernati e mobili sopra un’assicella: era il secolare maitì. Durante la lettura della Passione sottolineavano stridenti i momenti decisivi come il “crucifige” mentre la “grina” grande che si appoggiava in terra dei “Toscanì” (che abitavano alle Piazze) interveniva cupa e solenne nelle cadute del viaggio al Calvario, e prima del silenzio del Crocifisso. Il Venerdi Santo succede ancora a San Colombano. Quest'anno l'appuntamento è, quindi, per venerdì 2 aprile alle 20 nella parrocchiale.

i maitì del Venerdì Santo. La prima era un problema vero: la “spolverina” che si grattava su sedimenti di roccia friabile con la speciale paletta stretta e concava lunga una trentina di centimetri fissata su un manico di legno. Era uno sgrassante efficace, il detersivo solido di allora, che serviva a “sgurà” posate e pentole da grasso e unto: strofinandola sopra rendeva lucente come l’oro l’ottone delle prime e argenteo l’alluminio delle seconde. La cava di Marcheno famosa era in Vandeno sopra la Parte, in terra ostile della frazione rivale: andarci significava rischiare la sassaiola che, quando esplodeva la mattana,dopo scuola o dopo catechismo (non faceva differenza) era normale sistema per letteralmente respingersi a gruppi verso casa e rimanere padroni della strada. Se si usciva indenni da quella, si rischiavano poi le vergate delle madri inviperite con flessibile nocciolo che segnava a strisce rosse le gambe scoperte sotto i pantaloncini corti. Ma occorreva e si trovava ora, modo ed alleanze per andare a prenderla. La seconda dipendeva dal tempo. Nella Settima santa (allora era vacanza intera) si toglievano le catene dal fuoco, nere della spessa fuliggine del lungo inverno ed era compito di noi “gnari” correre su e giù trascinandole nella sabbia e polvere e infine in mucchi di segatura a farle ritornare lustre ed argentee. Se pioveva, diventava un dramma.

Ristorante Pizzeria

LA TERRAZZA Menu di Pasqua 4 aprile 2010 Antipasto nostrano con parmigiana di verdure Casoncelli alla bresciana al burro versato Agnello al forno con polenta Arista di maiale al forno con crema di porcini e insalata mediterranea Tiramisù Caffè Vino e acqua della casa Per prenotazione 030 8971717

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Sale della comunità. La nuova saga fantasy porta la Grecia classica in America

Nuovi eroi, figli di dei “Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo - Il ladro di fulmini” del regista Chris Columbus (i primi due capitoli di Harry Potter), si rivolge agli adolescenti

di Mauro Toninelli

“Ci sono 12 dei nell’Olimpo. I tre più conosciuti sono i fratelli Zeus, Poseidone e Ade. I loro figli erano per metà umani e per metà dei” racconta Chirone (Pierce Brosnan) che dalla versione classica che lo vede centauro ora è su una carrozzina. La sua funzione di mentore ed educatore di eroi viene mantenuta. Lui è incaricato di “vegliare” su Percy, nome accorciato e nomignolo che sta per Perseo. I miti classici della Grecia vengono presi e trasportati in terra americana e trapiantati in un mondo moderno, tanto che l’Olimpo si apre sopra Manhattan e gli Inferi sotto la scritta Hollywood e il Partenone è quello ricostruito a Nashville. La pellicola, diretta dal regista Chris Columbus (quello dei primi due Harry Potter), si ispira al primo libro della saga di Rick Riordan; ne ha publicati già cinque. Percy è un adolescente con dei problemi di diverso tipo, tra cui dislessia

Una scena del film

e incapacità di attenzione. In realtà la verità è che Percy è il figlio della relazione tra la madre Sally e Poseidone. Verrà mandato al campo dove i semidei imparano a usare i propri poteri. Da qui comincia la ricerca del fulmine di Zeus, che ha accusato il giovane Percy del furto. Personaggi della mitologia greca si presentano durante tutta la pellicola, forse un po’ come una carrellata: Persefone (Rosario Dawson), Medusa (Uma Thurman), Zeus (Sean Bean) e Ade (Steve Coogan). Il film, che strizza l’occhio a un pubblico adolescente, coetaneo dei protagoni-

sti, si prefissa di ottenere il successo della saga ottenuto da Harry Potter, con alcune cose in comune. Tutto quello che abbiamo letto, studiato e immaginato mentre eravamo al liceo classico prende vita e si adatta ad una versione dei fatti totalmente moderna e americana, con tutti i rispettivi risvolti positivi e negativi che tutto questo comporta. Geniali e originali (probabilmente anche proficui) le Converse alate di Hermes, messaggero degli dei, o l’utilizzo dell’I-phone nello scontro con Medusa. Per una nuova mitologia.

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Programmazione INZINO - INZINO Maga Martina e il libro magico del draghetto Sabato 27 marzo ore 20.30; domenica 28 marzo ore 15.00. Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo - Il ladro di fulmini Sabato 10 aprile ore 20.30; domenica 11 aprile ore 15.00. Lourdes Giovedì 15 aprile ore 20.30. Alice in Wonderland Sabato 17 aprile ore 20.30; domenica 18 aprile ore 15.00. SAN LUIGI - LODRINO Maga Martina e il libro magico del draghetto Sabato 17 aprile ore 20.30; domenica 18 aprile ore 20.30. LUX - LUMEZZANE PIEVE Shutter Island Sabato 27 marzo ore 20.30; domenica 28 marzo ore 15.30, 18.00, 20.30; lunedì 29 marzo ore 20.30. ASTRA - LUMEZZANE S. APOLLONIO Invictus Sabato 27 marzo ore 20.30; domenica 28 marzo ore 14.30, 17.30, 20.30. Alice in Wonderland Sabato 4 aprile ore 20.30; domenica 5 marzo ore 14.30, 17.30, 20.30. SAN GIOVANNI BOSCO - LUMEZZANE S. SEBASTIANO Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo - Il ladro di fulmini Sabato 3 aprile ore 20.45; domenica 4 aprile ore 15.00, 18.00, 20.45. SAN COSTANZO - NAVE Maga Martina e il libro magico del draghetto Sabato 27 marzo ore 20.45; domenica 28 marzo ore 14.30, 17.00; Lebanon Venerdì 9 aprile ore 20.30. Alice in Wonderland Sabato 10 aprile ore 20.45; domenica 11 aprile ore 14.30, 17.00, 20.30.

Una costruzione rustica che mantiene inalterate le pietre antiche abbinandole al legno, Un luogo elegante che si presta a qualunque tipo di banchetto. Il ristorante Chaplin, circondato dai monti ma soltanto a trenta chilometri dalla città, dispone anche di un parco, scenografia ideale per il servizio fotografico. Al Ristorante Chaplin si può trovare la specializzazione. Vengono pensati, studiati, organizzati ricevimenti in grado di soddisfare qualsiasi esigenza: matrimoni, cerimonie, eventi, meeting e cene aziendali. Accoglienza, disponibilità sono caratteristiche fondamentali che si respirano in questo magico scenario per rendere speciali i vostri momenti più belli.

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Salute. Nei casi sospetti o dubbi si consiglia l'asportazione chirurgica del nevo e il successivo esame istologico

Nevi e melanomi? Prevenzione I nevi, comunemente detti nei, sono neoformazioni presenti sulla cute; il melanoma è un tumore maligno che ha origine dai melanociti. Aumenta l'incidenza del tumore, ma si registra anche un incremento degli indici di sopravvivenza

di Alessandra Ghidini Specialista in Dermatologia

I nevi (comunemente detti “nei”) sono neoformazioni benigne presenti sulla cute con localizzazione varia ma prevalente al capo, tronco e arti superiori, e costituiti da cellule chiamate melanociti. I nevi compaiono per lo più dopo la nascita e crescono di numero e di dimensioni fin verso i 20-25 anni di età, raggiungendo diametri di pochi millimetri, per rimanere stabili per alcuni decenni, e tendere poi a scomparire nell’età avanzata per un processo di maturazione e diminuzione delle cellule che li compongono. Clinicamente i nevi melanocitari sono di colore variabile dal marrone chiaro, al bruno, al rossastro e si distinguono

in nevi piani o lentigginosi, nevi cupoliformi (più tipicamente al volto), nevi peduncolati (soprattutto al tronco), e nevi più particolari (ad es. i nevi blu, i nevi congeniti, ecc.). Il melanoma è il tumore maligno che ha origine dai melanociti (neI 30% dei casi da nevi preesistenti e nel 70% come melanoma primitivo) e che compare prevalentemente sulla superficie cutanea o sulle mucose visibili, ma che può interessare anche altre sedi (ad esempio occhio e meningi). Il melanoma è oggi il tumore in più rapido aumento nella razza bianca, con un’incidenza di circa 10 casi ogni 100.000 persone e rappresenta il settimo più comune tipo di tumore. Malgrado lo straordinario aumento di incidenza di questo tumo-

re negli ultimi decenni, si è fortunatamente realizzato un incremento degli indici di sopravvivenza dei pazienti affetti. Questa tendenza è il risultato di una maggiore attenzione a tale tumore e quindi alla precocità della sua diagnosi. Tra i fattori di rischio per lo sviluppo di melanoma ricordiamo i fattori genetici, che concorrono con quelli ambientali nell’aumentarne l’incidenza. Infatti i soggetti con carnagione chiara, capelli rossi o biondi, occhi chiari, difficoltà ad abbronzarsi, facilità alle scottature solari e allo sviluppo di efelidi, rappresentano il gruppo della popolazione più facilmente soggetto allo sviluppo del tumore. È dimostrata l’importanza causale dell’intensa esposizione al sole non solo nel pe-

riodo estivo, ma anche durante brevi vacanze in posti soleggiati quando la cute è particolarmente pallida, come avviene d’inverno. Per questi motivi è necessario ricordare di esporsi con cautela e gradualità al sole, preferendo le prime ore del mattino e quelle del tardo pomeriggio, evitando l’esposizione nelle ore centrali della giornata e sempre utilizzando delle creme ad elevato schermo solare, da riapplicare più volte. Ai finì della prevenzione e della diagnosi di melanoma, occorre effettuare una valutazione clinica dei singoli nevi secondo i criteri dell’ABCD: A come Asimmetria della forma di un nevo, B come presenza di Bordi irregolari, O come Colore non omogeneo, D come Dimensioni in crescita. Anche alcuni sintomi sono da segnalare comunque al medico, quali il prurito persistente a carico di un nevo oppure un suo sanguinamento, anche se episodico. È importante che ognuno presti attenzione alla valutazione dei propri nevi e che periodicamente si sottoponga a visite mediche, in particolare dermatologiche. Durante le visite si utilizzano innocue metodiche strumentali, quali la dermoscopia in epiluminescenza, che con ingrandimenti variabili da 10 a 50 volte permettono di visualizzare, anche su video, alcune peculiari caratteristiche delle lesioni pigmentate, soprattutto di quelle che appaiono atipiche già ad occhio nudo. Nei casi sospetti o dubbi si consiglia l’asportazione chirurgica del nevo e il suo successivo esame istologico per conferma diagnostica.



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Da Bovegno all'Iditarod Trail Invitational

Sport

Roberto Ghidoni (classe 1952) abita a Ludizzo di Bovegno e ha camminato per sei volte nelle terre d’Alaska. Nel 2000 partecipa alla Idita Extreme (560 km) giungendo 3° e replicando l’anno dopo col 1° posto ex-aequo. Nel 2002 la gara cambia nome in Iditarod Trail Invitational e percorre i 1765 km (variante Nord) in 22 giorni e 6 ore, migliorando il precedente primato di 4 giorni e mezzo. Nel 2003 (1265 km) arriva davanti a tutti, precedendo per la prima volta nella storia bikers e sciatori. Nel 2004 torna a vincere sui 565 km fra i runners. Nel 2005 l’ultima partecipazione sui durissimi 1800 km della variante Sud: Roberto Ghidoni giunge primo in 23 giorni e 10 ore. Info sul sito web www.robertoghidoni.it.

Avventura. L'intervista con il runner valtrumplino alla scoperta dell'Iditarod, sfida estrema con se stesso

L’Alaska con Roberto Ghidoni sulle tracce di Jack London di Andrea Alesci

Tornare è la parte più difficile. Roberto Ghidoni è tornato tante volte dalle terre ghiacciate d’Alaska all’Italia: ventidue giorni per andare da Anchorage a Nome, poche ore per sbarcare alla Malpensa. “Essere precipitato in due posti così diversi eppure parti della medesima sfera terrestre ti lascia una cicatrice, come se ti venisse strappata una parte di te stesso. Là in Alaska si sono smosse in me cose molto antiche, che mi hanno rivoltato dentro. Quei piani immensi erano profondità in superficie, era come camminare sulla pancia di tua madre, della natura che è madre di ogni cosa. Sono cinque anni che non vado in Alaska e non c’è giorno che non ci pensi. L’arcano silenzio delle notti è la cosa che mi manca di più, quel linguaggio vero che nelle parole perde il suo vigore. Quel silenzio dove i pensieri si mettono in moto per farti sopravvivere. L’Iditarod è una sfida estrema, che nasce da un sogno nel cassetto: essere dentro una storia di Jack London.

Muovermi in quel bianco silente per cercare, perché tutti sono in cerca di qualcosa. I pionieri del Klondike cercavano molto di più del minerale cui diamo valore assoluto: volevano esplorare il mondo, luogo dell’attendere e dell’inatteso. Anche in me, edizione dopo edizione, è affiorata la curiosità di scavare nell’intimo: il primo anno mi sembrava di chiedere una sorta di permesso a far parte della natura, il sesto mi sentivo parte

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Tutti i giorni, dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 15 un’esclusiva

di essa, completavo quel sottilissimo equilibrio fra ambiente e vivente. Sento di essere stato scelto per quest’esperienza, che va al di là del cronometro. Un giorno, perse le tracce nello whiteout (bianco ovunque, ndr), un cane mi scortò per otto miglia sino a ritrovare il percorso e poi se ne andò: vidi in lui la figura di mio padre. Un segno, e io credo nei segni, perché le cose non accadono mai per caso. Perciò ho prestato il corpo al

sogno della mia vita, che voleva cercare se stessa attraverso me. Se non fossi andato in Alaska non avrei conosciuto una parte di me, non avrei saputo accettare il limite che t’impone la natura, quella risorsa vincolante che ti dice quando fermarti. Lì mi sono messo alla prova, e una prova ti ridimensiona sempre. I miei sono stati ventidue giorni di sopravvivenza, nei quali ho sperimentato la fatica; il suo stadio superiore, la sofferenza che ci tocca nei punti dove ancora non siamo maturi e che ci fa rinascere; la paura di scomparire nel nulla, che ti dà la forza per tornare a casa; lo stupore dinanzi all’incredibile bellezza del creato, che mi ha fatto sentire lo spirito di Dio. L’amico e regista Marco Preti dice che la gara l’ho preparata trent’anni fa, quando scelsi di vivere della e nella natura, per tenere vivo un pezzo di terra. Adesso lavoro in Maniva, a 57 anni sono contento di poter ancora scegliere e dopo cinque anni dall’uscita del libro (“Il cammino del lupo”), continuo a fare serate, forse perché la gente ha bisogno di immaginare, bisogno di esplorare l’ignoto, di sentire che cosa sia l’avventura: sognare in grande, osare fallire”.


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Bcc Valtrompia, gara di sci al Maniva

I numeri del judo

Domenica 13 marzo s’è disputata sulle nevi del Maniva la prima edizione di un trofeo che ha visto gareggiare soci e familiari della Bcc Valtrompia, con la presenza di Romano Rabaioli (presidente) e Annibale Fausti (vice presidente). Sul tracciato di slalom gigante disegnato dal maestro Paolo Venturi il miglior tempo assoluto è stato del giovanissimo Andrea Piardi, che ha concluso in 1’06’’, staccando di quasi cinque secondi Ivan Lazzari e Fausto Zanini. Nelle classifiche di categoria primo posto per Barbara Fausti (Donne), Andrea Piardi (Seniores), Giuseppe Balduchelli (Master B), Lorenzo Amadini (Veterani). Premio per l’atleta più anziano al 70enne Gianfranco De Gasperi.

Il Judo Sen Shin Sarezzo conta una trentina di amatori, 35 agonisti Over 12 e 50 bambini. Nello staff tecnico Rinaldo Pintossi (maestro, cintura nera IV Dan), Claudio Baldussi (istruttore, cintura nera III Dan), Claudio Pasolini (aspirante allenatore, cintura nera III Dan), Marco Guerini (aspirante allenatore I Dan).

Judo Sarezzo. La società, nata nel 1970 all'interno dell'oratorio, organizza corsi di difesa personale

Sen Shin, lo spirito d’iniziativa sulla strada della cedevolezza di Andrea Alesci

Procedere sulla “Via della cedevolezza” è il credo di ogni judoka, sin da quando nella seconda metà del XIX secolo il giapponese Jigoro Kano ne fondò i principi. Una disciplina che intraprende il cammino della flessibilità, non sfruttando la forza in sé ma il meccanismo dello squilibrio: usare la forza dell’avversario a proprio favore. Una disciplina sportiva che in Valtrompia ha un solo nome: Judo Sen Shin Sarezzo. “In Valle – dice l’allenatore Claudio Baldussi – siamo l’unica realtà che pratica judo e siamo presenti dal 1970, quando il fratello dell’allora curato don Gianmario Piccinelli portò questo sport all’interno dell’oratorio. All’epoca c’era già Rinaldo Pintossi, che oggi è maestro cintura nera IV Dan e titolare della società. Dai quaranta atleti dell’inizio siamo passati a 120 e nel 2001 abbiamo rifondato tutto, inscrivendo nella nostra denominazione la volontà del cambiamento: Sen Shin, cioè ‘spirito d’iniziativa’. Poi, nel 2007 ci siamo spostati dalla storica sede in oratorio alla nuova palestra delle scuole elementari”.

Un momento di lotta

Uno sport che non è solo lotta e scambi, bensì disciplinato da un ferreo rispetto delle regole e teso al miglioramento di corpo e mente. “Il judo – spiega Claudio Baldussi – permette di recuperare nel corpo a corpo il contatto con la persona, che la moderna società della distanza sta cancellando. Uno sport importante soprattutto per i bambini e fondamentale per canalizzare in maniera positiva la fisiologica componente d’aggressività umana. La cosa bella è che quando s’indossa il judogi (la divisa, ndr) e si sale sul materasso non ci sono più differenze fra il banchiere, l’architetto, il muratore, l’elettricista, l’insegnante. E ogni scontro inizia e termina col saluto, perché la filosofia è l’accettazione della sconfitta”. Nostro obiettivo – continua l’allenatore saretino – è promuovere il judo a tutti i livelli e alla portata di tutti, dai 5 ai 90 anni: per questo, oltre all’attività agonistica, andiamo nelle scuole elementari a proporre il judogioco (80-90 ore all’anno) e in collaborazione con Commissione Pari opportunità e assessorato allo Sport organizziamo da tre anni corsi di autodifesa femminile per donne dai 15 anni in su”. Info: www.judosenshinsarezzo.it, tel. 347 7738069.


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Sarezzo. Il 18 aprile si disputa il campionato italiano provinciale under 16

Scacchi e creatività con “Torre e Cavallo”

Una disciplina che coinvolge tutte le fasce di età

di Rosa Casari

Si racconta che all’origine del gioco degli scacchi stia una storia di re, di chicchi di grano e di violenza. Se in ogni leggenda c’è un fondo di verità, è vero che gli scacchi sono uno fra gli sport più cruenti che ci siano pur senza spargere nemmeno una goccia di sangue. Uno sport che a Sarezzo ha trovato radici forti, partendo da un circolo di appassionati e potendo contare dal 1995 su una Biblioteca nazionale degli scacchi. “L’associazione Torre & Cavallo – dice il presidente Aristide Zorzi – nasce nel 2007 dal circolo scacchistico della Valtrompia ed è l’unica realtà nella provincia di Brescia a portare avanti iniziative con le scuole. Siamo attivi in vari comuni della Valle

(oltre Sarezzo, Lumezzane, Gardone, Marcheno, Bovezzo, Pezzaze e dal prossimo anno Bovegno), a Rodengo Saiano e Collebeato, ma stiamo avviando contatti anche in città e con gli oratori”. Campione bresciano di scacchi nel 2006, istruttore federale e responsabile istruttori per la Lombardia, Aristide Zorzi s’impegna con passione perché gli scacchi si diffondano fra i più giovani, insegnando loro questo sport col supporto dell’istruttore federale Dante Colzi. “Da quando i ragazzi giocano a scacchi, i maestri hanno riscontrato una maggiore capacità di concentrazione. Gli scacchi aiutano a riflettere prima di agire, scacciano il riflesso istintivo, perché bisogna intuire che cosa farà l’avversario. Anche se sanno gestire le tecnologie, i ragazzi di oggi stanno perdendo la capacità di cre-

are: gli scacchi, invece, stimolano l’immaginazione, allenando il cervello a riflettere sulla strategia da adottare”. Domenica 18 aprile sarà l’occasione per i più giovani di mettere in mostra le proprie capacità nel campionato italiano provinciale under 16 presso la palestra della scuola media “G. La Pira” di Sarezzo (per dettagli http://scaccolandia.blogspot.com). “Nel torneo – precisa Aristide Zorzi – i ragazzi avranno l’opportunità di sfidarsi in gare ufficiali e, se battuti, impareranno ad agire con oculatezza (pezzo toccato, pezzo mosso) e ad accettare la sconfitta”. Chi volesse saperne di più può passare al centro Aldo Moro il lunedì dalle 17 alle 18.30, il giovedì dalle 20.30 alle 23 oppure chiamare Aristide Zorzi al 338 8393292 o mandare una e-mail a donato.attolico@libero.it.

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Polisportiva Caino: un polo d’attrazione È di lunga data la storia della polisportiva di Caino, nata nel 1977 e insediatasi su un terreno donato da un privato al Comune. Nel corso degli anni si è trasformata, specie in seguito alla radicale ristrutturazione avvenuta tra il 2003 e il 2004, che l’ha resa un vero e proprio centro polivalente. “Nell’area della polisportiva – dice il presidente Andrea Lastella – trovano spazio le più diverse discipline sportive, che possono contare su impianti all’avanguardia: tennis, calcio, pallavolo, basket, calcetto, badminton, danza, ping-pong, thieu-lam (arte marziale vietnamita, ndr). Siamo molto fieri di come la polisportiva sia divenuta nel tempo un polo d’attrazione per sport tra loro così differenti. Inoltre, disponiamo anche di una piastra polivalente attrezzata con un impianto d’illuminazione e una tensostruttura che occupa una superficie di 230 metri quadrati ed è dotata di cucina (con annesso forno per le pizze); una piastra che, insieme alla palestra, diviene luogo adatto a ospitare eventi e manifestazioni di vario tipo. Siamo sempre disponibili – prosegue Andrea Lastella – a ricevere le richieste per l’uso di questi spazi a fini socio-culturali, per cui abbiamo approntato anche una sala conferenze”. Una sorta di villaggio che spicca nel tessuto del piccolo paese di Caino e nel quale è stata addirittura allestita una piccola infermeria per poter prestare il primo soccorso agli atleti infortunati. Una realtà viva che rimane tale anche nelle manifestazioni organizzate esternamente, dalle gare dello Sci Club alle prove di mountain bike. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito web www.polisportivacaino.it.

NOVITÀ 2010 Liceo linguistico Visita l’istituto in via Monti, 14 - Brescia Prenota la tua visita al sito www.luzzago.it - info@luzzago.it - T. 030 3757998 Istituto “Ven. A.LUZZAGO” Liceo scientifico e Liceo linguistico


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SERVIZI e NUMERI UTILI TAVERNOLE SUL MELLA

COMUNI

Piazza Martiri, 1 - 25060 Tavernole sul Mella - Tel. 030 920108 - Sito: www.valletrompia.it

BOVEGNO Piazza Zanardelli, 1 - 25061 Bovegno -

VILLA CARCINA

Tel. 030 9259641 - Sito: www.valletrompia.it

Via Marconi, 27 – 25069 Villa Carcina - Tel. 030 8984301 - Sito: www.comune.villacarcina.bs.it

BOVEZZO Via Vittorio Veneto, 28 – 25073 Bovezzo - Tel. 030 2111211 - Sito: www.comune.bovezzo.bs.it

FARMACIE

Via San Zenone, 1 - 25060 Brione - Tel. 030 84013

NUMERO VERDE PER LE FARMACIE DI TURNO: 800 296157

CAINO

BOVEGNO

Via Villa Mattina, 9 - 25070 Caino - Tel. 030 6830016 - Sito: www.comune.caino.bs.it

Farmacia Dalla Vecchia P. & C. Sas - via IV Novembre, 32 - Tel. 030 92615

COLLIO Piazza Zanardelli, 24 – 25060 Collio - Tel.

BOVEZZO

030 927213 - Sito: www.valletrompia.it

Farmacia De Michelis Eredi - via Dei Prati, 26 - Tel. 030 2092566

BRIONE

COMUNITA’ MONTANA Via Matteotti, 327 - 25063 Gardone Val Trompia Tel. 030 833741 - Sito: www.cm.valletrompia.it

CONCESIO P.zza Paolo VI, 1 – 25062 Concesio - Tel. 030 2184000 - Sito: www.comune.concesio.brescia.it

GARDONE VAL TROMPIA Via Mazzini, 2 - 25063 Gardone Val Trompia - Tel. 030 8911583 - Sito: www.comune.gardonevaltrompia.bs.it

IRMA Via Casa dell’Alpino - 25061 Irma - Tel. 030 9220157 – 030 9220974 - Sito: www.valletrompia.it

LODRINO Via Roma, 90 – 25060 Lodrino - Tel. 0308950160 - Sito: www.valletrompia.it

LUMEZZANE Via Monsuello, 114 – 25065 Lumezzane San Sebastiano - Tel. 030 8929268 - Sito: www.comune.lumezzane.bs.it

MARCHENO Via Zanardelli, 111 – 25060 Marcheno - Tel. 030 8966018 - Sito: www.valletrompia.it

MARMENTINO Via S. Faustino, 30 – 25060 Marmentino - Tel. 030 9228202 - 030 9229006 - Sito: www.valletrompia.it

NAVE Via Paolo VI, 17 – 25075 Nave - Tel. 030 2537411 - Sito: www.comune.nave.bs.it

BRIONE Farmacia Brione - via Gazzane, 23 - Tel. 030 84059

CAINO Farmacia Verzeni R. e Ciotti S. & C. Snc - via Brescia, 116 - Tel. 030 2530134

COLLIO Farmacia Gerola di Paola e Daniela Gerola Snc - P.zza Zanardelli, 80 - Tel. 030 92722

CONCESIO Farmacia Comunale Concesio - via Europa, 62 - Tel. 030 2007874 Farmacia Dr. Lazzari Gianfranco - via Europa, 154 - Tel. 030 2185219 Farmacia S. Vigilio dei Dottori Bontempi Alberto e Mauro S.n.c. - via Mazzini, 63 (località: San Vigilio) Tel. 030 2185012

GARDONE VAL TROMPIA Farmacia Comunale Gardone - via Matteotti, 300 - Tel. 030 8912510 Farmacia Comunale Inzino - via Matteotti, 75 (località: Inzino) - Tel. 030 8912600 Farmacia Gamburri Elisabetta - via Matteotti, 205/E Tel. 030 8912041

MARCHENO Farmacia Ghidini Sonia - p.zza Caduti Della Loggia, 2 - Tel. 030 861504

MARMENTINO Farmacia Spanò Angela - via Santellone, 18 - Tel. 030 9229024

NAVE Farmacia Comunale Nave - via Brescia, 175 - Tel. 030 2530346

PEZZAZE

LODRINO

Via Caduti Del Lavoro, 3 – 25060 Pezzaze - Tel. 030 9220100 - Sito: www.valletrompia.it

Farmacia Rampini Dr. Rosella - via Roma, 90 - Tel. 030 850231

POLAVENO Piazza Marconi, 4 - 25060 Polaveno - Tel. 030 8940955 - Sito: www.comune.polaveno.bs.it

SAREZZO Piazza Battisti, 4 - 25068 Sarezzo - Tel. 030 8936211 - Sito: www.comune.sarezzo.bs.it

ANNO II NUMERO 3 - Marzo 2010 Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales Registrazione del Tribunale n. 22/2009 del 21 marzo 2009 Direttore responsabile: Adriano Bianchi Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia tel.: 03044250 - fax: 0303757897 e-mail: valtrompiavocemedia.it Pubblicità: Voce Media Pubblicità - Via Callegari, 6 Brescia Tel.: 0302808966 - fax: 0302809371 - e-mail: vmpvocemedia.it Stampa: Centro Stampa Quotidiani Spa - Via dell'Industria, 52 25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566 Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti

LUMEZZANE Farmacia Arrivabene Giovanna - Piazza Portegaia, 11 (località: Sant’Apollonio) - Tel. 030 828931 Farmacia De Natale Francesco - via Montini, 233 - Tel. 030 827788 Farmacia Fossati Mario - via Monsuello, 161/A (località: San Sebastiano) - Tel. 030 826744

Farmacia Morandi Simone - via S. Filippo Neri, 162 Tel. 030 8921759 Farmacia Scaglioni Franco - via Giacomo Matteotti, 45 - Tel. 030 871313

PEZZAZE Farmacia dei Dott. Grandi Daniele e Marchesi Annamaria S.n.c. - via Taverna, 45 - Tel: 030 920788

POLAVENO Donati Dr. Luciano Farmacia - via Europa, 1 - Tel. 030 84079

SAREZZO Farmacia Centrale Dr. Appodia - via Repubblica, 102 Tel. 030 8901167 Farmacia Comunale Sarezzo - via Dante, 39 - Tel. 030 800759 Farmacia Fulgaro M. Antonietta - via Dante Alighieri, 183/B (località: Ponte Zanano) - Telefono: 030 8900550

TAVERNOLE SUL MELLA Farmacia Scarabello di Rubuano Benedetta - via Amadini, 8 - Tel. 030 92015

VILLA CARCINA Azienda Servizi Farmaceutici S.r.l. via Zanardelli, 22 - Tel. 030 8982791 Farmacia S. Antonio Dott. Matteo Preceruti e c. S.n.c. via Glisenti, 13 - Tel. 030 881313

OSPEDALE GARDONE VAL TROMPIA Via Giovanni XXIII, 4 - 25063 Gardone Val Trompia Tel. 030 8912661 - 030 8911517 - Sito: www.spedalicivili.brescia.it/Gardone/top_gardone.htm

GUARDIA MEDICA GARDONE VAL TROMPIA Pronto Soccorso c/o presidio ospedaliero - via Giovanni XXII, 4 – 25063 Gardone Val Trompia - Tel. 030 89331

BOVEZZO C/o Cosp di via Vittorio Veneto, 33 - Tel. 030 2711502 Orari: dalle 20.00 alle 8.00 di tutti i giorni della settimana. Dalle 8.00 alle 20.00 del sabato e dei giorni infrasettimanali prefestivi. Dalle 8.00 alle 20.00 di ogni giorno festivo. Per i Comuni di: Caino, Nave, Bovezzo, Concesio, Villa Carcina.

SAREZZO C/o presidio ASL di via IV Novembre, 19 - Tel. 030 8900567. Orari: dalle 20.00 alle 8.00 di tutti i giorni della settimana. Dalle 8.00 alle 20.00 del sabato e dei giorni infrasettimanali prefestivi. Dalle 8.00 alle 20.00 di ogni giorno festivo. Per i Comuni di: Gardone V.T., Polaveno, Brione, Sarezzo, Lumezzane.

TAVERNOLE SUL MELLA C/o presidio ASL di via Amadini, 49 - Telefono: 030 9220271. Orari: dalle 20.00 alle 8.00 di tutti i giorni della settimana. Dalle 8.00 alle 20.00 del sabato e dei giorni infrasettimanali prefestivi. Dalle 8.00 alle 20.00 di ogni giorno festivo. Per i Comuni di: Marcheno, Lodrino, Marmentino, Tavernole, Pezzaze, Irma, Bovegno, Collio.

INFORMAGIOVANI

EMERGENZA

CONCESIO

118 (Emergenza sanitaria) 112 (Carabinieri) 113 (Polizia) 115 (Vigili del Fuoco) 117 (Guardia di Finanza) 1515 (Corpo Forestale)

Piazza Paolo VI, 1 - Tel. 030 2184141

LUMEZZANE Via Umberto Gnutti, 2 - Tel. 030 8920519

NAVE Via Brescia, 29 c/o biblioteca - Tel. 030 2532753

SAREZZO Via Bailo, 47 c/o biblioteca - Tel. 030 8907539

VILLA CARCINA Via Italia, 24 - Tel. 030 8988224

SOCCORSO ALPINO Bovegno: Tel. 030 926775


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ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive) BOVEGNO S. Giorgio: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.30 - 16.00 (Graticelle) - 18.30

BOVEZZO S. Apollonio: Prefestivo: 16.30 (chiesa vecchia) – 18.30 - Festivo: 8.00 (chiesa vecchia) – 9.30 – 11.00 – 18.30

BRIONE S. Zenone: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 10.30 – 17.00

CAINO S. Zenone: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 18.00

COLLIO Santi Nazaro e Celso: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 9.30 (chiesa di Memmo) – 11.00 – 18.00

S. Colombano - S. Colombano Abate: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 11.00 – 17.00 - Maniva: Festivo: 15.30 (giugno/settembre)

CONCESIO S. Andrea - S. Andrea Apostolo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 7.30 – 10.30 – 18.00 Pieve - S. Antonino: Prefestivo: 8.30 – 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30 Costorio - S. Giulia: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 11.00 – 18.00

S. Vigilio - Santi Vigilio e Gregorio Magno: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00

Concesio - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.00 - Festivo: ore 8.00 – 10.30

GARDONE VAL TROMPIA S. Marco: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30

Inzino - S. Giorgio: Prefestivo: 17.30 (Santuario Madonna del Castello) – 19.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 19.00 Magno - S. Martino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 11.15 – 18.30

IRMA SS. Trinità: Festivo: 8.30 LODRINO S. Vigilio: Prefestivo: 17.00 (Invico) – 18.00 - Festi-

no: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 19.00 Valle - S. Carlo Borromeo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 Villaggio Gnutti - S. Giorgio: Prefestivo: 18.00 (Casa di Riposo) - Festivo: 11.00 – 18.00 Gazzolo - S. Antonio di Padova: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 18.00 Fontana - S. Rocco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 19.00 Pieve - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.30 Festivo: 7.30 – 10.00 – 11.00 – 18.30 S. Apollonio - S. Apollonio: Prefestivo: 19.00 Festivo: 7.00 – 8.30 – 10.00 – 11.15 – 19.00 MARCHENO Santi Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.30 (Santuario della Madonnina) - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.30 Brozzo - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 18.30 Cesovo - S. Giacomo: Prefestivo: 19.30

MARMENTINO Santi Cosma e Damiano: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 11.15

Ville di Marmentino - Santi Faustino e Giovita: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.00 NAVE S. Maria Immacolata: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 9.30 – 10.45 – 18.00

Muratello - S. Francesco d’Assisi: Prefestivo: 8.30 – 18.30 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 17.30

Cortine - S. Marco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30

PEZZAZE S. Apollonio: Prefestivo: 15.45 (Casa di Riposo) – 18.30 - Festivo: 8.00 – 11.00

Lavone - S. Maria Maddalena: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 18.00

POLAVENO S. Nicola Vescovo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 11.00

vo: 8.30 (Invico) – 10.00 – 11.00 - 18.00

Gombio - S. Maria della Neve: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 10.00 – 18.00 - S. Maria del Giogo: Festivo: 16.00 (maggio/settembre)

LUMEZZANE S. Sebastiano - Santi Fabiano e Sebastia-

Prefestivo: 17.00 - Festivo: 8.00 – 10.30

S. Giovanni Polaveno - S. Giovanni Battista:

La parrocchiale di Gardone Val Trompia

SAREZZO Santi Faustino e Giovita: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 10.00 – 18.30

Zanano - Regina della Pace: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 (S. Bernardino di Noboli) – 10.30 – 18.30 Ponte Zanano - Cristo Re: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 (Maria Madre de Redentore) – 11.00 – 18.30

TAVERNOLE SUL MELLA Chiesa Parrocchiale - Santi Filippo e Giacomo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 11.00 – 18.00 Cimmo - S. Calogero: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.30 – 20.00

Pezzoro - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 9.30

VILLA CARCINA Santi Emiliano e Tirso: Prefestivo: 16.00 (Casa di Riposo) – 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00 Cailina - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00 Carcina - S. Giacomo: Prefestivo: 17.00 (Pregno) 18.00 - Festivo: 9.30 - 11.00 - 18.00 Cogozzo - S. Antonio: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00

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