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La Voce della Valtrompia n.
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MENSILE D'INFORMAZIONE
ANNO II - GIUGNO 2010
Economia. Intervista a Franco Dusina, presidente della società Gestsport srl
Tibidabo, un impianto sportivo dai mille volti Il centro polifunzionale di Concesio è stato aperto nel giugno 2003. Oltre alle piscine campi da gioco, ristorante, centro estetico, libreria, bar e poliambulatorio per venire incontro alle esigenze della famiglia
Il servizio a pag. 17
L’inchiesta sulla presenza dell’Adsl in Valtrompia
La sottile linea a banda larga La nuova tecnologia non copre ancora interamente la Valle. Oltre ai problemi tecnici anche quesiti etici, morali, legislativi, sociali... Ne parlano un professore, un genitore e un giovane
Il servizio a pag. 2
Media Valle
Sport
L'arrivo del nuovo parroco di Sarezzo: don Camillo Pedretti
Parla Mauro Rizzinelli, presidente dimissionario del Concesio Calcio
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Editoriale
A banda larga di Mauro Toninelli
La finestra sul mondo, il canale di comunicazione, la continuazione di contatti costruiti nella vita reale, la riscoperta di volti e persone da tempo perse di vista, vendere i propri prodotti industriali in ogni parte del pianeta senza limiti territoriali, scoprire notizie e informazioni che altrimenti non sarebbero raggiungibili e usufruibili, raccontarsi con immagini, foto e video: sono solo alcune delle possibilità che la rete offre a chi si trova a navigare; oggi quasi tutti, per un motivo o per l’altro. Rete che oggi si definisce e identifica con Adsl, quella sigla che sta ad indicare la banda larga. Proprio grazie a questo supporto tecnico è oggi possibile fare tutto, o quasi, tramite web. Il mondo corre e quel futuro fatto di realtà virtuali che si immaginava come fantascienza, ora è realtà. E per dirla tutta la realtà ha superato quella fantasia. Data per assodata l’utilità e la potenzialità di questa realtà nascono alcuni punti interrogativi che scorrono su banda larga assieme ai più disparati: questioni e preoccupazioni che toccano punti etici, sociali, morali e legislativi. Chi regola la presenza all’interno di questo spazio che non è più virtuale ma reale? Come mi comporto in questo luogo tanto concreto come il bar, la piazza dove mi trovo a passare? Cosa è lecito fare? Chi tutela la mia sicurezza in questo mondo, che pare quasi essere un far west? Quesiti e domande; nell’inchiesta, che ha rivelato una copertura non totale dell’Adsl in Valtrompia, li abbiamo posti a un professore, a un genitore e a un giovane universitario. Hanno sottolineato da punti diversi la necessità di sapere come muoversi, formando i ragazzi, i genitori e i professori. Facebook, come altre realtà, esiste, non si può far finta di niente. E non sempre è facile, come per quel film, una sottile linea a banda larga...
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La Voce della Valtrompia giugno 2010
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Primo piano
Adsl, quella preoccupante banda larga Si dà per scontata la disponibilità di collegarsi in internet in banda larga o adsl. L’adsl (Asymmetric Digital Subscriber Line) indica una classe di tecnologie di livello fisico utilizzate per l’accesso alla rete ad alta velocità. Gli accessi ad internet adsl vengono considerati “banda larga”, e hanno quasi totalmente sostituito i vecchi sistemi con modem o isdn. I nuovi accessi ad internet danno la possibilità di usufruire di realtà e servizi che non sarebbero accessibili. Ma non tutta la Valtrompia è supportata; e poi tutto questo nuovo mondo pone quesiti sulle competenze tecniche, etiche, morali, legislative. Tre testimonianze: il vicepreside dell’Istituto superiore di Gardone, un genitore e un giovane universitario.
Internet. Vicina al passaggio al digitale terrestre, la Valtrompia non è ancora interamente pronta per l’Adsl
Incontriamoci su Facebook, sempre che tu possa connetterti Su 90 tentativi, 30 numeri in tutto il territorio della Valle hanno dato un verdetto negativo alla possibilità di attivare connessioni internet a banda larga di Mauro Toninelli
“Ci sei su facebook?”; “Hai visto in rete?”; “Ci sentiamo su msn”; “L’ho acquistato on line”. Da tempo si parla di internet, banda larga, Adsl e di tecnologia sempre più avanzata per accedere a un mondo e a una serie di servizi oggi, per certi versi, fondamentali. Ma la domanda ovvia, la prima che ci si pone, è quella della questione tecnica: la banda larga e l’Adsl sono arrivate in tutta la Valtrompia, anche nei paesi più in alto e ai piedi dei monti o copre solo i centri più grossi della Valle? Le stesse aziende, note grazie alle mol-
te pubblicità, prima di vendere al cliente un contratto alla banda larga avvisano di verificare la presenza del servizio nella propria zona. Capita di doversi accertare personalmente, prima di comprare un accesso alla rete, se la propria linea telefonica supporti il servizio. Operazione che si può semplicemente sbrigare telefonando al gestore della linea o tramite internet, inserendo i propri dati (comune e numero di telefono spesso bastano, mentre in al-
tri casi servono indirizzo e cap per una ricerca più dettagliata). Abbiamo fatto un esprimento per verificare se l’intera Valtrompia, in questi ultimi mesi in cui ci si prepara al passaggio definitivo al digitale terrestre, fosse cablata e tecnicamente servita almeno per l’Adsl. Abbiamo aperto la guida telefonica e, per ogni comune della Valle, abbiamo scelto casualmente 5 numeri di telefono e inseriti in internet. Ecco i risultati comune per comune in ordine alfabe-
tico, indicando il numero dei contatti telefonici non pronti a rispondere alla richiesta di un adsl: Bovegno 4; Bovezzo 1; Brione 1; Caino 0; Concesio 0; Collio 4; Gardone 0; Irma 3; Lodrino 5; Lumezzane 0; Marcheno 5; Marmentino 5; Nave 2; Pezzaze 0; Polaveno 0; Sarezzo 0; Tavernole 0; Villa Carcina 0. Pare evidente che la maggior parte della Valtrompia è tecnologicamente pronta a rispondre alle esigenze che la banda larga richiede; solo 3 comuni (Lodrino, Marcheno e Marmentino) su 18 hanno dato interamente risultati negativi, mentre ben 9 hanno avuto 5 rispote su 5 positive. I numeri sono indicativi e, vista la casualità del campione, potrebbero anche esserci zone all’interno dei comuni con risultati negativi capaci di rispondere tecnicamente alle richieste della banda larga o viceversa. Su un totale di 90 tentativi, 30 sono risultati negativi, ciò vuol dire che un terzo della Valtrompia non è ancora coperta dal servizio Adsl. Le compagnie comunque assicurano la possibilità di navigare con la vecchia linea Isdn. L’assenza parziale di questa tecnologia significa privare potenzialmente la gente valtrumplina di comunicazione, socializzazione, mercato, globalizzazione e progresso.
Gardone. Il vicepreside dell’istituto Beretta: la scuola deve formare una mentalità aperta e cosciente
Non farsi possedere dalla civiltà digitale, ma possederla La presenza di internet e dei socialnetwork offre evidenti punti interrogativi e questioni. Ne parla il professor Stefano Retali, vicepreside dell’Istituto Superiore Beretta di Gardone: “È chiaro che una scuola tecnica deve costruire delle basi su cui andare a inserire quegli aspetti professionalizzanti che poi lo studente metterà a frutto nel futuro”. Professionalità che serve nel lavoro ma che va al di là. “Noi cerchiamo di comunicare una mentalità aperta. Una disponibilità ad apprendere, crescere, sfruttando i nuovi linguaggi che la civiltà digitale offre. Vogliamo aiutare lo studente a
impossessarsi di strumenti in maniera intelligente e consapevole, affinchè sia in grado di padroneggiare la civiltà digitale; non farsi possedere ma possedere”. Con la riforma i laboratori di informatica arrivano in tutti gli indirizzi. “Ricordiamoci che nessuna materia, nessun insegnante può chiamarsi fuori dall’utilizzo di questi linguaggi”. L’utilizzo di internet non sempre è consapevole; che risposte dalla scuola? “Questo è un aspetto costante del nostro lavoro. La scuola ha una valenza educativa e non soltanto professionalizzante. Il docente lavora con quest’ottica: far prendere coscienza della po-
tenzialità dello strumento, comprendendo anche limiti e problemi. È l’uomo decisivo, non la macchina. Oggi i ragazzi fanno un utilizzo della rete massiccio”. I ragazzi accedono ormai in modo preponderante alla banda larga. “La scuola – aggiunge Retali − ha un ruolo importante, ma non dimentichiamoci la famiglia, che deve essere presente. Dobbiamo essere uniti. Gli enti che formano sono tanti; di sicuro internet è un maestro, a volte anche un cattivo maestro. Serve un’alleanza tra tutti coloro che hanno una responsabilità nei confronti dei giovani”.
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Una nuova rivista sulla Media Education È disponibile, sia in versione cartacea che on line, la rivista ufficiale del Med (Associazione italiana per l’educazione ai media e alla comunicazione) dal titolo “Media Education: studi, ricerche, buone pratiche”, edita dalla Editrice Erickson. “La rivista – dichiara in una nota Roberto Giannatelli, presidente onorario del Med – vorrebbe essere l’occasione per creare in Italia una “community” dei media educator, stimolare la progettazione e la sperimentazione di nuovi percorsi di Med per la scuola e il territorio”. La pubblicazione della rivista, nata poco dopo il convegno Cei “Testimoni Digitali”. Info e download su www.medmediaducation.it
Riflessioni adulte. Non si può scendere dalla corsa o pretendere che i figli non abitino i mondi del web
Genitori e figli: pesci nella rete? di Flavio Ravasio
Sono un genitore di due adolescenti che, come tutti, navigano su internet, hanno la pagina su Facebook, si collegano a YouTube, scaricano mp3, chattano, insomma abitano la rete per buona parte del loro tempo. Noi adulti non siamo altrettanto alfabetizzati. È la prima volta nella storia dell’umanità che i figli possono dirsi più esperti dei loro genitori; questo comporta che in questa esperienza di vita non abbiano un punto di riferimento, comporta che non possano guardare all’adulto come una giuda affidabile, o comunque come un degno interlocutore. Rischiamo come adulti di non avere molto se non nulla da dire, anzi spesso siamo noi a chiedere ed è questo forse l’unico “gancio” che la realtà ci offre per entrare in relazione con i figli rispetto a questo mondo. Non essendo sufficientemente competenti e non conoscendo le profonde implicazioni che il mondo virtuale comporta sulla psicologia e sulla vita reale dei nostri figli (sono ancora troppo recenti gli studi e le ricerche), facciamo fatica a determinare regole e a offrire le corrette modalità di utilizzo. Non mi riferisco solo ai tempi ma anche alla qualità dei materiali con cui i nostri figli vengono in contatto. Mi pare che scatti
una specie di meccanismo secondo il quale “tutto ciò che è in internet” è in qualche modo anche “vero” o comunque “legittimo”; il pensiero critico è una conquista e i nostri ragazzi vanno guidati e educati. Sarebbe, forse, considerato un pazzo chi esponesse sulla facciata della propria abitazione, alla vista di qualsiasi passante, le proprie fotografie, la propria corrispondenza, i propri sentimenti, mentre sem-
bra “normale” se lo fai su Facebook; ho letto il contratto che si sottoscrive quando si apre la propria pagina su Facebook: “Garantisci contestualmente a Facebook una licenza mondiale, irrevocabile, perpetua, non esclusiva, trasferibile a terzi, senza possibilità di richiedere compensi (compreso il diritto di sub-licenziare a terzi) di: (a) usare, copiare, pubblicare, trasmettere, archiviare, conservare, mostrare
o riprodurre pubblicamente, o mostrare, scansire, riassemblare, modificare, editare, riquadrare, tradurre, disassemblare, creare lavori derivati e distribuire attraverso canali multipli ogni contenuto postato dall’Utente (...)”. Il tutto, anche per utilizzi commerciali e pubblicitari, trasmissibili a terzi e garantendo di avere la facoltà di cedere questi diritti. Anche se cancelli la tua iscrizione. Che ne dite? L’ultima riflessione è che spesso anche noi adulti siamo presi nella rete alla pari dei nostri figli e questo ci porta a sottovalutare l’influenza che queste tecnologie hanno sia su di noi che su loro; la vita “virtuale” si mescola sempre più con quella “reale” dove il contatto fisico, il linguaggio del corpo e delle emozioni è tangibile, dove i confini tra sé e l’altro sono definiti, dove la bellezza dell’altro è completa, vera, non mediata da un computer. Insomma, queste poche righe non esauriscono certo un tema che mi pare davvero ampio e su cui ci sarebbe da dire ancora moltissimo. Da che il mondo è mondo, il mondo va avanti e sarebbe sciocco pensare di scendere dalla corsa per paura o pretendere che i nostri figli non ne facciano parte, certo è che non possiamo non interrogarci, non possiamo non informarci, ma soprattutto non possiamo non formarci per guidarlo verso il migliore traguardo possibile, a vantaggio nostro e dei nostri ragazzi.
Giovani. La testiomonianza di Fabrizio, giovane universitario valtrumplino: navigare è quasi una consuetudine
Con l’Adsl, un piccolo universo che gira tutto attorno a te La vita dell’uomo è scandita da una serie di riti. Alzarsi, lavarsi, farsi la barba, mangiare, sfogliare il giornale ecc. Queste attività, secondo gli antropologi, servono per mantenere il sano “ordine del mondo” e determinano il senso d’appartenenza di un individuo ad una classe sociale. Racconta Fabrizio, giovane universitario della Valtrompia: “Quando un’azione diventa consuetudinaria sentiamo il bisogno di ripeterla nel tempo, tendiamo a identificarci con essa. In alcuni casi, possiamo addirittura arrivare a sviluppare una vera e propria dipendenza dall’oggetto a cui è legata. Non dimentichiamo poi che,
l’avvento dei mezzi di comunicazione di massa, è andato di pari passo con l’evoluzione del nostro stile di vita”. Esemplificative a tal proposito sono le tecnologie informatiche e i “social network”, veri e propri macrocosmi virtuali dedicati al libero scambio di informazioni. Anche realtà di paese medio-piccole sono state investite da questa trasformazione silenziosa e potente. Ancora Fabrizio: “Ecco che, pure nella nosta zona, vanno sviluppandosi forme di interazione massiccia con Facebook, Msn messenger, Badoo, Skype, forum e chi più ne ha più ne metta! Da buon valtrumplino, non
posso che testimoniare in positivo il contributo di queste risorse. Non solo ho avuto il piacere di ritrovare vecchie amicizie e di instaurarne nuove, bensì ho creato un piccolo universo virtuale in cui far conoscere qualcosa di me”. Già questo è molto ma “non è tutto. Ho avuto occasione, come tanti, di inoltrare ai miei contatti alcuni eventi: concerti, inaugurazioni di locali e di attività commerciali in città e provincia”. Chiude poi con l’invito di farsi catturare dai “social network” ma allo stesso tempo di fare attenzione alle trappole informatiche più comuni e un “Buona navigazione!”. (f.g.)
La Voce della Valtrompia maggio 2010
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La parola ai lettori
Rotte letterarie Viaggiare domando cupi cavalloni d’un mistero che s’abbatte infallibile su quell’isola dove Agatha Christie raccontò la storia di “Dieci piccoli indiani” in rincorsa uno dietro all’altro nell’impossibile partita con la morte. Come essere colpiti da shock che “Il cuore rivelatore” da sotto palpitanti assi di legno emette nel suo tentativo di scoperchiare la verità immaginata dal maestro Edgar Allan Poe. Quella verità che sempre si nasconde nel cupo oceano di un passato che ritorna a giocare le sue ultime mosse con Paolo Maurensig e “La variante di Lüneburg”. Di una verità che non si rivela e scoperta vive delle gotiche atmosferiche che “Il monaco” ci riferisce con le parole di Matthew Gregory Lewis.
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IL PEGGIO DELLA VALTROMPIA
Lumezzane e lo scarico abusivo
LETTERE
Nessuno pare fermare l’ignoranza di chi decide di liberarsi dei rifiuti speciali inerti come se l’ambiente fosse un grande cestino dell’immondizia. Ecco come si presenta un’area in località Passo del Cavallo sulla Sp 79 che conduce in Valsabbia. Un danno ecologico scoperto dalla polizia locale di Lumezzane nelle scorse settimane, così come altri in varie parti del territorio comunale. Le indagini per trovare i colpevoli sono già partite, nel frattempo gli scarti di materiale edile continuano a essere trovati.
Sarezzo saluta il suo Parroco Riconoscenza grande, affetto, stima, con un pizzico di nostalgia. Sono questi i sentimenti che animano il cuore della comunità cristiana saretina, che si prepara a salutare il suo parroco, don Francesco Bresciani, il quale, dopo ben ventidue anni di parrocchiato, si ritira in pensione. Queste poche righe non riescono a sintetizzare che cosa ha significato la presenza di un uomo, di un prete come don Francesco per la gente di Sarezzo. Il sacerdote è uno dei segni sacramentali con cui Gesù Cristo si rende presente in maniera efficace in mezzo al suo popolo. Attraverso il prete il Signore comunica se stesso, la sua parola e i doni del suo Spirito. Possiamo dire che don Francesco ha fatto tutto questo, con la mitezza, l’umanità e la discrezione che lo hanno sempre caratterizzato. Così lo dipingono tutte le comunità che ha servito in cinquant’anni di sacerdozio: S. Eufemia (1960-1971), Cecino di Degagna (1971-1978), Prevalle S. Michele (1978-1988) e infine Sarezzo (dal 1988). Un antico detto latino recita così: “Semel abbas, semper abbas!”. “Una volta che sei stato costituito abate, rimani sempre abate”. Se l’abate è colui che guida, come padre e per mandato di Dio, una comunità cristiana ad incontrare il Signore, possiamo dire che Sarezzo ricorderà così don Francesco. Il saluto è fissato per domenica 20 giugno alle ore 17.00. La Comunità cristiana, la Comunità civile, i sacerdoti originari di Sarezzo, i sacerdoti che hanno collaborato come curati si stringeranno attorno a lui nella celebrazione eucaristica, il momento più alto della festa. Si ritirerà poi a Cazzago S. Martino, suo paese natale, dove continuerà a svolgere, generoso come sempre, il suo ministero sacerdotale. don Michele Bodei
I bambini in tv Al termine della serie di “Io canto” mi ritrovo il desiderio di scrivervi per dire quanto sia felice di aver partecipato, da spettatrice, ad un avvenimento di questa portata. Sì, perché non so da quan-
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IL MEGLIO DELLA VALTROMPIA
Ponte Zanano, la passerella ciclopedonale Un altro piccolo pezzettino viene aggiunto alla ciclabile che percorre la Valtrompia, grazie al nuovo passaggio ciclo-pedonale che dal comparto del campo Redaelli porta verso via Seradello, evitando a cicloamatori e camminatori di percorrere un tratto di provinciale. Mancano ancora le finiture e gli abbellimenti di terra e, forse, lo sbocco poteva essere meglio raccordato, ma nel frattempo la variante permette agli amanti delle due ruote di immettersi senza pericoli sulla strada che sale verso Polaveno e viceversa.
Bollettini parrocchiali
Radio Voce In "Voce mattina estate" a partire dalle 10 collegamento coi grest, consigli sulle più belle mete turistiche bresciane oltre al consueto spazio cinema. Alle 17, in "Los cincos de la playa" interviste sugli appuntamenti dell'estate ed il quotidiano collegamento con feltrinelli. Inoltre sei notiziari locali al giorno, dalle 10.30.
"Nave nostra" è il giornale della comunità di Nave. L’ultimo numero ha in copertina “San Francesco predica alla folla” (Pieve della Mitria). Prende in esame la vita della Chiesa, della Parrocchia e dell’oratorio. Ci sono notizie dalle missioni e culturali. È possibile scaricarne una copia online.
to tempo non assistevo più a trasmissioni di questo livello umano. Ho trovato condensati, con la naturalezza possibile solo al grande Gerry Scotti, tutti questi elementi: la freschezza e purezza dei bambini e ragazzi; un rapporto tra generazioni che sembra – così si dice – andare perduto; la bellezza, creatività, libertà, amicizia vera e non protagonismo. Fattori essenziali dell’umano che non possiamo permettere vadano misconosciuti: l’eccellenza di doti canore veramente incredibili; uno spettacolo dove quel che emerge (a differenza di Sanremo, ma anche del Grande Fratello o altre banalità similari che quotidianamente vengono trasmesse in tutte le tv) sono i meriti riconosciuti di ciascun protagonista, senza antagonismi, calcoli di potere o bassezze umane alle quali ci siamo purtroppo abituati. Wilma Bargi
Il Brescia in serie A fm 88.3 88.5 Brescia e Provincia
Grazie a tutti i giocatori e al mister Beppe Iachini. Soprattutto grazie a noi tifosi! Il sogno è realtà! Serie A! Marco
Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Valtrompia”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a valtrompia@vocemedia.it.
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La Voce della Valtrompia giugno 2010
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Lumezzane
Fotovoltaico alle piscine Prosegue l’impegno per un’energia pulita. Dopo l’impianto fotovoltaico sul tetto del bocciodromo, l’Azienda speciale Albatros ha deciso di intervenire anche su quello della piscina comunale. I lavori riguarderanno la sistemazione e l’isolamento del tetto e il successivo ancoraggio dell’impianto. Progettato dallo studio Sigma di Lumezzane, l’impianto sarà completamente integrato nel tetto e occuperà una superficie di 745 mq, distribuito in 456 moduli e dotato di nove inverter. La coibentazione del tetto consentirà di risparmiare sui costi per il riscaldamento, mentre i pannelli solari copriranno un terzo del fabbisogno energetico della struttura. Investimento totale di 570mila euro, termine dei lavori previsto per la fine di ottobre.
San Sebastiano. Il classico torneo estivo dell’oratorio valtrumplino rimarrà aperto sino alla metà di luglio
La Biade: sabbia come al mare di Daniela Fedrigo
Si sente profumo di novità all’oratorio di San Sebastiano: quest’anno la Biade sarà tutta particolare. Qualche informazione pratica: il torneo estivo compie 25 anni, includeva basket, pallavolo e calcio. I lavori al campo di basket hanno reso necessario escludere questo sport, trasformando l’evento da una Triade a una Biade. Purtroppo, la modifica ha ridotto la partecipazione, che ha registrato il suo picco minimo l’anno scorso con l’iscrizione di solamente 6 squadre di adulti. Inoltre, durante la sua ristrutturazione, l’oratorio era diventato leggermente caotico e i giovani preferivano riunirsi altrove. Recentemente si sono riaperte le aule interne, e i ragazzi possono finalmente tornare a ritrovarsi qui, come prima, per affrontare l’impegno catechistico e soprattutto per condividere momenti di svago e divertimento anche all’aria aperta. Per stimolare la voglia di frequentare di nuovo l’oratorio, la società sportiva ha avuto una brillante idea, che ha fatto salire a 26 il numero di squadre iscritte: ha portato la spiaggia a Lumezzane.
Il campo "insabbiato" all'oratorio di San Sebastiano
Al Villaggio è più facile con la rotonda Il mese scorso sono terminati i lavori stradali che coinvolgevano l’area del Villaggio Gnutti a Lumezzane. È ormai risaputo che qui è nata una rotatoria, la prima, che ha stupito e meravigliato gli abitanti. Lo scetticismo iniziale verso il progetto è andato sempre più affievolendosi quanto più l’opera si concludeva: la cosiddetta “rotonda” infatti si è rivelata una scelta urbanistica pratica e funzionale. Collegando via Ravinaglio Sud, via Madre Lucia Seneci e via Umberto Gnutti, ora si può accedere facilmente al Villaggio, una comodità sfruttata soprat-
tutto dalle ambulanze che necessitano di raggiungere l’Ospedale o la Casa di riposo. L’Amministrazione ha inviato una lettera esplicativa ai cittadini residenti nella zona, nella quale intende precisare che il senso unico di marcia in salita su via Ravinaglio Sud è stato istituito in via sperimentale. Per un periodo di tre settimane, a partire dal 20 maggio scorso, si sono svolte pertanto le opportune verifiche riguardanti sicurezza stradale e viabilità; ora si provvederà a valutare nuove soluzioni oppure a rendere definitivo il senso unico. (d.f.)
La sabbia proviene da una cava di Lograto, trasportata grazie all’aiuto di alcune ditte che la società vuole ringraziare, tra cui Scavedil Beton e Cottone Scavi che hanno prestato i mezzi. È stata depositata sul campo di calcio e poi spalmata come marmellata. I volontari hanno lavorato volentieri per tutto il weekend, circondati da tanti curiosi impazienti di camminare sulla sabbia, e forse di riconoscere quella piacevole sensazione di percepirla sotto i piedi. Una sensazione resa ancora più speciale dal contesto, perché siamo qui, tra le montagne, eppure stiamo giocando sulla sabbia. Ma non solo chi gioca è spinto a sognare: la sua sola vista ricorda il mare, le vacanze, aiuta a estraniarsi per qualche istante dalla monotonia e dallo stress della vita quotidiana, e forse incoraggia ad affrontare il futuro con più serenità. Qual è dunque la vera funzione di questa sabbia? Sicuramente non è lì solo per il gioco. Si vede e si sente che c’è di più. Questa sabbia vuole essere una metafora: possiamo trovare il meglio di ogni luogo e sfruttare ogni situazione per creare nuove opportunità. La sabbia ricorda che la vita non è solo lavoro, non è solo studio, la vita è bella, è un dono prezioso, e vale tanto di più quando la si vive con gioia.
Scuola. Grande successo per il laboratorio di liuteria aperto dall’istituto professionale della Valgobbia
Dar vita a strumenti musicali con i consigli dell’artigiano L’agenzia formativa “Don Angelo Tedoldi” di Lumezzane ha avviato un laboratorio di liuteria per dare corpo a un’attività artistica che unisce antiche tecniche a forme di conoscenze uniche. Tecniche ritrovate con l’aggiunta di rielaborazione e interpretazione personale da parte dell’artigiano, che porta alla creazione di nuovi stili originali e moderni. “L’insegnante – ricorda la direttrice della scuola Michela Bugatti – è il liutaio cittadino Angelo Brodini, che si è occupato della conduzione del laboratorio tecnico; la parte musicale è stata affidata a Umberto
Rivarola, professionista, arrangiatore e compositore. Gli insegnamenti hanno interessato sia la pratica in laboratorio sia lezioni teoriche attinenti la liuteria: ragguagli sulla propagazione del suono, disegno tecnico, conoscenza dei materiali, cenni culturali riguardanti la storia e la metodica”. Durante il corso, i ragazzi hanno costruito quattro chitarre acustiche, un contrabbasso, un’arpa orfica, un cajón (cassetta in legno originaria del Perù), due jambé (bongo), quattro flauti di Pan, due flauti dolci, campane tubolari in ottone. Un grande lavoro indi-
Ragazzi al lavoro
viduale e di gruppo, dove le idee sono state trasformate in oggetti, dove parole, numeri, suoni, misurazioni sono serviti per costruire oggetti; anche chi a scuola è frustrato da insuccesso, all’agenzia formativa lumezzanese ha trovato nuove motivazioni ed entusiasmo. L’impegno in attività alternative fornisce agli alunni occasioni di conoscenza e di potenziamento delle proprie attitudini, è fonte di soddisfazione e crea opportunità per nuove relazioni interpersonali fra coetanei, con gli insegnanti e con le famiglie. Cosa non da poco in un contesto scolastico territoriale caratterizzato da criticità come la dispersione scolastica e l’inserimento di alunni stranieri e di varia estrazione socio-culturale. Info su www.agenziaformativa.editarea.com. (a.s.)
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Personaggio. Tornato dal dottorato di ricerca in Antropologia, il 52enne valgobbino parla del suo nuovo libro
Mauro Turrini, dalla Sorbonne ai volumi sul training aziendale “In piena crisi economica volevo parlare di abbondanza e offrire soluzione per uscire dalla crisi e una spinta benefica per tante persone”, ed ora è un e-book di Angelo Seneci
Mauro Turrini, nato a Lumezzane, da quasi un anno si è riaffacciato nella terra natia anche per ragioni di lavoro. Ha ottenuto un dottorato di ricerca in Antropologia alla Sorbonne di Parigi che gli ha allargato gli orizzonti sulla natura spirituale dell’uomo. All’inizio del 2009 nasce l’idea di scrivere un libro. “In piena crisi economica – spiega Turrini – volevo parlare di abbondanza. L’ho fatto per il mio paese, ma è diventato utile a tanti. Propone soluzioni per uscire dalla crisi ed è stato una spinta benefica per tante persone. In parecchi mi hanno fatto sentire la loro gratitudine. Il titolo originario suonava così: C’è abbondanza per tutti! 18 maggio 2021: intervista al più grande industriale di Lumezzane”.
“In te omnia sunt”, il suo prossimo libro Il costante desiderio di far risplendere quanto di più nobile c’è nella natura umana ha portato Turrini a proporsi come conferenziere sui temi affascinanti della crescita personale. Diversi sono stati gli incontri a Lumezzane e altri partiranno a settembre, nell’am-
bito di “Percorsi superiori” o con cooperative sociali. Dopo il primo libro ne segue un secondo, “In te omnia sunt (Tutto dipende da te)”, nuovo passo nella celebrazione della vita, sulla possibilità per ogni uomo di diventare il signore della propria vita.
Sono state apprezzate l’intensità della passione motivazionale e la capacità di rappresentare una prospettiva diversa di vivere la vita, grazie all’innovazione dei pensieri. Ora il libro è diventato un e-book e continua ad essere una miniera di stimoli: “C’è abbondanza per tutti! Incluso te”. Turrini è fonte di idee positive e, fin dalle superiori, ha amato leggere e così imparare qualcosa di più sui temi filosofici e religiosi che tanto “avvolgono il mistero umano. E questo mistero qualche volta mi ha sconvolto ma sempre affascinato. Perché è meraviglioso”. Non sono comunque mancati momenti di gioco e divertimento: giornate in montagna, esperienze in tenda, avventure e ragazzate che hanno cimentato amicizie indistruttibili negli anni. Turrini si è buttato nel mondo della filosofia prima imparandola e poi insegnandola. “Non so bene se quello che ho insegnato – ci dice – sia stato utile ai miei studenti. Lo spero. Con loro mi scuso, a distanza di tempo, per non aver insegnato la filosofia dell’amore. Ma è stata una conquista venuta più tardi. Come tante altre, lungo un percorso che ha avuto qualche intoppo e conosciuto qualche sbadiglio. Sono incappato anche in qualche temporale, ma mi è stato salutare”. Da diverso tempo Turrini si occupa di benessere: dalla ricerca pura al network marketing.
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Alta Valle
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Ranch vaghezza e alta equitazione Fra le montagne che circondano Marmentino si amplia ulteriormente l’attività del “Ranch Vaghezza Gilberto”, azienda agricola e agriturismo nata nel 1982 per iniziativa di Gilberto Medaglia. Domenica 13 giugno è stato inaugurato il nuovo campo da lavoro, ossia un’area attrezzata che consentirà di effettuare lezioni di equitazione anche da parte di bambini di 6 anni. Proprio nell’occasione è stato presentato il pacchetto di cinque lezioni (una ogni sabato) al costo totale di 50 euro. Il ranch si trova in via Vaghezza 49 a Marmentino (tel. 030.9228360 e 338.4525270). Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito web www.ranchvaghezza.it.
Storie. Il ricordo del parroco storico di San Colombano, che per anni fu Vicario di zona in Valtrompia
Don Giovita Casali, il prete che predicava in dialetto “Vulìf bè” La gente del paese alle pendici del Maniva l’ha ricordato con una celebrazione l’11 giugno, anniversario della sua scomparsa. Era un uomo che parlava al cuore di Edmondo Bertussi
L’11 giugno del 2001 moriva improvvisamente a San Colombano, il paese della Valle Trompia alle pendici del Maniva, don Giovita Casali, da 37 anni parroco e da 26 Vicario di zona. Predicava (non c’erano microfoni) in dialetto ma parlava al cuore: “...Vulif bé! (vogliatevi bene)”, le sue omelie finivano sempre così. La sua gente l’ha ricordato, nella ricorrenza, nella amata chiesa affrescata dal Pitocchetto, con messa solenne concelebrata dal parroco don Marino Cotali e i confratelli don Viatore Vianini (Lodrino) e don Sandro Gorni ora a Virle Treponti ma allora a Lodrino, suo successore come Vicario della zona Alta Valtrompia. Proprio lui l’ha ricordato: “Sacerdote con fierezza, con tutto il suo cuore, la sua mente, le sue forze nel servi-
Ritratto di don Giovita Casali
zio pastorale”. È sepolto a Botticino, paese natale. A San Colombano, sulla facciata della cappella centrale nel cimitero, una lapide racconta le date della sua vita: nato il 6 giugno 1926, sacerdote il 19 giugno 1964, parroco a San Colombano il 31 maggio 1964...” E sotto: “Vogliamoci bene. Gesù farà di noi dei fiori profumati di virtù, degni di essere trapiantati un giorno nel giardino del Padre celeste.” Sono le parole, il suo marchio, che
lui, alto, magro, ascetico, pronunciò il giorno del suo ingresso. Le volle riprese sul libro “La parrocchia di S. Colombano abate di Collio Valtrompia” curato dall’amico don Gorni, nell’anno giubilare 2000: testamento premonitore a pochi mesi dalla sua scomparsa. Nella poche righe di presentazione scriveva: “Sono con voi e per voi dal 31 maggio del 1964... vuole essere un gesto di affetto per tutti i miei parrocchiani e per i villeggianti...”. Ne po-
se le copie sull’altare appena dentro la Chiesa, a disposizione di tutti: chi entrava lo faceva per una preghiera e questo a lui bastava. Don Giovita confidava talvolta, sorridendo, come nel paese terra di emigranti minatori e di qualche anticristo, quando arrivò nel ’64, ragazzi di nascosto tiravano ancora sassi alla tonaca nera che lui portava sempre. Tutti insieme, su iniziativa degli alpini, gli hanno dedicato subito, a un anno dalla scomparsa, un monumento sul vialetto che porta alla parrocchiale e lo pregano (non solo loro) come un santo. Monsignor Foresti, Vescovo a Brescia, scappava ogni tanto dalla frenesia della città per salire la sera da lui a mangiare un semplice piatto di minestra, a confidarsi nel silenzio austero dei monti. Non ha mai avuto la macchina: quando usciva di casa si incamminava a piedi come sempre avevano fatto i paesani verso la miniera. Ci pensava la Divina Provvidenza: un minatore o un suo alpino si fermava. “I miei alpini sempre forti, sempre uniti, sempre innamorati della Patria” li chiamava: il suo braccio in una serie mai finita di opere e gesti generosi. Quando sistemò la canonica, uno, foresto, gli regalò il rifacimento del sagrato. Non gli piacevano piagnistei: dal buon Dio ebbe la grazia di andarsene furtivo, giusto “in pensione canonica a 75 anni”, in quell’alba di giugno.
Il sentiero dei minatori ritrovato: regalo della sottosezione Cai nel suo 50° anniversario Un ritrovato sentiero bellissimo e agevole per tutti, invita l’escursionista in Alta Valle: parte nel piazzale della Tassara-S. Aloisio, sovrastato dagli edifici imponenti del complesso della miniera, sulla destra appena prima di Collio. È uno dei tre “regali” della sottosezione Cai del paese guidata da Oreste Mozzoni nel 50° anniversario della fondazione. Per l’occasione sono stati anche ristampati il libretto “Pregare è salire” del cofondatore mons. Giuseppe Bonomini, cappellano degli alpini, e lo stupendo volume “Quassù le nuvole sono come pensieri che volano” curato da Fabio
Lazzari e Loris Zanirato”. Per felice circostanza è stato inaugurato proprio lo scorso 2 giugno, giorno nel quale, cinquant’anni fa, al Maniva veniva benedetto da Monsignor Bonomini con discorso del presidente Luigi Zampedri, il labaro del sodalizio. Sentiero, con segno biancorosso, affascinante per la sua storia secolare legato alla fatica nelle gallerie: dopo il tratto allargato e percorso dai mezzi che vanno alle cascine di Piazze, corre prima in mezzo ai fiori e poi sale in dolci tornanti, quelli che facevano i minatori coi muli carichi di siderite diretti verso i forni valsabbini di Ono, nel fresco
del bosco fino a sbucare a Passo Croce (m. 1443) col suo pianoro, balcone sulla valle, dove in questa stagione tappeti gialli di fiori impreziosiscono lo smeraldo dell’erba. Lì una eterna sorgente, profonda, dà acqua ristoratrice in ogni stagione. Da qui partono in modo “circolare” a consentire ritorno alla partenza varianti per tutti i gusti e per tutte le gambe: verso l’Ario e Irma,Valsabbia, Pezzeda. In direzione di questa, in particolare, dopo breve tratto il segnale ricorda un luogo sacro per la Resistenza, dove venne catturato il partigiano Gaetano Castiglioni torturato ed impiccato sulla via che ora ne porta il nome.
Un tratto del sentiero
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Collio. Da fine maggio la casa dei libri si è spostata in una sede più efficiente
Quel punto prestito che fa da biblioteca Nella nuova sede rimane l’orario di prima, ma si pensa ad aperture serali. In programma ancora interventi e progetti per bambini e ragazzi di Alberto Maffina
Il 29 maggio si è festeggiata l’inaugurazione della nuova biblioteca comunale di Collio, trasferitasi in una sede più accessibile e adeguata in via Scaletti 1 vicino all’ambulatorio medico. Aperta e gestita dall’operatrice Terry Rizzini, la biblioteca mantiene per ora il vecchio orario (lunedì 15/17 e venerdì 15/18), ma è intenzione fare anche un’apertura serale. La biblioteca di Collio aderisce al Sistema bibliotecario-archivistico di Valle Trompia e alla Rete bibliotecaria bresciana, grazie al cui aiuto si sono svolte le attività di inventariazione ed etichettatura delle nuove acquisizioni e il massiccio lavoro di revisione della raccolta. “Per ora – afferma il sindaco Fausto Paterlini – si tratta soprattutto di un punto prestito, grazie al servizio
L’interno della nuova biblioteca
Internet e alla possibilità di accedere all’Opac (catalogo di consultazione online), ma il nostro è un punto prestito che si atteggia da biblioteca, con la ferma volontà di ingrandirsi e offrire a bambini e adulti molti più libri, promozioni e attività. Inoltre, siamo convinti che possa farsi centro di aggregazione e ritrovo per i ragazzi che, attraverso un approccio alla cultura, possono profittare di un momento di
socializzazione”. È inoltre prevista un’attività di promozione al servizio e alla lettura, con l’adesione alla campagna nazionale “Nati per leggere”, volta a diffondere la lettura ad alta voce e il contatto con il libro nei bambini in età pre-scolare. Molti ancora gli interventi per adeguare completamente la nuova struttura, che nelle ore di apertura pullula già di bambini e ragazzi desiderosi di leggere.
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Tavernole, 90 anni per la “Ottorino Respighi” L’anno prossimo il Corpo bandistico ‘Ottorino Respighi’ di Tavernole, fondato nel 1921 dal parroco don Domenico Franchi, dall’allora sindaco Davide Pellizzari e altri volonterosi, compirà novant’anni. “Un evento – afferma il presidente del gruppo Rosanna Gagliandi – che è vanto per tutti noi e riconoscimento d’impegno e dedizione di tutti gli ‘amanti’ della nostra banda, che fin dalla sua fondazione ha accompagnato gli avvenimenti religiosi, sociali e politici del paese e della Valtrompia, partecipando a numerosissime manifestazioni e raduni bandistici sotto la guida dei maestri che si sono avvicendati nella direzione”. La Ottorino Respighi è composta, in formazione completa, da 35 musicisti (molti giovanissimi e altri che, a suon di concerti, hanno i capelli ormai bianchi) ed è diretta dal maestro Cesare Cavaioni, molto stimato e apprezzato da tutti. Costituisce il gruppo di aggregazione giovanile, e non solo, più importante del paese, dando la possibilità di avere un contatto con la musica e imparare a suonare uno strumento in modo professionale. “Il mondo bandistico di Tavernole – rimarca Rosanna Gagliandi – si è rivelato essere una fitta rete di impegni, persone, riunioni, preoccupazioni e dubbi, nascosti dietro le quinte dello ‘spettacolo’. Quel che conta è che la nostra banda vuole descrivere l’amore e la passione con cui molti membri dell’organico operano in silenzio da anni, affrontando col sorriso ogni impegno e imprevisto, per poi condividere con tutti successi e soddisfazioni”. La banda di Tavernole è un piccolo mondo basato sul confronto, la discussione e la collaborazione, dove anche i più piccoli contribuiscono con una carica di entusiasmo e vitalità sempre nuovi allo scopo comune di tradizioni culturali da mantenere vive in armonia con quel che vi è di più moderno.
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Media Valle
Sarezzo, rilevatori di velocità Sono state collocate dall’Amministrazione comunale alcune colonnine per la rilevazione della velocità sulle vie Seradello e Antonini. Si tratta di un sistema di controllo e dissuasione che si basa sull’installazione ai margini della strada di più colonnine in serie che recano l’indicazione del limite (70 km/h) e la presenza di controllo della velocità. Scatole vuote che possono accogliere apparecchiature di controllo, garantendo una maggior sicurezza stradale proprio perché l’automobilista non può sapere se e quale colonna tra quelle installate rilevi l’infrazione. Le colonnine saranno cinque in via Seradello (tre scendendo da Polaveno a Sarezzo e due in senso opposto) e una in via Antonini (da Lumezzane a Sarezzo).
Sarezzo. L’arrivo del nuovo parroco nella comunità è previsto (data ancora da confermare) per il 25 settembre
Don Camillo Pedretti, amante della verità e della coerenza Attualmente il sacerdote guida la comunità di Santo Spirito a Brescia. Torna in quella terra che l’ha visto crescere. Nel suo ministero un periodo importante in Brasile di Luciano Zanardini
Don Camillo Pedretti ritorna alle origini, cioè dalla città ritorna in Valtrompia, in quella terra che l’ha visto crescere, orfano di padre, con la madre e altri due fratelli. Valtrumplino di Concesio, classe 1943, con alle spalle dodici anni di Brasile come parroco della cattedrale di Apucarana e in San Paolo, è stato nominato parroco di Sarezzo e farà il suo ingresso (le date sono ancora da confermare) il 25 settembre. Già parroco di S. Anna di Rovato e di Lodetto, dal 2001 guida la parrocchia di Santo Spirito in città, realtà nella quale ha insistito molto sull’oratorio. Si tratta di un investimento che ha dato i suoi frutti, coinvolgendo centinaia di giovani. Prima di salutare la comunità, don Camillo si prepara a vivere un’altra estate all’in-
Don Camillo Pedretti
segna del grest con 280 bambini e 90 animatori. Lascia Santo Spirito (una realtà viva che ha una buona partecipazione alle Sante Messe) con un progetto in cantiere che attende in giugno il via libera del Consiglio comunale: la parrocchia ha acquistato una casa all’interno dell’oratorio per farla diventare Centro parrocchiale don Giacomo Vender. Una scelta condivisa dalle famiglie che si sono autotassate e dettata anche (ma non solo) dalla
carenza degli spazi per sviluppare le diverse attività. A Sarezzo troverà un curato per l’oratorio, un aiuto in più per chi come lui in questi ultimi anni ha dovuto fare di necessità virtù. Don Camillo è vicario zonale e porterà con sé a Sarezzo il rammarico di non aver visto il pieno sviluppo dell’unità pastorale (Pendolina, Urago Mella, S. Giovanna Antida e Santo Spirito): “È una realtà – spiega il Parroco – nella quale credo fortemente, ma è necessaria la
chiarezza, prima di far nascere speranze che poi diventano delusioni”. La chiarezza è il filo rosso che lega la vita di don Camillo, che ha alle spalle anche vent’anni di scuola all’Itis Castelli, dove ha vissuto “una delle esperienze più belle”, privilegiando i rapporti con le famiglie, con gli studenti e con gli stessi colleghi, così stimato che negli ultimi quattro anni è stato nominato vicepreside. L’Itis, come ripete don Pedretti, è stata la risposta alle sofferenze del Brasile. Come recita la sua storia personale don Camillo non è certo uno che accetta compromessi, ma che cerca di seguire la stella polare della verità. Nei suoi ricordi riaffiorano i momenti vissuti in Brasile (dal 1966 al 1978), in un periodo nel quale tutto il Sud America era segnato dalla presenza delle dittature militari, che cercavano di controllare direttamente l’operato della Chiesa. Don Pedretti, non senza aver patito delle sofferenze fisiche, fu espulso dalle autorità civili e militari del Paese perché alla Chiesa si chiedeva solo assistenza e ogni qualvolta qualcuno si impegnava per la promozione della persona metteva in allarme tutto il sistema. Fra le sue presunte “colpe”, anche quella di aver fatto nascere per il nutrimento dei bambini dell’asilo una cooperativa parrocchiale per il riso e i fagioli, gli alimenti principali della popolazione locale.
Gardone e una casa di riposo che diventa sempre più grande A un mese dall’inaugurazione della nuova ala alla “Casa di riposo Pietro Beretta” di Gardone Val Trompia le richieste di alloggio rimangono alte, nonostante l’ampliamento abbia aggiunto tredici posti letto, portando a 106 il numero totale degli ospiti. “Le richieste che abbiamo – dice il presidente Angelo Rovetto – sono elevate e l’intervento era ormai non più rimandabile, anche perché un decreto della Giunta regionale aveva fissato al 31 dicembre 2009 il termine ultimo di adeguamento delle residenze sanitario-assistenziali”. Dal 2002 convogliata nella “Fondazione di cura Città di Gardone Val Trompia Onlus”, la Rsa si
è ampliata verso il lato montagna, e in ognuno dei tre piani hanno trovato posto i nuovi nuclei con due camere, servizi igienici e infermeria. La spesa complessiva è stata di un milione 923mila euro, comprensiva di una serie di lavori collaterali che hanno consentito di mettere in sicurezza gli impianti elettrico e antincendio. “Il grosso onere finanziario – spiega l’assessore all’Ediliza privata Piergiuseppe Grazioli – è stato equamente diviso tra Fondazione e Comune, confermando la sensibilità del consiglio comunale alle problematiche socio-assistenziali. Inoltre, ha dato il suo contributo anche la famiglia Beretta e molto ha
fatto l’associazione ‘Amici della casa di riposo’, che nel 2009 ha coinvolto tutta la cittadinanza nell’iniziativa ‘Dona un arredo alla casa di riposo’, raccogliendo oltre 100mila euro”. Una Rsa che è il fiore all’occhiello della Fondazione e può contare anche sul centro diurno integrato ‘Giulia Lenzi Suor Scolastica’ e sui mini alloggi protetti ‘Angelo Franzini’, (dodici bilocali per un totale di 24 ospiti), continuando il suo impegno a favore degli anziani, sostenuta anche dai volontari del Cireneo (per il servizio di trasporto) e ponendosi come un patrimonio da consolidare, affinché sia parte viva della comunità. (a.a.)
La nuova ala della Rsa
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Sarezzo. La sostituzione di 700 punti luce nell’ottica del risparmio energetico
L’illuminazione a led ponte verso il futuro S’affida alla tecnologia Led il primo cittadino saretino Massimo Ottelli per sostituire gli obsoleti lampioni al mercurio distribuiti sul territorio di Rosa Casari
S’affida alla brillante luce dei led il Comune di Sarezzo, con la sostituzione entro un mese di 700 punti luce. A chiarire il quadro è il primo cittadino Massimo Ottelli: “Nel 2009 abbiamo rinnovato la convenzione con Enel Sole, chiedendo di valutare la questione del risparmio energetico, così sui 1162 punti luce presenti nel nostro territorio abbiamo cominciato a sostituire quel 65% di impianti obsoleti a mercurio, che emettono nell’atmosfera un elevato tasso di anidride carbonica”. La tecnologia Led (Light emitting diode, ossia diodo a emissione luminosa) ha vantaggi come la minor quantità di “materia” per la produzione, ridotto contenuto di sostanze nocive, componenti facilmente disaggregabili e riciclabili, bassa emissione di raggi ultra-
I nuovi lampioni a led sulla strada della Valle di Sarezzo
violetti e infrarossi, lunga durata della vita media, tecnologia in costante evoluzione. “Ovviamente – prosegue il sindaco Ottelli – i led emettono una luce più fredda rispetto agli impianti a vapore di sodio (luce gialla, ndr) mantenuti per il centro storico, e illumineranno prevalentemente le vie trafficate per garantire la sicurezza stradale. Inoltre, eccettuato l’investimento iniziale (400 euro a palo spalmati su do-
dici anni), il canone unitario scende da 54 a 35 euro, con un risparmio nell’ordine dei 20mila euro. Il led – chiosa Ottelli – è il primo passo di un programma che punta sul risparmio energetico e che porteremo avanti con gli altri comuni della Comunità montana, già dalla sottoscrizione entro il 30 giugno a Bruxelles del Covenant of Mayors (Patto dei sindaci, ndr) per il rispetto del protocollo di Kyoto”.
A Villa Carcina un nuovo deposito In Valtrompia alcuni beni legati alla criminalità organizzata sono stati confiscati e poi ceduti dall’Agenzia del Demanio alle rispettive amministrazioni comunali dove gli edifici sorgevano. Anche Villa Carcina è stata interessata dall’operazione, con l’opportunità di usufruire di un vecchio capannone sito in via Veneto. “Unico vincolo – dice il sindaco Gianmaria Giraudini – è l’impossibilità a vendere gli spazi acquisiti, pertanto abbiamo deciso di destinare il vecchio edificio industriale a una serie di scopi utili a migliorare l’attuale dislocamento di alcuni spazi comunali”. L’edificio industriale è una porzione di fabbricato appartenente all’ex-Lmi (La Metalli Industriali) costruito tra gli anni ‘40 e ‘50 e caratterizzato da pilastri, muri portanti e travi realizzate in cemento armato a sostenere una struttura di circa 3.000 mq. “Qui – prosegue il sindaco Giraudini – vorremmo operare una suddivisione interna, con un ambiente da destinare ad autorimessa per i 16 mezzi di cui dispone l’amministrazione. Poi, verrà realizzato un magazzino, dei servizi igienici e uno spazio con spogliatoi per i dipendenti comunali. Siccome l’area è molto grande – specifica il primo cittadino di Villa Carcina – i 120 mq contigui al magazzino comunale verrebbero trasformati in deposito unico per la Protezione civile locale, dove poter alloggiare un’auto, i due fuoristrada e un autocarro, oltre a varie attrezzature (tende, tavoli, armadi, carrelli), consentendo ai volontari di disporre di uno spazio organico con cui migliorare l’organizzazione e in conseguenza ridurre i tempi tecnici d’intervento”. La ridefinizione degli spazi dentro il capannone di via Veneto è già cominciata. Rimangono, invece, in attesa del nuovo anno 2011 i lavori per l’ultimo intervento: la creazione di un’area da destinare ad archivio comunale (storico e corrente), per dare una collocazione unica e più razionale all’attuale, ora dislocato in tre diverse sedi.
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Bassa Valle
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Il roadshow della Scuola di sussidiarietà Torna per la quinta edizione della Scuola di sussidiarietà il momento formativo sviluppato dalla Fondazione San Benedetto. Si articola in due moduli: “Sussidiarietà, un altro nome della libertà” dal 2 novembre al 16 dicembre 2010; “Dal federalismo a un nuovo welfare tra finanza, lavoro e famiglia” dal 1° febbraio al 10 marzo 2011. La Scuola viene presentata in un roadshow sul territorio. Le lezioni si terranno a Brescia in Borgo Wuhrer 123, dalle 18.45 alle 20.30. In Valtrompia sono stati allestiti due appuntamenti. A Concesio martedì 29 giugno alle 20.30 presso la sala Alberina della Casa delle associazioni in via Mattei, 95. A Lumezzane mercoledì 30 giugno al Teatro Odeon – Ridotto in via Marconi 5.
Concesio. Il Progetto Atlantide e il lavoro di salvaguardia della memoria storica del paese triumplino
Riscoprire il passato sommerso di Andrea Alesci
Conservare la memoria di un luogo significa continuare a farlo vivere in nuove forme. Questi è il principio che nel settembre 2000 ha mosso un gruppo di persone che avevano a cuore il patrimonio storico di Concesio. “L’idea – dicono i responsabili Loriano Ronconi e Giovanni Boccingher – era fondare un’associazione che durasse il più a lungo possibile, tanto che l’abbiamo denominata ‘Progetto Atlantide. Laboratorio permanente della memoria del territorio di Concesio’, e a distanza di dieci anni siamo contenti di essere ancora qui”. Un’associazione culturale che vuole sedimentare la memoria e, come la leggendaria città di Atlantide, cerca di scandagliare le profondità di una moderna marea che ha ricoperto i segni passati. “A Concesio c’erano delle ricerche – proseguono Ronconi e Boccingher –, ma erano sporadiche, per questo abbiamo cominciato a creare archivi dove raccogliere vecchie fotografie e carte di famiglia che potessero restituire immagini e panorami della vita quotidiana d’un tempo. Una fase di raccolta del materiale che comprende anche interviste orali (capaci
Una vecchia foto di vita contadina a Concesio
Le pubblicazioni dell’associazione Il lavoro dell’associazione culturale (www.progettoatlantide.org) è periodicamente raccolto in pubblicazioni chiamate “Quaderni della memoria”. Sinora ne sono stati stampati quattro, mentre il quinto volumetto uscirà a novembre e conterrà una bibliografia completa di indici per effettuare ricerche. A fine 2007 è uscito il libro “Frazioni di Concesio” nel quale è stato convogliato il materiale sulle località del comune considerate a torto “minori”, ossia Costorio, S. Andrea e Stocchetta. “Il lavoro – precisa Loriano Ronconi – è stato portato avan-
ti in collaborazione con la biblioteca comunale, che ci ha sempre supportato, e a livello grafico abbiamo sempre mantenuto la stessa impostazione, in modo da creare una sorta di ‘Enciclopedia concesiana’ in vari volumi”. Membri fondativi dell’Ecomuseo di Valle Trompia, gli associati del Progetto Atlantide hanno un grande sogno nel cassetto: digitalizzare tutte le mappe dei dettagliatissimi catasti napoleonici che riguardano la Valtrompia, in modo da costituire un archivio con un preciso indice toponomastico consultabile online dai ricercatori.
di trasformarsi in nuove fonti) e un grosso lavoro di ricerca nell’archivio storico comunale e in quello di Stato a Brescia”. Un impegno svolto da volontari e portato avanti con qualche contributo comunale e la messa a disposizione gratuita dei locali. “Al termine delle rispettive giornate lavorative – spiega Giovanni Boccingher – ci troviamo spesso qui nella sede sopra l’asilo per condurre le ricerche. Abbiamo anche la velleità di poter restaurare qualche edificio, prima che il mercato immobiliare lo cancelli, ma l’unica cosa che siamo riusciti a fare è sistemare a nostre spese qualche santella. Inoltre, facciamo dei laboratori presso le scuole elementari con testimonianze di anziani su come’erano i giochi, le scuole e la vita di una volta, letture degli elementi storici del territorio, analisi di vecchi oggetti”. Un’associazione che lavora a 360 gradi, facendo anche mostre fotografiche e conferenze tematiche. “Ad oggi abbiamo un database di circa 5.000 immagini classificate – chiudono i due ricercatori – e cerchiamo di fornire materiale a chiunque voglia compiere una ricerca storica. E per i dieci anni dell’associazione stiamo preparando un convegno in autunno che tratterà due filoni della ricerca storica: pedagogico-didattico e metodologico”.
Nave. Musica e gastronomia sono le protagoniste della seconda edizione promossa da Comune e commercianti
Ogni giovedì sera di luglio arriva “Estate in piazza” Il mese di luglio è ricco di accattivanti appuntamenti in piazza Giovanni Paolo II. Ogni giovedì, alle 21.00, l’assessorato alla Cultura del Comune di Nave e l’Associazione dei commercianti promuovono “Estate in piazza 2010”, una vera e propria maratona di spettacoli con ospiti eccellenti. Ce n’è per tutti i gusti, come quelli musicali che animeranno il primo giovedì del mese e che vedranno il presentatore Vincenzo Regis protagonista di un palco gremito dalle note della trascinante musica hip hop. Accanto alle acrobazie musicali dei ballerini
dell’Academyc Dance si esibirà infatti una selezione dei migliori cantanti partecipanti alla 3ª edizione del Nave Music Festival, concorso nato per la scoperta di talenti canori emergenti. L’8 luglio avrà luogo l’evento “Cena sotto le stelle” che, sulla scia del successo ottenuto l'anno precedente, propone stavolta un ancor più elegante scenario all’aperto. Coccolati dall’accompagnamento musicale di Luca Amicabile, gli ospiti potranno infatti gustare pietanze e divertirsi grazie al cabaret di Carlo Bellani, il tutto impreziosito dalla tiepida aria estiva. Per
Una delle serate in piazza
gli appassionati di ritmi latini, invece, l’appuntamento è giovedì 15 luglio con la Band di Juan Carlos Avila de Cuba. Sulle note della salsa danzeranno ballerine brasiliane. E ancora, giovedì 22 luglio, per gli amanti del teatro, Bruno Frusca dirigerà la compagnia “La Betulla”, proponendo un adattamento da Molière. Durante ogni serata i negozi della piazza rimarranno aperti, sì da offrire anche la possibilità di sbizzarrirsi facendo shopping o gustando un gelato. La partecipazione è libera e, dato il successo della precedente edizione, si stima che anche quest’anno ci saranno consistenti afflussi da tutto il bresciano. Nave si rende così promotrice di stimolanti eventi di aggregazione, trascorrendo piacevolmente insieme un’estate...in piazza. (b.f.)
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Economia L'incontro
Franco Dusina Il Tibidabo per venire incontro alle famiglie
Lavoro d’équipe per crescere Innovare sempre fra impegno, sicurezza e qualità Franco Dusina
di Andrea Alesci
Nella moderna sede del Tibidabo incontriamo Franco Dusina, 56enne originario di Marcheno ma ormai da quattordici anni trapiantato nell’avamposto triumplino di Concesio, dove vive con la moglie e i due figli, di 21 e 17 anni. Quando è cominciata la sua esperienza alla guida del centro Tibidabo? Più di dieci anni fa il Comune ebbe l’idea di fare delle piscine, soltanto che non c’erano le risorse. C’è stato un bando e la società Gestsport che guido insieme a un gruppo di imprenditori ha deciso di parteciparvi e abbiamo vinto: la convenzione col Comune di Concesio prevedeva che seguissimo il progetto dalla progettazione, alla costruzione sino alla gestione ventennale dell’impianto. Poi, dall’inizio dell’anno abbiamo dotato il parcheggio adiacente al centro di un sistema di pannelli solari da 200 kW inaugurati venerdì 11 giugno e in cambio l’amministrazione ci ha prolungato la durata della gestione sino a trent’anni. Qual è il rapporto con l’amministrazione comunale? I lavori sono cominciati nel 2002, i lavori per la costruzione del centro natatorio Tibidabo sono terminati nel giugno 2003, quando la struttura è stata ufficialmente inaugurata. Realizzato con una spesa complessiva di cinque milioni di euro, il centro è in gestio-
ne alla Gestsport su convenzione con il Comune di Concesio. Siamo molto soddisfatti della collaborazione con l’amministrazione comunale e la gente che viene qui è molto contenta, perché sa di poter
trovare una ricca struttura di svago vicino a casa, tanto che arriviamo ad avere anche punte di 2.000 persone al giorno. All’interno del centro lavorano una settantina di persone, con le varie attività che
Franco Dusina e la filosofia del Tibidabo Laureato in Giurisprudenza, Franco Dusina ha aperto la sua prima impresa all’età di 17 anni. Poi, negli anni ha ricoperto varie cariche, facendo il sindaco di Marcheno, poi per cinque anni il direttore dell'ospedale di Gardone e amministrando imprese pubbliche e private (da otto anni è presidente della Centrale del Latte di brescia) . “Il mio mestiere, però, – dice il presidente del Tibidabo – è quello di consulente finanziario ed è ciò che mi piace fare più di tutto. Sono un cacciatore, un amante della montagna e quando posso mi rifugio nella quiete dove poter riscoprire il silenzio o leggere un libro. La cosa più importante per me è il lavoro d’équipe, riuscire a coinvolgere tutti quanti attorno all’obiettivo che ci si è posti. I giovani devono crescere, però, bisogna dare loro le
Uno scivolo del Tibidado
possibilità per farlo e una delle cose che mi rende più felice è il momento in cui faccio le paghe, perché so che quel ragazzo sarà contento di veder gratificato il lavoro che ha fatto. E se tutti riescono a lavorare in sintonia le cose non possono che andare bene. Inoltre, come Tibidabo noi cerchiamo di offrire un servizio di qualità a prezzi accessibili per le famiglie, tanto che ci si può portare da mangiare da casa e usufruire di alcune zone per i picnic. Quando c’è una crisi – chiude Franco Dusina – bisogna essere in grado di vedere da che punto uscirne. Bisogna continuare a innovare, mettendoci il massimo dell’impegno, della qualità e dei servizi. In qualsiasi campo si deve sempre studiare una serie di nuovi prodotti e opportunità, senza mai farsi distogliere da altri obiettivi”.
sono state date in affitto e il lavoro di vasca gestito da una cooperativa di bagnini. Com’è organizzato il centro polifunzionale? Concepito come un villaggio per il nuoto e il tempo libero, Tibidabo (www.piscinetibidabo.it) è stato ideato e realizzato per i bisogni della famiglia, come un luogo dove genitori e figli possano trovare un momento di riposo e aggregazione senza dover allontanarsi da casa. Per venire incontro alle esigenze dei più piccoli da qualche anno abbiamo anche predisposto degli scivoli ad acqua, che ben si integrano nel parco. Nei 30.000 mq del centro c’è un’ampia area verde con un piano vasca dotato di tre piscine per nuoto e acquagym e di una copertura mobile, oltre ad alcuni campi da gioco (calcetto, pallacanestro, beach volley, tennis) e una zona picnic; ci sono anche una pizzeria-bar-ristorante, un poliambulatorio con palestra per attività di riabilitazione, sauna, bagno turco, centro estetico, un negozio con articoli per bambini e una libreria. A proposito di lettura, quella della libreria si può considerare una scommessa vinta? Dopo alcuni anni di gestione possiamo dire che la libreria è stata una delle scelte più azzeccate. Oltre ad essere ben fornita sia di libri sia di materiale da cartoleria è diventata nel corso del tempo un vero e proprio polo d’attrazione e potrebbe essere un buon modello da replicare in altri centri sportivi.
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Speciale caccia. Il 16 giugno l'incontro interprovinciale tra Brescia e Bergamo
Acl, un tavolo comune per le specie in deroga
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Il programma del 10° anniversario Ore 9.30 Intervento d'apertura con relazione del presidente Eugenio Casella. Saluto delle autorità locali. Saluto del presidente Unione Cacciatori Lombardi Carlo Bravo. Saluto del presidente di Confartigianato Imprese Unione di Brescia, Eugenio Massetti. Ore 10.15 Relazione del prof. Adalberto Albertoni dal titolo "Un'iniziativa lombarda per cultura, tradizioni e ambiente".
Carlo Bravo con Roberto Formigoni
di Carlo Bravo
Sono molti quelli che chiedono informazioni sulle deroghe da attuare. Siamo già a fine giugno e non c’è ancora niente di concreto, solo impegni dei consiglieri, sia quelli appena rieletti sia i nuovi, che hanno ancora una magra conoscenza della caccia ma vogliono impegnarsi a fondo su questo tema. Novità principale è l’istituzione dell’ottava commissione, presieduta come nella precedente legislazione dal dott. Carlo Saffiotti di Bergamo, il quale dovrà preparare e discutere la legge sulla caccia. Una commissione ben rappresentata da consiglieri provenienti dalle province di Bergamo e di Brescia. Il giorno 16 giugno c’è stato il pri-
mo tavolo interprovinciale BresciaBergamo, con tutte le associazioni venatorie presenti in rappresentanza di circa 45mila cacciatori, cioè la metà dell’intera regione Lombardia. Era presente il nostro amico consigliere Giosuè Frosio il quale, nonostante sia stato eletto presidente della 6ª commissione (che si occupa di ambiente), non ha voluto, anche sotto nostra richiesta, abbandonare il tavolo che ha sempre portato avanti negli anni precedenti con il nuovo assessore al Turismo Monica Rizzi, ed è lui che ha voluto fortemente inserire nelle specie cacciabili in deroga il frosone. L’incontro è stato fatto nella sede della Lega Nord di Bergamo, il prossimo con ogni probabilità si terrà a breve nella sede del Pdl di Brescia, questo per dare visibilità a entrambi i partiti di maggioranza.
Si è discusso di come e quali specie siano da inserire in deroga quest’anno. Noi come Acl abbiamo chiesto le stesse specie della legge che sta presentando anche il Veneto, cioè fringuello, peppola, pispola (sguiseta), frosone, storno e prispolone (tordina), ovviamente con apertura prevista al primo settembre. Un programma che era già stato accordato con tutte le altre associazioni. Inoltre, si è anche parlato della possibilità di aggiungere la tordella (gardena grossa). Se ci si ricorda era stata istituita anche una commissione di esperti, che doveva trovare una soluzione per evitare i richiami dell’Unione Europea, pertanto terremo presenti anche queste conclusioni per fare la nuova legge; e anche se si parla di delibere, la politica, se vuole, può trovare la giusta soluzione.
Ore 10.45 Incontro dibattito "Come garantire il patrimonio delle cacce tradizionali locali". Intervengono: Franco Bonsanto, avvocato patrocinatore in Cassazione del Foro di Bologna. Valerio Carrara, Senatore della Repubblica e Responsabile dipartimento caccia del Pdl. Giulio De Capitani, assessore Agricoltura, caccia e pesca in Regione Lombardia. Giosuè Frosio, presidente 6ª commissione Ambiente in Regione Lombardia. Alessandro Sala, assessore Caccia, pesca, sport della Provincia di Brescia e presidente Upl. Modera il dibattito Giuseppe De Maria, giornalista e conduttore della trasmissione "Caccia e dintorni".
Eugenio Casella, presidente Acl
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Cultura
I disabili e la festa alla Passata Domenica 27 giugno sulla strada che da Irle sale verso la Passata l’Happy Handy Day proseguirà a distanza di un mese e mezzo con la consueta appendice festosa presso la casa delle famiglia Lucchini. Una giornata da vivere in compagnia e un modo per ringraziare i volontari che si sono spesi nell’appuntamento di metà maggio. Una S. Messa, un pranzo e un pomeriggio di giochi e canti insieme ai disabili protagonisti dell’olimpiade da dodici anni organizzata da Guido Sandrini. Una festa aperta a tutti, con la possibilità di salire accompagnati da fuoristrada. Il ritrovo è previsto alle ore 8 presso il centro Aldo Moro di Zanano.
Lettura. Un’avventura dipinta su carta racconta il duro lavoro di chi percorreva bui cunicoli sotterranei
Ecco “Il tesoro della miniera” Continua il progetto editoriale della Comunità Montana con un libro che educa e diverte: al centro la storia di tre giovani scopritori in miniera di Lia Micale
La “Giornata nazionale sulle miniere”, celebrata in tutta Italia lo scorso 29 maggio e promossa da Aipai (Associazione italiana per il patrimonio archeologico industriale), Anim (Associazione nazionale ingegneri minerari), Assomineraria e Pianetaterra, ha lasciato un particolare segno anche inValtrompia. Oltre agli appuntamenti nei siti minerari di Pezzaze e Collio, il
Miniera Avventura alla S. Aloisio-Tassara e la copertina del libro di Dino Ticli
ricordo del duro lavoro in quei cunicoli sotterranei, rimane inciso nelle parole di un piccolo libriccino: “Il tesoro della miniera. Un’avventura nelle vere miniere della Valle Trompia” di Dino Ticli (Editoriale Scienza) realizzato su progetto del Sibca (Sistema integrato dei beni culturali e ambientali della
Valle Trompia), con illustrazioni di AntonGionata Ferrari e testi informativi di Luigi Paladin. È raccontata l’immaginaria e istruttiva (dis)avventura di Luca, Eleonora e Davide, tre ragazzi in visita alla Miniera S. Aloisio-Tassara di Collio: tre piccoli scopritori si smarriscono nelle buie strade della monta-
gna, affascinati dalle meraviglie nascoste di un mondo invisibile, temendo di non ritrovare più la via d’uscita e di essere rapiti dal leggendario om de la löm (uomo della lanterna), spiritello che la leggenda racconta s’aggirasse per i cunicoli provocando frane e intossicando col suo fiato pestilenziale i minatori. E poi, il ritrovamento di una medaglietta con l’effigie di Santa Barbara, prima di piombare nel buio assoluto, essere salvati da alcuni operatori che passavano di là e poter incontrare Pierino, proprietario della medaglietta e uno degli ultimi minatori. “Tesori della miniera – dice la responsabile dell’Area Cultura in Comunità montana, Graziella Pedretti – è un libro che al piacere dell’avventura mescola il gusto dell’insegnamento, nel solco di un programma editoriale iniziato dalla Comunità montana con il volume ‘L’aria della gioconda’ e all’interno del progetto Est (Educare alla scienza e alla tecnologia, ndr) portato avanti dalla Fondazione Cariplo e da noi pienamente sposato”. Info sul sito http:// cultura.valletrompia.it.
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Astronomia. Dal 1993 l’Osservatorio Serafino Zani è punto di riferimento per studiosi e appassionati
Uno sguardo rivolto alle stelle L’osservatorio posto sul Colle San Bernardo è continuo promotore di progetti, lezioni e iniziative scientifiche per le scuole e persone curiose delle osservazioni celesti di Andrea Alesci
Immerso nel verde agli 830 metri del Colle S. Bernardo spunta con la sua cupola argentea l’Osservatorio Serafino Zani. Un’isola rassicurante per tutti coloro che vogliono lasciarsi fascinare dalla sconfinatezza celeste. “La struttura è stata completata diciassette anni fa – dice Tarcisio Zani – ed è intitolata alla memoria di mio padre. Nella sala d’osservazione abbiamo installato un telescopio riflettore a montatura equatoriale con un focale di 3200 mm. Una macchina sofisticata che, dopo una ricerca manuale, fa partire il posizionamento automatico ed è supportata da un computer che aggiorna in tempo reale la mappa del cielo e permette di consultare tutti i corpi celesti, classificati con fotografia e scheda tecnica”. Gestito dall’Unione astrofili bresciani, l’osservatorio lavora con gli istituti scolastici, grazie
L’Osservatorio Serafino Zani di Lumezzane
La lunga storia dell’Osservatorio Tutto cominciò con una battuta fatta all’appassionato astronomo Serafino Zani una notte del 1990 alla Specola di Brescia. L’imprenditore lumezzanese colse l’idea e la propose ai fratelli e alla mamma, che subito lo sostennero. Cominciarono i sopralluoghi per trovare il luogo migliore dove costruire la struttura: dopo aver scartato il monte Palosso e il Casello, la scelta cadde sul Colle S. Bernardo, in un’area a margine del bosco a ridosso di un grandissimo prato. Nel 1992 i lavori cominciarono con fervente impegno e nel giro di un anno l’Osservatorio Serafino Zani era pronto all’uso. La struttura, di proprietà della famiglia Zani, sorge su un terreno di proprietà comunale e rimane aperto ogni martedì sera (escluso l’ultimo del
mese) da maggio a settembre, mentre nel resto dell’anno si può usufruire del Planetario sito in via Mazzini 92. Con una presenza di circa 8.000 persone all’anno, l’osservatorio lavora molto con le scuole (spesso vengono fatte anche lezioni in loco con un planetario gonfiabile di cinque metri) e collabora con il Comune, che contribuisce per un terzo alle spese di mantenimento. La gestione è affidata all’Unione astrofili bresciani, che si fa promotrice di serate pubbliche, corsi e stage (il prossimo previsto per il 30-31 luglio e 1 agosto) e provvede a stampare anche il periodico trimestrale “Il Sagittario” consultabile presso le biblioteche civiche della provincia di Brescia. Per informazioni visitare il sito web www.astrofilibresciani.it.
anche alla sala conferenze dotata di un piccolo planetario. “Un gruppo di appassionati – continua Tarcisio Zani – è pronto a illustrare ai visitatori le meraviglie del cielo, a spiegare come gli oggetti entro i 100.000 anni luce appartengano tutti alla nostra galassia, perché la Nebulosa di Orione venga detta la ‘sala parto’ delle stelle, come gli ammassi globulari siano le prime formazioni del nucleo protostellare e a mo’ di brillanti sentinelle se ne stiano tutt’intorno al medesimo centro gravitazionale”. Un gruppo di didattica che s’accompagna all’attività di ricerca personale, con l’osservatorio che diventa punto di riferimento privilegiato per chi vuole condurre osservazioni libero dall’inquinamento luminoso della città. “L’osservatorio – dice Loris Ramponi dell’Unione astrofili bresciani – è attrezzato anche con una piccola cucina e qualche posto letto per gli appassionati come noi che vogliono condurre ricerche, e molti studiosi si appoggiano alla nostra struttura. Un giovane, Marco Micheli, ha fatto un periodo di tirocinio qui da noi e dopo la laurea in Fisica alla Normale di Pisa è stato chiamato per un progetto di ricerca al più grande centro di osservazione astronomica del mondo, il Mauna Kea Observatories delle Hawaii”. Un luogo dove l’infinito desiderio di scoperta dell’uomo passa attraverso la lente di un telescopio per leggere il cielo e spiare di riflesso la fragile finitezza del nostro mondo, fatto della materia delle stelle.
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“Agorà” di Amenábar: cristiani contro la città “Agorà”, film di Alejandro Amenábar, racconta la storia, ad Alessandria d’Egitto, sotto la dominazione romana nel IV secolo dopo Cristo, dell’astrologa e filosofa Ipazia che lotta per salvare il sapere del suo antico mondo dalla distruzione. Il film, proiettato nella Sala della Comunità Santa Giulia del Villaggio Prealpino (dotata di aria condizionata) giovedì 1 luglio alle 20.30 è preceduta da una presentazione da parte di Enrico Danesi, esperto di cinema, e da mons. Giacomo Canobbio, delegato vescovile per la Cultura; i due interventi offriranno chiavi di lettura con risvolti anche culturali e di fede rispetto alla proposta cinematografica.
Ritorna “Agorà”. Pronte le tre tappe che servono a presentare la nuova lettera pastorale del Vescovo
Che “Tutti siano una cosa sola” L’appuntamento per la Valtrompia è fissato a martedì 6 luglio alle ore 21 in piazza Cesare Battisti a Sarezzo. Presentata “Ecce mater tua” di Antonio Gandino di Mauro Toninelli
La lettera pastorale del vescovo Monari è ormai pronta; si intitola “Tutti siano una cosa sola” e sarà presentata ai bresciani con “Agorà”. “Agorà” è l’insieme delle iniziative per la presentazione della Lettera del Vescovo all’inizio dell’anno pastorale. Il titolo “Agorà richiama la “piazza”, il luogo dove la gente si trova, si incontra e discute. L’intento è quello di far sì che il tema dell’anno pastorale tocchi gli aspetti principali della vita e diventi oggetto di confronto. Per l’anno pastorale 2010-2011 il Vescovo ha scelto il tema della Comunità, secondo il motto giovanneo “tutti siano una cosa sola”. Tre sono le tappe: “Terre di fede”,
“Ecce mater tua” di Antonio Gandino
“Chiesa nella città” e “Popolo in cammino”. “Terre di fede” prevede una serata di apertura l’1 luglio sul tema “I cristiani contro la città” con la proiezione del film “Agorà” di Alejandro Amenábar a cui seguiranno le sei elevazioni spirituali in città e provincia attorno a opere d’arte bresciane, con musica e la lettura di brani della Lettera pastorale. La presentazione delle opere è a cura di don Giuseppe Fusari. Nella zona della Valtrompia l’appuntamento è martedì 6 luglio alle ore 21 a Sarezzo in piazza Cesare Battisti. Verrà presentato il dipinto “Ecce mater tua” di Antonio Gandino e sarà animata dal “Quartetto Choros”. “Chiesa nella città” si svolgerà a Brescia nella settimana che va dal 30 agosto al 5 settembre. “Popolo in cammino” prevede l’incontro del Vescovo nelle sei macrozone con i sacerdoti sul tema delle Unità pastorali; l’incontro con il clero che svolge il proprio compito pastorale in Valtrompia sarà il 9 settembre all’Auditorium San Filippo Neri di Sarezzo dalle 10 alle 12. Dal 4 all’8 ottobre invece il programma di “Popolo in cammino” prevede la presenza di mons. Monari nelle zone per incontrare i laici: il 4 ottobre sarà nella Sala della Comunità di Inzino (ore 20.30).
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Poliambulatori Santa Giulia. L'intervento di microchirurgia non dura più di un'ora senza aprire il peritoneo
Curare i calcoli della cistifellea L'intervento chirurgico di colecistectomia è quello che risolve il problema del tutto. In tutto il mondo si applica una tecnica chiamata colecistectomia laparoscopica, che consiste nell'asportazione della cistifellea attraverso una specie di telescopio
di Claudio Codignola Specialista in Chirurgia
La cistifellea o colecisti è una specie di piccolo sacchetto fatto a pera posto sotto al fegato nella parte destra dell’addome. La principale funzione della cistifellea è quella di trattenere e concentrare la bile quindi di eliminarla nel piccolo intestino quando è necessaria per favorire la digestione dei cibi. La cistifellea è collegata al fegato da una parte e all’intestino dall’altra attraverso una serie di tubi di diametro crescente detto albero o sistema biliare. La bile è un fluido giallo-bruno prodotto dal fegato ed è composta oltre che da acqua anche da colesterolo, altri grassi, Sali biliari (che facilitano l’emulsione e l’assor-
bimento dei grassi nell’intestino, permettendo agli stessi grassi di essere sciolti in acqua) e bilirubina (che è il pigmento che dà la caratteristica colorazione alla bile e, quindi, alle feci quando è trasformata dai germi intestinali). Il fegato può produrre circa tre tazze di bile durante tutto il giorno, la bile passa dai capillari biliari o duttuli epatici, attraverso un piccolo tubo o dotto detto cistico, in gran parte nella cistifellea che la concentra riducendo la sua quantità a circa una tazza o poco meno e che funziona come una specie di “serbatoio” di bile. Quando i cibi passano dallo stomaco all’intestino, la cistifellea si contrae e spreme il suo contenuto di bile concentrata nell’intestino attraverso il
proprio condotto cistico che si unisce a un altro tubicino di maggiore diametro detto coledoco. Normalmente la bile eliminata viene in gran parte assorbita nell’intestino e ritornando attraverso il sangue al fegato è riciclata nelle vie biliari. Una parte tuttavia viene eliminata attraverso le feci e contribuisce a determinare il caratteristico colore delle stesse. Che cosa sono i calcoli biliari? I calcoli biliari sono una specie di piccoli sassi – quindi materiale solido che si ammassa e ristagna nella cistifellea – i quali si costituiscono in seguito alla cristallizzazione e solidificazione di alcuni dei componenti della bile, soprattutto il colesterolo per l’80% dei casi e i pigmenti biliari per il 20%
dei casi circa; i primi sono biancogiallastri, i secondi sono nerastri. Le dimensioni dei calcoli variano dalla grandezza di un granello di sabbia sino a un uovo di piccione. Quando sono piccoli generalmente sono molti e formano talvolta la cosiddetta sabbia biliare; quando sono grandi possono rimanere singoli. La loro consistenza varia da quella simile al burro quando si tratta di calcoli di colesterolo puro a quella dei sassi veri e propri, se su di essi s’accumula del calcio. Perché si sviluppano i calcoli biliari? La bile è prodotta dal fegato che normalmente secerne in maniera equilibrata tutti i suoi componenti: i calcoli si formano quando la bile presenta modificazioni nella composizione, che generalmente sono di natura congenita. Altri fattori che comunque possono giocare un ruolo nella formazione dei calcoli sono l’obesità, la gravidanza, la terapia anticoncezionale ormonale. Anche un rapido dimagrimento o un digiuno prolungato possono facilitare la formazione di calcoli, così come alcune rare malattie infiammatorie dell’intestino, come la colite ulcerosa e il morbo di Crohn. Quali sono i sintomi della calcoloso e le sue complicanze? Molti pazienti non hanno alcun sintomo e il riscontro può essere occasionale in relazione a un check up o un controllo ecografica per altra malattia. Si tratta dei casi, il maggior numero, detti di “calcoli silenti” che possono rimanere tali tutta la vita.
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Caregno e la 27ª cronoscalata
Sport
Domenica 17 luglio Caregno ospiterà l’arrivo della 27ª cronoscalata internazionale, gara ciclistica ideata da Giuseppe Esposito nel 1982, cresciuta nel tempo sino allo status di internazionalità nel 1995 e ormai divenuta una sorta di trampolino di lancio verso il professionismo. Nella prima edizione al secondo posto spunta il nome di Claudio Chiappucci e poi negli anni l’albo d’oro registra le vittorie di Wladimir Belli, Ivan Gotti, Massimo Codol, Sergio Ghisalberti, tutti giovani promettenti ciclisti che su quei nove chilometri di fatica in salita dai 390 metri di Gardone ai 1000 dei Prati di Caregno hanno certificato la qualità di una pedalata da futuri professionisti. Info su www.acstella.it.
Mountain bike. L’intervista al 39enne triumplino Nicola Mabesolani, direttore sportivo della Infotre Lee Cougan
Partire da Collio per dirigere una squadra di professionisti Prima la conoscenza con Paolo Novaglio presidente della società, poi nel 2009 la collaborazione con Catriel Soto e la partecipazione al corso per dirigenti di Lia Micale
C’è uno spicchio di Valtrompia nel mondo professionistico della mountain bike, con una squadra bresciana guidata dal trentanovenne Nicola Mabesolani, appassionato ciclista di Collio e dall’anno scorso direttore sportivo della Infotre Lee Cougan Italia Sport Team. Quando ha origine la sua passione per le due ruote? L’attrazione per la bicicletta nasce un po’ tardi, affascinato dalle imprese sportive di grandi campioni del ciclismo come Pantani, Gotti e in particolar modo Gilberto Simoni. Per questo ho deciso di intraprendere il ciclismo su strada, seguendo i consigli di amici
Un momento di gara al Tour de France 2010
che lo praticavano già da diversi anni. Poi, l’entusiasmo si è trasformato in passione e ho cominciato ad addentrarmi nel mondo del ciclismo, partecipando da amatore a varie Gran fondo con il gruppo sportivo Pedale Bagnolese, quindi ho fatto il passo successivo, decidendo di partecipare al Circuito Prestigio, con prove molto dure che prevedevano scalate di montagne come Zoncolan, Passo Duran, San Pellegrino, Pordoi, Gavia, Rolle.
Come è passato al mondo della mountain bike? Nel 2008, dopo ottimi piazzamenti nelle varie gare, ho ottenuto il brevetto di Prestigio e proprio in quel periodo, durante gli allenamenti, ho conosciuto l’atleta costaricano Paolo Montoya, che si allena su strada e gareggia in mountain bike in tutto il mondo. Paolo mi ha fatto conoscere la Mtb e il suo staff, che in estate si allena a Collio. Come è avvenuto il salto dal selli-
no alla direzione di una squadra? La specialità mi appassionava e poi ho conosciuto il presidente della squadra Infotre Lee Cougan Paolo Novaglio, che mi chiese se volessi intraprendere il corso di direttore sportivo. Poi, nel 2009 feci la conoscenza anche dell’atleta argentino Catriel Soto (che attualmente dirigo), mi allenai con lui e cominciai a seguirlo come collaboratore della squadra nelle varie gare che faceva. A fine 2009 partecipai al corso di direttore sportivo secondo livello a Gorgonzola, organizzato dalla federazione ciclistica italiana, e diventai d.s. della Infotre Lee Cougan. Che tipo di squadra è la vostra? Partecipiamo alla Coppa del mondo e operiamo in campo internazionale. Da poco abbiamo terminato il Tour de France (www.lhexagonal.com) dove, dopo i primi giorni molto soddisfacenti, siamo incappati in episodi sfortunati (forature, cadute) proprio le ultime due tappe, riuscendo comunque a centrare l’11° posto con Catriel Soto e il 14° con Martin Loo (5° fra i Giovani), seguiti dalla troupe di Sky Icarus. Ora, dopo una settimana di riposo ci attendono gare di Coppa del mondo in Svizzera e in Italia (Val di Sole), Campionati italiani, Campionati Europei (in Israele) e altre gare internazionali.
Infotre, storia di una squadra bresciana Nel mese di luglio 2002 viene avviato il progetto di costruzione di un team che offra l’opportunità ai giovani di crescere seguiti da tecnici preparati ed ex atleti, sia pur provenienti da discipline diverse dal ciclismo. Nel 2007 la squadra viene per la prima volta affiliata all’Unione ciclistica internazionale e tra i suoi atleti compaiono i primi stranieri. “Io – dice Nicola Mabesolani – arrivo nel 2009 e ho la fortuna di lavorare con una squadra internazionale: l’atleta di spicco è l’argentino Catriel Soto, tra i primi cinquanta nel ranking mondiale, vincitore del Campionato panamericano 2009, campione nazionale 2010 e 10° al Mondiale di Canberra.
Poi c’è l’israeliano Haimy Shlomi campione nazionale che vive a Montichiari ma presto mi raggiungerà a Collio; la giovane promessa estone Martin Loo, il portoghese David Rodriguez, il colombiano Fabio Castaneda e gli italiani Davide Finetto, Vittorio Oliva e Federico Rizza. Catriel Soto vive e si allena con me a Collio da aprile, mentre gli altri atleti risiedono a Montichiari e ci raggiungono durante la settimana per allenamenti sia su strada che in Mtb”. La Infotre Lee Cougan (www.infotreleecougan.it) punta sempre più in alto e nei mesi restanti s’allena spostandosi su strade e sterrati che s’inerpicano sui monti dell’Alta Valle Trompia.
La squadra Infotre Lee Cougan e il Ds Mabesolani (in centro)
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BMW 530 XD TOURING FUTURA AUT.NAVI XENO PDC VOICE TEL FULL Anno 02/2007 , Station Wagon, Nero, 73000 km, 170 kW/231CV, Diesel, cambio Automatico, EuroE4, Iva esposta € 26.900,-
JEEP Grand Cherokee 3.0 V6 CRD DPF OVERLAND AUT.TOP GAMMA FULLKM43.000 Anno 04/2007 , Fuoristrada, Nero, 43000 km, 160 kW/218CV, Diesel, cambio Automatico, EuroE4, Iva esposta € 26.900,-
BMW M3 3.2 COUPE’SMG F1 AUT. PELLE XENO18’CDFULLKM65.000 Anno 01/2006 , Coupè, Grigio, 65000 km, 252 kW/343CV, Benzina, cambio Sequenziale, EuroE4, Iva esposta € 26.900,-
HONDA CR-V 2.0 V-TEC EXCLUSIVE 150CV 6MNAVI FULL NUOVA!AFFARE, Anno 01/2010 , Fuoristrada, Argento, 2500 km, 110 kW/150CV, Benzina, cambio Manuale, EuroE4 € 24.900,-
BMW 530 D TOURING FUTURA AUT. NAVI XENO PDC TEL 18’CDFULL! Anno 03/2007 , Station Wagon, Grigio, 78000 km, 170 kW/231CV, Diesel, cambio Automatico, EuroE4 € 24.900,-
JEEP Grand Cherokee 3.0 V6 CRD DPF OVERLAND AUT.TOP GAMMA FULLKM65.000 Anno 05/2007 , Fuoristrada, Argento, 65000 km, 160 kW/218CV, Diesel, cambio Automatico, EuroE4, Iva esposta € 24.900,-
BMW 116 D ELETTA DPF NUOVA CERCHI INTERNI EXCLUSIVE FULL!! Anno 02/2010 , 4/5-Porte, Grigio, 0 km, 85 kW/116CV, Diesel, cambio Manuale, EuroE4, Iva esposta € 21.900,-
BMW 116 D ELETTA DPF NUOVA CERCHI INTERNI EXCLUSIVE FULL!! Anno 02/2010 , 4/5-Porte, Grigio, 0 km, 85 kW/116CV, Diesel, cambio Manuale, EuroE4, Iva esposta € 21.500,-
BMW 730 D FUTURA AUT.NAVI XENO PDC TV PELLE CAR.CD FULL!!! Anno 01/2005 , 4/5-Porte, Blu, 124000 km, 160 kW/218CV, Diesel, cambio Automatico € 18.900,-
BMW X5 3.0 D FUTURA AUT.NAVI XENO CERCHI 19’PEDANE FULL! Anno 03/2004 , Fuoristrada, Nero, 105000 km, 160 kW/218CV, Diesel, cambio Automatico € 17.900,-
ALFA ROMEO 159 SPORTWAGON 1.9 JTD 150CV DISTINCTIVE FULL KM45.000, Anno 02/2007 , Station Wagon, Blu, 45000 km, 110 kW/150CV, Diesel, cambio Manuale, EuroE4, Iva esposta € 15.500,-
La Voce della Valtrompia giugno 2010
E-mail: valtrompiaď˜łvocemedia.it
Calcio. Le dimissioni del presidente del Concesio e un progetto che sfuma
L’amaro abbandono di Mauro Rizzinelli di Andrea Alesci
Dal 9 giugno sul sito web del Concesio Calcio campeggiano le sue dimissioni. Perchè ha deciso di lasciare? Le ragioni sono dettate da pressanti impegni di lavoro in Italia e all’estero, nonchĂŠ da scelte di tipo personale. Una decisione sofferta cui sono arrivato dopo lunghe e profonde riessioni e che non ha nulla a che fare col mancato salto di categoria in Eccellenza e tanto meno con notizie su un mio ingresso nel calcio professionistico. Se ne va con qualche rammarico? Dopo otto anni come sponsor unico della squadra e gli ultimi tre da presidente, lascio una societĂ seria che mi ha dato grandi soddisfazioni sportive (dalla 3ÂŞcategoria alla Promozione con la Coppa Lombardia vinta nel 2009) e sul piano umano e delle iniziative, fra cui mi piace ricordare lo sponsor beneďŹ co “Vittime della stradaâ€? messo sulle magliette questa stagione e il torneo in memoria di Alessandro Bolognini. L’unico rammarico è non poter portare a compimento il progetto di scalata verso la serie D. Ha inuito l'aver visto sfumare il programma per l’intera Valle? Ho sempre cercato di coinvolgere le realtĂ calcistiche della Valtrompia
In alto il presidente uscente Mauro Rizzinelli
in questo progetto, che era assolutamente realizzabile e ďŹ glio di giusta programmazione, chiarezza, qualche afďŹ dabile compagno di viaggio e validi collaboratori tecnici. Ogni societĂ avrebbe conservato il proprio settore giovanile, con una prima squadra e la juniores regionale comuni a fare da traguardo per i migliori dei rispettivi vivai. Il progetto si è sciolto come neve al sole per mancanza di prospettive. Mi dispiace pronunciare parole cosĂŹ amare, ma questa è la realtĂ . Forse, la Valtrompia non riesce a guardare oltre le sue montagne? Credo che l’aspetto sportivo sia la parte esemplare di un modo di vedere le
cose. Bisogna comprendere scenari e cogliere opportunitĂ per evolversi. Purtroppo, all’impegno volontario e all’encomiabile dedizione degli addetti ai lavori s’accompagna l’incapacitĂ di sapersi guardare intorno e capire che le cose sono giĂ cambiate e continueranno a farlo sempre piĂš velocemente, e non solo in campo sportivo. Ci vuole cultura e non paura del cambiamento per affrontare con nuove sďŹ de il sottile cambiamento in corso. Invece, domina il solito atteggiamento da Giano bifronte: da un lato l’intraprendenza “artigianaâ€? nel realizzare grandi cose, dall’altro l’incapacitĂ di fare sistema e creare una nuova dirompente forza.
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Lodrino, tiro a volo in Valle Duppo Sabato 17 e domenica 18 luglio il poligono di tiro lodrinese in Valle Duppo ospita la 3ÂŞ edizione della “Manifestazione di tiro storicoâ€?, iniziativa culturale e sportiva non competitiva volta a valorizzare gli aspetti storici, tecnici e umani legati al corretto approccio al mondo delle armi storiche, da caccia e da tiro, repliche e attuali. “Al progetto – spiega Alice Podestini, responsabile del settore Comunicazione in ComunitĂ montana – abbiamo voluto dare un titolo: ‘L’identitĂ mineraria, siderurgica ed armigera come volano per una nuova fruizione del patrimonio storico-culturale della Valle Trompia e del Bresciano’, a rimarcare la valenza d’itinerario di promozione culturale e turistica che, dalla Valtrompia, a Brescia, ai luoghi della Prima Guerra Mondiale sull’Adamello coinvolge e unisce miniere e siti storici di lavorazione della materia prima, numerose aziende armigere oggi attive nella Valle e i musei, luoghi di valorizzazione delle armi come beni culturaliâ€?. Lodrino e il tiro a volo in Valle Duppo Un progetto che vede come ente capoďŹ la la ComunitĂ montana di Valle Trompia e come partner Parco minerario Alta Valle, Musei d’arte e storia di Brescia, Comuni di Gardone, Pezzaze e Sarezzo, Consorzio armaioli bresciani, Euroarms Italia, Federazione italiana storia armi tiro, Museo dell’industria e del lavoro, Museo guerra bianca in Adamello di TemĂš. “Visto il successo delle precedenti edizioni – dice Alice Podestini – abbiamo voluto ricordare ancora i tragici eventi dei conitti militari del secolo scorso, aggiungendo però anche una manifestazione ludico-sportiva grazie al recupero di tre postazioni storiche di tiro d’inizio ‘900, oltre alla possibilitĂ di provare la fossa olimpica, il percorso caccia, il tiro di precisione, il tiro ad avancarica e il tiro con armi ad aria compressa depotenziata (anche per bambini dai 6 anni), il tutto grazie alla presenza di istruttori e operatori specializzatiâ€?. Info: cultura.valletrompia.it.
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La Voce della Valtrompia giugno 2010
Sito: www.lavocedelpopolo.it
SERVIZI e NUMERI UTILI TAVERNOLE SUL MELLA
COMUNI
Piazza Martiri, 1 - 25060 Tavernole sul Mella - Tel. 030 920108 - Sito: www.valletrompia.it
BOVEGNO Piazza Zanardelli, 1 - 25061 Bovegno -
VILLA CARCINA
Tel. 030 9259641 - Sito: www.valletrompia.it
Via Marconi, 27 – 25069 Villa Carcina - Tel. 030 8984301 - Sito: www.comune.villacarcina.bs.it
BOVEZZO Via Vittorio Veneto, 28 – 25073 Bovezzo - Tel. 030 2111211 - Sito: www.comune.bovezzo.bs.it
FARMACIE
Via San Zenone, 1 - 25060 Brione - Tel. 030 84013
NUMERO VERDE PER LE FARMACIE DI TURNO: 800 296157
CAINO
BOVEGNO
Via Villa Mattina, 9 - 25070 Caino - Tel. 030 6830016 - Sito: www.comune.caino.bs.it
Farmacia Dalla Vecchia P. & C. Sas - via IV Novembre, 32 - Tel. 030 92615
COLLIO Piazza Zanardelli, 24 – 25060 Collio - Tel.
BOVEZZO
030 927213 - Sito: www.valletrompia.it
Farmacia De Michelis Eredi - via Dei Prati, 26 - Tel. 030 2092566
BRIONE
COMUNITA’ MONTANA Via Matteotti, 327 - 25063 Gardone Val Trompia Tel. 030 833741 - Sito: www.cm.valletrompia.it
CONCESIO P.zza Paolo VI, 1 – 25062 Concesio - Tel. 030 2184000 - Sito: www.comune.concesio.brescia.it
GARDONE VAL TROMPIA Via Mazzini, 2 - 25063 Gardone Val Trompia - Tel. 030 8911583 - Sito: www.comune.gardonevaltrompia.bs.it
IRMA Via Casa dell’Alpino - 25061 Irma - Tel. 030 9220157 – 030 9220974 - Sito: www.valletrompia.it
LODRINO Via Roma, 90 – 25060 Lodrino - Tel. 0308950160 - Sito: www.valletrompia.it
LUMEZZANE Via Monsuello, 114 – 25065 Lumezzane San Sebastiano - Tel. 030 8929268 - Sito: www.comune.lumezzane.bs.it
MARCHENO Via Zanardelli, 111 – 25060 Marcheno - Tel. 030 8966018 - Sito: www.valletrompia.it
MARMENTINO Via S. Faustino, 30 – 25060 Marmentino - Tel. 030 9228202 - 030 9229006 - Sito: www.valletrompia.it
NAVE Via Paolo VI, 17 – 25075 Nave - Tel. 030 2537411 - Sito: www.comune.nave.bs.it
BRIONE Farmacia Brione - via Gazzane, 23 - Tel. 030 84059
CAINO Farmacia Verzeni R. e Ciotti S. & C. Snc - via Brescia, 116 - Tel. 030 2530134
COLLIO Farmacia Gerola di Paola e Daniela Gerola Snc - P.zza Zanardelli, 80 - Tel. 030 92722
CONCESIO Farmacia Comunale Concesio - via Europa, 62 - Tel. 030 2007874 Farmacia Dr. Lazzari Gianfranco - via Europa, 154 - Tel. 030 2185219 Farmacia S. Vigilio dei Dottori Bontempi Alberto e Mauro S.n.c. - via Mazzini, 63 (località: San Vigilio) Tel. 030 2185012
GARDONE VAL TROMPIA Farmacia Comunale Gardone - via Matteotti, 300 - Tel. 030 8912510 Farmacia Comunale Inzino - via Matteotti, 75 (località: Inzino) - Tel. 030 8912600 Farmacia Gamburri Elisabetta - via Matteotti, 205/E Tel. 030 8912041
MARCHENO Farmacia Ghidini Sonia - p.zza Caduti Della Loggia, 2 - Tel. 030 861504
MARMENTINO Farmacia Spanò Angela - via Santellone, 18 - Tel. 030 9229024
NAVE Farmacia Comunale Nave - via Brescia, 175 - Tel. 030 2530346
PEZZAZE
LODRINO
Via Caduti Del Lavoro, 3 – 25060 Pezzaze - Tel. 030 9220100 - Sito: www.valletrompia.it
Farmacia Rampini Dr. Rosella - via Roma, 90 - Tel. 030 850231
POLAVENO Piazza Marconi, 4 - 25060 Polaveno - Tel. 030 8940955 - Sito: www.comune.polaveno.bs.it
SAREZZO Piazza Battisti, 4 - 25068 Sarezzo - Tel. 030 8936211 - Sito: www.comune.sarezzo.bs.it
ANNO II NUMERO 6 - Giugno 2010 Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales Registrazione del Tribunale n. 22/2009 del 21 marzo 2009 Direttore responsabile: Adriano Bianchi Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia tel.: 03044250 - fax: 0303757897 e-mail: valtrompiavocemedia.it Pubblicità: Voce Media Pubblicità - Via Callegari, 6 Brescia Tel.: 0302808966 - fax: 0302809371 - e-mail: vmpvocemedia.it Stampa: Centro Stampa Quotidiani Spa - Via dell'Industria, 52 25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566 Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti
LUMEZZANE Farmacia Arrivabene Giovanna - Piazza Portegaia, 11 (località: Sant’Apollonio) - Tel. 030 828931 Farmacia De Natale Francesco - via Montini, 233 - Tel. 030 827788 Farmacia Fossati Mario - via Monsuello, 161/A (località: San Sebastiano) - Tel. 030 826744
Farmacia Morandi Simone - via S. Filippo Neri, 162 Tel. 030 8921759 Farmacia Scaglioni Franco - via Giacomo Matteotti, 45 - Tel. 030 871313
PEZZAZE Farmacia dei Dott. Grandi Daniele e Marchesi Annamaria S.n.c. - via Taverna, 45 - Tel: 030 920788
POLAVENO Donati Dr. Luciano Farmacia - via Europa, 1 - Tel. 030 84079
SAREZZO Farmacia Centrale Dr. Appodia - via Repubblica, 102 Tel. 030 8901167 Farmacia Comunale Sarezzo - via Dante, 39 - Tel. 030 800759 Farmacia Fulgaro M. Antonietta - via Dante Alighieri, 183/B (località: Ponte Zanano) - Telefono: 030 8900550
TAVERNOLE SUL MELLA Farmacia Scarabello di Rubuano Benedetta - via Amadini, 8 - Tel. 030 92015
VILLA CARCINA Azienda Servizi Farmaceutici S.r.l. via Zanardelli, 22 - Tel. 030 8982791 Farmacia S. Antonio Dott. Matteo Preceruti e c. S.n.c. via Glisenti, 13 - Tel. 030 881313
OSPEDALE GARDONE VAL TROMPIA Via Giovanni XXIII, 4 - 25063 Gardone Val Trompia Tel. 030 8912661 - 030 8911517 - Sito: www.spedalicivili.brescia.it/Gardone/top_gardone.htm
GUARDIA MEDICA GARDONE VAL TROMPIA Pronto Soccorso c/o presidio ospedaliero - via Giovanni XXII, 4 – 25063 Gardone Val Trompia - Tel. 030 89331
BOVEZZO C/o Cosp di via Vittorio Veneto, 33 - Tel. 030 2711502 Orari: dalle 20.00 alle 8.00 di tutti i giorni della settimana. Dalle 8.00 alle 20.00 del sabato e dei giorni infrasettimanali prefestivi. Dalle 8.00 alle 20.00 di ogni giorno festivo. Per i Comuni di: Caino, Nave, Bovezzo, Concesio, Villa Carcina.
SAREZZO C/o presidio ASL di via IV Novembre, 19 - Tel. 030 8900567. Orari: dalle 20.00 alle 8.00 di tutti i giorni della settimana. Dalle 8.00 alle 20.00 del sabato e dei giorni infrasettimanali prefestivi. Dalle 8.00 alle 20.00 di ogni giorno festivo. Per i Comuni di: Gardone V.T., Polaveno, Brione, Sarezzo, Lumezzane.
TAVERNOLE SUL MELLA C/o presidio ASL di via Amadini, 49 - Telefono: 030 9220271. Orari: dalle 20.00 alle 8.00 di tutti i giorni della settimana. Dalle 8.00 alle 20.00 del sabato e dei giorni infrasettimanali prefestivi. Dalle 8.00 alle 20.00 di ogni giorno festivo. Per i Comuni di: Marcheno, Lodrino, Marmentino, Tavernole, Pezzaze, Irma, Bovegno, Collio.
INFORMAGIOVANI
EMERGENZA
CONCESIO
118 (Emergenza sanitaria) 112 (Carabinieri) 113 (Polizia) 115 (Vigili del Fuoco) 117 (Guardia di Finanza) 1515 (Corpo Forestale)
Piazza Paolo VI, 1 - Tel. 030 2184141
LUMEZZANE Via Umberto Gnutti, 2 - Tel. 030 8920519
NAVE Via Brescia, 29 c/o biblioteca - Tel. 030 2532753
SAREZZO Via Bailo, 47 c/o biblioteca - Tel. 030 8907539
VILLA CARCINA Via Italia, 24 - Tel. 030 8988224
SOCCORSO ALPINO Bovegno: Tel. 030 926775
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ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive) BOVEGNO S. Giorgio: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.30 - 16.00 (Graticelle) - 18.30
BOVEZZO S. Apollonio: Prefestivo: 16.30 (chiesa vecchia) – 18.30 - Festivo: 8.00 (chiesa vecchia) – 9.30 – 11.00 – 18.30
BRIONE S. Zenone: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 10.30 – 17.00
CAINO S. Zenone: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 18.00
COLLIO Santi Nazaro e Celso: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 9.30 (chiesa di Memmo) – 11.00 – 18.00
S. Colombano - S. Colombano Abate: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 11.00 – 17.00 - Maniva: Festivo: 15.30 (giugno/settembre)
CONCESIO S. Andrea - S. Andrea Apostolo: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 13.00 Pieve - S. Antonino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30 Costorio - S. Giulia: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 11.00 – 18.00
S. Vigilio - Santi Vigilio e Gregorio Magno: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00
Concesio - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.00 - Festivo: ore 8.00 – 10.30
GARDONE VAL TROMPIA S. Marco: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30
Inzino - S. Giorgio: Prefestivo: 17.30 (Santuario Madonna del Castello) – 19.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 19.00 Magno - S. Martino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 11.15 – 18.30
IRMA SS. Trinità: Festivo: 8.30 LODRINO S. Vigilio: Prefestivo: 17.00 (Invico) – 18.00 - Festi-
no: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 19.00 Valle - S. Carlo Borromeo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 Villaggio Gnutti - S. Giorgio: Prefestivo: 18.00 (Casa di Riposo) - Festivo: 11.00 – 18.00 Gazzolo - S. Antonio di Padova: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 18.00 Fontana - S. Rocco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 19.00 Pieve - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.30 Festivo: 7.30 – 10.00 – 11.00 – 18.30 S. Apollonio - S. Apollonio: Prefestivo: 19.00 Festivo: 7.00 – 8.30 – 10.00 – 11.15 – 19.00 MARCHENO Santi Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.30 (Santuario della Madonnina) - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.30 Brozzo - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 18.30 Cesovo - S. Giacomo: Prefestivo: 19.30
MARMENTINO Santi Cosma e Damiano: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 11.15
Ville di Marmentino - Santi Faustino e Giovita: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.00 NAVE S. Maria Immacolata: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 9.30 – 10.45 – 18.00
Muratello - S. Francesco d’Assisi: Prefestivo: 8.30 – 18.30 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 17.30
Cortine - S. Marco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30
PEZZAZE S. Apollonio: Prefestivo: 15.45 (Casa di Riposo) – 18.30 - Festivo: 8.00 – 11.00
Lavone - S. Maria Maddalena: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 18.00
POLAVENO S. Nicola Vescovo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 11.00
vo: 8.30 (Invico) – 10.00 – 11.00 - 18.00
Gombio - S. Maria della Neve: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 10.00 – 18.00 - S. Maria del Giogo: Festivo: 16.00 (maggio/settembre)
LUMEZZANE S. Sebastiano - Santi Fabiano e Sebastia-
Prefestivo: 17.00 - Festivo: 8.00 – 10.30
S. Giovanni Polaveno - S. Giovanni Battista:
Bovezzo, chiesa parrocchiale
SAREZZO Santi Faustino e Giovita: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 10.00 – 18.30
Zanano - Regina della Pace: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 (S. Bernardino di Noboli) – 10.30 – 18.30 Ponte Zanano - Cristo Re: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 (Maria Madre de Redentore) – 11.00 – 18.30
TAVERNOLE SUL MELLA Chiesa Parrocchiale - Santi Filippo e Giacomo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 11.00 – 18.00 Cimmo - S. Calogero: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.30 – 20.00
Pezzoro - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 9.30
VILLA CARCINA Santi Emiliano e Tirso: Prefestivo: 16.00 (Casa di Riposo) – 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00 Cailina - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00 Carcina - S. Giacomo: Prefestivo: 17.00 (Pregno) 18.00 - Festivo: 9.30 - 11.00 - 18.00 Cogozzo - S. Antonio: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00
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Sede: ISEO Via Bonomelli, 1 - Tel. 030.980236 Filiale: Gavardo Via Conter - Tel. 0365.371628
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