La Voce della Valtrompia 2010 07

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La Voce della Valtrompia n.

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MENSILE D'INFORMAZIONE

ANNO II - LUGLIO 2010

Sport. Torna in Valgobbia dopo quattro anni la gara di Enduro più attesa

Il rombo, la polvere e la passione: Xtreme Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/BS

A Lumezzane a fine luglio la prova finale del campionato italiano con il leggendario Dente del Diavolo. Il programma dettagliato, gli eventi e la storia della corsa nelle due pagine di approfondimento.

Il servizio a pag. 26

L’inchiesta sui mercati in Valtrompia

Mercanti in piazza

In tutta la Valle i mercati riempiono gli spazi pubblici di molti comuni. 3000 ambulanti alla settimana, tra cui molti stranieri, offrono un servizio utile ai valtrumplini

Il servizio a pag. 2

Media valle

Economia

Valtrompiacuore dona all’ospedale di Gardone un nuovo macchinario

Luca Saleri, l’imprenditore che ama la ricerca e lo sport

tt pag. 12

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Editoriale

Banchi di vita di Adriano Bianchi

Riempiono d’improvviso, quando il sole è sorto appena, le piazze e le strade dei nostri quartieri. Hanno un giorno stabilito e un’ora prefissata. Puntuali, non mancano mai a un appuntamento. Che ci sia sole, pioggia, vento o nebbia, i banchetti del mercato tornano ogni volta al loro posto: quelli dei vestiti, del pesce e dei formaggi, quelli delle “erbe” e quelli degli utensili da cucina più strani e ricercati. Ogni volta lo stesso rito che spesso affonda le sue radici nella storia e che attraversa famiglie intere di generazione in generazione. La gente lo sa e non si fa cogliere impreparata. Il mondo dei mercati rionali dei nostri paesi è un microcosmo vivo e vitale delle comunità. Se c’è il mercato la gente esce di più anche se magari non ha nulla da comprare; se si svolge sulla piazza della chiesa anche i preti sono contenti: “Quando c’è mercato anche la messa feriale è più partecipata e c’è chi approfitta, tra una spesa e l’altra, per fare una bella confessione o dire una preghiera”. Anche i bar del centro, non fanno mistero della loro soddisfazione nei giorni di mercato. Mercato uguale più clienti e più guadagni. Insomma, i mercati in piazza sono un segno della vitalità di una comunità che in questi spazi si incontra, interagisce e costruisce quei rapporti sociali che non possono mancare per farla crescere. Nulla a che vedere con altri spazi commerciali che rischiano di divenire spersonalizzanti. Il segreto? Mettere insieme gli spazi della quotidianità (le case, le strade e le piazze) coi luoghi della relazione e della socializzazione. Un intuizione importante che fa dei mercati, oltre che un’opportunità economica (e in questo tempo di crisi non è poco), un servizio alla collettività favorendone la crescita sociale, l’integrazione e la fraternità. Ne parliamo nelle pagine di questa Voce.


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Primo piano

Al mercato in Valtrompia In Valtrompia il mercato più vecchio è quello di Sarezzo, che fa la sua comparsa ufficialmente nel 1731. Da lì i mercati in Valle si sono sviluppati in ogni comune, più o meno grande, muovendo un flusso economico e di persone molto significativo. Si calcola, come racconta Eros Candito, presidente della sezione bresciana dell’Anva (Associazione nazionale venditori ambulanti), sindacato di categoria che fa riferimento a Confesercenti, che gli ambulanti che si muovono in una settimana in Valle siano circa 3000. Il mercato per la gente. Ne abbiamo parlato con loro, anche con chi arriva da altre nazioni per mettersi dietro un banco a vendere scarpe.

Mercati. Sei giorni su sette, in più paesi nella stessa giornata, le piazze sono i luoghi preferiti per gli acquisti

I banchi degli ambulanti: offerte a buon prezzo e spazio sociale Tutta la settimana ci sono in Valle, anche nei centri più piccoli, i mercati. Genti di tutte le età alla ricerca dell’oggetto a buon mercato e di un luogo sociale di Mauro Toninelli

Mercato è il termine che oggi si usa in economia e nel linguaggio comune per indicare l’insieme della domanda e dell’offerta. Questo concetto ha le proprie radici nella realtà più concreta e quotidiana della vita semplice della gente. E da queste radici non si è allontanato. Quando si dice mercato si indica, quasi sempre, il luogo, solitamente una piazza, in cui le bancarelle di ambulanti si radunano e divengono attrazione per il paese intero e per quelli limitrofi. Il mercato raccoglie l’idea dell’acqui-

sto conveniente, a prezzi più bassi (cosa reale in molti casi) e una maggiore disponibilità al mercanteggiare. A fianco di queste certezze commerciali anche la componente sociale che, se un tempo era meno significativa perché la gente viveva le piazze, ora diviene tanto importante quasi da essere il motivo per molti dell’andare al mercato. Il mercato diventa un po’ un mistero; c’è qualcosa di magico che affascina tutte le età e che lo rende sempre vi-

vo. Tanto che in Valtrompia si possono contare mercati tutti i giorni della settimana: il lunedì a Bovezzo, a Collio, a Tavernole e a Villa Carcina; il martedì a Inzino, a Nave e a Carcina; il mercoledì a Lumezzane Piatucco, a Marcheno e a Cailina; il giovedì a Concesio, a Lodrino e a Sarezzo; il venerdì a Gardone e a Lumezzane Sant’Apollonio; il sabato a Lumezzane San Sebastiano e a Marmentino. Abbastanza simili le risposte della gente fermata qua e là mentre

si aggira tra i banchi degli ambulanti: “Mi piace perché trovo le cose che mi servono a buon mercato”, suggerisce una signora con due borse piene, gli fa eco un’altra che ha appena comprato della frutta dal banco del fruttivendolo: “Trovo frutta e verdura fresca”. Ma non manca chi acquista vestiti, scarpe, utensili, alimentari, pesce o pollo, tra un continuo brusio di persone che chiacchierano. Di sottofondo le urla di qualche venditore che non ha ancora abbandonata l’abitudine del mercato di richiamare i clienti ad alta voce: “Scarpe da uomo a 10 euro” oppure “Fragole fresche”. C’è anche chi si ferma negli angoli o si siede su una panchina, chiacchierando con gli amici e osservando tutto quanto succede attorno, non facendosi scappare la possibilità di salutare qualche passante. Una piazza come i vecchi tempi, in cui si socializza. In questi giorni ci sono molti ragazzi e ragazze che in vacanza vanno al mercato proprio solo per fare un giro “Ci troviamo, chiacchieriamo, compriamo due bastoncini e facciamo due passi”, racconta una ragazza con sguardo furbetto e abbigliamento da serata di gala. Il mercato è tutto questo e qualcosa di più; qualcosa che ciascuno scopre personalmente.

Storia. Nel 1731 nasce il mercato della carne, ora conta 52 posteggi distribuiti su 2.200 metri quadri

A Sarezzo da quasi trecento anni la spesa si fa in piazza Oggi il mercato di Sarezzo si svolge tutti i giovedì dalle 8 alle 12.30 in una zona che ha al centro piazza Battisti e, come per tutte le altre espressioni di mercati in Valle, ha un regolamento comunale a cui fare riferimento. Ma non sempre è stato così. Il mercato saretino è il più antico dell’intera Valle. È nel 1731 che si comincia a tenere regolarmente un mercato di bestiame nella piazza. Si cominciò con una cadenza mensile, il 13 di ogni mese. Durante gli anni venne richiesto di aumentare la frequenza, il mercato venne anche sospeso per diversi motivi, per poi ritornare con regole e regolamenti, ogni

volta modificati, fino alla definizione della cadenza settimanale del giovedì di oggi. Un mercato che dalle origini si è sempre caratterizzato come significativo, importante per l’economia e per la vita dell’intera Valle. Dalla vendita quasi esclusiva di carne si è passati all’ampliamento, negli anni, ad altri prodotti. Il mercato di Sarezzo oggi conta 52 posteggi distribuiti su 2.200 metri quadri. Ci sono 4 banchi di frutta e verdura, un banco di gastronomia, 2 banchi di prodotti ittici, 2 banchi di formaggi, 1 banco di dolci, 28 banchi di abbigliamento, intimo e calze, 4 banchi di calzature, 10 banchi tra detersivi,

Foto d'epoca del mercato di Sarezzo

casalinghi, lane e corredi, 2 banchi di produttori agricoli di miele, frutta, fiori e formaggi. Quando qualche banco viene meno, il subingresso di un altro è gestito da un regolamento che volge a salvaguardare la presenza di tutti i tipi di prodotti commercializzati. In più, suggerisce Eros Candito, presidente della sezione bresciana dell’Anva (intervistato nella pagina a fianco): “L’amministrazione saretina è una delle più attive, precise e puntuali. Crede nel mercato. Quando si può collaborare con le amministrazioni non si può non realizzare cose grandi. Il mercato di sarezzo è una chicca della Valle”.


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I numeri del mercato ambulante in Italia In Italia, secondo i dati pubblicati nel marzo 2010, la situazione del commercio ambulante e su aree pubbliche fa registrare, anche se a fatica, una tenuta. Segno che in periodi di forte crisi questa forma di vendita rappresenta anche una difesa della fascia più debole del consumo e necessariamente un servizio importante alla comunità oltre ad essere una alternativa valida alle più moderne forme di consumo. Sono 167mila le imprese di commercio su aree pubbliche iscritte al registro delle imprese. Gli esercizi di commercio ambulante sono diventati il 21,6% del totale. Le imprese a conduzione extracomunitaria sono il 33% del totale delle imprese. Il giro d’affari complessivo è dl 25 miliardi di euro.

Intervista. Parla Eros Candito, presidente bresciano dell’Anva, l’Associazione nazionale venditori ambulanti

Siamo un servizio alla comunità di Mauro Toninelli

Eros Candito , ambulante che si muove sui mercati della Valtrompia, è presidente della sezione bresciana dell’Anva (Associazione nazionale venditori ambulanti), sindacato che fa riferimento alla Confesercenti. Cosa rappresentano i mercati in Valtrompia? I mercati sono una realtà importante, alcuni dei quali molto antichi e tradizionali. Ogni paese, anche il più piccolo, ha un suo mercato. Addirittura a Lumezzane ce ne sono tre settimanali. Sono mercati che garantiscono una certa qualità e sono di supporto alle realtà commerciali già presenti sul territorio. Si possono trovare prodotti dop, frutta e verdura sono fresche. I mercati offrono prodotti di buona qualità e, allo stesso tempo, merce che potremmo definire arrembante. Dobbiamo tenere presente che il 18% degli abitanti della Valle sono extracomunitari che si servono dei prodotti più abbordabili a loro. I mercati hanno sentito la crisi? I mercati si passano da padre in figlio. Non abbiamo una concorrenza, per quanto riguarda centri commerciali o altro. Siamo una cosa diversa. Ovviamente la crisi si è fatta sentire, ma dobbiamo partire dal presupposto che

Eros Candito, presidente della sezione bresciana dell'Anva

il mercato di oggi non è più quello di 1quindicianni fa. Il mercato è duttile. Siamo in spazi aperti, in mezzo alla gente e se uno non ha quello che la gente vuole non vende. In questo sta la chiave che ha permesso ai mercati di reggere bene alla crisi. Il mercato si è rivelato più vicino e adatto alle persone che fanno fatica ad arrivare alla quarta settimana. Gli ambulanti ci sono, anche per questo.

Il mercato diviene oggi, forse più di un tempo, luogo aggregativo e di socializzazione nei paesi… La mia idea è che il mercato sia anche il pomeriggio e la sera, per offrire ancor più uno spazio sociale. Ci sono famiglie in cui gli sposi lavorano entrambi e non possono andare al mercato. Dobbiamo riuscire ad occupare lo spazio libero della gente, essere presenti quano la gente può venire al mercato.

Senza ovviamente dimenticare pensionati, anziani e casalinghe per i quali siamo un servizio sociale. Quanti ambulanti si muovono in Valle nell’arco di una settimana? In Valle sono circa 3000 gli ambulanti che si muovono in una settimana. Tra ambulanti dobbiamo anche calcolare coloro che non hanno il posto fisso ma che occupano degli spazi o delle piazzette. Tra questi possiamo considerare anche i produttori in proprio come per esempio coloro che vendono il miele. Dobbiamo sfatare il mito dell’ambulante come abusivo. L’ambulante vero è in regola con tasse e permessi, anche se non ha il posto fisso. Come vedete voi ambulanti la forte presenza di concorrenza di venditori stranieri nei mercati? La concorrenza straniera è ben accettata da tutti noi, a patto che sia concorrenza leale. Per concorrenza leale intendo che paghino tutti le tasse, abbiano la carta d’esercizio e via dicendo. L’ambulante, ripeto, non è abusivo. Cosa sarebbe la Valtrompia senza mercati? Noi calcoliamo di servire circa il 28% della popolazione. Se mancassero i mercati alla gente mancherebbe qualcosa di più di un semplice servizio commerciale; qualcosa che serve a chi si ritaglia mezz’ora per scendere al mercato, a chi ne approfitta per fare due chiacchiere. I mercati sono un servizio.

Venditori ambulanti. In aumento i banchi degli extracomunitari, circa il 30%. In regola ma restii a parlare

Arrivano dal mondo per vendere nei mercati della Valle Nei mercati in questi anni hanno fatto la loro comparsa anche gli stranieri, soprattutto cinesi. La presenza con un banco in un luogo pubblico è garanzia di regolarità, altrimenti non potrebbero stare nei mercati. Nonostante questo è difficile riuscire a parlare con loro, diffidenti davanti alla persona con la macchina fotografica e che si presenta come un giornalista che vuole far loro domande. La migliore delle risposte che vengono offerte è “Non capisco” e poi nulla più, in altri casi un “No” secco. “Gli stranieri – rac-

contano dall’ufficio del commercio del Comune di Sarezzo – sono tra il 25 e il 30%”. Dati in linea con quelli nazionali raccolti nel 2009 e resi pubblici nel marzo 2010. Tra coloro che abbiamo incontrato un extracomunitario si è reso disponibile a fare due chiacchiere. Lo chiameremo, per semplicità, M che è l’iniziale di un nome lunghissimo e complicato. Arriva dal Bangladesh. È sposato, ha una moglie e due figli, di 6 e di 2 anni. Vende scarpe in 6 mercati nella provincia di Brescia con il fratello. M ha 25 anni, è disponibile e gentile nei confronti dei clienti, princi-

palmente donne, che si fermano al suo banco. “Vogliono solo provare, vedere ma, tranquillo niente vendere” racconta sorridendo. Gli piace vendere scarpe al mercato. Non è ben chiaro nelle sue spiegazioni se nel suo Paese vendeva scarpe o le costruiva; fatto sta che anche in Bangladesh aveva a che fare con le scarpe. Due battute brevi perché la gente si ferma, ancora. Osserva le scarpe; le prova; gli chiede un altro colore e un altro numero. M, con il sorriso sulla bocca, serve, sperando che sia la volta buona e, per sua fortuna, ogni tanto lo è.



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La parola ai lettori

Rotte letterarie Nell’inarrestabile vagare per nuove terre ed avventure capita all’uomo d'incagliarsi nell’oceano più terribile di tutti, dove la solitudine di una sottile vita s’interroga instancabile nell’arido “Deserto dei Tartari” con le sembianze di Giovanni Drogo, o per montagne dove il fuggire del tempo sta racchiuso in attesa dell’evento che tutto cambia si cammina in quella che fu “La famosa invasione degli orsi in Sicilia”. È l'oceano di Dino Buzzati, che nei “Sette messaggeri” sale in condensa verso il cielo dell’ignoto, nella continua ricerca di se stesso da parte d’un re, che s’allontana dalle sue origini, dai suoi ricordi sempre più sbiaditi per sfondare la frontiera del mondo conosciuto.

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IL PEGGIO DELLA VALTROMPIA

San Colombano e gli stop dimenticati

LETTERE

Sulla ripida strada vecchia che attraversa il centro di San Colombano nel comune di Collio gli incroci con la via nuova, che da diversi anni aggira l’abitato con dolci tornanti, possono risultare pericolosi, specie per la scarsa manutenzione riservata alla tinteggiatura delle strisce che segnalano lo stop, ormai del tutto invisibili e per cartelli sbiaditi che paiono essere stati piantati per poi venire completamente dimenticati come totem d'una civltà che svapora.

I vizi capitali della nostra cultura Ma come si può, oggi, insegnare ai ragazzi a fuggire dai vizi dal momento che nella nostra cultura la loro condanna è scomparsa? Basta fare attenzione, ed eccoli tornare, rivestiti per di più di vesti sontuose, e accettati da tutti come comportamenti lodevoli, da praticare. Come si fa a condannare la gola quando siamo sommersi da ricette, recensioni di ristoranti, inviti a riscoprire il gusto del cibo e la degustazione di vini, il tutto spesso camuffato da ritorno al genuino, o da occasione conviviale in cui godere dell’incontro con gli altri? La cultura che ci circonda ci vorrebbe far saltare da un ristorantino all’altro, comprare cibi squisiti, assaporare vini pregiati ogni sera: mangiare e bere sono diventati un fiorente settore di affari, e tutto quello che fa guadagnare è visto come positivo. La gola quindi va bene, perché è funzionale al mercato. E così succede anche per la lussuria, che oggi è diventata legittima ricerca del piacere al di là di legami affettivi e men che meno famigliari: intorno gravitano l’industria cinematografica, molti programmi televisivi, i rotocalchi, il mondo del porno, per non parlare del turismo sessuale e dell’industria farmaceutica per i contraccettivi. Un bel business, senz’altro, che è difficile toccare, tanto che oggi la ricerca del piacere sembra addirittura essere stata inserita fra i Diritti umani, almeno per quanto riguarda l’Organizzazione mondiale della sanità. E l’ira? Anche questo sentimento negativo oggi deve essere espresso, manifestato senza pudore per evitare che, compresso, dia origine a malattie psichiche o fisiche. L’egoismo poi è diventato accettabile amore di sé, narcisismo che favorisce i consumi e l’investimento in miglioramenti estetici; l’avarizia diventa bisogno di sicurezza; l’invidia – quando non è rimossa – viene scambiata per sana competizione. Ovviamente ci riferiamo ad atteggiamenti esagerati, reiterati, eccessivi: un buon pranzetto ogni tanto, la giusta cura di sé, un sano spirito di emulazione sono tutt’altro che condannabili. Lettera firmata

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IL MEGLIO DELLA VALTROMPIA

Villa Carcina e il portale del commercio Da pochi giorni il sito web comunale di Villa Carcina ha aperto un nuovo spazio virtuale dedicato al commercio, dove i commercianti possono trovare informazioni, aggiornamenti, moduli, link di interesse, oltre a numerosi bandi; e dove i clienti possono trovare una mappa di tutte le attività presenti sul territorio di Villa. Per collegarsi alla sezione basta entrare nel sito istituzionale di Villa Carcina e cliccare sul banner a sinistra “la mappa del commercio”.

Bollettini parrocchiali

Radio Voce In "Voce mattina estate" a partire dalle 10 consigli sulle più belle mete turistiche bresciane, curiosità sulla storia del Brescia calcio, oltre al consueto spazio cinema. Alle 17, in "Los cincos de la playa" interviste sugli appuntamenti dell'estate ed il quotidiano collegamento con La Feltrinelli. Inoltre sei notiziari locali al giorno, dalle 10.30.

“Comunità marchenese” è il giornale della comunità di Marcheno. L’ultimo numero ha in copertina 4 busti (reliquiari) di santi vescovi San Gerolamo, Sant’Ambrogio e Sant’Agostino e San Gregorio Magno. Prende in esame la vita della Chiesa, della Parrocchia e dell’oratorio. Speciale feste patronali.

fm 88.3 88.5 Brescia e Provincia

I Bambini soldato Sei Paesi africani si sono impegnati a proibire qualsiasi forma di arruolamento di bambini. Nel decennio che si sta concludendo si sono registrati progressi riguardo a questa piaga, ma la situazione resta drammatica. Anche per quanto riguarda gli eserciti regolari il miglioramento è minimo. Ci sono ancora nove Paesi che impiegano minorenni in azioni di guerra, senza considerare quelli che ammettono l’arruolamento anche prima del diciottesimo anno di età, pur senza impiegare i minorenni sotto le armi in attività operative. Almeno sessanta Governi, tra cui quelli di Australia, Austria, Germania, Olanda e Gran Bretagna, continuano a reclutare legalmente ragazzi di 16 e 17 anni. Sebbene il Consiglio di sicurezza dell’Onu abbia in più occasioni condannato l’impiego dei bambini soldato e abbia posto sotto osservazione coloro che li utilizzano, alcuni Stati membri hanno bloccato ogni reale progresso impedendo punizioni concrete per i responsabili. Lettera firmata

Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Valtrompia”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a valtrompia@vocemedia.it.


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Lumezzane

Twirling, i risultati di regionali e nazionali Il Twirling Lumezzane festeggia i buoni risultati stagionali. Il 25 aprile a Cormano e il 16 maggio a Cornaredo si sono svolte due prove regionali con ben quattro podi centrati: il Gruppo Junior serie C si è laureato campione regionale, mentre è stato 2° posto per il Duo Junior serie B e il Team Cadetti serie C; infine, 3° il Team Senior serie B. Una classifica che ha delineato le qualificazioni alle fasi finali nazionali tenutesi il 5 e 6 giugno a Cagliari, dove la compagine valgobbina con il Gruppo Cadetti serie C laureatosi campione assoluto d’Italia. Sono arrivati anche due secondi posti dal Team Cadetti serie C e dal Duo Junior serie B e un terzo per il Gruppo Junior serie C.

Imprenditoria. Undici imprese valgobbine si riuniscono in Idrogenet e puntano su Gloreha per la riabilitazione

Un guanto per muovere la mano di Angelo Seneci

Lumezzane si propone con qualcosa di nuovo. Questo il messaggio uscito dal convegno organizzato giovedì 8 luglio in cui 11 imprese artigiane e industriali, riunite in Idrogenet, hanno presentato un’iniziativa diretta al mercato biomedicale, mercato diverso dai settori di attività delle aziende storiche. A muovere gli undici soci una consapevolezza: le attività tradizionali delle fabbriche locali non devono essere abbandonate, vanno seguite e valorizzate il più possibile, ma d’altro canto non si può rimanere inermi di fronte ai cambiamenti dell’economia e del mercato, che escludono alcuni prodotti dai circuiti della crescita e dello sviluppo e fanno emergere nuove richieste. “La direzione da prendere per i soci – dice Carlo Seneci, presidente della società – era ed è un’altra: accettare la sfida del mercato, non sfuggendo da essa ma trovando le formule per inserirsi in settori meno maturi di quelli già presidiati dalle aziende originarie, settori in cui la qualità conti più della quantità”. La società valgobbina iniziò la sua attività ponendo l’attenzione all’idrogeno, con la volontà di inserirsi in uno

Il nuovo guanto sviluppato da Idrogenet

A Lumezzane nasce “Centrotrentanove” Molti di coloro che hanno sostenuto Silvano Corli e altri che si sono riconosciuti, al di là degli schieramenti e delle contrapposizioni ideologiche, in uno stile, hanno voluto dare vita ad una associazione che si ispira ai valori e ai principi della Costituzione. Gli articoli della Carta Costituzionale hanno ispirato il nome: “Centotrentanove”. Si pone l’obiettivo di valorizzare e promuovere la sensibilità, l’interesse e il desiderio di partecipazione consapevole alla politica; offrire uno spazio di pensiero, di riflessione e di studio; costruire significati condivi-

si rispetto alle problematiche che si presentano, al di là dei pregiudizi; promuovere la conoscenza per individuare possibili risposte ai complessi problemi del presente. Per questi obiettivi lavorerà il nuovo Consiglio direttivo che ha eletto presidente Silvano Corli, vice presidente Roberto Lena, tesoriere Marcella Pezzola e segretaria Rita Plebani. L’impegno dell’associazione di cultura politica si concretizzerà in convegni, dibattiti, gruppi di lavoro e incontri culturali. L’ associazione sarà uno spazio aperto a tutti. Info: associazione139@gmail.com

dei mercati più promettenti a metà del decennio scorso. Le ricerche hanno spaziato anche nell’ambito di energia solare, fotovoltaico, energia eolica, materiali innovativi. I tempi lunghi per l’utilizzo dell’idrogeno come vettore energetico su larga scala spinsero l’attenzione sui materiali a memoria di forma e, parallelamente, sullo studio di un dispositivo riabilitativo. “Siamo arrivati in due anni a costruire il prototipo di un dispositivo innovativo per la riabilitazione della mano per il quale è stata depositata la domanda di brevetto. Ora si stanno costruendo cinque esemplari, per il prossimo utilizzo presso tre strutture di riabilitazione”. Il dispositivo si chiama Gloreha (acronimo di “Hand Rehabilitation Glove”) e costituirà il prodotto di lancio di Idrogenet. Si tratta di un guanto per riabilitare che nasce da una serie di considerazioni. Oggi sono pochissime le strutture che impiegano uno strumento tecnologico a supporto della riabilitazione della mano. Ciò per varie ragioni: le articolazioni della mano sono complesse, i dispositivi in commercio poco accurati e il prezzo spesso inaccessibile e comunque raramente è contemplata la possibilità di muovere le dita. Da qui l’idea di sviluppare un guanto per la riabilitazione della mano: Gloreha.

Casa Clima. I nuovi immobili e le ristrutturazioni permetteranno di ridurre i costi di riscaldamento e energia

Presentata la convenzione per il risparmio energetico L’amministrazione comunale di Lumezzane ha presentato i benefici previsti per coloro che intendono costruire nuovi immobili o ristrutturare quelli esistenti: grazie alla convenzione con l’Agenzia Casa Clima si potrà risparmiare notevolmente nell’energia termica. L’Agenzia vuole valorizzare lo sviluppo sostenibile nel campo dell’edilizia. Lo scopo è unire l’efficienza energetica al comfort abitativo nel rispetto dell’ambiente, rispondendo in parte al problema tanto sentito dello spreco di risorse esauribili sul nostro pia-

neta: gli edifici infatti ne consumano da soli la metà. Casa Clima è quindi una struttura che permette di risparmiare sui costi di riscaldamento e raffrescamento, e che tutela l’ambiente attraverso una tecnologia costruttiva che sfrutta le risorse rinnovabili. Abitare un edificio con certificazione Casa Clima significa ridurre la bolletta energetica e aumentare il benessere abitativo, contribuendo alla tutela del clima e garantendo una maggior durata dell’immobile stesso. La convenzione tra il Comune di Lumezzane e l’Agenzia Casa Clima di Bol-

Una Casa Clima di Artogne

zano è stata definitivamente sottoscritta lo scorso 8 luglio. Il Piano di Governo del Territorio prevede dei vantaggi concreti per gli edifici a basso consumo: chi sceglierà Casa Clima potrà realizzare maggiori cubature e servirsi di una verifica preliminare delle effettive prestazioni energetiche. L’Agenzia affiancherà il cittadino durante l’opera per controllare i lavori e rilasciare la certificazione dichiarante la classe di consumo dell’edificio. “È un passo importante della nostra amministrazione – sostiene l’ing. Capuzzi –. Nei prossimi mesi verranno istituiti dei corsi per professionisti e cittadini che sviluppino la cultura del risparmio energetico. Ci impegniamo così ad aumentare l’efficienza proveniente da fonte rinnovabile”. (d.f.)


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Personaggio. Da Lumezzane trent’anni spesi per la gente in Brasile, Cile, Angola e ora ancora Brasile

Padre Sergio Cometti: lo stile valtrumplino nella missione Missionario dal 1980 e promotore di iniziative a favore delle comunità a lui affidate, in modo particolare verso bambini, anziani e malati di Angelo Compagnoni

“Appena tornato a Lumezzane dal Brasile, mi ha colpito una cosa: non vedo più mamme con i loro bambini. Dove sono? Il mio paese sta proprio diventando vecchio?”. Abituato com’è a vedersi contornato da bimbi e ragazzi di tutte le età, il quesito di padre Sergio è sincero e preoccupato. Nella sua trentennale esperienza da missionario in giro per il mondo, prima Brasile, poi Cile, Angola, e ora di nuovo Brasile, Padre Sergio Cometti, 72enne missionario piamartino lumezzanese, ha avuto a che fare con migliaia di bambini, con le loro situazioni disperate, con le loro vite appese alla speranza di un futuro migliore. Eppure i capisaldi del suo pensiero spirituale e, di conseguenza, del suo agire, sono tipi-

La biografia del sacerdote lumezzanese Padre Sergio Cometti, 72 anni, sacerdote piamartino, diventa missionario nel 1980. Dopo essere stato missionario in Brasile, Cile ed Angola, è tornato ancora in Brasile. Promotore di iniziative a favore delle comunità a lui affidate, in particolar modo verso

bambini, anziani e ammalati. A lui si deve la nascita e lo sviluppo di scuole materne, seminari, ambulatori, vie di comunicazione. Lumezzanese doc, torna ogni anno per un breve periodo di riposo, e offre sempre, a chi lo frequenta, profondi spunti di riflessioni.

camente valgobbini: l’amore per la vita e per il sacrificio, l’attenzione ai bisogni degli altri, la convinzione che Dio è Provvidenza e si appoggia alla generosità degli uomini. Il suo attaccamento alla terra di origine è lampante, vitale, sottolineato da quell’inconfondibile accento lumezzanese che, nonostante tanti anni in America del Sud e in Africa, padre Sergio non ha perso. “Il mio paese, la mia gente sono sempre stati modello per le mie scelte di vita: chiunque mi ha conosciuto percepisce l’amore e l’affetto che provo verso Lumezzane e verso quei valori che ne hanno fatto, negli anni, un caso, a mio avviso, unico”. La laboriosità tipica della Valgobbia è ingrediente fondamentale della sua pastorale e dei suoi progetti. La generosità di molti (altra peculiarità della gente lumezzanese) gli ha permesso di realizzare opere per il bene delle comunità affidategli: è stato possibile combattere la povertà e l’analfabetismo in Angola, creare nuove opportunità di lavoro e commercio in Brasile e Cile, aprire ambulatori e punti di pronto soccorso. Ne parla con semplicità, come se fossero cose ovvie, scontate. Ma dietro si scorge una vita dedicata agli altri, e, da buon lumezzanese legato al Vangelo, la pretesa di non voler nulla in cambio. Anzi sì: vedere, nel suo paese, più mamme con i loro bambini.



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Alta Valle

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Don Martino, nuovo parroco di San Colombano La comunità di San Colombano di Collio si appresta ad accogliere dopo la metà di settembre il nuovo parroco don Martino Borghetti. Succede a don Marino Cotali, che dal 2002 guidava la parrocchia di San Colombano abate: è stato nominato presbitero collaboratore di S. Afra e S. Maria in Calchera in città. Per don Martino si tratta di un ritorno in quella terra (la Valtrompia) dove, originario della parrocchia di Marmentino, è cresciuto. Classe 1962, è stato ordinato a Brescia nel 2002. Si può, quindi, considerare una vocazione adulta. Già curato a Rezzato San Giovanni Battista dal 2002 al 2004 e a Breno, ad Astrio di Breno e a Pescarzo di Breno dal 2004.

Storie. Il ricordo della maestra di Marcheno che all’epoca incontravi per la strada, a catechismo e in chiesa

L’insegnante come riferimento per gli alunni: Elsa Porteri Nella lettera d’addio una sua alunna scriveva: “Tanto grande la mia maestra che nella lettera scritta a Santa Lucia l’anno della terza ho chiesto una pelliccia per lei”. di Edmondo Bertussi

È finito un altro anno scolastico. Per tantissimi di noi la scuola elementare ha un volto e un cuore: quello della maestra, unica, che trovavamo poi lungo la strada, a catechismo, in chiesa, un punto di riferimento sacrale: se ti prendevi un richiamo brusco e a casa venivano a saperlo ne arrivavano minimo altri tre dai tuoi e più pesanti. Chissà se i nostri figli e nipoti nel bailamme dei loro pluridocenti ne avranno altrettanta viva memoria. Per tutte ne ricordiamo una, Elsa Porteri di Marcheno, conosciutissima in Alta Valle e non solo che se n’è andata nel silenzio quattro anni fa verso fine giugno, proprio quando una volta finivano le lezioni, terminando la sua “scuola della vita”. “Una maestra con la M maiuscola – scriveva nella lette-

La maestra Elsa con una classe in una foto d’epoca

ra d’addio una sua alunna – perché la Maestra Elsa è stata l’unica insegnante nel corso dei miei cinque anni di scuola elementare. Tanto grande la mia Maestra che nella lettera scritta a Santa Lucia l’anno della terza... ho chiesto una pelliccia per lei.” Classe 1915, nel ‘38 era insegnante elementare di ruolo: a Pisogne, Navezze, Tavernole, Cimmo, Valvestino, Bollone, Ghedi, Palazzina. Dal 1943 al 1946 a Cesovo e poi fino alla pensio-

ne (1974) a Marcheno. Maestra severa e ordinata come era nella sua vita di credente: ad oltre 90 anni si trascinava lentamente il sabato sera verso l’amato Santuario della Madonnina, sulla omonima via dove aveva la sua decorosa villetta piena di fiori, suo unico svago. A chi salutandola le ricordava amabilmente che era un pò burbera rispondeva “Mi piacevate ordinati” e lo fissava con quegli occhi che ancora ti trapassavano. Si andava a scuola col

grembiulino nero e colletto bianco: chi lo dimenticava a casa ne trovava uno di carta pronto in classe... Cacciò via il cronista che voleva ricordare i suoi 90 anni. Aveva altro da fare: alla fine della Messa doveva leggere la preghiera al Divino Sacro Cuore di Gesù. L’ha fatto qualche migliaio di volte e, felice circostanza, in tanti l’hanno accompagnata nell’ultimo saluto proprio nel mese di giugno che gli è dedicato. Votata completamente alla sua gente, faceva parte dell’Ordine terziario Francescano. Attivissima in parrocchia (retta dal 1892 al 1942 da don Costanzo Daccaminata), molto presto si distinse come catechista, per un paio di generazioni. Seguiva la classe terza elementare,quella di chi si preparava alla prima Santa Comunione. Poi l’impegno nell’Azione Cattolica della quale fu anche presidente, per il Bollettino parrocchiale, nel Consiglio pastorale: per niente bigotta, se convinta delle sue Idee non esitava a scontrarsi col parroco Don Ernesto Moscardi. Alla fine ha lasciato buona parte della sua proprietà a Diocesi e Parrocchia. L’ultima lettera dei suoi alunni: “La nostra maestra Elsa ha saputo fare questo: aiutarci nella nostra crescita non solo scolastica ma integrale [...] come persone con valori autentici. Grazie maestra Elsa per il segno importante che hai lasciato e per ciò che hai saputo seminare nei nostri cuori.”

Marcheno: il cacciatore, sentinella del territorio per la salute di tutti Un invito alla collaborazione, a diventare “sentinella” sul territorio nell’interesse e a favore della propria grande passione ma anche della salute pubblica in pericolo di zoonosi (malattia infettiva degli animali trasmissibile all’uomo): è questo il succo di una serata formativa organizzata a Marcheno dal Comprensorio alpino di caccia C6 in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna. Finalizzato soprattutto ai segugisti di lepri, ha visto presenti un buon numero di questi in rappresentanza delle loro squadre.

Attenti, hanno ascoltato due accurate “lezioni”, introdotte dal presidente Giuseppe Bonomini e coordinate dal tecnico faunistico del C6 dr. Massimiliano Lazzari, tenute dai “docenti” dello Zooprofilattico dr. Antonio Lavazza e dr. Mario Chiari. Col supporto di videoproiezioni con fotografie esplicative, ricche di dati e analisi, il primo ha illustrato situazione e problematiche della “Gestione integrata della lepre” selvatico in progressivo declino in Europa, il secondo quelle della “rabbia silvestre” che, va ricordato, è senza terapia e mortale. Il cacciatore che vaccina il suo cane e, in assoluto anonimato, indican-

do solo il luogo di ritrovamento, recupera correttamente un animale trovato morto (lepre o volpe) ponendolo negli appositi contenitori forniti dall’Asl, oppure fa un semplicissimo prelievo del sangue sulla lepre cacciata (in pratica un batuffolo di carta assorbente) e eviscerandola preleva il pacchetto intestinale polmone, fegato milza cuore, e lo custodisce in frigo da recapitare allo Zooprofilattico, contribuisce a un possibile importantissimo piano di prevenzione. Basta un dato: la famosa pandemia di avifauna ha fatto circa 250 vittime nel mondo, la rabbia silvestre ne causa 2500 all’anno. (e.b.)

Cacciatore in Alta Valle


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Bovegno. Per l’estate la scoperta di un luogo turistico, meta di vacanze e relax

Niente serate mondane, ma umili piaceri di vita Il riparo dall’afa delle città si trova rifugiandosi nei freschi monti dell’Alta Valle, che offre ancora splendidi paesaggi naturali di Alberto Maffina

Tutti cercano riparo dall’afa delle città rifugiandosi in montagna o vicino ai laghi, e anche le vallette del comune di Bovegno offrono sollievo, donando a chi le visita piaceri semplici ma vitali. Quest’anno i boschi della Valtrompia hanno goduto di una costante pioggia che ha migliorato e regalato la vista di alberi e arbusti verdeggianti. Molti i percorsi accessibili a tutti, piccoli e grandi, dalla misteriosa e affascinante pineta di Gardì sulle pendici del Muffetto ai boschetti e ai prati di Bozzoline dove si può usufruire del rifugio “Capanna Remedio”. Ancora da ricordare varie località: Fassole con i suoi boschi, i Prati Magri ricchi di narcisi, di achillea, di gigli selvatici e di moltissimi fiori; le Corti con i suoi larici e pi-

Una veduta di Bovegno

ni, le Plagne con sorgenti d’acqua, i boschi di Masne ricchi di faggi tra i quali è possibile sostare per pic-nic, i caldi prati e i boschi selvaggi di Sant’Andrea dove si può visitare l’azienda agricola di Zerma, comprare formaggi e affittare appartamenti a due passi dai boschi e dalle escursioni che la centralità della zona offre a chi vuole visitare luoghi nella più assoluta pace e tranquillità. Una vacanza fai da te. Bovegno non è

più una meta ambita come quarant’anni fa. Chi volesse inoltrarsi nella natura e trascorrere il proprio periodo di riposo in piena tranquillità e armonia può trovarle anche qui. Niente locali affollati e vita mondana, ma chi volesse può trovare piccoli e umili piaceri, profondi silenzi, passeggiate notturne al chiarore delle stelle o a caccia di lucciole, incontrando qua e là greggi di capre e pecore con i loro pastori.

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La goccia di sangue simbolo dei 55 anni dell’Avis Bovegno Il sangue è la vita urlava Dracula nel film di Coppola, e la stessa convinzione è radicata nel gruppo di coraggiosi che il 4 luglio ha festeggiato il 55° anniversario di fondazione della sezione Avis di Bovegno, scegliendo come insegna del suo operato la goccia di sangue, la grande goccia umana, simbolo di vita ed elevatore all’ennesima potenza dell’atto del donare dell’Associazione dei donatori di sangue. La festa di Bovegno è iniziata con una sfilata lungo le vie principali del paese accompagnata dalle note della fanfara Nastro Azzurro di Brescia, nel corso della quale si è reso onore al monumento ai Caduti di tutte le guerre, a quello degli Alpini e a quello dell’Avisino. Come sottolinea il presidente della sezione locale Claudio Corsini “il gruppo avisino di Bovegno oltre che ad essere stato il primo a costituirsi in Valtrompia è oggi la prima tra le sezioni locali, avendo toccato dall’inizio il traguardo di 791 iscritti, di cui 267 effettivi con 400 sacche annuali di sangue intero”. Nell’ultima donazione si è raggiunta la cifra record di 105 sacche di sangue e il vicepresidente vicario Roberto Fausti con orgoglio afferma: “Questo deve essere di sprone per continuare a impegnarsi in questa nobile attività di raccolta, tanto utile e indispensabile per curare e salvare vite umane”. Dopo la cerimonia religiosa nella parrocchiale di San Giorgio sono stati consegnati i riconoscimenti nella piazza del municipio: dodici diplomi di benemerenza, sei medaglie di bronzo, otto d’argento, ventuno d’oro e di seguito tre gocce di bronzo, cinque d’argento e due d’oro; quindici distintivi con fronda e quattro croci d’oro. Alto, al passo Maniva, dove gli avisini e i simpatizzanti hanno potuto brindare al successo dell’Associazione, gustando piatti tipici della zona e inneggiando come vampiri moderni ma tutt’altro che malevoli: “Il sangue è la vita!”.

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Media Valle

Numeri utili per il presidio di Gardone Il centralino dell’ospedale risponde allo 03089331. L’orario per la visita dei parenti varia: nei giorni feriali dalle 13 alle 14 e dalle 18.45 alle 20; nei giorni festivi dalle 10 alle 11, dalle 14.30 alle 16 e dalle 18.45 alle 20. L’orario varia nei reparti di Ostetricia: nei giorni feriali dalle 13.15 alle 14.15 e dalle 19 alle 20; nei festivi dalle 10 alle 11, dalle 14.30 alle 15.30 e dalle 19 alle 20. Per prenotare visite ambulatorie: 030.8933500 (dal lunedi al venerdi 8.30 – 12.30 e 13 - 15) o allo sportello (dal lunedi al giovedi 7.30 – 17 e venerdi 7.30 – 16), numero verde 800.638.638 (dal lunedì al sabato 8 - 20). Per disdire numero verde 800.620.760 (24 ore su 24). Prelievi ematici dal lunedì al sabato, senza prenotazione, dalle 7 alle 10.

Gardone. Valtrompiacuore dona nuovi macchinari alle unità operative di Cardiologia e Radiologia

L’ospedale valtrumplino mette le mani sul cuore dei pazienti Si tratta di una macchina unica nel panorama del distretto bresciano e molto rara in Italia. Sarà operativa a partire da settembre, qualificando ancor più le attività già svolte di Franco Armocida

Da oggi le Unità operative di Cardiologia e di Radiologia dell’Ospedale di Gardone Valtrompia, dirette rispettivamente da Nicola Pagnoni e da Giulio Vezzoli, dispongono, grazie alla generosità dell’Associazione Valtrompiacuore, di un nuovo sistema di monitoraggio amagnetico Veris e della relativa pompa infusionale, il cui valore è pari a circa 70mila euro. “Questo gesto è un’ulteriore testimonianza di quanto siano importanti l’attività volontaristica e la donazione – ha detto il direttore generale degli Spedali Civili di Brescia Cornelio Coppini – così come è anche una dimostrazione di quanto siano importanti i così detti ‘ospedali periferici’, per le professionalità che spesso sono in grado di esprimere e per le eccellenze, in questo caso in Cardio-

L’ospedale di Gardone e Il nuovo macchinario

logia e in Radiologia, che potranno essere ancor più valorizzate dall’apparecchiatura in questione”. Si tratta di una macchina, unica nel distretto bresciano, “costruita con materiali compatibili con la risonanza magnetica e pertanto non ferro-magnetici – ha spiegato Emanuele Gavazzi, della 2ª Radiologia del Civile – che permette un corretto monitoraggio dell’attività cardiaca, della pressione, della saturazione sanguinea e di altri parametri

vitali, da poter essere anche impiegata per le prime manovre di rianimazione in caso di eventi avversi”. “Non è solo un’apparecchiatura molto rara in Italia – ha aggiunto Giulio Vezzoli – ma, implementando le apparecchiature e i sistemi già in uso, qualifica ancor più la tipologia delle attività svolte all’interno del presidio. Non è la prima volta che nei dieci anni di servizio presso il nosocomio di Gardone Val Trompia – ha chiosato Vezzoli – vedo

lo stesso usufruire della generosità dei valtrumplini, espressa attraverso l’Associazione Valtrompiacuore”. “Il nostro è un ospedale a vocazione territoriale con utenza principalmente locale – ha detto il suo direttore amministrativo Marco Bonsi – e questa iniziativa ci permette di estendere i nostri abituali confini di azione grazie ai particolari tipi di risposta che saremo in grado di fornire e questa macchina, in relazione alle risorse disponibili, implementate dalla stessa, è un incentivo in più a un suo buon uso”. “Questa ulteriore donazione di Valtrompiacuore sarà operativa da settembre – ha detto Nicola Pagnoni – e potremo fare esami mai fatti fino ad ora a Brescia. Il rapporto tra noi e questa associazione – ha evidenziato Pagnoni – si estrinseca anche attraverso le numerose e frequenti campagne di sensibilizzazione e di prevenzione che sempre più spesso ci vedono agire gli uni a fianco degli altri”. “Se abbiamo potuto conseguire anche questo obiettivo, lo dobbiamo alla generosità dei nostri sponsor e dei nostri oltre 600 associati – ha detto il presidente di Valtrompiacuore Mario Mari – e il nostro prossimo obiettivo consiste nel poter entrare nella scuola per iniziare fin da lì l’indispensabile opera di prevenzione, che non potrà che ripercuotersi positivamente sulla salute delle generazioni future”.

Magno di Gardone: lavori di messa in sicurezza alla scuola "Don Milani" Mentre bimbi e ragazzi si divertono nelle giornate di estivo solleone, la scuola ne profitta per rimettersi a nuovo. Sono cominciati da poco i lavori per l’adeguamento alla normativa antincendio dell’ultimo istituto scolastico gardonese rimastone escluso: la “Don Milani” nella frazione di Magno. “L’intervento che stiamo facendo – spiega l’architetto Claudio Baldussi, responsabile dell’Area tecnica in Comune – è volto in particolar modo a ottenere la certificazione di prevenzione degli incendi, creando quelle condizioni di sicurezza per i bambini di materna ed elementare, per i ragazzi dei gruppi sportivi che usufruiscono dell’an-

nessa palestra e per tutti i genitori che vi mandano i propri figli”. Un adeguamento che prevede l’inserimento di scale antincendio, idranti ai vari piani, un impianto di rilevazione fumi, tendaggi con veneziane ignifughe, oltre ai lavori di ridefinizione dell’area esterna e un generale risanamento igienico-sanitario. “Per prima cosa – illustra l’architetto Baldussi – cambieremo gli intonaci utilizzando prodotti che bloccano la risalita dell’umidità e cercheremo di ottimizzare il percorso della rete fognaria, mentre nel cortile rimuoveremo il ghiaietto, sostituendolo con una pavimentazione in asfalto colorato e antisdrucciolevole

e rifaremo le aiuole”. Un edificio la cui costruzione risale all’inizio del ‘900, ampliato nel corso degli anni e ora rimesso a nuovo seguendo la legge 23/96 (“Norme per l’edilizia scolastica”) e la Legge regionale 1/2000 (“Norme in materia di servizi educativi per la prima infanzia”) con finanziamenti che arrivano in parti uguali da Comune, Regione e Stato per una spesa complessiva di circa 120mila euro. “Con quest’opera – chiude l’assessore ai Lavori pubblici Fausto Gamba – mettiamo in sicurezza tutte le scuole presenti sul nostro territorio e d’ora in poi dovremo intervenire soltanto sulla riduzione dei consumi energetici”. (a.a.)

La scuola don Milani di Magno


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Brione. Torna dal 13 luglio all’8 agosto la sagra voluta da don Gianni Belotti

Una festa di un mese nel segno dello sport Le serate di animazione sono organizzate dal "Comitato festa del paese"con il torneo di pallavolo e tante e iniziative pensate per tutte le età di Rosa Casari

Affacciato sulle ubertose colline della Franciacorta, il piccolo borgo di Brione ha messo da pochi giorni l’abito da festa, come da tradizione per la seconda decade di luglio. “Quest’anno – dice una delle organizzatrici, Antonella Montini – siamo giunti alla 5ª edizione, da quando nel 2007 il parroco Gianni Belotti costituì il ‘Comitato festa del paese’ in seguito allo scioglimento della polisportiva locale. Nel 2008 don Gianni ha subito un grave incidente dal quale non si è più ripreso, ma il nuovo parroco don Giuliano Bognotti ha sostenuto da subito quest’iniziativa”. Patrocinato dal Comune e organizzato da un nutrito gruppo di volontari, “Brione in festa” animerà fino all’8 agosto il centro sportivo accanto alla

Uno scorcio di Brione

chiesa di San Zenone, con eventi per tutte le età e ricavato destinato alla Parrocchia. “Obiettivo è far crescere lo spirito della comunità – spiega Antonella Montini –, partendo dalla pratica di sport e attività: per i giovani il torneo di pallavolo, per i ragazzi il karaoke con dj Luca e la serata danzante con esibizione della scuola di ballo “Frantic Dance”, per i bambini i passatempi da cortile d’un tem-

po e i giochi gonfiabili, per gli adulti i tornei di bocce e briscola, per gli anziani la commedia dialettale della compagnia ‘La ruota’ di Gussago e la serata di ballo liscio con Rosangela e Simone”. Tre settimane di festa che rendono più saldi i legami della piccola comunità brionese, declinando nello sport la semplicità del ritrovarsi insieme. Info al numero di telefono 030.84013.

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Asvt e la questione acqua Il presidente di Asvt Diego Toscani fa il punto della situazione sugli effetti dell’approvazione del cosiddetto decreto Ronchi, con particolare riferimento all’articolo 15 (“Adeguamento alla disciplina comunitaria in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica”). “Da aprile – precisa Toscani – sono state raccolte 900mila firme (14 a Brescia) per la richiesta di referendum abrogativo da presentare alla Cassazione entro la data del 20 luglio. Il punto focale della questione è la privatizzazione della gestione idrica, che cancellerebbe gli Aato (Autorità d’ambito territoriale ottimale, ndr), compreso quello di Brescia, ossia uno dei pochi che sono già partiti e attivo grazie alla collaborazione di gestori locali come Asvt (Azienda servizi di Valle Trompia, ndr). Il decreto Ronchi – continua Diego Toscani – è un buon provvedimento, però, il nodo fondamentale è chiarire chi sarà l’autorità che dovrà verificare e stabilire gli standard di qualità minimi essenziali e che allo stesso tempo vigilerà sulle tariffe”. Certo, il decreto non “privatizza” l’acqua, bensì offre a operatori privati la gestione di acquedotti, fognature e depurazione. “La cosa non chiara – puntualizza il presidente di Asvt – è in che modo verranno fatte le gare, se sarà data priorità a investimenti, manutenzione e qualità del servizio anziché privilegiare le lobby delle multiutilities (aziende a capitale pubblico, privato o misto che erogano due o più servizi pubblici, ndr). La cosa che non si capisce è perché debba essere soppressa un’autorità che funziona bene come l’Aato, organo che raggruppa tutti i sindaci delle comunità in esso comprese, che possono vigilare sull’operato dei gestori e porre i paletti necessari in termini di qualità del servizio e livello delle tariffe. L’esperienza di Asvt dimostra in che modo interesse e controllo pubblici si possano unire all’aspetto dell’efficienza per riuscire a offrire un servizio basato su qualità, continuità ed economicità”.


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Don Marco, nuovo parroco di Caino

Bassa Valle

Don Marco Domenighini ha fatto il suo ingresso come parroco di Caino. Ordinato nel 1996, don Marco, originario della parrocchia di Breno, è stato curato a Costa Volpino (1996-1999), Bienno (1999-2002) e dal 2002 era sacerdote Fidei Donum in Albania.

Muratello di Nave. La struttura sarà pronta per l’estate 2011, ma alcuni spazi, come il bar, sono già utilizzabili

Quasi pronto il nuovo oratorio di Barbara Fenotti

Le voci dei ragazzi coinvolti nel grest estivo dell’oratorio di Muratello assurgono a emblema della vitalità che sta rinascendo o, meglio, non è mai cessata. Una volta entrati, pare di osservare l’evoluzione dell’Araba Fenice, ancora intenta a ultimare il proprio nido, in attesa della rinascita. I lavori di ristrutturazione, il cui inizio è attestabile nei mesi estivi del 2008, si protrarranno sino all’estate del 2011, periodo in cui la comunità e in particolar modo i giovani potranno finalmente tornare a godere a pieno degli spazi, interni ed esterni, completamente ammodernati. La struttura originaria, datata 1967, necessitava di adattamenti pertinenti alle attuali norme sulla sicurezza e igienico-sanitarie, nonché di ambienti più accattivanti che potessero attirare l’attenzione dei giovani. A questo proposito il nuovo bar, ricavato in un ambiente spazioso e luminoso, è già aperto e ben funzionante da diversi mesi e funge da luogo di ritrovo per i ragazzi del posto. È collocato nella struttura di più recente costruzione, nella quale è inclusa anche la scuola materna parrocchiale “Don Giueppe David”e la nuova cucina. Adiacente a

I lavori all’oratorio di Muratello

Iniziative per le sere d’estate a Bovezzo L’assessorato alla Cultura del comune di Bovezzo propone “Sere d'estate a Bovezzo”. Un gioco di parole che raccoglie due iniziative diverse: “Cinema sotto le stelle” e “Ballo liscio”, entrambe in Piazza G. Rota. Per il cinema all’aperto, tutti dalle 21.15, si parte con ”Avatar” di James Cameron venerdì 23 luglio, si procede con “Tra le nuvole” di Jason Reitman venerdì 30 luglio; venerdì 6 agosto sullo schermo arrivano le avventure di Percy Jackson e alla fine l’ultimo film di Clint Eastwood "Invictus" venerdì

13 agosto. Il ballo liscio, tipico delle feste popolari e sagre estive, inizia dalle ore 20.30 nei giorni di sabato 3 luglio, sabato 24 luglio e sabato 31 luglio. Durante le serate saranno presenti stand gastronomici il cui ricavato sarà devoluto al progetto “formazione-lavoro” di Salvador da Bahia. C’è un’altra proposta per l’estate nel paese della Bassa Valle: i burattini. “I Burattini di Onofrio” presso il parco urbano “2 Aprile” dal 20 al 25 agosto proporranno storie e spettacoli per grandi e piccini.

queste ultime e ancora in fase di rinnovo campeggia il vecchio edificio, indispensabile per le attività di aggregazione dei giovani, quali Cag (Centro di aggregazione giovanile) e catechismo. All’interno del medesimo sono state costruite: a pianterreno un’altra cucina, utile per sagre e feste, e nel seminterrato due sale prove per i gruppi musicali; il grande teatro ha subito lavori utili alla sua messa a norma. Al primo piano è stata da poco conclusa la posa dei pavimenti, del montavivande, della struttura del controsoffitto e di buona parte dei pannelli. La struttura è stata inoltre munita di un ascensore interno, di servizi igienici integrati da un bagno per disabili, di una scala antincendio secondo le norme di sicurezza e sul tetto sono stati impiantati pannelli solari. Sono momentaneamente in atto i lavori per l’installazione dell’impianto elettrico e del riscaldamento. Il cortile esterno sarà a breve nuovamente accessibile lungo tutto il suo perimetro, una volta ultimata la posa di cubetti in granito. I costi di questa grande opera sono stati sostenuti in massima parte dalla comunità parrocchiale, ansiosa di assistere al primo grande volo di quell’Araba Fenice, spiritualmente indispensabile, che è il suo oratorio.

Concesio. Da giugno l’assessorato all’Ecologia ha installato una ventina di ‘bat-box’ su alcuni edifici pubblici

La battaglia contro le zanzare con il soccorso dei pipistrelli Anche Concesio s’affida ai chirotteri per combattere le zanzare. Dunque, ecco spuntare sulle pareti di alcuni edifici delle vere e proprie casette (60 x 40 cm) per questi animaletti conosciuti comunemente come pipistrelli. “Per adesso – dice l’assessore all’Ecologia Giampietro Belleri –, siamo in fase di sperimentazione e come amministrazione comunale abbiamo acquistato una ventina di cassette appese ad altrettanti edifici pubblici come scuole elementari, centro sportivo Aldo Moro, scuola materna Paolo VI, Rsa, ex centro culturale. Con quest’iniziativa,

però, invitiamo i cittadini a fare altrettanto, acquistando queste ‘bat-box’ (e posizionandole all’esterno a un’altezza non inferiore ai quattro metri) per alleviare il problema delle zanzare, che nei periodi di grande caldo e umidità come questo tornano sempre in maniera massiccia”. Con un costo che si aggira attorno ai 20 euro, le cassette non rovinano esteticamente le pareti, anche per via dello spessore molto risicato. “I pipistrelli escono dal lungo letargo invernale a marzo – continua Giampietro Belleri – e solitamente cercano un buon rifugio dove poter ripo-

Una casetta per i pipistrelli

sare. Una volta i pipistrelli s’infilavano nelle strette fessure che c’erano nelle cascine. Ora, con l’urbanizzazione crescente, l’abbandono e la scomparsa progressiva di questo tipo d’abitazione i pipistrelli tendono a scomparire, mentre con le bat-box possono trovare una ‘casa’ per il loro soggiorno primaverile ed estivo, contribuendo a predare zanzare e ogni tipo d’insetti e risultando innocui agli uomini”. Periodicamente controllate da un volontario, che registra le presenze di chirotteri in ognuna di esse, le cassette stanno riscuotendo un discreto successo. Per informazioni è possibile rivolgersi all’ufficio tecnico (settore Ecologia), telefonando allo 030.2184193 o mandando un’e-mail a ecologia@comune. concesio.brescia.it. (a.a.)


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Caino. Nel piccolo paese di poco più di 2000 abitanti un gruppo di giovani promuove la cultura popolare

“La Fucina delle Idee” dà risalto alle arti del proprio territorio Dal 2004 l’associazione prova a diffondere con mostre e spettacoli l‘amore e la passione per il proprio territorio, trovando momenti e manifestazioni ormai tradizionali di Barbara Fenotti

Caino è un piccolo paese di poco più di 2000 abitanti. Proprio qui, un gruppo di giovani dal 2004 ha pensato di rendere conosciuto il proprio territorio dando vita a “La Fucina delle Idee”, un’associazione che vuole diffondere la cultura con iniziative volte a valorizzare artisti della zona. L’idea nasce dalla volontà di “portare alla luce una desiderio di svolgere attività culturali fino a quel momento privo di valvole di sfogo che, partendo dai giovani, consenta a tutti di conoscere e valorizzare le realtà artistiche delle nostre zone”, come dice il presidente dell’associazione Mauro Bonaglia. Forte del desiderio di fare cultura in modo costante, la “Fucina delle Idee” agisce con modalità del tutto sgancia-

Un angolo caratteristico di Caino e in alto il logo dell’associazione

A Nave gli studenti bravi sono premiati L'Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Nave ha indetto il bando per l‘erogazione di premi di studio per il profitto conseguito nell‘anno scolastico 2009/2010. I premi sono riservati agli studenti residenti a Nave che abbiano ottenuto

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Economia L'incontro

Luca Saleri Sil e l’impegno nel settore delle pompe ad acqua

La formula segreta? Ricerca e sviluppo Giunta alla terza generazione l’impresa di Italo Saleri Luca Saleri, amministratore delegato della Sil in compagnia di Gino Corioni

di Andrea Alesci

Lungo la strada che attraversa la zona industriale in località Faidana si trova la sede della Sil, dove incontriamo il suo amministratore delegato Luca Saleri, 44 anni, sposato e con un figlio. Quando comincia la storia della Sil? La Sil è l’azienda di famiglia ed è operativa da quasi sessant’anni, fondata nel 1942 da mio nonno Italo. Adesso siamo giunti alla terza generazione, con me e mio cugino Basilio nel ruolo di amministratori, la presidenza affidata a mio zio Francesco e la vicepresidenza a mio padre Sergio. Com’è organizzata la ditta? Negli anni la Industrie Saleri Italo è riuscita a dare vita a un gruppo industriale del quale è capofila: di esso fanno parte la Italpresse Industrie di Capriano del Colle (produzione di macchine per pressofusione), la Gauss International di Rodengo Saiano (robotica industriale) e la Italacciai di Lumezzane (settore dei cuscinetti integrali a sfera per autocarro e autovetture). Possiamo contare sul lavoro di circa 400 dipendenti, di cui 180 impiegati alla Sil in un capannone che occupa una superficie di 13mila mq. Su quale tipo di produzione punta con forza la vostra impresa? Inizialmente producevamo soltanto elementi generici per il settore automobilistico, poi ci siamo specializzati nel settore delle pompe ad acqua sempre per le autovetture. Sino agli anni Novanta siamo andati avanti

facendo aftermarket (produzione di componenti e ricambi dopo la vendita al consumatore, ndr), passando poi a fornire anche le industrie, con le forniture maggiori attualmente fatte per la Bmw, oltre ai contatti consolidati con

altre case automobilistiche europee, statunitensi e giapponesi come Ferrari, Fiat, Maserati, Alfa Romeo, VM Motori, General Motors, Ford, Mitsubishi. Quest’anno abbiamo costruito un altro capannone sull’altro lato

Luca Saleri e la passione sportiva Sin da piccolo Luca Saleri ha condiviso la passione della famiglia per lo sport, tanto che già negli anni Sessanta la Sil aveva una piccola squadra di pallacanestro militante in Promozione e poi arrivata a giocare in B1 e a disputare i playoff per la Legadue. “Sostenendo la squadra da sponsor unico – spiega Luca Saleri –, quando è sopraggiunta la crisi economica abbiamo deciso di ridimensionarla per salvaguardare gli interessi di azienda e manodopera, non rinunciando però al nutrito settore giovanile, che può ancora contare su 500 ragazzi”. Non solo basket ma anche la sfera cuoiata del calcio nel cuore del giovane imprenditore valgobbino. “Anche il sapore del calcio – riferisce l’amministratore della

Sil – fa parte della mia infanzia e da sempre sono tifoso del Brescia, già prima che mio padre ne fosse il presidente dal 1976 al 1981. Poi, tre anni fa ho deciso di sostenere direttamente la squadra con l’appoggio di Livio Cavagna e dall’anno scorso sono vicepresidente del Brescia Calcio. Ora, con l’arrivo della seria A cercheremo di fare degli sforzi per creare, senza follie, una squadra competitiva che possa mantenere la categoria per diverse stagioni. Intanto, entro agosto sistemeremo lo stadio (lavori già finanziati con 1,5 milioni di euro dal Comune di Brescia), migliorando l’impianto di illuminazione, posando seggiolini con schienale e riaprendo la gradinata bassa”.

La sede della Sil in via Ruca 406 a Lumezzane

della strada in funzione di un grosso progetto, in corso da cinque anni e realizzato per conto della Bmw, che partirà nel 2012: lo sviluppo di una pompa elettrica, che ci porterà a incrementare del 50% il regime di produzione. Una pompa che manterrà inalterate le prestazioni della macchina, riuscendo a inquinare molto meno, e che si affiancherà a nuovi progetti per la realizzazione di una pompa ad acqua variabile per altre case automobilistiche. Com’è organizzata la produzione all’interno della Sil? Nei reparti produttivi sono presenti isole di lavoro collegate in rete, che consentono il costante monitoraggio di produttività oraria e parametri qualitativi e sono costituite da macchine a controllo numerico (Cnc) assistite da robot di ultima generazione, e anche l’assemblaggio è automatizzato, svolto da apparecchiature Cnc per la garantire massima affidabilità. Degli oltre mille tipi di pompe per autovetture che produciamo, il lavoro è affidato al reparto di Ricerca e Sviluppo, dove una trentina di ingegneri, progettisti e disegnatori lavorano a prodotti innovativi in collaborazione con aziende di rilievo. Per noi è uno sforzo, anche dal punto di vista economico, però è un investimento che facciamo in ottica futura. Come si è fatta sentire la crisi economica nel vostro campo? L’anno scorso abbiamo chiuso con una flessione del 4%, ma quest’anno contiamo di recuperare e arrivare a un +10% grazie a nuovi clienti per l’aftermarket e potendo contare su rinnovate ordinazioni avanzate dalle case automobilistiche.



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AATO. Si rinnovano le cariche, ma non cambiano gli obiettivi dell’Autorità di regolazione dei servizi idrici

Un nuovo Consiglio per l’Aato Ricostituito l'organo esecutivo del Consorzio. Al nuovo Consiglio il compito di completare il percorso di riorganizzazione gestionale di Carlo Taglietti

L’Assemblea dell’Aato, l’Autorità di regolazione dei servizi idrici nella provincia di Brescia, ha ricostituito l’organo esecutivo del Consorzio, partecipato dai Comuni bresciani e dalla Provincia. Accanto a Stefano Dotti, assessore provinciale all’Ambiente, riconfermato alla presidenza del CdA, e a Marco Salvo, consigliere del Comune di Brescia come rappresentante di diritto per il Comune, gli altri componenti del consiglio sono stati individuati secondo le previsioni statutarie. Sono cosÏ stati nominati per l’area Ovest che riunisce i comuni del bacino dell’Oglio, il sindaco di Trenzano Andrea Bianchi, il sindaco di Passirano Daniela Gerardini e il sindaco di Roccafranca Marina Murachelli. Per l’area Centrale, che ricomprende i comuni di Valle Trompia, Valle Sabbia e i comuni di pianura tra Mella e Chiese, sono stati eletti il sindaco di Ghedi

Il nuovo Consiglio dell'AATO

Lorenzo Borzi, il sindaco di Gardone Val Trompia Michele Gussago e il consigliere Comunale di Caino Luca Rossi. Per l’area gardesana sono stati nominati il vice sindaco di Tignale Manlio Bonincontri e il consigliere comunale di Valvestino Angelo Andreoli. “Questo consiglio – afferma il Presidente Dotti – eredita dal precedente l’impegno a proseguire un lavoro che ha prodotto negli anni scorsi decisioni di rilievo che hanno permesso all’Aato di Brescia di distinguersi particolarmente nell’ambito della regione Lombardia e di conseguire risultati importanti. La gestione del servizio idrico integrato è

stata avviata per oltre l’85% della popolazione della provincia, sono stati realizzati i quasi 100 milioni di euro di investimenti sul territorio previsti dal piano economico-ďŹ nanziario del Piano d’Ambito, cui vanno aggiunti altri 100 milioni di euro d’investimenti, in particolare nel settore fognario-depurativo, ďŹ nanziati nell’ambito di speciďŹ ci accordi di programma; inolrte, i comuni hanno beneďŹ ciato di oltre 20 milioni di euro che sono stati riconosciuti a rimborso dei loro mutui pregressiâ€?. “Il mio augurio – prosegue Dotti – è che anche il nuovo corso segua il solco giĂ tracciato e che al di lĂ delle

rappresentanze politiche di ciascuno venga condiviso lo spirito di un’azione comune verso il miglioramento di un servizio fondamentale per i nostri cittadini, quale è il servizio idricoâ€?. La tutela del diritto degli utenti a disporre di un servizio organizzato ed efďŹ ciente è forse l’aspetto che piĂš sta a cuore al presidente. “I cittadini devono essere messi nella condizione di capire ciò che stanno pagando – sottolinea Dotti – a partire dalla bolletta che ricevono a casa che spesso non si presenta di chiara lettura. Va aumentata la consapevolezza che attraverso la tariffa si realizzano investimenti per migliorare lo stato delle reti e degli impianti, riducendo le perdite dell’acquedotto, eliminando i problemi di qualitĂ e di carenza idrica, dotando i comuni di reti fognarie e di impianti di depurazione delle acque adeguatiâ€?. Il ruolo dell’Aato è fondamentale perchĂŠ supera le logiche comunali, consentendo di intervenire laddove i singoli comuni si troverebbero impossibilitati a sostenere ďŹ nanziariamente gli investimenti necessari e rendendo di piĂš facile applicazione meccanismi di articolazione e di modulazione della tariffa. “Questa è una scommessa impegnativa, ma che va affrontata con decisione – conclude il presidente Dotti – e sono convinto che tutti i componenti del CdA lavoreranno insieme per dimostrare ancora una volta che un soggetto pubblico quale è l’Aato è in grado di governare un sistema complesso nell’interesse dei cittadini che rappresentaâ€?.


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Speciale caccia. Un libro scritto da Eugenio Casella, presidente di Acl, edito da “La compagnia della Stampa”

Capanni: la caccia e il territorio, immagini e testi di una passione Una serie di fotografie, a corredo dei brani, raccontano una realtà diffusa tra la gente della Valle e che si tramanda di padre in figlio Si presenta in questa pagina un testo che non può mancare nelle librerie di tutti i cacciatori ma non solo. Le fotografie sono di Marco Rapuzzi e di Eugenio Casella, la prefazione di Franco Bonsanto. Il testo è steso con contributi di Eugenio Massetti. Il volume è edito da “La Compagnia della Stampa” e costa 30 euro. Così si legge nella prefazione: “Sono riuscito a rivivere ancora oggi, con mio padre Pietro classe 1922, le emozioni, che ho vissuto nella mia infanzia, quando, negli anni Sessanta, mi svegliava nel cuore della notte e insieme, con un carrettino costruito con le ruote di una vecchia bicicletta del nonno, caricavamo le gabbie degli uccelli, allora di legno, il vecchio fucile calibro 24, alcune cartucce caricate la sera prima, che come borraggio contenevano la crusca, e ci incamminavamo a piedi nel nostro capanno di frasche in località “Bornaghe” di Calvagese della Riviera. Allora bambino di sette o otto anni, mi chiedevo il perché quando ci incamminavamo verso il capanno non avessi paura del buio, non

Un roccolo, costruzione mimetizzata da piante,in cui stanno i cacciatori durante l'attività di caccia

soffrissi, né sonno né freddo, sensazioni che di solito soffrivo particolarmente, allora non capivo che stava nascendo in me una vera e propria passione, che avrebbe influito non poco nelle scelte della mia esistenza futura. Questo lavoro vuol essere anzitutto un omaggio alle tradizioni popolari proprie del territorio bresciano e, al tempo stesso, un invito ai giovani affinché non lascino morire una pratica venatoria talmente radicata nella nostra provincia da renderla unica. Non da ultimo, spero possa diventare una piacevole occasione per apprezzare l’ingegno, l’amore, la passione e la fantasia con cui viene curato il nostro angolo di paradiso. (L’autore) Tordi, merli, cesene e fringuelli da tempo immemore attraversano le valli lombarde; sulle rotte migratorie è cresciuta la grande tradizione della caccia

con i richiami vivi. L’autunno è una stagione magica: ecco, allora, che il capanno diventa un luogo di culto dove tra le brume ottobrine si celebra, continuamente rinnovato, un rito antico e prezioso, che fu proprio dei padri cacciatori e che sarà negli anni a venire privilegio dei figli. Ci vuole amore nelle cose, e passione, affinché esse riescano bene. Se la passione si può misurare dalle parole, certamente l’amico Eugenio Casella è un gran sacerdote della caccia al capanno. In questo suo lavoro racconta della più classica delle cacce bresciane, e lo fa con il trasporto caratteristico di chi è fiero delle sue origini, ama la propria terra, si batte per conservarne le tradizioni. Eugenio parla di questioni tecniche ma frequentemente si lascia andare al ricordo, al sentimento, come svelano

i richiami alla figura paterna ed a quel vissuto di adolescente di cui è ancora così vivo il ricordo, un ricordo che si muove sulle ruote di un vecchio carrettino che arranca con il suo carico di gabbiette… Le numerose immagini degli appostamenti colti dall’obbiettivo del bravo fotografo e le precise descrizioni del testo restituiscono al lettore una precisa istantanea della realtà bresciana. La scelta del luogo, i materiali di costruzione, la posa dei secchi, la mimetizzazione, tutto prova che non vi è spazio per l’improvvisazione e che la caccia al capanno è un’arte. La sintesi appare estrema e la lettura, perciò, scorre agile e veloce. Tra le righe si coglie il messaggio di un amore sconfinato per tutto quello che profuma di erba, di uccelli selvatici, di foglie e di rugiada. Di Caccia”.


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Stage all'osservatorio"Serafino Zani"

Cultura

Dal 30 luglio all’1 agosto l’osservatorio “Serafino Zani” di Lumezzane organizza uno stage astronomico, con l’opportunità di utilizzare il sensore elettronico del telescopio di 40 cm di diametro attraverso cui poter individuare debolissimi corpi celesti, come gli asteroidi scoperti dalla specola valgobbina. Il corso è aperto a tutti gli appassionati di astronomia ed è stato strutturato su due livelli: “base” per chi ha una limitata esperienza e “avanzato” per chi già possiede un'esperienza pratica osservativa. La prenotazione è obbligatoria e i posti disponibili sono 20. Quota di iscrizione 40 Euro. Info su www.astrofilibresciani.it o al numero 030.872164.

Comunità Montana. Da settembre inizia la redazione della mappa di comunità “Paesaggio racconta”

L’Ecomuseo comincia dal bosco di Andrea Alesci

Spesso facciamo fatica a riconoscere l’esistenza delle cose che non vediamo e così è per il lavoro dell’Ecomueso di Valle Trompia, non un luogo preciso e identificabile ma diffuso sul territorio. Un ecomuseo che è la Valtrompia stessa, con i suoi monti, i suoi boschi, i suoi saperi, le sue memorie, la sua popolazione. “Il progetto principe che abbiamo avviato – dice il coordinatore Ocildo Sitavl – è a lungo termine e riunisce vari cammini del sapere sedimentati nel territorio: la strada del bosco, del foraggio e del latte, del ferro e dell’industria, dell’acqua, della fede. E proprio dai boschi abbiamo cominciato, dividendo il progetto in due fasi parallele: ‘Il bosco racconta’ e ‘La strada del bosco’”. Da una parte “Il bosco racconta”, ossia una rete articolata e dinamica di percorsi riguardanti il ‘sistema bosco’ e che prevede di costituire itinerari realizzando, totem, pannelli, brochure, pagine web. “Questa parte del progetto – dice Ocildo Stival – ci consente di rendere disponibili peculiarità dell’ambiente boschivo, ad esempio con la realizzazione di una xiloteca (da xylos, legno e théke, scrigno), cioè una rac-

Un bosco di faggi

Che cos'è l'Ecomuseo di Valle Trompia L’Ecomuseo è un museo diffuso sul territorio che, come suggerisce la parola, è una raccolta delle cose insigni di casa nostra (da oikos, abitazione e museion, luogo sacro alle Muse e di qui galleria di eccellenze culturali). L’Ecomuseo di Valle Trompia “La montagna e l’industria” è il più esteso della Lombardia ed è stato riconosciuto dall’ente regionale nel 2009, sulla base della l.r. 12/2007. Non un ente di per sé ma un progetto integrato, riferibile e coinvolgente la comunità locale, l’ecomuseo triumplino ha come capofila la Comunità montana e vari partner fra

cui tredici comuni (Irma, Marmentino, Pezzaze, Tavernole s/M, Lodrino, Gardone V.T., Sarezzo, Brione, Villa Carcina, Bovezzo, Nave, Caino) e dieci associazioni culturali (Consorzio Alta Val Trompia, Cooperativa Monte Muffetto, Cooperativa Arca, Treatro, Associazione Versanti, Associazione Atlantide, Museo etnografico di Lodrino, Associazione Amici della Mitria, Azienda agricola Catena Rossa, Progetto Atlantide). Ora, con i due progetti sul bosco, già finanziati al 50% dalla Regione, comincia un lungo lavoro di ricostruzione dell’identità triumplina.

colta di essenze mostrata alle scuole per riconoscere le caratteristiche di alcune specie legnose, poi affiancata ai cosiddetti ‘itinerari didattico - naturalistici a chilometri zero’ per mostrare ai ragazzi come le risorse ambientali stiano tutte intorno a noi”. Un elemento ‘bosco’ fondante per tutta l’economia della Valle che è al centro della seconda parte del progetto (‘La strada nel bosco”) al fine di redigere una mappa di comunità in continua evoluzione. “Costruita sul modello delle Parish Maps inglesi – spiega Ocildo Stival – consiste in una mappa tematica sia cartacea sia multimediale che intende rappresentare, in modo omogeneo e strutturato le zone boschive rilevanti, sovrapponendovi nel corso degli anni altre tematiche (foraggio e latte, industria e ferro, acqua, culto) e costituendo così uno strumento didattico globale della Valle denominato ‘Paesaggio racconta’”. Già affidata a un tecnico, la progettazione della mappa interattiva occuperà presto la sezione dell’Ecomuseo ospitata sul portale del Sistema Cultrale (http://cultura.valletrompia.it), divenendo un punto di riferimento per trasmettere alle generazioni future saperi e pratiche delle attività che in passato hanno scandito la vita di tutta la Valle.

Commercio. Sulla via della filiera corta coi Punti Latte: la prospettiva dell’allevatore saretino Elio Pelizzari

Superare il periodo di crisi coi distributori di latte crudo Da diverso tempo alcune piccole casette con il tetto di legno sono spuntate lungo la Valle del Mella e continuano a farlo: si tratta di “Punti Latte”, che fanno arrivare la merce dal produttore al consumatore. Nave, Bovezzo, Villa Carcina, Sarezzo, Marcheno sono le località dove si possono trovare questi piccoli dispenser di latte crudo e yogurt, rimedi ai tempi di magra economici. Si tratta di casette costruite col permesso del Comune da alcuni allevatori della zona, come nel caso di Elio Pelizzari, che abbiamo incontrato nell’ultima abitazione dopo il presepe

in Valle di Sarezzo, dove produce latte di mucca fra il verde delle montagne e gli schiamazzi degli otto cani che girano nel cortile. “Nel marzo 2009 – spiega il signor Elio – abbiamo deciso di installare un distributore in paese, nel parcheggio del centro Aldo Moro a Zanano. Poi, abbiamo tentato anche la via dell’Alta Valle con un altro distributore a Marcheno, ma qui la cosa non ha funzionato a breve cercheremo un altro Comune dove posizionarlo. Nel distributore – continua l’allevatore saretino – si possono trovare ogni giorno latte e yogurt freschi: prima lo mungia-

Il Punto Latte di Sarezzo

mo dalle mucche (una cinquantina di capi), poi lo raffreddiamo in frigorifero a 3°C, quindi lo mettiamo dentro una cisterna che va a sostituire quella presente nella casetta il giorno prima. Il latte viene controllato due volte al mese dall’Asl e i risultati sono affissi al distributore”. Un distributore che eroga latte crudo, diverso da quello che si trova in commercio perché cremoso e ricco di fermenti lattici e che può essere prelevato con contenitori sterilizzati o appositi bicchieri per l’assaggio. “Ora – chiude Elio Pelizzari – vado in alpeggio a Bagolino per tre mesi a produrre formaggio da vendere in malga, ma l’intenzione è quella di aprire un caseificio a Sarezzo, ottenendo la certificazione Cee e potendo vendere le forme presso il distributore”.


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Montagna. Domenica 18 luglio alle 10 la consueta processione dal rifugio Almici alla cima del Guglielmo

In preghiera nel cielo del Gölem al monumento del Redentore Come ogni anno nella terza decade di luglio l'Associazione culturale Redentore organizza la salita sulla montagna cara ai bresciani e a papa Paolo VI di Lia Micale

Nella celebrazione del rito si compie la realizzazione e la ripetibilità di un’esperienza e così sarà anche il prossimo 18 luglio, quando sulla vetta del Gölem si riunirà come ogni anno la terza domenica di luglio una folla di persone pronte a ricordare il Redentore e quel monumento a lui dedicato che lì svetta dal 24 agosto 1902. “Ogni anno – spiega il segretario dell’Associazione culturale Redentore, Luigi Palini – ci ritroviamo per rendere omaggio all’opera che impegnò strenuamente nei lavori di progettazione e realizzazione Giorgio Montini, padre del futuro Paolo VI. Proprio il padre del Papa bresciano ricevette nel 1899 l’incarico di erigere uno dei venti monumenti che il mondo cattolico aveva deciso di costruire su altrettante vette d’Italia, in segno dei venti secoli di fede in Cristo. Il primo s’innalzò il 3 novembre 1900 sul Monte S. Giuliano a Caltanissetta, mentre i lavori per quello della Lombardia si completarono l’anno successivo”. Così, il 18 luglio diviene occasio-

Il monumento, le statue e i mosaici Nel 1998 accanto al monumento al Redentore fu eretta una statua bronzea di Paolo VI, ad opera dello scultore camuno Gianluigi Sandrini. E se nella statua c’era qualcosa di papa Giovanni Paolo II, che nella sua visita a Brescia la benedisse, dal 2006 anche il Pontefice polacco rimase legato con forza viva al monumento, grazie all’altorilievo di bronzo che lo raffigura e da al-

lora adorna il portone. Nel 2002, invece, si realizzò l’idea di Cesare Giovanelli di decorare la facciata principale del monumento con un mosaico in vetro: “Redenzione” di Giancarlo Gottardi. E dal 2008 campeggiano altre quattro opere a tasselli: “La Creazione” di Enrico Schinetti, “L’Annunciazione” di Massimo Zuppelli e “La Crocifissione” di William Fantini.

ne per ricordare questo importante evento, con il ritrovo alle ore 10 presso il rifugio Almici e la processione sino ai 1949 metri di quel “culmine” che custodisce silente i colorati mosaici del monumento a Cristo Redentore, dove il parroco di Zone don Lorenzo Pedersoli e quello di Inzino don Eugenio Panelli celebreranno una Santa Messa. “Il Monte Guglielmo – prosegue Luigi Palini – non è una montagna come tutte le altre, perché vive dell’intenso e unico legame con il Redentore, conferendo a questo ambiente un’atmosfera mistica. Allo stesso tempo, è per tutti, credenti o meno, una concreta possibilità di ritrovare la pace di una natura da esplorare e ammirare, messo a guardia del lago d’Iseo e dell’intera Valtrompia. Conservare questo posto è lo scopo che anima le iniziative della nostra associazione, lavorando ad esempio per migliorare i sentieri (lodevole l’iniziativa delle Comunità montane di Valtrompia e Sebino Bresciano che hanno ne hanno sistemati alcuni, hanno posto una balaustra sotto al monumento e installato pannelli con le indicazioni dei monti circostanti) in modo da renderli più praticabili per chi vuole avvicinarsi alla maestosità del paesaggio offerto dal Guglielmo”. Il monumento al Redentore ha attraversato due guerre mondiali, ha resistito alle intemperie pur con un restauro avvenuto negli anni Sessanta su incarico diretto di papa Paolo VI e dal 26 settembre 1966 è impreziosita da una croce che svetta a ventuno metri di altezza e sotto alla quale il prossimo 18 luglio si solleverà la preghiera di molti bresciani.

Arte. Martedì 6 luglio nella parrocchiale di Sarezzo la spiegazione cristallina di don Giuseppe Fusari

Agorà approda in Valtrompia con un dipinto di Gandino Non la piazza Cesare Battisti ma la chiesa parrocchiale dei Santi Faustino e Giovita ha accolto martedì 6 luglio la gente accorsa alla prima delle sei elevazioni spirituali di “Terre di fede”. La provvidenza d’un forte temporale ha voluto che la spiegazione dell’opera di Antonio Gandino “Ecce filium tuum, ecce mater tua” si trasferisse nella secentesca chiesa che del pittore conserva una pala d’altare raffigurante un’altra crocifissione. Un vero e proprio segno per un appuntamento che ha percorso il tema basilare del cammino cristiano: “L’origine della

comunità”. Così, l’approfondimento spirituale s’è composto fra la posata lettura dell’attore Luciano Bertoli di brani estratti da “De Civitate Dei” di Sant’Agostino, Vangelo di Giovanni e lettera del vescovo mons. Luciano Monari, alternati al soffiar di trombe del quartetto Choros. Proprio la spiegazione dell’olio su tela di Gandino è stata il cardine della serata nelle cristalline parole di don Giuseppe Fusari, direttore del Museo diocesano di Brescia. “Questa crocifissione è una donazione totale. Cristo è vivo, con gli occhi spalancati e la boc-

“Ecce mater tua” di Antonio Gandino

ca aperta, rivolto alla Vergine Maria e all’apostolo prediletto Giovanni. Una crocifissione unica dove gli sguardi e le parole di Gesù vanno a posarsi sui visi auscultanti di una madre e di un figlio. In questo momento sta l’origine della comunità, proprio perché la Madonna e il discepolo, diversamente dalla Maddalena che giace in ginocchio avvinghiata alla croce, stanno in piedi. A loro si rivolge il Cristo, a loro parla affinché siano colonne portanti della cristianità, capaci di sopportare la missione affidatagli con quel gesto d’amore”.


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Cinema. “Toy Story 3 - La grande fuga” di Lee Unkrich, targato Disney-Pixar

VOCESAS

Un’incredibile fuga per Woody e soci

Successo confermato per la pellicola che conserva tutte le caratteristiche vincenti del primo capitolo: commuovere, emozionare e riflettere su temi importanti di Mauro Toninelli

Standing ovation per “Toy Sory 3”. Successo ripetuto per la Pixar e per i giocattoli creati da John Lasseter nel lontano 1995. Il regista di questo capitolo è Lee Unkrich. Andy, il piccolo bambino, proprietario dei giocattoli, nei primi due capitoli, è diventato grande; ora deve andare al college. Mentre fa i bagagli decide di portare con sè l’amato Woody, da sempre il suo giocattolo preferito e di mettere gli altri in soffitta. Mentre lui è distratto, la madre mette i giocattoli in una scatola per destinarli a un asilo. Anche Woody, ovviamente alla ricerca dei compagni, finisce nello scatolone. Ha inizio così la nuova avventura che vedrà la presenza di altri giocattoli, di storie nuove e il confron-

Woody e Buzz in una sequenza del film

to con una dura realtà, che si rivela diversa da quanto pensato: l’asilo. Da qui il desiderio di una grande fuga da organizzare. Il mondo dei giocattoli Pixar-Disney recupera in questo episodio alcune delle caratteristiche tipiche del primo capitolo: una sceneggiatura brillante che unisce innovazione (il 3D non è mai eccessivo e ingombrante o appiccicaticcio), creatività, umorismo e capacità di emozionare; il tutto in maniera superlativa. Buzz, Woody e compagni parlano agli adulti e non solo ai bambini; ma questa non è una novità in casa Pixar, che si è sempre distinta per storie capaci di far sorridere, com-

muovere, emozionare e in grado anche di affrontare temi importanti e valori; basti pensare ad “Up” o “Wall-E”, per citarne due. In questa storia si ritrovano alcuni temi già affrontati come la passione per l’avventura, la fragilità degli affetti ma soprattuutto la paura di essere abbandonati e quella, altrettanto importante, di crescere. Il regista così si è espresso sul tempo che passa: “La gente ama questi personaggi, è affezionata a loro e non li vuole lasciare. Quelli che erano ragazzi quando uscì il primo film magari oggi sono genitori e aspettano di andare a vedere cosa succede con i loro figli”. In questo caso ne vale la pena.

Notte bianca a Villa Carcina e Sarezzo Par di sentire la melodia di Jannacci e quella luna “tacada in sul plafon” mentre s’immagina il percorso notturno che “La Valle e la luna” proporrà sabato 24 luglio tra i comuni di Sarezzo e Villa Carcina. Nella quinta edizione di un evento promosso da Comunità montana e associazione culturale Treatro, a far da filo conduttore sarà l’itinerario teatral-gastronomico che dalle 19 porterà i passeggeri di un autobus tra gustose specialità e spettacoli d’arte (costo 12 euro, info e prenotazioni a 030.8901195 o 338.5946090). Farsi guidare in un percorso stabilito oppure sostare nei due paesi triumplini in compagnia di vari artisti. A Villa Carcina si comincia alle 19.30 con proiezioni, danza e aperitivi prima del teatro di strada col “Cabacircus” di Ivan Giussani, lo spettacolo comico musicale “Patatrac” del Delikatessen Duo, le arti circensi di Simone Romanò e ancora catene, torce e sputafuoco a cura di Arci, la lettura “Sosta al castagno” del Treatro e chiusura con musica ska e reggae di “Isaia & l’orchestra di Radio Clochard”. A Sarezzo, invece, doppio appuntamento: dalle 19.30 al Maglio è protagonista il Treatro con “Sei un tipo da chinotto” e la proiezione de “Il Cavalier di Frescobello”, intervallati dalla performance di Dance World. E dalle 20.30 è piazza Cesare Battisti a illuminarsi con le prelibatezze della bancarella equosolidale della cooperativa Karibu e la degustazione di formaggi e marmellate del Consorzio Alta Valle Trompia; antipasti alla musica retrò di Serse, al teatro comico della Compagnia Bengala con “Nord Sud”, a momenti di giocoleria e allo spettacolo musicale di chiusura “Attraversando sentieri” a cura di Malghesetti e Treatro. Info presso Treatro (kontakthof@treatro.it, tel. 030.9001195 o 338.5946090) e Comunità montana (cultura@cm.valletrompia.it, tel. 030.8337490).

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Poliambulatori Santa Giulia. Nella maggior parte degli interventi si modifica la curvatura corneale

Le tante soluzioni per gli occhi Sono numerose le tecniche chirurgiche volte a ridurre o correggere i difetti visivi quali miopia, ipermetropia e astigmatismo. La chirurgia refrattiva corneale deve il suo sviluppo negli anni '80 all'impiego del laser

di Alfredo Baldino Specialista in Oculistica

La chirurgia refrattiva comprende numerose tecniche chirurgiche volte a ridurre o correggere i principali difetti visivi quali miopia, ipermetropia e astigmatismo. La maggior parte degli interventi di chirurgia refrattiva agisce modificando la curvatura corneale con lo scopo di far convergere i raggi luminosi provenienti dall’esterno sulla retina. La chirurgia refrattiva corneale deve il suo sviluppo all’impiego del laser ad eccimeri che negli anni Ottanta iniziò ad essere utilizzato dagli oftalmologi, offrendo un livello di sicurezza e precisione irraggiungibile fino ad allora con le altre tecniche di

chirurgia refrattiva. Altre tecniche si basano invece sull’impianto di lenti correttive artificiali intraoculari. La forma dei nostri occhi determina il modo in cui vediamo. I raggi luminosi, dopo aver attraversato la cornea, il foro pupillare e il cristallino convergono sulla retina in un occhio privo di difetti di vista. Dalla retina che costituisce la superficie interna dell’occhio, tramite il nervo ottico, vengono inviati al cervello, dove vengono “tradotti” in immagini come noi le vediamo. I difetti di refrazione si verificano quando la curvatura dell’occhio non è proporzionale alla lunghezza dello stesso, determinando una mancata focalizzazione dell’immagine sulla retina. La miopia è il difetto refrattivo più comune, colpendo più di un individuo su quattro. I soggetti miopi vedono bene solo da vicino, ma gli og-

getti lontani diventano sfuocati fino ad essere indistinguibili. La miopia si verifica quando l’occhio è troppo lungo e/o la cornea troppo curva. Ciò determina una focalizzazione dell’immagine al davanti della retina e non su di essa. Tale condizione, che può essere geneticamente ereditata, si sviluppa dall’infanzia e si stabilizza intorno ai vent’anni. Viene corretta con lenti divergenti che permettono ai raggi luminosi di focalizzarsi sulla retina. L’ipermetropia si presenta quando l’occhio è troppo corto e/o la cornea troppo piatta e la focalizzazione dell’immagine avverrebbe oltre la retina. Grazie alla capacità di accomodazione del cristallino i soggetti giovani sono in grado, per difetti ipermetropici non elevati, di compensare il loro difetto. Questo è spesso causa di rossore e bruciore oculare, cefalea, stanchezza visiva,

annebbiamenti. Tale difetto viene corretto con lenti convergenti che riportano il fuoco dell’immagine sulla retina. L’astigmatismo si presenta quando la curvatura della cornea e talvolta quella del cristallino non è uniformemente regolare determinando la focalizzazione dell’immagine in punti diversi, distorcendo la visione sia per lontano che per vicino. Tale difetto si corregge con lenti cilindriche. La presbiopia è la perdita della capacità di messa a fuoco, che si determina intorno ai quarant’anni, quando il cristallino, una lente che si trova all’interno dell’occhio, perde progressivamente la capacità di modificare la propria forma consentendoci di mettere a fuoco, di volta in volta, oggetti più vicini e oggetti lontani. Questo difetto refrattivo viene corretto con lenti convergenti.


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Calcio, Lega Pro: Lumezzane si riparte

Sport

Riparte ufficialmente mercoledì 21 luglio la stagione del Lumezzane in preparazione al campionato di Prima Divisione. Raduno e partenza per Dobbiaco, in Val Pusteria, sede del ritiro fino al primo di agosto. Fissate le amichevoli: il 27 col Padova, il giorno successivo con il Bari e il 31 contro una rappresentativa dell’ Alta Pusteria. Sul fronte mercato, dopo essersi aggiudicato (alle buste) la permanenza di Emerson, altra partenza illustre e dolorosa che fa il paio con quella di mister Menichini salito in B col Crotone. Si tratta di Andrea Pintori; l’attaccante classe 1980 ha deciso di trasferirsi al Benevento dopo due stagioni nelle quali ha totalizzato 19 reti. (m.r)

Speciale Xtreme. Nel 1969 la prima avventura del Moto Club nel mondo dell'Enduro e dal 2002 l'Xtreme

Lumezzane impenna a tutto gas In Valgobbia la specialità dell'Enduro è cresciuta nel tempo con la Sei giorni internazionale del 1990 e l'Xtreme, nato sul modello della mitica Gilles Lalay Classic di Andrea Alesci

Nato ufficialmente nel 1963 per volontà di don Giacomo Mognetti, il Moto Club Lumezzane comincia la sua avventura nel mondo dell’Enduro già nel 1969, inaugurando una competizione che verrà ripetuta sino al 1973. Proprio negli anni Settanta la famiglia Bugatti sostiene in prima persona il club lumezzanese con Damiano Bugatti nominato presidente. L’indomita passione per i motori porta al ripristino della gara di Enduro (dall’inglese endurance, resistenza), riportando

Un momento di gara

sulle strade della Valtrompia questa specialità del motociclismo che si basa sulla regolarità e si svolge su strade aperte al traffico. Così, dal 1977 la gara è di nuovo realtà e si svolge ininterrottamente sino al 1988, anno in cui viene riconosciuta come pro-

va del Campionato Italiano Enduro (in maggio si disputa il Trofeo Panorama). Nel 1990 arriva un altro riconoscimento di livello internazionale, con il Moto Club Lumezzane che viene insignito dell’onere e onore di organizzare la 5ª prova del Mondiale

di Enduro e nello stesso anno i colori del Club risplendono del titolo di campione d’Italia a squadre. Nel 1997 arriva l’ennesimo motivo d’orgoglio, quando Lumezzane viene scelta come sede per la Sei giorni internazionale di Enduro (www.iside.com), impegnando l’organizzazione nella costruzione del paddock in un’area di gara impervia, vedendo premiato l’impegno con la vittoria di entrambi i trofei in palio (Nazioni e Junior) e rimanendo da allora l’ultima località italiana ad ospitare l’importante evento motociclistico. Poi, dal 2002 ecco lo spettacolo dell’Xtreme, da tutti gli appassionati di enduro definita come “la gara più dura del mondo”. Preso spunto dalla Gilles Lalay Classic, massacrante prova di enduro tenutasi in Francia dal 1993 al 2001 e poi non più disputata per problemi di permessi, la manifestazione lumezzanese s’è ripetuta sino al 2006 e ora, dopo una pausa di quattro anni, è pronta a esaltare piloti e pubblico nell’ultimo fine settimana di luglio.


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Programma. A fine luglio prova del Campionato italiano e lo sfiancante Xtreme

Il rombo, la polvere e la passione delle moto Dopo quattro anni d'assenza torna sulle strade di Lumezzane lo spettacolo unico della gara di Xtreme con il leggendario "Dente del Diavolo" di Andrea Alesci

Torna quest’anno dopo una pausa di quattro anni l’Xtreme, gara di enduro che riporta in Valgobbia il rombo, la polvere e la passione del motociclismo. Una massacrante gara che arriva dopo la 5ª e ultima prova dei Campionati assoluti d’Italia, prevista per venerdì 30 luglio. “Siamo orgogliosi e contenti – dice il responsabile dell’organizzazione Gabriele Bugatti – di essere riusciti a mettere in piedi nuovamente lo spettacolo unico dell’Xtreme, contando su piloti che disputano il Campionato mondiale: Ivan Cerventes, Alex Bonometti, Thomas Oldrati e Simone Albergoni della Ktm, Oscar Balletti, Fabio Mossini e Mika Ahola della Honda, Cristophe Nambotin della Gas Gas, Antoine Meo e Sebastien Guillaume della

Il percorso sterrato di una prova speciale

Husqvarna”. Una gara estremamente selettiva su un percorso che nei suoi 280 chilometri mette alla prova fisico e nervi anche dei migliori professionisti. “Momento topico della gara – spiega Gabriele Bugatti – è il mitico Dente del Diavolo, un salitone che si snoda per un centinaio di metri verso la statale del Passo del Cavallo e dove domenica 31 luglio si svolgerà l’attesa prova speciale in notturna

dell’Xtreme, dopo quella del giorno prima (sempre in notturna) in Val de Put”. Un ricco montepremi assegnerà al vincitore 4mila euro e altri premi in denaro sino al 10° classificato (3.500 euro invece alle prime tre squadre). Ultima prova del 31 luglio alle ore 19 e in nottata il passaggio conclusivo sul leggendario Dente del Diavolo. Info su www.mclumezzane.com o all’email motoclublumezzane@libero.it.

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Xtreme: servizi, diretta tv ed eventi Giunto alla 6ª edizione, l’Xtreme Lumezzane tornerà il prossimo 31 luglio con la possibilità di seguire la gara sul posto e da casa. Dalle 18 alle 24 sarà effettuato un servizio di trasporto gratuito con bus navetta per il Passo del Cavallo: tre mezzi dalla piazza delle piscine a Piatucco e altri due dalla Valsabbia, con partenza dalla località Ca’ Rosada a Bione. Inoltre, l’intera giornata sarà coperta da una diretta televisiva offerta da Teletutto e Bergamo Sat (canale 950 di Sky) con i seguenti orari: 1112, 14-15, 16-17, 21-22.50, 20-24. Contestualmente alla gara di Xtreme anche il Gaim (Giovani amici in missione) di Lumezzane tiene la sua “prova speciale”, continuando a portare avanti l’impegno di solidarietà e aiuto ai bambini africani del Malawi. La postazione Gaim sarà attiva da giovedì 29 luglio nel piazzale delle piscine di Piatucco con apertura stand gastronomico alle 18.30 e inizio della serata karaoke alle 21.30. Venerdì 30 luglio stand aperto dalle 8 del mattino (dalle 19 possibilità di mangiare la pizza) e alle 22 appuntamento con la voce “nera” e versatile della cantante Dora Lee. Sabato 31 luglio lo stand anticiperà l’apertura alle 7, mentre alle 19.30 possibilità di cena con spiedo e alle 23 gli In.dust.real e la loro musica; inoltre, gli amici del Gaim terranno aperto un punto ristoro presso il Dente del diavolo. Infine, domenica 1 agosto apertura stand gastronomico alle 9, pranzo con spiedo alle 12.30 e dalle 21 concerto dei Verde Cane. Lo sviluppo del circuito per la gara valevole per il Campionato italiano prevede la partenza dal piazzale antistante lo stadio comunale di Lumezzane, quindi discesa verso Valle, poi Mezzaluna e risalita in Faidana, attraversamento passaggio verso Montagnone, Premiano, Agnosine, Bione, Passo del Cavallo, Mosniga, Renzo, Villaggio Gnutti e rientro a Piatucco. Info su www.mclumezzane.com.


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PORSCHE 997 CARRERA 4 CABRIO ALLEST.4S NAVI XENO PDC FULLUNICA Anno 10/2005 Cabrio, Argento, 64000 km, 239 kW/325CV, Benzina, cambio Manuale, EuroE4 € 57.900,-

PORSCHE 997 CARRERA S 6M NAVI PASM CHRONO19’ TETTOFULL KM20.000 Anno 07/2005 , Coupè, Grigio, 20000 km, 261 kW/355CV, Benzina, cambio Manuale, EuroE4, Iva esposta € 51.500,-

PORSCHE Cayenne TURBO TIP.500CV NAVI SOSP.ATT.20’PDC BOSE FULL!!! Anno 01/2008 , Fuoristrada, Argento, 82000 km, 368 kW/501CV, Benzina, cambio Automatico, EuroE4 € 49.900,-

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BMW X5 3.0 D ATTIVA AUT.NAVI PEDANE XENO19’TEL KM72.000! Anno 02/2008 , Fuoristrada, Blu, 72000 km, 173 kW/235CV, Diesel, cambio Automatico, EuroE4 € 41.900,-

PORSCHE Cayenne 3.6 TIP.F.L.NAVI SOSP.ATT.PDC 19’XENOFULLKM25.000 Anno 03/2007 , Fuoristrada, Nero, 25000 km, 213 kW/290CV, Benzina, cambio Automatico, EuroE4 € 41.500,-

MERCEDES-BENZ S 320 CDI V6 7G-T.AVANTGARDE NAVI TEL 18’ XENOKM85.000! Anno 04/2007 , 4/5-Porte, Nero, 85000 km, 173 kW/235CV, Diesel, cambio Automatico, EuroE4, Iva esposta € 39.900,-

BMW 535 D TOURING ECCELSA AUT.NAVILDW18’ ACTIVFULLKM14.000 Anno 04/2009 Station Wagon, Grigio, 14000 km, 210 kW/286CV, Diesel, cambio Automatico, EuroE4, Iva esposta € 39.900,-

BMW X5 4.8 i XDRIVE AUT.NAVI DOP.TETTOPDC20’FULLKM69.000 Anno 03/2007 , Fuoristrada, Grigio, 69000 km, 261 kW/355CV, Benzina, cambio Automatico, EuroE4, Iva esposta € 37.900,-

AUDI S6 AVANT V10 5.2 FSI QUAT. TIP.NAVI TETTO TV KM41.000! Anno 11/2006 , Station Wagon, Argento, 41000 km, 320 kW/435CV, Benzina, cambio Automatico, EuroE4 € 36.900,-

BMW X5 3.0 Si AUT.FUTURA DOP. TETTO NAVI TEL TV PDC FULL!! Anno 08/2007 , Fuoristrada, Grigio, 59000 km, 200 kW/272CV, Benzina, cambio Automatico, EuroE4 € 36.900,-

BMW M3 3.2 COUPE’SMG F1 AUT. PELLE XENO18’CDFULLKM65.000 Anno 01/2006 , Coupè, Grigio, 65000 km, 252 kW/343CV, Benzina, cambio Sequenziale, EuroE4, Iva esposta € 26.900,-

AUDI A4 AVANT 2.0 TDI FAP ADVANCED 143CV XENO CAR.CD FULL! Anno 10/2008 , Station Wagon, Blu, 65000 km, 105 kW/143CV, Diesel, cambio Manuale, EuroE4 € 26.900,-

BMW 530 XD TOURING FUTURA AUT.NAVI XENO PDC VOICE TEL FULL Anno 02/2007 , Station Wagon, Nero, 73000 km, 170 kW/231CV, Diesel, cambio Automatico, EuroE4, Iva esposta € 26.900,-

BMW 530 D BERLINA FUTURA AUT. NAVI XENO 17’PDCFULLKM85.000 Anno 05/2007 , 4/5-Porte, Grigio, 85000 km, 173 kW/235CV, Diesel, cambio Automatico, EuroE4, Iva esposta € 25.900,-

BMW 320 D TOURING FUTURA 177CV AUT.PDCXENO16’FULLKM67.000 Anno 04/2008 , Station Wagon, Blu, 67000 km, 130 kW/177CV, Diesel, cambio Automatico, EuroE4, Iva esposta € 21.900,-

PORSCHE Cayenne S TIP.SOSP. ATTIVE 19’XENO PDC TETTO FULL KM85.000 Anno 10/2003 , Fuoristrada, Grigio, 85000 km, 250 kW/340CV, Benzina, cambio Automatico, EuroE4 € 21.900,-


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Brixia Tour 2010 e le squadre partecipanti

Le maglie dei leader

Al via della 10ª edizione del Brixia Tour si presenteranno ben cinque formazioni del circuito Pro Tour: Lampre – Farnese Vini, Sky Professional Cycling Team, Caisse d’Epargne, Garmin Transitione, Team Katusha. Ai nastri di partenza della corsa bresciana anche otto squadre Professional (Acqua & Sapone – D’Angelo & Antenucci, Colnago – Csf Inox, Ceramica Flaminia, Isd Neri, Androni Giocattoli – Serramenti Pvc Diquigiovanni, De Rosa – Stac Plastic, Vacansoleil Pro Cycling Team) e cinque con licenza Continental (Meridiana Kamen Team, Miche, Cdc – Cavaliere, Kalev Chocolare Team, Tecnofilm – Betonexpress 2000).

Il leader della corsa indosserà la maglia azzurra di Piemonti Costruzioni; maglia rossa (Maglificio Denti) per i punti; verde (Termoidraulica Rovetta) per il Gpm; gialla (Matellese Assicurazioni) ai traguardi volanti; bianca (Ski Maniva) per il miglior giovane; arancio (Delio Gallina) gran combinata a squadre.

Il comitato organizzatore del Brixia Tour

Ciclismo. Dal 21 al 25 luglio la 10ª edizione della corsa riservata ai professionisti con due tappe in Valtrompia

Il gran ritorno del Brixia Tour sulla salita della Cima Poffe dalla Provincia di Brescia e dai comuni di Chiari, Orzinuovi, Brescia, Concesio, Lumezzane, Pisogne, Palazzolo, Collio, la cinque giorni di gara vedrà impegnati dal 21 al 25 luglio molti big delle due ruote, fra cui il neocampione italiano Giovanni Visconti. Dopo l’esordio con la tappa di Palazzolo la seconda giornata porterà i corridori da Buffalora sino ai conclusivi sei chilometri d’arrampicata da Faidana verso le Poffe, con una pendenza media del 10% e punte del 14%. Saltata all’ultimo la semitappa del 23 luglio che prevedeva la cronometro individuale di sette chilometri da Concesio al santuario della Madonna della Stella, la Valle sarà comunque protagonista anche nella penultima frazione, con la consueta e decisiva quarta tappa che porta la carovana di corridori nel comune di Collio: partenza dal paese di papa Paolo VI, cinque giri fra Bassa Valle e Franciacorta con altrettanti passaggi dalla Forcella (via Gussago) e arrivo ai 1.800 metri del Passo Maniva dopo aver risalito l’intera Valtrompia. Per informazioni dettagliate e altimetrie consultare il sito web www.brixiatour.com. La gara sarà seguita con servizi e dirette televisive da Teletutto e Raitre.

di Lia Micale

La Valtrompia torna nel cuore del Brixia Tour proprio in occasione della sua decima edizione. Sarà il ritorno dell’infida salita delle Poffe a segnare un “ritorno alle origini” per la corsa, come ha sottolineato il patron Giuseppe Bresciani nella presentazione di poche settimane fa a Palazzo Gambara. “Torna così l’impegnativa salita che condurrà i ciclisti ai 1.028 metri di Cima Poffe – dice l’assessore allo Sport e vicesindaco di Lumezzane, Lucio Facchinetti –, già percorsa quando ero primo cittadino io e arrivo di tappa decisivo: per la vittoria giornaliera di Davide Rebellin e quella finale di un giovane ciclista di nome Cadel Evans, attuale campione del mondo. Dopo dieci anni – continua Facchinetti – abbiamo accettato l’invito dell’organizzazione, tornando a ospitare con piacere la corsa, anche perché il ciclismo è uno sport che lavora su fisico e mente e i campioni sono sempre motivo di emulazione per i ragazzi”. Patrocinata dal Ministero del Turismo,

Un momento della corsa

Supertrail. Anche il Maniva e Santa Maria del Giogo a Polaveno nel faticoso percorso lungo 154 chilometri

Di corsa, sui monti, per solidarietà in favore di Avis e Aido La “Corsa dei Messaggeri della Vita” si avvicina alla sua partenza: l’AdamelloSuperTrail, l’Ultramaratona più dura delle Alpi che vedrà i suoi eroici atleti partire il 30 luglio alle ore 15 da piazza della Loggia verso i 154 chilometri di fatica e solidarietà che li porteranno attraverso il sentiero 3V prima e il Numero Uno dell’Adamello poi alla agognata meta di Vezza d’Oglio. Sono circa 200 a tutt’oggi gli iscritti ma altri si aggiungeranno nelle ultime giornate valide per le iscrizioni che si chiuderanno il 15 Luglio. Ci sono concorrenti che arrivano da Germania, Francia

e Svizzera oltre che da numerose regioni italiane Piemonte, Lombardia, Veneto, Lazio, Toscana, Umbria e Sicilia, donne e uomini che si batteranno per un gesto atletico estremo sorretto dai principi della solidarietà; infatti, per volere degli organizzatori questa magnifica manifestazione sportiva è dedicata ad Avis e Aido. Le tappe più importanti del percorso sono, oltre alla maestosa partenza in Piazza della Loggia, il passaggio a Urago Mella dove inizia il vero percorso montano col sentiero 3V (Tre Valli bresciane) per poi salire sui monti di Gussago e Brione, il pas-

Scorcio di Santa Maria del Giogo

saggio a Polaveno, Santa Maria del Giogo, tutti punti ove anche il pubblico potrà applaudire gli atleti. Importante il passaggio al Monumento al Redentore del Monte Guglielmo con l’assegnazione del Trofeo Avis dedicato a Fulvio Manzoni e quindi il passaggio dagli impianti sciistici di Montecampione e, dirigendosi verso il Maniva, l’arrivo al primo cancello verde a Bazena con l’assegnazione del Trofeo Sportland (1° uomo) e Trofeo Aido “Analisa Gnutti”. Gli atleti iniziano poi il sentiero n°1. Info e news su www.adamellosupertrail. it o info@adamellosupertrail.it


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COMUNI

COLLIO: Formaggi Trevalli di Zanini Silvio & C. Snc, via Maniva 110/a, San Colombano - L’Erbavoglio di Benecchi Lucia, via Castiglioni 95, Collio BOVEGNO: Edicola n° 177 di Fontana Giuseppina, via Roma 21, Bovegno LODRINO: Edicola Bettinsoli Rosetta di Bettinsoli Rosetta, via Roma 6, Lodrino MARCHENO: Cartoleria Facchini Floriana di Facchini Floriana, via Provinciale 3, Brozzo - Tabaccheria Edicola Ricevitoria di Dusina Giampietro, via Zanardelli 3, Marcheno - Cartoleria Gerardini di Gerardini, via Zanardelli 203, Marcheno GARDONE VAL TROMPIA: Emporio Stefano di Reboldi Stefano, via Matteotti 18, Inzino - Edicola “Guido” di Franzini Cesare & C. Snc, via Matteotti, Gardone Val Trompia - Cartoleria Camplani di Camplani Bruno, piazza Garibaldi 43, Gardone Val Trompia POLAVENO: “Lindus” di Buffoli Loretta, via Palini 39, San Giovanni di Polaveno - Edicola Belleri Erminia di Belleri Erminia via Tonetti 4, Gombio SAREZZO: Edicola di Zubani Adriano Matteo, via Petrarca 3, Ponte Zanano - Edicola di Consoli Michela, via Dante 17, Zanano - Cartoleria Mazza Lucia di Mazza Lucia, piazza Borgo Bailo 12, Sarezzo - Libreria Il Mosaico di Pedrini Daniele, via Zanardelli 50, Sarezzo - Il Chiosco R.S. di Portesi Ornella, piazzale Europa, Crocevia - Tabacchi Alimentari Beccalossi M. Rosa via Antonini 203, Termine LUMEZZANE: Tabaccheria Bar Edicola “Mezzaluna” di Cavagna Fausto, via Brescia 12/c, Valle Edicola Gnutti D. di Gnutti D., via Monsuello, San Sebastiano - Edicola Cartoleria di Facchini Sara, via Trieste 3, Sant’Apollonio - Edicola piazza Portegaia, Sant’Apollonio - Edicola via De Gasperi VILLA CARCINA: Cartoleria di Fusi Cristina, via Tolotti 1, Cogozzo - Privativa Edicola di Rossi Paolo, via Bagozzi 101, Villa Carcina - Edicola Tabaccheria di Maiolini Fabio, Via Marconi 4, Pregno - Edicola Tabacchi Bettinsoli Lucia di Bettinsoli Lucia, via Garibaldi 156, Carcina - Edicola, via Veneto, Cailina CONCESIO: Edicola statale, Stocchetta - Edicola Mora Lucia di Mora Lucia, via Europa 306, Costorio - Edicola di Biloni & C. Snc, via Rodolfo da Concesio 67, Concesio - Edicola di Lana Patrizia, via Roncaglie 19/bis, Concesio - Edicola di Pasotti Luciano, via Rizzardi 12, San Vigilio

BOVEGNO Piazza Zanardelli, 1 - 25061 Bovegno Tel. 030 9259641 - Sito: www.valletrompia.it BOVEZZO Via Vittorio Veneto, 28 – 25073 Bovezzo - Tel. 030 2111211 - Sito: www.comune.bovezzo.bs.it

BRIONE Via San Zenone, 1 - 25060 Brione - Tel. 030 84013

CAINO Via Villa Mattina, 9 - 25070 Caino - Tel. 030 6830016 - Sito: www.comune.caino.bs.it COLLIO Piazza Zanardelli, 24 – 25060 Collio - Tel. 030 927213 - Sito: www.valletrompia.it

COMUNITA’ MONTANA Via Matteotti, 327 - 25063 Gardone Val Trompia Tel. 030 833741 - Sito: www.cm.valletrompia.it

CONCESIO P.zza Paolo VI, 1 – 25062 Concesio - Tel. 030 2184000 - Sito: www.comune.concesio.brescia.it

GARDONE VAL TROMPIA Via Mazzini, 2 - 25063 Gardone Val Trompia - Tel. 030 8911583 - Sito: www.comune.gardonevaltrompia.bs.it

IRMA Via Casa dell’Alpino - 25061 Irma - Tel. 030 9220157 – 030 9220974 - Sito: www.valletrompia.it

LODRINO Via Roma, 90 – 25060 Lodrino - Tel. 0308950160 - Sito: www.valletrompia.it

LUMEZZANE Via Monsuello, 114 – 25065 Lumezzane San Sebastiano - Tel. 030 8929268 - Sito: www.comune.lumezzane.bs.it

MARCHENO Via Zanardelli, 111 – 25060 Marcheno - Tel. 030 8966018 - Sito: www.valletrompia.it

MARMENTINO Via S. Faustino, 30 – 25060 Marmentino - Tel. 030 9228202 - 030 9229006 - Sito: www.valletrompia.it

NAVE Via Paolo VI, 17 – 25075 Nave - Tel. 030 2537411 - Sito: www.comune.nave.bs.it

PEZZAZE Via Caduti Del Lavoro, 3 – 25060 Pezzaze - Tel. 030 9220100 - Sito: www.valletrompia.it

POLAVENO Piazza Marconi, 4 - 25060 Polaveno - Tel. 030 8940955 - Sito: www.comune.polaveno.bs.it

SAREZZO Piazza Battisti, 4 - 25068 Sarezzo - Tel. 030 8936211 - Sito: www.comune.sarezzo.bs.it

TAVERNOLE SUL MELLA Piazza Martiri, 1 - 25060 Tavernole sul Mella - Tel. 030 920108 - Sito: www.valletrompia.it

VILLA CARCINA Via Marconi, 27 – 25069 Villa Carcina - Tel. 030 8984301 - Sito: www.comune.villacarcina.bs.it

L'Edicola di Lana Patrizia in via Roncaglie a Concesio

ANNO II NUMERO 7 - Luglio 2010 Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales Registrazione del Tribunale n. 22/2009 del 21 marzo 2009 Direttore responsabile: Adriano Bianchi Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia tel.: 03044250 - fax: 0303757897 e-mail: valtrompiavocemedia.it Pubblicità: Voce Media Pubblicità - Via Callegari, 6 Brescia Tel.: 0302808966 - fax: 0302809371 - e-mail: vmpvocemedia.it Stampa: Centro Stampa Quotidiani Spa - Via dell'Industria, 52 25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566 Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti

INFORMAGIOVANI

EMERGENZA

CONCESIO

118 (Emergenza sanitaria) 112 (Carabinieri) 113 (Polizia) 115 (Vigili del Fuoco) 117 (Guardia di Finanza) 1515 (Corpo Forestale)

Piazza Paolo VI, 1 - Tel. 030 2184141

LUMEZZANE Via Umberto Gnutti, 2 - Tel. 030 8920519

NAVE Via Brescia, 29 c/o biblioteca - Tel. 030 2532753

SAREZZO Via Bailo, 47 c/o biblioteca - Tel. 030 8907539

VILLA CARCINA Via Italia, 24 - Tel. 030 8988224

SOCCORSO ALPINO Bovegno: Tel. 030 926775


La Voce della Valtrompia luglio 2010

E-mail: valtrompiavocemedia.it

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ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive) BOVEGNO S. Giorgio: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.30 - 16.00 (Graticelle) - 18.30

BOVEZZO S. Apollonio: Prefestivo: 16.30 (chiesa vecchia) – 18.30 - Festivo: 8.00 (chiesa vecchia) – 9.30 – 11.00 – 18.30

BRIONE S. Zenone: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 10.30 – 17.00

CAINO S. Zenone: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 18.00

COLLIO Santi Nazaro e Celso: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 9.30 (chiesa di Memmo) – 11.00 – 18.00

S. Colombano - S. Colombano Abate: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 11.00 – 17.00 - Maniva: Festivo: 15.30 (giugno/settembre)

CONCESIO S. Andrea - S. Andrea Apostolo: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 13.00 Pieve - S. Antonino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30 Costorio - S. Giulia: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 11.00 – 18.00

S. Vigilio - Santi Vigilio e Gregorio Magno: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00

Concesio - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.00 - Festivo: ore 8.00 – 10.30

no: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 19.00 Valle - S. Carlo Borromeo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 Villaggio Gnutti - S. Giorgio: Prefestivo: 18.00 (Casa di Riposo) - Festivo: 11.00 – 18.00 Gazzolo - S. Antonio di Padova: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 18.00 Fontana - S. Rocco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 19.00 Pieve - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.30 Festivo: 7.30 – 10.00 – 11.00 – 18.30 S. Apollonio - S. Apollonio: Prefestivo: 19.00 Festivo: 7.00 – 8.30 – 10.00 – 11.15 – 19.00 MARCHENO Santi Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.30 (Santuario della Madonnina) - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.30 Brozzo - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 18.30 Cesovo - S. Giacomo: Prefestivo: 19.30

MARMENTINO Santi Cosma e Damiano: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 11.15

Ville di Marmentino - Santi Faustino e Giovita: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.00 NAVE S. Maria Immacolata: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 9.30 – 10.45 – 18.00

Muratello - S. Francesco d’Assisi: Prefestivo: 8.30 – 18.30 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 17.30

GARDONE VAL TROMPIA S. Marco: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30

Cortine - S. Marco: Prefestivo: 19.00 - Festivo:

– 18.30

PEZZAZE S. Apollonio: Prefestivo: 15.45 (Casa di Riposo) –

Inzino - S. Giorgio: Prefestivo: 17.30 (Santuario Madonna del Castello) – 19.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 19.00 Magno - S. Martino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 11.15 – 18.30

IRMA SS. Trinità: Festivo: 8.30 LODRINO S. Vigilio: Prefestivo: 17.00 (Invico) – 18.00 - Festivo: 8.30 (Invico) – 10.00 – 11.00 - 18.00

LUMEZZANE S. Sebastiano - Santi Fabiano e Sebastia-

8.00 – 10.30

18.30 - Festivo: 8.00 – 11.00

Lavone - S. Maria Maddalena: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 18.00

POLAVENO S. Nicola Vescovo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 11.00

Gombio - S. Maria della Neve: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 10.00 – 18.00 - S. Maria del Giogo: Festivo: 16.00 (maggio/settembre) S. Giovanni Polaveno - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 8.00 – 10.30

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Gardone, chiesa parrocchiale

SAREZZO Santi Faustino e Giovita: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 10.00 – 18.30

Zanano - Regina della Pace: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 (S. Bernardino di Noboli) – 10.30 – 18.30 Ponte Zanano - Cristo Re: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 (Maria Madre de Redentore) – 11.00 – 18.30

TAVERNOLE SUL MELLA Chiesa Parrocchiale - Santi Filippo e Giacomo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 11.00 – 18.00 Cimmo - S. Calogero: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.30 – 20.00

Pezzoro - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 9.30

VILLA CARCINA Santi Emiliano e Tirso: Prefestivo: 16.00 (Casa di Riposo) – 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00 Cailina - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00 Carcina - S. Giacomo: Prefestivo: 17.00 (Pregno) 18.00 - Festivo: 9.30 - 11.00 - 18.00 Cogozzo - S. Antonio: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00



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