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La Voce della Valtrompia n.
MENSILE D'INFORMAZIONE
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ANNO II - OTTOBRE 2010
Intervista. Dopo i fatti di Genova, parla il responsabile sicurezza del Lumezzane
William: noi steward siamo amici dei tifosi Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/BS
L’intervista allo steward che ricopre un ruolo di responsabilità nella società calcistica valgobbina. Racconta il mondo particolare delle pettorine gialle: non garantiamo “security” ma “safety”
Il servizio a pag. 29
Le infrastrutture sportive
È solo per sport
La Valtrompia è ricca di proposte di attività sportive. Focus su Lumezzane, sulla ciclabile della Valle e sul rinnovo del parco di Rovedolo. Dicono la loro anche gli oratori
Il servizio a pag. 2
Economia
Cultura
Adriano Verzeletti: fruttivendolo come il padre Giacomo
La presentazione dell'iniziativa “Buongiorno cinema”
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Editoriale
Sportivamente di Mauro Toninelli
Nel mondo, indipendentemente dal colore della pelle, della religione e della cultura c’è qualcosa che è in grado di inserirsi nella vita di ciascuno e di catalizzarne l’attenzione: lo sport. Si definisce come l’insieme di attività, prove, esercizi fisici, giochi individuali o collettivi, atti a sviluppare forza e agilità fisica, a scopo di semplice svago o di competizione. Fin dall’antichità è in grado di raccogliere l’attenzione di intere popolazioni; nella Grecia classica le guerre e le esecuzioni venivano sospese in occasione dei Giochi olimpici, perché momento sacro. Oggi lo sport è questo, ma anche molto di più. Oggi c’è lo sport da copertina e da tv; c’è lo sport professionistico ma con meno attenzione mediatica, e c’è lo sport, quello che a noi più interessa, che pratica la gente valtrumplina. Per praticare uno sport, qualunque esso sia, non serve essere campioni ma avere passione. Quella passione che ha permesso alla Valle di raggiungere tanti traguardi, in più campi. La passione poi si sposa con strutture che possano permettere ai cittadini di praticare lo sport che più piace. L’inchiesta che proponiamo fa il punto su alcune strutture che in Valle giungono a conclusione o che sono in progetto di realizzazione. A questi va aggiunto il mondo degli oratori e delle parrocchie, dove lo sport è pastorale, progetto educativo in maniera chiara e decisa. Lo sport, qualunque esso sia, oltre a sviluppare il fisico e la fisicità, fortifica la persona, la educa, la aiuta a crescere, le insegna a stare con gli altri e ad affrontare sfide e difficoltà. Lo sport è una palestra per l’uomo e per l’anima. E in quest’ottica non serve sempre vincere ma, come disse Pierre de Coubertin, pedagogista e fondatore dei moderni Giochi olimpici, “l’importante è partecipare”. Spesso chi pratica sport lo sa, un po’ meno chi dagli spalti si trova a incitare il proprio beniamino, figlio compreso…
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Primo piano
Le strutture per fare sport Lo sport è da sempre, a tutti i livelli, un tema che affascina l’uomo. Associazioni sportive, più o meno professionistiche, nascono, crescono e si sviluppano in tutta la Valle Trompia; alcune sono storiche e altre meno. Proposte sportive che annoverano i classici calcio, pallavolo o nuoto ma che non tralasciano ciclismo, bocce, danza, tennis e basket per citarne alcuni; e poi il tema degli sport ivernali, presenti in alta Valle. Indubbio il valore sociale dello sport; ma l’inchiesta di questo numero ha voluto sondare lo status di alcune infrastrutture cogliendo l’occasione della conclusione e dell’annuncio della fine di lavori di ristrutturazione e sistemazione.
Infrastrutture sportive. A Lumezzane il campo del Villaggio Gnutti, il campo di rugby, le piscine, il palafiera
Il punto secondo l’assessore allo sport Luciano Facchinetti La cittadina valgobbina è ricca di società sportive. Nell’ultimo decennio sono state molte le questioni legate agli spazi attrezzati più o meno esistenti di Alessio Andreoli
Lumezzane, città famosa per la sua tradizione industriale, è anche un comune rinomato per la numerosa e proliferante presenza di società sportive. Nell’ultimo decennio numerosi sono stati i problemi legati alle infrastrutture, una su tutte il campo da rugby. A fare il punto della situazione ci pensa l’assessore allo Sport e alla cultura, nonché vice sindaco della comunità valgobbina, Lucio Facchinetti. Assessore, una piaga per lo sport lumezzanese è la mancanza di un campo da rugby. Come sta agendo
Lucio Facchinetti
l’amministrazione comunale? Il sindaco e la sua giunta hanno deciso di destinare la Val de Put alla realizzazione del campo da rugby. Con esso sorgerà una pista da pattinaggio e un parco che farà da sfondo al centro sportivo. Attualmente l’amministrazione ha iniziato le trattative con i privati per l’acquisizione dei terreni. Una volta che tutti i terreni saranno acquistati quanto tempo sarà necessario per vedere il Rugby
Lumezzane giocare in Val de Put? Mi auguro che entro la fine del mandato dell’attuale amministrazione il nuovo campo possa essere completato. Il progetto c’è e stiamo lavorando per migliorarlo ulteriormente. Il nostro ufficio tecnico si è già messo al lavoro per dare il via alla gara d’appalto e per quanto riguarda l’area dobbiamo acquisire solo l’ultimo 30%. Un altro progetto importante per le infrastrutture sportive lumez-
zanesi riguarda il campo del Villaggio Gnutti. Dopo un arresto dei lavori causato da una frana e da un errore di tipo tecnico, il cantiere per la realizzazione del campo sportivo del Villaggio si è rimesso in moto questo mercoledì. Importante e fondamentale è stata la collaborazione con la Fondazione Maugeri. Il nuovo campo sarà a disposizione della comunità entro un mese. Nella zona industriale sorge il Palafiera, una struttura criticata da molti e che in tanti hanno definito “una cattedrale nel deserto”. Il palazzetto è sempre stato richiesto dalle società fin dagli anni Novanta e dire che sia vuoto e inutilizzato è una pura menzogna. Il fatto che sia sempre prenotato vuole dimostrare che è sempre occupato e utilizzato. A Lumezzane lo sport è molto sensibile alla natura e al rispetto dell’ambiente. È proprio così. Infatti entro la fine dell’anno sarà installato un impianto fotovoltaico che fornirà energia alle piscine. Un impianto di questo tipo è già attivo sul bocciodromo e sui campi da tennis. Il fotovoltaico è un modo per produrre energia pulita e ridurre i costi.
Lumezzane. Il palazzetto dello sport sarà pronto per l’anno prossimo a ospitare attività sportive e spettacoli
Il Palafiera si è rifatto il look; investiti quasi 13mila euro Il palafiera di Lumezzane si è rifatto il look, con un intervento di 12.800 euro per il nuovo parquet, anticipati dalla società partecipata dal Comune, Lumenergia. I lavori erano ormai necessari anche per mettere a norma il terreno, in base alle nuove regole della pallacanestro. Nell’occasione sono state rifatte anche le strisce che limitano il campo di pallavolo e di calcetto a 5 giocatori. “L’attività svolta – dice Romano Seneci, consigliere di Lumenergia e incaricato con Laura Adanti della gestione del Palafiera – è intensa. Il palazzetto è utile a centinaia di ragazzi e ragazze, vive per 1.500 ore
annue ospitando squadre compresa la formazione di twirling, il corso di ginnastica e quello di autodifesa per le donne, organizzati dall’amministrazione”. La capienza delle tribune della struttura valgobbina è di 1.350 persone a sedere più altre 150 in piedi. Chi fosse interessato a utilizzare la struttura in alcuni pomeriggi dalle 14 alle 17 può rivolgersi al numero 030.8925036. Sul parquet sono comparsi anche i nomi di alcune aziende che hanno deciso di investire per favorire l’utilizzo della struttura, il cui costo si aggira intorno ai 150mila euro annui. Da quando è nato, però, il palafiera soffre di un
Il Palafiera con il nuovo look
problema legato alla via di accesso, che impedisce agli automezzi più grandi di arrivare sul posto per scaricare direttamente il materiale. Questo ha rappresentato un grosso handicap all’organizzazione di alcuni importanti eventi. “Stiamo migliorando l’accesso alla struttura – dice Lucio Facchinetti, assessore allo Sport e alla cultura – per poter utilizzarla anche per gli spettacoli. L’assessorato alla Cultura vuole riuscire a far sì che i giovani abbiano un miglioramento dell’utilizzo del loro tempo libero. Vogliamo mettere a loro disposizione la struttura già per il prossimo anno”. (a.s.)
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Lo sport anche in oratorio Grande importanza nel mondo dello sport ce l’hanno anche gli oratori. Non esiste oratorio che non abbia almeno un piccolo campetto da calcio, un canestro o un cortile dove praticare attività sportiva, per non pensare a realtà parrocchiali ben più organizzate e attrezzate con infrastrutture degne dei migliori centri sportivi. La Valtrompia è una terra ricca anche di questo e sono molte le persone, di ogni età, che possono praticare attività sportiva grazie al Csi (Centro sportivo italiano) a cui proprio le realtà oratoriane, e quindi cristiane, si affiliano. Sarebbe troppo lungo farne l’elenco; ciascuna parrocchia, più d’una, coscienti che anche lo sport possa crescere un uomo prima, un cristiano poi.
Una panoramica dell’oratorio di Nave: campo da calcio, pallavolo e basket.
Tempo libero. La Comunità Montana e il progetto per il completamento del percorso ciclopedonale
Il sogno di una pista ciclabile Un'opera da 750mila euro che interverrà sui tratti mancanti a Collebeato e Villa Carcina. A novembre la risposta della Regione sui contributi richiesti
di Andrea Alesci
Ora non resta che attendere fino a novembre per sapere se la Regione Lombardia inserirà in graduatoria il progetto presentato dalla Comunità montana per il completamento della pista ciclopedonale sull’argine del Mella. “Lo scorso 11 ottobre – spiega l’arch. Fabrizio Veronesi, responsabile dell’area tecnica – si è chiuso il bando regionale ‘Interventi per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica’ per l’assegnazione di cofinanziamenti, e speriamo che la nostra proposta possa rientrare tra quelle che usufruiranno dei fondi erogati dalla Regione, anche solo parzialmente”. Un progetto realizzato dall’ente sovracomunale valtrumplino dopo
Un tratto di ciclabile nel comune di Concesio
aver stipulato un protocollo di intesa con Provincia e comuni di Collebeato e Villa Carcina. “Il nostro obiettivo – dice l’assessore ai Lavori pubblici in Comunità, Marco Bassolini – è ottenere un finanziamento regionale nell’ordine dell’80-90% su una spesa complessiva di circa 750mila euro. I lavori riguarderebbero i due tratti mancanti della pista ciclabile:
un chilometro e mezzo che collega Concesio a Collebeato e seicento metri circa nel territorio di Villa Carcina. A Collebeato l’area è già predisposta per ospitare il nuovo tratto di collegamento fra Concesio e il percorso che prosegue verso la città, mentre il pezzo mancante a Villa è il più critico: infatti, da Cailina passerebbe di fianco all’argine del fiume e poi sotto
al ponte di Pregno per proseguire verso il tratto già esistente che sbuca al Crocevia di Sarezzo. Così – prosegue Marco Bassolini –, con il nostro ufficio tecnico abbiamo studiato una soluzione simile ad alcuni tratti adottati sulla ciclabile del Danubio o al viadotto circolare di Brusio sulla Ferrovia del Bernina, ossia una rampa elicoidale che riduce la pendenza e ottimizza lo spazio”. Un’opera importante che permetterebbe di rendere omogenei e sicuri per i cicloamatori i venti chilometri di percorrenza da Collebeato a Marcheno. “Inoltre – aggiunge l’assessore Bassolini –, a Villa Carcina verrebbe realizzata una passerella di collegamento con un parcheggio coperto dove lasciare le biciclette nell’area a fianco della fermata dell’autobus e allo stesso tempo vicino alla futura stazione della metropolitana leggera. Un parcheggio coperto verrà costruito anche a Collebeato, appena dopo il ponte di Stocchetta accanto alla linea extraurbana 11 e sarà dotato di postazioni per il noleggio delle due ruote, grazie a un accordo con Bicimia”. Un intervento che consentirebbe a ciclisti e passeggiatori di salire da Brescia e addentrarsi in Valtrompia senza mai incrociare la strada carrabile sino a Marcheno.
Gardone. Tempi record per la fine dei lavori sulla struttura che ospita pallavolo, pallacanestro e calcetto
Rovedolo, una palestra all’avanguardia e polifunzionale Quando c’è la volontà le risorse si trovano. E le cose si fanno. Così, nel giro di pochi mesi l’amministrazione gardonese ha trovato una nuova casa alle squadre di pallavolo e pallacanestro, potenziando la struttura gestita dal Gam Team a Rovedolo. “Il palazzetto dello sport dell’oratorio S. Giovanni Bosco – spiega Fausto Gamba, assessore ai Lavori pubblici – non era e non è agibile, pertanto ci siamo mossi a tempo di record e abbiamo alienato immobili di proprietà comunale per reperire i 130mila euro necessari a potenziare e rendere polifunzionale la struttura sportiva inzinese ”.
Uno sforzo grazie al quale si è trovata nuova sistemazione alle società sportive e alle classi di liceo, Itis e Ipsia. “L’intervento è stato fatto dalla ditta Biffi – dice il direttore dei lavori, geom. Michele Gitti – e insieme all’ufficio tecnico comunale portato a termine nel giro di pochi mesi. Il manto in erba sintetica è stato sostituito da un pavimento in gomma omogenea a due strati da 5,2 mm, è stata aggiunta una tribuna a tre gradoni da 100 posti, creato un impianto di illuminazione a 500 lux, realizzato un tunnel ignifugo in alluminio anodizzato che collega la palestra agli spogliatoi, installati tabelloni elettroni-
L'interno della palestra di Rovedolo
ci con segnapunti, messe panchine e ceste per i palloni. Inoltre – prosegue Gitti – abbiamo differenziato i colori delle righe per basket, pallavolo e calcetto, rifatto l’impianto elettrico e rivisto quello di riscaldamento con l’installazione di destratificatori per convogliare l’aria calda verso il basso e ridurre il consumo energetico. Infine, abbiamo asfaltato la strada esterna d’accesso e sistemato la passerella in legno che attraversa il fiume Mella”. Una struttura polifunzionale che, insieme alla palestra dell’Itis, consentirà agli sportivi gardonesi di praticare la propria disciplina preferita..(a.a.)
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Rotte letterarie
La parola ai lettori
Dispiegate le vele nei mari della modernità sono complicate e terribili le possibilità su cui può contare Anna Blum durante la sua inverosimile ricerca “Nel paese delle ultime cose” di Paul Auster. Una fuga dentro un presente in tempesta, sconvolto da eventi che spalancano verità insondabili, quelle verità che “L’isola di cemento” getta addosso a Robert Maitland nel suo periferico inciampare attorno alle vite altrui descritte con crudezza straniante dalle parole di James G. Ballard. Vite in balia della corrente, vite che s’interrogano nel bianco e nero di un dramma senza risposte e senza approdi, nel dialogo a due voci cui Cormac McCarthy ha dato il nome di “Sunset Limited”.
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IL PEGGIO DELLA VALTROMPIA
Sarezzo e il sottopasso da scalare
LETTERE
Esplorando gli angoli nascosti del nuovo Sarezzo Centro, si scopre che sotto la trafficata strada della Valtrompia esiste un’asperità degna del miglior camminatore da montagna. Sul lato est, che s'affaccia sulla scuola media "G. La Pira", gli acquirenti pedoni devono vedersela (armati di borse per la spesa) con una vera e propria scalata verso la luce, senza contare l’impossibilità di farcela per una persona in carrozzella, a meno che abbia bicipiti alla Arnold Schwarzenegger. Qualcosa non torna.
L’essenziale è invisibile Quest’anno ho voluto staccare la spina dal quotidiano mondo virtuale e passare le mie vacanze in pellegrinaggio con i malati, tutti insieme in viaggio verso Lourdes. Il perché ancora oggi non mi è perfettamente chiaro ma voglio credere che sia stata la Beata Vergine Maria a volermi lì con lei, con le persone sofferenti e con quel meraviglioso mondo che sono i volontari dell’Oftal. Li ho incontrati durante le riunioni preparatorie, ma solo una volta salito sul treno ho avuto modo di conoscerli davvero. Per me questo rappresentava il primo anno a Lourdes, non conoscevo nessuno, i volti mi erano tutti estranei. Sono stato accolto da sorrisi sinceri, strette di mano e vera amicizia. Il lavoro sul treno, il caricare e scaricare bagagli e vettovaglie, il servire i pasti durante il viaggio, il sistemare i letti dei pellegrini o il turno di notte alle porte del vagone sono state occasioni uniche per meravigliarmi di quanta bontà e generosità esiste nel cuore delle persone incontrate, sentimento amplificato quando mi sono imbattuto in un volontario che aveva la metà esatta dei miei anni. Queste emozioni sono state il carburante che mi ha dato la forza e la serenità necessarie per compiere al meglio i servizi affidati. Anche la preghiera, così presente e frequente durante il viaggio, non ha mai mancato di cadenzare il ritmo delle giornate passate nel Santuario. Mi sono così imbattuto nella trasparente e genuina fede dei malati e dei pellegrini. Il mio compito infatti era quello di accompagnarli alle funzioni, al S. Rosario o alla Grotta dove è apparsa la Madonna. Spingere le carrozzine o i risciò non è mai stato tanto dolce e leggero. Il sole, il caldo o la pioggia estiva erano annullati dalla compagnia degli ammalati. È il loro esempio che serbo in cuore: non ho mai sentito nessuno lamentarsi della fatica di passare tante ore fuori dal letto o dalla stanza, per molti sicuro rifugio, della sofferenza causata dalla malattia, non ho mai visto il dubbio sui loro visi. A Lourdes ho capito ancor di più che il soffrire non è vano se visto nella sola e unica prospettiva a noi accessibile: quella cristologica. La cro-
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IL MEGLIO DELLA VALTROMPIA
Lodrino e la bella area attrezzata Proprio in cima all’abitato di Lodrino, prima di affrontare la lunga discesa che conduce verso Casto spunta sulla sinistra quest’ampia area attrezzata. Oltre allo spazio verde con panchine in legno e giochi per i più piccoli, ci sono tutti gli strumenti che servono a chi affronta la strada dal sedile di un camper. Un’area dotata di tutti i comfort per i camperisti, che cerca così di promuovere un aspetto che in Valtrompia pare essere stato dimenticato per troppo tempo: il turismo.
Bollettini parrocchiali
Radio Voce In "Voce mattina estate" a partire dalle 10 consigli sulle più belle mete turistiche bresciane, curiosità sulla storia del Brescia calcio, oltre al consueto spazio cinema. Alle 17, in "Los cincos de la playa" interviste sugli appuntamenti dell'estate e il quotidiano collegamento con La Feltrinelli. Inoltre sei notiziari locali al giorno, dalle 10.30.
“Lumensanum” è il giornale della comunità di Lumezzane San Sebastiano. Il numero di agosto-settembre ospita una prima parte dedicata alla Lettera pastorale del Vescovo. All’interno alcune notizie dalla parrocchia e sull’attualità con notizie dal volontariato: si presenta “Goccia dopo Goccia”.
fm 88.3 88.5 Brescia e Provincia
ce, il portarla e offrirla a Gesù Cristo è impresa impossibile senza l’aiuto della nostra Madre Maria. Senza di lei tutto è vano, ogni sforzo inutile. Certo, per me che scrivo e che non vivo in prima persona i limiti di una malattia invalidante è facile esprimere questi pensieri ma è così! Mi sono meravigliato della forza d’animo, del credere a prescindere, del dare senza ricevere di tutti gli ammalati incontrati. Loro per me, per noi tutti volontari, avevano sempre una parola gentile e una promessa: ricordarci nelle loro preghiere per il poco del nostro servizio offerto. Chi va a Lourdes bene o male ha sempre qualche grazia, grande o piccola che sia, da chiedere alla Madonna: io, prima di venire via dal Santuario, mi sono accorto con stupore di averne ricevute più di una. La serenità, la certezza di continuare il cammino di fede intrapreso, il bello di vivere ogni giornata con cuore leggero, la voglia di essere ancora volontario nell’Oftal e il dono delle persone incontrate, che ho conosciuto e con cui ho condiviso sei giorni di servizio e preghiera. Lettera firmata
Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Valtrompia”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a valtrompia@vocemedia.it.
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Lumezzane
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Un concorso per decorare la futura piazza Il Comune di Lumezzane ha indetto il bando “Oltre il muro” aperto a tutti per l’ideazione di un’opera artistica da collocare nella futura piazza Giovanni Paolo II sotto l'oratorio di San Sebastiano. Il concorso è suddiviso in due sezioni che comprendono: opere d’arte (sculture, creazioni e composizioni artistiche); progetti decorativi (opere di carattere decorativo con elementi vari, piante, pietre o altri materiali). Saranno attribuiti premi per la categoria dei giovani/adulti e per quella riservata agli studenti delle scuole. La scadenza del bando è fissata per il 14 dicembre 2010 e la partecipazione è gratuita. Per informazioni su modalità di redazione e consegna del progetto rivolgersi a Lauretta Staffoni presso il municipio (tel. 030.89291, e-mail istruzione.pubblica@comune.lumezzane.bs.it).
Storie. Marco Beccalossi, artigiano, da 18 anni coltiva una passione tanto particolare quanto importante
Aceto di vino made in Valgobbia di Angelo Seneci
Marco Beccalossi, conosciuto artigiano valgobbino, titolare di un’officina specializzata in saldatura di ogni tipo e imbotitura, per diciotto anni consigliere comunale e oggi membro della commissione affari economici della parrocchia di Pieve, da altrettanto tempo coltiva la passione per… l’aceto di vino . “Ne produco circa 100 bottiglie all’anno – dice il nostro personaggio – che utilizzo ad uso personale o per gli amici. Alcuni le usano come regalo natalizio. Quello che mi conforta è che dopo averlo provato, me lo richiedono sempre”, dice soddisfatto Beccalossi, persona a cui si deve tutto quanto riguarda anche l’organizzazione delle feste patronali di S. Pellegrino in località Dosso e di S. Bernardo sull’omonimo colle. Dopo avere frequentato due corsi di sommelier, la scintilla per la “produzione” di aceto è arrivata dall’incontro con il produttore Antonio Leali e l’enologo Piotti. “Parlando del più e del meno – racconta Beccalossi – ho cominciato a interessarmi all’aceto di vino. Il vino come si sa va in aceto, ma esaspe-
Marco Beccalossi tra le sue botti
A Lumezzane continua l’ottobre missionario Continua a Lumezzane l’iniziativa dell’Ottobre missionario. Le parrocchie di Lumezzane Sant'Apollonio, Lumezzane San Sebastiano e Lumezzane Pieve in collaborazione con l’Associazione Il Mondo in Casa (commercio equo e solidale) hanno organizzato momenti di riflessione per tutto il mese di ottobre. L’obiettivo è quello di promuovere una serie di incontri appositamente pensati e organizzati per bambini, adolescenti e giovani - adulti. Le linee guida degli incontri saranno ispirate dalle diverse definizioni di scambio, analizzato sotto
treaspetti: relazioni autentiche (uomini e Chiese); commerciale (etica nell’economia) e interscambio (testimonianze credibili). In programma nella Sala conferenze giovedì 21 ottobre alle 20.45 all’oratorio di Sant'Apollonio l’incontro con il mondo di Libera, associazione che combatte la mafia, in un confronto per risvegliare una maggiore capacità critica nelle scelte quotidiane, individuando modelli economici sostenibili. Giovedì 28 ottobre nella Sala conferenze dell’oratorio di Pieve il racconto di uno scambio di esperienze tra Albania e Perù.
rando questo procedimento naturale, si ottiene un prodotto eccezionale. Attraverso un incrocio della materia prima, riesco a ottenere un prodotto di qualità, che per la sua produzione richiede undici anni”. Anni in cui la selezione di vini viene travasata in damigiane, anni durante i quali l’aceto matura e viene ad assumere un gusto particolare, grazie alla cosiddetta “Madre”, ovvero batteri vivi che si depositano sul fondo delle damigiane. Queste vengono riempite per l’80% dai vini selezionati, chiuse da un panno di lino e non da un tappo, perché “il contenuto deve respirare ossigeno, spiega Beccalossi. Le maturazioni totali sono sei, che coprono 10 anni. Nell’undicesimo anno, le damigiane vengono svuotate e il contenuto messo in botti di rovere per un anno, e da lì, nuovamente travasata in damigiane. Passati venti giorni, il contenuto viene messo finalmente in bottiglia”. Beccalossi si dedica totalmente alla sua passione. Chi l’ha visto impegnato dice che è come se stesse dedicandosi alla sua azienda. Invece l’attenzione è posta sulla produzione dell’aceto, che oltre a provenire dal vino, chi l’ha utilizzato definisce… divino.
Scuola dell’infanzia di Pieve. La direttrice Botti: presentato ai bambini uno sport legato alle tradizioni
Quando i bambini a “scuola” imparano il gioco delle bocce Avvicinare i bimbi, anche i più piccoli, a uno sport spesso relegato in seconda fila, all’ombra di calcio, basket o quant’altro. Far conoscere loro dinamiche, regole, ambienti di un’attività che solitamente vede protagonisti i loro nonni. Stiamo parlando di una proposta che, già da qualche settimana, vede in prima linea la Scuola dell’Infanzia di Lumezzane Pieve e la Federazione Gioco Bocce. Ne parliamo con la neo direttrice della scuola, Manuela Botti, che così presenta il progetto: “Grazie alla competenza e pazienza di Vittorio Bettanza-
na, istruttore federale di bocce, nonché educatore di Junior Bocce, grazie alla disponibilità della società Albatros e del Comune di Lumezzane che mettono a disposizione il bocciodromo di Piatucco, è stato possibile presentare ai nostri bambini più grandi il gioco delle bocce, uno sport poco conosciuto ma molto legato alle nostre tradizioni”. Sotto l’attenta ed esperta gestione del signor Vittorio, coadiuvato da alcuni volontari, i bambini, dovutamente divisi in piccoli gruppi, hanno la possibilità di prendere confidenza con le boc-
ce, con gli strumenti di misurazione, sviluppando al tempo stesso alcune peculiarità del gioco: concentrazione, coordinazione, autogestione, rispetto dei ruoli, strategie e scelte da fare. Un laboratorio-gioco che, già dalle prime giornate (durerà fino a dicembre), ha trovato notevole entusiasmo nei piccoli protagonisti, nelle loro famiglie e nelle insegnanti. Il connubio bocce-scuola è destinato perciò a rappresentare un momento di svago e di crescita, inserito in una serie di attività che la Scuola dell’Infanzia di Lumezzane Pieve ha previsto per l’anno scolastico appena iniziato. Sono già in programma, per i prossimi mesi altre collaborazioni con gruppi presenti nel territorio, come, ad esempio, visite al Planetario e laboratori teatrali. (a.c.)
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Caso Adro. Il Consiglio comunale di Lumezzane si distanzia dalle vicende della scuola del paese franciacortino
No ai simboli in luoghi pubblici La posizione dell’organo decisionale valgobbino in seduta straordinaria stimolata da una mozione del consigliere Carlo Seneci. Così al voto: 12 a favore e 8 contro Le vicende legate alla scuola realizzata nel comune di Adro hanno lasciato echi, mosso riflessioni in tutto il paese a più livelli e a più riprese. Tanto più che la situazione sta ancora evolvendo e ancora, mentre queste poche righe stanno andando in stampa, per giungere poi nelle case dei lettori, non è chiaro come tutto finirà. Gli echi sono arrivati anche in Valgobbia e il consiglio comunale di Lumezzane ha preso una decisione, resa pubblica con un verbale visibile anche sul sito del Comune. La riunione dell’organo decisionale valgobbino, in sessione straordinaria, si è tenuta il 27 settembre, ma la mozione proposta dal consigliere comunale Seneci Carlo è stata presentata il 15 settembre. Il testo della proposta è stato presentato ai 20 consiglieri presenti (21 è il numero totale) dallo stesso proponente su invito del Presidente del Consiglio
Una veduta di Lumezzane
Ruggero Fabio Zobbio. Si legge secondo verbale che “Il presidente del Consiglio, valutate le ragioni esposte nella mozione; dato atto che volontà unanime del Consiglio Comunale è manifestare l’impegno, da parte del Consiglio stesso, ad evitare che si verifichino episodi similari a quello descritto dalla mozione del Consigliere Seneci (leggasi scuola di Adro, ndr.); raccolte però le dichiarazioni di voto e dato conseguentemente atto che la mozione, nel testo proposto dal Consigliere Seneci Carlo non incontra il favore della maggioranza consigliare propone di indire una conferenza tra
i capigruppo consiliari per concordare un nuovo testo per la mozione, sì da poterla votare in maniera unanimemente favorevole”. Il Consiglio Comunale viene sospeso per consentire la riunione; dopo la pausa, la discussione è entrata nel vivo e da queste riflessioni ne è scaturito un nuovo documento, poi votato e approvato. La mozione è importante e sancisce la posizione chiara del Comune di Lumezzane in contrapposizione all’episodio di Adro e a tutte le altre situazioni simili, indipendentemente dal colore o dal simbolo. Il documento (più sotto integralmente
riportato) è stato approvato con 12 voti favorevoli e 8 contrari, voti resi in forma palese. Per chi interessato è ovviamente possibile reperire nel verbale anche l’intera discussione. Il testo dice così: “Il Consiglio Comunale di Lumezzane, preso atto dell’inaugurazione di un polo scolastico pubblico, il quale riporta sui banchi, sulle vetrate, sui tetti, sugli elementi di arredo, numerose raffigurazioni di un simbolo (il cosiddetto “Sole delle Alpi”) che chiaramente richiama e allude al simbolo elettorale della Lega Nord, e che viene usato dalla stessa Lega Nord come proprio elemento di riconoscimento su bandiere, stendardi, gonfaloni e materiale di propaganda; Ritenendo inaccettabile e improprio l’utilizzo di risorse pubbliche per propagandare i simboli di partiti politici; ritenendo particolarmente grave il fatto che tale abusi si sia perpetrato proprio nei luoghi dove i bambini e i giovani crescono e si formano, luoghi nei quali dovrebbe essere garantita la massima apertura mentale e la formazione della coscienza critica individuale, non condivide le scelte progettuali che hanno portato a tale provocazione, lesiva dei concetti di democrazia, di libertà di opinione e di stato liberale, e chiede al sindaco e alla giunta comunale di Lumezzane che si impegnino affinché non venga attuato nel nostro Comune alcun uso dei simboli di partito nei luoghi pubblici”.
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Cultura. Il via gli appuntamenti 2010/2011 di “Percorsi Superiori” e la tradizionale rassegna di “Vers e ùs”
Tutto il sapere di Lumezzane speso fra corsi e spettacoli I corsi per adulti e giovani sono nati nel 2000 e quest’anno si arricchiscono di nuove materie. Una rinnovata lunga stagione per gli eventi legati al dialetto e alla cultura di Andrea Alesci
Con il vento d’autunno giunge nella città valgobbina un’altra ricca proposta culturale che continuerà sino al primo zefiro di primavera. Una lunga stagione vissuta fra i corsi di “Percorsi Superiori” e gli spettacoli dell’ormai consolidata rassegna teatrale “Vers e ùs”. Percorsi Superiori - Nata nel 2000 e sempre svoltasi con il fattivo sostegno del Lions Club Valtrompia, la proposta riguarda una serie di corsi per adulti e giovani ed è strutturata dalla biblioteca civica “Felice Saleri” con l’aiuto dell’Agenzia formativa “Don Angelo Tedoldi” e gli universitari dell’associazione culturale “Il lume della ragione” per la parte organizzativa. “Un’iniziativa meritevole – dice l’assessore alla Cultura, Lucio Facchinetti –, che quest’anno passa da sei a nove corsi, con la conferma di quelli di Dizione, Internet, Fotografia digitale, Scrittura creativa, Psicologia e Filosofia, segno che Lumezzane si connota non solo
Una foto di scena dello spettaolo messo in scena dal Gal nel "Vers e ùs" 2009
come luogo di lavoro ma come spazio dove si pratica una cultura del lavoro. Inoltre – prosegue Lucio Facchinetti – ci sono alcune novità: Montagna, strutturato sulla conoscenza teorica generale e poi pratica dell’ambiente montano che ci circonda; Astronomia e letteratura, realizzato con l’osservatorio ‘Serafino Zani’ per far capire come l’uomo conti nulla nell’immensità dell’universo ma allo stesso tempo
sia grande nella sua capacità di conoscere l’insondabile; infine, Storia del melodramma, incentrato sull’opera italiana e percorso da un omaggio a Giacinto Prandelli, tenore lumezzanese scomparso l’anno scorso e al quale verrà dedicato a giugno un importante appuntamento”. Informazioni dettagliate presso la biblioteca (e-mail, amalia.bericchia@comune.lumezzane.bs.it, tel. 030.8929259) o sul sito
web del Comune (www.comune.lumezzane.bs.it). Vers e ùs - L’importanza delle associazioni è fondamentale per la vita culturale di Lumezzane e la rassegna “Vers e ùs” ne è la prova principale. “Questa manifestazione – ribadisce l’assessore alla Cultura – è occasione per delle serate di passatempo ma anche fondamentale passaggio nella costruzione di un’identità culturale che diventi identità territoriale”. Una lunga rassegna che parte sabato 23 ottobre con il “Concerto d’autunno” del corpo musicale S. Apollonio seguito il 19 novembre dal “Concerto di S. Cecilia 2010” a cura della banda cittadina di San Sebastiano. Sabato 4 dicembre “Contaminazioni, quadri musicali con intarsi verbali” a cura di Quelli della Piazza, l’11 il concerto natalizio della Fondazione Le Rondini, mentre il 18 il coro voci Incanto presenterà “Cantico di Natale”, tratto dall’omonima opera di Charles Dickens. Il 29 gennaio “Cópom la pöta”, commedia in dialetto bresciano del gruppo Dedalo, Sabato 12 febbraio il nuovo gruppo dei Fior.Di.Norvegesi metterà in scena il personale lavoro “Una plausibile paura. Storie di protervia”, mentre sabato 15 gennaio all’Astra (con replica il 26 febbraio all’Odeon) il consolidato Gal Cesare Zanetti offrirà “Sarto per signora”, commedia brillante di George Feydeau. Sabato 5 marzo “Il profumo dei sensi”, spettacolo preparato dagli ospiti della Rsa e il 12 “Pene d’amor perdute”, commedia di William Shakespeare rivisitata dal PentaDramma. Colchidea sarà protagonista il 2 aprile con “La stanza di Sara”, mentre il 7 maggio chiusura con “Let’s musical” a cura dell’associazione All’Unisono.
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Alta Valle
Irma, un bando per la gestione del bar Il Comune di Irma ha indetto un bando per l’assegnazione a pubblico incanto dell’esercizio bar e bottega con gestione per quattro anni. Requisiti necessari l’aver frequentato con esito positivo un corso professionale regionale per somministrazione di alimenti e bevande, l’aver superato con commissione Cciaa un esame di idonenità per somministrazione alimenti e bevande e l’essere iscritti al Registro esercenti il commercio nel quinquennio precedente la L.r. 30/2003. L’offerta va presentata al Comune di Irma tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o a mano entro le ore 18.00 del 5 novembre 2010. Info al numero 030.9220157 o sul sito web www.comune.irma.bs.it.
Storie. A giorni saranno 91 gli anni per Vittorio Contrini detto Galinì, che negli anni ‘40 si batteva con Zeno Colò
Quando la neve segna il passo del tempo e dei molti ricordi Il pezzorese nato nel 1919 si guadagnò il soprannome dallo zio che lo colse da bambino appollaiato come un galletto su un giaciglio di paglia e fieno di Edmondo Bertussi
Il 26 ottobre ne avrà 91 Vittorio Contrini “Galinì” di Pezzoro, straordinario campione di sci. Negli anni ’40 si batteva con Zeno Colò e gli azzurri della “pattuglia veloce” assieme al suo grande rivale di sempre il fratello Umberto “Galina” classe 1918 che ha fatto i 92 in gennaio. Il nome glielo aveva dato uno zio entrando nella stalla, vedendo il bimbetto appollaiato come un galletto sul “benèl”, il giaciglio di paglia e fieno, posto di guardia notturno per il malghese quando la mucca “l’era èn cò” (a termine) per partorire. Oltre sessant’anni di gare in tutte le specialità: impossibile contare le vittorie da quelle ufficiali in Italia e in Svizzera a quelle amatoriali degli ultimi anni. Tutto documentato su un vecchio album, che sfoglia socchiudendo gli occhi co-
Vittorino Contrini Galinì in azione sul discesù
me sulla neve, zeppo di fotografie che ne ricorda i momenti più esaltanti: i mitici “Discesù” del Golem dove ha vinto (nel ’48 davanti al fratello Umberto) ed è stato più volte sul podio; poi le gare con gli over “40” negli anni ’70 dove nella sua categoria (55-60) è argento ai mondiali di Courmayeur, e oro ai nazionali di Cortina nel 1978; i campionati Ana: nel ’99, ottant’anni, era tricolore a Cortina. Nel 2003 all’Abetone Umberto e Vittorio hanno
ricevuto da Gaetano Coppi, presidente nazionale della Fisi, il premio internazionale “Una vita per lo sci”, assieme a una campionessa come Stefania Belmondo. Fino a qualche anno fa lo incontravi ancora sul Gölem a sgranchirsi le gambe sci ai piedi: passa sempre l’estate nell’amato paese, lasciato nel ’60 per andare a lavorare “porténér” alla Mi-Val a Gardone: qui è nella sua casa coi suoi giretti quotidiani e vicina la figlia Engarda. Una vita piena che
richiederebbe un libro per raccontare del papà Attilio e della la mamma Faustina, una Bregoli di Pezzaze; di una famiglia straordinaria con 9 fratelli dei quali sette viventi, con Bepo classe 1915 che presto farà i 95. A Pezzoro negli anni ’30 arrivavano i cittadini e tanti campioni al rifugio, in Pontogna per il leggendario Discesù: “Io e i miei fratelli – sorride indicando la foto – con Umberto,Celestino e Quinto eravamo una squadra da soli”.
Lavone: Dogorà, straordinario incontro di giovani cantori francesi e italiani Era gremita di gente la Chiesa di S.Maria Maddalena di Lavone, messa a disposizione dal parroco don Giancarlo per lo straordinario evento che ha visto insieme oltre cento cantori francesi e italiani per l’esecuzione dell’opera “Dogorà”: un coro di trenta alunni della scuola media consortile locale frequentata dai ragazzi di Pezzaze, Tavernole Irma e Marmentino insieme alle Chorale Point d’Orgue di Peschadoires e Chorale Le Kiosque des Chants di Billom, complessivamente novanta elementi diretti da Paulette Tempère, impegnati con il tenore Oliver Frey, Hiroko Maruyama al pianoforte e Romana Richie-
dei alla tastiera nel concerto. “Dogorà” è una composizione affascinante nella lingua “che non c’è”. L’opera musicale del francese Etienne Perruchon è famosa nel mondo: canta vicende e nostalgie di un popolo di minatori realmente esistito a Dogora in Slovenia, insorto nel 1832 poi cacciato, emigrato e scomparso. Lo fa in modo originalissimo sfruttando suoni e tonalità che la voce dei coristi esprime completamente slegati da parole comprensibili: vanno a fondersi con quelli di tastiera e pianoforte in unica avvincente armonia. Il concerto di Lavone costituiva le seconda parte
di un originale progetto musicale che ha visto convinti sostenitori il dirigente scolastico della consortile Valentino Maffina con la maestra Richiedei: a marzo erano stati i valtrumplini a recarsi in Francia per un concerto a Thiers ospiti delle famiglie dei coristi ed hanno ricambiato nello stesso modo. Due giorni pieni: concerto, visita alla miniera Marzoli e a Brescia a monumenti e musei: a quello degli Strumenti Musicali li ha ricevuti il presidente Alberto Folonari. Hanno concluso condecorando la Messa festiva a Pezzaze. Sono ripartiti coi ricordi consegnati dal sindaco Sergio Richiedei. (e.b.)
Il coro che ha eseguito il concerto
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Montagna. La Comunità Montana sostituisce Collio come capofila per gli interventi alla Malga Mà e Cludona
La rinascita della vita montana nei verdi prati della Val Grigna L’intervento ha un costo complessivo di 354mila euro; cifra finanziata dalla Comunità montana per 113.500 euro e per 231.500 da Ersaf di Andrea Alesci
Incastonata nelle Prealpi bresciane, la Val Grigna si sviluppa lungo l’omonimo torrente e dalla media Valle Camonica arriva sino al Crocedomini. Nella sua propaggine triumplina è divenuta oggetto di un intervento che la Comunità montana di Valle Trompia si è presa in carico direttamente e avvierà nell’anno a venire. Già un accordo di programma stipulato nel 2008 da Regione Lombardia, Ersaf (Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste), Provincia di Brescia, Comunità montane di Valle Camonica e Valle Trompia e comuni di Artogne, Berzo Demo Inferiore, Bienno, Bovegno, Collio, Esine, Gianico, e Prestine, prevedeva in Val Grigna una serie di interventi per la valorizzazione delle risorse naturali, ambientali, econo-
Una veduta della Val Grigna e dei laghetti (foto Bertussi)
miche e turistiche del comprensorio. “Per quanto riguarda la Valtrompia – dice l’assessore ai Lavori pubblici in Comunità, Marco Bassolini –, i lavori (inseriti nel 4° lotto del piano generale) erano stati denominati come ‘nuova viabilità di servizio alla Malga Mà e Cludona’ e ‘adeguamento igienicosanitario della Malga Mà’, con un importo rispettivo di 135mila e 210mila euro. Soggetto attuatore sarebbe dovuto essere il Comune di Collio, ma dopo il commissariamento ci siamo fatti carico come Comunità montana
di far fronte all’impegno e seguire gli sviluppi delle opere”. Una decisione presa nel corso della seduta del collegio di vigilanza tenutasi a luglio e poi confermata da Ersaf ad agosto. “Subito – prosegue l’assessore Bassolini – ci siamo mossi per inserire nel Piano annuale delle opere pubbliche questo nuovo intervento, senza che l’operazione aggiungesse oneri ulteriori a carico del bilancio: il costo complessivo di 345mila euro necessari verrà finanziata per 113.500 euro dalla Comunità montana ma con somme già previste
a bilancio perché facenti parte dell’accordo originario, mentre la restante quota di 231.500 euro sarà coperta da un nuovo stanziamento di Ersaf”. Un segnale di attenzione alle peculiarità del territorio montano che già con l’adesione all’accordo di programma aveva mostrato l’interesse a lavorare in sinergia con gli altri soggetti, puntando a favorire la presenza dell’uomo in montagna con interventi migliorativi sulla rete di servizi e strutture della Val Grigna, il confine meridionale del Parco regionale dell’Adamello.
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Media Valle
Villa Carcina, corsi di lettura in biblioteca Gli assessorati ai Servizi sociali e alla Cultura in collaborazione con l'associazione culturale Treatro e all’interno del progetto “InBiblioteca” promosso dal Sistema bibliotecario propongono un ciclo di cinque incontri pomeridiani dal titolo “Leggere e raccontare - Laboratori per imparare a leggere ad alta voce”. Gli incontri sono gratuiti e si terranno presso la biblioteca comunale di via XX settembre n. 22 a Villa Carcina dalle ore 15.30 alle 17.30 tutti i martedì a partire dal 26 ottobre. Info e iscrizioni presso la biblioteca oppure chiamando il numero 030.8982223 o mandando un'email all’indirizzo biblioteca@comune.villacarcina.bs.it.
Sarezzo. Nei primi mesi del 2011 cominceranno i lavori di restauro per dare nuovo lustro allo storico oratorio
La vecchia chiesa di S. Nicola rivivrà accanto al municipio Due i lotti previsti con un investimento di poco superiore al milione di euro per realizzare sede della Polizia, sala civica, sala consiliare, tunnel sotterraneo e un nuovo parcheggio di Andera Alesci
Da quando venne eretta attorno al 1625, la chiesa di San Nicola da Tolentino ha seguito silente il mutare di piazza e paese: nel 1797 resistendo alla longa manus napoleonica grazie all’aspetto dimesso, non piegandosi all’alluvione del 1850, adattandosi ad aula per il catechismo negli anni Trenta del ‘900, divenendo quasi invisibile agli occhi dei passanti quando nel dopoguerra, ceduta a privati, le addossarono un nuovo fabbricato. Ora è di nuovo cosa pubblica e nel progetto di recupero avviato dall’amministrazione ritroverà alcuni caratteri originari. “La scelta di acquisto – dice il sindaco Massimo Ottelli – coincide con la valorizzazione del patrimonio storicoculturale del paese e la necessità di trovare miglior collocazione alla Poli-
L’edificio nelle attuali condizioni e com’era un tempo (foto piccola)
zia locale. I lavori si suddivideranno in due interventi successivi: il primo nel 2011 con un cronoprogramma di circa 400 giorni e una spesa di 750mila euro per restauro conservativo dell’oratorio, ristrutturazione della porzione addossata alla chiesa e usata come bar/ristorante, creazione di un collegamento protetto tra il vecchio oratorio e la sede municipale, acquisto di una porzione del brolo pertinente a Palazzo Bailo (circa 1.000 metri qua-
drati) per dei parcheggi; poi – continua Massimo Ottelli –, tra fine 2011 e metà 2012 il secondo lotto (importo stimato 350mila euro) per realizzare il parcheggio seminterrato con sistema circolare di entrata/uscita su via Bailo, manutenzione straordinaria del tetto del municipio, riassetto funzionale degli uffici interni con l’Urp (Ufficio relazioni con il pubblico) spostato a pianterreno”. L’edificio nella parte del bar subirà una ristrutturazione profonda
La Comunità Montana della Valle e il tavolo per le Politiche del lavoro Nel momento di crisi produttiva e occupazionale la Comunità montana si è mossa per offrire sostegno a chi fatica a rientrare nel circuito lavorativo. “A marzo 2010 – spiega il presidente della Comunità, Bruno Bettinsoli – abbiamo costituito un tavolo di Politiche del lavoro (Pal) di concerto con i Servizi sociali dei comuni e il Consorzio Valli, perché sappiamo che progetti del genere hanno un’effettiva ricaduta sociale nel territorio, specie in quello valtrumplino dove il lavoro è tutto”. Un tavolo che ha individuato come bisogno primario il recupero dell’identità lavorativa. “Valutati inadaguati i sostegni economici a fondo
perduto – spiegano Andrea Porteri e Daniela Dalola, rispettivamente assessore e responsabile dei Servizi sociali in Comunità – abbiamo elaborato un piano operativo con azioni di contrasto ai problemi occupazionali, monitoraggio del servizio relativo ai disabili e riqualificazione dei soggetti disoccupati. Da luglio 2010 possiamo contare su un fondo di 103mila euro (15mila erogati dalla Comunità montana) sfruttabile fino a dicembre per tradurre i contributi economici comunali in ‘buoni lavoro’. In sostanza, i soggetti beneficiari usufruiscono della possibilità di svolgere attività lavorative in aziende private, cooperative sociali o enti pub-
blici”. Un piano integrato che coinvolge tutte le realtà lavorative della Valle. “Da marzo – dice Giuseppe Bruni, referente per le Pal – lavoro con le varie amministrazioni e non solo: al 30 settembre sono state 55 le persone segnalate e 41 i progetti lavorativi realizzati (19 di tirocinio formativo presso i comuni, 11 in cooperative sociali e 11 assunzioni in aziende private). Mentre sul fronte della disabilità, dopo che Asl ha dismesso il Nil (Nucleo di integrazione lavorativa), in Valtrompia è il Consorzio Valli ad essersi preso in carico il servizio su delega di Acb, seguendo finora 198 persone e avendone portate 19 all’assunzione”.
per ospitare la sede della Polizia locale (200 metri quadri su quattro livelli) con la creazione di un piano interrato per celle di detenzione e ripostiglio; a pianterreno un front office con accesso dalla piazza; al primo piano uffici di comando e armeria; al secondo spogliatoi e servizi. All’interno della chiesetta saranno eliminate le tramezzature delle stanze e del solaio intermedio, fatto un riordino del sistema di aperture delle facciata, con un ritorno al taglio verticale della finestra. “Avremo due livelli di 110 metri quadrati ciascuno – chiarisce il primo cittadino – a pianterreno una sala civica; al primo piano la sala consiliare e una zona dedicata al pubblico nella zona absidale, con la posa di un solaio fornito di due fasce in vetro lungo i lati lunghi, così che si possano leggere i volumi del vecchio oratorio. Tema forte del progetto – chiude il sindaco Ottelli – rimane il tunnel sotterraneo che collegherà l’attuale municipio all’edificio da restaurare, che sarà fornito di un vano scala esterno ancora in fase di progettazione e studiato di concerto fra studio tecnico e Sovrintendenza”. L’opera migliorerà l’efficienza organizzativa degli apparati comunali e restituirà a Sarezzo un pezzo di storia, grazie all’inserimento di una sottile parete separatrice in vetro tra la sede della polizia e quell’antico oratorio pronto a trasformarsi ancora una volta.
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Lodrino. Aperta il 12 ottobre la struttura intitolata ad Angelica Plebani Bettinsoli
Una nuova biblioteca nel cuore del paese In uno spazio di 170 metri quadrati prima occupato dalla Bcc Valtrompia, la nuova casa dei libri resterĂ aperta quattro giorni la settimana di Lia Micale
In un presente dove le parole si agitano nell’aria in maniera compulsiva rimangono le biblioteche a custodirle fra pagine di carta. E dallo scorso 12 ottobre c’è una nuova casa per i libri custoditi a Lodrino: uno spazio di quasi 170 metri quadrati nei locali di proprietĂ del comune, ma che ďŹ no a poco tempo fa erano occupati dalla Banca di Credito Cooperativo della Valtrompia, trasferitasi nel nuovo centro multiservizi Europa e che generosamente ha donato parte dei mobili. “Quella di martedĂŹ 12 – dice il sindaco Iside Bettinsoli – è stata una giornata speciale per la nostra comunitĂ , perchĂŠ abbiamo avuto l’onore di avere tra noi il Prefetto di Brescia Livia Narcisa Brassesco Pace a presenziare all’inaugurazione. Un momento quest’ultimo
Un momento dell'inaugurazione lo scorso 12 ottobre
che ha suscitato commozione in tutti i presenti, con il taglio del nastro fatto da Esterina Bettinsoli, 89enne ďŹ glia della storica maestra Angelica Plebani Bettinsoli, che per quarant’anni ha insegnato nel nostro paese e alla quale abbiamo voluto dedicare questa nuova strutturaâ€?. Una struttura dotata di un grande e accogliente salone, una sala lettura e i normali servizi di consultazione presenti nelle altre bibliote-
che della Valle. “Anche in questa nuova e ampia sede – dice la bibliotecaria Marta Bricco – continueremo a offrire la possibilitĂ di entrare con discrezione nel mondo letterario ai 357 utenti attivi, cercando di attrarne di nuovi e incrementando il tasso di prestitiâ€?. La biblioteca lodrinese di via Roma 90 rimarrĂ aperta quattro giorni su sette: lunedĂŹ ore 10/12, martedĂŹ 17.30/20.30, giovedĂŹ e venerdĂŹ 14/17.
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Un database anti inquinamento Un archivio informatizzato e aggiornato per mettere in rete “georeferenziatiâ€? i diversi dati in possesso degli enti riguardanti localizzazione e situazione della falde sotterranee per una lotta efďŹ cace agli inquinamenti: è l’obiettivo di un recente protocollo d’intesa tra Distretto Asl di Valle Trompia, ComunitĂ montana e Comuni di Marcheno, Gardone Val Trompia, Sarezzo, Lumezzane, Villa Carcina, Concesio, Bovezzo, Nave: 96.000 abitanti. Il progetto è stato messo a punto dal dr. Fabio Besozzi (Servizio Medicina Ambientale) e dottor Sergio Carasi (Igiene pubblica) dell’Asl coi tecnici e amministratori degli enti. A monte una constatazione: la continuitĂ dell'urbanizzazione da Marcheno a Brescia; i fenomeni anche recenti di inquinamento delle falde sotterranee per sversamenti di cromo esavalente e solventi clorurati; l’inquinamento dell’aria e del suolo; la necessitĂ di una visione di sintesi per contrastarli. L’Asl di Brescia possiede numerosi dati di origine sanitaria: una volta incrociati con le informazioni territoriali geograďŹ che dei comuni si avrĂ una “cartograďŹ aâ€? per tale azione di contrasto. Come? La ComunitĂ Montana è la “struttura sovracomunale di coordinamento tecnicoâ€? per la loro raccolta in “database georeferenziatiâ€?. L’Asl predispone una griglia di luoghi e attivitĂ potenzialmente rischiosi con impegno da parte dei comuni a compilarli con dati decennali dal 1980. Mette poi quei dati su rapporto informatico attraverso le proprie unitĂ operative con analisi epidemiologiche sullo stato di salute della popolazione e li gira alla ComunitĂ Montana. L’incrocio ďŹ nale dei dati produce la speciale cartograďŹ a a disposizione degli enti (dai Comuni all’Arpa). I Comuni girano alla ComunitĂ Montana 15mila euro per il 2010, con quote per numero abitanti. (e.b.)
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Bassa Valle
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A Villa Glisenti la mostra collettiva "Stanze" Verrà inaugurata sabato 30 ottobre alle ore 18.30 la 2ª edizione della mostra collettiva d’arte contemporanea “Stanze”, promossa dall’assessorato alla Cultura. Una serie di piccole esibizioni peronali realizzate organicamente da sette giovani artisti bresciani: Alberto Petrò (fotografo professionista), Camilla Rossi (pittrice professionista), Gabriele Falconi (proiezioni e installazioni video), Marcello Gobbi (scultura), Marzia Santori (pittura), Veronica Sozzi (pittura), Michela Papa (incisione). La mostra si terrà presso il polo espositivo di Villa Glisenti e rimarrà aperta fino a domenica 14 novembre: il venerdì ore 18/21, il sabato 15/20 e la domenica 10/12 e 15/20. Ingresso libero.
Concesio. Verso Mosca per spedire 600 cartoline già affrancate. Il ricavato a favore di una scuola in Burundi
Nell’Europa per il cuore d’Africa di Giuseppe Belleri
Sabato 24 luglio verso le ore 6 chi fosse passato sulla Sp 19 che porta da Concesio a Gussago avrebbe visto tre giovani partire con delle buffe biciclette – una poi con al traino un originale carrellino – verso Oriente. Con loro portavano anche 600 cartoline già indirizzate che avrebbero spedito, previa bollatura russa, dall’ufficio postale centrale di Mosca ad altrettanti amici e simpatizzanti che le avevano già prenotate. Il ricavato è stato poi devoluto per la “Scuola Papa Paolo VI” a Gitega in Burundi – progetto che è stato promosso dal comitato di solidarietà di S. Vigilio . Per 34 giorni hanno percorso ruota a ruota ben 6.240 km, con una media di 183 al giorno, su strade straniere a volte dissestate e piene di buche peggio di un tavolo da biliardo. Il cibo non è stato un problema: se non c’erano prodotti freschi del luogo pane e companatico, verdura e frutta - cucinavano paste e risotti liofilizzati, mentre trovare acqua fresca, magari zampillante da una fontanella, era un miraggio; solo sui Carpazi si sono potuti dissetare da un torrente. E nei bar e negozi era più reperibile ed economica la birra o la vodka che l’acqua
Milena Dipietrantonio, Enzo Gabrieli e Gianluigi Bianchetti in Piazza Rossa di Mosca
“La Càminàda dè Nòt én Pàloss” La “Càminàda dè Nòt én Pàloss” è un’escursione notturna non competitiva organizzata dal Gruppo alpini di Concesio. Il percorso, passando per il Rifugio alpini di Concesio, località Colma, si snoderà tra i boschi fino ad arrivare alla cascina Grassi Carpine. Si proseguirà fino alla sommità del monte Palosso (1158 mt). Il ritorno seguirà il tracciato dell’andata. Lungo il percorso ci saranno punti di ristoro. La partenza è prevista per le 16.30 dalla sede degli alpini di Concesio, in via Mattei 95. La Càminàda prevede tre percorsi: di 6 chilometri fino alla Cro-
ce alpini e ritorno; di 11 chilometri, fino alla località Grassi dei Carpini e ritorno; di 17 chilometri fino alla cima del monte Palosso e ritorno. Si consigliano scarponcini da escursione e abbigliamento adeguato. Iscrizioni entro il 24 novembre il venerdì dalle 20 alle 22 alla sede degli alpini o tabaccheria Snoopy (via Mattei 143, Concesio) o Sportland (via S.Eufemia108/E, Brescia). Quota di partecipazione 10 euro o 20 se compresa cena. Informazioni: Mario Poli (335.6636968), Claudio Manenti (338.2683160) o Filippo Onofrio 339.6625667.
fresca. Oltre a macinare chilometri, in questa loro avventurosa ciclopasseggiata, hanno consumato 18 camere d’aria, 4 copertoni e 3 bombole di gas per il fornello. Il denaro, in euro, l’avevano messo in varie parti e al bisogno lo cambiavano con la moneta della nazione attraversata, 6 all’andata e 7 al ritorno. Non hanno avuto problemi nei pernottamenti ma una sola volta si sono azzardati a campeggiare in un prato. Un paio di volte hanno avuto anche un principio di paura nel vedersi avvicinati da alcuni giovanotti con dubbie intenzioni. Oltre all’importante iniziativa di “aiutare il cuore dell’Africa” questi amici hanno anche mostrato un modo semplice e inusuale di allungare i giorni delle ferie: con gli stessi soldi che avrebbero speso in una settimana di vacanze normali hanno invece viaggiato più di un mese su 8 ruote, conoscendo più da vicino tanti luoghi e persone europei. La sera del 27 agosto i tre “viaggiatori” (Milena Dipietrantonio di Verbania, Enzo Gabrieli e Gianluigi Bianchetti di S. Vigilio) sono stati accolti trionfalmente da parenti, amici e autorità al loro rientro a casa; già stanno pensando - la preparazione per questo tipo di viaggi è più mentale che fisica - alla meta del prossimo anno, che sia forse l’estremo Sud?
San Vigilio. Inventò la prima ciclopaese, ma tutti lo ricordano per le invenzioni e per i rapporti con le persone
La bicicletta di Gianluigi va come una “scoppiettata” Qualche anno fa “Ivan il terribile” ebbe una brillante idea: dimostrare che alcuni strumenti di uso quotidiano anche nella nostra operosa Valtrompia, la bici e il fucile, potevano essere usati da tutti. Mise su strada la “bicicletta che andava come una schioppettata”; per cambiare le marce bastava tirare il grilletto ma dalle cartucce uscivano solo rosette per le ragazze e profumi per gli uomini. Finora nessuno ha ancora imitato il sig. Gianluigi Taini, nato a S.Vigilio di Concesio nel ’49.
Scarso di affetti famigliari ma ricco di idee frequenta spesso la barberia del compianto Amerio, appassionato ciclista, e qui lancia la prima ciclopaese, un circuito di 10 chilometri per le strade, vicoli, sentieri, colline e valli di San Vigilio da percorrere non tanto per arrivare primi o per smaltire i chili di troppo ma per conoscere i propri paesani. Oggi vive tranquillo nella sua casetta ma spesso, e ora lo fa ben volentieri non più per “curarsi”, si reca in giro per l’Europa ospitato dagli amici della Servas. Rivive positiva-
La bicicletta inventata da Gianluigi Taini
mente il suo peregrinare che gli ha permesso di conoscere, crescere e maturare; “è girando, incontrando e lavorando spalla a spalla con gli altri – diceva – che il ragazzo può diventare un uomo maturo”. Sono tante le persone e i gruppi che ha frequentato e con molti è tuttora in contatto: il movimento cristiano per la pace (ora Jap), gli amici della bici della Fiab, l’Fnas (federazione nazionale artisti di strada). La sua passione per l’arte è sempre ardente: scrive poesie, sta completando la sua autobiografia dal titolo “Non tutti i mali vengono per nuocere”,ascolta musica (specie la folk) ed è attento fruitore di ogni iniziativa culturale e estimatore del dialetto bresciano. (g.b.)
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Economia L’incontro
Adriano Verzeletti F.lli Verzeletti frutta e verdura: qualità all'ingrosso e al dettaglio
La gioia e la passione di servire i clienti Una storia cominciata nel ‘70 con l’ingrosso del papà Giacomo Adriano Verzeletti
Incontriamo Adriano Verzeletti della società F.lli Verzeletti Frutta e Verdura nel negozio che è la sede operativa in via ragazzi del ’99 a Lumezzane. È un giovane commerciante, uno di quelli che una volta si sarebbe definito ortolano e al quale piace ancora definirsi così. È sposato con Sandra; insieme hanno due figli: Marica e Matteo. Pensare al mercato, come vendita all’ingrosso, è una cosa, come vendita al dettaglio un’altra. È cambiato molto. Con la vendita all’ingrosso con 20 clienti vendi 2 quintali di frutta. Per venderlo al dettaglio hai bisogno di 100 clienti. È cambiato il modo di rapportarsi con la gente. Con i clienti all’ingrosso crei un rapporto tale di conoscenza per cui sai cosa vogliono. Con la vendita al dettaglio ogni giorno viene un cliente diverso. Negli anni ’90 c’è stato il boom dei supermercati che hanno creato molta concorrenza e hanno inserito un modo diverso di fare la spesa. Si è passato da un “servire il cliente” a un cliente che fa “self service”. Ci sono pro e contro. A fine anni ’90 io mi sono staccato da mio padre e ho aperto una mia bottega in collegamento con un supermercato e poi ho ampliato il negozio con un banco per salumi, formaggi e pane fresco. Non posso più ritenermi un ortolano, nonostante continui a servire 5/6 botteghe, ristoranti e asili. Oggi si fa fatica ad andare avanti. Io posso perché ho la storia alle mie spalle. Nell’insegna Fratelli Verzeletti. Non sei solo. Mio padre ha avuto 4 figli, ma solo due hanno proseguito la sua attività. Io, che sono il primo, e poi l’ultimo,
Daniele. Lo faccio molto volentieri e ho sempre seguito mio padre nel mestiere fin da piccolo. Daniele non ha imparato “a bottega” come me, ma ha scelto più tardi di affiancarmi in questa avventura.
Manca l’andare “a bottega”? Manca perché molti genitori commercianti non vogliono che i figli continuino nel mestiere perché alla fine deve esserci un ritorno economico per vivere. Certo se sei cresciuto “a botte-
Come e quando nasce la storia della Verzeletti frutta e verdura? Nasce nel ’70. Il papà, Giacomo, originario di Cazzago San Martino, in quell’anno cercava lavoro. Lo trovò a Sarezzo nella ditta Castellini frutta come autista. Da qui poi si è spostato a Lumezzane con l’idea di provare a mettersi in proprio. Nasce come ingrosso; come servizio alle botteghe che a Lumezzane una volta erano molte. Lui forniva frutta e verdura alle botteghe tradizionali. Faceva una specie di ambulante all’ingrosso. Andava tutte le mattine alle 5 al mercato; caricava il camion con frutta e verdura e poi girava per i negozi; cominciava a servire botteghe a Concesio e poi saliva. In tutto erano circa 30 i suoi clienti. Ora le botteghe non sono più così numerose e il lavoro si è trasformato. Negli anni '70 e '80 c’era un magazzino, che era un punto di riferimento in cui depositare la merce che non marciva, come patate
o mele. La giornata era rivolta a girare per servire le botteghe. Col tempo queste da 30 sono diventate 10, si è trasformato il lavoro, ci si è spostati col magazzino che è diventato anche negozio ed è cominciata anche la vendita al dettaglio, solo di frutta e verdure. Siamo negli anni '90, quelli del boom del commercio. Le botteghe le abbiamo mantenute; si andava ancora presto la mattina al mercato alle 5 per poter scegliere meglio il prodotto. Si tornava in magazzino, si scaricava, si chiamavano le botteghe per capire di cosa avevano bisogno e nel frattempo si vendevano in negozio al dettaglio frutta e verdura. il tutto in maniera vantaggiosa, avendo la possibilità di acquistare molto prodotto, il prezzo era competitivo, così come il prodotto stesso, sempre fresco, perché compravamo al mercato ogni mattina.
Il negozio in via Ragazzi del ‘99 a Lumezzane
ga” al cliente sai come rivolgerti, i prodotti cambiano e sai cosa servire. Si è persa nella gente la percezione della frutta di stagione. C’è chi ti cerca a novembre le ciliegie o chi ti cerca le clementine ad agosto, come se fosse normale; crescendo, con il mestiere queste cose le sai e i clienti apprezzano, al di là della scuola. Io ho 40 anni, ma faccio questo mestiere con passione da 25. Il lavoro è la scuola. Com’è la vita di un fruttivendolo? Parlando personalmente è normale. Da quando ho 15 anni mi alzo alle 4.30, vado a lavorare, ho un pomeriggio libero alla settimana, finisco alle 20; a volte ho libere le ore dalle 14 alle 16. Quando dico ai miei amici i miei orari mi guardano male. Non è un lavoro massacrante; la mattina è più indaffarato. È un lavoro bello, che ti impegna, ti fa stare con la gente, ti permette di chiacchierare. Ti porta via 60 ore alla settimana e un po’ di ferie, perché non si puo’ chiudere un mese. Anche se io e mio fratello riusciamo a gestirci. All’inizio ero solo; ora con due dipendenti part-time e mia moglie, che fa parte della società. Progetti per il futuro? Dopo che mio papà è andato in pensione abbiamo preso noi il servizio all’ingrosso, che gestiva lui. Ovviamente ha chiuso anche il negozio. La speranza è quella di poterne riaprire un domani un altro. Ci piacerebbe recuperare la gente che ama andare dal fruttivendolo per farsi servire, consigliare e, perché no, anche chiacchierare. Il nostro lavoro è anche questo e solitamente i nostri clienti sono contenti dei consigli che diamo, oltre ai prodotti freschi e di qualità.
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Vending. La distribuzione automatica tra partite da vincere e frontiere sempre nuove da raggiungere
Regole certe e promozione della salute: nuove sďŹ de del mercato Pierpaolo Turotti, ad di Ovdamatic, una realtĂ leader del settore, illustra gli impegni assunti dal per far fronte alla crisi che si è fatta sentire anche in questo mondo di Massimo Venturelli
Il mercato del vending, termine tecnico che indica la distribuzione automatica, è come molti altri maturo; la crisi economica ha enfatizzato un processo in corso da tempo che vede un impoverimento progressivo del settore e dei suoi attori. Per questo motivo gli attori del settore (rappresentanti dall’associazione ConďŹ da) sono impegnati nella deďŹ nizione di strategie e di assetti normativi che possano portare a una auspicata normalizzazione del settore. Pochi sanno, infatti, che dietro uno dei tantissimi distributori automatici presenti in luoghi pubblici e in un numero sempre piĂš elevato di aziende private, si cela un mondo fatto di tanti operatori. Molti, la maggioranza, hanno operato e operano con correttezza. Altri, fortunatamente pochi, non si sono fatti troppi scupoli e,
Pierpaolo Turotti, ad di Ovdamatic
allettati dalla possibilitĂ di ampliare le loro quote di mercato, hanno introdotto elementi che hanno stravolto le regole del gioco. “Per questo motivo – afferma Pierpaolo Turotti, ad di Ovdamatic e membro del consiglio di ConďŹ da – la nostra associazione ha lavorato per la deďŹ nizione di un capitolato d’appalto tipo, per fare in modo che, nelle gare indette dagli enti pubblici,
vengano tenute nelle giuste considerazioni e proporzioni le necessitĂ degli enti e le garanzie di qualitĂ e di servizio che il gestore e l’ente stesso devono assicurare al consumatore ďŹ naleâ€?. Il lavoro, in sostanza, è stato dettato dalla necessitĂ di non far pensare in sede di assegnazione di appalto quanto il gestore di distributori automatici offre all’ente pubblico. Una battaglia
difďŹ cile ma che, per l’ad di Ovdamatic, potrebbe essere prossima a conclusione. C’è un altro campo su cui chi opera nel vending sta giocando una partita altrettanto importante. ConďŹ da ha infatti dato vita al Progetto Sani e in Forma per la promozione della salute; al consumatore viene data la possibilitĂ di scegliere dai distributori automatici prodotti salutari a basso contenuto calorico e tipici del territorio e della dieta mediterranea. Sul progetto ConďŹ da ha avviato un confronto a piĂš livelli perchĂŠ quella della salute deve essere preoccupazione condivisa. C’è un altro campo in cui Ovdamatic sta producento uno sforzo particolare: si tratta del mercato delle cialde. Anche in casa (almeno nelle intenzioni delle grandi torrefazioni) la moka dovrebbe (o forse avrebbe giĂ dovuto) lasciare il posto alle macchine. Una prospettiva che ha conosciuto dei rallentamenti perchĂŠ il privato sino a oggi non ha trovato assistenza per la propria macchina da caffè una volta che questa aveva dei problemi. Le statistiche dicono che a oggi sono le macchine depositate in qualche angolo della casa che non quelle in funzione. Ovdamatic apre anche a questo campo. “Come Ovdamatic – afferma ancora Pierpaolo Turotti – riteniamo che il servizio post vendita sia assicurato dalla soliditĂ e professionalitĂ messa in campo negli oltre 35 anni di attivitĂ â€?.
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Speciale caccia. L’intervento del presidente regionale di Acl Eugenio Casella
Acl: la caccia a Brescia come il Palio per Siena Sconcerto, delusione e rabbia ma soprattutto determinazione nel trovare al più presto una soluzione condivisa sulle cacce in deroga. Questi sono gli intendimenti emersi dalla base dei cacciatori dell’Associazione Cacciatori Lombardi che si sono riuniti in assemblea straordinaria a seguito della mancata approvazione in regione della legge sul prelievo di deroga.In Regione Quadrini, consigliere dell’Udc, ha difeso le richiestedei cacciatori. Di seguito l’intervento del presidente Eugenio Casella. “La caccia alla specie in deroga è per la nostra provincia come il palio per la città di Siena, un tipo di caccia molto sentito, non solo da chi pratica la caccia da appostamento, ma anche da chi pratica la forma vagante. Una vera e propria passione esercitata da persone per bene, in gran parte operai, agricoltori, pensionati che rinunciano a tanto, comprese le vacanze estive, che non chiedono mai nulla se non poter cacciare alcune specie di selvaggina migratoria minuta, per altro tutte specie in aumento, quindi senza nessun pericolo neanche remoto di estinzione. Una doccia fredda quindi quella che ha colpito i cacciatori, che non accettano di subire passivamente quanto è accaduto in regione e non può accettare scusanti quali sentenze o richiami della comunità europea o multe a seguito di infrazioni. Non ci spieghiamo perché la Regione Lombardia si preoccupi delle infrazioni che riguardano la caccia (per altro non ancora acclarate), mentre faccia passare in secondo piano infrazioni vere riguardanti la sanità, i trasporti o i problemi che riguardano le cave o i rifiuti, con il silenzio im-
Eugenio Casella
barazzante del mondo animalista e ambientalista. Una decisione, quella del consiglio regionale, che qualora non venisse rivista in tempi brevissimi, segnerà un’inevitabile rottura da parte della maggioranza con l’intero mondo venatorio, visto che molti consiglieri regionali hanno chiesto e ottenuto consensi elettorali solo pochi mesi fa. Acl non promuove richieste improponibili, chiede solo scelte di buonsenso e supportate da dati scientifici reali e non artefatti per commuovere l’opinione pubblica. Il prelievo di pochissimi esemplari di avifauna, oltre a non comportare nessun danno ambientale, darebbe la possibilità a tanta brava gente di poter esercitare la propria passione in maniera, quantomeno accettabile nel rispetto delle tradizioni radicate nel nostro territorio; purtroppo in Italia la brava gente e il buonsenso non hanno nessun diritto. Ho assistito alla discussione in aula
della legge sulle specie in deroga e quando il consigliere de ‘L’Italia dei valori’ relazionava la malaugurata pregiudiziale ha più volte dichiarato che non si possono ignorare le regole dichiarando apertamente: ‘Se in autostrada esiste un limite di 130 km/h non si può viaggiare a 180’ e su questo posso concordare, perché il limite proposto può essere ragionevole. Ma vorrei chiedere all’illuminato consigliere cosa ne penserebbe se il limite di un’autostrada a quattro corsie e poco trafficata senza nessun motivo supportato scientificamente fosse di 30km/h accetterebbe lo stesso questo limite? Andrebbe a piedi o lotterebbe per cambiare il limite? Di una cosa sono sicuro, i cacciatori di Acl non andrebbero mai a piedi. Infatti, anche quest’anno saremo super controllati, oltre alle guardie forestali locali, alle guardie volontarie, alle guardie ecologiche, alle guardie zoofile, alle guardie delle associazioni venatorie, alle guardie delle associazioni ambientaliste, arriveranno come sempre, nonostante la crisi e le promesse, i noti corpi speciali da Roma e, tutti insieme, con la scusa di combattere il bracconaggio non faranno altro che da deterrente all’attività venatoria. Tutto questo per poi dichiarare sui siti di appartenenza che i bresciani sono barbari e vanno a caccia senza nessun tipo di controllo. Dove sono i politici che dovrebbero difendere le nostre tradizioni e la nostra identità? Non serve fare grandi convegni per capire il motivo della disaffezione che i cittadini normali hanno verso la politica, basta aprire gli occhi e voler vedere, non governare con i sondaggi ed essere succubi dei pregiudizi”.
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Le manifestazioni in piazza Arnaldo Piazzale Arnaldo a Brescia è stata oggetto nei giorni scorsi di manifestazioni contrarie alle scelte regionali di bloccare le deroghe. I cacciatori si sono uniti e hanno manifestato; erano circa tremila con cartelli, bandiere, striscioni, bare e manifesti di lutto per ricordare la scelta presa dalla giunta guidata da Roberto Formigoni in Regione Lombardia. La passione per una tradizione che i cacciatori ritengono vitale e che attraversa generazioni diverse, li ha spinti a testimoniare il loro dissenso. Striscioni forti e un urlo gridato che arriva ai piani della politica, laddove una tradizione è divenuta decisione politica: “Pdl e Lega ... il nostro voto sarà il vostro sogno”. L’accusa mossa dalle associazioni venatorie è stata quella di aver parlato molto e realizzato poco. Il coordinatore regionale dell’Ucl (Unione cacciatori lombardi) Fortunato Busana: “Abbiamo incontrato Spena, il viceprefetto, e ci ha promesso di mandare una nota in Regione Lombardia. Sulla nota saranno riportate le nostre richieste, cioè l’approvazione riguardo la caccia in deroga come avviene nel Veneto”. Un corteo in piena regola che ha visto tra i partecipanti anche il consigliere regionale dell’Udc Gianmarco Quadrini che ha difeso più volte le richieste dei cacciatori; affetto per gli appassionati di caccia dimostrato anche con la presenza: “Io voglio metterci la faccia ed essere in prima fila”. La partita continua.
Un immagine del corteo
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Cultura
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Angelo Bianchetti e il libro sull'Alzheimer “Alzheimer. Malato e familiari di fronte alla perdita del passato”, questo il titolo del libro scritto dal dottor Angelo Bianchetti, saretino e primario di Medicina generale all’Istituto Clinico Sant’Anna di Brescia, in collaborazione con il prof. Marco Trabucchi, direttore scientifico del Gruppo di ricerca geriatrica di Brescia. Nel volume sono presentate le caratteristiche cliniche dell'Alzheimer - sintomi, possibili cause, terapie, ipotesi sulla prevenzione - ma anche le indicazioni necessarie per affrontare i problemi assistenziali quotidiani e le informazioni utili sui servizi per la diagnosi, la cura e l'assistenza in Italia. Edito dal Mulino di Bologna (collana “Farsi un’idea) è disponibile nelle librerie al prezzo di € 9,80.
Educazione. Progetti e proposte rivolte alle scuole per scoprire cultura, natura, arte e costume della Valle
Il lungo “Viaggio in Valtrompia” Il Sistema museale valorizza le proprie sedi entrando nel mondo scolastico con visite, laboratori e kit. Tra le proposte anche Educational tour per gli insegnanti di Andrea Alesci
La scuola raddoppia facendo proprio il luogo dove si abita, come ricorda anche quest’anno “Viaggio in Valtrompia”, la proposta educativa promossa dal Sistema museale triumplino in collaborazione con gli istituti scolastici di ogni ordine e grado. “Le attività 2010/2011 dentro e fuori i musei – spiega Alice Podestini, responsabile del settore Comunicazione – riguarda-
Uno dei laboratori promossi dal Sistema museale di Valle Trompia
no progetti di valorizzazione e promozione culturali sviluppati da Sistema Museale ed Ecomuseo ‘La montagna e l’industria’, con attività suddivise in tre filoni: La Via del Ferro e delle Miniere, itinerario attraverso le testimonianze di miniere, forni fusori e fucine, con una collaborazione anche di Fon-
dazione Brescia Musei e Musei Civici d’Arte e Storia di Brescia, (mattino al Museo delle Armi Luigi Marzoli di Brescia, pomeriggio presso il Borgo del Maglio di Ome). Poi, ci sono i Santuari e le Cappelle votive, occasione per scoprire il patrimonio storico-artistico di carattere devozionale e religioso. In-
fine, Il Bosco Racconta, itinerario per conoscere il territorio della Valle, dai segreti della natura agli antichi gesti di boscaioli, carbonai e contadini di montagna”. Una proposta che sarà arricchita dagli Educational tour, itinerari guidati tra le sedi museali riservati agli insegnanti (Borgo del Maglio di Ome e Magli di Sarezzo a novembre, Museo Le Miniere di Pezzaze tra marzo e aprile 2011). “E per le visite guidate – spiega Alice Podestini – è stato realizzato con Provincia di Brescia e Regione Lombardia anche il kit per bambini e ragazzi ‘I tesori sotto i piedi’, regalato a ogni classe che svolgerà il laboratorio ‘Quale minerale?’ e contenente sei campioni di rocce e minerali più una guida agli esperimenti. Per le giornate di primavera 2011 avremo il sostegno del Fai (Fondo ambiente italiano) con il coinvolgimento delle scuole su due temi: le case torri dell’Alta Valle e l’acquedotto romano della bassa Valle Trompia. Info sul portale http://cultura.valletrompia.it/musei, dove a breve sarà scaricabile la nuova proposta “Viaggio in Valtrompia 2010/2011”.
JAGUAR. 75TH ANNIVERSARY.
Jaguar celebra i suoi 75 anni con 75 esemplari unici disponibili su XK, XJ, XF. Vieni a scoprire la versione celebrativa XF 3.0 V6 DIESEL S da 275 CV con "75th Anniversary Pack" offerto di serie ďŹ no al 31 ottobre 2010. > Jaguar aerodynamic kit > Cerchi in lega da 20" Volans > Sospensioni Adaptive Dynamics
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XK - Consumi ciclo combinato da 11,2 a 12,3 I/100 km. Emissioni CO2 da 264 a 292 g/km. XJ. Consumi ciclo combinato da 7,0 a 12,1 I/100 km. Emissioni CO2 da 184 a 289 g/km. XF - Consumi ciclo combinato da 6,8 a 12,5 I/100 km. Emissioni CO2 da 179 a 292 g/km.
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Sale della ComunitĂ . Riparte la programmazione tra ďŹ lm per ragazzi e impegnati
20 sigarette di Amadei di Mauro Toninelli
â&#x20AC;&#x153;20 sigaretteâ&#x20AC;?: titolo enigmatico per un ďŹ lm che racconta lâ&#x20AC;&#x2122;attentato di Nassiriya ma non solo; titolo enigmatico che si comprende addentrandosi nel racconto. Pellicola che parte dagli eventi di Nassiriya ma che vuole essere molto di piĂš di una cronaca dei fatti. Dice il regista Amadei, presente sul luogo come aiuto regista per un documentario: â&#x20AC;&#x153;Ho elaborato lâ&#x20AC;&#x2122;evento, guardando tutti gli aspetti dellâ&#x20AC;&#x2122;esistenza e raccontando, oltre allâ&#x20AC;&#x2122;attentato in sĂŠ, la persona che ero prima, la persona che sono ora, lâ&#x20AC;&#x2122;umanitĂ che ho incontrato in questa avventura, i sentimenti. SĂŹ, perchĂŠ si tratta di un ďŹ lm di sentimenti, piĂš che di guerraâ&#x20AC;?. Sentimenti e emozioni che si mescolano con un mondo â&#x20AC;&#x153;nostroâ&#x20AC;?, per molti aspetti, e un mondo â&#x20AC;&#x153;altroâ&#x20AC;? per altri versi. Un racconto che a un certo punto pone inquadrature in prima persona, portando lo spettatore a vedere la scena come se lui stesse vivendo i fatti. Questo fa raccontare ma senza aumentare commozione e piaggeria. Ă&#x2C6; un poâ&#x20AC;&#x2122; la tecnica usata nei videogames. Un ďŹ lm dal racconto vivace che mescola drammaticitĂ e commedia. Sicuramente un ďŹ lm da non perdere, che si trova ancora nelle sale valtrumpline. Sale della comunitĂ che offrono, come in questo caso, anche prodotti di qualitĂ e cultura.
I ďŹ lm nelle Sale della ComunitĂ INZINO-INZINO La solitudine dei numeri primi sabato 23 ottobre ore 20.30; domenica 24 ottobre ore 15.00; Il concerto giovedĂŹ 28 ottobre ore 20.30; Sansone sabato 30 ottobre ore 20.30; domenica 31 ottobre ore 15.00; Mangia, prega, ama sabato 6 novembre ore 20.30; domenica 7 novembre ore 15.00; Shrek e vissero felici e contenti sabato 13 novembre ore 20.30; domenica 14 novembre ore 15.00. SAN LUIGI-LODRINO Shrek e vissero felici e contenti sabato 30 ottobre ore 20.30; domenica 31 ottobre ore 20.30; Lâ&#x20AC;&#x2122;apprendista stregone sabato 6 novembre ore 20.30; domenica 7 novembre ore 20.30; Lâ&#x20AC;&#x2122;ultimo dominatore dellâ&#x20AC;&#x2122;aria sabato 13 novembre ore 20.30; domenica 14 novembre ore 20.30. LUX-LUMEZZANE PIEVE Benvenuti al sud sabato 23 ottobre
ore 20.30; domenica 24 ottobre ore 15.30, 18.00, 20.30; lunedÏ 25 ottobre ore 20.30; La passione sabato 30 ottobre ore 20.30; domenica 31 ottobre ore 15.30, 18.00, 20.30; lunedÏ 1 novembre ore 20.30; 20 sigarette giovedÏ 18 novembre ore 20.45; ASTRA-LUMEZZANE S.APOLLONIO Inception sabato 23 ottobre ore 20.30; domenica 24 ottobre ore 14.30, 17.30, 20.30; Miss Adèle e l'enigma del faraone sabato 30 ottobre ore 20.30; domenica 31 ottobre ore 14.30, 17.30, 20.30; Somewhere giovedÏ 11 novembre ore 20.45. SAN COSTANZO - NAVE Cani e gatti: la vendetta di Kitty domenica 24 ottobre ore 14.00, 17.00, 20.30; Les choristes giovedÏ 4 novembre ore 20.45; L'ultimo dominatore dell'aria domenica 7 novembre ore 14.00, 17.00, 20.30; La solitudine dei numeri primi giovedÏ 11 novembre ore 20.45;
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Edizione 2010-2011 Buongiorno Cinema Ă&#x2C6; ormai prossima alla partenza lâ&#x20AC;&#x2122;edizione 2010-2011 di â&#x20AC;&#x153;Buongiorno Cinema!â&#x20AC;?, il percorso di proiezioni mattutine per le scuole della provincia di Brescia. Il progetto, voluto da Provincia di Brescia e Regione Lombardia e realizzato da Voce Sas, prevede la proiezione commentata in sei Sale della comunitĂ del Bresciano. Le Sale scelte sono il cinema parrocchiale Pavanelli della comunitĂ di S. Afra in Brescia, la sala Giovanni Paolo II di Agnosine, il Lux di Lumezzane Pieve, il San Giovanni Bosco di Bienno, lâ&#x20AC;&#x2122;AgorĂ di Ospitaletto e il Gloria di Montichiari. Prima di ogni proiezione sarĂ presentata una scheda della pellicola con attenzione a ogni fascia di etĂ a cui il ďŹ lm è rivolto. Al termine, poi, sarĂ proposto un dibattito, animato da un esperto sui contenuti. Nel corso delle proiezioni verranno anche distribuite le schede per partecipare al concorso â&#x20AC;&#x153;Piccolo criticoâ&#x20AC;? come da tradizione abbinato a â&#x20AC;&#x153;Buongiorno Cinema!â&#x20AC;?. Alla ďŹ ne dellâ&#x20AC;&#x2122;edizione 2010-2011 sarĂ organizzata una mattinata per la premiazione dei migliori elaborati. â&#x20AC;&#x153;Buongiorno Cinema!â&#x20AC;? prevede anche la realizzazione di laboratori condotti del regista Claudio Uberti per un dialogo sul lavoro cinematograďŹ co con proiezione e commenti di alcune sue realizzazioni. La proposta porterĂ i ragazzi a misurarsi con la costruzione di un prodotto audiovisivo, dalla stesura del soggetto alla realizzazione di un cortometraggio. Ogni singolo laboratorio può essere adattato alle speciďŹ che esigenze delle scuole che partecipano al progetto. Per la Valtrompia la Sala di riferimento è il Lux di Lumezzane, ma nulla vieta alle scuole di spostarsi. Le programmazioni dei ďŹ lm seguiranno questo calendario â&#x20AC;&#x153;Dragon trainerâ&#x20AC;? 30 novembre; â&#x20AC;&#x153;A christmas Carolâ&#x20AC;? 22 febbraio e â&#x20AC;&#x153;Welcomeâ&#x20AC;? 1 marzo. Info 030.44250 (int. 7) o buongiornocinema@vocemedia.it
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Salute. La chirurgia e la scleroterapia servono per trattare la malattia varicosa come una patologia cronica
La scleroterapia ecoguidata Le varici primitive degli arti inferiori prevalgono nel sesso femminile nel rapporto di 3 a 1 rispetto al sesso maschile. Nel mondo occidentale sono presenti nel 20-33% delle donne. Negli ultimi tempi ha preso piede la scleroterapia con mousse
di Giovanni Galvani Specialista in Chirurgia vascolare
È riconosciuto che la gravidanza e soprattutto il numero dei parti si associano con una maggiore prevalenza di varici, così pure il sovrappeso e alcune occupazioni, particolarmente quelle che obbligano a una prolungata stazione eretta. La terapia delle varici degli arti inferiori varia dalla chirurgia indicata nei pazienti con insufficienza valvolare della crosse safeno-femorale al laser endovascolare alla terapia sclerosante. Una volta la metodica si serviva di farmaci che, mescolandosi al sangue, irritavano la parete venosa di vasi di varie dimensioni fino a creare una diffusa cicatrizzazione delle pareti vasali con conseguente riassorbimen-
to e successiva scomparsa del vaso. Le complicanze di tale metodica, oltre all’allergia che incide intorno a un caso ogni ogni 10mila, erano perlopiù rappresentate dalla formazionedi raccolte di sangue in aree non raggiunte adeguatamente dal farmaco e quindi pervie. Complicanza facilmente risolvibile con un ago che permette lo svuotamento della raccolta, di discreto impatto sul paziente che vedeva una tumefazione non infrequentemente dolente al posto della vena disestetica ma silente. Con lo sviluppo di tecniche proposte in passato, grazie a un medico italiano, Lorenzo Tessari, ha preso piede la scleroterapia con mousse. Questa metodica consente di introdurre nella vena una miscela di
farmaco sclerosante e aria in percentuali variabili che invece di diluirsi nel sangue del vaso lo sposta, riducendo enormemente i rischi dei coaguli, riducendo la quantità di farmaco necessario per il trattamento e ottenendo un miglior contatto dell’agente sclerosante con le pareti dei vasi da trattare. Alcuni autori segnalano anche un’azione vasocostrittrice sulla parete venosa, fenomeno che si osserva soprattutto nel trattamento endovascolare del varicocele però con concentrazioni e dosi di farmaco decisamente più massicci. L’indicazione al trattamento con scleromousse sono le varici residue o recidive con crosse conservate e frequentemente incontinenti come esiti di chirurgia difficoltosa o incomple-
ta. Anche le varici derivate dalla safena trovano una loro indicazione nella scleromousse anche se esistono opinioni discordanti sul diametro massimo del vaso da trattare. Il trattamento di varici in pazienti che non possono o non vogliono essere trattate con intervento chirurgico con la raccomandazione però di ricordare loro la minore durata nel tempo della metodica vista la conservazione del fattore predisponente la patologia varicosa cioè l’incontinenza valvolare. Queste migliorie consentono alla scleroterapia di raggiungere il livello di affidabilità e stabilità raggiunto dalla chirurgia senza necessità di ricovero e senza distestiche cicatrici. L’utilizzo di tale procedura trova completamento e valorizzazione se la si esegue sotto guida ecografica che consente di raggiungere vasi non visibili per profondità o pannicolo adiposo importante e consente anche di controllare il risultato della metodica vista la percettibilità ecografica della mousse. In sostanza la chirurgia e la scleroterapia servono per trattare la malattia varicosa come una qualsiasi malattia cronica che non può essere risolta ma deve essere controllata costantemente nel tempo. Nei casi più leggeri, per evitare di avere arti inferiori ricchi di teleangectasie e venule tanto da costringere, per motivi estetici, la paziente a tenere gli arti inferiori coperti nei mesi caldi. Nei casi più seri per evitare la comparsa di complicanze come le varicoflebiti e le dermoipodermiti, che possono portare alle ulcere flebo statiche.
La Voce della Valtrompia ottobre 2010
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Coppa Italia Lega Pro: i campioni fuori
Sport
Il Lumezzane campione in carica esce dalla Coppa Italia di categoria con l’amaro in bocca: la sfida casalinga contro il Sud Tirol finisce 1-2 per gli altoatesini. Rabbia per non aver concretizzato al meglio le numerose palle gol create nel corso dei novanta minuti. I rossoblù, scesi in campo con molte novità nell’undici titolare, hanno espresso un ottimo gioco ma questo non è bastato di fronte al cinismo offensivo del Sud Tirol. Alla fine della gara il tecnico valgobbino Nicola ha espresso delusione per come è arrivata la sconfitta e ha fatto i complimenti ai molti giovani che ha schierato in campo. Tutto il campionato del Lumezzane è in diretta ogni domenica sulle frequenze di Radio Voce (88.3 -88.5) e in streaming su radiovoce.it/streaming.php (al.an.)
Il caso. Intervista al trentaquattrenne di origini veronesi da quest’anno delegato della sicurezza del Lumezzane
William Scipione: lo steward è un onesto amico del tifoso Nel calcio di oggi si vedono spesso scene di violenza e disordine. Da ultime le vicende di Genova a Marassi tra Italia e Serbia. Le riflessioni di chi ricorda di garantire la “safety” di Alessio Andreoli
Nel calcio di oggi, purtroppo, si vedono spesso scene di violenza e disordine pubblico. L’ultimo episodio è datato martedì 12 ottobre e lo spettacolo, andato in scena a Genova durante la sfida tra Italia e Serbia, ha visto come protagonisti gli ultras serbi. La legge italiana, per cercare di mantenere e aumentare la sicurezza negli stadi, ha introdotto la figura degli steward. Di questo abbiamo discusso con William Scipione, trentaquattrenne di origini veronesi, che da quest’anno è il delegato alla sicurezza dell’Ac Lumezzane Nello stereotipo comune lo ste-
ward è visto come una specie di poliziotto o carabiniere, ma che cos’è in realtà lo steward? Innanzitutto voglio chiarire la netta distinzione tra il ruolo dello steward e quello della forza armata. Noi steward siamo stati formati per garantire “Safety” e non “Security”. La nostra formazione si basa sulla sicurezza per ciò che concerne il primo soccorso,l’antincendio e così via. Siamo formati per garantire
sicurezza al personale e al pubblico non per gestire la violenza. Non siamo un organo repressivo. Lo steward vuole essere un amico del tifoso. Facciamo sicurezza passiva e non vogliamo fare i poliziotti. William, ricopri il ruolo di delegato alla sicurezza dell’Ac Lumezzane, cosa pensi dell’ambiente rossoblu? Lumezzane è un ambiente meraviglioso. L’Ac Lumezzane è una socie-
tà in salute. La tifoseria è un’ottima tifoseria, che ha voglia di rispettare le regole e non è violenta, ma anzi è formata da persone civili ed educate. Il Lume è fortunato ad avere una tifoseria pulita e responsabile. Sono gente simpatica! Sono molto felice di lavorare in questo ambiente e molto lo devo ai miei capi e grandi amici Davide Patelli e Ferruccio Taroni. Da quindici anni fai lo steward, cosa ti ha portato a scegliere questa strada? Ho iniziato a fare la maschera (controllo biglietti) al Bentegodi di Verona e dopo i tragici fatti di Catania nel febbraio 2007 ho seguito dei corsi per diventare Steward. Il perché ho scelto questa carriera? Molto lo devo al mio amico d’infanzia e collega Marco Gugelmo che purtroppo è scomparso prematuramente. Per me fare lo steward è un modo per far parte di questa grande famiglia chiamata calcio. Anche se non sono un giocatore o un allenatore il mio ruolo mi permette di sentirmi membro di questa famiglia dove il rispetto della persona e i valori sono fondamentali. Essere steward significa innanzitutto essere gente onesta e leale nei confronti dei colleghi, delle società e dei tifosi.
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COMUNI
BOVEZZO Edicola di Bussacchini Paola, via Sabbioncelli – Bovezzo - Edicola n° 115 di Rossi, via Donizetti – Bovezzo - Edicola di Cancarini Tiziano, via Le Brede 18 – Bovezzo COLLIO Formaggi Trevalli di Zanini Silvio & C. Snc, via Maniva 110/a, San Colombano - L’Erbavoglio di Benecchi Lucia, via Castiglioni 95, Collio BOVEGNO Edicola n° 177 di Fontana Giuseppina, via Roma 21, Bovegno LODRINO Edicola Bettinsoli Rosetta di Bettinsoli Rosetta, via Roma 6, Lodrino
BOVEGNO Piazza Zanardelli, 1 - 25061 Bovegno Tel. 030 9259641 - Sito: www.valletrompia.it BOVEZZO Via Vittorio Veneto, 28 – 25073 Bovezzo - Tel. 030 2111211 - Sito: www.comune.bovezzo.bs.it
BRIONE Via San Zenone, 1 - 25060 Brione - Tel. 030 84013
CAINO Via Villa Mattina, 9 - 25070 Caino - Tel. 030 6830016 - Sito: www.comune.caino.bs.it COLLIO Piazza Zanardelli, 24 – 25060 Collio - Tel. 030 927213 - Sito: www.valletrompia.it
COMUNITA’ MONTANA
MARCHENO Cartoleria Facchini Floriana di Facchini Floriana, via Provinciale 3, Brozzo - Tabaccheria Edicola Ricevitoria di Dusina Giampietro, via Zanardelli 3, Marcheno - Cartoleria Gerardini di Gerardini, via Zanardelli 203, Marcheno
Via Matteotti, 327 - 25063 Gardone Val Trompia Tel. 030 833741 - Sito: www.cm.valletrompia.it
GARDONE VAL TROMPIA: Emporio Stefano di Reboldi Stefano, via Matteotti 18, Inzino - Edicola “Guido” di Franzini Cesare & C. Snc, via Matteotti, Gardone Val Trompia - Cartoleria Camplani di Camplani Bruno, piazza Garibaldi 43, Gardone Val Trompia
GARDONE VAL TROMPIA
POLAVENO “Lindus” di Buffoli Loretta, via Palini 39, San Giovanni di Polaveno - Edicola Belleri Erminia di Belleri Erminia via Tonetti 4, Gombio
Via Casa dell’Alpino - 25061 Irma - Tel. 030 9220157 – 030 9220974 - Sito: www.valletrompia.it
SAREZZO: Edicola di Zubani Adriano Matteo, via Petrarca 3, Ponte Zanano - Edicola di Consoli Michela, via Dante 17, Zanano - Cartoleria Mazza Lucia di Mazza Lucia, piazza Borgo Bailo 12, Sarezzo - Libreria Il Mosaico di Pedrini Daniele, via Zanardelli 50, Sarezzo - Il Chiosco R.S. di Portesi Ornella, piazzale Europa, Crocevia - Tabacchi Alimentari Beccalossi M. Rosa via Antonini 203, Termine LUMEZZANE: Tabaccheria Bar Edicola “Mezzaluna” di Cavagna Fausto, via Brescia 12/c, Valle - Edicola Gnutti D. di Gnutti D., via Monsuello, San Sebastiano - Edicola Cartoleria di Facchini Sara, via Trieste 3, Sant’Apollonio - Edicola piazza Portegaia, Sant’Apollonio - Edicola via De Gasperi
CONCESIO P.zza Paolo VI, 1 – 25062 Concesio - Tel. 030 2184000 - Sito: www.comune.concesio.brescia.it Via Mazzini, 2 - 25063 Gardone Val Trompia - Tel. 030 8911583 - Sito: www.comune.gardonevaltrompia.bs.it
IRMA LODRINO Via Roma, 90 – 25060 Lodrino - Tel. 0308950160 - Sito: www.valletrompia.it
LUMEZZANE Via Monsuello, 114 – 25065 Lumezzane San Sebastiano - Tel. 030 8929268 - Sito: www.comune.lumezzane.bs.it
MARCHENO Via Zanardelli, 111 – 25060 Marcheno - Tel. 030 8966018 - Sito: www.valletrompia.it
MARMENTINO Via S. Faustino, 30 – 25060 Marmentino - Tel. 030 9228202 - 030 9229006 - Sito: www.valletrompia.it
NAVE Via Paolo VI, 17 – 25075 Nave - Tel. 030 2537411 - Sito: www.comune.nave.bs.it
NAVE Edicola di Mombelli Daniela, via Brescia 162 – Nave - Edicola di Nember Savino, via Brescia 12 – Nave - Edicola di Porta Catia, via San Marco – Nave
PEZZAZE
VILLA CARCINA Cartoleria di Fusi Cristina, via Tolotti 1, Cogozzo - Privativa Edicola di Rossi Paolo, via Bagozzi 101, Villa Carcina - Edicola Tabaccheria di Maiolini Fabio, Via Marconi 4, Pregno Edicola Tabacchi Bettinsoli Lucia di Bettinsoli Lucia, via Garibaldi 156, Carcina - Edicola, via Veneto, Cailina
Piazza Marconi, 4 - 25060 Polaveno - Tel. 030 8940955 - Sito: www.comune.polaveno.bs.it
CONCESIO Edicola statale, Stocchetta - Edicola Mora Lucia di Mora Lucia, via Europa 306, Costorio Edicola di Biloni & C. Snc, via Rodolfo da Concesio 67, Concesio - Edicola di Lana Patrizia, via Roncaglie 19/bis, Concesio - Edicola di Schivardi Donatella, via Rizzardi 12, San Vigilio
Piazza Martiri, 1 - 25060 Tavernole sul Mella - Tel. 030 920108 - Sito: www.valletrompia.it
ANNO II NUMERO 10 - Ottobre 2010 Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales Registrazione del Tribunale n. 22/2009 del 21 marzo 2009 Direttore responsabile: Adriano Bianchi Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia tel.: 03044250 - fax: 0303757897 e-mail: valtrompiavocemedia.it Pubblicità: Voce Media Pubblicità - Via Callegari, 6 Brescia Tel.: 0302808966 - fax: 0302809371 - e-mail: vmpvocemedia.it Stampa: Centro Stampa Quotidiani Spa - Via dell'Industria, 52 25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566 Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti
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EMERGENZA
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LUMEZZANE Via Umberto Gnutti, 2 - Tel. 030 8920519
NAVE Via Brescia, 29 c/o biblioteca - Tel. 030 2532753
SAREZZO Via Bailo, 47 c/o biblioteca - Tel. 030 8907539
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SOCCORSO ALPINO Bovegno: Tel. 030 926775
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ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive) BOVEGNO S. Giorgio: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.30 - 16.00 (Graticelle) - 18.30
BOVEZZO S. Apollonio: Prefestivo: 16.30 (chiesa vecchia) – 18.30 - Festivo: 8.00 (chiesa vecchia) – 9.30 – 11.00 – 18.30
BRIONE S. Zenone: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 10.30 – 17.00
CAINO S. Zenone: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 18.00
COLLIO Santi Nazaro e Celso: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 9.30 (chiesa di Memmo) – 11.00 – 18.00
S. Colombano - S. Colombano Abate: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 11.00 – 17.00 - Maniva: Festivo: 15.30 (giugno/settembre)
CONCESIO S. Andrea - S. Andrea Apostolo: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 13.00 Pieve - S. Antonino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30 Costorio - S. Giulia: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 11.00 – 18.00
S. Vigilio - Santi Vigilio e Gregorio Magno: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00
Concesio - S. Giovanni Battista: Prefestivo:
no: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 19.00 Valle - S. Carlo Borromeo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 Villaggio Gnutti - S. Giorgio: Prefestivo: 18.00 (Casa di Riposo) - Festivo: 11.00 – 18.00 Gazzolo - S. Antonio di Padova: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 18.00 Fontana - S. Rocco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 19.00 Pieve - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.30 Festivo: 7.30 – 10.00 – 11.00 – 18.30 S. Apollonio - S. Apollonio: Prefestivo: 19.00 Festivo: 7.00 – 8.30 – 10.00 – 11.15 – 19.00 MARCHENO Santi Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.30 (Santuario della Madonnina) - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.30 Brozzo - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 18.30 Cesovo - S. Giacomo: Prefestivo: 19.30
MARMENTINO Santi Cosma e Damiano: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 11.15
Ville di Marmentino - Santi Faustino e Giovita: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.00 NAVE S. Maria Immacolata: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 9.30 – 10.45 – 18.00
Muratello - S. Francesco d’Assisi: Prefestivo:
18.00 - Festivo: ore 8.00 – 10.30
8.30 – 18.30 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 17.30
GARDONE VAL TROMPIA S. Marco: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30
Cortine - S. Marco: Prefestivo: 19.00 - Festivo:
– 18.30
PEZZAZE S. Apollonio: Prefestivo: 15.45 (Casa di Riposo) –
Inzino - S. Giorgio: Prefestivo: 17.30 (Santuario Madonna del Castello) – 19.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 19.00 Magno - S. Martino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 11.15 – 18.30
IRMA SS. Trinità: Festivo: 8.30 LODRINO S. Vigilio: Prefestivo: 17.00 (Invico) – 18.00 - Festivo: 8.30 (Invico) – 10.00 – 11.00 - 18.00
LUMEZZANE S. Sebastiano - Santi Fabiano e Sebastia-
8.00 – 10.30
18.30 - Festivo: 8.00 – 11.00
Lavone - S. Maria Maddalena: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 18.00
POLAVENO S. Nicola Vescovo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 11.00
Gombio - S. Maria della Neve: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 10.00 – 18.00 - S. Maria del Giogo: Festivo: 16.00 (maggio/settembre) S. Giovanni Polaveno - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 8.00 – 10.30
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La chiesa di San Marco a Cortine
SAREZZO Santi Faustino e Giovita: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 10.00 – 18.30
Zanano - Regina della Pace: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 (S. Bernardino di Noboli) – 10.30 – 18.30 Ponte Zanano - Cristo Re: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 (Maria Madre de Redentore) – 11.00 – 18.30
TAVERNOLE SUL MELLA Chiesa Parrocchiale - Santi Filippo e Giacomo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 11.00 – 18.00 Cimmo - S. Calogero: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.30 – 20.00
Pezzoro - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 9.30
VILLA CARCINA Santi Emiliano e Tirso: Prefestivo: 16.00 (Casa di Riposo) – 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00 Cailina - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00 Carcina - S. Giacomo: Prefestivo: 17.00 (Pregno) 18.00 - Festivo: 9.30 - 11.00 - 18.00 Cogozzo - S. Antonio: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00