La Voce della Valtrompia 2011 01

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La Voce della Valtrompia n.

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MENSILE D'INFORMAZIONE

ANNO III - GENNAIO 2011

Automobilismo. Intervista al 37enne concesiano ingegnere di pista di Buemi

Riccardo Adami in F1 al muretto Toro Rosso Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/BS

L'esordio alla Minardi, poi l'esperienza con la scuderia del gruppo Red Bull: il giro veloce a Magny Cours, il primo punto con Liuzzi nel 2006 e il 14 settembre 2008 la vittoria di Monza targata Vettel

Il servizio a pag. 21

Inchiesta

Un giro in centro La vita nei centri storici: il panorama particolare della Valle dove la morfologia del territorio ne ha condizionato lo sviluppo e li ha spesso sostiutiti con contrade e rioni

Il servizio a pag. 2

Media Valle

Sport

Il Judo Sen Shin Sarezzo e i corsi di autodifesa femminile

Il rossoblù Renzo Cavagna è il miglior presidente tra i professionisti

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Editoriale

Vivere in centro storico di Adriano Bianchi

Chi in un centro storico ci è nato e vissuto come me per lungo tempo forse mi capirà. Vivere in centro è un po’ come vivere il meglio del cuore di una città, di un paese, di una comunità. Se ne respira la storia, l’arte, l’armonia tra passato e presente nelle case e nei monumenti. Si percepisce una prossimità che si gioca nelle strade, nei cortili, nelle botteghe, nelle chiese. Alimenta l’anima degli abitanti della scoperta di scorci inediti, spesso nascosti alla maggioranza dei passanti distratti. Gode del cammino tra la gente e, nell’intrecciarsi delle vie e delle piazze, delle sue chiacchiere soprattutto nei giorni di mercato. Sente, dettata dal rintocco delle campane, la gioia degli eventi che fanno la storia della comunità nelle feste e la tristezza nei giorni del lutto. Vive il silenzio della sera quando anche qui tutto tace. Forse è poco o forse è molto. Prendetela come una dedica ai nostri centri storici, oggi in difficoltà. Strappati ormai nella dialettica tra pedonalizzazioni e traffico soffocante; incremento del commercio e concorrenza dei centri commerciali; cura dell’arredo urbano e accessibilità per tutti; invecchiamento della popolazione e canoni di affitto troppo alti per chi vorrebbe metter su casa. Il dibattito sui centri storici appassiona. È per questo che l'inchiesta di questo primo numero del 2011 de “La Voce la Valtrompia” cerca di evidenziare le risorse e i nodi che riguardano molte realtà del nostro territorio. La speranza è che nei nostri centri storici torni la vita. Ne va quel senso di appartenenza che non a caso i nostri padri ci hanno consegnato anche dal punto urbanistico. Un patrimonio comune per sentirci sempre più parte di una comunità. La Valtrompia, per le sue caratteristiche anche morfologiche racconta di qualcosa di diverso, di rioni, contrade e villaggi ma parla con altri registri ancora di comunità.


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La Voce della Valtrompia gennaio 2011

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Primo piano

La Valle: dove sono i centri storici? Una delle particolarità della Valtrompia, rispetto al resto della terra bresciana, e che una persona percepisce come una mancanza importante proprio se in Valle si trasferisce proveniendo da un paese della Bassa o della Franciacorta: l’assenza di un centro storico. In parte per la morfologia della Valle, che in alcune situazioni ha costretto uno sviluppo del paese in lunghezza e non a cerchi concentrici attorno ad un centro. Nessun centro storico vero e proprio in Valle, fatte salve alcune eccezioni come Gardone o Sarezzo o alcuni punti di Lumezzane, dove però non esiste un centro storico unico vero e proprio. Ci sono però contrade, rioni e frazioni con luoghi storici.

Valtrompia. Negozi, mercati e il Distretto del commercio con le più varie attività per valorizzare la comunità

I piccoli negozi resistono, anche grazie ad appoggi e sostegni Il legame della comunità passa dai centri storici, dalle iniziative e dalle proposte per valorizzare i punti storici e commerciali legati al territorio di Mauro Toninelli

Piccoli negozi che da anni costituiscono il legame di una comunità. Anche la Valtrompia ha nel suo dna la presenza di queste realtà che rappresentano un punto di riferimento sul territorio. Certo la presenza della grande catena di distribuzione ha messo in difficoltà queste strutture, che puntano alla qualità del prodotto e al contatto diretto con il cliente. Per il rilancio dei centri storici, che ospitano queste attività, i Comuni si sono attivati. Sono in aumento le iniziative e gli eventi che amministra-

Un immagine del “Rebelot in centro” di Gardone

zioni comunali organizzano direttamente o attraverso altre istituzioni per la fruibilità dei centri storici: basta citare il “Rebelot in centro” a Gardone, la mostra mercato di hobbistica, arte, curiosità e “robe ecie” o il “Settembre inzinese” a Inzino. Le attività commerciali che resistono meglio sono quelle che hanno attivato canali per intercettare la clientela sul piano di un’offerta caratterizzata dal profilo qualità-prezzo. Ma la

Valtrompia racconta di frazioni, rioni e villaggi, ciascuno con un proprio centro, che non è più storico ma assolve alle esigenze spesso sociali della comunità. Un territorio del tutto particolare quello valtrumplino che ha molte zone a valenza storica, ma che nessuna si impone come centro storico, inteso nella sua piena accezione. Ci sono ovviamente alcuni centri più evidenti come quello saretino o quello gardonese e altre si-

tuazioni in cui i Comuni hanno tentato e tentano di ricreare nuovi spazi che possano assolvere alle funzioni dei vecchi centri storici. Questo non significa che non ci siano negozi e realtà storiche che in Valle si sono dimostrate radicate sul territorio e sono rimaste in vita offrendo qualità, ma molte altre hanno dovuto chiudere. A fianco l’esempio di Cerdelli a Lumezzane. Nei centri storici spesso vive anche l’esperienza del mercato settimanale, che costituisce ormai una realtà capillare. Anche in questo caso si punta necessariamente sul rapporto qualità-prezzo, perché oggi il mercato (soprattutto per la collocazione temporale) serve principalmente la fascia più debole della popolazione. Per tradizione i mercati sono collocati nei centri storici, anche se in alcuni casi hanno trovato un’altra sistemazione. Non muta il contatto con la gente. Non è semplice coordinare le diverse esigenze. In Alta Valle opera anche il distretto del commercio, una realtà tanto importante per la vita dei centri e delle attività commerciali di montagna quanto le altre iniziative regionali.

Esercizi storici del commercio. La Regione premia i negozi e le attività che sono da anni nei centri dei paesi

Sono 109 le realtà bresciane, ma nessuna risiede in Valle La Regione Lombardia ha istituito da alcuni anni il premio per gli esercizi storici del commercio. Questo premio porta poi alla compilazione di un elenco che si arricchisce di esercizi nuovi. La Regione tiene in considerazione tre tipologie di esercizi: la storica attività, cioè almeno 50 anni di attività, anche non continuativa, la conservazione della medesima merceologia e insegna e possibilmente la conservazione della stessa gestione nonché sede fisica. Il secondo tipo di premio è il negozio storico, per il quale, oltre ai requisiti già detti, sono richiesti una collocazione architettonica, artistica e deco-

rativa di pregio, attrezzature storiche, merceologia e identità che abbiano tipicità e specificità di assoluto rilievo e la localizzazione dell’esercizio in un edificio e in un contesto urbano di particolare interesse storico e la conservazione parziale degli elementi di arredo originali. La terza tipologia è l’insegna storica e di tradizione che deve avere tutti requisiti precedenti ma l’attività deve essere stata svolta senza interruzione per non meno di 50 anni, l’ubicazione del punto vendita all’interno di un’area urbanistica di pregio (centro storico), con la presenza negli spazi da opere d’autore legate all’attivi-

tà che vi è svolta come affreschi, collezioni di dipinti o sculture di valore artistico ispirate all’attività commerciale e il punto vendita, l’insegna o l’impresa siano legati alla toponomastica locale. E molte altre richieste. La particolarità è che 109 esercizi sono in provincia di Brescia, ma nessuno appartiene alla Valtrompia. Anche questo è un dato particolare che racconta di una terra diversa dal resto del territorio bresciano, racconta di una terra che rende vivi i luoghi storici con i mercati, le fiere, il commercio ambulante. Lo specchio di una realtà fatta di tanti centri e di nessun centro reale.


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I mercati nei centri I centri storici dei Comuni della Valle, ove ci sono, spesso vivono di iniziative, mercati e fiere che sono tradizione con cadenza più o meno regolare e ad evento. Abbiamo dedicato sul numero 7 del 2010 de “La Voce della Valtrompia” un’intera inchiesta sui mercati in Valle, che si svolgono in molti casi nei centri più antichi dei vari paesi, se le amministrazioni non li hanno spostati in nuovi spazi più consoni. In Valle si possono contare mercati tutti i giorni della settimana, alcuni dei quali possono non solo fare invidia ai negozianti storici, ma pretendere la palma di storicità più di quanto i centri storici vantano. A Sarezzo nel 1731 nasceva il mercato e ancora oggi si svolge tutti i giovedì in piazza Cesare Battisti.

Lumezzane. Cerdelli abbigliamento vende vestiti dal 1952 in uno dei punti storici di Sant’Apollonio

La qualità accanto all’attenzione per il cliente e per il territorio di Mauro Toninelli

Ci sono negozi storici anche in Valtrompia, anche se non sono stati premiati dalla Regione. Uno di questi è Cerdelli, che dal 1952 ha una sede fissa a Lumezzane. Gino Cerdelli, il fondatore di quella che è divenuta ora una catena con 4 negozi (Lumezzane, Sarnico, Iseo, Sarezzo) fino all’aprile di quell’anno faceva l’ambulante. Il negozio si è spostato a Lumezzane S. Apollonio in 3 sedi diverse, tutte attorno al centro della frazione Valgobbina, in attesa di arrivare nel palazzo che ospita attualmente il negozio, inpiazza portegaia. “Quando sono arrivato io e ho aperto questo negozio sono state le prime vetrine che i lumezzanesi hanno visto” racconta Gino. Il racconto del signor Cerdelli continua e ripercorre i passi di un’attività che era cominciata vendendo la stoffa a metri: “Non si vendevano i vestiti già realizzati. Io, vendendo la tela, indicavo il sarto a cui rivolgersi per la realizzazione. Ad un certo punto nata la sartoria Lebole ha iniziato a proporre i vestiti già confezionati. Mi piacevano,

Gino Cerdelli e la moglie Piera

mi hanno dato l’esclusiva della zona. Era un rischio. Sono stati i primi vestiti già confezionati visti a Lumezzane”. Questo l’inizio, poi altre esclusive Max Mara, Marella e altre realtà. Un negozio che si è radicato negli anni e che non ha perso la forza di offrirsi costantemente in contatto con il territorio e con la gente: “ Io arrivavo da Parma e parlavo in italiano e i lumezzanesi dicevano ‘questo que l’è forse ‘n terù’. Pian pianino mi sono integrato” ricorda ancora Gino Cerdelli. Al signor Gino sono poi subentrati i figli. L’evoluzione della società, del territorio e del commercio ha portato all’evoluzione. Con la nascita dei centri commerciali la conseguenza evidente era quella di trovare una soluzione e quella individuata dalla famiglia Cerdelli è stata quella di sposare la qualità e la firma. “Di qualsiasi casa che vendiamo abbiamo l’esclusiva della Valtrompia e della Valsabbia. I figli hanno deciso questa strategia. Lavoriamo bene” conclude Gino Cerdelli, soddisfatto. Un negozio, il suo, che ha scelto la qualità accanto all’attenzione per il cliente e per il suo territorio, per un commercio che non sia anonimo.

Distretto del commercio. La proposta della Regione per aiutare i commercianti anche in altre zone

I Comuni dell’Alta Valle insieme alla Comunità montana Siccome il territorio lombardo è particolare e diverso, ricco di sfaccettature, la Regione Lombardia ha pensato anche alle realtà commerciale di un territorio come quella della Valle con i distretti commerciali. In Valtrompia esiste ed è stato riconosciuto dall’istituto provinciale il Distretto diffuso del Commercio di Rilevanza Intercomunale dell’Alta Valle Trompia. La realtà parla di collaborazione tra la Comunità Montana di Valle Trompia e le amministrazioni comunali di Bovegno, Collio, Irma, Lodrino, Marmentino, Pezzaze e Tavernole sul Mella. Le amministrazioni comunali e

la Comunità Montana con il Distretto commerciale sostengono lo sviluppo integrato e in chiave competitiva e distrettuale del settore del piccolo commercio locale. Il Distretto Diffuso del Commercio dell’Alta Valle Trompia si caratterizza per l’unione tra il settore commercio e il settore del turismo, settori. Sono molte le realtà commerciali aderenti: Consorzio Alta Val Trompia (Bovegno), Lazzari Imer Marina Rifugio Blachì, Albergo al ponte di Nicolini Franco, Formaggio Tre Valli s.n.c., Ristorante La scaletta, Ristorante Residence park, Albergo Belvedere, Ristorante pizzeria Milleluci, Fratelli

Lucchini srl, Tamì sas, Ottelli Ersilia, Albergo seggiovia Gavitred, Zanardelli Francesca, Bar sport, Caffè Olli, Bar paninoteca Naanì, Bar Lo zodiaco, Zanolini Giuseppina, Gerardini Giovanni Pietro, Macelleria Lazzari Alberto, Bar Cristal, Salumeria Torquati Elda, Albergo ristorante Maniva (tutti a Collio); Trattoria Ruffini Teodora (Irma); Deja’ vu, Bettinsoli Rosetta, Trattoria Genzianella, Ronchini Mirella (a Lodrino); Chiosco lebalo, Trattoria Vetta, Trattoria bar Tre sette (a Marmentino); Locanda dei Biondi, Alpi forno snc (Pezzaze); Caffè Vecchia pesa, ferramenta Piotti (Tavernole).



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La parola ai lettori

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Rotte letterarie Il rifugio sotto quella statua che inneggia alla libertà, viaggiando sulle onde di un poema infinitamente combinatorio negli intenti di Robert Viscusi col solido nome della speranza: “Ellis Island”. Ecco l’approdo di un viaggio appena cominciato, sbarcando in quella New York al ritmo del respiro nelle parole di Frank McCourt: “Che paese, l’America”. Ecco le parole della fondazione, quel sollevarsi whitmaniano in “Foglie d’erba” di un paese che è mondo, mondo di uomini che solcano terrosi oceani vergini sulle note dolenti di “Moby Dick” intraprendendo l’ennesima giornata alla scoperta di se stessi, insieme verso universi sconosciuti sul “Sunset Limited” di Cormac McCarthy.

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IL PEGGIO DELLA VALTROMPIA

Sarezzo e le strisce pedonali pericolose

LETTERE

Sulla via Antonini che da Sarezzo sale verso Lumezzane s’incontra questo attraversamento pedonale che sfida come in una giostra medievale l’ardito uomo che vuole raggiungere l’altra sponda della strada. Una zona zebrata che pare insiste su un tratto molto trafficato (spesso affrontato a gran velocità) e in prossimità di una svolta a destra per le macchine provenienti da Lumezzane: le automobili sopraggiungendo possono non accorgersi del pedone e metterne a rischio l’incolumità.

Il passaggio al digitale Buonasera chissa quanti avranno già scritto. Sono un cittadino di Sarezzo. Abito in una zona dove si ricevevano e si ricevono ora pochi canali. In poche parole: ad Aprile 2010 il passaggio al digitale di Rete4 e Rai 2; risultato: non ho più preso Rai 2 e Telelombardia. A Novembre passaggio totale al digitale di tutti i canali; risultato: non prendo più Rai 1, Rai 3 e le televisioni locali come Teletutto e Rete Brescia (alcune volte le prendo male e alcune volte non le prendo affatto). È anche vero che ricevo altri canali, ma sono di cartoni animati o televendite ... Se vogliamo parlare anche della situazione delle antenne, gestite da privati e non dalla Rai... Poi c'è il canone da pagare... Poi ho colpa io perchè non ricevo... Poi devo chiamarel'antennista a mie spese... ma come, se fino ad Aprile e poi a Novembre con l'analogico li prendevo questi canali... Solo business... Questo è un problema assai diffuso in diversi Comuni della zona. Ma che si mettessero insieme questi Comuni, mi sembra proprio una presa in giro... spero che qualche Sindaco si faccia sentire nelle sedi dei diffusori del digitale. N.B: ho sempre pagato il canone per 21 anni e ora ho acquistato non 1 ma 2 decoder. Sono un grande lettore casuale del giornale. Grazie per avermi dato voce. Non scrivo bene ma spero di essere stato chiaro

IL MEGLIO DELLA VALTROMPIA

A Tavernole si cammina in sicurezza Nel tratto che divide Tavernole da Lavone e per quasi tutta l’Alta valle i pedoni possono camminare senza preoccuparsi di essere investiti dalle macchine. Un marciapiede ben lastricato e curato scorta la gente lungo l’argine del fiume Mella, a destra la protezione della balaustra di ferro, a sinistra il riparo del continuo cordone di guardrail. Un’opera ben fatta che consente a uomini e veicoli a motore di sfilare tranquilli gli uni accanto agli altri.

Giornali della Comunità

Radio Voce “100% Brescia” è la trasmissione in diretta dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 15 dedicata al mondo delle Rondinelle. Oltre al Brescia Calcio, segui ogni domenica con “Diretta Sport” l’intero campionato del Lumezzane con collegamenti dal Comunale e in trasferta. Spogliatoi anche di Rodengo Saiano, Montichiari e Feralpi Salò.

Severino Bertoglio

Nel volto di Gesù Egr. direttore, una compagnia tra Dio e l’uomo che sconcerta i nostri abituali modi di pensare, all’interno di una cultura, quella nata dalla modernità, che pensa Dio e l’uomo come due soggetti tra loro incompatibili, per cui per salvaguardare la libertà dell’uo-

“Lumensanum” è il giornale della comunità di Lumezzane San Sebastiano. All’interno alcune notizie dalla vita parrocchiale, sulla ristrutturazione dell'oratorio, testimonianze dei cresimandi e degli educatori e catechisti. Due pagine sula vita della scuola dell'infanzia.

fm 88.3 88.5 Brescia e Provincia

mo si pensa che occorra cancellare Dio dalla sua vita. È da questa falsa visione di fondo che nasce l’esclusione dell’esperienza religiosa nella progettualità della persona umana. Invece, Gesù appartiene alla nostra storia di uomini e la illumina con la sua presenza. Nel volto di Gesù c’è quella pienezza dell’umano che invano andiamo a cercare altrove. In Lui ogni uomo e ogni realtà umana riceve la sua dignità e ne invoca il rispetto. Vale per tutti gli uomini e donne, dall’inizio del loro concepimento fino al compimento naturale della loro vita. Vale in particolare per i poveri e gli emarginati, per chi oggi rischia il posto di lavoro, ma vale anche per la famiglia come unione feconda di un uomo e una donna, cui nessuna convivenza, tanto meno di persone dello stesso sesso, può essere equiparata senza svalutarla e offuscarne l’identità; vale nella nostra città per la ricerca di una convivenza in cui ciascuno si senta responsabile del bene comune di tutti. Gianfranco Bertoglio

Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Valtrompia”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a valtrompia@vocemedia.it.


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Lumezzane

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Per ricordare i caduti sul fronte greco-albanese I Consigli dei Gruppi Alpini vogliono ricordare tutti i Caduti sul fronte greco-albanese e in particolar modo la figura di Serafino e Francesco caduti durante la Campagna di Albania. Tre giorni: venerdì 21 gennaio alle 18.30 ammassamento al monumento combattenti e reduci del Villaggio Gnutti; corteo fino alla chiesa parrocchiale del Villaggio e messa; deposizioni corone. Sabato 22 alle 20.30 serata commemorativa con lo spettacolo “L’ora” per la regia dell’alpino Franco Saleri. Domenica 23 alle 16.30 nella Sala della Comunità di San Sebastiano concerto della banda di San Sebastiano con musiche alpine. Sabato 29 incontro per le scuole alle 10 nella Sala della comunità Astra con l’alpino Guido Aviani Fulvio.

Verso il futuro. Il primo cittadino valgobbino, intervistato sul futuro di Lumezzane, fa il punto della situazione

Obiettivi: risparmio ed ecologia Nuovi cassonetti, campo sportivo ed energie alternative: impianto fotovoltaico sul tetto delle piscine e delle tribune di Angelo Seneci

“Siamo stati il primo comune ad approvare il bilancio, lavorando per mettere in campo le risorse che abbiamo perché fin dal primo giorno del nuovo anno tutto possa essere nella normalità”. Il primo cittadino Silverio Vivenzi, fa il punto della situazione su come intende muoversi l’amministrazione. “Guardando al futuro, abbiamo deciso di puntare sulle energie alternative. In dicembre abbiamo collaudato l’impianto sulla piscina, capace di produrre quasi 100.000 kW/h annui. Abbiamo poi posto il fotovoltaico sul tetto della tribuna dello stadio ed entro il prossimo marzo toccherà al tetto del plesso delle scuole Dante Alighieri di Piatucco”. Gli ultimi due interventi sono stati finanziati con un mutuo a tasso fisso per 20 anni, le cui ra-

Il campo sportivo del Villaggio Gnutti

te verranno coperte dal contributo statale previsto per gli impianti fotovoltaici. Durante la durata dell’impianto, verranno realizzati risparmi per 1.600.000 euro contro un costo di circa 1 milione. “Il beneficio netto sarà di 600.000 euro,

ricorda Vivenzi. Altri impianti verranno realizzati sugli altri edifici scolastici”. Il 2011 sarà l’anno della consegna alle associazioni sportive del tanto atteso campo sportivo del Villaggio Gnutti, che ha visto Vivenzi mobilitarsi per trovare una solu-

zione con la Fondazione Maugeri, che ha realizzato i parcheggi sottostanti al campo stesso, per sciogliere i nodi economici sorti a seguito della nascita di alcuni problemi durante i lavori di realizzazione dei due manufatti. Importanti investimenti verranno fatti sulla scuola Terzi Lana di S.ant’Apollonio, dov’è prevista una riqualificazione sotto l’aspetto energetico e su quella di Rossaghe per l’abbattimento delle barriere architettoniche e un adeguamento alle normative. In tema ambientale, il 2011 vedrà l’installazione di nuovi cassonetti per la raccolta dei rifiuti cosiddetti “dell’ umido”, che porterà a un miglioramento della raccolta differenziata. I fondi per acquistare i cassonetti, 115.000 euro, sono stati forniti dalla Provincia. Per quanto riguarda i grandi investimenti, continuano i contatti con i proprietari delle aree su cui sorgerà il terzo lotto del piano di insediamento produttivo.


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Alta Valle

Due nuovi libri di Anselmo Palini Sono da dicembre in libreria due nuovi volumi di Anselmo Palini, professore di Polaveno e docente in Materie letterarie all’Itis di Gardone Val Trompia. Il primo è “Oscar Romero. ‘Ho udito il grido del mio popolo’” (casa editrice Ave) e vuol far conoscere la vicenda dell’arcivescovo di San Salvador, che il 24 marzo 1980 fu assassinato mentre celebrava la Messa. Il secondo volume invece è “Sui sentieri della profezia. I rapporti fra Giovanni Battista Montini-Paolo VI e Primo Mazzolari” (editrice Messaggero di Padova) e prende il in esame due persone che hanno caratterizzato in modo significativo la storia della Chiesa e della società italiana del Novecento.

Storie. Nikolajewka, 26 gennaio ‘43: al grido di “Tridentina avanti” gli alpini ruppero l’accerchiamento dei russi

“El Guèra” medaglia d’argento Un leggendario assalto aprì la via della salvezza agli alpini. In prima linea anche Guerino Tavelli di San Colombano. Ricordando lui onoriamo i nostri caduti e i reduci della campagna di Russia. di Edmondo Bertussi

Quando raccontava, era un fiume in piena il “Guèra”, classe 1919, 11° Battaglione Artiglieria dellala Tridentina, seduto al caldo della stufa (come in un’isba…), nella sua bella casa in Bocafòl con vicina la sua Virginia. “Avevamo lasciato il 16 dicembre i ripari, interrati e coperti dalla neve, pazientemente scavati davanti al fiume Don, gelato, sicuri contro il gran

Guerino Tavelli (Il Guèra) con Nicolini in un’immagine del periodo di guerra. Guerino Tavelli e la moglie

freddo, con troppo ritardo, per un ordine maledetto di Hiltler con obbedisco di Mussolini. Nella fila infinita che avanzava sulla neve io e Emanuele Nicolini, uno a destra e uno a sinistra, con un mulo trainavamo il pezzo, un cannone 75/13. La temperatura era a meno 40. Bisognava andare,

coi compagni che cadevano attorno colpiti dal fuoco dei partigiani russi o dal gelo. Improvviso il fischio lacerante dell’obice in arrivo. Chiniamo la testa e l’obice ha centrato il mulo. Occorreva fortuna... Siamo tornati tutti e due io e l’Emanuele dei Merolì...”. Raccontava ancora Guerino Tavelli

tra i suoi ricordi: “A Nikolajewka il 26 gennaio ero bloccato in fondo alla discesa che portava al terrapieno e sotto passo della ferrovia: solo in tre, riparati dietro il cannone, senza munizioni. Finalmente arriva il generale Reverberi e le munizioni coi muli rimasti indietro. Vedevamo nella piana un capannone con viavai sospetto. Sulla piazza antistante arriva un carro armato russo. Può bloccare la via della salvezza. ‘Alpino spara!’ Da solo carico, punto il bersaglio che avanza minaccioso, lo centro... Il comandante Capitano Signorini, quando ci ha contato, una dozzina rimasti su cento della compagnia, è morto dal dolore...”. Mostrava la medaglia d’argento di quel giorno, arrivata a Collio nel ’48. “È andato avanti” in una bella giornata di maggio, il 12 del 2004: il mese dopo sarebbero stati 85. Era lì in piedi nella sua bella casa: si è accasciato di schianto, come succede improvviso al vecchio pino nel bosco, davanti alla sua Virginia, 58 anni assieme, dal due febbraio del ’46.


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Collio. In 20 anni la squadra del paese dell’Alta Valle è intervenuta per domare 355 incendi e 49 focolai

Un automezzo per l’antincendio Circa 40 volontari, molti giovani grazie al contatto con le scuole, proseguono la loro attività di monitoraggio e controllo del territorio di Edmondo Bertussi

Il regalo per il 20° compleanno della Squadra antincendio di Collio doveva portarlo S. Lucia. L’ha portato con piccolo ritardo la Befana ma è stata festa grande lo stesso quando è arrivato in piazza Zanardelli il modernissimo Daily Iveco 4x4, con allestimento antincendio, che va ad aggiungersi agli altri tre automezzi a disposizione dei volontari. Con loro il comandante dei Forestali della zona Claudio Vivenzi, i Carabinieri, Stefano Cantoni in rappresentanza del commissario Beaumont Bortone e il parroco don Fabrizio Bregoli. Dopo la preghiera del volontario, il Parroco ha benedetto il “nuovo arrivato” e consegnato al presidente del gruppo Aurelio Lazzari una piccola croce e portapatente calamitati da mettere sul cruscotto. Una spesa di 58mila euro resa possibile dal contributo regionale di 40mila, da quello

La squadra volontari antincendio

15 anni per la scuola Vittorino Chizzolini La scuola paritaria “Vittorino Chizzolini” gestita dalla Cooperativa S. Martino, unica in Valle dichiaratamente cattolica, ha festeggiato 15 anni di attività. Aprì le sue porte a Palazzo Avogadro a Zanano , dove è tutt’ora, in locali resi disponibili dalle Ancelle della Carità, l'1 settembre 1995: una classe con 16 alunni in prima media provenienti da vari paesi della Valle Trompia, sopratutto da Lumezzane. Il riconoscimento ministeriale porta la data 15.07.96. La risposta era confortante: coglieva un bisogno della realtà valtrumplina. Nel 2007, con coraggio, si è dato il via alle elementari: quest’anno si completerà il ciclo. Ora gli alunni sono 200: 123 nelle sei classi delle medie, 77 alle quattro elementari. Nella scuola si sono diplomati 410 ragazzi e alcu-

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ni si sono ormai laureati. Primo preside, fino all'estate '97 , fu la prof. Maria Luisa Saleri, poi il prof. Emilio Santoni a guidare la scuola nel momento delicato di assestamento. Dal novembre 2001, con crescita continua, ne è responsabile la prof. Maria Ausilia Delle Donne. Presidente, con vice don Piero Prandelli, è da sempre Andrea Piubeni. “Una meravigliosa avventura, anche se costellata di difficoltà superate con pazienza e serenità: la scuola si regge sulle rette e sulla generosità di tanti amici col sostegno della curia vescovile. Educhiamo i ragazzi nei valori cristiani a dare il meglio di sé”. È tempo di scelte per i genitori: l’iscrizione alla scuola sarà possibile fino al 12 febbraio. Tel. 030.801898. (e.ber.)

di 10mila della Fondazione comunità bresciana e dalla generosità di ditte e amici che sostengono il sodalizio: Impresa edile Flli.Zanardelli, Omcb di Bonomini, Olli Scavi Srl, Famiglia Ronchini (ex forneria), Salumeria Torquati Paterlini, Vanni Gerola. Il mezzo amplia l’operatività del gruppo: è predisposto per essere dotato, sul cassone, di un “modulo” antincendio: un contenitore da 2000 litri con relativa pompa per il lancio dell’acqua. Fondato nel 1990 come antincendio, adeguato alla legislazione regionale nel 1992, è iscritto all’albo nazionale e regionale di Protezione civile. Conta su circa 40 volontari con presidente Aurelio Lazzari, vice Ennio Calzoni con sette consiglieri tra i quali una donna: Roberto Biena, Ivo Bianchi, Luca Gatti, Marco, Enrico ed Ezio Lazzari, Enrica Zanoni. La media è sui trent’anni: le nuove leve sono il frutto di un proficuo rapporto con le scuole in specifici progetti didattici annuali con dimostrazioni pratiche. Regolarmente in accordo con la Comunità montana svolge attività di previsione antincendio, di controllo delle zone a rischio idrogeologico e di pulizia dei boschi. Negli anni scorsi sono stati in Umbria e in Abruzzo; da ricordare l’assistenza e sorveglianza in occasione della frana che bloccò l’accesso a Collio nel 2002 o quella recente a S. Colombano. Dal 1990 al 2010 in zona sono intervenuti per 355 incendi e 49 focolai con un totale di circa 5173 ettari interessati non boscati e 1046 boscati.

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La Voce della Valtrompia gennaio 2011

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Media Valle

Un concorso letterario sulle storie della Valle C’è tempo fino al 31 gennaio 2011 per l’iscrizione al 1° concorso “Storie della Valle per una Valle di storie” dedicato alle classi di 4ª e 5ª elementare e a quelle di 1ª media. Organizzato da Comunità Montana, Sibca e Dipartimento di Studio del Territorio con il contributo della Fondazione Comunità Bresciana, il concorso si divide in due sezioni: racconto fantastico, ossia narrazioni che prendano spunto da leggende e tradizioni locali; ricerca storica, cioè elaborati che si rifacciano a vicende storiche, documenti o testimonianze di vita vissuta. La partecipazione al concorso è gratuita. Iscrizioni entro il 31 gennaio, termine presentazione lavori il 30 aprile. Info maggiori su http://cultura.valletrompia.it.

Sarezzo. Dall’idea lanciata nel 2008 dalla Commissione Pari Opportunità al successo con oltre 180 partecipanti

Con il Judo Sen Shin Sarezzo l’autodifesa parla al femminile All’inizio di febbraio inizieranno i corsi livello base con lezioni teoriche di psicologia e semplici tecniche. Fino a marzo il progetto anche per le quinte del liceo “C. Moretti” di Andrea Alesci

Dal principio basilare alla pratica vera e propria anche il judo, come tutte le altre arti marziali, non esiste per offendere, perché il vero combattimento comincia dal saper conoscere se stessi. Con questa consapevolezza nasce anche l’impegno che ormai da tre anni il Judo Sen Shin Sarezzo porta avanti, al di là della mera pratica sportiva, con il corso di autodifesa femminile. “Nel nostro statuto – dice il responsabile e maestro Claudio Baldussi – abbiamo come scopo l’utilità sociale e quando nel 2008 la Commissione Pari Opportunità del Comune di Sarezzo ci ha proposto di mettere in piedi un corso di autodifesa dedicato alle donne, subito ci siamo mossi, approfondendo la questione con dei corsi formativi”. Un corso che la federa-

zione Fijlkam chiama Metodo globale di autodifesa (Mga), costituito da una formazione teorica che porti gli allievi a una consapevolezza delle proprie capacità e alla prevenzione come primo mezzo di autodifesa. “La psicologia dell’autodifesa – prosegue Claudio Baldussi – è l’elemento principe delle lezioni e costituisce una preparazione alla fuga. Quella che insegniamo alle allieve è una sintesi di tecniche semplici estratte da arti marziali con finalità

difensiva di obbligo alla resa dell’aggressore, nel pieno rispetto del codice civile sulla legittima difesa. Conoscere i propri limiti e le proprie potenzialità è una delle cose più importanti, non soltanto a livello sportivo, ma per la vita di tutti i giorni. Ecco perché dal 2009 abbiamo avviato anche una preziosa collaborazione con il liceo scientifico ‘C. Moretti’ di Gardone Val Trompia, focalizzando l’esperienza dell’autodifesa proprio sulla capacità nel gestire i

La Comunità Montana e gli archivi delle miniere Torgola e Stese su web La rapidità e l’agilità del mondo digitale mettono ora a disposizione archivi che la carta teneva nascosti ai più. Infatti, con la consultazione Internet sul portale culturale della Comunità montana (http://cultura.valletrompia.it) sono ora disponibili gli inventari analitici dei carteggi e dei disegni tecnici prodotti durante l’attività estrattiva della miniera Torgola situata tra Bovegno e Collio e della miniera Stese di Pezzaze. “Nelle pagine predisposte su web (sezione ‘Sistema archivistico’) – dice la responsabile dell’Area Cultura Graziella Pedretti – sono presenti documenti che per la Torgola vanno dal 1931 al secolo scorso, mentre per la Stese c’è

l’inventario riguardante la serie delle 99 mappe redatte nel periodo 1889-1946, la cui consultazione è stata resa possibile da una pianificazione pluriennale nell’ambito del progetto ‘Scritti brevi’ promosso e finanziato da Comunità Montana, enti locali e Fondazione Cariplo”. L’iniziativa che vede gli archivi essere presenti su web rientra nel Piano Informativo degli Archivi della Valle del Mella, attraverso cui il Sistema Archivistico prevede di inserire gradualmente gli inventari realizzati in questi anni con l’obiettivo di tutelare e promuovere ulteriormente i documenti storici della co-

munità, anche sviluppandoli insieme alla rete informativa di biblioteche e musei. “L’operazione di inserimento graduale degli inventari – continua Graziella Pedretti – sarà continuativa e condotta in parallelo alla pubblicazione delle banche dati degli archivi riordinati e inventariati nel portale della Regione Lombardia prevista nel Plain (Progetto Lombardo Archivi in Internet, ndr). Una procedura che offrirà agli utenti uno strumento di consultazione aggiornato e informazioni capillari sulla documentazione storica locale consentendo loro di collegarsi tramite diversi link anche a patrimoni archivistici più ampi”.

conflitti. Da gennaio a marzo facciamo una decina di lezioni pratiche e teoriche, cercando di far capire ai ragazzi (con dispense) come evitare che si passi dalla disputa allo scontro; insegniamo loro come fare un passo indietro, come usare intelligenza e moderazione e reagire in modo equilibrato, lasciando il ricorso al gesto atletico violento come ultima risorsa”. Se il corso di autodifesa si è allargato in questi anni anche al mondo della scuola, come detto l’impegno principale (oltre la regolare attività sportiva) rimane quello riservato alle donne, con due corsi che come di consueto inizieranno ai primi di febbraio alla palestra della scuola elementare “A. Soggetti” di Sarezzo ogni sabato dal 5 febbraio al 2 aprile (14.30/16.00) e ogni lunedì dal 7 febbraio al 4 aprile (20.000/21.30). “Ormai – conclude Baldussi – siamo al quarto anno di formazione e sinora abbiamo registrato 180 partecipanti, e sono già attivi anche i gradi di mantenimento e avanzato. L’impegno è gravoso ma siamo davvero molto contenti del successo riscosso, anche perché il solo fatto di partecipare a un corso del genere consente alle donne di poter parlare di un problema, condividerlo e sviluppare una conoscenza che possa calmare uno stato di paura”. Info sul sito web www.judosenshinsarezzo.it o ai numeri: 329.2606494 e 339.4921022.


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La storia. Il racconto di Ninì Becchetti, la signora più anziana del paese di Sarezzo

Nonna Ninì: 99 anni tra sartoria, canto e l’Inter Tre figli, cinque nipoti e sei pronipoti hanno festeggiato lo scorso 8 gennaio il 99° compleanno di una lunga e intensa vita vissuta sempre col sorriso di Andrea Alesci

Sorridente nei suoi 99 anni compiuti lo scorso 8 gennaio ha attraversato due secoli e ora è la più anziana del paese. Tutti se la ricordano la signora Ninì Becchetti (all’anagrafe Vittoria Cabassi), da sempre la sarta di Sarezzo. “Ha cominciato ancora da piccola –racconta il figlio Giordano – e quando i suoi genitori le compravano una bambola, subito lei le faceva una bella vestina. Ha imparato il taglio senza mai aver preso delle lezioni, poi diventando grande ha iniziato a inventarsi modelli di abiti, disegnandoli col gesso direttamente sul tessuto e quando iniziava un lavoro lo finiva sempre, a costo di stare sveglia anche tutta la notte; venivano persone anche da altri paesi per farsi fare gli abiti su misura e in tempo di guerra fu sarta dei

Ninì Becchetti in un recente scatto

signori Di Brehm, che la pagavano dandole qualcosa da mangiare per la famiglia. Nata da contadini della Valle di Sarezzo, quando da ragazzina scendeva per andare a scuola insieme alle amiche cantava sempre; il canto è sempre stata una sua passione, e in casa c’era sempre la colonna sonora della radio accesa”. La sartoria, la musica e poi la passione per il calcio. “Uno dei doni più belli –

ci dice la proprio lei – me l’hanno fatto per il mio 92° compleanno, portandomi a cena con i giocatori del Brescia, anche se io sono una grande tifosa dell’Inter”. La differenza con la nipotina più piccola è di 97 anni, ma ancora adesso che la voce è più fievole ed è contornata da tre figli (Giordano, Flora, Marì), cinque nipoti e sei pronipoti, negli occhi rimane la pacifica serenità di una giovane novantanovenne.

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Il progetto Archilede di Enel a Sarezzo Da dicembre è effettivo l’impegno del Comune di Sarezzo nel progetto Archilede lanciato da Enel Sole per l’introduzione di un nuovo sistema di illuminazione pubblica basato sulla tecnologia Led (Light emitting diode, ossia diodo a emissione luminosa). “Gli interventi di riqualificazione della rete – dice il sindaco Massimo Ottelli – sono stati effettuati valorizzando le peculiarità architettoniche degli spazi, ad esempio con materiali d’arredo urbano di pregio come le cinquanta lanterne ‘in stile’ nei centri storici di Zanano e Ponte Zanano. Tra le strade interessate dai lavori di riqualifica degli impianti le vie 1850, Carducci, Canossi, Matteotti, Marsala e Santella”. Il settore dell’illuminazione pubblica è un punto di partenza ideale per una politica di risparmio energetico che contenga sprechi e elimini dal mercato i prodotti ad eccessivo consumo. “Gli interventi di riqualificazione – prosegue Ottelli – hanno riguardato 483 nuovi punti luce, che permetteranno una diminuzione di potenza elettrica di circa 33 kW annui (138.000 kW/h di energia risparmiata), con una riduzione del 44% sull’attuale consumo e un’emissione di CO2 annua diminuita di circa 60 tonnellate”. La tecnologia Led ha vantaggi come la minor quantità di “materia” per la produzione, ridotto contenuto di sostanze nocive, componenti facilmente disaggregabili e riciclabili, bassa emissione di raggi ultravioletti e infrarossi, lunga durata, modalità di regolazione di ogni punto luce, uniformità d’illuminazione e tecnologia in evoluzione. “Al momento – spiega Danilo Fucili, responsabile dell’Area Territoriale Nord Est di Enel Sole – nessun Paese europeo utilizza lampade così innovative per l’illuminazione pubblica e la tecnologia introdotta a Sarezzo rappresenta un vantaggio per tutti: cittadini, amministrazioni, ambiente”. Per segnalazioni chiamare Enel Sole al numero verde 800.901050 o mandare un’e-mail a sole.segnalazioni@enel.com.

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Bassa Valle

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Nave e l'area del mercato rinnovata Tra il corrente mese di gennaio e i primi di febbraio l’area di piazza Martiri della Libertà che da quarant’anni accoglie il mercato del martedì sarà interamente completata. Una serie di lavori di risistemazione cominciati ancora sul finire dell’estate 2010 che tra breve vedranno la fine con l’aggiunta di nuovi posteggi, la posa di una pavimentazione antisdrucciolevole e il rifacimento dell’impianto d’illuminazione con lampade a led. Un intervento rilevante che ha comportato per il Comune una spesa complessiva di 180mila euro, alleviati da un finanziamento regionale nell’ordine dei 60mila euro.

Concesio. Da diversi anni il signor Mitelli, meccanico di velocipedi, presta una bicicletta come mezzo sostitutivo

La bici di cortesia di Francesco di Giuseppe Belleri

Siamo ormai avvezzi a veder circolare sulle nostre strade delle automobili con belle ed evidenti scritte sul cristallo posteriore o lungo le fiancate: “Vettura di cortesia per i clienti…”, a cui segue il nome della carrozzeria che offre, quasi gratuitamente e per qualche giorno, l’auto ai suoi clienti. Di solito lo fanno solo le carrozzerie e gli autoriparatori ma già da diversi anni anche un meccanico di cicli e motocicli di Concesio attua questa simpatica iniziativa. Per il tempo che i velocipedi sono in riparazione il signor Francesco Mitelli presta ai suoi clienti una delle sue bici d’epoca, veramente gratis e a chilometri illimitati, con applicata una targhetta che recita : “Bici cortese di Francesco meccanico di paese”. In questo modo fa circolare anche le biciclette un po’ datate che ha salvato dalla rottamazione e pazientemente restaurate in questi anni. È dal 1983 che svolge questa attività artigiana, ben affiancato dalla moglie Roberta, che da donna ben conosce i “cicli”. Oltre ad essere qualificato anche nel riparare i motori è pure alla mano e conveniente. “Se non fosse per gli extracomunitari – dice − saremmo in crisi an-

Il meccanico Francesco Mitelli e una delle sue bici cortesi

Spettacolo su Edith Stein al San Costanzo L’oratorio San Filippo Neri propone lo spettacolo “A piedi scalzi – Edith Stein” (musiche di Alessandro Nidi e Giampiero Pizzol; voce recitante Laura Agazzoni; canta Daniela Piccari). Otto sono i movimenti della musica che sottolineano i vari passaggi della vita di Edith Stein: l’infanzia in una famiglia ebrea a Breslau, le domande della giovinezza, la passione per la filosofia di Husserl nell’Ateneo di Gottinga, la conversione al cattolicesimo, la scelta del Carmelo con tutte le prove che il destino della Germania di quei tempi impone e infine la morte

ad Auschwitz. Il clima che la musica di Nidi cerca di ricreare è uno spazio e un tempo perché la parola della Stein possa risuonare fino a farsi domanda, canto e preghiera, citando ora lo Yiddish ebraico, ora Bach, ora il canto gregoriano, utilizzando i timbri degli archi, delle percussioni e dei fiati al servizio delle otto cantiche del libretto. Nel 1988 fu proclamata santa da papaGiovanni Paolo II. L’appuntamento per lo spettacolo curato da Compagnia bella è il 21 gennaio alle ore 21 presso la Sala della Comunità San Costanzo (ingresso 5 euro).

che noi; sono sempre meno quelli che portano a riparare la bici, soprattutto le donne che hanno da tempo rinunciato a pedalare trovando più facile e veloce usare l’automobile; per le nonnine è diventata un’impresa andare a far la spesa , in posta o in municipio e ritornare, poi, incolumi a casa: ad ogni incrocio, rotonda o semaforo confidano nell’Angelo custode! E mentre è calato l’uso della bicicletta da passeggio è in aumento quello delle bici da corsa o da montagna. E già che siamo in argomento ecologico oltre che in un grave momento economico lanciamo due proposte. La prima è rivolta agli amministratori comunali: mettere a disposizione della cittadinanza alcune biciclette, anche vecchie, da usare liberamente e poi depositare in uno dei cicloparcheggi (almeno uno per frazione). L’altra idea è per gli autoriparatori: perché non offrono pure loro ai clienti che abitano nelle zone limitrofe la “bici cortese”? Chi volesse cogliere il suggerimento ce lo faccia poi sapere; potremmo pubblicare la notizia. I clienti otterrebbero tre risultati: farebbero del sano movimento fisico, ridurrebbero le emissioni inquinanti, risparmierebbero benzina e avrebbero uno sconto per la pubblicità resa al loro meccanico.

Concesio. Continua il progetto del pannolino lavabile lanciato nel 2009 dall’Associazione Eva di San Vigilio

Il ruolo di Pannolino amico nel rispetto dell’ambiente Nell’epoca dell’usa e getta continua a farsi strada il progetto “Pannolino amico”, ideato dall’Associazione Eva di Concesio e partito ufficialmente nel luglio 2009, puntando sulla reintroduzione del pannolino lavabile. “Il progetto – dice la dr.ssa Maria Braibanti, presidente dell’associazione – è frutto di una convenzione con i comuni di Concesio, Villa Carcina, Sarezzo, Gardone Val Trompia, le rispettive farmacie comunali più la farmacia Lazzari di Concesio. “Oltre alla minor incidenza economica (risparmio di 1.500/2.000 euro) e al benessere del

bambino (diminuzione delle dermatiti), si mette in pratica un maggior rispetto per l’ambiente con l’azzeramento degli 850 chilogrammi di rifiuto (indifferenziato) che ogni bambino produce nell’arco dei tre anni di utilizzo del normale pannolino usa e getta. Inoltre, non sbiancati col cloro ma all’ossigeno attivo, i pannolini lavabili non vanno nel cassonetto, perché dopo i 500 lavaggi ‘di vita’ si trasformano in ottimi panni per le pulizie domestiche”. Il processo funziona così: dal Comune arriva una lettera alla famiglia del neonato, la famiglia passa

dall’associazione, che rilascia il buono da consegnare in farmacia e poi segue le mamme che decidono di adottare il pannolino lavabile. Per i bambini che aderiscono al progetto i pannolini sono gratis, mentre al pubblico il kit è venduto a circa 125 euro, spesa inferiore all’acquisto di pannolini usa e getta usati per i tre anni d’incontinenza infantile. “In Valtrompia – precisa la presidente Braibanti – abbiamo sinora distribuito 214 kit, con adesioni che a Concesio riguardano il 38% dei neonati, 34% a Villa Carcina, 33% a Sarezzo e 24% a Gardone”. Un progetto i cui punti cardine sono economicità, praticità, benessere del bambino e rispetto per l’ambiente. Info su www.associazioneeva.org o ai numeri 030.3454901 e 339.2033594.



La Voce della Valtrompia agosto 2010

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Economia L’incontro

Luca Giovannelli Due sedi, due filiali e numerose tesorerie

Una solida banca con scopi sociali Dal 1897 l'istituto di credito è attivo in Alta e Media Valle Il direttore generale Luca Giovannelli

di Andrea Alesci

Nella sede gardonese della Bcc della Valtrompia incontriamo il giovane vice direttore Giuseppe Mattei e il nuovo direttore generale Luca Giovannelli, che dallo scorso luglio ha preso in carico la gestione dell’istituto di credito cooperativo triumplino. Archiviato il 2010, qual è la situazione economica? L’anno appena trascorso è stato difficile, ma la crisi ha evidenziato anche gli aspetti virtuosi della Bcc, da sempre capace di raccogliere il capitale e investirlo nel proprio territorio, evitando speculazioni su mercati non domestici. Nel secondo semestre 2010 per alcune attività si sono visti i primi segnali di tenuta e qualche timido spiraglio di ripresa; inoltre, qui in Valtrompia gli imprenditori sono abituati a confrontarsi con situazioni difficili e hanno una maggior capacità di reazione. Nel 2010 abbiamo sostenuto l’economia in Valle, mutuando iniziative da quelle nazionali dell’Abi o da altre di tipo regionale e provinciale. Abbiamo stipulato con Lumezzane e Sarezzo una convenzione per fronteggiare la crisi, fornito finanziamenti e aperture di credito di supporto, messo in atto la sospensione del mutuo per le famiglie. Qual è la differenza rispetto agli altri istituti di credito? Uno dei principi caratterizzanti è che non abbiamo necessità di remunerare gli azionisti. Siamo dei trasformatori, facciamo utili per ridistribuirli sul territorio. Il nostro scopo sociale è il be-

nessere del territorio, pertanto spesso supportiamo singole attività locali. Inoltre, pur essendo una banca di piccole dimensioni, grazie al supporto del sistema cooperativo possiamo offrire ai clienti dei servizi pari a quelli

delle altre banche: applichiamo anche noi una forma di banking online, chiamato “Relax Banking”, e diamo la possibilità ai nostri clienti di effettuare dei prelievi Bancomat gratuiti in tutti gli sportelli Bcc d’Italia.

La storia della Bcc della Valtrompia La Bcc della Valtrompia è una banca profondamente inserita nel territorio, che affonda le radici a Bovegno, dove tuttora vi è la sede principale. La Bcc odierna si è sviluppata nel corso del tempo, partendo dalla “Cassa Rurale di Depositi e Prestiti di Bovegno - Società Cooperativa”, presieduta da don Giovanni Tanghetti nel 1897. Nel 1990 sorge a Bovegno la sede della “Cassa Rurale” e nel 1993 avviene la fusione con la “Cassa Rurale e Artigiana di Lodrino” (nata nel 1983), dando origine alla Bcc di Alta Valtrompia. Poi, nel 1998, ventilatasi l’ipotesi di un assorbimento alla Bcc di Brescia, il Consiglio di amministrazione vota per l’autonomia dell’istituto con la nomina di un nuovo Cda. Nel 2003 arriva la sede secondaria di Gardone, e con essa la denominazione attuale di Bcc della Valtrompia. La differenza fra le banche popolari e

le Bcc è la matrice: laica per le prime, cattolica per noi, tanto che anche la Bcc della Valtrompia si muove in tal senso, interpretando l’enciclica Rerum Novarum emanata da papa Leone XIII nel 1891, che esortava i cattolici a “intraprendere iniziative concrete in campo economico per stimolare lo sviluppo dei ceti rurali e del proletariato urbano”. Una Banca della Valtrompia che attualmente dispone di quattro filiali Bovegno (sede legale), Gardone Val Trompia (sede secondaria), Lodrino e Sarezzo; tesorerie a Collio, Pezzaze, Marmentino, Irma (senza sportello); servizio bancomat nelle frazioni di San Colombano e Lavone. Per maggiori informazioni è possibile telefonare all’Ufficio Soci al numero 030.8910517-interno 3 oppure consultare il sito web all'indirizzo www. bccvaltrompia.it.

La sede storica della Bcc della Valtrompia a Bovegno

Come si caratterizza il rapporto con la clientela? Applichiamo una strategia di totale apertura ai bisogni del cliente, sviluppando un rapporto di stretta confidenza e amicizia, anche perché vi è una condivisione di comuni obiettivi. Ogni cliente può diventare socio della banca e partecipare attivamente alle attività. Attualmente i soci sono circa 2.300 (circa un cliente su due), ma vogliamo costantemente riqualificare il nostro rapporto, tanto che abbiamo già predisposto un calendario di eventi loro riservato: venerdì 28 gennaio al teatro S. Faustino di Sarezzo con lo spettacolo del Treatro “Segnali dalle terre di confine” e il 20 febbraio con la gara sociale di sci sulle piste del Maniva; inoltre, a tutti i soci quest’anno abbiamo regalato una polizza con copertura dei rischi della responsabilità civile della famiglia. Com’è strutturata la vostra presenza in Valtrompia? Con l’apertura della filiale a Sarezzo abbiamo raggiunto uno spazio importante, perché questo ci consente di operare anche nei comuni limitrofi di Lumezzane, Villa Carcina e Brione. Diciamo che siamo una delle banche meno dimensionate ma con più storia alle spalle, essendo nati nel 1897. E proprio lunedì sono cominciati i lavori di espansione della sede gardonese, con nuovi uffici al pianterreno della Loggetta Soncinelli, mentre in previsione di un’ulteriore crescita abbiamo acquistato il palazzo che dà su piazza Martiri della Libertà un tempo sede dell’ufficio postale dell’Agenzia delle entrate, con la ferma intenzione nel lungo termine di essere presenti capillarmente in tutta la Valtrompia.



La Voce della Valtrompia gennaio 2011

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Speciale caccia. Il presidente di Acl Eugenio Casella presenta il libro "Capanni" appena dato alle stampe

Alla riscoperta del territorio fra ricordi e storie dei capanni Edito dalla "Compagnia della Stampa" di Roccafranca, il volume ripercorre la storia di queste particolari costruzioni. In appendice un ricco apparato fotografico a cura di Marco Rapuzzi

di Elisa Bassini

“Sono riuscito a rivivere ancora oggi, con mio padre Pietro classe 1922, le emozioni che ho vissuto nella mia infanzia, quando, negli anni Sessanta, quando mi svegliava nel cuore della notte e insieme, con un carrettino costruito con le ruote di una vecchia bicicletta del nonno, caricavamo le gabbie degli uccelli, allora di legno, il vecchio fucile calibro 24, alcune cartucce caricate la sera prima, che come borraggio contenevano la crusca, e ci incamminavamo a piedi nel nostro capanno di frasche in località ‘Bornaghe’ di Calvagese della Riviera. Allora bambino di sette o otto anni, mi chiedevo perché quando ci incamminavamo verso il capanno non avessi paura del buio, perché non soffrissi né sonno né freddo, sensazioni che di solito pativo particolarmente; allora non capivo che stava nascendo in me una vera e propria passione, che avrebbe influito non poco nel-

Un roccolo, costruzione mimetizzata da piante, dovei stanno i cacciatori durante l'attività di caccia

le scelte della mia esistenza futura”. Questo è il ricordo di Eugenio Casella, autore del libro “Capanni” edito da La Compagnia della Stampa di Roccafranca. Un volume molto accurato che ripercorre la storia di queste particolari costruzioni destinate all’appostamento fisso che ancor oggi costellano le colline e le montagne di Brescia e della Valtrompia. “Il libro è nato perché a Brescia non è mai stata fatta una pubblicazione del genere. Sono usciti molti libri sulla caccia, ma nessuno mai si era occupato dell’appostamento. In provincia di Brescia ci sono più di 10mila cacciatori e oltre 7.000 capanni. Ho scritto questo libro,

perché ho pensato che un argomento così meritasse uno studio, oltre che essere la mia passione personale e quella di mio papà, entrambi capannisti. Questo lavoro vuole essere anzitutto un omaggio alle tradizioni popolari proprie del territorio bresciano e, allo stesso tempo un invito ai giovani perché non lascino morire una pratica venatoria tanto radicata nella nostra provincia da renderla unica. Il volume è composto da una parte tecnica, nella quale, capitolo dopo capitolo, vengono descritti i capanni, le loro origini e le tecniche di costruzione che si tramandano di padre in figlio. Un’altra parte del libro è dedicata invece alla catalo-

gazione delle specie cacciabili e al funzionamenti dei fucili, mentre in un capitolo vengono riportate le tabelle provinciali con il numero di cacciatori e degli appostamenti fissi del bresciano. Il dato significativo che emerge dalle indagini condotte è che questo tipo di caccia non ha subito cali rilevanti, segno di una tradizione che rimane ancora oggi viva, nonostante le crescenti limitazioni imposte ai cacciatori. In chiusura al volume è possibile consultare l’accurato apparato fotografico realizzato grazie ai suggestivi scatti fatti da Marco Rapuzzi, scorci di poesia tra le campagne del nostro territorio.


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La Voce della Franciacorta gennaio 2011

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Al Treatro un corso di Lucilla Giagnoni

Cultura

All’interno della proposta 2011 dell’associazione culturale Treatro comincerà sabato 12 febbraio nello spazio praticabile di via Dante 159 a Ponte Zanano un laboratorio di narrazione tenuto dall’attrice professionista Lucilla Giagnoni per conoscere gli elementi fondanti di un racconto ed esplorare le potenzialità comunicative del narrare storie. Inserito all’interno del progetto “Sipari di fiume” con il sostegno della Fondazione Comunità Bresciana, il laboratorio prevede oltre alla data iniziale altri tre appuntamenti: domenica 13 febbraio (15.00/19.00), sabato 26 febbraio (20.00/23.30), domenica 27 febbraio (14.30/19.00). Iscrizioni e info presso Treatro: 030.8901195 e 338.5946090.

Sale della comunità. Tra le proposte d’essai e di divertimento si inserisce “Che bella giornata” con Zalone

Quando il cinema non è un caso I successi del periodo natalizio, la conferma di “Uomini di Dio” sul martirio di Tibhirine e il capolavoro imperdibile di Clint Eastwood: “Hereafter”

di Mauro Toninelli Bryce Dallas Howard e Matt Damon in "Hereafter" di Clint Eastwood

Nel mese di gennaio le Sale della Comunità della Valtrompia offrono molti film, tra il recupero delle uscite del periodo natalizio, sia film che hanno qualcosa da dire e da raccontare ancora perché stimolanti e adatti a rendere concreta la ricerca costante di spunti culturali e umani delle Sale della Comunità. Tra le declinazioni concrete dell’identità di una Sala della Comunità si trova la potenzialità di convertire le riflessioni teologiche e la dottrina della Chiesa in manifestazioni culturali; con la sua competenza tecnica e di pensiero la Sala sostiene e rende sempre più appetibili e frizzanti le attività ordinarie della comunità. In questo senso si trovano mescolati film di puro divertimento a film che si possono definire d’essai, cioè potremmo dire d’autore e di qualità. Su tutti in Val-

In programmazione nelle Sale della Comunità INZINO - INZINO Natale in Sudafrica Sabato 22 gennaio ore 20.30; domenica 23 gennaio ore 20.30. Stanno tutti bene giovedì 27 gennaio ore 20.30. Rapunzel - L'intreccio della torre Sabato 29 gennaio ore 20.30; domenica 30 gennaio ore 15.00. La banda dei Babbi Natale sabato 5 febbraio ore 20.30; domenica 6 febbraio ore 20.30. Megamind Sabato 12 febbraio ore 20.30; domenica 13 febbraio ore 15.00. SAN LUIGI - LODRINO Megamind Sabato 22 gennaio ore 20.30; domenica 23 gennaio ore 20.30. Che bella giornata Sabato 29 gennaio ore 20.30; domenica 30 gennaio ore 20.30. LUX - LUMEZZANE PIEVE Che bella giornata sabato 22 gennaio ore 20.30; domenica 23 gennaio ore 15.30, 18.00, 20.30. Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni Domenica 30 gennaio ore15.30, 18.00, 20.30; lunedì 31 gennaio ore 20.30. Hereafter Sabato 5 febbraio ore 20.30; domenica 6 febbraio ore 15.30, 18.00, 20.30; Vi presento i no-

stri Sabato 12 febbraio ore 20.30; domenica 13 febbraio ore 15.30, 18.00, 20.30; lunedì 14 febbraio ore 20.30. ASTRA - LUMEZZANE S. APOLLONIO Le avventure di Sammy Sabato 22 gennaio ore 20.30; domenica 23 gennaio ore 14.30, 17.30, 20.30. Che bella giornata Sabato 29 gennaio ore 20.30; domenica 30 gennaio ore 14.30, 17.30, 20.30. Tron Legacy Sabato 5 febbraio ore 20.30; domenica 6 febbraio ore 14.30, 17.30, 20.30. SALA DELLA COMUNITÀ - LUMEZZANE S. SEBASTIANO Simon Konianski domenica 23 gennaio ore 20.45. Megamind domenica 30 gennaio ore 15.00, 18.00, 20.45. Uomini di Dio giovedì 3 febbraio ore 20.45; domenica 6 febbraio ore 20.45. SAN COSTANZO - NAVE Le cronache di Narnia - Il viaggio del veliero sabato 22 gennaio ore 20.30; domenica 23 gennaio ore 16.00, 20.30. Megamind domenica 6 febbraio ore 16.00, 20.30. Il profeta giovedì 10 febbraio ore 20.30.

trompia in questo mese “Uomini di Dio” nella Sala della Comunità di Lumezzane San Sebastiano, sul martirio dei monaci di Tibhirine, o il capolavoro imperdibile di Clint Eastwood “Hereafter” (in programmazione al Lux di Lumezzane Pieve) in cui il regista, perfetto nella sua narrazione, si pone davanti al quesito “Cosa c’è dopo la morte”. Una pellicola che continua nella perfetta linea dei suoi ultimi lavori, in una perfezione narrativa, stilistica e contenutistica, senza mai eccedere in nulla. Ricordo particolare è riservato necessariamente al film evento del periodo “Che bella giornata” con Checco Zalone nei panni del protagonista. Encomio particolare, perché il film ha avuto un enorme successo di pubblico e botteghino (nei primi cinque giorni oltre 18 milioni di euro e oltre tre milioni di spettatori), ma encomio per come riesce a raccontare la società italiana attuale. Sta qui la forza del film la cui regia è di Gennaro Nunziante: comunicazione a più livelli. Un primo step, quello che arriva generalmente a tutti: la battuta comica che genera risata o sorriso; altri livelli che stimolano la riflessione sulla società italiana in relazione a scuola, lavoro, terrorismo, diversità, raccomandazioni... Il riso amaro dell’umorismo che, di pirandelliana memoria, Checco Zalone, nella realtà Luca Medici laureato in giurisprudenza, sembra ben conoscere e ben usare.

Sapere. Nessun limite d’età quando si parla di imparare: partono in Valle i corsi giunti alla loro 5ª edizione

Al via l’università per adulti A fine gennaio torna la 5ª edizione della “Università per adulti”, sei corsi promossi da Comunità montana, Centro territoriale di educazione permanente e Comuni di Concesio, Gardone, Lumezzane, Sarezzo, Villa Carcina e Nave. Un percorso che partirà il 21 gennaio all’istituto Bachelet di Lumezzane con gli incontri di Matematica del prof. Giuseppe Pea (facoltà di Medicina di Brescia) per fare luce sulla questione del “problem solving”. Il 3 febbraio alla Sala Alberina di Con-

cesio “Giustizia, libertà, uguaglianza: la filosofia e le riflessioni della politica” a cura di Mario Rossini, docente di Filosofia e Storia al Liceo Scientifico “N. Copernico” di Brescia. L’11 marzo alla biblioteca di Gardone “Esigenze dell’io e istanze sociali in opere narrative del secondo dopoguerra” con i docenti Negri e Vassura; tra marzo e aprile alla scuola “G. Galilei” di Nave “Il mestiere dell'artista: sguardi indiscreti nelle botteghe dei grandi maestri” insieme ad Angelo Vigo, docen-

te di Pedagogia e Didattica dell’Arte all’Accademia di S. Giulia. Il 27 aprile a Villa Glisenti il corso di Storia con “Risorgimenti. Incontri sulla ricerca storica” a cura dei ricercatori Lionello Anelli, Carlo Rizzini e di Massimo Galeri, coordinatore Sibca. Da ultimo la Psicologia : “La vita ci interroga”, (dal 2 maggio al Centro civico di Sarezzo) tenuto dalla psicoterapeuta Lucia Pelamatti e dalla psicologa Luisa Garatti. Per iscrizioni e info: Ctp di Lumezzane (030.827300, icbachelet@provincia. brescia.it), Ufficio Cultura della Comunità montana (030.8337490, http://cultura.valletrompia.it).


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Salute. La diagnosi sono difficoltose per cui è importante procedere con un iter molto rigoroso e accurato

Allergie alimentari: cosa fare Quando esiste succede che una quantità eccessiva di molecole alimentari attraversa la barriera intestinale e determina nei soggetti predisposti una reazione. La terapia si basa sull’eliminazione dell’alimento di Giorgia Del Giudice

Gli alimenti contengono un elevato numero di molecole con potere di antigeni ma fortunatamente solo in alcuni individui queste inducono una sensibilizzazione. In condizioni normali il sistema immunitario associato alle mucose, l’acidità del succo gastrico, gli enzimi del pancreas e dell’intestino, la motilità intestinale e la flora batterica enterica evitano evitano che le molecole alimentari immunologicamente attive attraversino la parete intestinale, oltrepassino il fegato ed entrino in circolo. Quando esiste un’allergia alimentare succede che, pur un mal funzionamento del meccanismo di esclusione, una quantità eccessiva di molecole alimentari, con potere di

antigene, attraversa la barriera intestinale e determina, nei soggetti predisposti, una sensibilizzazione e una reazione Tutti gli alimenti potrebbero essere immunogeni, ma fortunatemente le allergie sono in genere sostenute da un numero abbastanza ristretto di sostanze alimentari. Malgrado la diversità della dieta umana sia enorme, gli alimenti responsabili della maggior parte delle allergie alimentari nel mondo sono relativamente pochi. Latte, uovo e arachide sono responsabili della vasta maggioranza delle reazioni allergiche indotte da

alimenti nei bambini mentre arachide, nocciola, pesce e molluschi sono responsabili della maggior parte delle reazioni allergiche indotte da alimenti negli adulti. Esistono anche reazioni incrociate tra alimenti ed inalanti, per esempio allergia alle piume e alle uova, al polline delle graminacee e alle arachidi o ai pomodori. Le manifestazioni cliniche dell’allergia alimentare sono essenzialmente di tipo gastrointestinale (sindrome orale allergica, anafilassi intestinale), cutaneo (eczema. orticaria. rush, angioedema). respiratorio (broncospasmo, rino-

cungiuntivite) e sistemico (shock anafilattico). La diagnosi di allergia alimentare può essere molto difficoltosa per cui è necessario seguire un iter molto rigoroso. Si comincia con un’anamnesi ben condotta al paziente può fornire elementi di sospetto altamente indicativi specialmente se l’episodio allergico si verifica pochi minuti dall’ assunzione dell’alimento-. Si procede poi con degli accertamenti allergologici di primo livello con test cutanei (skin prick test, prick by prick) e test sierologici per la ricerca di IgE specifiche (RAST). Alla fine si cercano conferme diagnostiche con diete di eliminazione. Se con la dieta si sono conseguiti miglioramenti clinici significativi si reintroducono nella dieta altri alimenti, uno alla volta, in modo da giungere all’identificazione dell’alimento responsabile. La terapia si basa principalmente sull’eliminazione dell’alimento responsabile una “volta che sia stato individuato. Il trattamento dietetico deve essere condotto in maniera rigorosa, escludendo completamente l’alimento e quelli che crociano con esso. La terapia desensibilizzante per gli alimenti, a differenza che per gli inalanti, non ha al momento provata efficacia. La terapia farmacologica prevede la somministrazione di farmaci ad azione preventiva (sodio cromoglicato) o sintomatica (antistaminici e cortisonici).


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I numeri e le passioni di Riccardo Adami

Sport

Nato nel 1973 e cresciuto a Concesio, Riccardo Adami si è laureato in Ingegneria meccanica all’Università degli Studi di Brescia con una tesi sullo sviluppo di una simulazione del tempo sul giro per una vettura di F1. Ha cominciato a lavorare in Formula 3000 con la scuderia di Bergamo Team Ghinzani, prima di essere chiamato nel 2001 alla Minardi, dove nel 2003 è diventato ingegnere di pista, continuando anche sotto i nuovi colori della scuderia Toro Rosso. Sposato con un’avvocatessa bresciana, si divide fra Faenza e Brescia e condivide con la moglie la passione per la barca a vela alla Società Canottieri di Salò. Il suo mito automobilistico è Ayrton Senna.

Automobilismo. Il 37enne originario di Concesio è l’ingegnere di pista dello svizzero Sébastien Buemi

Riccardo Adami e la Toro Rosso di Andrea Alesci

Partire dalla trafficata Valtrompia e cominciare a girare il mondo fra i rombi altisonanti delle Formula Uno. Ecco la storia di Riccardo Adami, 37enne originario di Concesio, di professione ingegnere di pista della Toro Rosso. “La passione per i motori è scaturita all’università e le monoposto F1 mi hanno sempre affascinato per la continua ricerca del minimo errore possibile. Ho cominciato ad assaporare la F1 a metà del 2001, quando mi hanno chiamato per fare l’ingegnere di analisi dati alla Minardi, dove nel 2003 sono passato a ingegnere di pista seguendo Jos Verstappen. Nelle stagioni successive ho continuato a fare esperienza nella scuderia faentina, prima che l’ultimo proprietario Paul Stoddart la vendesse al Gruppo Red Bull e diventasse l’attuale Toro Rosso. Un team per gran parte composto da italiani e che funziona da serbatoio di giovani promettenti piloti, così com’è accaduto con Sebastian Vettel, che ho seguito direttamente nelle stagioni 2007 e 2008 e col quale abbiamo centrato la prima vittoria nel mondiale sul circuito di Monza. Prima avevo avuto modo di conoscere anche Fernando Alonso

Da sin. il consulente Red Bull Helmut Marko, Sébastien Buemi e Riccardo Adami

(Minardi) e Mark Webber, mentre nel 2006 ho lavorato con Vitantonio Liuzzi, che sul circuito di Indianapolis mise messo a segno il primo punto iridato della Toro Rosso. Dal 2009 sono l’ingegnere di pista di Sébastien Buemi, che seguirò anche quest’anno. Il mio lavoro, insieme a un pool di ingegneri e meccanici, consiste proprio nel gestire i rapporti col pilota sia in pista sia fuori: prendere decisioni su scelte

di settaggio, tipologia di gomme, test da fare e poi in gara gestire il traffico in pista (info bandiere, meteo, tempi altri piloti), lavorando al muretto fianco a fianco con il capo ingegnere per la strategia, il direttore tecnico e il Team Principal, che da noi è Gianfranco Fantuzzi. Faccio un lavoro che mi tiene lontano da casa per 150 giorni all’anno. Quando non siamo in gara perfezioniamo

smontaggio e rimontaggio e facciamo analisi per lo sviluppo a breve o lungo termine, anche sfruttando il simulatore di Milton Keynes in Inghilterra. Dal 2010 siamo completamente indipendenti dal gruppo Red Bull e abbiamo anche una galleria del vento nostra, con tutto il lavoro di progettazione fatto a Faenza. Nell’imminente stagione 2011 seguirò ancora Sébastien (Buemi, ndr) e oltre ad Alguersari potremo contare anche sul lavoro del nuovo collaudatore, l’australiano Daniel Ricciardo, che proverà la macchina anche durante le sessioni libere del venerdì mattina. La presentazione della nuova macchina e il primo test in pista saranno a Valencia l’1 febbraio così come per tutte le altre scuderie. Le novità del 2011 saranno il kers per tutti, il ritorno delle gomme Pirelli e l’introduzione di dispositivi per facilitare i sorpassi, scaricando l’ala posteriore. L’anno scorso abbiamo centrato l’obiettivo stagionale del 9° posto in campionato, ora la sfida sarà riuscire a capitalizzare qualcosa in più per camminare con le nostre gambe; personalmente cercherò di dare il massimo per la Toro Rosso, tenendo sempre un occhio puntato sulla Ferrari, che per un italiano sarebbe comunque un passaggio da sogno”.

Calcio, Lega Pro 1. Lo scorso 13 dicembre per il patron valgobbio l'onorificenza da una giuria di giornalisti

Un premio a Renzo Cavagna come miglior presidente Nella notte delle stelle dello sport italiano il cielo si è tinto di rossoblù grazie al presidente dell’A.C. Lumezzane Renzo Cavagna. Il 13 dicembre scorso Benevento ha ospitato la “Italian Sport Awards”, un’importante serata di gala che ha avuto i più grandi campioni dello sport italiano come protagonisti. Nel corso della manifestazione è arrivato per il patron valgobbino Cavagna il riconoscimento come “miglior presidente del calcio professionistico”. Questo premio è stato assegnato da una giuria di noti giornalisti insieme

alla Lega Pro. Il presidente ha espresso molta gioia senza nascondere un po’ di sorpresa ed emozione e subito ha dichiarato che “essere scelti come miglior presidente è il segno che dal 2006 il lavoro della dirigenza è stato più che soddisfacente”. Renzo Cavagna è alla guida del Lumezzane dall’estate del 2006 quando rilevò la società dalla famiglia Bonomi: “come tutti sanno con i vecchi proprietari ci sono dei problemi che dobbiamo risolvere al più presto. Siamo fiduciosi – continua il presidente − di trovare un accordo al più presto”.

Il patron Renzo Cavagna

Con l’inizio del nuovo anno il presidente guarda al futuro con serenità e fiducia. “Abbiamo un progetto giovane e importate che fino ad ora ci ha dato grandi soddisfazioni, Coppa Italia e C1. Vogliamo essere una palestra per i giovani e questo lo possiamo fare grazie alla forte collaborazione e amicizia che ci lega ad alcune squadre importanti di Serie A. Se guardo al 2010 – dice il presidente – non posso fra altro che sorridere nonostante tutte le tristi vicende che ci sono capitate”. Parlando di campionato il primo tifoso del Lume vuole che “i ragazzi diano tutto sul campo per finire con tranquillità un torneo che fino ad ora stiamo giocando benissimo, peccato per quei 4 punti in meno. I Play off? Mai dire mai…”.(alessio andreoli).


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COMUNI

BOVEZZO Edicola di Bussacchini Paola, via Sabbioncelli – Bovezzo - Edicola n° 115 di Rossi, via Donizetti – Bovezzo - Edicola di Cancarini Tiziano, via Le Brede 18 – Bovezzo COLLIO Formaggi Trevalli di Zanini Silvio & C. Snc, via Maniva 110/a, San Colombano - L’Erbavoglio di Benecchi Lucia, via Castiglioni 95, Collio BOVEGNO Edicola n° 177 di Fontana Giuseppina, via Roma 21, Bovegno LODRINO Edicola Bettinsoli Rosetta di Bettinsoli Rosetta, via Roma 6, Lodrino

BOVEGNO Piazza Zanardelli, 1 - 25061 Bovegno Tel. 030 9259641 - Sito: www.valletrompia.it BOVEZZO Via Vittorio Veneto, 28 – 25073 Bovezzo - Tel. 030 2111211 - Sito: www.comune.bovezzo.bs.it

BRIONE Via San Zenone, 1 - 25060 Brione - Tel. 030 84013

CAINO Via Villa Mattina, 9 - 25070 Caino - Tel. 030 6830016 - Sito: www.comune.caino.bs.it COLLIO Piazza Zanardelli, 24 – 25060 Collio - Tel. 030 927213 - Sito: www.valletrompia.it

COMUNITA’ MONTANA

MARCHENO Cartoleria Facchini Floriana di Facchini Floriana, via Provinciale 3, Brozzo - Tabaccheria Edicola Ricevitoria di Dusina Giampietro, via Zanardelli 3, Marcheno - Cartoleria Gerardini di Gerardini, via Zanardelli 203, Marcheno

Via Matteotti, 327 - 25063 Gardone Val Trompia Tel. 030 833741 - Sito: www.cm.valletrompia.it

GARDONE VAL TROMPIA: Emporio Stefano di Reboldi Stefano, via Matteotti 18, Inzino - Edicola “Guido” di Franzini Cesare & C. Snc, via Matteotti, Gardone Val Trompia - Cartoleria Camplani di Camplani Bruno, piazza Garibaldi 43, Gardone Val Trompia

GARDONE VAL TROMPIA

POLAVENO “Lindus” di Buffoli Loretta, via Palini 39, San Giovanni di Polaveno - Edicola Belleri Erminia di Belleri Erminia via Tonetti 4, Gombio

Via Casa dell’Alpino - 25061 Irma - Tel. 030 9220157 – 030 9220974 - Sito: www.valletrompia.it

SAREZZO: Edicola di Zubani Adriano Matteo, via Petrarca 3, Ponte Zanano - Edicola di Consoli Michela, via Dante 17, Zanano - Cartoleria Mazza Lucia di Mazza Lucia, piazza Borgo Bailo 12, Sarezzo - Libreria Il Mosaico di Pedrini Daniele, via Zanardelli 50, Sarezzo - Il Chiosco R.S. di Portesi Ornella, piazzale Europa, Crocevia - Tabacchi Alimentari Beccalossi M. Rosa via Antonini 203, Termine LUMEZZANE: Tabaccheria Bar Edicola “Mezzaluna” di Cavagna Fausto, via Brescia 12/c, Valle - Edicola Gnutti D. di Gnutti D., via Monsuello, San Sebastiano - Edicola Cartoleria di Facchini Sara, via Trieste 3, Sant’Apollonio - Edicola piazza Portegaia, Sant’Apollonio - Edicola via De Gasperi

CONCESIO P.zza Paolo VI, 1 – 25062 Concesio - Tel. 030 2184000 - Sito: www.comune.concesio.brescia.it Via Mazzini, 2 - 25063 Gardone Val Trompia - Tel. 030 8911583 - Sito: www.comune.gardonevaltrompia.bs.it

IRMA LODRINO Via Roma, 90 – 25060 Lodrino - Tel. 0308950160 - Sito: www.valletrompia.it

LUMEZZANE Via Monsuello, 114 – 25065 Lumezzane San Sebastiano - Tel. 030 8929268 - Sito: www.comune.lumezzane.bs.it

MARCHENO Via Zanardelli, 111 – 25060 Marcheno - Tel. 030 8966018 - Sito: www.valletrompia.it

MARMENTINO Via S. Faustino, 30 – 25060 Marmentino - Tel. 030 9228202 - 030 9229006 - Sito: www.valletrompia.it

NAVE Via Paolo VI, 17 – 25075 Nave - Tel. 030 2537411 - Sito: www.comune.nave.bs.it

NAVE Edicola di Mombelli Daniela, via Brescia 162 – Nave - Edicola di Nember Savino, via Brescia 12 – Nave - Edicola di Porta Catia, via San Marco – Nave

PEZZAZE

VILLA CARCINA Cartoleria di Fusi Cristina, via Tolotti 1, Cogozzo - Privativa Edicola di Rossi Paolo, via Bagozzi 101, Villa Carcina - Edicola Tabaccheria di Maiolini Fabio, Via Marconi 4, Pregno Edicola Tabacchi Bettinsoli Lucia di Bettinsoli Lucia, via Garibaldi 156, Carcina - Edicola, via Veneto, Cailina

Piazza Marconi, 4 - 25060 Polaveno - Tel. 030 8940955 - Sito: www.comune.polaveno.bs.it

CONCESIO Edicola statale, Stocchetta - Edicola Mora Lucia di Mora Lucia, via Europa 306, Costorio Edicola di Biloni & C. Snc, via Rodolfo da Concesio 67, Concesio - Edicola di Lana Patrizia, via Roncaglie 19/bis, Concesio - Edicola di Schivardi Donatella, via Rizzardi 12, San Vigilio

Piazza Martiri, 1 - 25060 Tavernole sul Mella - Tel. 030 920108 - Sito: www.valletrompia.it

ANNO III NUMERO 1 - gennaio 2011 Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales Registrazione del Tribunale n. 22/2009 del 21 marzo 2009 Direttore responsabile: Adriano Bianchi Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia tel.: 03044250 - fax: 0303757897 e-mail: valtrompiavocemedia.it Pubblicità: Voce Media Pubblicità - Via Callegari, 6 Brescia Tel.: 0302808966 - fax: 0302809371 - e-mail: vmpvocemedia.it Stampa: Centro Stampa Quotidiani Spa - Via dell'Industria, 52 25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566 Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti

Via Caduti Del Lavoro, 3 – 25060 Pezzaze - Tel. 030 9220100 - Sito: www.valletrompia.it

POLAVENO SAREZZO Piazza Battisti, 4 - 25068 Sarezzo - Tel. 030 8936211 - Sito: www.comune.sarezzo.bs.it

TAVERNOLE SUL MELLA VILLA CARCINA Via Marconi, 27 – 25069 Villa Carcina - Tel. 030 8984301 - Sito: www.comune.villacarcina.bs.it

INFORMAGIOVANI

EMERGENZA

CONCESIO

118 (Emergenza sanitaria) 112 (Carabinieri) 113 (Polizia) 115 (Vigili del Fuoco) 117 (Guardia di Finanza) 1515 (Corpo Forestale)

Piazza Paolo VI, 1 - Tel. 030 2184141

LUMEZZANE Via Umberto Gnutti, 2 - Tel. 030 8920519

NAVE Via Brescia, 29 c/o biblioteca - Tel. 030 2532753

SAREZZO Via Bailo, 47 c/o biblioteca - Tel. 030 8907539

VILLA CARCINA Via Italia, 24 - Tel. 030 8988224

SOCCORSO ALPINO Gardone V.T.: Cell. 3357853490


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ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive) Valle - S. Carlo Borromeo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30

Villaggio Gnutti - S. Giorgio: Prefestivo: 18.00 (Casa di Riposo) - Festivo: 11.00 – 18.00

18.30 - Festivo: 8.00 (chiesa vecchia) – 9.30 – 11.00 – 18.30

Gazzolo - S. Antonio di Padova: Prefestivo:

CAINO S. Zenone: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00

Fontana - S. Rocco: Prefestivo: 18.30 - Festivo:

19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 19.00

9.30 (chiesa di Memmo) – 11.00 – 18.00

8.00 – 10.30 – 18.30 Pieve - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.30 Festivo: 7.30 – 9.00 - 10.00 – 11.00 – 18.30 – 19.45 S. Apollonio - S. Apollonio: Prefestivo: 18.30 Festivo: 7.00 – 8.00 – 09.30 – 11.00 – 18.30

S. Colombano - S. Colombano Abate: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 11.00 – 17.00 - Maniva: Festi-

MARCHENO Santi Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.00 (Santuario

– 18.00

COLLIO Santi Nazaro e Celso: Prefestivo: 18.00 - Festivo:

vo: 15.30 (giugno/settembre)

della Madonnina) - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30

CONCESIO S. Andrea - S. Andrea Apostolo: Prefestivo:

Brozzo - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.30

18.00 - Festivo: 7.30 – 10.30 – 18.00 Pieve - S. Antonino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30 Costorio - S. Giulia: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 11.00 – 18.00

S. Vigilio - Santi Vigilio e Gregorio Magno: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00

Concesio - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.00 - Festivo: ore 8.00 – 10.30

GARDONE VAL TROMPIA S. Marco: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30

Inzino - S. Giorgio: Prefestivo: 17.30 (Santuario Madonna del Castello) – 19.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.30 Magno - S. Martino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 11.15 – 18.30

- Festivo: 10.00 – 18.30

Cesovo - S. Giacomo: Prefestivo: 19.30 MARMENTINO Santi Cosma e Damiano: Prefestivo: 17.30 - Festivo: 11.00 – 18.30

Ville di Marmentino - Santi Faustino e Giovita: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 9.30 NAVE S. Maria Immacolata: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 9.30 – 11.00 – 18.00

Muratello - S. Francesco d’Assisi: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 - 9.30 - 11.00 – 17.30

Cortine - S. Marco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30

PEZZAZE S. Apollonio: Prefestivo: 15.45 (Casa di Riposo) – 18.30 - Festivo: 8.00 – 11.00

IRMA SS. Trinità: Festivo: 9.30 LODRINO S. Vigilio: Prefestivo: 17.00 (Invico) – 18.00 - Festi-

Lavone - S. Maria Maddalena: Prefestivo: 17.00

vo: 8.30 (Invico) – 10.30 - 18.00

– 11.00

LUMEZZANE S. Sebastiano - Santi Fabiano e Sebastiano: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00

Gombio - S. Maria della Neve: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 10.00 – 18.00 - S. Maria del Giogo: Fe-

– 19.00

S. Giovanni Polaveno - S. Giovanni Battista:

- Festivo: 18.00

POLAVENO S. Nicola Vescovo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00

stivo: 16.00 (maggio/settembre)

La parrocchiale di Brozzo

Prefestivo: 17.00 - Festivo: 8.00 – 10.30

SAREZZO Santi Faustino e Giovita: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 10.00 – 18.30

Zanano - Regina della Pace: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 (S. Bernardino di Noboli) – 10.30 – 18.00

Ponte Zanano – Santuario Madre del redentore: Prefestivo: 18.00 – Festivo: 8.00 – 18.30 – Cristo Re: Festivo: 11.00 – 18.30 TAVERNOLE SUL MELLA Chiesa Parrocchiale - Santi Filippo e Giacomo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00 Cimmo - S. Calogero: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.30 – 20.00

Pezzoro - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 9.30

VILLA CARCINA Santi Emiliano e Tirso: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00

Cailina - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00 Carcina - S. Giacomo: Prefestivo: 17.00 (Pregno) 18.00 - Festivo: 9.30 - 11.00 - 18.00 Cogozzo - S. Antonio: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00

SALDI FLOWERS APERTO LA DOMENICA

ISEO Via Campo, 36 Tel. 0309822055

Fino al 6/3/2011

BOVEGNO S. Giorgio: Festivo: 10.30 - 18.30 (Graticelle) - 8.00 BOVEZZO S. Apollonio: Prefestivo: 16.30 (chiesa vecchia) –



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