La Voce della Valtrompia 2011 03

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La Voce della Valtrompia n.

MENSILE D'INFORMAZIONE

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Sport. Due squadre del Csi nate per promuovere e sensibilizzare le attività Abe

Editoriale

Qualcosa di nuovo di Adriano Bianchi

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ANNO III - MARZO 2011

Le notizie di ciò che accade nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo dicono di un movimento di popoli in cerca di una storia nuova. C’è il desiderio di lasciare alle spalle anni di dittatura e di violenze per costruire sistemi politici diversi, speriamo più giusti e democratici. Il futuro è incerto per tutti. Per le popolazioni anzitutto, quelle che stanno combattendo per la libertà, ma anche per i Paesi occidentali che non possono solo assistere a uno spettacolo il cui finale è più che mai incerto. Si parla della caduta di un nuovo muro di Berlino e di un piano Marshall per il nord Africa, di sviluppo e di crescita. Ne discutiamo perché crediamo sia bene che ciascuno possa realizzare la propria vita soprattutto nella sua terra, vicino ai suoi cari, dove la cultura e le tradizioni gli sono più confacenti. Ma nel frattempo? Molta di questa gente guarda all’Europa, all’Italia con speranza, per costruire un futuro migliore. Scappano dalla guerra e dalla fame e vengono da noi. La nostra terra ne ha accolti molti, non senza fatica, non senza dibattere della loro presenza, non senza cercare le soluzioni più opportune. Molti di questi stranieri sono stati per un poco ospiti delle nostre comunità, tanti sono ormai nuovi bresciani, concittadini. Accade anche nei paesi della Valtrompia, dove le loro storie si intrecciano con le nostre, dove il lavoro, la scuola, l’oratorio divengono i primi luoghi di contatto e di conoscenza, e dall’incontro nascono le relazioni, le amicizie. “L’immigrazione − dice il vescovo Luciano Monari − è un fenomeno complesso da affrontare con serenità”. E con serenità vi raccontiamo, in questo numero, qualche loro storia, insieme a ciò che alcune delle nostre comunità fanno perché cresca nella comprensione reciproca, qualcosa di nuovo.

Un “calcio” alla malattia col team Abe & Friends Un progetto che coinvolge anche il calciatore Marco Zambelli per sostenere il reparto di Onco-Ematologia Pediatrica di Brescia Inchiesta

Il servizio a pag. 21

Speciale Carnevale

Rischiatutto

Una pagina fotografica che ripercorre i momenti del Carnevale in Valle tt pag. 20

Bassa Valle Nave e gli omonimi don Filippo Bassi vissuti a cent'anni di distanza tt pag. 13

Economia Migliaia di chilometri per cercare un lavoro in Valtrompia. I numeri degli stranieri, due storie e le interviste ai sindaci di Concesio e Lumezzane

I servizi a pag. 2-3

La storia della Greiner di Lumezzane: intervista a Roberto Lena tt pag. 15


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La Voce della Valtrompia marzo 2011

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Primo piano

Monari: un fenomeno complesso La Lettera “Stranieri, ospiti, concittadini” inviata alle comunità cristiane della diocesi sulla pastorale per gli immigrati è stata scritta, come ha precisato il Vescovo, “per aiutare le comunità cristiane a prendere in considerazione e affrontare con serenità un fenomeno oggettivamente complesso”. Quello dell’immigrazione è uno di quegli argomenti che meritano di essere discussi. Non sempre è facile trovare luoghi e interlocutori per fare in modo che il dibattito non sia sterile e superficiale. A volte è possibile giungere a un’opinione equilibrata solo a distanza di tempo, quando la riflessività garantisce un adeguato approfondimento. Ma quando i problemi scottano ancora, come agire?

Interviste. Le storie differenti di Vida, una donna che vive a Concesio, e di Ben residente a Sarezzo da 20 anni

Quando la fatica dell’integrazione è per cercare una vita migliore Lei è originaria del Ghana, lui della Nigeria. Entrambi con un lavoro e una famiglia. Conoscono gli italiani e l'Italia e non sempre i rapporti con loro sono facili di Mauro Toninelli

Vida, che si pronuncia Vaida, è una donna ghanese che vive a Concesio. Lei e il marito sono in Italia da più di 15 anni e hanno un figlio di 17 anni in Ghana. “Non è qua perchè non ce la facevamo più e quindi l’abbiamo mandato giù” dice Vida. Si capisce quanto le pesi, ma le difficoltà, soprattutto economiche li hanno portati a fare questa scelta. Quarantadue anni per Vida e per il marito che racconta di trovarsi bene a Concesio: “Prima benissimo, ora bene”. Perchè? La domanda è tanto naturale quanto scontata la sua

risposta: “Perchè prima c’era più lavoro, ora no”. Vida prima lavorava in fabbrica, come tanti, ma questo non le bastava. “Ho fatto il corso di Oss (Operatore socio sanitario, ndr.), l’ho finito e ho iniziato a lavorare in una casa di riposo a tempo pieno. Quando è arrivato il momento di assumere non mi hanno assunto, mi hanno fatto fare il part-time e hanno assunto un’italiana che era lì da sei mesi, mentre io ero lì da due anni. Nella difficoltà adesso

danno la precedenza agli italiani e non agli starnieri”. C’è rammarico nelle parole di Vida e ricorda che pure il marito non ha più il lavoro. Con la gente invece non haproblemi, nemmeno con i vicini di casa. Ma il Ghana le manca: “Un giorno tornerò”. Più dura la testimonianza di Ben, 50 anni, proveniente dalla Nigeria. Vive a Sarezzo da 20 anni. Fa l’operaio in una fabbrica di Sarezzo. È sposato, con 3 figli. Anche lui come molti è in cassa

integrazione: “È difficile arrivare a fine mese con il 100%, figuriamoci con il 62%. Tutto quello che abbiamo risparmiato piano piano si finisce”. A Sarezzo i figli vanno a scuola e a catechismo. A messa Ben va alla Stocchetta. Per i bambini sembra più facile integrarsi. “La gente di Sarezzo è come tutti; se tu vivi la tua vita non ti disturba, ma l’integrazione è difficile. Quando vai a prendere i bambini a scuola ti salutano ma poi basta. Io sono qui da 20 anni e non posso dire di avere un italiano come amico. Non ho cambiato nemmeno lavoro in questi anni. In fabbrica mi salutano, ma fuori ognuno va per la sua strada”. Si sente che a Ben questa cosa dispiace, come dispiace vedere la difficoltà degli italiani e degli stranieri per favorire l’integrazione e poi aggiunge “Nessuno mi ha mai invitato a bere il caffè o quando c’è un incidente stradale tra bianco e nero, si dà subito la colpa a colui che è nero. Non sempre ci vogliono”. Perchè resti qui allora? “Quando si è abituati ad un paese e impari come si vive, ognuno vive la propria vita. Ma devo svoltare. Faccio poche ore, ho 3 bambini, l’affitto e altro da pagare; così é inutile e difficile stare qua”. In queste condizioni è difficile anche per gli italiani...

Concesio. Le parole del sindaco Retali su una realtà dove il numero di stranieri è sotto la media della Valle

Un esempio di convivenza nel segno dell’integrazione In controtendenza rispetto a una presenza di stranieri intorno al 10%, Concesio abbassa questa media rispetto al valore generale della Valtrompia, divenendo al medesimo tempo modello di convivenza. “Le statistiche – riferisce il sindaco concesiano, Stefano Retali – dicono che l’incidenza è nell’ordine del 7,5% sul totale della popolazione residente a Concesio, pur essendo il nostro il secondo territorio più popoloso in Valtrompia (15.005 abitanti al 31 dicembre 2010, ndr). I paesi di provenienza maggiormente rappresentati sono il Pakistan e l’Albania. Il dato si alza fino al 9% se con-

sideriamo i bambini che vanno dalla scuola dell’infanzia sino all’istituto secondario inferiore, molti dei quali nati qui e a tutti gli effetti italiani”. Un dato statistico che costituisce un’eccezione nella Valle del Mella. “La presenza di stranieri nel nostro comune – prosegue Retali – non ha mai generato alcun tipo di problema; sul territorio non vi sono punti nei quali si siano mai create situazioni di tensione, anzi la convivenza tra chi è nato qui e chi è arrivato dall’estero è un perfetto esempio di integrazione. Un punto quest’ultimo sul quale puntiamo molto all’interno degli istituti scolastici, dove non si sono mai

Stefano Retali

verificate questioni che riguardassero etnie e religioni diverse, proprio perché i ragazzi vengono educati ai valori del rispetto. Gli stranieri presenti sono distribuiti omogeneamente in tutte le frazioni di Concesio e non si sono mai create piccole comunità chiuse. Noi – chiude il sindaco Retali – contiamo molto sul lavoro delle associazioni e delle parrocchie, con queste ultime che si rivelano sempre molto collaborative, potendo appoggiarsi anche sulla lunga esperienza della parrocchia di Stocchetta, che la Diocesi ha destinato da tempo come parrocchia provinciale per gli immigranti cattolici”. (a.a.)


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A Sarezzo “Comunità cristiana e immigrati” Giovedì 24 marzo alle 20.30 a Sarezzo è organizzato l’appuntamento di “Voci nell’Agorà” dedicato alla zona della Valtrompia. Presso la Sala della comunità San Faustino viene affrontato il tema: “Comunità cristiana e immigrati”. Intervengono don Alfio Bordiga, già fidei donum in Germania tra gli immigrati italiani, Gabriele Bazzoli, centro oratori bresciani, don Danilo Vezzoli, parroco di Fucine di Darfo e padre Mario Toffari, direttore dell'Ufficio per la pastorale dei migranti; introduce Edmondo Bertussi, modera Massimo Venturelli, giornalista de “La Voce del Popolo”. Nell’occasione sarà presentato anche il restyling grafico e di formato del settimanale diocesano “La Voce del Popolo”.

I dati della Valtrompia. Lumezzane è il comune con più stranieri sul territorio

Migliaia di chilometri per un posto di lavoro Migliaia di chilometri inseguendo un sogno o semplicemente un posto di lavoro che possa garantire un futuro più sicuro per se stessi e per la propria famiglia. Per non fermarsi ai soliti luoghi comuni, basterebbe, forse, andare in profondità, leggere in ogni storia la tribolazione di una persona che lascia tutto, compresi gli affetti e le radici, per cercare fortuna. La vita poi, si sa, è un grande ciclo che ritorna di continuo: non a caso tutte le popolazioni sono state protagoniste di grandi emigrazioni. Ma dove emigrano le persone? Dove c’è lavoro o dove la qualità della vita sembra migliore. Da questo punto di vista la Lombardia e la provincia di Brescia sono un ottimo polo attrattivo. In Valtrompia la richiesta di manodopera è sempre stata molto alta. Anche in Valle la presenza degli stranieri è spesso in bilico tra il problema e la ricchezza, tra la gestione di un disagio e la ricchezza culturale. Poco si è parlato delle risposte che i Comuni danno per cercare la realizzazione di un’integrazione. Siamo andati a spulciare attraverso gli uffici anagrafe dei Comuni o attraverso i dati dell’Osservatorio regionale per l’integrazione e la multietnicità 2010

per verificare quanto incide sul territorio la presenza degli stranieri. Ecco i numeri: Bovegno 156 stranieri su 2292 abitanti; Bovezzo 594 stranieri su 7521 abitanti; Brione 67 stranieri su 703 abitanti; Caino 173 su 2082; Collio 168 su 2292; Concesio 1280 su 15005; Gardone 1864 su 11938; Irma 3 su 152; Lodrino 224 su 1795; Lumezzane 2583 su 23828; Marcheno 560 su 4492; Marmentino 24 su 691; Nave 661 su 11142; Pezzaze 99 su 1161; Polaveno 266 su 2715; Sarezzo 1691

su 13430; Tavernole 167 su 1411; Villa Carcina 1415 su 10997. Non ci siamo fermati solo ai dati abbiamo anche chiesto a due Sindaci (Concesio e Lumezzane) di spiegare com’è la situazione sul loro territorio. Esce un quadro tendenzialmente positivo che mira all’integrazione. Ma non è facile. Serve sempre di più una comunità solidale che sappia fare rete, coinvolgendo sempre più parrocchie, oratori, cooperative e associazioni che già operano nel quotidiano.

“Voci nell’Agorà” sul territorio “Voci nell’Agorà” intende promuovere interviste e dibattiti pubblici su temi di attualità nel territorio con l’obiettivo di dare spazio a più voci (giornalisti, ospiti, pubblico) al fine di affrontarne le criticità alla luce del Vangelo, con introduzione che farà il punto della situazione immigrati nella zona. Già svolto l'incontro di lunedì 21 marzo a Bienno presso la Sala della comunità; tema: “Nuove famiglie, nuove comunità” dove sono intervenuti Mario Sberna, presidente Famiglie numerose, Carla Bisleri, sociologa dell’Università cattolica, Giuliana Bertoli, assessore ai servizi sociali di Palazzolo. In programma: lunedì 28 marzo a Pontevico presso la Sala della comunità; tema: “Lavoro e cittadinanza”; intervengono Marco Fenaroli, sindacalista Cgil, Renato Zaltieri, sindacalista Cisl, Eugenio Massetti, presidente Confartigianato Brescia, Luciano Pendoli, vice presidente Acli provinciali; introduce Francesco Uberti, giornalista. Giovedì 31 a Vobarno presso il Centro sociale parrocchiale; tema: “La responsabilità politica dei cristiani”; intervengono Pietro Bisinella, segretario provinciale del Pd, Aristide Peli, assessore della Provincia di Brescia della Lega Nord, Margherita Peroni, consigliere regionale del Pdl. Introduce Nicoletta Tonioli, giornalista. Si chiude il 4 aprile alle 20.30 a Marone dedicato alla zona del Sebino e della Franciacorta. Presso la Sala della comunità viene affrontato il tema: “Il dialogo tra i credenti”. Intervengono Anne Zell, pastora valdese, padre Mario Toffari, direttore ufficio migranti, Issam Mujahed, esponente del Centro culturale islamico di Brescia; Giovanni Boccacci, direttore del Centro migranti. introduce Emanuele Turelli, modera don Adriano Bianchi, direttore de “La Voce del Popolo”. Per la Valtrompia l’appuntamento è il 24 marzo a cuI è dedicato il box in alto.

Lumezzane. Sono 57 le nazionalità diverse presenti nella cittadina valgobbina, comune di 23.838 abitanti

Per Vivenzi, sindaco lumezzanese, non c’è nessun problema Lumezzane, comune di 23.828 abitanti (dati riferiti all’anno 2010), ospita persone provenienti da 57 Paesi diversi. Le comunità più radicate sul territorio sono senegalesi e pakistani. Sindaco Vivenzi, come vede il fenomeno dell’immigrazione in Valgobbia? Nel nostro comune l’immigrazione non è assolutamente un problema. Ad inizio anno abbiamo effettuato un controllo e abbiamo riscontrato solo rari casi di persone clandestine. La situazione lumezzanese è più che tranquilla e sono felice di dire che non esistono fenomeno di clandestinità.

In quest’ultimo decennio il flusso migratorio che ha portato molti stranieri in Valle ha continuato ad aumentare? Lumezzane è sempre stata una città che fin dagli anni Sessanta, con l’avvento del boom economico e le numerose aziende, ha continuamente attirato numerose famiglie in cerca di un impiego. Oggi la crisi e il venir meno di molti posti di lavoro hanno frenato l’arrivo di stranieri. Tra le comunità più salde e ben radicate c’è quella pakistana: verrà costruita una moschea dove possano trovarsi a pregare?

Silverio Vivenzi

Esiste già in via Trieste un luogo adibito a circolo culturale dove la comunità musulmana può ritrovarsi e nelle loro attività rientra anche la preghiera. Gli extracomunitari che abitano in Valgobbia si sono integrati o tendono ad isolarsi? Una buona parte degli stranieri vive qui da più di vent’anni e molti hanno acquisito la cittadinza. L’integrazione migliorerà con il passare degli anni e con l’avvento delle nuove generazioni. Questo processo si potrà dire concluso quando cominceremo ad avere un numero considerevole di matrimoni misti.


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La parola ai lettori

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TEATRO: vinci due biglietti all'Odeon Il teatro Odeon di Lumezzane in collaborazione con "La Voce della Valtrompia" mette in palio due biglietti per lo spettacolo "Terrybilmente divagante" del 13 aprile con Teresa Mannino. Spedisci il tagliando in via Callegari 6 - 25121 Brescia. Estrazione l'8 aprile 2011.

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IL PEGGIO DELLA VALTROMPIA

L'opaca trasparenza dei siti comunali Consultando le home page dei siti Internet comunali e cliccando sul pulsante “Trasparenza, valutazione e merito” risulta che su 18 Comuni triumplini soltanto 5 (Sarezzo, Gardone, Lumezzane, Nave, Villa Carcina) inseriscono le indennità degli amministratori online. Gli altri 13 (più Comunità montana e Provincia) dispongono sì della segnalazione voluta dal Ministero della Pubblica amministrazione con legge 69/2009, soltanto che rimanda a pagine con riferimenti incompleti o al download di moduli vuoti e allegati esplicativi.

LETTERE

Un grazie al Vescovo Egr. direttore, ho letto con molto interesse la lettera alle comunità cristiane della diocesi sulla pastorale per gli immigrati del Vescovo. Una caratteristica dei suoi interventi è che ti prende per mano e, in modo semplice e chiaro, ti guida ad un’analisi lucida dei problemi e, da buon Pastore, aiuta a far luce su molte tematiche, anche un po’ spigolose e difficili, senza chiudersi in difesa, secondo la logica del Vangelo. In questi momenti, non facili, anche la mia Chiesa, non sempre ha avuto testimoni credibili, tra le sua fila: sicuramente incidenti di percorso, responsabilità individuali, piuttosto che uno stile, ma sicuramente spiacevoli. Anche in occasione di questa ultima lettera, il vescovo Luciano è stato illuminante: non perché difende gli extra-comunitari, ma perché espone in modo chiaro un problema e ci aiuta a dipanarne la matassa senza pregiudizi e chiusure ideologiche. È sempre più necessaria una Chiesa così, che annuncia Cristo, uomo libero e povero, e che prende come sua strada l’uomo, lavora per il bene di ogni uomo, per il bene di tutti. Grazie: come genitore, impegnato in un partito e con cariche elettive la mia riconoscenza: avere una guida come Lei, che annuncia e non urla parole di vita e di speranza, ci aiuta a proseguire con serenità e determinazione nella nostra quotidianità, spesso complicata come complicato è il mondo di oggi. Auspico come Lei che sul tema immigrazione si possa ragionare seriamente. Innegabile che non possiamo accogliere tutti e che purtroppo, nelle pieghe della povertà non sono poche le persone che approfittano o delinquono, ma se con queste la distanza deve essere netta e la legalità lo strumento per risolverla, bisogna fare in modo che le “brave” persone che sono arrivate da lontano e che contribuiscono alla crescita di ricchezza del nostro paese, possano trovare comunità cristiane e civili pronte a dialogare con loro nel rispetto delle differenze culturali, storiche e religiose. Sarebbe opportuno che queste persone salissero sulla “barca a remare con noi” per puntare la prua verso il

IL MEGLIO DELLA VALTROMPIA

La carnevalesca allegria dei triumplini Quando i tempi sono duri spesso una risata è il miglior metodo per ritrovare l’ottimismo. Durante questi difficili mesi di transizione che sta vivendo l'Alpe Pezzeda, tre simpatici triumplini hanno deciso di stemperare il clima e tirar su l’animo a tutti con una trovata carnevalesca. Bardati da arabi con valigetta piena di (finti) dollari Giuseppe Bossini, Adriano Fausti e Damiano Fausti si sono presentati sulle nevi di Collio al grido “Comprom la Pezéda”. Ahinoi la transazione non è andata a buon fine, ma lo scherzo è decisamente riuscito.

Giornali della Comunità

Radio Voce “100% Brescia” è la trasmissione in diretta dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 15 dedicata al mondo delle Rondinelle. Oltre al Brescia Calcio, segui ogni domenica con “Diretta Sport” l’intero campionato del Lumezzane con collegamenti dal Comunale e in trasferta. Spogliatoi anche di Rodengo Saiano, Montichiari e Feralpi Salò.

“Aria di casa nostra” è il giornale della comunità della parrocchia di S. Vigilio di Concesio. La copertina è quella dell'ultimo numero. All’interno alcune notizie dalla vita parrocchiale, delle iniziative dell'oratorio. Non mancano fotografie e spazi aperti alla solidarietà e al mondo.

fm 88.3 88.5 Brescia e Provincia

largo, il futuro; vorrei chiedere loro di contribuire, non solo con il pagamento delle tasse e dei contributi, a una Brescia più bella e vivibile; vorrei coinvolgerli nella riflessione sulla scuola, sull’inquinamento, sull’economia italiana, sullo sport, sulla delinquenza… Preferisco l’idea di costruire ponti piuttosto che alti muri che dividono. Preferisco unire che dividere. Me lo insegna il Vangelo e anche il buon senso. Un dato è certo: l’ultima annata agricola ha portato una riduzione drastica nella produzione mondiale di grano, soia, riso e altri prodotti primari. Aumenti accentuati dalle speculazioni finanziarie sulle materie prime e che proseguono in questo periodo. Quali le conseguenze? Il direttore del World Food Programme dichiara: “La gente che non ha cibo a sufficienza ha solo tre opzioni a disposizione: la rivolta, l’emigrazione o la morte”. I barconi di questi giorni ne sono la prova, ma l’Italia si è fatta trovare impreparata ed incapace ad affrontare il problema. Non è possibile che i meriti siano solo nostri e le colpe solo dell’Europa. Valter Mucchetti

Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Valtrompia”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a valtrompia@vocemedia.it.



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Lumezzane

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La quaresima dei giovani a S. Sebastiano La Quaresima porta a un maggiore ascolto della Parola di Dio. È quanto afferma Don Mauro Rocco, curato di Lumezzane S.Sebastiano sul modo in cui i giovani vivono questi giorni. “Fortunatamente – aggiunge – da noi la tradizione cattolica è ancora abbastanza forte, perciò si vede un maggior impegno alla Messa domenicale. Tuttavia, coloro che partecipano sono persone che già frequentano e che in questo periodo intensificano l’affluenza. Per attirare l’attenzione dei fratelli più lontani dalla comunità proponiamo alcune iniziative che speriamo servano a chiamarli: dalla cena in oratorio dopo la Messa alla meditazione, fino all’incontro con il vescovo Luciano in Cattedrale il giovedì sera”. (d.f.)

Storie. Sono 11 i lavori prodotti dal cantautore valgobbino con l’ultimo cd “Another side of R.O’.D”

L’altro lato della musica di Dolcini di Angelo Seneci

Renzo Dolcini, il noto musicista valgobbino, ha presentato il suo undicesimo cd, dal titolo “Another side … of R.O’.D”. Si tratta di un cd strumentale, dove l’autore ha raccolto alcuni brani di musica contemporanea e sperimentale. “In quest’ultimo lavoro ci sono brani che ho iniziato a scrivere alla fine degli anni ’90 quando frequaentavo un corso di composizione col maestro Mauro Montalbetti alla scuola di musica dell’associazione musicale ‘All’Unisono’”. Un’esperienza nuova per Dolcini, che ha dedicato i precedenti sei lavori al dialetto locale, due lavori con canzoni in italiano e altri due in inglese. “Sono entrato in questo ultimo genere di musica con grande curiosità – ricorda Dolcini –. Si tratta di un mondo musicale con regole diverse dal solito e il compositore si prende la libertà di crearsene nuove”. Un importante contributo alla realizzazione del cd è venuto da Ilaria Simonelli, flautista valgobbina, impegnata nel corpo musicale di Sant’Apollonio (dove insegna anche l’utilizzo dello stru-

Il musicista Renzo Dolcini

La situazione sulle scorie radioattive In un incontro pubblico a Lumezzane si è fatto il punto in merito al deposito di polveri radioattive dell’Azienda Rivadossi. È stato reso noto il progetto per lo stoccaggio del materiale e se ne è spiegata la provenienza: nel 2008 l’azienda tedesca alla quale le scorie furono spedite segnalò che parte di esse, derivate dalla fusione di pani di ottone ad opera della ditta, erano positive ai test di radiocontaminazione da cesio 137. Il carico fu quindi rispedito in Italia dove la Prefettura si avvalse di esperti per la valutazione del caso: si effettuarono veri-

fiche inerenti all’eventuale contaminazione degli operai che avevano curato la produzione dell’ottone e si studiarono le possibili conseguenze dello stoccaggio sul suolo lumezzanese. Alla luce di quanto emerso, è stato disposto che i containers contenenti le scorie contaminate saranno depositati presso lo stabilimento della ditta Rivadossi in Via Madonnina, in una zona del capannone costruita appositamente secondo le indicazioni della Commissione Prefettizia, la quale effettuerà in seguito i necessari controlli periodici. (d.f.)

mento) e presente nel disco anche come voce nell’unico pezzo cantano. Renzo Dolcini è nel mondo musicale dal 1966, quando con il gruppo “Le Pantere” vinse un disco d’Oro, concorso provinciale per gruppi. Nella sua esperienza il valgobbino ha dimostrato grande capacità nel passaggio dal rock al country, dalle canzoni nel vernacolo locale a quelle in inglese, dimostrando che anche in Valgobbia c’è chi non crea solo canzonette. Componente dell’associazione lumezzanese “Quelli della Piazza”, Dolcini risponde sempre positivamente quando l’amministrazione lo chiama per le proprie iniziative. Lo ricordiamo infatti presente nelle diverse iniziative dell’assessorato alla Cultura e a quelle dell’assessorato al Commercio, che lo scorso settembre ha organizzato la manifestazione di piazza “Armonie e sapori”. Tra le passioni coltivate fino a qualche anno fa Dolcini aveva anche quella del modellismo di automobili in miniatura, fino a diventare uno dei migliori specialisti italiani nella creazione di vetture in scala 1/43. Ora la musica lo impegna totalmente e nel suo futuro vede un’ulteriore crescita.

Centro per anziani. La nuova struttura occuperà l’ex scuola elementare del Villaggio Gnutti dove c’è la Caritas

Anziani: un nuovo punto di ritrovo per il tempo libero L’amministrazione lumezzanese e l’ass. Amici degli Anziani hanno presentato il progetto relativo al nuovo centro di aggregazione per anziani. Il sindaco Vivenzi, l’assessore ai servizi sociali Pasotti e l’ing. Capuzzi hanno spiegato il programma, rivelatosi sin dall’inizio in accordo con la politica della Giunta basata sul piano di riqualificazione del territorio lumezzanese. Il nuovo centro occuperà l’ex scuola elementare del Villaggio Gnutti che attualmente ospita la sede della Caritas: la ristrutturazione interesserà le facciate, il cortile, la pavimentazione

e la parte del secondo piano adibita al nuovo centro, ovvero un salone che raggiungerà circa 60 metri quadrati e che sarà pronto già in ottobre. Il locale fungerà da punto di ritrovo per le persone anziane motivate ad allietare il proprio tempo: qui si incontreranno generazioni differenti con le quali condividere iniziative e attività. Come illustrato dalle dott.ssa Casella e dott.ssa Bolognini, l’idea è di prevenire l’emarginazione e l’isolamento, due condizioni sufficienti a causare nell’anziano sintomi di depressione. E non si tratta di un anziano stere-

La struttura del Centro

otipato, ma di una persona inserita nella nostra comunità che necessita pertanto di un intervento mirato all’inserimento socio-culturale nella nostra realtà. Al progetto è abbinato il concerto di Primavera della banda di S. Apollonio del 26 marzo presso l’Odeon. Il Presidente del corpo musicale ricorda al proposito il valore della collaborazione tra giovani e anziani: “L’anziano è felice di lasciare un insegnamento al più giovane, affinché possa proseguire il suo cammino e tramandarlo a sua volta”. Oltre alla banda, il Presidente degli Amici degli anziani vuole ringraziare tutte le associazioni coinvolte: gli alpini di S. Sebastiano e S. Apollonio, i bersaglieri, la Protezione civile e la Comunità montana. (d.f.)


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Alta Valle

Pezzaze, il "Metallicus" a Lino Sanzeni Nell’ambito del concorso biennale “Metallicus: i percorsi della scultura” dedicato a Vittorio Piotti che il Comune di Pezzaze continua a promuovere con lo scopo di creare una sorta di percorso museale che tocchi i punti nevralgici del suo territorio comunale, è stato assegnato allo scultore Lino Sanzeni il primo premio per l’edizione 2011 sul tema “L’alpino nel XXI secolo”. Un concorso patrocinato da Regione Lombardia (assessorato alla Cultura) e Provincia di Brescia (assessorato al Turismo) e che sta vedendo la realizzazione del monumento nel corso di questi mesi. La sua posa in occasione dell’adunata sezionale del Gruppo Alpini di Pezzaze del prossimo giugno.

Pezzoro. Il ricordo di Umberto Contrini, detto "Galina". Fu anche in Nazionale

Vita fra sci e famiglia di Edmondo Bertussi

Nella sua casa a Pezzoro, andato “avanti” Umberto Contrini il “Galina”, un pezzo di storia dello sci, il primo “azzurro” bresciano, legato a competizioni da leggenda come il Discesù dal Gölem (vinto nel ’41 e ’46 e quattro volte sul podio), il Trofeo delle Funivie del Cervino dove nel ’41 finì per un niente alle spalle di Zeno Colò. In guerra, Alpino nel 6°, venne aggregato alla Scuola Militare di Alpinismo di Aosta e poi a Cervinia alla “Pattuglia sci veloci”, che allora raccoglieva i migliori talenti italiani compreso Zeno Colò: erano in tre di Pezzoro, lui, il fratello Vittorio e il cugino Aldo, istruttore della famiglia reale. Orgogliosissimo: nel ’48, selezionato per le Olimpiadi di Saint Moritz, rinuncia perché ritiene risicata la sua qualificazione nell’ultima prova. Grande marciatore, ha record imbattuti come quello della salita Gardone –Pontogna attraverso Caregno in 59 minuti. Ultraottantenne andava ancora in Gölem, sempre all’alba, e si cimentava nelle gare Ana. Aveva compiuto i 93 a gennaio: da un po’, amorevolmente assistito dai suoi, lottava per la vita con la

Una foto dopo il Discesù del '46: da destra nell'ordine 1° Umberto, 2° Aldo, 3° Vittorio

stessa grinta che aveva nelle competizioni. Era il terzo di nove fratelli maschi, sei viventi, di Attilio e Faustina Bregoli allevatori con vacche e cascine. Un giorno lo zio Nando, entrando nella stalla, vide lui e il fratellino Vittorio (saranno 92 a ottobre) appollaiati sul mucchio di fieno: uno fu “Galina” e l’altro “Galinì”, in gara insieme e rivali per più di sessant’anni. Nel ’42 si “salvava” dalla Russia andando alla Beretta come armaiolo

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Un Raptor nella miniera Marzoli Alla galleria Marzoli di Pezzaze è stato rinvenuto e distrutto l’uovo del mostro alato Raptor. La lettera era arrivata all’Agenzia Parco Minerario a fine gennaio: chiedeva la possibilità per un team di scienziati di entrare nella miniera alla Stese, alla ricerca delle uova del mostro alato Raptor che le aveva depositate in gallerie del sottosuolo bresciano, compresa la miniera Marzoli. Il mostro si era già risvegliato vicino al lago di Garda. Occorreva un sopralluogo per bonificare il sito minerario con la distruzione delle uova. In gran segreto il gruppo di scienziati “X Labs” è arrivato a Pezzaze con le speciali attrezzature necessarie. Sul trenino giallo sono entrati nelle viscere della terra alla ricerca delle tracce della creatura alata: a 150 metri di profondità hanno trovato l’uovo gigante, raccolto e distrutto. Il tutto è stato documentato e filmato ed ora la miniera Marzoli farà il giro del mondo su Youtube. Tutto vero anche se la storia è frutto della fantasia degli operatori di Gardaland che ha scelto Pezzaze come ambientazione ideale, con grande soddisfazione dell’Agenzia Parco: gli “scienziati” sono rimasti sbalorditi dalla bellezza della Marzoli. L’ esclusivo filmato lancia “Raptor”, la novità 2011 di Gardaland (dal 1° aprile) le uniche Montagne Russe Alate d’Italia: seduti su una serie di sedili laterali sospesi a mezz’aria (e.bert.)

e sposava Maria Rossi, che gli ha dato quattro figli: Ezio, sacerdote (con lui a Pezzoro nel periodo della malattia), Nella, Magda e Duilio, allenatore di sci alpino. Seguirà una schiera di nipoti e pronipoti. A casa farà sempre l’operaio-contadino: il “gabiòt” del fieno era per lui come lo zaino. Nel 2001 col fratello Vittorio e Stefania Belmondo ha ricevuto all’Abetone l’ambitissimo premio internazionale “Abete d’oro-Una vita per lo sci”.

Bovegno. Domenica 27 marzo per scoprire il borgo più antico, le chiese più significative e la natura

Le Giornate di Primavera del Fai alla scoperta dell’Alta Valle Si rinnova l’appuntamento con le Giornate di Primavera organizzate dal Fai (Fondo Ambiente Italiano) che permettono di visitare alcuni luoghi insoliti e poco noti al pubblico. In Valtrompia la scelta è caduta sul borgo di Bovegno, che costituisce una località interessante sia per la sua storia artistica sia per i percorsi naturalistici. Domenica 27 marzo, dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18, si potrà partecipare gratuitamente a itinerari e visite alla scoperta delle bellezze del paese. Un primo percorso coinvolgerà

le torri medievali di Bovegno e Ludizzo, costruzioni risalenti al XII secolo, resti del sistema difensivo dell’Alta Valtrompia. La casa torre di Bovegno ospita ora mostre temporanee ed è sede della Fondazione Angelo Canossi e del Centro Culturale Aldo Cibaldi. Entrambe le torri, costruite con conci di pietra, dopo un periodo di decadenza, sono state valorizzate e inserite nei percorsi turistici e didattici della Via del Ferro. Un secondo itinerario valorizzerà i tesori lignei presenti nelle chiese di Santa Maria Assunta e San

La torre medievale di Bovegno

Giorgio di Bovegno Piano e Castello, in quella di Sant’Antonio Abate a Graticelle e di San Michele a Ludizzo. Sono chiese che conservano apparati decorativi e organi in legno nati dalla maestria degli artisti del XVII secolo. Un terzo percorso sarà una passeggiata da Bovegno a Ludizzo attraverso il ponte medievale sul Mella. A guidare i visitatori saranno giovani apprendisti ciceroni dell’Istituto Comprensivo “Caduti per la Libertà” di Bovegno e del Liceo scientifico “Moretti” di Gardone Val Trompia.


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Media Valle

A Gardone torna "Fiori, colori e sapori" Domenica 17 aprile torna a Gardone per il terzo anno consecutivo “Fiori, colori e sapori", mostra-mercato legata al orovivaismo e ai prodotti tipici di artigianato e gastronomia (Consorzio Alta Valtrompia). Una mostra promossa da Comitato Acqualunga, Ascom Brescia, assessorati al Commercio e alla Cultura del Comune di Gardone, assessorati a Turismo e Agricoltura della ComunitĂ montana e della Provincia di Brescia. Una giornata arricchita anche da un concorso oreale, una mostra di lavori realizzati da incisori coltellinai, uno spazio dedicato al baratto (gestito da Cooperativa Cauto), un’area bimbi, balli e zona ristoro curata dagli Alpini di Gardone.

Storie. La Valtrompia come scrigno che raccoglie specie rarissime soprattutto nei monti vicini al Maniva

Graziano Belleri botanico in Valle L'incontro con il mondo della ora è stato casuale e si è sviluppato sempre piĂš producendo anche il video "Corolle aperte in Valle Trompia" che presenterĂ a Villa Glisenti il 31 marzo di Giuseppe Belleri

Graziano Belleri

Amante della natura in tutte le sue variegate manifestazioni, Graziano Belleri, che da sempre vive e lavora a Villa Carcina, ha una profonda conoscenza dell’ambiente del territorio valtrumplino: cosÏ vario e interessante, vero scrigno botanico che annovera anche specie endemiche rarissime, soprattutto sui monti che incorniciano il

passo Maniva. Avendo incontrato casualmente il magniďŹ co mondo della ora spontanea, viene introdotto all’Associazione Botanica Bresciana (nata nel 1990 per promuovere la conoscenza della botanica particolarmente del territorio provinciale, con conferenze, incontri, escursioni, censimento di specie oristiche, preparazione di un

erbario) dall’amico Felice Costa, col quale pubblicherĂ due volumetti sulla ora spontanea del proprio comune. Poi, ha dato un grosso contributo nella stesura dei capitoli sulla ora nel libro “Alberi monumentali e dintorniâ€?, edito dalla ComunitĂ Montana di Valle Trompia; possiede un erbario personale con piĂš di

1.000 reperti (oltre a quelli giĂ conuiti nell’erbario dell’ Abb - che ha superato i 130.000 reperti - presso il Museo di Scienze Naturali) e svolge una costante attivitĂ di promozione della cultura ambientale e oristica, collaborando con i distretti scolastici della Valle. Graziano non si fa mancare nulla. Ha anche prodotto il video “Corolle aperte in Valle Trompiaâ€? che è un documentario-itinerario lungo i sentieri della Valle tra paesaggi suggestivi e colori fantastici, alla scoperta, nelle varie stagioni, dei variopinti compagni di cammino, i ďŹ orI; lo ripresenterĂ il 31 marzo alle ore 17 nella cornice di Villa Glisenti a Villa Carcina. Alla nostra richiesta se abbia un ďŹ ore preferito ci ha risposto: “Nessuno, poichĂŠ anche il piĂš semplice e insignificante se osservato nei particolari (con la lente o col microscopio) ti dischiude un mondo di una unicitĂ e bellezza sconvolgenti che nulla ha da invidiare alle opere dei migliori pittoriâ€?.

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Impresa. Con la palazzina in classe A Rizzinelli completa l’intervento di Cogozzo

“Io SonoUnica”, quando l’edilizia incontra l’arte Il lotto conclusivo diventa occasione per rafforzare il modus costruendi con un nuovo logo realizzato dall’artista Matteo Perazzoli di Andrea Alesci

L’ultimo tassello di una grossa operazione commerciale, che in questi anni ha visto crescere una nuova parte di paese a Cogozzo, sta per incastrarsi nel tessuto urbano di Villa Carcina, impreziosendolo di una palazzina cui la Mauro Rizzinelli ha dato nome “Io SonoUnica”. “Quest’ultimo lotto che sarà pronto per la fine dell’anno – dice Mauro Rizzinelli – vuole diventare l’esempio del nostro modo di lavorare, declinando il pensiero di un’edilizia che s’inserisca armoniosamente nel contesto ambientale circostante e mantenga un pregio di alta qualità strutturale. Sei appartamenti in classe energetica A con una serie di accorgimenti funzionali rispetto alla domotica e un nome che diviene l’emblema del nostro modo d’intendere il mestiere

Il rendering esterno della palazzina e il logo della campagna

di costruttori. Presentata lo scorso 24 febbraio con un evento in sede, il simbolo di “Io SonoUnica” è stato realizzato dal 32enne artista veronese Matteo Perazzoli: una casa rossa e sorridente in mezzo a tante altre casette scontente, perché possiamo portare un raggio di sole nel campo dell’edilizia residenziale”.Un’operazione che vuole anticipare i tempi del mercato nell’ottica della valutazione immobiliare, cui gli

edifici in classe A e B andranno incontro. “Soprattutto – chiude Mauro Rizzinelli – vogliamo trasmettere la saldezza dei nostri principi progettuali, volti a soddisfare il cliente anche dopo la firma dell’atto notarile, soddisfando così i faticosi sogni della gente d’avere una casa propria e facendo vivere loro questo sogno serenamente”. Info su www.maurorizzinelli.it e www. iosonounica.it.

I 150 anni d’Italia in tre grandi mostre L’Unità d’Italia non è solo il 17 marzo, tanto che la Comunità montana si appresta a fare da filo conduttore alle numerose iniziative che sino a gennaio 2012 celebreranno l’importante anniversario tra allestimenti teatrali, laboratori, corsi, spettacoli musicali, concorsi, mostre itineranti e fisse. Mostre come quella aperta sino al 31 marzo al Museo delle Armi e della tradizione armiera di Gardone con l’esposizione di documenti comunali di Gardone, Magno e Inzino risalenti agli albori dell’epoca risorgimentale; oppure “Miraggio Europa” (fino al 3 aprile presso la casa Museo Pietro Malossi di Ome) con 34 fotografie del giornalista Lorenzo Di Pietro sull’odissea dei popoli africani migranti verso l’Europa. Nel solco delle mostre si indirizza il grosso del lavoro del Sistema archivistico e dei beni museali e culturali di Valle Trompia, con il progetto “Tra Otto e Novecento. Mostra diffusa sui secoli XIX e XX”. “La prima tappa – spiega Lionello Anelli, coordinatore del Sistema museale – si svolge al Borgo del Maglio di Ome, con ‘Alle origini del Risorgimento (1796-1815), aperta sino all’1 maggio e pensata per far compiere ai visitatori un viaggio a ritroso alle origini del movimento risorgimentale; poi Gardone Val Trompia con il Museo delle Armi che ospiterà da ottobre a dicembre ‘Gardone 1861: uomini, equipaggiamenti, economia’, indagando le biografie di personaggi di cui s’è persa la memoria, compiendo un excursus sulle innovazioni tecniche militari e riflettendo sullo sviluppo economico che in quegli anni ha portato alla ribalta Gardone e tutta la Valle; a Villa Glisenti in data da definire ‘Ottocento. Immagini dall’archivio Bevilacqua’ con una ricostruzione iconografica dell’epoca; infine, una tappa che Sibca sta predisponendo per sussumere in un unico evento i tre momenti di Ome, Gardone e Villa”. Bibliografie e filmografie per i ragazzi sono disponibili nelle biblioteche. Info su http://cultura.valletrompia.it.

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Bassa Valle

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Bovezzo, il progetto "Dote Comune" Nato su proposta di Anci Lombardia e Comuni lombardi, il progetto “Dote Comune” intende offrire ai giovani dai 18 ai 30 anni una scuola di “apprendimento attivo” all'interno delle amministrazioni comunali. A Bovezzo il progetto ha una durata di 9 mesi, prevede un impegno di 20 ore settimanali con un rimborso di 300 euro mensili e svolgimento dei servizi presso la biblioteca. Per partecipare al bando (scaricabile da www.dotecomune.it o www.comunedibovezzo.com) è necessario presentare domanda di ammissione entro le ore 12 del 4 aprile 2011 all'Ufficio Protocollo del Comune di Bovezzo. Info all’Ufficio Cultura (tel. 030.2111207/208, e-mail cultura@comune.bovezzo.bs.it).

Storie. Per la prima volta nella storia navense scoperto un duplice destino nel nome, unico nel suo genere

I don Filippo Bassi della carità di Marilena Lipari

Il destino, o forse qualcosa che non fatichiamo a definire come progetto divino, ha toccato la Valle del Garza con due testimoni della fede e della sua concretezza umana. I fondatori e benefattori, nei quali risiedeva alto il senso di carità e di giustizia intesa nello spirito dei loro tempi, non furono in grado di prevedere che il fecondo seme da essi piantato, avrebbe generato un patrimonio sopravvissuto fino ad oggi. Due omonimi che pur avendo operato a Nave in contesti storici differenti, a circa cento anni di distanza l’uno dall’altro, erano legati da un’unica vocazione: carità e beneficienza verso il prossimo. Il primo, don Filippo Bassi (18301907) cappellano di S. Martino in Monteclana, assessore comunale e presidente della Congregazione di Carità. Questo sacerdote, come molti altri, aderì alla corrente Passagliana, un’associazione del clero promossa nel Bresciano, con scopi di carattere liberale, volta all’unificazione dell’Italia compreso lo Stato Pontificio. In quel periodo, il movimento cattolico di cui faceva parte Don Bassi fu esiliato dalla sfera politica e i sostenitori del

Don Filippo Bassi del movimento cattolico (sinistra) e della Resistenza (destra)

A Bovezzo una nuova farmacia Dichiarato uno degli obiettivi principali dell’amministrazione comunale nel 2010, la farmacia comunale diventerà a breve termine realtà per il Comune al confine tra Valtrompia e città. Le scorse settimane sono cominciate le manovre di allestimento del cantiere, che dovrebbe concludere i lavori di realizzazione della nuova farmacia entro il mese di settembre. “Da diverso tempo – dice Patrizia Venturini, assessore ai Servizi sociali – Bovezzo è collocata come numero di abitanti intorno alla soglia di 7.500 utile per la

richiesta di una seconda farmacia che, insieme a quella privata già esistente, potrà così soddisfare le numerose richieste del paese. La spesa di circa 600mila euro sarà sostenuta dalla Patrimonio Bovezzo srl, società controllata interamente dal Comune, mentre i lavori saranno realizzati dall’impresa Zanardelli su progetto dello studio Rizzinelli & Vezzoli”. L’edificio sorgerà di fronte al municipio, vicino al centro storico di Bovezzo, e sarà dotato di pannelli fotovoltaici che ne garantiranno l’autonomia energetica.

Movimento decisero di rifugiarsi nel sociale. Don Filippo, infatti, fu l’ideatore dell’Asilo Rurale Infantile di Nave. La struttura costituì la prima interessante esperienza dell’assistenza infantile nel paese (approfondimenti in “L’assistenza a Nave. Cronaca di un centenario” di Sandro Rossetti, 1909). Il secondo, don Filippo Bassi, sacerdote presso la parrocchia di Cortine di Nave, conosciuto come il prete della Resistenza, realizzò un centro di raccolta viveri: Cascina Panghette a Nave. Egli cercò in tutti i modi di proteggere come fossero suoi figli quei soldati inglesi e italiani in cerca di un rifugio. Intorno al 1943, don Filippo fu portato presso la Caserma Papa, dove fu trattenuto e sottoposto a un duro interrogatorio condotto da un Ufficiale delle SS naziste. Nonostante le intimidazioni, rispose che come prete e come cristiano si sentiva in dovere di aiutare chiunque si fosse trovato nel bisogno, di qualunque idea o fede egli fosse (approfondimenti in “Èl siòr Maestro, èl siòr Dutùr, èl siòr Asiprèt, èl siòr Sìndec, èl siòr Padrù… Le figure della nostra storia” di Ugo Negroni, 2007). A Nave la memoria dei due è ancora forte e viva, egli effetti del loro lavoro e della loro testimonianza risuonano ancora in tutta la Valle del Garza.


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Economia L'incontro

Roberto Lena Greiner, leader nel mercato dei gestori di acqua e gas

Crescere sempre con l'innovazione Dall'azienda del 1949 al moderno gruppo industriale di Andrea Alesci

Sulla curva di via Montesuello dove un tempo solo i prati facevano cornice all’antico stabilimento “Bossini Guido” sorge l’edificio della moderna Greiner, dove incontriamo l’ingegner Roberto Lena, proprietario al 50% col fratello Emilio della ditta di famiglia. Qual è la storia della Greiner? Proprio nel 2009 abbiamo celebrato i sessant’anni con una pubblicazione (Grafo Editrice) curata dal giornalista Massimo Tedeschi, ripercorrendo la storia dell’impresa con il racconto di persone che hanno conosciuto mio papà Plinio. Nata nel 1949 per opera di Guido Bossini, dei Gnutti Pèste e di Alfredo Scotti su attività già esistente dello stesso Bossini, l’azienda venne rilevata nel 1953 da mio padre. Di che cosa vi occupate? Io e mio fratello Emilio siamo arrivati nel 1975 e, dopo il difficile momento di fine anni Sessanta e primi Settanta, siamo riusciti a riportare l’azienda alla prosperità degli inizi, rinnovando la gamma di prodotti e occupando un posto di rilievo nel settore industriale e dei gestori di acqua e gas (i due poli italiani sono a Lumezzane e Novara). Lavoriamo in Italia e in Europa, facendo valvole a sfera, raccordi, pezzi speciali e mantenendo viva la produzione originale di saracinesche, rubinetti e articoli in bronzo.

L'ingegner Roberto Lena

Com’è strutturata l’azienda? Abbiamo dislocato alcune attività (stampaggio e produzione barre), mentre qui teniamo la lavorazione e il processo di montaggio e collaudo, oltre agli uffici. Inoltre, da quattro

anni abbiamo un magazzino di 6.000 metri quadrati a Sarezzo, mentre una decina d’anni fa abbiamo costituito la divisione “Instruments” dedicata alla progettazione di strumenti misuratori di pressione, portata, livello. Abbiamo

Plinio Lena e la storia della Greiner Nato nel 1912 e proveniente da una famiglia contadina veronese, il signor Plinio Lena si diploma perito tecnico all’età di 17 anni, ed entra alla Otomelara di La Spezia (una delle più grosse ditte mondiali nella produzione di armamenti navali), prima come disegnatore, poi capoufficio, quindi responsabile progettista; in seguito lavora una decina d’anni per conto della Marina Militare da collaudatore esterno, venendo in contatto anche con la Oms Saleri, dove entra come amministratore delegato quando decide di abbandonare la Marina. Nel frattempo diventa molto amico dei Gnutti Fretadì e nel luglio del 1953 se ne va consensualmente dalla Oms; alla fine dello stesso anno è contattato dai Gnutti Pèste, accettando la proposta di Umberto Gnutti per risanare la Greiner e divenendone unico proprietario. La vita del signor Pli-

nio Lena è stata molto avventurosa e ricca di storie. Storie come quelle celate dietro nome e simbolo della Greiner: infatti, fu il fondatore Guido Bossini a sceglierlo per differenziarsi dalla moltitudine di Bossini presenti a Lumezzane, dando alla nascente ditta il nome di sua mamma, Melania Greiner, maestra elementare di origine austriaca. Un nome che è stato conservato nel tempo, così come quella picca che ad esso s’accompagna nel logo: un’ipotesi la riconduce alla passione per il poker di un socio del vecchio Guido Bossini; l’altra, più suggestiva, la fa risalire all’emblema stampato sul fianco di un’eroica pattuglia Caproni, famosa ditta milanese costruttrice di velivoli e che durante il periodo bellico affittò quel capannone dove ora sorge la Greiner. Per informazioni visitare il sito web www.greiner.it.

sempre investito molto nella ricerca e sviluppo, tanto che su 75 dipendenti sette fanno parte dell’ufficio tecnico e molti dei nostri prodotti sono brevettati. E per questo siamo oggi strutturati in un vero e proprio gruppo (www.gruppogreiner.it). Allargando la prospettiva economica, com'è possibile riuscire far fronte all’aggressività dei mercati emergenti? Nei primi anni del nuovo millennio la produzione cinese ha creato subbuglio nel mercato (grandi quantità e basso costo), però, noi italiani siamo sopravvissuti perché abbiamo saputo creare un distretto non replicabile a breve termine, e anche a Lumezzane si è capito che la concorrenza straniera si può battere rinnovando. Qual è il futuro per gli imprenditori italiani? Per quanto riguarda l’economia italiana, condivido in pieno le tesi dell’economista Marco Vitale, secondo il quale l’Italia ha subito due tsunami: uno dovuto al nuovo modello globale del mercato, cui bisogna giocoforza adattarsi; l’altro interno al Paese e frutto di degrado morale, incapacità della politica di confrontarsi con le imprese, economia sommersa e logiche di stampo mafioso. Per ora il settore manifatturiero domestico ha reagito bene (mantenuti i volumi d’esportazione, imprese ben patrimonializzate e ben organizzate), ma alla lunga tutti questi fattori d’inefficienza peseranno non poco sulle spalle delle aziende.

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Speciale Acl. Il nodo principale è la famosa questione legata alla caccia in deroga permessa in altre regioni

Un’attesa con data di scadenza: ultimatum di un mese ai politici Aumenta il malcontento dei cacciatori nei confronti di chi non ha mantenuto le promesse. Si sono riuniti tutti i rappresentanti delle associazioni venatorie

di Elisa Bassini

In questi mesi il dibattito nel mondo della caccia è stato segnato dal malcontento dei cacciatori per le promesse non mantenute e da pochi segnali da parte del mondo politico. Per favorire un confronto tra le due parti, lo scorso 7 marzo si sono riuniti attorno a un tavolo i rappresentanti delle associazioni venatorie (Anuu Migratoristi, Enalcaccia, Libera Caccia, Federcaccia, Acl, Cpa, Arcicaccia , Italcaccia) e sette consiglieri provinciali di Brescia e Bergamo di diversi schieramenti (Margherita Peroni, Mauro Parolini, Alessandro Marelli, Valerio Bettoni, Mario Barboni, Gianmarco Quadrini, Gian Antonio Girelli). L’incontro, convocato dal Coordinamento unitario delle associazioni venatorie e tenutosi presso la sala comunale di Concesio, è stata l’occasione per confrontarsi sui problemi che riguardano il mondo venatorio. Il nodo principale sta

Eugenio Casella, presidente dell'Associazione cacciatori lombardi

nella revisione della legge regionale 26/93 e la spinosa questione della caccia in deroga. “Abbiamo esternato tutto il nostro rammarico per non essere andati a caccia in deroga, mentre in altre regioni, come ad esempio in Veneto è stata emessa una delibera regionale che lo ha permesso – commenta Eugenio Casella, presidente regionale Acl –. Anche in Puglia, dove il governatore è un noto ambientalista, si è andati a caccia in deroga”. Durante il dibattito i consiglieri regionali hanno espresso le loro scuse e le loro perplessità, anche in merito alle multe che potrebbe imporre la Comunità europea. “Secondo le associazioni venatorie – continua Eugenio Casella –

la realtà dei fatti è ben diversa. Basti pensare alla delibera regionale votata in Veneto, impugnata dal mondo ambientalista, vinta in ricorso al Tar e al Consiglio di Stato che è stata quindi legittimata in pieno”. La rottura tra la maggioranza di governo e il mondo venatorio, avvenuta all’indomani delle elezioni politiche, senza un repentino cambio di rotta da parte della classe politica sembra ormai alle battute finali. I cacciatori che hanno visto disattese le promesse fatte in campagna elettorale hanno lanciato un ultimatum ai politici presenti, come annuncia Casella: “Ci siamo riservati di aspettare ancora un mese: se il mondo politico non inverte l’at-

tuale tendenza con misure legislative o delibere, fonderemo un nuovo movimento che avrà sbocco nel partito politico, il quale raggrupperà tutte le associazioni e si chiamerà ‘Caccia Ambiente Ruralità’. L’assessore all’Agricoltura Giulio De Capitani ha già chiesto a tutte le associazioni venatorie, al mondo agricolo e a quello ambientalista di fare delle proposte per eventuali misure legislative, ma manteniamo qualche riserva. Sul tavolo dei lavori degli esponenti di maggioranza c’è una proposta riguardante delle sanzioni aggiuntive come il ritiro del tesserino venatorio fino a 5 anni. Sono ipotesi che rifiutiamo completamente e che, se non saranno ritirate, non ci vedranno presenti al tavolo delle trattative”.


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Salute. Il rapporto con il cibo è anche condizionato da cause emotive e emozionali: occore lavorare sulla mente

Quando la dieta da sola non basta di Gianpietro Rossi Psicoterapeuta

Quando la dieta non basta o i tentativi di dieta falliscono, occorre riconoscere le cause emotive e motivazionali di uno squilibrio nel rapporto con il cibo. Mi riferisco all’eventuale ma frequente fame emozionale ovvero l’alimentazione nervosa, triste, depressa, per noia o altro dove si utilizza il cibo come compensazione, ma senza risolvere o prendere contatto con il messaggio che queste emozioni ci rimandano. Moltissimi tentativi di dieta non funzionano, specie se troppo privanti, perché l’organismo si abitua al minore apporto calorico, rallentandone il metabolismo, il grasso rimane e si crea l’effetto fisarmonica con cui il corpo si prepara ad accumulare scorta in vista del prossimo periodo di privazione. Si stimola il “demone della fame” che fa mangiare come se non se ne avesse mai abbastanza, con conseguente disprezzo per sé e vergogna fino a stimolare l’inizio del nuovo ciclo distruttivo di dieta e abbuffate. Si creano i cibi proibiti che ossessionano con il conflitto “vorrei ma non posso”. L’attenzione al cibo aumenta nelle ore libere e non molla mai. Diverso è invece l’approccio verso una rieducazione alimentare non privante, per chi è motivato e costante. Non è il cibo il nemico da battere, ma il suo uso improprio per risolve-

re un problema che non è suo compito risolvere. I nemici sono interni: i comportamenti compulsivi come il ricorrere al cibo per calmarci o sfogarci o le modalità ansiose con le quali consumiamo a tavola quantità maggiori. È chiaro che una rinnovata consapevolezza o una rimotivazione verso abitudini salutari, ma non ancora abituali, non si ottiene solo leggendo questi articoli o una comprensione solo razionale. Richiedono un percorso su di sè. Motivarsi da zero all’esercizio fisico per accelerare il metabolismo non è facile, specie per

chi è in sovrappeso. Fare a meno del grasso nato come barriera e distanza alle relazioni intime indesiderate o temute richiede una comprensione nuova, inaspettata e comporta un riscoperta del piacere relazionale laddove non c’è. L’alimentazione compulsiva patologica per chi soffre addirittura di Bulimia o Vomiting richiede una psicoterapia, così come per il rifiuto del cibo nell’Anoressia. Limitarsi a dimagrire, specie in chi ha l’abitudine più o meno bulimica di esagerare, non darà mai un equilibrio per il fisico. Solo l’equilibrio in-

terno ci può portare ad alimentarci in modo sano e duraturo. Lì nuovo peso sarà raggiunto in modo naturale e ideale. Si manterrà senza sforzo perché raggiunto senza sforzo e senza scorciatoie innaturali. Seguire solo una dieta rigida, nel senso di limitare il proprio riequilibrio con il corpo nel contare le calorie, è frustrante e anche dannoso se non seguiti da persone competenti. Il nostro desiderio consapevole di voler perdere peso, probabilmente ha già perso delle battaglie con il nostro modello inconscio abituato a vederci tutt’altro che snelli. Il numero delle sconfitte è pari al numero delle diete intraprese senza successo. Forse sì, qualche colpo ai chili ci riesce, per poi vederli ripresentare nuovamente, magari in più. La giustificazione che spunta è: “...e in un attimo ho ripreso i miei dieci chili”. Sono veramente tuoi questi chili? Ciò rivela il modello inconscio della persona. Occorre riprogrammare la mente per un corpo migliore: andare cioè verso una nuova immagine di sé, una immagine realistica da raggiungere e che sia motivante. Altre affermazioni comuni fatte dalle persone in sovrappeso sono: “Mangio pochissimo e ingrasso lo stesso!”; “ingrasso anche se non mangio”; oppure: “Non c’è nulla da fare, basta che guardi un pezzo di torta e mi ritrovo già un chilo addosso!”. Sono falsità, e lo sappiamo benissimo. Preferiamo nasconderci, perché siamo a disagio e ci vergogniamo, questa è la verità.



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Il nuovo portale del turismo Area 3V

Cultura

Lo scorso 12 marzo è stato inaugurato ufficialmente con un evento presso l'Outlet Franciacorta il nuovo portale del turismo Area 3V, che raggruppa e descrive minuziosamente oltre 130 comuni sparsi nei territori di Franciacorta, Sebino, Valcamonica, Valtrompia e della città di Brescia. Un portale consultabile all’indirizzo internet www.area3v.com e ancora in via di implementazione. Soprattutto un portale del turismo che pone all’attenzione degli internauti gli oltre 120 prodotti tipici della brescianità, dando l’opportunità all’utente di acquistarli online. Tre “V” che s’identificano con Vino, Vele, Valli, riunendo virtualmente le eccellenze di pianura, laghi e valli bresciani.

Sale della Comunità. “Rango” di Gore Verbinski, regista dei primi tre film di "Pirati dei Caraibi"

Un Far West mai raccontato così è circondato per la realizzazione del film di animazione con parte del cast di “Pirati dei Caraibi”, Johnny Depp su tutti. Al fu pirata Jack Sparrow è affidato il ruolo del personaggio principale di questa storia e bastano pochi minuti per scoprire l’affinità e le somiglianze tra il piccolo Rango e i molti personaggi, stralunati e strampalati, interpretati da Depp. La particolarità è che Verbinski non si è limitato a usare gli attori per il doppiaggio. Li ha vestiti in abiti western e li ha messi tutti su un palcoscenico, dove hanno veramente recitato, interagendo con oggetti e ambiente. Il camaleonte Rango è fatto apposta per entrare nelle sale e attirare un pubblico più adulto alla visione di un cartoon. Certo, anche i più piccoli si divertiranno davanti alle vicende, ma la forza della proposta cinematografica e l’interezza di richiami alla storia del cinema e del genere western potrà essere colta solamente dal mondo adulto.

di Mauro Toninelli

C’era una volta il West, ma così non era mai stato pensato, immaginato e raccontato. Al centro un camaleonte, in crisi d’identità o, meglio, con molte identità, ma senza che una sia la sua. Nel suo terrario di vetro, dove vive, immagina di essere un principe che salva la sua principessa (una Barbie senza testa) dal cattivo di turno (un pesciolino a molla). Sogna e immagina di fare l’attore. Ma quando l’auto su cui viaggia sbanda e il suo terrario si frantuma sull’asfalto, il camaleonte si ritrova perso nel deserto del Mojave. Qui vaga fino a un’arida città, Dirt (Polvere) e, un po’ per caso e un po’ per il gusto di inventarsi un ruolo, vestirà i panni dell’eroe, sarà qui a darsi il nome di Rango, per salvare la cittadina da una inevitabile fine. Opera prima di animazione per il regista Gore Verbinski, autore della saga "Pirati dei Caraibi". Si

Programmazione INZINO - INZINO: Qualunquemente sabato 26 marzo ore 20.30; domenica 27 marzo ore 20.30. L'orso Yoghi sabato 2 aprile ore 20.30; domenica 3 aprile ore 20.30. Femmine contro maschi sabato 9 aprile ore 20.30; domenica 10 aprile ore 20.30. Rango sabato 16 aprile ore 20.30; domenica 17 aprile ore 20.30. LUX - LUMEZZANE PIEVE: Manuale d'amore 3 sabato 26 marzo ore 20.30; domenica 27 marzo ore 15.30, 18.00, 20.30; lunedì 28 marzo ore 20.30.

ASTRA - LUMEZZANE S. APOLLONIO: Sono il numero quattro sabato 26 marzo ore 20.30; domenica 27 marzo ore 14.30, 17.30, 20.30. SALA DELLA COMUNITÀ - LUMEZZANE S. SEBASTIANO: Animals United domenica 27 marzo ore 15.00, 18.00, 20.45. SAN COSTANZO - NAVE: Animals United domenica 27 marzo ore 14.30, 17.00, 20.30. Rango domenica 10 aprile ore 14.30, 17.00, 20.30.

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La Voce della Valtrompia marzo 2011

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L'evento. Grazie anche alla bella giornata, si sono riversati in migliaia lungo le strade di tutta la Valtrompia

Quando il bello è in maschera Il Carnevale 2011 dalla bassa all’alta Valle ha colorato di coriandoli, musica, allegria e manifestazioni le vie e le piazze di ogni paese. Un'allegria contagiosa di cui diamo testimonianza con qualche immagine

Scatti rubati al Carnevale Il Carnevale è una festa che coinvolge tutti, grandi e piccini. In questa pagina mettiamo, a titolo di esempio, scatti fatti in alcune feste della Valle. La foto dei Romani arriva da Lodino. Il carro dei Puffi, l'immagine con i Simpson e quella con i ragazzi in bicicletta e la bandiera dell'Italia sono state fatte a Concesio durante la sfilata che è divenuta negli anni tradizione e appuntamento fisso. Lo scatto con i ragazzi che ballano è una testimonianza che arriva dalla festa di "Carnevalle", promossa dalla Comunità Montana e dagli oratori per gli adolescenti; l'edizione 2011 si è svolta a Muratello di Nave. I vichinghi qui a fianco scendono senza paura da Collio.


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Accordo tra Cavagna e Bonomi: Lume salvo

Sport

Dopo una lunga e difficile trattativa, mediata dal sindaco Vivenzi e dalla dottoressa Giardina, l’attuale patron rossoblù Cavagna e l’ex presidente Bonomi sono arrivati all’accordo che salva l’A.C.Lumezzane. L’attuale dirigenza dovrà versare nelle casse della cordata Bonomi una cifra pari a 450mila euro entro il 30 settembre 2014. Durante l’accesissima conferenza stampa, tutte e due le parti hanno sottolineato più volte che l’accordo è stato raggiunto per salvaguardare il bene della società rossoblù, patrimonio dei tifosi e di tutta la Valgobbia. Il patron Cavagna ha poi ringraziato tutti i soci per l’appoggio e per il lavoro svolto fino ad ora. (al.an.)

Calcio. Fabio Bianchetti illustra il progetto allestito a Villa Carcina e Bovezzo per sostenere le attività Abe

Abe & Friends scende in campo di Andrea Alesci

Quando lo sport gioca una partita con l’invisibile forza di un grande intento: ecco l’anima di “Una squadra per la vita”, il progetto tenuto a battesimo dai due calciatori professionisti gavardesi Marco Zambelli (Brescia Calcio) e Nicola Silvestri (ex Piacenza e ora svincolato) con il patrocinio del Centro Sportivo Italiano di Brescia. Un progetto nato per dare risalto all’attività di Abe (Associazione bambino emopatico), fondata nel 1981 e che da venticinque anni collabora con il reparto di Onco-Ematologia Pediatrica degli Spedali Civili di Brescia e CON il Centro Trapianti Midollo Osseo “Monica e Luca Folonari”. “Il progetto – spiega il coordinatore Fabio Bianchetti – è nato un po’ per caso, perché Marco Zambelli e Nicola Silvestri facevano volontariato in quest’associazione. Così, abbiamo cercato di unire la vetrina del mondo del calcio alle iniziative dell’associa-

Uno scatto della presentazione a Villa Carcina; a destra Marzo Zambeli in reparto

zione Abe. Ne sono uscite due squadre che militano nel campionato a 7 del Csi: una si chiama A&F Villa Carcina (allenatore Stelio Bettini) e gioca a Carcina, l’altra è la A&F Hospital Team allenata da Luca Isetti, che gioca all’oratorio di Bovezzo ed è composta quasi interamente da personale degli

Spedali civili (medici, infermieri, tirocinanti). Il Csi ha patrocinato l’iniziativa, dandoci la possibilità di giocare in due zone differenti, pur facendo capo le squadre a un’unica società. Durante le partite i volontari presentano con banchetti le iniziative dell’associazione e spiegano che cosa significhi per

un bambino confrontarsi con leucemie e tumori; inoltre, in vari momenti dell’anno facciamo delle raccolte fondi, da ultimo al torneo indoor per bambini organizzato a fine gennaio dall’Uso Bovezzo e alla festa patronale di S. Antonio a Villa Carcina”. Sostenuta sin dall’inizio da don Oliviero Faustinoni per la parrocchia di Villa, l’iniziativa ha trovato l’appoggio anche di quelle di Carcina e Pregno, degli assessorati ai Servizi sociali e allo Sport del Comune di Villa, dell’Uso Bovezzo e della parrocchia bovezzese. “Come progetto-pilota è andato bene – aggiunge Fabio Bianchetti –, comunque sappiamo di poter fare sempre di più. Per i primi di giugno organizzeremo all’oratorio di Bovezzo ‘Abe Champions League’, un torneo a inviti di venti squadre con l’intero ricavato delle iscrizioni da devolvere ad Abe; mentre dall’anno prossimo vorremmo portare a quattro il numero di squadre nei campionati Csi, magari riuscendo a coprire altre zone, oltre la Valtrompia e la città”. Info su www.associazionebambinoemopatico.it.


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La Voce della Valtrompia marzo 2011

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EDICOLE: Ritira qui la tua copia gratuita BOVEZZO: Edicola di Bussacchini Paola, via Sabbioncelli – Bovezzo - Edicola n° 115 di Rossi, via Donizetti – Bovezzo - Edicola di Cancarini Tiziano, via Le Brede 18 – Bovezzo COLLIO: Formaggi Trevalli di Zanini Silvio & C. Snc, via Maniva 110/a, San Colombano - L’Erbavoglio di Benecchi Lucia, via Castiglioni 95, Collio BOVEGNO: Edicola n° 177 di Fontana Giuseppina, via Roma 21, Bovegno LODRINO: Edicola Bettinsoli Rosetta di Bettinsoli Rosetta, via Roma 6, Lodrino MARCHENO: Cartoleria Facchini Floriana di Facchini Floriana, via Provinciale 3, Brozzo - Tabaccheria Edicola Ricevitoria di Dusina Giampietro, via Zanardelli 3, Marcheno - Cartoleria Gerardini di Gerardini, via Zanardelli 203, Marcheno GARDONE VAL TROMPIA: Emporio Stefano di Reboldi Stefano, via Matteotti 18, Inzino - Edicola “Guido” di Franzini Cesare & C. Snc, via Matteotti, Gardone Val Trompia - Cartoleria Camplani di Camplani Bruno, piazza Garibaldi 43, Gardone Val Trompia POLAVENO: “Lindus” di Buffoli Loretta, via Palini 39, San Giovanni di Polaveno - Edicola Belleri Erminia di Belleri Erminia via Tonetti 4, Gombio SAREZZO: Edicola di Zubani Adriano Matteo, via Petrarca 3, Ponte Zanano - Edi-

cola di Consoli Michela, via Dante 17, Zanano - Cartoleria Mazza Lucia di Mazza Lucia, piazza Borgo Bailo 12, Sarezzo - Libreria Il Mosaico di Pedrini Daniele, via Zanardelli 50, Sarezzo - Il Chiosco R.S. di Portesi Ornella, piazzale Europa, Crocevia - Tabacchi Alimentari Beccalossi M. Rosa via Antonini 203, Termine LUMEZZANE: Tabaccheria Bar Edicola “Mezzaluna” di Cavagna Fausto, via Brescia 12/c, Valle - Edicola Gnutti D. di Gnutti D., via Monsuello, San Sebastiano - Edicola Cartoleria di Facchini Sara, via Trieste 3, Sant’Apollonio - Edicola piazza Portegaia, Sant’Apollonio - Edicola via De Gasperi NAVE: Edicola di Mombelli Daniela, via Brescia 162 – Nave - Edicola di Nember Savino, via Brescia 12 – Nave - Edicola di Porta Catia, via San Marco – Nave VILLA CARCINA: Cartoleria di Fusi Cristina, via Tolotti 1, Cogozzo - Privativa Edicola di Rossi Paolo, via Bagozzi 101, Villa Carcina - Edicola Tabaccheria di Maiolini Fabio, Via Marconi 4, Pregno - Edicola Tabacchi Bettinsoli Lucia di Bettinsoli Lucia, via Garibaldi 156, Carcina - Edicola, via Veneto, Cailina CONCESIO: Edicola statale, Stocchetta - Edicola Mora Lucia di Mora Lucia, via Europa 306, Costorio - Edicola di Biloni & C. Snc, via Rodolfo da Concesio 67, Concesio - Edicola di Lana Patrizia, via Roncaglie 19/bis, Concesio - Edicola di Schivardi Donatella, via Rizzardi 12, San Vigilio

ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive) BOVEGNO S. Giorgio: Festivo: 10.30 - 18.30 (Graticelle) 8.00

BOVEZZO S. Apollonio: Prefestivo: 16.30 (chiesa vecchia) – 18.30 - Festivo: 8.00 (chiesa vecchia) – 9.30 – 11.00 – 18.30

CAINO S. Zenone: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 18.00

COLLIO Santi Nazaro e Celso: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 9.30 (chiesa di Memmo) – 11.00 – 18.00

S. Colombano - S. Colombano Abate: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 11.00 – 17.00 - Maniva: Festivo: 15.30 (giugno/settembre)

CONCESIO S. Andrea - S. Andrea Apostolo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 7.30 – 10.30 – 18.00 Pieve - S. Antonino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30 Costorio - S. Giulia: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 11.00 – 18.00

S. Vigilio - Santi Vigilio e Gregorio Magno: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00 Concesio - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.00 - Festivo: ore 8.00 – 10.30

GARDONE VAL TROMPIA S. Marco: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30

Inzino - S. Giorgio: Prefestivo: 17.30 (Santuario Madonna del Castello) – 19.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.30 Magno - S. Martino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 11.15 – 18.30 IRMA SS. Trinità: Festivo: 9.30

ANNO III NUMERO 3 - marzo 2011 Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales Registrazione del Tribunale n. 22/2009 del 21 marzo 2009 Direttore responsabile: Adriano Bianchi Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia tel.: 03044250 - fax: 0303757897 e-mail: valtrompiavocemedia.it Pubblicità: Voce Media Pubblicità - Via Callegari, 6 Brescia Tel.: 0302808966 - fax: 0302809371 - e-mail: vmpvocemedia.it Stampa: Centro Stampa Quotidiani Spa - Via dell'Industria, 52 25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566 Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti

LODRINO S. Vigilio: Prefestivo: 17.00 (Invico) – 18.00 - Festivo: 8.30 (Invico) – 10.30 - 18.00

LUMEZZANE S. Sebastiano - Santi Fabiano e Sebastiano: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 19.00 Valle - S. Carlo Borromeo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 Villaggio Gnutti - S. Giorgio: Prefestivo: 18.00 (Casa di Riposo) - Festivo: 11.00 – 18.00 Gazzolo - S. Antonio di Padova: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 19.00 Fontana - S. Rocco: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30 Pieve - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.30 Festivo: 7.30 – 9.00 - 10.00 – 11.00 – 18.30 – 19.45 S. Apollonio - S. Apollonio: Prefestivo: 18.30 Festivo: 7.00 – 8.00 – 09.30 – 11.00 – 18.30

MARCHENO Santi Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.00 (Santuario della Madonnina) - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30

Brozzo - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 18.30

Cesovo - S. Giacomo: Prefestivo: 19.30 MARMENTINO Santi Cosma e Damiano: Prefestivo: 17.30 - Festi-

PEZZAZE S. Apollonio: Prefestivo: 15.45 (Casa di Riposo) – 18.30 - Festivo: 8.00 – 11.00 - Lavone - S. Maria Maddalena: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 18.00 POLAVENO S. Nicola Vescovo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 11.00

Gombio - S. Maria della Neve: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 10.00 – 18.00 - S. Maria del Giogo: Festivo: 16.00 (maggio/settembre)

S. Giovanni Polaveno - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 8.00 – 10.30

SAREZZO Santi Faustino e Giovita: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 10.00 – 18.30

Zanano - Regina della Pace: Prefestivo: 18.00 Festivo: 8.30 (S. Bernardino di Noboli) – 10.30 – 18.00

Ponte Zanano – Santuario Madre del redentore: Prefestivo: 18.00 – Festivo: 8.00 – 18.30 – Cristo Re: Festivo: 11.00 – 18.30 TAVERNOLE SUL MELLA Chiesa Parrocchiale - Santi Filippo e Giacomo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00 Cimmo - S. Calogero: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.30 – 20.00

Pezzoro - S. Michele Arcangelo: Prefestivo:

vo: 11.00 – 18.30

17.00 - Festivo: 9.30

Ville di Marmentino - Santi Faustino e Giovita: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 9.30 NAVE S. Maria Immacolata: Prefestivo: 18.30 - Festivo:

VILLA CARCINA Santi Emiliano e Tirso: Prefestivo: 18.00 - Festi-

7.30 – 9.30 – 11.00 – 18.00

Muratello - S. Francesco d’Assisi: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 - 9.30 - 11.00 – 17.30 Cortine - S. Marco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30

vo: 8.30 – 10.30 – 18.00 Cailina - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00 Carcina - S. Giacomo: Prefestivo: 17.00 (Pregno) - 18.00 - Festivo: 9.30 - 11.00 - 18.00 Cogozzo - S. Antonio: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00

INFORMAGIOVANI

EMERGENZA

CONCESIO

118 (Emergenza sanitaria) 112 (Carabinieri) 113 (Polizia) 115 (Vigili del Fuoco) 117 (Guardia di Finanza) 1515 (Corpo Forestale)

Piazza Paolo VI, 1 - Tel. 030 2184141

LUMEZZANE Via Umberto Gnutti, 2 - Tel. 030 8920519

NAVE Via Brescia, 29 c/o biblioteca - Tel. 030 2532753

SAREZZO Via Bailo, 47 c/o biblioteca - Tel. 030 8907539

VILLA CARCINA Via Italia, 24 - Tel. 030 8988224

SOCCORSO ALPINO Gardone V.T.: Cell. 3357853490




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