La Voce della Valtrompia 2011 12

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12 La Voce della Valtrompia n.

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MENSILE D'INFORMAZIONE

ANNO III - DICEMBRE 2011

Montagna. La lunga attesa per la neve di sciatori e scialpinisti in Alta Valtrompia

La stagione del Maniva verso un bianco inverno Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/BS

Nel frattempo molte le novità messe in campo dalla famiglia Lucchini, fra cui il nuovo chalet Dasdana, lo skilift da Cima Maniva alla Persòle e i 20.000 metri quadrati di salti e gobbe all’interno dello snowpark

Il servizio a pag. 9

Solidarietà

Vite in missione

Alcune esperienze missionarie di matrice triumplina: da suor Eleonora Liberini in Zambia al sostegno che il Gruppo missionario di Inzino dà a un progetto in Camerun

Il servizio a pag. 2-3

Media Valle

Sport

“La fucina di Vulcano”, un concept site per scoprire vecchi mestieri

Motori. La saretina Vecars dietro la gara di regolarità “Winter Marathon”

•• pag. 10

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Editoriale Dio è in pace con noi di + Luciano Monari

J Il Bambino che nasce a Betlemme non è solo un evento suggestivo, un richiamo allo stupore che dobbiamo avere di fronte al miracolo della vita o un invito a deporre i sentimenti di aggressività che ci sono dentro il nostro cuore. Quel Bambino è la dichiarazione di pace che Dio dà al mondo. Non so se gli uomini siano in pace con Dio, ma, nel Natale, Dio dichiara di essere in pace con gli uomini. Se Dio è in pace con noi allora anche noi possiamo essere in pace con noi stessi, possiamo dire di sì alla vita senza riserve e senza risentimenti. Non c’è dubbio che la vita è un dono stupendo, ma non è detto che sia sempre facile da accettare. Ci sono nella vita distacchi dolorosi, fallimenti umilianti, fatiche oppressive, obiettivi mancati. Tutte queste cose ci provocano sofferenza e possono alimentare in noi risentimento, a volte addirittura un rifiuto. Quando avviene ci ripieghiamo su noi stessi come un animale ferito e facciamo fatica a interessarci davvero degli altri, a donare affetto, facciamo fatica a gioire con chi gioisce e a piangere con chi piange. Ma se Dio è in pace con noi, anche noi possiamo fare pace con noi stessi e con la vita. La possiamo accettare di cuore gustandone gli aspetti positivi e portando il peso di quelli negativi senza troppa angoscia; più ancora, la pace che Dio ci offre in Gesù Bambino ci permette di vivere in pace con gli altri, di dire noi agli altri “pace”, cioè di non rimanere bloccati dalla paura e dal sospetto per il male che gli altri potrebbero farci, di non sentirci feriti in eterno per il male che qualcuno di fatto ci ha recato, di divenire capaci di rischiare la fiducia, il dialogo, l’ascolto e l’amicizia. Per questo Dio ci ha creati: l’uomo trova se stesso solo quando può guardare in faccia un altro senza aggressività, senza doppi fini, senza volere sedurre o vincere o possedere, ma piuttosto comprendere e amare con un animo umile e riconoscente. Ecco il perché che Dio sia in pace con noi conta e rende bella la nostra vita.


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La Voce della Valtrompia dicembre 2011

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Primo piano

L'indagine sulle missioni In questo numero che esce nel periodo dell’Avvento abbiamo voluto dare spazio ad alcune storie che raccontano le esperienze fatte da missionari valtrumplini in giro per il mondo e sostenute proprio adesso da alcune iniziative in Valle. L’apertura è data a suor Eleonora Liberini, da anni impegnata nelle zone più disagiate del continente africano e il cui operato viene supportato da una mostra del pittore Gianfranco Ravasio. Quindi, le storie di due laiche (Cesarina Alghisi e Rosanna Micheletti) che hanno deciso di dedicare la maggior parte della loro vita ai bambini. Infine, l’iniziativa del Gruppo missionario di Inzino che si sta spendendo per sostenere a distanza un progetto di un villaggio camerunense.

Nave. Fino a domenica 11 dicembre l’esposizione dei quadri realizzati dal navense Gianfranco Ravasio

Sostenere suor Eleonora Liberini con la mostra “Ricordi e profumi” L’iniziativa presso la sala civica “28 Maggio” è una delle tante messe in campo per aiutare l’operato della religiosa, che dal 1987 opera nelle zone più disagiate del continente africano di Barbara Fenotti

J “Ricordi e profumi”, questo il titolo della mostra pittorica inaugurata il 2 dicembre e che si protrarrà fino a domenica 11 presso la sala civica “28 maggio” di Nave. Patrocinata dall’assessorato alla Cultura e dal Credito cooperativo di Brescia, l’esposizione vuole essere un tributo da parte del pittore navense Gianfranco Ravasio alla concittadina, suor Eleonora Liberini, che dal lontano 1987 opera nelle zone più disagiate dell’Africa come missionaria. Nata nel 1949, la religiosa è entrata a far parte a soli 23 anni

Suor Eleonora Liberini

della congregazione delle Suore di Carità dette di Maria Bambina. Ventiquattro anni or sono è approdata a Kaufe, nello Zambia, uno dei Paesi più poveri del mondo. Si spostata poi a Chirundu, villaggio di dogana situato vicino al fiume Zambesi al confine con lo Zimbawe, dove le suore di Maria Bambina operano nell’ospedale della Diocesi Ambrosiana e qui rimane dal 1996 al 2009. Suor Eleonora coordina in questo

periodo il servizio di pastorale parrocchiale nella catechesi nei villaggi più poveri, annunciando il Vangelo con la testimonianza della vita, prestando particolare attenzione alle situazioni di sfruttamento della donna africana. Opera come presenza costante nell’ospedale, accanto alle madri e ai bambini malati di AIDS. È inoltre impegnata nell’educazione, formazione e istruzione di quei bambi-

ni che, salvati dalla strada perché poveri, non avrebbero avuto altra alternativa se non quella della prostituzione o della malavita. A questo scopo è destinato il “Villaggio della speranza”, struttura costruita grazie all’aiuto di molti benefattori, all’interno della quale operano educatori locali e per lo sviluppo della quale, nel 1996, è stata avviata la pratica dell’adozione a distanza cui molti hanno partecipato. Direttamente coinvolta nel progetto, la missionaria navense crede sia l’unica soluzione possibile anche per la salvezza di giovani vite escluse dalle famiglie a causa di disturbi fisici o mentali. A partire dal 2009 si è spostata a Kabwe, nel nord dello Zambia dove, seguita nell’opera di evangelizzazione, assiste casi tra i più disperati, quali quelli dei bambini handicappati che nessuno vuole. Nel 2006 le viene conferita l’onorificenza di Cavaliere all’interno dell’Ordine della Stella della Solidarietà Italiana. È nel 2010 che l’operato della missionaria viene riconosciuto ancora, stavolta con l’attribuzione del “XX Premio Cuore Amico”, un Nobel per la pace e l’impegno.

Concesio. Parla la missionaria laica che nel 1969 abbandonò il lavoro in Valle per trasferirsi nello Stato africano

La lunga esperienza di Cesarina Alghisi tra gli orfani del Ruanda J Durante un viaggio in Africa nel 1969 in Cesarina Alghisi scatta un amore a prima vista per i bimbi africani e, licenziatasi dall’industria dov’era responsabile, raggiunge il centro di Rilima, in Ruanda, fondato da Enrica Lombardi. Le sue giornate trascorrevano intense con rari momenti di pausa: dopo la Messa delle ore 6, subito a coordinare l’opera di assistenti e volontari nell’orfanotrofio che accoglieva 40 bambini; alcuni erano stati portati dal padre in una borsina di plastica (molte madri morivano dopo aver partorito) e qui trovavano affetto e assistenza fino ai 4 anni, quando ve-

nivano rimandati nel loro villaggio. C’è qualche viso che ricorda ancora? “Nessuno in particolare –ha risposto Cesarina – ho voluto bene a tutti in modo uguale; non ci era dato di affezionarci più di tanto poiché sapevamo che presto ci avrebbero salutati. Rimarranno sempre nel mio cuore i giorni in cui siamo usciti definitivamente dal Ruanda nel ’94: ormai la guerra tribale stava dilagando e il 13 aprile noi missionari abbiamo lasciato il Paese, mentre all’orfanotrofio, ormai circondato dai guerriglieri, le assistenti indigene ricevevano la comunione e la posavano un attimo sul cuore; quando hanno riaper-

to la porta della chiesa fuori non c’era più nessuno; hanno potuto raggiungere l’aeroporto – dove i 74 bambini sono stati timbrati sul braccio, in assenza di passaporto – e giungere in Italia (i 41 orfani sono stati adottati da famiglie bresciane e stanno tutti bene). Nello stesso anno sono ripartita per Gitega, nel Burundi, da dove sono rientrata nel marzo 2010. Ora offro le mie giornate, costretta sulla sedia a rotelle, perché cessino le guerre, non vi siano più orfani e perché sorga a Gitega un ospedale anche per i disabili. Ritornerei in Africa pure con una gamba sola, se mi fosse concesso”. (g.b.)


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Storie di assistenza a bambini e donne C’è un comune denominatore nelle esperienze raccontate, con le missionarie intervistate che hanno speso e continuano a spendere le loro vite a fianco dei bambini: da suor Eleonora Liberini impegnata dal 2009 in Zambia per prendersi cura di bimbi con handicap che nessuno vuole; a Cesarina Alghisi, che fino al 2010 ha seguito gli orfani del Ruanda, a Rosanna Micheletti, attiva dal 1982 nella comunità venezuelana di San Felix, anche a sostegno delle donne. Donne e bambini che sono poi al centro del progetto sostenuto dal Gruppo missionario di Inzino, che segue a distanza la costruzione di un centro di educazione sociale e sanitaria nello sperduto villaggio di Zoetele in Camerun.

Gardone. Un progetto da 100mila euro iniziato nel 2009 e seguito dal ministero della Salute e dalla diocesi locali

Il Gruppo missionario di Inzino e un centro sanitario in Camerun di Andrea Alesci

J Il mercatino tenutosi l’8 dicembre davanti alla chiesa di San Giorgio a Inzino è solo l’ultima in ordine di tempo delle iniziative curate dal Gruppo missionario per sostenere opere in giro per il mondo. Attivo dal 1947, il gruppo si sta spendendo da due anni per la realizzazione del progetto “Sanità, solidarietà e sviluppo indeterminato” a Zoetele, in Camerun. “Il progetto – spiega la presidente dell’associazione Margherita Zatti – è nato nel 2009 su spunto di un sacerdote camerunense in visita qui a Inzino, padre Georges Melobo, che proponeva di dare una mano alla costruzione di un ‘Centro di sanità multi-ambulatoriale’ e un deposito acqua. Così, ci siamo subito messi in moto proponendo il progetto alla popolazione”. Il progetto è coordinato sul campo da operatori africani, ha come responsabile l’abate Christian Ateba Obame e sarà poi gestito dall’associazione “Speranze africane”,

Il Gruppo missionario di Inzino in una foto del 1947

dal ministero della Salute e dalla diocesi di Sangmelina. “Si tratta – spiega Margherita Zatti – di un’interessante forma mista di gestione, perché è la realtà locale che valuta il bisogno e agisce di conseguenza. Quello che stiamo sostenendo è un centro di educazione sociale e sa-

nitaria, con sviluppo di un sistema di solidarietà e mutualizzazione del rischio di malattie nella comunità (circa 6.000 abitanti) e iniziative rivolte alle donne”. Un progetto che ha un costo complessivo di 100mila euro e che il Gruppo missionario di Inzino ha già finanziato al 70%,

grazie anche al contributo iniziale di 15mila euro da parte di Cuore Amico, che fa da tramite per i trasferimenti. Con la speranza di finire i lavori entro un anno, il centro sarà poi intitolato alle sorelle Ninì e Cilì Tanfoglio, tra i fondatori dello storico Gruppo missionario.

Villa Carcina. Dal 1982 Rosanna Micheletti nel Paese sudamericano tra formazione professionale e per le donne

A fianco dei claretiani nella parrocchia venezuelana San Felix J Abbiamo incontrato Rosanna Micheletti nella sua casa di Villa Carcina in uno dei suoi momenti liberi: è appena tornata dalla messa mattutina e fra un incontro e l’altro si sta preparando a ritornare a San Felix in Venezuela, dove, dal 1982, sistemati legami e impegni – era assistente sociale presso il comune di Brescia – si è sempre più immersa nel contesto sociale e religioso del popolo venezuelano, lavorando con le comunità ecclesiali di base e a contatto con i padri claretiani. “Mentre all’inizio si aiutavano i poveri – ci ha detto – dando ad esempio il

latte ai bambini, in seguito si è passati alla formazione della donna, con corsi professionali (cucina, cucito, parrucchiere), sulla salute (alimentazione, erbe, autostima) e con l’animazione ai gruppi anziani: nei loro incontri, aperti anche ai protestanti, si legge sempre un brano del Vangelo. Negli otto settori della parrocchia – che conta 100mila abitanti – c’è un animatore e io di volta in volta faccio visita ai vari gruppi che si ritrovano una volta alla settimana a leggere e commentare il Vangelo, a recitare il rosario e a programmare le varie attività”. E ci ha raccontato degli insegnamenti rice-

vuti a sua volta. “Dai venezuelani ho imparato a ringraziare (lo fanno spesso e in ogni situazione), a ridurre le necessità, a condividere il poco che si possiede e l’allegria (è un popolo gioioso che non si lamenta mai pur avendo la dispensa vuota). Ho imparato ad ascoltare e spesso la mia opera è un semplice ascolto dei loro problemi: il marito che non c’è (molti uomini si comportano come marinai e hanno moglie e figli in ogni porto), un ammalato, i bambini per strada, la figlia 13enne che è in attesa. Se Dio vorrà, mi auguro di condividere con loro gli anni che mi saranno concessi”. (g.b.)


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La parola ai lettori

Charlie Cinelli e la banda di Sarezzo in un cd È pronto il cd fatto dalla Filarmonica S. Cecilia con Charlie Cinelli e il jazzista Roberto Soggetti, entrambi già allievi della banda negli anni Settanta. S’intitola “Sarés Nèdal” e raccoglie nove brani, tre dei quali arrangiati proprio dal maestro Soggetti e tre gentilmente concessi dal maestro Francesco Andreoli della banda di Ghedi. A completare il cd una versione anglo-dialettale di White Christmas e due inediti: il brano che dà il titolo al cd e una pastorella del maestro Luigi Prandini del 1927 sulla quale Charlie recita una poesia di Angelo Canossi. Il cd è in vendita nei negozi Stilnovo dal 10 dicembre e può essere richiesto alla Filarmonica (posta@demoadv.it, tel. 030.8982535).

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IL PEGGIO DELLA VALTROMPIA

Lumezzane: bella idea però male applicata

LETTERE

Quando si dice “buona l’idea”. Infatti, a Lumezzane, all'imbocco del piazzale delle piscine, c’è una casetta di legno dove vengono distribuiti i detersivi. Sarebbe una bella idea, muove nella direzione del riutilizzo, senza spreco di contenitori di plastica, sennonché su sette rubinetti quattro sono fuori uso, come si evince dal cartello appeso: bloccati da qualcuno che ha inserito monete di taglio differente da quelle previste; ora la casetta è limitata nelle sue funzioni e pare abbandonata al suo destino. Peccato.

Quale ricetta per un mondo migliore? Egregio direttore, non ho ancora esattamente capito che cosa possa servire per rendere il mondo migliore e, più leggo, più approfondisco, più mi informo, più mi pare di brancolare nel buio. Servono più soldi per arrivare alla fine del mese senza angosce di vitto e alloggio? Anche, senz’altro. Serve un lavoro meno precario? Anche, senz’altro. Serve occuparsi del bene proprio ed altrui? Anche, senz’altro. Serve pensare alla “polis” come un tutt’uno e non come un aggregato di singolarità disperse o gruppi corporativi? Anche, senz’altro. Serve farsi carico di quelli che sono ancora più bisognosi di noi? Anche, senz’altro. Però rimango ugualmente confuso; magari pieno di ottime e sagge risposte, ma parziali, cui manca ancora “il cuore”. Allora mi viene alla mente una recente omelia fatta dal vescovo Luciano Monari, nella quale ha sottolineato con forza due parole che occorre riscoprire, perché sono proprio queste “il cuore” di ogni nostra risposta: fiducia interpersonale. Ecco che cosa serve per rifondare il tessuto socio-economico del nostro mondo, che si culla in una opulenta deriva mentre la fiducia interpersonale, che poi diventa comunitaria, cala spaventosamente. Senza la fiducia, gettata ogni giorno nel mare dei rapporti umani come un sasso che allarghi progressivamente i suoi cerchi, non andremo mai più da nessuna parte. Il problema del nostro mondo non è tanto avere o meno i soldi per riuscire a comprare l’ultimo i-Phone, bensì sapere di non poterlo lasciare incustodito nemmeno per un piccolo attimo. Dunque, non avremmo tanto bisogno di crescere in Pil, ma in Fin (Fiducia interpersonale netta). Cresciuta questa, l’ottima performance del Pil sarà una Cin (Conseguenza ineluttabile netta). Gianmaria Manerba

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IL MEGLIO DELLA VALTROMPIA

Gardone, il bel gesto di Valtrompiacuore È stato un gesto di grande sensibilità quello dell’associazione Valtrompiacuore, che ha donato al presidio ospedaliero una macchina per la risonanza magnetica cardiaca del valore di 70mila euro. Unica attrezzatura di questo tipo nel bresciano, ha il vantaggio di offrire immagini dettagliate del cuore senza esporre il malato ai raggi X, in particolare per i pazienti con cardiomiopatie congenite, oltre a essere efficace per diagnosi e controllo delle malattie dell’aorta e delle pericarditi, fornendo anche informazioni nel caso di cardiopatia ischemica.

Giornali della Comunità

Radio Voce Spazio all'informazione nazionale ogni ora e a quella locale con 6 edizioni giornaliere dal lunedì al venerdì. Intrattenimento dalle 10.30 alle 13 con il contenitore “Voce Mattina”, al pomeriggio la comicità dei “Belli Dentro”. Ampio spazio allo sport: dalle 14 alle 15 il calcio con “100% Brescia”, mentre la domenica le radiocronache del Basket Brescia.

Pubblichiamo questa volta il bollettino parrocchiale “Incontro” della comunità di Gardone Val Trompia. Spicca la presentazione da parte di don Francesco Bazzoli del progetto per il nuovo palazzetto dello sport, che dovrebbe sorgere (al reperimento dei fondi necessari) dentro l’oratorio di San Marco.

fm 88.3 88.5 Brescia e Provincia

Correre divertendosi Non capita tutti i giorni che un italiano, anzi un triumplino, rimanga in testa 5 km alla maratona di New York. Ho seguito alla tv la corsa i 42.195 metri della gara americana. Eppure, rimarrà aggrappato al ricordo del 6 novembre 2011, una domenica, quel pezzetto di gara condotto con i migliori da un saretino doc: Tito Tiberti. Classe 1981 e uno dei podisti italiani migliori in circolazione, domenica 6 novembre Tito Tiberti ha percorso i primi chilometri da Staten Island a Brooklyn col gruppo dove c’era il recordman mondiale (e poi vincitore) Geoffrey Mutai. Poi ha concluso al 1805° posto assoluto (344° di categoria) col tempo di 3h08’51’’, molto lontano dal personale di 2h23’09’’. “Ma quel che più conta – ha dichiarato il corridore dell’Atletica Gavardo – è che mi sono davvero divertito”. Il vero spirito di una qualsiasi corsa. Alberto Zanetti

Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Valtrompia”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a valtrompia@vocemedia.it.



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Lumezzane

I progetti futuri della cooperativa Cvl Presente da 27 anni la cooperativa Cvl (Caldera Virginio Lumezzane) è una realtà molto attiva che si occupa delle persone disabili. Un servizio che copre sia i bambini, i piccoli, i giovani, gli adulti e anche gli anziani ospiti di case di riposo, con un impegno diurno e anche domiciliare. Potendo contare su ben 32 soci (presidente Giulio Pellegrini), nel 2010 sono state 98 le persone seguite e aiutate in maniera diretta; e dopo aver inaugurato in questo 2011 la nuova sede del centro diurno per il nuovo anno che attende dietro l’angolo a meno di un mese, la Cvl si prepara a mettere in cantiere un nuovo progetto, confidando sulla struttura della scuola “Maria Montessori”, che di recente l’amministrazione comunale le ha assegnato.

Interventi. A breve il progetto esecutivo per sistemare l’area vicino alla Maugeri

Riqualificazione urbana di Andrea Alesci

J Si approssima per l’amministrazione comunale di Lumezzane la realizzazione di un grande intervento urbanistico sulle vie Umberto Gnutti, Giuseppe Mazzini e San Filippo Neri. “Con l’approvazione del progetto definitivo – dice l’assessore all’Urbanistica Andrea Capuzzi –, sarà questione di poche settimane giungere alla redazione di quello esecutivo. L’area interessata è quella circostante la clinica Maugeri e la residenza ‘Le Rondini’ ed è da considerarsi un vero e proprio polo sanitario. Di fatto, l’intervento consentirà di meglio integrare la viabilità dei veicoli a motore con le esigenze di spostamento dei pedoni che frequentano la zona, ponendo un’attenzione particolare per la cura dell’arredo urbano. All’inizio di questo progetto cercheremo di ridurre le zone di sosta per le autovetture (saranno 9 quelle in meno) a favore di quelle (6) destinate ai

motocicli, al medesimo tempo incrementando l’area pedonale, che vogliamo portare a circa 160 metri quadrati”. Una ridefinizione degli spazi esistenti che intende dare un nuovo aspetto all’area, rendendola più funzionale, più sicura e anche più verde. “All’interno del budget preventivato per l’intervento – aggiunge l’assessore Andrea Capuzzi –, che è di 200mila euro, sono preventivati la

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sostituzione degli attuali lampioni, la posa di nuova segnaletica e la realizzazione di un’isola spartitraffico per garantire maggior sicurezza in prossimità di un incrocio che, una volta rivisto, non consentirà più la svolta a sinistra per chi arriva da via Mazzini; inoltre, non mancheranno azioni di riguardo verso l’ambiente, tanto che è già stata prevista la piantumazione di una trentina di alberi sia in aiuola sia nelle fioriere”.

Faidana e la materna I genitori dei bimbi che frequentano la scuola materna e l’asilo nido intitolati alla memoria di “Tersilia Bonomi” nella località lumezzanese di Faidana si sono attivati per una raccolta fondi a sostegno della struttura. Infatti, è 15mila euro la cifra necessaria a un intervento da attuare nell’area giochi. Scendono così in campo a favore della sicurezza i genitori dei bambini e lo fanno con il totale appoggio della direttrice dell’istituto Rosanna Tosini. Una volontà ben previsa e focalizzata verso un obiettivo comune, il chiaro intento di mettere mano alla sistemazione di 230 metri quadrati del cortile annesso alla struttura, procedendo alla posa di un materiale antiurto che ammortizza eventuali cadute o incidenti che possono accorrere ai bambini mentre giocano. “Con questa iniziativa – spiega la direttrice Rosanna Tosini – sia io sia i genitori dei bimbi vogliamo intervenire sul tema di sicurezza, andando a posare questo particolare materiale nella zona dove sono presenti i giochi. Certo, per passare dalle idee ai fatti servono ora 15mila euro, ma una volta fatto il primo passo siamo convinti che riusciremo a giungere sino alla fine del cammino che abbiamo deciso di intraprendere”.



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Alta Valle

Marcheno per i bambini bielorussi Una decina di bambini bielorussi provenienti per lo più da Gomel, una delle zone più colpite dal disastro nucleare di Chernobyl del 1986, passeranno le vacanze natalizie in famiglie della Valle: si rinnova l’iniziativa del Comitato Accoglienza “Valtrompia e dintorni” iniziata nel 1995. Rimarranno per un mese. Intanto il Comitato lancia l’appello per i turni estivi, da giugno ad agosto, con possibilità di ospitare i bambini anche due mesi. “Un posto in più a tavola si trova sempre”, affermano le famiglie che da anni fanno questa esperienza impegnativa ma stimolante per tutti. Il comitato ha sede a Inzino. Basta rivolgersi al presidente Evelina Sanzogni, telefonando al numero 338.8027345 o via fax allo 030.831836. (e.b.)

Montagna. Al comprensorio nuovo skilift e snowpark, in attesa che arrivi la neve

Maniva, fiocchi di novità di Edmondo Bertussi

J In Valtrompia per gli amanti di sci in pista e tavola, la certezza ad oggi è il Maniva coi suoi 7 impianti (da 1.450 a 2100 metri di altitudine). Per chi ama quiete e silenzio dello scialpinismo è sempre pronto e accogliente il rifugio del Cai in Pontogna con la salita al Gölem. Per la Pezzeda sono possibili notizie a giorni sulla costituzione una nuova società di privati per la gestione. Al Maniva si doveva aprire all’Immacolata, ma la neve non è arrivata e le alte temperature hanno impedito l’innevamento artificiale: tutto rimandato compresa la 6ª edizione della ciaspolata “Maniva di Luna”, il giorno dell’Immacolata. Il 10 dicembre è già programmata la 6ª edizione della ciaspolata “Maniva di Luna” Per la prima edizione di “SgranSKIsciti”, cronoscalata in notturna curata dal Cai Valtrompia prevista il 17, si spera. Tante le novità della stazione, diventata preziosa risorsa, traino del turismo non solo della zona. Dopo la nuova seggiovia Persòle (m.1.775) Dasdanino (m.2.070), il gioiello della scorsa stagione, proprio lassù il nuovo Chalet Dasdana offre gradito ristoro a tutti. Un nuovo skilift ha risolto il problema

Una veduta della Persòle Dasdanino

del traverso da Cima Maniva (raggiunta con la biposto dal Barard) a quella nuova di Persòle. I tuffi iniziali della nera del Dasdanino si ricongiungono comodamente più in basso, sfruttando la valletta. È stato valorizzato il vecchio campo scuola al Passo. Sotto di questo la grande sorpresa del parco snowboard: 20.000 metri quadrati di salti e gobbe, con comoda uscita finale verso la seggiovia Persèk. Poi, asfaltato e abbellito il parcheggio allo Chalet Maniva, dove ha se-

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de anche la scuola di sci Tre Valli. Prezzi fermi: si va da un massimo di 26 euro adulti del giornaliero alta stagione a 22 euro in bassa stagione; mattinieri e pomeridiani (21 e 18 euro rispettivamente) ridotti ai 12 e 10 dei baby (fino ai 10 anni). Si aggiungono l’abbonamento sabatodomenica a 45 euro; sconti per gli over 65; gli stagionali, dai 380 euro pieni ai 270 over 65 e 170 baby. Per informazioni sugli eventi del 10 e 17 dicembre e qualsiasi altra cosa visitare il sito web www.manivaski.it

L’Alta Valle: eventi per il Natale Dopo i mercatini di inizio dicembre, in Alta Valle si accendono le luci di Natale: dalla stella del presepio sul Mella a Marcheno a quella sopra Petentè a S. Colombano. Cominciando dal primo, sono 23 anni che viene curato dagli Amici del Presepio: particolarmente suggestivo per il suo specchiarsi sulle acque del fiume. Da altrettanti anni, dall’Immacolata, brilla a S. Colombano, sulla costa del monte, una cometa col cappello alpino sulla capanna fatta di luci e disegnata sulla cascina di Petentè: la realizzano i ragazzi dell’oratorio con alpini e amici. Da lassù, la notte di Natale, scenderanno pastori e armenti diretti verso la parrocchiale. Qui, su iniziativa della associazione Sa.I.Co,Me., con l’amministrazione comunale, dopo la S. Messa delle 17 sarà già arrivato il calesse coi cavalli con a cassetta Babbo Natale, scortato dagli zampognari, per distribuire dolci ad anziani e bambini. Si dirigerà poi verso le 22 a Collio per fare altrettanto in piazza Zanardelli. Nelle stesso ore a Lodrino, alle 20, dalla parrocchiale partirà il presepio vivente: le singole classi scolastiche del paese cureranno una delle animazioni nelle 15 stazioni previste. A Bovegno, organizzato dalla Parrocchia è previsto per Santo Stefano: dalle ore 15 il presepio vivente sfilerà per le antiche vie. (e.b.)

Marmentino. Il bene recuperato con un investimento di 400mila euro, anche con la posa di pannelli fotovoltaici

Rimessa a nuovo Malga Costaricca, tra malga e agriturismo J A Malga Costaricca, proprietà del Comune di Marcheno, su bellissimo poggio sotto le pendici del Gölem, si sono installati gli ultimi serramenti, si è accesa la luce alimentata dai pannelli fotovoltaici che danno l’energia necessaria, e si è smontato il cantiere dei lavori iniziati in primavera. Si è così realizzato il recupero di un bene comunale in progetto da tempo: un investimento di 400mila euro con contributo regionale. “Costaricca” deve il suo nome a pregiati pascoli: l’intervento era ormai

indifferibile per il suo utilizzo. Vi si arriva imboccando sotto gli Stalletti Bassi, sulla sinistra, una sterrata di circa un chilometro realizzata una ventina d’anni fa e nell’occasione risistemata per i mezzi agricoli, dovendo consentire il trasporto dei materiali necessari. La malga è composta da due fabbricati sui quali si è intervenuti. Il più grande è costituito dal “casinèt” (la costruzione alloggio del malghese), stalla annessa e vicina cisterna (con un’altra posta più in alto); il secon-

Malga Costaricca

do, discosto sul dosso di fronte che era in parte diroccato, nel passato utilizzato nei modi più diversi. Su casinèt e stalla è stata rifatta la copertura, e l’edificio è stato completamente sistemato sia per l’alloggio del malghese con adeguamento alle leggi attuali sia per il locale adibito a laboratorio della lavorazione del latte e produzione formaggio. Altrettanto è stato fatto per l’edificio più piccolo che potrà essere utilizzato anche ad alloggio per ospiti, piccolo agriturismo.(e.b.)


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Media Valle

Un concorso letterario per le scuole È stato emesso il bando per “Storie dalla Valle per una Valle di storie” organizzato dall’associazione culturale Valtrompia storica in collaborazione con Sibca e contributo di Fondazione comunità bresciana. Un concorso sul tema delle tradizioni religiose e devozione popolare in Valtrompia, rivolgendosi a quarte e quinte delle elementari e prime medie. Le scuole che intendono partecipare dovranno comunicare l’adesione entro lunedì 16 gennaio 2012, compilando il modulo. Bando e scheda di iscrizione sono sul sito http://cultura.valletrompia.it (sezione “Bandi e concorsi”). Info all’email signorini.armando@alice.it o al numero 392.3801040.

Tecnologia. Da questo autunno è online un concept site realizzato nell’ambito del progetto “Ferro & Armi”

L’originale racconto dei mestieri Uno spazio digitale innovativo che ospita 4 ore di filmati (dai 30 agli 80 secondi di durata ciascuno) realizzati nelle fabbriche d’armi della Valtrompia tra storie e focus artigianali di Andrea Alesci

La pagina iniziale del nuovo concept site

J Come non s’esauriva mai il lavoro nella fucina del dio greco Efesto (Vulcano per i latini), così è stato e continua a esserlo per gli artigiani della Valtrompia. Valle dove il ferro è principe di ogni lavorazione e per questo fatto rivivere su un innovativo sito web, all’interno del più ampio progetto “Ferro&Armi” che da anni vede impegnato il Sistema museale

di Valle Trompia, ora avvalsosi della collaborazione di Lab80 film. “Quando parliamo di concept site – spiega Graziella Pedretti, responsabile dell’area Cultura in Comunità montana – intendiamo uno spazio web sperimentale, già attivo all’indirizzo www.lafucinadivulcano.it e progettato secondo vari percorsi (luoghi, storia, tecnica, uomini, lavoro, suo-

ni) per lasciare voce ai racconti della gente secondo un filo conduttore che interroga il territorio triumplino e bresciano alla ricerca di evidenze e tradizioni legate a una vocazione legata al ferro, quindi alla lavorazione mineraria, siderurgica e armigera”. Un percorso per avvicinare la gente a quel passato che ne ha giocoforza forgiato il destino presente e, laddo-

ve quel passato non sia più attività lavorativa, possa ora trasformarsi in patrimonio culturale da conservare. Un progetto sostenuto da un co-finanziamento di Regione Lombardia e condotto con una rete di collaborazioni tra partner pubblici e privati. “Tra i filmati presenti sull’innovativo spazio web – spiega ancora Graziella Pedretti – troviamo videoriprese e interviste all’interno dei musei e dei luoghi di cultura partner del progetto e poi filmati realizzati nelle fabbriche d’armi della Valtrompia, fra cui la Glisenti di Villa Carcina e la storica Beretta di Gardone”. “La particolarità del sito è che ci sono molti cortometraggi di durata differente (dai 30 agli 80 secondi) per un totale di 4 ore di girato complessivo. Entrare nel concept site significa entrare nella fitta trama di storie individuali e collettive legate al territorio, significa vivere un’esperienza più essenziale, più emotiva, che induce l’osservatore alla curiosità e all’attenzione”. Il sito è consultabile agli indirizzi www.ferroearmi.it e www.lafucinadivulcano.it.


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Gardone Val Trompia. Parla la dottoressa Mariangela Ongari del reparto gardonese

I servizi d’ambulatorio linfa vitale di Ostetricia Il 23 dicembre la chiusura deďŹ nitiva del punto nascita, ma il reparto verrĂ potenziato insieme a Ginecologia, anche con protocolli operativi tra Pronto Soccorso e 118 di Lia Micale

J Ăˆ il 23 dicembre l’ultimo giorno del punto nascita di Gardone Val Trompia, ma il reparto di Ostetricia rimarrĂ operativo con tutta una serie di ambulatori. “La riorganizzazione – dice la dottoressa Mariangela Ongari– prevede l’esclusiva chiusura del punto nascita, però, non saranno attivi vari servizi ambulatoriali: monitoraggio gravidanza ďŹ siologica, patologie gravidanza, ecodoppler ostetrico, traslucenza nucale, ecograďŹ a ostetrica, controlli a termine ďŹ no alla 41ÂŞ settimana di gravidanza, corsi di accompagnamento alla nascita, programmazione del taglio cesario, con quest’ultimo che noi medici seguiremo una volta che la partoriente sarĂ ricoverata a Brescia. A Gardone manterremo le patologie stabili, centralizzando soltanto quelle

L’ospedale di Gardone Val Trompia

molto serieâ€?. Un reparto ostetrico che si muoverĂ sempre a stretto contatto con quello di Ginecologia. “Proseguono – dice ancora la dottoressa Ongari – anche le attivitĂ di chirurgica e diagnostica ginecologiche. Nell’arco di sei mesi saranno attivi i nuovi ambulatori per le vaccinazioni anti Hpv e per le prestazioni specialistiche agli anziani, mentre per ostetricia lo screening metabolico del primo semestre; inoltre, l’arruolamento di donatrici di

sangue placentare a uso solidaristico, i colloqui per la diagnosi prenatale invasiva, un ambulatorio per la terza etĂ integrato. Il nostro intento è guardare ai servizi di assistenza alla popolazione, con l’auspicio che questa opportunitĂ venga raccolta. E per meglio operare stiamo preparando un protocollo operativo con Pronto soccorso e 118 per garantire interventi idonei alle urgenze (anche necessitĂ di usare l’ambulanza) che si manifestassero a Gardoneâ€?.

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Gardone: rinnovata centrale idroelettrica Sono quasi in dirittura d’arrivo a Gardone i lavori per incrementare la potenza della centrale idroelettrica sul canale Acqualunga, gestito da Energia Blu, partecipata di Comune gardonese (72%) e Beretta Holding (28%). “La gestione – dice il presidente Adriano Pedersini – è iniziata nel 2002 e ha prodotto sinora circa 3 milioni di euro di afďŹ tti ai soci (834mila a Beretta e 2 milioni 166mila euro al Comune di Gardone). Ora vogliamo continuare a essere produttivi per tutta la comunitĂ â€?. Un canale che in localitĂ â€œLevataâ€? va in salita per circa 300 metri e consta di 250 metri in cemento armato. “Negli anni – dice il sindaco Michele Gussago – si sono cercate varie soluzioni ďŹ no a quella che stiamo portando avanti con la ditta che sta curando per la cittĂ di Brescia l’impermeabilizzazione del futuro metrobus: si tratta di incollare per induzione sul sofďŹ tto del canale una membrana di plastica che lo sigilli e crei le condizioni di vuoto. Un intervento che porterĂ la potenza del sistema da 350 a 700 Kw/h, arrivando in un anno a incrementare la produzione energetica di 1,4 milioni kW e ammortizzando in poco meno di 12 mesi la spesa di 180mila euro; avremo un incremento dei ricavi di 200mila euro ďŹ no a luglio 2014 (data in cui scadranno i bonus ottenuti dalla vendita dei certiďŹ cati verdi), poi incasseremo comunque 90mila euro annui come valore per la maggiore energia elettrica prodottaâ€?. A giorni l’intervento sarĂ completo e con i primi mesi del 2012 la centrale potrĂ andare a regime, divenendo per i prossimi 30 anni un impianto perfettamente funzionante, rispettoso dell’ambiente e remunerativo per le casse pubbliche locali.

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Bassa Valle

Nave e una convenzione per i cani randagi Il Comune di Nave ha stabilito con la Clinica del Cane S. Francesco di Brescia una convenzione per soccorrere e offrire un rifugio ai cani randagi presenti sul territorio. La struttura preposta si occupa di accalappiarli per garantire loro temporaneamente un servizio di ricovero, nell’attesa che vengano affidati a famiglie pronte ad accoglierli. L’ amministrazione comunale intende in questo modo garantire la sicurezza a livello territoriale, nonché sensibilizzare la popolazione affinché si prenda cura degli amici a quattro zampe. Per coloro che decidessero di adottarne uno è sufficiente richiederne l’affido alla pensione per animali S. Francesco che è sita in San Polo, oppure rivolgersi all’ufficio Manutenzione del Comune di Nave. (b.f.)

Concesio. Un parere tecnico sulle diverse condizioni fluviali tra Alta e Bassa Valle

Pescatori sul Mella di Giuseppe Belleri

J Passeggiando a Concesio sulle rive del Mella si è notata la ricomparsa dei pescatori. Se la loro presenza è normale in Alta Valtrompia, ritrovarli anche in Bassa Valle, dopo alcuni decenni, ha destato alcuni interrogativi: questi signori lo fanno per praticare un’attività sportivo-rilassante, per ripulire l’alveo da sacchetti e scarponi o invece pescano dei pesci che magari sono anche commestibili? Abbiamo interpellato Giuseppe Forte, un pescatore di Gardone: “Fino ad Aiale il pescato si può cucinare mentre più si scende a fondo valle i pesci, trote e vaironi, sanno sempre più di nafta e allora è preferibile rilasciarli. Sarebbe auspicabile se si favorisse un aumento della popolazione ittica sia immettendo ravanotti in molti più ruscelli sia ripristinando le condizioni originali e ideali del fiume: rimediando alla rettificazione e al livellamento del

letto fluviale; alla scomparsa dei rallentamenti, delle insenature e delle anse, dei raschi e delle buche che consentono ai pesci di nascondersi ai predatori – in particolare gli aironi – e di riprodursi maggiormente”. E l’assessore all’Ambiente del comune di Concesio, Giampietro Belleri, riferisce: “Il collettore di Valle è pronto – manca solo di completare quello proveniente da Lumezzane – per ricevere le acque

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nere e industriali da Brozzo fino alla Stocchetta, per poi giungere a Verziano (quando vi saranno i 160 milioni di euro necessari all’Ufficio d’Ambito, ente provinciale) dove verrebbero depurate; per ora i liquami vengono reimmessi nel fiume Mella”. Speriamo che a breve si risolva il problema e che si possa ritornare, come al tempo della nostra giovinezza, a pescare e nuotare nel nostro caro fiume Mella.

Modellini ferroviari Corre all’interno della biblioteca di Concesio un trenino che riproduce fedelmente una tratta cara alla memoria dei bresciani: la Brescia-IseoEdolo. “Quando i binari correvano lungo il Mella...” è il titolo della mostra organizzata da Comune e biblioteca di Concesio con il Cfb (Club federmodellistico bresciano), aperta fino al 15 dicembre durante i normali orari d’apertura della biblioteca di via Mattei 99 e sabato 10 durante il pomeriggio. “L’idea di proporre questa ricostruzione modellistica – dice il presidente Cfb Enrico Maggini – è nata da un confronto sulla questione del metrobus, che inizialmente doveva giungere fino a Inzino. Vogliamo riavvicinare la gente a una cultura ferroviaria che crediamo il nostro Paese debba tornare a sviluppare in maniera decisiva”. Nella biblioteca di Concesio troviamo un plastico in scala 1:87 di alcuni tratti della linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo, altri modellini ferroviari e pannelli descrittivi della storia della linea e della locomotiva numero Uno custodita al Castello di Brescia. Una mostra cui s’aggiungerà martedì 13 dicembre alle 20.45 la serata “Il pensiero politico di Giuseppe Zanardelli, ministro bresciano dei Lavori pubblici” tenuta dal professor Claudio Pedrazzini, storico delle ferrovie italiane. Info sull’associazione Cfb, www.cfb-brescia.org.


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Economia

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Provincia, progetto per over 55 disoccupati La Provincia di Brescia ha approvato un intervento rivolto a 60 tra uomini e donne over 55, disoccupati, iscritti al Centro per l’impiego (per la Valtrompia è Sarezzo) e residenti in uno dei Comuni della provincia. Si tratta di azioni rivolte all’incrocio domanda/offerta di lavoro. Il destinatario deve recarsi presso un ente accreditato per i servizi al lavoro (elenco consultabile su http://sintesi.provincia.brescia.it/portale/) con documento d’identità e Carta regionale dei servizi, quindi l’ente individua un’impresa e organizza un colloquio. Info dal lunedì al venerdì (ore 9/12): tel. 030.3749342/308/722), e-mail progettieconomia@provincia.brescia.it.

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Le norme per l’impianto a gas di Rosa Casari

J Oggigiorno quasi tutte le case in Italia utilizzano un impianto a gas, in particolare a gas metano (ottenuto dalla distillazione di combustibili fossili, per decomposizione di sostanze organiche o per sintesi). Usato all’inizio del ‘900 per l’illuminazione, si è poi diffuso per gli utilizzi domestici in cucina sino a diventare il sistema più utilizzato per la maggior convenienza economica rispetto ad altri, la disponibilità continua assicurata da diffuse reti di distribuzione e non ultimo per il minor impatto ambientale rispetto ai combustibili solidi o liquidi. In alcune zone orograficamente difficili da raggiungere con reti di distribuzione di metano viene utilizzato il Gpl (Gas di petrolio liquefatto), tuttora usato anche per il riscaldamento. Il Gpl viene generalmente distribuito in bombole o piccoli serbatoi posti all’esterno dei locali da

servire. È importante segnalare che il Gpl fornito in bombole sta tornando in auge per via delle mutate condizioni economiche che spingono a un consumo “on demand” di impianti mobili, preferendo non affrontare le spese relative alla realizzazione e alla manutenzione di impianti fissi

di fruizione del gas. La non conoscenza o non osservanza delle più elementari norme di sicurezza e la diffusa noncuranza dell’obbligo di effettuazione periodiche manutenzioni degli apparecchi a gas e degli impianti, ovviamente non ne garantisce il mantenimento nel tempo de-

gli standard di sicurezza. Inoltre, un utilizzo improprio del gas unito a comportamenti errati incrementa il rischio di incidente: incendi, esplosioni, intossicazioni. Il verificarsi di incendi è spesso dovuto all’uso improprio degli apparecchi o alla distrazione: scarsa attenzione nel maneggio di prese e strofinacci da cucina in vicinanza dei fornelli, deposito di materiali infiammabili vicino alle parti più esposte al calore degli apparecchi o dei camini. L’incendio è a volte anche condizione conseguente a un’esplosione dovuta a importanti dispersioni di gas all’interno di locali non areati. Da segnalare che un uso improprio delle bombole di Gpl (utilizzo in posizione semi-orizzontale o riempimento presso soggetti non autorizzati) può portare alla fuoriuscita di gas dalle stesse in fase liquida e il formarsi di fiamme di maggiori dimensioni sui bruciatori degli apparecchi a gas, con spiacevoli conseguenze che è facile immaginare.

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Speciale Acl. Crca e altri movimenti del Nord si sono incontrati in Veneto per le linee programmatiche

Verso un movimento nazionale che salvaguardi uomo e natura J Si sono riuniti lo scorso 14 ottobre a Brescia i rappresentanti di Crca (Civiltà rurale caccia ambiente), Cst (Caccia sviluppo territorio), Ca (Caccia ambiente) e Mcr (Movimento per la cultura rurale) per preparare la nascita di un movimento nazionale che sappia raggruppare tutti i portatori della cultura rurale. Nel corso dell’incontro tutti hanno convenuto su quest’opportunità. “Nella riunione che si è tenuta in Veneto a novembre – dice il presidente regionale Acl Eugenio Casella, riportando il pensiero di tutti i membri del movimento Crca – è stata esaminata la possibilità di trovare un’intesa su tutte le tematiche operative per essere pronti e presentarci alle prossime scadenze elettorali su tutto il territorio nazionale. Vogliamo continuare a far sapere che l’identità e la civiltà rurale costituiscono il più antico modo di essere dell’uomo. Difendere i principi della civiltà rurale significa porre l’uomo al centro di qualsiasi interesse e riuscire a considerare la natura Eugenio Casella, membro del direttivo bresciano di Crca come un elemento indispensavista ideologico, oltre che fattuale, le problebile per la sua vita. matiche che sottostanno al declino inesorabiCaccia e pesca sono una parte del variegato le, se non si provvede a fermarlo, del concetto mondo della cultura e delle tradizioni rurali ed di cultura rurale. Ci siamo accorti che l’animaè per questo motivo che la gran parte delle aslismo metropolitano sta permeando il mondo sociazioni venatorie bresciane e bergamasche della politica nostrana e nazionale in modo da ha dato il proprio assenso alla costituzione del compromettere per sempre tutte quelle attivinostro movimento politico. tà che fanno parte della nostra cultura. Il Crca non è nato per caso, ma è sorto al terNon v’è dubbio che le sirene animaliste sono mine di una lunga serie di incontri e dibattiti in grado di suonare i loro strumenti con imdei rappresentanti delle associazioni venatomensi supporti economici e ciò non solo per rie nei quali sono stati eviscerati dal punto di

l’intervento di coloro che hanno interessi legati al mondo animalista ma per l’indiscutibile apporto del mondo della politica. Noi del mondo rurale e della caccia abbiamo a questo punto come unica arma quella dell’impegno in politica. Va detto che l’impegno politico non può essere disgiunto da un’intensa attività di convincimento dell’opinione pubblica, ma questa è soprattutto ad appannaggio del mondo dell’associazionismo venatorio, delle associazioni dei pescatori, degli agricoltori e degli allevatori di animali. Inoltre, siamo convinti che le nostre attività possono essere difese anche con l’appoggio del mondo dell’economia per cui riteniamo indispensabile un collegamento con il mondo produttivo che opera nella civiltà rurale. Ci riferiamo non solo al mondo agricolo ma anche a quello dell’artigianato e dell’industria, come ad esempio quello armigero. Terza convinzione è l’unità di tutti i movimenti politici che si riconducono ai principi della difesa della civiltà rurale. Un’unità non solo a livello regionale ma anche e soprattutto a livello nazionale; nessuno si deve permettere di barattare la caccia e le altre attività facenti parte della civiltà rurale per interessi propri e dei partiti politici attualmente operanti in Italia. Noi chiediamo che su questi semplici e lapidari principi si apra un dibattito che porti, ci auguriamo, all’unità e che ci permetta di agire in futuro in perfetta coesione anche con il mondo dell’associazionismo e del sindacato che si riconosce nei principi della civiltà rurale”.


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Salute. I tumori avanzati del cavo orale prevedono anche la chemio-radioterapia, che ha dato buoni risultati

Focus sui tumori del cavo orale a cura del dott. Giampiero D’Abbazio

J Lo schwannoma, lo xantoma, il leiomioma e l’adenoma sono neoformazioni che colpiscono più di frequente dorso e margine linguale: sono noduli duri e vanno asportati con accuratezza. Il linfangioma assume invece un aspetto diffuso, soffice e chiaro. Solo l’esame istologico può definire la natura di queste lesioni. L’emangioma, bluastro e plurilobato, può assumere dimensioni piccole o giganti; l’emangioma gigante colpisce sopratutto lingua e labbro; l’ablazione si avvantaggia del laser. Il corno mucoso è una bizzarra prominenza biancastra cheratosica, piuttosto dura al tatto: va escisso in toto in ampio tessuto sano. Capitolo a parte per il granuloma, lesione benigna di natura infiammatoria non classificabile come neoplasia; il granuloma piogenico assume in genere l’aspetto di una masserella esofitica, sessile o peduncolata, facilmente sanguinante al tocco, che fomenta sovrainfezioni batteriche; è riscontrabile a livello gengivale ma anche a livello linguale e genieno, soprattutto a seguito di estrazioni dentali o asportazioni di precedenti lesioni; si avvale della diatermocoagulazione o della caustica chimica. Le neoplasie maligne del cavo orale rappresentano il 3-4 % di tutti i tumori umani, ma l’incidenza è variabile a seconda delle aree geografiche del mondo per abitudini alimentari, voluttuarie e igieniche; l’età più colpita è la VI-VII decade e il sesso più

colpito quello maschile (rapporto di 4:1 rispetto al femminile). Fattori di rischio fumo, alcool, ma anche la presenza di Hpv, in particolare 6 e 11. L’azione combinata del fumo e dell’alcool aumenta il rischio di 15 volte. Il dato più sconfortante è l’incremento dell’incidenza e della mortalità a fronte di una relativa semplicità nell’approccio clinico-diagnostico. La sintomatologia è variabile. I tumori del pavimento orale possono restare a lungo asintomatici e raggiungere dimensioni cospicue per la scarsa innervazione sensitiva del distretto e l’ampio spazio di crescita in superficie; i tumori della lingua sono al contrario fortemente sintomatici. Non infrequen-

ti sono i tumori del trigono retromolare che tendono a invadere le aree come pilastro palatino, tonsilla, base linguale e osso mandibolare e richiedono spesso interventi demolitivi. Tutti i tumori del cavo orale vengono sottoposti a stadiazione sec ondoil criterio Tnm. Altissima è l’incidenza delle metastasi ai linfonodi del collo; l’enuità risulta correlata alle dimensioni del tumore primitivo e alla sede. La mestatizzazione bilaterale è frequente nei tumori a sede mediana. Le metastasi a distanza per via ematica si riscontrano principalmente al livello polmonare, con una incidenza piuttosto elevata del 25-30% nelle forme avanzate. È importante quindi,

procedere a una stadiazione dettagliata per definire la migliore strategia terapeutica.I tumori linguali più piccoli (fino a 2 cm), siano essi della punta che del dorso o del margine laterale, vengono asportati con laser o bisturi freddo. I tumori linguali con dimensioni maggiori (da 2 a 4 cm) subiscono resezioni maggiori come lemiglossectomia, che richiede una ricostruzione con lembi. I tumori più evoluti richiedono interventi maggiormente demolitivi perché infiltrano il pavimento orale e la mandibola; l’intervento cosiddetto di ‘Commando’ prevede la resezione en bloc dell’emilingua, dell’emipavimento orale e dell’emimnandibola, e la successiva ricostruzione con lembi. Anche i tumori del pavimento orale, della guancia o della gengiva possono essere asportati con il laser se di piccole dimensioni; andranno trattati anch’essi con interventi demolitivi se di dimensioni maggiori. Il coinvolgimento dei linfonodi impone ovviamente lo svuotamento del collo. I tumori avanzati del cavo orale prevedono anche la chemio-radioterapia: le opzioni scaturiscono da condizioni generali del paziente, infiltrazione del tumore e presenza di metastasi a distanza: laddove entrambi praticabili, la chirurgia e la chemio-radioterapia prevedono risultati a distanza pressoché sovrapponibili. La comparsa di metastasi a distanza riduce le possibilità terapeutiche: la chemioterapia negli ultimi anni ha dato sorprendenti risultati, allungando notevolmente i periodi di remissione della malattia o in alcuni casi portando a guarigione completa.

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Natale. Negli scatti sotto, piccoli e grandi allestimenti valtrumplini che riproducono la Natività di Gesù

Riscoprire la famiglia coi presepi In questo periodo di Avvento che ci avvicina al Natale sono già molte le realtà del territorio che si sono date da fare per allestire con impegno e passione presepi, tra cui spicca quello vivente del Ctvs in valle di Sarezzo

J Natività

in Valtrompia

Dalla foto in alto a destra e procedendo in senso antiorario troviamo cinque scatti del fotografo Alberto Contessi, che ha immortalato alcune scene del presepio vivente allestito ogni anno dal Ctvs in Valle di Sarezzo il 26 dicembre e il 6 gennaio: cori angelici, il castello del re Erode, una panoramica, la sacra famiglia e (qui accanto) alcuni personaggi impegnati nella sgranatura. Nella fascia bassa due scatti dello storico presepe marchenese in riva al Mella (con e senza neve) e la fotografia di alcuni volontari che ricostruiscono l’evento della Natività nella chiesa di Collio. Qui sopra, invece, un momento del presepe vivente fatto dai bambini dell’asilo di Marcheno.


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Bovezzo e i corsi dell’Università popolare

Cultura

Prenderà il via a gennaio la 3ƅ edizione dell’Università popolare organizzata dal Comune di Bovezzo e divisa in vari corsi: inglese, filosofia, spagnolo, criminologia, energetica, storia dell’arte, cittadinanza attiva, scacchi, informatica, psicologia clinica e della coppia, creazione di bijoux, disegno, cucina (cucina regionale per single e pasticceria) e arte bresciana. Un poliedrico programma che spazia da materie di tipo umanistico a quelle scientifiche, sino a sconfinare nelle attività di tempo libero. Le iscrizioni sono aperte fino al 16 dicembre presso l’ufficio Cultura del Comune di Bovezzo dal lunedì al venerdì (ore 9/12.30) e il lunedì e mercoledì (anche 16/17.30). Info allo 030.2111207/208 o via e-mail a cultura@comune.bovezzo.bs.it.

Natale nelle Pievi. Gli eventi triumplini della rassegna ideata da Pietro Arrigoni

Programmazione

Una ghirlanda di storie

INZINO - INZINO The Twilight Saga: Breaking Dawn Parte I sabato 10 dicembre ore 20.30; domenica 11 ore 20.30. SAN LUIGI - LODRINO I tre moschettieri sabato 10 dicembre ore 20.30; domenica 11 ore 20.30. LUX LUMEZZANE PIEVE The Twilight Saga: Breaking Dawn Parte I sabato 10 dicembre ore 20.30; domenica 11 ore 15.30, 18, 20.30. Lezioni di cioccolato 2 domenica 18 dicembre ore 15.30, 18, 20.30. Sherlock Holmes - Gioco di ombre sabato 24 dicembre ore 20.30; domenica 25 ore 15.30 18, 20.30; lunedì 26 ore 15.30, 18, 20.30; domenica 1 gennaio ore 15.30, 18, 20.30; lunedì 2 ore 20.30. ASTRA LUMEZZANE S. SEBASTIANO Happy Feet 2 sabato 10 dicembre ore 20.30; domenica 11 ore 14.30, 17.30, 20.30. The Twilight Saga: Breaking Dawn Parte I domenica 18 dicembre ore 14.30, 17.30, 20.30; domenica 19 ore 14.30, 17.30, 20.30. SAN COSTANZO - NAVE Le avventure di Tintin - Il segreto dell’unicorno domenica 11 dicembre ore 14.30, 17. Happy Feet 2 lunedì 26 dicembre ore 14.30, 17. Il gatto con gli stivali domenica 8 gennaio ore 14.30, 17.

di Andrea Alesci

J Il periodo del Natale da alcuni anni a Brescia sa svelare con la forza della parola raccontata le tradizioni a esso legato, grazie alla rassegna “Natale nelle Pievi” ideata da Pietro Arrigoni. Un viaggio nei piccoli gioielli della cristianità che in Valtrompia è cominciato giovedì 8 dicembre con “Sèt stòrie che scalda el cör” della compagnia ‘Caffè corretto’, alla Pieve di Inzino. Venerdì 16, invece, torna dopo il successo della scorsa stagione “Da le sés a le dò – Da le dò a le dés (un ensòme de Nedàl en ferriera)”, spettacolo che già nel titolo-manifesto evoca il racconto di una giornata lavorativa trascorsa in fabbrica una passata vigilia di Natale e messa in scena nella chiesa di S. Filippo Neri a Lumezzane Piatucco. Mercoledì 21 dicembre spazio a “Natale è amore … senza confini”, alle ore 20.30 nella piccola chiesetta di S. Martino a Zanano, Sarezzo. Quindi, venerdì 23 dicembre nella Sala delle Colonne a Bovezzo appuntamento con

Un‘illustrazione di Barbara Mancini

un altro spettacolo che ha visto la luce la scorsa edizione: “Chel Mòtom che el va gné a inciodàl…”, realizzazione scenica dedicata alla figura di padre Ottorino Marcolini, su testo scritto da Tonino Zana con la regia di Pietro Arrigoni, la presenza attoriale di Andrea Manni e l’accompagnamento musicale a cura del coro “Alte Cime” dell’Ana di Brescia. Giovedì 29 serata all’insegna

della novità presso l’antica pieve di Sant’Andrea a Concesio, con i racconti de “La ciàv” recitati dalla compagnia teatrale S. Giulia di Costorio. Ultimo appuntamento triumplino quello di mercoledì 4 gennaio con la replica di “Natale è amore … senza confini” al santuario della Madonnina di Cogozzo a Villa Carcina. Info su www.natalenellepievi.com.



La Voce della Bassa bresciana dicembre 2011

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Auto storiche: passione targata Vesco

Sport

La Vecars si costituisce formalmente nel 2007 da un comune intento di Andrea Vesco e del padre Roberto e ha sede in piazzale Europa 65 a Sarezzo. Nata dalla passione dei due per le auto storiche e le gare di regolarità (in curriculum piazzamenti alla Mille Miglia e per Andrea la conquista a settembre del titolo di campione italiano in coppia col marchenese Andrea Guerini), è ora un’importante società di promozione di questi circuiti. Oltre alla Winter Marathon è attiva dal 2008 nell’organizzazione di un importante evento che si tiene in terra bresciana, ossia il “Franciacorta Historic” programmato per aprile. Per maggiori informazioni visitare il sito web www.vecars.net.

Motori. La Vecars di Sarezzo dietro la gara di regolarità trentina per auto storiche

Il cuore valtrumplino della Winter Marathon di Andrea Alesci

J Ha un’anima saretina la gara di regolarità per auto storiche cominciata nel 1989 lungo le strade del Trentino. Stiamo parlando della “Winter Marathon”, dal 2008 non più organizzata dal sodalizio della Mille Miglia ma presa in carico da una giovane società, la Vecars di Sarezzo. “Quel che abbiamo fatto – dice Andrea Vesco – è aver ritoccato un po’ la formula, portando le prove da 25 a 40, diminuendo leggermente il chilometraggio (ora di 409 chilometri a fronte dei 450 di prima) e facendo transitare i concorrenti lungo 12 passi Alpini”. Una gara che venerdì 20 gennaio alle ore 14 vedrà scattare dalla piazza Brenta di Madonna di Campiglio la prima di 180 vetture in gara, pronte a sfilare verso Malè, Fondo, Nalles, Bolzano, Passo Lavazè, Predazzo, Moena, Canazei (sosta serale), Corvara, Passo Gardena, Passo Sella, Carezza al Lago, Ponte Nova, Passo della Mendola, Cles, Dimaro e ritorno verso Passo Campo di Carlo Magno prima dell’arrivo in piazza Righi a Madonna di Campiglio sabato 21 gennaio. Un suggestivo percorso

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Un momento della scorsa edizione (PHOTO PIERPAOLO ROMANO 2011) e il logo 2012

riservato a vetture costruite prima del 1968, che sulle strade trentine gireranno con velocità medie non superiori a 41,756 km/h, affrontandosi per la conquista della 24ª edizione. “Quella che si profila – aggiunge Andrea Vesco – è la quinta edizione da noi organizzata e vedrà al via, fra gli altri, il vincitore 2011 Giuliano Canè (pluripremiato alla Mille Miglia) e anche l’ex pilota di formula Uno Ivan Capelli, che sarà alla guida

di una Volvo. Inoltre, per rendere più spettacolare la manifestazione, sabato 21 gennaio organizziamo anche il Trofeo Tag Heuer Barozzi, ossia una sfida a eliminazione diretta riservata ai primi 32 equipaggi classificati alla Winter Marathon, che si fronteggiano sul laghetto ghiacciato di Madonna di Campiglio con diretta anche su Teletutto e possibilità di seguirla in streaming sul sito web.www.wintermarathon.it”.

Lume Calcio verso il giro di boa A Lumezzane la squadra del presidente Cavagna respira la salutare aria d’alta quota. I rossoblù, guidati per il secondo anno da Davide Nicola, sono a ridosso della zona play-off e la prestazione offerta nella vittoria per 2-0 contro il Foggia ha dato nuove certezze sulle potenzialità del gruppo che, partita dopo partita, si sta dimostrando essere uno dei più compatti e difficile da affrontare. Dopo un avvio in salita, tre sconfitte nelle prime tre gare, la squadra ha trovato il giusto equilibrio, dimostrando sul campo intelligenza tattica e la mentalità di chi il campionato lo vuole vivere ai vertici. Al giro di boa, il 18 dicembre si conclude il girone d’andata, il Lumezzane può chiudere a 30 punti, in perfetta media per raggiungere gli spareggi promozione. Affidandosi al 4-3-1-2, Nicola ha potuto sfruttare pienamente le qualità del gioiellino Baraye, senegalese classe ’92 scoperto quest’estate dal direttore sportivo Luca Nember. È proprio Nember che ha lavorato tantissimo per affidare al tecnico piemontese una squadra giovane ed esperta, portando in rossoblù giocatori del calibro di Aimo Diana e Marco Malagò. Il mese di dicembre vede i valgobbini impegnati su due fronti: da una parte c’è il campionato con l’ostica trasferta di Como e poi la Reggiana in casa, in quella che sarà l’ultima partita dell’anno solare; dall’altro lato c’è la sfida con il Lecco per proseguire il cammino in Coppa Italia, quel trofeo che dalla stagione 2009/10 luccica nella bacheca di Via Magenta. (al.an.)



La Voce della Valtrompia dicembre 2011

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EDICOLE: Ritira qui la tua copia gratuita BOVEZZO: Edicola di Bussacchini Paola, via Sabbioncelli – Bovezzo - Edicola n° 115 di Rossi, via Donizetti – Bovezzo - Edicola di Cancarini Tiziano, via Le Brede 18 – Bovezzo COLLIO: Formaggi Trevalli di Zanini Silvio & C. Snc, via Maniva 110/a, San Colombano - L’Erbavoglio di Benecchi Lucia, via Castiglioni 95, Collio BOVEGNO: Edicola n° 177 di Fontana Giuseppina, via Roma 21, Bovegno LODRINO: Edicola Bettinsoli Rosetta di Bettinsoli Rosetta, via Roma 6, Lodrino MARCHENO: Cartoleria Facchini Floriana di Facchini Floriana, via Provinciale 3, Brozzo - Tabaccheria Edicola Ricevitoria di Dusina Giampietro, via Zanardelli 3, Marcheno - Cartoleria Gerardini di Gerardini, via Zanardelli 203, Marcheno GARDONE VAL TROMPIA: Emporio Stefano di Reboldi Stefano, via Matteotti 18, Inzino - Edicola “Guido” di Franzini Cesare & C. Snc, via Matteotti, Gardone Val Trompia - Cartoleria Camplani di Camplani Bruno, piazza Garibaldi 43, Gardone Val Trompia POLAVENO: “Lindus” di Buffoli Loretta, via Palini 39, San Giovanni di Polaveno - Edicola Belleri Erminia di Belleri Erminia via Tonetti 4, Gombio SAREZZO: Edicola di Zubani Adriano Matteo, via Petrarca 3, Ponte Zanano Edicola di Consoli Michela, via Dante 17, Zanano - Cartoleria Mazza Lucia di

Mazza Lucia, piazza Borgo Bailo 12, Sarezzo - Libreria Il Mosaico di Pedrini Daniele, via Zanardelli 50, Sarezzo - Il Chiosco R.S. di Portesi Ornella, piazzale Europa, Crocevia - Tabacchi Alimentari Beccalossi M. Rosa via Antonini 203, Termine LUMEZZANE: Tabaccheria Bar Edicola “Mezzaluna” di Cavagna Fausto, via Brescia 12/c, Valle - Edicola Gnutti D. di Gnutti D., via Monsuello, San Sebastiano - Edicola Cartoleria di Facchini Sara, via Trieste 3, Sant’Apollonio - Edicola piazza Portegaia, Sant’Apollonio - Edicola via De Gasperi NAVE: Edicola di Mombelli Daniela, via Brescia 162 – Nave - Edicola di Nember Savino, via Brescia 12 – Nave - Edicola di Porta Catia, via San Marco – Nave VILLA CARCINA: Cartoleria di Fusi Cristina, via Tolotti 1, Cogozzo - Privativa Edicola di Rossi Paolo, via Bagozzi 101, Villa Carcina - Edicola Tabaccheria di Maiolini Fabio, Via Marconi 4, Pregno - Edicola Tabacchi Bettinsoli Lucia di Bettinsoli Lucia, via Garibaldi 156, Carcina - Edicola, via Veneto, Cailina CONCESIO: Edicola statale, Stocchetta - Edicola Mora Lucia di Mora Lucia, via Europa 306, Costorio - Edicola di Biloni & C. Snc, via Rodolfo da Concesio 67, Concesio - Edicola di Lana Patrizia, via Roncaglie 19/bis, Concesio - Edicola di Schivardi Donatella, via Rizzardi 12, San Vigilio

ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive) BOVEGNO S. Giorgio: Festivo: 10.30 - 18.30 (Graticelle) - 8.00 BOVEZZO S. Apollonio: Prefestivo: 16.30 (chiesa vecchia) – 18.30 Festivo: 8.00 (chiesa vecchia) – 9.30 – 11.00 – 18.30

CAINO S. Zenone: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 18.00

COLLIO Santi Nazaro e Celso: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 9.30 (chiesa di Memmo) – 11.00 – 18.00

S. Colombano - S. Colombano Abate: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 11.00 – 17.00 - Maniva: Festivo: 15.30 (giugno/settembre)

CONCESIO S. Andrea - S. Andrea Apostolo: Prefestivo: 18.00 Festivo: 7.30 – 10.30 – 18.00 Pieve - S. Antonino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30 Costorio - S. Giulia: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 11.00 – 18.00 S. Vigilio - Santi Vigilio e Gregorio Magno: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00 Concesio - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.00 Festivo: ore 8.00 – 10.30

GARDONE VAL TROMPIA S. Marco: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30 Inzino - S. Giorgio: Prefestivo: 17.30 (Santuario Madonna del Castello) – 19.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.30 Magno - S. Martino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 11.15 – 18.30

IRMA SS. Trinità: Festivo: 9.30 LODRINO S. Vigilio: Prefestivo: 17.00 (Invico) – 18.00 - Festivo: 8.30 (Invico) – 10.30 - 18.00

ANNO III NUMERO 12 - dicembre 2011 Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales Registrazione del Tribunale n. 22/2009 del 21 marzo 2009 Direttore responsabile: Adriano Bianchi Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia tel.: 03044250 - fax: 0303757897 e-mail: valtrompiavocemedia.it Pubblicità: Voce Media Pubblicità - Via Callegari, 6 Brescia Tel.: 0302808966 - fax: 0302809371 - e-mail: vmpvocemedia.it Stampa: Centro Stampa Quotidiani Spa - Via dell'Industria, 52 25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566 Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti

LUMEZZANE S. Sebastiano - Santi Fabiano e Sebastiano: Pre-

- Festivo: 8.00 – 11.00

festivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 19.00 Valle - S. Carlo Borromeo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 Villaggio Gnutti - S. Giorgio: Prefestivo: 18.00 (Casa di Riposo) - Festivo: 11.00 – 18.00 Gazzolo - S. Antonio di Padova: Prefestivo: 19.00 Festivo: 8.00 – 10.30 – 19.00 Fontana - S. Rocco: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30 Pieve - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 9.00 - 10.00 – 11.00 – 18.30 – 19.45 S. Apollonio - S. Apollonio: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.00 – 8.00 – 09.30 – 11.00 – 18.30

Festivo: 18.00

MARCHENO Santi Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.00 (Santuario della Madonnina) - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30

Brozzo - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.30 Festivo: 10.00 – 18.30

Cesovo - S. Giacomo: Prefestivo: 19.30 MARMENTINO Santi Cosma e Damiano: Prefestivo: 17.30 - Festivo:

Lavone - S. Maria Maddalena: Prefestivo: 17.00 POLAVENO S. Nicola Vescovo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 11.00

Gombio - S. Maria della Neve: Prefestivo: 18.00 Festivo: 10.00 – 18.00 - S. Maria del Giogo: Festivo: 16.00 (maggio/settembre) S. Giovanni Polaveno - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 SAREZZO Santi Faustino e Giovita: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 10.00 – 18.30

Zanano - Regina della Pace: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 (S. Bernardino di Noboli) – 10.30 – 18.00

Ponte Zanano – Santuario Madre del redentore: Prefestivo: 18.00 – Festivo: 8.00 – 18.30 – Cristo Re: Festivo: 11.00 – 18.30 TAVERNOLE SUL MELLA Chiesa Parrocchiale - Santi Filippo e Giacomo:

Prefestivo: 19.00 - Festivo: 9.30

Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00 Cimmo - S. Calogero: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.30 – 20.00 Pezzoro - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 17.00 Festivo: 9.30

NAVE S. Maria Immacolata: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30

VILLA CARCINA Santi Emiliano e Tirso: Prefestivo: 18.00 - Festivo:

11.00 – 18.30

Ville di Marmentino - Santi Faustino e Giovita:

– 9.30 – 11.00 – 18.00

Muratello - S. Francesco d’Assisi: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 - 9.30 - 11.00 – 17.30

Cortine - S. Marco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30

PEZZAZE S. Apollonio: Prefestivo: 15.45 (Casa di Riposo) – 18.30

8.30 – 10.30 – 18.00 Cailina - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.00 Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00 Carcina - S. Giacomo: Prefestivo: 17.00 (Pregno) 18.00 - Festivo: 9.30 - 11.00 - 18.00 Cogozzo - S. Antonio: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00

INFORMAGIOVANI

EMERGENZA

CONCESIO

118 (Emergenza sanitaria) 112 (Carabinieri) 113 (Polizia) 115 (Vigili del Fuoco) 117 (Guardia di Finanza) 1515 (Corpo Forestale)

Piazza Paolo VI, 1 - Tel. 030 2184141

LUMEZZANE Via Umberto Gnutti, 2 - Tel. 030 8920519

NAVE Via Brescia, 29 c/o biblioteca - Tel. 030 2532753

SAREZZO Via Bailo, 47 c/o biblioteca - Tel. 030 8907539

VILLA CARCINA Via Italia, 24 - Tel. 030 8988224

SOCCORSO ALPINO Gardone V.T.: Cell. 3357853490

IL PROSSIMO NUMERO USCIRÀ IL 21 GENNAIO 2012


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